Tutto_Misure n. 3 - 2018

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LA MISURA DEL SOFTWARE

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Rubrica a cura di Luigi Buglione – GUFPI-ISMA

Metrologia e Contratti Parte 9 – Conversioni, Unità di Misura e Formule di Produttività METROLOGY AND CONTRACTS – PART 9: CONVERSIONS, UNITS OF MEASURES AND PRODUCTIVITY FORMULAS Ninth paper based on the new GUFPI-ISMA guidelines on the proper use of “Principles, Assumptions and Contractual Best Practices” (vol.1, 2016), it deals with convertibility among different units of measures all related to the same entity/attributes and to the risk of using generic productivity formulas, that could lead to take wrong business decisions.

RIASSUNTO Nono articolo basato sulle nuove linee guida GUFPI-ISMA sul corretto uso di “Principi, Assunzioni e Best Practice Contrattuali” (vol. 1, 2016), riguarda gli aspetti di conversione tra diverse unità di misura relative alle stesse entità/attributi misurabili e al rischio di usare generiche formule di produttività, che potrebbero portare a prendere decisioni su valori non corretti. Vediamo come uno scenario tipico in un contratto ICT e quali spunti miglioNono appuntamento con la disamina rativi potrebbero essere inseriti… dell’applicazione di buoni principi di misurazione ai contratti (ICT e non), relativo agli aspetti di corretto censi- CONVERTIBILITÀ: mento delle misure e loro utilizzo in PARTIAMO DALLE DEFINIZIONI un piano di misurazione, altro spunto DI UNA MISURA… incluso nelle nuove “linee guida contrattuali” GUFPI-ISMA [1]. Tom Demarco diceva che “non puoi Alcuni punti di attenzione: controllare ciò che non puoi misurare” – Un “backfiring” (come trattato in un ma (aggiungiamo noi) non puoi misuprecedente articolo) è pericoloso nel- rare ciò che non hai ben definito. La la misura in cui si correlano “mele & definibilità di una misura è fondamenpere” (o “apples & oranges”, per dir- tale per poter confrontare due elementi la con gli angolofoni…); analoghi: ad esempio, come verrebbe – Seguendo lo schema EAM [2], con- intesa una LOC (Line of Code) in un vertire unità di misura (M) differenti contratto di manutenzione correttiva? ma che misurano la stessa entità (E) e Linea logica o fisica? Con o senza lo stesso attributo (A) dovrebbe muo- commenti? Ciascuna definizione convere da serie storiche che permettano duce ovviamente a una diversa numedi determinare con buona precisione rabilità degli elementi tra le parti contali fattori di conversione; trattuali; ma se non ci fosse una cor– Una conversione pari (o prossima) a retta e chiara definizione fin dall’ini1 tra due misure dev’essere analizza- zio nella documentazione di un prota con attenzione: se due misure con- getto, come si potrebbero effettuare ducessero allo stesso risultato parten- stime innanzitutto condivise partendo do da due algoritmi differenti, perché dagli stessi presupposti? Nel mondo avere due misure e non solo una? fisico sembra tutto molto più semplice INTRODUZIONE

perché più quotidiano: basti pensare al peso lordo o netto di un qualsiasi oggetto. Ma passando al mondo “intangibile” dell’ICT tutto spesso viene dato per scontato, riducendo il livello di controllo, a partire dalle definizioni. Nel mondo della Qualità, il ciclo di Shewhart/Deming per il miglioramento continuativo, il c.d. PDCA (Plan-DoCheck-Act) ormai alla base di tutti le norme sui sistemi di gestione a livello ISO (es: 9001, 20000-1, 14001, ecc.), è stato raffinato da anni in ITIL (IT Infrastructure Library), la best practice inglese che ha dato origine alla serie 20000, nel libro di CSI (Continual Service Improvement) [3]. Il raffinamento del ciclo PDCA ha preso il nome di “7-step improvement process” (Fig.1) perché le quattro fasi sono state dettagliate in 7 passi. Ai quattro angoli della figura si trovano dall’alto a destra in senso orario le c.d. quattro onde del Knowledge Management (KM) sempre definite nei core books di ITIL, ovverosia: Dati (misure dirette), Informazioni (misure indirette/derivate), Conoscenza (indicatori/trend), Saggezza (aspetti decisionali/improvement) [4]. Gli aspetti relativi ai Dati partono dallo step #2, la definizione della misura e non direttamente la raccolta della stessa. Purtroppo molti Sistemi di Gestione Qualità (SGQ) definiscono invece solo una elencazione di misure con dei semplici titoli e nessun dettaglio operativo. A tal proposito, GUFPI-ISMA ha definito una Scheda Definizione Misura (SDM) che in una sola pagina risponde alla semplice regola giornalistica dei ‘5W+H’ (Who, What,

Presidente GUFPI-ISMA - Gruppo Utenti Function Point Italia Italian Software Metrics Association luigi.buglione@gufpi-isma.org

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3/18 ƒ 217


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