USCITO LO SPECIALE DI MODENA FLASH SPECIALE MOTOR VALLEY FEST 2019 - NUMERO 8 DEL 15 MAGGIO

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NUMERO SPECIALE DEDICATO A

ModenaFlashGiornale

MODENA CAPITALE DEI MOTORI 16-17-18-19 MAGGIO 2019 Quindicinale di attualità varia - Speciale dedicato al Motor Valley • Modena 15 Maggio 2019 Numero 8 • Anno LIX (XXXVII della nuova serie) • Realizzazione Riccardo Sala per Progress 059.35.66.75 (Modena) Direttore responsabile Maurizio Guerzoni • Tel. 059.35.55.23 - 335.58.13.418 - m.guerzoni@editricemodenaflash.it Proprietà Editrice Modena Flash • margue@tsc4.com - Stampa Duplikamente 059.37.55.88 (Modena)- Aut. Tribunale di Modena N. 712

Tra giovedì e domenica tutta la Motor Valley si specchia sotto la Ghirlandina, quattro giorni a due e quattro ruote

Modena, regina di maggio nella Valle dei Motori Emilia-Romagna, terra di motori: oggi, più sul versante delle due ruote nell’area a est di Bologna (dal Borgo Panigale della Ducati a Imola fino a Pesaro), dove il dialetto e l’inflessione romagnola predominano; e invece saldamente ancorato alle quattro ruote risalendo la via Emilia verso Modena (con un’appendice sulle colline parmensi). Modena dove giusto novant’anni fa, il 16 novembre 1929, venne fondata la Scuderia Ferrari (per vetture Alfa, due delle quali saranno esposte in questi giorni), e dopo gli eventi bellici, che propiziarono il trasferimento della Ferrari a Maranello, arrivò da Bologna il marchio del Tridente Maserati, con reciproci ‘scambi’ di titoli mondiali in F 1 fino agli anni Sessanta. Quando il tramonto della Maserati vide però la nascita, in questi stessi luoghi, della De Tomaso, della Bugatti, e nel raggio di una ventina di chilometri, della Pagani e della Lamborghini. Modena aveva, dal 1950, il suo autodromo, che anche quando fu dismesso per l’agonismo (ma le moto di Agostini e dei modenesi fratelli Villa ci gareggiarono fino agli anni Settanta) rimase familiare ai suoi cittadini per il rombo dei motori praticamente in centro, tra il Campale e il Villaggio Artigiano, dove genera-

zioni di meccanici, tornitori, elettricisti e un po’ di tutto hanno provveduto a perpetuare quello che non è solo un mito del passato, ma una realtà del presente. L’abbandono del vecchio auto-

dròmo (come lo chiamavano i geminiani doc) si è rivelato alla fine un raddoppio, dalla ipertecnologica pista di Fiorano (che poi sta fra l’Ubersetto e Maranello) specializzata per le F1, al nuovo autodromo di Marzaglia, patrimonio collettivo alla portata di tutti. Così è accaduto che Modena si sia proposta e sia stata scelta come capitale del motorismo in questo maggio: perfino il mensile ufficiale delle Ferrovie tedesche le dedica nel suo numero di maggio un servizio speciale col titolo in italiano “Che belle macchine!”, magnificando Modena e il suo hinterland (raccomanda persino una visita al castello di Panzano, dove sono visibili l’Alfa 1750 di Mussolini e la Fiat Limousine di Ranieri di Monaco). C’era una volta (2006-2018) il Motor show bolognese, che a dicembre durante il suo svolgimento vuotava le scuole superiori e riempiva i treni Modena-Bologna degli studenti in cabò (o “fughino”) non autorizzato ma tollerato. Adesso, tra giovedì 16 e domenica 19, il primo Motor Valley Fest si svolge tra Modena e Marzaglia, con la possibilità di escursioni a Maranello e San Cesario. Maurizio Guerzoni Segue a pagina 3


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