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Cargo sous terrain

Sottoterra

Già tra cinque anni dovrebbe iniziare la costruzione di una rete di gallerie sotterranee per trasportare automaticamente le merci nelle città. «Cargo sous terrain» è un progetto hi-tech che potrebbe rivoluzionare il trasporto merci in Svizzera.

TESTO DOMINIC GRAF

Noi svizzeri sappiamo costruire gallerie. Il tunnel stradale del San Gottardo e la Nuova trasversale ferroviaria alpina (NTFA) sono considerati capolavori di ingegneria ben oltre i confini nazionali.

Ora un’altra innovazione rivoluzionaria si trova ai blocchi di partenza in questo piccolo paese dalla topografia complicata: «Cargo sous terrain», in breve CST (in pratica una metropolitana per le merci).

Nel tubo a 30 km/h costanti

Si tratta di un sistema logistico globale per il trasporto flessibile di merci di piccole dimensioni, che vengono spostate attraverso gallerie sotterranee su veicoli automatizzati senza equipaggio, che viaggiano su rotaie a induzione elettrica. Grazie a vagoni frigoriferi sarebbe possibile trasportare anche prodotti alimentari freschi o surgelati. Inoltre, il soffitto delle gallerie verrebbe anche dotato di un impianto per il trasporto rapido di piccoli pacchi.

I vagoncini dall’aspetto futuristico, circolanti su tre corsie a una velocità costante di 30 km/h, vengono portati in superficie tramite rampe e montacarichi – ovviamente anch’essi automatizzati – in corrispondenza di svariati snodi posti lungo il percorso, i cosiddetti hub. Da lì le merci presmistate sono distribuite e trasportate «sull’ultimo miglio» fino alla destinazione finale. Gli hub dovrebbero essere integrati nei centri logistici già esistenti, assicurando il collegamento a tutto il sistema di trasporto (strada, rotaia, acqua e aviazione). Inoltre, è previsto un ulteriore sistema logistico cittadino con veicoli ecologici per la distribuzione mirata delle merci. Il collegamento sotterraneo dei siti di produzione e di logistica con i centri urbani sgraverebbe notevolmente la ferrovia, la strada e l’ambiente: una soluzione molto promettente in considerazione del previsto aumento del traffico merci di quasi il quaranta percento entro il 2040.

Tre miliardi per i primi 70 chilometri

«Cargo sous terrain» dovrebbe svilupparsi a tappe, in diversi segmenti e sottoprogetti. La prima tratta, che dovrebbe essere costruita a partire dal 2026 e messa in servizio nel 2031, conduce da Härkingen-Niederbipp a Zurigo, è lunga una settantina di chilometri e dispone di una decina di hub. I costi per questo segmento ammontano a tre miliardi di franchi, inclusi il software, gli hub, i veicoli sotterranei e di superficie. L’opera poi dovrebbe essere completata entro il 2045 e, tramite una rete di circa 500 chilometri, dovrebbe collegare il Lago di Costanza a quello di Ginevra, con diramazioni verso Basilea, Lucerna e Thun. Costo totale: 45 miliardi di franchi.

Il progetto sarà finanziato con fondi privati e non sono previste sovvenzioni pubbliche. Gestore e organizzazione mantello è la Cargo sous terrain SA. La progettazione e la realizzazione avviene in accordo con i futuri utenti. Numerose ditte svizzere dei settori dei trasporti, logistica, commercio al dettaglio, finanza, assicurazioni, telecomunicazioni ed energia partecipano già all’implementazione in qualità di investitori, azionisti e partner di progetto. Ad esempio la Mobiliare, le FFS, la Posta, Swisscom, Coop e Migros, senza cui questo grande progetto non sarebbe realizza-

«Cargo sous terrain» vuole trasportare le merci in città sottoterra e in modo automatizzato.

bile, come aveva sottolineato nel 2016 l’allora ministra dei trasporti Doris Leuthard: «Se l’economia finanzia la maggior parte di ‹Cargo sous terrain›, ciò sarebbe un bene per tutti. Si tratta di una vera innovazione».

Resta da chiarire un punto controverso

Di sicuro la CST è innovativa e il finanziamento pare essere garantito. Ma come la pensa la politica, la Confederazione, nonché i Cantoni e i Comuni interessati? Per poter realizzare il sistema di trasporto in gran parte sotterraneo e transcantonale, c’è bisogno di una nuova legge. Dopo la procedura di consultazione del 2019, dapprima il Consiglio degli Stati e nel settembre 2021 infine anche il Consiglio Nazionale hanno dato il via libera a una nuova Legge federale sul trasporto di merci sotterraneo (LTMS). Tuttavia le due camere del Parlamento non sono ancora d’accordo su un punto: resta irrisolta la questione di come procedere in caso di espropriazione, qualora vengano compromessi gli interessi di imprese legate alla Confederazione. La Camera bassa insiste sul fatto che l’espropriazione può aver luogo solo se non vengono toccati gli interessi della Confederazione o di imprese ad essa collegate, specie le FFS.

Nonostante questa differenza non possa essere appianata prima della sessione invernale 2021, alla CST e tra i suoi oltre ottanta azionisti regna un grande ottimismo e si parla di una pietra miliare. Con la decisione del Consiglio Nazionale, «Cargo sous terrain» si trova in dirittura d’arrivo, scrive l’impresa in un comunicato stampa. Questo risultato è stato raggiunto solo grazie all’appoggio del Consiglio federale, dell’amministrazione ed ora anche della politica.

Sembra proprio che nulla possa più ostacolare un altro capolavoro dell’ingegneria e dell’innovazione svizzera e che in un futuro non tanto lontano riceveremo parte delle nostre merci attraverso una nuova via di trasporto, che passa laggiù sottoterra. ◆

Basilea Winterthur San Gallo

HärkingenNiederbipp Zurigo

Berna Lucerna

Losanna Thun

Ginevra

I veicoli da trasporto senza equipaggio circolano su tre corsie alla velocità costante di 30 km/h. La prima tratta da Härkingen-Niederbipp a Zurigo (70 km) dovrebbe entrare in servizio dal 2031. Il completamento è in agenda per il 2045.

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