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NUOVA REALTÀ, GIÀ IN EVOLUZIONE

Ampliare la struttura già esistente, inaugurata solo quattro anni fa, immersa in un grande parco e disposta su due piani. È questo il nuovo progetto di Nicola Tropeano – fondatore della casa funeraria Sant’Ambrogio di Magnago, in provincia di Milano, e di altre sedi a Bienate, Vanzaghello e Dairago – che 20 anni fa ha dato vita a quest’impresa affiancato dai figli Giuseppe e Marco. «Possiamo dire senza esagerare che ormai il 90% dei nostri servizi si svolge all’interno della casa funeraria e anche per questo si è reso necessario pensare a un ampliamento», spiega Giuseppe Tropeano. Con la nuova area adiacente alla struttura già esistente sarà possibile aumentare il numero delle sale – attualmente sono 3 per la veglia del defunto e una per la cerimonia – e avere a disposizione altri spazi destinati all’esposizione dell’arte funeraria e cimiteriale, con gli uffici dedicati, e un’autorimessa per il parco auto. Si realizzerà un più ampio locale dedicato al ristoro, dove le famiglie potranno, anche con l’ausilio del catering, ritrovarsi insieme in un ambiente che consentirà di personalizzare la propria presenza all’interno della casa funeraria, garantendo privacy e discrezione, senza disturbare o interferire con altre situazioni e persone.

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LA QUALITÀ CHE TI ASPETTI Anche per questo progetto, che vedrà la sua realizzazione in un anno e mezzo, l’impresa si avvale del contributo di Matthews, sia con il marchio Caggiati sia con Fhp, prezioso non solo per la fornitura di prodotti e attrezzature, ma anche per la consulenza e i consigli che sono il frutto di grande esperienza anche a livello internazionale. «La sala tecnica verrà ingrandita e saranno presenti nuove attrezzature» conclude Giuseppe Tropeano. «È un ambiente irrinunciabile in una casa funeraria, che ben organizzato consente di lavorare nel modo corretto e garantendo quella qualità che le famiglie si aspettano». Sempre nell’ottica di dare maggiori e completi servizi alle famiglie, la vulcanica impresa già pensa a un’altra zona adiacente all’edificio da destinare ad area verde, per mantenere il parco intorno alla casa funeraria, e a una struttura dedicata all’ultimo saluto degli animali da compagnia, un’esigenza sempre più sentita dai proprietari.

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