TTC 2022 No. 283 (BIT)

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# 283 Pubblicazione Internazionale di Turismo fondata nel 1996 Anno XXII • No. 283 • Aprile 2022 • ISSN 1724-5370 www.traveltradecaribbean.es

Dialogo e collaborazione politica, pilastri delle relazioni bilaterali tra Cuba e l’Italia

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Consiglio Mondiale per i Viaggi e il Turismo: Riscoprire i viaggi

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Valencia, capitale Corridoio biologico nei Chef Tita: La nuova Europea del Turismo Caraibi: Un'iniziativa per cucina dominicana è un Intelligente 2022 preservare la biodiversità movimiento socioculturale



TEMA DI COPERTINA

Dialogo e collaborazione politica, pilastri delle relazioni bilaterali tra Cuba e Italia

◼ FOTO: AMBASCIATORE D'ITALIA A CUBA

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n un’intervista concessa a Travel Trade Caribbean, l’Eccellentissimo Ambasciatore d’Italia a Cuba, Sig. Roberto Vellano, parla dei legami che uniscono i due paesi. Eccellentissimo Ambasciatore, come si sviluppano le relazioni bilaterali, rafforzate durante il periodo della pandemia grazie al sostegno reciproco fornito in tempi così complessi? I rapporti tra l’Italia e Cuba sono molto positivi e intensi. Abbiamo avuto l’opportunità di confermarlo in occasione della visita all’Avana del Vice Ministro degli Affari Esteri italiano, Marina Sereni, avvenuta dal 15 al 19 gennaio di quest’anno. Il nostro rapporto, come quello dell’Unione Europea, si basa sui pilastri del dialogo politico e della cooperazione. In quest’ultimo ambito, vale la pena evidenziare il rapporto economico e commerciale tra i

due Paesi, gli investimenti produttivi, l’intensa collaborazione in campo culturale e, naturalmente, i progetti di aiuto allo sviluppo nel settore agricolo, dei beni culturali e del decentramento amministrativo. In ambito commerciale, quali sono i principali settori rappresentati dalle imprese italiane presenti a Cuba o che intrattengono relazioni commerciali con il Paese? Non si può parlare di pochi settori perché si tratta di una presenza molto varia, anche se in generale si può dire che la maggior parte delle aziende opera nel settore dei beni di consumo, delle macchine industriali e dell’edilizia. Una parte importante della sua attività dipende dal settore turistico, che, come è noto, è uno dei principali motori di crescita del Paese.

In questi mesi ci sono state diverse missioni di aziende italiane. Quali opportunità di business si stanno individuando o interessano gli imprenditori italiani? Da parte degli imprenditori vediamo una forte volontà di continuare ad essere presenti a Cuba, nonostante le difficoltà che quasi tutti hanno avuto nell’ultimo biennio a causa della pandemia e del declino economico. Ci sono molte aspettative che le riforme economiche in corso, in particolare quelle legate alla creazione di MIPYMES private, possano dare risultati positivi nel futuro e creare anche nuove opportunità per gli imprenditori e gli investitori stranieri. La cooperazione con Cuba ha la cultura e il patrimonio tra i suoi settori prioritari. Quali progetti e iniziative spiccano in questo campo?

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Come giustamente Lei dice, questa è per noi una priorità che stiamo sviluppando in più direzioni: in primo luogo, promuovendo iniziative di scambio culturale a 360 gradi (musica, arti plastiche, cinema, letteratura, ecc.), come quelle organizzate durante la XXIII edizione della Settimana della Cultura Italiana a Cuba, svoltasi lo scorso novembre. In secondo luogo, sostenendo vari progetti di restauro del patrimonio culturale con fondi di aiuto allo sviluppo, ad esempio all’Avana Vecchia e all’Istituto Superiore d’Arte dell’Avana. Va ricordato che la cultura non solo è importante in sé, ma rappresenta anche un settore rilevante dell’economia e un motore di crescita e di promozione del turismo di qualità. Questo scambio culturale in costante crescita si è esteso anche alla gastronomia, con la celebrazione della seconda settimana della Cucina Italiana. Come giudica quell’esperienza e quali sono i Suoi piani per il 2022? A Cuba la cucina italiana è conosciuta e apprezzata da molti decenni. La Settimana della cucina italiana a Cuba, tenutasi lo scorso no-

TEMA DI COPERTINA vembre, ha avuto l’obiettivo di promuovere la cultura del cibo e dei vini italiani di qualità, attraverso attività di formazione, scambio e divulgazione che hanno coinvolto chef italiani e cubani. È stata un’esperienza molto positiva, che ha visto anche la partecipazione di imprenditori alberghieri di entrambi i paesi, e che spero si possa ripetere regolarmente ogni anno. Per quanto riguarda la connettività aerea, quali compagnie aeree collegano attualmente entrambi i paesi? È previsto l’ingresso di altre società? Attualmente c’è un volo regolare tra L’Avana e Milano Malpensa, operato dalla Compagnia NEOS, con frequenza settimanale, che credo possa essere intensificato con la ripresa del flusso turistico tra l’Italia e Cuba. Il Planetario illumina l’Avenida de Italia (Galiano) ed è un’opera dello scenografo italiano Carmelo Giamello. Foto: Pujol

Che posto occupa Cuba per i turisti italiani tra le destinazioni caraibiche? Quali segmenti o attività mostrano la preferenza? Cuba ha identificato il turismo come uno dei settori prioritari poiché consente di massimizzare l’ingresso diretto di valuta estera e accelera la crescita e la competitività delle imprese produttive cubane nel mercato internazionale. Tuttavia, come altri paesi, negli ultimi due anni, ha subito un calo dell’arrivo di turisti sull’isola. Questo scenario include il calo degli arrivi dall’Italia, (-25%, da circa 177.000 a 133.000 visitatori). Il governo cubano ha deciso di diversificare i diversi settori produttivi legati al turismo, nonché i segmenti di mercato. Cuba, come destinazione, sta anche investendo nell’aumento e nel miglioramento della sua offerta turistica. In particolare sono state individuate alcune priorità strategiche aggiuntive alle offerte tradizionali, rivolte al turismo della salute, alle terme, allo sport, alla promozione del patrimonio e della natura.

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Gruppo Hotelero Islazul: «Sicuramente vuoi» un rincontro indimenticabile

CON 27 ANNI di creazione e 119 strutture in tutta Cuba in eccellenti ambienti balneari, cittadini e naturali, Islazul Hotels perfeziona la sua immagine. Lavora per inaugurare il suo primo Boutique Hotel: «Portales de Paseo», al Vedado, uno dei comuni dell’Avana con la maggiore vita culturale. Di recente apertura sono l’Hostal Vedado Azul, ideale per studenti e gruppi di amici; e l’Hotel Deportivo, a Santiago de Cuba. Nel corso del 2020 e del 2021 sono stati realizzati processi costruttivi in tutte le destinazioni per offrire un prodotto con un miglior rapporto qualità/prezzo, ampliare la presenza nel mercato internazionale e diversificare il portafoglio di opportunità. #HotelesIslazul

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All’Avana sono stati apportati dei migliora­ menti a camere, sale riunioni, ristoranti, bar negli hotel Paseo Habana e Tulipán e nelle strutture delle spiagge dell’Est. L’Hotel Caribbean, nella centralissima via del Prado, riapre completamente rinnovato. Continuano i lavori di ristrutturazione in rinomate proprietà come il Colina, nel cuore della capitale; il Lincoln, situato tra il centro storico e la città moderna. Nel frattempo, la Bella Habana ristruttura tutte le sue aree.

Gli hotel Los Delfines, Mar del Sur e Club Tropical, a Varadero, presentano miglioramenti; e si fanno investimenti nel Pullman Dos Mares e nel Ledo. In quella destinazione è stato inaugurato l’Hostal Boulevard e dall’offerta extra-alberghiera è stato rimodellato il Bar Benny. Nel centro e nel sud-est del paese sono stati oggetto di costruzione gli hotel Pasacaballos e Villa Yaguanabo a Cienfuegos; Plaza, a Camagüey, il prodotto della natura Villa San José de los Lagos, a Sancti Spíritus; e l’hotel Pernik a Holguín. In vista della riapertura turistica, il Gruppo si impegna per un «Rincontro Indimenticabile». Le sue strutture hanno la certificazione T+HS (Turismo più sano e sicuro), rilasciata dai Ministeri del Turismo e della Sanità Pubblica.

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’allentamento delle restrizioni di viaggio e la riapertura delle frontiere su larga scala ha portato con sé che diverse nazioni caraibiche siano ottimiste sui segnali di ripresa del turismo, dopo due anni di chiusure intermittenti delle frontiere e limitazioni di movimento che hanno finito per incidere gravemente sulle loro economie in una regione in cui l’industria dei viaggi e dell’ospitalità rappresenta, per molte delle sue isole minori, circa il 90% del PIL. In questo contesto di speranza per il settore turistico, la Repubblica Dominicana diventa una delle principali destinazioni da visitare nei Caraibi. Lo indicano i dati: è il Paese della regione con i migliori risultati per quanto riguarda l’arrivo di visitatori dopo la pandemia causata dal Sars-Cov-2. Stava già andando bene molto prima dell’arrivo del nuovo coronavirus, e ha finito per essere coronato grazie alle sue prestazioni durante questo periodo di pandemia, da cui è uscito vincente. In parte, il successo della destinazione risiede in una forte partnership pubblico-privato che ha permesso di concepire una strategia di vaccinazione incentrata sull’immunizzazione il prima possibile dei lavoratori del settore turistico, collocandola così tra le prime de-

stinazioni a livello mondiale in riaprire le sue frontiere. Su questo percorso di resilienza, Cuba è stata un’altra delle destinazioni caraibiche di successo nell’affrontare la pandemia insieme alla riattivazione della sua industria del turismo. In mezzo alla progressiva ripresa dei viaggi internazionali, le Grandi Antille prevedono di ricevere quest’anno non meno di 2,5 milioni di turisti; Questo sforzo è ampiamente supportato dall’alto livello di vaccinazione che presenta la popolazione cubana, dopo l’immunizzazione con i propri farmaci sviluppati dall’industria biotecnologica del paese. La scarsa circolazione del virus nell’isola ha portato la Francia a collocarla a febbraio tra le poche nazioni del continente americano incluse nella lista verde del governo francese, che comprende territori con circolazione del virus insignificante o moderata. Il Caraibe messicano è anche uno dei paladini della riattivazione turistica nella regione, poiché sono già riusciti a recuperare oltre l’80% del proprio afflusso turistico, grazie alle azioni di biosicurezza messe in atto dalle autorità, che hanno reso questa destinazione una delle prime al mondo a ricevere il Sigillo per la Sicurezza Nazionale (Global Sa-

fety Stamp), riconoscimento assegnato dal Consiglio Mondiale dei viaggi e del turismo (WTTC). Anche il Centro America guida le intenzioni di viaggio nel 2022 in quest’area dell’America Latina, principalmente dopo l’alleanza con la Repubblica Dominicana e il lancio del nuovo catalogo multi-destinazione, che unisce 8 paesi nel cuore delle Americhe, e utilizza collegamenti aerei dominicani e panamensi come ponte tra la regione. Tuttavia, nonostante la pandemia, Porto Rico è sorprendentemente uno dei pochi territori caraibici che ha vissuto una delle fasi più fruttuose nella storia del suo turismo, dato che, alla fine dello scorso anno, l’Azienda del Turismo dell’isola caraibica annunciò un numero record di presenze, superando anche gli ottimi dati del 2008. Per questo è un’altra delle destinazioni della regione ad essere arrivata rafforzata al momento della riapertura, soprattutto se è per fare affari, dato che hanno il Centro Congressi più grande e tecnologico di tutto il Caraibe. La Giamaica, invece, è considerata da molti una delle migliori isole della regione dove recarsi nel 2022, poiché il suo «corridoio resiliente» – aree sicure per i turisti – permette

Spinta turistica Caraibi dopo la 6ttc


di godersi l’ambiente caraibico senza quarantena e con restrizioni minime all’ingresso che l’ha portata a celebrare l’arrivo di oltre un milione di visitatori internazionali dall’apertura dei suoi confini dopo la pandemia, e ad accelerare notevolmente il tasso di ripresa del settore. La spinta turistica delle Bahamas, nel frattempo, arriva in un momento in cui le restrizioni ai viaggi internazionali si sono notevolmente allentate, alimentate da un’impennata delle vaccinazioni a livello globale. A questo rilancio collabora anche il trasporto aereo di linea su questo territorio, insieme al ritorno del settore delle Crociere. D’altra parte, molte delle piccole isole caraibiche hanno poche restrizioni e hanno allentato i loro requisiti di ingresso, rendendole più attraenti per i viaggiatori stranieri. Con tali indicatori, l’Organizzazione del Turismo dei Caraibi (CTO) mantiene il suo ottimismo sulla riattivazione turistica nell’area, poiché negli ultimi due anni le destinazioni caraibiche hanno dimostrato la loro resilienza nella creazione di strategie di ripresa, incorporando protocolli di viaggio aggiornati di frequente e favorendo la collaborazione con partner regionali e internazionali nei set-

tori della salute e dello sviluppo. Una ripresa che è stata effettuata garantendo la salute e la sicurezza dei residenti e dei visitatori. Resta però da vedere la dimensione degli effetti che gli alti e bassi della geopolitica internazionale comporteranno sulla spinta turistica della regione e sull’economia globale.

nei riapertura

La Repubblica Dominicana diventa una delle principali destinazioni da visitare nei Caraibi. Foto: José Espanca / Creative Commons Attribution 3.0 Unported

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CONSIGLIO MONDIALE PER I VIAGGI E IL TURISMO

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n un’intervista a TTC, la presidente e CEO del World Travel and Tourism Council (WTTC), Julia Simpson, riflette sulle sfide del settore per raggiungere la sua ripresa, temi che saranno fondamentali nel suo prossimo vertice mondiale, a Manila, Filippine, dal 20 al 22 aprile. Quali questioni chiavi solleverà l’agenda comune tra autorità e uomini d’affari alla riunione di Manila per accelerare la riattivazione sicura dei viaggi internazionali? L’anno scorso, i viaggi e il turismo hanno subito notevoli perdite a causa del COVID-19 come risultato delle restrizioni alla mobilità nazionale e internazionale, molte delle quali attuate in modo caotico. È meraviglioso vedere il settore iniziare a riprendersi. Non tutti i luoghi del mondo sono sullo stesso piano, ma si stanno aprendo le economie e, con esse, il flusso di persone che vogliono viaggiare. Ecco perché stiamo

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chiamando Riscoprire i viaggi al nostro 21° Summit Globale. Mentre guardiamo al futuro e riscopriamo sia i viaggi che il nostro mondo, l’industria dovrà imparare a convivere con il COVID-19 e sbloccare il potenziale delle nuove tendenze. Ciò che la pandemia ci ha mostrato è stato l’enorme coraggio e creatività del nostro settore. Abbiamo imparato come essere resilienti a come utilizzare le nuove tecnologie nelle nostre attività mentre cerchiamo di offrire grandi opportunità ai viaggiatori che siano sicure e sostenibili. Dal suo punto di vista, cosa dovrebbero fare i governi per contribuire a rilanciare il settore? Il COVID-19 ha mostrato l’impatto di un mondo senza turismo. Sono stati persi 62 milioni di posti di lavoro e molte famiglie e comunità hanno subito l’impatto economico devastante della pandemia. Abbiamo anche visto un impatto

Julia Simpson, presidente e CEO del World Travel and Tourism Council (WTTC).

sulla fauna selvatica e sulla biodiversità. Sarà essenziale che i leader dei viaggi e del turismo uniscano le loro forze. La cosa buona che ne viene fuori è che

FOTO: ANNA SHVETS / PEXELS

Il richiamo è per Riscoprire i viaggi il pubblico e il privato lavorano insieme come mai prima d’ora. Il WTTC ha chiesto l’armonizzazione e la semplificazione delle regole per riconquistare la fiducia dei viaggiatori e garantire che il viaggio sia facile e veloce. La pandemia ha dimostrato quanto sia fondamentale avere una collaborazione tra il settore pubblico e privato di fronte all’isolazionismo. Ogni paese ha fatto da sé e il risultato è stato caos e confusione per il viaggiatore oltre i danni all’economia. In che misura ritiene che la semplificazione delle normative sanitarie possa contribuire alla riattivazione del settore? Le ultime evidenze scientifiche mostrano che la chiusura delle frontiere non ferma la diffusione del virus o di nuove varianti. Il WTTC sostiene la posizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nel chiedere che le frontiere rimangano aperte e che i viaggi in sicurezza continuino.


Negli ultimi due anni, il WTTC ha invitato i governi a spostare la loro valutazione del rischio sulle persone, piuttosto che sui paesi, e consentire alle persone completamente vaccinate di viaggiare liberamente. Per più di 30 anni, il WTTC ha sviluppato ricerche sull’impatto economico dei viaggi e del turismo nel mondo. Come pensate che potrebbe andare il contributo del settore turistico all’economia e all’occupazione globali una volta che i paesi inizieranno finalmente a riprendersi dalla pandemia? Omicron ha fermato quello che speravamo sarebbe stato un buon inizio del 2022. Tuttavia, ora stiamo assistendo all’apertura delle economie. La nostra ultima ricerca mostra che se le vaccinazioni e le dosi di richiamo continuano e i governi annullano le restrizioni, il contributo del settore dei viaggi e del turismo all’economia globale potrebbe raggiungere 8,6 trilioni di dollari quest’anno, appena il 6,4% al di sotto dei livelli pre-pandemia, mentre potremmo recuperare 58 milioni di posti di lavoro, raggiungendo oltre 330 milioni, appena l’1% al di sotto dei livelli del 2019. Come stima il WTTC che le riserve si comporteranno nei prossimi mesi? C’è spazio per l’ottimismo in questo 2022? I viaggiatori di tutto il mondo hanno mostrato il loro entusiasmo per i viaggi e vediamo come si è accumulata una grande richiesta. Con

l’allentamento delle restrizioni, stiamo assistendo a un aumento significativo delle prenotazioni di viaggi. Il 2022 è pronto per una forte ripresa se i governi continueranno ad aprire e revocare le restrizioni di viaggio e mantenere il ritmo delle vaccinazioni e delle dosi di richiamo. I governi hanno introdotto molta burocrazia, ma ora ci sono alcune opportunità per portare documenti di viaggio facili da usare, tutti memorizzati in un semplice codice QR. L’opportunità di viaggiare senza contatto è qui. Qualche altro argomento di interesse? A novembre abbiamo lanciato una tabella di marcia Net Zero per il settore dei viaggi e del turismo per supportare l’industria nella lotta ai cambiamenti climatici. Questo è davvero eccitante. La tabella di marcia traccia un percorso per l’intero settore per ridurre la propria impronta di carbonio. Spetta a ciascuno fare la propria parte. Il settore sta cogliendo questa opportunità per essere un catalizzatore del cambiamento. Molte destinazioni risentono dell’impatto del cambiamento climatico con l’innalzamento del livello del mare, la deforestazione e la perdita di specie animali e vegetali. Abbiamo una responsabilità sia nei confronti della nostra gente che del pianeta.

Mentre guardiamo al futuro e riscopriamo sia i viaggi che il nostro mondo, l’industria dovrà imparare a convivere con il COVID-19 e sbloccare il potenziale delle nuove tendenze. ttc9


Centro per l’interpretazione delle relazioni culturali Cuba-Europa: un viaggio di andata e ritorno

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ome cultura e patrimonio legano il vecchio e il nuovo continente in un prolifico scambio di conoscenze è illustrato dal Centro per l’interpretazione delle relazioni culturali Cuba-Europa: Palazzo del Secondo Cabo, che, dall’Avana Vecchia, propone un viaggio di scoperte e comprensioni. Con sede in un edificio di alto valore storico, costruito alla fine del XVIII secolo, simbolo dell’era coloniale, l’istituzione è il risultato della collaborazione tra l’Ufficio dello Storico della città dell’Avana, l’Unione Europea, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per la Educazione, Scienza e Cultura (UNESCO) e con il sostegno finanziario del Comune di Barcellona, del Governo dei Paesi Baschi, della Fondazione Tecnalia e di altri cooperatori europei. Una nuova museografia mette la tecnologia al servizio della conoscenza e permette al visitatore di avvicinarsi a eventi storici, personaggi, letteratura, danza, musica, architettura, cartografia, che hanno segnato questo

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incontro tra due mondi e che ora possono essere rivissuti dall’ipermedialità attraverso applicazioni interattive, multimedia, immagini, audiovisivi, bibliografia digitale, archivi, il tutto costantemente aggiornato. La Visione del Mondo prima dell’incontro tra la cultura americana e quella europea introduce questo viaggio unico che poi conduce a una linea del tempo che collega la storia di Cuba con quella europea e i loro grandi eventi; Arrivi e Migrazioni spiegano la transculturazione che contraddistingue la nazione cubana; mentre illustri cubani ed europei divenuti Viaggiatori e Viaggiatrici tra i due territori convivono nella stanza che ripercorre le loro vite. Possiede anche El Gabinete che ospita elementi materiali e spirituali che collegano entrambe le culture, con ampia informazione disponibile su tre schermi multi-touch che consentono a un massimo di quattro persone di interagire contemporaneamente.

A portata di mano, nella Sala del Libro, un’ampia raccolta di libri, riviste e altri materiali digitalizzati che valorizzano il patrimonio bibliografico cubano e il suo legame, fin dalle origini, con l’Europa, in particolare la Spagna. Un jukebox digitale ti invita ad ascoltare vari generi e autori, in Musica e Danza, in cui si può anche essere protagonista grazie al Kinect, un modulo che ti invita ad imitare i passi principali di danze come la contraddanza, il flamenco, il danzón, il balletto, la danza contadina e il «son». Il Centro per l’Interpretazione delle Relazioni Culturali Cuba-Europa offre anche un variegato programma culturale e scientifico che comprende conferenze e workshop, colloqui, giornate culturali, percorsi speciali e proiezioni audiovisive. Non ci sono distanze quindi, solo prossimità. Si tratta di un museo come pochi altri nel continente, un’interessante opportunità per esplorare e fare le nostre scoperte.


FERROMAR S.A. «Insieme, a qualsiasi distanza» L

La società commerciale FERROMAR S.A., utente della Zona di Sviluppo Speciale Mariel (ZEDM), si è affermata come il principale trasportatore di merci containerizzate a lunga distanza a Cuba, con l’incorporazione del traffico dal sud-est del paese, per ferrovia, dal porto di Santiago de Cuba. A distanza di appena 10 mesi dalla sua costituzione, i suoi volumi di trasporto stanno crescendo e un altro dei suoi successi è l’ottenimento dei permessi per operazioni multimodali, che le consentiranno di trasportare dei container come operatore da e verso la ZEDM in modalità intermodale (veicolo-ferrovia). FERROMAR S.A. prevede inoltre il trasporto di containers refrigerati con un’elevata sicurezza e riducendo con successo i cicli di consegna, per cui le è valso il riconoscimento da parte dei clienti per la qualità del servizio fornito. A medio termine, la sfida principale per FERROMAR S.A. è la creazione di alleanze strategiche mediante l’attrazione de investimenti esteri, nonché ridisegnando i servizi di trasporto passeggeri tra la capitale del paese e la ZEDM, con un forte impatto sulle comunità situate lungo quella.

Autostrada Cabaña Km 8½, Penisola di Angosta, Zona Speciale di Sviluppo Mariel, Artemisa  @cargapasaje.ferromar |  @ferromar_sa |  @carga_pasaje.ferromar Servizi di trasportazione e attività commerciali: 5 992 8675, 5 992 5412, 5 210 9874 Posta istituzionale: ferromar@ferronet.cu

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Valencia, capitale Europea del Turismo Intelligente 2022

PER UNA GESTIONE TURISTICA CORAGGIOSA E DIALOGANTE, PARTECIPATA E CONSENSUALE.

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a città spagnola è stata nominata, insieme alla francese Bordeaux, Capitale Europea del Turismo Intelligente 2022. Il riconoscimento sostiene il suo impegno per un modello di gestione del turismo basato sulla governance collaborativa e a favore della sostenibilità. Su questo tema ha parlato in esclusiva con Travel Trade Caribbean, l’Assessore al Turismo e Internazionalizzazione di Valencia, Sig. Emiliano García. Quali sono stati i principali vantaggi di essere una destinazione smart? Il principale vantaggio di una destinazione intelligente è la sostenibilità dell’attività turistica. In altre parole, realizzare un’attività turistica integrata nella città, che dia valore economico, sociale e ambientale a tutti gli attori coinvolti: turisti, imprese locali, residenti... L’elezione di Valencia come capitale Europea del Turismo Intelligente ci consentirà di continuare a progredire in termini di digitalizzazione o accessibilità, tra gli altri, e di lavorare fianco a fianco sia con altre destinazioni pionieristiche che con entità leader e con l’ecosistema Smart. Inoltre, è una grande opportunità di visibilità all’interno dell’Unione Europea e sarà un motore per la ripresa economica e la creazione di posti di lavoro. Questa scelta ci dice che siamo sulla strada giusta. Valencia si sta muovendo verso un modello più rispettoso dell’ambiente e accessibile ai nostri visitatori. È anche un gran-

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Questo modello ci ha permesso di avanzare come nei pilastri che l’Europa identifica come chiave per una gestione intelligente delle destinazioni: digitalizzazione, sostenibilità, accessibilità, cultura e creatività. de passo verso la digitalizzazione, presupponendo miglioramenti per l’esperienza turistica e la competitività della destinazione. Come celebrano questa denominazione? Per Valencia è un riconoscimento del lavoro svolto in questi anni. Sei anni fa abbiamo deciso di cambiare il modello turistico della città e trasformarlo in un modello sostenibile, integrato, competitivo e rispettoso con i cittadini e con il patrimonio naturale e culturale. Il nostro modo di festeggiarlo è continuare a lavorare. Il 2022 è davvero speciale: quest’anno si celebra la World Design Capital, la Capitale Europea dello Smart Tourism; abbiamo ospitato il Gala Michelin di Spagna e Portogallo, -mettendo in evidenza il momento meraviglioso che sta vivendo la gastronomia valenziana-, i 36 Premi Goya e ospiteremo il Congresso Mondiale delle Destinazioni Turistiche

Intelligenti. Tutti questi eventi e pietre miliari nel 2022 porteranno il marchio «intelligente». Il nostro obiettivo è continuare ad essere il riferimento nel turismo intelligente e sostenibile, quindi questo status di capitale è un punto di partenza. In dichiarazioni alla stampa, lei ha spiegato che questo riconoscimento si basa sull’audit dell’impronta di carbonio e idrica dell’attività turistica e sul piano per la sua riduzione e compensazione, nonché sul Piano di sostenibilità del turismo che realizzano. Ci può fare qualche commento? A Valencia abbiamo sviluppato la nostra strategia turistica basata sul pilastro della sostenibilità, promuovendo progetti che consentano il progresso negli SDGs (Sustainable Development Goals). Come lei ha detto, tra quelli con la maggiore portata e impatto eco-


Ponte dei Fiori, Valencia, Spagna. Foto: Diego Delso / Creative Commons Attribution Generic / Share-Alike 3.0

Sig. Emiliano García, Assessore al Turismo e Internazionalizzazione di Valencia. Foto: Pablo Casino © VisitValencia

nomico, sociale e ambientale c’è l’audit delle impronte di carbonio e idriche dell’attività turistica. Tale valutazione porta con sé un piano per raggiungere la neutralità del carbonio nel turismo della città nel 2025. Questo progetto rende Valencia una destinazione pionieristica a livello internazionale in termini di sostenibilità e rispetto dell’ambiente. Oltre agli elementi citati, in sintesi, quali caratteristiche definiscono il modello di gestione del turismo di Valencia? Vorrei evidenziare il nostro lavoro per posizionarci come destinazione urbana, impegnata nella conservazione del patrimonio culturale valenziano. Ci impegniamo a preservare il nostro importante patrimonio -materiale e immateriale- dell’UNESCO, come le Fallas, la Borsa della Seta e il Tribunale delle Acque; oltre all’impegno a dichiarare la paella Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Valencia è una città cosmopolita con un carattere storico e d’avanguardia unico, e proteggerla è una delle nostre priorità. Allo stesso modo, abbiamo voluto promuovere un nuovo modo di gestire il turismo, coraggioso e aperto al dialogo, partecipativo e basato sul consenso, vicino ai residenti e vicino al settore delle imprese. Per questo abbiamo optato per la governance collaborativa, la creazione di strutture di dialogo sociale, la partecipazione con il settore imprenditoriale, il coordinamento inter amministrativo e intra amministrativo, all’interno dello stesso Consiglio comunale. Questo modello ci ha permesso di avanzare, non solo come destinazione turistica ma anche come città, nei pilastri che l’Europa

identifica come chiave per una gestione intelligente delle destinazioni: digitalizzazione, sostenibilità, accessibilità, cultura e creatività. Quali saranno i temi e le attività principali del III Congresso Mondiale delle Destinazioni Turistiche il prossimo novembre? È una delle tappe principali che segnerà questa Capitale Europea dello Smart Tourism assegnata a Valencia e ci riempie di orgoglio che il Segretario di Stato per il Turismo e l’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) abbiano scelto la città per organizzare la terza edizione di questo congresso. Attualmente stiamo lavorando per fornire contenuti per l’evento insieme al resto delle entità organizzatrici (OMT, Segretario di Stato per il Turismo, Segittur State Mercantile Society for the Management of Innovation and Tourism Technologies of Spain, Generalitat Valenciana-Invattur e Consiglio Valencia Visita Valencia). Intendiamo dargli un approccio scientifico, in cui siano rappresentate le università, oltre a policy makers, esperti, aziende di tutto il mondo, per affrontare in profondità i principali assi del turismo intelligente: governance, data intelligence, sostenibilità, accessibilità, patrimonio culturale e creatività, digitalizzazione, innovazione. Qualsiasi altro argomento su cui vuole parlare. Il 2022 sarà un anno importante per il turismo in termini di ripresa, e particolarmente rilevante per Valencia, per ospitare i suddetti eventi e manifestazioni. La destinazione ha una vivace agenda culturale e sportiva, che sorprende in ogni momento dell’anno. Allo stesso modo, siamo una destinazione inclusiva, una qualità -tra le altre- che ci ha permesso di essere scelti come prossima sede dei Gay Games 2026, un evento sportivo che comprenderà diverse attività culturali, e che attirerà 15.000 atleti e 100.000 visitatori. Senza dubbio, un anno ricco di traguardi che nessuno può perdere.

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Panama e l’impegno per il turismo del futuro ◼ FOTOGRAFIE: PROMTUR

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anama, paese ricco di natura, storia e cultura, ha riaffermato il suo impegno per il turismo sostenibile con la firma della dichiarazione «Trasformazione verso il turismo del futuro». Con il sostegno di 11 ministri e autorità di alto livello del settore, il documento risponde all’appello dell’Organizzazione Mondiale del Turismo affinché sia i governi che il settore privato riconsiderino lo sviluppo intenzionale del settore mentre riprende la sua attività e si riprende dagli impatti della pandemia di COVID-19. «La nostra visione del turismo si basa sulla sostenibilità e ci concentriamo sul contributo all’empowerment delle comunità, alla ricerca scientifica, alla rigenerazione degli ecosistemi e delle culture locali», afferma il ministro del Turismo di Panama, Iván Eskildsen. «Panama è orgoglioso di guidare la regione con iniziative in corso per connettere i viaggiatori con le comunità, la cultura e la natura attraverso infrastrutture migliorate e l’accesso a esperienze uniche». Il Master Plan del Turismo Sostenibile 2020-2025 del Paese, riconosciuto

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dall’UNESCO come esempio di innovazione e sostenibilità, riattiva la strategia di Turismo, Conservazione e Ricerca di Panama per evidenziare i tre pilastri fondamentali del patrimonio nazionale: il Patrimonio culturale (cultura multiforme), il Patrimonio verde (straordinaria biodiversità) e il Patrimonio blu Heritage (meraviglie dell’oceano). Gli esempi includono il lavoro che l’Autorità del Turismo di Panama sta svolgendo in varie aree del paese con le comunità locali e indigene per rilanciare il turismo, al fine di aiutare a preservare e sostenere la loro eredità bioculturale. Nel bacino del Canale di Panama, puoi percorrere il fiume Gatun per visitare la Comunità Emberá, uno dei sette gruppi indigeni che abitano l’istmo. La comunità accoglie i visitatori per comprendere meglio la loro cultura ancestrale e per conoscere il loro modo di vivere, compresa l’arte, la visione del mondo e i rituali. A Bocas del Toro, il governo collabora con le comunità costiere afro-caraibiche per evidenziare la cucina unica della regione, che ha origine dalle radici caraibiche e si è evoluta in decenni di influenza locale.

È inoltre in corso un progetto per sviluppare e riabilitare 1.000 km di sentieri in tutto il paese, incentrato sul coinvolgimento delle comunità locali per il beneficio che derivano dai sentieri e dai loro sforzi per aiutarli a mantenerli. «Panama offre migliaia di esperienze coinvolgenti uniche che invitano i viaggiatori attivi a godersi attività autentiche e vivaci e che fanno la differenza nel paese attraverso il turismo», ha affermato Fernando Fondevila, direttore esecutivo di PROMTUR Panama. Nel Parco Nazionale di Coiba e nei suoi dintorni, la zona di protezione marina è stata ampliata attraverso decreti esecutivi, che hanno posizionato Panama come leader blu mondiale nella conservazione.

Il parco consente ai visitatori di conoscere e sperimentare una vita sostenibile attraverso le comunità locali che praticano ancora la pesca artigianale e guidano progetti di conservazione delle tartarughe. Altre regioni di interesse includono la baia di Panama e l’arcipelago di Las Perlas, sotto la supervisione dello Smithsonian Tropical Research Institute, che fornisce un rifugio per le balene che migrano ogni anno, rafforzando ulteriormente la reputazione di Panama per l’avvistamento spettacolare di questi animali. Negli altopiani di Chiriquí, dove le comunità indigene Ngäbe e Buglé raccolgono il caffè Geisha, il più costoso al mondo, il governo ha ampliato il suo circuito del caffè per includere una varietà di esperienze turistiche nelle fattorie locali. Altri paesi dell’America Latina che si sono uniti a Panama nella firma della dichiarazione «Trasformazione verso il turismo del futuro» includono Colombia, Costa Rica, Ecuador, Guatemala e Honduras. La dichiarazione è anche approvata e firmata dall’Adventure Travel Trade Association (ATTA), PROMTUR e dal Jordan Tourism Board.


Fiera Internazionale del Turismo FITCuba 2022, uno sguardo al futuro del turismo cubano Oggi Varadero mostra un’immagine rinnovata. Foto: Narmys Cándano/TTC

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l principale evento turistico dell’Isola Maggiore delle Antille celebrerà la sua 40° edizione dal 3 al 7 maggio nella località di Varadero, dedicata alla modalità Sole e Spiaggia. Dopo essere stato posticipato di due anni a causa della pandemia di COVID-19, FITCuba 2022 convoca nuovamente agenzie di viaggio, operatori turistici, compagnie aeree e altre società associate al settore per verificare lo sviluppo del turismo cubano ed esplorare opportunità di negoziazioni. Il Centro Congressi Plaza América sarà la sede principale. Dopo una riparazione capitale, offrirà ai partecipanti sale dotate con le moderne tecnologie per la proiezione di video, audio, traduzione linguistica e connessione WiFi, tra le altre opzioni. Tre stanze e altre aree di servizio sono state ampliate per fornire maggiori possibilità ai clienti.

FITCuba includerà forum aziendali, tecnologia, eventi ed incentivi, una fiera per espositori e fornitori; e si terranno delle attività in tutto il polo. L’Hotel Meliá Las Américas sarà la sede secondaria. VARADERO RINNOVATO Nell’ambito della preparazione dell’evento e della riapertura post-pandemia, la destinazione ha inserito nuove attrazioni e sta eseguendo un processo accelerato di miglioramenti e investimenti. Oggi Varadero mostra un’immagine rinnovata. Un franchising dell’emblematico bar Floridita distinguerà i servizi extra-alberghieri della principale destinazione turistica di sole e spiaggia a Cuba, riporta www.tvyumuri.cu Una statua in bronzo a grandezza naturale dell’artista cubano José Villa Soberón che ricrea la figura dello

scrittore Ernest Hemingway distingue il luogo che sarà presentato nel contesto di FITCuba 2022. Il daiquiri sarà il cocktail drink cubano che identificherà il servizio. Inoltre, è stata intrapresa la riparazione capitale del famoso Parco Josone e il restauro dell’edificio storico di Casa Perla, convertito in un prodotto di lusso molto apprezzato; ed è pronto il Parador Fotografico in via 30 e Avenida Playa, un’opera senza barriere architettoniche. Menzione speciale per il nuovo Boulevard, un complesso con più di 60 servizi, tra cui gastronomici, commerciali, motel; case del rum, caffè e tabacchi; e altre attrazioni per la famiglia. Inoltre, la Marina Marlin viene restaurata e si stanno lavorando ad altri progetti turistici nel territorio di Matanzas: il parco tematico di Río Canímar, l’Stella Panoramica

e il parco El Quijote. Durante l’attuale alta stagione, Varadero ha fatto progressi nella ripresa dei suoi principali mercati di origine. Secondo il delegato del Ministro del Turismo a Matanzas, Ivis Fernández Peña, il mercato principale, il Canada, mostra una crescita nell’arrivo dei clienti. Allo stesso modo, visitatori abituali che conoscono la destinazione arrivano dall’Europa, provenienti da paesi come Germania, Inghilterra, Spagna, Polonia, Belgio e Italia. Il resort è stato scelto quest’anno come la seconda migliore spiaggia del mondo dai Travellers Choice Awards assegnati dal sito specializzato Trip Advisor in base all’opinione dei suoi utenti. Situato sulla penisola di Hicacos, sulla costa nord di Matanzas, e a 140 chilometri dall’Avana, dispone attualmente di 43 strutture in funzione e più di 17.000 camere.

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Ufficio del Conservatore della Città di Santiago de Cuba

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Santiago de Cuba: turismo culturale nei Caraibi insulari


◼ D OTT.SSA AIDA LILIANA MORALE TELEVEDA MS. ARCH. OMAR LÓPEZ RODRÍGUEZ ◼ F OTOS: UFFICIO DEL CONSERVATORE DELLA CITTÀ / VICENTE GONZÁLEZ DÍAZ

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l mese di aprile segna eventi importanti nel calendario per la capitale cubana orientale. Il 28 aprile 1522, con bolla pontificia, il vescovado dell’Isola fu trasferito a Santiago de Cuba, il che condizionò la sua chiesa ad essere degna di cattedrale. Queste dignità richiedevano che lo spazio urbano avesse il rango di città. Quindi quest’anno si celebra il 500° anniversario di ricevere quel titolo. Per conservarne il patrimonio materiale e spirituale, con una visione integrativa, inclusiva e partecipata, è stato fondato nel 1997 l’Ufficio del Conservatore della Città, che celebra il suo venticinquesimo anniversario. La sua enclave nei Caraibi insulari ha condizionato che fin dalla sua nascita sia stato un luogo di arrivo per numerose migrazioni, a cui si sono aggiunti i contributi di aborigeni, spagnoli, africani, francesi e cinesi; questo amalgama ha portato all’essere di Santiago: estroverso, solidale, gentile, impetuoso, romantico, pronto a ballare e cantare in qualsiasi momento. È una città pubblica e viva, dove materialità e spiritualità dialogano continuamente, e si esprime nella sovrapposizione di funzioni urbane che, articolate nella loro diversità, forniscono ambienti favorevoli allo sviluppo della vita urbana. All’interno di questo, lo spazio pubblico gioca un ruolo determinante nello scambio cittadino e dei residenti con tutti coloro che visitano la città. I suoi parchi o piazze, vie dello shopping, viali e passeggiate offrono luoghi che sorprendono e accolgono grazie alla loro dimensione umana, alla loro intimità e soprattutto per essere luoghi chiave per evocare l’identità locale. La sua indiscutibile partecipazione nello sviluppo della musica e della danza, ne fanno un riferimento ideale per conoscere ritmi e tradizioni quali il movimento dei Trova, il bolero, il son, la Tumba francesa, la Conga ed altri. Qui puoi vivere ogni giorno un’esperienza culturale con forti radici locali e popolari, ma con risonanza internazionale. Culla del bolero cubano, i Trova e il son, ne fanno una piazza musicale inevitabile della musica cubana e americana. La rinomata opera musicale di Pepe Sanchez, Snido Gara, Miguel Matamoros, Nico Acuito e Compay Segundo, tra gli altri, attesta la trascendenza dei loro ritmi che, insieme alla presenza dei ritmi tradizionali della Tumba francese e della Conga Oriental, permettono di godere indimenticabili interpretazioni di suoni e balli. Sedersi nella Casa de la Trova o nel Saloni de los Grandes, passeggiare tranquillamente per una piazza o entrare nella Cattedrale permetterà al visitatore di nutrirsi e godersi la magia dell’arte musicale; per questo motivo è stato dichiarata Riferimento Musicale dell’Ibero-America dall’Istituto Latinoamericano di Musica e ha lo status di Città Musicale Creativa. La sua ricchez-

za spirituale si aggiunge, inoltre, ad essere la culla del rum cubano: qui rimane attiva la più antica fabbrica di rum del paese. Situato in una valle, in fondo a una profonda baia tascabile e circondato da una cintura di montagne della Sierra Maestra, l’adattamento all’area geografica ha fornito a Santiago de Cuba importanti attrattive dal punto di vista urbano; è una città a gradini, panoramica, labirintica. È riconosciuta come la città della storia, per il suo ruolo di palcoscenico per le lotte di liberazione del popolo cubano e per la partecipazione dei suoi figli a eventi straordinari di manifestazioni nazionali. È l’epicentro di belle tradizioni culturali e di importanti eventi culturali nazionali e internazionali, tra cui il Festival dei Caraibi, il Festival Corale Internazionale, il Festival dei Trova «Pepe Sánchez» e il Festival del Boleros. Con il futuro, Santiago de Cuba ha consolidato un patrimonio culturale ampio e diversificato con aree di grande unicità e autenticità, che garantisce un eccezionale potenziale di sviluppo turistico, soprattutto sotto forma di paesaggi culturali. Nella provincia sono

presenti 50 Monumenti Nazionali e tre componenti della Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, il cui recupero e valorizzazione del patrimonio consente la sostenibilità di programmi e progetti. La città funge da ponte da cui si può realizzare indistintamente ciascuna delle proposte basate sul turismo culturale e naturalistico. Il ricco patrimonio monumentale della città è raggruppato in sei paesaggi culturali fondamentali: il paesaggio urbano storico generato dalla città fondatrice; il paesaggio fortificato presente nel sito del castello di Morro San Pedro de la Roca; il paesaggio archeologico del caffè del sud-est; il paesaggio associativo El Cobre; il paesaggio funerario del Cimitero Patrimoniale di Santa Ifigenia e il paesaggio archeologico sottomarino configurato a seguito dell’affondamento della Flotta dell’ammiraglio Cervera nel combattimento navale della guerra ispano-cubana-nordamericana. Ognuno di questi paesaggi è portatore culturale di grande interesse, tutti hanno lo status di Monumento Nazionale e due hanno raggiunto la categoria eccezionale assegnata dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.

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Visitare il paesaggio urbano storico di Santiago de Cuba è l’incontro con un esempio di grande valore dell’urbanistica e dell’architettura coloniale cubana nella sua fase più precoce, che, nella sua evoluzione, ha avuto un lungo periodo di evoluzione e sviluppo fino a configurare un modello di città caratterizzata da stradine e vicoli disposti come una griglia irregolare che, camminando, si ha la curiosità di scoprire graziosi edifici pieni di colore che rimandano molti all’architettura spagnola, o ai contributi dei francesi e in una certa misura degli italiani. Un paesaggio urbano sfalsato che guarda al mare, con strade che ondeggiano creando delle panoramiche naturali che invitano a notare la presenza delle montagne della Sierra Maestra in un’eloquente dimostrazione del legame città-natura, uno degli attributi essenziali di questo paesaggio. L’ingresso della profonda e bellissima baia di bolsa, è custodito dal sito del Castillo del Morro, costituito da diverse fortificazioni del XVII e XVIII secolo, il cui pezzo unico è il Castillo San Pedro de la Roca, considerato uno

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dei più significativi esponenti dell’architettura del Rinascimento militare italiano adattato alle condizioni dei Caraibi insulari, opera degli ingegneri militari della famiglia Antonelli. Questo paesaggio fortificato è diventato un parco storico culturale, dichiarato Patrimonio dell’Umanità, dove il divertimento collega la visione delle fortificazioni coloniali con il blu unico del Mar dei Caraibi, sono note storie e leggende di pirati e corsari del XVII e XVIII secolo, così come combattimenti e battaglie che hanno commosso l’umanità a suo tempo. Dislocati lungo la costa di Santiago sono i relitti risultanti dall’affondamento della flotta dell’ammiraglio spagnolo Pascual Cervera y Topete, soldato onorario che ha recitato in queste terre nel 1898 una pagina indelebile della storia americana. Percorrere i luoghi in cui si trovano queste navi affondate, vi permetterà di osservare che alcune di esse mostrano le loro torrette e cannoni sul livello del mare, e che altre rimangono negli abissi come muti testimoni della fine dell’impero spagnolo; in ogni caso, un tuffo nella storia è

consentito a chi dimostra la propria attitudine alla subacquea e rispetta le normative per la tutela di un patrimonio prezioso e fragile. Chiunque visiti Santiago de Cuba chiede di visitare El Cobre, un paesaggio associativo legato alla religione, all’estrazione mineraria e alla schiavitù. Questa antica città mineraria, esistente fin dal XVI secolo, è nata dal minerale di rame estratto nel corso di diversi secoli, che ha creato un curioso paesaggio che aggiunge un lago con una particolare colorazione blu. L’attività mineraria veniva svolta con il lavoro degli schiavi, i neri portati dall’Africa che presto si ribellarono e divennero marroni. L’UNESCO nella sua rotta degli schiavi attraverso l’America ha segnato questo sito come riferimento dei marroni, costruendo il Monumento Cimarrón su una delle sue colline. El Cobre è anche il Santuario Nazionale, dove si trova la basilica dove si venera la Virgen de la Caridad del Cobre, patrona di Cuba, immagine che dal XVII secolo accompagna il popolo cubano nei suoi alti e bassi e nelle sue preghiere.


Un insolito incontro con la storia e l’arte avviene visitando il cimitero storico di Santa Ifigenia, divenuto un museo a cielo aperto. Visitare le sue tombe e pantheon ti permetterà di ammirare la statuaria funeraria in marmo di Carrara e Pietra Santa, e il lavoro di alcuni scultori italiani come Ugo Luisi e Salvatore Buemi. È essenziale visitare il Mausoleo dove riposano le spoglie dell’eroe nazionale José Martí, il padre della nazione Carlos Manuel de Céspedes, l’autore dell’inno nazionale Perucho Figueredo, il benefattore Emilio Bacardí, il giovane rivoluzionario Frank País, tra tanti eroi e personaggi della storia e della cultura. La realizzazione di una cerimonia della Guardia d’Onore per i fondatori della nazione cubana in un’atmosfera solenne ha accresciuto l’attrazione del sito per i visitatori che vengono con ammirazione e rispetto.

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Le pendici della Sierra Maestra custodiscono con zelo più di 171 piantagioni di caffè in diversi stadi di conservazione, elencate come il Paesaggio Archeologico delle prime piantagioni di caffè nel sud-est di Cuba e dichiarate Patrimonio dell’Umanità. All’inizio del XIX secolo l’immigrazione francese ebbe un peso notevole nell’economia regionale; marcò anche la cultura e la società di Santiago. Nei dintorni montuosi si è sviluppato un territorio del caffè, grazie alla combinazione delle potenzialità naturali del sito e delle conoscenze fornite dall’appropriazione di un pensiero illu-

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minato, consapevole del beneficio umido del caffè. Il territorio produttivo diventa paesaggio, rappresentando uno stile di vita. I parchi archeologici o circuiti del caffè aggiungono alle antiche piantagioni di caffè il contributo culturale della popolazione autoctona; il valore della natura circostante e il godimento di un paesaggio maestoso a cui partecipano il Mar dei Caraibi e le catene montuose della Sierra Maestra. Vengono proposte diverse modalità di turismo storico, culturale e naturalistico. Dal 2019, il turismo ha dovuto affrontare

nuove sfide a causa della pandemia di COVID-19. Questa realtà deve essere presa in considerazione oggi per progettare risposte che possano essere efficaci e sostenibili. In questo contesto, Cuba si impegna per un turismo sicuro e responsabile. Santiago de Cuba si è consolidata come una destinazione importante per lo sviluppo del turismo culturale, basato sull’esistenza di diversi paesaggi che si sovrappongono e si abbracciano nella loro diversità, e rendono una visita a questa città dell’isola caraibica un’esperienza attraente e indimenticabile.


Grace Bay Beach, Providenciales, Isole Turks e Caicos. Foto: Csouthard / Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported

Acque azzurre e cristalline:

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queste sono le migliori spiagge dei Caraibi

sole Turks e Caicos, Cuba e Aruba occupano, in quest’ordine, le prime posizioni tra le destinazioni con le migliori spiagge della regione. Secondo i premi Travellers’ Choice 2022 assegnati dal sito di viaggi di Trip Advisor sulla base delle opinioni dei suoi utenti, le spiagge riconosciute si distinguono per le loro acque blu cristalline, le sabbie bianche e, infine, i paesaggi idilliaci, come se fossero usciti da una cartolina. Oltre a godere della pace e della serenità che trasmette il mare, in queste destinazioni è possibile svolgere attività nautiche come lo snorkeling per apprezzare diverse specie marine che «salutano» il visitatore, il kitesurf, tra l’altro. Le Isole Vergini degli Stati Uniti, con cinque delle sue

spiagge premiate -tre delle quali sull’isola di St Thomas-, la Repubblica Dominicana, St Martin / St Maarten, le Isole Turks, l’arcipelago cubano e la Guadalupa sono tra le destinazioni con il maggior numero di spiagge riconosciute. Nel caso di Grace Bay Beach e Varadero, rispettivamente nelle Isole Turks e Cuba, hanno il privilegio di essere state, anche, le prime al mondo. Altre come Eagle Beach, Aruba o Trunk Bay Beach, nelle Isole Vergini Americane, si sono classificate nella classifica globale. Quindi, se stai pensando a una spiaggia ai Caraibi o nel mondo, questi consigli possono essere utili per una vacanza unica. Le migliori spiagge dei Caraibi (Travelers’ Choice 2022). 1. Grace Bay Beach,

Providenciales, Isole Turks e Caicos 2. Varadero, Matanzas, Cuba 3. Eagle Beach, Palm/ Eagle Beach, Aruba 4. Trunk Bay Beach, Parco Nazionale delle Isole Vergini, St. John 5. Maho Bay Beach, Cruz Bay, St. John 6. Baia di Magens, Baia di Magens, St. Thomas 7. Bavaro Beach, Bavaro, Repubblica Dominicana 8. Spiaggia Pilar, Cayo Guillermo, Arcipelago dei Jardines del Rey 9. Carlisle Bay, Bridgetown, Barbados 10. Taylor Bay Beach, Providenciales, Isole Turks e Caicos 11. Spiaggia Publica Dominicus, Bayahibe, Repubblica Dominicana

12. Coco Plum Beach, Great Exuma, Out Islands 13. Baby Beach, costa sud-est, Aruba 14. Playa Lagun, Curaçao, Caraibi 15. Kenepa Beach, Willemstad, Curaçao 16. Maho Beach, Maho, St Martin / St Maarten 17. Lindqvist Beach, Smith Bay, St. Thomas 18. Mullet Bay, Saint Maarten, St Martin / St Maarten 19. Spiaggia di Sant’Anna, Sainte-Anne, Guadalupa 20. Spiaggia di Grande Anse, Deshaies, Guadalupa 21. Honeymoon Beach, St. Thomas, Isole Vergini Americane 22. Orient Bay Beach, Orient Bay, St Martin / St Maarten 23. Macao Beach, Punta Cana, Repubblica Dominicana

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Megattera (Megaptera novaeangliae).

CORRIDOIO BIOLOGICO NEI CARAIBI

Un’iniziativa per preservare la biodiversità nella regione ◼ FOTOGRAFIE: MATÍAS BALAGUER/ALBATROS MEDIA

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el continuo rinnovamento della sua offerta, l’industria del turismo necessita accogliere opzioni sempre più sostenibili ed ecologiche per soddisfare le esigenze del viaggiatore contemporaneo, più allineato a un tipo di turismo responsabile, che cerca di ridurre al minimo gli impatti negativi sulla natura, sull’economia, la società e cultura delle comunità. Da qui l’importanza per il settore di ogni iniziativa che si pone l’obiettivo di preservare gli ecosistemi. È il caso del Corridoio biologico nei Caraibi, iniziativa nata a luglio 2007 con lo scopo di costruire un approccio istituzionale regionale, forte e sostenuto collettivamente per la conservazione e la gestione della biodiversità terrestre e marina condivisa nelle isole caraibiche. Questa piattaforma di cooperazione tra i Ministeri dell’Ambiente di Cuba, Haiti e Repubblica Dominicana, il Dipartimento delle risorse naturali e ambientali di Porto Rico e con la Giamaica come paese osservatore, lavora per ottenere l’efficace conservazione della biodiversità marina e terrestre di importanza regionale, nonché il mantenimento della connettività ecologica e la fornitura dei servizi de-

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gli ecosistemi in siti chiave dei Caraibi insulari; tenendo sempre in considerazione le sfide di un clima che cambia e le esigenze di sviluppo delle comunità. Con il sostegno del Programma delle Nazioni Unite per il Medio Ambiente (PNUMA), i finanziamenti dell’Unione Europea e di altre agenzie, e con la partecipazione di ONG e istituzioni internazionali, l’iniziativa si configura come un meccanismo permanente di coordinamento ambientale tra i paesi membri, nonché un agente di comprensione nella ricerca di soluzioni ai problemi comuni. Dopo 15 anni di sforzi, oggi i risultati sono già tangibili. In questo senso si nota una crescita della consapevolezza dell’importanza della biodiversità nei Caraibi, grazie alla realizzazione di un centinaio di laboratori formativi a beneficio di oltre 4.000 persone, dal personale tecnico agli imprenditori e ai leader di comunità. Ha inoltre contribuito a ridurre la pressione diretta sulla biodiversità, attraverso la promozione e l’attuazione di azioni di conservazione e sostenibilità in più di venti aree e comunità prioritarie, che includono l’uso di energia pulita o un uso più efficiente delle fonti energe-

Foresta umida, El Yunque, Porto Rico.


Manglares Estero Hondo en República Dominicana.

Macchia di cactus in connessione con gli ecosistemi marini a Cuba.

tiche tradizionali, nonché come la promozione di stili di vita sostenibili che tengano conto dell’adattamento degli ecosistemi ai cambiamenti climatici. E in questa azione, il ruolo delle donne nella conservazione e nell’uso sostenibile delle risorse naturali ha avuto un’importanza significativa, poiché i progetti legati al salvataggio della palma e allo sviluppo dell’artigianato, l’istituzione di vivai per il ripristino delle foreste ad Haiti, apicoltura e monitoraggio dei rapaci, in cui la partecipazione delle donne è stata attiva ed entusiasta. Un altro dei successi dell’iniziativa risiede nel miglioramento dello stato della biodiversità, incorporando più ecosistemi terrestri, costieri e marini nella nuova demarcazione del Corridoio biologico nei Caraibi, che attualmente conta 142.000 km2. Allo stesso modo, ha promosso la designazione e l’istituzione di nuove aree protette e della prima riserva della biosfera transfrontaliera. Il Corridoio ha promosso e sostenuto i paesi membri a riforestare e ripristinare gli ecosistemi per aumentare la connettività; e ne è prova la creazione del primo vivaio di specie forestali ad Haiti.

Allo stesso tempo, ha svolto studi scientifici con lo scopo di aumentare la conoscenza e l’informazione sulla biodiversità e le sue minacce in aree chiave; durante la creazione della prima lista rossa dei vertebrati minacciati nella nazione haitiana, insieme agli strumenti per il suo utilizzo. Inoltre, ha istituito una rete di monitoraggio che coordina gli sforzi di diversi attori e partner, tra cui barriere coralline, tartarughe marine, uccelli migratori, foreste e coccodrilli; che genera grandi benefici per il settore turistico caraibico promuovendo opportunità ricreative legate all’osservazione della fauna selvatica nel suo ambiente naturale. Il Corridoio biologico nei Caraibi è un esempio di come si può lavorare per rafforzare le comunità per migliorare le pratiche di utilizzo, conservazione e gestione degli ecosistemi; affinché ciò si traduca in un miglioramento delle condizioni per la tutela dei valori naturali, promuovendo al contempo lo sviluppo delle economie locali e la creazione di prodotti sostenibili che, integrati nella filiera dell’industria del turismo, portino con sé benefici per tutti.

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Dtto.ssa Yamila de Armas Águila, Presidente de la Comercializadora de Servicios Médicos Cubanos S.A.

n merito alla Prima Fiera Internazionale del Turismo Medico e del Benessere che si terrà a Cuba, TTC parlò con Yamila de Armas Águila e Beatriz Areña Fraga, Presidente e Primo Vicepresidente rispettivamente della Comercializadora de Servicios Médicos Cubanos S.A. Come si prevede l’organizzazione dell’evento? La prima Fiera Internazionale del Turismo Medico e del Benessere, FITSaludCuba, è in programma dal 17 al 20 ottobre di quest’anno presso il quartiere fieristico Pabexpo dell’Avana. Si svolgerà nell’ambito della XV Fiera della Salute per Tutti, ratificando il concetto e la priorità di continuare a porre Cuba come destinazione per migliorare la salute. Da anni la Comercializadora de Servicios Médicos Cubanos, S.A. (SMC S.A.) e la rete dei servizi del Sistema Sanitario Nazionale, hanno accumulato una vasta esperienza nello sviluppo di questo tipo di turismo specializzato. Avremo anche uno spazio per il dibattito teorico, durante il I Seminario Internazionale sul Turismo Medico e del Benessere, che si svolgerà in un’aula all’interno della struttura dove verranno lanciati anche nuovi prodotti e programmi. Con l’obiettivo di aggiornare il portafoglio di investimenti esteri del settore e dare continuità alle trattative sugli investimenti esteri legati ai servizi di turismo sanitario, si terrà anche il II Forum sugli Investimenti Esteri. L’area espositiva è stata concettualizzata in modo di consentire, attraverso il disegno dall’identità che contraddistingue i servizi di punta delle istituzioni più prestigiose, la sua integrazione in programmi innovativi, che si costituiscono in offerte non solo per risolvere problemi di salute, e migliorare la qualità della vita poiché la salute è il lusso di questi tempi. Sarà il momento ideale per i fornitori di servizi di essere protagonisti in modo armonioso e completo. Centri come La Pradera, il Centro Internazionale per il Restauro Neurologico (CIREN), la Clinica Centrale Cira García, la Clinica Internazionale Siboney, la Clinica Internazionale


TURISMO DELLA SALUTE A CUBA

In continua evoluzione e crescita Camilo Cienfuegos, hanno un gran prestigio per i servizi professionali che forniscono, a cui si aggiungono gli istituti e gli ospedali nazionali. Quali ritiene siano le sfide del turismo sanitario nell’attuale contesto generato dopo la pandemia? L’uomo è stato l’anello più danneggiato durante il Covid-19. L’impatto diretto sullo stato di salute generale, inteso come fisico e psicologico, rivela individui con la necessità di cambiare stili di vita, di imparare a convivere con la qualità della vita, di ricevere riabilitazione per le sequele causate, in senso generale, di raggiungere il benessere.

Uno degli scopi principali della Fiera è proprio quello di esporre i progressi, i prodotti e le esperienze che Cuba e il mondo hanno realizzato in termini di turismo della salute.

In questo contesto, sulla base dell’esperienza accumulata nella lotta al COVID-19, e in termini di successiva riabilitazione, la modalità del turismo sanitario è di vitale importanza, in quanto offre opportunità per raggiungere tutti quei clienti/pazienti con percorsi differenziati, personalizzati e professionali in modo che, in un ambiente confortevole, sicuro e caldo, ricevano i servizi necessari. Quali potenzialità del turismo sanitario a Cuba verranno promosse durante l’evento? Uno degli scopi principali della Fiera è proprio quello di esporre i progressi, i prodotti e le esperienze che Cuba e il mondo

Dott.ssa Beatriz Areña Fraga Primo Vicepresidente de la Comercializadora de Servicios Médicos Cubanos S.A.

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hanno realizzato in termini di turismo della salute. L’evento favorirà lo scambio di esperienze di professionisti del settore sanitario e turistico, agenzie e istituzioni, ospedali e cliniche internazionali, albergatori, agenzie di viaggio, tour operator, facilitatori turistici, tra gli altri. Una delle parole chiave che ci identifica per la Prima Fiera Internazionale del Turismo Medico e del Benessere è alleanze; e questo sarà anche il quadro in cui verranno presentati i risultati raggiunti insieme ad altri settori. La presentazione dei programmi che sono stati sviluppati in vista dell’erogazione di servizi professionali nel campo del turismo sanitario, anticipa che, insieme al Ministero del Turismo, sono stati progettati 24 nuovi programmi per il benessere,

basati sul Modello di lavoro di gestione dell’attività di Turismo della Salute, con la definizione dei livelli di flusso commerciale secondo la catena del valore. Chi saranno gli invitati al I Seminario Internazionale sul Turismo Medico e del Benessere e quali saranno i temi generali? Il seminario intende interagire e approfondire riguardo il turismo della salute, le esperienze in questo senso di Cuba e del mondo. È prevista la partecipazione di personalità nazionali e straniere. I temi fondamentali che guideranno il dibattito e le presentazioni saranno legati ai modelli di marketing e alle tendenze del turismo medico e del benessere. Per quanto riguarda il Forum per gli investimenti esteri, in quali linee o attività si cerca di promuovere l’investimento estero?

Contestualmente si svolgerà il II Forum per gli Investimenti Esteri nel settore sanitario. L’appuntamento sarà il momento ideale per promuovere il portafoglio di opportunità del sistema sanitario cubano, nonché i vantaggi e le agevolazioni che i potenziali investitori potranno trovare nel nostro Paese. La possibilità che alcuni di loro, con i quali si gestiscono operazioni con investimenti esteri, condividano le proprie esperienze e risultati sul territorio è un’altra delle attività previste. Ci saranno anche giri di affari che culmineranno nella firma di strumenti legali, che potranno essere o meno vincolanti. L’obiettivo è mostrarci aperti agli investimenti esteri ed esporre i benefici che offre dal punto

di vista legislativo la delibera che riassume questo tema nel Paese. Sarebbe opportuno parlare delle azioni previste per i 10 anni di Comercializadora de Servicios Médicos Cubanos S.A. La prima edizione di FITSaludCuba completa il dispiegamento delle azioni che sono state realizzate per un anno nell’ambito del Decimo Anniversario del CSMC, S.A., con un’espressione palpabile in costante evoluzione e crescita. Con lo slogan «Più impegno per la vita», dimostrando le pietre miliari del turismo della salute e lasciando la porta aperta a nuove opportunità, l’azienda conclude la sua giornata di celebrazione per i 10 anni con la prima Fiera Internazionale del Turismo Medico e del Benessere.

 7 209 0977

 Comercializadora de Servicios Médicos Cubanos

 smc@smcsalud.cu  Calle 44 No. 502 e/ 5ta Ave y 5ta A, Miramar, Playa, La Habana, Cuba

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 SMC_SaludCuba  Servicios Médicos Cubanos


Lo Yucatan è Sapore

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urante il lancio della nuova campagna di promozione turistica «365 Sapori Yucatan», il capo del Ministero dello Sviluppo del Turistico dello Yucatan (SEFOTUR), Michelle Fridman Hirsch, sottolineò che il modo migliore per raccontare l’identità e la storia di questa regione messicana è attraverso i suoi sapori e la sua gastronomia. Fridman Hirsch presentò il 2022 come l’«Anno della gastronomia dello Yucatan», perché, sebbene fin dall’inizio dell’amministrazione la gastronomia dello Stato sia stata considerata una parte fondamentale della promozione della destinazione nelle diverse azioni svolte da SEFOTUR, proprio quest’anno è stato dato un rilievo speciale a favore della promozione e del riconoscimento dell’offerta gastronomica della destinazione. Secondo il funzionario, questo tipo di turismo «ha un fortissimo peso di sostenibilità; è uno sforzo che cerca di includere, diversificare, decentralizzare; che cerca l’endemico, l’organico, l’autentico; e nello Yucatan abbiamo una grande diversità di ingredienti e

◼ FOTOGRAFIE: MINISTERO DELLO SVILUPPO DEL TURISTICO DELLO YUCATAN (SEFOTUR)

piatti; abbiamo una narrativa gastronomica che poche destinazioni al mondo hanno, dalle tecniche agli ingredienti Maya e le diverse migrazioni fino ai passi di altre culture nella regione». Oltre all’applicazione della politica gastronomica dello Yucatan 2022 —firmata nell’ambito del Tianguis Turístico di Messico (TTM) del 2021—, il piano di lavoro su questo segmento include l’approvazione dell’accordo di collaborazione «Ambasciatori gastronomici dello Yucatan», e il collegamento di Comuni e altre agenzie del Governo, nonché con organizzazioni internazionali come l’Organizzazione Mondiale del Turismo, il Gastronomic Tourism Laboratory (IICA) e l’Aspen Institute. La gastronomia sarà promossa anche come asse di sviluppo turistico attraverso percorsi, mercati, corsi di cucina, degustazioni, degustazioni ed esperienze, oltre a coinvolgere un elemento gastronomico in ciascuna delle attività promozionali svolte per il posizionamento dello Yucatan; dalla presentazione a Fiere ed eventi al di fuori della regione come il concorso mondiale a Bruxelles, alla

realizzazione di festival, incontri ed eventi speciali nello Stato, tra cui un Festival della Gastronomia Contemporanea, Yucatan per la pace, un Incontro di cucina tradizionale, l’Hokol Vuh e la Fiera del Turismo e della Gastronomia. Allo stesso modo saranno sostenuti eventi nuovi ed esistenti, come la Settimana del Ristorante, 4 stazioni, Club Sibarita e iniziative nei ristoranti come degustazioni speciali o anniversari, la prima Sagra del Taco, la Sagra del Ceviche, dell’aguachile e del pesce, la Sagra del Miele, quella del Formaggio Palla, quella del Mais, del peperoncino e del Cacao, quella del Tamale e del Pib, quella del Cocco e le Fiere del gelato e dei surgelati. Fridman ha precisato che questo tipo di turismo consentirà, nell’anno della ripresa economica, di portare benefici alle comunità che più ne hanno bisogno, poiché è in queste che si producono molti degli ingredienti e delle forniture che si consumano nei ristoranti. A complemento di questa promozione e come modo per dare continuità alle campagne di posizionamento, verrà utilizzato l’hashtag #YucatánEsSabor.

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CHEF TITA

La nuova cucina dominicana è un movimento socioculturale I

nés Páez Nin, meglio conosciuta come Chef Tita, è convinta di dover usare il suo talento nell’arte culinaria a beneficio della società del suo paese, la Repubblica Dominicana; dove è stata riconosciuta come Ambasciatrice della nuova cucina dominicana nel mondo, per i suoi sforzi per salvare il patrimonio gastronomico e delle ricette ancestrali della sua nazione. Tita, cosa distingue la nuova cucina dominicana? La nuova cucina dominicana è un movimento socioculturale che sostiene davvero l’intera catena del valore. È una cucina molto più attenta, con porzioni ridotte; che dà visibilità ai contadini della nostra terra per toglierli dall’anonimato. È una gastronomia sostenibile, una proposta divertente, che punta ad essere al livello delle grandi cucine del mondo, più all’avanguardia e con tanti dettagli in più. Cosa sogna la chef Tita quando proietta il futuro della gastronomia dominicana? Sogno che la cucina dominicana sia conosciuta in ogni angolo del mondo; che i nostri prodotti si possano vendere anche in molti paesi; che la nostra cultura gastronomica sia un riferimento mondiale; che la

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◼ FOTOGRAFIE: SABOR FUSIÓN


gente sappia cos’è un sancocho (a metà tra una zuppa e uno stufato) a sette carni e cos’è un chenché con chiva, e lo cerchi; che la nostra gastronomia continui ad espandersi. Qual è secondo lei la ragione del crescente ruolo delle donne che vediamo oggi in cucina? Proprio perché le donne, come gli uomini, hanno la capacità di gestire una cucina, di essere al comando, di passare ore a creare, di fare dieci cose

contemporaneamente. Ha dimostrato che questo lavoro non è solo per uomini, ma anche che possiamo essere all’altezza. Ecco perché ogni giorno apriamo nuovi spazi.

Inoltre le donne hanno uno stile molto marcato in cucina. Quale ritieni debba essere la virtù più importante di un cuoco? Umiltà. Sii umile nonostante tutte le cose belle che ti

accadono nella vita. Rimani umile e con i piedi per terra. Una chiave per il successo nell’arte della cucina…. Imparare bene le tecniche. E poi cucinare con cultura e conoscenza, che va ben oltre la cucina; che racconta una storia e che ha davvero sempre un background; perché è il modo in cui gli chef possono contribuire alla società del nostro paese e del nostro ambiente con il talento che Dio ci ha dato.

CARIBBEAN CITRUS SA, VERSO NUOVI ORIZZONTI

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ocietà importatrice ed esportatrice con 28 anni di esperienza nel commercio estero, certificata ISO 9001:2015 e riconosciuta per la qualità dei suoi prodotti. Commercializziamo avocado nelle varietà Julio, Cuatro Caminos, Gobin e Catalina, che vengono raccolte da giugno a settembre; varietà di mango, Haden e Superhaden, periodo di raccolta da maggio a luglio; peperoncino piccante varietà Chile Habanero, raccolto tutto l’anno; la varietà di curcuma Curcuma Longa, si raccoglie da ottobre ad aprile; Zenzero Zingiber, periodo di raccolta da ottobre a maggio; aloe vera, varietà Aloe vulgaris o Barbadenisis miller, disponibile tutto l’anno; e la varietà di guava Enana Roja, raccolta tutto l’anno. Le Gommine di Banana Manzano disidratate sono promosse come linea esportabile. La banana disidratata è un prodotto molto energetico e viene generalmente consumata

come dolce o come ingrediente nei cereali per la colazione. Viene utilizzata la varietà di banana manzano (Musa sapientum), originaria di Cuba. Un consolidato articolo esportabile è il carbone di marabù, commercializzato per l’industria e per uso domestico in vari formati, da 3 a 20 kg, con grande prestigio per la sua durezza e aroma. Varietà: carbone di marabù spezzato di prima e seconda qualità, miscele di legno duro e semiduro, carbonella e polvere di carbone.

Ave. Carlos Manuel de Céspedes No. 774 e/ Tulipán y Conill, Plaza de la Revolución, La Habana, Cuba  +53 7 882 0122 ext. 112, 138, 164, 165  dirmercadotecnia@ccaribe.co.cu  direxportaciones@ccaribe.co.cu  direccion@ccaribe.co.cu  www.ccaribe.co.cu  @citricoscaribesa  @citricos_caribe

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Nuovo bando per i Migliori Villaggi Turistici dell’UNWTO

IATA ACCOGLIE FAVOREVOLMENTE L’ALLENTAMENTO DELLE RESTRIZIONI DI VIAGGIO L’INTERNATIONAL Air Transport Association (IATA) ha accolto con favore la crescente spinta verso la riapertura dei confini e l’allentamento delle restrizioni di viaggio. Un’indagine IATA sulle restrizioni di viaggio per i primi 50 mercati dei viaggi aerei del mondo ha rivelato il crescente

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accesso disponibile per i turisti vaccinati: 25 mercati – che rappresentano il 38% della domanda internazionale del 2019 – sono aperti ai viaggiatori vaccinati senza misure di quarantena o requisiti di test, rispetto a 18 mercati (28% della domanda internazionale nel 2019) a metà febbraio, secondo un rapporto di Travel2Latam. Ripetuti sondaggi sui passeggeri condotti dalla IATA durante la

FOTO: MARIA ORLOVA / PEXELS

rali e comunitari; impegnata nell’innovazione e nella sostenibilità. Il Best Tourism Villages Upgrade Program dell’UNWTO, che seleziona diverse destinazioni tra quelle che non soddisfano tutti i criteri per essere inseriti tra i migliori villaggi turistici in modo che, con il supporto sia dell’OMT che dei partner, migliorino le aree in cui presentano carenze sono stati individuati durante la valutazione. The Best Tourism Villages by UNWTO Network, offre uno spazio per lo scambio di esperienze e buone pratiche, e comprende i rappresentanti delle città già riconosciute tra i Best Tourism Villages dall’UNWTO e coloro che partecipano al Programma Upgrade. Attualmente, gli Stati membri dell’UNWTO possono presentare nuove domande attraverso le loro amministrazioni nazionali del turismo. Le domande saranno aperte fino al 28 giugno 2022. Le città selezionate saranno annunciate alla fine dell’anno.

pandemia hanno dimostrato che i test, e in particolare la quarantena, sono i principali ostacoli ai viaggi. Quindi l’allentamento delle misure riflette un crescente consenso sul fatto che le restrizioni ai viaggi, come la chiusura delle frontiere e le quarantene fanno poco per controllare la diffusione del COVID-19; e che sono riusciti a ritardare solo di pochi giorni il picco di un’onda.

FOTO: CONNOR DANYLENKO / PEXELS

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OPO il successo del progetto pilota nel 2021, l’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) ha annunciato una nuova edizione dei Best Tourism Villages by UNWTO, un’iniziativa che si consolida come la principale rete turistica mondiale per lo sviluppo rurale, al fine di preservare i paesaggi, le loro conoscenze, valori e tradizioni locali, compresa la gastronomia. Nel precedente bando, su 174 domande, sono state premiate 44 città di oltre 30 paesi nelle cinque regioni del mondo, mentre altre 20 sono state selezionate per partecipare al Programma Upgrade. L’iniziativa prevede tre modalità: Best Tourism Villages by UNWTO, che mette in evidenza esempi di destinazioni turistiche rurali con riconosciute risorse culturali e naturali e che preservano e promuovono anche valori, prodotti e stili di vita ru-


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