Tamtam magazine - anno II - numero 3 - marzo 2010

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free press magazin

EDITORIALE

free press magazin e

Periodico mensile di Attualità, cultura, spettacolo, sport, costume e società. www.tamtammagazine .it ANNO II - NUMERO 3 MARZO 2010

ARRIVEDERCI, GENERALE INVERNO

EDITORE ITALIA EDITRICE NEW di Giancarlo Arcano www.italiaeditrice.com DIREZIONE Cosimo Damiano Bordasco (direttore responsabile) CAPOREDATTORE Massimo Rosario Marino

REDAZIONE redazione@tamtammagazine.it Dott.ssa Amalia Conte Antonio Iacovino Tina Petrillo Luana Racano Sara Valente

COLLABORATORI Matteo Caldarella, Fiorenzo Figurella, Michela Ingaramo, Dott.Vincenzo Rizzi, Potito Belgioioso, don Giuseppe Ruppi, Prof.ssa Donatella Sornaiuolo GRAFICA E IMPAGINAZIONE STUDIO ARKA - Foggia 0881.723980 - 0881.368629 PUBBLICITÀ ITALIA EDITRICE NEW 0881. 723980 - 347.6403966

FOTO DI COPERTINA Matteo Caldarella - Arch. CSN STAMPA MASTER PRINTING srl Modugno (BA)

Distribuito gratuitamente in 30.000 copie nella città di Foggia

Registrazione al Tribunale di Foggia n° 30 del 19/11/2009 © 2010 - Tutti i diritti di proprietà artistica e letteraria riservati

Per le fotografie di cui non è stato possibile rintraccire gli aventi diritto, l’editore si dichiara pienamente disponibile ad adempiere ai propri obblighi.

Chiuso in tipografia il 01/03/2010

di Cosimo Damiano Bordasco - DIRETTORE RESPONSABILE

ioggia fitta, nebbia, nevischio. Cielo cupo, folate di vento gelido siberiano, fulmini e saette. Non è il passaggio di un noir Jim Thompson o un accenno a Nosferatu, la più nota pellicola firmata da Friedrich Wilhelm Murnau. Parliamo dell’inverno foggiano appena passato, il general inverno, lungo, strano, insolito per una terra come la nostra cullata dalla brezza del Mare Nostrum. Un inverno che, almeno metereologicamente parlando, non si è fatto mancare proprio niente. Ma anche per quest’anno, almeno noi gracili di salute e freddolosi, gli diciamo arrivederci ed accogliamo a braccia aperte, con un sospiro, in una notte sacra per celti, la Primavera, figlia dell’equinozio tanto agognato. Dunque, siamo a marzo ed il nostro giovane e fresco mensile apre proprio con un riferimento a questo mese che tanto affascina anche per la sua instabilità. Sì, la sua pazzia ha il suo perché, entrato com’è nell’immaginario comune come un mese folle che repentinamente cambia il suo umore. Vivo, allegro, impegnato, riflessivo. Così come sta diventando TamTam. Senza calcolare, inoltre, le feste della famiglia e della comunità umana nelle icone delle suffragette o di Giuseppe, il padre terreno di Gesù, o meglio San Giuseppe sposo della Vergine Maria.

Ci scuserete, infine, un riferimento alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Puglia. Un momento di alta democrazia, forse l’ultimo vero voto politico in Italia, visto che con i listini bloccati per il Parlamento a noi è dato solo l’“arduo” compito di vidimare scelte fatte nei sacri palazzi romani. Dunque, un augurio a tutti i nostri candidati, siano essi di Destra, Sinistra o Centro. Che sappiano rappresentare al meglio la terra di Capitanata troppo spesso negli anni bistrattata e relegata ai margini di questa regione. Sappiano accendere le speranze del Popolo Foggiano, in una fase cruciale per la sua storia.


6 ISTITUZIONI Comune di Foggia Provincia di Foggia Regione Puglia

NUMERI UTILI 0881 792111 - 0881 814111 0881 791111 0881 725188

SANITA’ PUBBLICA FOGGIA ASL FG3 Foggia Ass. Volontari Italiani Sangue Foggia Az. Ospedaliero Universitaria Foggia Croce Rossa Italiana Foggia Emergenza Sanitaria Guardia Medica Foggia Pronto Soccorso “Ospedali Riuniti” Foggia

0881 731111 0881 615656 0881 731111 0881 723753 118 0881 732030 0881 732030

EMERGENZA Emergenza Sanitaria Carabinieri Comando Provinciale Foggia Carabinieri Pronto intervento Corpo Forestale emergenza ambientale Difensore Civico Foggia Drogatel (Servizio Nazionale Anonimo) Guardia di Finanza Pronto intervento Polizia di Stato Pronto intervento Polizia di Stato Questura Foggia Polizia Municipale Foggia

118 0881 634444 112 1515 0881 791236 800900800 117 113 0881 668111 0881 331511

Protezione Civile Foggia Telefono Rosa (contro la violenza sulle donne) Telefono Azzurro (Linea per bambini) Vigili del Fuoco Pronto intervento TRASPORTI FOGGIA ACI Foggia - soccorso stradale Aeroporto “Gino Lisa” Foggia ATAF Foggia CCISS Traffico e viabilità Viaggiare informati Ferrovie del gargano Foggia SITA Foggia Trenitalia SERVIZI ACEA Illuminazione Pubblica Acquedotto Pugliese Segnalazioni guasti AMGAS Segnalazione guasti ENEL Servizio Clienti ENEL Segnalazioni guasti Fisco on line Poste Italiane Telegrammi Poste Italiane Informazioni

0881 791738 0637518261-2 19696 115 803116 0881 650539 800253663 1518 0881 725188 0881 773117 892021 800130340 800735735 0881 721414 800998998 803500 848800333 186 803160


SOMMARIO UTILITÀ & SVAGO p. 52 AGENDA Gli appuntamenti di marzo da non perdere!

RISTORANDO

p. 56

Un mix di locali, selezionati per voi!

TAMTAM INSIEME

PRIMO PIANO

p. 58

Dedicato a tutti i nostri lettori...

TEST

CATTEDRALE, SIMBOLO DI VITA

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CULTURA E SPETTACOLO

Sognando sulle note di un Angelo Rock

La creatività del designer foggiano Pasquale Volpe

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Una speranza che germoglia dall’orrore

Il Bosco dell’Incoronata SALUTE E BENESSERE

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OROSCOPO

p. 63

di marzo

Luigi Samele sul tetto del mondo

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Poster for Freedom

NATURA

pag. 6

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Lo schermidore foggiano trionfa in Coppa del Mondo

TALENTI DI CAPITANATA

Per non dimenticare

Sei come Einstein?

SPORTIVAMENTE

Storico concerto di Sanada Maitreya (Terence Trand Derby) a Foggia

SOCIETÀ

p. 60

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Forno a Microonde: è sicuro?

MUSICA “ Work

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in Progress ” Dalla e De Gregori di nuovo insieme in concerto dopo trent’anni L’ANGOLO DELL’EDUCATORE

Il Corpo - Il Pudore

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In un tempo di bullismo e violenza...educhiamo all’amore INFORMATICA

Il Macintosh (parte quarta - iLife)

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PRIMO PIANO


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CATTEDRALE, SIMBOLO DI VITA Nuovi fondi per la Chiesa Madre di Tina Petrillo l mese scorso, il Ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, ha comunicato al presidente della Provincia di Foggia, Antonio Pepe, l’inserimento del progetto di restauro della Cattedrale nel Decreto interministeriale di programmazione degli interventi previsti dalla società Arcus (società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo) per gli anni 2010, 2011 e 2012; si potranno così riprendere gli importanti lavori di restauro iniziati e fermi per mancanza di fondi nonostante gli sforzi dell’Arcidiocesi, degli Enti locali e dei fedeli. La notizia è stata accolta con entusiasmo dai tanti foggiani che sperano di rivedere presto riaperta la “chiesa madre”, centro e madre di tutte le chiese della Diocesi, luogo solenne di culto e simbolo della storia e delle origini della città di Foggia. La Basilica Cattedrale, infatti, è testimone delle vicende storiche che hanno segnato la Città nel corso dei secoli. La storia di Foggia è legata al miracoloso ritrovamento, nel 1062, di un’antica icona, raffigurante una Madonna dipinta di fronte con il Bambino tra le braccia, avvolta in veli sulle acque di un pantano. Molti furono i pellegrini che accorsero da ogni luogo per venerare il Sacro Tavolo e che decisero di stabilirsi nella borgata che successivamente fu denominata S. Maria de Fovea o de Fogia. Negli anni ottanta dell’XI sec., Roberto il Guiscardo fece costruire, sul luogo dell’apparizione, un tempio (corrispondente all’attuale cripta) per custodire e venerare la Sacra Icona, che fu ampliato nel XII sec. da re Guglielmo II detto il Buono con la costruzione della chiesa superiore. L’intensificazione del culto dell’Icona avvenne dopo il terremoto del 1731, evento che risparmiò l’altare della cappella dell’Iconavetere, l’immagine sacra fù portata via dalla chiesa semidistrutta nella chiesa S. Giovanni Battista e in questa occasione il volto della Vergine apparve dai veli al popolo foggiano accorso ad implorarla e a Sant’Alfonso de Liguori, le apparizioni furono riconosciute canonicamente. Ogni anno dal 1732, il 22 marzo, si celebra la festa patronale dell’apparizione della Madonna dei Sette Veli, l’icona, rivestita dalla preziosa teca argentea, va in processione fra il popolo ed è esposta alla venerazione dei fedeli. Forte è la devozione dei foggiani per l’Iconavetere, testimoniata dalla partecipazione attiva e sentita ai festeggiamenti religiosi.

La Cattedrale, scrigno prezioso della Sacra Icona, ha un inestimabile valore religioso, storico e artistico. Edificata in stile romanico, fu modificata quasi radicalmente tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700 e rifatta in gran parte in stile barocco dopo il terremoto del 1731. All’interno presenta opere di notevole interesse, tra cui il settecentesco Altare Maggiore in marmi policromi, con due grandi angeli marmorei scolpiti e firmati da Giuseppe Sanmartino; sulla controfacciata la grande tela della “Moltiplicazione dei pani” di Francesco De Mura del 1771; di particolare pregio la cappella dell’Iconavetere, a destra dell’Altare Maggiore, con il prestigioso altare marmoreo di Giuseppe Pucci della fine del Seicento; a sinistra la cappella del Crocifisso, con il suggestivo Cristo in croce settecentesco, opera del chierico milanese Pietro Frasa. Le pregiate “vetrate istoriate”, commissionate dal venerabile Vescovo Mons. Farina, raffigurano gli avvenimenti più rilevanti della storia della basilica. «La Cattedrale è un monumento d’arte, è un edificio che nella sua costituzione “fisica” é un oggetto. Ma questo oggetto è anche un grande simbolo: un simbolo di vita» queste parole dell’indimenticabile Papa Giovanni Paolo II ci invitano a guardare anche alla nostra “chiesa madre” non solo come ad un notevole patrimonio storico-artistico da salvaguardare e contemplare, ma innanzitutto come ad un grande simbolo di vita; la cattedrale custodisce le radici spirituali della comunità, è sede della “cattedra” (da cui prende il nome) del Vescovo e il luogo di vita di una comunità che ascolta, prega, si adopera per il bene comune.


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TERRITORIO

“ PARCHI E GIARDINI A FOGGIA, TRA PASSATO E FUTURO”

di Sara Valente

l vero segreto per il successo di un’opera architettonica consiste nell’armonico equilibrio tra strutture artificiali ed elementi naturali. Da sempre, infatti, è stata posta grande attenzione alla cura dei particolari e al contesto in cui dover realizzare strutture adibite alle più svariate funzioni. Ed è così che, nella maggior parte dei capolavori urbanistici, il giardino ha assunto il peculiare ruolo di completamento e di arricchimento. Venerdì 22 Gennaio 2010 si è svolta presso la Sala Mazza del Museo Civico della nostra città la conferenza “Parchi e giardini a Foggia, tra passato e futuro” organizzata

dal Garden Club Amaryllis, con la presenza di altre due associazioni culturali, gli Amici del Museo Civico ed Italia Nostra. All’evento hanno partecipato lo studioso Carmine de Leo, che ha fatto da relatore, il presidente della sezione foggiana di Italia Nostra, l’architetto Antonio Clemente, il sindaco di Foggia, l’ingegnere Gianni Mongelli e l’Assessore alla Cultura, il dottor Rocco Laricchiuta. Il relatore, Carmine de Leo, autore di numerose opere di storia e costume inerenti alla nostra realtà e ispettore onorario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali,


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Villa Comunale - foto di Luigi Rignanese

Giardini di Piazza Italia - foto di Luigi Rignanese

con l’ausilio di tecnologie multimediali, ha illustrato diverse piantine topografiche della città e vecchi disegni, allo scopo di ricostruire la storia delle aree verdi che hanno impreziosito nei secoli le vie cittadine. Particolare attenzione è stata rivolta ai parchi annessi alla magnifica reggia dell’imperatore Federico II di Svevia, risalente all’XIII secolo. La residenza era nota sin dall’antichità per la presenza di giardini ricchi di giochi d’acqua e di “piscarie” (o “piscine” secondo il dialetto dei cortigiani), di cui resta ancora il significativo toponimo di “Via Pescheria”. In seguito è stata ricordata l’area verde annessa al palazzo di caccia del Pantano, poco distante dal nucleo cittadino, presso il quale sorgeva un vasto parco con un immenso “vivarium”, in cui venivano allevati anche animali esotici; entrambi questi edifici ed i relativi giardini, non sono oggi che un ricordo cancellato dal tempo e dagli eventi, in quanto sono andati completamente distrutti. Lo studioso ha poi delineato la fisionomia degli orti e dei giardini collocati nelle vicinanze di alcuni importanti edifici storici, come l’ospizio dei cavalieri Templari, che dopo la soppressione dell’ordine cavalleresco fu detto “Taverna dell’Aquila” e l’ostello dei Padri di San Martino di Napoli, edificio passato poi alla famiglia Cutino, e, in seguito, alla famiglia dei marchesi Figliolia. Oggi l’ostello è sede di un istituto religioso femminile, che conserva tracce del caratteristico giardino sopraelevato, unica testimonianza di questa tipologia di spazio verde nella nostra città .

Nell’elenco compaiono anche i chiostri verdi collocati in numerosi monasteri, come quello dei padri Cappuccini, in cui fu realizzato il primo orto botanico della città e si conducevano sperimentazioni agrarie. Rigogliosi giardini erano presenti anche presso il convento di Sant’Antonio, in seguito diventato Ospedale Militare e attualmente sede dell’ex Distretto Militare di Foggia, ormai in totale abbandono. Spazi verdi allietavano anche la Chiesa di Gesù e Maria e il monastero di San Pasquale, che conservava anche un vasto orto sopravvissuto fino alla metà del secolo scorso. Mediante l’utilizzo di preziose immagini d’epoca e piante, de Leo ha illustrato la vegetazione e le tecniche utilizzate per adornare la Villa comunale e gli spazi verdi posti nei pressi di importanti istituzioni cittadine, come l’Istituto per l’Incremento Ippico, oggi sede della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Foggia, il complesso ospedaliero del D’Avanzo e, infine, l’Istituto Maria Grazia Barone. Nel corso della serata sono stati accennati anche i propositi per la realizzazione di nuovi punti verdi. Una possibilità in più per la nostra città, un’opportunità per ritornare ai tempi dell’antico splendore, quando il giardino era simbolo di bellezza e di continuità con la natura e non era in alcun modo deturpato come avviene sempre più spesso ai nostri giorni. Non di rado si può notare come venga rivolta scarsa attenzione alla cura del verde, soprattutto da parte dei cittadini, noncuranti del rispetto per parchi e giardini di ogni sorta. Bisognerebbe ripristinare le culture dei tempi passati, in cui il giardino aveva una valenza simbolica tutt’altro che secondaria e giocava un ruolo distintivo nell’ambito della territorialità. D’altronde una città senza giardini risulterebbe spenta, dominata solo da colori artificiali che non potrebbero mai eguagliare la vitalità di un bel giardino . A questa importante conferenza va dunque riconosciuto il merito di aver sottolineato l’immagine del giardino come un piccolo angolo di natura, un oasi di incontaminata bellezza, un piccolo paradiso da rispettare e amare. Piazza U. Giordano - foto di Luigi Rignanese




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CULTURA e SPETTACOLO


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SOGNANDO SULLE NOTE

DI UN ANGELO ROCK Storico concerto di Sananda Maitreya (Terence Trand Derby) a Foggia di Sara Valente

fotografie di Fiorenzo Capuano - Blow Up Studio

ananda Maitreya è un cantante statunitense, noto in tutto il mondo per il suo innato talento e per la sua voce inconfondibile, che rimanda a personaggi come Stevie Wonder, Todd Rundgren e Prince. Artista poliedrico, nonché musicista e produttore di testi, Sananda negli anni ottanta ha fatto parte di numerosi gruppi musicali e ha cambiato più volte nome, il più conosciuto resta per tutti Terence Trand derby. Dopo l’abbandono della carriera militare seguì la scelta della vera via da percorrere: la musica. Fu così che Terence Trent Howard, (vero nome dell’artista) intraprese il cammino verso un percorso che lo avrebbe portato a cambiare identità e a raggiungere sempre nuovi traguardi. Leggendo l’elenco dei numerosi album realizzati nel corso del tempo, si percepisce quanto sia forte, nel suo modo di intendere la musica, la presenza di un vincolo inscindibile tra arte e filosofia, musica e pensiero. Anticonformista convinto, Sananda, concependo se stesso e tutti gli artisti come “angeli al ser vizio della musica”, ha deciso negli ultimi tempi di compiere una scelta coraggiosa: utilizzare la rete per diffondere le sue canzoni anziché affidarsi alle etichette delle industrie musicali. Un’iniziativa notevole, che dimostra quanto siano importanti per il musicista il rapporto con il pubblico e la volontà di trasmettere grandi messaggi, piuttosto che scegliere un mercato regolato da “leggi del profitto fine a se stesso”, come quello musicale. Un contatto diretto dunque, tra l’uomo Sananda e il suo pubblico, come quello avvenuto nella sera del 22 Febbraio, in cui l’artista ha regalato al numeroso pubblico del Moody Jazz Cafè la possibilità di realizzare un tuffo nel passato e di assaporare le sperimentazioni del presente.


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CULTURA e SPETTACOLO

Ciò che colpisce della personalità di questo autore è la sua incessante volontà di rigenerarsi e guardare al futuro, in un continuo avvicendarsi di prospettive e scelte nuove. La sua ultima fatica, l’album “Nigor Mortis”, esprime la volontà di “un risveglio dalla mummificazione per celebrare la vita”, di una rinascita spirituale che comporti l’approdo a nuove mete. Durante l’esibizione foggiana, che si è rivelata un vero successo, l’artista ha dato prova della sua bravura eseguendo storiche cover, brani come “Divina” e “Angie” dei Rolling Stones, per accontentare i nostalgici di un passato indimenticabile, pur riservando spazio a molti pezzi inediti del suo ultimo album. Una possibilità unica per le duecento persone che hanno assistito stegate al concerto di un artista, che il tempo non ha cambiato, di grande carisma ed energia. La sua figura è apparsa più in forma che mai, con un look sportivo e il numero dieci dietro la maglia, quasi a simboleggiare che si tratta di un periodo vincente. Possiamo considerare questo evento come un autentico dono, come una possibilità per trasformare una serata grigia in una calda immersione nella musica, quella autentica, fatta con passione e infarcita di vere emozioni. Eventi come questi non dovrebbero mai mancare in una città che ha bisogno di sentire la potenza edificate di un forma d’arte come quella musicale. Non ci resta che lasciarci trasportare dalle note di questo angelo rock, ascoltando e amando i suoi successi, nell’attesa di una prossima apparizione.


energy

La Tekna Energy opera nel settore delle energie rinnovabili fornendo PRODOTTI, IMPIANTI e SERVIZI per la produzione dell’energia elettrica e per il risparmio energetico. Le esperienze applicative maturate nella fornitura di impianti, a partire da potenze di pochi Kilowatt fino ai Megawatt, consentono alla Tekna Energy di essere il partner ideale per poter trasformare la propria abitazione, fabbrica o azienda agricola in una centrale di produzione di energia elettrica, utilizzando le fonti inesauribili e rinnovabili della natura, quali sole, vento e biomasse. La Tekna Energy si affianca al cliente in tutte le fasi principali decisionali dell’investimento, a partire dalla definizione dello stesso, alla ricerca del canale finanziario, all’individuazione della soluzione tecnica, alla stesura del business plan, alla scelta delle apparecchiature, fino alla realizzazione, alla messa in produzione ed alla manutenzione preventiva e in emergenza dell’impianto.

TEKNA energy S.P. 115 Km.1,200 71100 FOGGIA (Italy) tel. +39 0881 750549 fax +39 0881 750552 www.teknaenergy.net - teknaenergy@teknaenergy.net

FOTOVOLTAICO

L’energia inesauribile del sole può essere convertita in energia elettrica con l’utilizzo dei pannelli fotovoltaici. La Tekna Energy progetta, fornisce ed installa impianti fotovoltaici per uso residenziale, per attività commerciali ed industriali e per la realizzazione di parchi fotovoltaici.

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La forza del vento, utilizzata in passato per la rotazione dei mulini a vento, viene oggi sfruttata per generare energia elettrica. La Tekna Energy progetta, fornisce ed installa impianti con turbine eoliche a partire da piccole potenze fino a turbine da megawatt.

BIOMASSE

Colture specifiche ed utilizzo di scarti e sottoprodotti provenienti dall’agricoltura e dalla silvicoltura abbinati a differenti tecnologie, consentono alla Tekna Energy di fornire impianti “chiavi in mano” per la produzione di energia elettrica da biomasse.

FINANZIABILITA’

La Tekna Energy affianca il cliente nella ricerca dei fondi necessari per sostenere l’investimento degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, ne cura il rapporto con gli Istituti di Credito e lo accompagna fino al finanziamento del progetto.

CONCESSIONARIO


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TALENTI di CAPITANATA

POSTER FOR FREEDOM La creatività del designer foggiano Pasquale Volpe di Tina Petrillo Credi alla forza dei tuoi sogni e loro diventeranno realtà» così ci esorta lo scrittore australiano Sergio Bambarén, certamente Pasquale Volpe è un eccellente esempio di chi ha creduto fermamente nei suoi sogni e li ha trasformati in realtà. Il designer foggiano, infatti, ha scelto la scuola di indirizzo artistico andando contro il parere di chi non vedeva alcuno sbocco professionale e con determinazione ha costruito la propria carriera diventando un affermato designer e progettista oltre a realizzare workshop sulla comunicazione sociale presso lo stesso Istituto d’Arte di Foggia che ha frequentato da studente; nonostante il successo ottenuto nel suo lavoro che svolge a Milano e gli importanti progetti internazionali realizzati, non ha dimenticato le sue origini e ritorna spesso nella scuola d’arte foggiana per tenere dei corsi di grafica. Un legame forte e consolidato quello tra il designer internazionale Volpe e l’istituto foggiano, che si concretizza con eventi e progetti: nel dicembre 2007, grazie al contributo de-

gli sponsor e gli Enti locali, l’Istituto d’Arte ha portato a Foggia, in mostra all’isola pedonale, i poster vincitori della mostra internazionale di grafica “Good50×70” ideata dal designer, l’allestimento è stato curato dagli alunni dello stesso Istituto. Un evento unico che ha permesso ai foggiani di ammirare i duecento poster vincitori del concorso che, grazie all’abilità e all’inventiva dell’ideatore, è diventato il I° Concorso Internazionale di Poster Design per la Comunicazione Sociale ossia l’evento più importante della comunicazione italiana degli ultimi vent’anni, infatti il progetto si è trasformato in una mostra itinerante che ha coinvolto diverse città (Milano, Istanbul, Tokio, Città del Messico, Torino, Terni, Potenza, Palermo, Napoli) conseguendo l’obiettivo di portare i poster tra la gente per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi sociali trattati. L’iniziativa ha avuto come partner cinque prestigiose associazioni no-profit internazionali che hanno presentato un


tamtam 19 Pasquale Volpe è un giovane designer diplomato presso l’Hdemia di Comunicazione di Milano nel 2003. Dopo un’esperienza londinese ha collaborato con A+G AchilliGhizzardiAssociati, occupandosi di Corporate Identity, Editorial Design, Industrial Design, Exhibition Design e Comunicazione Sociale. Tra il 2003 al 2005 è cultore della materia presso il Politecnico di Milano. Dal 2005 è docente presso l’Hdemia di Comunicazione di Milano, dal 2007 ai Master NABA e IED. Ha tenuto Workshop sul design e la comunicazione sociale nelle prestigiose Università di Istanbul, Monterrey,Hong Kong, Montana, Lulea e Tel Aviv. È ideatore e direttore artistico del progetto internazionale Good50x70. Nel suo palmares figurano numerosi premi e riconoscimenti tra cui la Yellow Pencil al D&AD nel 2003, il premio Aretê per la Comunicazione Responsabile nel 2008, un bronzo agli European Design Awards nel 2009. Hanno scritto e parlato di lui realtà importanti come: Ottagono, Linea Grafica, Progetto Grafico, Artlab, Graphicus, Computer Art, Novum e Grafik Tasarim. Nel 2008 ha fondato la Pvolpedesign ed è presidente dell’Associazione Culturale GoodDesign, è socio D&AD e AIAP.

programma per indirizzare i partecipanti, studenti e professionisti della comunicazione di tutto il mondo, alla propria campagna particolare: Amnesty International, per la promozione dei diritti umani, soprattutto nei luoghi di guerra; A.M.R.E.F. (African Medical and Research Foundation), per combattere sottosviluppo e AIDS in Africa; Emergency, contro la guerra, il terrorismo e per l’assistenza medica nelle zone di guerra; Greenpeace, contro il degrado ambientale; L.I.L.A. (Lega Italiana per la Lotta contro l’AIDS), contro AIDS e sfruttamento della prostituzione. Tra i poster vincitori su questo tema in particolare, c’è l’opera “Games” di Leonardo Albanese, studente foggiano dell’Istituto Statale d’Arte “G. Perugini” di Foggia. Anche nell’edizione del 2008 sempre del “Good50x70”, un altro poster realizzato da un gruppo di alunni della sezione di grafica, è rientrato tra i selezionati dalla giuria internazionale. Il poster intitolato “Whit Whitout” rispondeva al tema sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e Paola Lo Campo, Moreno De Lauri, Marianna Guerra, Matilde Masotti, Rossella Gugliara e Marco Pugliese sono stati gli ideatori ed esecutori. L’ultimo progetto realizzato da Pasquale Volpe è il concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster4Tomorrow” che ha coinvolto i creativi di tutto il mondo nella realizzazione di poster sul tema della libertà di espressione, all’insegna dello slogan «Censura la Censura».

Un progetto importante che ha ricevuto l’Alto Patrocinio dell’Unesco e del Consiglio d’Europa e che si è avvalso dell’endorsment delle associazioni Reporter Sans Frontieres e Amnesty International Sezione Italiana; 1834 sono stati i poster pervenuti al concorso, 67 i Paesi coinvolti, 100 i poster vincitori che, il 10 dicembre 2009 anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, sono stati esposti contemporaneamente in ventisei città del mondo. Il designer ha scelto di impiegare la propria creatività per la comunicazione sociale, l’obiettivo del progetto “Poster4Tomorrow” è quello di sostenere chi ogni giorno lotta per rivendicare la libertà di espressione, diritto fondamentale, ma represso in molte zone del mondo dove esprimere il proprio pensiero comporta alti rischi. Anche l’idea di quest’ultimo progetto è stata sposata dall’Istituto d’Arte “Perugini” di Foggia, il suo dirigente prof. Antonio Demaio ha voluto sensibilizzare gli studenti della sezione di Grafica Pubblicitaria, guidati dalla docente Anna Maria Toma, sul tema del progetto ed ha organizzato, nell’ottobre 2009, un workshop di 3 giorni nei locali della scuola invitando lo stesso Pasquale Volpe a curare la realizzazione dei poster che avrebbero partecipato al concorso.


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TALENTI di CAPITANATA

I suggestivi lavori degli studenti dell’Istituto d’Arte sono stati esposti a Foggia presso Art’inFabrica, spazio espositivo del Centro Grafico Francescano - dal 25 gennaio al 18 marzo. All’inaugurazione della mostra è intervenuto anche il designer che ci ha gentilmente concesso un’intervista. Qual è il suo punto di vista sulla scuola italiana? La scuola in Italia non incoraggia i giovani, ci sono ancora molti docenti che non si dedicano al loro lavoro con passione, ma si limitano al “compitino”, sono ancora pochi quelli che cercano di lavorare e operare per offrire prospettive concrete nel mondo lavorativo. Per fortuna, però, c’è anche chi crede in noi e alla fine ci dà una possibilità! Dando spazio a chi realmente merita ed in questo devo dire di essere stato fortunato perché ho trovato docenti che hanno saputo riconoscere e valorizzare il mio talento e la mia professionalità.

Oggi è molto difficile affermarsi nel campo della comunicazione visiva? Si. L’Italia comunque resta una grande realtà in quanto dal punto di vista della formazione ha una grande storia e dei grandi Maestri, quindi è utile formarsi in Italia e successivamente, se si vuol far carriera, bisogna fare esperienza in altre parti del mondo dove c’è anche un grande rispetto verso la professionalità del Graphic Designer e c’è anche un rispetto diverso verso i giovani. Alla fine comunque il sacrificio, la costanza, il crederci, la testardaggine e la voglia di arrivare aiutano a realizzare le proprie ambizioni. Qual è il fil rouge dei suoi progetti? Profonda passione per l’immagine ed in particolare per il poster, supporto ideale. Infatti ritengo che il poster sia un esercizio di stile supremo per chi fa comunicazione visiva cioè è la sintesi estrema, è un linguaggio immediato che genera emozioni, è il massimo dell’abilità progettuale proprio perché in sé ha tutta una serie di problematiche legate al suo essere, infatti non è un lavoro semplice comunicare a tutti, persone di età differenti, livelli differenti, idee più o meno complesse e, comunque, alla fine riuscire a scatenare emozioni, suscitare riflessioni, riuscendo a comunicare quanto desiderato, raggiungendo lo scopo principale del proprio operato.

Ev viva la

POESIA! Il 21 marzo, primo giorno di primavera, si festeggia anche la poesia. Era infatti il 1999 quando l’UNESCO decise di istituire, a partire dall’anno 2000 la Giornata mondiale della poesia da dedicare a una delle arti più delicate che tante emozioni ancora ci regala. La Poesia unisce Paesi e culture lontane, è strumento di dialogo e anello di congiunzione tra singolarità e universalità. Vive del tessuto dell’esperienza di chi la scrive e della cultura in cui vive, la poesia vede, raccoglie, conserva, ricorda, è lingua, stupore fatto lingua. La poesia è l’arte di far entrare il mare in un bicchiere (Italo Calvino). La poesia sfugge ogni definizione, sfugge l’immagine, sfugge perfino il suono e in una società che vive di necessità di catalogare la poesia è in ciascuno di noi, basta saperla riconoscere e valorizzare. Evviva la poesia!

Il dialogo non è un utopia Si ode nel cuore di chiunque, è un rumore quasi assordante è il frastuono del silenzio il rumoroso silenzio di un dialogo che non c’è. Il frastuono ci assale perchè la pace non è una folle utopia, ma un dialogo che si può fare. è un silenzio così assordante che rimbomba in chiunque nella mente, una voce che urla ad ogni potente senza cuore: il dialogo non è un’utopia, è l’unica vittoria.

Antonio Sepalone

3° Classificato “Una poesia per la Pace” UNESCO 2009


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SOCIETÀ

PER NON DIMENTICARE Una spesanza che germoglia dall’orrore di Sara Valente ono passati più di ottant’anni da quando l’Europa è stata sconvolta dallo sterminio degli ebrei e ancora oggi quella strage porta gli uomini a fermarsi, a riflettere su quanto è accaduto, a chiudersi nel dolore. Pensare a quell’evento comporta due operazioni mentali: analizzare attentamente gli eventi e cercare di imparare qualcosa da essi. Dopo una prima reazione di rigetto verso gli aspetti più crudi e brutali della vicenda, scaturisce il desiderio di fare qualcosa per il presente, per l’oggi, per far si che le nuove generazioni possano riflettere su un passato mostruoso e ricavare da esso un insegnamento che permetta di vedere il mondo e l’ “altro” in modo diverso. Ogni anno si celebra in molti paesi del mondo la giornata della memoria, una data simbolica nella quale si organizzano eventi per imparare a non dimenticare quello che è accaduto a tanti innocenti, vittime di un ingiusta rabbia nazista. Oltre a tale data ci sono stati anche altri momenti in cui è stata offerta la possibilità di mettersi a pensare. Mercoledì 3 Febbraio, presso la Sala Rosa del Palazzetto dell’Arte di Foggia, si è svolta una conferenza dal titolo programmatico: “La lezione della storia: l’odio uccide la ragione”. Un titolo emblematico, che spiega quanto di irrazionale ci sia stato in quello che è accaduto. Durante l’evento, organizzato dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione, sono intervenuti diversi ospiti come Giovanni Cipriani, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia di Foggia, la prof.ssa Livia Semerari, il prof. Valerio Sebastiano, il prof. Stefan Nienhaus, docente di Letterartura Tedesca, il prof. Vincenzo Robles, docente di Storia Contemporanea e Vito Antonio Leuzi, direttore dell’ ”Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea” di Bari. Parallelamente alla conferenza, presso la Sala Grigia della stessa struttura è stata allestita una mostra dal titolo “Sterminio in Europa”, volta ad accompagnare con le immagini ciò che è stato detto dagli storici. La compenetrazione tra immagini e parole è stata fondamentale perché l’elemento visivo è servito a guardare direttamente, senza mezzi termini, la realtà descritta dagli esperti. E, nel contempo, il loro intervento ha fornito ai presenti diversi spunti per meditare sugli eventi. Visitando i quaranta pannelli esposti all’interno della mostra non si poteva non rimanere colpiti da ciò che vi era raffigurato. I numeri delle date e dei

morti erano scritti in caratteri cubitali, quasi per sottolineare la gravità del contenuto che volevano esprimere. Frasi come : “12 milioni di deportati -11 milioni di sterminati” e “Che cosa sarebbe stata l’Europa se Hitler avesse vinto la guerra?”. Slogan come questi accompagnavano le immagini raccapriccianti che descrivevano le tappe dello sterminio. E poi, alla fine, vi era un’ultimo pannello, con lo sfondo rosso come quello del sangue versato, che spiegava perché bisognava ricordare quello che è stato.“Ricordare non solo per capire i pericoli e riconoscere le ingiustizie, ma per combatterle, in un grande movimento che unisca tutti gli uomini in un vincolo di solidarietà verso mete di pace, di uguaglianza, di libertà, di giustizia”. Fare terminare una carrellata di immagini funeste con un messaggio di pace ci dice già molto su come si debba agire per combattere un male che purtroppo continua ad esistere tutt’oggi attraverso il razzismo. Bisogna ricordare, rivivere, non tanto per intristirsi e compatire ma per agire, opponendo all’odio la pace. E in questo un’aiuto importante è dato dall’istruzione, da una saggia consapevolezza che solo la cultura può dare. Contro il razzismo e i nazionalismi, che pure avevano trovato una loro legittimazione storica nel passato (seppur assurda!), bisogna opporre la vera cultura, quella che sa discernere e che aiuta ad agire svincolandosi da falsi pregiudizi. Aprire gli orizzonti mentali sarebbe un ottimo modo per opporsi al cieco odio che ha sconvolto mezza Europa tra il 1933 e il 1945 e che continua a esistere in modo sotterraneo in una seppur minima parte degli uomini (è inutile nasconderlo). Il nazismo è stato sconfitto ma ci sono ancora i suoi lasciti da cancellare attraverso un’opera di vero e proprio “svecchiamento” delle coscienze da preconcetti infondati e ingiustificabili. Ci sono gesti concreti, dunque, che servirebbero per non fare affondare nell’oblio la storia travagliata di popoli come gli ebrei e tanti altri che per millenni sono stati vittime di ingiurie e offese. Primo passo? Semplice. Non facciamo l’errore dei nazisti. Abbandoniamo l’ignoranza e apriamoci alla realtà con occhi diversi. Allora si che il “diverso” non sarà più tale.


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METODO FEUERSTEIN Premiata l’elementare San Pio X

della Prof.ssa Donatella Sornaiuolo a Direzione Didattica Statale “San Pio X” di Foggia è risultata vincitrice al concorso “Le chiavi di Scuola”, sulle buone prassi dell’integrazione scolastica con il progetto “Un momento... sto pensando!”. Questo percorso biennale si è incentrato nella sperimentazione didattica del metodo Feuerstein e nell’applicazione del Programma di Arricchimento Strumentale che consente un potenziamento cognitivo ed è ritenuto un valido complemento alle discipline scolastiche. La necessità di ricorrere ad un metodo, che sta raccogliendo sempre più consenso nelle scuole italiane, scaturisce dal bisogno agli alunni di poter gestire e autoregolare l’impulsività di pensiero da un lato e di migliorare il raggiungimento delle abilità strumentali, cognitive e metacognitive.

La sperimentazione, attuata interamente all’interno delle classi quinte sezioni C e D, si è avvalsa dei contenuti disciplinari con particolare attenzione ai bisogni formativi ed educativi dell’alunna con disabilità; gli incontri sono stati caratterizzati da un clima non valutativo e ciò ha favorito il superamento di ansie legate alla performance. Il nostro progetto è stato esaminato da una Commissione composta da 20 membri che si occupano, a titolo diverso dell’ handicap, ed è risultato terzo su ben 304 progetti provenienti da tutti gli ordini di scuola sul territorio nazionale. A tutti coloro che hanno consentito il conseguimento di questo importante riconoscimento a livello nazionale, vanno i miei ringraziamenti e i complimenti più fervidi.


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NATURA

foto di Matteo Caldarella - Arch. CSN


IL BOSCO DELL’INCORONATA Testi di Vincenzo Rizzi, Michela Ingaramo e Maurizio Marrese; Fotografie di Matteo Caldarella, Maurizio Marrese e Vincenzo Rizzi Centro Studi Naturalistici Onlus - www.centrostudinatura.it

Il Bosco dell’Incornata è forse, insieme alla cattedrale e a pochi diruti edifici, il monumento più importante del capoluogo dauno. Un monumento vivo che respira e lotta ogni giorno per sopravvivere alla mano dell’uomo. Non si può continuare ad ignorare il valore storico e naturalistico di questo bosco che rappresenta una delle poche selve di pianura sopravvissute in Italia. L’abbandono in cui attualmente versa è l’ennesimo atto di barbarie che noi stessi cittadini di Foggia ci auto-infliggiamo. Si narra in antichi testi che il bosco dell’Incoronata giungesse fino al Preappennino. Federico II ci veniva a caccia e, per tale motivo, vi aveva costruito una Domus. La bellezza dello stesso paesaggio, l’amoenitas loci, giustifica la scelta compiuta da Federico II di Svevia di istituire a Foggia la sua sede imperiale, sede in cui nacque quell’arte che illuminò altre genti ed altri popoli, dando origine alla cultura italiana. Di sicuro il bosco dell’Incoronata è stato sede di importanti divagazioni scientifiche da parte dell’Imperatore, che poi si concretizzarono nel primo trattato di ornitologia, De arte venandi cum avibus. Le fonti attestano che arricchì il bosco con svariate piantagioni di olmi e di querce. Nel 1254 suo figlio Manfredi, a suggello di tutte le feste che diede per la sua incoronazione, vi organizzò una partita di caccia con più di 1.500 persone. Ma, come tutti sanno, fu il suo canto del cigno. Da alcune carte geografiche d’epoca si può desumere che il Bosco dell’Incoronata, già agli inizi del Seicento rappresentava l’unica area boscata del Tavoliere. Il Galanti (1791), noto economista meridionale molto sensibile al destino dei boschi scriveva: “Tra Foggia ed Orta vi era il Bosco dell’Incoronata, che oggi vedasi in gran parte distrutto”.


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NATURA

Le vicende del Bosco dell’Incoronata sono riportate in un articolo anonimo sugli Annali Civili del Regno delle Due Sicilie del 1839, in cui si fa una sintesi degli scritti del giornale degli atti della Società Economica della Capitanata: “ Trovasi poi un breve racconto del P. Nicolo Borrelli sull’Incoronata di Puglia, santuario posto in mezzo di larga pianura, a sei miglia da Foggia verso scirocco, e fra torrenti Cervaro e Carapelle. Il bosco che lo circondava, e colle sue mistiche ombre cresceva religione nel cuore de devoti, venne a poco a poco distrutto; ora di bel nuovo si va ripopolando di alberi, contandone già meglio che ventitremila, onde fra breve sarà schermo dell’ardente sferza del sole e tutto circonderà quel bel santuario”. Sembra che il bosco, soggetto a distruzione e a continua erosione fino al XVIII secolo, in quello successivo sia stato favorito se non, in parte, ricostituito, per sopperire alle necessità di legname da ardere e da costruzione (Afan de Rivera, 1838). Nel 1842 il bosco risultava avere una superficie pari a 26 carra e 10 versure, pari circa a 600 ettari contro i 320 attuali. Il tempo passava velocemente e nel 1928 l’Incoronata diventa l’apripista della bonifica foggiana. Il Duce, Benito Mussolini, da poco aveva tenuto il discorso dell’Ascensione e della lotta all’urbanesimo. Foggia era stracolma di abitanti. Volevano sfollarla e il podestà Gaetano Postiglione si accinse all’opera. All’architetto Arnaldo Foschini fu commissionato il progetto del nuovo santuario. Quello vecchio non andava più bene. Volevano una cosa nuova, moderna, “un centro permanente di fulgida vita religiosa”. La parte agraria della bonifica fu progettata dai professori De Cillis, Tommasi e De Domenicis e quella tecnica dall’ing. Giuseppe Colacicco, che era anche il Direttore del neonato Consorzio di Bonifica e Trasformazione Fondiaria del Tavoliere Centrale. A ridosso del santuario, nella zona chiamata Piana Padule, fu previsto il centro abitato, il borgo: due edifici su due piani, la scuola e i servizi generali, con in mezzo una fontanella. Nel 1938 anche Incoronata, come Segezia, dovette rispondere alle esigenze di una

popolazione urbana di 3.000 anime e di una rurale di 6.000. Il progetto fu assolutamente lineare; riprese lo schema degli assi sfalsati e, sul piano urbanistico, sembrò il maximum del razionalismo. Quando arrivarono gli americani, nel 1943, trovarono ultimati il municipio, la casa del fascio, l’edificio delle scuole, l’azienda O.N.C. e i magazzini, la dispensa, la caserma dei carabinieri, le poste, la locanda e le case di abitazione Il resto è storia recente, di un lento è inesorabile declino.

DA PARCO DI CARTA A PARCO DEI FOGGIANI Il Bosco dell’Incoronata è ubicato a circa sette chilometri dal capoluogo di provincia (Foggia), nel cuore del Tavoliere delle Puglie ad una quota di circa 70 m slm. E’ delimitato a nord dal fiume Cervaro e a sud dal suo antico letto. L’area protetta è testimone di un piccolo lembo di vegetazione naturale all’interno di un territorio intensamente coltivato. Attualmente la superficie del bosco occupa una superficie di circa 320 ettari, di cui 162 a bosco d’alto fusto, 115 di pascoli e 43 di seminativi. E’ quindi una realtà molto diversificata, ma rappresentativa, degli ambienti che in passato ricoprivano buona parte del Tavoliere. Il Parco Naturale Regionale, istituito nel maggio del 2006, comprende oltre il Bosco dell’Incoronata anche parte del Sito di Importanza Comunitaria proposto (SIC) denominato “Valle del Cervaro - Bosco dell’Incoronata” ricadente nel perimetro del Comune di Foggia. Dal punto di vista della vegetazione il bosco è caratterizzato per la parte più vicina al torrente dal Pioppo bianco, Pioppo nero, Frassino, Orniello, Salice, Olmo, per poi passare, allontanandosi


tamtam 29 dall’acqua, alla Quercia virgiliana, Carpino, Frassino, Acero, ecc. Tempo fa qualcuno affermò che il Tavoliere era la pianura dei quattro colori: verde in primavera, giallo d’estate, nero in autunno e marrone in inverno. Il Bosco dell’Incoronata invece è sempre verde, pronto ad ospitare piante ed animali quasi come una piccola isola incontaminata. In realtà è davvero cosi, il bosco è un’isola di biodiversità in un territorio aspro e povero di natura, il Tavoliere, in cui poche specie riescono ad adattarsi. L’area protetta invece conserva e protegge numerose varietà vegetali ed animali che altrove non troverebbero le condizioni favorevoli per completare il loro ciclo vitale. Nonostante tante vicissitudini storiche ed ecologiche, il Bosco dell’Incoronata resta un’area di elevata valenza naturalistica e culturale strettamente legata alla vicinanza, non solo geografica, alla città di Foggia. Oggi le continue alterazioni ambientali prodotte dall’attività antropica (ricordiamo che quasi giornalmente l’area è mi-

nacciata dalle attività illecite di motocross, dalla presenza di discariche abusive, per non parlare della piantumazione di querce di provenienza umbra, fatta durante passate amministrazioni e che potrebbero inquinare geneticamente le nostre querce, alla presenza di cave, al bracconaggio, al prelievo abusivo di acqua, per finire alla pressione che alcune lobby stanno facendo sulle istituzioni per variare la perimetrazione dell’area protetta. Tutto questo sta compromettendo seriamente i delicati equilibri che suppor tano gli ecosistemi del Parco. L’attività dell’uomo attuale ha prodotto delle modificazioni degli habitat che richiedono un’urgente revisione delle politiche ambientali. Il Parco deve entrare di diritto nell’agenda politica del Comune di Foggia per tutelare la diversità biologica ed i processi evolutivi che ne sono alla base, conservandoli sia per noi e ancor più per le future generazioni. E finalmente potremo dire che Foggia ha un parco, un parco vero e vivo.

IL CULTO DELLA MADONNA NERA Per la gente di Puglia, il Santuario della Madonna Incoronata di Foggia è da sempre un riferimento, meta di pellegrinaggi e luogo di accoglienza per famiglie, giovani e bambini. Il Bosco è altresì luogo di natura viva, di cultura pastorale e di tradizioni terrazzane. Nella sua millenaria esistenza, il Santuario ed il Bosco hanno vissuto vicende diverse. Un tempo l’area era nota come “Bosco del Cervaro”, ed è stata riserva di caccia di Federico II di Svevia. La storia documentata inizia nel 1001 ed a quel tempo il bosco, ricco di querce, era frequentato da signorotti, che lo utilizzavano per la caccia, e dai pastori di Abruzzo che durante la transumanza vi giungevano percorrendo i lunghi tratturi. La tradizione, ormai consolidata, narra che nell’aprile del 1001 un nobile conte di Ariano Irpino sognò che avrebbe fatto una buona caccia nel bosco del Cervaro e, incoraggiato dal sogno, vi si recò per una battuta di caccia. Alle prime luci dell’alba, costui ferì un daino, lo inseguì presso una grande quercia ed avvicinandosi all’albero per prendere la preda, fu avvolto da “bagliori di fuoco” che sembravano bruciarne il fusto. Il nobiluomo si ritrasse impaurito quando nella luce vide apparire la Vergine Maria che gli disse: “Non temere, io sono la madre di Dio, voglio che mi sia eretta qui una cappella per essere venerata dai fedeli. Renderò celebre questo luogo con le grazie che concederò a quanti mi invocheranno davanti a questa immagine con cuore sincero e filiale”. Nel frattempo sopraggiunse un pastore cui la storia assegna il nome di Strazzacappa, che vide con stupore i suoi buoi piegarsi come in adorazione dinanzi alla quercia. Con grande meraviglia del conte e del pastore tra i rami dell’albero apparve una statua di legno scuro raffigurante la Madonna con il bambino Gesù. Si racconta che il pastore prese una caldarella di rame, la riempi d’olio e la appese, dopo averla

accesa, a guisa di lampada in onore della Madonna. Quell’olio durò, inspiegabilmente, per molti anni senza che fosse necessario rifonderlo. I pellegrini accorsero numerosi a venerare la sacra immagine, e notato il prodigio dell’olio, si ungevano con lo stesso ottenendo inspiegabili guarigioni fisiche e spirituali. Anche il conte di Ariano giunto per malattia in punto di morte, si fece ungere da quell’olio guarendo prodigiosamente. In seguito, per gratitudine, fece edificare una piccola cappella che, successivamente affidata a monaci basiliani, venne nel tempo ingrandita con la annessione di un convento. L’ attuale basilica, costruita sui resti dell’antico Santuario purtroppo abbattuto, è stata inaugurata l’11 aprile del 1965. Lì all’interno del Santuario si conserva anche un crocifisso del XVII secolo ed in esso è custodito, sotto l’altare della cripta il “santo legno” unico pezzo residuo della antica quercia della apparizione. In quel tempo vi convogliavano a migliaia da tutto il Tavoliere, e ciò rappresentava, appunto, una ritualità pastorale. L’ultimo sabato d’aprile, difatti, le greggi della transumanza riprendevano il cammino verso il Gran Sasso ed i monti dell’Abruzzo. Lungo la strada per Bari fino quasi a Cerignola corre tuttora una pista sterrata e ciottolosa, larga quasi un centinaio di metri, questa strada è una direttrice di transumanza, il tratturo massimo.


AL CUORE DELLA BELLEZZA


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Il volto della bellezza secondo la voce del cuore di Luana Racano ormate da 14 anni di esperienza nel campo dell’estetica, le sorelle Celeste e Rosa Cassitti, hanno voluto realizzare nel cuore della città, un istituto di bellezza innovativo, progettando il loro salone per creare un ambiente nuovo, in cui le persone possano rigenerarsi e coccolarsi in tutta tranquillità, fuggendo da ritmi di vita molto spesso frenetici. Al cuore della bellezza è ubicato in via Saseo, 43, una posizione riser vata che rientra tuttavia nel pieno contesto del centro cittadino, potendo così facilmente conciliare la bellezza del prendersi cura di sé con la praticità di poter approfittare di una passeggiata gradevole all’insegna dello shopping nelle ar terie commerciali della città. Gli oli essenziali per l’aromaterapia, la cromo-terapia e la musicoterapia, abbinati a programmi benessere completi e personalizzati, frutto di un’accurata anamnesi individuale, vi faranno scoprire un ambiente dove bellezza, benessere e relax si coniugano con armonia ai trattamenti estetici. L’istituto di bellezza offre una vasta gamma di trattamenti estetici: trattamenti viso, corpo, manicure, pedicure, epilazione, solarium, cavitazione e massaggi, tra cui il massaggio a quattro mani, in cui la sincronia delle manovre ritmiche, tra due operatori che lavorano in piena armonia, renderà questo massaggio un vero trattamento per il rilassamento fisico e mentale. Le sorelle Cassitti, con la propria esperienza, si prenderanno cura di voi a 360°, proponendovi soluzioni di bellezza e benessere adatte ai vostri bisogni, mettendo a disposizione tecniche di trattamento all’avanguardia. Il centro estetico “Al Cuore della Bellezza” riser va alla propria clientela l’esclusivo trattamento Hammam Wellness System.


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Estetica e Bellezza

Sistema Benessere Hammam Il Sistema Benessere Hammam offre in un’unica seduta tutti i vantaggi di trattamenti completi specifici, a seconda delle esigenze e delle richieste della clientela. Con il Percorso Benessere Hammam, ci si ritrova in un ambiente naturale, che consente di ritrovare l’armonia e l’equilibrio, di sentirsi in forma e di godere dei benefici di un’azione purificante, snellente e rilassante in un’unica seduta. Il programma si compone in varie fasi di trattamento, eseguite su tutto il corpo o su singole zone, attraverso protocolli mirati e personalizzati che rispondono alle esigenze individuali.

Associando al Sistema di Benessere Hammam il programma di Jatò Wellness Idea della Bioline, si può arricchire la seduta con l’Aromaterapia, ad effetto rilassante o energizzante a seconda del tipo di trattamento utilizzato. Scegliendo Il risveglio in bellezza, la pelle del corpo viene levigata, stimolata ed ossigenata con le proprietà benefiche dell’uva, dei frutti di bosco, degli acidi della frutta e della vitamina C. L’Elisir di Vita è invece consigliato contro lo stress ossidativo ed i radicali liberi, per una totale immersione nel regno di Bacco. Le proprietà benefiche del vino, dell’uva e delle vitamine rigenerano tessuti intossinati, atoni e con problemi di ossigenazione. L’armonia Alpestre, al profumo del fieno e dei fiori dell’alpe, è indicata per tessuti gonfi che evidenziano ristagni di liquidi e accumuli adiposi. La rugiada del Mattino, idrata la pelle in modo incomparabile con bacche di Rosa Canina, Mirtillo Sambuco e Fragola, ideale per la pelle a buccia d’arancia che evidenzia sensibilità e fragilità capillare; infine l’Energia Vitale, all’estratto di mele, albicocca e miele di montagna, nutre

ed elasticizza pelli secche ed aride segnate da rilassamento cutaneo e smagliature. Sarete così protagonisti di un viaggio delicato e nel “rito del benessere” troverete un’atmosfera unica che catturerà tutti i vostri sensi. L’alta professionalità nel settore estetico, la ricercatezza nella cura del corpo e del rilassamento della mente, l’onestà e l’attenzione peculiare nel mantenere l’ambiente ordinato e pulito, rappresentano i punti di forza dell’istituto di bellezza. Al Cuore della Bellezza, è un centro estetico da gustare anche in compagnia di una persona a cui si vuole donare uno spazio di attenzione e coccole per il corpo e per la mente proponendo così un regalo unico ed originale. Si riceve per appuntamento dal martedì al sabato, dalle ore 09.00 - 13.00, 16.00 - 20.00 Telefono: 327.8454588


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PARCHEGGIO MADDALENA

Via Saseo, 43 - 71121 Foggia Tel. 327. 8454588

via Saseo

Dove Siamo




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AMICI A QUATTRO ZAMPE

Rubrica dedicata agli amici cani e gatti, con consigli utili per la salute e la cura dei cuccioli.

LA TOELETTATURA

(seconda parte)

Il Bagno - Questo sconosciuto di Potito Belgioioso n questo numero, come promesso, parliamo appunto del bagno che nel sottotitolo, non a caso chiamo sconosciuto. Infatti nella mia esperienza professionale ne ho sentite dire di cotte e di crude al riguardo, per esempio: - il cane non deve essere mai lavato; - gli animali domestici se vengono lavati perdono il loro “grasso” di protezione e, sopratutto in inverno, se vivono all’aperto moriranno di freddo;

- se per me uso uno shampoo buono andrà bene anche per il mio amico (cane o gatto); - tutti i gatti odiano l’acqua ed è impossibile avvicinarli ad essa, e questi sono solo alcuni degli esempi che mi vengono in mente sull’argomento. Cercando di andare per ordine, proverò ad elencare anche stavolta, qualche suggerimento tanto da fare in modo, almeno per quello che mi compete, che non cadiate in crisi al primo consiglio gratuito dato da un chissà chi,


tamtam 37 grande esperto solo perché anche lui possiede un animale domestico. Prima di tutto voglio ribadire il concetto che, avere in casa un animale da compagnia implica regole civili di convivenza e, visto che tutti noi amiamo l’igiene, non vedo come potremmo vivere noi ed i nostri cari sotto lo stesso tetto con un batuffolone di polvere ambulante. Detto questo, penso sia importante informare tutti voi, che al pari della cosmesi umana, nelle nostre strutture (ossia toelettature specializzate), offriamo ai nostri clienti prodotti di ottima qualità, con l’ausilio dei quali possiamo di volta in volta far fronte a tutte le esigenze, (ed eventualmente ai problemi) legati soprattutto al pelo dei nostri amici a quattro zampe. Nella nostra pratica quotidiana infatti, ci si avvale di prodotti come: shampoo a base di argilla verde o con proteine, alle mandorle, all’olio di neem, a base di tea tree oil; di balsami all’olio di jojoba o alle proteine del latte e di condizionatori a base di siliconi, o del più conosciuto (ma non facilmente reperibile) olio di visone. Con quale frequenza lavare il cane sembra essere la domanda più frequente, per questo voglio sottolineare che anche se orientativamente il lasso di tempo tra un bagno e l’altro è circa un mese, in realtà non esiste una regola precisa; se proprio volete la cosa migliore da fare in questi casi è andare a naso e ad occhio e vi assicuro che non sbaglierete poiché, tra l’altro, utilizzando degli ottimi prodotti, potremo lavare i nostri amici ogni volta che se ne presenta la necessità, avendo la certezza di non arrecare loro alcun tipo di problema. E’ opportuno (appena terminato il ciclo vaccinale e soprattutto se parliamo di gatti) abituare da subito il cucciolo al momento del bagno e a farsi manipolare da mani estranee, tenendo presente infatti che parlare di “bagno” significa utilizzo di spazzole pettini e soprattutto phon, (quindi aria calda soffiata addosso e rumore), ed infine stare fermi per tutto

il tempo su di un tavolo da lavoro a circa un metro da terra. Tutte cose che nella maggior parte dei casi l’animale conosce “grazie a noi”. Per questi motivi il primo bagno arreca plausibilmente nella maggior parte dei casi un po’ di tensione a tutte le parti in causa, ma procrastinare il momento serve solo a complicare di più la situazione (e la vita del toelettatore). Per dovere di cronaca devo dire anche che spesso i nostri “piccoli clienti” dopo l’impatto iniziale si rivelano negli appuntamenti successivi animali tranquilli confermando cosi (ammesso che ce ne sia bisogno) che alla fine i nostri trattamenti non sono degli inutili fastidi. L’affidarsi ad un tolettatore esperto, per una costante toelettatura, significa tra l’altro avere l’opportunità di tenere continuamente monitorata la salute del pelo e della cute del nostro amico, ed eventualmente ricorrere in maniera tempestiva alle opportune cure veterinarie. Al momento del bagno poi, viene posta la dovuta attenzione anche ad altri particolari come: • la pulizia interna delle orecchie; • toelettatura (taglio del pelo) dei genitali, parti del corpo dei nostri amici ( soprattutto quelli a pelo lungo o riccioluto) facile ricettacolo di sudiciume; • toelettatura del mantello con particolare riferimento a tutte le parti più a contatto con il suolo (zampe e pelo dei fianchi); • raccolta del pelo della testa in un top knot (nel caso di cani a mantello lungo) in modo da mettere in evidenza lo sguardo del cane ed evitare altresì che lo mastichi insieme al cibo. Alla fine la domanda: Signora gradisce una spruzzata di profumo su OSCAR? Domanda banale direte...e NO! Perché infatti non a tutti i nostri clienti piace aggiungere fragranza su fragranza, ma chi è dei due che non gradisce? MAH, a voi la risposta Quasi lo dimenticavo, nel prossimo articolo parlerò delle toelettatura di bellezza (volgarmente chiamate tosature), quelle per intenderci che fanno girare la testa per strada, a volte per ammirazione a volte per sconcerto, e dell’uso dei prodotti antiparassitari (visto l’avvicinarsi della primavera) con particolare riferimento a quelli che strizzano l’occhio al “naturale”.

Via Rovelli, 12/14 - 71122 Foggia Tel. 0881.747483 - piucanipiubelli@libero.it


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SALUTE e BENESSERE

Forno a Microonde: è sicuro? a cura della Dott.ssa Amalia Conte - TECNOLOGO ALIMENTARE e nuove abitudini alimentari, il consumo del pasto fuori casa e la riduzione del tempo che si dedica alla preparazione dei cibi ha enormemente aumentato l’utilizzo del forno a microonde. Un semplice strumento che occupa poco spazio, non fa rumore ed è versatile perché si presta a cuocere, riscaldare e scongelare rapidamente. Il suo utilizzo è sicuro? Le microonde vengono prodotte da un tubo chiamato magnetron, rimbalzano nell’armatura di metallo del forno finché non vengono assorbite dal cibo. Il principio di funzionamento si basa sulla vibrazione delle molecole di acqua presenti nel cibo, producendo così il calore che cuoce il cibo. Per questo motivo i cibi contenenti molta acqua possono essere cotti più velocemente rispetto ad altri cibi. L’energia delle microonde è trasformata in calore appena viene assorbita dal cibo per cui non c’è rischio di mangiare un cibo radioattivo.

La cottura a microonde può essere più efficiente a livello di energia impiegata rispetto alla cottura convenzionale perché i cibi cuociono più velocemente ed il riscaldamento si limita al cibo, non all’intero forno. E’ errato pensare che la cottura a microonde riduca il valore nutrizionale rispetto alla cottura tradizionale, anzi, essendo la cottura più veloce nel forno a microonde è molto più probabile che nei cibi cotti in un forno a microonde ci sia un numero maggiore di vitamine e sali minerali, che di solito si perdono per le temperature e per la quantità di acqua usate nella cottura. Per la cottura a microonde possono essere usati vetro, carta, ceramica o plastica. Il contenitore si riscalda per il calore trasferito dal cibo per cui c’è da fare attenzione che alcuni materiali plastici possano sciogliersi.Vanno evitati contenitori in acciaio o alluminio perché le microonde vengono riflesse da questi materiali, impedendo una cottura uniforme, e in certi casi danneggiando il forno.


tamtam 39 Tuttavia, recenti studi condotti in prestigiosi Istituti Europei hanno dimostrato che è possibile utilizzare il forno a microonde anche con contenitori metallici, con opportuni accorgimenti: •

• • • •

prima del riscaldamento si deve rimuovere completamente qualsiasi coperchio metallico; è necessario riempire il contenitore completamente; si deve riscaldare un contenitore per volta; è preferibile usare contenitori bassi e larghi; il contenitore va posto al centro del piatto rotante lasciando almeno 2,5 cm tra il contenitore e le pareti del forno; se manca il piatto girevole bisogna appoggiare il contenitore su un piatto di ceramica.

La differenza rispetto agli altri contenitori è nell’efficienza del riscaldamento, più bassa con i contenitori in metallo perché le microonde agiscono solo sulla superficie scoperta e non raggiungono il prodotto alimentare in tutte le direzioni; pertanto, a parità di quantità di cibo da riscaldare o cuocere servirà più tempo se usate un contenitore in metallo rispetto a uno in plastica o in vetro. La poesia di un forno a legna resta impareggiabile, ma per chi ha fretta di cucinare il microonde è oggi la risposta, pratica e tecnologica, per un veloce pasto caldo.

Consigli per l’uso in fase di: COTTURA Per ottenere i migliori risultati dal forno a microonde bisogna scegliete sempre alimenti freschissimi, aggiungere acqua di cottura in funzione del grado di idratazione dell’ alimento. Se l’alimento contiene poca acqua, aumentare leggermente la quantità di liquido aggiungendo acqua, brodo, vino, latte... Diminuire le quantità di sale e aromi perché la cottura in microonde esalta molto gli aromi e il sapore del cibo. Nel forno a microonde non cuocere le uova con il guscio. Bucherellare gli alimenti con buccia come le patate, i pomodori, le salsicce, per evitare che scoppino durante la cottura. Durante la cottura, mescolare gli alimenti per uniformare la temperatura per cui non temere di aprire il forno durante la cottura. Lasciare riposare un po’ il cibo al termine della cottura.

RISCALDAMENTO Un alimento riscaldato nel microonde non si attacca e non si asciuga, soprattutto conserva integro il suo colore, il suo gusto e il suo aspetto. E’ preferibile coprire il piatto, mescolare il preparato, fare ruotare il recipiente e lasciare riposare il preparato prima di consumarlo.

SCONGELAMENTO Le microonde permettono di scongelare alimenti surgelati o congelati in pochi minuti. Grazie alla rapidità dello scongelamento, i prodotti conservano tutte le loro qualità sia dal punto di vista dell’igiene che dei sapore. Il ghiaccio fa riflettere le onde per cui ritarda lo scongelamento. Questo implica che nello scongelamento sono le par ti già scongelate che iniziano a trasferire calore a quelle ancora congelate, riuscendo così a scongelare tutta la massa. Non ricongelare mai un piatto scongelato.


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SPORTIVAMENTE

LUIGI SAMELE SUL TETTO DEL MONDO Lo schermidore foggiano trionfa in coppa del mondo di Antonio Iacovino ccellente risultato dello schermidore foggiano Luigi Samele, che, dopo aver conquistato il secondo posto nella prova a squadre della coppa del mondo, disputatasi il 7 Febbraio a Budapest, la settimana successiva è salito, a Mosca, sul terzo gradino del podio nella prova individuale, risultando il miglior italiano nella graduatoria finale. A Budapest i ragazzi della sciabola del ct Giovanni Sirovich sono stati sconfitti in finale dalla Romania col punteggio di 45-42. Grande rammarico per la formazione azzurra composta da Aldo Montano, Giampiero Pastore, Diego

Occhiuzzi e Luigi Samele che ha eliminato in successione: la Corea, la Russia e la Francia, arrendendosi solo in finale. La settimana successiva a Mosca, in un’altra tappa della coppa del mondo, il nostro concittadino ha ottenuto un successo tutto personale: il terzo posto individuale nella sciabola, rimanendo sconfitto solo in semifinale, per 15-11, dal coreano Ho. La giornata dell’atleta foggiano era iniziata con la vittoria contro lo statunitense Homer per 15-13, successivamente ha superato il rumeno Zalomir per 15-14 e il forte tedesco Huebner per 15-13; memorabile la vittoria ai quarti contro il tedesco Limbach, numero 1 del tabellone e favorito della competizione, col punteggio di 15-14.


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La Coppa del Mondo di scherma è un circuito internazionale di gare di scherma organizzato annualmente dalla Fédération Internationale d’Escrime (FIE), a partire dal stagione 1972. Sono assegnati complessivamente 6 titoli, il maschile e il femminile di ciascuna delle 3 discipline della scherma: fioretto, spada e sciabola; nel 2000 fu anche introdotto un titolo a squadre. Le gare si svolgono abitualmente da settembre a giugno. Esistono circuiti separati per ciascuna specialità, anche se occasionalmente alcuni eventi ospitano più discipline, la quasi totalità delle prove si svolgevano in Europa per via della maggior diffusione della scherma in questo continente. In ciascuna gara del circuito i primi 64 classificati ricevono dei punteggi, la cui somma costituisce il risultato finale nella Coppa del Mondo. Tra i plurivincitori si annoverano: Carlo Numa, vincitore per tre volte nel fioretto maschile, ora dirigente FIS (Federazione Italiana Scherma); Valentina Vezzali che è salita per ben dieci volte sul gradino più alto del podio e Giovanna Trillini che ha trionfato per quattro volte. Sperando di vederlo presto nell’albo dei vincitori, Luigi Samele, foggiano doc classe 1987, atleta in forza alle Fiamme Gialle, ha già collezionato nella sua carriera numerosi successi per lo più tra le competizioni giovanili. Muovendo i primi passi presso il Circolo Schermistico Dauno, in assoluto tra le prime dieci società in Italia, le cui squadre di sciabola maschile e femminile sono nella serie A della scherma, il nostro concittadino ha aumentato la propria passione per l’antichissima arte marziale fino a diventarne un campione.

Tra le sue maggiori affermazioni è bene ricordare la vittoria ai mondiali Under 20, disputatisi e Plovdiv (BUL) el 2004, appena diciassettenne, e il secondo posto nel 2006 in Corea del Sud. E’ stato campione europeo nel 2005, categoria Under 20, e vice-campione nel 2008, tra gli Under 23. Ha vinto la coppa del mondo Under 20 dell’edizione 2005/2006 ed è stato medaglia di bronzo (2006) e d’argento (2007) negli anni successivi, mentre nei campionati assoluti italiani si è laureato campione nel 2006 tra gli under 20. Con questi ultimi successi per Luigi Samele continua la cavalcata verso le alte posizioni del ranking mondiale, attualmente è 19°, anche se non sono bastate le tante prestazioni positive ed un’età nettamente inferiore rispetto agli altri sciabolatori italiani, per convincere il C.T. Sirovich ad inserirlo stabilmente nei quattro alfieri che difendono i colori azzurri nella prova a squadre. Ma noi tutti speriamo che lo sciabolista foggiano possa regalare tanta altre emozioni e soddisfazioni a tutti i suoi concittadini e all’Italia intera, che lo segue e partecipa al suo fan club facebook. Noi lo sosterremo sempre nel prosieguo della Coppa del mondo, ma soprattutto negli appuntamenti più caldi della stagione: i Campionati Europei a Lipsia (17-22 Luglio) e i Campionati del Mondo a Parigi (4-13 Novembre). In bocca al lupo Luigi, Foggia è con te.




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MUSICA

“...PERCHÈ VIVO C AMMINANDO SU UN FILO”:

G IANLUCA G RIGNANI

di Luana Racano

e parole di una delle sue canzoni più sentite riescono a colorare nel migliore dei modi, la vita di un ar tista che a restare ingabbiato in una definizione precisa proprio non ci sta! Una vita vissuta tra alti e bassi, sia sotto il profilo artistico che quello personale, alla continua ricerca e sperimentazione di nuove forme di espressione. Il debutto è segnato da Sanremo Giovani 1994, il brano “Destinazione Paradiso” lo lancia da subito ai piani alti delle classifiche delle hit parade, diventa l’idolo delle adolescenti, il bello e dannato che trafigge il cuore! Da lì in poi anni strepitosi, il Falco conquista il mercato sud americano vendendo più di due milioni di album, non stupisce quindi la premiazione come artista rivelazione dell’anno. Chi si aspettava che un tale successo potesse essere bissato con un album clone, non può che essere meravigliosamente stupito dall’uscita di Fabbrica di plastica, un cult dalla connotazione rock sperimentale che tutt’oggi, a quasi quindici anni dal suo lancio, riscuote ancora successo. La metamorfosi di Grignani è solo all’inizio, negli anni seguono gli album Campi di Pop Corn, Sdraiato su una nuvola, Uguali e Diversi e Cammino nel Sole, una produzione artistica in continuo fermento a dimostrazione dell’incontenibile vena creativa che anima l’artista e l’impellente bisogno di esprimersi attraverso la sua musica. Il bisogno di inventare, sperimentare, trasgredire, affondare per poi risorgere l’ha spesso portato ad assumere atteggiamenti di contrasto e rottura con le regole delle società, ed in linea con il suo personaggio anche la sua persona si è trovata a dover affrontare problemi con la giustizia: al patteggiamento per l’uso di sostanze stupefacenti, sono seguiti il ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza e l’ultimo eccesso, in ordine di tempo, lo ha visto spiacevolmente protagonista di un malore dalle ambigue cause, nel bel mezzo di un concerto, ma come spesso accade

quando ci si accinge a toccare il fondo, la sua rinascita artistica e personale è segnata dal lancio del suo ultimo album: Romantico Rock Show (etichetta Sony Music). Una svolta a 360°, note di puro romanticismo, di realismo e di spettacolo. Undici brani inediti, prodotti, arrangiati e registrati direttamente dal cantautore milanese nella sua Fabbrica del Suono. Il lancio del nuovo album è stato anticipato dal singolo “Sei sempre stata mia”, definita dalla critica un’intensa ballata rock, un inno all’amore che racchiude in sé il segreto e la forza del sentimento più autentico, l’impossibilità di esistere se non con l’altro, perché se: “tu sei sempre stata mia, io sono sempre stato tuo…”

La cover del singolo “SEI SEMPRE STATA MIA”


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“WORK IN PROGRESS” Dalla e De Gregori di nuovo insieme in concerto dopo trent’anni di Tina Petrillo

ork in Progress è l’emblematico titolo dell’attesissimo concerto che ha riunito sul palco del Vox Club di Nonantola (Modena), il 22 gennaio, due dei più grandi cantautori della musica italiana. L’evento ha attirato circa millecinquecento appassionati, giovani e adulti, arrivati da ogni angolo d’Italia per assistere alla storica riunione, tra gli ospiti c’erano anche Biagio Antonacci, Luca Carboni, Ligabue.

Lucio Dalla al clarinetto e Francesco De Gregori all’armonica hanno aperto il concerto con una versione strumentale di Over the Rainbow, per poi proseguire con l’immancabile Ma come fanno i marinai e una scaletta non scontata di circa quindici brani, cantati a due voci, che hanno segnato la loro carriera e la storia della musica italiana, di Dalla: Canzone, Anna e Marco, L’anno che verrà, Com’è profondo il mare, Piazza Grande; di De Gregori: I Matti, Agnello di Dio, I Muscoli del Capitano, Titanic, Buonanotte Fiorellino, Viva l’Italia, Santa Lucia. I due cantautori hanno condiviso interamente in scena i due repertori, realizzando un concerto, breve ed intenso, di eccellenti canzoni rivisitate con arrangiamenti suadenti, culminato con il prezioso inedito Non basta saper cantare scritto a quattro mani dai due cantautori, di chiara impronta degregoriana il testo, venato di sarcasmo, che così recita: « Su questo pezzo di strada dove la notte è padrona, dove c’è un orso che balla e una scimmia che suona, e poi c’è sempre qualcuno che si ferma a guardare, ma una canzone non basta, e non basta saper cantare». Il mix dei due repertori non ha deluso le attese del pubblico, rapito ed entusiasta di assistere ad un magistrale connubio degli opposti: musicale ed eclettico Dalla, rigoroso De Gregori; intesa perfetta dei due “marinai” adesso tra i “capitani” della storia musicale italiana. Il duo si è riunito trent’anni dopo lo storico tour Banana Republic, un

incredibile evento che nell’estate del 1979 riempì gli stadi per mesi, furono vendute oltre cinquecentomila copie del disco, segnato dall’ironico pezzo a due voci Ma come fanno i marinai, gli arrangiamenti furono curati da Ron, dal tour fu anche tratto un film concerto. Una ritrovata complicità quella dei due artisti, ma senza nostalgia per il passato, piuttosto con l’entusiasmo di rinnovarsi e ritrovarsi più maturi e consapevoli. La notte speciale di Nonantola avrà un seguito, Dalla e De Gregori saranno i protagonisti dei concerti agli Arcimboldi di Milano dal 5 al 9 maggio e al Gran Teatro di Roma dal 19 al 23 maggio; ai concerti, come anticipato dai due cantautori, seguirà anche un disco.



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L’ANGOLO dell’EDUCATORE

IL CORPO - IL PUDORE

In un tempo di bullismo e di violenza...educhiamo all’amore Sac. Giuseppe Ruppi sdb Presidente Associazione di promozione sociale “Sacro Cuore” DUE PROVOC AZIONI: IL CORPO La rivoluzione sessuale, con ogni genere di esibizione del corpo umano, esaspera la nostra vita quotidiana, può darci l’impressione di vivere in un’epoca di culto del corpo. La donna che si guarda allo specchio comunemente esclama: “lo sono bella”, e non “lo possiedo un bel volto”. Parliamo del corpo, quindi, come se corpo e io, fossero identici. Quando una madre accarezza suo figlio non tocca l’involucro dell’essere amato: accarezza il bambino stesso, cioè realizza un contratto tra due esseri umani, la comunione di due persone. Tommaso d’Aquino, teologo e mistico, ha espresso questa realtà in modo ancora più rilevante:“L’anima nasce per esistere nella materia”; “L’anima unita al corpo è più perfetta che separata da esso”, anzi “più simile a Dio, sebbene Dio sia assolutamente semplice e immateriale”. In nessun luogo della Sacra Scrittura si parla del corpo come qualcosa di inferiore rispetto alle zone superiori dello spirito, oppure come di un punto di particolare resistenza allo Spirito di Dio, e quindi da mortificare e rinnegare particolarmente, cioè più o diversamente come lo richieda lo spirito. Amare se stessi vuol dire amare il corpo e l’anima, questo corpo e quest’anima che costituiscono il mio io. Il corpo è un cammino che porta tanto al peccato quanto alla virtù.“Se lo lusinghiamo troppo, favoriamo un nemico; se gli diamo troppo poco o non lo rispettiamo debitamente, perdiamo un amico” (San Gregorio Magno). Bisogna restituirgli dignità e amore, - come consigliava sant’Agostino. La castità, tanto osteggiata oggi-giorno dalle masse estenuate dell’erotismo, è propria una manifestazione d’amore del corpo. D’altra parte nessuna virtù può prescindere dal corpo: non c’è amore al prossimo, senza sguardi affettuosi e amichevoli strette di mano, senza ascolto sensibile, senza cuore commosso. II cristiano vive la festa della redenzione, realizzata nella carne che il Figlio di Dio assunse senza sdegni né riserve con tutto il peso della sua realtà esistenziale. La carne si nutre del Corpo e dello Spirito di Cristo, affinché

lo spirito umano possa saziarsi di Dio. L’Incarnazione, nel suo senso più stretto, costituirà sempre la pietra di paragone - e d’inciampo - di idealisti e materialisti, mettendo in mostra il loro diverso ma palese allontanamento dalla realtà. IL PUDORE Contro il pudore si levano, di tanto in tanto, aspre aggressioni, tutte riconducibili ad una concezione molto semplicistica di questo sentimento vitale: il pudore non sarebbe altro che un prodotto culturale, un pregiudizio sociale. Recenti indagini fenomenologiche, dimostrano che il pudore è un sentimento specificamente umano. Né Dio né gli animali “provano vergogna”, e ciò si spiega col fatto “che l’uomo occupa un posto unico nella struttura del reale”. L’uomo si sente in particolar modo “smarrito”, “sradicato”, poiché - creato ad immagine e somiglianza di Dio, ma poi decaduto e spodestato - prova vergogna, come Adamo nel Paradiso terrestre dopo il peccato, nel sentire l’intima disarmonia tra la sua nobiltà originaria e il suo stato attuale. Nel momento in cui la persona si sente nuda sorge il pudore, come sentimento protettivo dell’io e dei suoi valori contro tutta la sfera della generalizzazione, del collettivismo e della pubblicità. Il pudore costituisce una protezione dell’intimità, sia che si riferisca al linguaggio, sia che riguardi l’abitazione o il vestito. Il pudore è precursore dell’amore. Se quanto è stato detto si applica poi al problema del vestito, diviene evidente come


tamtam 49 esso dichiari che chi lo indossa possiede il proprio corpo, e che non desidera metterlo a disposizione altrui, da qui deriva la gelosia dell’innamorato o del marito quando il vestito della persona amata ne mette il corpo troppo in mostra. Quando era professore di etica, Giovanni Paolo II descrive nel suo libro “Amore e responsabilità”, la profonda connessione esistente tra il fenomeno del pudore e l’essenza della persona: “Questa (la persona) è padrona di sé stessa; nessuno, salvo Dio Creatore, può avere su di lei alcun diritto di proprietà. Chi si concede ad un altro perché mosso non da amore personale, ma soltanto da istintività egocentrica (ossessione del piacere) se è una persona sana ne proverà vergogna. II pudore è dunque una sorta di auto possesso e d’oblazione ad un’altra persona ben determinata. Tale dono di sé è, per conseguenza, qualcosa di squisitamente privato, da compiere lontano da ogni occhio estraneo; allo stesso tempo, la dissoluzione del senso del pudore rende evidente come la persona non possegga più la propria intimità. Questo è il triste significato dell’odierna crisi del pudore. UNA SINTESI “Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò” (Gen. 1,27). Unico tra le creature visibili, l’uomo è fatto a immagine di Dio, capace di dialogare con lui, di conoscerlo e di amarlo. Soggetto consapevole di sé, libero e aperto all’infinito, si conosce, si interroga, si possiede, di dona. Soggetto corporeo e sessuato, riceve e trasmette la vita in un tessuto di relazioni, nell’unità del genere umano. La grandezza, la dignità della persona umana hanno origine nella creazione a “immagine” di Dio. Il significato, dunque, della corporeità e della sessualità nel messaggio biblico è che la distinzione dei sessi è voluta da Dio, è voluta come bene, ed inoltre la persona sessuata non basta a se stessa. Ognuno di noi è quindi chiamato a uscire dalla solitudine, ad entrare in dialogo con l’altro: “Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile” (Gen. 2,18). L’uomo e la donna sono per costituzione rivolti l’uno all’altra: “Tuttavia, nel Signore, né la donna è senza l’uomo, né l’uomo è senza la donna” (1Cor. 11,11). L’alterità e l’originalità consentono la reciprocità e l’integrazione. ALCUNE CONSEGUENZE 1. Sessualità come conoscenza: la Bibbia la situa in una prospettiva personalistica. In realtà si tratta di un dinamismo che coinvolge non solo il corpo, ma anche l’affettività e la personalità intera. La sessualità non è puro fatto biologico, ma capacità relazionale, linguaggio, comunicazione. Il corpo sessuato è vissuto interiormente dal soggetto ed esprime l’intero soggetto. 2. Sessualità e pudore: una forte tensione orienta il desiderio verso il corpo dell’altro sesso, in modo da trovare

soddisfazione e piacere. Ma la persona non si lascia ridurre a puro strumento e difende la propria dignità con il senso del pudore. Mentre nasconde con il vestito ciò che nel corpo attira maggiormente l’attenzione dell’istinto, rivolge all’altro lo sguardo e il volto, in cui più intensamente può comunicare la ricchezza della propria interiorità. Cerca prima di tutto di rivelargli il suo valore più vero. 3. Innamoramento e amore: nell’innamoramento questo valore viene riconosciuto con meraviglia e commozione. Se poi si arriva all’amore, all’intensità del sentimento si aggiunge l’impegno preciso e incondizionato della volontà ad accompagnare l’altro, perché possa realizzarsi pienamente e portare a compimento la sua vita. La sessualità, se è ben incanalata, non rimane a livello di istinto, ma come qualità della persona. L’amore integra in sé e spiritualizza l’attrazione e la soddisfazione sessuale. 4. Vocazione all’amore: “L’amore è la fondamentale e nativa vocazione di ogni essere umano”. La persona cresce nella misura in cui crede nell’amore degli altri e di Dio, lo accoglie liberamente e lo contraccambia con il dono di sé. L’amore, come atteggiamento fondamentale e progetto globale di vita, assume nella sua logica tutte le dimensioni dell’esistenza, compresa la sessualità, già di per se apertura corporea e spirituale all’altro. Fa del rapporto sessuale una sua attuazione ed espressione privilegiata, conferendogli grande valore. La donazione fisica totale è chiamata ad essere segno e parte di una donazione personale totale. Caro giovane non so se mi leggerai ... ma se ti capiterà mi farà piacere confrontarmi con te su questo tema o su altro. Ecco il mio indirizzo e-mail: giusepperuppi@virgilio.it


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INFORMATICA

IL MACINTOSH

(parte quarta)

di Fiorenzo Figurella Apple Certified Professional 10.5 mail: foggia.shop@essedi.it

ieccoci qui, cari lettori, in questo numero, quarta parte della “saga” dedicata al mondo Apple, parleremo, come preannunciato nella parte finale dello scorso articolo, del pacchetto iLife ‘09. Penso che a tutti noi, utenti informatici, sia capitato di desiderare di adoperare il proprio computer per dilettarsi con la fotografia, il montaggio video, la musica o la creazione di siti web, ma, ci siamo trovati ad affrontare l’ostacolo di dover imparare software abbastanza complessi per poterlo fare. Purtroppo, a volte, il tempo da dedicare ad un hobby o una passione è esiguo, e spesso ci si è ritrovati o ad abbandonare questo desiderio o, proprio per i più caparbi, a studiare costosi manuali di programmi professionali o seguire un corso a pagamento, poiché solo con il semplice “provare” non si è riusciti a creare nulla di soddisfacente. Ma ora conosceremo la suite iLife ‘09, inclusa in ogni nuovo Apple acquistato, ed i sogni diventano realtà.

Ma cos’è iLife 09? E’ una raccolta di cinque programmi iPhoto (fotografia), iMovie (video montaggio), iDVD (creazioni dvd video), iWeb (creazione siti web) e GarageBand (produzione musicale), nati per creare, gestire, organizzare, visualizzare e pubblicare contenuti digitali come fotografie, musica, filmati e podcast personali. Partiamo dalla fotografia, con iPhoto si potrà creare la propria libreria fotografica e aiuterà a tenerla in ordine organizzando automaticamente le foto per gli eventi a cui sono associati. Infatti, quando si importano le foto scattate nella stessa giornata, iPhoto le raggruppa come un unico evento e si dovrà semplicemente assegnare, ad ognuno di essi, un nome identificativo come “Gita a Roma” o “Natale 2009”. Con il campo di ricerca, iPho-

to ispezionerà tutta la libreria, e digitando una parola, o anche solo una parte, per cercare in base a persone, luoghi, titoli, album, eventi o parole chiave, vedremo i risultati in un istante. Volti, è una innovativa funzionalità che rileva e riconosce automaticamente i visi dei nostri amici o parenti nelle nostre foto, ricercando nella libreria per trovare scatti di quelle persone; fatto questo raggrupperà i volti che sembrano appartenere allo stesso individuo, così, ritrovare le foto di chi vogliamo, sarà semplice e immediato. Funzione simile a Volti è Luoghi, ma l’oggetto della ricerca sarà la località in cui è avvenuto lo scatto della nostra foto, utilizzando i dati ricevuti da un GPS o da un iPhone. Ma, se non si avrà il supporto di un GPS, si potrà comunque usare


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Luoghi aggiungendo le informazioni sulle località. Spostarti tra le foto in base alla scelta della località e trovare gli scatti fatti su una mappa, per passare da un località ad un’altra, fino a punti di interesse come il Colosseo o la Torre Eiffel, per vedere dove le foto sono state scattate. Per chi invece volesse modificare le proprie foto, iPhoto offre tutti gli strumenti che servono per ritoccare i nostri scatti: rimuovere gli occhi rossi con un clic; regolare esposizione, luminosità e contrasto; ritagliare per inquadrare meglio il soggetto e, se non si è pratici, con lo strumento Migliora, iPhoto sistema automaticamente gli scatti troppo luminosi o troppo scuri; se si volesse invece ravvivare i colori senza modificare i colori della carnagione, lo strumento Saturazione ignorerà la saturazione della tonalità della pelle; migliorare la nitidezza e mettere in risalto i dettagli; fare correzioni su bordi di colore uniforme con il pennello Ritocca che grazie alla nuova funzione di rilevamento dei contorni eviterà di sfocare un particolare quando si eliminano macchie o imperfezioni. iPhoto offre anche divertenti effetti fotografici da applicare, ad esempio convertire le foto a colori in bianco e nero, dare una tonalità seppia dal sapore classico, aggiungere il contorno di una vignetta e altro. Tutte le modifiche che si faranno in iPhoto sono reversibili, perciò non bisogna preoccuparsi di perdere gli scatti originari. Infine, se si è creativi, si potrà creare una presentazione a diapositive con temi predefiniti, ognuno di essi infatti include layout, titoli e transizioni sviluppati da professionisti per creare lo sfondo perfetto per i propri scatti; si potrà avviare una presentazione a tutto schermo accompagnata da un brano scelto dalla libreria musicale di iTunes. In più, se si ha un iPod o un iPhone, guardare eventi, album o presentazioni della nostra libreria di iPhoto. Ma, una delle cose più interessanti è la possibilità di poter creare splendidi album fotografici, chiamati anche fotolibri, del nostro evento, scegliendone la tipologia dell’impostazione grafica (matrimonio, gita, lavoro, etc.), jl colore, il formato, il tipo di carta e la grandezza, proprio come quello che ritireremmo dal fotografo professionista, il tutto stampabile in tante dimensioni diverse, fino al formato 33 x 25,4 cm. con rilegatura a spirale o rigida. Immaginiamo a questo punto, il nostro scatto più bello,

un panorama paradisiaco e noi li, protagonisti in primo piano, sorridenti in quel momento indimenticabile, ma per rendere ancora più magico quel momento l’accompagnamento di una musica sarebbe un binomio fantastico. A questo ci pensa GarageBand, con la possibilità di produrre e modificare brani musicali, mixare, accelerare o rallentare i tempi delle battute e creare orchestre, infatti la funzionalità jam session, trasforma il Mac in un palcoscenico e si potranno impostare strumenti e stili per chitarrista, bassista, batterista e tastierista, riassegnando strumenti casuali per rinnovare all’istante il suono della banda di supporto e passando velocemente ad un punto qualsiasi del brano con una nuova traccia, si potranno riascoltare solo alcune parti del brano, ed una volta soddisfatti dei cambiamenti delle prove, potremo registrare direttamente in Magic GarageBand il nostro risultato musicale. GarageBand non è solo questo, si potrà imparare a suonare il piano e la chitarra direttamente sul Mac. Pratiche lezioni interattive insegneranno, con dei video tutorial in HD, le basi, notazioni sincronizzate e strumenti animati su schermo e con solo nove lezioni saremo in grado di eseguire un’intera canzone. Per fissare meglio le lezioni si potrà ripetere, rallentando la lezione o riguardando le parti che sembrano più difficili, e quando ci si sentirà pronti, esercitarsi con una band di supporto al gran completo sarà il passo finale.

Inoltre, GarageBand ’09 è un concentrato di storia del rock, con nuovi amplificatori ed effetti stompbox che ricreano il suono di chitarre leggendarie direttamente sul proprio Mac. Basterà collegare una chitarra elettrica e suonare uno dei cinque nuovi amplificatori ispirati ai modelli più apprezzati nel mondo. Si potrà scegliere tra oltre 30 rig completi, tra cui Brit Pop, Honky Tonk, Lowdown Blues, Seattle Sound, Stadium Solo e Woodstock Fuzz. Garageband è questo e tanto altro tutto da scoprire. Lavoro, studio, hobby, viaggi e tanto altro, ormai il web è


la più grande fonte a cui possiamo attingere informazioni di ogni genere. Quasi ognì azienda, professionista, vip o associazioni hanno un sito web dedicato a se stessi con fine promozionale e divulgativo, e noi? Abbiamo un sito web intitolato a noi stessi? Un Mac e iWeb è tutto ciò che serve per realizzare e pubblicare il nostro sito web personale. Sono pochi i passi da eseguire, difatti, scegliendo da subito uno dei temi sviluppati da Apple, con font, sfondi e colori coordinati per dare al sito un aspetto coerente; successivamente scegliere un modello per le pagine tra quelli già pronti offerti da iWeb: Benvenuto, Personale, I miei album, Filmato, Blog e Podcast; a questo punto si potrà personalizzare il layout con gli strumenti; scegliere le foto, filmati o testi nei segnaposti. Questo potrà essere realizzato senza scrivere una sola riga di codice di programmazione, senza complicati programmi di design, senza alcuna difficoltà tra le proprie idee e uno splendido sito web. Saremo entusiasti di com’è facile pubblicare le foto, album o perfino clip video nelle griglie fotografiche o un sito divertente inserendo alcuni widget interattivi; con un semplice copia-incolla per aggiungere feed RSS (collegamento ad altri siti), foto e filmati di iSight, timer per conto alla rovescia, video YouTube, frammenti HTML e altri contenuti dinamici; un browser dedicato metterà ogni widget a portata di mano: basterà trascinare quello che preferisci in un punto qualsiasi della pagina; infine, per pubblicare su qualsiasi altro servizio di hosting via FTP grazie al supporto FTP; se, poi possediamo più siti web sarà facile gestirli con l’organizer per riorganizzare, rinominare o eliminare singole pagine o interi siti. iWeb fa l’upload solo dei cambiamenti quando si pubblica

online, così i siti si aggiornano rapidamente. Cosi, seguendo la semplice serie di passi su esposti, potremo essere soddisfatti di essere arrivati anche noi nel “mondo del web” e pubblicizzare il nostro sito a tutti i nostri amici e conoscenti.

iMovie (videomontaggio) e iDvd (creazione di dvd video) saranno rimandati al prossimo numero, ed un consiglio per tutti gli appassionati del video editing di non perdere assolutamente l’articolo, in quanto si apprenderanno le svariate funzionalità di un programma che, per la sua potenzialità e al tempo stesso semplicità, lo rendono leader nel mercato dei software di videomontaggio di tipo amatoriale. Un saluto affettuoso a tutti i lettori.



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AGENDA

DOM 7

MER 10

Gli appuntamenti di marzo

GIO 11

fino al 12

TEATRO

MUSICA

MOSTRA

LE AVVENTURE DI PINOCCHIO

ELIO E LE STORIE TESE in Concerto

CAPITANATA... IN CARTA

Palatour di Bitritto (BA)

Foggia - Museo del Territorio

ORE 21.00

Visitabile gratuitamente tutti i giorni, esclusi la domenica ed i festivi, dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle ore 17,00 alle 19,00 fino al 12 marzo

Foggia - Oda Teatro Un altro sguardo su Pinocchio, un’altra lettura di un libro che, come tutti i classici, non finisce mai di stupire. Questa volta un Pinocchio ormai adulto, capita per caso nel Granteatro dei Burattini. INGRESSO

Ore 18.00 INFO

www.teatropubblicopugliese.it

LUN 8

TEATRO

DANTE LEGGE ALBERTAZZI San Severo - Teatro Verdi Uno show-conferenza per indicare che lo spettacolo non è tanto “dizione” o “lettura” dei versi, delle prose o della filosofia dantesca, quanto un tentativo di scoprire Dante nella cultura, nelle opinioni, nella cronaca della sua vita e nella storia del suo tempo. Un’originale forma di avvicinamento al “ tu “ al divino Alighieri, per scovarne vizi e virtù ed estrapolarlo dalla didascalia didattica. sipario: ore 21.00 ingresso: da 10 a 25 euro

MUSICA

FRANCO D’ANDREA -Piano Solo- In concerto Foggia - Moody Jazz Cafè

INFO

Teatro Verdi - San Severo tel. 0882.241323

I bellimbusti della canzone italiana festeggiano i loro primi 20 anni. Gli Elio E Le Storie Tese hanno vent’anni. Il loro album di debutto Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu , datato 1989, ha ispirato intere generazioni di ascoltatori adolescenti, accompagnandone i primi amori, i primi bollori e i primi inevitabili due di picche. Per celebrare il ventesimo anniversario di quel disco che cambiò il corso della storia della canzone italiana, il simpatico complessino ha pubblicato Gattini, un’antologia risuonata con l’ausilio di un’orchestra che contiene, oltre ai classici degli Eelst anche un inedito intitolato “Storia di un bellimbusto”.

Si tratta di una rassegna bibliocartografica che, attraverso mappe, incisioni, libri, foto intende accompagnare il visitatore alla conoscenza di questa antica provincia, il cui territorio, tuttora legato nel nome alla magistratura bizantina del Catapano, ha conservato nei secoli immutata la propria identità geografica, come appare evidente nelle rappresentazioni succedutesi dal XIV al XX secolo. INFO

Museo del Territorio tel. 0881.711134

DOM 14

INFO

www.voglioilbiglietto.it

Il Maestro del piano jazz italiano - sette volte vincitore del premio “Top Jazz” – per un appuntamento imperdibile

TEATRO

“Uno dei più grandi musicisti al mondo” - (Stefano Bollani)

Foggia - Oda Teatro Ore 19.00

INGRESSO CONCERTO

ore 21.30

ore 22.30

INFO

MOODY JAZZ CAFE’ Via Nedo Nadi, 5 - 71100 Foggia - Tel. 0881-71.14.32 e-mail: info@moodyjazzcafe.it www.myspace.com/moodyjazzcafe

AMLETO A PRANZO E A CENA Rivisitazione del classico dei classici per scoprire come il capolavoro shakespeariano riesca ancora oggi a parlarci di noi, a rapirci il cuore e a dar voce al nostro tempo. INFO

Cerchio di Gesso tel. 0881.663147 www.teatropubblicopugliese.it


AGENDA LU/MA 15/16

DOM 21

DOM 28

da SAB 27

TEATRO

SENZA PIUME Foggia - Oda Teatro Ore 21.00 TEATRO DONA FLOR E I SUOI DUE MARITI Foggia - Teatro del Fuoco Ore 21.00 Liberamente tratto dal romanzo di Jorge Amado. Certi amori rubano l’anima senza mai più restituirla. Così quello di Dona Flor per l’irrequieto marito Vadinho costretto dalla morte a disertare per sempre il Carnevale di Bahia. La protagonista comprenderà attraverso la sofferenza che per un idillio perfetto un marito non basta.

«Senza Piume» è una fiaba moderna, che racconta l’ avventura di una ragazzina che si ritrova a fare un incredibile viaggio in mezzo alle assurdità della gente comune, accanto ad un “nobile cavaliere che sa volare” che altri non è che un matto fuggito dal manicomio INFO

Cerchio di Gesso tel. 0881.663147 www.teatropubblicopugliese.it

SA/DO 27/28

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GIO 18 TEATRO LA SIRENA Foggia Teatro del Fuoco Ore 21.00

TEATRO

LA DODICESIMA NOTTE Foggia - Teatro del Fuoco Ore 21.00 di William Shakespeare, traduzione e adattamento di Masolino D’Amico

Dall’incontro di due sconosciuti, di due mondi, di due solitudini, possono nascere riflessioni erudite, dialoghi sagaci, una cordiale confidenza, un capolavoro. Il viaggio è nelle parole, nella forza delle immagini che riescono a evocare.

E’ uno dei testi più noti di Shakespeare, una fiaba d’amore ed il racconto di una beffa. La storia di intrecci amorosi inizia quando due gemelli,Viola e Sebastiano, naufragano mentre stavano navigando il mare d’Illiria. Entrambi si salvano, ma ciascuno crede che l’altro sia annegato.

INFO

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Cerchio di Gesso tel. 0881.663147 www.teatropubblicopugliese.it

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TEATRO

I MAMMASANTISSIMA

IN AMERICA Foggia - Oda Teatro Ore 19.00

MOSTRA

Negli anni ‘60 in un immaginario paesino della Murgia pugliese un gruppo di ragazzi si riunisce nello stanzino del Circolo Culturale del paese e mette su un gruppo musicale: I Mammasantissima.

PASQUA NELLA TRADIZIONE

INFO

Apertura tutti i giorni dalle 9.00 alle13.00 e dalle 18.00 alle 20.00

Cerchio di Gesso tel. 0881.663147 www.teatropubblicopugliese.it

LUN 29 MUSICA

ALAN FARRINGTON 4tet Foggia - Moody Jazz Cafè ALAN FARRINGTON - voce ANDREA POZZA - pianoforte LUCIANO MILANESE - contrabbasso ELLADE BANDINI – batteria INFO

MOODY JAZZ CAFE’ Via Nedo Nadi, 5 - 71100 Foggia - Tel. 0881-71.14.32 e-mail: info@moodyjazzcafe.it www.myspace.com/moodyjazzcafe

Foggia - Pinacoteca il 9Cento (via Ferrante Aporti) La mostra è visitabile da sabato 27 marzo dalle ore 18.00 alle 20.00 sino al 5 aprile 2010

L’Associazione Culturale “Piccole Arti”, ha realizzato in occasione della S. Pasqua 2010, una mostra intitolata “Pasqua nella Tradizione”, con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia. L’iniziativa, ha lo scopo di divulgare e sostenere l’antica tradizione della Pasqua, unendo al sacro un po’ di profano, coinvolgendo il visitatore a vivere con emozione il percorso espositivo. INFO

PINACOTECA IL 9CENTO via Marchese de Rosa (angolo via Ferrante Aporti) Tel: 0881.726245




RISTORANDO

Un mix di locali...selezionati per voi! BAR MONTEBIANCO Orari: aperto 24h su 24h Riposo settimanale: lunedi pomeriggio barmontebianco@alice.it

Si effettua servizio cattering per feste e cerimonie

SPECIALITÀ: cassata siciliana, kinder mousse, torte e pasticceria in genere

Via Monfalcone, 19/21 - 71121 Foggia Tel. 0881.722953

RICEVIMENTI VILLA CRIDELLI Sala da 300 posti B&B con camere per gli ospiti Suite per sposi

www.sposarea.com

Servizio con personale qualificato Ampie terrazze per il buffet Piscina per il taglio torta

S.S. 89 km 174,800 - Manfredonia Tel. 0881.610220 - Cell. 329.1005305

RISTORANTE LA LOCANDA DEL MARCHESE Aperti a Pranzo e Cena

La perfetta location per le vostre serate, cene di gala, feste aziendali, piccoli ricevimenti ed eventi in genere www.sposarea.com

SPECIALITÀ: PESCE Ristorante con cucina a vista

S.S. 89 km 174,800 - Manfredonia (c/o Posta del Falco) Tel. 0881.610220 - Cell. 329.1005305


tamtam 59

RISTORANTE da MAMMA NELLA Orari: pranzo 12.30 - 14.30 cena 19.30 - 23.30 Riposo settimanale: mercoledi non festivo CUCINA TIPICA FOGGIANA E’ gradita la prenotazione

SPECIALITÀ: orecchiette rucola e patate, pancotto, fave e cicorie, patate al forno, torcinelli... Dolci vari della casa

Piazza S. Eligio, 22 - 71121 Foggia Cell. 331 2043921 - 349 0631998

RISTORANTE - PIZZERIA SAN GIORGIO dal 1965 Orari: 12.00 - 14.30 19.30 - 24.00 Menù fisso Carne 13 € - Pesce 15 € Riposo settimanale: lunedi e il martedi solo a pranzo ristorantesangiorgio@tiscali.it

SPECIALITÀ: Pizza al metro Forno a legna

Tutti i giorni pizza a pranzo

Via Monfalcone, 25/31 - 71121 Foggia Tel. 0881.777090

RISTORANTE - PIZZERIA THE BRASS LION Il Leone... ...dal tocco di classe Orari: 12.00 - 14.30 19.30 - 24.00 Riposo settimanale: mercoledi e domenica mattina Prenotazioni per occasioni da ricordare e-mail: thebrasslion@alice.it

Pizza al metro e al piatto Pizza e pranzo da asporto carte di credito tutte

Viale G. Di Vittorio, 80/82 - 71121 Foggia Tel. 0881.687280


e m e i s in

str i lettor i. o n i a te ta a ic d ente de ia direttamen m n a g r a p te m in o a c ic r in er tenti Una r ub ubblicate . iv p d o i첫 n p n a r to r e fo v e ostre t Le pi첫 bell .i e Inviateci le v in z a g a m .tamtam dal sito: www



62

di Antonio Iacovino -

TEST

PSICOLOGO

SEI COME EINSTEIN? L’intelligenza logico-matematica è l’abilità di analizzare i problemi, fare operazioni matematiche e ragionare in modo scientifico sui fatti. È l’intelligenza che riguarda il ragionamento deduttivo, la schematizzazione e le catene logiche; coinvolge sia l’emisfero cerebrale sinistro, che ricorda i simboli matematici, sia il destro, nel quale vengono elaborati i concetti. L’ intelligenza logico-matematica consente il confronto e la valutazione di oggetti, l’individuazione di relazioni e principi e la soluzione di calcoli complessi. Coloro che ne manifestano un elevato livello amano i rompicapi, gli indovinelli logici e i giochi che richiedono abilità di ragionamento, come gli scacchi. Ne sono particolarmente dotati i matematici, gli scienziati e i programmatori. Ecco un piccolo test per scoprire il grado della vostra intelligenza logico-matematica, bastano un foglio di carta e una penna.

1

TROVA IL NUMERO MANCANTE NELLO SCHEMA

2 5 7

3 1 4

5 6 ?

2

4 6

QUAL È LA COPPIA MANCANTE?

(3-d)

(4-h)

(5-o)

(?)

COSA LEGA QUESTI NUMERI?

1

5

13

29 16

Tre gatti uccidono tre topi in tre minuti. Quanti minuti ci vogliono affinché 100 gatti uccidano 100 topi?

3

Aiutandoti solo con moltiplicazione, addizione, sottrazione e parentesi. Aggiungi i segni mancanti alle seguenti espressioni per ottenere i seguenti risultati:

1.............2.............3 4.............5.............6 7.............8.............9

5

=7 =3 =6

QUALE LETTARA CONTINUA LA SERIE?

L

M

N

?


tamtam 63

7

Con una bottiglia d’acqua si riempiono 6 bicchieri. Quante bottiglie ti servirebbero affinché 4 persone possano bere la stessa quantità d’acqua nel corso della serata?

8

Sei nella tua cameretta al buio e devi prendere un paio di calzini. Nel cassetto ci sono 20 calzini bianchi e 20 calzini neri, quanti calzini devi tirare fuori per essere certo di trovare almeno un paio dello stesso colore?

9

Luigi percorre 3 Km in 30 minuti. Pino percorre 4 Km in 36 minuti. Michele percorre 5 Km in 40 minuti. Chi è il più veloce?

10

Vuoi comprare un computer nuovo. A gennaio è in vendita con lo sconto del 30%, ma tu non puoi permettertelo. A marzo il prezzo viene ridotto ancora del 30%. Vai a comprarlo, quanto risparmierai sul prezzo originale?

S O L U Z I O N I 1) 11; 2) (6-u); 3) 1+(2x3)=7; (4+5)-6=3; (7+8)-9=6; 4) Si raddoppia ogni numero e si aggiunge 3; 5) G, la serie rappresenta i giorni della settimana; 6) Tre; 7) Due bottiglie; 8) Tre; 9) Michele; 10) Il 51%. Prima si risparmia il 30% e rimane il 70% del prezzo. Poi si risparmia il 30% del rimanente 70%, cioè il 21%. Quindi 30%+21%=51%.

Soluzioni: Se hai totalizzato meno di 4 punti:

Se hai totalizzato tra i 4 e i 7 punti:

Se hai totalizzato tra gli 8 e i 10 punti:

Il tuo ragionamento logico è di livello basso. Probabilmente ricorri spesso alla calcolatrice, anche per semplici operazioni. Non sei un amante dei giochi logici, degli indovinelli e dei problemi matematici.

Il tuo ragionamento logico è di livello medio e ogni tanto ti trovi in difficoltà nell’affrontare dei calcoli o dei problemi numerici. Devi cercare di sviluppare maggiormente questa dote per essere più sicuro nel controllare conti e fatture e nell’individuare eventuali errori.

Il tuo ragionamento logico è di eccellente livello. Analizzi in maniera sistematica i problemi complessi e li scomponi in azioni da compiere, anche in situazioni difficili riesci a trovare le soluzioni più idonee. Ami gli indovinelli e i giochi logici.


SCROCCO ARCANGELO

Via Maestri del Lavoro, 1 (ang.Viale Ofanto, 331) - FOGGIA

SIMONE & D’ERRICO S.S. 16 Km. 680+570 FOGGIA

Tel. 0881/632070 - Fax 0881/374548 Tel. 0881/611208 - Fax 0881/614500 E-mail: scroccoarcangelo@fingom.it E-mail: simonederrico@fingom.it Operazione a premi (D.P.R. 26/10/01 N°430) dal 25 Gennaio 2010 al 30 Aprile 2010 sulle marche di pneumatici indicate, fino ad esaurimento scorte.


OROSCOPO ARIETE

21 MARZO - 20 APRILE Avete bisogno di un viaggio scanzonato e senza pensieri! Le prove degli ultimi tempi vi hanno creato fin troppe tensioni, inutile continuare a pensare a possibili soluzioni! chiamate un amico e staccate la spina per un pò, ne trarrete benificio!

GIORNO OK: 24

GEMELLI

22 MAGGIO - 21 GIUGNO E’ il momento dei cambiamenti, che possono avvenire in maniera del tutto inaspettata specialmente per quanto riguarda coloro che svolgono un’attività indipendente. Anche il movimento finanziario è in pieno fermento, è il momento di rischiare! GIORNO OK: 7

TORO

21 APRILE - 21 MAGGIO L’amore dovrà essere affrontato con la massima attenzione. Alcuni di voi potranno percepire una vera e propria stanchezza per quanto concerne proprio i rapporti di lunga data. Riflettete il più possibile sul da farsi evitando oltremodo di litigare!

22 GIUGNO - 21 LUGLIO Vi sentite al massimo delle vostre potenzialità, soprattutto dopo la prima decade del mese. Difatti l’energia potrebbe essere decisamente migliore in confronto a solo un po’ di tempo fa. Sfruttate il momento!

VERGINE

BILANCIA

SCORPIONE

23 SETTEMBRE - 22 OTTOBRE Marte permette un’energia in movimento nel vostro ambito professionale. Il rapporto con collaboratori e soci in affari è ancora altalenante con Mercurio ostico. Evitate le discussioni e cercate di essere più flessibili.

GIORNO OK: 9

GIORNO OK: 18

CANCRO

LEONE

23 LUGLIO - 22 AGOSTO Sentite la necessità di discutere in merito ad alcune questioni a cui tenete particolarmente. Cercate sempre un buon accordo anche con il partner. Difatti, Marte nel segno vi impegna a costruire il vostro futuro attraverso incontri – scontri. GIORNO OK: 26

tamtam 65

GIORNO OK: 15

23 AGOSTO - 22 SETTEMBRE Il coinvolgimento professionale potrebbe compromettere il vostro rapporto di sempre. Serve più ascolto attivo e meno attività ipercritica nei confronti del partner. Evitate scene dal pulpito e siate più disponibili nei confronti dei familiari. Magari hanno ragione. GIORNO OK: 11 23 OTTOBRE - 22 NOVEMBRE Finalmente Giove non è più ostico e segnala incontri fortuiti per chi è single e buone risoluzioni per le relazioni di lunga data, che sono in forte ripresa! Quindi abbandonate quei musi lunghi e sorridete, la primavera è alle porte!

GIORNO OK: 22

SAGITTARIO

CAPRICORNO

Marzo apporta emozioni contraddittorie. E’ possibile che prendiate tempo su una scelta importante che, inevitabilmente, vi mette alle strette. Per chi è single non sembra essere arrivato ancora il momento adatto per le storie lunghe, o perlomeno non subito. GIORNO OK: 13

23 NOVEMBRE - 22 DICEMBRE Ci sono ottime energie nella prima decade del mese, ma sarà necessario dosarle, riversandole proprio sulle questioni che ritenete più importanti. E’ il periodo ideale per approfittare di momenti di pieno relax per il vostro equilibrio psichico e poi fisico! GIORNO OK: 30

ACQUARIO

21 GENNAIO - 18 FEBBRAIO I progetti da mandare avanti sono davvero tanti e voi riuscite a fare dei sacrifici per condurli tutti. Ci sono influssi positivi per la vostra carriera, che possono portarvi un’evoluzione in tal senso. Proponete le vostre idee. Stanno arrivando conferme e cambiamenti decisivi.

GIORNO OK: 17

22 DICEMBRE - 20 GENNAIO

PESCI

19 FEBBRAIO - 20 MARZO In Marzo continua la fase positiva. Così potrete essere ulteriormente stimolati dagli influssi di una Venere straordinaria nel segno dal giorno 11, che porta a vivere storie fantastiche che danno una grande soddisfazione personale. Lasciatevi andare alle emozioni.

GIORNO OK: 25





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