Il Cammino nelle Terre Mutate

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IL CAMMINO: ISTRUZIONI PER L’USO IL PERCORSO

Trigo

C.se Portole

C.se Cerchiano

M. Civita

Ceresola

Vetralla

Borgo

Brosciano

Fabriano

C.le Villano

C.se Spina

C.se Bruciate

Burano Basso

Le Callarelle

C.le Scruccola

Cesi

Attiggio

Castiglione Acquatina

C.le Cataldo

M. Fano

M. Fierentino
M. Camiletto
C.ma di Moi
M. Vernale
M. Linatro
M. Nardo
M. Grilli
M. Puro
M. Alto
Colle Paganello
La Caprareccia
S. Angelo
Paterno
Fabriano
Matelica

È Fabriano il punto di partenza del Cammino nelle Terre mutate, una città scelta non a caso visto che rappresenta il punto più a nord del cratere dei sismi che hanno colpito Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo negli ultimi venti anni. Ricca di storia, famosa per le cartiere e la cucina, vi consigliamo di arrivare qui un giorno prima per visitarla. La tappa è di media difficoltà, con salite costanti e senza strappi, ottima per allenare le gambe. Ma notevoli sono anche i paesaggi che attraversiamo e i luoghi che ci accolgono, come il monastero benedettino di San Silvestro o il borgo di Esanatoglia. Ad attenderci, la piazza di Matelica con i suoi palazzi rinascimentali.

Il nostro Cammino ha inizio nella bella piazza del Comune di FABRIANO : con le spalle rivolte alla fontana Sturinalto e di fronte l’arco di corso della Repubblica, procediamo a sinistra prendendo in leggera salita largo Bartolo da Sassoferrato. Raggiunto il piazzale, imbocchiamo a sinistra della fontana via Fogliardi, che percorriamo per intero fino a immetterci su via Balbo. Arriviamo a piazza Quintino Sella dove, tenendo ancora una volta la sinistra, ci incamminiamo lungo via del Chiavelli e all’incrocio con viale Zobicco continuiamo dritti, nel parco Regina Margherita. Attraversiamo quindi i giardini seguendo una pista che, in diagonale, sulla destra, ci permette di uscire in prossimità della rotonda. Da qui, prendiamo a sinistra viale XXIV Maggio fino a incontrare dopo 300 m via Fagioli, che imbocchiamo a destra.

Al termine della strada [1.1], procediamo sul sentiero ben evidente che si inoltra, in leggera salita, tra le querce secolari davanti a noi; si tratta del percorso naturalistico delle Querce e coincide con il sentiero 100 del Cai. La traccia ci conduce fuori dalla città di Fabriano per

FABRIANO. La piazza del Comune con la fontana Sturinalto.

Siamo alla periferia di MATELICA . Superata la rotonda svoltiamo nella prima traversa a sinistra, dove incontriamo la chiesa del Crocifisso [1.10]. Attraversiamo la piazza e proseguiamo a destra su via Lucemoni; giunti vicino al parchetto, imbocchiamo la sterrata che costeggia l’area giochi sulla sinistra e ci conduce fino al sottopasso per via Fermi. Qui, teniamo la sinistra e continuiamo su via Marconi che prosegue anche oltre la rotonda. Fatti pochi metri, entriamo nei giardini di Matelica che attraversiamo in diagonale per raggiungere lo spiazzo Beata Mattia. Ci dirigiamo ancora a sinistra e all’incrocio prendiamo, di fronte a noi, corso Vittorio Emanuele, la via principale della città. Mentre camminiamo vale la pena fermarsi all’altezza dell’hotel Fioriti per ammirare i mosaici di una domus romana. Al termine della strada, ad accoglierci, la grande piazza dedicata a Enrico Mattei, con la fontana dei Delfini e il Palazzo del Comune, meta finale di questa tappa.

PERCORSO CICLOTURISTICO (LUNGHEZZA 24,4 KM, DISLIVELLO +520 M)

Dalla piazza del Comune, con le spalle rivolte all’arco, seguiamo corso della Repubblica e via della Vittoria. Alla rotonda prendiamo la terza uscita su via Serraloggia, che diventa strada provinciale di Genga SP 15, dapprima in salita e poi in discesa. Imbocchiamo a destra la deviazione per Attigio (km 4,8) e prendiamo subito a sinistra di fronte alla chiesa. Proseguiamo sempre dritto in saliscendi fino a immetterci sulla strada per Paterno (km 6,3). Dopo 600 m andiamo a sinistra per Collamato. Prendiamo il successivo bivio a sinistra. Finita la ripida salita voltiamo a destra sulla SP 15 per Genga (km 8,7). Giungiamo in paese, dove vale la pena fermarsi per visitare il borgo fortificato. Riprendiamo la strada che diventa SP 29 e, prima in discesa, poi in piano, raggiungiamo Esanatoglia. Svoltiamo a sinistra in via Borgo San Giovanni e di nuovo a sinistra in via Roma. Alla rotatoria prendiamo la seconda uscita, in salita (km 15,4). Superiamo la località Pagliano; da qui, prima in piano e poi con una lunga discesa tra gli alberi, raggiungiamo la strada Vocabolo San Venanzio che prendiamo a destra (km 21,5). La strada prosegue in pianura costeggiando i campi. All’incrocio successivo, prendiamo a sinistra (km 22,7) e procediamo fino a via Circonvallazione che imbocchiamo svoltando nettamente a sinistra (km 22,4). Giriamo a destra su via della Porta Vecchia; continuiamo su via Boldrini e corso Vittorio Emanuele fino a piazza Enrico Mattei (km 24,4).

Da vedere

Fabriano La città della carta, così è conosciuta in tutto il mondo. Inventata in Cina e portata dagli arabi in Occidente, la lavorazione della carta ha avuto a Fabriano il suo maggior sviluppo in Europa (www. museodellacarta.com). Ma di questa città colpiscono anche le viuzze strette e silenziose e i tanti tesori che vi sono custoditi. Tra questi, la

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