Quaderni della Pergola | Il desiderio

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Quaderni della Pergola | 17

Montalbano, cambia la percezione di sé come attrice, soprattutto nei confronti del pubblico?

E il pubblico, che ruolo gioca in questo meccanismo?

Il pubblico è il respiro dello spettacolo e lo spettacolo vive proprio in funzione di chi lo guarda. Sento una fortissima empatia con il pubblico e infatti ogni sera mi metto in ascolto: lo spettacolo cambia e vive sensibilmente in maniera diversa a seconda dell’attenzione e dello sguardo degli spettatori. Ed ecco che essi diventano, a loro volta, protagonisti dello spettacolo.

Ormai gli attori e le attrici passano da un mezzo all’altro agevolmente. Io non ho nessuna preclusione: teatro, cinema o TV, semplicemente si tratta di strumenti espressivi diversi. Penso che quello dell’attore sia un mestiere che debba dialogare con la diversità. Far ridere e far piangere, raccontare la vita nelle sue tante sfumature facendo emergere i chiaroscuri: cambiare costituisce un punto di forza. Riuscire a realizzare un La scoperta della comicità è stato un desiderio porta sempre con sé desiderio covato a lungo perché dopo, un senso di soddisfazione o per esempio, La meglio gioventù in può condurre a volte, anche in cui avevo il ruolo di una terrorista la maniera sotterranea, verso una mia linea espressiva era molto definidelusione? ta: è stato importante per me avere la Mi ritengo una privilegiata perpossibilità di non essere incasellata soltanto come un’attrice drammatica. ché faccio un mestiere che amo, in cui il desiderio e l’amore non posAndando avanti con questo sono mancare mai: prima di entramestiere, come si è arricchita la re in palcoscenico mi batte ancora sua valigia di attrice? sempre forte il È cambiata sicuramente perché c u o r e…R i c o r- “Le donne sanno di poter vivere dentro ci metto dieci anni di espe- do, per esempio, anche da sole, lavorano e fanno rienza come attrice di compagnia Carmelo Bene, anche la parte dell’uomo, che sono stati indispensabili per il che è stato un però il loro desiderio le porta a mio percorso. Uscita dalla scuola incontro fonda- cercare un completamento” del Piccolo ho lavorato con Glauco mentale della Mauri, poi c’è stato l’incontro con mia vita: è stato lui ad insegnarCarmelo Bene… Tutti mi hanno in- mi tanto, soprattutto nel teatro in segnato tanto. Ad un certo punto è campo musicale. Ecco, Carmelo scattata in me la scintilla necessaria Bene quando stava lavorando ad per cominciare a prendere in mano uno spettacolo aveva già pronti alautonomamente gli strumenti del tri quattro progetti, proprio perché mestiere e raccontarmi attraverso provava una sorta di turbine intequella che poi è diventata la mia lin- riore che lo portava a non fermarsi gua teatrale. Ho cominciato a lavora- mai. Quando sentiva che una cosa re in solitaria e credo che questo sia stava per compiersi, non era sodstato un percorso per me imprescin- disfatto e subito doveva creare un dibile: avevo bisogno di una fase di altro vaso in cui riversare le sue autogestione sulla scena, per affinare energie. E in fondo così è la vita: si le tecniche. va sempre avanti…


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