TABLET Roma - Febbraio 2013

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ALIMENTAZIONE E MENOPAUSA Consigli nutrizionali per viverla al meglio”

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a menopausa è una fase fisiologica della vita della donna caratterizzata dalla riduzione degli estrogeni, che si rende responsabile di alcune modificazioni psicologiche e fisiche tra cui il maggior riassorbimento osseo con conseguente aumentato rischio di osteoporosi. La donna in menopausa tende ad ingrassare più facilmente, pur mantenendo le abitudini di vita di sempre, in conseguenza ad un metabolismo basale corporeo che rallenta significativamente. Altri cambiamenti per esempio coinvolgono il metabolismo dei lipidi con aumento del colesterolo in circolo, insorgono depressione e conseguente ricerca di cibi dolci gratificanti, ed ipertensione.

E per condire perché non prendere l’abitudine di utilizzare le spezie anziché abbondare con il sale da cucina? Il sale pericoloso non è solo quello aggiunto a piacere, ma anche quello presente in salumi, formaggi stagionati, dadi da brodo, ecc.. A fine cottura aggiungere solo olio extravergine di oliva ed evitare burro, lardo o strutto, tutti ricchi in grassi saturi. Se poi si vuole evitare l’incremento del peso è consigliabile limitare la quantità di zuccheri semplici e raffinati preferendo quelli complessi, ancor meglio se integrali, ed assumere un quantitativo calorico commisurato all’attività fisica. E per finire, non dimentichiamo che il sano movimento quotidiano, magari praticato all’aria aperta nelle belle giornate di sole, oltre ad aiutare a mantenere il fisico asciutto previene l’invecchiamento delle ossa!

Notizie Scientifiche

ogni mese le notizie pubblicate su autorevoli riviste scientifiche internazionali

La dieta a base di frutta non è utile alla perdita di peso Il fruttosio, zucchero semplice contenuto nella frutta ed utilizzato sempre di più per dolcificare alimenti e bevande durante regimi dietetici ipocalorici, è stato l’oggetto di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica JAMA di gennaio. Più precisamente sono stati valutati gli effetti del fruttosio confrontati con quelli del glucosio sul flusso del sangue a livello delle regioni cerebrali coinvolte nella regolazione della fame e della sazietà. L’assunzione di fruttosio produrrebbe rispetto al glucosio un minor incremento degli ormoni della sazietà, contribuendo quindi all’insorgenza dell’obesità .

Fragole e mirtilli amici del cuore delle donne Gli studiosi hanno osservato la dieta di donne con età compresa fra 25 e 42 anni per un periodo di 18 anni. Già sono noti gli effetti benefici sulla funzione endoteliale delle antocianine, una sottoclasse di flavonoidi, ma nello studio è stata messa a fuoco l’associazione tra un elevato consumo di alimenti ricchi in tali molecole ed il rischio di infarto del miocardio. In particolare mangiare tre o più volte alla settimana fragole e mirtilli potrebbe aiutare le donne a ridurre di almeno un terzo il rischio di attacchi cardiaci rispetto a quelle che ne mangiano meno di una porzione al mese. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Circulation: Journal of the American Heart Association di questo mese.

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E’ bene quindi porre degli aggiustamenti alla propria abitudine alimentare cercando di scegliere il cibo in maniera attenta. Nella prevenzione e trattamento dell’osteoporosi è necessario introdurre una quantità di calcio di circa 1500 milligrammi al giorno dando spazio ai cibi che ne sono ricchi come i formaggi, meglio se magri, il latte e lo yogurt magri, il tuorlo dell’uovo, le sardine ed il salmone, le mandorle, alcuni vegetali e legumi, non dimenticando il grosso contributo fornito dall’acqua ricca di calcio e cercando di evitare alcolici e di astenersi dal fumo, che invece tendono a demineralizzare lo scheletro. Per combattere il colesterolo alto a tavola è necessario ridurre l’assunzione di alimenti ricchi in grassi saturi come quelli presenti nelle carni e prediligere quelli insaturi contenuti in alcuni pesci e vegetali. Il pesce va preferito alla carne perché non contiene trigliceridi e colesterolo, ad eccezione dei crostacei, e se ne consiglia un consumo settimanale di 2-3 volte. Per non contribuire con le abitudini alimentari scorrette al rialzo della pressione arteriosa, non dovrebbero mai mancare a tavola un’ adeguata quantità di frutta e verdura: esse sono ricche di sali minerali, come il potassio che agisce direttamente sui livelli pressori, e di fibre, utili a ridurre l’assorbimento dei grassi oltre che a mantenere una buona funzione intestinale.

di Gloria Marchetti Medico estetico e nutrizionista www.gloriamarchetti.it

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