
Attenti al Guru!
Oltre a suonare il piffero, Stecco batte le mani e conta i nuovi arrivati che si ammassano sul pullman. Cane Puzzone e Spiaccigatto aspettano il loro turno.
“Tu no, cane! Potresti spaventare i fedeli”, dice Stecco.
“Ma se siamo fratelli”, gli ricorda Cane Puzzone.
“E il tuo gatto è mia sorella, allora?”
“Ah, davvero? Non lo sapevo.”
“Avete visto? Uno straccio parlante…
“Non preoccuparti Cane Puzzone, tu non piaci mai a nessuno”, lo rassicura
Spiaccigatto. “Non sarà niente di nuovo.”
Dopo diverse ore di pullman e alcune soste sull’autostrada, i futuri adepti arrivano al ritiro:

Da lontano sembra una località di villeggiatura e da vicino un campo di prigionia.
“Le telecamere e il filo spinato servono a evitare gli sguardi indiscreti”, spiega Stecco.

“Mettetevi in fila: i cani da una parte, i bambini dall’altra”, grida.
“E i gatti?” gli domanda Spiaccigatto.
“Il maestro riserva sempre un’accoglienza particolare ai gatti.”
Ma all’improvviso tutti si paralizzano: il grande maestro sta uscendo dalla sua iurta.
“Cos’è una iurta, qualcosa che si mangia?” chiede Cane Puzzone.
“Zitto, Cane Puzzone! Quello è il Guru”, gli spiega Spiaccigatto.
“È un lupo mannaro?”
Ma il Guru non è né lupo né mannaro.
È un cocker con gli occhi grandi, le orecchie che toccano terra e la lingua lunga.
“Cari cagnolini, care cagnoline, Stecco, stecchini, micioni e piccioni miei,

In quel momento, tra i fedeli si leva una vocina:
“Signore, posso andare in punizione con mio fratello?”
“Ecco un’anima pura! Come ti chiami… piccola sciocca?!”
“Io mi chiamo Carota e mio fratello si chiama Bastone. I nomi li ha scelti
nostra madre, perché ha sempre detto che papà è un asino. In effetti, perde sempre tutto.”
“I vostri affari di famiglia non mi interessano”, dice il Guru arrabbiato. “Adesso sono io il vostro unico padre!”
“Papà, mi chiamo Puzzone!” esclama
Cane Puzzone.
“Oh, uno straccio parlante? Fai anche da radiosveglia?”
“È l’occasione della mia vita”, pensa
Cane Puzzone.
“È pomeriggio”, azzarda Cane Puzzone.
“Oh, non sa leggere l’ora”, lo prendono in giro alcuni adepti.
Ma il grande maestro è molto soddisfatto di quell’informazione approssima-

tiva. “Qui, il grande maestro del tempo sono io!” dice.
“Pare che riesca a fermare la lancetta dei minuti con un’occhiata”, dice sottovoce il labrador.
Stecco accompagna Spiaccigatto alla iurta del maestro.
“Sei il figlio del Guru?” gli chiede Spiaccigatto.

“I miei bambini, le mie pecorelle, i miei agnellini, i miei servitori! I loro genitori li cercano, ma sono talmente bravi come camerieri!”
Il barboncino e il basset hound fanno capolino nella iurta per portare le loro
offerte: delle statuette del maestro fatte a mano dai bambini.
“Chi vi ha fatti entrare? Non vedete che sto aiutando una pecorella smarrita?”
