Sul Romanzo, Anno 2 n. 5, nov. 2012

Page 67

L’egemonia collettiva del dubbio Stando così le cose, qualunque scimmiottamento neo-gramsciano rischia di apparire obsoleto, grigio e perfino rugginoso. Al contrario, sembra diffondersi un’egemonia collettiva del dubbio cartesiano senza l’organicità di un partito. Lo scetticismo verso il buon senso dei governi, la bontà dei politici, l’onestà dei finanzieri e quella degli industriali o dei loro Marchionne distrugge con grande velocità qualunque nuovo apparato egemonico al servizio del consumo. Proprio così. La nuova egemonia del dubbio si fonda non sulla critica al consumo o sul consumo critico, ma sulla negazione stessa delle identità costruite dentro l’epoca del consumo. Ed è interessante scoprire che questa diffusione si irradi dagli Usa – dagli Occupy Wall Street – da dove è partita la crisi del finanzcapitalismo, come lo chiama Luciano Gallino, e non dalla molle e provinciale Italia sotto-acculturata. Al servizio della pratica del dubbio, dunque, non un apparato di star di Hollywood o di MTV impegnate nel grottesco sostegno ai moribondi Obama e Romney, ma tanti piccoli pensatori che provano a rispondere insieme a un’esigenza di cultura, di scienza e di tecnica. È utopia? A me pare che sia già egemonia e che dentro di essa si ricostruisca un senso per l’intellettuale post-moderno, per le sue narrazioni, per la ricerca di quelle storie che per forza di cose l’umanità non smetterà mai di raccontare. E la violenta risposta di quel che resta dei poteri – cariche poliziesche, scredito addosso ai knowledge worker, scarico di responsabilità su chi decide di non andare a votare, attacchi alle nuove generazioni di studenti, chiusura degli spazi pubblici della produzione culturale, smantellamento delle Università, ecc. – è la dimostrazione dell’insussistenza di quegli stessi poteri di fronte all’avanzata di questa nuova egemonia. A loro, agli zombie del Potere, non resta che far ricorso al potere delle armi.

Sul Romanzo

n° 5 • Novembre 2012

67


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.