Tutto_Misure n. 2 - 2019

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COMMENTI ALLE NORME

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Rubrica a cura di Nicola Dell’Arena

Modifiche alla ISO 17025 2a parte: accreditamento o certificazione COMMENTS ON STANDARDS: UNI CEI EN ISO/IEC 17025 A great success has been attributed to this interesting series of comments by Nicola Dell’Arena to the UNI CEI EN ISO/IEC 17025 Standard.

RIASSUNTO Prosegue con successo l’ampia e interessante serie di commenti di Nicola Dell’Arena alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025. Proseguono con questo numero i commenti alle recenti modifiche. La 1a parte è stata pubblicata sul n. 1 del 2019.

PREMESSA

La precedente versione della 17025 riportava con chiarezza la differenza tra laboratorio “certificato” e “accreditato”. In Italia e nel mondo coesistevano l’accreditamento di un laboratorio in accordo alla ISO 17025 (fatto dal SINAL e dal SIT) e la certificazione di un laboratorio in accordo alla ISO 9001 (fatto dagli organismi di certificazione accreditati dal SINCERT). Questa situazione rischiava di creare confusione e disorientamento tra i laboratori quando dovevano decidere cosa scegliere tra certificazione e accreditamento. Per di più, sconcertava le grosse società che dovevano essere certificate per alcune attività e accreditate per i laboratori di prova o taratura usando gli stessi requisiti gestionali. Sembrerebbe naturale, nel momento in cui si procede alla revisione della norma, portare il problema all’attenzione della commissione per addivenire a una formulazione in grado di evitare i problemi di cui sopra. LE DUE OPZIONI

Per quanto riguarda i requisiti gestionali è stato introdotto un elemento di grande novità per fare chiarezza tra accreditamento e certificazione. Nel

come si può dire che sono diversi? Per me era solo una questione semantica e storica. Il NAMAS fu il primo a utilizzare il termine accreditamento molti anni prima che le ISO 9001 introducessero la certificazione, e così il termine rimase. I puristi dell’accreditamento affermavano che il rispetto della parte tecnica (riferibilità metrologica, interconfronto, rapporto di prova/taratura) faceva la differenza. Un giorno, con Roberto Perissi che faceva parte del Comitato Tecnico ISO, parlammo dell’argomento e della sua possibile soluzione. La mia proposta fu: 1) applicare integralmente la ISO 9001; 2) aggiungere i requisiti mancanti nella 9001, cosa che poteva essere fatta anche con un’altra norma. Alla fine dei lavori uscì la ISO 17025:2005, che era molto diversa dalla prima norma EN 45001 e conteneva i miei suggerimenti. Fatta questa precisazione “storica”, torniamo all’appendice B. Il punto B.1 dice due cose: 1) riconosce la confusione preesistente; 2) dà la soluzione offrendo la possibilità di scegliere tra due opzioni. L’opzione A, così come indicato nel punto B.2, richiama il § 8.1.2 della nuova norma ed “elenca i requisiti minimi per l’attuazione di un sistema di gestione in un laboratorio”. Poi si prende cura di precisare che con l’opzione A si è conformi ai principi della ISO 9001, e precisamente che “i laboratori che sono conformi ai punti da 4 a 7 e mettono in atto l’Opzione A di cui al punto 8, opereranno pertanto, in senso generale, in conformità ai principi della ISO 9001”. Se il laboratorio dovesse scegliere l’Opzione A, la norma al paragrafo 8.1.2 prescrive che “Il sistema di gestione del laboratorio deve coprire

paragrafo 8.1.1 si legge “il laboratorio deve attuare un sistema di gestione in conformità alle opzioni A o B”. Per capire la differenza tra le opzioni A e B bisogna andare all’appendice B dal titolo “Opzioni per il sistema di gestione”. L’Appendice riporta 5 paragrafi di cui il B5 è una figura. L’appendice B inizia con una precisazione, per me doverosa, al punto B.1 “l’aumento dell’utilizzo di sistemi di gestione ha accresciuto la necessità di assicurare che i laboratori sappiano mettere in pratica un sistema di gestione che possa considerarsi conforme sia alla norma ISO 9001, sia al presente documento. In conseguenza di ciò, il presente documento fornisce due opzioni riguardo ai requisiti relativi all’attuazione di un sistema di gestione”. Prima di commentare questo passo della norma e vedere cosa significa per i laboratori, mi si consenta una doverosa precisazione. In qualità di collaboratore del SIT ho sempre sostenuto in pubblico che certificazione e accreditamento non sono la stessa cosa, e ho spiegato il significato e cosa comportavano i punti da 1.4 a 1.6 della ISO 17025:2005. Ma da privato cittadino, con lo pseudonimo di Nino Minari, ho detto e scritto su Former: Responsabile Qualità - ENEA Tutto_Misure che erano la stessa cosa. Casaccia - RETIRED In effetti, analizzando i due processi, ndellarena@hotmail.it T_M

N.

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