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FOREVER CARNE (libro III) .............................. pagina

FOREVER CARNE

LIBRO III FOREVER CARNE

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Di una storia è vero solo quello che il lettore crede.

Forever Carne un sequel avvincente a tinte fosche e non fosche, grondante e non grondante, rabbrividente, rimpallottolante, xghdfkbnrstklgnjkante: “Crotalo Anale, ci sei?” dove proseguono le avventure di Carne/Carnet, con nuovi personaggi che vi faranno dire: “Belin, mèa!”

E si sparse la voce

“Non ce la faremo mai! Andrà sempre peggio” Stava diventando una specie di ritornello e non c’era modo per interromperlo. Eravamo tutti nella stessa barca, appesi come eravamo alla terribile parete nord dell’Eiger, dominata per la prima volta nel 1938 da Harrer e Heckmaier. Poche ore prima ci stavamo riposando su una cengia della hinterstoiffer traverse (sufficientemente larga per starci in due ma non sufficientemente orizzontale per impedirci di scivolare) ed ora penzolavamo nel vuoto sperando che i nostri chiodi tenessero almeno fino all’arrivo dei soccorsi. Le imbragature avevano tenuto bene anche se i nostri inguini cominciavano a risentire della brusca frenata dopo la caduta. Carne, di fianco a me, cominciò a strofinarsi le parti dolenti, ripetendo l’operazione con una frequenza che giudicai eccessiva. Mi disse che ne traeva beneficio e cercai di imitarlo ricavandone una rapida erezione. Solo allora compresi la causa del sorriso ebete che da alcuni minuti si era stampato sul viso del mio compagno di avventure. L’elicottero arrivò mentre ci stavamo masturbando e poco dopo ci raggiunse la squadra di soccorso che ci riportò a casa. A casa? Si fa per dire. Non appena arrivati a Grindelwald fummo circondati dai giornalisti. Capimmo subito che la voce si era sparsa. Quale voce? La voce.

Sotto, si sentiva un latrato

(flack)

Un riposo interrotto

Giù a Kleine Scheidegg, nella pensione di Frau Hauptdenkazz, nella piccola stanza modestamente decorata e linda, nella tiepida semioscurità del pomeriggio, all’ombra dei vecchi larici disposti come vecchi soldati sul retro, la radio gracchiò.

“Qui Controllo Mago...qui Controllo Mago... rispondete! Controllo Mago chiama Crotalo...”

Mirko Capecelatro, detto O’ Infante si alzò pigramente dalla brandina e calzò la cuffia. “Sì, qui Crotalo Anale. Controllo Mago ti sento forte e chiaro” “A Crotalo da Controllo Mago. Recarsi immediatamente a Grindelwald. La prossima cremagliera passerà tra cinque minuti e trenta secondi. Assumere identità B. Abbigliamento e dotazioni sotto roccia a forma di testa di Eloderma Sospetto del Deserto di Gobi che trovasi a 360 metri ovest dal chiosco dei panini col wurstel. Carne di Culo e i suoi sono di ritorno. Si è già sparsa la voce”. “Ricevuto Controllo Mago. Opererò immediatamente. Quale voce?” “La voce. Passo e chiudo” cetriolo, al salmone affumicato e alla mayonnaise con crescione. Diverse tartelettes aux fruits erano finemente disposte su di un vassoio d’argento, mentre i tradizionali scones e crumpets, accompagnati dalla consueta marmellata di fragole, erano sapientemente arrangiati su un piatto di Limoges. “Grazie, Bascomb.” “Signore...” Carnet cominciò in assoluto silenzio il suo rito, seguendo i suoi pensieri... (by Derek, Jan 2007, for more text click here)

(Myr)

(Derek) La latitanza del Fondatore

“Ci vorrebbe un’idea geniale” disse Colui. “Facciamolo morire, e non se ne parli più” disse Mouse. “Non sono d’accordo. Comunque non prima di avergli fatto ciulare la ragazza a dovere” rispose Colui “Almeno facciamo morire il fratello. Questo, se i lettori propendessero per la tesi della schizofrenia, potrebbe essere interpretata come una guarigione. E io avrei il mio morto!” “Ma perchè voi padri volete sempre ammazzare i figli?” “E’ per via di Abramo, credo, ma non divaghiamo” insistè Mouse “Non abbiamo idee sufficienti, e quel boia del Fondatore non si fa sentire...”

The High Tea

Carnet sedeva solo nella sala da tè del Claridge’s. Aveva prenotato direttamente il suo tavolo d’angolo, da cui poteva osservare tutta la sala.

Il vecchio Bascomb lo serviva, come di consueto. Gli era assolutamente necessario un high tea di quando in quando, in solitudine. Scelse una miscela di delicato Darjeeling e Ceylon, un tè più aromatico che forte, essendo quella sera più incline a intime riflessioni che all’azione. In breve Bascomb arrivò col carrello e gli servì la prima tazza. Sulla piccola étagère a tre piani era disposta una selezione di piccoli sandwiches al Il capitolo completo

(Klaus) (V. Carnet, chapter 100)

Il Progetto

L’oscurità piombò nella stanza e si fece improvvisamente silenzio. “Guaglio’, chiste è o’ proggetto! Ciro, motore!” Il proiettore cominciò a ronzare e illuminò la parete di fondo. “Nuovo Villaggio Vacanze Ciciriello, Shitland”. Per alcuni minuti scorsero sullo schermo immagini di plastici e di edifici accompagnate da un entusiastico quanto convincente commento.

“Ciro, luce!” Il gruppo restò in silenzio per alcuni minuti. “O’ facimmo” disse don Gennaro Austacchio. Jack Fucito, Fred Giaquinto e Joseph Di Maso si guardarono negli occhi. Fred prese la parola: “Don Genna’, vuie site sfaccimmo assai! Acca’ putimmo facere miglioni. I guaglioni di Hoboken sono pronti. Chista Shitland indove sta?” “Statevi bbuone guaglio’ a don Gennare. Serve preparazione. Pre-pa-ra-zio-ne. Si non tenimmo a Carne dalla nostra parte nun facimme niente, vabbuo’?”

(Derek)

Dove saranno quei due?

Possibile che per risparmiare i 172 euro del trenino avessero deciso di scalare la terribile parete nord? Certo 172 euro te li possono fare pagare solo in Svizzera, ma è il modo più comodo per raggiungere la celeberrima Kleine Scheidegg, la terrazza dove da sempre si assiste con il fiato sospeso alle salite e alle tragedie sulla nord dell’Eiger. Proprio qui avviene il cambio dei convogli per continuare con la parte più spettacolare del giro, attraverso le Alpi fino al capolinea a Jungfraujoch, la stazione più alta d’Europa a 3454 metri, sul ghiacciaio dell’Aletsch. Il trenino passa nel tunnel scavato agli inizi del secolo scorso all’interno dell’Eiger e si ferma per 5 minuti nelle stazioni di Eigerwand e di Eismer: da qui i viaggiatori possono affacciarsi sulla nord dell’Eiger, e il nostro appuntamento era proprio nella prima, Eigerwand. Non c’era nessuno - o almeno così mi sembrò - e così andai a dare un’occhiata dal grande finestrone scavato nella parete nord. Guardai verso il basso, nessuno stava salendo, scalatori zero, solo - molto più in basso - un elicottero pericolosamente vicino alla roccia. Mentre tornavo verso il treno incrociai un uomo. Alto, magro, con il viso olivastro, coperto da un soprabito di buon taglio da cui si intravvedeva una cravatta sgargiante. Abbozzò un sorriso, mi tese la mano che io strinsi e disse: “Dove saranno quei due?” e continuò senza aspettare la mia risposta. Ormai di spalle alzò la mano a mo’ di saluto e si gettò nel vuoto. Un fascio di luce verde scaturì dal grande smeraldo che portava all’anulare della mano alzata.

(Jason)

Come avete potuto vedere, cari lettori...

...il Fondatore non latita.

E che san Impraticabile da Laterizio vi protegga, non so se mi spiego.

(Derek)

Rittle-bittle agony

Fred Giaquinto camminava nervosamente al bordo della piscina. L’accapatoio tigrato, gli occhiali firmati dai culattoni, il pataccone d’oro al polso e la maglia marina al collo lo appesantivano un po, ma Jack sopportava quei codici di identificazione come una necessaria devianza.

“M’assentit, ue? Pront, Carne?, Site Carne?....” Nessuna risposta. Fred gettò il Motorola nella piscina e si stese sulla sdraio. Il piumino fuscsia del sandalo col tacco da sedici prese a solleticargli il naso. Jessica Ruotolo, la nipotina del boss, era lì Long Iland per un master in marketing administration, ma aveva solo imparato a tirare cocaina e a sbocchinare Fred. “Nun m’allisciare o’cazz, oggi tengo ‘nu pprolema” “Qua pproblema?” “Aggi’a truvà chille struonz’e Carn ‘eCulo. E chille struonz, dove sta? In copp’i muntagn. E a me i muntagn me fann schif assaje” “Ma che t’mpuort? tu si ‘na proiezione!” “Na proie...? Che cos’hai tirato?” “No, Fred, non ho tirato nulla. Stavo solo cercando di farti capire la differenza tra realtà e rappresentazione... ma che t’mpuort?, Vai a comprare i biglietti per la Svizzera”. Jack la guardò torvo. Diede un’ultima occhiata ai

cactus, al praticello ben rasato, alle statue candide finto neoclassico che spuntavano quà e là. “che vit’ i’mmerd...” mormorò tra i denti

(flack)

Carnet/Stufflaecker

“Quei pochi lettori, forse solo quell’unico lettore, che è anche uno degli scriventi, avrà certamente capito che c’è qualcosa di Godel in questo romanzo. Non so un cazzo di Godel, ma certamente è così” A queste parole, Bascomb ebbe come un lieve sussulto “Certamente, signore” disse “Così i morti potrebbero non essere morti, vero Bascomb?” “Se è vero l’assunto precedente, non v’è ombra di dubbio, signore” “Vedi, Bascomb.... ho qui davanti questa pagina del volume precedente...” Bascomb infilò gli occhiali a pince nez che teneva abitualmente nella waistcoat pocket e lesse:

Il vecchio Timothy Graham Fuller chiese un po’ d’acqua. Nella penombra della stanza, i suoi novantasette anni gli stavano scorrendo rapidamente davanti, come immagini di lanterna magica: il vecchio Culloden che pone la prima pietra della fabbrica della Salsa Pea & Lerrins, la sua prima notte nello stabilimento, il giorno in cui il vecchio conte gli rivelò la formula segreta, poco prima di essere ucciso da una pallina da golf, mentre chiacchierava con Meredith Jackobson al Willerby Garden. Per anni aveva continuato quel rituale in segreto, ma adesso stava tirando le cuoia, e doveva rivelare la formula della famosa salsa a qualcuno. C’era, ovviamente, una formula depositata, ma mancava di un ingrediente, quello che la rendeva inimitabile, e che garantiva quel caratteristico bruciore al culo che era diventato uno status symbol. “Mandatemi... Katherine” disse il vecchio, ormai alla frutta. Kate entrò nella stanza. Gli occhi le luccicavano di commozione. Il suo vecchio nonno, Granfa Timmy, il grande vecchio, stava per andarsene. “Nonno...” sussurrò “Non c’è tempo per le smancerie, piccola. Come sai, di grano te ne lascio poco: seicento sterline nel materasso, e un po’ di azioni della Pea & Lerrins. Non un granchè. Ma ti dico una cosa che vale oro: per fare la salsa ci vuole una pianta che cresce solo a Londra. Si chiama ... Shit Tree. Quando ...la spezzi, dai rami esce un liquame scuro e puzzolente. Quell’imbecille di Timothy Lovejoy Higgins, il naturalista, ci studiò ... per anni, ma riuscì solo a tirarci fuori un alcolico per gallesi, al sapore di acido fenico... Invece....” Il vecchio era alle ultime battute, le parole uscivano ormai come flebili rantoli. “Le troverai... nel parco.....” “Quale parco, nonno? Quale?” Il vecchio allungò una mano verso la finestra, come per indicare una direzione. La mano rimase per un po’ tremante e sospesa... poi cadde sul lenzuolo, come un pavone abbattuto mentre tentava l’ultima ruota. Mentre spirava, dal culo del vecchio usci una flebile scoreggia. Forse era un’indicazione, ma Kate non se ne accorse.

“Sarebbe stato impossibile che Kate...” una sonora scorreggia interruppe anche questa frase. Il Guardiano del Parco si alzò dalla scrivania. “Il signore esce?” “Sì, Bascomb!” “...Ma... è appena rientrato dall’Eiger!” “Bascomb, sei un maggiordomo, non una balia!” “Grazie, Milord”

(flack)

Il volo dell’Uomo Smeraldo

Crotalo si era sistemato vicino al finestrino. Una grande quantità di mezzi pesanti erano passati di fianco al treno, carichi di neve, di quella neve che sarebbe servita per il fondo della discesa libera di Wengen, quella famosa, con quel tratto vertiginoso che portava al sottopassaggio sopra il quale Crotalo sarebbe passato di lì a qualche minuto. L’Eiger era lì di fronte, con la sua terribile parete nord. All’improvviso dalla

stessa parete uscì qualcosa, precipitò per un centinaio di metri e poi si fermò quasi, trattenuto da una grande ala planante. Il paracadute sembrò prendere velocità in direzione del trenino, diventò sempre più grande finchè planò sul tetto del suo vagone. L’uomo volante si calò dal tetto, bussò al finestrino ed entrò nel vagone. Crotalo lo riconobbe dal soprabito scuro, dalla cravatta sgargiante, dallo smeraldo che portava all’anulare della mano sinistra. “Sono B.” disse ricordando le istruzioni di Controllo Mago. “Dove sono finiti quei due?” “Carne e i suoi sono di ritorno. Si è già sparsa la voce.”

(Myr)

Carne sapeva?

Era meglio che Bascomb non ne sapesse nulla. Carne era salito sull’Eiger, aveva cercato di saperne di più e sicuramente ne sapeva di più. La scelta di scalare la parete nord era sicuramente un diversivo anche perchè sulla parete est della montagna e neanche troppo vicino alla cima almeno due milioni di metri cubi di roccia minacciavano di staccarsi dalla parete e precipitare a valle. Negli ultimi giorni geologi e geofisici svizzeri avevano posizionato un gran numero di strumenti per seguire da vicino l’evolversi della situazione. E dai dati del monitoraggio risulta che la parete instabile si è abbassata di 2,5 metri e la fenditura che sta staccando una gigantesca lamina dalla parete continua a crescere. Spiega Hansrudolf Keusen, uno dei geologi che segue la situazione: “La crepa si sta allargando di 5 centimetri al giorno. Risulta però impossibile dire quando la roccia precipiterà. Difficile dire se avverrà tutt’assieme oppure pezzo dopo pezzo.”. Che Carne fosse lì in quei giorni non poteva essere una coincidenza. Chi c’era dietro a tutta questa storia? E soprattutto cosa si nascondeva dentro?

(Jason) Secondo una leggenda, Teodoro (più conosciuto col nome di Teodulo) si sarebbe recato un giorno a Roma ed avrebbe ricevuto dal papa una campana, in segno di riconoscenza per le preghiere del santo vescovo che gli aveva impedito di commettere un grande peccato. Dinnanzi all’evidente difficoltà di trasportare tale campana a Sion, Teodoro avrebbe ordinato al diavolo, in nome di Dio, di occuparsi del trasporto e così avvenne. La cosiddetta “campana beati Theoduli” suonava ancora contro le intemperie attorno al 1335 e la si sentiva da Sion a Berna. Non se ne seppe più nulla per più di cinque secoli. 558 anni dopo, nel 1893, Adolf Guyer-Zeller progettò la ferrovia della Jungfrau e avrebbe probabilmente insistito per arrivare fin lassù, a 4158 m d’altitudine, se non fosse morto nel 1899, prima di vedere realizzato il suo sogno.

I lavori, che presentarono più inconvenienti del previsto, si fermarono nel 1912 con la stazione dello Jungfraujoch. La “vergine” era riuscita a precludere all’uomo l’accesso alla sua vetta. Ma cosa cercava in verità Adolf Guyer-Zeller? Per quale motivo un uomo politico di grandi capacità, ricco di famiglia, banchiere e grande imprenditore, avrebbe dovuto investire gli ultimi anni della sua vita e grandi risorse economiche nello sforacchiare una montagna? Si era sparsa una voce.

(Myr)

The Bell & the Cross

Di Carnet si diceva così: cresciuto sotto una campana. Anche a vederlo così, seduto sul Trenino Rosso del Bernina con il suo completo da viaggio in tweed, il suo buffo baule di cuoio, si capiva benissimo che non era un inviato del Shitland Express. Le sue movenze, il suo fare aristocratico, anche solo soffiandosi il naso, non passavano inosservati. Adesso che aveva mandato Bascomb in avanscoperta e che era rientrato in scena, c’era più bisogno che mai del Fondatore.

Nella sua mente le immagini dell’Eiger - erano passati più di cinque anni - si sovrapponevano a quelle di una corda per alpinismo in procinto di strapparsi... ma una telefonata lo risvegliò

(flack)

Flashback

Dovevano sembrare due normali alpinisti, avrebbero dovuto arrampicarsi per un un paio di centinaia di metri, vedere se c’era qualche riscontro alle loro ipotesi e poi rinunciare al resto della scalata come del resto succedeva nell’ottanta per cento dei casi. Nessuno si sarebbe accorto di niente, l’anonimato avrebbe circondato la loro impresa e al gente del posto avrebbe semplicemente pensato: “dilettanti...” e nessuno avrebbe ricordato i loro nomi nè i loro volti. Quella maledetta cengia! Quando ci erano saliti era lì, larga, orizzontale, esattamente come era descritta in tutte le carte che avevano studiato, un vero e proprio terrazzo senza ringhiera dve potevano cominciare il loro vero lavoro in sicurezza. Per prima cosa piantarono i lunghi chiodi da sosta nelle fessure della roccia per fissare le corde per la calata e agganciarono i moschettoni. Questa operazione, che poi salvò loro la vita, aveva un altro scopo, quello di sembrare dei veri alpinisti a chi li osservasse. Un piccolo scricchiolio li avvertì che stava per succedere qualcosa; la cengia cominciò ad inclinarsi verso l’esterno, come se fosse montata alla parete con dei grossi cardini. Prima di scivolare fecero appena in tempo a controllare le imbragature che ressero bene alla caduta e all’improvvisa frenata. La frittata era fatta. L’uomo con lo smeraldo avrebbe dovuto fare a meno di loro, almeno per il momento. E anche l’appuntamento alla stazione dell’Eigerwand con il Commendator Breviglieri avrebbe dovuto essere rimandato! Una volta in salvo, se il quinto cavalleria fosse arrivato, ci sarebbe stato anche il problema di saldare il conticino delle operazioni di salvataggio, voce importante dell’economia locale. Subito dopo ci sarebbe stata l’inevitabile conferenza stampa, obbligatoria per dimostrare con quanta efficienza le squadre locali salvano la vita a dei coglioni. Bella giornata davvero! Fanculo, Mouse, tu e le tue stramaledette teorie su Atlantide!

(Myr)

Un po’ di chiarezza...

Vediamo di riepilogare per aiutare i lettori: in un turbine spaziotemporale vari personaggi, vecchi e nuovi, stanno convergendo verso la Svizzera. Si presume che nascosto sotto l’Eiger ci sia qualcosa di misterioso, come una enorme campana, una piantagione di liliacee che fanno bruciare il culo, o forse la stessa Atlantide. Forse c’é un Aleph che risolverebbe l’intera saga, ma forse è presto per dirlo... La camorra, che vuole fare una lottizzazione a Shitland, ha bisogno dell’appoggio di Carne, impegnato in attività alpinistiche. L’ambiguità Carne/Carnet continua, accentuando il divario tra due identità o il divario temporale che separa i momenti di un’unica esistenza...

e questo è tutto, almeno per ora.

Ma bisogna aggiungere che Grande Merda e Colui-il- Cui-Nome-non -può-Essere-Nominato hanno ingaggiato Wilfried Capece, guida alpina svizzera con padre partenopeo, per condurre una spedizione perlustrativa sull’Eiger. Kate Fuller, informata da Bascomb di questo progetto (Kate infatti adesso lavora al fianco di Carnet), ha ingaggiato due troie obese dell’Engadina, Frieda Klaustermann e Greta Hoffenbach, per annientare le energie della guida alpina la notte prima dell’escursione. Wilfried adora le ciccione ed è caduto nel tranello. Alla Gasthof Der Kleine Capece, gestita dalla cognata di Wilfried, l’uomo si sta concedendo una serata davvero particolare, costringendo Frieda e Greta a ingozzarsi a vicenda di wurstel formato magnum, utilizzando i suddetti alimenti per usi anche non strettamente alimentari. Wilfried, dopo sedici pinte di birra, ha dichiarato che è in arrivo Der Maxi Wurstel, e Greta e

Frieda battono gioiose le mani attendendo trepidanti la Pietanza Finale. A tanto sono costrette un’infermiera professionista e una ricercatrice del CERN di Ginevra per arrotondare lo stipendio. E con i 18000 euro offerti da Kate il loro arrotondamento procede.

(flack)

L’uomo del destino

Nello Yorkshire cominciava a nevicare. La casa era veramente bella: una villotta vittoriana con un lungo viale d’accesso e dei grandi finestroni bianchi.

Da lontano, nel crepuscolo bluastro, si vedevano distintamente le luci calde del piano terra. Nel caminetto scoppiettava il fuoco. Grande Merda decise di telefonargli. “Scusa, Colui, se ti disturbo, ho un vuoto di memoria” disse Grande Merda tirando una scoreggia sulla porta della camera da letto. “Dimmi, caro, come posso aiutarti?” rispose Colui un po’ sospettoso. “Ma... Pandemonium è dei tuoi o dei miei?” “E’ un freelance. Sul suo curriculum c’è scritto che è l’uomo del destino” “ah!... Scusami.” e riattaccò. Fuori, sotto la tettoia, Gondrano e Berta, finalmente liberi, dormivano sulla paglia, tranquilli. Sembrava si fossero dimenticati di Mollie.

(Myr)

Una discesa pericolosa

O’ Infante scatarrò. “Azz’ ... a’ pucchiacca e’ sorete! Iamme, va’! Chille miezz’ piezz e’ latrina ro Controllo Mago mi sta a scassa’ o’ cazzo con chista storia do’ Crotalo Anale tutt’ e’ vote che vuoglio nu puoco dormi’...” Uscì silenziosamente dalla camera e discese rapidamente le scale coperte dalla passiera a fiori. Senza farsi notare dagli svizzeri (che erano ovunque) giunse presso la roccia a forma di testa di Eloderma Sospetto e recuperò gli abiti e l’attrezzatura, contenuti in un vecchio zaino Cassin. Si avvicinò al Kleinebrotmitwurstelkiosk (Chioscodeipaninicolwurstel), ordinò un weisswurst e chiese del cesso. Prese il grosso wurstel caldo e lo zaino e andò a cambiarsi. Siccome aveva le mani occupate si ficcò il wurstel nel culo e si vestì. Ora, a parte l’accento e la faccia da napolo era uno svizzero perfetto. L’attrezzatura consisteva unicamente in una piccola fotocamera Zeiss camuffata tra due corna di camoscio e in un biglietto del treno andata e ritorno da Kleine Scheidegg a Grindelwald. Ma la proverbiale puntualità svizzera gli era contro: il convoglio stava partendo in orario. Niente paura, lo aveva visto fare molte volte dai valligiani: afferrò da terra una lastra di selce lunga e larga un paio di palmi, prese la rincorsa e si gettò seduto su di essa sulla rotaia centrale della cremagliera. La discesa vertiginosa verso Alpiglen durò pochi minuti, e mentre Mirko dosava la frenata con lo scarpone il piccolo treno era ormai a portata. Con un vigoroso colpo di reni si drizzò, abbandonando la selce che continuò la sua corsa, e con un balzo fu sulla predella. “Va’ fa’ mmocca!”

Il ridente villaggio di Grindelwald era in agitazione. La voce correva dai lavatoi all’Apotheke, dalla Konditorei alla stalla di Herr Gustav Friedenhofstaufer. Ovunque la voce correva. “Karne ist Wiederkommen! Karne ist zurückgehen!”

Mirko Capecelatro si unì al giubilo e alla folla festante che confluiva allegra verso la piazza della chiesa. Con aria indifferente si portò al capo il palco di corna di camoscio e compì il suo dovere, riprendendo la scena che gli si parava dinanzi: alcuni uomini dall’aspetto vigoroso portavano in trionfo un giovane gentiluomo vestito di tweed che si inchinava gentilmente a destra e a manca, scappellandosi e agitando graziosamente l’alpenstock. Gli occhi di quell’uomo brillavano in un modo che non avrebbe mai dimenticato.

(Derek)

L’idea di Atlantide a 3000 metri d’altezza anzichè a 3000 metri di profondità era talmente balzana che Carne accettò subito l’idea di andare a dare un’occhiata per cercare di capire quale era il vero motivo di questa missione. Se Mouse avesse parlato dei suoi rapporti con la camorra Carne non sarebbe partito per la Svizzera, per quel luogo isolato dove le strade sembrano un optional, per un affare sicuramente volgare. Mouse era certo che Carne, isolato dai suoi contatti, sarebbe stato facile preda per Don Gennaro Austacchio che poi sarebbe riuscito a convincerlo, con le buone o con le cattive, a seguirlo a Shitland. Ma Mouse aveva fatto male i suoi conti.... Pandemonium stava risalendo la parete ovest dell’Eiger, più facile della nord e sicuramente più veloce. Grande Merda gli aveva chiesto il favore di farlo e lui aveva risposto:”dimmi cosa devo fare e io lo faccio, dimmi quanto mi dai e io lo faccio, dimmi che mi dai di più e io lo faccio più in fretta”. Sapeva che poco più in là Carne e il suo compagno stavano salendo anche loro e sapeva anche che stavano cercando qualcosa e quando Carne cercava qualcosa prima o poi trovava qualcos’altro. Ed era proprio questo che Grande Merda voleva. Mai una volta che ci si capisse qualcosa! Pandemonium aveva calcolato i tempi ed era ora di fare una sosta. Entrò nel ghiaccio e cominciò a scendere. (Jason)

La teoria dell’Inversione Speculare Terrestre

Secondo Martin Putilatta, premio Nobel per la Fisica, esisterebbe un luogo sulla crosta terrestre capace di funzionare come una lente e di riproiettare i raggi cosmici con un rovesciamento dei campi energetici ad essi collegati. Qualcosa di molto simile al rovesciamento delle immagini nell’ottica, con la differenza che in questo caso, a rovesciarsi non sarebbero solo le immagni ma la realtà stessa. Tale luogo dovrebbe essere composto, secondo il Putilatta, di una sostanza espansa, densa ed abbastanza assorbente, ma non come la terra.

Gli studi condotti nell’Universita di Fuckyard hanno identificato nella composizione del suolo dell’Isola di Shitland le caratteristiche necessarie a realizzare l’Inversione Speculare Terrestre. I raggi cosmici, proiettati dal largo delle coste inglesi verso sud est incontrrebbero la catena delle Alpi e proietterebbero nella roccia una versione (si tratta di qualcosa di molto concreto) di Atlantide rovesciata. Analogamente si proietterebbe sugli Urali una visione rovesciata di Machu Pichu e sul Caucaso una visione rovesciata di Abu Simbel. Sulle Rocky Mountains gli studiosi di Harvard stanno analizzando le rovine di Troia.

(flack)

https://forevercarne.blogspot.com/2007/12/oinfante-scatarr.html

Il caos

Da Interlaken a Grindelwald non c’è più un posto libero negli alberghi, nelle pensioni, nei bed and breakfast, pur non essendo ancora cominciata la stagione dello sci. Qualcosa di grosso bolle in pentola. La CNN ha inviato addirittura Larry King e il suo erede Anderson Cooper mentre dall’Italia, per animare le serate, sono arrivati Greggio e Iacchetti. La polizia svizzera, in stato di all’erta, ha cominciato a mettere divieti dappertutto, sembra ormai di essere a Singapore. I prezzi sono lievitati a dismisura, una birra costa una decina di franchi, una bottiglia di vino un centinaio di franchi, una coppia di ragazze per uso personale raggiunge i diciottomila euro. Parcheggiare oltre Interlaken comporta la rottamazione dell’auto, il viaggio in treno continua a costare 172 euro. Gli indigeni sanno che non ce la faranno ad arrivare alla fine del mese e stanno pensando ad uno sciopero generale. Le strade sono ormai impraticabili, affollate come sono sembra di essere a New York all’ora di chiusura degli uffici. L’unico mezzo

di trasporto per chi ha fretta è l’elicottero. Tutto questo caos è cominciato quando ha cominciato a diffondersi la voce.

(Myr)

Ma nel frattempo c’è chi si rilassa

“... Dai, spogliati, l’acqua è caldissima!” Kate Fuller si rotolava tranquilla sulla spiaggia di Shitland dove aveva fatto costruire un piccolo cottage. Ormai, fare la sciocchina portando uomini sulla spiaggia era il suo hobby preferito. Ieri era un barman, oggi un dj, domani sarebbe stato quel simpatico pilota della Guardia Costiera. La prassi era questa: si arrivava lì, Kate diceva di voler fare un bagno e si spogliava, cercando di eccitare il suo amico giornaliero. E dopo aver vinto il Concorso Miss Shitland 2007 non le era affatto difficile: aveva prenotazioni fino a maggio del 2008. Puma Gonzales, il dj che era con lei, la guardava un po’ dubbioso. “Dai, scioccone, che non ci vede nessuno!” “Sicura?” disse Puma sfilandosi le mutande “Beh - disse Kate - quel coso è così grosso che lo vedrebbero anche da lontano... ma qui non c’è nessuno!” “Allora... se non c’è proprio nessuno....” sussurrò Puma collocando dolcemente il suo attributo nel posto giusto. “Tuttalpiù ci sarà quel guardone di Grande Merda appostato da qualche parte col binocolo... ma lui è innocuo. Si eccita così...” “Mmm...” disse Puma un po’ esitante. In quel momento il telefono di Kate cominciò a suonare

(flack)

Kate is back

“La guida è sistemata. Per 18.000 euro avremmo potuto fare di più ma prima di metterci in azione Wilfried è piombato sul pavimento, ubriaco fradicio” era la voce di Frieda. “Proprio adesso dovevi chiamarmi? Grazie comunque, sull’Eiger quelle due merde avranno dei problemi senza la guida, forse ci rimarranno. Tra poco parto e vi porto il saldo” rispose Kate accorgendosi che Puma si stava rimpicciolendo a vista d’occhio (questa è una sineddoche). La suoneria del cellulare lo aveva diseccitato ed ora il dj aveva ancora più paura di Kate. Giravano voci che avesse ucciso 12 uomini, che fosse stata capra e poi di nuovo donna, che fosse sopravvissuta alla strage del Titty Twister e che fosse una mercenaria doppiogiochista legata a doppio filo con Carne di Culo. Chiunque di fronte a questo elenco di possibilità si sarebbe diseccitato. Kate capì che non valeva la pena dargli del frocio. “Vai via” fu tutto quello che gli disse. Puma non se lo fece dire due volte e se la diede a gambe. Si fermò solo un istante per infilarsi le mutande. Non gli sarebbe dispiaciuto finire quello che aveva iniziato ma il dovere veniva prima del piacere! Si mise in contatto con Ciro. “Ciro, riferisci a Don Gennaro. La ragazza ha ricevuto una telefonata e due Merde avranno dei problemi sull’Eiger, senza la guida forse ci rimarranno” e riattaccò. “Ciro, mi ero dimenticato, la ragazza parte, venite tutti a Shitland”

(Myr)

Carmen is back

Kate era pronta. Ormai non poteva farne a meno. Laggiù (o lassù?) sta succedendo di grosso ed era giunto il suo turno. A due passi da Shitland, all’aeroporto di Grèves du Mont Saint Michel, un Cessna la stava aspettando per raggiungere Berna dove un elicottero l’avrebbe trasportata a Kleine Sheidegg, tempo stimato poco meno di quattro ore. Sarebbe arrivata poco prima del tramonto. Sui sedili posteriori dell’aereo Carmen, la direttrice dello Shitmaker, e Prick, il facchino, stavano ancora fornicando in attesa che succedesse qualcosa. Il viaggio improvviso di Kate era quel qualcosa.

(Jason)

Un altro Eiger

Una spedizione ucraina in Nepal, dopo la

conquista del Himal Chuli, si è trovata di fronte ad uno dei tanti fenomeni di inversione speculare terrestre, la copia fedele dell’Eiger, chiamata dagli abitanti del posto Simnang Himal, affacciata su un ghiacciaio nei pressi di Manaslu (copia fedele di Grindelwald).

Nella foto, la parete sud del Simnang Himal (parete nord dell’Eiger)

(Myr)

The birthday ‘s coming

Carne era leggermente agitato, sapeva che stava per finire la giornata, la vigilia del compleanno di Flack (il vecchio amico di scuola che lo aveva aiutato a gettare il corpo di Qualcuno nell’immondizia) e non voleva perdere l’occasione di festeggiarlo, era ormai una tradizione. Chiamò Winnie, l’autista di Carnet, uomo discreto che sapeva tutto: “Winnie, sono Carne” “Buonasera signore, ha bisogno dell’auto?” “Carne, non Carnet, Winnie...” “Sì signore, ho capito, le preparo la cena?” Winnie stava diventando sordo e Carne non aveva più problemi di identità. “No, non vengo a cena. Ti ricordi di Flack? Sai dove posso trovarlo?” “Flack? Sì, un attimo che guardo nel sito di Scotland Yard... Devo solo ricordarmi la password di mio cugino che lavora lì. Ecco, trovato! Credo stia andando in montagna, in Svizzera, nell’Oberland Bernese, a Kleine Scheidegg, nella pensione di Frau Hauptdenkazz, pare che lì ci sia il compleanno di qualcuno... c’è anche la foto della torta che ha ordinato... Le faccio stirare lo smoking?” “No grazie, Winnie, vai pure al cinema” “Grazie signore. A proposito... nel sito si dice che gira una voce.” Carne riattaccò prima di sentire la fine della telefonata.

(Myr) Carne prosegue nella cintura blu, gelida. Le flange del upkarser gli solleticano i testicoli. Vuoto. Carne si interroga, pretende un prodromo. Metallici silenzi si crossfadingano sul background della location. Freddo. Un vecchio telefono a gettone, di quelli con il numeratore a rotella. Carne telefona al Fondatore; dall’altra parte del cavo risponde una segreteria:

“Grazie per aver evitato la scelta solipsista. Il Fondatore esiste, grazie a voi. Seguite la procedura. Siete dei deterministi? premete il tasto 1 Avete una visione teleologica? premete il tasto 2 Credete nella pura entropia? premete un tasto a caso. Se desiderate parlare con il Fondatore, premete il tasto cancelletto”.

Era un vecchio telefono a gettoni.

(flack)

...mein liebe...

...hhm ....hhhmm tu dare me tuo katzo, io twua skiava... Aaaah...aaaaahhh tu fare cotere me tafanti und dietro... mein liebe Krotalo...

Chi pronuncia queste parole? In quale situazione si sta trovando Mirko C., O’ Infante, il Crotalo Anale? E perché poi questo soprannome tanto evocativo? Lo sapremo presto cari lettori, miei bravi!

(Derek)

Qui non ci siamo

Click sul titolo. La situazione sta precipitando?

(Derek)

Introspect

Buio. Inversione speCULARE o distorsione anotemporale?

L’entropia dell’universo aumenta. Carne di Culo precipita verso uno stato di coscienza alterato. Carne e Carnet, a contatto con la massa di merda di Shitland proiettata con inversione speculare sulle coordinate dell’Eiger - Jungfrau, stanno per raggiungere lo stato larvale da cui passeranno successivamente a quello di pupa e quindi di essere completo. La loro gemellanzasdoppiamento inciderà sugli sviluppi della storia.

(Derek)

Sembrava tutto tranquillo

Mancava ancora Isa di Culo e poi gran parte della compagnia si sarebbe trovata un’altra volta insieme anche se non tutti lo sapevano. Carmen, l’inviata speciale dello Shitmaker, nell’attesa aveva trovato modo di farsi dare due colpi da un famoso scultore cinese che per celebrare l’accaduto le stava dedicando un ritratto. Si diceva che il dottor Mouse stesse controllando la situazione dalla sua villotta nello Yorkshire, Bascomb lo avevamo lasciato tempo fa mentre si stava preoccupando per lo smoking di Carnet, Flack, di ritorno da Ostenda, si stava facendo una canna insieme a un turista di Cuneo, Don Gennaro era pronto a partire per Shitland, Pandemonium si stava aggirando nelle viscere dell’Eiger senza riuscire a trovare l’uscita... “Ma cosa cazzo ci facciamo qui?” si stavano chiedendo tutti. “Il Fondatore delira, anzichè indicarci la via” si stavano lamentando tutti. “La voce gira, ma nessuno sa cosa c’è dentro” era l’impressione di molti. “Brafa!” disse Crotalo, completamente soddisfatto.

Proprio in quel momento - era mezzanotte - ci fu un forte botto.

(Jason)

The X-Carne Age

D’improvviso, a mezzanotte in punto, l’Eiger si aprì in quattro come un cocomero. Si seppe poi che era un duplicato in polietilene dell’Eiger in scala1:1 realizzato a Taiwan; lì per lì l’effetto fu Molti fecero: “Oh!”

All’interno di ciò che era fuori dal centro della montagna, salì giù un grattacielo di fibra di stronzio e pelli poliuretaniche nanotecnologiche che variavano la loro texture sulla base delle emozioni degli astanti. Adesso il grattacielo (oltre seicento piani) era tutto rivestito di Pelle di Crotalo Anale. Si spalancarono i cancelli di ghiaccio e un ponte sospeso tutto realizzato in cocaina purissima si illuminò mostrando l’accesso al Grande Portale Anale realizzato per l’occasione dal Grande architetto Fantastiliano Fuck Sass che aveva scolpito merda alabastrificata servendosi di laser per l’epilazione anale. Oltre ottocento milioni di lampioni rotanti a energia anale si illuminarono, sospesi nella valle.

Una voce, probabilmente quella del Fondatore (ma non vi era certezza in merito) eccheggiò: “Benvenuti nel Nuovo Corso Di Carne Di Cuuulooo!!!” Arrivarono tutti: Carne di Culo giunse sparato da un cannone che era stato sistemato nei Grigioni. Arrivò Kate Fuller con un completo di Capucci e un giubbotto antiproiettile. Da un elicottero scesero Jason Spengler e il Generale Smerdley, che sembrava il portaborse di Seth, il quale pilotava l’elicottero. Richard Gecko e Santanico Pandemonium arrivarono su un bob a quattro, ma due posti erano vuoti. Venkman e Stantz infatti arrivarono dopo un paio d’ore, semicongelati. Maestra Mizzi arrivò insieme al Commendator Breviglieri e alla signora Improta. Il Commendatore non aveva più la sua millecento, l’aveva permutata con una Fiat 124 nuova di zecca. Colui-il-cui-nome-non-può-essere-pronunciato giunse portato in spalla dal Dottor Mouse-Grande Merda. Era la pena inflittagli per espiare la colpa di

essere il padre di Carne. Flack arrivò, ma ebbe un attacco di diarrea: era passato da Ostenda e aveva fatto un uso eccessivo di ostriche e vin bianco. Marisa Di Culo, detta Isa, giunse su una limousine che montava cingolati e aveva a bordo diversi distributori automatici di preservativi. Dall’auto scese anche Crozzo, il cane di carne. Un traino di dodici lipizzani bianchi con un cocchio regale guidato da Winnie portò una lieta schiera: Carnet de Culo, in compagnia di Voce Flautata e del Fratello di Voce Flautata, facevano da cavalieri serventi a Lady Cophetua Hinshelwood, alla sua riverita sorella e a Lady Gwendaline. Punjab e Madame Shalikan arrivarono su due elefanti, ottenendo un notevole effetto scenografico, specialmente quando uno degli elefanti liberò l’intestino su Grande Merda, la qualcosa a molti parve oltremodo opportuna, sia linguisticamente che moralmente. Fred Giaquinto e Mirko Capecelatro scesero banalmente da un Porsche Carrera. Carmine Caruso spingeva la carrozzella in cui giaceva il cadavere di Timothy Graham Fuller. Il Professor Jirolam Salajdarian gli praticò un’endovena e il vecchio ebbe un’erezione. Giunsero a centinaia, il clima era festoso, ma serpeggiava anche dell’inquietudine. Dov’era il Fondatore?

(flack)

Un assembramento...

...così numeroso non si vide mai a Grindelwald, né prima né poi. Dalle pendici dell’Eiger Di Plastica frotte di gitanti, di curiosi, di casalinghe, di pastori, di pasticceri, di pasdaran, di passepartout, di pescatori, di svizzeri e di chirurghi della mano accorrevano sgomitando, incespicando, salmodiando e cantando. “Fondatore! O grande Fondatore! Noi ci nascondiamo di fronte alla tua immensità, noi ti attendiamo quali avanotti implumi” Alle ore 15:35 ora locale il cielo si oscurò, e forme vaganti apparvero nel cielo, quali stupefacenti presagi. Un silenzio assoluto, quasi animale, si sparse nella vallata. Tremarono poi per un attimo tutti gli alberi e una voce si levò, altissima:

“Un momento, sto cagando! Che cosa volete dal Fondatore?”

(Derek)

La supplica

“Ti chiediamo scusa per il momento inopportuno ma non sappiamo chi siamo, non sappiamo cosa fare, non sappiamo dove andare. Diccelo tu. Ecco quello che noi vogliamo da te!” risposero in coro gli svizzeri. Gli altri tacquero (supponevano) e non fecero la tradizionale offerta del cioccolato

(Myr)

Suoni familiari

Da una delle gallerie di ghiaccio echeggiò un suono familiare. Pandemonium non riuscì a capire da quale parte provenisse e allora potenziò uno dei suoi sensi abitualmente sotto utilizzati, l’olfatto. Non c’era dubbio, si trattava di una scoreggia e non c’era dubbio, proveniva dall’alto. La volta sembrava compatta ma da qualche parte c’era sicuramente una fonte del fetore. Per la maggior parte delle persone, il processo di sentire un odore fornisce poche informazioni riguardo agli ingredienti di una sostanza, ma offre soltanto informazioni relative all’impatto emotivo. Tuttavia, ci sono persone, e Pandemonium era tra questi, che sono in grado di distinguere i diversi prodotti chimici nelle miscele complesse semplicemente sentendone l’odore. La vasta gamma degli odori deriva dalle varie tipologie di residui organici emanate, che entrano in contatto e vengono recepite dal naso. Due più due fa quattro. In questo caso, non c’erano dubbi, il processo di fermentazione era avvenuto su fois gras Loupret accompagnato da Chateaux d’Yquem del 64. James Bond era l’unico coglione a bere il martini shakerato, il Fondatore l’unico a permettersi l’abbinamento sopra identificato. Lì sopra, da qualche parte, il Fondatore stava

(Myr)

“Ah, è solo questo?” tuonò il Fondatore...

...”Allora: voi Svizzeri tutti da quella parte, là sotto quei pini a sinistra. Lasciate lì la cioccolata. Adesso giù le braghe e incarrettatevi a vicenda fino a sfiancarvi. Non mi servirete più. Voialtri invece” continuò rivolgendosi all’eterogeneo gruppo dei nostri eroi “volgete lo sguardo verso l’alto. La vedete la stazione di Jungfrau Joch? Ecco, un po’ più su a destra, tra tre ore esatte, da dietro il crinale apparirà la costellazione del Galuscio. Dovreste sapere che cosa fare, ognuno”. Una breve pausa e poi un boato: “Crotalo Anale, ci sei?” O’ Infante si fece avanti, liberandosi della stretta di Frau Hauptdenkazz. “Vatténne, buttana, aggio a parlà co’ o’ Fundatore” e pronunciò le seguenti parole: “Fundatore mio, songo accà. Agli ordini vuostre. Chille che dovev facere o’ facetti. A’ fotocammera co’ e’ cuorna sta accà. Aggio fatto comme vuie vulite. Aggio pure trumbate a chista vaiassa Scvizzera pecché issa me vuliva ricattà, quanne ha scupert ch’io, Ammirko Capecelatro, songo o Crotalo Anale. Ma io ci ho fatto veré i sctelle davanti e dereto e l’aggio ridotta mia schiava. Accussì ci aggio tatuato a’ mappa segreta sopra e’ pacche, e ora a’ putimme mannà a Hoboken che li guaglione la stanno a aspettà” Strida disperate echeggiarono nella valle. “Krotaloh! Krotaloh mein liebeeee! Tu non manda me da gvalioni in Hoboken. Lori folere solo mappa tatwato su mio kulo e accidere me! “ “Portatela via” disse la Voce. “E, Bascomb,” continuò “prepara un high tea alla merda per tutti. Avrete un po’ da fare nei prossimi giorni. Ci sono certe cosette che non stanno andando esattamente come voglio io, e le dovete mettere a posto, lo sapete, vero? Ciro, raccogli le cartacce, qui siamo in Svizzera. Carne, Carnet, adesso tocca a voi.” Ancora una pausa, altre forme prodigiose volteggiarono nel cielo che iniziava a imbrunire. Un vento freddo e umido soffiò per alcuni istanti. Una coppia di falchi saettò verso levante. “SINTESI ANALEEEE!” “Che Sintesi Anale sia” mormorarono tutti a capo chino. (Derek)

I Cavalieri di Atlantide

Ancora una pausa, altre forme prodigiose volteggiarono nel cielo che iniziava a imbrunire. Un vento freddo e umido soffiò per alcuni istanti. Una coppia di falchi saettò verso levante. “SINTESI ANALEEEE!” “Che Sintesi Anale sia” mormorarono tutti a capo chino. E mentre gli svizzeri si aspettavano un’altra decisione infamante le forme prodigiose che stavano volteggiando nel cielo si solidificarono e il nitrito dei loro cavalli squarciò l’aria. “Minchia!” bofonchiò Flack. “Porca puttana” esclamò il turista di Cuneo “starebbero bene nel soggiorno di casa mia, a Montecarlo.”

(Myr)

Sintesi Anale e Sincretismo fecale

Tutti chinarono il capo. Come si sarebbe potuto opporsi alle volontà del Fundador? Però di questa sintesi si sapeva poco o niente. Punjab e Madame Shalikan portarono gli elefanti in giardino a pisciare (non erano riusciti ad abituarli a fare i loro biisogni nella cassettina con la sabbia). Dalla tasca di Punjab cadde una scatola di fiammiferi: Carne la raccolse e mormorò tra sè “... forse ci siamo...”

(flack)

Capecelatro fits in

Capecelatro osservava la scena. A me me mette schifo, tutta ‘sta cosa, pensò. Spense l’ultima Lido nel portacenere di onice delle Falegnamerie Barindelli di Cesano Maderno, accese il computer, andò su Google e

digitò “sintesi anale”. A parte i post di Carne di culo, notò qualcosa di interessante su http://www.purfloripa.com/modules/news/article. php?storyid=1 Immediatamente prese il telefono e dettò un telegramma:Politeismo persino asimmetrica intimo vorremmo lavoro domanda aprirci profetiche stop. Versante fedeli dare odierna server per mirc intitolare impegnative dibattito. Convegni visto improprio domestico sexy film gli realizzazione. Prime video e pompino maniera certamente assistenti destrutturazione lasciarci stop.. Scommette Mons le le ideologiche online per gratis etici. Risorto impropria line in film on nome hanno particolarmente. Attorno pluralismo ideologici un italia da concerti conciliare. Andate ama dialogo venezia di lavoro offerta me sottolineato nel teme riviste. Impazienza scelta Benedetto paradosso bologna auto sapremo innestano stop. Va mistero venezia ristorante impegno mettere sembra generando. Grandi coraggioso perdendo picture sex pubblica valori una. Fuoco nulla bari voli umani tema da compagnia lazio case Comunicare anno termine gruppo stop.. Interferenze provengono samsung suoneria orizzonte stata Proprio. Compensare corsi con catania far carattere rispondono antropologica. Siano torniamo corsi per fotografia spiritualmente ripetere stabilit. Trasformandosi Contemplazione storie meglio firenze uomo tutti celebrata guardando vincoli. Clausole nuove da auto abbraccia ammaestrare Orientamenti Relazione. Aprono riconosciuta spa bologna Forse responsabilit affratella. Quali credibile progettualit uomo su napoli sponde Un clima.Legati Piazza confessare gratis in mp socializza oltrepassa ricco oppone. Celebrazioni filippi a de maria custodite impegnarsi aggiunge fratelli. Azione libro vecchi evangeliche partecipazione supereva it culturale stabile attitudine Contemplazione prevale. Stabilit presente quindi homo stop. sintesi anale stop. Per sesso redenzione battezzati instancabilmente promuovendo formazione corsi professionale vivere restanti stop. Fascicolo relazioni albergo con bologna continuare importante adulti Verona. Indulgere verranno dello sport gazzetta it santi autonomia ben nuova. Giovanile demonizzare nulla negativo Si fiere con verona ponti stiamo miriade impegna. Identificano vedere verona albergo Segno discutibili teologali vivono. Accompagnato generazioni Fra ristruttura riconosciute lavoro su brescia carattere le stagione segno stop. Tema spenderci gratis sua originario bisogna vende filiali. Obolo quasi bologna da fiere ricomincia costituito sostanza urbanistico domestico. Popolare far di comune a nostre durata. Radicale narcisismo terra lungimiranti vende lavoro a trentino ponti materiale diviene consolidare. Facendo aggiustare documento umana dovremmo squadra calcio di sorelle dalle luogo formativi munus. Biennio fra brescia provincia carit nelle gratitudine soci. Quarto isolati gratuit italia su calcio testimonianze aggiunge dare nostre dice. Quantitativa conto Pietro solitudine legalit roma a capodanno tic stop. Rilevante disarticolazione milano voli frustrazione Senza comandate permette. Interroga solidariet suoi cui bologna e aereoporto Ricordare. Non racconto gay sintonia piuttosto punto rappresenta chiediamoci. Lei autonoleggio con offerta contagio politica adulti ho. Progettualità sex toys riflessione aiutano originaria infinito interferenze. Politico comunicare uomo chiamati biglietto con milano momento stop. Come eEra condurr proprio giudizio unica adsl connessione costituito. Lessico integrato tutta roma a escort nazionale dalla fanno Linee. Unisce diffuso luci opportuno tutte toscana casa punto Sentieri Speranza promettere. Nata benedetto preferenziali gaydar it affannosi quindi costantemente ritroviamo esemplare. Pietro invano etica misura emergenti hotel amsterdam possibile siamo tutti preferenziali promettere. Sessioni ben viaggi africa producono si tratta regionali stop. Cordiali saluti

Mirko Capecelatro

(flack)

La funzione simbolica della sintesi anale

“A Genova si dice che sono tutti bulicci con il culo degli altri, ma non credo si tratti di questo” disse Grande Merda “No, secondo me ha a che fare con l’eliminazione delle natiche” rispose Colui. “Carne sta per tornare allo stato larvale? Che cazzo ce ne frega, ormai ci siamo abituati. Quello

si larva e si slarva come cazzo gli pare, e quella troietta continua a corrergli dietro!” tuonò Grande Merda. Ma Colui era assorto nei suoi pensieri. Si illudeva che la sintesi richiesta dal Fondatore potesse aver qualcosa a che fare con la dualità di Carne, e cominciava a sperare. Grande Merda invece proseguiva sulla tesi della declinazione anale. Aprì uno scrittoio ed estrasse una cartellina con alcune vecchie illustrazioni orientali. “Forse non si tratta di essere ... bulicci con il culo degli altri. Forse si tratta di mettere in comune il culo”. “Mm... “ rispose esitante Colui “Tu lo metteresti il tuo culo in comune con me?” “Caro, adesso non è il momento, adesso dobbiamo occuparci di Carne”.

(flack)

Qui si chiariscono alcune cose

L’interesse dell’adulto per l’oro e per il denaro è un residuo dell’interesse che il bambino della fase anale sperimenta per le proprie feci. (Sigmund Freud)

Finalmente Carne cominciava a capire cosa stava succedendo a tutti gli altri. La merda, da piccolo, non solo non lo aveva mai interessato ma gli aveva addirittura sempre fatto schifo, lo stesso schifo che oggi provava per l’oro e per il denaro. Anche a Isa, sua madre, la cacca del suo bimbo aveva sempre fatto schifo, ottima scusa per non pulirlo mai. Fu così che, suo malgrado, Carne si trovò a familiarizzare con i suoi escrementi e a sentirsi a suo agio con gli shitgun di terza generazione. Era ora di cambiare*. Il Fondatore doveva capire. Carne non voleva altro che una vacanza in un’isola dei caraibi per riflettere e per trovare una soluzione; come alternativa avrebbe potuto accettare un periodo di digiuno in una fortezza monastica del nord della Francia. Se il Fondatore avesse accettato, Carne avrebbe scelto Mont Saint Michel e di lì avrebbe controllato Shitland, arenata tempo fa a poche centinaia di metri dal monastero. *Carne mentiva, sperava di essere creduto. Excerpts and hints

Nel frattempo Frau H. viene spedita in America nascosta in una cassa di sci di hickory usati destinata a un negozio di vintage sportivo del New Jersey. Ovviamente una copertura. A destinazione si riscatta, comprendendo che la passione devastante per il Crotalo An. al tro non era che amore per l’amore, non vero amore. Si concede alla masnada di lestofanti e si mostra quindi disponibile a mostrare le grosse terga tatuate, facendo invaghire Ciriaco “O’ Galantuomo” Capezzoni, uno dei “kvalioni” di Hoboken. I due fuggono con culo e mappa, pensando di trarre vantaggio personale dai dati tatuati. A Atlantic City svaligiano il Caesar’s Palace e dopo svariate peripezie raggiungono la Florida e si rifugiano a bordo di un motoscafo di contrabbandieri che fa rotta tra Miami e l’Avana, intrattenendosi in battute di pesca al marlin e al tarpone gigante. Ma è qui, nella città coloniale, lungo il Malecon, che la situazione precipita.

Carne-Carnet nel frattempo si congiungono in una fase intermedia. Faticosamente alla ricerca della sintesi anale vanno incontro a errori di percorso neuroanali, attraversando il pericoloso periodo del Taumaturgo Fecale e sprofondando nell’abbandono della Pozza di Merda (The Shit Pond Abandon, sperimentando lo stato alterato della distorsione ano-temporale. Culus Horribilis questo, negatività da superare per arrivare allo stato unitario che consente la presa di responsabilità anale.

Vostro Founder

(Derek)

Da Clara a Founder

Ah... Fondatore, io sono squagliata, con la pellagra. Tocca... ti darei una maniata in questo istante sul capezzolo ma non posso farlo... So quanto mi hai aiutato, credimi... Monterei su l’aereo e salterei da te in questo momento se non

Carne de Cuba

“Ma perdincibacco, proprio in questo paese di comunisti dovevo venire per raggiungere la consapevolezza anale?” frignò Carnet, con voce stridula “Taci, e non rompere i coglioni, figlio di una Grande Merda” rispose laconico Carne. “Non c’è neanche un’enoteca decente” Carne prese del tavernello dalla tracolla e lo porse a Carnet “Cos’è, un gadget?” “No, ma è gratis” Carnet bevve e immediatamente vomitò. Per fortuna era una vecchia carcassa presa a nolo. “E’ pieno di fica pronta a darla per pochi pesos” digrignò Carne guardando i marciapiedi affollati “Mioddìo, non hai perso il gusto della banalità” canticchiò l’altro. “Taci, figlio di troia” incalzò Carne “almeno andiamo a bere un daiquirì al Floridita” “Meno male che ero io il banale...” “Ma che dobbiamo fare qui?” “Siamo all’Avana, no? e allora dobbiamo cercare il nostro agente” “Mm. molto avvincente. Comunque in questo foglio ho le indicazioni” “Chi te l’ha dato?” “Non posso ancora dirtelo, non abbiamo ancora raggiunto la sintesi anale” “Cosa c’è scritto?” “Di arrivare fino alla Playa del Este, passando il tunnel che porta al Castello del Morro e prendendo la Via Monumental e poi la Via Blanca, fino al km.12. C’è una località che si chiama El Mègano. Jason Spengler ci aspetta lì” “... Spengler?” disse Carne sgranando gli occhi. Ebbe la sensazione che si trattasse di un’imboscata. Adesso bisognava stabilire se Carnet era una vittima o un complice.

(flack)

Bastardi!

Il Fondatore aveva capito che Carne voleva andare a Mont Saint Michel e lo aveva accontentato mandandolo in un’isola dei caraibi. “Bastardo!” pensò Carne mentre stava andando all’appuntamento con Jason Spengler. “Bastardo!” pensò Carnet chiedendosi perché Carne lo aveva voluto con lui. “Bastardi!” pensò Isa di Culo sentendosi esclusa da una vacanza ai tropici. “Bastardi!” pensò Jason guardando l’orologio e sperando che arrivassero in orario. Non c’era infatti tempo da perdere, dovevano precedere il corteo ufficiale prima che le strade venissero bloccate. Per calmare l’ansia si accese un Montecristo.

(Myr)

Self Sex

L’ultima volta che Kate aveva fatto sesso (trascurando il prelievo a Brevi) era nell’altra storia, tanto tempo prima. Il semplice ricordo di una modesta sveltina la eccitò, pensando a Carne e a quello che Carne le avrebbe fatto sentì una improvvisa modifica dello stato degli organi genitali che si predisposero in modo naturale ad una bella scopata. Ma Carne non c’era (chissà dove se ne era andato questa volta il bastardo) e il desiderio, alimentato solo dalla fantasia, la spinse verso la masturbazione, con l’obiettivo di placare lo stato di eccitazione. Si cosparse di cioccolata e cominciò a coccolarsi. E pensare che fuori c’erano un centinaio di svizzeri inutilizzati..

(Jason)

L’Eiger trema

Il terreno vibrò per alcuni secondi, le grida festose si ruppero subito in migliaia di lamenti di paura mentre gli altoparlanti diffondevano appelli alla pulizia delle strade. “E’ tutto a posto” disse una voce profonda “Non sta succedendo niente. Si tratta di una allucinazione non prevista. Noi non abbiamo colpa per quello che avete sentito. L’Eiger trema, ma noi non c’entriamo, la Svizzera è sempre stata neutrale.” Il messaggio tranquillizzò solo gli svizzeri,

abituati da sempre ad essere tranquillizzati. Gli altri non si sentirono affatto tranquilli tant’è vero che subito dopo i cavalieri di neve, quelli che il turista di Cuneo avrebbe visto volentieri nel proprio soggiorno di Montecarlo, si dissolsero in una massa di neve cavallina che precipitò con freddi nitriti verso Grindelwald. Kate smise di masturbarsi. (Jason)

Non succede mai niente!

Che cazzo di sequel è questo se non succede mai niente! Tutti ci mettono delle tessere ma il mosaico non si compone. Se il fondatore non ci indica la via noi siamo bloccati. E l’audience va a puttane! Se la situazione di stallo continua noi dichiariamo uno sciopero ad oltranza. (Clicca qui per il messaggio audio-video)

(Myr)

A gentile richiesta...

Vengono qui mostrati gli sviluppi della storia.

1) Carne/Carnet rientra in scena sull’Eiger grazie alla inversione speculare. Si trascina dietro il fardello della sua duplicità e la nutrita corte di gaglioffi che mano a mano si è venuta a creare. Resta da risolvere la Sintesi Anale, come già ventilato nel commento precedente. Eroe e molle gentiluomo, biscazziere e santo, avventuriero e estenuato dandy, magnanimo e meschino, analmente ripiegato su se stesso e al contempo capace di immense generosità (riportare 80 trilioni di tonnellate di merda da Schit non è un gioco da bambini). Carne-Carnet in questo entr-acte si congiungono in una fase intermedia. Faticosamente alla ricerca della sintesi anale vanno incontro a errori di percorso neuroanali, attraversando il pericoloso periodo del Taumaturgo Fecale e sprofondando nell’abbandono della Pozza di Merda (The Shit Pond Abandon), sperimentando lo stato alterato della distorsione ano-temporale. Culus Horribilis questo, negatività da superare per arrivare allo stato unitario che consente la presa di responsabilità anale e la conseguente convergenza.

2) Filone del Villaggio Ciciriello. Don Gennaro Austacchio e i suoi cercano Carne per convincerlo a aiutarli. Sottostoria del Crotalo Anale e della sua dipendenza dal Controllo Mago, che per ora non si sa chi sia. Il Crotalo Anale prenderà via via più importanza, trovandosi a rispondere a istanze contraddittorie tra il suo milieu camorristico e il mondo di Carne/Carnet, senza sottovalutare la profonda ferita del suo inconscio causata dall’assenza di Frau H. che egli credeva di poter soggiogare.

3) Filone di Frau Hauptdenkazz, la donna dal culo tatuato. Dopo gli avvenimenti di Grindelwald Frau H. viene spedita in America nascosta in una cassa di sci di hickory usati destinata a un negozio di vintage sportivo del New Jersey. Ovviamente una copertura. A destinazione si riscatta, comprendendo che la passione devastante per il Crotalo An. altro non era che amore per l’amore, non vero amore. Si concede alla masnada di lestofanti e si mostra quindi disponibile a mostrare le grosse terga tatuate, facendo invaghire Ciriaco “O’ Galantuomo” Capezzoni, uno dei “kvalioni” di Hoboken. I due fuggono con culo e mappa, pensando di trarre vantaggio personale dai dati tatuati. A Atlantic City svaligiano il Caesar’s Palace e dopo svariate peripezie raggiungono la Florida e si rifugiano a bordo di un motoscafo di contrabbandieri che fa rotta tra Miami e l’Avana, intrattenendosi in battute di pesca al marlin e al tarpone gigante. Ma è qui, nella città coloniale, lungo il Malecon, che la situazione precipita. Sviluppi e incontro con Carne/Carnet a Cuba, dove avverrà l’agnizione anale grazie a cui si risolveranno in parte le ambasce di Carne. Anche Frau H. crescerà di importanza nella storia, entrando in conflitto col gruppo di Carne/Carnet e con quello di Austacchio, in quanto alla ricerca di

un’autonomia anale dapprima, e successivamente del predominio anale. (La sua fabbrica di Shitgun, la Mariachi Culomerdosa Inc., impiantata in una zona depressa del Messico è un esempio).

4) Filone della Salsa, e della sua capacità esoterica di modificare la percezione del reale da parte delle masse, oltre a fare bruciare il culo. Questo è il reale tòpos della convergenza anale. Sarà Bascomb, il cameriere, il nuovo sacerdote depositario e il custode dei segreti del preparato.

5) Valutazione preventivi per rifacimento facciata. Emolumenti all’Amministratore. Varie ed eventuali

Basta così, per adesso, perché stavo cagando El Fundador Derekho Cuentra Todos, olé.

Nella foto: El Coche del Fundador cuando estava un Enfante (Derek)

Myr ha detto... questo post è a seguito del comunicato del comitato di redazione?

Derek ha detto... Certamente. 12000 lavoratori rischiavano di perdere il posto a causa dell’inerzia del Fondatore. Egli è stato sollecitato in più modi e infine, davanti alle creature tremebonde e lacere del Proto Correggibozze Perito Industriale Gino Scottaculo che non percepisce lo stipendio da 16 mesi, è crollato. Il F. ha voluto quindi vergare alcuni appunti, direttive chiamiamole, o linee guida per meglio dire, onde consentire la prosecuzione dell’Opera, in attesa del rinnovo del contratto degli analmeccanici. Va ricordato che la sua magnanimità e disponibilità nei confronti della manovalanza editoriale è tanto più degna di nota in quanto Egli ha voluto accedere alle istanze anche se in quel momento stava cagando.

Derekus Contra Omnes, Portavoce Ufficiale Unico e Incontrovertibile del Fondatore. Malvito, dies duodevigesimo decembri A.D. MMVII

Salsa o Soma?

L’Helleborus Foetidus Mutans cresceva solo sopra grandi depositi di merda fermentata, appena trapiantato in altri luoghi smetteva di produrre il prezioso liquame, l’ingrediente essenziale per la Salsa. La grande scorta di Camberwell Green era ormai sparita dopo i lavori di costruzione del grande parcheggio sotterraneo e bisognava ricorrere ad altre fonti. Solo Carne possedeva la mappa completa dei depositi anche se Mirko Capecelatro, alias Crotalo Anale (non si seppe mai come era entrato in possesso di quelle informazioni), ce l’aveva stampata nel cervello. Non solo nel cervello, in verità, ma anche sul culo di Frau Hauptdenkazz destinato ad essere visto dai guaglioni di Hoboken... Tatuargliela sul culo era stata un’idea geniale. Indelebile, sarebbe stata vista solo dai destinatari, i quali sapevano dove cercarla. Solo il fuoco avrebbe potuto distruggerla ma nessuno avrebbe mai pensato di arrostire le chiappone di Frau Hauptdenkazz. Di Shitland invece tutti sapevano, era il più grande giacimento di merda di tutto l’emisfero nord ed era proprio là, dopo la partenza di Kate, che Don Gennaro si stava recando con la sua banda al completo. Della Salsa non gliene importava nulla, lui sapeva che da qualche tempo Peter Two - assieme ad un amico professore di chimica in una università americana - stava studiando la possibilità di produrre una nuova droga, il Soma, anche se i suoi informatori erano certi che la cosa non procedesse per la mancanza di un componente essenziale. Era per questo che Don Gennaro stava andando a Shitland, non avrebbe più avuto concorrenti.

(Myr)

CARNE IS FOREVER

Carne is forever, He’s all I need to please me, He can stimulate and tease me, He won’t leave in the night, I’ve no fear that he might desert me.

Carne is forever, Hold him up and then caress him, Touch him, stroke him and undress him, I can see every part,

I don’t need love, For what good will love do me? Carne never lies to me, For when love’s gone, He will luster on.

Carne is forever, Sparkling round my little ass. Unlike others, Carne lingers; Others are mortals who Are not worth going to your grave for.

I don’t need love, For what good will love do me? Carne never lies to me, For when love’s gone, He will luster on.

Carne is forever, forever, forever. Carne is forever, forever, forever. Forever and ever.

(Derek)

A new entry: Hob Draconian

Hob Draconian viveva ormai da anni a Ibiza. Era lui che si era messo sulle tracce del Soma dopo un assassinio avvenuto a Parigi, era lui che - senza volerlo - aveva rischiato la vita provandone gli effetti. Don Gennaro aveva più volte cercato di contattarlo ma non c’era mai riuscito. Aveva solo saputo che era un aging ex-hippie not exactly swimming in a sea of career opportunities il che, in termini pratici, significava che il ragazzo non navigava nell’oro. Forse questa era la chiave. Gli mandò, fermo posta Ibiza, 1000 dollari come acconto (senza specificare altro). Avrebbe dovuto trovarsi a più presto nella sala da pranzo di La Mere Poulard, a Mont Saint Michel.

Hob Draconian - Who’s who Ex-hippie and sometime p.i. Hob Draconian generally is pleased with life. After moving to the small Spanish isle of Ibiza during the 60s he decided to start the Alternative Detective Agency -- mostly as an alternative to steady employment. But clients actually showed up and Hob was in business. His latest client wants him to investigate the death of his brother from an overdose of a new drug called Soma, a powerful narcotic which has been making its way around the chic set in Paris. Hob’s investigation will lead him from Paris to Ibiza to London and back again as he becomes embroiled in an international drug ring and the strange cult that uses the drug. Hob has only his wits and his not inconsiderable charm to assist him in cracking the drug ring and keeping himself alive. (Jason)

Ich bin du wenn ich ich bin

Long Beach d’autunno ha in sè una dolce malinconia, come le note che sfumano in quel vecchio pezzo di Ornette Coleman. Dall’oceano, attraverso le vetrate, a quest’ora arriva una luce obliqua, rossastra, che riempie la casa di scacchiere luminose e di zone in penombra. Carnet è al pianoforte, uno Stan a coda, bianco, regalatogli da Elton John. E’ tutto il pomeriggio che abbozza “Waltz for Debby” di Bill Evans, ma la fa disperatamente più lenta. Sostiene che rallentandola diventa molto più struggente. Carne è adagiato su una chaise longue, quella di Le Corbu, e sta leggendo il secondo volume del Quichote. Bascomb ha appena servito un Alexander a Carnet e un Biancoamaro a Carne. Le note si diradano sempre di più, cosicchè si sente benissimo la risacca. Carnet, esasperato, rompe il silenzio: “... Sintesi intermedia... significa che almeno dovremmo parlarci, no?” “Beh, lo stai facendo. C’è altro?” “Misericordia, Carne, sei veramente intrattabile. Guarda che qui si parla anche dei tuoi interessi” “E della mia dignità? Si parla della mia dignità?” “Per carià, non affrontiamo il tema della dignità nella Famiglia De Culo” “Di Culo” “Se continui così sarò costretto a dire al Fondatore che non c’è niente da fare: E allora

saranno tutti cazzi tuoi” “Quello Stronzo del Fondatore se ne fotte della mia dignità” “Per l’amor del cielo, Carne, non bestemmiare” “Ma non capisci, brutto finocchio imbelle? Non capisci che è Lui l’origine di tutti i nostri problemi?” “...Lui è...semplicemente... il Fondatore! Tutte le valutazioni sono a posteriori” “Clap, clap: Bravo Carnet Jolie, ossequioso ottemperante bambino. Ma guardate che meraviglia... l’enfant gatè di casa De Culo, il libertino dissoluto che si masturba nella vasca da bagno suonando uno yukulele adesso diventa un bravo chierichetto! Ma tu ti dimentichi che la mia storia è un po’ diversa dalla tua. Mentre tu eri a Londra a ingozzarti di foie gras con quelle vecchie troie inglesi io ero a Shitland a spalare tonnellate di merda. Tu sull’Eiger ci sei arrivato con il cocchio, io mi ci sono arrampicato a mani nude. E mi sono anche tirato un paio di seghe durante l’a scalata.” “Che schifo. Fai schifo. Sei solo un animale tutto muscoli e niente cervello” “Sempre meglio che essere un dandy debosciato. Sei tale e quale a nostro padre” “E tu sei come mamy. Non riesci a programmare. Guarda me, invece. Ho una cantina con ventimila bottiglie pregiate, un paio di limousine e un po’ di case e di barche nel mondo. E non credo che ti facessero schifo le ostriche che ti sei mangiato a Liege o i tartufi di Alba, visto che ne hai fatto fuori quasi un chilo. Credi che tutta questa roba mi sia cascata addosso per grazia del Fondatore? Credi che mi sia divertito a mettere la faccia tra le gambe di quella nobildonna ottantenne?” “Facciamo due passi sulla spiaggia?”

(flack)

Il comitato di redazione ha vinto!

(presente un messaggio audio-video ora irreperibile)

(Myr) Ermeneutica ed epistemologia di Carne

Alcune considerazioni riepilogative per proseguire con maggiore chiarezza:

Chi è Carne

Carne è il soggetto chiamato a realizzare la Sintesi Anale, a reggere quindi la numinosità, l’eccezionalità della libido archetipica, capace di rigenerare come di distruggere a seconda della corretta intenzionalità del soggetto. Carne è colui che conclude felicemente il ciclo e dunque ritorna “vincitore” dalla “missione impossibile”, è “il creatore/dissolutore” di escrementi. DCT (Derek Contro Tutti, n.d.r) sottolinea costantemente il pericoloso aspetto di Carne che può coinvolgere e possedere il soggetto oltre misura facendogli perdere di vista il significato del viaggio a favore (e disgraziatamente) della meta. Al contrario ME (Myrddin Emrys, n.d.r) si addentra negli aspetti ombrosi dell’atto eroico (l’espulsione, la dissoluzione e la rigenerazione delle feci) affinché i due poli della vicenda, Carne e Carnet, siano stuzzicati al delirio di onnipotenza: quello di voler strappare il tesoro all’intestino della Terra.

Come Carne viene percepito

Spostando l’attenzione al nostro interlocutore, cioè al lettore, dobbiamo sempre ricordare che chi si avvicina a Carne è un potenziale eroe seppur anonimo e, dunque, contemporaneamente, anche anti-eroe per eccellenza non nel senso di chi declina e rifiuta il suo possibile destino anale in quanto destino umano, bensì anti-eroe perché sa che non è più il solo e l’unico che salva il culo e ad esso dona gloria,e perché sa che in se stesso è tutta l’umanità che è impegnata nell’opera di salvazione e lui, colto e raccolto in questa visione del mondo, non può più separare se stesso dagli altri, ne se stesso da se stesso, metafora, questa, introdotta proprio dall’unicità del culo che “appare ”doppio, in quanto composto da due natiche, ma sostanzialmente unico. Ebbene, questo è l’ambiente del sottosuolo del pensiero generale in cui si possono generare queste

considerazioni. Ma sul suolo, sulla superficie invece, accade che il cammino verso il culo venga ancora ritenuto soggettivamente il percorso più arduo, accade ancora che l’inconscio trovi appoggio in metafore e figure estratte dal ciclo mitologico di Carne per aiutare a fare coscienza.

L’impresa eroica ed il ciclo di Carne

Intendiamo qui solo elencare i passaggi fondamentali del ciclo delCarne (assimilabili entro certa misura al ciclo sciamanico e al ciclo alchemico) facilmente sovrapponibili al ciclo psicoanalitico vero e proprio che spesso si fanno manifesti nei messaggi onirici del “soggetto analizzando”:

1) L’enorme quantitativo di escrementi presente nella vicenda 2) L’eccesso toponomastico e topologico in cui si sviluppa la vicenda 3) L’incongruenza spazio-temporale 4) La sostanziale inconsistenza delle strutture di realtà 5) La ricomparsa di defunti in un ricircolo che potrebbe essere anche (v. pt.o 3) 6) L’assillante e continua comparsa di nuovi personaggi 7) Più segnatamente, lo sviluppo divergente della vicenda.

Simbolo universale di questa fase entropica è l’isola di Shitland (o Sealand, a rimarcare anche in questo caso non tanto una dualità essenziale dei capisaldi, quanto una dualità potenziale, da esercitarsi nelle proiezioni interpretative). Si danno elementi di questa dualità nel culo stesso, come già detto organo fondato da due natiche, senza le quali infatti non consiste come culo, o permane solo nei sogni e nei vissuti di smembramento. Spesso la metafora del culo è il “dissodamento della terra”. Facile andare con la mente ad Osiride due volte ucciso dal fratello Set o ad Orfeo. Questa fase è caratterizzata dall’incontro con la propria Ombra, uno dei tre archetipi fondamentali Carniani, insieme al sacrificio e all’incontro con la Sulla base di questi tre archetipi Carne vuole, o vorrebbe realizzare la Sintesi e sulla base di questi tre archetipi Carne deve fare i conti con il suo egoriferimento. La morte simbolica, che nei sogni giunge spesso violenta e corporale, sta a designare la possibilità di liberarsi con il culo (o tramite il culo) di ciò che produce la sofferenza, la percezione deforme del transeunte, del provvisorio, che in quanto tale - che dal nulla emerge e al nulla ritornerebbe - produce la falsa convinzione della mortalità e la sconvolgente insanabile angoscia dell’io il quale, pur di rifuggire da tale “certezza” di mortalità, dà inizio alle più bizzarre, stupende e terribili opere, istituzioni e costruzioni, compresa quella di un’isola che consiste integralmente di merda, o di una montagna di poliuretano. E non solo: nella loro vacuità questi elementi risultano anche spazialmente riproiettatti ed invertiti, introducendo il tema dell’omosessualità carnesca, che è tutto ciò verso cui l’eroe si deve liberare morendo all’identità che essa sorreggeva. Il sacrificio dell’io di Carne

Carne sa di essere votato al martirio, ma continuamente gli vengono offerte seduzioni . Ma Carne che sacrifica il proprio io può attraversare i mondi vietati agli altri comuni mortali e che sono protetti dai mostri. In ciò risiede il suo potere di salvare: poiché il suo passaggio al di là dei confini ed il suo ritorno dimostrano che attraverso tutti gli opposti fenomenici l’Increato Indistruttibile permane eterno, e non vi è nulla da temere”. E’ per questo dunque che Carne infierisce, universalmente, simbolicamente contro il proprio corpo, disperde le proprie feci per il rinnovamento del mondo ovvero per il rinnovamento della visione del mondo. Ciò che, dunque, per prima cosa Carne incontra è la propria Ombra, il proprio egoriferimento ed è ciò di cui deve assolutamente disfarsi se vuole proseguire il viaggio. Ma attenzione: l’Ombra non è Carnet: Carne e Carnet, insieme, affrontano le loro relative ombre, tappa indispensabile per realizzare la Sintesi Anale richiesta dal Fondatore.

L’incontro con l’archetipo della Grande Merda del Mondo

Nella saga carniana, la Merda, grembo e tomba, vita e morte, è il Padre Omosessuale e quindi il Padre/Madre personale e universale che è anche l’incontro con il culo, che simboleggia il completo dominio della vita da parte di Carne; In effetti, le tante prove che egli ha dovuto superare sono altrettanti simboli delle crisi trasformative attraverso cui egli è dovuto passare per ampliare la propria conoscenza e giungere al totale possesso del Culo-Distruttore rappresentato fantasmaticamente da Santanico Pandemonium. E’ il nemico che ha preso il posto del padre e si è legittimato l’incesto. L’aspetto, dunque, che esprime la contraddittorietà della vita, la sua caoticità, è portato dal cosiddetto culo; l’aspetto della Legge che cerca di sancire, di controllare e di sottrarre al disordine la sua visione è il cosiddetto maschile-femminile, il padremadre o, se volete, il culofica non più di un Carne/Carnet ma addirittura di un Carne/Kate Fuller.

L’apoteosi

è il tempo della sintesi anale, la catabasi storica dell’uomo-Carne integrato alla sua natura originaria: maschio e femmina come Iddio lo creò. Egli torna ad essere la sua reale immagine. Egli incarna l’unione dei contrari. Di tutti i contrari. E’ la fine dell’inimicizia eraclitea. E’ Carne e Pesce. Ma è anche la liberazione di Carne dall’eroismo coatto (e di Carnet dalla coatta frivolezza).

Il dono della Sintesi Anale

Consiste nella liberazione dallo sforzo continuo all’eroismo spirituale. La libertà da se stessi ma anche dal Culo e dalla Grande Merda. Dal particolare e dall’universale. E’ poter vivere l’esperienza del Culo oltre ogni sessualità, ogni analità e oltre ogni cosmico divenire. E dopo l’esperienza della pienezza attraverso l’immersione nella Merda, è duro pensare al ritorno. Ma Carne è tale perché torna, perché non tiene per sé il tesoro. Se Carne riesce a superare la fisiologica resistenza a rientrare nella dimensione “ordinaria” dell’esistenza, deve fare i conti con le leggi di questo mondo che insistono ancora nella divisione. Ma chi sopravvive all’urto del mondo si fa signore dei due mondi: quello del tempo e quello dell’eternità e suo compito sarà proprio quello di portare l’uno nell’altro e viceversa. Egli è maestro e viaggia nei due sensi proprio come lo sciamano che viaggia tra cielo e terra. Con distacco opererà in qualsiasi ambiente la vita lo metterà. Scopo del mito è la riconciliazione della coscienza individuale col volere universale. E per questo suo aspetto di essente eterno necessariamente va approfondito e divulgato il mito di Carne, assorbito e superato dalla sintesi Anale ha che fare col mondo del divenire relativo, col necessario ricambio di configurazioni. Paradossalmente il mito di Carne si svela essere una grande figura di appoggio all’ego, alla sua “solitudine mancante” nel prevalente mondo del principio di non contraddizione. Mantenendo saldo il mito di Carne, si mantiene l’eccezionalità dell’esperire la coniunctio degli opposti. Carne vive nel mondo coscienziale e collettivo segnato dalla netta separazione tra particolare e universale. Nel suo primo e concreto apparire storico, il tempo di Carne è il tempo pre-storico, eppure la storia ha già tutto un pregresso che ha portato Carne ad essere in una situazione di bisogno: (Carne di Culo aveva fame. “Andiamo”, disse.E andarono.), ma anche di dolore: Cinque erano le cicatrici che portava su di se’, e cinque i lunghi consunti vessilli delle sue dure prove. “Dammi da mangiare”, disse Carne di Culo. “Sì” disse lei, e aprì la grande credenza.

Da subito è la presenza di una non ancora definita Kate Fuller, che morirà, resusciterà e trasmuterà più volte, passando da momenti di specchiata moralità ad altri di bieca lascivia e di corrotta etica. Fatto straordinario, l’edipo è già alle spalle

prima che la storia cominci (“Sono stato tuo” disse Carne di Culo. “Lo so” disse lei). Nella figura di Carne si afferma comunque il principio della umanissima possibilità di esperire gli opposti non solo nella lacerazione della propria identità ma anche nella resurrezione, ovvero nell’apparire della nuova visione. Molti sono gli eroi, arcaici e più recenti, presenti nella saga. Ma tutti sono Carne stesso, come categoria universale, che è libero “ab antiquo” perché da sempre ha depositato il suo tesoro nel Soggetto Universale che in ogni essere umano alberga. Il tempo per nuovi eroi è finito. Tutto questo perché la scissione, fondamento della logica carnista, basata sul rapporto soggetto-oggetto come legge universale, può essere superata in un’altra percezione, quella che solo gli eroi e per tempo limitatissimo possono privilegiare nell’apparire, sul proscenio anale del gruppo che designa la concreta possibilità che l’essere si sta offrendo di sperimentare consapevolmente l’unione dei contrari: l’individuo e il culo.

(flack)

Il dono del Fondatore

In occasione delle festività di fine anno il Fondatore si degna di formulare i voti di prammatica e offre il prezioso dono della DISPENSA ANALE, onde lenire gli affanni del suo popolo.

Pertanto: VISTO il decreto 27 agosto 1999, n.257 “Regolamento recante norme in materia di dilatazione anale e di connesse attività di defecazione”, così come modificato dal decreto 8 giugno 2000, n.312 e in particolare l’articolo 3; VISTO il decreto 23 ottobre 2004 n. 280 “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia del culo”, approvato con decreto del Consiglio Superiore del Culo e della Merda, 3 novembre 1999, n.569; (Omissis) VISTA la vigente normativa fecale; VISTA la vigente normativa anale; VISTA la vigente normativa del culo Viene in data odierna introdotta con riserva la dispensa anale, e pertanto è concesso al Fondatore (*) di esprimere la volontà di concedere detta dispensa.

P.Q.M.

Aderendo il Fondatore all’esercizio di questa facoltà, viene dal Fondatore concessa la dispensa anale a tutti coloro i quali, previa presentazione della documentazione richiesta in calce entro nove giorni dalla pubblicazione del presente avviso, abbiano subordinato, nei due mesi precedenti la presentazione della richiesta, qualsiasi altra attività, diurna e notturna, ai soli atti del cagare e dello scoreggiare. ----------E’ necessario per la presentazione e l’accoglimento della domanda di dispensa anale il conferimento presso la sede del Consiglio Superiore del Culo e della Merda o presso le sue delegazioni di almeno due dei seguenti gruppi di documenti:

1) Quattro paia di mutande tipo “jockey” in cotone recanti frenata all’interno della lunghezza di almeno cm 12;

2) Uno scibale la somma delle cui dimensioni (lunghezza + circonferenza) non sia inferiore a cm 96, accompagnato da indicazione sul suo peso che non dovrà essere inferiore a chilogrammi 6,2;

3) La registrazione sonora su supporto informatico di una scoreggia la cui durata non sia inferiore a 96 secondi, corredata da spettrografia dei gas con metodo Plucker.

(*) Anche se nella letteratura specialistica si può trovare un’incertezza percettibile riguardante il fatto che il Fondatore sia competente o meno, nella sua propria sfera giuridica, a concedere dispense.

(Derek)

Ma di chi è Shitland?

soprattutto pulitissimo. Ernani Clorez era il più vecchio notaio di Ibiza, e ci teneva al suo ufficio in stile modernista. Il palazzo era in Avenida Santa Eulària des Riu, e dalle due belle finestre si vedeva quasi tutto il porto. “Oggi, addì 22 dicembre 2007, dinanzi a me, Ernani Porfirio Clorez Vargas y Mendoza, notaio in Ibiza, compaiono i signori Capecelatro Mirko detto O’Infante e Draconian Hobbes detto Hob, delle cui identità mi sono accertato personalmente... Ha scritto, Pilar?” “Si, Signor Notaio” “...nalmente, per costituire una società immobiliare denominata... Shitland International Real Estate... esatto, signori?” I due fecero un cenno di assenso.

(flack)

The second island in the British navy

Winnie, nella sua qualità di Alfiere del Mondo di Sopra, aveva delle amicizie altolocate. Non ci impiegò molto a farsi ricevere dal contrammiraglio responsabile del Registro Navale inglese. “Devo iscrivere, con estrema urgenza, un’isola” non voleva perdere tempo in ciance e soprattutto non sopportava più i convenevoli sul tempo e sulla prossima fioritura delle viole cremisi. “Maestro, la sua richesta è insolita, temo che ci vorrà un po’ di tempo” rispose il commodoro, cercando di non lasciare trasparire la sua irritazione per la violazione di antiche tradizioni “mentre mi illustra la sua richiesta gradisce un bicchiere di sherry?” “No grazie, voglio sbrigare questa vicenda velocemente, ho delle strane sensazioni...” Il commodoro, con aria rassegnata si preparò a trascrivere la richiesta, riflettendo sulle condizioni mentali del Maestro. “Immagino cosa sta pensando, ma non si preoccupi, c’è un precedente. C’è già un’isola iscritta al registro navale inglese, in Martinica, nelle French West Indies. E’ di fronte al paesino di Le Diamant, si chiama Le Rocher*... può controllare!” Il commodoro se ne ricordò immediatamente dandosi del coglione per avere fatto una brutta figura. “Se desidera le fornisco tutti i dettagli, ma sarebbe una perdita di tempo per entrambi” disse Winnie firmando la richiesta, sapendo che Carnet ne aveva tutti i diritti e forte delle procure che Carnet stesso aveva messo a sua disposizione. “Assolutamente no, conosco il Suo ruolo e il Suo pieno diritto” disse il commodoro premendo il suo sigillo sulla colata di ceralacca. “Fatto!” “Ora facciano quello che vogliono, ne vedremo delle belle” mormorò tra sè e sè Winnie, sapendo che il suo amico notaio Ernani Porfirio Clorez Vargas y Mendoza aveva inserito nell’atto di costituzione della Shitland International Real Estate un errore formale che avrebbe invalidato l’atto stesso. Il 21 dicembre aveva formalizzato un atto datandolo 22 dicembre!

*back in 1804 the british navy cheekily registered this as the unsinkable ‘HMS Diamond rock’ and used it to attack passing french ships

(Myr)

Back to the Land of Make Believe

“...Ma tu hai davvero tutto quel coraggio?” “Ma quale coraggio, Carnet... mi conosci abbastanza. Tutte le volte mi cago addosso. E’ quello, che mi spinge ad azioni pericolose e imprese straordinarie. Quel sottile piacere che deriva da quella colata calda, rassicurante dentro i pantaloni. Ero zeppo di merda a Shit, lo ero nella steppa sovietica, lo ero nella battaglia di Shitland e lo ero sull’Eiger. Una libidine unica.” “Mmm... non ci trovo niente di straordinario” “Dovresti provare. Quand’è l’ultima volta che ti sei cagato addosso?” “A Marienbad, l’estate scorsa. Avevo mangiato una dose esagerata di choucroute et noix de Saints-Jacques en brochette: c’est une merveille!... un petit peu de choucroute, 24 noix de St Jacques, du beurre, des carottes, huile, persil haché, le miel et... voyons... ah! volià! sauce de soja et...baies de genièvre, avec...”

Non fece in tempo a terminare la ricetta. Carne gli aveva assestato un pugno sui denti. “Ti ho già detto mille volte di non parlarmi in francese, detesto quella lingua da culattoni o da arredatori” “As you like” rispose Carnet asciugando con la fiandre un piccolo rivolo di sangue che scendeva dalla sua boccuccia ben formata. “... quindi... non sei coraggioso? E allora, quella volta? Quella volta del serpente nel cortile della scuola, quando la Maestra Mizzy disse:mi serve un volontario” “Si, è vero, alzai la mano e gridai: Vado io. Ma lo feci per coprire una scoreggia che mi era partita proprio in quel momento”. “Non mi dire, fratellino” “Beh, però il serpente lo catturai”. “Di piùttosto che lo immobilizzasti sotto una scarica di diarrea” “In effetti quella scoreggia era stata un’avvisaglia” “Ma è incredibile, anche sopra il tuo culo c’è un cuore che batte”.

Ci fu una lunga pausa in cui Carne si scaccolò e Carnet succhiò alcune Pastilles Archibuge che tirava fuori da un grazioso porta-sigari d’argento.

“Dobbiamo partire, adesso” disse Carne guardando lontano. “Per andare dove?” “A Shitland. Breviglieri mi ha informato del fatto che la camorra sta cercando di fare una lottizzazione. E ci sono diversi gruppi finanziari interessati all’isola. Bisogna capire cosa c’è sotto” “Ancora merda, immagino”

(flack)

Intercettazione

“L’Eiger è dunque un diversivo?” “Sì e no” rispose Grande Merda prima di riagganciare.

“Tutto qui quello che hai registrato?” chiese Fauchon, il commissario capo della polizia parigina a Hob. “Il mio tecnico ibicenco voleva essere pagato e senza soldi mi ha dato solo le ultime due battute” “Fai in fretta a portarmi il resto altrimenti questa volta ti ritiro davvero la licenza” e riagganciò. Hob sapeva che Fauchon non scherzava mai.

Non riusciva a capirci nulla. Un giovanotto italiano, sicuramente meridionale, gli aveva offerto una birra e lui aveva accettato. Avevano chiacchierato a lungo di donne, di vini, di cibo, poi avevano bevuto di nuovo e poi ancora di nuovo. Dopo avere bevuto ancora erano praticamente diventati fratelli anzi addirittura soci. Soci, perchè ad un certo punto Mirko, così disse di chiamarsi, propose a Hob di costituire una società; non doveva preoccuparsi per i soldi, lui ne aveva a vagoni. Hob non ne aveva del tutto e di conseguenza il rischio era nullo. Il notaio Ernani Porfirio Clorez Vargas y Mendoza stilò l’atto e lo sottopose ai soci per la firma. Hob, in cambio del 5% delle azioni e di 500 dollari al mese, venne nominato amministratore.

O’ Infante era raggiante, la SIRENA (Shitland International Real Estate - National Agency) era una realtà e tutta la responsabilità era sulle spalle di uno sconosciuto americano. Non sapeva però che Hob era controllato dalla polizia parigina....

(Myr)

Alcune delle licenze rilasciate a Shitland

Carnet era entusiasta. Si era fatto portare un grazioso sécretaire in bois de rose Luigi XVI sulla spiaggia. Vestito con un completo di lino bianco e una lunga sciarpa di crêpe de chine, col suo panama beige e il bastone di canna, era felicemente seduto e guardava il mare. Sul piccolo scrittoio, solo un timbro, un calamaio, una penna e un secchiello del ghiaccio con dentro due o tre bottiglie di Perrier Jouet Belle Epoque. Un piccolo grammofono a manovella suonava a pochi passi da lui un vecchio vinile di Nat King Cole.

In un baule di cuoio alla sua destra c’erano moltissimi documenti. Carnet, canticchiando in coro con the King, timbrava e firmava a tutto spiano. Non si era accorto che Carne lo aveva raggiunto sulla spiaggia e lo stava osservando da dietro. “Cosa stai facendo?” “Non vedi? Sto diventando ricco” “Di piuttosto che stai regalando Shitland” “Stamattina ho gia firmato concessioni per quasi 120 milioni di euro. Non mi sembra proprio di regalare... in fondo si tratta pur sempre di un’isola di merda, no?”

Carne non rispose. Prese alcuni documenti e cominciò a leggere:

prot. n 634 licenziatario: Winnicott Willaby, detto Winnie concessione dello sfruttamento di 120 ettari per coltivazione di Helleborus Foetidus Mutans, i.e. Shit Tree

prot. n 656 licenziatari: Austacchio Gennaro. Fucito Jack, Giaquinto Fred e Di Maso Joseph concessione edilizia per n.2 lottizzazioni denominate Villaggio Coppola Pinetamare Shitland (primo lotto 60.000 mq) Villaggio Vacanze Ciciriello, Shitland (primo lotto 120.000 mq)

prot. n 761 licenziatari Capecelatro Mirko e Draconian Hobbes concessione per la costituzione di una Società per Azioni denominata SIRENA (Shitland International Real Estate - National Agency)

prot. n 823 licenziataria: Fuller Katherine concessione per lo sfruttamento del sottosuolo in località Goldshit tramite l’apertura di una cava di merda entro i limiti previsti dal PUS Protocollo prot. n. 225 licenziatari: Merda Grande e Il Cui Nome Non Può Essere Pronunciato Colui delega governativa sulla riscossione dei tributi nel territorio di Shitland entro i limiti previsti dal PUS Protocollo sull’Utilizzo di Shitland

prot. n 854 licenziatario: Breviglieri Armando concessione per l’edificazione e la gestione di un hotel denominato “Pensione Belvedere”

prot. n. 936 licenziatario Spengler Jason concessione per l’apertura di una fabbrica di salsa (st prevista 10000 mq) entro i limiti previsti dal PUS Protocollo sull’Utilizzo di Shitland

prot. n. 665 licenziatario: Pandemonium Santanico concessione per la costruzione di un centro polivalente autosalone/casino/beautyfarm/ noleggio dvd/enoteca/solarium, denominato Palamerda Shitland in località Brown Bay (st prevista 35000 mq) con annessa concessione di costruire un porticciolo privato annesso al suddetto Palamerda...

(flack)

We’re famous, indeed... Carne, Carnet e Shitland su:

http://www.uncyclopedia.org/wiki/Shitland

Winnie’s Strategy

L’avvocato inglese Lewis Gordon Pugh, ben noto per avere nuotato per 20 minuti nelle gelide acque del polo per sensibilizzare l’opinione pubblica sul global warming, era da tempo a conoscenza che a due bracciate dall’Inghilterra, poco più a sud

dell’isola di Jersey stava succedendo qualcosa di insolito. Troppa gente stava arrivando a Mont Sant Michel senza alcun motivo apparente. Chiamò Winnie, di cui conosceva storia e meriti, e gli chiese se ne sapeva qualcosa. “Apparentemente c’è un gran casino ma in realtà le cose sono più semplici di quanto non sembri. Tutto ruota intorno al denaro. Se riusciamo ad eliminare il denaro, tutto si risolve in tempi rapidi.” “Un’utopia!” rispose Lewis. “Niente affatto! Non intendevo dire di eliminare il denaro nel mondo. Volevo solo dire che se impediamo a questa gente di trarre grandi profitti (se riusciamo a farli fallire ancora meglio!), si ritireranno da soli. Intuendo la situazione ho già registrato un atto che ne annullerà altri.” “Chiaro... non concederemo il nulla osta ad alcune richieste,,, vediamo: prot. n 634 - licenziatario: Winnicott Willaby, detto Winnie - concessione dello sfruttamento di 120 ettari per coltivazione di Helleborus Foetidus Mutans, i.e. Shit Tree Beh, questa cerchiamo di farla approvare!” “Passi alle altre, avvocato!.. prima facciamo meglio è... anche per il suo global warming “ “ah, dimenticavo, veda di fare passare anche il prot. n 823 - licenziataria: Fuller Katherine - concessione per lo sfruttamento del sottosuolo in località Goldshit tramite l’apertura di una cava di merda entro i limiti previsti dal PUS Protocollo sull’Utilizzo di Shitland, sostituendo alla parola sottosuolo la parola stiva” “Stiva?” “Stiva!”

(Myr)

Vigilia di Natale a Carlton Fields

“Cosa pensi, si potrà gestire tutto da qui, oppure... Non ci toccherà mica trasferirci in quell’isola di merda?” Formulando questa domanda Grande Merda appariva appena un po’ ansioso. Una goccia di tabasco gli schizzò sullo jabeau. “Non dimenticarti che noi siamo gli interlocutori più diretti del Fondatore, quindi in questa vicenda possiamo fare praticamente quello che vogliamo” rispose rassicurante Colui. Crepitìo della legna nel camino. Fuori, nel giardino, l’immancabile neve natalizia dello Yorkshire. “Com’è bella Carlton Fields a Natale...” disse Coui a bassa voce, guardando fuori. Riempì un altro bicchierino di elisir di Ratafià. “Sarà più bella a Gennaio, quando cominceranno ad arrivare i dollaroni da Shitland” rispose Grande Merda mangiando un altro marron glacé. “Ricordati che perchè tutto funzioni deve ralizzarsi questa benedetta Sintesi Anale. C’eri anche tu, no?” “beh, sì, ma non mi è sembrata una cosa così urgente” “Per te non c’è mai niente di urgente” “Non finchè non avrò finito i marron glacé e il Talisker” “Saresti perfetto in un Ministero Italiano” sibilò con disprezzo Colui.

(flack)

Chi son io?

Ma ancor di più, chi ero? Remember? ...The funniest thing about him is the way he likes to grow....

(Derek)

100%

La nave viaggiava tranquilla. Il tempo era buono, il mare calmo. Frau Hauptdenkazz era coricata a pancia in giù su una delle sdraio sistemate a prua. Il tanga, un po’ troppo ridotto per la verità, metteva in mostra l’intera mappa, ad esclusione del punto centrale, dove si allocava il maggiore giacimento terrestre, o almeno dell’emisfero boreale: l’isola di Shitland. Nella sdraio accanto a lei, Ciriaco “O’ Galantuomo” Capezzoni, uno dei “kvalioni” di Hoboken, sorseggiava un Berlucchi Rosè. Adesso era diventato il suo uomo. Frau Hauptdenkazz portava ancora sul corpo qualche livido per aver viaggiato dall’Europa agli Stati Uniti nascosta in una cassa di sci di hickory usati destinata a un negozio di vintage sportivo

del New Jersey, e una piccola ferita subita durante la rapina al Caesar’s Palace. Ma scoppiava di salute. E soprattutto era orgogliosa di quanto era riuscita a fare di sè in poco più di due anni: un corretto apprendimento della lingua tedesca, qualche ritocco plastico per assumere lineamenti più teutonici, una tintura ai capelli. Nessun ritocco, invece, al giro-natiche. Eppure, a tratti, si potevano ancora scorgere in lei i tratti una giovane apprendista cuoca, una rozza ragazzotta della Cornovaglia, tornita come un fuso e dalla pelle di pesca (Carnet 114). “Ciriaco, sei l’unico a sapere il mio segreto. E tu sarai l’unico ad aiutarmi a prendere tutto ciò che mi spetta”. “Sì, andremo lì, tireremo fuori le pistole e ci prenderemo tutto quanto: case da gioco, droga, prostituzione... tutto il business” “Ma no, Ciricao, cos’hai capito? Prenderemo tutto legalmente”. “Legalmente? che cazzo vuoi dire?” “Che io ho l’asso piglia tutto. Mio figlio, Santanico Hauptdenkazz***, presto dovrà chiamarsi con il suo vero nome, e cioè Santanico De Culo. E’ il figlio di Milord... cioè di quel pezzo di merda di Carnet De Culo”. “Ti sei fatta ingravidare?” chiese Ciriaco. “Quel che è successo è successo. Ma ho tutte le carte per rivendicare il 50% di Shitland... e se tu... mi dessi una mano a eliminare l’altro 50%...” Ciriaco alzò la mano sinistra, contò le dita dicendo: dieci, venti, trenta... poi alzò la mano destra, ultimò il conto fino a cento. Restò un po’ lì, poi un sorriso ebete si scolpì sul suo volto.

***”Ti chiamerò Santanico, come tuo nonno” mormorò (Carnet 141).

(flack)

Never believe in women

Frau Hauptdenkazz adesso era rimasta sola. Ciriaco aveva ostentato una vistosa erezione, ma lei non si era data disponibile, così l’uomo era anndato alla toilette a risolvere il problema in solitudine. Il suo sguardo viaggiava lontano, verso Shitland. Aveva rivelato solo una parte del segreto, ovviamente. E si godeva il suo progetto. O meglio, il progetto elaborato da lei e da Lady Cophetua. O meglio, il progetto elaborato da Lady Cophetua e da lei. O meglio, il progetto elaborato da Lady Cophetua.

Cominciò a canticchiare:

I have a large ass that goes in and out with me, And what can be the use of him is more than I can see... mmmm....mmmmm...... the thighs up to the waist; And I see him jump behind me, when I jump into my bed.

Nessuno avrebbe sospettato in Gwendaline una tale vitalità. Nessuno l’avrebbe creduta capace di rapine, di cambi di identità, di trasformismi così incredibili. E men che meno la capacità di fingersi una fantesca. Ma con la fama che aveva, e quell’interminabile fila di mariti morti, l’unico modo che aveva trovato per farsi mettere incinta da Carnet era stato quello di sostituirsi a una delle sue cameriere. Nei panni di Gwendaline gli aveva concesso sempre e soltanto l’intimità posteriore.

Quella sera di due anni prima Carnet era così obnubilato dal Borgogna che non la riconobbe, nella penombra della grande cucina di Bedford Square. Ed era così preso da se stesso che non la riconobbe mai. Ma quel figlio... quel figlio avrebbe dovuto riconoscerlo. Una volta che il piccolo Santanico fosse diventato l’erede, Carnet poteva essere eliminato. Era questa la solita regola di Lady Cophetua Hinselwood: prendere accordi con entrrambi i contendenti, e poi metterli l’uno contro l’altro. Adesso toccava a Ciriaco eliminare Carnet, ma Gwendaline sapeva che lady Cophetua avrebbe chiesto a Carnet di eliminare Ciriaco. Comunque fosse andata, lei avrebbe vinto.

(flack) Un’altro enigmatico personaggio, vero?

Quasi tutte le donne, prima o poi, ci riservano

una sorpresa. Gwen ce ne riserva più di una. La piccola Gwendaline! Lei e Carne si conoscevano fin da bambini, fin da quando era solito passare le vacanze estive nella casa di campagna di zia Ethelred, nella tenuta del Carnarvonshire. Lo zio Wulfstan, conte di Glamorgan, veniva a prenderlo alla stazione di Huddersfield con la Bentley guidata dal vecchio Winnie, autista e giardiniere nonché stalliere di famiglia. Li accompagnava Gwen, figlia della cuoca Jemima e del maggiordomo, il signor Hichens. Ma chi era DAVVERO questo signor Hichens? Ai lettori più esperti non sarà sfuggito il riferimento di Gwen (nei panni di Christine) alla sua appartenenza alla stirpe dei Pandemonium. Lei, sola in una stanza, parlando al nascituro, gli dice di volerlo chiamare Santanico, come il nonno. E quindi palmare che il signor Hichens altri non è che Santanico Pandemonium*, altro personaggio estremamente ambiguo della saga carniana. Uomo/donna, umano/bestiale/divino, diretto discendente da una stirpe di divinità egizie, Santanico Pandemonium non è un cattivo come gli altri, è un cattivo senza morale, con un’ancestrale odio per gli ariani e un millenario desiderio di vendetta. Ha voluto inserire i suoi geni in un personaggio che potesse presidiare il periodo londinese della nostra saga. La molteplice e variegata identità di Gwendaline/Christine/ Frau Hauptdenkazz la pone ferquentemente al centro delle nostre scene e - come richiesto dal Fondatore - con un ruolo di crescente importanza nella vicenda.

*Santanico Pandemonium (translated page from Wikipedia): Vampire regina e di attrazione principale al Titty Twister. Ha scintille al largo della vamps’ alimentazione frenesia quando si uccide Richie Gecko e uno stimolo-of-themomento ondata di bloodlust, scatenate da sanguinamento sua mano. Egli è il più rilevante dei due caratteri si uccide nel film. L’altro è che mostriamo nella Deleted Scenes sezione del Laserdisc e DVD dove Santanico (forma umana) si siede sul giro di un dazed e feriti biker (suonato da Gregory Nicotero Effetti della KNB). Holding il suo sguardo per un istante una seconda bocca (simile ad un mostruoso serpente) erutta dalla sua bocca e si morde la testa fuori. Ella è ucciso quando lei è impaled da un lampadario che viene abbattuto da Seth. Ella è svolto da Salma Hayek. Un contendente dimenticato

Da quando (grazie a Winnie) Shitland aveva preso il nome di HMS Shitland nel registro navale, sui porti della Manica fervevano grandi manovre. I Royal Marines avevano l’ordine di abbordare l’isola, prenderne il comando e trasferirlo al commodoro Theo Peacock, di Leeds.

(Jason)

Royal Geological Institute Bulletin

Il bollettino diffuso dai ricercatori del Royal Geological Institute era allarmante: in vista della flotta inglese, l’Isola di Shitland (che da oltre un anno faceva già impazzire cartografi, fiscalisti e geologi) ripiegava su se stessa e sembrava ritornare sui suoi passi. Ma nel frattempo la sua massa era aumentata. Adesso il rischio di collisione con l’eurotunnel era quasi una certezza.

(flack)

Che dire?

Sono a letto con la febbre, e ci sto bene perché è bellissima! E’ bello essere a letto con la febbre, dovrebbero provarlo tutti, almeno una volta nella vita. L’unico neo, è che non si riesce a copulare, ma a questo si può ovviare in maniera autarchica, una volta che il ragno buca l’aperitivo. E squadretta l’alma negletta, surrogando il volo pindarico. Auguri di buon anno.

(Claudio Fraudolento)

Shitland’s final trip

Il giorno dell’ultimo dell’anno, verso l’imbrunire, l’isola di Shitland ormai in navigazione da giorni, aumentò mostruosamente le sue dimensioni e risalì verso la Manica. Un enorme onda melmosa si avvicinò paurosamente alle coste, occupando lo spazio di mare tra Calais e Dover. L’impatto con il tunnel sotterraneo non fu violento, ma le stutture del sottopassaggio, che fortunatamente in quel momento era deserto, vennero inglobate nell’isola e riempite di liquame. A mezzanotte in punto l’enorme massa fecale si incastrò esattamente tra le coste, come una diga. Non

appena questo avvenne, la sostanza di cui era composta l’isola, come per una oscura reazione chimica, prese a solidificarsi rapidamente. Il Regno Unito adesso era una penisola e il Principato di Shitland era diventato l’unico collegamento tra la terra ferma e le terre britanniche. Un collegamento di merda, ovviamente, anche se estremamente indurita. D’altra parte, di che cosa poteva essere fatto un collegamento tra i due popoli più avidi e presuntuosi d’Europa?

Quesi nessuno dei contendenti al possesso di Shitland immaginava che adesso la posta in gioco era diventata altissima.

(flack)

Un altro passo verso il raggiungimento della sintesi anale

Alla luce dei fatti e degli accadimenti è a questo punto necessario prendere atto di un aspetto per così dire scientifico della questione. La traslazione di Shitland, con le conseguenti implicazioni politiche, l’azione apparentemente convulsa e disordinata dei personaggi di questa storia, la sofferenza profonda di Carne/Carnet, agnello sacrificale e insieme demiurgo portatore e cercatore di conoscenza, possono in qualche modo essere spiegate positivisticamente e laicamente.

In tutta semplicità va considerata l’essenza della merda.

Fondamentalmente la merda non è una fonte di energia primaria come ad esempio, il petrolio, il carbone o il metano. La merda è un vettore energetico, vale a dire, la merda non esiste libera in natura, ancorché sia molto abbondante, ma va prodotta.

Questa verità giace nell’inconscio dell’uomo dai primordi, ma è solo attraverso la comparsa messianica di Carne di Culo che di recente ne è avvenuta l’epifania. Ancorché ciascuna delle “personae” della nostra storia, homo homini lupus, cerchi di trarre più o meno debito vantaggio dalla merda, sta di fatto che tutti altro non sono che pedine di un grande disegno, di cui Carne è il testimone vivente, il destinato a mostrare la sintesi. La sua duplicità attiene alla duplicità delle pulsioni: un Carne di Culo aperto alla maturazione, all’impollinazione riproduttiva e un Carnet ancora legato alla fase anale dei possessi, del denaro e dei piaceri autoriferiti. Ma è la presa di coscienza col conflitto che ne segue, a dare pieno significato alla ricerca della sintesi anale: da qui tutti i comportamenti dei personaggi prendono luce. Ognuno con le proprie debolezze e i propri fini, ma da ora con la consapevolezza che un cesso di forma quadrata come la serie Conca della Ideal Standard non dovrà esistere mai più.

Così, semplicemente, si può assumere per vera l’affermazione: “Un momento, sto cagando! Che cosa volete dal Fondatore?”

(Derek)

Prologo

Scritto nell’antica lingua di Shitland, il Prologo (Prataskjsh nell’originale) usato qui dagli autori come introduzione all’opera epica Carne di Culo (intesa con questo titolo l’intera trilogia Carniana) è la fedele trascrizione dell’unico reperto archeologico dell’isola: una tavoletta in merda essiccata risalente al 3 secolo a.C. e attualmente conservata al British Museum. Per molti anni l’iscrizione, quantunque scritta con caratteri romani, è rimasta indecifrabile.

Ai Yskrementaj nimpha magnut ka su ittru mannkis domnut stangey mankut ascul suplicy trid! mastruz natìk globul inti-litrid

Cipe suplicy tus manky pugnàk!

spake superby iro Kul-a-Cargnàk vit ise wuttka sre serpicularj Mannkis prughenji duto inghra-arj!

Upra meis actis vide etr uga meis aklù neis rataplj ank neis va chulaklù ant meis swishittlj velama preomenisk meit ameikus it runt affy carpisk

tiki scrufekis iste meis lukklamy tiki deflùss mellsy meis wuttkamy genis Adjamul swertis cum’nkè Lissa Burtàan Tei werta menjekè

Neiss sbugjerd induwin ahmanihr! leis dika meis trunphy dehrrir! Meis kul rinse aik fur strukaperrez ashmen-is tak eis entem barrez

Letty veirs bucha bucha an olhis am nank olta koltàs em kul welfis Figazur spargy neis almer caghjur em kul intruk kerras dem fljur!

Meir weirr gudak ank intril entuyl trel actis ubra leis muf Teis Devuyl cus le gudàz trafulgry mad infruk littsa am Gudda ir skalpekta kuk!

La sua interpretazione, peraltro lacunosa e passibile di molte critiche, si deve a Sir Euston Meruris, maestro d’occultismo e al contempo agente dei servizi segreti inglesi che alla fine della seconda guerra mondiale aveva aderito alla Brown Gate – una derivazione della Società Esoterica Gallese – e poi fondato una sezione inglese dell’Ordo Merdiensis, tra le cui attività ci fu anche quella di decrittare il “lapis fecalis” rinvenuto a Shitland.

Oh Grande Musa Escrementa che troneggi sul Posteriore Umano accogli la supplica di questo Membro Virile! offri le tue natiche ai miei Emisferi Cerebrali

Accogli la supplica di questo indomito uomo! chi ti parla è Carne di Culo l’eroe sublime colui che vuole coi tuoi auspici riscattare l’indegno compito della Stirpe Umana!

Vigila sulle mie gesta e guida il mio sfintere nelle battaglie come nel talamo Metti sul mio cammino scivoloso validi amici e solidi appigli per procedere

A te dedicherò ogni mia conquista! a te devolverò il frutto delle mie gesta! affinchè il destino della Stirpe d’Adamo sia illuminata dalla Tua Luce Marrone

Deh non smentire gli aruspici che mi narrano come il vincitore! Abbi pietà e dài forza al mio Culo preservalo da ogni attacco o tentazione

Concedi le tue amorevoli grazie alfine a colui che l’intera vita ha votato al Culo Non esitare nel dispensare fortuna a chi porta confitto dietro il tuo vessillo!

Possa tu a lungo sospirare di estasi per le gesta di questo Tuo Devoto al pari del piacere che provi nell’elargire agli dei il tuo indomito coccige!

(traduzione di Klaus Koriza)

(flack)

Dal carnet di Carnet

pro-memoria cose urgenti:

mandare delegazione a Bruxelles per riconoscimento Stato di Shitland decidere se entrare in Eurolandia decidere bandiera decidere moneta, nome, grafica, cambio ecc decidere quota pedaggi da e verso Europa

rivedere licenze (le abbiamo già spedite???) verificare quote azionarie di Shitland assumere un commercialista angelico per paradiso fiscale varie

(flack)

Ancora un passo verso la S.A. - Intervista

-Professore, che massa stima possa avere Shitland? -Non meno di ottanta trilioni di tonnellate, ritengo. -Grazie. -Prego. -Si figuri -Ma si immagini. Un breve silenzio -Ah, giovanotto, lei si rende conto che E = mc2 ? -Sarebbe a dire, Professore? -Sarebbe a dire che l’energia totale è pari alla massa della merda per il culo al quadrato.

NON SO SE MI SPIEGO

(Derek)

Shitland Overbooking

(dal Times, january 3rd, 2008) Aumentano in progressione geometrica le prenotazioni per le Terre della Merda, The Shitlands cantate dai nostri gandi poeti...”my heart’s in the Shitlands, my heart is not here...”. Gitanti, escursionisti, windsurfers, trakkers, avventurieri, turisti, imprenditori e finanzieri sono in coda agli sportelli dell’Ufficio Immigrazione di Shitland per ottenere un permesso di accesso. Mrs. Katherine Fuller, Ministro degli Esteri del nascente stato di Shitland ha dichiaratoin una conferenza stampa che per il momento sono bloccate tutte domande per ottenere licenze di sfruttamento di Shitland. Il WWF ha diramato un allarme che mette in risalto i rischi di una possibile speculazione selvaggia su quello che, allo stato attuale, è l’unico territorio completamente incontaminato di tutta l’Europa, una veri oasi ecologica dove albergano numerose specie protette. L’isola di Shitland, attualmente registrata anche come natante nel Registro Navale Britannico, è un rarissimo caso di terra migrante: partita alcuni mesi orsono dalle coste del Sussex, ha navigato parecchio prima di assumere la sua configurazione attuale. Accese sono le contese per il possesso dell’isola, rivendicata dalla Famiglia De Culo che ne mostra un regolare atto d’acquisto siglato nel 2007. Indubbiamente vi è un problema politicogiurisdizionale che mai si è presentato prima d’ora, problema accentuato dall’oscuro destino di questa terra che fino al 2005 era registrata al catasto inglese come un principato semideserto che non interessava a nessuno per via delle sue coste maleodoranti e per la cattiva fama che aleggia sulla sua storia. Quello che si sa per certo è che la Regina Vittoria delegò Lord Archibald De Culo al controllo della giurisdizione che però visse una vita di contese con gli eredi del Pirata Bates, i più grandi proprietari terrieri dell’isola che rivendicavano continuamente il possesso e il rettorato della contrada. L’ultimo dei Bates, Romanoprody Bates, ridotto all’indigenza dal una vita dissoluta e dall’uso di droghe allucinogene, ha alienato il bene che gli era stato finalmente riconosciuto dalla Regina quando era ricoverato al St. Archibald Hospital di Reading, pochi giorni prima della sua morte, avvenuta per l’esplosione di una sonda per rettoscopia.

(flack)

Già una volta era successo...

Nelle Cronache Anglosassoni, grande raccolta di annali che coprono la storia di quel popolo dal 445 al 1150, troviamo la seguente annotazione: “Nell’anno 990 Sigerico fu consacrato arcivescovo; nello stesso anno, si recò a Roma per il palio”. Il resoconto è un documento di straordinario interesse, in quanto l’unico itinerario completo in nostro possesso di un pellegrino anglosassone a Roma. Roma è sulla via di Gerusalemme, e fin dal IV secolo, i pellegrini transitano numerosi

lungo la direttrice romea per compiere il lungo e arduo viaggio. Nel 640, quando Gerusalemme cade sotto l’Islam, il flusso di devoti viandanti diretti in Terra Santa si arresta, per riprendere in pieno nel tardo Medioevo, e solo a intervalli durante le Crociate. Roma diventerà per diversi secoli l’unica meta di pellegrinaggio. Ma nel 990, secondo i diari segreti del viaggio di Sigerico poi riportati in parte nel 1136 nell’Historia regum Britanniae, conservati dall’Alfiere del Mondo di Sopra, avvenne un altro fatto straordinario: una lingua di terra marrone (proprio quella che permise il pellegrinaggio via terra) unì l’Inghilterra alla Francia. Il fenomeno non durò a lungo, tant’è che gran parte dei pellegrini che accompagnavano Sigerico nel viaggio di ritorno perirono nello storico naufragio dell’anno 1000 durante la traversata della Manica. Se due più due fa quattro significa che la lingua di terra marrone non c’era più e che anche i bretoni se ne dovevano rimanere in Bretagna.

Ma cosa successe tra il 990 e il 1000? Perchè le cronache del tempo furono così parche di informazioni? Perchè solo nell’antologia di racconti Mabinogion (XII secolo) se ne parlò riferendo che un discendente del re inglese Uther Pendragon fu nominato principe della Brownland? E Perchè solo Winnie sa che questo principe fu inghiottito dalla sua nuova terra e non fu mai ritrovato?

Kate Fuller, nella odierna conferenza stampa, ha preannunciato una commissione di inchiesta che non solo dovrà indagare su questi misteri ma soprattutto, sulla base delle precedenti sentenze delle cause promosse contro gli USA dagli Indiani d’America, rivendicare eventuali diritti di proprietà sulle coste dei due paesi confinanti. Con un po’ di commozione ha ricordato anche il centosedicesimo anniversario della nascita di John Ronald Reuel Tolkien, grande amico di suo nonno.

Post Scriptum La terra d’origine di Pendragon sarebbe, secondo il Lebor Gabála Érenn, nella Scizia (connessione questa che troverebbe conferma nel nome latino di scoti, attribuito a tali popoli): il tragitto compiuto dalla Russia alle isole britanniche avrebbe toccato l’Egitto (!), la Spagna e le coste del Mediterraneo.

(Myr)

Dal satellite...

Grida di allarme dalla comunità scientifica dopo la solidificazione di Shitland: “I venti del nord est non riusciranno più a raffreddare a sufficienza il mare e dunque non si attiverà il meccanismo che porta al rimescolamento dei vari strati dell’ex canale della Manica. Le acque resteranno troppo calde per potersi inabissare dando vita alla corrente fredda di ritorno verso Sud che costituisce il motore del ricambio, il respiro che mantiene vivo il mare. E, come sempre avviene negli ecosistemi, il danno trascina un altro danno. La mancata risalita dei nutrienti dai fondali, causata dal blocco delle correnti ascensionali, provocherà un crollo delle microalghe, la base della catena alimentare. Non è finita. Meno cibo e più caldo vuol dire minore capacità di assorbimento di anidride carbonica. Cioè un ulteriore danno, un fattore che andrà ad aggravare l’accelerazione dell’effetto serra che è la causa del problema. Si calcola che ogni ciclo di scompenso dell’ex canale farà accumulare in cielo l’anidride carbonica che si libera quando bruciano 5 mila ettari di bosco.”

A seguito di questo allarme Kate Fuller (Ministro dell’Ambiente ad interim) ha convocato in serata una conferenza stampa presentando agli ambientalisti il progetto di un canale destinato a ripristinare il flusso della corrente del golfo. Sgombrato il campo da queste preoccupazioni (nella sua veste di Ministro dei Lavori Pubblici ad interim) ha sunito iniziato ad analizzare il business plan dell’opera. Il pedaggio di migliaia di navi dirette ai porti del nord Europa (aggiunto a quello del traffico stradale tra Francia e Inghilterra) avrebbe fatto di Shitland una vera e propria potenza economica.

PS: siamo in attesa che il cartografo ci fornisca una mappa dettagliata.

(Myr)

Era già successo...

Antiche leggende parlavano di un’isola che si era staccata dal continente ed aveva viaggiato verso nord (era quello il natante che aveva trasportato i celti giunti dall’Egitto sulle coste settentrionali della Francia). La terra aveva cercato di allungarsi fino a toccare le coste inglesi ma una terribile tempesta lo aveva impedito generando così jersey, guersney e wight... (Jason)

The Big Cake

Lady Cophetua Hinshelwood scese frettolosamente dal taxi. Non veniva in Baker Street dal 1960. Suonò al 221B e come di consueto venne ad aprirle la governante, Mrs Hudson. La vecchia doveva avere più di duecento anni, ma saliva le scale agevolmente. Lady Cophetua fu introdotta nello studio. “Immagino vorrà scusarmi se non mi alzo” disse l’investigatore con una punta di ironia. Infatti, malgrado il pesante plaid che gli copriva le gambe non era difficile scorgere una sedia per disabili. “... La prego, si accomodi su quella poltrona”. Rimasero per un po’ in silenzio. Malgrado l’uomo fosse decrepito, il suo sguardo era ancora acuto e penetrante; e il naso sottile aquilino, anche se molto raggrinzito, conferiva ancora alla sua espressione un’aria vigile e decisa. Il mento era prominente e squadrato, tipico dell’uomo d’azione. Le mani, ormai ossute e tremebonde, erano invariabilmente macchiate d’inchiostro e di scoloriture provocate dagli acidi, e possedevano ancora un tocco straordinariamente delicato. “Madame, quello che mi avete chiesto esula dai miei normali compiti. Io mi sono sempre occupato di smascherare assassini, ladri... non di spionaggio politico o industriale...” “Mr Holmes, non tiratela per le lunghe. Cosa volete dirmi, che non avete scoperto nulla?” “Niente affatto, Milady. Volevo solo dirle che questa... ricerca, le costerà un bel po’ di quattrini. Sa, non è tanto per il mio onorario, ma è per il Dottor Watson. Quel povero vecchio ha dovuto girare mezza Europa prima di darmi modo di tirare le fila di questa matassa!” “Parlate, Mr Holmes. Avrete tutto ciò che vi serve” “Bene, ma dovrete prevedere anche un discreto stanziamento di mezzi per la vostra difesa, poichè immagino che entro due giorni alcune persone tenteranno di uccidervi” “Chi? Ditemi chi.” “Praticamente tutti coloro che vantano qualche diritto sull’Isola di Shitland, oggi terraferma. Quando si saprà che voi state per entrare in possesso dell’intero territorio in oggetto, molti si arrabbieranno.” “Che s’arrabbino pure, non è la prima volta che mi faccio dei nemici” “Non si tratta di nemici normali. In primo luogo il Regno Unito e la Repubblica francese. Entrambi stanno rivendicandone la territorialità, ed entrambe hanno una montagna di scartoffie, tutte utilissime.” “Tutto qua?” “No, Milady... C’è mister Di Culo, che a rigor di logica è il legittimo proprietario di Shitland. Ha poche carte, ma sono carte determinanti. E il giorno che scoprirà che voi avete... spinto miss Gwendaline tra le braccia del fratello, e che adesso Miss Gwendaline alleva un giovane De Culo... Non dimenticate che Mis Gwendaline vi ha nominato curatrice di tutti i suoi beni e quelli della sua famiglia, e questa cosa a Mr Di Culo non farà certo piacere”. “C’è altro?” “Una lunga lista, Madame. C’è Miss Fuller, che forse sta concupendo Mr Di Culo. C’è anche una organizzazione criminale italiana, che ha già ottenuto molte licenze edilizie, e forse ha fatto un accordo con Mr Carne, o con il fratello...” “Quell’imbelle!” sibilò Lady Cophetua. “Poi c’è di mezzo questa donna, o transessuale egiziano, credo. Mr Pandemonium... mi sembra che si chiami... Santanico.”

“E’ il nonno del bambino, non c’è alcun problema” “Ma con lui c’è il signor Jason Spengler, che accampa qualche vincolo d’eredità...” Lady Cophetua sospirò. “A questi dobbiamo aggiungere Mr. Capecelatro, detto O’Infante, che ha fondato una società, anche se non sembra che abbia tutti i permessi...” “Mr Holmes, mi state annoiando...” L’anziano investigatore accese una delle sue pipe ricurve e si aggiustò il plaid sulle gambe ossute. “Madame, c’è un’altra cosa che dovete temere...” “Mr Holmes, mi volete proprio spaventare” disse la nobildonna con una risata. “No, Madame, non scherzate. C’è un uomo molto misterioso, in questa vicenda.” “Gli uomini misteriosi in genere sono imbecilli” “Vi consiglio di tenere d’occhio Winnie, il vecchio chaffeur” “Winnie? Non dite sciocchezze, Mr Holmes” “Quello che voi credete un autista è un mago potentissimo. Un uomo che nel dopoguerra ha aderito alla Brown Gate – una derivazione della Società Esoterica Gallese – e poi fondato una sezione inglese dell’Ordo Merdiensis. Pare che sia uno dei due Custodi delle Porte, un ruolo di assoluto vertice in una delle più accreditate congregazioni esoteriche di tutti i tempi! E Shitland è un luogo segnalato in tutti i manuali di esoterismo come “il luogo della sintesi anale”. “Dovrò cercarmi un portafortuna” mormorò Lady Cophetua.

(flack)

Oh, Winnie...

E finalmente ci siamo arrivati. Winnie possiede una vecchia Morris, che tiene nella vecchia rimessa della ditta Pride & Clarke, 158 Stockwell Road, abbastanza vicino alla Battersea Power Station, quella che sembra un tavolino impero rovesciato. La macchina, verdolina, è appoggiata sui tacchi, ed è tenuta in perfetta efficienza. All’interno un apparecchio CB Lafayette abbondantemente modificato, sintonizzato sul canale 40. La stazione Controllo Mago.

The Michelangelo Antonioni’s Blow-Up Filming locations.

The first scene (with the mimes acting) was filmed on the Plaza of The Economist Building (Piccadilly, London, 1959-64, project by Alison and Peter Smithson).

The park scenes were filmed at Maryon Park, Charlton, southeast London, and the park is little changed since the making of the film.

The street with the many maroon-coloured shop fronts is Stockwell Road, and the shops belonged to motorcycle dealer Pride & Clarke .

The scene where Thomas sees the mysterious woman from his car, then proceeds to follow her, was shot in Regent Street, London. He stops at Heddon Street, where the cover shot of David Bowie’s Ziggy Stardust LP was later photographed.

(Derek)

Timori

Kate stava studiando le carte che i consulenti di economia internazionale le avevano sottoposto. Nessun problema sembrava ostacolasse i piani finanziari della nuova nazione ma. Ma Kate sapeva che.

La sua esperienza le suggeriva di non sottovalutare tutti gli altri problemi... Francia e Inghilterra, con la loro burocrazia, avrebbero impiegato mesi ad intervenire ma. Ma quello che la preoccupava erano i poteri forti e lei sapeva da chi erano orchestrati. Carne et Carnet erano gemelli e, pur diversi nei confronti delle avversità, erano simili, entrambi soggetti alle seduzioni del mondo e facili da eliminare dalla scena (per loro era predeterminato un diverso destino). Dottor Mouse e Colui non si sapeva bene da che parte stessero, ma per il momento non sembravano pronti ad intervenire. La preoccupazione maggiore, e lei lo sapeva bene, veniva da Londra anche se la criminalità organizzata italiana non era da sottovalutare. Per fortuna c’era Winnie, sicuramente dalla sua parte.

Bisognava trovare un alleato. Nella sua funzione di Ministro degli Esteri chiamò subito il Foreign and Commonwealth Office. Sapeva infatti che il documento strategico del 2 dicembre del 2003 elencava una serie di priorità:

1. Garantire la sicurezza globale dal terrorismo e dalle armi di distruzione di massa 2. Proteggere il Regno Unito da immigrazione illegale, traffico di droga e dalle organizzazioni criminali internazionali. 3. Un sistema internazionale basato sul rispetto delle leggi, per prevenire e risolvere conflitti e dispute territoriali. 4. Promuovere un’effettiva politica di sicurezza europea di vicinato. Per il Regno Unito Shitland avrebbe potuto essere un buon alleato, almeno su questi punti.

La misero subito in contatto con un solerte funzionario del SISBO (nipote del commodoro Peacock, ci tenne a dire) che con estrema cortesia le rammentò che non esistevano raporti diplomatici tra UK e SL ma che sarebbe stato lieto di conversare con lei durante la settimana successiva poichè la giornata volgeva al termine ed anche la settimana lavorativa. “Cazzo!” pensò Kate “il mondo va a puttane e questo coglione deve pensare al suo giardino!”

(Myr) (flack)

E’ andata bene

UNITED NATIONS ORGANIZATION EUROPEAN COMUNITY

The International Court of Justice

Shitland’s State Foundation Territorial and Maritime Dispute (France v. United Kingdom)

Treaty established by the Charter of the United Nations, which provides that all Member States of the United Nations are ipso facto parties to the Court’s Statute.

Ci serve una casa

“Ci serve una casa. - disse Carnet - Non possiamo tutte le sere tornare a dormire a Calais o a Dover. E poi ci serve una sede dove ricevere le delegazioni. Pensavo a qualcosa di decoroso, senza esagerare con il lusso. Potremmo ingaggiare qualche architetto e dirgli di copiare qualche palazzo reale francese... li trovo molto chic.” Carne aveva ben altri pensieri per la testa, ma una casa poteva essergli comoda. Se avesse avuto una stanza con un letto tutta per lui, avrebbe potuto tentare di scopare Kate come si deve, senza fretta e senza urgenze. “Ok, chiama pure un architetto, ma non francese per favore. Hai una vera fissazione, con questi francesi...” “Ho imparato le bon vivre quando vivevo con mamma a Pigalle”. Carne telefonò a Kate per darle la buona notizia, ma Kate aveva staccato il telefono. Dopo il rifiuto di quell’imbecille degli esteri inglese, aveva provato con i francesi, e il sottosegretario agli esteri gallico aveva subito raccolto l’invito, sperando di portarsela a letto la sera stessa. Adesso Kate stava cenando com Monsieur Taffery a la Sole Meuniére, un grazioso ristorantino di Calais.

1. On 6 January 2008 is founded the State of Shitland (hereinafter “Shitland”) filed in the Registry of the Court (and in Royal Marine Register) an Application instituting proceedings against the Republic of France and the United Kimgdom in respect of a dispute consisting of “a group of related legal issues subsisting” between the two States “concerning title to territory and maritime delimitation in the area between the two states” the new land allocated in the sea crossing from Dover (in Kent, England) to Calais (in Normandie, France). Acctually is the shortest route from the UK to northern France, across the sea called the English Channel. (for the geographical context of the case, see sketch-map below).

2. In its Application, Shitland must found the jurisdiction of the Court of Shitland on the provisions of Article XXXI of the American Treaty on Pacific Settlement signed on 30 April 1948, officially designated, according to Article LX thereof, as the “Pact of Shitland” (hereinafter referred to as such) as well as on the declarations made by the Parties under Article 36 of the Statute of the Permanent Court of International Justice, which are deemed, for the period which they still have to run, to be acceptances of the compulsory jurisdiction of the present Court pursuant to Article 36, paragraph 5, of its Statute.

3. Pursuant to Article 40, paragraph 2, of the Statute of the Court, the Registrar immediately communicated the Application to the Government of Shitland; and, pursuant to paragraph 3 of that Article, all other States entitled to appear before the Court were notified of the Application.

4. Pursuant to the instructions of the Court under Article 43 of the Rules of Court, the Registrar addressed to States parties to the Pact of Shitland the notifications provided for in Article 63, paragraph 1, of the Statute of the Court. In accordance with the provisions of Article 69, paragraph 3, of the Rules of Court, the Registrar moreover addressed to the Organization of Shitland State (hereinafter the “SH”) the notification provided for in Article 34, paragraph 3, of the Statute.

5. The Registrar subsequently transmitted to that organization copies of the pleadings filed in the case and asked its Secretary-General to inform him whether or not it intended to present observations in writing within the meaning of Article 69, paragraph 3, of the Rules of Court. The SH indicated that it did not intend to submit any such observations.

5. By an Order dated 6 January 2008, the Court fixed 6 January 3008 as the time-limit for the rights of De Culo Family over Shitland.

6. Article I of the 1928 Treaty provided as follows: “The State of Shitland recognises the full and entire sovereignty of the European Comunity. The Republic of France and the United Kingdom recognises the full and entire sovereignty of the State of Shitland over the islands of Saint Merda, Anal Providencia and Santa Clysteria and over the other small islands, islets and reefs forming part of the Shitland Archipelago.

7. The Court has noted that there are certain differences between the original text of the Treaty and the French and English translations prepared by the Secretariat of the League of Nations. In particular, the term “shit” in English, which appears in the first and second paragraphs of Article I of the Treaty, is translated as “chit” in French and “galuchos” in English rather than “galuches”. For the purposes of the present Judgment, the Court will, in quotations, use the translation prepared by the League of Nations. However, it will employ the word “shit” rather than “galuscios” when the Court itself refers to the first paragraph of Article I and will not use any geographical qualification when referring to merda, merde, galusci, stronzi, escrementi, diarrea, cacca, cache, culo, culaccio, ass, cule.features named in the second paragraph of Article I. This approach is without prejudice to the physical and legal characterization of these features.

8. The jurisdiction of the Court as regards the question of sovereignty over the Channel sea. The next question for the Court to answer is whether the issue of sovereignty of Shitland by the 2008 Treaty within the meaning of Article VI of the Pact of Shitland. Court issue the end of contending for that thee three maritime features (United Kingdom, France, Shitland) and establish the sovereignty of Shitland over Shitland Sea, determined in 120 marine miles in north and south direction fron Shitland Coasts . That provision is only explicable on the basis that it was necessary to put Shitland sovereignty over the Shitland Archipelago contained in the first paragraph of Article I.

9. European Comunity submits that by agreeing to the inclusion of the second paragraph of Article

Done in French, in English and Italian, the French text being authoritative, at the Peace Palace, The Hague, this thirteenth day of December, two

thousand and seven, in three copies, one of which will be placed in the archives of the Court and the others transmitted to the Government of the State of Sitland, the Government of the Republic of France, the Government of the United Kingdom respectively. (Signed) Rosalyn HIGGINS, President. (Signed) Philippe COUVREUR, Registrar. (Signed) Armando BREVIGLIERI Onu Observer

Vice-President AL-KHASAWNEH appends a dissenting opinion to the Judgment of the Court; Judge RANJEVA appends a separate opinion to the Judgment of the Court; Judges PARRA-ARANGUREN, SIMMA and TOMKA append declarations to the Judgment of the Court; Judge ABRAHAM appends a separate opinion to the Judgment of the Court; Judge KEITH appends a declaration to the Judgment of the Court; Judge BENNOUNA appends a dissenting opinion to the Judgment of the Court; Judge ad hoc GAJA appends a declaration to the Judgment of the Court. (Initialled) R. H. (Initialled) Ph. C.

(flack)

E’ andata bene!

La stampa da tempo riportava articoli di questo stampo:

“Un disastro economico senza precedenti La vera ragione per cui il tunnel sotto la Manica ha fatto e continua a fare parlare di sé non risiede nelle sue misure da record o nell’audacia di un progetto avveniristico, bensì nell’essersi rivelato un disastro economico senza precedenti, in grado di mettere sul lastrico i 741.000 piccoli investitori privati (in larga parte francesi)”

La notizia che un’isola mobile aveva inglobato il tunnel rendendolo del tutto inutilizzabile aveva tranquillizzato il Ministero dell’Economia inglese. Questo imprevisto aveva tolto di mezzo una sanguisuga e le perdite sarebbero state distribuite a pioggia sugli investitori francesi. Meglio di così non poteva andare!

La notizia che un’isola mobile aveva inglobato il tunnel rendendolo del tutto inutilizzabile aveva tranquillizzato il Ministero dell’Economia francese. Questo imprevisto aveva tolto di mezzo una sanguisuga e i 741.000 investitori francesi che stavano per perdere tutto sarebbero stati risarciti dalle assicurazioni inglesi. Meglio di così non poteva andare!

Le assicurazioni inglesi, alla notizia che un’isola mobile aveva inglobato il tunnel rendendolo del tutto inutilizzabile, stavano seriamente pensando a portare i libri in tribunale quando il riconoscimento ufficiale dello Stato di Shitland aprì un nuovo scenario: Shitland era giuridicamente responsabile del danno. La loro sopravvivenza non era più in dubbio. Meglio di così non poteva andare!

Kate, analizzando costi e profitti del sistema di pedaggi stradali e marittimi, non aveva trascurato le conseguenze del riconoscimento ufficiale di Shitland, primo fra tutti l’indennizzo ai due stati confinanti per i danni inflitti ai due tratti di costa cancellati nel momento in cui Shitland si era arenata. Non andava nemmeno trascurato il danno prodotto al tunnel che avrebbe dovuto essere rimborsato. Il business plan che Kate stava analizzando la tranquillizzò: erano sufficienti 5 anni di pedaggi per raggiungere il pareggio. Meglio di così non poteva andare! (Jason)

Stava andando bene...

Il funzionario del SISBO non era così stupido come sembrava: rimandando, con la scusa del fine settimana, l’appuntamento con Kate aveva ben due-tre giorni per riuscire ad elaborare una strategia vincente. Non sapeva ancora che Shitland sarebbe stata riconosciuta dalla International Court of Justice ma nell’eventualità che ciò succedesse era sicuramente bene prendere tempo. Per avere un consiglio chiamò subito

suo zio, il commodoro Peacock, per riferirgli la richiesta di Kate. “Bravo!” “Ho fatto del mio meglio, zio.” “Chiamami commodoro e dammi del Lei, queste telefonate sono sempre intercettate. Non dire altro, so cosa fare.” “Cosa ha in mente, commodoro?” “Andrò a vedere giocare il Chelsea.” Gli intercettatori avrebbero pensato ad un linguaggio cifrato e lui avrebbe guadagnato un po’ di tempo per incontrare il nipote (il giovane Peacock sapeva che lui teneva per il Leeds e, se non era scemo come sembrava, sarebbe andato alla sede londinese del club).

Chi desiderasse alcune informazioni sulla famiglia Peacock può cliccare qui. (link a CARNET DE CULO Chapter 7 - In pursuit)

(Myr)

Visto l’assetto definitivo

Vista la configurazione definitiva assunta da Shitland, divengono chiare alcune cose: 1) La ragione del suo nome 2) Gli intrighi e i giochi di potere che ruotano intorno ad essa 3) La vasta presenza di figure di basso valore e scarsa moralità

(flack)

Tornano i Peacock

Da quando il Leeds era scivolato dalla Champions League alla Football League One (la serie C del campionato inglese) le sedi dei Local Clubs erano divenute sempre più modeste. Il commodoro Peacock uscì dal suo ufficio della Naval Intelligence mimetizzato nei fondi di Sant Martin in The Field, si incamminò lungo lo Strand, si fermò a leggere il menu di Simpson controllando di non essere seguito, attraversò la strada e imboccò una piccola via, la Tavistock, dove una volta c’erano gli uffici di Time Out, girò a destra (non c’era altra possibilità) e continuò a camminare, Raggiunse i cessi pubblici, situati sul lato orientale del Jubilee Market. Non era il posto ideale per avere la sede del proprio club ma il costo per un affitto qualsiasi altro posto non rientrava nelle possibilità dell’associazione. Scese una scaletta e suonò. “Benvenuto, Commodoro! Speriamo che quest’anno sia migliore...” Erano anni che sentiva questa frase. Si toccò le balle e chiese: “Mio nipote è già arrivato’” “Sì, da circa un’ora ma ora non c’è, è la terza volta che va a pisciare, mi sembra nervoso” “E’ giovane...” si limitò a dire il commodoro sperando che la conversazione non finisse sul tempo e che non gli venisse chiesto di pagare la quota annuale. Proprio in quell’istante entrò il nipote. “Piacere di vederla, commodoro!” “Qui non ci intercetta nessuno, chiamami zio” “Sì, zio” “Ora non perdiamo tempo e raccontami tutto, dimmi come la pensi e concludi con quello che faresti” La situazione era davvero troppo complessa per ridurla a tre aride risposte. Come fare a spiegare allo zio, peraltro un po’ rincoglionito, che non si trattava solo di una faccenda di interesse nazionale. Non voleva peraltro essere scortese ricordando al commodoro che sua cugina, la bella Ellen (madre di tre figli) dopo 11 anni di tranquillo tran tran aveva lasciato casa e famiglia per mollarla all’autista. La fuga della ragazza col bellissimo Carmine Caruso aveva coinciso con l’esclusione della stessa dall’eredità e tutto era andato al fratello Tobia. Il coglione era poi finito tra le grinfie della Culona che, non era mai stato provato, non impiegò molto a sopprimerlo ereditando a sua volta tutto il patrimonio, comprese le fabbriche della Salsa. Qui entrava in ballo la famiglia Fuller, depositaria del segreto dell’Helleborus Foetidus, ingrediente essenziale senza il quale persino la salsa rubra della cirio avrebbe potuto diventare leader di mercato. Ora bisognava anche fare capire al vecchio che sarebbe stato meglio per entrambi pensare ad un futuro agiato, a spiagge esotiche dove trascorrere

nel lusso il resto della vita piuttosto che lasciarsi intaccare le ossa dalla nebbia. Kate Fuller, della famiglia Fuller sopra citata, aveva bisogno di loro e loro avevano bisogno di lei per rientrare in possesso della parte perduta di eredità. Sapeva che il vecchio, prossimo alla pensione, sperava in una ultima azione militare che avrebbe aggiunto lustro alla sua carriera. Il vecchio, da parte sua, era meno rincoglionito di quanto sembrasse. Sapeva tutto della Culona, sapeva anche cosa lui aveva perso (e lei arraffato) quando il vecchio George Peacock escluse tutti dal suo testamento ad eccezione del figlio Tobia. Il grado che aveva raggiunto non aveva certo compensato il peso che avrebbe potuto avere nella società londinese se le cose fossero andate in maniera diversa. Non sapeva davvero cosa fare ma intuiva che qualcosa da fare c’era. E questo era già un passo avanti. E poi non era solo, i riservisti dei Royal Marines erano tutti dalla sua parte e una azione militare, l’ultima della sua carriera, non era da scartare...

(Myr)

Il sogno

Monsieur Taffery aveva ben chiaro l’ordine delle priorità e Shitland era ormai al secondo posto. La serata poteva concludersi a Parigi poi, all’indomani, si sarebbe potuto discutere di lavoro. Raggiunsero la Rive Gauche, vicino al Museo del Louvre, ed entrarono a Le Bellechasse, un lussuoso albergo di nuova tendenza dove il francese espletava le sue priorità. Kate era pressocchè nuova a simili situazioni. A parte il breve soggiorno al Carlyle a New York non era mai entrata in un albergo e tantomeno con un uomo. La cosa non le piaceva, ma era in ballo il destino di Shitland. Subì l’intrusione di Taffery senza trarne piacere - con Carne la cosa era stata ben diversa - e fu davvero contenta quando lui parlò: “Non mi era mai successo, deve essere stato lo champagne...” “Non preoccuparti, ci vediamo domani...” Kate si addormentò subito e sognò. Sognò Carne, una piccola cappella in un paesaggio semi desertico, prove di matrimonio. Era felice. Uscì a prendere aria. Lì c’era Bill. Il sogno romantico era diventato un incubo. Si svegliò, agitata, sudata, che significato aveva la scena del massacro nella cappella nuziale di El Paso?

NdE (ricordando Carne di Culo, Chapter 12, Kate and the city): Lo aveva amato ma quando lei stava sperando di perdere la verginità nel modo giusto e nel momento giusto il bastardo si sbrigò invece in pochi secondi senza romanticismi. (Jason)

Ti ripeto che ci serve una casa

“Ti ripeto che ci serve una casa - squittì istericamente Carnet, esasperato dalla vita dura di Shitland - Come possiamo realizzare questa benedetta sintesi anale se viviamo come dei baraccati, pasteggiando a birra e mangiando polpa di granchio fredda?” “Io ci sto benissimo. Quando ero su Shit mi sono alimentato solo di proiettili dell’estrusore anale per più di un mese...” “E’... terribile! Ma è vero?” “A volte nella vita noi hai alternative alla merda” “Non è vero, c’è il Veuve Cliquot, che è peggio” “Piantala” disse Carne “Comunque, per la casa ti ho accontentato: Niente architetti francesi. Ho dato l’incarico a un italiano che mi ha consigliato Winnie. Abbiamo scelto una cosa molto più creativa di quei palazzacci francesi. Una casa sull’isoletta di Anal Providencia, riservata. Come stile, avremmo deciso una via di mezzo tra il mediterraneo e l’anglosassone, per rispettare le nostre origini. E’ un po’ kitsch, ma è graziosissima... e cè una deliziosa stanzetta a strapiombo sul mare per te e per la Fuller, sempre che lei ci stia”. “C’è già stata, se lo vuoi sapere” “Mmm, mi immagino come l’avrai chiavata! tra una carica si shitgun e una pioggia di merda radioattiva... è un miracolo se hai avuto un’erezione!” “Sì, beh... l’erezione c’è stata, ma... forse sono stato un po’ veloce...” “E’ tipico degli uomini d’azione. Ma con la calma

tutto andrà meglio” “Dici?” “Certo, ma della casa, cosa dici?” Ma Carne aveva ormai lo sguardo distante. Forse la casa un giorno o l’altro avrebbe potuto interessargli, ma non ora. Ora era ancora nel pieno delle forze, e sentiva che il suo compito non era ancora finito. Non sapeva di preciso quale fosse il suo compito, perchè il Fondatore aveva ormai orientato tutti verso la sintesi, ma lui sapeva che prima che tutto si potesse compiere, nell’aria avrebbero dovuto eccheggiare altri colpi di shitgun, la terra di Shitland avrebbe dovuto essere teatro di sfide, forse del Duello Finale. Il cielo di Shitland cominciava a imbrunire. Il primo cavaliere errante della storia con un complesso di eiaculazione precoce e con una bassissima autostima, si accingeva a consumare il suo ennesimo pasto frugale, a trascorrere la sua ennesima notte tormentata, con continui dolori al basso ventre, e soverchie flatulenze che lo rendevano praticamente invulnerabile. In questo periodo la sua vita era tranquilla, ma gli eventi intorno a lui stavano precipitando, e lui ne era ignaro. I preparativi, militari e non, dei Peacock, l’arrivo imminente di Gwendaline/Frau Hauptdenkazz con il figlio di suo fratello, Pandemonium ingaggiato da Lady Cophetua per farlo fuori, un probabile ritornio sulla scena di Jason Spengler... e di sua sorella Carmen...

(flack) Ma intanto...

“Nuovo Villaggio Vacanze Ciciriello2, Shitland”. “Don Gennà, però voi tenete una capa tanta! V’aggie ritt che a Scitlànd nu ce sta nu cazz a faciere!” Per alcuni minuti scorsero sullo schermo immagini di plastici e di edifici accompagnate da qualche pallido commento. “Ciro, luce!” disse don Gennaro. Il gruppo restò in silenzio per alcuni minuti. “Chist’ so miliarde e miliarde di euro: O’ capite o no?” Jack Fucito, Fred Giaquinto e Joseph Di Maso si guardarono negli occhi. Don Gennaro si versò un bicchierino di passito di Pantelleria e mangiò un babà intero in un solo boccone. “Nu me venite a dicere che vi mancano... i mezzi di persuasione! ... Ca ce stanno tre biglietti per chill’isol’i’mmerda. O Carne dice vabbuò, e allora simmo soci, o non dice vabbuò, e allora gli fate un bell’hamburgher di piombo”

(flack)

Conflitto di interessi

Il Commodoro Peacock era in piedi, con la cartina di Shitland alle spalle. “La terra è praticamente disabitata. Credetemi, un’azione militare sarebbe la strada migliore. Una guerra-lampo, con pochissime perdite da ambo le parti”. Gli altri membri della Famiglia Peacock - i pochi rimasti - ascoltavano in silenzio. “Ho invitato a questa riunione un mio amico, il Generale Smerdley, eroe della Confederazione ed esperto stratega militare. Mi dica, Generale, ritiene fattibile un attacco a Shitland?” Il Generale si alzò e osservò in silenzio la cartina per alcuni secondi. “Direi addirittura auspicabile. Un gioco da ragazzi che può fruttare una fortuna! Naturalmente affermando i valori del bene e della civiltà occidentale contro i terroristi, beninteso...” “... lasciamo da parte le pur giustissime questioni ideologiche - incalzò il Commodoro - ma lei, come procederebbe, sul piano operativo? Non possiamo certo dichiarare guerra a Shitland per un motivo pretestuoso, giusto?” “Certo, quella tecnica è fuori moda. Adesso si fa così: si fa scoppiare un’emergenza a Shitland... Un colpo di stato, un atto terroristico, un’emergenza ambientale... o tutte insieme, lascio alla vostra creatività la scelta. Poi si chiede alla Francia un corridoio umanitario per intervenire. Con una trentina di tank e un paio di incrociatori penso che dovremmo cavarcela in una settimana; entriamo, radiamo al suolo quel poco che c’è da radere, poi lasciamo una forza di

pace che controlla le libere elezioni in cui faremo eleggere Presidente il nostro Commodoro”. “Ci sono domande?” disse il Commodoro. Dopo un breve silenzio tutti batterono le mani inneggiando ai valori dell’occidente. “... E, mi dica, Generale: secondo lei a chi potremmo affidare la missione?” chiese speranzoso il giovane Peacock. “Se volete risolvere il tutto rapidamente, con una guerra... chirurgica, non c’è che un uomo a cui affidare la missione, e quell’uomo è il Colonnello Di Culo”. “... Ma Generale! Quell’uomo è anche il padrone di Shitland!” “Bene, allora si vedrà di che pasta è fatto, ma io non ho dubbi. E’ pur vero che il Maggiore ha spesso agito in ispregio di ogni regola e contro tutte le convenzioni, ma è pur sempre un eroe, della cui fedeltà sono certo come della mia stessa. E’ un militare, e di fronte a un ordine ha una sola opzione, che è quella di obbedire. Lasciamo al dopoguerra le domande e le perplessità, Mister Peacock”.

(flack)

I colpi di scena si sprecano

Mentre Kate Fuller era seduta sulla tazza del cesso della stanza n. 16 dell’hotel Le Bellechasse il cellulare di Mosierur Taffery comincio a trillare dolcemente. Monsieur Taffery rispose con voce tranquilla: “Qui controllo Mago. Parlate” Una voce dall’altro capo dell’apparecchio informò Taffery di tutti i movimenti internazionali relativi a Shitland. Kate aprì i rubinetti della doccia per non destare sospetti, poi si mise all’ascolto della conversazione. Taffery sussurrava, ma ebbe ugualmente modo di capire che a parlare era un funzionario del SISBO e a giudicare dal tono di voce che ogni tanto gracchiava dall’apparecchio, avrebbe giurato che si trattava del nipote del Commodoro Peacock. L’aveva incontrato e un party a favore delle vedove di Shitland, ed era rimasta colpita dalla sua voce inconfondibile. Dalle risate e dai commenti di Taffery capì qualcosa delle minacce che incombevano su Shitland. Compose il numero di Carne, e sussurrò: “Carne, sei nella merda”.

(flack)

Cazzo, mi tocca fare tutto da solo! “Cazzo, mi tocca fare tutto da solo!” disse Carne chiudendo la comunicazione.

(flack)

Problemi di coppia

Kate non aveva potuto aggiungere nulla di più... Taffery aveva già dimostrato la sua impazienza nel perseguire per la seconda volta la sua prima priorità e Kate sperava, almeno questa volta, di fare di necessità virtù (il che tradotto in termini pratici significava che si augurava che non facesse cilecca anche questa volta). Avrebbe voluto spiegare a Carne il perchè della sua affermazione. Sapeva che Carne, con la sua solita sindrome di abbandono, avrebbe pensato di essere lasciato solo anche questa volta per poi passare, subito dopo, alla sua sindrome di onnipotenza fonte abituale delle sue solite cazzate. Avrebbe voluto spiegare a Carne cosa stava succedendo. Lui non avrebbe capito ma lei avrebbe avuto la coscienza a posto. Possibile che il rapporto tra di loro fosse sempre così complicato? Non sarebbe stato forse meglio per loro un impiego in banca, una casetta nella campagna inglese con un paio di marmocchi da allevare? “No” pensò Kate “forse un po’ di sesso sarebbe sufficiente.” “Hai finito?” chiese Taffery dopo avere bussato ripetutanente. “Sì” rispose Kate, premendo il pulsante dello sciacquone. (Jason)

L’appuntamento

La promozione a colonnello, sebbene ratificata, non influenzò minimamente il titolo di Maggiore che Carne aveva strameritato prima della

missione Cluster 17. Avrebbe potuto raggiungere i 100 anni, essere nominato baronetto dalla Regina, rincoglionire totalmente, ma nessuno lo avrebbe chiamato in un modo diverso. Anche ora che veniva proposto come commissario straordinario per l’emergenza, dotato di pieni poteri, comandante in capo delle forze di attacco contro sè stesso, in un mondo pieno di generali e di capi di stato maggiore, anche il quell’occasione sarebbe stato l’insostituibile Maggiore Di Culo.

“Ora però è il momento di dirglielo...” “Accetterà?” “Non abbiamo dubbio” “E perchè dovrebbe accettare?” “Lui lo sa” “Vorrei saperlo anch’io” “Tutti vorremmo saperlo, ma non ce ne è bisogno”

Qualcuno urtò una tazza e rovesciò il contenuto nel piatto dove una fetta di Dundee Fruitcake aspettava di essere gustata. Tutta questa scena si svolgeva nella saletta da tè, al piano terra di Fortnum & Mason, a Piccadilly.

Jason Spengler, travestito da cameriere, aveva origliato ma - pur conoscendo i personaggi riuniti al tavolo - non sapeva di chi stessero parlando. Bisognava agire d’astuzia. Si avvicinò al tavolo, con la scusa di cambiare tovaglia, tazze e dolce.

“Io lo so” sussurrò al primo dei gentiluomini seduti al tavolo. “Dio sia lodato, cominciavo ad essere curioso” rispose il Primo Gentiluomo, alzandosi ed avviandosi all’uscita, dribblando le ordinate cataste di confezioni di tè.

Jason, che si aspettava ben altra risposta, rimase indeciso sul da farsi ma si riprese nel giro di pochi secondi. “Signore, ha dimenticato i suoi guanti” Il Primo Gentiluomo si fermò. Jason accelerò il passo e finse di inciampare, rovinandogli addosso. “Stia attento, per cortesia!” “Mi ha mandato lui.” “Ne è certo?” “Certissimo.” “Ma come faceva il Maggiore a sapere che noi eravamo qui?” Il senso di deferenza dimostrato mentre veniva pronunciata la parola Maggiore illuminò Jason. La luce che i suoi occhi diffusero obbligò Il Primo Gentiluomo a dire sottovoce: “Giovanotto, lei è sopra di me, un mucchio di gente sta fingendo di non vedere quello che sta succedendo tra di noi... non potremmo continuare a casa mia?” “Smonto alle 17.30, sir, dove posso raggiungerla?” “E’ forse sordo, ragazzo? L’ho già detto... a casa mia.” c’era la possibilità che il Maggiore non si unisse a loro ma per il momento questo piacente giovanotto avrebbe potuto sostituirlo...

(Jason)

Phillimore Walk, close to Holland Park

Jason non sapeva cosa sarebbe successo nella casa ma il sospetto che il gruppo di Fortnum & Mason non fosse altro che una banda di vecchie checche era molto di più di in sospetto. E se davvero le cose stavano così il maggiore non era il Maggiore ma un’altra checca in pensione. In ogni caso decise di andarci. lui sapeva dove. Il Primo Gentiluomo era ben conosciuto, un dignitario molto vicino alla casa reale, e tutti conoscevano la sua bella casa di Phillimore Walk, nei pressi di Holland Park, sorvegliata dai reparti speciali dei Royal Marines. Nessuno aveva dimenticato la sparizione di ottanta trilioni di tonnellate di merda e si supponeva che il Primo ne sapesse qualcosa. Le cariche piazzate sulla base orbitante non erano ancora scoppiate ma il timore che prima o poi potesse succedere manteneva un continuo stato di all’erta nonchè una grande ansia. Il contenuto radioattivo del deposito non era certo da sottovalutare.

(Jason)

La Regina aprì la busta con il dossier dei servizi segreti. Si infilò gli occhiali e scorse attentamente la pagina intitolata “Summary”. Winnie stava in piedi, in atteggiamento dignitosamente ossequioso. “Brown è stato avvertito?” chiese. “No, Vostra Maestà” “Benissimo” disse la Regina. “... e qual’è a vostra opinione, Milord?” “La mia opinione è che Shitland sia e debba restare una terra inglese”. “Concordo con voi. Nomineremo questo Di Culo Baronetto e poi lo convincermo all’annessione. Intanto manderemo qualche nave contro la Confederazione, come abbiamo fatto alle Falkland. Tutti hanno paura degli inglesi, giusto?” “Moltissimi, Vostra Maestà, ma non proprio tutti” “Mh, da un seguace di Cromwell come voi non c’é che da aspettarsi il disprezzo per la nostra nobile terra” “No, Vostra Maestà, è che una guerra con la Confederazione sarebbe un disastro, soprattutto per Shitland” “Non capisco perché tenete tanto a quella insignificante striscia di merda... Comunque vi darò ascolto per il rispetto che porto alla memoria di Sir Euston Meruris, e per il vostro ruolo nell’Ordo Merdiensis. Ma vedete di sbrigarvi, e sappiate che se falliscono questi vostri tentativi diplomatici sparerò due cannonate anch’io. E checcazzo! Ma lo sapete, milord, che sono l’unica regina della storia d’Inghilterra che non abbia dichiarato guerra a qualcuno?”

(flack)

Mission Impossible

Jason uscì dalla metropolitana in High Street Kensington. Holland Park era a due passi. “Gimme some fire, please!” Jason gli porse il suo Dunhill d’oro. Era stato l’ultimo regalo che lui aveva fatto a suo padre. L’accendino, prima di ritornare nelle sue mani, aveva trascorso parecchio tempo nelle tasche di Venkmann. “Lei è Jason Spengler” disse l’agente speciale, dopo avere aspirato il fumo della prima boccata “il Capo la attende, passi pure, vada verso la villa ma non entri, aspetti che la luce della serra si accenda, che l’impianto di irrigazione si attivi e poi, se non succede nulla, ritorni da me. In tale caso sceglieremo un’altra procedura”. Non sarebbe successo niente ma tale mossa tattica, in tutti i casi sperimentati, aveva generato paranoia nei soggetti ospiti. Jason raggiunse la villa e prima che la luce si accendesse aveva già aperto il portone della casa ed era già entrato e si era già pulito la suola delle scarpe su un prezioso tappeto di William Morris recuperato dalla Oxford Union Library. Non fece volutamente caso alle armature medioevali (sicuramente altri agenti speciali le utilizzavano come copertura) e si accinse a salire i gradini dello scalone. Chiunque ci fosse nelle coarazze fece finta di non averlo visto (erano questi gli ordini).

“Vieni su in fretta, ragazzo, dobbiamo parlare di molte cose” la voce era familiare ed era ben diversa da quella sentita da Fortnum & Mason.

Due piani più in alto comparve il Primo Gentiluomo. Jason lo raggiunse mentre si stava allacciando una gonna scura a righe sottili... il suo sospetto si stava avverando.. pazienza! Mentre stava per rassegnarsi la trasformazione ebbe inizio: il petto, libero da giacca e gilet, si gonfiò; le mani rugose, libere dai guanti, mostrarono unghie laccate; i capelli si sciolsero sulle spalle; le mascelle si contrassero più volte e parte della maschera di lattice si staccò dal viso finchè, con un altro piccolo gesto, cadde del tutto.

“Vieni con me, ragazzo” disse Lady Cophetua Hinshelwood.

Il maggiore molto probabilmente era il Maggiore, pensò Jason

(Myr)

E’ ovvio ormai che Lady C. ci condurrà per mano a una prima, fondamentale agnizione.

FACTA Lady C. prende per mano il visitatore. Lady C. lo conduce attraverso più stanze. I due giungono nella sala da musica. Al centro della sala da musica una table habillée. Semioscurità, come è consueto in un ambiente vittoriano. Al centro della table habillée si erge indistinta una massa tondeggiante, circondata da trine e merletti. Intorno alla tavola rotonda, coi volti coperti da maschere, alcune figure impaludate in mantelli chiusi da spille a forma di merda. Su questa massa tondeggiante Lady C. fa convergere la luce di due lumi a petrolio posti nelle vicinanze. La massa tondeggiante illuminata manifesta la sua sostanza: si tratta di un enorme culo fremente, su cui è tracciato un complesso disegno. Si odono deboli gemiti soffocati e mugolii. “Ecco, ora ci siamo tutti”, sibila Lady C. (Derek)

Looking forward

Ma Carnet? Che cosa stava facendo? Che ruolo aveva in tutta questa vicenda? Informato dal fratello sui fatti, sul probabile imminente attacco a Shitland e sugli altri rischi imminenti (non tutti, ovviamente: Carne non sapeva nè dei piani camorristici ne degli intrighi di Lady Cophetua), prese anch’egli le sue decisioni. Indossato un panama beige, una sahariana e un paio di pantaloni alla zuava, fece preparare da Bascomb alcuni petits fours, un po’ di foie gras, due fette di pane al sesamo, una bottiglia di Meursault Puligny-Montrachet; imprecò perché era alla temperatura sbagliata. O meglio, la temperatura era giusta, ma avrebbe dovuto berlo subito. Invece Carnet si incamminò lungo la spiaggia con un cestino di vimini che conteneva il suo frugale pasto. Dopo circa mezz’ora che camminava in direzione delle coste inglesi vide nei campi alcune giovani lavoranti del piccolo insediamento di Colon Channel. Si trattava di brava gente, che si era pagata a suon di bigliettoni una cittadinanza a Shitland con tutti i privilegi che ne derivavano, ma anche con il titolo di sudditi. Erano gente avventurosa. Come coloni dell’epopea americana, cominciavano a dissodare il terreno fertilissimo, a costruire graziose case in legno, ad allevare bestiame. Tra queste giovani lavoranti, Carnet ne notò una particolarmente avvenente. Una camicia semiaperta lasciava intravvedere un seno di straordinaria consistenza, i cui capezzoli sembravano voler perforare l’esile trama del sottile tessuto. Giunta ormai alla spiaggia, la ragazza si tolse le scarpe, sollevò la pesante gonna da lavoro tipica delle shitlanders, e scoprì due lunghe gambe perfettamente disegnate, dalla carnagione liscia e compatta. Carnet osservava la scena da una decina di metri.

“Non è ancora stagione per il bagno!” disse. “Volevo solo bagnarmi un po’ i piedi... signor?” “Di Culo” “Oh, perdonate, Eccellenza, non vi avevo riconosciuto... nelle foto non siete mai così... elegante!” “Già, la vanità non è il mio forte - rispose Carnet sospirando e guardando l’orizzonte. - Gradite un petit four?” “Oh, grazie Eccellenza” “Chiamami pure Sire. E tu, come ti chiami?” “Mi chiamo Lola” “Lola? Ma è delizioso! Lola: E poi?” “Lola e basta, Sire. Non ho più un cognome. Qui a Shiland voglio avere un futuro. Il mio passato non mi interessa più” “Massì - disse Carnet aprendo la bottiglia di Meursault - scordiamoci chi siamo! Terra nuova vita nuova, no?” “Anche voi avete un passato da dimenticare, Sire?” “Gia fatto, Lola” rispose Carnet infilando in bocca alla ragazza una tartina au foie gras. Poi, distrattamente, chiacchierando, poggiò una

mano suula gamba della ragazza. “Cielo! Ma sei gelata, ragazza mia!” incalzò, massaggiandole le gambe. “Non ti dispiace, vero, Lola?” “Niente affatto, Sire” In breve il massaggio divenne inguinale, e per poter proseguire più agevolmente Carnet sfilò le minuscole mutande alla ragazza, le appallottolò in una mano e le portò al naso. “Souvenir de Shitland!” disse. Tutti e due risero. “Cin cin” “Senti, Lola, stavo pensando... che potresti venire a lavorare a palazzo. Ti andrebbe?” “Non chiedo di meglio, Sire. Quando comincio?” “Subito. Per stanotte alloggerai nella mia stanza, ti aspetta una nottata di duro lavoro. Domani si vedrà” “ Però il contratto lo firmiamo stasera, vero, Sire?” “Domattina, Lola, domattina. Diciamo che stanotte facciamo un colloquio attitudinale”

Mentre ritornavano verso il Palazzo del Parlamento a Carneville, Carnet ebbe modo di pensare a come è facile risolvere in un sol colpo tutti i problemi: bastano alcuni petit fours, una bottiglia di Meursault Puligny-Montrachet, ammesso che sia alla temperatura giusta, e una Lola da strapazzare un po’. Continuava a non capire perchè quel pirla di suo fratello si struggesse tanto per una terra di cui fino a un anno prima ignorava l’esistenza. E soprattutto continuava a non capire la preoccupazione di Winnie, ormai quasi sempre irreperibile, all’estero, con la scusa di svolgere missioni per Mister Carne. Ma adesso basta, i problemi erano risolti. Adesso l’unica battaglia da combattere era quella sul talamo, dove tutti vincono, con Lola-Lola, le sue gambette nervose e i suoi capezzoli appuntiti

(flack)

Sotto/sopra

“L’Inghilterra è ormai incollata alla Francia, bisogna prenderne atto e rassegnarsi. Sarebbe successo in ogni caso, in fin dei conti il Canale della Manica prima o poi si sarebbe prosciugato e dobbiamo ringraziare Shitland perchè, con il suo arrivo, ci sono state risparmiate critiche e accuse di incapacità. Questo è tutto.” Così concluse la sua conferenza stampa il portavoce del governo inglese ben sapendo che nessuno avrebbe creduto a quanto aveva appena finito di dire. Il giorno dopo tutti i giornali avrebbero dato un’interpretazione diversa del suo discorso, avrebbero suggerito ipotesi e forse una di queste avrebbe potuto fornire le indicazioni sufficienti per trovare la soluzione. Non era la prima volta che il governo utilizzava questo trucco, buttava un’esca e pescava un bel pescione. Mentre tutto questo (e tutto il resto) succedeva al di sopra del livello del mare al di sotto una strana macchina si muoveva lentamente pochi metri al di sopra del nuovo fondale alla ricerca del discendente di Uther Pendragon, inghiottito dall’isola un migliaio di anni prima. Con un occhio all’oblò e l’altro alla mappa batimetrica, Robin Hardhead spinse dolcemente la cloche verso il basso e penetrò nel primo strato di merda. Dopo il fortunato ritrovamento in Egitto di alcune sepolture costituite da pozzi funerari della XVIII dinastia, semplici e senza pitture parietali, il famoso archeologo cercava qualcosa di più, voleva entrare nella leggenda, divenire consulente per le nuove puntate di Indiana Jones ed assicurarsi un futuro agiato. Per questo era pronto a finire nella merda. Senza saperlo non solo finì nella merda ma soprattutto finì, senza onori. Il suo batiscafo aveva perforato una imprevista parete di metallo e la struttura non aveva resistito alla violenta e rapida esplosione che l’urto aveva provocato. Robin non sapeva che avrebbe incontrato uno dei duecento containers pieni di materiali tossici e/o esplosivi caduti in mare nel gennaio dell’anno precedente da una nave che stava per soccombere al tifone Kyrill. Shitland, nei suoi strati profondi, celava questo ed altri misteri. E pensare che sopra c’era uno spensierato che se la stava godendo!

(Myr)

Quando la polenta cuoce alcune bolle salgono verso l’alto, gonfiano la superficie finchè non scoppia e una nuvoletta di vapore sale dal piccolo cratere verso l’alto. L’esplosione del container, soffocata dalla inconsistenza della massa di merda, null’altro aveva prodotto se non una piccola bolla di una decina di metri e un piccolo cratere che si era immediatamente richiuso come se non fosse successo alcunchè. Sulla superficie niente lasciava intuire quello che là sotto, da qualche parte, era successo. Persino la CIA, che da alcune settimane controllava la zona dai satelliti, pur avendo registrato l’evento e avendo informato immediatamente il Ministero degli Esteri di Shitland, lo attribuì alla naturale fermentazione del sottosuolo ricco come ben sappiamo di materiale organico.

Kate era ancora a Parigi - e stava pensando di rimanerci ancora per un po’ dopo che in pochi giorni si era disintossicata dalle esalazioni di Shitland - e lì le fu recapitata la foto ad alta definizione dello scoppio della bolla. La CIA non aveta capito un cazzo, come al solito, del resto. Kate invece aveva visto qualcosa di simile all’inizio delle nostre storie, su Schit, e questo non era certo bello per il futuro della nuova nazione. Qualcosa, là sotto, bolliva in pentola. Si ricordò di quando alla guida dell’idrante mobile c’era Pandemonium, che del bario sapeva tutto e sapeva anche del bario intatto (immerso nell’alcool generato dai liquami putrefatti) pronto ad esplodere a contatto dell’acqua. Si ricordò del ciclone Kyrill e dei 200 containers di bario dispersi durante la tempesta nel canale della Manica... “Cazzo! perchè non sono andata in Nuova Zelanda?” gridò mentre si preparava a rientrare. (Jason)

Come Carne vinse la guerra

Kate era tornata. Carne era andato a prelevarla al confine con la Francia. Le prime pattuglie di incursori della Confederazione erano già acquattate nelle paludi costiere. Le indicazioni del Commodoro erano chiare, e andavano ben oltre i consigli del Generale Smerdley: Carne avrebbe dovuto morire in battaglia, diventare un eroe, morto, ovviamente, e il Commodoro avrebbe impostato la sua campagna elettorale sulla continuità con l’eroe di Shitland, perito per difendere la sua terra. Ma Carne aveva un sesto senso, per queste cose. Al primo fruscio, lui e Kate si nascosero in un bunker sulla spiaggia. “Stanno arrivando.” Dalla piccola apertura giungeva, insieme al sibilo del vento, il loro odore, confuso con l’umidità salmastra. “Sì” disse Carne di Culo “doveva accadere”. Tutto era pronto. Tutto si sarebbe svolto in pochi minuti. Il calcio del pesante shitgun da campagna, premuto contro la spalla che un tempo era stata incrinata, gli procurava un dolore sordo, presente. Si assestò meglio sul grosso intrusore anale aprendo la valvola della merda. “Ne avranno quanto basta” disse lei. “Taci”, e allungò la destra a sfiorare lo sparammerda caricato a stronzi duri “Mettiti in posizione”. Lei si piantò rapidamente nel culo il bocchettone di alimentazione del leggero shitgun da combattimento ravvicinato, un gesto quasi dimenticato da quando Carne di Culo l’aveva nominata capo dei Servizi Segreti di Shitland. Ma le copriva le spalle, e questo contava per lei, con l’arma pesante. “Eccoli, vai!” disse Carne di Culo. Stavolta andò meglio: i dodici incursori furono colpiti in pieno dal getto e dovettero ripiegare verso il quartier generale, dove riferirono che “l’attacco via terra con mezzi leggeri era improponibile in quanto l’intera zona era presidiata da sentinelle armate”. Mentre stava per scattare l’opzione due, ossia l’attacco via mare, due o tre container pieni di esplosivo furono rimossi dalla macchina sottomarina di Robin Hardhead. Si trattava di mine galleggianti che salirono rapidamente in

superficie: ben otto di loro andarono a segno contemporaneamente, provocando gravi danni a due fregate, un incorociatore e una portaerei della Confederazione, tutte navi che incrociavano all’interno delle acque territoriali di Shitland.

Il quartier generale della Confederazione era attonito: sulla grande cartina luminosa la battaglia appariva come una totale disfatta. A nord, alcuni volontari gerrafondai inglesi erano corsi con mezzi propri a difendere le coste con il silenzioassenso della Regina e l’intelligence della Confederazione aveva inviato un dispaccio che sottolineava “un ingente movimento di truppe a nord, area in cui è sconsigliabile un attacco diretto.

La Confederazione cominciò a riconsiderare una via diplomatica, specialmente quando il Times mise in prima pagina una dichiarazione congiunta della Regina e di Gordon Brown: il Baronetto Di Culo aveva strenuamente difeso una naturale propaggine della terra d’inghilterra, meritando ora anche un titolo nobiliare di maggiore rilievo. Il protocollo avrebbe deciso quale. L’inghilterra attendeva a braccia aperte questa nuova terra promessa.

(flack)

Non può finire così

“Non può finire così!” “Sono pienamente d’accordo con te, ma la cosa va ben oltre le nostre possibilità di intervento...” Pioveva da giorni e i due vecchi avevano preferito rimanere al calduccio nella villetta dello Yorkshire. “Non dimenticarti di Lady Cophetua, lei non se ne starà certo con le mani in mano” “Lady....? Ah, sì, forse hai ragione. Quella vecchia troia avrà bene un Asso nella Manica...” “Bara?” “Non ancora” rispose il Dottor Mouse, che non pensava davvero che fosse giunto il momento. Un tacito accordo di tanto tempo prima riguardava i loro funerali, il sopravvissuto avrebbe dovuto occuparsi delle esequie dell’altro ma perchè parlarne ora, nel mezzo della battaglia finale? Questo dialogo si è svolto in inglese ed è stato ovviamente tradotto: il calembour*** era giocato sulle parole cheat (atto del barare) e cheat death (sfuggire alla morte). Nella versione italiana abbiamo forse esagerato introducendo nel testo la frase Asso nella Manica che non trova riscontro nel testo originale. I nostri lettori non ce ne vogliano.

***Il calembour è un termine preso a prestito dalla lingua francese che indica un particolare gioco di parole, basato sull’omofonia di parole che si scrivono in maniera identica o simile ma hanno significato diverso. Si tratta di un tipo di comunicazione bidirezionale, perché, nel creare frasi equivoche ed allusioni, si vuole attirare l’attenzione del lettore o dell’ascoltatore attraverso una sua partecipazione interpretativa. Freud riteneva il calembour un’arguzia legata a un gioco di parole, ovvero un modo privilegiato di manifestarsi dell’inconscio.

(Myr)

le rendez-vous de la table habillée

La sala da musica era poco illuminata, come è consueto in un ambiente vittoriano. La massa tondeggiante di Gwendaline era rimasta al centro della table habillée mentre Jason venne fatto accomodare. Lady Cophetua disse: “Mister Spengler, sappiamo che la sua azienda, La Venkman, Stantz & Spengler, è in gravi difficoltà, tanto che lei si è ridotto a fare il cameriere nella saletta da tè al piano terra di Fortnum & Mason, a Piccadilly”. “Milady, si trattava di un travestimento...” “Non faccia a me queste stupide puntualizzazioni. La mia era una battuta. So benissimo che lei era lì in qualità di agente del SISBO, e volevo dire proprio questo: che lei, per mantenere la leadership nel mercato del bario, si è venduto alle persone sbagliate”. “E secondo voi, Madame, questi figuri incappucciati sarebbero le persone giuste?” “Lei deve fidarsi di noi, non ha scelta”. “E perche mai dovrei, Madame?” “Perchè tra pochi giorni noi alloggeremo nella stanza dei bottoni del palazzo del Parlamento di

Shitland, e come lei sa, Shitland è potenzialmente la più grande riserva di bario dell’emisfero boreale. Se lei giura fedeltà al nostro progetto, avrà mille anni di leadership incontrastata, praticamente un regime di eterno monopolio”. “E se invece decidessi di non fidarmi?” “In tal caso Punjab si occuperà di lei, avendo cura di gettare il suo cadavere nel Tamigi dopo averlo privato delle falangi e delle arcate dentali”. Punjab emerse dall’ombra minacccioso, a torso nudo ma con il consueto turbante turchino. Tra le sue mani scintillava un kriss affilatissimo con il manico incastonato di corniole e sodaliti. “La vostra richiesta mi sembra assai convincente, Madame” disse Jason senza esitazioni. “Sapevo di trovare in voi un uomo di mondo, mister Spengler. Giurate voi dunque fedeltà al casato degli Hinshelwood e a questo comitato?” Fu portata una Bibbia. “Giuro” disse Jason “Caliamo pure le maschere, signori...” Le figure impaludate aprirono i loro mantelli facendo scattare le spille a forma di merda. Lady Cophetua fece gli onori di casa: “Mister Spengler, vi presento mia sorella, Lady Alethea Larrins Hinshelwood, la culomante Madame Shalikhan, il Dottor Jirolam Salajdarian, il... ehm... signor... Mirko Capecelatro, un amico italiano, il signor, o - se preferisce - la signora Santanico Pandemonium”. Poi additando la massa carnosa al centro della tavola: “Conosce già Miss Gwendaline Hichens, suppongo...” “Enchanté” disse Jason tendendo inutilmente la mano. “Ma adesso cosa dovrei fare?” chiese Jason “Per ora dovete semplicemente riprendere la vostra relazione con Miss Fuller, della quale sappiamo che siete stato fidanzato”. “Kate? Ma ora vive a Shitland” “Sappiamo tutto, mister Spengler. Abbiamo un agente segreto, a Shitland. Si tratta di Lola Hari, la pronipote della mia amica Mata, buonanima. E’ questo il suo contatto”.

(flack) Lola (Lola Hari, come abbiamo appena saputo, Dolores Zelle all’anagrafe) sapeva far fruttare il suo DNA, le sue gambette nervose e i suoi capezzoli turgidi ma non sapeva controllare del tutto le sue scariche ormonali. Proprio per la sua voglia inesauribile di sesso era stata scelta Lola e la sua missione era stata definita nei dettagli: non appena avesse visto Carne avrebbe dovuto iniziare con gesti seduttivi, provati e riprovati. Avrebbe dovuto lasciare intravvedere il seno, togliersi le scarpe, sollevare la pesante gonna da lavoro scoprendo le sue belle gambe... Carne si sarebbe indubbiamente eccitato, si sarebbe avvicinato, le avrebbe offerto da bere, le avrebbe messo una mano su una gamba, avrebbe cominciato a massaggiarla eccetera eccetera. Questa era la strategia. E le cose andarono proprio come previsto salvo un piccolo dettaglio. L’uomo non era Carne.

Nessuno d’altra parte sapeva che Carnet sarebbe arrivato sulla ex-isola, tutti lo pensavano nella sua bella casa vittoriana di Bedford Square immerso in una delle tante giornate oziose che avevano costellato la sua vita. E per Lola e le sue voglie uno o l’altro sarebbe andato benissimo. Se avesse conosciuto i due gemelli avrebbe sicuramente scartato il misogino Carne, avrebbe preferito Carnet, viveur, cicisbeo, ganimede, donnaiolo, playboy, grande seduttore, tombeur de femmes, con lui si sarebbe certamente divertita di più. Avrebbe poi avuto un solo ramamrico, quello di non avere letto l’etichetta del vino, lì c’era un indizio....

Carnet, da parte sua, non era lì per caso! Possibile che tutti pensassero a lui come un inutile debosciato? Si erano forse dimenticati che lui era fratello gemello di carne, che erano cresciuti insieme e che insieme avevano preso per il culo il più famoso psicoanalista di Londra? La loro criptofasia durante gli anni dell’adolescenza aveva prodotto una impensabile vicinanza mentale che ora, in questa complessa situazione, era riaffiorata con prepotenza.

Lola si stava crogiolando nel torpore post-coitale convinta, almeno questa volta, di avere unito l’utile al molto dilettevole, Carne (Carnet, ma lei non lo sapeva ancora) era stato davvero bravo e lei, stranamente, era davvero soddisfatta. Anche Carnet era molto soddisfatto ma ora (prima il piacere poi il dovere era il suo motto) doveva occuparsi di cose serie. “Cosa farebbe Carne in questa situazione?” si domandò. “Eliminerei la ragazza” si rispose. “Anche se è bella e se scopa bene?” “Soprattutto per questo! Che bisogno avrebbe avuto una come lei di venire in un posto di merda come questo? Va eliminata, te lo ripeto un’altra volta” “Pazienza!” disse Carnet ad alta voce mentre stava pensando se per caso il professor Jirolam Salajdarian non avesse avuto ragione nella sua prima diagnosi di schizofrenia. Avrebbe seguito il consiglio, avrebbe eliminato Lola, ma non era detto che avrebbe dovuto farlo subito...

(Myr)

Fine della vacanza

A Wengen, a due passi dall’Eiger, gli sciatori avevano riempito tutti gli alberghi, non c’era più nessuno della vecchia compagnia. A Kleine Scheidegg, nella pensione di Frau Hauptdenkazz erano rimasti soltanto Carmen, la redattrice dello Shitmaker e Prick, il facchino. Copulando e copulando non si erano accorti del tempo che passava. “Domani vediamo la libera e poi ce ne torniamo a casa” disse Carmen, molto stancamente. Era infatti molto stanca e Londra, con i suoi intrighi, cominciava a mancarle. Se poi avesse avuto bisogno di Prick, avrebbe potuto chiamarlo. Alla fine della libera avrebbe cercato di farsi Bode Miller e poi sarebbe partita. (Jason)

En passant

Monsieur De Culo entretiens sa passion pour les Grand Crus

(Derek) Nel dicembre dell’anno precedente Babbo Natale arrivò in Inghilterra nelle vesti di Fabio Capello, scelto come commissario tecnico della nazionale inglese di football, esclusa dagli Europei del 2008. Capello, amante della musica classica, era ben noto per il suo carattere riservato, dolce ma deciso. Il suo inglese era definito poor, ma se Trapattoni ce l’aveva fatta in Germania, non c’era motivo di pensare che lui non ci sarebbe riuscito in Inghilterra.

“Bisogna dare alla squadra dei segnali” disse Fabio a Italo (Italo Galbiati, allenatore in seconda). “Niente botte, questa volta” “Stai tranquillo, non ce ne è bisogno” Durante le vacanze di Natale si era documentato e sapeva dove avrebbe fatto il primo raduno. Per una squadra di merda ci voleva un posto di merda. I più furbi avrebbero capito con chi avevano a che fare.

Ma anche lui avrebbe scoperto che talvolta la vita è dura, più dura che a Madrid.

(Myr)

... ma allora, Carne dov’era?

Mentre era in corso questo affastellarsi di eventi, gli anfibi di Carne stavano solcando un vialetto innevato nello Yorkshire. La villotta vittoriana distava almeno cinquanta metri dal cancello. Le luci erano accese. Nel tragitto si diede una riavviata ai capelli e sistemò il pastrano. Tirò il saliscendi. Dovette attendere almeno dieci minuti prima che nella porta di rovere si aprisse un spioncino: “Ah, sei tu...” “So che non dovrei, ma assolutamente ne ho piene le tasche” “Vieni dentro, sbatti bene i piedi sullo zerbino, prima” disse Colui. “Mio padre c’è?” chiese Carne “E’ di là... Che c’è che ti contraria, ragazzo?” “Ah, me lo chiedi?” “Sai che noi non possiamo fare più di tanto...”

disse Grande Merda uscendo in vestaglia dal bagno. “La camorra, le spie, le cordate economiche, le battaglie... Ne avete ancora?” “Cosa ti piacerebbe fare, figliolo?” chiese Grande. Carne restò in silenzio guardando suo padre con aria incredula: Davvero quell’uomo non riusciva a immaginare qualche prospettiva decente per suo figlio? Davvero era così idiota e insensibile da non capire che gli serviva solo un po’ di pace per risolvere quel suo problemino dell’eiaculazione precoce? “Tuo Fratello non sembra così scontento della sua vita... eppure non è messo meglio di te, ora che è padre!” incalzò Colui ridacchiando. “Adesso mi avete messo contro anche la Confederazione, ho praticamente dovuto vincere da solo una guerra contro tutta la Colalizione Occidentale” “.. E non ti è sembrato troppo facile, scioccone?” “Volete dire che voi... avete manipolato...?” “Diciamo che noi siamo gli esattori delle tasse di Shitland, e una guerra non ci avrebbe giovato. Quando c’è una guerra in genere si devono applicare degli sgravi fiscali...” “Ti ho già ammazzato una volta, non provocarmi” ringhiò Carne “Ti sei macchiato di un peccato orribile” “Adesso poi, mi fate arrivare anche Fabio Capello e i calciatori... No, grazie. Io chiedo un ingaggio e mi faccio mandare in missione su Fartomega oppure mi dedico alle mie coltivazioni di fagioli. Ne ho pieni i coglioni di questi casini, sono stanco” “Sei un baronetto e hai uno Stato. Ci sono un sacco di bambini negri che muoiono di fame, e tu disprezzi quello che hai avuto! Dovresti vergognarti!” “Fatemi almeno capire una cosa: voi siete in combutta con Lady Cophetua?”

(flack)

Inizia il corteggiamento

Jason chiese il permesso di utilizzare uno dei computers presenti nella sala da musica. “Ragazzo, non c’è bisogno di chiedere, fai quello che devi” disse Lady Cophetua. Sapeva che Marcus, il suo programmatore, avrebbe registrato tutte le mosse del giovane Spengler. “www.interflora.co.uk” Il riconoscimento vocale funzionava bene in inglese, cinese e giapponese e fu in inglese che Jason continuò, non senza avere digitato manualmente la password. “Plis send tuelv roses tu keit fuller, iusual address, scitland” “Please follow our advice, send Heavenly Rose Hand-tied Bouquet: 12 of the finest, largeheaded red Roses are nestled amongst luscious choice foliage to create this gift. Representing love and respect, red Roses are the perfect romantic gift. Your dozen Rose hand-tied will be beautifully finished with a complementary wrap and presented in a stylish Interflora gift bag. . If timing really matters, Interflora are able to offer a ‘within 3 hour’ delivery service. Please pay with credit card or by paypal £ 34,99 + £ 10,99 for shipping” fu la risposta vocale, seguita da una mail di conferma. “Nais, send dis buket! Plis add a text messag: uit lav gieson” Jason lasciò la tastiera e tornò al tavolo dove Lady Cophetua e i suoi ospiti stavano sicuramente complottando. “Fatto!” “Fatto? E’ stata una buona mossa ma sei solo all’inizio.” Marcus aveva già trasmesso a Lady Cophetua una relazione dettagliata sul messaggio di Jason, lo aveva decriptato ed aveva scoperto il reale contenuto: una richiesta di invio di 12 rose a Kate Fuller, destinazione Shitland. In queste cose Marcus era insostituibile.

Tre ore dopo 77 rose erano giunte a destinazione. Anche in queste cose Marcus era insostituibile, sapeva bene che se si vuole dimostrare di essere innamorati pazzi, di essere arsi dal sacro fuoco della passione, bisogna puntare dritti sulle rose baccarat. Quegli steli lunghi e solenni, quei petali scarlatti, pagati a peso d’oro (comunque addebitati sulla carta di credito di Jason), avrebbero parlato direttamente al cuore di Kate, molto di più di un economico mazzolino di fiori.

Così come il biglietto che le accompagnava che avrebbe sicuramente raggiunto l’effetto desiderato: sei l’unica che possa amare sotto qualsiasi cielo, sopra qualsiasi terra e dentro ogni dolore!

Marcus era insostituibile ma non perfetto: si era dimenticato di firmare il messaggio.

(Myr)

Extracts

“And God created great Shitlands.” GENESIS.

“Now the Lord had prepared a great ass to swallow up Jonah.” JONAH.

“The great Ass that maketh the seas to seethe like boiling pan.” LORD BACON’S VERSION OF THE PSALMS.

“Very like a shit.” HAMLET. ...”There Shitlands, Hugest of living creatures, in the deep Stretched like a promontory sleeps or swims, And seems a moving land; and at his gills Draws in, and at his breath spouts out a sea.” PARADISE LOST.

“The mighty Shitlands which swim in a sea of water, and have a sea of shit swimming in them.” FULLER’S PROFANE AND HOLY STATE.

(Derek)

Il premio

Bode Miller aveva vinto la libera di Wengen con una grandissima discesa. Carmen, come inviata dello Shitmaker, ebbe la fortuna di essere la prima ad intervistarlo. Lo invitò in un gabbiotto della seggiovia dicendogli che lì ci sarebbe stato una cosa speciale per lui. Non riuscì a dargliela. La tuta da gara sembrava incollata alla pelle. Con una piccola limetta da unghie cercò di forarla nei punti giusti ma tutto fu inutile. Delusa chiamò Prick. “E’ ora di andare”. Partirono subito per il nord della Francia.

(Jason)

La antica spilla a forma di merda

Di fattura molto semplice, il manufatto riporta sul retro il testo latino arcaico Me-herdok med fhefhaked Kharnoi, il cui equivalente in latino classico sarebbe Merdotius me fecit Carni; abbiamo in questo caso il cosiddetto motivo dell’oggetto parlante: è la stessa spilla che parla, menzionando il “faber” che l’ha eseguita e la persona cui l’oggetto era destinato. Sono evidenti i riccioli iniziale e finale, e la superficie irregolare, ottenuta successivamente alla fusione con brevi colpi di bulino. Queste sole caratteristiche possono indurre a datare la spilla attorno al primo secolo A.C. D’altra parte, se l’iscrizione è autentica, in quel periodo la Britannia era già stata conquistata da Cesare e questo spiega come la lingua usata possa essere il latino. Mille domande si pongono a questo punto.

(Derek)

Il codice di Flack

Flack, nome in codice VIMERCATI, si presentò alle 17 in punto . Forse sperava in un tè ma si dovette accontentare di un Cinzano col ghiaccio, una cosa da femmine... Dalla sua grande borsa nera estrasse un piccolo libro (lo aveva scritto lui mentre era sulle orme di qualcuno) e lo porse al suo ospite. Flack non sapeva bene cosa aveva scritto ma sperava di trovare qualcuno che glielo spiegasse... forse era questo il motivo della sua visita (anche se non ci sperava molto). Male che fosse andata all’indomani ci sarebbe stato un altro incontro, all’ombra di una vecchia torre inclinata al punto che il crollo sarebbe stato solo una questione di tempo (sperava che non avvenisse il giorno successivo).

Il piccolo libro venne inserito nello scanner e ai testi, trasformati in stringhe di 60 caratteri, venne applicato l’algoritmo di Rijndael a chiave

simmetrica per decriptare i dati ed inserirli nei singoli pixel di una fototessera.

Grande Merda era sprofondato nella poltrona, immerso nella lettura di ”Essere e tempo” di Martin Heidegger. Indossava una vestaglia di broccato leggero e pantofole di marocchino, all’insegna di uno stile «naturale, leggero e disimpegnato» La scelta di tessuti raffinati, l’abbinamento di materiali diversi e il crossdressing libero e disinibito ma senza mai indulgere alla trascuratezza, rivelavano la massima libertà di accostamenti di Grande Merda, per dare spazio all’espressione di una individualità senza limiti. “Stanno decriptando il diario di Flack, ora sapremo in che banca sono finiti tutti i soldi di Carne.”

Via mail arrivò una fototessera. “Questo è Dino, che cazzo ce ne facciamo di una sua foto?” “Nulla avviene per caso” disse Colui, pur non volendo attribuire alla sua asserzione il valore di una risposta.

(Myr)

Shitland New Dimensions

In realtà l’ospite era senza occhiali, oltre al fatto di essere lievemente rincoglionito. Quello che lui aveva scambiato per la fotografia di un dinosauro (L’ospite aveva detto per scherzo “una foto tessera di Dino”) era in realtà la foto di un feto di drago rinvenuto da Robin Hardhead. Dopo il fortunato ritrovamento in Egitto di alcune sepolture costituite da pozzi funerari della XVIII dinastia, semplici e senza pitture parietali, il famoso archeologo cercava qualcosa di più, voleva entrare nella leggenda, e a Shitland, dopo diversi fallimenti era riuscito a individuare una piccolissima colonia di Versinadjel Khumaghurji, una rarissima specie di draghi, ritenuta fino ad allora una creatura mitologica o nei migliori casi una specie di sauro estintosi ner tardo pleistocene. Adesso Flack, che continuava a ricercare investimenti a Shitland per far fruttare i soldi di Carne e poter pagare così la montagna di debiti che incombevano sull’ormai stremata famiglia De Culo, aveva un asso nella manica. Sapeva benissimo che il suo libretto era una cagata e che l’ospite non l’avrebbe mai letto. Gli aveva detto: “E’ fatto molto bene” e questo era stato il suo giudizio. Significava che si poteva investire, in linguaggio cifrato. Però, se scambiava un drago per un dinosauro era segno che la sua immaginazione aveva ormai raggiunto un limite, e non avrebbe potuto andare oltre. Era lui il responsabile dell’arrivo di Fabio Capello, di Hob Draconian, di uno sciatore vincente di cui Flack non conosceva neanche l’esistenza, di altri personaggi che infilava a cazzo di cane nella storia solo perchè erano stati nominati dalla televisione. Ma comunque l’ospite aveva risposto, aveva agito, aveva decodificato, quindi Flack era soddisfatto. Adesso non gli restava che avvertire Breviglieri.

(flack)

Merdotius me fecit Carni

Merdozio mi fece per Carne (nel testo originale, un’immagine della spilla)

(Derek)

Divinazione?

...e fu portato all’interno un teraphim...

(Derek)

Versinadjel Khumaghurji

La notizia della presenza di draghi nelle terre shitlane fece il giro del mondo, scatenando un clamoroso interesse, che ben pilotato da Flack (che da giovane aveva fatto il pubblicitario), si tradusse in un’ondata planetaria di commozione e di consenso. “Save the Dreamland”, recitava la campagna pubblicitaria che richiedeva donazioni a fondo perduto per salvare “L’ultima, vera, terra del mito”. Arrivarono dapprima le offerte della Bayer, della Aventis, della Basf e della Monsanto, tutte interessate a brevettare biogeneticamente il drago; Poi arrivarono colossi commerciali con progetti

più accessibili: volevano foto in esclusiva per le loro campagne pubblicitarie. Volevano impiantare coltivazioni biologiche a Shitland. La Nintendo offrì una ingente somma per avere una liberatoria sull’utilizzo del drago nei videogames. La Barilla chiese tre ettari per costruire un Mulino Marrone e lanciare un nuovo tipo di pasta scura, alla merda. Gli ambientalisti fecero un paio di social no global eco forum dove si disse che soldi non ce n’erano, ma Shitland doveva restare com’era e diventare un’oasi protetta. Il National Geographics era d’accordo, a patto che gli dessero l’esclusiva del coito e della schiusa delle uova. Investitori privati si proposero per fare di Shitland un unico resort con giurassic park annesso, sei piscine, due campi da golf, un aquafan, un’Europa in miniatura, tre teatri all’aperto, un cono, un parallelepipedo o una sbarra di Renzo Piano, più diverse boutiques e ristoranti dove si sarebbe cucinata carne di drago, però d’allevamento. Le offerte piovevano a centinaia, e Flack non sapeva cosa fare. Breviglieri era in viaggio, e ovviamente non possedeva un cellulare. E Winnie, l’unica altra persona di cui si sarebbe fidato, era introvabile.

(flack)

Delendi sunt

Alla CIA c’era aria di festa (Shitland aveva occupato tutte le prime pagine dei giornali e tutti i canali televisivi, in tutto il mondo) e loro erano liberi di muoversi in tutte le direzioni senza che i soliti catastrofisti intervenissero dando a loro la colpa di tutte le nefandezze del mondo. Questa volta, almeno questa, loro non c’entravano o, per lo meno, era questo che avrebbero dichiarato nella successiva conferenza stampa.

In realtà le cose non stavano proprio così e qualche ficcanaso avrebbe potuto capirlo dai capitoli 101 e 103 del testo base, quelli in cui, ad una lettura attenta, si evince che Jason è un agente della CIA. Dopo averlo convinto di essere figlio del fu Superman Sr, Jason viene spinto a programmare (coinvolgendo Carne con un ricatto) l’eliminazione di Clark Kent per potere ereditare, da solo, tutti i beni dell’eroe. Jason, allettato dalla proposta, abboccò all’esca.

La CIA aveva capito che Superman Jr altri non era se non un abile terrorista che stava creandosi l’immagine di eroe buono per poi colpire di sorpresa. Per eliminarlo ci voleva un capro espiatorio e un movente razionale. Poi, durante un week end a Parigi, Jason sarebbe stato eliminato durante una rapina. Anche se poi le cose non andarono così perchè Kate impedì a Carne di portare a termine la missione, Jason, Kate e Carne andavano eliminati perchè c’era la possibilità che sapessero.

Il telefono squillò due volte nella villotta dello Yorkshire, poi altre due volte. “Cosa vorranno questa volta da noi?” “Nulla avviene per caso” disse Colui, pur non volendo attribuire alla sua asserzione il valore di una risposta.

(Myr)

Le risorse di Lola Hari

Nove e trenta di mattina, nella grande cucina del Palazzo Presidenziale di Shitland. Carne e Carnet stanno facendo colazione. Carne sta mangiando alcune nastrine del Mulino Marrone, Carnet si è fatto spedire due lingue ungheresi dalla Fék Pàstizia di Győr. Non è che gli piacciano particolarmente, è solo uno sfizio. E’ Carne a rompere il silenzio. “L’hai ammazzata quella spia, dopo averla ciulata?” “No” “Male” “Vedi, Carne. E’ questo, quello che ci divide. A qualcuno potrebbe sembrare che io abbia un cuore e tu no, ma non è così. La verità è che io ho un cervello, e tu no”. “Però non hai i coglioni” “Preferirei che tu evitassi queste frasi da caserma

della Confederazione, almeno quiando parli con me” “Pardonnez- moi, monsieur Carnet-la-finesse” “Come cazzo fai a non capire che una che fa la spia e anche la troia è comprabile? Le ho chiesto quanto guadagnava e le ho offerto il doppio. Et Voilà.” “Certa gente si fa comprare da tutti e così non si sa mai di chi è” “Beh, questa è nostra. Ho già avuto parecchie informazioni, tra le quali ce n’è una che mi rende pazzo di gioia!” Carne guardò il suo gemello con aria interrogativa. “Sono Padre... e tu... sei zio!” disse Carnet aprendo il frigo e tirando fuori una bottiglia. “Ha detto altro, quella troia?” “Si, sta preparando un dossier. Sembra che a volerci fottere ci sia una lobby di inglesi old style - praticamente le mie migliori frequentazioni londinesi - con in testa Lady Cophetua. Poi c’è la camorra, ma per fortuna sono italiani, ormai anche la loro delinquenza doc è stata surclassata nella globalizzazione. Non riescono mai a portare a termine i loro piani. Poi c’è di mezzo anche la Cia. Ma sembra che tutti ce l’abbiano con te, più che con me. Carne, scusa la parola, mais tu es dans la merde!” Carne si infilò il giubbotto antiproiettile. Prima di uscire chiese: “Ah, chi è la madre della creatura?” “Dicono che dovrebbe essere Gwen, ma è impossibile! L’ho sempre posseduta solo posteriormente... non mi sarei mai sognato di ingravidare una dell’alta società. Le uniche volte che mi consento queste piccole licenze è con gente della servitù oppure amiche occasionali che non sanno chi sono... Ma con Gwendaline... MAI!” “Figlio di troia” disse Carne tra i denti, mentre usciva.

(flack)

Era ora!

In un angolo del suo studio, a pochi metri dalla sua scrivania, Kate aveva scelto un tavolo rotondo per gli incontri riservati, quando era necessario essere lontani dalle posizioni formali obbligate della sala delle cerimonie. Kate girò più volte intorno al tavolo, sommerso da una cascata di rose scarlatte. Non sapeva cosa stava provando. Era stranita, stupefatta, sbalordita, sconcertata, per la prima volta si sentiva turbata, per la prima volta qualcuno le aveva mandato dei fiori.

In una busta di cell0phan c’era un’altra busta, chiusa da un piccolo adesivo di Interflora che Kate staccò con attenzione (pensava si facesse così, era la prima volta!). Titubante aprì la busta, estrasse il biglietto e lesse: “sei l’unica che possa amare sotto qualsiasi cielo, sopra qualsiasi terra e dentro ogni dolore!”

Non c’era firma, ma i riferimenti erano chiari. Si sentì mancare...

Carne finalmente aveva capito come conquistarla, aveva deciso di uscire allo scoperto, forse era pronto ad abbandonare tutto per mettere su famiglia anche a costo di perdere i suoi privilegi... anche Isacco I di Bisanzio e Edoardo VIII del Regno Unito lo avevano fatto! Lei, dal canto suo, era pronta a fare di tutto, anche la donna delle pulizie!

PS: sarebbe stato sufficiente che le fosse venuta voglia di andare a mangiare qualcosa nella cucina del palazzo presidenziale e lo avrebbe visto uscire, con l’aria incazzata di uno che ha appena finito di dire al fratello: “Figlio di troia”

(Myr)

Love story

Ovviamente Kate, in quanto capo dei servizi Segreti di Shitland, aveva alle sue dipendenze Lola Hari, che a ragion di logica avrebbe dovuto informare lei, prima di tutti, di quanto sapeva. Ma le cose erano andate diversamente. Comunque proprio in quel momento, mentre stava ancora annusando una rosa, le venne consegnato il rapporto giornaliero del Sishi. Lo lesse con gli occhi sognanti, guardando fuori

dalla finestra. Carne che le mandava delle rose! Forse un coinvolgimento sentimentale avrebbe potuto risolvere anche la sua eiaculazione precoce... e sarebbero stati felici. Proprio mentre Kate era assorta in questi pensieri vide atterrare un elicottero nel piazzale sotto le finestre. Vide scendere una figura inconfondibile: le pale dell’elicottero facevano svolazzare un ciuffo di capelli unti e forforosi, sopra un viso verdognolo e un po’ flaccido, ormai, malgrado un’eleganza abbastanza costosa e qualche ora passata in una beauty farm. Jason si riavviò il ciuffo e alzò la testa verso le finestre. Vide Kate dietro i vetri chiusi, le sorrise e si diede due o tre colpetti sul cuore con il pugno chiuso, poi, con la stessa mano, le inviò un bacio.

(flack)

Love story 2

“Jason, brutta testa di cazzo, sono scherzi da fare?” Urlò Kate dalla finestra, che aveva finalmente capito chi fosse il mittente. “Kate, ti amo, ti amo ancora, non ho mai smesso di amarti...” “Ma non dire stronzate, imbecille! Dov’eri quando stavo per precipitare sull’Eiger? Dov’eri quando questa montagna di merda fluttuava per il mare? Dov’eri quando avrei avuto bisogno di te e non c’eri? Tornatene a Londra, sacco di merda”. Le cose non cominciavano nel migliore dei modi per Jason, che non sapeva neanche più bene se era lì in qualità di agente della CIA, di imprenditore, di infiltrato per conto di Lady Cophetua, oppure se amasse Kate veramente.

“Ok - disse Jason - ma fammi almeno salire a pisciare! Me la sto facendo addosso!” “Solo il tempo di pisciare” disse Kate.

(flack)

Verso la fine

“A questo punto la storia è diventata troppo caotica. Se vogliamo che almeno un lettore ci rimanga, dobbiamo pensare a un epilogo”. La voce proveniva dal sottoscala. “Non prima di aver dipanato tutti i bandoli di tutte le matasse!” “Merda! abbiamo finito il Lafitte!” “Ne ordineremo dell’altro”

La neve si stava trasformando in pioggia. Niente di più triste dello Yorkshire sotto la pioggia. Per fortuna nel caminetto il fuoco scopiettava e alle due del pomeriggio Colui si era già scolato una bottiglia di Lepanto. In questo modo era molto più trattabile. Grande Merda contava su questa sua temporanea accondiscendeza per strappargli un consenso. Ovviamente Carne avrebbe dovuto schiattare, Carnet diventare padrone unico dell’isola, sposare Gwendaline e iniziare un millennio di tranquilla Dinastia De Culo. In questo modo, i Bisazza sarebbero finalmente assurti al rango di famiglia reale. E pensare che suo padre non era che un modesto impiegato all’economato nel Comune di Viareggio!.

“Se vuoi risolvere la questione, dovrai indossare nuovamente i panni di Mouse” disse Colui. “Questi sono ricatti che non accetto!” “Allora si va avanti a modo mio” “Una bella esplosione nucleare in cui muoiono tutti?” “Banale, e comunque una scappatoia” “Ok, allora?” “Che ne dici di una bella happy end, dove Carne sposa Kate e vivono a lungo felici e contenti?” “Ah, questo è sicuramente un finale molto sorprendente e nuovo!” disse GM, non senza una punta di sarcasmo.

“Allora chiamerò il Fondatore”

(flack)

Non c’è gioia

L’ospite aveva studiato a fondo il diario di Flack. Nessuna indicazione per decifrarlo. Nessuna indicazione fino alla quintultima riga di pagina 58, dove alla parola piace era stata sostituita la parola pace. Finalmente! Finalmente un indizio.

Si stava passando dalla fase edonistica a quella ideologica. “non c’è gioia” ripetè la vecchia lady.

(Myr)

Il Fondatore si palesa

“Sono qui. Eccovi tutti riuniti amici miei. Guardatemi: sono visibilmente dimagrito, la mia salute è gravemente minata...” Il Fondatore fece una lunga pausa. “Diversamente da Dio, quantunque voi tutti mi abbiate arrecato grandi dolori e io abbia comunque voluto lasciarvi procedere, non vi posso perdonare. Mi è venuta l’ulcera per colpa vostra, quel Montrachet che ho dovuto assaggiare sapeva di tappo, tutto un casino. Ma insomma ragazzi, lo dico a tutti, siete cretini?” “Sono stanco” continuò, “sono apocalitticamente stanco. Credete forse che tentare di guidarvi sia stata una passeggiata? In qualche momento ho temuto che mi avreste preso la mano, ma ancora, vedo, vi ho sotto controllo. Comunque sono fiero di voi, vi voglio bene, oh yeah! Dammi il cinque... cough... cough...” Un brusio e il suono di alcuni cellulari si levarono dal gruppo. “Venite tutti qui intorno a me, figlioli. E’ stato bello, vero? Carne... chi di voi è Carne?... Avvicinati. Carnet, figliolo, vieni anche tu qui vicino a me... Cough...cough... Ecco... avvicinatevi... vi devo par... parlare, solo a voi... Dove hai messo le mie calze Marta? Maria aveva una pecorella... Chi sei tu? E tu chi sei?...” “Sono Carne/t, Fondatore...” risposero all’unisono i due. “Ecco, bene, venite vicino... cough... allora, ascoltate bene... Il tesoro è... il tesoro è... “Sì, Fondatore, sì, parla...” “Il tesoro è... è a 45 passi a destra, e poi ... 56 a sinistra a partire dall’albero di papaye più alto sulla spiaggia vicino... cough-h-hh...” “E’ morto”, disse Gwendoline, “andiamo.” Uscirono tutti, mentre il teraphim cominciava a parlare rilasciando l’oracolo della sintesi anale. La lamina d’oro sotto la sua lingua baluginava, ma nessuno sentì. Fuori la neve dello Yorkshire scricchiolava sotto i loro passi. Fuori la merda di Shitland sciuccischiava sotto i loro passi Fuori la corta brughiera di Schit si piegava sotto i loro passi Fuori il selciato di Stockwell Road risuonava sotto i loro passi In uno squarcio tra le nubi brillò per un attimo la costellazione del Galuscio.

(Derek)

nota: Questo capitolo richiede una approfondita esegesi, ovviamente. Ancorché si possa considerarlo il finale del libro, dato che il F. scompare per lasciare liberi i nostri, la sua posizione non è necessariamente l’ultima. Sarà dunque ora il teraphim a parlare per noi? (Derek)

Prove di dipartita

Il Fondatore si era dissolto o aveva fatto finta di dissolversi, cosa molto probabile tenendo conto che il Fondatore era solo spirito. Nessuno lo aveva mai visto, nemmeno Mouse e Colui, forse l’unico ad averlo incontrato era Winnie ma Winnie, si sa, è molto riservato. Tutto quello che si dice sia successo nel capitolo precedente assomiglia molto ad una rappresentazione teatrale: il protagonista al centro, tutti gli altri intorno (in un silenzio pieno di brusio e suonerie di cellulari) alcuni afflitti, altri pieni di speranza in attesa di conoscere le sue ultime volontà. Le parole tesoro e mappa pronunciate flebilmente... e poi basta. Il pubblico (Gwendoline) si alza e dice “Andiamo” come avviene normalmente a teatro quando quello che hai visto non ti è piaciuto. Se il protagonista è morto, tanto meglio! prima di rialzarsi per ricevere gli applausi ti concede tutto il tempo necessario per svignartela. Nel nostro caso, quando il Fondatore si rialza, non trova più nessuno. “Bastardi!” è tutto quello che riesce a dire mentre gli altri spargono ai quattro venti la voce della sua dipartita “la prossima volta muoio davvero!”

Messaggio di condoglianza

“Gli amici sono come le stelle, alcune continuano a brillare in eterno, altre si spengono... ed altre ancora cadono giù...” “Non è granchè come messaggio.” “Perchè non lo hai scritto tu?” “Io non lo conoscevo nemmeno” “Nemmeno io” “E allora perchè lo vuoi spedire?” “E’ una questione di forma, noi siamo nel suo testo” “E ti sembra una ragione sufficiente?” “Sì. Noi siamo qui grazie a lui” “Mi sembri diventato un leccaculo” “Fanculo, passami un’altra bottiglia di Lepanto” “Alla tua età dovresti smettere di bere..” “Sì, e poi di fumare, di andare a donne, di vivere... fanculo di nuovo!”

Nulla era cambiato nella villotta dello Yorkshire dove i due vecchi continuavano a litigare come una vecchia coppia eterosessuale e dove la neve, all’esterno, scricchiolava sotto i passi dei passanti.

(Myr)

Verità, finalmente!

Vera o falsa fosse la dipartita del Fondatore la sua messa in scena, vera o falsa che fosse, conteneva un segnale a tutti noi, gli autori: sentitevi liberi, il controllo è finito, niente più censura.

La speranza che ciò succedesse non si era mai spenta ed oggi, finalmente, le nostre aspettative si stavano realizzando. Avremmo potuto arrivarci prima, scioperando come stanno facendo gli sceneggiatori di Hollywood, ma qui la situazione era molto più complessa, qui non ci sono interessi di casta, non chiediamo riconoscibilità professionale nè tantomeno un aumento del nostro compenso. Nel nostro caso, in questa trilogia, i personaggi sono nostri figli, li abbiamo fatti crescere, vogliamo proteggerli, non permettiamo a nessuno di modificare il destino che abbiamo Ora che il Fondatore ha dato le dimissioni - così almeno è sembrato a tutti noi - possiamo finalmente affrontare la verità, vuotare il sacco e dirvi come stanno davvero le cose, raccontarvi chi sono veramente i vari personaggi e quali scheletri nell’armadio conserva ciascuno di loro.

Disponendo (non si comincia mai una frase con un gerundio, ma per fortuna la censura è finita) ora di tempo e spazio sufficienti per tracciare un profilo oggettivo per ciascuno dei nostri personaggi iniziamo dal protagonista, da Carne.

Carne Apparente eroe tutto d’un pezzo ma logorato dal problema della eiaculazione precoce. Preoccupazione del tutto inutile almeno per almeno tre motivi: (1) Carne non solo scopa pochissimo (se non vado errato una sola volta nella trilogia) ma (2) non vede nemmeno quale grande vantaggio (risparmio di tempo) viene prodotto da un simile disturbo del tutto comune perchè (3) il cazzo non vuole pensieri. Dalle sue battaglie su Schit alla scalata dell’Eiger non lo abbiamo mai perso di vista, anzi no. In realtà non lo abbiamo mai visto, abbiamo solo creduto a quello che abbiamo e che ci hanno raccontato. Nella colonna di sinistra, sotto il titolo Prefatio compare infatti la frase di una storia è vero solo quello che il lettore crede, ma se nessuno ci avesse - se non avessimo - raccontato la storia, nessuno avrebbe il problema di credere o meno. Riassumendo, Carne fa ormai parte della nostra famiglia ma noi non lo abbiamo mai visto. Un vero paradosso.

Il progetto del Fondatore, nero su bianco, era intitolato Black & White. A noi autori non era stato detto nient’altro ma il nostro intuito e la nostra esperienza di decifratori di necessità inespresse ci avevano permesso di dedurre la verità: il Carne originale era nero, nato nero da genitori bianchi (per misteriosi mendeliani percorsi genetici) mentre il suo gemello era nato, ovviamente dagli stessi genitori, del tutto bianco. Incredibile una delle

relazioni sulla diagnosi di schizofrenia del ragazzo stilate dal professor Jirolam Salajdarian dove si descrive la straordinaria abilità di trasformismo del giovane De Culo nel passare da bianco a nero, da una personalità all’altra, in tempi ristrettissimi.

Ora che il colore della pelle di Carne non è più un segreto, a tutti voi sarà più facile capire perchè i due fratelli sono così diversi, per prima cosa perchè uno è nero e l’altro bianco ma anche perchè quello bianco, perchè bianco, è stato cresciuto diversamente. Come in Brave New World di Aldous Huxley a Carne pane e salame a Carnet dolci di Fortnum & Mason, a Carnet camicie di seta a Carne vesti di tela...

Ora che il colore della pelle di Carne non è più un segreto, a tutti voi sarà più facile capire perchè in più di un anno gli viene permesso sesso solo una volta, perchè non lo hanno ancora fatto sposare con Kate, perchè lui non ha contatti con i personaggi della buona società londinese, perchè tutti decidono che se deve morire qualcuno, quello è lui!

In tutta la storia non c’è solo razzismo nei suoi confronti c’è anche una buona dose di ipocrisia: finora nessuno gli ha mai detto in faccia: “zitto tu che sei negro”.

(Myr)

A strike to the circle and a strike to the tun

Carne uscì dallo Studio Marrone con un po’ di imbarazzo. Era la prima volta in vita sua che indossava un frac, se si esclude quella volta che aveva fatto il ruolo di Louis Armstrong in un piccolo musical scolastico a New Orleans. La sala era gremita, e c’era un’ansiosa trepidazione. Carne sapeva che se avesse sbagliato qualcosa c’era almeno una ventina di cecchini (tutti pagati da committenti diversi) pronti a farlo fuori. Quindi aveva scritto un foglio e l’aveva fatto controfirmare da tutti. Adesso doveva salvare la pelle, poi avrebbe deciso il da farsi. Prima di parlare si voltò verso Carnet e gli disse piano: “Ma qui c’è scritto “noi”... Non vorrà mica dire che ci sei anche tu?” “No, è plurale maiestatis” “Cazzo è, una specie di blenorragia?” Chiese Carne Ma ormai l’applauso lo richiamava sulla grande ribalta del Salone delle Cerimonie. Salì sul podio e diede un piccolo colpetto con la mano sul microfono, per verificare che fosse acceso.

“Noi Carneade Di Culo Bisazza, Signore regnante di Shitland, riuniti in Consiglio Primario con noi stessi, con la fermezza nel cuore e la saggia ponderatezza della mente, per grazia di Dio e con gli auspici del Destino, abbiamo deciso secondo coscienza le nomine per il primo governo della Terra di Shitland,

Nominiamo pertanto:

L’On. Winnicott Willaby, detto Winnie Ministro degli Interni L’On. Commendator Armando Breviglieri, Ministro degli Esteri L’On. Jason Spengler, Ministro dell’Industria e del Commercio L’On. Katherine Fuller detta Kate, Ministro della Sicurezza L’On. Isa Di Culo, Ministro della Cultura, del Turismo e dell’Ambiente L’On. Lady Cophetua Hinshelwood, Ministro delle Finanze L’On. Miss Gwendaline Hichens, Ministro dell’Agricoltura e Risorse Naturali L’On. Carmen De Culo Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni L’On. Mirko Capecelatro, detto O’ Infante, Ministro dello Sviluppo L’On. Bascomb Cougherthy Ministro del Protocollo

per sua espressa richiesta, nostro Fratello Sua Altezza Eccellenza Carnet de Culo non ricoprirà

cariche istituzionali pur potendo accedere ai bilanci e ai conti correnti e potendo prendere parte ai Consigli Governativi: Ciò è deciso. Dio benedica Voi tutti”.

(flack)

Il compromesso

Aveva accontentato tutti e tutti gli interessi erano stati rispettati. Per il momento Carne aveva salvato la pelle. Nera o bianca era la sua e questo è quello che contava in quel momento.

(Myr)

DE TERAPHIM DUPLICATIONE

ALBUM AC NIGRUM FACTUM EST ORACULA DICENS

(Derek)

Nero o bianco, Carne non si tocca!

Il Ministero della Sicurezza non era stato chiesto da nessuno anzi non era neanche previsto. Proprio per questo nessuno protestò quando l’incarico venne attribuito a Kate. Non era stato un caso, nè una scelta nepotistica, Carne era preoccupato per la sua pelle, soprattutto da quando il suo colore era cosa pubblica. Non poteva certo sottovalutare le nuove brigate del KKK, sempre più numerose nel nord europa da quando si era diffuso il sistema dei voli low-cost, che lo avrebbero volentieri fatto fuori - niente di personale - per il valore simbolico di una tale azione. I responsabili se la sarebbero cavata grazie alle protezioni di cui godevano, soprattutto da elementi di spicco della vecchia guardia. Vecchia guardia inglese, che era sopravvissuta nel paese più civile del mondo, lo stesso che permetteva alla gente di colore di guidare in esclusiva gli autobus nella capitale. Kate, che da parecchio tempo si era accorta che Carne non era bianco, si era preparata ad una tragica evenienza ma ora, nel suo nuovo incarico, poteva agire velocemente grazie alle ampie risorse su cui poteva contare. Non le ci volle molto a radunare tutti gli agenti speciali a sua disposizione e a spiegare loro la strategia che da tempo aveva studiato. Si trattava di utilizzare Carne come esca e loro sarebbero piombati come mosche sul miele.

Dove attirarli? Sulla Plage de Verger, un luogo appartato tra Cancale e Saint Malo che Kate conosceva bene, dove più di una volta si era accoppiata con Jason. Dopo che Shitland si era arenata nei pressi di Mont Saint Michel la spiaggia non era più quel piccolo angolo di paradiso citato su tutte le guide turistiche, le tracce melmose dell’isola avevano cancellato il blu del mare, la spiaggia era coperta da uno spesso strato di merda. Il Ministero della Sicurezza emise un comunicato stampa tranquillizzante. Il Governo si era insediato senza problemi, ogni ministro si era subito dedicato ai suoi affari e quindi Carne poteva finalmente concedersi una vacanza (i dettagli della destinazione, fatti trapelare ad arte, raggiunsero velocemente i destinatari). Il giorno successivo alcune decine di persone imboccarono la strada bianca verso la spiaggia senza alcun apparente motivo perchè la giornata era fredda e non c’era alcun bisogno di andare al mare. Dalle loro borse estrassero dei panni bianchi, delle tuniche con cappuccio che indossarono rapidamente pronti ad aspettare l’arrivo di Carne. Come tanti rambo, dalla melma marrone emersero invece gli agenti speciali mentre sulle alture laterali comparvero degli shitgun da campagna che iniziarono subito a sparare sui cappacappacappisti, imbrattandoli dapprima, continuando poi sino a coprirli del tutto. Non ci fu reazione. Arrivarono allora una decina di ruspe che in pochi minuti completarono l’opera e poi se ne andarono insieme ai gabbiani che avevano sperato inutilmente nella costruzione di una nuova discarica: Kate aveva diretto i lavori senza trascurare i dettagli più utili ai suoi fini. Le telecamere avevano ripreso ogni fase dell’azione, il risultato trasferito su Youtube. Il KKK era avvertito. Se ci avessero provato ancora sarebbero finiti nella merda. C’era la prova.

(Myr)

Non era la prima volta che Kate gli aveva salvato la vita ma la cosa cominciava ad innervosire Carne. Ormai era circondato da troppi bastardi che miravano solo ad aumentare le proprie ricchezze senza preoccuparsi del futuro di Shitland che, senza di lui, non sarebbe mai esistita. Era ora di farla finita con vecchie troie, avide culone, piccoli camorristi, madri snaturate, padri egoisti, fratelli smidollati. Era ora di rimettere le cose a posto. Kate riunì il governo con l’urgenza che la situazione richiedeva: Carne - ed era suo diritto - aveva deciso di assumere pieni poteri, si sarebbe assunto l’interim di tutti i ministeri, mandato a casa buona parte dei cialtroni che stavano per dividersi la torta. Con una spavalderia che aveva dimenticato di possedere affrontò lo sguardo incredulo di Carnet. “Tornatene a casa, finchè sei in tempo!” “Sei rincoglionito? sai cosa può succederti se...” “Fanculo, mezzasega, togliti dai coglioni!” ora lo sguardo era diventato duro. Carnet rimpianse di non avere sfruttato i conti correnti ai quali aveva avuto accesso e capì che il suo gemello stava facendo sul serio. “Ci vediamo a Londra, se ce la fai” “Ce la farò” Winnie, che lo osservava da lontano, mormorò un finalmente! tra i denti e gli inviò un sorriso prima che Carne entrasse nella sala delle cerimonie. Sul grande tavolo di mogano c’era ogni ben di dio e Gwendalyne si stava abbuffando di tutto il commestibile presente. Lady Cophetua stava borbottando qualcosa a Jason che stava prendendo appunti con aria servile. Mirko, sdraiato su una chaise longue, guardava dalle ampie vetrate tutto quello che un giorno, anche se gli altri non lo sapevano ancora, sarebbe diventato suo.

Nessuno di loro si era accorto dell’arrivo di Carne eppure lui era lì, ad una decina di metri da loro. da alcuni minuti (il grande tappeto di nahavand aveva attutito i suoi passi). Li osservò ancora per alcuni istanti e poi “In piedi, sorci, davanti a me!” disse con voce imperiosa. La sorpresa era sempre stata la sua arma migliore ed anche questa volta aveva funzionato. La comunicazione era stata efficace, il mix era stato studiato perfettamente: il tono della sua voce, l’enfasi e soprattutto l’utilizzo di un appellativo ingiurioso aveva ottenuto l’effetto previsto. I quattro ex-ministri si alzarono e i loro occhi mostrarono il disagio per una situazione inaspettata, di fronte alla quale non avevano risposta possibile. Davanti a loro c’era un uomo nuovo, non l’Ultimo Carne rammollito e un po’ rincoglionito ma il Primo Carne abituato al comando e al pericolo. Il tempo della sorpresa permise agli agenti speciali, appena tornati dall’azione contro i cappacappacappisti, di circondare - shitgun in pugno - i quattro maneggioni. “No, non eliminateli” ordinò Carne “devono inaugurare le nostre prigioni”. “Bravo” mormorò Winnie “era ora!”

(Myr)

Purtroppo...

“E anche questa è fatta!” “Sapevo che prima o poi saresti tornato!” “Tu la sai lunga, Winnie” “Purtroppo sì” “Purtroppo?” “Purtroppo.”

Cos’altro poteva succedere ora, che la banda di sorci era neutralizzata? Kate era al suo fianco e questo gli dava sicurezza, la regina lo aveva decorato, il bario era sotto controllo, i due vecchi non gli avevano messo i bastoni tra le ruote... tutto sembrava andare per il meglio ma Winnie gli era sembrato cassandresco. Kate entrò con passi rapidi nel salone, sembrava molto preoccupata. Non parlò subito, non sapeva da dove cominciare. “Date un’occhiata a queste foto” “Non ci capisco nulla” “Te lo spiego subito. Monsieur Taffery, che ho conosciuto a Parigi nei giorni in cui il Peacock

del SISBO non mi ha ricevuto, per ringraziarmi di alcuni piccoli favori che gli ho fatto, mi ha mandato delle immagini satellitari riprese dai servizi segreti francesi. Il satellite controlla Shitland da parecchi giorni. Ha notato sulla superficie alcune anomalie che lasciano dedurre una preoccupante attività sotterranea” “Fenomeni naturali?” “Naturali o innaturali, non lo sanno ancora, di certo c’è che alcune zone di Shitland cominciano ad ingorgarsi.” “Previsioni?” “Shitland potrebbe venire risucchiata, biodegradabile come è potrebbe sparire in fretta senza lasciare traccia. Tutte il nostro lavoro finirebbe a puttane.”

A Cheriton, sulla costa inglese, e a Coquelles, vicino a Calais (i due imbocchi del tunnel sotto la Manica, inglobato da Shitland) due enormi idrovore stavano lavorando a pieno regime creando, con il materiale aspirato, due grandi colline. Lady Cophetua aveva finanziato il progetto (male che andasse il materiale estratto avrebbe coperto i costi dell’intera operazione) ed aveva affidato la direzione dei lavori a Pandemonium. Il suo premio, in caso di successo, sarebbe stato la rovina di Carne. Nemmeno loro avevano un’idea di quali sarebbero state le conseguenze. (Jason)

Someboy up there loves me

Sul pianeta Schit, in una perfetta rappresentazione olografica dello Yorkshire, i due vegliardi sospesero la loro orgia con alcuni ragazzini extragalattici approdati sul pianeta in cerca di denaro facile. Il grande monitor olografico mostrava un vortice molto visibile proprio sulla zona che noi sappiamo. “Sta andando tutto a troie!” disse Grande Merda “Mah, che vuoi che ti dica, caro... la faccenda cominciava a stufarmi”. “Però è un peccato... quella bella lingua di terra tra Francia e Inghilterra poteva essere un bel trampolino di lancio...” “Ho fatto due calcoli. Sulla terra ci sono 6,6 miliardi di abitanti, più o meno. Mettiamo che ognuno faccia circa mezzo chilo di merda al giorno... è una media, a braccia. Bene, questo significa che ogni giorno vengono prodotte circa 4 milioni di tonnellate di merda umana. Non contiamo quella delle bestie, che comunque è enorme, basta pensare ad allevamenti, mandrie, zoo... Diciamo che ogni giorno il mondo dispone di almeno sette milioni di tonnellate di merda, quasi tre miliardi di tonnellate di merda all’anno, che si sedimentano su un milione di anni di merda, che corrispondono all’incirca alla presenza dell’uomo sulla terra...” “Ti prego!” squittì GM. “Beh, mi semba che ce ne sia abbastanza - incalzò Colui - Tra breve tutta la Terra sarà solo merda, meglio risparmiare a Shitland questa omologazione finale” “E Carne?” “Eliminarlo sarebbe facile, e anche divertente, se non fosse per quel vecchio autista e quel commendatore italiano...” “Cosa intendi dire?” “Che loro sono due martfyer” “... Come noi?” “Non fare domande idiote, hanno molto piu credito di noi! Loro hanno lavorato, mentre noi ci ingozzavamo di marron glacé inchiappettando giovani muratori o aspiranti fotomodelli” “E adesso?” “Mi sa che adesso verranno tempi duri. Il Fondatore è morto, e non abbiamo più santi in paradiso” “Pensi che Carne ci troverà?” “Anche se citrovasse non potrebbe farci niente. Ti sei già dimenticato quando ti ha fatto fuori?” No, certo... un caso da manuale!” “Però sei vivo. E sai perchè? siamo a un altro livello ontologico, rispetto a Carne” “Davvero? Non me n’ero accorto” “Non essere ipocrita, è ora che riveliamo ai lettori la nostra vera identità”

(flack)

I Martfyer sono figure la cui denominazione è stata formalizzata dagli autori di questo blog, ma la cui presenza straborda in tutta la buona e la mediocre letteratura. Si tratta di figure intermedie, a metà strada tra lo scrittore (o gli scrittori) e i protagonisti dell’opera. Ecco quindi che si assiste a tre livelli ontologici, ovvero 1 - il livello di vita reale degli scriventi 2 - il livello metanarrativo dei martfyer 3 - il livello dei protagonisti della vicenda (livello che, nel, caso presente ne include molti altri, non ultimo questo presente, di osservazione dei tre livelli da un ulteriore livello “esterno”.Questo post quindi è a un livello ontologico suo proprio, che lo differenzia da tutti gli altri post e probabilmente da tutti i testi contenuti nel web pur essendo parte integrante del romanzo “Forever Carne”). Comunque, tornando ai Martfyer, va detto che essi hanno un ruolo di orientamento, oppure di manleva di responsabilità agli autori, o ancora la personificazione di istanze psicologiche, mentali o animiche che gli autori non vogliono inserire direttamente nella vicenda ma servirsene solo come inclinazioni od orientamenti. Winnie e Breviglieri erano già stati evidenziati come personaggi cui era afidato il ruolo di custodi di tutti quegli aspetti esoterici, nascosti, irrivelati della saga di Carne. Il loro ruolo di Martfyer era evidente. Ora si disvelano altri due figuri, dichiarandosi anch’essi ad un altro livello ontologico della vicenda. Tra l’altro questo livello viene collocato sul pianeta di Schit, luogo della protogenesi carniana, scenario di quelli che Derek ha definito “i frammenti” e antonomasia di una topologia mitica. E’ evidente che si cambia registro, tenendo sempre presente le ultime indicazioni del Fondatore, ovvero la sintesi anale, e - da ultimo - l’analogia Carne-CarnetForever Carne con la trilogia dell’Alighieri. Si impongono quindi i presupposti per un epilogo traslitterato, cosmico, celestiale, paradisiaco, ermeneuticamente rilevante, epistemologicamente significativo ed euristicamente appagante, che non trascuri i profondi significati che possono scaturire declinando la spirale ontologica che avviluppa il racconto.

(Mother Mary can bless you all)

(flack)

commento: Derek Contro Tutti ha detto...

...”non ultimo questo presente, di osservazione dei tre livelli da un ulteriore livello “esterno”... Non a caso, in un recente post su di un altro blog appare un riferimento al principio di indeterminazione. Da un livello esterno, geometricamente improprio, leggiamo:

O misura simultanea di due culi accoppiati, che come posizione e momento o energia e quantità di merda, non puoi essere compiuta senza un’ incertezza, ineliminabile! O coppia di galusci canonicamente coniugati! O culo quantistico, ricco di fluttuazioni! Ti amo, atomo di culo, ti amo neutrone di culo.

Si impone quindi una rilettura dei facta?

E quindi si capisce che è tutt’altro che una quisquilia

Perchè in questa nuova prospettiva diviene chiaro anche lo sforzo di Carne come di un individuo che vuole emanciparsi e trascendere la propria natura. Come tutti gli eroi dei poemi epici tende a diventare immortale, non tanto a dimostrare, quanto a mostrare come un uomo comune possa varcare la soglia del mito, agire e guadagnarsi gloria in territori non abituali e avvicinarsi al suo Sè superiore “interno”. Avvicinamento che progredisce in ragione di quanto questo Sè si contrae nelle sue forme eteroreferenziate (il Fondatore). In effetti il problema della trascendenza in Carne e della metafisica delle trasformazioni contenute nella vicenda non è stata ancora affrontata, e direi che forse se ne avro voglia prima o poi lo tratterò. La presenza di un Fondatore latitante, apparentemente assente e distratto, che fornisce indicazioni criptiche e che impone soluzioni capricciose, è quanto mai simile alla visione che hanno del Creatore molte persone che si sono dissociate dalla catechesi pur non perdendo la dimensione spirituale. L’ulteriore notizia della morte del Fondatore non può non stimolarci un’associazione di idee con la Morte di Dio di cui parla Nietzsche,

tant’è vero che Wittgenstein neppure pensa più di argomentarci sopra, il che suona come un consenso, anche se immagino che nè Emanuele Severino ne Heidegger sarebbero d’accordo. E’ una scelta obbligata, quindi, quella di affrontare il problema delle vere istanze, delle vere missioni. E’ il momento terribile di Shiva il distruttore, un momento in cui occorre calare le maschere ed offrire il volto a quella parte di verità che possiamo permetterci. E’ più che mai evidente che occorre spostare l’asse del racconto da un piano epistemologico ad uno ontologico, in cui il superuomo Carne taglierà tutti i ponti alle proprie spalle per decidere alfine qual’è la sua vera natura.

IL RIFONDATORE

(flack)

Parliamone

Non dobbiamo ricambiare le ingiustizie, né fare del male a nessuno, qualsiasi cosa gli altri facciano a noi

Platone, dialogo con Critone

“Possibile che questo ragazzo non abbia ancora capito?” “Non ha ancora capito, ma la colpa non è sua.” “Nostra?” “Nostra. Lo sai benissimo. Un giorno gli facciamo fare il sommozzatore, il giorno dopo il guerriero, poi lo confondiamo con lusinghe sessuali, poi ancora lo decoriamo per cose che non ha fatto... se non abbiamo le idee chiare noi come vuoi che le abbia lui?” “E’ possibile che ci si sempre la responsabilità di qualcuno? le cose succedono, punto e basta.” “Le cose succedono punto e basta? Ma sei rincoglionito? Le cose le abbiamo fatte succedere noi!” “Quindi secondo te se Carne non capisce la colpa è nostra!” “Nessun dubbio su questo.” “Non ti sopporto più. Era meglio quando c’era il Fondatore.” “Nostalgia... non me lo aspettavo da te. In questa storia ci sono morti risorti. se proprio ne senti la mancanza fai tornare anche lui, le possibilità le hai.” “Bravo! Stiamo cercando di ridurre il numero dei personaggi e tu vuoi mantenere le cose come stanno... ho paura che questa storia non finirà mai.” “Non sarebbe male, questo ci garantirebbe una vita lunga.” “Si trattava di un accenno metaforico...” “Adesso spiegami cosa vuole dire accenno metaforico.” “Ignorante!” “Lo chiedevo per i nostri lettori che degli ultimi tre capitoli non ci hanno capito un cazzo.” “Fanculo! Nel prossimo capitolo cerco di eliminare anche te!”

(Myr)

Dialoghi 2

“Cosa sta succedendo?” “Non chiederlo a me, non ci sto capendo niente.” “Ma noi ci siamo ancora in questa storia oppure no?” “Io suggerirei di fare le valigie.” “Per andare dove?” “In un altro posto o in un’altra storia. Un po’ come quando in uno studio stanno girando un film e in quello di fianco un altro. Tu esci dal primo ed entri nel secondo e passi da un film di fantascienza a una commedia e devi fare finta di essere pronto per una festa in maschera. Come alternativa te ne puoi tornare a casa.” “Il casino è che noi non abbiamo una casa...” “Dettaglio insignificante. Cerchiamone una.” “Dove?” “Lontano da qui.” “Ci troveranno.” “Impossibile. Non sanno neppure che esistiamo.” “Hai ragione, per giunta stavano per mettere tutti in cassa integrazione...” “Sei convinto?” “Adesso sì.”

Il colloquio era stato registrato dai servizi francesi ma neppure loro sapevano a chi appartenevano le due voci. Kate chiese a Taffery di indagare ulteriormente.

“Purtroppo bisogna eliminarli.” “Non c’è dubbio, altrimenti questa storia si complica ancora di più.” “Non sarebbe meglio prima sapere chi sono?” “No. Se lo sapessimo potremmo ripensarci.” “Ma questa è l’ultima volta, vero?” Carnet era stufo di sembrare un rammollito, la sua copertura aveva funzionato sempre e la sua doppia vita cominciava a pesare troppo sulle sue spalle. “Speriamo.” Nelle sue risposte GM era sempre sibillino. Non aveva mai parlato a Carnet dei suoi progetti per il gemello.

(Jason)

3-3, per pareggiare i conti

“Ci serve un lasciapassare.” “Ci servirebbe.” “Ci servirebbe se.. invece ci serve perchè.. questa è la differenza.” “Tu vuoi che vada da lui, è l’unico che ci può aiutare.” “Non pensare più a quello che ti ha fatto, ora ci serve.” “Facile per te, avresti dovuto esserci tu al posto mio!” “Non avrei mai potuto, sono un uomo.” Lui era davvero un bastardo. Carne ricordava bene tutta la storia, di quando aveva trovato migliaia di files su Kate+pandemonium+porno... Ma ora lui controllava i due scarichi di Shitland: A Cheriton, sulla costa inglese, e a Coquelles, vicino a Calais (i due imbocchi del tunnel sotto la Manica, inglobato da Shitland) due enormi idrovore stavano lavorando a pieno regime creando, con il materiale aspirato, due grandi colline. Quelle erano ormai le uniche due vie di fuga ma la direzione dei lavori era stata affidata a Pandemonium e il suo premio, in caso di successo, sarebbe stato la rovina di Carne. Come avrebbero potuto convincerlo a rinunciare al premio? Kate e Carne raggiunsero il gorgo più vicino e si lasciarono risucchiare. Le due idrovore erano tarate su uguali potenze così Kate andò da una parte e Carne dall’altra. Fu una fortuna per Carne finire su Merde (questo il nome della collina su terra francese) dove fu scambiato per un cameriere di colore del palazzo presidenziale, anzichè su Shit dove Pandemonium stava controllando i flussi. Erano di nuovo divisi dalla sorte.

(Jason)

Keystone

Venkmann era un po’ in imbarazzo. Che lo cercasse proprio Pandemonium in persona, dopo che lui l’aveva abbandonato davanti al Titty Twister, e anche dopo la figuraccia d Wanfalgurbjan, gli sembrava strano. Lo fecero passare attraverso la grande sala controllo degli scarichi di Shitland. Un paio di tecnici ucraini controllavano pigramente il flusso incostante delle pompe merdovore. Pandemonium si era fatto allestire un piccolo ufficio a fianco della cabina di controllo. Dalle vetrate si poteva vedere un bel tratto di costa: ormai Shitland era tornata ad essere un isola, erosa ai lati con progressione inesorabile. “Siediti, Venk - disse Pandemonium in modo affabile - Un drink?” Pandemonium conosceva i gusti di Venkmann e mise sul tavolo una bottiglia di tequila senza bicchieri. Venkman svitò accuratamente il tappo e trangugiò una quindicina di sorsate, poi disse: “In cosa posso... ehm, servirti, Santanico?” “Devi prendermelo vivo, e portarlo qui” “Ancora Carne, vero? Ma cos’ha che ti interessa tanto, quell’uomo?” “Bisogna che non arrivi all’Helleborus. In tutta questa faccenda tutti si sono dimenticati di quella maledetta pianta, eppure è lì, tutta la chiave del marchingegno” “C’è da fare del grano?” chiese Venkmann con lo sguardo disabitato. “C’è molto di più. Dentro quella pianta c’è un enzima, il CDC69, che risolverebbe in un colpo un bel po’ di problematiche di questa storia”

Venkmann guardava Pandemonioum con lo sguardo sempre più vuoto. Lui non sapeva un cazzo delle problematiche di questa storia. Era morto già un paio di volte e si era ritrovato vivo. Tutto qua.Per la verità una volta era stato suo figlio, quando era socio di Jason, ma Venkmann è sempre Venkmann. “Morto o vivo, padre o figlio, se c’è da sparare e da fare del grano, sono qua” pensò. “...questo enzima, - continuò Pandemonium - assunto per via anale agisce a livello genetico e trasforma i cromosomi razziali. Trasforma i neri in bianchi. Ci sono degli studi che dimostanoo che la razza umana in origine era nera. Siamo partiti tutti dall’Africa. Capisci, Venkmann? Un pianeta di fottuti negri. La cosiddetta razza bianca è venuta fuori nell’epoca lemurica, assumendo l’Helleborus. Hai capito?” Venkmann non aveva mai sentito parole come “enzima” o “cromosoma” e pensò che Pandemonium infilasse nel discorso delle parole straniere per incuriosirlo. Quanto ai neri che erano diventati bianchi pensò subito a Michael Jackson e si concentrò sulle parole di Dirty Diana. “Vai avanti, Santanico. Quanti sono questi negri a cui dobbiamo fare il culo?” “No, non si tratta di questo, maledetto idiota. Bisogna che Carne non metta le mani su quella pianta. La Fuller conosce il segreto, forse ha anche la spilla. Il giorno che Carne dovesse finalmente scopare quella donna, lei gli rivelerebbe tutto, lui prima o poi arriverebbe all’enzima, e diventerebbe identico a quel gagà di suo fratello. In pratica si realizzerebbe quella famosa sintesi anale”. Venkmann pensò che si trattasse di un giro di film porno in cui due gemelli facevano sesso anale con la Fuller. Non capiva cosa c’entravano le spille e le piante, ma sapeva che la gente ha ogni genere di perversione. Pensò alla Fuller che faceva sesso con una spilla e si eccitò, ma solo un po’. “Gran fica. Dobbiamo far fiuori anche lei?” disse Venk. Pandemonium ebbe come un moto di sconforto. Come avrebbe potuto spiegare a Venkmann che l’Helleborus aveva anche la proprietà (scoperta dall’Ordo Merdiensis) di modificare il livello ontologico delle persone? Come avrebbe potuto dirgli che con l’Helleborus, o meglio con l’enzima CDC69 lo sesso Venkmann avrebbe potuto avere lo stesso statuto ontologico del Fondatore? Come avrebbe potuto spiegargli che lui, Pandemonium, sapeva quelle cose da oltre cinquemila anni, e che la aveva ascoltate direttamente dalla voce del dio Seth? “Li voglio vivi, vivi! Hai capito Venkmann?” “Tutto chiaro” disse Venkmann, che aveva capito che Pandemonium li voleva vivi.

(flack)

Flashback

Il vecchio Timothy Graham Fuller aveva convinto sua nipote che per fare la salsa ci vuole una pianta che cresce solo a Londra... si chiama ... Shit Tree (Helleborus Foetidus, ndr)... quando la spezzi, dai rami esce un liquame scuro e puzzolente... In realtà non era ancora arrivato il momento di spiegarle che il suo interesse non doveva essere per la salsa e le azioni della Pea & Lerrins in suo possesso. Lui stava per andarsene e Kate avrebbe dovuto capire da sola quale era la misteriosa qualità della pianta e avrebbe dovuto imparare a servirsene nel momento giusto con la persona giusta.

Il vecchio Timothy Graham Fuller aveva provato su sè stesso la pozione ed aveva deciso di portare nella tomba il segreto: le due nature del suo animo si erano scisse a tal punto che persino il suo aspetto ne era stato trasfigurato, la sua pelle aveva addirittura cambiato colore, il suo carattere caricato di un’aggressività spiacevole, i suoi stimoli erotici azzerati... Da uomo previdente aveva però messo a frutto la sua esperienza con le piante velenose di quando era capo giardiniere ai giardini di Kew e aveva preparato un antidoto. Al momento giusto lo aveva trangugiato e la sua parte più mite era ricomparsa ma con essa il desiderio di riappropriarsi di nuovo dell’altra parte, che a lungo andare avrebbe sopraffatto la prima. Fu proprio con quella certezza che

decise di andarsene, con i suoi novantasette anni nessuno avrebbe pensato al suicidio.

(Myr)

Confusione

Da tempo Carne utilizzava la pozione, l’aveva provata la prima volta a Camberwell Green, quando un ramo spezzato di H.F. aveva ferito Kate. Aveva assaggiato il liquame, poi aveva preso un goccio del miracoloso sciroppo che il vecchio Fuller aveva consegnato a Kate prima di andarsene. Da quel momento in poi aveva sempre utilizzato, all’insaputa di tutti, la linfa di H.F. poi lo sciroppo, poi la linfa e così via, una vera e propria dipendenza. Non capendo un cazzo (come al solito quando succedeva qualcosa di insolito) stava utilizzando l’antidoto come pozione e la linfa/pozione come antidoto. Il risultato, a lungo andare era lo stesso. Era nero, poi tornava bianco, poi nero di nuovo... e così via anche per l’aggressività, gli stimoli sessuali... Era anche per questo che pochi sapevano che lui era nero (nero, pensava lui di se stesso come colore originario senza sapere di essere bianco, modificato dalla dose di linfa che lui pensava essere l’antidoto...) Insomma, come abbiamo detto prima non ci capiva più un cazzo. Era anche per questo che anche chi lo conosceva bene era confuso, spesso lo confondeva con Carnet non solo per il suo aspetto esteriore (confusione che del resto aveva tratto in inganno anche il vecchio psicoanalista).

Ai piedi della Colline de la Merde Carne aspettava uno spacciatore tunisino. Era rimasto senza linfa e ne aspettava un’altra, del tutto diversa ma - gli avevano assicurato - di ottima qualità. Non c’erano alternative, quindi bisognava provare anche questa. Inghiottì le ultime gocce dell’antidoto e ridivenne bianco un’altra volta. (Jason)

A Whiter Shade of Pale

Il problema, o almeno quello che sembrava un problema, era che non solo Carne stava diventando bianco, ma tutto intorno a lui assumeva gradatamente un biancore smagliante, tanto che progressivamente scomparivano i contrasti e i confini tra le cose. Tutto bianco, come pagine ancora da scrivere. Per uno abittuato a vivere nella merda, la sensazione era paradisiaca, ma gli provocava una gioia quasi insopportabile, dolorosa, specialmente nella zona perianale che sembrava essere la sorgente della luminosità. Nel baglior freddo e asettico simile al mare di latte attraversato da Gordon Pym, Carne ebbe appena il tempo di vedere la faccia del tunisino trasfigurare, e trasformarsi nell’amichevole volto di Winnie, un attimo prima di dissolversi nell’albedo totale in cui tutto era immerso.

La voce del Rifondatore, dal nulla, gli disse: “Quello che hai assunto è un concentrato di Helleborus con una concentrazione di CDC69 che supera di molto le soglie tollerabili. Praticamente un’overdose. Ti troverai a saltare di due o tre livelli ontologici... dipende da quanta te ne sei fatta. Stavolta, se ammazzassi tuo padre, morirebbe veramente, e senza appello. Potresti addirittura arrivare in casa di Myrddyn o di Derek e sparare un colppo di Shitgun a quegli stronzi. Adesso hai finito di giocare, adesso hai davvero il libero arbitrio. Carne, sei nella Merda”.

(flack)

Cogito ergo.

Con gli occhi chiusi per sfuggire all’abbagliante bianco Carne non si accorse che tutto era diventato nero o forse sì, ma preferiva pensare il contrario. “Che schifezza mi ha dato questo tizio?” mormorò mentre pensava che difficilmente in vita sua aveva gustato una simile delizia. Questa alternanza di pensiero era frutto di quella sinusoidale varianza del suo aspetto e del suo carattere. Non fosse stato per quel posteggiatore abusivo che pretendeva di essere il rifondatore, per la sua voce cruda e rozza che gli trapanava i timpani con una massa di cazzate incomprensibili, ebbene, quella sarebbe stata un bella mattina. Non vedeva per quali motivi avrebbe dovuto sbarazzarsi di un certo Myrrdyn

che, tra l’altro non conosceva nemmeno, e di un tale Derek che gli sembrava di avere conosciuto in un buon ristorante parigino di cui ora non ricordava il nome. Questi due non dovevano essere eliminati perchè la loro sopravvivenza era predeterminata prima della loro nascita, altro che libero arbitrio! Possibile che tutti quanti, compreso questa testa di cazzo di millantato rifondatore, cercassero di attribuirgli delle responsabilità quando il suo ruolo era stato deciso almeno 5000 anni prima? Fanculo! Aprì gli occhi. La collina aveva il suo colore, quella nuance di marrone che usualmente assume la merda dopo alcuni giorni di esposizione all’aria e alla luce. Le sue mani, e molto probabilmente anche le altri parti del suo corpo, erano bianche, quella tonalità di bianco che ha la pelle degli inglesi. Era bianco, anglosassone, protestante, un vero wasp, e come tale membro di diritto di uno dei gruppi più privilegiati e più influenti della società, ovvero un cittadino non appartenente a nessuna delle tradizionali minoranze, tantomeno a quella afro. Ora, doveva affrontare la realtà, sempre che da qualche parte ci fosse davvero perchè in prima istanza il concetto di realtà è intrinsecamente legato all’ontologia, cioè alla disciplina filosofica che si occupa di ciò che esiste. Un problema tipico dell’indagine ontologica può essere formulato come segue: cosa si intende quando si afferma che “una cosa esiste”? “Cartesio è il mio salvatore!” pensò subito dopo...

(Myr)

Testa o croce?

Bisognava andare avanti. La prospettiva cartesiana ovviamente non durò che lo spazio d’un mattino. Pensò: “con quale diritto assumo il mio pensare come dimostrazione della mia esistenza? Il mio pensare potrebbe essere pura illusione, potrebbe essere una captazione di pensieri d’alri, una semplice risonanza, potrebbe benissimo non essere reale”. Neanche Shopenhauer si mostrava adatto all’uopo. “Se il mondo è una mia rappresentazione - pensò Carne - devo assumere che l’occhio con cui lo rappresento è l’unico ente reale, dotato di uno statuto ontologico differente da tutto il resto... Che presunzione antropocentrica del cazzo! Gli sfuggivano, però, in quel momento, (in cui era proprio al bordo della prospettiva solipsista), tutte le considerazioni degli altri filosofi, gli sfuggiva la differenza tra le categorie aristoteliche di eidos e ulé , tra i kantiani noùmeno e fenomeno, per non parlare delle differenze tra essenza ed esistenza evidenziate da Heidegger. Come tutti i cretini moderni si era affezionato a Cartesio e a Laplace, gente capace di tirar fuori conigli dal cappello, con la peculiarità di averceli messi dentro poco prima... Comunque bisognava andare avanti. L’essenza di Carne era qualcosa di eterno, ma la sua esistenza dipendeva da da Myrddin, da Derek, Da Klaus, Dal Rifondatore, forse da Grande Merda e Colui (ma a un altro livello ontologico), forse da Pandemonium, del quale il livello ontologico non era chiaro.

“Se almeno potessi dare una bella ripassata a Kate...” pensò,mentre procedeva in un paesaggio qualsiasi.

(flack)

l’uomo dell’uovo

In sostanza Carne era solo, doveva porsi domande e darsi risposte alle quali avrebbe dovuto credere oppure no. La prospettiva non era delle migliori ma, malgrado alcune supposizioni, Carne aveva il grande vantaggio di non pensare e, nelle rare eccezioni, di farlo per tempi brevissimi. Uomo d’azione, aveva bisogno di obiettivi e, quando necessario, di filosofie semplici, di illusioni, di conigli estratti dal cilindro. In sostanza era poco più di un bambino, capiva solo quello che capiva, prediligeva mosse tattiche, senza sapere cosa fossero, a progetti strategici perchè il tempo delle attese, per lui, era tempo sprecato. Dovendo scegliere tra l’uovo certo ed una gallina possibile, non aveva dubbi. In termini di filosofia spicciola era sicuramente

meglio attribuire agli oggetti del pensiero un’esistenza indipendente dal pensiero stesso... ma continuare su questa strada ci porterebbe lontano mentre tutto quello che stava avvenendo era lì vicino, a poche miglia marine c’era di nuovo la costa inglese. E non dimentichiamo che nel frattempo Shitland, anche se ormai non interessava più a nessuno, si stava sciogliendo mentre tutti i progetti che la riguardavano stavano andando in fumo.

“Vuoi del fumo?” il tunisino era di nuovo lì, non se ne era mai andato.

(Jason)

Tutti i colori della Merda

Mentre Carne stava seduto su una montagnola di merda, assorto nei pensieri filosofici di cui sopra, Carnet, spinto da un insolito impulso a agire entrava in una cartoleria di un quartiere periferico di Dunkerque. “Ha una scatola di Pongo?” disse” la vorrei con dodici colori” “Prego signore, ecco, sono 6 euro e 50” “Grazie...” “Lo scontrino, signore.” “Ah, sì, grazie... buona giornata.” “A lei, signore.” Carnet andò a sedersi in un piccolo caffè poco distante, ordinò un Ricard e cominciò a spacchettare il Pongo. “Io sono il marrone.” Prese tutti i candelotti e iniziò scaldandoli con le mani. Poi, lentamente, li incorporò uno nell’altro. Ogni tanto si annusava le dita, e antiche memorie parevano emergere. Impastò la massa per una mezz’ora, in uno stato di pace meditabonda. La palla aveva preso un colore grigio verdastro, era tiepida del suo tocco. “Io sono il marrone, e sono ancora qui dentro. Ecco il Caos, ecco la sintesi, ecco il Principio. Entropia... Carne!” chiamò col pensiero “Vieni, giochiamo a fare i vermi di Pongo” (Derek) Sintesi, sintesi, e ancora sintesi

“A quanto lo metti?” “Otto al grammo” disse il tunisino guardandosi intorno circospetto “Cazzo, è caro!” “Ok, tieni, dammi quello che vuoi” Gli parve strano. Prese il pacchettino e mise una banconota da cinquanta nella mano del tunisino. Saranno stati quattro grammi. Il tunisino sparì rapidamente dietro a una montagnola marrone. Carne non aveva cartine, decise di fare uno svuotino con una Winston che gli era rimasta in tasca. Ma appena aprì l’involto si mise all’inseguimento del tunisino. Quel manigoldo lo aveva truffato: nell’involto c’era una pallina di Pongo.

(flack)

Sulla via del ritorno

Carne sapeva che non tutto quello che luccicava era oro e quindi che tutto quello che sembrava pongo poteva non esserlo, infatti il marrone era ancora lì dentro o così almeno qualcuno pensava. Ora però doveva attraversare il canale. Prima di pensare doveva - come aveva detto un vecchio architetto molto tempo prima - osservare. con umiltà e senza dare niente per scontato, guardare con curiosità per scoprire ciò che si cerca, o semplicemente quello che accade. “Senza dare niente per scontato?” si chiese. Doveva attraversare il canale e ora aveva capito come fare. Si incamminò, leggero e veloce, senza nemmeno bagnarsi la suola delle scarpe. A Parigi, negli uffici della sicurezza nazionale, M. Taffery stava guardando trasecolato le immagini riprese in tempo reale dal satellite: un uomo stava attraversando a piedi il Canale della Manica. Cercò subito di contattare Kate ma il suo numero era occupato. Non appena ebbe riagganciato il telefono suonò. Era Kate. “Cosa succede?” “Dove?” “Il canale” “Ti stavo chiamando per lo stesso motivo” “E’ ghiacciato anche dalle tue parti?” “Non lo so, volevo solo dirti che c’è un uomo che sta attraversando la Manica a piedi.” “Avrà freddo...”

Carne aveva freddo ma sapeva che il freddo non lo avrebbe fermato. Il suo pensiero andò a quando la breve notte di Schit calò gelida sulla brughiera senza riuscire a bloccarlo.

(Myr)

Sempre più dura

Carne aveva capito l’essenza del messaggio del vecchio architetto e con due più due aveva fatto quattro, un risultato solitamente straneo alle sue capacità di produzione di pensiero astratto. In qualsiasi modo ci fosse arrivato c’era arrivato. Il bario. L’acqua. Bario più acqua uguale a quasi quattro. Acqua? Fuochino. Acqua salata? Fuoco! I nitrati disciolti nell’acqua avevano innescato una forte reazione endotermica che aveva prosciugato l’intero Canale della Manica del suo calore trasformando tutta la superficie in una spessa lastra di ghiaccio, una specie di ponte tra le due coste. Carne aveva freddo e il freddo lo rallentava ma sapeva che il culo che aveva avuto non sarebbe durato a lungo, prima o poi il ghiaccio non sarebbe durato a lungo perchè la corrente del golfo, insolitamente calda per il periodo invernale, stava già sciogliendone la parte occidentale. La costa di Dover era davanti a lui ma senza punti di riferimento Carne non riusciva a valutarne la distanza.

Socchiuse le palpebre per mettere a fuoco un puntino nero che sembrava muoversi... si muoveva... si stava avvicinando, velocemente. Una motoslitta! Era salvo... Salvo? Chi stava guidando? Uno dei suoi (pochi) o uno dei loro (tanti?). Gli svolazzanti capelli di Kate (li conosceva bene) lo tranquillizzarono, ora sapeva che ce l’avrebbe fatta. Questa sensazione non durò a lungo, la motoslitta lo superò e proseguì verso la costa francese. Era solo di nuovo, perchè?

(Myr)

Nostos alghèia

Raccolse le sue forze e proseguì. Il ghiaccio si stava sciogliendo. Durante il tragitto incontrò quello che restava di Shitland: un’isoletta di non più di un kilometro quadrato, con sopra un’ultima costruzione, una dependance del palazzo presidenziale. La terra era ormai esigua, ma quell’ultimo lembo non era più raggiungibile dalle pompe merdovore, e resisteva pervicacemente in mezzo al mare. Carne fece qualche passo sulla spiaggia, poi entrò.

“Mi stavi aspettando?” “Da molto tempo” “Hai fame?” chiese Kate. Lui non rispose (era ancora incazzato con lei perchè non lo aveva fatto salire sulla motoslitta). Lei uscì, andò verso il mare, Carne la seguì. “Lo avevamo detto che questo fiume sarebbe diventato un mare” disse stringendosi a lui. Ma lui guardava lontano, forse indietro, verso i bastioni del passato. “... e i nostri nipoti giocheranno con le onde, gli gnu torneranno all’ovile e...”

Un frullo d’ali interruppe la frase. Una cutrettola aveva nidificato in soffitta.

FINE

(musica: a watermelon in easter hay, Frank Zappa)

(flack)

Yorkshire connection

“Rivoltante” disse Grande “Cinico!” gli rispose Colui “Mi avevi promesso che sarebbe morto” “un giorno o l’altro lo farà” “Ma forse io non ci sarò più, a gustarmi la scena!” “E’ nel ciclo delle cose, sei suo padre” “E da quando tu rispetti il ciclo delle cose?” “Mi sono convertito all’Ordo Merdiensis” “...Tu?”

(flack)

“Allora, hai fame?” ripeté Kate. “Va bene, dammi da mangiare”, disse Carne di Culo. “Sì” disse lei, e aprì la grande credenza. “Un uovo, Carne di Culo, un uovo per te” disse lei, e i suoi occhi brillavano come stelle lontane.

Il silenzio d’intorno era rotto solo dal fischio del vento tra le dune cosparse di cespugli secchi. Il mare in distanza alzava piccole gelide onde rabbiose.

Carne prese l’uovo, si calò i calzoni e se lo ficcò nel culo.

“Sono stato tuo, per tutto questo tempo” disse Carne di Culo. “Lo so” disse lei. “Restituisci a Carnet il portauovo d’argento”

(Derek) FINE C’erano voci false che giravano su internet, sembrava - a creder loro - che la storia fosse ormai finita. La parola fine era stata detta alcune ore prima in Italia ma non sulle gelide acque della Manica.

In effetti...

... ForeverCarne è finito. Ma chi può dire che cosa sta succedendo sul piccolo circuito di Lydden Hill (Wootton Canterbury Kent CT4 6RX)? Quali piccoli segreti si nascondono tra le pieghe di una comunità apparentemente unita? Chi sta per sperimentare cosa? E dall’alto di una posizione ormai consolidata di saggio, chi gioca con la vita di altri, inconsapevoli marionette? Forse alcune risposte verranno, altre no, ma dopo la Trilogia si apre un nuovo scenario. Una nuova generazione preme per sapere, per partecipare, per fare le proprie esperienze, financo per sbagliare.

E’ la SHIT GENERATION. Presto con un suo Blog! (Derek)

Fine?

“Non hai ancora capito? E’ finito, finito, finito.” “Avevo ancora un sacco di cose da fare...” “Potevi farle prima, perchè non le hai fatte?” “Perchè ne stavo facendo delle altre, non mi sono mai fermato un attimo.” “Così impari a individuare le priorità, senza sprecare il tuo tempo.” “Merda!” “Appunto! Potevi occuparti d’altro...” “E io ora cosa faccio?” “Puoi cominciare a scrivere le tue memorie...” “Come se fossi in pensione?” “Sì. Lo sei.” “Mi state buttando via.” “Esatto, non servi più.” “Per una frase del genere potrei suicidarmi...”

“Non male, potrebbe essere la soluzione.” “Fanculo.” “Strana coincidenza!” pensò Carne che cominciava a capire che era davvero la fine. “Tutto per colpa di quella testa di cazzo!” aggiunse tra sè e sè.

(Myr)

La sentenza

Fine. L’ho scritto io, poi l’ha scritto Derek, poi l’ha scritto anche Myr, anche se col punto interrogativo, ma questo è contenuto nel suo dna, che ha appunto un cromosoma a punto interrogativo. Comunque in qualità di Rifondatore mi arrogo, dopo che l’hanno scritto tutti, di decretare la fine della saga carniana. Questo, solo per esigenze editoriali: New American Library a New York, Faber&Faber a Londra, Gallimard a Parigi, volevano assolutamente il manoscritto entro il 25 gennaio. Ecco dunque, ontologicamente parlando, la vera esigenza che ha determinato la fine. Ovviamente per i nostri lettori il diverimento continua su: Shit Generation, ovvero: I Figli di Carne (già pronto, su un nuovo blog) “forse non è finita” disse forse Carne

(flack)

Forse.

“Il Rifondatore ha scritto forse due volte. Ci sarà una improbabile possibilità?” pensò Carne. “

No!” tuonò la voce.

(Myr)

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