Economia&mercato
di Chiara Bruzzichelli
Lauro Giacobazzi Nei giorni precedenti la chiusura di ferragosto siamo andati a trovare a Rubiera, presso la sede aziendale, Lauro Giacobazzi, presidente di Rondine Group e Luca Bevini, il nuovo direttore estero. Due le notizie da rilevare. Anzitutto l’acquisizione del 100% della proprietà di Spry Dry, azienda operante nel settore delle materie prime per l’industria ceramica di cui Rondine Group già deteneva la maggioranza dal 2005. Seconda notizia: la prima partecipazione di Rondine Group, in qualità di “partner referenziato”, alla 10a edizione del Salone di Marsiglia, esclusivamente dedicato alle aziende associate al Gruppo Saint Gobain, leader mondiale nella distribuzione di ceramica. Abbiamo approfittato dell’occasione anche per chiedere al presidente, Lauro Giacobazzi, di illustrarci il nuovo piano marketing aziendale e le innovazioni di prodotto. Tile Italia: - Quali le motivazioni che, il 12 luglio, vi hanno spinto a completare l’acquisizione di Spray Dry? Lauro Giacobazzi: “I motivi che ci hanno portato a rilevare il restante 49% di Spray Dry, ancora appartenente alla famiglia Baroni, sono stati vari. Tra i principali certamente il fatto che si tratta di una integrazione verticale, strategica alle nostre attività, inerente la produzione di piastrelle in ceramica. Spray Dry, peraltro, vanta un’attività ventennale nella produzione di 82 - Tile Italia 4/2012
Rondine Group in crescita
Luca Bevini impasti atomizzati per gres porcellanato ed è profondamente radicata sul territorio. Vorrei anche approfittare di questa occasione per ulteriormente ringraziare la società Finesind, della famiglia Baroni, per l’attività svolta in questi anni e per la professionalità dimostrata. L’acquisizione del 100% del pacchetto azionario di Spray Dry si inserisce perfettamente in quel percorso di crescita che abbiamo intrapreso ormai da anni e che, nel 2010, aveva comportato la sottoscrizione di un contratto di affitto quinquennale per Ceramiche Sadon, maggior produttore italiano di battiscopa e formati per esterno.” Tile Italia: - Quali le strategie commerciali e marketing? L. Giacobazzi: “Abbiamo investito molto sui nostri fondamentali. Per quanto riguarda l’innovazione di prodotto è assolutamente indicativo il fatto che il 30% del fatturato 2012 fino ad oggi realizzato è stato ottenuto grazie alla vendita di serie e formati innovativi, realizzati negli ultimi 9 mesi: di fatto abbiamo inserito 12 nuove collezioni. Questo forte impulso sul prodotto ci porterà in 2 anni al rinnovo completo dei cataloghi. I volumi venduti peraltro saturano la nostra capacità produttiva ed il primo semestre dell’anno si è concluso in crescita, nel rispetto dei piani che ci eravamo proposti e che vedevano un ampliamento delle vendite estere”. Tile Italia: - Come si sono modificate le percentuali di vendita tra Italia ed estero? -
Lo stabilimento Rondine Group Luca Bevini: “Direi che l’opera di rafforzamento della rete commerciale sui mercati internazionali, con l’inserimento di risorse locali nell’ottica di migliorare la visibilità del marchio, ha dato i suoi risultati positivi: il rapporto tra vendite Italia e vendite estero, che nel 2011 era rispettivamente del 48 e 52%, già nel primo semestre 2012 ha visto crescere al 60 la percentuale derivante dall’esportazione. Particolarmente positivo l’export in Russia e in tutto l’Est Europa, in testa l’incremento delle vendite nei Paesi Baltici. Bene anche il mercato di Germania e Stati Uniti. Nel piano triennale che abbiamo stabilito, prevediamo di raggiungere un fatturato composto per il 75% da esportazione e per il 25% da mercato interno. Al momento ci manteniamo in linea con le attese”. Tile Italia: - Quali i risultati di fatturato? Lauro Giacobazzi: “I risultati sono molto lusinghieri: abbiamo chiuso il primo semestre a +14,73% sui mercati internazionali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Veramente un buon risultato, soprattutto se confrontato con l’andamento medio del comparto….” aggiunge Lauro Giacobazzi: “Per raggiungere questi risultati abbiamo investito molto: in tecnologia, per un importo superiore al milione di euro; in ricerca sul prodotto, anche introducendo 2 nuovi formati, il 34x68 proposto come alternativa al 30x60 e particolarmente gradito in Germania (dove rispetta le nuove