IL PERCORSO

LUNGHEZZA: 22,2 km
DISLIVELLO: SALITA 790 m DISCESA 790 m
FONDO: 54% STERRATO 46% ASFALTO
IRÚN: Albergue municipal per pellegrini, calle Lesaka 1, rotonda Zubi-Musu, tel. 640-36.16.40, irunsantiago@yahoo.es, irunsantiago.com, 60 posti, a donativo (suggeriti 5 €), uso cucina, gestito da volontari, su richiesta rilasciano credenziali, aperto da febbraio a novembre. In caso i posti siano terminati si possono ottenere indicazioni per sistemazioni alternative Pensión Bowling, calle Mourlene Mitxelena 2, tel. 943-61.14.52, 40 camere, singola 40 €, doppia 50 €, aperto tutto l’anno.
PASAJES SAN JUAN/PASAIA DONIBANE: Albergue per pellegrini Santa Ana, ermita de Santa Ana, tel. 676-51.93.09, 14 posti, a donativo, gestito da volontari, aperto dal 21/3 al 23/10.
SAN SEBASTIÁN: Trovare posto in alta stagione può essere complicato: consigliamo di prenotare prima prendendo in considerazione l’albergue di Pasaia
e le due strutture sul monte Ulía, anche se ubicate relativamente lontano dalla città.
Si può ottenere ospitalità, con cena e colazione, nella Comunità di Monte Ulía: la si incontra lungo il Cammino, sulla collina prima di scendere in città, in paseo de Ulía 375, tel. 943-32.79.83, aperta tutto l’anno.
Albergue juvenil Ulía, nel Parco Ulía, prima di scendere alla città, tel. 943-48.34.80, ulia@donostia.eus, www.donostia.eus, 62 posti, da 20 € secondo stagione, necessario prenotare (consigliato chiamare prima perché spesso è occupato da comitive di turisti), aperto tutto l’anno. Albergue juvenil La Sirena, paseo de Igeldo 25, tel. 943-31.02.68, ondarreta@donostia.eus, www.donostia.eus, 100 posti, 20-26 € secondo stagione ed età, necessario prenotare (consigliato chiamare prima perché spesso è occupato da comitive di turisti), aperto tutto l’anno.
Downtown River Hostel, calle San Martín 2, tel. 652-75.66.38, www.downtownriverhostel.com, 28 posti, da 25 €, aperto tutto l’anno.
È la prima tappa del Cammino, ed è abbastanza dura per la lunghezza ma soprattutto per i dislivelli. La tappa è comunque bellissima: saliamo al santuario della Madonna di Guadalupe e quindi percorriamo la cresta del monte Jaizkibel scendendo alla
prima ría del Cammino, a Pasaia/ Pasajes San Juan, splendido paesino di mare. Di qui ancora una salita al monte Ulía e siamo a San Sebastián. Il primo contatto è strepitoso: la città ci appare all’improvviso e la possiamo ammirare dall’alto di un balcone naturale. Cerchiamo di assaporarne lo spirito, facendo magari gli ultimi passi sulle tre belle spiagge cittadine.
Se arriviamo a IRÚN in treno (o in autobus: le due stazioni sono una di fronte all’altra) per raggiungere l’albergue seguiamo a destra Estación kalea sino a incrociare, al suo termine, il paseo Colón/Colon pasealekua che seguiamo, pressoché in rettilineo, per 500 m sino a raggiungere Zubi-Muxu plaza. A destra, all’inizio di Lesaka kalea, c’è l’albergue dei pellegrini.
Se invece il nostro treno ci ha portato alla stazione ferroviaria di Hendaye (ultima località francese) possiamo utilizzare l’Euskotren: la fermata è nella piazza a destra della stazione ferroviaria. Le corse sono frequenti. Scendiamo a Irún Colón e seguiamo l’itinerario descritto sopra.
Se infine arriviamo in aereo all’aeroporto di San Sebastián/Irún possiamo seguire la strada antistante, Gabarrari kalea, e percorrerla sulla sinistra. Dopo 400 m a destra ci sono le frecce del cammino. Per raggiungere l’albergue è sufficiente seguirle a ritroso.
Alla partenza, il nostro primo obiettivo è il santuario de Guadalupe posto sul colle che sovrasta Irún: guardando verso il mare e seguendo la linea della collina se ne scorge il profilo. Il Cammino è segnalato. Appena fuori dall’albergue andiamo a destra, superiamo la rotonda e proseguiamo dritto lungo il marciapiede della strada GI-2134, passando sotto un ponte autostradale. Inizia un rettilineo che percorriamo per intero: al termine attraversiamo il ponte su un fiume. Alla nostra destra inizia l’aeroporto di Irún/San Sebastián. Svoltiamo a sinistra [1.1].
VARIANTE PER CICLISTI Per le bici consigliamo di proseguire per 250 m dopo il ponte e poi svoltare a sinistra seguendo il percorso, segnalato da frecce gialle, che scavalca una collinetta prima di ricongiungersi all’itinerario a piedi all’altezza dell’ermita di Santiagotxo [1.2] All’incrocio successivo lasciamo nuovamente il percorso a piedi per seguire a destra, in salita, le frecce che portano con pendenze a tratti sostenute fino al santuario di Guadalupe.
Imbocchiamo una stradina che nel primo tratto segue il fiume e poi se ne stacca iniziando a salire. Siamo ormai usciti dalla zona urbana e camminiamo prevalentemente nel bosco. Incontriamo case di campagna, per la maggior parte abitazioni residenziali: c’è anche qualche fattoria. L’architettura è quella tipica basca: uso di pietra e legno, strutture solide, squadrate, cura per i particolari, ordine.
Arriviamo a un incrocio sovrastato dall’ermita de Santiagotxo [1.2]. C’è anche una fontana. Svoltiamo a sinistra e proseguiamo. Più avanti
svoltiamo a destra: inizia uno sterrato con fondo dilavato dalle piogge. Saliamo superando diversi incroci, peraltro ben segnalati, fino a che la strada spiana e arriviamo al SANTUARIO DE GUADALUPE (m 191), che si trova in posizione molto panoramica: dal sagrato si scorgono Irún, Hendaye e la costa francese verso Saint-Jean-de-Luz e Biarritz, il fiume Bidasoa e, naturalmente, l’oceano.
VARIANTE PER CICLISTI Il percorso per chi va a piedi può essere percorso dalle MTB ma è faticoso, a tratti sconnesso o con pietre affioranti: consigliamo quindi di seguire a destra la strada, molto panoramica, che sale quasi alla vetta del monte Jaizkibel e ritrova il cammino a piedi poco prima del punto [1.4]
Giriamo a sinistra prendendo a salire e dopo soli 300 m arriviamo a un crocevia di sentieri [1.3]. Qui ci si presenta un’alternativa: salire sulla cresta del monte stesso e percorrerla in tutta la sua lunghezza oppure seguire a sinistra il percorso tradizionale che taglia a metà costa il monte Jaizkibel. Il primo percorso comporta maggiore salita ma è molto panoramico. Il secondo è più lungo di 1,5 km ma presenta un dislivello inferiore. Noi li descriviamo entrambi: ai pellegrini la scelta.
Percorso di cresta Il primo tratto è molto ripido e ci obbliga a salire faticosamente su varie tracce di sentiero fino a uscire, più in alto, fuori dal bosco: sono solo 300 m, ma durissimi. Da qui la strada continua a salire ma con dislivelli molto più accessibili. Si cammina su prati lungo la cresta del monte, con larghissime vedute sull’oceano e sulla valle interna. Ogni tanto la salita si fa un po’ più impegnativa, ma solo per brevi tratti. Ci sono alcune frecce, ma non troppo frequenti. Si arriva a una antica torre di avvistamento, che, come le altre presenti più oltre, era utilizzata un tempo per osservare il passaggio delle balene. Più su si passa accanto a un monolite e infine si raggiunge una seconda torre. Più sotto, un belvedere attrezzato.
Saliamo ancora sino a raggiungere la vetta dello Jaizkibel, a 547 metri di quota. Qui c’è un alto traliccio metallico. Da questo punto la vista è amplissima: davanti a noi si distingue, lontano, una parte della città di San Sebastián. Iniziamo a scendere leggermente su un percorso in realtà poco individuabile. All’inizio passiamo su un sentierino, a tratti stretto e sconnesso ma non pericoloso, seguendo il profilo della cresta. Poi il sentiero diventa più agevole. Davanti a noi si profilano altre torri di avvistamento che raggiungiamo perdendo continuamente quota. Troviamo infine la strada asfaltata. 300 m avanti c’è un bar. 500 m ancora e, all’altezza di un tornante, il cammino si unisce con quello di mezza costa [1.4].
Variante di mezza costa Dobbiamo attraversare il lato interno del monte Jaizkibel, che separa Irún da San Sebastián. Alla nostra sinistra si stende la valle che collega le due città. Non si vede l’oceano ma
il percorso è comunque bello, quasi tutto in un bosco misto con pini, castagni, querce, betulle, aceri.
Saliamo lungo una larga pista di terra e sassi che taglia longitudinalmente il monte. A tratti attraversiamo boschi e prati recintati: si possono incontrare cavalli al pascolo, talvolta anche liberi sulla strada. Dopo un primo tratto in leggera salita, la strada spiana e poi inizia a scendere. Arriviamo a un bivio da cui parte una strada asfaltata: più in basso si scorgono alcune fattorie. Il bivio è ben segnalato: prendiamo a destra e affrontiamo una salita impegnativa.
Gli incroci che troviamo sono ben indicati: non c’è pericolo di sbagliare. Il fondo è pietroso e malmesso ma il cammino è davvero piacevole. Una discesa piuttosto ripida segna la fine dell’attraversamento del monte Jaizkibel. Sbuchiamo su una strada asfaltata: frecce ben visibili ci indirizzano a destra. Saliamo per 400 m fino a una freccia che indica una discesa sulla sinistra. In questo punto si connette il percorso di cresta [1.4]
Imbocchiamo la strada che scende. Dopo 700 m prendiamo a sinistra e scendiamo ancora per un’erta stradina in cemento che confluisce in un’altra stradina asfaltata [1.5] che imbocchiamo a destra fino a raggiungere le prime case di PASAJES SAN JUAN .
VARIANTE PER CICLISTI Dal punto [1.5] le biciclette devono prendere la stradina in discesa a sinistra.
Tra le case scendiamo per una breve scalinata e raggiungiamo il lungomare. Prima della rampa finale c’è un cartello che invita a seguire a sinistra una bella stradina che porta all’albergue. Percorriamo il lungomare verso l’interno della ría sino all’imbarcadero. Qui una barchetta (costo 1,10 €) ci porta sull’altra sponda, a PASAJES SAN PEDRO . È un tragitto di soli 120 m e ci evita il lungo giro della ría per la strada asfaltata.
VARIANTE PER CICLISTI Le bici possono utilizzare la barca (costo 2,20 €: persona+bici) accorciando il percorso e rendendolo più piacevole. Poi però devono necessariamente raggiungere il lungomare di San Sebastián seguendo le indicazioni stradali.
Riprendiamo il lungomare in direzione del mare aperto. Alla fine la strada si trasforma in una scalinata ripida [1.6]. Saliamo con fatica: 158 scalini ci portano all’altezza del vecchio faro. Continuiamo a salire; gli scalini ora sono più sconnessi ma meno ripidi e poi diventano sentiero. Raggiungiamo una strada asfaltata che seguiamo a destra con bella vista sulla ría. Arriviamo a una piazzola dalla quale si stacca una strada che porta al grande faro che segnala l’ingresso alto della ría. Noi proseguiamo a sinistra su un largo sentiero. Raggiungiamo una bellissima fonte: di qui passava l’antico acquedotto. Se ne possono vedere ancora alcuni tratti, tra i quali due ponti in pietra.
Il sentiero prosegue in saliscendi, addentrandosi per un bel bosco che ogni tanto si apre in suggestive vedute sull’oceano e sulla costa rocciosa. Dopo più di 1 km oltrepassiamo un sentiero che scende verso il mare. Proseguiamo un poco salendo a una sella. Di qui il sentiero continua sulla destra: le frecce gialle invece ci mandano a sinistra a raggiungere la strada del paseo de Ulía. Saliamo un poco percorrendo a mezza costa la collina.
Quando la strada tende a spianare incontriamo a sinistra due panchine per riposare. Sul lato opposto della strada ci sono cartelli che danno il benvenuto nella Comunità di Monte Ulía. Qui si può dormire, oppure acquistare il pane artigianale di loro produzione.
Proseguiamo sempre in leggera salita per poi scendere a un vasto parcheggio [1.7]. Siamo in uno degli ingressi del parco urbano di Monte Ulía. Una breve deviazione porta all’albergue juvenil Ulía.
Entriamo nel parco, sempre guidati dalle frecce gialle e scendiamo per uno stradello in discesa che, percorrendo una valletta, ci porta su una larga pista che gira la collina restando alta sul mare.
Scendiamo rapidamente: sulla destra all’improvviso appare sotto di noi la città di San Sebastián, con le sue tre spiagge. È una vista inaspettata ed emozionante. Con una discesa sostenuta raggiungiamo rapidamente le prime case a ridosso della spiaggia.
Attraversiamo San Sebastián seguendo il panoramico e piacevolissimo lungomare. Se il tempo lo consente possiamo scendere sulla battigia, percorrendo la playa Zurriola. Al termine, oltrepassato il ponte monumentale María Cristina, inizia lo splendido centro storico e il tratto più frequentato della lunga passeggiata a mare che attraversa la città. A destra svetta l’altura del monte Urgull. Siamo a SAN SEBASTIÁN .
Irún Città di frontiera, con molto traffico e strade strette: non c’è molto da vedere. Si trova però tutto quello che occorre. Tra i monumenti storici la cinquecentesca chiesa di Santa María del Juncal, dalla facciata barocca, e il palazzo dell’Ayuntamiento, anch’esso in stile barocco ma edificato nel XVII secolo.
Molto bello (meriterebbe una visita) è il centro antico di Hondarribia, località a soli 3 km da Irún, ma è fuori dal Cammino.
Santuario de Guadalupe Centro di culto molto legato alla tradizione marinara, eretto nel 1585 su precedente ermita. Graziosa la chiesa ma imperdibile è soprattutto il panorama.
Pasaia Donibane/Pasajes San Juan Piccolo ma splendido e suggestivo borgo, un tempo di pescatori, che testimonia la tradizione secolare legata al mare e alla pesca. In un luogo tutto particolare, all’imboccatura rocciosa della ría, è costituito da antiche case nella tipica ar-
chitettura basca, ben tenute e restaurate. C’è il museo Victor Hugo nella casa dove lo scrittore francese soggiornò (primavera 2025, chiuso per ristrutturazione). Presso l’imbarcadero, uno degli ultimi trasbordadores in servizio in Euskadi, è presente un altare votivo per ringraziamento della vittoria nella battaglia di Roncisvalle contro le truppe di Carlo Magno (un’insolita rilettura di questo episodio, opposta a quella tradizionale!). Consigliata una passeggiata lungo la ría.
Pasajes San Pedro Dall’altro lato della ría, lungo il Cammino, c’è Albaola, museo marittimo basco: si possono ammirare antiche barche in legno. Nei laboratori del museo vengono anche realizzate fedeli riproduzioni di antiche imbarcazioni.
Donostia/San Sebastián Capitale della provincia basca di Guipúzcoa, è una città splendida, elegante, ordinata, adagiata in una conca con tre spiagge. Da segnalare il centro storico con la Catedral del Buen Pastor e le chiese di San Vicente e di Santa María. In quest’ultima chiesa, tutte le domeniche, si celebra una bella messa cantata. Quello che colpisce di più è l’atmosfera che si respira e la città nel suo complesso. Facendo il Cammino percorriamo la magnifica passeggiata lungomare. Merita una visita il centro storico, ricco di locali e di ristoranti di ogni genere. Ha grandi tradizioni in campo gastronomico: è famosa per i pintxos da accompagnare a un bicchiere di vino, di birra, di sidro. Nati come semplici fettine di pane su cui disporre svariati ingredienti, con il tempo sono diventati sempre più fantasiosi ed elaborati, nonché molto curati esteticamente. Ogni locale ne ha una bella esposizione sul bancone.
Camino Vasco del Interior Da Irún parte anche un Cammino che attraversa da nord-est a sud-ovest le province di Bizkaia e Araba e va a innestarsi sul Camino Francés a Santo Domingo de la Calzada. È chiamato anche Camino del Túnel (dal tunnel di San Adrián che divide le due province). È lungo 210 chilometri, è segnalato e ha luoghi di accoglienza, per lo più albergue juvenil.