TABLET Roma - Febbraio 2014

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TABLET INFORMAZIONE

CULTURA

SOCIETç

www.tabletroma.it magazine a distribuzione gratuita anno 2 nû14 FEBBRAIO 2014

R O M A

PRIMOPIANO

FRANCESCO VALENTE “VITA DA MUSICISTA”

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LA Città Sostenibile

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Rieducazione e Riabilitazione del Pavimento Pelvico Il Pavimento Pelvico è costituito da un insieme di muscoli che oltre a svolgere singolarmente un’azione specifica, contribuiscono, nel loro insieme, a forgiare quella regione anatomica che delimita in basso il nostro corpo. Il pavimento pelvico, quindi, costituisce una regione anatomica che và dalla colonna vertebrale (osso SacroCoccige) posteriormente, al tubercolo del Pube anteriormente, sostenendo la Vescica, l’utero e la porzione finale dell’intestino. Si chiama pavimento pelvico perché rappresenta la base del nostro corpo, di conseguenza quando tutti i muscoli del pavimento pelvico sono tonici, gli organi sono ben contenuti. Il parto, la menopausa, lo stile di vita sedentario, lo scarso esercizio fisico ed altri eventi, possono indebolire questi muscoli e dare origine a disturbi e/o disagi come la perdita di urina, di aria o di feci, dolore durante i rapporti sessuali e/o scarso piacere. Ne parliamo con il Prof. Dott. Roberto Federici, Dirigente Medico UOC di Chirurgia dell’Ospedale G.B. Grassi e perfezionato in Proctologia e nella Chirurgia delle Ernie inguino-crurali. Dott. Federici, è possibile in qualche modo prevenire od arginare tale indebolimento? “Il pavimento pelvico è costituito prevalentemente da muscoli e come tutti gli altri muscoli può essere (ri)tonificato con l’esercizio, recuperando così la salute della pelvi e sessuale. É importante esercitare questi muscoli sin da giovani, sia per gli uomini che per le donne, uscendo dallo stereotipo che si tratti di un argomento di esclusivo interesse delle donne over 40.” Quali sono i sintomi che devono metterci in guardia? “La perdita involontaria di urina/gas/feci, la necessità di urinare spesso e con urgenza, la difficoltà a svuotare completamente la vescica, un senso di peso vescicale/anale, avere dolori durante i

rapporti sessuali così come una diminuzione della percezione sessuale.La riabilitazione del pavimento pelvico è consigliata inoltre in caso di prolasso rettale, uterino o vescicale, post-menopausa, postchirurgico (emorroidectomia, isterectomia, prostatectomia), stipsi o incontinenza, come preparazione al parto o dopo il parto stesso.” Quali sono le tecniche di rinforzo e di tonificazione della muscolatura del pavimento pelvico? “Oggi esistono diversi approcci cosiddetti “conservativi” molto efficaci e sopratutto in grado di evitare o comunque integrare le più tradizionali strategie invasive per i disturbi pelvi-perineali. Presso lo Studio e il Centro Polispecialistico Salus di Casalpalocco del Gruppo Studio Ronconi, sotto la mia direzione, ha preso il via un programma di rieducazione e riabilitazione del Pavimento Pelvico che prevede un primo colloquio informativo gratuito per illustrare le potenzialità di tale metodo, a seguire effettuerò una prima visita ed un esame diagnostico per verificare l’effettiva necessità di iniziare un percorso riabilitativo, stabilire una diagnosi precisa ed aprire una cartella clinica. Il percorso ha una durata di 10 sedute con cadenza settimanale effettuate da una terapista specializzata al termine delle quali, in occasione della visita di controllo finale, verrà chiusa la cartella clinica ed il paziente avrà modo di verificare l’evidenza dei risultati ottenuti.” Dottore La ringraziamo per la Sua disponibilità e per le preziose informazioni trasmesse.

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TABLET ROMA

SOMMARIO ANNO 2 NO 14 Febbraio 2014

EDITORIALE 7 Anche la politica ha bisogno d’un buon direttore d’orchestra!

PRIMOPIANO 9-10-11 Intervista a Francesco Valente Vita da musicista, il fascino di un “non mestiere”

13 +BENESSERE L’Intestino: intolleranze e tendenza a ingrassare3

SPORT 15 C’era una volta la ruota e prima della ruota c’erano gli sci.

17 RICETTA DEL MESE Cosce di pollo alla Simone

EQUORISPARMIO 19 Raffreddore ed influenza; cibi si e cibi no

21 I RIMEDI DELLA NONNA SISTEMA BINARIO 27 La realtà è che è tutto reale Come stiamo diventando creatori di mondi

CURIOSITç 28 Pazzie dal mondo

29 MUSICA Miniradioweb Ridateci demo!

LO SPORTELLO 30-31 33 MERAVIGLIARTE 34-35 MODA E DESIGN Oh my bag!...ovvero o la borsa o la vita!

33 MOZART NEWS 39 Iscrizioni... al via!

41 MDC Equitalia: attività di riscossione a gonfie vele...

MESTIERI 42 SCADENZARIO FISCALE 43 ANNUNCI 44-45 PARTNERS&DISTRIBUZIONE 46

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Franchising: un nuovo modo di fare impresa

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Editoriale

TABLET INFORMAZIONE

Anche la politica ha bisogno d’un buon direttore d’orchestra!

Non sto qui a ripetere quanto già riportato da altri colleghi con fiumi d’inchiostro sulla vita, i successi e la sensibilità dell’uomo Abbado. Vorrei solo sottolineare un gesto del Maestro che pochi mesi fa, appena nominato senatore a vita dal Presidente Napolitano, ha devoluto l’intero corrispettivo degli emolumenti mensili a lui spettanti in qualità di senatore al conservatorio per giovani musicisti di Fiesole, perché evidentemente credeva nel sostegno concreto alle nuove generazioni, argento vivo del futuro del mondo. Più difficile un analogo discorso trasposto in un parlamento, dove molti senatori (intesi come professionisti della politica) prima ancora di guardare alle esigenze del Paese per i dieci o venti anni a venire, pensano a come preservare la propria poltrona, in periodi sempre più difficili per “la casta” e sempre più ricchi di scandali ad ogni livello.

SOCIETç

R O M A

www.tabletroma.it magazine a distribuzione gratuita anno 2 nû14 FEBBRAIO 2014

L

a copertina e il titolo dell’editoriale di questo mese, mi danno l’occasione per rendere omaggio a uno dei direttori d’orchestra più conosciuti e apprezzati al mondo, recentemente scomparso all’età di 80 anni. Mi riferisco naturalmente al grande Maestro Claudio Abbado.

CULTURA

PRIMOPIANO

FRANCESCO VALENTE “VITA DA MUSICISTA”

MINIRADIOWEB

RIDATECI DEMO! +MODA&DESIGN

“OH MY BAG!”

LA Città Sostenibile

IL CALCIO DEI MIRACOLI SISTEMA BINARIO

OCULUS RIFT

...E LA NUOVA FRONTIERA DELLA REALTA’ VIRTUALE

Vista dal di fuori di ogni schieramento, la più rilevante novità di questi ultimi mesi è stata senza dubbio l’ascesa di Matteo Renzi alla segreteria dell’attuale maggior partito italiano. Un giovane “under 40” dinamico e con la voglia di distinguersi dai dinosauri che da venti e trent’anni occupano le poltrone in un Parlamento che ormai non riesce più a stare al passo con i tempi, anche a causa di una Costituzione bella ma forse un po’ datata, nella parte che riguarda il bicameralismo perfetto con identiche funzioni previste per Camera e Senato. Questa novità è difficile da digerire per chi ha una visione “scranno-centrica” in quanto può effettivamente scombinare la vita politica italiana come mai prima d’ora. E siccome le innovazioni destabilizzano chi detiene il potere, il rischio di franchi tiratori in aula è elevato, come elevato è da parte di chi non ha più possibilità di essere ricandidato nella prossima legislatura e punta a massimizzare i profitti e lo status di parlamentare il più a lungo possibile, schivando provvedimenti anche giusti, per paura di dover rifare le valigie a poco più di un anno dall’ultima elezione. La legge frutto dell’accordo Renzi-Berlusconi non è certo la migliore che potesse venir fuori, ma è sicuramente un passo avanti rispetto al porcellum - se viene accompagnata con l’abolizione del Senato - poiché dà garanzia di governabilità col riconoscimento di un premio di maggioranza al partito, movimento o coalizione più votato che raggiunga almeno il 37% dei consensi su scala nazionale e perché dà comunque ai cittadini, la facoltà di scelta di un partito all’interno dello schieramento che maggiormente rispecchia le proprie ideologie. Purtroppo la questione “preferenze” lascia l’amaro in bocca, ma ogni accordo politico è frutto di una mediazione e in questo momento storico è probabilmente il massimo ottenibile tra le concessioni e i veti incrociati dei due maggiori partiti. Quel che è certo è che con questa nuova legge elettorale e con la riforma costituzionale collegata (mi riferisco all’abolizione del Senato) dalle urne dovrà uscire chiaramente una parte vincitrice e una sconfitta; cosa che consentirà la formazione immediata di esecutivi senza inciuci e col diritto-dovere di governare. Al termine della legislatura - e non prima o peggio tutti i giorni come avviene oggi - si faranno i conti: se il governo è riuscito a soddisfare le aspettative della maggioranza dei cittadini verrà riconfermato, altrimenti quella parte politica e il relativo direttore d’orchestra verranno rimandati a casa propria, e che si tratti di Firenze, Arcore, Genova o Agrigento non fa proprio alcuna differenza.

Stefano Quagliozzi

Direttore Responsabile TABLETROMA di Simona Fiore Editore

É consentita la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari solo se autorizzata in forma scritta da Simona Fiore Editore. Parte delle immagini presenti su questa rivista sono fonte Internet e sono utilizzate solo a fini informativi. Poichè non è stato possibile risalire ai titolari dei diritti, secondo la legge vigente, la redazione si scusa per la mancata citazione rimanendo a disposizione di qualsivoglia richiesta e precisazione da parte dei titolari stessi.

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Finito di stampare il 9 febbraio 2014

TabletRoma

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Periodico a distribuzione gratuita del 10 ° Municipio iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Roma al n°296/2012 del 19.10.2012

La collaborazione a questo mensile è da ritenersi libera e gratuita salvo diversi accordi. Del contenuto degli articoli, degli annunci economici e pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. Gli articoli pervenuti anche se non pubblicati non si restituiscono. La Direzione si riserva il diritto di non pubblicare il materiale pervenuto o di effettuare gli opportuni tagli redazionali. Si ringraziano i partners commerciali per il contributo alla pubblicazione e alla diffusione di questo periodico.

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Primo piano

di Roberto Capparucci

Intervista a Francesco Valente Vita da musicista, il fascino di un “non mestiere”

con Niccolò Fabi

F

ebbraio, mese dell’amore, del carnevale e del Festival di Sanremo. Per questo mese approfittiamo della disponibilità di Francesco Valente per farci raccontare il festival da chi lo ha vissuto più volte dall’interno quale addetto ai lavori. Francesco, noto musicista romano, autore ed arrangiatore, vanta numerose collaborazioni con molti artisti protagonisti della scena musicale Italiana tra i quali Lucio Dalla, Niccolò Fabi, Luca Barbarossa, Anna Oxa, Tiro Mancino, Paola Turci, Michele Zarrillo, Riccardo Sinigallia, Luca Carboni, Zero Assoluto, ecc…

Ciao Francesco, grazie della disponibilità. Quest’anno hai deciso di dedicarti insieme a Riccardo Sinigallia ad una produzione per Sanremo, com’è nato il progetto? Grazie a voi !! Riccardo stava da tempo lavorando al suo terzo album ed è stato selezionato per partecipare al festival di quest’anno. Come spesso accade ha richiesto la mia collaborazione che per la specifica occasione non è propriamente di natura artistica. Infatti mi trovo a gestire un ruolo che mi sta dando molte soddisfazioni e soprattutto la possibilità di vedere il mio mestiere dalla parte di chi fa musica senza suonarla. Un’occasione per acquisire una visione nuova, più completa.

Ci puoi anticipare come sarà questo Sanremo? Io credo che Fazio, già con il Sanremo dello scorso anno, abbia iniziato a tracciare un percorso nuovo e coraggioso, cercando di includere artisti che in qualche misura rappresentano la contemporaneità. La selezione, peraltro molto accurata, è stata fatta sulle canzoni a prescindere dall’artista che le presentava; il risultato credo sia un’ edizione di qualità che vedrà protagonisti molti nomi sconosciuti, anche se non si può parlare di novità vere e proprie in quanto si tratta di artisti che hanno seminato tanto in questi anni ma che non sono riusciti ad affermarsi al grande pubblico per una serie di motivi, forse anche perché si sono trovati schiacciati tra i giovanissimi e artisti della vecchia guardia. Speriamo che alla qualità corrisponda anche il gradimento da parte del pubblico. Ma il festival di Sanremo è ancora così importante per il mercato della discografia? Sanremo rappresenta ancora un vero e proprio spartiacque tra chi di fatto lavorerà nell’anno, in termini di apparizioni, concerti, ecc... e chi invece dovrà rientrare in studio a provare e riprovare; questo perché la vetrina sanremese consente ai produttori un notevole risparmio in

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Cosa intendi per visione completa? Considera che questa per me è la quarta partecipazione a Sanremo. La prima fu come chitarrista sul palco, accompagnavo Niccolò Fabi. Poi due volte in qualità di produttore artistico, realizzatore ed arrangiatore con Luca Barbarossa. Per questa edizione sto lavorando in qualità di personal manager di Riccardo Sinigallia, anche se come manager risulto un po’ “sui generis”. In sostanza le mie esperienze di Sanremo sono di diversa natura... sono stato sul palco come musicista, alla regia come arrangiatore ed adesso nel back stage, dal dietro le quinte; in questo senso parlo di “visione completa”.

Manager “sui generis”? Diciamo che il manager tipico è colui che procaccia contratti e in generale supporta l’artista nelle mosse economiche, nelle strategie, ecc… Con Riccardo, oltre ad aiutarlo a tracciare le strade burocratiche, contrattuali e quant’altro, mi sto misurando anche in qualità di alter ego artistico. Ci sono moltissime componenti che entrano in gioco al momento in cui si tratta di far arrivare il messaggio artistico alla gente; spesso queste componenti sono legate ad aspetti che apparentemente sono i più deboli ma proprio per questo vanno difesi perché invece costituiscono la vera forza e la sostanza di un artista che non sempre ne è pienamente consapevole.

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Primo piano termini promozionali. Per lo stesso motivo è fondamentale che l’artista abbia il disco pronto da lanciare, proprio per poter sfruttare la visibilità. Sanremo smuove l’attenzione, gli interessi e le produzioni, a tutti i livelli. Poi è chiaro che più è alta l’attenzione e maggiore è la risonanza, sia in termini positivi che in termini negativi, nel caso in cui ad esempio il brano non sia buono, ecc... ma da questo punto di vista quest’anno non corro rischi, i pezzi di Riccardo sono bellissimi!! (ride ndr). Come sei arrivato a questo punto? Come hai iniziato a fare il musicista? Di sicuro ho avuto inizialmente un grande aiuto da parte della mia famiglia, in particolare di mia madre che ha sempre creduto che questa mia passione sarebbe potuta diventare il mio mestiere e mi ha messo in guardia dai “rischi” di un “posto fisso” (ride di gusto - ndr). Sembra assurdo che una madre parli al figlio in questi termini ma andò proprio così: quando ebbi l’occasione di iniziare la carriera militare come elicotterista il mio primo pensiero fu quello di portare con me la chitarra per continuare a suonare e fare entrambe le cose; mia madre disse che non sarebbe stato possibile! Avrebbe potuto mentirmi ed assicurarmi un futuro in divisa… invece mi disse che la ricerca di un “posto fisso” mi avrebbe impigrito e mi avrebbe tolto quella “fame” necessaria per potersi affermare in questo mestiere. Le sarò per sempre grato perché mi ha dato la forza ed il coraggio di seguire la mia passione e di farla diventare il mio non-mestiere. Più avanti ho avuto la fortuna di sposare mia moglie Daniela alla quale devo molto in quanto ha sempre rispettato il mio mestiere con tutte le difficoltà del caso; considera che sono spesso lontano da casa, i miei orari sono del tutto sballati e talvolta assolutamente incompatibili con uno stile di vita “familiare”. Se non avessi avuto lei accanto molto probabilmente non avrei potuto permettermi la splendida famiglia che ho! Dal punto di vista professionale, pur tra mille difficoltà, il percorso si è rivelato relativamente semplice in quanto ho sempre suonato con l’obiettivo e la finalità di scrivere canzoni. La mia fortuna è stata quella di riuscire

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a trovare riscontro tra quello che mi piaceva fare e quello che gli artisti si aspettavano da me. C’è da dire che grazie al mio modo di suonare, mi sono sempre trovato in sintonia con artisti o autori che dai musicisti in genere si aspettano un utilizzo dello strumento che sia “funzionale” alla voce e comunque a servizio della canzone e del risultato nel suo complesso. Al Saint Louis, dove studiavo jazz, mi sentivo uno che studiava poco; la tecnica e lo studio degli standard li ho sempre considerati dei mezzi per arrivare allo scopo vero e proprio che di fatto per me era “la canzone”. Dopo il Saint Louis sono andato a studiare nella “bottega” di Stefano Micarelli, oggi insegnante al conservatorio, che ha creduto in me e mi ha messo in contatto con alcuni artisti con i quali ho iniziato a collaborare e da cui è partita la mia carriera di musicista. É chiaro poi che di difficoltà ce ne sono state ed ancora ce ne sono. In questo mestiere sai che oggi stai lavorando ad un disco ma non sai se domani ne farai un altro, il senso di precarietà c’è sempre, anche per artisti molto affermati. Ad oggi posso dire di essere un esperto di salti nel vuoto! Il telefono quando non squilla ti fa girare lo stomaco ed anche se con il tempo ho capito che a certi livelli conta anche riuscire a muovere determinati meccanismi e conoscere le persone giuste, in generale ho sempre pensato che fosse colpa mia che non suonasse... perché non avevo fatto il massimo, perché non mi ero messo nei panni dell’ascoltatore quando scrivevo una canzone, perché volevo difendere l’indifendibile, perché una canzone, sia triste sia allegra, è destinata a lasciare e donare leggerezza alle persone. Il mestiere del musicista per me è proprio quello di saper donare questa leggerezza. Fondamentalmente non mi considero un virtuoso dello strumento, ancora oggi ci sono miei allievi che sono in grado di eseguire un assolo famoso meglio di me, ma conosco bene le logiche, la struttura e le dinamiche di quella che definiamo una “canzone” pop; conosco l’uso dello strumento che risulti funzionale alla realizzazione di un opera originale, dalla prima stesura passando per l’arrangiamento fino all’esecuzione in studio o dal vivo. Credo che questa sia stata la mia vera forza, la strada che mi ha portato ad essere un musicista originale, “non convenzionale”, cioè non un musicista che suona come Jimi Hendrix ecc… ma che suona come nessuno ha fatto… su quella determinata canzone, in quel particolare punto, perché era quello che in quel momento serviva alla canzone e all’artista per esprimersi. Da questo ne deriva poi una particolare attenzione al suono che ricopre un ruolo fondamentale per la determinazione del giusto colore al brano, insieme alle note ovviamente. ed alle pause… Ah ah ! ovviamente si, certo! I famosi silenzi… quella è la cosa più difficile, cioè saper non suonare, avere la capacità di essere adeguati in


Primo piano ogni momento a quello che si sta facendo, a non stare mai sopra la voce, rimanere a servizio della canzone e capire il momento di tirarsi indietro perché quello è quanto serve in quell’istante alla canzone per suonare come deve. Prima ti sei riferito al tuo non-mestiere… Cosa intendi? Al fatto che prima di tutto è la mia passione... amo la musica, amo le canzoni... in sostanza, il mio lavoro. Passo le notti in sala o a suonare e quando vedo la luce del giorno mi scoccia perché significa che è ora di smetterla. Per chi inizia questo tipo di percorso, spesso la visione del proprio mestiere è inquinata da una certa mentalità che porta a ritenere mestieri “veri” solo quelli canonici, in banca, alle poste, ecc... crescendo poi ho modificato radicalmente questa visione e mi sono convinto del fatto che in questo mio non-mestiere c’è una grande professionalità che spesso va ben oltre quanto si possa immaginare. Quando parli di professionalità immagino tu non ti riferisca alla puntualità... Esatto! la professionalità è fare bene il mestiere che ti viene richiesto di fare, e non limitarsi ad assumere un atteggiamento professionale. Nel nostro mestiere essere professionali significa ad esempio saper stare insieme agli altri, perché gli umori che si condividono nel gruppo poi inevitabilmente si riflettono sul palco. Essere professionali significa sapere di avere a che fare con persone che hanno una sensibilità elevata... sapere quando esserci e quando non esserci. Un artista per esempio può dirti che una cosa oggi gli piace e magari domani non gli piace più... essere professionali significa sapere che la caratteristica propria dell’artista è appunto questo ribollire; questa apparente mancanza di coerenza è spesso parte integrante dell’ artista e come tale va necessariamente rispettata o magari esaltata, proprio per mettere l’artista stesso nella condizione di tirare fuori il meglio. Saper rimanere accanto all’artista con il quale stai lavorando senza rimanere indietro e senza accelerare più del dovuto è professionale.

di realizzare un prodotto finito, indipendentemente dall’utilizzo o meno del singolo strumento. Francesco, prima parlavi di allievi... quindi tu insegni anche? l’insegnamento è una delle mie passioni nella passione. In questi ultimi tre anni mi sono dedicato con grande impegno all’insegnamento, soprattutto ai bambini sotto i sedici anni. Devo dire che le soddisfazioni sono state immense e quanto ho potuto ricevere dai ragazzi si è rivelato di gran lunga superiore a quanto io posso aver dato loro... dico sul serio. Da questo punto di vista la musica si dimostra davvero un linguaggio universale, adulti e bambini si ritrovano a condividere alla pari determinati momenti... non è una cosa che capita tutti i giorni. I bambini si divertono, sono pazzoidi, sono liberi. A loro piace formare delle piccole band, scrivere canzoni... ci intendiamo perfettamente. Lavoriamo molto sull’autodisciplina, sull’importanza del lavoro di squadra per il raggiungimento di un obiettivo comune, per godere insieme del risultato nel rispetto delle individualità. L’impegno che ci mettono è incredibile. Su questa scia di entusiasmo abbiamo organizzato anche diversi concerti di quartiere, nell’ambito parrocchiale o della scuola, dove c’era del pubblico ma soprattutto per loro c’era la sfida, l’emozione dell’esibizione dal vivo e la celebrazione del lavoro realizzato in bottega con il maestro Francesco.

con Riccardo Sinigallia

In questo momento sto selezionando alcuni elementi tra i miei allievi per formare una piccola orchestra di bambini dell’Infernetto; mi piacerebbe anche riuscire a coinvolgere qualche collega vip per iniziative di quartiere, non mediatiche, a puro scopo formativo e di divertimento.

Comunque andranno le cose per me in futuro, cercherò sempre di mantenere viva l’attenzione verso l’insegnamento e farò di tutto per ritagliarmi un piccolo grande spazio da dedicare ai giovani, ai bambini, per continuare a condividere con loro questo meraviglioso universo che è la musica.

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Io so che il tuo strumento è la chitarra ma siamo arrivati praticamente alla fine dell’intervista e non ne abbiamo ancora mai parlato... è un caso? Forse non è un caso... sicuramente io nasco come chitarrista e di certo ancora oggi se devo prendere in mano uno strumento per salire su un palco piuttosto che mettermi a comporre un brano di certo prendo la chitarra. Però in questi ultimi anni, per quello che è la mia esperienza, il mestiere del musicista sta un po’ esulando dallo strumento e si sta spostando verso un insieme di fattori e di competenze che spesso sono del tutto estranei dalla tecnica e dall’utilizzo dello strumento; mi riferisco ad esempio alla mia attuale esperienza con Riccardo, oppure alle mie esperienze di compositore, arrangiatore, ecc... tutte attività che svolgo in qualità di musicista ma senza tenere in mano necessariamente una chitarra, così come ad esempio le attività in sala in fase di registrazione o post produzione... si tratta evidentemente di conoscere la musica, di conoscere un certo tipo di strumentazione e la tecnologia che ti consente

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di Veronica Militano

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L’Intestino: intolleranze e tendenza a ingrassare

L’

intestino è l’ultima parte dell’apparato digerente e sulle pareti intestinali è collocato gran parte del sistema immunitario. É anatomicamente situato in basso nel corpo e simbolicamente preposto alle funzioni più sporche e “volgari”; la prima imagine a cui rimanda l’intestino è il labirinto, luogo oscuro dove ciò che accade sfugge al controllo della coscienza. I problemi intestinali indicano spesso persone sensibili e introverse, che controllano i propri sentimenti e stati d’animo. Si può osservare l’analogia fra le volute dell’intestino e le circonvoluzioni cerebrali del cervello. Oltre che nella forma, c’è analogia fra le funzioni, infatti entrambi gli organi, con la loro attività, creano un prodotto di cui una parte verrà eliminato, mentre il restante viene assorbito: solo una parte dei pensieri arriva alla coscienza, solo una parte del cibo ingerito viene espluso mentre il resto passa al sangue. Per chi ha bisogno di sgonfi arsi e perdere peso è necessario stimolare e regolarizzare anche l’attività dell’intestino appesantito dalle scorie alimentari più acide e ostinate. Viene intaccata la fl ora batterica che colonizza le pareti intestinali: se questi batteri buoni vengono danneggiati si va incontro alla cosiddetta disbiosi, un disturbo che si manifesta con stipsi, colite, ma anche con l’accumulo di peso pur mangiando poco. Per riattivare la peristalsi intestinale e appiattire il punto vita è necessario non abbinare carboidrati e proteine, perchè insieme creano un rallentamento della digestione con fermentazione e gonfi ore. É necessario inoltre usare erbe, semi e sali grezzi al posto del sale bianco che può aff aticare la circolazione portando cosi’ il corpo a trattenere più liquidi. É importante anche usare condimenti a crudo perchè la cottura degrada i grassi che intasano soprattutto il fegato. Tra gli alimenti che alleggeriscono e rimodellano l’addome possiamo includere cereali integrali, riso ed orzo, frutta e ortaggi di stagione, semi oleosi (ricchi di grassi lubrifi canti, ad esempio girasole o sesamo), yoghurt e kefi r (ricchi di probiotici), acqua naturale (almeno un litro e mezzo al giorno), pesce e carni bianche (che aumentano la massa magra), olio di riso (disinfi amma e dà sprint all’intestino) e miele (particolarmente rimineralizzante). Esistono una serie di erbe o semi che aiutano l’intestino, ad esempio il lino, i cui semi contengono mucillagini che disinfiammano le mucosa e regolarizzano la peristalsi intestinale. Abbiamo inoltre la malva, cui fiori e foglie riequilibrano l’intestino in caso di colite, soprattutto per bambini e anziani.

Veronica Militano Specialista in Naturopatia e Riflessologia Plantare veronicamilitano@libero.it

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É da considerarsi utile anche il mirtillo le cui foglie e gemme rigenerano e disinfiammano il tratto intestinale cosi’ come prezioso è il fi co le cui gemme lavorano contro la sindrome del colon irritabile e l’ansia che ne è spesso alla base. “Ciò che è in basso è in alto, ciò che è in alto è in basso” (Paracelso). Sia in alto che in basso operano gli stessi meccanismi …

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Sport C’era una volta la ruota e prima della ruota c’erano gli sci.

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uello che può sembrare lo slogan di una campagna pubblicitaria è in realtà storia scritta sui libri. Mentre nell’antica Mesopotamia i sumeri inventavano la ruota, tra i fiordi norvegesi i primi uomini avevano già gli sci ai piedi da più di due secoli e ancora prima di loro i popoli migratori della Siberia e della Mongolia ne fecero il loro mezzo di locomozione per raggiungere i terreni della Manciuria in Cina e del Canada. La straorinaria capacità di percorrenza e la loro relativa facilità di assemblaggio hanno reso gli sci i primi compagni di viaggio dell’uomo la dove neanche l’animale poteva andare. Basti pensare che la percorrenza possibile è di 300/400 km al giorno con lo spaventoso record di 440 detenuto da Martin Planker. Data la straordinaria qualità di resa questi strumenti di trasporto hanno avuto un’evoluzione trasversale che va dagli spostamenti migratori come nel caso dei popoli preistorici dell’estremo emisfero orientale, all’impiego in campo militare nella Battaglia di Isen in Norvegia, fino ad approdare nel medioevo norvegese nella sua prima veste di sport. La prima gara della storia fu in Norvegia nel 1860 indetta dal re con in palio la coppa Holmenkollen, gara che è disputata ancora oggi. Nel corso del tempo la crescente popolarità di questo sport lo ha reso uno dei piu diffusi in italia e nel mondo, nonostante lo si possa praticare pochi mesi l’anno almeno nella nostra penisola, in molti trepidano nell’ attesa dei primi fiocchi per poter solcare le piste innevate e godere di strepitosi paesaggi. Non bisogna però farsi ingannare da questo scenario ovattato in quanto le insidie e i pericoli sono proprio dietro l’angolo! Data la sua natura, questo sport offre una possibilità di pratica limitata ma al contrario richiede una preparazione fisica adeguata curata anche lontano dalle piste. Chiunque si sia cimentato in una “discesa” sa bene quanto sia ingannevole pensare allo sci come uno sport facile e leggero,

questo perché il movimento fluido e sinuoso di un’atleta in gara o di un buon amatore ci porta a sottovalutare lo sforzo fisico che si cela dietro. Durante l’esecuzione tutti i muscoli del corpo vengono attivati ma in particolar modo quelli delle gambe e della schiena, mentre le articolazioni delle ginocchia sono sottoposte a una continua sollecitazione. Il mix di sedentarietà, sovrappeso e noncuranza dei rischi sono spesso il motivo di incidenti dalla gravità variabile che possono trasformare un week end di divertimento in una vera odissea A tal proposito risulta necessario o quantomeno consigliabile effettuare esercizi o corsi di Pre-sciistica. La ginnastica Pre sciiatica o più semplicemente pre sciistica è una modalità di allenamento per la corretta preparazione atletico motoria all’attività dello sci che sia amatoriale o professionistico. É consigliata da parte degli operatori competenti in un periodo variabile dall’uno ai tre mesi prima dell’attività sportiva in base alla situazione fisica attuale della persona. Gli esercizi si avvalgono sia di macchinari e attrezzature specifiche oltre che esercizi a corpo libero. L’obbiettivo è quello di accrescere le capacità muscolari e cardiache in modo graduale potenziando le fascie muscolari delle gambe come Glutei (grande, medio, piccolo), Quadricipite femorale, Tensore della fascia lata, Sartorio, Tricipite surale, fornendo così alle ginocchia un adeguata protezione; della schiena e dell’addome Retto dell’addome, Obliqui, Ileo psoas, Intertrasversali, Interspinali spinali del dorso. Altro aspetto fondamentale è lo stretching o allungamento muscolare che svolto in maniera professionale e puntuale ricopre un aspetto fondamentale per la tutela degli infortuni. In conclusione se il richiamo della montagna è troppo forte ma anche quello della tavola non scherza il consiglio è quello di prevenire che come tutti sappiamo è meglio che curare e in questo caso con la pre-sciistica.

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di Simone Lomuscio

Ricetta del mese

Cosce di pollo alla Simone Ingredienti (per 2 persone): Farina q.b. Pomodori pachino q.b. 1/2 Cipolla rossa Olio Vino bianco 2 bicchieri Sale 2 cubetti di burro 4 Sovracosce di pollo disossate Procedimento :

P

er prima cosa prendere una padella (preferibilmente antiaderente), e mettere un filo d’olio con la cipolla rossa e i pomodoretti. Soffriggere il tutto a fuoco medio/basso. Nel mentre infarinare il pollo. Attendere la cottura dei pomodorini e aggiungere le sovracosce di pollo. Lasciare a cuocere per circa 12 minuti a fuoco medio, dopodichè girare le sovracosce per completare la cottura. Aggiungere i cubetti di burro e salare a piacere. Infine sfumare con 2 bicchieri di vino, abbassare la fiamma e coprire con un coperchio (servirà a creare la salsa). Vino consigliato Montepulciano d’Abruzzo cantina Zaccagnini

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+Equorisparmio

di Luca Peverini

Raffreddore ed influenza; cibi si e cibi no

C

Il Basso Cortile di Luca Peverini

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Come dice il nome stesso, Febbraio è il mese della febbre. Battuta a parte, sarà il mese con il picco di italiani a letto con forme influenzali e raffreddori vari. É il momento di una buona alimentazione che possa rafforzare il nostro sistema immunitario per contrastare i malanni invernali. Un corretto apporto di vitamine e sali minerali, permette di superare i sintomi in maniera più rapida, a partire dalla febbre. Alcuni alimenti possono contribuire più di altri a contrastare il raffreddore e l’influenza. É la natura stessa a fornirci le soluzioni ottimali: è necessario, però, che noi la ascoltiamo e la rispettiamo, mettendo al primo posto, la stagionalità! Quindi, basta comprare pomodorini, zucchine e melanzane, che in questo momento non crescono nel mio orto, e mettiamo al centro della nostra dieta quello che ci dice la stagione. Al primo posto ci sono gli agrumi, ricchi di vitamina C, che sono in grado di prevenire un accumulo di muco, rendendo libere le vie respiratorie, insieme a kiwi e melograni. Ma la vitamina C viene anche dagli ortaggi; verdure a foglia larga, legumi, tutto il “broccolame” (verza, broccolo, cavolo…), sono tutti ricchi di questa fondamentale vitamina. Ma siccome questa vitamina è facilmente deperibile e sensibile alla luce, bisognerebbe consumare subito le spremute e le centrifughe che ci facciamo: quindi i succhi di frutta che compriamo non rientrano in questa categoria. Ma, visto che gran parte della vit.C se ne va con la cottura, dovremo anche essere bravi a consumare questi alimenti crudi, al massimo con una leggerissima cottura a vapore, e non in quelle pile piene d’acqua che bolle! L’aglio è ben più di un alimento. E’ ricco di fitonutrienti con proprietà antibiotiche ed antivirali. Infatti, l’allicina presente nell’aglio, aiuta a prevenire l’influenza e a ridurre i sintomi del raffreddore. Anche le cipolle sono un vero e proprio medicinale naturale. I flavonoidi presenti nella cipolla lavorano in sinergia con la vitamina C degli agrumi per contrastare i batteri che possono aggravare i malesseri invernali. Se l’influenza è accompagnata da mal di gola, ecco lo zenzero che ci corre in soccorso. Basta, infatti, mangiarne un pezzetto fresco per attenuarne, in breve tempo, il bruciore ed il dolore. Ora veniamo alle dolenti note. Così come ci sono alimenti ok, ci sono anche quelli ko. Sono quegli alimenti che, in presenza di forme influenzali, rallentano la guarigione in quanto indeboliscono la risposta immunitaria dell’organismo e accrescono il rischio di problemi alle via respiratorie. La carne è al primo posto, in quanto, secondo alcuni studi, i grassi animali ostacolano la capacità dell’organismo di liberarsi dei germi che causano raffreddore ed influenza. Parimenti il latte, e latticini, possono incrementare la formazione di muco e la sua permanenza nelle vie respiratorie. Dolci industriali, bevande gassate, succhi di frutta confezionati ed altri alimenti ricchi di zuccheri, possono indebolire il sistema immunitario ed appesantire la digestione. Se siete ammalati ma golosi, attaccatevi….alla frutta secca, come fichi, datteri o uvetta. Da evitare sono anche snack salati (ma anche il sale in generale), che contribuiscono alla disidratazione, cibi fritti e speziati, ma anche caff è ed alcolici, per non indebolire l’organismo e per garantire una guarigione più rapida. Ah, dimenticavo: forse la cosa più difficile. E’ fondamentale che in questa fase, il corpo abbia il suo giusto riposo e calore (non eccessivo in presenza di febbri), per poter tornare presto in forma. Ma qui ci si imbatte con l’inferno che noi chiamiamo vita: bisogna produrre, lavorare, restare attivi, efficienti, e questo non va bene con le malattie che possono sopraggiungere. A questo la natura non ci ha pensato!

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Il sole. Nel mese di Febbraio, la durata del giorno aumenta di un’ora e 18 minuti. A metà mese il sole sorge alle 7.30 e tramonta poco prima delle 18. Proverbi e credenze popolari “Febbraio, febbraietto / mese corto e maledetto” “Pioggia di febbraio riempie il granaio” “Febbraio è il mese in cui le donne parlano meno” “Le notti, la neve e le foglie non c’è bisogno di toglierle” Nella serra É il momento di pensare alla Stella di Natale che ci è stata regalata e ha rallegrato le feste con le sue splendide foglie rosse, che ora abbiamo messo in serra, perché in casa fa caldo e fuori troppo freddo. Un rimedio della nonna validissimo è il seguente: bisogna tagliarla coraggiosamente a dieci/quindici centimetri da terra e metterla in un luogo buio e fresco, senza annaffiarla. Non la si riporterà all’aperto che a fine maggio: il Natale prossimo, così facendo, rifiorirà. I pezzi di stella tagliati, tolte le foglie più grosse, possono essere piantati in piccoli vasi: daranno origine a nuove pianticelle. Molti limoni da vaso stanno maturando, e questo generoso alberello sta anche fiorendo per darci altri limoni in estate. In giardino Si possono cominciare le operazioni di potatura sia delle piante da frutta che dei rosai. Non bisogna comunque mai potare con vento, pioggia o gelo. Se nel prato tra l’erba c’è molta muffa, spargere del solfato di ferro: dopo quindici giorni passando con un rastrello, la si potrà togliere facilmente. É il periodo migliore per ordinare le nuove piante e i nuovi arbusti. Un valido rimedio della nonna è il seguente: dovendo sostituire alberi da frutta, non dimenticare la precauzione di non rimettere lo stesso tipo di pianta: dove c’era un albero a semi (melo, pero fico ecc.) ci vorrebbe un albero a noccioli (pesca, ciliegia, prugna ecc) e viceversa. In cantina Febbraio è mese d’attesa. Aspettate marzo, o meglio aprile per comperare il vino nuovo. Beviamoci le vecchie, buone bottiglie. Un grande produttore di vini oggi scomparso, Giacomo Bologna, aveva fatto stampare sulla carta da lettere la seguente frase: ‘Costruitevi una cantina ampia, spaziosa, ben aerata e rallegratela di tante belle bottiglie, queste ritte, quelle coricate, da considerare con occhio amico nelle sere di primavera, estate, autunno e inverno. Sogghignando al pensiero di quell’uomo senza canti e senza suoni, senza donne e senza vino, che dovrebbe vivere una decina d’anni più di voi’. In dispensa Con i girasoli e le altre erbe selvatiche eventualmente raccolte nei prati si possono fare insalate gustosissime con crostoni di pane e lardo. Il pane deve essere tagliato a piccoli quadrati, fritto nell’olio e quindi mescolato all’ultimo momento nell’insalata condita. Stesso procedimento per lardo o pancetta tagliati a listarelle. Sia i crostoni che il lardo devono essere serviti tiepidi.

Questo e tanti altri rimedi al sito www.rimedinonna.com oppure sulla pagina facebook https://www.facebook.com/rimedidellanonna

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Il rimedio del mese – Come svitare i barattoli Più che i barattoli spesso a dare problemi sono i coperchi. Infatti succede spesso che i coperchi dei barattoli siano più ermetici del previsto, ossia resistono ad ogni tentativo di svitarli. In assenza dell’apposito attrezzo per svitare i tappi dei barattoli di ogni diametro, dobbiamo ricordare come l’intelligenza prevalga sempre sulla forza bruta. Con i consigli della nonna per svitare i barattoli non ci sarà un coperchio in grado di resistere. Assicuratevi per prima cosa che il barattolo sia a temperatura ambiente, e poi immergete il coperchio nell’acqua bollente, per un paio di minuti o anche meno. Il metallo si dilaterà, a questo punto potrete svitare il barattolo proteggendovi le mani con un asciugamano. Un altro metodo: avvolgete strettamente attorno al coperchio alcuni elastici (meglio se quelli a fettuccia), potrete fare così una presa antiscivolo che dovrebbe essere sufficiente per svitare il tappo del barattolo. Se il contenuto del barattolo dovrà essere consumato rapidamente (ad esempio se è un barattolo di marmellata che userete per fare la crostata della Nonna) e non prevedete di riciclare il tappo, allora potrete passare alle maniere forti semplicemente bucando il coperchio con un attrezzo adatto, come ad esempio un punteruolo: la pressione all’interno del barattolo si equilibrerà con quella esterna e l’apertura sarà agevole.

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Il Calcio dei Miracoli Un miracolo di periferia: Tablet incontra Massimo Vallati

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etti una periferia romana, di quelle toste, metti dei giovani, di quelli con grande fede e volontà, metti degli imprenditori, di quelli illuminati, ed ecco che ottieni “Campo dei

Miracoli”. “Benvenuti a Campo dei Miracoli” è il saluto a pieno sorriso con cui ti accoglie Massimo Vallati quando arrivi a Via di Poggio Verde, la strada che costeggia il “serpentone” di Corviale, al civico 455, dove fervono i lavori del cantiere di una splendida struttura sportiva che sarà il cuore pulsante di una nuova speranza, di una nuova esperienza di cui siamo orogliosi di parlarvi. La storia è lunga e ricca di avvenimenti, ma in poche righe ci auguriamo di farvi conoscere questo progetto con la stessa emozione con cui lo abbiamo conosciuto noi di Tablet Roma grazie alla partecipazione a questa avventura dell’Impresa Pietro Mezzaroma & Figli, nella persona del suo Amministratore Delegato Barbara Mezzaroma. Massimo è il portavoce nonchè ideatore insieme ad altri suoi compagni di fede dell’Associazione “Calciosociale” sorta nel 2006 con lo scopo di trasmettere ai giovani valori quali l’accoglienza, il rispetto delle diversità,

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l’importanza e il valore della persona a tutti i livelli con particolare attenzione a coloro che vivono maggiori disagi e svantaggi, attraverso il gioco del calcio. Perchè il calcio ha una forza di aggregazione incredibile proprio insita nella sua semplicità, ma in questo progetto c’è una sostanziale diversità. Le regole del gioco sono state cambiate, radicalmente. “riscrivere le regole del calcio per riscrivere le regole del mondo”, una frase grandiosa ed ambiziosa come ambizioso è questo progetto che sfida al di sopra di ogni timore la realtà difficile di Corviale figlia del fallimento di un’ idea che fu pensata 40 anni fa per questo quartiere. Ed è contro questo degrado strutturale che Calciosociale si inserisce con forza ma intelligenza coinvolgendo nel tempo, con calma, gentilezza e perseveranza, l’umanità che popola questo luogo, accogliendo chi vive oltre il disagio sociale, anche e soprattutto quello spirituale e fisico. Partendo dai bambini, dai giovani, il Calcio


Massimo Vallati davanti all’ingresso del campo sociale è aperto a tutte le fasce di età, a donne e uomini, di tutte le razze e religioni, oltre che ai portari di handicap che potranno trovare una struttura accogliente e priva di ogni barriera architettonica. Il mercoledì e il sabato sono i giorni settimanali dedicati ai due Tornei. Ci si iscrive e si viene inseriti in una squadra in base alle proprie caratteristiche. Ogni squadra sarà composta da varie tipologie di partecipanti in modo da ottenere sempre un valore di gioco uguale per tutti, al fine di avere sempre squadre allo stesso livello competitivo. Ogni squadra è guidata da un educatore e da un capitano, che si dividerà l’arbitraggio con il capitano della squadra avversaria. Ogni giocatore non potrà segnare più di 3 goal a partita e il calcio di rigore verrà sempre battuto dal giocatore che presenta minori capacità di gioco. Quest’ultimo aspetto è il più significativo perchè è proprio questo giocatore a cui tutta la squadra deve guardare con attenzione, è la persona con maggiori difficoltà a cui tutti si devono adeguare per non farla mai sentire ultima ma assecondarlo nella sua voglia di migliorare e di riscatto. Si entra in una grande famiglia dove tutti vengono responsabilizzati e accettati per quello che sono. Non c’è agonismo, non c’è ricerca di risultato ma solo la voglia di stare insieme e di condivisione nell’obiettivo del cambiamento. L’aggregazione diventa la parola d’ordine al Campo dei Miracoli, per questo non ci saranno solo incontri sportivi ma all’interno è stato creato anche uno spazio dove poter condividere momenti di socializzazione durante i momenti di riposo.

L’aspetto molto spirituale di questo progetto si concretizza ogni anno in una tre giorni, chiamata Triangolare della Spiritualità, in cui partecipanti di ogni credo religioso si incontrano per sviluppare pensieri ed energie di apertura verso l’altro, e di amore verso il prossimo. Calciosociale sta diventando un successo nazionale, tanto che altre realtà analoghe sono sorte in provincia di Arezzo, a Napoli, a Carsoli. Ne parlano i media, ci credono le Istituzioni, il Presidente Nicola Zingaretti su tutti, e viene sostenuto economicamente da privati come l’Impresa Pietro Mezzaroma & Figli, la Fondazione Vodafone, l’ACEA e Leroy Merlin. Ed è proprio grazie alla loro partecipazione fattiva che il 19 febbraio il Centro Sportivo “Campo dei Miracoli” sarà pronto ad accogliere un evento aperto a tutti durante il quale il Sindaco della Città di Roma, Ignazio Marino, porterà la Coppa del Mondo. Un evento che verrà ripreso e mandato in onda da Sky. Oltre al progetto sociale verrà portata a conoscenza della cittadinanza la grande innovazione tecnologica di architettura biocompatibile con cui si sta ristrutturando il Centro. A parte la struttura originaria al coperto in cemento armato, ogni centimetro è realizzato con materiali naturali, dalla segale alla terra cruda, dal sughero e al legno per assicurare la migliore resa a livello di isolamento termico e risparmio energetico. L’erba sintetica, l’impianto di irrigazione e di illuminazione dei due campi sono all’avanguardia. L’insediamento di due sonde geotermiche copriranno la maggior parte del fabbisogno energetico del Centro. Tutto è stato studiato nei minimi particolari e con la massima cura. E con la stessa cura “Campo dei Miracoli” e “Calciosociale” dovranno proseguire la loro opera negli anni a venire, grazie al coinvolgimento sempre maggiore degli abitanti del quartiere che tanto potranno fare per sè stessi e per le generazioni future, perchè questi esempi di sani principi non siano vani ma rimangano sempre riferimento di educazione al rispetto. “Campo dei Miracoli” ha bisogno dell’aiuto di tutti noi, delle Istituzioni e di quelle Imprese che interessate al progetto potranno fare ancora molto per non perdere la magia di questo luogo, per renderlo sempre migliore e mantenerlo per tutti quelli che verranno. Un ringraziamento speciale a Massimo e a tutti i suoi collaboratori per l’insegnamento e l’esempio di fede che stanno esprimendo.

Per qualsiasi informazione e interessamento invitiamo a visitare il sito www.calciosociale.it

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La realtà è che è tutto reale Come stiamo diventando creatori di mondi

L’

idea fa parte dei nostri pensieri da molto tempo, ci stuzzica stimolando la nostra fantasia. L’abbiamo vista svilupparsi in film che hanno sferzato la nostra immaginazione come Tron di Steven Lisberger o nel più recente Matrix dei fratelli Wachowski. Quest’idea è piuttosto semplice: muoversi in un mondo digitale come se fosse reale. Durante il Consumer Electronic Show (CES) di Las Vegas di quest’anno, che si è svolto nella prima metà di gennaio, la startup americana Oculus VR ha presentato la sua nuova creazione tecnologica. Ci avevano già provato in tanti, ma mai c’era stato qualcosa di veramente convincente, vuoi perché ciò che veniva proposto era fatto da macchinari troppo ingombranti o pesanti, vuoi perché l’illusione non riusciva veramente ad illudere ma invece faceva venire il mal di mare, sta di fatto che ogni volta chi andava a provare ad immergersi nel mondo virtuale rimaneva deluso per la promessa infranta. Tanto che negli ultimi anni questo tipo di ricerca era stata messa da parte e relegata come una curiosità affascinante ma di secondo piano. La startup californiana Oculus VR non ha però dato peso alle indicazioni del mercato e ha tirato dritto. Oculus Rift Per iniziare ha chiesto un paio di anni fa 250mila dollari sulla piattaforma di crowdfunding di Kickstarter. Contro ogni attesa ha raccolto 2 milioni di dollari. Il successo e la sorpresa furono tali da catturare l’attenzione di John Carmack, un mostro sacro dell’industria del videogame (vi dicono niente i videgiochi Doom e Quake?) che si è unito al team ricoprendo la carica di Cto. Ma il primo prototipo fu un fallimento. La grafica era sgranata, gli occhialoni pesavano come un macigno, e ogni spostamento della testa provocava farfalle nelle pancia e perdita di equilibrio. Nonostante le perplessità la startup non ha mollato. A giugno hanno raccolto 16 milioni di dollari e poi a dicembre altri 75. Così sono riusciti ad John Carmack arrivare a Las Vegas dove hanno presentato Oculus Rift Crystal Cove, il nuovo prototipo.

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Oculus Rift è un casco con uno schermo, dei sensori e un giroscopio per calcolare il movimento della testa. Permette di spostare la visuale nel mondo virtuale girando il capo, esattamente come facciamo nella realtà. Il nuovo prototipo è anni luce avanti a quello precedente. Lo schermo adesso è un OLED, come quelli dei nostri smartphone, e questo garantisce diversi vantaggi: i colori sono più nitidi e brillanti; le immagini si muovono in maniera molto più fluida e naturale, limitando così l’effetto che affliggeva il primo prototipo. Infine, la risoluzione ora è Full HD a 1080p, la stessa insomma dei televisori HD. All’interno c’è una telecamera posta di fronte all’utilizzatore. La camera “legge” i movimenti dei led luminosi posti sul visore Oculus Rift e in questo modo determina con assoluta precisione ogni minimo spostamento della testa, anche in profondità. Immaginate, ad esempio, di essere di fronte ad una scritta, ma di non vederla bene perché siete lontani. Basterà avvicinare lo sguardo verso il testo per vederla ingrandita e più definita. Inoltre la telecamera è in grado di capire con precisione anche quando ci chiniamo di lato, ad esempio per sbirciare dietro un angolo per scoprire cosa ci aspetta in fondo al corridoio. Tutti movimenti che prima erano affidati alla pressione di leve e pulsanti. Il successo inarrestabile di Oculus ha fatto uscire allo scoperto tante altre startup con prodotti sempre più originali e innovativi, per trovare nuove forme d’interazione con il computer che vadano al di là dei soliti mouse e tastiera. Come PrioVr, una tuta piena di sensori per trasportare all’interno del gioco ogni movimento di braccia, mani e gambe. O come Omni, una sorta di tapis roulant in grado di scorrere a 360 gradi, per permetterci di camminare in un gioco usando le nostre gambe. Vuoi vedere che il 2015 sarà l’anno in cui la realtà virtuale diventerà finalmente reale. visione di frattali

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CURIOSITË

di Valentina Mele

Pazzie dal mondo

I

n questo periodo di crisi ogni lavoro fa gola e l’idea di avere qualche soldo in più risolleva un po’ l’animo di tutti ma non tutti si comportano alla stessa maniera. Per esempio se fossi milionario cosa faresti? Te ne staresti tranquillo con i tuoi soldi oppure ti metteresti a fare il lavoro più umile? Una donna milionaria cinese non ha dubbi: lavora come spazzina per far capire ai figli il valore del denaro, mi chiedo come utilizza poi i soldi dello stipendio. Della serie “qualsiasi lavoro” ecco che da oltreoceano arriva una richiesta di lavoratori al quanto strana. Una società americana (Toilet Finder) di New York si occupa di indicare i migliori bagni pubblici che ci sono nel paese. Avete presente i siti che vi informano sui ristoranti o alberghi migliori con tanto di recensioni? Questa società fa la medesima cosa ma le informazioni sono sui bagni pubblici, quindi avendo bisogno di personale ha messo un annuncio in cui richiedeva persone che andassero in giro per il paese a fare pipì per poi recensire i luoghi che frequentavano, pagando 100 dollari al giorno. Immagino l’affluenza dei candidati... mi chiedo però come si possa svolgere il colloquio. Basta con le mode giovanili indecenti, sicuramente la pensa così il proprietario di un fast food americano che ha vietato l’entrata a chi indossa i pantaloni così a vita bassa da mostrare le mutande. Ha appeso anche un cartello fuori il suo locale “Tiratevi su i pantaloni o state fuori!”. Se questo cartello fosse appeso ovunque potremmo veramente riuscire a debellare questa moda folle. In Cina arriva la birra di Hello Kitty. La Sanrio ha creato questo nuovo prodotto poco alcolico con la possibilità di scelta nel gusto: Banana, Lime, frutto della passione o pesca. Quest’idea ha però destato diverse polemiche, essendo Hello Kitty un personaggio legato all’infanzia non è corretto abbinarlo ad una bevanda alcolica, anche se poco.

E visto che parlavamo di birra, ad Amsterdam il comune in collaborazione con la fondazione di reinserimento e recupero degli alcolisti ha ideato un progetto di pulizia delle strade molto interessante. Gli alcolisti in cura si occupano di ripulire le strade ed i parchi, luoghi che fino a poco tempo prima utilizzano per ubriacarsi sdraiati per terra. L’idea sembra essere molto buona ed utile, è lo stipendio a destare qualche perplessità, infatti queste persone vengono pagate con 10 euro e una cassa di birra!! Forse perché così la fondazione si assicura i pazienti... In Ungheria è avvenuto un incidente stradale al quanto curioso. Un furgone portavalori è stato tamponato violentemente da un furgone del penitenziario in cui vi erano rapinatori di banche. Il secondo furgone per l’impatto ha rischiato anche di prendere fuoco, fortunatamente non ci sono stati feriti gravi ma una volta tornati alla normalità il furgone portavalori si è ritrovato con 20.000 dollari in meno. Sono stati interrogati e perquisiti tutti i presenti ma dei soldi nessuna traccia, si suppone qualche cittadino passato lì per caso. Ovvio che la coincidenza di essere tamponati da rapinatori di banche quando si portano migliaia di euro da una banca ad un’altra lascia qualche dubbio...

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Rimaniamo in tema carcere. Qualche settimana fa dal carcere di Lexington, noto per essere rigido con criminali molto pericolosi, in Kentucky, un uomo riesce con molta fatica ad evadere. Riacquista la libertà agognata da diverso tempo e vaga nella città deserta di notte. Peccato che in quel periodo le temperature americane erano scese come non succedeva da tempo e Patrick Vick, il criminale, aveva indosso solo i vestiti leggeri con cui era evaso. Dopo qualche ora di libertà congelata Patrick ha deciso che stava meglio prima, è entrato in un motel e ha chiamato la Polizia per farsi venire a prendere. É stato prima condotto in ospedale per un principio di assideramento e poi al calduccio nella sua cella.

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Miniradioweb

di David Rossi

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S Debora Petrina

Elli de Mon

Over the Edge

icuramente la notizia più importante, dopo la morte del direttore Claudio Abado, da gennaio ad oggi è la chiusura improvvisa e non prevista o preannunciata del programma radiofonico Demo. Michael Pergolani e Renato Marengo hanno condotto per 12 anni un programma radiofonico che fino a dicembre 2013 è regolarmente andato in onda tutti i giorni su Rai Radio1, la stazione ammiraglila della Rai. Iniziato quasi per gioco in poche settimane ha riempito l’ufficio postale della Rai con valanghe di demo inviati da tutta Italia. Invitando tutti i giovani esordienti a spedire i loro demo hanno ricevuto una media di 8.000 titolo all’anno. Da questi una feroce selezione ha portato molti esordienti a conoscenza del grande pubblico. In onda dopo il giornale radio delle 23 ha portato gli ascolti di Radio1 in quella fascia oraria a livelli appetibili per la pubblicità, portando nuove risorse economiche. Come servizio pubblico la Rai ha rivendicato Demo come fiore all’occhiello per l’aiuto gratuito che offriva ai giovani artisti. E come se tutto questo non bastasse Michael Pergolani e Renato Marengo sono stati capaci di organizzare una grande quantità di eventi musicali e artistici che hanno creato una nuvola di interesse incredibile anche per il MEI che li ospita ogni anno. Molte iniziative a sostegno di Demo e contro la sua chiusura si stanno mettendo in moto, lunedì 20 gennaio il Lian Club di Roma ha fatto un concerto di solidarietà con Demo. Il 2 febbraio evento analogo a Torino all’Hiroshima Mon Amour. Per seguire gli altri eventi consiglio i facebook dei due conduttori. In questo numero apro il giro d’Italia nella musica indipendente con una ragazza di straordinario e geniale talento che non è molto conosciuta da noi ma è molto apprezzata in tutta Europa e negli States (premiata oltretutto da Demo). Debora Petrina, padovana, giramondo, nel suo sito www.deborapetrina.com una biografia molto invidiabile e una quantità di premi e concorsi vinti impressionante. Impossibile trovare un genere musicale che calzi a pennello, bisognerebbe confezionarne uno nuovo per lei, passa da atmosfere alla John Cage alla Rolling Stones ed è molto amata da David Byrne che l’ha inserita tra i suoi preferiti. Consiglio a tutti di fare un bel giro sul sito e su tutti i social e blog che ne parlano e andare ad ascoltare tutto quello che si trova. Come video sul canale YouTube di MINI Radio Web troverete due interviste una a Roma per una festa di Demo (appunto) e l’altra a Padova fatta apposta per lei. Per tutti i romani Debora Petrina sarà il 13 febbraio alla locanda Atlantide per un live strabiliante di musica e spettacolo da non perdere. Un’uscita sorprendente del 7 febbraio è l’album omonimo di Elli de Mon in formato vinile e CD. Onegirlband potente ad alta energia musicale, blues tendente al rock impregnato di voglia di reagire. Un’uscita importante è anche “Get The Pet” di Phono Emergency Tool, gruppo residente a Bologna al loro 3° bellissimo album. Molto maturo, belle canzoni, suoni molto caldi e perfettamente bilanciati, sembra un vinile anche in mp3. Dalla campania, Caserta, segnalo un gruppo, che ha la batterista donna, cosa molto rara, gli Over The Edge: rock duro, ammiccante al prog con respiro punk e grinta mediterranea, cantante di grande potenza, chitarra e basso titaniche che scuotono l’anima. Due belle ragazze e due bei ragazzi che creano atmosfere coinvolgenti che puntano dritte agli States, ancora non ho visto un live ma deve essere entusiasmante. Consiglio vivamente di andare e cercarli in rete. É sempre e comunque buona regola andare a cercare sempre qualcosa di nuovo e sconosciuto, basta rimescolare lo stranoto! Demo serviva a questo. Rivogliamo Demo!

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Phono Emergency Tool

Michael Pergolani & Renato Marengo

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La psico-pedagogista risponde Iscrizioni a scuola. Come orientarsi

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ari lettori, le iscrizioni alle scuole sono alle porte e le vostre preoccupazioni salgono inesorabilmente. Non c’è infatti da stupirsi che la mia posta sia intasata da mail che chiedano chiarimenti in merito al tempo scuola, alla scelta della scuola, degli insegnanti, ecc. Come lo scorso anno, vista la grande richiesta riproporrò alcuni suggerimenti che vi guideranno ad una scelta serena. Per quanto riguarda le scuole il nostro territorio offre istituti ben funzionanti con un’ Offerta Formativa simile ed equivalenti strutture. Il mio consiglio è quello di iscrivere il proprio figlio nella scuola più vicino a casa per favorire, via, via, una autonomia maggiore e delle amicizie che siano raggiungibili con facilità. Per quanto riguarda il tempo scuola, il discorso si complica. La scelta non può non tenere conto delle esigenze lavorative dei genitori, ma soprattutto dell’indole del bambino. Se infatti è presente una iperattività, già segnalata alla scuola dell’infanzia, ci si dovrebbe orientare su un tempo normale che permetta al bambino di trovare dei momenti in cui rilassarsi e in cui approfondire, in un rapporto uno a uno, i compiti che non è riuscito a svolgere durante la mattina per incapacità di stare seduto e concentrato. Normalmente questa caratteristica caratteriale non migliora caricando il bambino di attività, ma creando un percorso comportamentale concordato con docenti ed esperti. Di questo comunque parlerò in modo più approfondito nel prossimo numero. Meglio quindi organizzarsi, ma offrire al bambino ciò di cui ha bisogno per non farlo sentire maggiormente inadeguato alle richieste. Per questo è importantissimo ascoltare i suggerimenti degli insegnanti della scuola che i bambini e i ragazzi lasciano. Ad esempio ci sono casi di bambini che ancora sono immaturi per entrare nella primaria, anche se hanno l’età per iscriversi. A volte la permanenza di un anno nella scuola dell’infanzia permette al bambino di raggiungere la maturazione necessaria per l’acquisizione dei prerequisiti importanti per apprendere la scrittura e la lettura. Attraverso il gioco, inoltre, si strutturano percorsi logici importanti per la risoluzione dei problemi. Meglio, quindi, “perdere” un anno iniziale e svolgere con serenità, senso di adeguatezza e grinta tutto il percorso scolastico, piuttosto che avere l’idea della scuola come luogo di frustrazioni. Ciò potrebbe portare a un precoce abbandono scolastico. Il detto cita: “chi ben comincia è a metà dell’opera!” A volte mi sento dire che i bambini sono irrequieti e oppositivi alla scuola dell’infanzia perché si annoiano. Tutto può essere, ma se da un’attenta osservazione degli insegnanti risulta qualche piccolo problema meglio sempre fidarsi delle loro indicazioni. In fondo perché dovrebbero dire una cosa per un’altra? Quale interesse mai

potrebbero avere? Perché un insegnante che ha cresciuto il nostro piccolo, dovrebbe volergli così male da suggerirgli una scelta sbagliata? E’ solo questione di esperienza. Vedere bambini che arrancano nell’apprendimento e pensare che se si fossero affacciati alla scuola primaria dopo un anno tutto sarebbe stato più facile, anche per il genitore, dispiace, specie se la cosa era stata fatta presente. Cosa dire poi dei bambini anticipatari? Per anni e anni si è entrati nella “scuola elementare” a sei anni, anche a sei e mezzo e non penso che si sia perso tempo. Oggi c’è la moda di mandare i bambini a scuola prima con la giustificazione che siano più svegli. I bambini di oggi hanno certo più stimoli, ma hanno un grande bisogno di giocare tale e quale a quelli di un tempo. Ho già accennato quanto sia importante l’acquisizione di prerequisiti, di regole, di processi logici e mentali che il gioco offre a bambini già dalla tenera età. Decidere di mandare un bambino a scuola prima del tempo vuol dire fare una scelta per sempre: avrà sempre amici più grandi con i quali doversi confrontare e nei confronti dei quali avrà ansia da prestazione o che vorrà imitare bruciando tappe nel suo cammino. Quei mesi di differenza che sembrano pochi, ma in realtà a questa età sono tanti, fanno la differenza per l’attenzione, la motivazione, il comportamento. Attentissimi quindi a questa scelta e, comunque fatela se in accordo con i docenti e in presenza di qualche dubbio rimandate. Vostro figlio vi ringrazierà a vita. Non saranno pochi mesi di permanenza nella scuola dell’infanzia responsabili del ritardo nell’entrata nel mondo del lavoro! Tornando al tempo scuola offerto, esso consta di un tempo normale(27/28 ore settimanali con uno o due rientri pomeridiani) e di un tempo pieno (40 ore settimanali). Sui siti delle varie scuole troverete le Offerte Formative e l’organizzazione, ma mi raccomando. Se avete dubbi potete consultarmi tramite e mail. Sarò contenta di aiutarvi. Buona scelta!!!! dott.ssa Paola D’Errico Questa rubrica è stata pensata con il preciso intento di dare un servizio utile, un contatto diretto tra noi e chi ci legge, grazie all’ausilio e alla generosa disponibilità di due figure professionali importanti come l’avvocato Federica Lorenzetti e la psico-pedagogista Paola D’Errico. Per contattare la psicopedagogista Paola D’Errico inviate una email a: paola.derricoguarino@gmail.com


Lo Sportello

LÕavvocato risponde

La vendita dei beni c.d. di consumo e la sua disciplina

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ome sempre salve a tutti e ben ritrovati nel nostro sportello, al quale, anche in questo mese, avete rivolto numerosissime domande. Oggi risponderò ad un quesito estremamente interessante, e che riguarda la tutela posta dal Legislatore nelle vendite dei beni c.d. di consumo come, a titolo esemplificativo, automobili, motocicli, impianti ad alta fedeltà, elettrodomestici, etc. Orbene, il venditore o produttore devono, prima di tutto, garantire il buon funzionamento del bene acquistato per un periodo di tempo, durante il quale, il prodotto, gode appunto di una copertura “in garanzia” che esonera le eventuali riparazioni da costi ulteriori a carico del compratore. La normativa di riferimento oggi si trova all’inter-

Potete inviare i quesiti all’ Avvocato al seguente indirizzo email: federicalorenzetti@libero.it

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Ogni mese risponderanno ai quesiti importanti dei nostri lettori, garantendo l’anonimato ove richiesto. La possibilità di interfacciarsi con i professionisti in maniera privata è un valore aggiunto offerto da Tablet Roma.

no del Codice al Consumo che ha dato omogeneità alla legislazione posta a tutela dei consumatori. Dunque, come Vi anticipavo, il venditore deve assicurare al consumatore specifici diritti e tutele derivanti dalla vendita, quale, oltre la indicata garanzia, la conformità del bene venduto al contratto di vendita e precisamente: l’idoneità dei beni all’uso per i quali i medesimi sono stati acquistati, la conformità a quanto descritto dal venditore in relazione ai beni in oggetto, la presenza della qualità descritta sempre dal venditore al consumatore e che il predetto possa ragionevolmente attendere a seguito di quanto ravvisatogli dal venditore, in sede di vendita, nell’oggetto che sarà poi comprato. Laddove il prodotto, durante la pendenza della garanzia, presenti dei difetti, come tali da intendersi quelli che manchino di offrire la sicurezza o la funzionalità che ci si debba legittimamente attendere dal medesimo, il consumatore deve denunciare immediatamente tale circostanza al venditore, sul quale grava l’onere di porvi rimedio. Il consumatore ha altresì la possibilità di rivolgersi tanto al venditore quanto al produttore ( la cui identità sia conosciuta) al fine di ottenere tutela derivante dalla garanzia. Sul produttore grava, altresì, l’onere di risarcire non solo i danni materiali (distruzione, danneggiamento ovvero deterioramento) ma anche i danni alla persona (si pensi a lesioni fisiche ovvero, in estrema ipotesi, alla morte). Il suindicato diritto al risarcimento si prescrive in tre anni dal giorno in cui il danneggiato ha avuto o avrebbe dovuto avere conoscenza del danno e del difetto, oltre che dell’identità del responsabile. Quanto invece alla decadenza, il diritto al risarcimento si estingue alla scadenza di dieci anni dal giorno in cui il produttore ha reso vendibile e posto in circolazione il prodotto che ha poi provocato il danno stesso. Da ultimo Vi evidenzio come, nelle ipotesi di prodotto difettoso che manifesti tale carenza successivamente all’acquisto, il venditore sia liberato dagli obblighi suddetti soltanto ove dimostri come, il mal funzionamento del bene, dipenda da un danneggiamento subito dopo la predetta vendita o in dipendenza di uno scorretto uso del prodotto effettuato proprio dal consumatore medesimo. Avv. Federica Lorenzetti

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Meravigliarte Appuntamenti

info@meravigliarte.it

GEMME DELLíIMPRESSIONISMO Museo dellíAra Pacis DOMENICA 9 FEBBRAIO - Appuntamento ore 15 - Inizio visita ore 15.30 Percorso attivo per bambini con l’operatrice didattica e contemporaneamente visita guidata per adulti per bambini: Come può nascere un disegno senza l’uso della linea? E come si può dipingere un paesaggio a pois? E che dire dello strano caso del pittore dalla faccia verde? A queste domande e ad altre ancora potranno rispondere i bambini scoprendo così l’affascinate mondo della pittura impressionista e post impressionista, per diventare a loro volta dei piccoli cacciatori di “colori”. per adulti: una selezione di 68 tele dellíimpressionismo e post-impressionismo, provenienti dalla Galleria Nazionale díArte di Washington e per la prima volta in Italia con preziose opere di Manet, Monet, Degas, Renoir, Pissarro, Seraut ed altri ancora. L?atmosfera raccolta che caratterizza le sale dove sono collocate le opere, le dimensioni dei quadri e la natura dei soggetti rappresentati, rispecchiano il gusto di chi ha desiderato godere privatamente e nell’intimità di queste “gemme di pittura” prima di donarle con grande atto di mecenatismo ad un museo per garantirne la pubblica fruizione. PERCORSO ATTIVO e VISITA GUIDATA 7 euro pro capite INGRESSO gratis fino a 6 anni - ridotto 8Euro fino ai 26 anni, oltre i 65 anni, insegnanti, giornalisti, forze dell’ordine e militari, possessori RomaPass (dal 3° ingresso) - Intero Euro 10,00; speciale Famiglie Euro 22,00 (2 adulti più figli al di sotto dei 18 anni) PRENOTAZIONE entro venerdì 7 febbraio al numero 333.3980955 (Cecilia) oppure via email: visite-guidate@meravigliarte.it Appuntamento ore 15.00 davanti l’ingresso dellíAra Pacis, Lungotevere in Augusta

IL PALAZZO DEL QUIRINALE DOMENICA 16 FEBBRAIO - Appuntamento ore 10 - Inizio visita ore 10.30 Il Palazzo del Quirinale sorge sull’omonimo colle il cui nome deriva da Quirino, qui sorgeva infatti un tempio dedicato a questa divinità etrusca. Alla fine del Cinquecento il palazzo, oggi sede del Presidente della Repubblica, divenne residenza papale. I Papi vissero qui fino alla fine dell’Ottocento quando vi si installò la famiglia reale. Alla fine della Seconda Guerra mondiale divenne quindi la residenza del Presidente della Repubblica. Ogni domenica mattina le stanze del sontuoso palazzo vengono aperte alla fruizione pubblica; attraversando gli ambienti della residenza potremmo quindi apprezzare e ripercorrere le varie fasi storiche dell’edificio anche grazie alle decorazioni ancora oggi esistenti nelle stanze. INGRESSO 5 Euro VISITA 7 Euro adulti 4 Euro bambini (eventuale costo whisper 1Euro) PRENOTAZIONE entro le ore 20 mercoledì 12 FEBBRAIO al numero 3381608811 oppure via email: visite-guidate@meravigliarte.it Appuntamento ore 10 davanti Palazzo del Quirinale.

LO STADIO DI DOMIZIANO E PIAZZA NAVONA SABATO 22 FEBBRAIO - Appuntamento ore 15.30 - Inizio visita ore 16 Scenderemo nei sotterranei di Piazza Navona per scoprire i resti dello Stadio di Domiziano finalmente riaperto al pubblico dopo anni di oblio. Qui l’imperatore Domiziano si face costruire un intero stadio, ma non per assistere alle partite di calcio, ma ai giochi atletici e far rappresentare i giochi olimpici! Dopo la visita saliremo per una passeggiata a Piazza Navona per capire come è cambiato nei secoli questo luogo unico di Roma. INGRESSO Intero Euro 3; Ridotto Euro 2 (gratuito bambini sotto i 6 anni) VISITA 7 euro adulti; 3 euro bambini PRENOTAZIONE entro le ore 20,GIOVEDI 20 FEBBRAIO al numero 3395258021 oppure via email: visite-guidate@meravigliarte.it

Appuntamento ore 15.30 davanti Palazzo Altemps, in piazza SantíApollinare.

IL MACRO. Come l’arte contemporanea cambia un quartiere DOMENICA 23 FEBBBRAIO Appuntamento ore 15.30 - Inizio visita ore 16 VISITA PER FAMIGLIE

VISITA GUIDATA 7 euro bambini; 3 euro adulti INGRESSO INTERO non residenti 12,50, residenti 11,50 RIDOTTO non residenti 10,50 Euro, residenti 9,50 Euro PRENOTAZIONE: al numero 3286021159 oppure via email: visite-guidate@meravigliarte.it Appuntamento a via Nizza 138, ingresso principale del museo informazioni e prenotazioni all’indirizzo di posta elettronica visite-guidate@meravigliarte.it o al numero indicato nell’appuntamento

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È un’esperienza per conoscere non solo un museo, le sue proposte artistiche, ma anche la storia di uno dei quartieri centrali di Roma. Il tema principale sarà quello della scoperta: sia storica, alla ricerca degli elementi che possono ancora ricordare la vecchia Birreria Peroni, ma anche architettonica, una divertente conoscenza della mutevole architettura della nuova Ala del Macro inaugurato nel Dicembre 2010. Nel percorso giocato sarà inserita anche la visita ad una delle esposizioni temporanee presenti in museo, senza dimenticare al visita alla terrazza, il luogo più suggestivo del museo, che ospita un’arena urbana dedicata alla Street Art.

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+MODA&DESIGN Oh my bag! …ovvero o la borsa o la vita!

Grace Kelly e il principe Ranieri di Monaco

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noto c he noi don ne abbia mo - olt re i d ia m a nt i ov v ia mente- a l meno due pa s sion i: le sc a r pe e le bor se. Ebbene sì, nella borsa c’è tutto il nostro mondo e g u a i a l l ’u o m o c h e o s a p r o f a n a r e l a s a c r a l i t à dell’accessorio ficcandoci il naso. Del resto, si sa che per far felice una fanciulla basta regalarle una Birkin! La sottoscritta nutre passione particolare per l’accessorio in questione, tanto che giorni orsono mi è sorta la curiosità di conoscere quando e come sia nato l’oggetto più amato da noi donne. I risultati di questa ricerca oggi ho il piacere di condividerli con Voi... L’origine della borsa risale alla notte dei tempi, addirittura all’uomo preistorico, il quale piegando delle pelli di animale realizzò una rudimentale borsa, utile per portare armi e utensili primitivi. Infatti, nel suo significato originario borsa vuol dire proprio “pelle di animale scuoiato” (orrore!).

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Furono ovviamente le donne, a trasformare la borsa in un simbolo di eleganza, a farne l’accessorio per eccellenza dell’abbigliamento femminile. Nell’antica Roma, le borse erano possedute dalle gentili romane, che però l’affidavano alle loro ancelle, in particolare alla cura della borsa pensava la cosiddetta “pedissequa”, così chiamata perché doveva stare dietro alla sua padrona. Sebbene fosse disdicevole indossarla, la nostra borsa doveva avere una certa importanza tanto che il poeta Marziale le dedica i seguenti versi: “quando sarò passata di moda

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non buttarmi via, ti prego che non mi prenda qualche barbone per metterci avanzi e magari mi faccia dormire con il suo cagnaccio”. Purtroppo, delle borse dell’antica Roma non è rimasto quasi nulla, questo perché tali accessori erano fatti di materiali deperibili e pertanto ahimè, non hanno resistito all’usura. Passano i secoli, ed il nostro accessorio ha sempre lo stesso uso e la medesima gestione, tanto che fino al tardo 700 nelle numerose raffigurazioni, le donne non appaiono mai ritratte con la borsa, al massimo una piccola borsetta chiamata “elemosiniera” destinata a contenere per l’appunto l’elemosina. Ed ancora nel 700, sebbene sia scomparsa la pedissequa, la borsa continua ad essere affidata ad altri, mai alla legittima proprietaria, ed in particolare al cicisbeo o al cavalier servente, ogni dama di rispetto ne aveva uno, ed il cicisbeo tra le sue incombenze aveva proprio il compito di portare la borsetta. Insomma, le donne ricevevano in dono borse, ma non era loro abitudine portarle. Tra il 700 e l’800 con l’affermarsi della borghesia, la donna finalmente può uscire da sola in strada ed in pubblico, scompare ovviamente il cicisbeo, ed ecco che la borsa diventa l’accessorio indispensa-bi l e , s i m b o l o s t e s s o dell’emancipazione femminile. L a bor sa è or m a i l ’ac cessorio per eccellenza. I c r e a t o r i d i m o d a d e d i c a n o b o r s e a l l a personalità più rilevanti dell’epoca. Come La Kelly di Hermes. La borsa in questione nasce nel 1935, inizial-mente è pensata come un accessorio da utilizzare nelle battute di caccia. Successivamente viene ridotta nelle sue dimensioni e diventa una borsa da passeggio. La borsa ottiene subito un grande successo, ma la sua notorietà ed il suo nome l’acquista solo nel 1956, quando la splendida Grace Kelly, novella principessa di Monaco incinta di Carolina, la utilizza per celare la sua gravidanza. La foto di Grace viene pubblicata su Life e da quel momento nulla sarà più come prima e la “Kelly” diventa una vera e propria icona. Tra le It bag come non ricordare la Birkin della medesima maison Hermes, borsa quest’ultima dedicata alla fascinosa Jane Birkin. Tutti la conoscono, ma non tutti sanno come e quando sia nata. Nel 1984 la bella attrice su un volo di linea incontra Jean Louis Dumas (colui il quale in seguito diventerà presidente della

Jane Birkin


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di Alessandra Bassetti alessandratabletroma@gmail.com Maison). Si narra che durante il viaggio la Birkin nel rovistare nella sua borsa si lamentasse di non avere una borsa che fosse capiente ed al tempo stesso elegante, D u m a s , d a p e r f e t t o gentiluomo, le promise di realizzarla personalmente, ed ecco voilà nascere la Birkin Bag.

Tra le borse simbolo un posto speciale l’occupa la splendida Lady Dior, dedicata dalla maison omonima alla splendida Lady Diana, la “principessa triste” fu tra le prime ad indossarla. Ancora oggi la Lady Dior rimane tra le handbag più desiderate, merito forse anche della splendida Diana che la sfoggiava con la sua grazia ed la sua indiscutibile eleganza. Borse, Queste sopracitate che resistono al passare degli anni, mantengono il loro fascino inalterato, e ahimè aumentano di prezzo, del resto in tutta onestà sembrano aver acquistato un non so che di magico regalatele dalle loro omonime, insomma sono delle vere proprie icone! Chiudo questa mia rassegna delle It bags, con l’ultima ma non meno importante, la borsa di Chanel 2.55. Personalmente, adoro la maison Chanel, Coco e la sua storia. Parlare di questa borsa mi emoziona. Nata nel febbraio del 1955, da qui il suo nome. Fu creata proprio da madamoiselle Coco, che lavorò su tale progetto quasi per 25 anni per realizzarla. Nella 2.55 è racchiusa l’essenza stressa della straordinaria Chanel, è una borsa che parla della sua creatrice e della sua vita, Coco desiderava una borsa che lasciasse libere le mani, simbolo della emancipazione della donna, pertanto desiderava un modello che avesse la tracolla, e lavorò instancabilmente e lungamente sul progetto. Le catene sono ispirate alle catene dei portachiavi usati dai custodi dell’orfanotrofio dove Coco era cresciuta con la sorella. L’interno color granata ricordava il colore delle divise dell’istituto, e la taschina di dietro doveva servire per custodire gli spiccioli. Ogni singolo particolare è stato studiato e fortemente amato dalla creatrice.

la borsa Lady Dior

la borsa Chanel 2,55 Reissue La borsa è stata reinterpretata da Karl Lagerfeld che ha aggiunto le due CC incrociate sulla chiusura. Nel 2005 in onore dei 50 anni della borsa Lagerfeld ha riproposto il modello originario chiamandolo “2.55 Reissue”.

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Coco Chanel

Ebbene, queste le It bag, le borse icone, tutte estremamente costose, veri e propri investimenti, borse che non perdono di valore, con il passare del tempo, ma l’acquistano. Come avete visto ciascuna di loro nasconde una storia speciale, che le rende ai miei occhi ancora più desiderabili, non credete?

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ENERGIA E AMBIENTE IL RISPARMIO FACILE Siamo in pieno inverno e il freddo che ci sta investendo nei fatidici "giorni della merla" ci porta a fare delle considerazioni sui nostri impianti di riscaldamento, soprattutto su quelli di vecchia generazione che non ottemperano più ai criteri di efficienza e risparmio energetico. Per capire meglio come comportarci incontriamo Marco il titolare di 2FKlima srl, una delle aziende più attive sul nostro territorio. Buongiorno Marco, l'informazione che più preme ai nostri lettori di questi tempi riguarda il risparmio energetico. Quali accorgimenti vanno adottati per il riscaldamento? Innanzitutto la manutenzione e la pulizia regolare della caldaia, effettuata da tecnici specializzati, permette di avere il riscaldamento in piena efficienza e ridurre gli sprechi nel consumo di gas durante la stagione fredda. E' consigliabile effettuarla in tempo quando le ditte specializzate non sono nel pieno della loro stagione lavorativa e possono dedicare più tempo alla manutenzione degli impianti ed eventualmente provvedere in tempo e senza disagi per gli utenti alla riparazione e messa a punto della caldaia. Inoltre sarebbe bene evitare l'accensione manuale della caldaia per il riscaldamento ed installare una centralina di termoregolazione della temperatura interna, in modo tale da automatizzare le fasi di spegnimento e di accensione della caldaia soltanto in determinati orari ed entro una temperatura ambiente massima di 20°C. Gli impianti di riscaldamento di ultima generazione prevedono l'installazione di valvole termostatiche sui radiatori. Quanto sono importanti? Molto, perchè queste consentono di regolare la temperatura in ogni singola stanza escludendo il radiatore dall'impianto non appena viene raggiunta la temperatura desiderata. Le valvole termostatiche consentono di ottenere un risparmio fino al 10% del consumo di gas e sono installabili sia sugli impianti di riscaldamento centralizzati e sia su quelli autonomi. Per chi possiede una vecchia caldaia? Chi sostituisce la vecchia caldaia con una nuova tradizionale o a condensazione può scegliere se usufruire della detrazione fiscale del 50% (interventi di recupero del patrimonio edilizio) o della detrazione del 65% (interventi di riqualificazione energetica). Vediamo le differenze e le procedure per accedervi: -Detrazione fiscale del 50% La detrazione fiscale sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio di cui all'art. 16 bis del TUIR maggiorata del 50% (Interventi di ristrutturazione edilizia) è stata prorogata fino al 31/12/2014 con limite massimo di spesa di 96 mila euro. -Detrazione fiscale del 65% La legge di stabilità 2014 (Legge 27 dicembre 2013, n° 147) - Riqualificazione energetica) è stata prorogata fino al 31/12/2014 e restano invariati i limiti di spesa in vigore. Si parla molto di caldaie a condensazione. Di che si tratta? Le nuove caldaie a condensazione disponibili in 24/28/30/35 Kw assicurano un rendimento energetico elevato con ridotti consumi di gas, fino al 35%. Le basse emissioni inquinanti in classe 4 o 5 secondo la norma UNI EN 483 assicurano un ambiente più pulito per la nostra salute. Sono state inoltre prorogate per tutto il 2014 le detrazioni fiscali del 50% relative alle ristrutturazioni edilizie ed il 65% relative agli interventi di efficienza/risparmio energetico. Le caldaie a condensazione sono in classe A, 4 stelle di rendimento come da D.P.R. 92/42/EEC, e sono di dimensioni ridotte per adattarsi a qualsiasi spazio. La caldaia a condensazione sfrutta anche il calore dei fumi di scarico, ottenendo un risparmio del 35% superiore rispetto ad una normale caldaia.

Ariston serie “Genius Premium Evo” esempio di caldaia a condensazione di tipo “Murale”.

Ringraziamo Marco per tutte le sue preziose informazioni e buon risparmio a tutti!

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Mozart news

di Cristiana Sottile

Iscrizioni… al via!

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iscrizione a scuola costituisce un momento importante nella vita di ogni singolo individuo. Per un genitore, veder crescere i propri figli è normale, ma iscriverli al corso di stupuò creare una certa……ansia! Ci si chiede sovente: “è la scuola giusta?.....Quale percorso didattico scelgo? Il tempo ordinario o quello pieno?”….. Domande normali in questo periodo dell’anno, rese però più frequenti a causa della procedura informatica che può suscitare qualche dilemma a chi non è particolarmente esperto con il PC! Per questo ho deciso di citare la normativa vigente che disciplina le iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2014/2015.

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca Dipartimento per l’Istruzione Direzione generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica Circolare n° 28 Roma 10-01-2014 Prot. 206 Premessa “ Il termine di scadenza per le iscrizioni alle scuole dell’infanzia, alle prime classi delle scuole del primo ciclo, alle prime classi del secondo ciclo, ivi comprese quelle relative ai percorsi di istruzione e formazione professionale erogati in regime di sussidiarietà integrativa e complementare dagli istituti professionali è fissato al 28 febbraio 2014. Le domande possono essere presentate dal giorno 03 febbraio 2014.” Iscrizioni on line “In base a quanto disposto dalla legge n. 135/2012, recante “Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica”, le iscrizioni dovranno essere effettuate esclusivamente on line, per tutte le classi iniziali dei corsi di studio. Sono escluse da tale procedura le iscrizioni alla scuola dell’infanzia.” Adempimenti delle famiglie “Le famiglie per poter effettuare l’iscrizione on line devono: • Individuare la scuola di interesse (anche attraverso l’aiuto di “Scuola in Chiaro”); • Registrarsi sul sito www.iscrizioni.istruzione.it seguendo le indicazioni presenti. La funzione di registrazione sarà attiva a partire dal 27 Gennaio 2014, con anticipo rispetto all’apertura delle procedure di iscrizioni on line (3 Febbraio 2014); • Compilare la domanda in tutte le sue parti. Le famiglie registrano e inviano la domanda d’iscrizione alla scuola di destinazione attraverso il sistema “Iscrizione on line”, raggiungibile dal sito del MIUR o, preferibilmente, dall’indirizzo web www.iscrizioni.istruzione.it in modo diretto; • Il sistema “Iscrizione on line” si farà carico di avvisare le famiglie, via posta elettronica, in tempo reale dell’avvenuta registrazione o delle variazioni di stato della domanda. La famiglia, inoltre, attraverso una funzione web potrà in ogni momento seguire l’iter della domanda inoltrata. Si segnala che, in caso di genitori separati o divorziati con affidamento non congiunto, la domanda di iscrizione presentata on line deve essere perfezionata presso la scuola entro l’avvio del nuovo anno scolastico.”

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di Diego Racino

Movimento Difesa del Cittadino

Equitalia: attività di riscossione a gonfie vele e le famiglie pagano a rate ...

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Eccoci di nuovo a parlare di un argomento scottante come quello di EQUITALIA. Movimento Difesa del Cittadino prosegue il suo impegno nell’assistenza ai cittadini che si trovano a dover affrontare le pratiche e le cartelle esattoriali che si vedono recapitare e che si riferiscono a diverse cause di pagamenti arretrati insoluti. Grazie anche alle battaglie portate avanti dalle associazioni in difesa dei consumatori, la società Equitalia ha promosso la possibilità di rateizzare gli importi dovuti dai cittadini. Gli incassi, grazie all’attività di riscossione di Equitalia, sono stati di 7,1 miliardi nel 2013 e di 55 miliardi dal 2006 a oggi.

“La nostra attività dal 2006 a oggi, ha registrato un aumento significativo delle riscossioni rispetto alla gestione precedente affidata alle società private. Da una media di 3,2 miliardi all’anno, registrata prima della nascita di Equitalia, si è passati a una media di quasi 8 miliardi per un totale di circa 55 miliardi in 7 anni”, specificano in una nota. Un ruolo importante nell’attività della società l’hanno avuto le dilazioni di pagamento: sono 398 mila le rateizzazioni concesse da Equitalia lo scorso anno per un valore che supera i 2,9 miliardi di euro. “Complessivamente le rateizzazioni attive sono 2,2 milioni per un ammontare di 24,7 miliardi di euro e rappresentano pià del 50% del valore del riscosso”, presegue la nota. “Grazie alle nuove norme si sta ponendo massima attenzione ai casi critici di oggettiva difficoltà economica e le procedure di recupero, come negli anni passati, si stanno concentrando sulle fasce di inadempienza più elevate, cioè nei confronti di quei contribuenti recidivi che per anni hanno sottratto al fisco ingenti risorse a danno di tutta la collettività. Oggi circa i due terzi del riscosso proviene da debitori che hanno importi da pagare superiori a 50 mila euro”.

sibilità di ottenere un piano straordinario di rateizzazione fino a 120 rate (10 anni), mentre in precedenza il limite era quello del piano ordinario a 72 rate. L’importo minimo di ogni rata è, salvo eccezioni, pari a 100 euro. I piani di rateizzazione sono alternativi per cui in caso di mancata concessione di una dilazione straordinaria, si può chiedere una rateazione ordinaria. Una volta ottenuta la rateizzazione, e finché i pagamenti sono regolari, il contribuente non è più considerato inadempiente con gli enti creditori ed Equitalia non iscrive fermi o ipoteche, né attiva qualsiasi altra procedura cautelare ed esecutiva. Inoltre con una rateizzazione in corso è possibile richiedere il Durc (Documento unico di regolarità contributiva) e il certificato di regolarità fiscale per poter lavorare con le pubbliche amministrazioni.

La metà delle riscossioni è a rate “Nel 2013 più del 50% delle riscossioni è avvenuto tramite il pagamento dilazionato delle cartelle”.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito: MDC ROMA 10 www.mdcroma13.org oppure scrivere una mail a: spotelloroma10@gmail.it o contattarci su MDC ROMA10

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Nel 2013 sono state 398.000 le rateizzazioni concesse da Equitalia, a imprese e cittadini, per un valore che supera i 2,9 miliardi di euro. Le dilazioni sono oggi lo strumento più utilizzato dai contribuenti per fare fronte al pagamento delle cartelle esattoriali. Dal 2008, anno in cui le rateizzazioni sono diventate di competenza di Equitalia, ne sono state concesse 2,2 milioni per un ammontare di 24,7 miliardi di euro. Più dei due terzi di quelle in essere (77,2%) riguarda persone fisiche e il restante 22,8% società. Il 71% delle rateizzazioni riguarda debiti fino a 5 mila euro, il 25,8% debiti tra 5.000 e 50.000 euro e il 3,2% oltre 50.000 euro. Le modalità per pagare a rate le cartelle sono state ampliate dalle nuove norme introdotte nella seconda metà del 2013 con la pos-

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Mestieri

A cura della Citta’ dei Mestieri

Franchising: un nuovo modo di fare impresa

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Un imprenditore, una impresa, un marchio e un “distributore” di servizi e/o beni. L’unione fa la forza anche e soprattutto nel campo del lavoro. Un’idea nuova, per certi versi elettrizzante e che permette, ad una singola persona o a un gruppo, di avviare un’attività partendo non da zero ma con il supporto di un marchio già affermato alle spalle. Affiliante ed affiliato, si trovano in questo modo a collaborare nel campo occupazionale. Accade così che l’azienda madre, che può essere un produttore o un distributore di prodotti o servizi di una determinata marca od insegna, concede all’affiliato, il diritto di commercializzare i propri prodotti utilizzando l’insegna dell’affiliante oltre ad assistenza tecnica e consulenza sui metodo di di lavoro. In cambio l’affiliato si impegna a rispettare standard e modelli di gestione e produzione stabiliti. In genere, tutto questo viene offerto d a l l ’a f f i l i a nt e all’affiliato in cambio del pagamento di una percentuale sul fatturato e/o di una commissione di ingresso insieme al rispetto delle norme contrattuali che regolano il rapporto. I marchi, sono i più disparati. Non c’è infatti settore che non sia investito da questa nuova formula. La parte del leone la fanno i settori abbigliamento e ristorazione e l’ambito è in continua espansione con un numero elevatissimo di aziende in franchising che supera le 54mila. Per tuffarsi in un simile progetto è fondamentale informarsi su leggi, finanziamenti e tendenze. Aprire un punto vendita vuol dire spaziare oltre che nell’abbigliamento e nella ristorazione, anche nel settore viaggi, elettronica, sport, yogurteria, gelateria, piadinerie etc... Sono numerose inoltre le aziende che organizzano corsi di formazione per quanti intendono utilizzare il proprio marchio. In questo caso, si tratta di un ulteriore segno di serietà da parte del “distributore”.

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Qualche idea? Basta connettersi ai siti dei marchi più in voga e si scopre il franchising a portata di mouse. Gli investimenti partono anche da cifre medio basse:10 o 20mila euro. Ma come avere un finanziamento? Sono ormai numerosi gli Istituti di credito che vanno incontro alle intenzioni di neo imprenditori. I tempi di erogazione degli investimenti sono anche brevi. Intesa San Paolo, Ubi Banca, Unicredit, BNL-BNP PARIBAS, Gruppo Carige, sono alcuni degli Istituti disponibili. Una cosa è certa e indispensabile: la consulenza di un esperto per poter essere indirizzati al meglio nella scelta di quella che potrebbe essere l’occasione della vita.

Le news dalla città dei mestieri Agevolazioni per le aziende che assumono over 50: perdere il posto di lavoro non più giovanissimi e rimettersi in gioco. È una delle situazioni, purtroppo, sempre più frequenti. Con una circolare, la 11/2013, l’Inps comunica che imprese, cooperative e aziende, possono ottenere incentivi se assumono persone in età superiore ai 50 anni. Questi ultimi devono essere disoccupati da oltre 12 mesi. L’agevolazione consiste nella riduzione del 50 per cento della contribuzione datoriale per la durata di 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato e di massimo 12 mesi per quelle a tempo determinato. Per richiedere le agevolazioni, le imprese devono inoltrare all’Inps una comunicazione telematica, riempiendo il modulo 92/2012 dell’Istituto di previdenza (www.inps.it).

Città dei Mestieri e delle professioni di Roma e del Lazio - Via del Sommergibile 11 - 00122 Ostia Lido Roma Orari di apertura al pubblico: Martedì 14.30 – 17.30 - Mercoledì e Venerdì 10.00 – 13.00 Tel. 06.5672763 – 06.671073150 - municipio10@cittadeimestieri.lazio.it - www.cittadeimestieri.lazio.it città dei mestieri e delle professioni Municipio X


Anna Maria De Calisti commercialista

Scadenzario Fiscale

Marta Montini consulente del lavoro

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o Studio De Calisti A.M. e Montini M. saluta tutti i Lettori che si inoltrano nello scadenzario fiscale di Febbraio 2014. Il detto popolare del mese “Febbraio corto ed amaro” aiuta ancora una volta ad affrontare ulteriori scadenze fiscali. Chi non ha potuto pagare omettendo imposte e ritenute (non versate o versate in misura insufficiente entro il 16 gennaio 2014), con l’opportuno calcolo può ravvedersi entro il 17 febbraio. Lo Studio rammenta che avendo dipendenti o collaboratori occasionali, la scadenza del 17 febbraio prevede: IRPEF, Ritenuta d’acconto, contributi INPS.

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In riferimento ai Titolari di Partita Iva iscritti nell’albo Artigiani o Commercianti, la scadenza del 17 febbraio prevede i contributi INPS relativi al 4° trim. 2013 mentre la liquidazione INAIL del premio annuale 2013 – 2014 è stata prorogata al 16 maggio 2014. Inoltre, entro il 17 Febbraio coloro che sono titolari di Partita Iva e si trovano sotto un regime IVA mensile dovranno effettuare il versamento. Entro il 17 febbraio non per tutti c’è il versamento della TOBIN TAX, l’imposta sulle transazioni finanziarie.

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Con la scadenza del 27 Febbraio coloro che ne sono soggetti, devono presentare gli elenchi riepilogativi Intrastat.

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Si rammenta ai Lettori che entro il 31 gennaio si deve pagare il bollo auto e l’imposta di registro per coloro che hanno dei contratti di locazione in essere, stipulati o rinnovati con decorrenza 01 gennaio 2014.

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Si rammenta ai Lettori che entro il 28 Febbraio per i titolari di Partita Iva con particolari condizioni di fatturato, devono presentare la Comunicazione IVA per l’anno 2013. Inoltre entro tale data i datori di lavoro dovranno consegnare ai dipendenti il CUD 2014 e per i collaboratori il Sostituto di imposta dovrà rilasciare una certificazione a fronte delle ritenute versate per il 2013.

in qualità di CAF CGN lo Studio è abilitato a fornire ulteriori servizi tra cui: 730 per coloro che sono dipendenti, collaboratori, pensionati ISEE, RED, Detrazioni ecc. Gestione Badanti e Colf Studio De Calisti Anna Maria - Via Leonardo Mellano 72 - 00125 Roma - 06/52352585 cell. 3333087137 e-mail: amdec@libero.it

Numeri utili per le emergenze AMBULANZA CARABINIERI sede di ostia SEDE DI ACILIA SEDE DI CASALPALOCCO POLIZIA SEDE DI OSTIA POLIZIA MUNICIP. DI OSTIA

CENTRO ANTIVELENI POLICLINICO GEMELLI POLICLINICO UMBERTO I BAMBIN GESU’ ROMA CAPITALE ACEA Acqua da fisso o nel distretto da cellulare o fuori distretto ACEA Luce da fisso o nel distretto da cellulare o fuori distretto

06 3054343 06 490663 06 68592763 06 06 06 800 130 331 06 45408123 800 130 336 06 45400396

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118 112 06 56308127 06 52350109 06 5053553 113 06 5636011 06 67696250 -51 FAX 06 67696228 MAIL seg13.polizialocale@comune.roma.it VIGILI DEL FUOCO 115 SEDE DI OSTIA 06 5601960

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TABLET Roma è una rivista Free Press mensile d’informazione, attualità, cultura, spettacolo, moda, natura, distribuita gratuitamente nei quartieri di OSTIA, CASALPALOCCO, AXA, MADONNETTA, INFERNETTO, ACILIA, EUR, TORRINO, SPINACETO, MOSTACCIANO,TALENTI. I diritti di produzione sono riservati. É consentita la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari solo se autorizzata in forma scritta da Simona Fiore Editore. Reg. Trib. Di Roma n°296/2012 del 19/10/2012 P.Iva/Cod. Fisc. 12122131001

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Rione Rinascimento News Le nuove realizzazioni residenziali del Gruppo Pietro Mezzaroma & Figli sono dotate di sistemi tecnologici all'avanguardia tutti volti al risparmio energetico e al benessere del cittadino sia dal punto di vista economico che quello eco sostenibile. Il rispetto per l'ambiente e per il mantenimento e il recupero del territorio sono i nuovi criteri con cui si affrontano le moderne opere architettoniche. Uno dei sistemi più interessanti è quello del recupero delle acque piovane e la loro rigenerazione ai fini condominiali e parzialmente domestici determinanti un risparmio stimato intorno al 30% dei consueti consumi. Per questo progetto il Gruppo si avvale della collaborazione dell'azienda Rehau, che fornisce prodotti in materiale polimerico in vari campi tra cui l'edilizia a risparmio energetico. La sua filosofia per quanto riguarda l'acqua è ispirata a criteri di economicità e sostenibilità che si traducono appunto in moderni sistemi di trattamento e recupero dell'acqua piovana. nel rispetto dell'esigenza di preservare la falda acquifera, con l'obiettivo di decongestionare le condutture di scarico e offrire al contempo un contributo significativo alle misure di protezione contro le inondazioni. L'azienda nata in Germania ha sviluppato una certa sensibilità ai problemi legati alla crescente cementificazione dei terreni per via della costruzione di edifici, strade e altre infrastrutture che hanno causato inevitabilmente l'impermeabilizzazione del suolo. Nelle aree a forte densità abitativa l'acqua piovana non riesce più a penetrare nel terreno e trova il suo sbocco in fognature, fosse di scolo e impianti di depurazione, che però possono risultare insufficienti a contenerle. Una situazione che aumenta il rischio di inondazioni. I loro centri di ricerca hanno quindi studiato una soluzione che può essere adottata semplicemente a qualsiasi livello, non solo per grandi iniziative residenziali, e hanno stabilito come le acque meteoriche possono essere raccolte e disperse, utilizzando vari sistemi che di seguito illustriamo.

Rappresentazione grafica del ciclo dell’acqua del sistema Rehau.

UTILIZZO DELL'ACQUA PIOVANA Partendo da un principio sacrosanto che è l'importanza dell'acqua nella nostra vita e che le riserve di acqua potabile sulla terra sono limitate, una soluzione per contribuire a preservare questa preziosa risorsa è utilizzare l'acqua piovana al posto della costosa acqua potabile. Raccogliendo questa acqua in un serbatoio centrale e distribuendola alle abitazioni attraverso una pompa è possibile utilizzarla a costo zero per lo scarico del WC e per la lavatrice, risparmiando così l'acqua potabile.

Uno dei balconi di Rione Rinascimento servito dal sistema di riuso delle acque piovane.

Acqua piovana per l'irrigazione del giardino Con il sistema RAURAIN è possibile realizzare in modo semplice e rapido un impianto completo che consente di sfruttare l'acqua piovana per irrigare il giardino. Dal momento che all'interno dell'abitazione non sono necessari interventi, questo impianto è facilmente installabile anche in vecchie costruzioni.

Acqua piovana per la casa Per ottimizzare il risparmio di acqua potabile è possibile sfruttare l'acqua piovana non solo per innaffiare il giardino, ma anche all'interno delle case, ad esempio per lo scarico del WC, per lavare i piatti e se lo si desidera anche per fare il bucato.

Rausikko-Box, serbatoio modulare per lo stoccaggio e la distribuzione delle acque.


Progetto prof. arch. Paolo Portoghesi

Ufficio Vendite “Sala Rinascimento”

via Dario Niccodemi 102, 00137 Roma info 06.87132554

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