il quartiere L’antico palazzo Trivulzio in via della Signora è stato demolito e dal 1910 la nuova struttura, nel frattempo passata in gestione al Comune di Milano, si trova in via Trivulzio, lungo la strada che collega il centro a Baggio.
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Per questo motivo il Pio Albergo Trivulzio è detto la “Baggina”, termine che, per i milanesi, è divenuto l’ospizio per antonomasia. Una curiosità: nella chiesa dell’istituto si conserva, in segno di ringraziamento, la testa della bomba che nel 1943 danneggiò una parte della casa di riposo, lasciando miracolosamente illesi gli ospiti.
a lapide posta sulla chiesa, oggi sconsacrata, di San Teodoro in via della Signora al civico 7, ricorda l’erezione della chiesa stessa, legata al Pio albergo Trivulzio. È il 1750 quando il principe Tolomeo Trivulzio, nobile appartenente a un’antica e illustre famiglia milanese, decide di realizzare in città un “luogo pio”, ovvero una casa di riposo gratuita per gli anziani poveri di Milano. Ottenere i permessi dalle autorità politiche non è facile, ma nel 1766 i lavori possono iniziare. Il principe Trivulzio muore l’anno seguente e sono i suoi eredi a continuarne l’opera, trasformando in rifugio per milanesi indigenti il palazzo di famiglia in via della Signora, in pieno centro storico. Nel 1771 il progetto del principe diventa realtà: cento ospiti, tra uomini e donne, vengono accolti gratuitamente nella
D.O.M. THEODORUS I TRIVULTIUS COMES CAURIAE MARCHIO PICELEONIS PRIUS IMPATOR QUÂ MILES NON MILITARIB STIPENDIIS SED (...) IIS GLORIAM (...) ICATUS PRIMO (...) ONUM ET GALLORUM REGUM SUPr PRAEBUIT EXRCITIBUS TUM MEDIOLANENSIS PROVIN ET IANUAE GUBERNATOR MOX VENETAR COPIAR DUX BELLICA VIRT TRIUMPHIS TRIUMPHOS RELIGIONE CONSECRAVIT SACELLO HOC ERECTO AC MAGNIFICE DITATO SUB FELICI NOMINIS SUI OMINE S.THEODORI MART M.D.XXIX
struttura che riesce a mantenersi grazie ai lasciti dello stesso Trivulzio, alle offerte di altre nobili famiglie milanesi e, dopo l’Unità d’Italia, agli aiuti statali. Agli inizi del Novecento, visto il sensibile aumento delle richieste di assistenza, per volontà del Comune di Milano viene realizzata una nuova struttura di 60mila metri quadrati, in via Trivulzio 15, in posizione periferica sulla strada verso Baggio.
Pio Albergo Trivulzio via della Signora 7 ex chiesa di San Teodoro
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Metropolitana Milanese I
l primo progetto organico della metropolitana di Milano risale agli anni della Seconda guerra mondiale (e precisamente al 1942), ma i cantieri sono partiti solo alla fine degli anni Cinquanta, molto in ritardo rispetto ad altre città europee ed extraeuropee: Londra aveva aperto la sua linea di trasporto sotterranea nel 1863, Parigi nel 1900, New York nel 1904 e Barcellona nel 1920. La Linea 1 della metropolitana milanese, che andava da Lotto a Sesto Marelli, viene inaugurata l’1 novembre INAUGURANDOSI LA PRIMA LINEA DELLA METROPOLITANA LA CITTÀ DI MILANO RICORDA ERMANNO BEVONI GENEROSO CRUDO NATALE GEMMI ALFREDO RENOLDI MARIO SPREAFICO CHE CADDERO VITTIME DEL LAVORO 1 NOVEMBRE 1964
1964. Successivamente sono state realizzate la Linea 2, inaugurata nel 1969, e la Linea 3 , nel 1990 (che contano targhe dedicate ai lavoratori caduti analoghe alla Linea 1). Esiste un progetto che prevede l’espansione di queste tre linee e la realizzazione di due nuove tratte, ma i lavori procedono a rilento soprattutto per problemi di natura finanziaria. Quello della metropolitana è quasi un mondo parallelo, popolato da ambulanti e musicisti improvvisati, e vi si possono fare incontri incredibili: la ballerina di lap dance in guepierre e latex, l’uomo in impermeabile e occhiali da sole che canta e si fa i complimenti da solo e chi continua, oramai da anni, a scrivere insulti contro il demonio sui muri delle varie stazioni. Non mancano poi le targhe “istituzionali”, poste in occasione delle inaugurazioni di nuove tratte. La fermata di piazzale Abbiategrasso, invece, ha migliorato i collegamenti con Gratosoglio, a sud di Milano. Si ritiene che il nome della località derivi dal cognome Gratosola, nato dall’aggettivo “gratta suola” utilizzato per indicare i contadini della zona.
il quartiere La fermata di piazzale Maciachini ha migliorato il collegamento tra il centro della città e i quartieri della periferia nord, come Affori, antico borgo romano. Il nome latino Ad Forum potrebbe indicare la presenza di un antico mercato (forum), e Niguarda, piccolo centro di origine longobarda (da Niwarda, ovvero “nuovo punto di guardia”) esistente dal IV secolo d.C.
La tradizione popolare al contrario, vuole che il nome del quartiere derivi dal saluto “Ti saluto grata soglia”, fatto da San Barnaba, nel I secolo d.C., ai coloni che abitavano questa parte del contado di Milano e che si dimostrarono molto ospitali nei suoi confronti.
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