Innovation Factory dal business dream al business plan

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Iniziativa realizzata da Sviluppo Basilicata SpA nell’ambito del Progetto FIDIBE (wp 3.2) Programma SEE 2007-2013 Raffaele Ricciuti - Amministratore Unico Responsabile attività locali di progetto: Vittorio Simoncelli - Responsabile Area Progetti Sviluppo Basilicata SpA Sviluppo Basilicata SpA Project Team: Valentino Abbatantuono, Maria Giovanna Lecce, Assunta Lo Tito, Gaetano Torchia, Annamaria Verrastro Analisi ed elaborazione testi: Maria Giovanna Lecce - Area Progetti Sviluppo Basilicata SpA Traduzione: Manuela Lapenta Coordinamento editoriale: Annamaria Verrastro - Communication Service Sviluppo Basilicata SpA

Sviluppo Basilicata SpA Sede legale ed operativa Via Centomani, 11 85100 Potenza Tel. +39 0971 50661 Fax +39 0971 506664 Ufficio di Matera Rioni Sassi Recinto I° Fiorentini 75100 Matera Tel. +39 0971 50661 Fax +39 0971 506655 Incubatori d’impresa » Area Industriale Alta Val D’Agri di Viggiano 85050 Grumento Nova Tel. +39 0975 311343 Fax +39 0975 350174 » Rioni Sassi area Civita (in corso di avviamento) Via San Nicola del Sole 75100 Matera info@sviluppobasilicata.it www.sviluppobasilicata.it Ci scusiamo anticipatamente per eventuali errori o inesattezze contenute nel testo Progetto grafico: BEAT di Giovanni Brienza - Potenza Finito di stampare nel mese di dicembre 2010



Il progetto FIDIBE in Basilicata (Val d’Agri) Il presente Studio è realizzato da Sviluppo Basilicata nell’ambito del Progetto comunitario FIDIBE - Sviluppo di Business Park Innovativi, finalizzato a favorire l’innovazione e l’imprenditorialità nell’area di cooperazione transnazionale SEE South East Europe, attraverso l’attivazione di partnership transnazionali e di azioni congiunte su questioni strategiche. In Basilicata l’azione del progetto FIDIBE viene espletata da Sviluppo Basilicata nel territorio target del Comprensorio della Val d’Agri. Attualmente, mentre è ancora in corso l’attuazione del progetto, la società ha realizzato: •

la presente pubblicazione costituita dallo Studio del potenziale innovativo della Basilicata e dalla Best practice Innovation Factory

lo start up dell’Incubatore d’Impresa nella Zona Industriale Alta Val D’Agri la cui presenza può consentire di interpretare al meglio le esigenze dell’area.

È prevista inoltre la redazione del Manuale operativo dell’IBP (Innovative Business Park) che potrà essere utilizzato sia come guida per la creazione di nuovi parchi che per l’ampliamento di parchi già esistenti. L’azione del progetto si colloca in coerenza con la Strategia Regionale per la ricerca e l’innovazione per il periodo di programmazione 2007-2013 che mira a “migliorare le condizioni di contesto” promuovendo azioni volte a sostenere progetti di ricerca ed iniziative innovative svolte, anche congiuntamente, da imprese e dagli attori della ricerca (Università, enti di ricerca, centri per l’innovazione, centri per il trasferimento tecnologico) verso i quali Sviluppo Basilicata pone particolare attenzione in relazione all’attivazione di partnership con riferimento anche alla possibilità di realizzazione di un distretto energetico per lo sviluppo di imprese innovative. Nel corso delle fasi di pianificazione delle attività locali del progetto, come previsto, è stato costituito un gruppo di lavoro (RNM - Regional Network Meeting) composto da appartenenti al sistema industriale, scientifico e della ricerca, delle istituzioni, dell’università, delle associazioni/fondazioni e delle imprese presenti sul territorio. Il RNM è stato concepito sin dall’inizio come strumento a più voci in modo da potersi avvalere della molteplicità di contributi per orientare le proposte di progetto a livello territoriale e mantenere un’attenzione costante sulle tematiche dell’impresa innovativa nel territorio della Val D’Agri. Si ringraziano tutti gli stakeholder aderenti al progetto e, in particolar modo, Basilicata Innovazione iniziativa nata dall’accordo di AREA Science Park, primo Parco Scientifico e Tecnologico d’Italia, e Regione Basilicata. Basilicata Innovazione offre agli imprenditori e ai ricercatori lucani servizi e strumenti ad alto valore aggiunto a supporto della competitività del sistema imprenditoriale e della valorizzazione della ricerca e, grazie al suo “Incubatore di primo miglio”, continuerà a fornire, nell’ambito del progetto FIDIBE, linee guida e spunti utili a raggiungere gli obiettivi prefissati. Raffaele Ricciuti Amministratore Unico Sviluppo Basilicata SpA

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INDICE A) Executive summary

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B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

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C) Considerazioni di politica regionale per le migliori pratiche

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D) Bibliografia

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3 Innovation Factory: dal business dream al business plan


4 Innovation Factory: dal business dream al business plan


A) Executive summary L’assenza di business park operativi sul territorio lucano ha determinato la necessità di individuare un’infrastruttura di supporto che fosse in grado, ad un tempo, di suggerirci i criteri necessari proprio alla definizione di business park o di una struttura similare e di fornirci, al contempo, un esempio di buona pratica per la nostra regione. A tale scopo è stato selezionato l’Incubatore di Primo Miglio di Innovation Factory, in Friuli Venezia Giulia che, sebbene sia fisicamente distante dalla nostra regione, costituisce una pratica esportabile sul territorio locale. Il 24 aprile 2009 la Regione Basilicata e Area Science Park – Innovation Factory hanno sottoscritto un protocollo di collaborazione per la realizzazione di un progetto denominato “Basilicata Innovazione” che prevede la creazione di un nuovo ente regionale deputato alla fornitura di strumenti e servizi per il sostegno della competitività delle PMI, il potenziamento del settore della ricerca nel nostro territorio e la creazione di un incubatore innovativo, costruito sul modello di Innovation Factory. Fig. 1 - Posizione geografica del Friuli Venezia Giulia e della provincia di Trieste

L’“incubatore di primo miglio” Innovation Factory è qui proposto come migliore pratica soprattutto per gli eccezionali risultati conseguiti nel campo del sostegno allo sviluppo e del supporto alle PMI innovative, al fine di promuovere l'innovazione e accrescere il potenziale innovativo e la competitività del territorio. 5 Innovation Factory: dal business dream al business plan


A) Executive Summary

Innovation Factory fornisce assistenza in tutte le fasi del processo di sviluppo che vanno dal concepimento dell’idea imprenditoriale, attraverso la definizione del business plan, fino all’ingresso nel mercato, riducendo i possibili rischi grazie allo sviluppo di competenze imprenditoriali e alla trasformazione del "potenziale" imprenditore nell’imprenditore vero e proprio, portatore di una idea capace di penetrare il mercato. Come anticipato precedentemente, Innovation Factory è localizzato in Friuli Venezia Giulia, in provincia di Trieste, all’interno di Area Science Park. Area Science è ritenuto il più importante parco scientifico e tecnologico d’Italia e consta di due campus che si trovano rispettivamente a Padriciano e Basovizza. Fig. 2 - Posizione geografica di Padriciano e Basovizza

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A) Executive Summary

Fig. 3 - Campus di Padriciano

Fig. 4 - Campus di Basovizza

Innovation Factory accoglie futuri imprenditori interessati a realizzare un proprio progetto d’impresa e partecipa insieme a loro ai percorsi necessari per trasformare un'idea innovativa in un business di successo. Le attività dell’incubatore mirano alla creazione e allo sviluppo di una nuova attività imprenditoriale ed, infatti, a seguito di una selezione iniziale, Innovation Factory Innovation Factory: dal business dream al business plan

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A) Executive Summary

fornisce lo spazio e i servizi necessari ad affrontare la prima e più delicata fase di definizione e verifica degli aspetti tecnologici, commerciali, legali ed economici dell’idea imprenditoriale. Innovation Factory offre l’opportunità di sviluppare un’idea innovativa in un ambiente estremamente stimolante come quello di AREA Science Park. I contatti stabiliti da AREA con i migliori gruppi di ricerca a livello internazionale, la propria rete di relazioni, derivante dall’esperienza maturata nel campo del trasferimento tecnologico alle aziende, l’esclusivo spirito imprenditoriale, i servizi di informazione brevettuale e documentale, l’alto livello di formazione manageriale ed economico-finanziaria disponibile grazie alla collaborazioni con le migliori scuole di economia del mondo, fanno di Innovation Factory l’ambiente ideale in cui trasformare il sogno di una vita in una impresa reale. Un business coach, inoltre, accompagna i futuri imprenditori lungo il percorso di sviluppo personale, partecipando attivamente alle loro sfide e aiutandoli a raggiungere l’obiettivo finale: la creazione di un’azienda con una forte prospettiva di successo. La collaborazione con Innovation Factory si articola in 3 fasi: Fase 1. Valutazione dell’idea imprenditoriale: il proponente sottopone al comitato tecnico - scientifico di Innovation Factory la descrizione della propria idea imprenditoriale e il piano di attività propedeutiche alla nascita della nuova impresa. Fase 2. Pre-incubazione: una volta accolta la proposta e sottoscritta la convenzione per l’avvio e la gestione del “Gruppo di Sviluppo” della futura impresa, Innovation Factory mette a disposizione spazi adeguatamente attrezzati e avvia le diverse attività in programma. Innovation Factory assiste il futuro imprenditore offrendo i servizi e le risorse necessarie a concludere con successo il percorso verso la creazione di una nuova impresa. Fase 3. Costituzione dell’impresa: quando sussistono le condizioni di sostenibilità economica e di autonomia operativa, il proponente e Innovation Factory avviano la fase finale di costituzione della nuova impresa. Innovation Factory partecipa con una quota di minoranza e concorda con il proponente i meccanismi di way-out più opportuni. Il percorso di pre-incubazione e di sostegno alla neo-impresa dura al massimo 3 anni.

8 Innovation Factory: dal business dream al business plan


B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche Innovation Factory è situato all’interno di AREA Science Park, a Trieste. Creato nel 1978, Area Science Park è il primo parco tecnologico e scientifico multisettoriale d’Italia ed è uno dei più grandi d’Europa. Gli azionisti di Innovation Factory Scrl sono: 1. Consorzio per l’Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste; 2. Sincrotrone Trieste ScpA - un Laboratorio Multidisciplinare sulla Luce di Sincrotrone che accoglie ricercatori in varie discipline e in diversi campi di applicazione (ulteriori informazioni su http://www.elettra.trieste.it/info/it-index.html); 3. Incubatore Bic Friuli Venezia Giulia Spa (ulteriori informazioni su http://www.incubatori.fvg.it/). È diretto dal Consorzio per la gestione di Area Science Park, riconosciuto dal MIUR come Ente Pubblico Nazionale di Ricerca di primo livello. Opera a livello locale e nazionale per promuovere la competitività imprenditoriale e territoriale, supportando il trasferimento tecnologico e incoraggiando l’internazionalizzazione e la formazione imprenditoriale. Il parco, composto da due campus (Padriciano e Basovizza), gioca un ruolo fondamentale nella fase di start-up e di sviluppo di centri, aziende e istituti operanti nel campo della ricerca scientifica, del trasferimento tecnologico e della fornitura di servizi qualificati in settori quali: scienze naturali, biotecnologie per l’agricoltura e per l’industria alimentare, diagnostica, tecnologie biomediche, fisica, materiali e nanotecnologie, IT, elettronica e telecomunicazioni, energia e ambiente, ecologia marina, ecc. Il campus di Padriciano ospita la sede centrale di AREA Science Park e di Innovation Factory, oltre ad altre 62 attività appartenenti a diversi settori commerciali, mentre il campus di Basovizza ospita 22 aziende del settore high-tech. Nel corso della sua trentennale esperienza, AREA Science Park ha sviluppato una serie di progetti regionali, europei ed internazionali perseguendo la sua mission, quella, cioè, di offrire un punto di riferimento nazionale per il trasferimento tecnologico e di migliorare la competitività sia a livello regionale che nazionale. È uno dei pochi parchi scientifici e tecnologici a livello internazionale che si fonda su servizi personalizzati e “face-to-face”, piuttosto che sul tradizionale approccio immobiliare. Le strategie di innovazione di AREA hanno ottenuto riscontri positivi a livello nazionale, collocandosi tra i primi 100 casi di “Migliore Amministrazione”, ma anche a livello internazionale, ricevendo il riconoscimento di “Migliore Pratica Europea” per due dei suoi progetti: 1. SISTER: il primo progetto italiano dedicato alla ottimizzazione delle competenze dei sistemi di ricerca regionale sul mercato e 2. Innovation Network: un network di “Centri di Competenza” speciaInnovation Factory: dal business dream al business plan

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B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

lizzati nei principali settori economici. È il primo network italiano per il trasferimento tecnologico in grado di monitorare e valutare i bisogni di innovazione delle aziende. Durante il suo processo di crescita, AREA ha sviluppato una grande quantità di competenze specifiche (progettazione e gestione del Parco Scientifico e Tecnologico, creazione di sistemi basati su conoscenze autosufficienti e di programmi educativi rivolti a giovani e studenti di tutti i livelli, a manager nel campo R&S, a imprenditori esistenti e potenziali) ed ha avviato numerosi progetti regionali ed internazionali, quali ad esempio: »» Sister - Liaison Office – dedicato alla valorizzazione della ricerca per la crescita del territorio; »» Innovation Network – che ha creato sul territorio regionale una struttura stabile al servizio delle PMI, dedicata al trasferimento di conoscenze e di tecnologie e a stimolare la nascita di progetti di innovazione; »» Innovation Campus – la Scuola di formazione avanzata per i professionisti del trasferimento tecnologico; »» DOMOTICA FVG – che mira all’uso di tecnologie per migliorare la qualità della vita, sia in ufficio che a casa; »» EURAXESS-Researchers in Motion – il nuovo progetto per la mobilità dei ricercatori europei; »» Enterprise Europe Network - la nuova rete europea di servizi alle PMI promossa dalla Direzione Generale Impresa e Industria della CE e finanziata dal programma CIP - Programma Quadro per la Competitività e l’Innovazione; »» IUSES – il progetto che promuove tra gli studenti e gli insegnanti delle scuole superiori un uso più efficiente dell’energia nella vita di tutti i giorni; »» MIT - Massachusetts Institute of Technology of Boston – una linea diretta con il Massachusetts Institute of Technology di Boston (USA), volta a promuovere in maniera più efficace la nascita di imprese spin-off della ricerca e a facilitare lo sviluppo dell’innovazione; »» Strategic Business Insights – le PMI e gli istituti di ricerca richiedono questo tipo di servizio al fine di sostenere nuovi prodotti o nuovi processi, nuove tendenze di sviluppo, investimenti per nuove opportunità imprenditoriali. Dopo aver ottenuto risultati positivi grazie ai progetti dedicati alle esigenze della ricerca universitaria e dell’innovazione imprenditoriale, AREA Science Park ha risposto al crescente bisogno di realizzare un progetto per lo sviluppo di start-up, che potesse fungere da ponte tra il potenziale della ricerca universitaria (idee imprenditoriali potenziali) e le esigenze del mondo imprenditoriale (bisogni di innovazione delle aziende).

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Nel 2006, AREA Science Park ha fondato Innovation Factory, un incubatore di primo miglio a disposizione di futuri imprenditori interessati a realizzare un proprio progetto d’impresa: “creare un’azienda da una idea innovativa”. Innovation Factory: dal business dream al business plan


B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

Di seguito è riportato uno schema che riassume le competenze e i 4 pilastri di AREA Science Park: Innovation network, Innovation Factory, Innovation Campus e Sister. Fig. 5 - Le competenze e i 4 pilastri di AREA Science Park

Gli indicatori che seguono riassumono l’impatto economico del consorzio Area Science Park ed evidenziano le ricadute estremamente positive sul territorio del Friuli Venezia Giulia (dati aggiornati al 2009): Trasferimento tecnologico e valorizzazione della ricerca accademica: »» 2.700 aziende coinvolte; »» 1.630 interventi di innovazione implementati; »» 93 brevetti depositati dalle imprese; »» 7,72% di crescita del fatturato attribuibile all’intervento di AREA; »» 5,47% di crescita occupazionale attribuibile all’intervento di AREA; »» 427 interventi di valorizzazione; »» 46 brevetti depositati dalla ricerca accademica; Innovation Factory: dal business dream al business plan

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B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

»» 11.000 ore di formazione; »» 1.500 partecipanti. Management del PST: »» 2.430 risorse di staff; »» 72% del personale in possesso del diploma di laurea; »» 10% di incremento annuale dell’occupazione; »» 7% di aumento annuale del volume d’affari; »» tasso di successo degli start-up nati con Area Science Park del 94%; »» ROI e ROE migliori rispetto alla aziende italiane. L’idea di creare Innovation Factory nasce dalla convinzione che in Italia, e nel Friuli Venezia Giulia in particolare, esistono sia capitali di rischio che investitori privati. Numerosi programmi regionali, nazionali ed internazionali già esistenti prevedono il supporto finanziario allo sviluppo di “idee innovative”, ma non forniscono assistenza tecnica ai futuri imprenditori tanto nella fase di creazione dell’idea imprenditoriale che nella fase di creazione della società e di ingresso nel mercato. L’assenza di assistenza e supporto si evince anche in una percentuale piuttosto significativa di fallimenti di nuove idee, sia in fase iniziale che in fase di sviluppo, dovuta anche alla mancanza delle competenze professionali specifiche necessarie ai nuovi imprenditori che vogliono accedere con successo al mercato. Innovation Factory interviene proprio nella fase più cruciale, quella di preincubazione (pre-seed) e continua ad assistere l’imprenditore fino alla fase di sviluppo aziendale (start-up), che corrisponde all’ingresso nel mercato e alla definizione delle quote di mercato. La tabella 1 ripercorre le tappe principali in ordine cronologico, a partire dalla fondazione di Area Science Park e di Innovation Factory. Tab. 1 - Tappe principali dalla creazione di AREA e Innovation Factory Data

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Descrizione

1976

In seguito al terremoto del 1976, la Regione Friuli ed il Governo italiano hanno stanziato i fondi necessari per la ricostruzione. In questo periodo è nata l’idea di creare una struttura, destinata a diventare in seguito Area Science Park, in cui la ricerca e l’industria fossero strettamente collegate, allo scopo di potenziare le istituzioni scientifiche già presenti sul territorio, come il Centro Internazionale di Fisica Teoretica (Ictp) di Miramare.

1978

Il Consorzio di gestione del Parco è stato istituito grazie alla stretta collaborazione tra il CNR, la Regione Friuli Venezia Giulia, la Provincia di Trieste, il Comune di Trieste e le Università di Udine e Trieste. L’ufficio centrale di Area Science Park si trova a 10 km dalla città. Innovation Factory: dal business dream al business plan


B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

1981

All’acquisto dei terreni da parte del Ministero degli Interni, avvenuto nel 1981, hanno fatto seguito la ristrutturazione dell’area e l’attrazione di imprese come possibili locatari.

1985

Area Science Park accoglie il suo primo locatario.

1999

Il consorzio è riconosciuto Ente Nazionale di Ricerca ed ottiene il permesso di aprire nuovi uffici non solo a Trieste, ma in tutta la regione.

2002

Apertura della sede decentrata di Pordenone.

2004

Apertura della sede decentrata di Gorizia.

2006

Nascita di Innovation Factory, l’incubatore di primo miglio di Area Science Park

Innovation Factory è rivolto a: »» ricercatori e gruppi di ricercatori che vogliono implementare il proprio progetto di start-up; »» imprenditori che vogliono partecipare alla creazione di nuove aziende nell’ambito delle ricerche condotte in collaborazione con gli istituti di ricerca presenti nell’area; »» giovani professionisti che vogliono sviluppare un’idea imprenditoriale innovativa. Innovation Factory offre i servizi tipici dell’incubatore d’impresa quali: unità attrezzate in maniera specifica, aiuto nella valutazione dell’idea imprenditoriale dal punto di vista tecnologico, commerciale, legale ed economico, oltre al supporto finanziario vero e proprio che prevede la possibilità di fornire il capitale iniziale. Per promuovere le iniziative imprenditoriali, Innovation Factory ed AREA Science Park, mettono a disposizione dei futuri imprenditori uffici specializzati in: »» reperimento di brevetti e documenti; »» analisi tecnica per la convalida del carattere innovativo dell’idea imprenditoriale; »» analisi di mercato e desk analysis. Questo tipo di analisi ha lo scopo di rilevare i punti di forza e di debolezza della proposta imprenditoriale; è utile alla valutazione e alla definizione delle attività cruciali nella fase di pre-incubazione, che sono strettamente collegate al successo della futura azienda. Le attività principali dell’incubatore sono la creazione e lo sviluppo di nuove aziende attraverso l’assistenza continua (capitale, supporto tecnico-professionale, manageriale e finanziario, servizi d’ufficio) che ha la finalità di trasformare un’idea innovativa (un ‘business dream’) in un modello imprenditoriale appropriato (un ‘business plan’) e a renderlo coerente con le potenziali esigenze del mercato (‘potential customers’). Innovation Factory: dal business dream al business plan

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B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

A differenza di altri incubatori, Innovation Factory non solo gestisce gli aspetti finanziari, ma sostiene anche l’imprenditore in tutte le fasi di sviluppo della società, fornendo assistenza tecnica nella fase di pre-seed, assistenza professionale nel reperimento fondi e servizi nella fase di incubazione, tutor specializzati sia interni che esterni a supporto dell’intero processo di sviluppo della società fino alla fase di espansione (posizionamento sul mercato e condivisione delle quote di mercato) per uscirne una volta che il ciclo di incubazione dell’azienda è completo e che la società è entrata nel mercato (figura 6). Fig. 6 - Ciclo vitale di uno start-up

Fonte: PolyTechnos Venture Partners

Il processo di incubazione è così articolato: »» Fase 1. Valutazione dell’idea imprenditoriale Il proponente sottopone al comitato tecnico - scientifico di Innovation Factory una descrizione della propria idea imprenditoriale e un business plan. »» Fase 2. Pre-incubazione Una volta passata la selezione, il proponente sottoscrive una convenzione e entra a far parte del “Gruppo di Sviluppo”. Da questo momento in poi, Innovation Factory assiste il futuro imprenditore nella realizzazione della sua idea. »» Fase 3. Creazione dell’impresa di start-up 14

Quando sussistono tutte le condizioni per cui il futuro imprenditore è in grado di operare in autonomia e di vendere il proprio prodotto ai primi clienti, InnoInnovation Factory: dal business dream al business plan


B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

vation Factory, insieme con il proponente, crea la nuova società. Una volta costituita la società, Innovation Factory diventa azionista di minoranza. Le parti stabiliscono un accordo reciproco che permetterà all’imprenditore di acquisire la piena proprietà della società (il meccanismo più opportuno di way out). Di seguito sono descritte nel dettaglio le tre fasi del processo di incubazione: Fase 1. Valutazione dell’idea imprenditoriale Innovation Factory intraprende una fase di selezione molto rigorosa, in cui le idee imprenditoriali sono sottoposte ad uno studio di fattibilità e ad una valutazione da parte del Comitato Tecnico, a seguito della quale l’idea e il budget iniziali proposti dal potenziale imprenditore possono essere accettati o rigettati (figura 7). La selezione ha lo scopo di assicurare, alla luce delle conoscenze disponibili, che siano accolte solo le idee più innovative e potenzialmente più valide dal punto di vista tecnico, economico e commerciale. Coerentemente con la sua mission, Innovation Factory non intende supportare progetti che possano rappresentare business individuali, ma tende piuttosto a dare priorità alle società con una eventuale portata industriale. Nei primi anni di attività sono state presentate e ospitate 50 nuove idee imprenditoriali, delle quali il Comitato Tecnico ne ha approvate solo 8.

15 Innovation Factory: dal business dream al business plan


B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

Fig. 7 - Il processo di selezione delle idee imprenditoriali presso Innovation Factory

16 Innovation Factory: dal business dream al business plan


B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

Fase 2. Pre-incubazione Una volta accettata l’idea e sottoscritto l’accordo iniziale, Innovation Factory fornisce l’assistenza tecnica, gestionale e finanziaria necessaria allo sviluppo dell’idea imprenditoriale. Il capitale non è gestito direttamente dall’imprenditore, ma è Innovation Factory a sostenere tutte o parte delle spese necessarie durante l’intero periodo di sviluppo. Le spese sono determinate nel budget iniziale di comune accordo col futuro imprenditore e, successivamente, approvate dall’ente di gestione dell’incubatore (figura 8). Fig. 8 - Il processo: dal Business Dream al Business Plan

Dopo la fase di scouting e di analisi dell'idea innovativa (il "business dream"), gli imprenditori selezionati (i cosiddetti "Gruppi di Sviluppo") entrano nella fase di ‘coaching’, la fase più importante dell’intero percorso, durante la quale sono chiamati a sviluppare le competenze necessarie per fare impresa. È la fase più delicata dello sviluppo poiché, in questo ambito, le attività dell'incubatore sono finalizzate a ridurre il rischio di fallimento dei futuri imprenditori e a sviluppare le loro competenze imprenditoriali tramite attività di consulenza esterna e di assistenza interna. In questa fase, Innovation Factory offre anche competenze più specialistiche, quali la verifica delle possibilità di brevettabilità della "business idea" (ad esempio un nuovo prodotto) e, grazie alla propria rete di business, inizia a creare un ponte tra l'imprenditore e i suoi nuovi potenziali clienti. I futuri imprenditori affrontano la fase di start-up solo quando sono stati chiaramente identificati gli indicatori economici e finanziari dell’idea imprenditoriale e quando sono state acquisite le competenze professionali e le possibili reti di business. Come indicato nella figura 6, Innovation Factory e l’imprenditore costituiranno la nuova società solo quando i clienti potenziali prevenInnovation Factory: dal business dream al business plan

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B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

tivamente indicati – dopo aver stabilito che non si tratta soltanto di ‘early buyers’ – chiederanno di acquistare il prodotto/servizio della società. In questo modo, l'incubatore assiste il futuro imprenditore mettendogli a disposizione gli strumenti, le competenze, le risorse e le reti necessarie a verificare la fattibilità tecnologica, economica, legale e commerciale dell’idea imprenditoriale. Il processo di supporto assicura: a. Assistenza nell’attuazione dei progetti: i futuri imprenditori ricevono assistenza tecnica dallo staff qualificato di Innovation Factory nel corso di tutte le fasi di implementazione del progetto, compresa la fase di valutazione dei risultati e la successiva attività di ri-pianificazione (che include, ad esempio, lo sviluppo del prodotto, la tutela della proprietà intellettuale, l’analisi di mercato, i feedback provenienti dai primi contatti, ecc). L’incubatore, inoltre, incoraggia lo scambio di informazioni ed esperienze tra gli imprenditori veri e propri e i potenziali imprenditori che si trovano a fronteggiare difficoltà simili nel processo di sviluppo della società. Innovation Factory fornisce loro i servizi e le risorse necessarie a completare con successo il percorso che conduce alla creazione di una nuova impresa. b. Assistenza finanziaria: in occasione di eventi e meeting, le iniziative imprenditoriali sono presentate ad operatori finanziari, tra cui venture capitalist specializzati in seed capital, business angel e banche d’affari. c. Servizi dell’incubatore: i Gruppi di Sviluppo e le società di start-up possono usufruire dei di servizi messi a disposizione da Innovation Factory e AREA; sia servizi di base (reti ICT, mensa, sale riunioni, ecc.) che opportunità promozionali rilevanti: presentazione alle principali istituzioni locali, press tour, coinvolgimento nelle iniziative di trasferimento tecnologico realizzate da AREA, partecipazione a concorsi di idee imprenditoriali di livello nazionale ed internazionale (TechGarage allo SMAU di Milano, HIT Competition a Barcellona). Nella fase di pre-incubazione, Innovation Factory monitora periodicamente il processo di creazione della nuova impresa: se uno qualsiasi degli obiettivi prefissati dal gruppo di sviluppo non è raggiunto, il processo si arresta ed il gruppo di sviluppo si scioglie senza alcun addebito a carico dell’imprenditore. Se tutti gli obiettivi sono raggiunti, Innovation Factory conferma il programma e il budget del gruppo di sviluppo e procede verso la fase 3. Fase 3. Costituzione della società di start up

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Come già rilevato in precedenza, solo quando i potenziali clienti sono pronti ad acquistare il nuovo prodotto o servizio (diventando in questo modo “clienti reali”) l’imprenditore ed Innovation Factory concordano la creazione della nuova impresa. Innovation Factory: dal business dream al business plan


B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

L’imprenditore, in qualità di azionista di maggioranza, detiene il controllo della società, mentre Innovation Factory, in qualità di azionista di minoranza, rimane nella società per i primi 3 anni con il compito di fornire supporto durante la fase di start-up. Dopo i primi 3 anni, gli azionisti decadono secondo il meccanismo di “way out” che Innovation Factory ritiene più appropriato. Innovation Factory: il ruolo dell’incubatore nel percorso di realizzazione dell’impresa Di seguito sono riportate le variabili cruciali, che contribuiscono alla realizzazione di un business dream1: 1. risorse; 2. definizione della business idea; 3. competenze; 4. formazione delle abilità imprenditoriali. 1) Innovation Factory e le risorse Gli studi condotti mostrano che il successo di una società è condizionato dalla disponibilità di diverse tipologie di risorse: finanziarie, tecniche e manageriali. Più risorse uniche, inimitabili e insostituibili possiede una società, maggiore è il suo vantaggio competitivo sul mercato. L’approccio di Innovation Factory nel supporto ai potenziali imprenditori si basa inizialmente sulla individuazione, di comune accordo, della direzione da seguire e delle attività da intraprendere per prime e si concentra, solo successivamente, sulla tipologia di risorse adatte a quel particolare momento. Innovation Factory ha l’obiettivo di finanziare i progetti in maniera diversa rispetto ai venture capitalist. Non fornisce risorse finanziarie al potenziale imprenditore, ma provvede ai servizi necessari, come i computer, gli uffici, i collaboratori. L’esperienza di modeFinance, secondo Mattia Ciprian: “Nella fase di creazione di un business dream, il ricercatore non ha bisogno di risorse finanziarie, ma piuttosto di una effettiva comprensione su ciò che intende fare. Se avessi ricevuto il supporto finanziario senza conoscere le fasi di sviluppo della società, il mercato e i concorrenti con cui mi sarei confrontato, avrei probabilmente sprecato tempo e denaro senza raggiungere alcun risultato (…). Le risorse finanziarie mi sono servite solo in una fase successiva, soprattutto per sostenere i costi di gestione (computer, stipendio dei collaboratori, spese di marketing e comunicazione, ecc.). Senza il supporto di Innovation Factory nella individuazione del percorso da seguire, non saremmo stati in grado di sostenere le nostre attività future”. 1

Fonte: “Evidence from Innovation Factory experience of AREA Science Park in Trieste”, Francesco Castellaneta.

Innovation Factory: dal business dream al business plan

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B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

La fase di start-up beneficia anche di servizi più intangibili, come ad esempio la possibilità di trovarsi in un centro di trasferimento tecnologico e di ricerca. Questo permette un continuo scambio di idee e di opinioni che indirizza la società in una direzione piuttosto che in un’altra. Una volta identificato il punto di debolezza dell’idea, Innovation Factory individua il consulente più adatto al percorso da intraprendere. Tra le numerose opportunità offerte dalla collocazione in AREA Science Park, c’è anche la possibilità, per i futuri imprenditori, di partecipare a eventi pubblici e interni organizzati dal Parco. Con il supporto di AREA e Innovation Factory, ad esempio, Amped ha partecipato, in fase di pre-incubazione, al “Techgarage Day” organizzato da SMAU a Milano, dove si è aggiudicata il premio di start up più innovativa. 2) Il potenziale imprenditore, la fase di pre-incubazione ed Innovation Factory: “definizione della business idea” La fase di pre-incubazione individua i potenziali imprenditori con un business dream ancora allo stato embrionale che necessita di informazioni e valutazioni aggiuntive prima di diventare tecnicamente ed economicamente realizzabile. In questa fase, i futuri imprenditori si trovano ad affrontare un maggiore livello di insicurezza, in cui devono non solo trovare soluzioni a problemi non ancora ben definiti ed applicare nuove tecnologie non ancora sviluppate, ma anche scegliere quali opportunità di business abbracciare in un oceano di possibilità. In questo stadio, Innovation Factory mette a disposizione un ventaglio di competenze e consulenze in grado di fornire il supporto necessario ad affrontare le fasi fondamentali di sviluppo del progetto, che potrebbe essere altrimenti abbandonato dal futuro imprenditore. La possibilità di contare su un supporto esterno condiziona profondamente la strada che il futuro imprenditore seguirà, specialmente per quanto riguarda la realizzazione di opportunità colte grazie alle competenze e al supporto offerti da Innovation Factory. Il co-fondatore di ModeFinance dichiara in una intervista: “senza il supporto di Innovation Factory probabilmente avremmo realizzato qualcosa, ma non avremmo scelto di fare quello che facciamo. Innovation Factory ci ha fornito non solo il supporto economico, ma anche la possibilità di sviluppare il nostro prodotto. Da soli non ci saremmo riusciti in un periodo così breve”.

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La definizione di una business idea è influenzata anche dalla disponibilità di competenze specifiche. Innovation Factory supporta i potenziali imprenditori nella fase di ricerca e valutazione della brevettabilità di un prodotto o di una idea, fornendo informazioni disponibili grazie alla rete consolidata di Innovation Factory: dal business dream al business plan


B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

contatti imprenditoriali, anche su un segmento di fondamentale importanza, come quello della concorrenza. 3) Accesso alle competenze interne ed esterne presenti in Innovation Factory I potenziali imprenditori posseggono raramente tutte le competenze necessarie a garantire il lancio ed il successo di una nuova attività, ed è per questo che cercano competenze ed assistenza esterne tra partner industriali e commerciali, consulenti e centri di ricerca. Innovation Factory è coinvolta direttamente in questo aspetto, poiché assicura le competenze necessarie all’interno della propria rete di relazioni commerciali consolidate, mettendo in contatto l’imprenditore con soggetti esterni altamente qualificati. E’ utile ricordare che i Gruppi di Sviluppo di Innovation Factory possono avvalersi anche delle competenze presenti in AREA Science Park (ossia consulenti esterni, attività e reti d’imprenditori già esistenti). La facilità di accesso alle competenze esterne deriva dal fatto che i futuri imprenditori posizionati all’interno dell’Incubatore sono percepiti con maggiore credibilità nel momento in cui vengono valutati dagli stakeholder esterni: “Bisogna sottolineare che la possibilità di lavorare con l’Università e di essere collocati all’interno di Innovation Factory costituisce una credenziale significativa. Non avrei mai immaginato che questo aspetto fosse così importante. E invece, avere una collocazione in AREA e all’interno di Innovation Factory costituisce di per sé una garanzia. Questo dipende dal fatto che il processo di screening che dobbiamo attraversare per far parte dell’incubatore è riconosciuto ed estremamente apprezzato dagli stakeholder esterni” - ModeFinance. 4) Innovation Factory e la formazione delle abilità imprenditoriali La formazione delle abilità imprenditoriali è di fondamentale importanza, soprattutto se il potenziale imprenditore proviene dal campo della ricerca o sta intraprendendo la sua attività d’impresa senza aver precedentemente acquisito abilità manageriali o imprenditoriali rilevanti. Il supporto offerto da Innovation Factory si basa sulla graduale acquisizione delle abilità imprenditoriali e manageriali necessarie, in modo da evitare che i fallimenti prematuri possano scoraggiare l’imprenditore nello sviluppo del suo business dream.

21 Innovation Factory: dal business dream al business plan


B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

Fattori di successo delle best practice Innovation Factory può essere considerata una best practice per una serie di fattori di successo, sia interni che esterni alla società. I fattori esterni che hanno contribuito al suo successo possono essere così riassunti: »» forte interazione con il principale azionista, ossia AREA Science Park, Ente Nazionale di Ricerca e principale Parco Scientifico d’Italia; »» ambiente del parco industriale/scientifico (Innovation Factory è ospitato all’interno di Area Science Park); »» forte supporto del governo locale (sia regionale che municipale); »» buona rete di relazioni internazionali; »» strette relazioni con le imprese; »» attitudine al networking. I fattori interni possono essere così descritti: »» un management forte e con una spiccata vocazione per l’aspetto imprenditoriale; »» propensione per l’ approccio progettuale; »» capacità di progettare e pianificare pensando al futuro; »» successo nella ricerca dei fondi; »» capacità di comprendere in anticipo la necessità da parte degli aspiranti imprenditori di assistenza e supporto alla creazione d’impresa; »» tipologia dei servizi offerti. Vantaggi per le PMI: »» accesso al mercato delle tecnologie; »» sviluppo di nuove tecnologie, di nuovi processi e di nuovi prodotti; »» acquisizione di innovazione manageriale e tecnologica; »» sviluppo di nuovi asset imprenditoriali (brevetti) a supporto della competitività sul mercato globale; »» sviluppo economico e creazione d’impresa. Vantaggi per i ricercatori: »» tutela della proprietà intellettuale; »» valorizzazione dei risultati della ricerca; »» creazione di start-up a partire da idee innovative; »» nuove opportunità di collaborazione con le imprese per lo sviluppo di progetti di ricerca.

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Vantaggi per il territorio: »» creazione di nuove imprese; »» creazione di nuove professioni; »» sviluppo dell’economia regionale. Innovation Factory: dal business dream al business plan


B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

Le best pratiche all’interno della best practice Business dream potenziali e idee realizzate, i risultati Dall’anno della sua creazione (2006), Innovation Factory ha analizzato 50 business dream. Tra il 2008 e il 2009, Innovation Factory ha ricevuto 23 proposte di business dream potenziali (4 proposte nel secondo semestre del 2008 e 19 durante tutto il 2009) provenienti da vari settori tra cui: biomedicina, software, energia, ambiente, etc. Al momento, Innovation Factory ospita 3 iniziative imprenditoriali, mentre le altre attività sono collocate in locali di AREA Science Park per ragioni tecniche (necessità di usare i laboratori). Di seguito sono riportate le idee imprenditoriali che sono state accolte, delle quali 3 sono in fase di incubazione (società già esistenti), 3 sono in fase di pre-incubazione e 1 in fase di pre-incubazione con esito negativo. Nome Fase Data di inizio e fine della pre-incubazione Settore Prodotto/Servizio Principali attività durante il periodo di pre-incubazione Nome Fase Data di inizio e fine della pre-incubazione Settore Prodotto/Servizio Principali attività durante il periodo di pre-incubazione Nome Fase Data di inizio e fine della pre-incubazione Settore Prodotto/Servizio Principali attività durante il periodo di pre-incubazione

Pre-incubazione con esito negativo 16/01/2008 – 30/06/2009 ICT Impatto altamente immersivo, sistemi di simulazione virtuale Sviluppo e convalida di software

Pre-incubazione 24/06/2009 – 23/06/2010 Ingegneria Sistemi di misurazione e supporto ingegneristico alle imprese, attraverso sistemi di analisi e tecnologie innovative. In particolare, una tecnologia per la misurazione dell’intensità del rumore prodotto dagli organi rotanti (OTOMA). Sviluppo e convalida di software

Pre-incubazione 30/10/2009 – 30/10/2010 Diagnostica Dispositivo per la misurazione rispettivamente del tasso di bilirubina totale e libera nel siero del neonato. Sviluppo e convalida di un prototipo

Innovation Factory: dal business dream al business plan

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B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

Nome Fase Data di inizio e fine della pre-incubazione Settore Prodotto/Servizio Principali attività durante il periodo di pre-incubazione Nome Fase Data di costituzione della società Settore Prodotto/Servizio Principali attività durante il periodo di pre-incubazione

Pre-incubazione 04/08/2009 – 03/10/2010 Energia Alte temperature e pompe di calore Sviluppo e convalida di un prototipo G&LIFE srl Incubazione 06/10/2009 Nutrienti Sviluppo applicativo, realizzazione e commercializzazione di diete personalizzate basate sui profili genetici e sulla percezione del gusto Sviluppo e convalida di software Promozione Sviluppo di partnership commerciali e finanziarie

Nome

AMPED S.R.L.

Fase

Incubazione

Date di costituzione della società

10/04/2008

Settore

ICT

Prodotto/Servizio

Sviluppo dell’applicazione di software per l’elaborazione di immagini e video

Principali attività durante il periodo di pre-incubazione

Sviluppo della versione commerciale di software Analisi di mercato Sviluppo di contatti commerciali

Nome Fase Date di costituzione della società Settore Prodotto/Servizio Principali attività durante il periodo di pre-incubazione

MODEFINANCE S.R.L. Incubazione 14/09/2009 Finanziario Software e servizi per l’analisi dei livelli di credito delle aziende Sviluppo e convalida di software Sviluppo di contatti commerciali

Principali tappe delle imprese incubate: ì AMPED: crea software per l’analisi e il miglioramento di immagini e video nelcampo forense e della pubblica sicurezza. 2006: ammissione al programma di supporto di Innovation Factory (AREA Science Park). 24

2006: il progetto vince il secondo premio alla BP Competition StartCup. Innovation Factory: dal business dream al business plan


B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

2008: Amped SRL è costituita ufficialmente. 2008: prima vendita alla Polizia svedese. 2008: premio come migliore start-up italiana alla fiera SMAU ICT. 2009: diventa partner di Milestone, leader mondiale nella gestione di software di video sorveglianza. Attualmente sta avviando partnership commerciali con vari distributori in tutto il mondo. ì ModeFinance: valutazione del profilo di rischio dei crediti (livelli e probabilità di insuccesso). 2007: ammissione al programma di supporto di Innovation Factory (AREA Science Park). 2008: ingresso sul mercato mondiale tramite una partnership con Bureau van Dijk. 2009: Mode Finance viene ufficialmente istituito come società. ì G-Diet: fornisce un programma nutrizionale completo ed un profilo genetico basato sul DNA. 2008: ammissione al programma di supporto di Innovation Factory (AREA Science Park). 2009: deposito del Brevetto Europeo. 2009: G-diet è finalista alla @HiT Competition come uno delle migliori 25 start-up a livello mondiale. 2009: nasce la società G-diet.

25 Innovation Factory: dal business dream al business plan


B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

“Innovation Factory supporta un Business dream a diventare un Business”: esempi Amped 2

Il prodotto Amped è una società che sviluppa software per l’analisi e il miglioramento di immagini e video nel campo della sicurezza pubblica e forense. Si rivolge principalmente alla polizia, alla difesa e agli investigatori privati. Il prodotto elabora le immagini e i video delle scene del crimine, che solitamente sono di bassa qualità (immagini riprese da telefoni o telecamere di sorveglianza), intervenendo sulla distorsione migliorandone la qualità.

Origine di un business dream Il prodotto è nato come progetto universitario ad opera di Martino Jerian, nell’ambito del Dipartimento di Elettronica e di Tecnologie dell’Informazione (DEEI) insieme al gruppo di elaborazione delle immagini dei Laboratori dell’Università di Trieste. La tesi è stata realizzata successivamente, con il supporto dell’unità investigativa della polizia (RIS di Parma) allo scopo di fornire agli investigatori strumenti più avanzati di elaborazione delle immagini che potessero essere accettati dalle corti. Nel 2006 Amped è stata la prima idea imprenditoriale che Innovation Factory ha accolto: l’idea di un progetto di ricerca è diventata un prodotto vero e pro26

2

Fonte: Presentazione della società Amped SRL, Trieste, Italy.

Innovation Factory: dal business dream al business plan


B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

prio; il software è stato testato su casi reali e sono stati individuati numerosi partner scientifici, commerciali ed istituzionali. Nel 2008 Amped SRL è stata costituita ufficialmente. Da un business dream a un business plan, come dichiara Jerian in un’intervista: “Volevo avviare un’attività per conto mio (…). Mi piaceva l’idea di realizzare software, specialmente dopo i riscontri positivi ottenuti dalla tesi di laurea. Durante la stesura della tesi ho partecipato alla Start Cup, un concorso nazionale per business plan (…). Nel frattempo sono venuto a conoscenza di una nuova iniziativa di Innovation Factory nell’ambito di AREA Science Park (…). Mi sono iscritto senza sapere esattamente di che cosa si trattasse. Sono stato il primo imprenditore accolto da Innovation Factory (prima società incubata) ed anche la prima società fondata con success”.

27 Innovation Factory: dal business dream al business plan


B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

modeFinance 3

Il prodotto modeFinance è una società specializzata nell’emissione di rating per l’analisi di mercato di società italiane ed estere. Il prodotto fornisce al mercato esistente strumenti innovativi: una nuova metodologia per la distribuzione dei rating, basata sull’integrazione delle teorie più innovative di progettazione ingegneristica con le tecniche finanziarie usate per i report commerciali, le analisi statistiche e le ricerche di mercato (società alla ricerca dei migliori fornitori, clienti, partnership, ecc.).

Origine di un business dream L’iniziativa imprenditoriale supportata da Innovation Factory è nata come spin-off nell’Università di Trieste, su iniziativa di Valentino Pediroda, ricercatore universitario e Mattia Ciprian, ingegnere e consulente per alcune società di rating italiane. I fondatori di modeFinance hanno iniziato a lavorare nel campo della finanza nel 2003 per un progetto di ricerca italiano del MIUR: “Complex Systems in Economics”, al quale AREA Science Park ha partecipato in qualità di coordinatore tecnico. Grazie alle conoscenze acquisite, i soci fondatori di modeFinance hanno svolto attività di consulenza per agenzie di rating italiane, svi-

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3

Fonte: modeFinance, presentazione della società

Innovation Factory: dal business dream al business plan


B) Storia, analisi e fattori di successo delle migliori pratiche

luppando principalmente modelli numerici per la previsione del rischio delle imprese. Dopo aver acquisito l’esperienza necessaria nello sviluppo di metodologie per il calcolo del rischio finanziario, i membri fondatori sono entrati a far parte, nel 2007, di Innovation Factory, con l’obiettivo di sviluppare un nuovo ramo di ricerca e di fondare una società basata su nuove competenze. La combinazione delle nuove competenze acquisite con il supporto di Innovation Factory, insieme ad AREA ed alle idee innovative dei ricercatori, ha prodotto la nascita nel 2009 di una nuova società: modeFinance.

Fonte: modeFinance, presentazione della società

Dal business dream al business plan, come dichiarato Ciprian in una intervista: “Il business dream è nato un giorno dopo tre o quattro anni di studio sullo sviluppo delle metodologie numeriche da applicare nel campo della finanza moderna, ed in particolar modo nell’analisi del mercato del credito. Con il supporto di IF abbiamo sviluppato il nostro business dream e stabilito una partnership con BvDEP e, grazie alle competenze acquisite, ora forniamo rating a livello globale. È stato un lavoro di collaborazione sfociato nella costituzione della nostra società nell’ottobre 2009”.

29 Innovation Factory: dal business dream al business plan


C) Considerazioni di politica regionale per le migliori pratiche “Abbiamo necessità di iniettate più innovazione e più ricerca nel sistema produttivo della nostra regione e per raggiungere l’obiettivo abbiamo scelto Area Science Park, che consideriamo il partner migliore nel nostro Paese e non solo”. Queste le parole usate dal Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, per sottolineare il senso ed il significato dell’accordo sottoscritto con il Parco Scientifico di Trieste. Il 24 aprile 2009 la Regione Basilicata e Area Science Park hanno siglato un protocollo di collaborazione per la realizzazione del progetto “Basilicata Innovazione”, che prevede la nascita di un nuovo ente regionale per la fornitura degli strumenti e dei servizi a sostegno della competitività delle PMI e del potenziamento della ricerca sul territorio regionale. Le aziende regionali potranno accedere direttamente alla ricerca applicata più avanzata a livello internazionale e trovare competenze, partner, fondi ed assistenza per portare a termine progetti innovativi. La Basilicata vanta una gran numero di centri di ricerca, poli di eccellenza e attività produttive dinamiche, fortemente impegnate nel settore dell’industria agro-alimentare, dell’osservazione della Terra, dell’ambiente e dell’energia. Basilicata Innovazione orienterà questi soggetti al fine di offrire loro una struttura stabile e ben radicata sul territorio, in grado di fornire gli strumenti ed i servizi necessari alle imprese locali con l’ottica di attivare un processo di sviluppo economico incentrato sul trasferimento tecnologico. Attribuendo il giusto valore ai risultati della ricerca e migliorando la qualità e la quantità delle competenze trasferite alle PMI, è possibile promuovere la creazione e la crescita di imprese fondate su competenze di alto livello. In questo modo, il trasferimento della best practice presa ad esempio nella presente analisi, sebbene appartenente ad un territorio molto distante dalla Basilicata, è supportato da un consenso politico molto forte. La Regione ha sottoscritto un protocollo con Area Science Park (e anche con Innovation Factory che è parte del Parco), dopo aver verificato che l’esperienza e le competenze sviluppate in Friuli Venezia Giulia possano generare positive ricadute in Basilicata. La Basilicata ha urgenza di miglioramenti nell’ambito della ricerca, del sistema scientifico e dell’innovazione tecnologica; da qui nasce la necessità di avere in loco una struttura in grado di valorizzare lo sviluppo pre-competitivo, il trasferimento tecnologico e la formazione imprenditoriale.

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Nel corso dell’ultimo decennio, Area Science Park e Innovation Factory hanno sviluppato una serie di expertise, metodologie e strumenti che saranno trasferiti alla regione Basilicata, con una particolare attenzione nei confronti dei 4 settori/poli strategici scelti dal governo regionale come prioritari: mobilità sostenibile, energia, tecnologie agro-alimentari e osservazione della terra (N.d.R. descritti in maniera esaustiva nello Studio del Potenziale Innovativo della Basilicata, WP 3.1). Innovation Factory: dal business dream al business plan


C) Considerazioni di politica regionale per le migliori pratiche

In particolare, per ognuno dei poli suindicati, sarà promossa la realizzazione di progetti di ricerca industriali coerenti con le direttive di sviluppo strategico del settore di riferimento. Gli interventi previsti si concentreranno inoltre sulla ricerca avanzata, sullo sviluppo di nuove metodologie e sistemi produttivi, sulla valorizzazione della ricerca attraverso il trasferimento delle metodologie a tutto il mondo delle PMI locali, in modo tale da offrire loro nuove soluzioni con un impatto sistemico esteso per il miglioramento della competitività del settore economico di riferimento. I risultati che le aziende locali potrebbero conseguire sono i seguenti: »» »» »» »» »»

sviluppo di nuove tecnologie, prodotti e processi; acquisizione di innovazione tecnologica; innovazione manageriale; creazione di attività innovative; sviluppo di nuovi asset aziendali, come il supporto della competitività dei brevetti sul mercato.

Il sistema integrato di attività e servizi creato in Friuli Venezia Giulia sarà adattato alle caratteristiche e alle peculiarità del contesto territoriale, economico e sociale della Basilicata e sarà articolato secondo le principali linee di intervento (come stabilito nel Protocollo d’Intesa firmato dalla Regione Basilicata e da Area Science Park) di seguito riportate: »» creazione di un sistema di Centri di Competenza strategicamente collocato sul territorio e collegato ad un network (secondo il modello di “Innovation network”) dedicato alla promozione della cultura dell’innovazione. I Centri di Competenza forniranno servizi e assistenza alle PMI su questioni strategiche riguardanti i settori della mobilità sostenibile, delle agro biotecnologie, dell’energia e dell’osservazione della terra; »» costituzione di un servizio dedicato alla valorizzazione della ricerca sviluppata dalle Strutture di Ricerca e Universitarie della Basilicata, con l’obiettivo più generale di intensificare le relazioni tra il mondo della ricerca e quello delle PMI e di favorire l’interconnessione tra ricerca e mercato; »» creazione di un Centro Studi a sostegno delle attività di trasferimento tecnologico e dell’ innovazione fruibile dall’intero comparto produttivo e scientifico regionale; »» organizzazione e gestione di attività formative progettate appositamente per le PMI locali e per gli esperti del settore tecnologico (technology brokers); »» costituzione di un incubatore di primo miglio (sul modello di Innovation Factory) a sostegno della creazione di nuove imprese da parte sia di ricercatori che di giovani che intendono implementare progetti di imprese innovative ad alto contenuto di conoscenza. Innovation Factory: dal business dream al business plan

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C) Considerazioni di politica regionale per le migliori pratiche

L’accordo siglato da Area e dalla Regione Basilicata ha una validità di 6 anni ed è rinnovabile per altri 6; a tal proposito, la Regione intende adottare una strategia a medio - lungo termine, soprattutto perché la Basilicata ha bisogno di un forte input al miglioramento e al potenziamento dell’ innovazione sul territorio. La Basilicata può essere ancora considerata un territorio vergine nel campo dell’innovazione anche se, in realtà, esiste una discreta richiesta di innovazione e numerosi sono i centri di ricerca e le facoltà universitarie già insediate. Il percorso intrapreso dalla regione sarà seguito anche da Sviluppo Basilicata che intende estendere questa strategia a tutti gli stakeholder locali che partecipano ai Regional Network Meeting, e con i quali ha già iniziato a discutere di innovazione e di come sia possibile implementarla sul territorio lucano. Gli stakeholder individuati sono strutture ed enti di forte rilevanza territoriale (Università, Centri di Ricerca, Camera di Commercio, ecc.) con i quali Sviluppo Basilicata intende collaborare al fine di individuare i problemi legati all’attuazione dell’innovazione in Basilicata e per identificare le soluzioni utili a fronteggiare tali difficoltà.

32 Innovation Factory: dal business dream al business plan


D) Bibliografia Francesco Castellaneta, Dottore di Ricerca in ‘Administrazione e Gestione d’impresa’: ‘Evidence from Innovation Factory experience of AREA Science Park in Trieste, Scientific’, (2009). Francesco Castellaneta, Dottore di Ricerca in ‘Administrazione e Gestione d’impresa’: ‘Dal business dream al business plan: il ruolo degli incubatori di primo miglio’ Economia e Management, (gennaio 2010). Intervista ad Andrea Trevisi, esperto responsabile del Trasferimento Tecnologico di Innovation Factory Scrl (02 febbraio 2010). Intervista a Giovanni Cafarelli, responsabile dell’incubatore d’impresa di Basilicata Innovazione (02 febbraio 2010).

33 Innovation Factory: dal business dream al business plan


Siti web del progetto FIDIBE www.fidibe.eu Visitate i siti dei partner e le sotto pagine del progetto FIDIBE dedicate • Mid-Pannon Regional Development Company http://www.kprf.hu/ • Sviluppo Basilicata S.p.A. http://www.sviluppobasilicata.it/ • Venice Gateway for Science and Technology http://www.vegapark.ve.it/ • Centre for Research and Technology Hellas http://www.certh.gr/ • Alexander Dubček University of Trenčin http://www.tnuni.sk/ • West-Pannon Regional Development Company http://www.nyupan.hu/ • Technology Park Ljubljana Ltd. http://www.tp-lj.si/ • Business Innovation Centre of Croatia http://www.bicro.hr/ • Harghita County Council http://www.hargitamegye.ro/ • INOVA NOVA, n.o. http://www.inovanova.sk/

34 Innovation Factory: dal business dream al business plan


Background del progetto FIDIBE Sviluppo di Business Park Innovativi per favorire l’Innovazione e l’Imprenditorialità L’area del Sud Est Europa (SEE) evidenzia scarse performance in materia di Ricerca e Sviluppo. La maggior parte delle Nazioni dell’area si attesta su bassi livelli di attività innovative e di competitività. Lo scopo principale del progetto FIDIBE è di accrescere il potenziale innovativo e la competitività dell’area SEE attraverso lo sviluppo e il supporto alle PMI innovative, facilitare l’innovazione, promuovere l’imprenditorialità, sviluppare una economia della conoscenza e ridurre la grande disparità di sviluppo economico nell’area coinvolta. Gli obiettivi saranno raggiunti sviluppando e migliorando le reti di supporto e i servizi per l’innovazione verso le PMI. I principali output di progetto sono: » la realizzazione di un Manuale del Business Park innovativo, che potrà essere utilizzato sia come guida per la creazione di nuovi parchi che per l’ampliamento di parchi già esistenti, » le analisi regionali e gli studi di fattibilità relativi alla costituzione di nuovi parchi o al miglioramento di quelli già esistenti, » l’individuazione dei bisogni delle PMI innovative dell’area target, » i forum per lo scambio delle buone pratiche, della conoscenza e dell’esperienza nell’ambito della formazione degli specialisti, degli study tour, dei seminari internazionali e della conferenza finale. Durata Progetto: 01/04/2009 - 31/08/2011 Partnership Il progetto è attuato da 9 partner di 7 differenti nazioni costituiti da Parchi scientifici e Incubatori d’Impresa, Centri di Ricerca e Università, Agenzie di sviluppo e Amministrazioni locali • • • • • • • • • •

Mid-Pannon Regional Development Company (Hungary) Lead Partner Sviluppo Basilicata SpA (Italy) VEGA Venice Gateway for Science and Technology (Italy) Centre for Research and Technology Hellas (Greece) Alexander Dubcek University of Trencin (Slovakia - fino al 15 April 2010) Harghita County Council (Romania) West-Pannon Regional Development Company (Hungary) Technology Park Ljubljana Ltd. (Slovenia) Business Innovation Centre of Croatia BICRO Ltd (Croatia) INOVA NOVA, n.o., (Slovakia - dal 15 April 2010).

www.fidibe.eu


Iniziativa realizzata nell’ambito del Progetto FIDIBE Programma di cooperazione transnazionale SEE South East Europe, finalizzato a migliorare il processo di integrazione territoriale, economica e sociale dei Paesi coinvolti contribuendo alla competitività dell’area attraverso lo sviluppo di partnership transnazionali ed azioni congiunte su questioni strategiche. Il Progetto è co-finanziato dall’UNIONE EUROPEA.

www.fidibe.eu

La società, partner italiano del progetto FIDIBE, interamente partecipata dell’ente Regione Basilicata, opera a sostegno dello sviluppo, della ricerca e della competitività del territorio della regione Basilicata.


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