

«Sentirò la tua mancanza, Jonathan.»
«Che dici mai? Sully, vergogna!»
«Se la nostra amicizia dipendesse da cose come lo spazio e il tempo, allora, una volta superati spazio e tempo, noi avremmo anche distrutto questo nostro sodalizio! Non ti pare? Ma se superi il tempo e lo spazio, non vi sarà nient’altro che l’Adesso e il Qui, il Qui e l’Adesso.»
R icha R d B ach il gaBBiano Jonathan livingston, 1970
A mia nonna, a Stefania e Fabiola, che non hanno mai lasciato la mia mano. Grazie.
Dammi la mano
Collana «Tipitondi» n. 150
I edizione: ottobre 2015 Nuova edizione: aprile 2024
Testi, disegni e copertina: Simona Binni
Colori: Marcello Iozzoli
Lettering: Francesca Busatto
Impaginazione: Tunué
Copyright © 2024 Binni/Tunué S.r.l.
Il logo Tipitondi è stato realizzato da Rita Petruccioli
Direzione editoriale: Massimiliano Clemente
Tunué
Via degli Ernici 30 – 04100 Latina – Italia tel. 0773 661760
info@tunue.com www.tunue.com
Stampato in Ucraina
Gli ultimi titoli della collana «Tipitondi»:
149 – Terry Time e la leggenda del drago d’argento
148 – La spaventosa paura di Epiphanie Frayeur (integrale)
147 – La banda del pallone. L’allenatore migliore del mondo
146 – Sonic The Hedgehog. Volume 1. L’eco della guerra
145 – Le Elle. Volume 2. Universale
144 – The Books of Clash. Le leggende leggendarie delle leggendarissime imprese. Libro 3
143 – La magica casa sull’albero. Il graphic novel. Un cavaliere prima dell’alba
142 – Avatar: The Last Airbender. Le avventure perdute – I racconti del Team Avatar
141 – Sulle ali del mondo. Audubon
140 – Emma e l’unicorno nei panni degli altri
139 – Strega a modo mio
138 – Fatti una risata
137 – The Books of Clash. Le leggende leggendarie delle leggendarissime imprese. Libro 2
136 – Le Elle. Volume 1. La nuova arrivata
135 – Emma e l’unicorno. La tempesta magica
134 – La mia strana amica
133 – InvestiGators. Operazione T.A.N.G.A.
132 – Timothy Top. Rosso Plumbee (n. ed.)
131 – Timothy Top. Giallo balena (n. ed.)
130 – Fiato sospeso (n. ed.)
129 – Click
128 – Dragon Kingdom of Wrenly. Caccia notturna
127 – Daisy (n. ed. integrale)
126 – The Books of Clash. Le leggende leggendarie delle leggendarissime imprese. Libro 1
125 – Roba da mostri
ragazzi, potete entrare.
leggo in questa nota disciplinare, che vi siete azzuffati in classe, durante l’ora d’inglese.
personalmente non ritengo vi sia altro da aggiungere.
mi domandavo quando avrei avuto il piacere di rivedervi in questo ufficio.
tuttavia, se volete dire qualcosa, io e il professor dante siamo tutti orecchie.
e
ha cominciato lei. non ho preso il suo portafortuna.
tu sei pazza! guarda cosa mi hai fatto!
questa me la paghi.
sei un ladro, ti ho visto!
adesso basta! rubare, aggredire un compagno di classe, non ci sono giustificazioni.
per questo ho deciso di affidarvi al professor dante.
la colpa è di entrambi.
da quest’anno sarà lui il nuovo responsabile disciplinare della vostra sezione.
confido che il professore sappia trovare la giusta punizione per il vostro comportamento sconsiderato. sia chiaro: questo è l’unico motivo per il quale non vi sospendo.
potete andare.
tenga bene a mente che il suo ruolo è quello di educatore e non di amico. dimentichi questo e per quei due ragazzini sarà un attimo prendere il sopravvento su di lei.
grazie, preside. per ora è tutto. buon lavoro, dante.
prima tu, scema!
questo è per la penna che mi hai rubato, cretino!
ahia!
la avverto, dante; lei è nuovo in questa scuola e ci sono situazioni che non conosce.
non sarà un compito facile, il suo.
maya e gianluca provengono entrambi da contesti famigliari difficili.
sì, l’avevo intuito leggendo le loro schede.
maya, sbrigati! oggi ho il colloquio con quel professore.
perché? Non è così?
FiNiSCiLA!
come si chiama?
dante, mamma.
mamma, mi sono ricordata che oggi è mercoledì; c’è la nostra serata cinema e pizza.
di’ un po’… almeno gliel’hai data una bella lezione a quel bulletto?
te lo avrò ripetuto cento volte.
andiamo che è tardi! non vorrei che pensasse che il cattivo esempio te lo do io.
mmm… non abbastanza.
tesoro, mi dispiace, ma stasera lavoro. al ristorante mi hanno cambiato il turno e devo essere lì alle nove.
e quando me lo avresti detto?
sì, certo! da quando fai la cameriera, non ci sei più.
ecco... stavo giusto per farlo.
e dopo che farai? sentiamo.
mi trovo un lavoro qualunque, così tu la smetti di rinfacciare ogni cosa.
pensi che mi diverta a fare i turni? e poi, se non lavoro io, chi ci mantiene? tu?
come sei noiosa!
non vedo l’ora di finire questa cavolo di scuola. non parlarmi con quel tono!
MAYA!
sono in ritardo, non vorrai che il professore pensi sia colpa tua?
allora signora ferri, immagino saprà il motivo di questa convocazione.
oh... avanti.
sì, sì, andiamo al dunque professore.
permesso, si può?
ma il punto è un altro. signora: qui siamo in una scuola.
sono veronica ferri, la mamma di maya. professor dante, piacere. si accomodi.
qual è il problema? che maya si è difesa dalle prepotenze di un bullo?
be’... in realtà è sua figlia che ha alzato le mani su quel ragazzo.
non dobbiamo far passare il messaggio che la violenza sia un modo giusto di difendere le proprie ragioni.
sciocchezze! voi dovete insegnare a questi ragazzi che la vita là fuori è difficile.
signora ferri, lo so che...
lo sa sa cosa significa crescere una figlia da sola a diciassette anni?
troveranno sempre qualcuno pronto ad approfittare delle loro debolezze.
ha ragione. non essendo genitore, certe cose forse non le comprendo appieno.
però, penso che se avessi l’età di sua figlia...
chiedere aiuto e trovare solo porte chiuse?
mi faccia capire: la sua idea di darle una mano è punirla?
no, certo, ma credo che maya debba imparare a controllare la sua rabbia.
... e qualcuno mi tendesse una mano in un momento difficile, be’... io a quella mano mi ci aggrapperei.
impegnando le sue energie in cose più costruttive.
quanti buoni propositi, ma dubito che riuscirà nel suo intento. maya è un osso duro, mi creda!
... ma devo lavorare e non riesco a starle dietro come vorrei. certe volte mi sento così stanca e io... io...
ultimamente dentro casa non muove più un dito e poi è sempre così polemica e arrabbiata.
forse sta solo crescendo e devo imparare a fare i conti con questa cosa.
lo so che passa tanto tempo da sola...
sono sicuro che maya lo sa e non la giudica per questo.
lo spero tanto.
adesso si è fatto tardi, devo proprio andare. mi scusi per lo sfogo.
oh, certo. e... veronica, grazie per la fiducia.
si figuri.
va bene, hai detto la tua signor orfei.
Il giorno in cui il bambino si rende conto che tutti gli adulti sono imperfetti, diventa un adolescente; il giorno in cui li perdona, diventa un adulto; il giorno in cui perdona sé stesso, diventa un saggio.
A lden A lbert n owl A n
Un richiamo disciplinare a scuola dopo l’ennesima lite frutta a Jonathan e Maya la particolare punizione escogitata appositamente dal professor Dante: restaurare un vecchio aereo donato all’istituto.
Per portare a termine il compito affidato loro, i due saranno costretti a passare del tempo insieme e conoscersi meglio, superando la reciproca antipatia, fino a scoprire e affrontare le radici del proprio disagio e, chissà, forse riuscire a trasformare rabbia e dolore in una nuova apertura verso il domani.