Artecinemaracconta lapotenzadiun’opera anchedietrolesbarre
AlviastaseraalSanCarlo,poisispostaall’Augusteo
sawa,esoprattutto«Pussy Riot:RageAgainstPutin»di DenisSneguirev,ovveroilcollettivomoscovitadiprotesta femministaediperformance art,chedallamusicapunk rockprovocatoriasonopoi passatealleazionicontrol’ordinerepressivodelpresidente russo.Epoi«GeorgiaO’Keeffe –PainteroftheFaraway»di EvelynSchels,sullagrandpittricedeldesertoamericano. Infine«ThePilgrimageofGilbert&George»diMikeChristie,dedicatoallacelebrecoppiadiartisti“dandy”inglesi. Seratasuperil19conl’antepri-
Ifilm Sopra, «Taking Venice»di AmeiWallach, suRobert Rauschenberg Adestra, inalto, «Tehachapiby JR»e,sotto, «PussyRiot: RageAgainst Putin»diDenis Sneguirev
maeuropeadi«MarkRothko, lapeinturevousregarde»di PascaleBouhénic,sull’artista checonlasuaastrazionepittoricavoleva“guarireilmondo”,«JeffKoons.Unritratto privato»diPappiCorsicato, «TakingVenice»diAmeiWallach,sullacontroversapartecipazionediRobertRauschenbergallaBiennaledel 1964e«NamJunePaik:Moon istheOldestTv»diAmanda Kim,sull’artistacoreano,che collaboròconJohnCageecon ilmovimentomultimediale Fluxus. Nell’ultimaseratadidome-
nicaparticolarmenteinteressantiifilm«MeettheArtist: PhilippeParreno»diMatteo Lonardi,«PoliticsofListening: LawrenceAbuHamdan»di IanForster,«Brancusi,les métamorphosesdelasculpture»diAlainFleischer,«Lucio Fontana»diBarbaraPozzoni, «JanFabre–TheCrownofLove.TheUltimatePerfomance» diGiovanniTroiloe«Hopper XVermeer»diAnnieDautane, chemetteaconfrontoilpittore dellesolitudiniamericanedel ‘900conquelledelfamosocollegaolandesedel‘600. ©RIPRODUZIONERISERVATA
di StefanodeStefano
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Ad Artecinema Le Pussy Riot contro Putin
17/10/2024
Venerdì 18 il festival diretto da Laura Trisorio presenta otto documentari
In prima nazionale il film sulla contestazione del collettivo moscovita
Pussy Riot: Rage Against Putin è forse l’opera più attesa della terza giornata di Artecinema, venerdì 18 ottobre alle 21.15 nel Teatro Augusteo (l’ingresso è libero). È la prima italiana della pellicola girata nel 2023 da Denis Sneguirev. Le Pussy Riot sono un collettivo di protesta femminista e di performance art russo di base a Mosca. Inizialmente conosciute per la loro musica punk rock provocatoria, sono poi diventate celebri per le loro azioni contro l’ordine repressivo di Vladimir Putin, azioni pagate con il carcere. Dopo un lungo periodo di silenzio, sono tornate sulla scena per protestare contro la guerra in Ucraina. Questo documentario racconta la loro storia e la loro lotta, attraverso filmati d’archivio e testimonianze dei membri del gruppo.
Il festival diretto da Laura Trisorio offre una giornata ricca di otto documentari, suddivisi nelle tre sezioni Arte e Dintorni, Architettura, Fotografia. Il programma di venerdì 18 comincerà alle ore 16.00: per la sezione architecture and design sarà proiettato Green Over Gray. Emilio Ambasz di Francesca Molteni e Mattia Colombo. Il film racconta la rivoluzione della Green Architecture attraverso il lavoro dell’architetto argentino Emilio Ambasz. Dagli anni ’70 agli inizi del 2000, Ambasz ha anticipato il dibattito sull’impatto climatico proponendo una visione innovativa della relazione tra uomo e natura. Il documentario si concentra su quattro progetti significativi: La Casa de Retiro Espiritual di Siviglia, il Lucille Halsell Conservatory del Giardino Botanico di San Antonio in Texas, l’Acros Building di Fukuoka e l’Ospedale dell’Angelo di Mestre.
Alle ore 17.10 sarà la volta di We The Others, opera di Maria Cristina Didero e Francesca Molteni. I designer brasiliani Fernando e Humberto Campana, hanno ottenuto fama internazionale grazie a creazioni innovative e all’uso di materiali poveri per la realizzazione di arredi di design. Attraverso una serie di interviste, il documentario celebra il quarantesimo anniversario della fondazione del loro Studio nel 1984. Partendo dai giocattoli a forma di cactus creati dai due fratelli da bambini, fino ad arrivare all’ultimo progetto, il Parco Campana nella città natale di Brotas, il film offre un ampio sguardo sul lavoro di questi designer.
Nicola Campiotti firma Serena Scapagnini – Lo spazio oltre, previsto per le 18.15. Il lavoro di Serena Scapagnini indaga i meccanismi della memoria e la matrice del pensiero. Le sue opere riflettono la profonda correlazione tra arte, scienza, natura e spirito. In questo film, l’artista condivide il suo processo creativo, che si sviluppa attraverso il disegno, la pittura, le installazioni spaziali e il video, mentre dialoga e riflette sul mondo racchiuso nelle sue opere.
Alle 18,35 è in programma Le fotografe 2: Chiara Fossati – Come te di Francesco G. Raganato. Chiara Fossati è una fotodocumentarista, membro del collettivo fotografico CESURA fin dalla sua fondazione nel 2008. Il film parla di due temi profondamente legati tra loro, la provincia e l’adolescenza, attraverso due dei suoi progetti fotografici. Il primo, Whatever documenta i rave party della fine degli anni ‘90; il secondo, Comete, racconta l’adolescenza nella provincia italiana. Un viaggio in luoghi lontani ma molto vicini, alla scoperta della generazione Z.
Alle ore 19 la prima italiana di Miranda July in “Friends & Strangers” – Art21 di Chiemi Karasawa. Il documentario del 2023 offre una panoramica sulla carriera artistica di Miranda July, scrittrice, regista e artista il cui lavoro esplora temi come l’intimità, l’amicizia e la famiglia. Il racconto parte dalla pièce teatrale The Lifers, scritta e diretta da adolescente, ed esplora il suo percorso, dal suo impegno nelle performance interattive con il pubblico, al progetto Services, realizzato in collaborazione con Jay Benedicto, un venditore telematico delle Filippine.
Alle ore 19,30 Georgia O’Keeffe – Painter of the Faraway di Evelyn Schels è un ritratto di Georgia O’Keeffe (1887-1986), icona dell’arte americana che incarna una femminilità radicalmente moderna, autonoma e libera. In un’epoca in cui i diritti delle donne non erano ancora riconosciuti, riuscì a realizzare il suo desiderio di diventare pittrice e a trovare la propria voce come artista. Il film esplora la sua arte e il suo legame indissolubile con un uomo e con un territorio: Alfred Stieglitz, eminente fotografo e gallerista newyorkese, e il New Mexico, il suo paesaggio prediletto.
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Georgia O’Keeffe with painting, New Mexico, 1960 © Tony Vaccaro
Concluderà la giornata alle ore 21.55 la prima mondiale di The Pilgrimage of Gilbert & George di Mike Christie. Gilbert & George sono stati protagonisti dell’avanguardia artistica britannica per oltre mezzo secolo. Il film rende loro omaggio intrecciando una serie di interviste inedite con un ricco repertorio proveniente da rari archivi storici. Un’avvincente riflessione sul loro ‘pellegrinaggio’, sulla filosofia, la vita, la storia della loro produzione artistica che, dalle prime Living Sculptures, non ha mai mancato di suscitare fascinazione e controversie. Questo film è un ritratto vivido che abbraccia il mantra di Gilbert & George ‘Arte per tutti’.
The Pilgrimage of Gilbert & George, still da video
Artecinema proseguirà nei giorni 18 – 19 – 20 ottobre presso il Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30 a ingresso gratuito.
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Ad Artecinema Le Pussy Riot contro Putin
32 17/10/2024
Venerdì 18 il festival diretto da Laura Trisorio presenta otto documentari
In prima nazionale il film sulla contestazione del collettivo moscovita
Pussy Riot: Rage Against Putin è forse l’opera più attesa della terza giornata di Artecinema, venerdì 18 ottobre alle 21.15 nel Teatro Augusteo (l’ingresso è libero). È la prima italiana della pellicola girata nel 2023 da Denis Sneguirev. Le Pussy Riot sono un collettivo di protesta femminista e di performance art russo di base a Mosca. Inizialmente conosciute per la loro musica punk rock provocatoria, sono poi diventate celebri per le loro azioni contro l’ordine repressivo di Vladimir Putin, azioni pagate con il carcere. Dopo un lungo periodo di silenzio, sono tornate sulla scena per protestare contro la guerra in Ucraina. Questo documentario racconta la loro storia e la loro lotta, attraverso filmati d’archivio e testimonianze dei membri del gruppo.
Il festival diretto da Laura Trisorio offre una giornata ricca di otto documentari, suddivisi nelle tre sezioni Arte e Dintorni, Architettura, Fotografia. Il programma di venerdì 18 comincerà alle ore 16.00: per la sezione architecture and design sarà proiettato Green Over Gray. Emilio Ambasz di Francesca Molteni e Mattia Colombo. Il film racconta la rivoluzione della Green Architecture attraverso il lavoro dell’architetto argentino Emilio Ambasz. Dagli anni ’70 agli inizi del 2000, Ambasz ha anticipato il dibattito sull’impatto climatico proponendo una visione innovativa della relazione tra uomo e natura. Il documentario si concentra su quattro progetti significativi: La Casa de Retiro Espiritual di Siviglia, il Lucille Halsell Conservatory del Giardino Botanico di San Antonio in Texas, l’Acros Building di Fukuoka e l’Ospedale dell’Angelo di Mestre.
Alle ore 17.10 sarà la volta di We The Others, opera di Maria Cristina Didero e Francesca Molteni. I designer brasiliani Fernando e Humberto Campana, hanno ottenuto fama internazionale grazie a creazioni innovative e all’uso di materiali poveri per la realizzazione di arredi di design. Attraverso una serie di interviste, il documentario celebra il quarantesimo anniversario della fondazione del loro Studio nel 1984. Partendo dai giocattoli a forma di cactus creati dai due fratelli da bambini, fino ad arrivare all’ultimo progetto, il Parco Campana nella città natale di Brotas, il film offre un ampio sguardo sul lavoro di questi designer.
Nicola Campiotti firma Serena Scapagnini – Lo spazio oltre, previsto per le 18.15. Il lavoro di Serena Scapagnini indaga i meccanismi della memoria e la matrice del pensiero. Le sue opere riflettono la profonda correlazione tra arte, scienza, natura e spirito. In questo film, l’artista condivide il suo processo creativo, che si sviluppa attraverso il disegno, la pittura, le installazioni spaziali e il video, mentre dialoga e riflette sul mondo racchiuso nelle sue opere.
Alle 18,35 è in programma Le fotografe 2: Chiara Fossati – Come te di Francesco G. Raganato. Chiara Fossati è una fotodocumentarista, membro del collettivo fotografico CESURA fin dalla sua fondazione nel 2008. Il film parla di due temi profondamente legati tra loro, la provincia e l’adolescenza, attraverso due dei suoi progetti fotografici. Il primo, Whatever documenta i rave party della fine degli anni ‘90; il secondo, Comete, racconta l’adolescenza nella provincia italiana. Un viaggio in luoghi lontani ma molto vicini, alla scoperta della generazione Z.
Alle ore 19 la prima italiana di Miranda July in “Friends & Strangers” – Art21 di Chiemi Karasawa. Il documentario del 2023 offre una panoramica sulla carriera artistica di Miranda July, scrittrice, regista e artista il cui lavoro esplora temi come l’intimità, l’amicizia e la famiglia. Il racconto parte dalla pièce teatrale The Lifers, scritta e diretta da adolescente, ed esplora il suo percorso, dal suo impegno nelle performance interattive con il pubblico, al progetto Services, realizzato in collaborazione con Jay Benedicto, un venditore telematico delle Filippine.
Alle ore 19,30 Georgia O’Keeffe – Painter of the Faraway di Evelyn Schels è un ritratto di Georgia O’Keeffe (1887-1986), icona dell’arte americana che incarna una femminilità radicalmente moderna, autonoma e libera. In un’epoca in cui i diritti delle donne non erano ancora riconosciuti, riuscì a realizzare il suo desiderio di diventare pittrice e a trovare la propria voce come artista. Il film esplora la sua arte e il suo legame indissolubile con un uomo e con un territorio: Alfred Stieglitz, eminente fotografo e gallerista newyorkese, e il New Mexico, il suo paesaggio prediletto.
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Georgia O’Keeffe with painting, New Mexico, 1960 © Tony Vaccaro
Concluderà la giornata alle ore 21.55 la prima mondiale di The Pilgrimage of Gilbert & George di Mike Christie. Gilbert & George sono stati protagonisti dell’avanguardia artistica britannica per oltre mezzo secolo. Il film rende loro omaggio intrecciando una serie di interviste inedite con un ricco repertorio proveniente da rari archivi storici. Un’avvincente riflessione sul loro ‘pellegrinaggio’, sulla filosofia, la vita, la storia della loro produzione artistica che, dalle prime Living Sculptures, non ha mai mancato di suscitare fascinazione e controversie. Questo film è un ritratto vivido che abbraccia il mantra di Gilbert & George ‘Arte per tutti’.
The Pilgrimage of Gilbert & George, still da video
Artecinema proseguirà nei giorni 18 – 19 – 20 ottobre presso il Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30 a ingresso gratuito.
https://corriereflegreo.it/da-rothko-a-koons-poker-di-stelle-ad-artecinema/
Da Rothko a Koons, poker di stelle ad Artecinema
44 18/10/2024
Sabato 19 ottobre il festival presenta cinque documentari
Sullo schermo dell’Augusteo le grandi firme dell’arte contemporanea
Rothko, Koons, Rauschenberg, June Paik: non è la formazione all star di una squadra di calcio, ma il Dream Team della quarta giornata di Artecinema, sabato 19 ottobre. Il teatro Augusteo ospita (l’ingresso è gratuito) 5 proiezioni, quasi totalmente dedicate all’arte contemporanea. Un festival di stelle, nel festival diretto da Laura Trisorio, suddiviso nelle sezioni Arte e Dintorni, Architettura, Fotografia.
Il programma di sabato 19 comincerà alle ore 16.00: per la sezione arte e dintorni sarà proiettato in prima mondiale The Soul of Art –
The Merzbacher Collection di Yves Kugelmann. Per cinquant’anni Werner e Gaby Merzbacher hanno avuto in casa una delle collezioni d’arte più importanti del mondo, circondati da opere di Matisse, Kandinsky, Picasso e molti altri, fino al giorno in cui l’intera raccolta è stata trasportata alla Kunsthaus Zürich. Il film parte da questo momento, intrecciando il racconto della storia della collezione e del suo collezionista.
Uno dei piatti forti dell’intera manifestazione, alle 17.05 è la prima europea di Mark Rothko, la peinture vous regarde di Pascale Bouhénic del 2023. Il documentario indaga la vita e l’opera di Mark Rothko, leggenda dell’arte del XX secolo. Rothko sfidava la pittura astratta con un approccio esigente, voleva che trasmettesse idee, che lo spettatore davanti ai suoi quadri si emozionasse e perciò considerava fondamentale il disvelarsi graduale dei colori e la loro matericità.
Altro campione tra il ‘900 e il nuovo millennio è Jeff Koons, di cui alle 18.15 si proietta Jeff Koons. Un ritratto privato di Pappi Corsicato. Figura artistica tra le più influenti e controverse del nostro tempo, l’artista ha superato i limiti tra arte e cultura di massa e alimentato il rapporto degli artisti con il culto della celebrità e il mercato globale, combinando creatività artigianale e visione industriale.
Jeff Koons. Un ritratto privato. Balloon Dog da serie Celebration Olio su tela 1995 1998
Alle ore 20.00 tocca a Robert Rauschenberg, protagonista di Taking Venice di Amei Wallach. Il film svela la storia che si cela dietro le controversie della Biennale di Venezia del 1964. In piena Guerra Fredda il governo americano, determinato a combattere il comunismo anche con la cultura, fa della mostra d’arte più influente del mondo un terreno di prova. Alice Denney, amica dei Kennedy, raccomanda il curatore Alan Solomon per organizzare la partecipazione degli Stati Uniti alla Biennale. Insieme a Leo Castelli i due intraprendono un piano per far vincere il Gran Premio all’artista americano Robert Rauschenberg.
Taking Venice
Alle ore 22 l’intensa giornata si conclude con Nam June Paik: Moon is the Oldest Tv di Amanda Kim. Il documentario racconta l’evoluzione artistica di Nam June Paik ripercorrendo la sua formazione a Monaco di Baviera e l’incontro determinante con il musicista d’avanguardia John Cage, passando per l’emigrazione a New York e la collaborazione con il movimento sperimentale Fluxus. Il film presenta il lavoro rivoluzionario di questo pioniere della videoarte, la sua fulminea ascesa sulla scena artistica newyorkese e le sue visioni profetiche di un futuro in cui ognuno avrebbe avuto il proprio ‘canale televisivo’.
Artecinema si conclude domenica 20 ottobre presso il Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30 a ingresso gratuito
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Ad Artecinema Le Pussy Riot contro Putin
17/10/2024
Venerdì 18 il festival diretto da Laura Trisorio presenta otto documentari
In prima nazionale il film sulla contestazione del collettivo moscovita
Pussy Riot: Rage Against Putin è forse l’opera più attesa della terza giornata di Artecinema, venerdì 18 ottobre alle 21.15 nel Teatro Augusteo (l’ingresso è libero). È la prima italiana della pellicola girata nel 2023 da Denis Sneguirev. Le Pussy Riot sono un collettivo di protesta femminista e di performance art russo di base a Mosca. Inizialmente conosciute per la loro musica punk rock provocatoria, sono poi diventate celebri per le loro azioni contro l’ordine repressivo di Vladimir Putin, azioni pagate con il carcere. Dopo un lungo periodo di silenzio, sono tornate sulla scena per protestare contro la guerra in Ucraina. Questo documentario racconta la loro storia e la loro lotta, attraverso filmati d’archivio e testimonianze dei membri del gruppo.
Il festival diretto da Laura Trisorio offre una giornata ricca di otto documentari, suddivisi nelle tre sezioni Arte e Dintorni, Architettura, Fotografia. Il programma di venerdì 18 comincerà alle ore 16.00: per la sezione architecture and design sarà proiettato Green Over Gray. Emilio Ambasz di Francesca Molteni e Mattia Colombo. Il film racconta la rivoluzione della Green Architecture attraverso il lavoro dell’architetto argentino Emilio Ambasz. Dagli anni ’70 agli inizi del 2000, Ambasz ha anticipato il dibattito sull’impatto climatico proponendo una visione innovativa della relazione tra uomo e natura. Il documentario si concentra su quattro progetti significativi: La Casa de Retiro Espiritual di Siviglia, il Lucille Halsell Conservatory del Giardino Botanico di San Antonio in Texas, l’Acros Building di Fukuoka e l’Ospedale dell’Angelo di Mestre.
Alle ore 17.10 sarà la volta di We The Others, opera di Maria Cristina Didero e Francesca Molteni. I designer brasiliani Fernando e Humberto Campana, hanno ottenuto fama internazionale grazie a creazioni innovative e all’uso di materiali poveri per la realizzazione di arredi di design. Attraverso una serie di interviste, il documentario celebra il quarantesimo anniversario della fondazione del loro Studio nel 1984. Partendo dai giocattoli a forma di cactus creati dai due fratelli da bambini, fino ad arrivare all’ultimo progetto, il Parco Campana nella città natale di Brotas, il film offre un ampio sguardo sul lavoro di questi designer.
Nicola Campiotti firma Serena Scapagnini – Lo spazio oltre, previsto per le 18.15. Il lavoro di Serena Scapagnini indaga i meccanismi della memoria e la matrice del pensiero. Le sue opere riflettono la profonda correlazione tra arte, scienza, natura e spirito. In questo film, l’artista condivide il suo processo creativo, che si sviluppa attraverso il disegno, la pittura, le installazioni spaziali e il video, mentre dialoga e riflette sul mondo racchiuso nelle sue opere.
Alle 18,35 è in programma Le fotografe 2: Chiara Fossati – Come te di Francesco G. Raganato. Chiara Fossati è una fotodocumentarista, membro del collettivo fotografico CESURA fin dalla sua fondazione nel 2008. Il film parla di due temi profondamente legati tra loro, la provincia e l’adolescenza, attraverso due dei suoi progetti fotografici. Il primo, Whatever documenta i rave party della fine degli anni ‘90; il secondo, Comete, racconta l’adolescenza nella provincia italiana. Un viaggio in luoghi lontani ma molto vicini, alla scoperta della generazione Z.
Alle ore 19 la prima italiana di Miranda July in “Friends & Strangers” – Art21 di Chiemi Karasawa. Il documentario del 2023 offre una panoramica sulla carriera artistica di Miranda July, scrittrice, regista e artista il cui lavoro esplora temi come l’intimità, l’amicizia e la famiglia. Il racconto parte dalla pièce teatrale The Lifers, scritta e diretta da adolescente, ed esplora il suo percorso, dal suo impegno nelle performance interattive con il pubblico, al progetto Services, realizzato in collaborazione con Jay Benedicto, un venditore telematico delle Filippine.
Alle ore 19,30 Georgia O’Keeffe – Painter of the Faraway di Evelyn Schels è un ritratto di Georgia O’Keeffe (1887-1986), icona dell’arte americana che incarna una femminilità radicalmente moderna, autonoma e libera. In un’epoca in cui i diritti delle donne non erano ancora riconosciuti, riuscì a realizzare il suo desiderio di diventare pittrice e a trovare la propria voce come artista. Il film esplora la sua arte e il suo legame indissolubile con un uomo e con un territorio: Alfred Stieglitz, eminente fotografo e gallerista newyorkese, e il New Mexico, il suo paesaggio prediletto.
https://cronachedibari.com/ad-artecinema-le-pussy-riot-contro-putin/
Georgia O’Keeffe with painting, New Mexico, 1960 © Tony Vaccaro
Concluderà la giornata alle ore 21.55 la prima mondiale di The Pilgrimage of Gilbert & George di Mike Christie. Gilbert & George sono stati protagonisti dell’avanguardia artistica britannica per oltre mezzo secolo. Il film rende loro omaggio intrecciando una serie di interviste inedite con un ricco repertorio proveniente da rari archivi storici. Un’avvincente riflessione sul loro ‘pellegrinaggio’, sulla filosofia, la vita, la storia della loro produzione artistica che, dalle prime Living Sculptures, non ha mai mancato di suscitare fascinazione e controversie. Questo film è un ritratto vivido che abbraccia il mantra di Gilbert & George ‘Arte per tutti’.
The Pilgrimage of Gilbert & George, still da video
Artecinema proseguirà nei giorni 18 – 19 – 20 ottobre presso il Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30 a ingresso gratuito.
https://www.eroicafenice.com/napoli/eventi/arriva-a-napoli-la-29ma-edizione-di-artecinema/
Arriva a Napoli la 29ma edizione di Artecinema
18 Ottobre 2024 - di Rossella Capuano - Commenta
La 29ma edizione di Artecinema, evento imperdibile per gli amanti dell’arte e non solo, si terrà, quest’anno, dal 16 al 20 ottobre.
Ventinove. Sono gli anni di Artecinema, prezioso Festival di film sull’arte contemporanea, organizzato a Napoli dallo Studio Trisorio
Cinquanta. Sono gli di attività anni dello Studio Trisorio.
Numeri e anni da festeggiare mercoledì, 16 ottobre, nell’elegante cornice del Teatro San Carlo che, da sempre, ospita uno degli appuntamenti più attesi a Napoli: la serata inaugurale di Artecinema Emoziona il discorso di Lucia Trisorio che, con grande umiltà ringrazia, prima di tutto, il pubblico. E così, tra abbracci e occhi sorridenti, ci si ritrova tra le sedute in velluto del teatro, tra affezionati e nuovi, tutti pronti alla 29ma edizione di Artecinema e accomunati da una consapevolezza: si tornerà a casa con gli occhi pieni di bellezza
Ad aprire la serata della 29ma edizione di Artecinema, la proiezione del film Teheachapi, dedicato a un progetto dell’artista francese JR nel carcere californiano di massima sicurezza. Un lavoro di grande impatto visivo e di grande umanità che ha coinvolto detenuti, personale carcerario e vittime, “un modo per condividere la loro resilienza e il viaggio verso la redenzione. È un manifesto del potere dell’arte come forza unificante di speranza”.
Un regalo bellissimo quello che Laura e Lucia Trisorio, insieme al prezioso team dello Studio Trisorio, regalano, ogni anno, alla nostra città. Cinque i giorni di proiezioni: dopo la serata inaugurale al Teatro San Carlo, il Festival proseguirà al Teatro Augusteo, dove, dalle 16:00 alle 23:00 sarà possibile immergersi, gratuitamente, nel mondo dell’arte contemporanea. Ricco il programma della 29ma edizione di Artecinema, ricercatissima la scelta dei film.
17 ottobre: Arte povera. Appunti per la storia di Andrea Bettinetti; Emilio Isgrò: autocurriculum sotto il sole di Davide Bassanesi; Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow di Gaukur Úlfarsson, The Wharol effect di Lloyd Stanton e Paul Toogood(anteprima italiana).
18 ottobre: Green Over Gray. Emilio Ambasz di Francesca Molteni e Mattia Colombo; We the Others di Maria Cristina Didero e Francesca Molteni; Serena Scapagnini – Lo spazio oltre di Nicola Campiotti; Le fotografe 2: Chiara Fossati – Come te di Francesco G. Raganato; Miranda July in “Friends & Strangers” – Art21 di Chiemi Karasawa; Georgia O’Keeffe – Painter of the Faraway di Evelyn Schels; Pussy Riot, Rage Against di Putin Denis Sneguirev; The Pilgrimage of Gilbert & George di Mike Christie
19 ottobre: The Soul of Art sul collezionista Werner Merzbacher; Jeff Koons Un ritratto privato di Pappi Corsicato; Taking Venice (Robert Rauschenberg) di Amei Wallach; Nam June Paik – Moon is the Oldest Tv di Amanda Kim
20 ottobre: Beyond the White Cube di Giulia Magno; Meet the Artist: Philippe Parreno di Matteo Lonardi; Politics of Listening: Lawrence Abu Hamdan – Art21 di Ian Forster; Brancusi, les métamorphoses de la sculpture di Alain Fleischer; Lucio Fontana di Barbara Pozzoni; Obvious, hackers de l’art di Thibaut Sève; The Crown of Love – The Ultimate Perfomance (Jan Fabre) di Giovanni Troilo; Hopper X Vermeer di Annie Dautane.
Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano.
Valore aggiunto del Festival Artecinema, il suo impegno nel sociale. L’arte arriva nelle scuole e negli istituti penitenziari con proiezioni e dibattiti destinati a studenti e detenuti, in collaborazione con i docenti e i registi dei film, a ricordare che la bellezza è un fiore che può crescere in ogni dove.
Insomma, un evento davvero imperdibile…noi di Eroica Fenice ci saremo, e voi?
Fonte immagine in evidenza: Ufficio Stampa
https://www.exibart.com/arte-contemporanea/artecinema-2024-a-napoli-cinque-giorni-di-film-dedicati-ad-arte-e-architettura/
04 SETTEMBRE 2024
Artecinema 2024: a Napoli, cinque giorni di film dedicati ad arte e architettura
Arte contemporanea di redazione
Il Festival Artecinema torna a Napoli con la 29ma edizione: proiezioni non-stop di documentari su arte contemporanea, fotografia e architettura, con anteprime mondiali e incontri con gli autori
Nam June Paik - Moon is the Oldest TV
Cinque giorni all’insegna della filmografia dedicata all’arte, alla fotografia e all’architettura contemporanea. Dal 16 al 20 ottobre 2024, Artecinema torna ad animare i teatri storici di Napoli, con una selezione di documentari internazionali di nuova produzione, presentati dagli stessi registi, artisti e produttori. Come da tradizione, anche per questa 29ma edizione del festival, curata da Laura Trisorio, la serata inaugurale si terrà martedì, 16 ottobre, al Teatro San Carlo, per proseguire fino al 20 ottobre al Teatro Augusteo, con proiezioni gratuite e no stop dalle 16:30 alle 23:30, molte delle quali in anteprima mondiale, europea o nazionale e divise nelle sezioni Arte e Dintorni, Architettura, Fotografia.
Jeff Koons, Un ritratto privato, Balloon Dog, da serie Celebration, Olio su tela, 1995-1998
La serata al Teatro San Carlo si aprirà con la proiezione del film Tehachapi, dedicato al progetto realizzato dall’artista JR nel carcere di massima sicurezza californiano. Il film, diretto dall’ artista stesso e da Tasha Van Zandt, racconta le storie di circa 50 uomini, tra detenuti e guardie carcerarie, che attraverso il progetto fotografico collettivo si ritrovano a lavorare insieme.
THE WARHOL EFFECT, ph Lidija Hauck
Tra gli altri film in programma ad Artecinema 2024: Arte povera. Appunti per la storia di Andrea Bettinetti; Beyond the White Cube di Giulia Magno; Emilio Isgrò: autocurriculum sotto il sole di Davide Bassanesi; Green Over Gray. Emilio Ambasz di Francesca Molteni e Mattia Colombo; Jeff Koons. Un ritratto privato di Pappi Corsicato; Mark Rothko, la peinture vous regarde di Pascale Bouhénic (anteprima europea); Nam June Paik – Moon is the Oldest Tv di Amanda Kim; Pussy Riot, Rage Against Putin di Denis Sneguirev; Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow di Gaukur Úlfarsson; Taking Venice (Robert Rauschenberg) di Amei Wallach; The Crown of Love – The Ultimate Perfomance (Jan Fabre) di Giovanni Troilo; The Soul of Art sul collezionista Werner Merzbacher; The Space Between (Serena Scapagnini); The Warhol Effect di Lloyd Stanton e Paul Toogood (anteprima italiana); We the Others. Quarant’anni di collaborazione nel design: vita e opere dei fratelli Campana di Maria Cristina Didero e Francesca Molteni Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano.

Taking Venice
Come di consueto, il Festival conferma il suo impegno nel sociale e si sposta anche fuori dai teatri facendo tappa nelle scuole, nelle università, negli istituti penitenziari con proiezioni dedicate agli studenti e ai detenuti, organizzando dibattiti e incontri seminariali tematici in collaborazione con i docenti e i registi dei film.
https://www.exibart.com/exibart-segnala/torna-artecinema-festival-internazionale-di-film-sullarte-contemporanea-alla-sua-29aedizione/
15 ottobre 2024
Torna ARTECINEMA Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea alla sua 29ª edizione di Federico Pazzagli
A cura di Laura Trisorio
serata inaugurale: mercoledì 16 ottobre 2024 h 19.30
Napoli — Teatro San Carlo
17 — 20 ottobre 2024
Napoli — Teatro Augusteo
La 29ª edizione del Festival Artecinema sarà inaugurata mercoledì 16 ottobre 2024 al Teatro San Carlo di Napoli e proseguirà nei giorni 17 – 18 – 19 – 20 ottobre presso il Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30. Cinque giorni all’insegna della filmografia sull’arte, la fotografia, il design e l’architettura contemporanea nei teatri storici della città con interventi di registi, artisti e produttori provenienti da diversi paesi del mondo.
Si aprirà al San Carlo con la proiezione del film Tehachapi, dedicato al progetto di JR nel carcere di massima sicurezza californiano.
Al Teatro Augusteo (ingresso gratuito) sono in programma:
17 ottobre
Arte povera. Appunti per la storia; Emilio Isgrò. Autocurriculum sotto il sole; Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow; The Warhol Effect.
18 ottobre
Green Over Gray. Emilio Ambasz; We the Others (Fratelli Campana); Serena Scapagnini – Lo spazio oltre (anteprima mondiale); Le Fotografe 2: Chiara Fossati – Come te; Miranda July in “Friends & Strangers”; Georgia O’Keeffe – Painter of the Faraway; Pussy Riot: Rage Against Putin; The Pilgrimage of Gilbert & George (anteprima mondiale)
19 ottobre
The Soul of Art – The Merzbacher Collection, (anteprima mondiale); Mark Rothko, la peinture vous regarde; Jeff Koons. Un ritratto privato; Taking Venice (Robert Rauschenberg); Nam June Paik: Moon is the Oldest Tv.
20 ottobre
Beyond the White Cube; Meet the Artist – Philippe Parreno; Politics of Listening: Lawrence Abu Hamdan; Brancusi, les métamorphoses de la sculpture; Lucio Fontana; Obvious, hackers de l’art; The Crown of Love – The Ultimate Perfomance (Jan Fabre); Hopper X Vermeer.
Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano.
Per informazioni
www.artecinema.com
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16 OTTOBRE 2024
Artecinema 2024 apre il sipario al Teatro San Carlo di Napoli, con JR
Progetti e iniziative
di redazione
Il Festival Artecinema arriva alla 29ma edizione: per la serata inaugurale al Teatro San Carlo, in programma il documentario che racconta il progetto di JR in un carcere della California
Tehachapi By JR © Marc Azoulay
Arti visive, architettura, fotografia, rigorosamente in formato grande schermo: Artecinema, il festival curato da Laura Trisorio e arrivato alla 29ma edizione, apre il sipario al Teatro San Carlo di Napoli il 16 ottobre, per proseguiredal 17 al 20 ottobre al Teatro Augusteo, con un’ampia ed eterogenea selezione di documentari provenienti da tutto il mondo, molti dei quali in anteprima assoluta e con l’intervento in diretta dei registi, per un’immersione profonda nei processi creativi di alcuni dei più importanti artisti e autori contemporanei.
Jeff Koons, Un ritratto privato, Balloon Dog, da serie Celebration, Olio su tela, 1995-1998
JR porta Tehachapi al San Carlo
Per la serata inaugurale, in programma la proiezione di Tehachapi, l’atteso film di JR, celebre artista francese noto per i suoi imponenti progetti di arte pubblica e per la sua capacità di portare l’arte dove meno ci si aspetta. Il documentario, della durata di 92 minuti, è incentrato su un progetto realizzato all’interno del carcere di massima sicurezza di Tehachapi, in California. JR racconta le storie di detenuti ed ex detenuti, insieme al personale carcerario, in un’opera fotografica collettiva che ha trasformato il cortile della prigione in un potente simbolo visivo di redenzione e resilienza.
Dopo aver realizzato progetti di grande risonanza come Inside Out, il corto Ellis, il balletto e cortometraggio The Groves e dopo aver fatto “sparire” la Piramide del Louvre, il 41enne artista francese ha avviato il suo progetto nel carcere di Tehachapi. Inizialmente, JR si è recato lì per incontrare 28 residenti e presentare un’idea per un progetto artistico collaborativo nel cortile centrale. A Tehachapi, la maggior parte dei detenuti è stata imprigionata per quasi un decennio e molti sono i condannati all’ergastolo senza possibilità di libertà vigilata.
JR e il suo team hanno fotografato gli uomini, uno alla volta, dall’alto, dando la possibilità di raccontare liberamente la loro storia davanti a una telecamera, senza dover rispondere a domande specifiche. JR ha anche fotografato ex detenuti e personale carcerario, raccogliendo un totale di 48 ritratti e creando un’installazione composta di 338 strisce di carta. L’esperienza si è trasformata in opera filmica grazie alla collaborazione con Tasha Van Zandt, direttrice della fotografia
Attraverso questa opera, JR invita a riflettere su temi come la dignità umana, la condizione dei detenuti e il potere dell’arte come strumento di trasformazione sociale. La gigantografia creata nel carcere diventa il cuore di una narrazione visiva che cattura l’emotività di chi è spesso relegato ai margini della società. «Questo film è un modo per condividere la loro resilienza e il viaggio verso la redenzione. È un manifesto del potere dell’arte come forza unificante di speranza», ha affermato lo stesso artista. Un programma variegato e ricco di anteprime
Dopo l’apertura al San Carlo, il festival si sposterà al Teatro Augusteo dove, dal 17 al 20 ottobre, dalle 16 alle 23:30, si alterneranno le proiezioni gratuite di documentari che esplorano i protagonisti e i movimenti più influenti della scena artistica contemporanea. Tra i film più attesi, spicca l’anteprima europea di Mark Rothko, la peinture vous regarde di Pascale Bouhénic, che indaga il percorso di uno degli artisti più enigmatici del XX secolo, e The Warhol Effect di Lloyd Stanton e Paul Toogood, che esplora l’eredità culturale di Andy Warhol attraverso gli occhi di artisti e figure iconiche dell’arte come KAWS, Jeff Koons, Marilyn Minter, Tom Sachs, Julian Schnabel, Larry Gagosian, Debbie Harry, Tama Janowitz, Kim Kardashian e Chris Stein
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THE WARHOL EFFECT, ph Lidija Hauck
La giornata del 17 ottobre si aprirà con la proiezione di Arte povera. Appunti per la storia, di Andrea Bettinetti, che narra la nascita e l’evoluzione dell’Arte Povera attraverso studi d’artista, fondazioni, gallerie e musei, raccontando i protagonisti di un movimento radicale e innovativo, dal 1967 a oggi. Tra le testimonianze di artisti, galleristi, fotografi, familiari c’è anche una conversazione con Germano Celant realizzata nel 2019.
Si proseguirà con Emilio Isgrò. Autocurriculum sotto il sole, di Davide Bassanesi. Il film racconta l’universo creativo dell’artista della cancellatura, poeta visivo, scrittore e drammaturgo. Confrontandosi con i testi “sacri” della letteratura italiana e le dichiarazioni dei diritti umani e ridisegnando mappe geografiche, sagome di volti, ritratti, l’artista cancella per ricostruire nuovi sensi.
Emilio Isgrò, autocurriculum sotto il sole
Nel dicembre 2021 l’artista islandese Ragnar Kjartansson inaugura una mostra monumentale in un nuovo centro artistico chiamato GES-2 nel cuore di Mosca. È il tema di Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow di Gaukur Úlfarsson. L’elemento principale della mostra è una “scultura vivente” chiamata Santa Barbara, una citazione della omonima soap diventata popolarissima in Russia dopo la caduta dell’Unione Sovietica.
Per il programma completo, giorno per giorno, potete dare un’occhiata qui
Arte e società: un impegno oltre lo schermo
Oltre alla programmazione cinematografica, Artecinema conferma il suo impegno sociale con iniziative che vanno oltre i teatri. Come per le altre edizioni, il festival organizzerà proiezioni nelle scuole, nelle università e negli istituti penitenziari, con l’obiettivo di portare il dibattito culturale e artistico a una platea più ampia, coinvolgendo studenti e detenuti in incontri e seminari con registi e critici d’arte.
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17 OTTOBRE 2024
Napoli, Artecinema e oltre #1: mostre, installazioni e film screening in programma in città
Arte contemporanea
di Untitled Association
A margine di Artecinema, la rassegna di film d’arte, Untitled Association ci porta alla scoperta dell’arte contemporanea a Napoli: da Shazar Gallery e Gisela Capitain, alle metro degli archistar, fino alle Gallerie d’Italia
The Warhol Effect - Courtesy ArteCinema
Artecinema torna a Napoli: proiezioni non-stop di documentari e film sull’arte, la fotografia e l’architettura contemporanea, con anteprime mondiali e incontri con gli autori per cinque giorni, dal 16 al 20 ottobre 2024. Anche questa 29ma edizione del festival, curata da Laura Trisorio, anima due teatri storici della città: come da tradizione, la serata inaugurale si è tenuta ieri, mercoledì 16 ottobre, al Teatro di San Carlo, per poi proseguire fino a domenica, 20 ottobre, presso il Teatro Augusteo, con proiezioni gratuite e no stop, molte in anteprima mondiale, europea o nazionale e divise nelle sezioni Arte e Dintorni, Architettura, Fotografia. Untitled Association per questi tre giorni vi accompagna alla scoperta di mostre, eventi e iniziative legate alla manifestazione e ai principali spazi cittadini, con itinerari pensati per professionisti del settore, conoscitori e appassionati d’arte.
Oggi rimaniamo nel Centro storico, dove, nella zona di Montesanto, raggiungiamo Shazar Gallery, per la mostra Terre emerse di Lello Lopez. Seconda personale dell’artista napoletano negli spazi di via Pasquale Scura, essa ci conduce in un percorso d’immersione temporale, di ascesa da secoli di bellezza e di turbamenti, la cui restituzione visiva, in tele dai grandi formati, assurge ad allegoria del fatale destino umano. Il ciclo di opere in mostra trae origine dagli accadimenti che il territorio dei Campi Flegrei sta vivendo nuovamente in questi mesi e che da sempre subisce.
Lello Lopez, Terre emerse, 2024 – Stampa e acrilici su tela (160x120cm) – Courtesy l’artista e Shazar Gallery
Spostiamoci verso Piazza del Gesù, per arrivare alla Galerie Gisela Capitain, che, nella suggestiva cornice di Palazzo Degas, presenta la nuova edizione – la sesta, di cui quattro a Napoli – di Zweigstelle Capitain, caratterizzata in questa occasione da due mostre personali: Il Tempo di Barbara Bloom e Anime Perdute di Joe Bradley e Tobias Pils. Per la mostra Il tempo, l’artista americana Barbara Bloom presenta un nuovo corpo di opere, portando avanti la serie The Weather iniziata nel 2015. Una serie di tappeti collocati a diverse altezze dal pavimento, ognuno con una tonalità di grigio verde-acqua, mostrano pattern di punti in rilievo che compongono dei testi in braille. L’artista ha scelto testi descrittivi in modo da accentuare la complessità e la malinconia nella “lettura” del lavoro.
Barbara Bloom a Zweigstelle Capitain VI, Palazzo Degas, Napoli, 2024 – Photo by Alwin Lay
Per la mostra Anime perdute l’americano Joe Bradley e l’austriaco Tobias Pils presentano invece una serie di disegni realizzati a quattro mani, insieme a un gruppo di nuovi dipinti realizzati individualmente. Nei dipinti realizzati in solo, forze apparentemente opposte s’incontrano ed entrano in dialogo.
Joe Bradley & Tobias Pils a a Zweigstelle Capitain VI, Palazzo Degas, Napoli, 2024 – Photo by Alwin Lay
Continuando verso la vicina Piazza Municipio, possiamo finalmente osservare Tu si ‘na cosa grande, la nuova installazione di Gaetano Pesce (La Spezia, 1939 – New York, 2024), curata da Silvana Annicchiarico, facente parte del progetto Napoli Contemporanea. L’opera, frutto di oltre due anni di lavoro da parte dell’artista-designer spezino recentemente scomparso, misura 12 metri d’altezza e rappresenta chiaramente un suo personalissimo omaggio alla città partenopea.
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Due sculture: da una parte, una rappresentazione stilizzata di Pulcinella simbolo di Napoli, con l’iconico vestito e l’inconfondibile cappello, e dall’altra il cuore rosso, “innamorato”, ovvero colpito dalla freccia di cupido.
Stazione Municipio Linea 1 – © ANM Azienda Napoletana Mobilità S.p.A.
A pochi passi dalla scultura, l’ingresso della stazione Municipio della metropolitana ci porta nel cuore di una delle più grandi realizzazioni di Metro Art Napoli, progettata da Àlvaro Siza e Eduard Souto de Moura. La stazione funziona dal 2015 per la linea 1 della metropolitana e da pochi mesi è anche nodo di interscambio con la nuova Linea 6. In futuro si collegherà con Piazza Municipio anche il Porto e la sua Stazione Marittima.
L’intervento dei due archistar portoghesi costituisce un magistrale esempio di convivenza fra epoche e approcci costruttivi diversi, come un viaggio attraverso le pagine di un libro che, in questo caso livello dopo livello, raccontano una storia. Gli architetti, nel rispetto dell’impianto strutturale del pozzo di stazione già realizzato, hanno dovuto apportare diverse varianti al progetto per far sì che la memoria storica offerta dai reperti archeologici emersi in fase di realizzazione potesse convivere con l’architettura contemporanea. Le opere di Mimmo Jodice e di Michal Rovner, abilmente inserite nell’architettura di stazione, accompagnano i viaggiatori-visitatori.
Robert Wilson, By the Sea… You and Me, 20 – Stazione Toledo Linea 1 – © ANM Azienda Napoletana Mobilità S.p.A.
Continuando – in metropolitana o a piedi verso via Toledo, è possibile visitare un’altra Stazione dell’Arte: la fermata Toledo della Linea 1. Opera architettonica di straordinaria bellezza e importanza culturale, inaugurata nel 2012, è stata progettata dall’architetto spagnolo Oscar Tusquets Blanca e si distingue per il suo design innovativo e la sua connessione con l’arte e la storia della città.
All’interno, i viaggiatori-visitatori possono ammirare un’ampia varietà di opere d’arte contemporanea realizzate da artisti di fama internazionale. Tra queste, nell’imbarazzo di dovere scegliere, By the sea… you and me, due lunghissimi light-box dell’americano Robert Wilson, che trasformano uno dei corridoi sotterranei della stazione in un’affascinante passeggiata a mare, e Razza Umana, la lunghissima carrellata di ritratti realizzati da Oliviero Toscani, che accompagnano i viaggiatori-visitatori verso una delle uscite della stazione in direzione di piazzetta Montecalvario.
– Oliviero Toscani, Razza Umana, 2013 – Stazione Toledo Linea 1 – © ANM Azienda Napoletana
Mobilità S.p.A.
Alcune pareti della stazione sono poi decorate dai celebri mosaici dell’artista sudafricano
William Kentridge, che rappresentano scene della vita quotidiana napoletana in un suggestivo stile bianco e nero. Altra attrazione e unicità della stazione Toledo è però il suo museo sotterraneo. Durante la costruzione della stazione sono stati scoperti importanti reperti storici risalenti a epoche diverse: dalla Napoli greca e romana fino al periodo medievale. Tra i ritrovamenti più significativi parti delle antiche mura greche, che testimoniano l’importanza strategica di Napoli sin dall’antichità, oltre a tratto di strada di epoca romana, perfettamente conservato alcuni metri sotto l’attuale piano stradale di via Toledo.
William Kentridge, Bonifica dei quartieri bassi di Napoli in relazione alla ferrovia metropolitana, 1884 (Naples Procession), 2012 – Stazione Toledo Linea 1 – © ANM Azienda Napoletana
Mobilità S.p.A.
Usciamo dalla stazione e, proseguendo su via Toledo in direzione piazza del Plebiscito, ci imbattiamo quasi subito nella sede napoletana delle Gallerie d’Italia, l’iniziativa museale del gruppo Intesa Sanpaolo, che a Napoli si è impossessata di molti spazi della ex Direzione Generale del Banco di Napoli, finita di costruire nel 1939, splendido esempio di architettura razionalista firmata da Marcello Piacentini, e recentemente recuperata da Michele De Lucchi per le nuove funzioni di spazio espositivo e ricreativo. In questi giorni è possibile visitare la mostra Andy Warhol. Triple Elvis, che presenta un nucleo di opere
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dell’artista americano provenienti dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati, oltre a Vitalità del Tempo, l’allestimento di opere della collezione curato da Luca Massimo Barbero.
Andy Warhol, Triple Elvis, 1963. Collezione Luigi e Peppino Agrati – Intesa San Paolo – Photo © Luca Carrà, Milano – Artwork © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2024
Pochi passi sempre su via Toledo, per arrivare al Teatro Augusteo, dove da oggi proseguono le proiezioni e gli incontri di ArteCinema. Ieri al Teatro di San Carlo, alle 19:30 il Festival è stato ufficialmente inaugurato con la prima proiezione del film Tehachapi, dedicato al progetto realizzato dall’artista francese JR nell’omonimo carcere di massima sicurezza californiano. Il film, diretto dallo stesso artista e da Tasha Van Zandt, racconta le storie di circa 50 uomini, tra detenuti e guardie carcerarie, che attraverso un progetto fotografico collettivo si ritrovano a lavorare insieme.
Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow – © Gaukur Úlfarsson
Napoli Art To Date: la mappa di oggi
Shazar Gallery
Via Pasquale Scura, 8 shazargallery.com
@shazargallery
Terre Emerse
Lello Lopez
15.10 → 07.12.2024
Galerie Gisela Capitain
C.A.S.A – Palazzo Degas
Calata Trinità Maggiore, 53 galeriecapitain.de
@galeriecapitain
Zweigstelle Capitain VI, Il Tempo
Barbara Bloom
21.09 → 15.11.2024
Zweigstelle Capitain VI, Anime Perdute
Joe Bradley & Tobias Pils
21.09 → 15.11.2024
Metro Art / Le Stazioni dell’Arte
Guided tours reservations
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anm.it
@anm_napoli_official
Stazione Metropolitana Linea 1 / Linea 6 – Municipio
Project by Àlvaro Siza and Eduardo Souto de Moura
Works by Michal Rovner, Mimmo Jodice
Stazione Metropolitana Linea 1 – Toledo
Project by Oscar Tusquets Blanca
Works by William Kentridge, Robert Wilson, Oscar Tusquets Blanca, Achille Cevoli, Oliviero Toscani, Lawrence Weiner, Shirin Neschat, Ilya and Emilia Kabakov, Francesco Clemente
Gallerie d’Italia Napoli
Palazzo Zevallos Stigliano
Via Toledo, 185 gallerieditalia.com
@gallerieditalia
Andy Warhol. Triple Elvis
Solo show
25.09 → 16.02.2025
Vitalità del Tempo
Group show
Permanent collection artecinema
1. Teatro di San Carlo – Via San Carlo, 98
2. Teatro Augusteo – Piazzetta Duca D’Aosta, 263 artecinema.com
@artecinerma
29th international contemporary art film festival
16.10 → 20.10.2024
At Teatro di San Carlo
Opening night
16.10.2024
At Teatro Augusteo
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Films screening
17.10 → 20.10.2024
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Tutto pronto a Napoli per il Festival Artecinema 2024
Di Redazione - 8 Ottobre 2024 162
La serata inaugurale della 29ª edizione è in programma il 16 ottobre al Teatro San Carlo, la manifestazione proseguirà dal 17 al 20 ottobre al Teatro Augusteo Riceviamo e pubblichiamo.
La 29ª edizione del Festival Artecinema sarà inaugurata mercoledì 16 ottobre 2024 al Teatro San Carlo di Napoli e proseguirà nei giorni 17, 18, 19 e 20 ottobre presso il Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16:00 alle ore 23:30.
Cinque giorni all’insegna della filmografia dedicata all’arte, alla fotografia, e all’architettura contemporanea nei teatri storici della città.
Attraverso una selezione di documentari di nuova produzione gli spettatori potranno approfondire le biografie e le poetiche dei maggiori artisti della scena internazionale, seguirli nei loro studi, vederli in azione durante la realizzazione di progetti site specific e anche nella preparazione di grandi mostre internazionali.
Registi, artisti e produttori provenienti da diversi Paesi del mondo intervengono personalmente per presentare i film, molti dei quali in anteprima mondiale, europea o nazionale, divisi nelle sezioni: Arte e Dintorni, Architettura e Design, Fotografia.
La serata inaugurale al Teatro San Carlo si aprirà con la proiezione del film ‘Tehachapi’, dedicato al progetto realizzato dall’artista JR nel carcere di massima sicurezza californiano.
Il film, diretto dall’artista stesso, racconta le storie di circa cinquanta uomini, detenuti e guardie carcerarie, che attraverso il progetto fotografico collettivo si ritrovano a lavorare insieme.
Il film dura 92 minuti e documenta la realizzazione, assieme alle testimonianze del gruppo coinvolto, di una fotografia gigante posta al centro del cortile con detenuti, ex detenuti, personale carcerario che posano fianco a fianco. Molte persone coinvolte nell’opera sono tuttora rinchiuse a Tehachapi e trascorreranno lì il resto della loro vita. Un’opera nello stile di Jr, ‘Infiltrating Art’.
Dopo aver realizzato progetti come ‘Inside Out’, il corto ‘Ellis’, il balletto e cortometraggio ‘The Groves’ e aver fatto ‘sparire’ la Piramide del Louvre, il 41enne artista francese 5 anni fa ha ricevuto il permesso di lavorare nella prigione di Tehachapi.
Inizialmente, JR si è recato lì per incontrare ventotto residenti e presentare un’idea per un progetto artistico collaborativo nel cortile centrale. A Tehachapi, la maggior parte dei detenuti è stata imprigionata per quasi un decennio e molti sono i condannati all’ergastolo senza possibilità di libertà vigilata.
JR e il suo team hanno fotografato gli uomini, uno alla volta, dall’alto, e hanno avuto la possibilità di raccontare la loro storia davanti a una telecamera senza dover rispondere a domande specifiche ma esprimendosi liberamente.
JR ha anche fotografato ex detenuti e personale carcerario, raccogliendo un totale di quarantotto ritratti e creando una particolarissima installazione composta di 338 strisce di carta. L’esperienza si è trasformata in opera filmica grazie alla collaborazione con Tasha Van Zandt, direttrice della fotografia.
Un’opera che è anche un monito per ricordare al mondo l’esistenza di questi uomini dimenticati in uno dei luoghi più inaccessibili e isolati: il loro progetto ha trasformato il cortile della prigione in una potente, ma temporanea, opera d’arte.
JR ha commentato:
Questo film è un modo per condividere la loro resilienza e il viaggio verso la redenzione. È un manifesto del potere dell’arte come forza unificante di speranza.
Tra gli appuntamenti più attesi della rassegna spicca anche l’anteprima europea di ‘Mark Rothko, la peinture vous regarde’ di Pascale Bouhénic. Leggenda del XX secolo, Mark Rothko si è posto il compito di creare una rappresentazione pittorica e astratta del dramma umano con l’obiettivo di ‘guarire il mondo’.
https://www.expartibus.it/tutto-pronto-a-napoli-per-il-festival-artecinema-2024/
Il suo mezzo: una pasta colorata che realizza segretamente per coprire dipinti sempre più grandi e creare uno spazio in cui assorbire lo spettatore. Dopo la Fondazione Louis Vuitton di Parigi che ha presentato nel 2024 la prima retrospettiva dedicata al pittore americano, questo film ripercorre la traiettoria sfuggente dell’artista.
Piena di colore e sensualità, dramma ed emozione, la pittura di Rothko si rivela brillantemente in un sottile ritratto del maestro americano dell’espressionismo astratto.
Il film è suddiviso in capitoli antinomici, ‘Figura/non figura’, ‘American/non americano’, ‘Astratto/non astratto’, che mettono in risalto le numerose contraddizioni dell’uomo e dell’opera e, dall’altro, contiene le testimonianze di restauratori, scienziati e perfino mercanti di colori che analizzano la particolarissima tecnica di Rothko.
Anteprima italiana è quella di ‘The Warhol Effect’ di Lloyd Stanton e Paul Toogood: un documentario sul lavoro e sull’eredità di Andy Warhol. Intervistando artisti contemporanei, assieme ad amici e colleghi, il film rivela una nuova prospettiva sull’artista e sul perché sia ancora oggi così rilevante.
Il suo lavoro degli anni 70 e 80 è raramente mostrato o discusso rispetto alla sua più famosa Pop Art degli anni 60. Ne parlano, tra gli altri, i musicisti dei Blondie Debbie Harry e Chris Stein, suoi colleghi come Damien Hirst e Jeff Koons e la scrittrice Tama Janowitz.
Artecinema 2024 ha in programma una ricca selezione di documentari che esplorano il mondo dell’arte contemporanea:
• ‘Arte povera. Appunti per la storia’ di Andrea Bettinetti;
• ‘Beyond the White Cube’ di Giulia Magno, anteprima europea;
• ‘Brancusi, les métamorphoses de la sculpture’ di Alain Fleischer, anteprima italiana;
• ‘Emilio Isgrò. Autocurriculum sotto il sole’ di Davide Bassanesi;
• ‘Georgia O’Keeffe – Painter of the Faraway’ di Evelyn Schels, anteprima italiana;
• ‘Green Over Gray. Emilio Ambasz’ di Francesca Molteni e Mattia Colombo;
• ‘Hopper X Vermeer’ di Annie Dautane, anteprima italiana;
• ‘Jeff Koons. Un ritratto privato’ di Pappi Corsicato;
• ‘Le Fotografe 2: Chiara Fossati – Come te’, di Francesco G. Raganato;
• ‘Lucio Fontana’ di Barbara Pozzoni;
• ‘Meet the Artist – Philippe Parreno’ di Matteo Lonardi;
• ‘Miranda July in ‘Friends & Strangers” di Chiemi Karasawa, anteprima italiana;
• ‘Nam June Paik: Moon is the Oldest TV’ di Amanda Kim;
• ‘Obvious, hackers de l0art di Thibaut Sève’, anteprima italiana;
• ‘Politics of Listening: Lawrence Abu Hamdan’ di Ian Forster, anteprima italiana;
• ‘Pussy Riot: Rage Against Putin’ di Denis Sneguirev, anteprima italiana;
• ‘Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow’ di Gaukur Úlfarsson;
• ‘Taking Venice (Robert Rauschenberg)’ di Amei Wallach;
• ‘The Crown of Love – The Ultimate Perfomance (Jan Fabre)’ di Giovanni Troilo;
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• ‘The Pilgrimage of Gilbert & George’ di Mike Christie, anteprima mondiale;
• ‘The Soul of Art – The Merzbacher Collection’, di Yves Kugelmann, anteprima mondiale;
• ‘Serena Scapagnini – Lo spazio oltre’ di Nicola Campiotti, anteprima mondiale;
• ‘We the Others’ di Francesca Molteni.
Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano.
Come di consueto il Festival conferma il suo impegno nel sociale e si sposta anche fuori dai teatri facendo tappa nelle scuole, nelle università, negli istituti penitenziari con proiezioni dedicate agli studenti e ai detenuti, organizzando dibattiti e incontri seminariali tematici in collaborazione con i docenti e i registi dei film.
Informazioni
Artecinema
Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea 29ª Edizione
a cura di Laura Trisorio Serata inaugurale: mercoledì 16 ottobre 2024, ore 19:30 | Teatro San Carlo, via San Carlo 98, Napoli Ingresso: 14 euro. Acquisto biglietti teatrosancarlo.it o direttamente al botteghino.
Proiezioni in presenza:
17 – 18 – 19 – 20 ottobre | Teatro Augusteo, Piazzetta Duca d’Aosta, 263, Napoli Ingresso gratuito
L’arte al cinema tra politica e Intelligenza artificiale
i. Laura Trisorio,
Facce dispari. Laura Trisorio, gallerista: la mano tesa di Beuys per “una iniziazione senza alternative”
Comelo yangs’avvicenda allo yin, nella napoletana piazza Municipio un imponente Pulcinella fallico di Gaetano Pesce ha presoil posto della Veneredegli straccidiPistoletto, giàprotagonista ditribolata esposizione. Sulla foggia della nuova installazione è divampata unasapida diatriba, con battute datrivio pompeiano (dove Priapo, sisa, fu popolare)alternate ararefatteconsiderazioni sull’arte contemporanea e lematrici etnofilosofiche delPulcinella, dicui difficilmente riconoscerebberole sembianze in quell’opera i suoi piùarguti cultori,da Crocead Agamben ad Antonio Petito che lo impersonò. Il dibattito colora la vigilia della ventinovesima edizione di Artecinema, rassegna internazionale della filmografia dedicata all’arte,fotografia earchitettura che si tiene dal 16 al 20 ottobrea Napolidiretta da LauraTrisorio, animatricedi una galleria il cui cinquantesimo compleanno cade proprio, per volontà delle effemeridi, il 16 prossimo. Lo Studio Trisorio fondato dai genitori di Laura ospitòAlighiero Boetti,Cy Twombly, Jannis Kounellis, JosephBeuys, nonsoltanto esposti maaccolti nelladimoradi famigliaadAnacapri. VillaOrlandi diventòunospazio dove lavorare e fu al suo ingresso che Beuys realizzò “La rivoluzione siamo Noi”. Perdoni se la prima domanda riguarda Pulcinella, ma l’attualità è una dea prepotente.

Quello che s’inaugurò con la “Montagnadi Sale”di Mimmo Paladino in piazza Plebiscito è statoun filonedi successo,ma piazzaMunicipio èunospazio immenso e più complicato ed è sbagliato non contestualizzare un’opera: il luogoin cui viene collocata è determinante e il criterio andrebbe ristudiato. Il dibattitotestimonia comunque l’attenzione per l’arte pubblica in unacittà dove sono passatii maggioriesponenti contemporanei. La longevità di Artecinema è un esempio di quest’interesse.La primaedizione fuall’Istituto Francese, chedisponeva ditrecentosedie. Dopo tre anni non bastarono e ci spostammo in teatri più grandi finché siamo arrivati al San Carlo per la giornata inaugurale eper lesuccessive all’Augusteo, da 1.400 posti, dove l’entrata è sempre gratuita. Quale filminaugurerà la rassegna?
“Tehachapi”, dedicato al progetto realizzato dall’artista francese JR in una prigione di massima sicurezzacaliforniana: ritratti e storie che hanno accomunatodetenuti epersonale carcerario in una collaborazione artistica. Nei giorni seguenti sarà proiettatoin anteprima europeaun documentario suRothko ein anteprima italiana “The WarholEffect” di Lloyd Stantone Paul Toogood, rivelando l’artista in una
nuova prospettiva, quella delle opere tarde. Quantosi staoccupandol’arte dei temi politici?
Proietteremo “Soviet Barbara,The StoryofRagnar Kjartansson in Moscow” dell’islandese Gaukur Ulfarsson. E’il racconto di un artista che harimesso inscena, inun centro d’arte moscovitapoco prima dell’invasione dell’Ucraina, lasoap opera americana “Santa Barbara”. Fu con quellache il popolo dell’Urss appenadissolta aveva scoperto constupore, su larga scala,i modellidi vita occidentali.Poi c’è il film “Pussy Riot.Rage AgainstPutin”, sulleartiste dissidentifinite in carcere per le loro performance. L’arte comestrumento della politicaè raccontataanche neldocumentario di AmeiWallach dedicatoa Rauschenberg, che rievoca come il governo americano se ne servì durante la Guerra fredda in funzione anticomunista con l’attribuzione del Gran Premio alla Biennale di Venezia del 1964.Che sancì laPop art in Europa.
Volgendo lo sguardoin avanti,cosa paventa o spera un gallerista?
Rifletto sull’Intelligenza artificiale. Ilcollettivo francese Obvious con glialgoritmi realizzaquadri battutidallecase d’asta internazionalia cifre consistenti.
Dove andremo a finire?
Ilresponso spetteràalmercato. Potrà far crescere ancora le opere prodotte con l’Intelligenzaartificiale osgonfiarne le quotazioni, conle stesse dinamiche speculative riguardanti gli artisti in carne e ossa. E’ovvio chepropendo peril fattore umano: dietro ogni opera ci sonorelazioni ed emozioni insostituibili.
Chisi occupadi artecontemporanea vive assiemeai nomi che sostiene.E’unpercorso più tracciato dalvalore odairiscontricommerciali?
Ho rincontratopochi giorni fa a Parigi, ormai vecchi, grandi rappresentanti dell’Arte poverache avevoconosciuto da bambina. Le loro quotazioni aumentano perché è arrivata la consacrazionepresso i collezionisti. Ci hanno impiegato una vita, ma il tempo premia il valore. Si può aiutare un artistacon lerelazionigiuste nei musei,con icritici eintercettando ilgusto deicollezionisti, peròa pattoche siabravo.Eanche questaècondizione necessaria enon sufficiente, perchéc’è chi valema per varie circostanzeincontra minore fortuna. E’come per i libri: ce nesono di meravigliosi ma pubblicati male, perciò non diventeranno bestseller. Consigli a un gallerista? Lavorare con gliartisti che gli piacciono davvero senza fissarsisul guadagnoimmediato. Si soffre esi gioisce con loro, ma non ci si sente mai arrivati. Neanche il successo addormentala tensioneinappagata che spinge sempre avanti. Gli artisti anticipanoi tempi, vedono ciò cheancora non vediamo noi. Non ha mai esitatoaseguire le tracce dei suoi genitori? Conservo lafotografia di una tavolata.Avevo quattro anni.Io eBeuys citendiamo unamano, LucioAmeliomi carezza la testa, mia madre mi tocca un braccio. E’la scena di una iniziazionesenza alternative. Francesco Palmieri

https://www.gaeta.it/napoli-si-prepara-alla-29a-edizione-del-festival-artecinema-con-opere-darte-e-documentari
Napoli si prepara alla 29ª edizione del Festival Artecinema con opere d’arte e documentari
Il Festival Artecinema di Napoli, dal 16 al 20 ottobre, presenta opere d’arte e documentari con focus su temi sociali, inaugurando con il film “Tehachapi” al Teatro San Carlo.
By Sofia Greco
12 Ottobre 2024
Napoli si prepara alla 29ª edizione del Festival Artecinema con opere d'arte e documentariGaeta.it
Il Festival Artecinema, uno degli eventi culturali più attesi a Napoli, ritorna dal 16 al 20 ottobre per la sua 29ª edizione, portando un mix affascinante di arte, fotografia e architettura contemporanea. Questo festival, che avrà come cornice il suggestivo Teatro San Carlo, si aprirà con la proiezione del film “Tehachapi”, un’opera diretta dall’artista francese JR, che narra le storie di vita di detenuti e guardie di un carcere di massima sicurezza in California. Il film affronta tematiche di grande spessore umano, mettendo in risalto come l’arte possa fungere da ponte per l’interazione sociale.
Programma e dettagli delle proiezioni
La rassegna, curata da Laura Trisorio, si articolerà in cinque giorni di proiezioni, dove saranno visibili 26 opere, molte delle quali rappresentano anteprime mondiali, europee o nazionali. Le opere saranno suddivise in tre sezioni principali: “Arte e Dintorni”, “Architettura e Design” e “Fotografia”. Sarà inoltre inclusa una selezione di documentari che si concentrano sui principali artisti della scena internazionale. Queste proiezioni avranno luogo al Teatro Augusteo, dal 17 al 20 ottobre, con orari che variano dalle 16:00 alle 23:30. L’ingresso è completamente gratuito, fatta eccezione per la serata inaugurale al San Carlo, dove è previsto un biglietto di 14 euro.
Anteprime e opere di spicco
Fra gli eventi più attesi vi è l’anteprima europea del documentario “Mark Rothko, la peinture vous regarde”, realizzato da Pascale Bouhénic Rothko è stato una figura indiscutibile del XX secolo, la sua arte ha cercato di reinterpretare e rappresentare attraverso forme astratte il dramma umano, con l’intento di “guarire il mondo”. Questo documento offrirà uno sguardo ravvicinato alle sfide e alle intuizioni di un artista che ha influenzato profondamente il panorama dell’arte contemporanea.
L’attenzione si sposterà poi sull’anteprima italiana di “The Warhol Effect” realizzato da Lloyd Stanton e Paul Toogood. Questo documentario esplora non solo il lavoro dell’eclettico Andy Warhol, ma anche l’eredità di un uomo che ha spostato le frontiere dell’arte visiva, traendo elementi dalla cultura pop e dalla società del suo tempo. Attraverso interviste e riprese storiche, il pubblico avrà l’opportunità di immergersi nel mondo vivido e provocatorio di Warhol, scoprendo come la sua influenza perdura ancora oggi. Impegno sociale e progetti collaterali
Uno degli aspetti distintivi del Festival Artecinema è il suo impegno verso tematiche sociali. Quest’anno, l’iniziativa si estenderà oltre le mura dei teatri, con proiezioni dedicate a studenti e detenuti in scuole, università e istituti penitenziari. Questi eventi comprenderanno non solo la visione di film, ma anche dibattiti e incontri seminariali tenuti da docenti e registi. Questo approccio intende stimolare un dialogo aperto tra le diversità, utilizzando l’arte come strumento di coesione e riflessione.
L’iniziativa rappresenta un tentativo di promuovere la cultura in contesti meno convenzionali, rafforzando l’idea che l’arte possa ricoprire un ruolo chiave anche nell’ambito della riabilitazione e del reinserimento sociale. Un passo significativo verso un’inclusione più ampia, dove le storie di vita e le esperienze personali diventano parte di un racconto collettivo.
L’attesa è palpabile per questo festival che, come sempre, promette di superare ogni aspettativa, avvolgendo Napoli in una celebrazione vibrante di creatività e impegno culturale.
Ultimo aggiornamento il 12 Ottobre 2024 da Sofia Greco
https://www.gazzettadinapoli.it/cultura-societa/torna-artecinema-dal-16-al-20-ottobre/
Torna Artecinema, dal 16 al 20 ottobre
Di Redazione Gazzetta di Napoli - 8 Ottobre 2024
La 29ª edizione del Festival Artecinema sarà inaugurata mercoledì 16 ottobre 2024 al Teatro San Carlo di Napoli e proseguirà nei giorni 17 – 18 – 19 – 20 ottobre presso il Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30.
Cinque giorni all’insegna della filmografia dedicata all’arte, alla fotografia, e all’architettura contemporanea nei teatri storici della città.
Attraverso una selezione di documentari di nuova produzione gli spettatori potranno approfondire le biografie e le poetiche dei maggiori artisti della scena internazionale, seguirli nei loro studi, vederli in azione durante la realizzazione di progetti site specific e anche nella preparazione di grandi mostre internazionali. Registi, artisti e produttori provenienti da diversi paesi del mondo intervengono personalmente per presentare i film, molti dei quali in anteprima mondiale, europea o nazionale, divisi nelle sezioni: Arte e Dintorni, Architettura e Design, Fotografia.
La serata inaugurale al Teatro San Carlo si aprirà con la proiezione del film Tehachapi, dedicato al progetto realizzato dall’artista JR nel carcere di massima sicurezza californiano. Il film, diretto dall’artista stesso, racconta le storie di circa cinquanta uomini, detenuti e guardie carcerarie, che attraverso il progetto fotografico collettivo si ritrovano a lavorare insieme.
Il film dura 92 minuti e documenta la realizzazione, assieme alle testimonianze del gruppo coinvolto, di una fotografia gigante posta al centro del cortile con detenuti, ex detenuti, personale carcerario che posano fianco a fianco. Molte persone coinvolte nell’opera sono tuttora rinchiuse a Tehachapi e trascorreranno lì il resto della loro vita. Un’opera nello stile di Jr, l’“Infiltrating Art”.
Dopo aver realizzato progetti come “Inside Out”, il corto “Ellis”, il balletto e cortometraggio “The Groves” e aver fatto ‘sparire’ la Piramide del Louvre, il 41enne artista francese 5 anni fa ha ricevuto il permesso di lavorare nella prigione di Tehachapi. Inizialmente, JR si è recato lì per incontrare ventotto residenti e presentare un’idea per un progetto artistico collaborativo nel cortile centrale. A Tehachapi, la maggior parte dei detenuti è stata imprigionata per quasi un decennio e molti sono i condannati all’ergastolo senza possibilità di libertà vigilata.




JR e il suo team hanno fotografato gli uomini, uno alla volta, dall’alto, e hanno avuto la possibilità di raccontare la loro storia davanti a una telecamera senza dover rispondere a domande specifiche ma esprimendosi liberamente. JR ha anche fotografato ex detenuti e personale carcerario, raccogliendo un totale di quarantotto ritratti e creando una particolarissima installazione composta di 338 strisce di carta. L’esperienza si è trasformata in opera filmica grazie alla collaborazione con Tasha Van Zandt, direttrice della fotografia. Un’opera che è anche un monito per ricordare al mondo l’esistenza di questi uomini dimenticati in uno dei luoghi più inaccessibili e isolati: il loro progetto ha trasformato il cortile della prigione in una potente, ma temporanea, opera d’arte. “Questo film – ha commentato JR – è un modo per condividere la loro resilienza e il viaggio verso la redenzione. È un manifesto del potere dell’arte come forza unificante di speranza”.
Tra gli appuntamenti più attesi della rassegna spicca anche l’anteprima europea di Mark Rothko, la peinture vous regarde di Pascale Bouhénic. Leggenda del XX secolo, Mark Rothko si è posto il compito di creare una rappresentazione pittorica e astratta del dramma umano con l’obiettivo di “guarire il mondo”. Il suo mezzo: una pasta colorata che realizza segretamente per coprire dipinti sempre più grandi e creare uno spazio in cui assorbire lo spettatore. Dopo la Fondazione Louis Vuitton di Parigi che ha presentato nel 2024 la prima retrospettiva dedicata al pittore americano, questo film ripercorre la traiettoria sfuggente dell’artista. Piena di colore e sensualità, dramma ed emozione, la pittura di Rothko si rivela brillantemente in un sottile ritratto del maestro americano
https://www.gazzettadinapoli.it/cultura-societa/torna-artecinema-dal-16-al-20-ottobre/
dell’espressionismo astratto. Il film è suddiviso in capitoli antinomici (“Figura/non figura”, “American/non americano”, “Astratto/non astratto”), che mettono in risalto le numerose contraddizioni dell’uomo e dell’opera e, dall’altro, contiene le testimonianze di restauratori, scienziati e perfino mercanti di colori che analizzano la particolarissima tecnica di Rothko.
Anteprima italiana è quella di The Warhol Effect di Lloyd Stanton e Paul Toogood: un documentario sul lavoro e sull’eredità di Andy Warhol. Intervistando artisti contemporanei, assieme ad amici e colleghi, il film rivela una nuova prospettiva sull’artista e sul perché sia ancora oggi così rilevante. Il suo lavoro degli anni ’70 e ’80 è raramente mostrato o discusso rispetto alla sua più famosa Pop Art degli anni ’60. Ne parlano, tra gli altri, i musicisti dei Blondie Debbie Harry e Chris Stein, suoi colleghi come Damien Hirst e Jeff Koons e la scrittrice Tama Janowitz.
Artecinema 2024 ha in programma una ricca selezione di documentari che esplorano il mondo dell’arte contemporanea: Arte povera Appunti per la storia di Andrea Bettinetti; Beyond the White Cube di Giulia Magno (anteprima europea); Brancusi, les métamorphoses de la sculpture di Alain Fleischer (anteprima italiana); Emilio Isgrò. Autocurriculum sotto il sole di Davide Bassanesi; Georgia O’Keeffe – Painter of the Faraway di Evelyn Schels (anteprima italiana); Green Over Gray. Emilio Ambasz di Francesca Molteni e Mattia Colombo; Hopper X Vermeer di Annie Dautane (anteprima italiana); Jeff Koons. Un ritratto privato di Pappi Corsicato; Le Fotografe 2: Chiara Fossati – Come te, di Francesco G. Raganato; Lucio Fontana di Barbara Pozzoni; Meet the Artist –Philippe Parreno di Matteo Lonardi; Miranda July in “Friends & Strangers” di Chiemi Karasawa (anteprima italiana); Nam June Paik: Moon is the Oldest Tv di Amanda Kim; Obvious, hackers de l’art di Thibaut Sève (anteprima italiana); Politics of Listening: Lawrence Abu Hamdan di Ian Forster (anteprima italiana); Pussy Riot: Rage Against Putin di Denis Sneguirev (anteprima italiana); Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow di Gaukur Úlfarsson; Taking Venice (Robert Rauschenberg) di Amei Wallach; The Crown of Love – The Ultimate Perfomance (Jan Fabre) di Giovanni Troilo; The Pilgrimage of Gilbert & George di Mike Christie (anteprima mondiale); The Soul of Art – The Merzbacher Collection, di Yves Kugelmann (anteprima mondiale); Serena Scapagnini –Lo spazio oltre di Nicola Campiotti (anteprima mondiale); We the Others di Francesca Molteni.
Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano.
Come di consueto il Festival conferma il suo impegno nel sociale e si sposta anche fuori dai teatri facendo tappa nelle scuole, nelle università, negli istituti penitenziari con proiezioni dedicate agli studenti e ai detenuti, organizzando dibattiti e incontri seminariali tematici in collaborazione con i docenti e i registi dei film.
INFORMAZIONI
ARTECINEMA
Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea
29ª Edizione
a cura di Laura Trisorio
Serata inaugurale: mercoledì 16 ottobre 2024, ore 19.30 | Teatro San Carlo, via San Carlo 98, Napoli
Ingresso: 14 euro. Acquisto biglietti teatrosancarlo.it o direttamente al botteghino.
Proiezioni in presenza:
17 – 18 – 19 – 20 ottobre | Teatro Augusteo, Piazzetta Duca D’Aosta, 263, Napoli Ingresso gratuito
https://www.gazzettadinapoli.it/cultura-societa/the-warhol-effect-ad-artecinema/
The Warhol Effect ad Artecinema
Di Redazione Gazzetta di Napoli - 16 Ottobre 2024
Pensate di conoscere tutto di Andy Warhol? Nonostante la fama mondiale che ammanta la sua figura da 60 anni, c’è ancora qualcosa da scoprire. Lo racconta “The Warhol Effect”, il documentario di Lloyd Stanton e Paul Toogood che sarà proiettato in prima nazionale in chiusura della seconda giornata di Artecinema, giovedì 17 ottobre alle 21.15 nel Teatro Augusteo.
Dopo l’inaugurazione nel teatro San Carlo con “Tehachapi” di JR, il festival diretto da Laura Trisorio si sposta nella storica sala di Piazzetta Duca D’Aosta. Il lungometraggio clou della giornata è un focus sulla produzione di Warhol degli anni ’70 e ’80 che fino a oggi ha ricevuto poca attenzione. Il documentario esplora la sua evoluzione come artista, dall’essere sopravvissuto a un attentato al suo ritorno alla pittura. Attraverso interviste ai suoi amici e ad artisti come Damien Hirst, KAWS, Jeff Koons, Marilyn Minter, Tom Sachs, Julian Schnabel, Larry Gagosian, Debbie Harry, Tama Janowitz, Kim Kardashian e Chris Stein, il filmato offre una nuova prospettiva sull’enigmatica figura che continua ad influenzare il mondo dell’arte di oggi.


Il programma della giornata invece comincerà alle ore 16 con la proiezione di “Arte povera. Appunti per la storia” di Andrea Bettinetti, pellicola italiana dell’anno scorso. il documentario narra la nascita e l’evoluzione dell’Arte Povera attraverso studi d’artista, fondazioni, gallerie e musei, raccontando i protagonisti di un movimento radicale e innovativo dal 1967 a oggi. Tra le testimonianze di artisti, galleristi, fotografi, familiari c’è anche una conversazione con Germano Celant realizzata nel 2019.
Alle ore 17.55 si proseguirà con “Emilio Isgrò. Autocurriculum sotto il sole” di Davide Bassanesi. Il film racconta l’universo creativo di Isgrò, artista della cancellatura, poeta visivo, scrittore e drammaturgo. Confrontandosi con i testi ‘sacri’ della letteratura italiana e le dichiarazioni dei diritti umani e ridisegnando mappe geografiche, sagome di volti, ritratti, l’artista cancella per ricostruire nuovi sensi.
Nel dicembre 2021 l’artista islandese Ragnar Kjartansson inaugura una mostra monumentale in un nuovo centro artistico chiamato GES-2 nel cuore di Mosca. È il tema di Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow di Gaukur Úlfarsson, che sarà proiettato alle 19.25. L’elemento principale della mostra è una ‘scultura vivente’ chiamata Santa Barbara. L’arrivo e la popolarità della soap opera Santa Barbara nella vita russa dopo la caduta dell’Unione Sovietica possono essere visti come una metafora delle speranze di apertura culturale tra Est e Ovest dopo la fine della Guerra Fredda.
Artecinema proseguirà nei giorni 18 – 19 – 20 ottobre presso il Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30 a ingresso gratuito.
ARTECINEMA
Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea
29ª Edizione
a cura di Laura Trisorio
Proiezioni in presenza:
17 – 18 – 19 – 20 ottobre | Teatro Augusteo, Piazzetta Duca D’Aosta, 263, Napoli Ingresso gratuito
https://www.gazzettadinapoli.it/cultura-societa/artecinema-finale-con-focus-su-ai/
Artecinema, finale con focus su AI
Di Pietro Pizzolla - 19 Ottobre 2024
La 29esima edizione del festival Artecinema si conclude domenica 20 ottobre, dopo 5 giorni di proiezioni, nel segno dell’arte a 360 gradi: dai maestri del passato fino all’Intelligenza artificiale. Il festival diretto da Laura Trisorio conclude nel teatro Augusteo (l’ingresso è gratuito) l’edizione 2024 con otto proiezioni, tra cui anteprime europee e italiane e una forte tendenza a esplorare più linguaggi espressivi.
Il programma della giornata finale prende il via alle 16 con la prima europea di Beyond the White Cube di Giulia Magno. Il film racconta il progetto di espansione del Buffalo AKG Art Museum: una squadra di curatori, artisti e architetti visionari, tra cui Janne Sirén, Olafur Eliasson, Sebastian Behmann e Shohei Shigematsu, che ha unito le forze per immaginare il museo del futuro.
A seguire, alle ore 16.20, Meet the Artist: Philippe Parreno di Matteo Lonardi. Attraverso film, performance, sculture e installazioni, l’artista francese orchestra il tempo e lo spazio per creare ambienti magici in cui la mostra stessa diventa opera d’arte. Da oltre un decennio, Parreno ha integrato l’intelligenza artificiale nel suo processo creativo e negli ultimi anni lo utilizza per monitorare parametri ambientali.
Alle ore 16,25 sarà proiettato in prima nazionale Politics of Listening: Lawrence Abu Hamdan – Art21 di Ian Forster. Lawrence Abu Hamdan è un artista del suono e del video, il cui lavoro è incentrato sulla politica dell’ascolto. Realizza le sue opere utilizzando tecniche simili all’analisi forense che indagano le violazioni dei diritti umani, la geopolitica e la violenza statale, collaborando a procedimenti legali e con organizzazioni come Amnesty International.
Un’altra prima italiana alle 16.50 con Brancusi, les métamorphoses de la sculpture di Alain Fleischer. Il film racconta la storia di Constantin Brancusi, dagli studi nel suo villaggio in Romania fino alla sua morte a Parigi: è un’esplorazione poetica del suo lavoro e mette in luce come il suo linguaggio abbia avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della scultura contemporanea.
Per la sezione Arte e dintorni alle 18 c’è Lucio Fontana di Barbara Pozzoni: uno degli artisti più dirompenti del Novecento, è raccontato in un documentario che esplora la varietà delle sue sperimentazioni. Nella sua produzione artistica, infatti, non ci sono stati materiali che non abbia utilizzato: la ceramica, il bronzo, il mosaico, le vernici e persino la luce.
Alle 19,20 la prima italiana di Obvious, hackers de l’art di Thibaut Sève. Il film affronta il tema dell’arte digitale seguendo le vicende di Obvious, un collettivo composto da tre giovani artisti francesi che creano arte servendosi dell’intelligenza artificiale. Nel 2018, Christie’s ha battuto all’asta la loro prima opera realizzata con l’IA, raggiungendo una cifra che ha suscitato polemiche e fatto notizia in tutto il mondo.
C’è Napoli al centro di Jan Fabre – The Crown of Love. The Ultimate Perfomance di Giovanni Troilo che sarà proiettato alle 20.50. Il film è un ritratto inedito di Jan Fabre, la celebrazione del suo matrimonio e del battesimo di suo figlio, Django Gennaro, nel Duomo di Napoli. La narrazione si snoda attorno a tre luoghi di culto della città: la Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, il Pio Monte della Misericordia e la Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco.
La conclusione del festival è affidata, alle 21,45, a Hopper X Vermeer di Annie Dautane, proposto in prima italiana. Il film offre un ritratto incrociato che evidenzia il dialogo anacronistico tra Edward Hopper e Johannes Vermeer. Il primo, associato al movimento della pittura realista, è una delle figure artistiche più influenti del XX secolo. Vermeer è riconosciuto come il grande maestro del
https://www.gazzettadinapoli.it/cultura-societa/artecinema-finale-con-focus-su-ai/
Secolo d’Oro. Entrambi gli artisti offrono uno sguardo unico sull’umanità, ritraendo la solitudine di individui confinati nei loro spazi privati.
ARTECINEMA
Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea
29ª Edizione
a cura di Laura Trisorio
Proiezioni in presenza:
20 ottobre | Teatro Augusteo, Piazzetta Duca D’Aosta, 263, Napoli Ingresso gratuito
https://www.ildenaro.it/artecinema-al-via-da-tehachapi-di-jr-a-mark-rothko/
Artecinema al via, da Tehachapi di JR a Mark Rothko ildenaro.it
13 Ottobre 2024 16

Arte, fotografia, architettura contemporanea sono gli ingredienti della 29ª edizione del Festival Artecinema che sarà inaugurata il 16 ottobre alle 19,30 nel Teatro San Carlo di Napoli con la proiezione del film “Tehachapi”, dedicato al progetto realizzato da JR in un carcere di massima sicurezza californiano. Diretto dall’artista francese stesso, il film racconta le storie di circa cinquanta uomini, detenuti e guardie carcerarie, che attraverso il progetto fotografico collettivo si ritrovano a lavorare insieme. In 5 giorni la rassegna ideata e diretta da Laura Trisorio mostrerà 26 opere, molte delle quali in anteprima mondiale, europea o nazionale, divise nelle sezioni Arte e Dintorni, Architettura e Design, Fotografia oltre alla selezione di documentari sui maggiori artisti della scena internazionale. Artecinema proseguirà nei giorni 17,18,19,20 ottobre al Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30 ad ingresso gratuito (solo per la serata inaugurale al San Carlo biglietto 14 euro). Tra gli appuntamenti più attesi della rassegna spicca anche l’anteprima europea di “Mark Rothko, la peinture vous awaree” di Pascale Bouhénic. Leggenda del XX secolo, Mark Rothko si è posto il compito di creare una rappresentazione pittorica e astratta del dramma umano con l’obiettivo di «guarire il mondo».
Anteprima italiana è quella di ‘The Warhol Effect’ di Lloyd Stanton e Paul Toogood, un documentario sul lavoro e sull’eredità di Andy Warhol. Il Festival conferma il suo impegno nel sociale e si sposta anche fuori dai teatri facendo tappa nelle scuole, nelle università, negli istituti penitenziari con proiezioni dedicate agli studenti e ai detenuti, organizzando dibattiti e incontri seminariali tematici in collaborazione con i docenti ei registi dei film
https://www.ilfoglio.it/cultura/2024/10/13/news/laura-trisorio-l-arte-al-cinema-tra-politica-e-intelligenza-artificiale-7042160/
Laura Trisorio, l'arte al cinema tra politica e intelligenza artificiale
Francesco Palmieri 13 ott 2024
La gallerista dirige Artecinema, rassegna internazionale della filmografia dedicata all’arte, fotografia e architettura, dal 16 al 20 ottobre a Napoli. Dialogo su Gaetano Pesce, le Pussy Riot e Joseph Beuys
Come lo yang s’avvicenda allo yin, nella napoletana piazza Municipio un imponente Pulcinella fallico di Gaetano Pesce ha preso il posto della Venere degli stracci di Pistoletto, già protagonista di tribolata esposizione. Sulla foggia della nuova installazione è divampata una sapida diatriba, con battute da trivio pompeiano (dove Priapo, si sa, fu popolare) alternate a rarefatte considerazioni sull’arte contemporanea e le matrici etnofilosofiche del Pulcinella, di cui difficilmente riconoscerebbero le sembianze in quell’opera i suoi più arguti cultori, da Croce ad Agamben ad Antonio Petito che lo impersonò,
Il dibattito colora la vigilia della ventinovesima edizione di Artecinema, rassegna internazionale della filmografia dedicata all’arte, fotografia e architettura che si tiene dal 16 al 20 ottobre a Napoli diretta da Laura Trisorio, animatrice di una galleria il cui cinquantesimo compleanno cade proprio, per volontà delle effemeridi, il 16 prossimo. Lo Studio Trisorio fondato dai genitori di Laura ospitò Alighiero Boetti, Cy Twombly, Jannis Kounellis, Joseph Beuys, non soltanto esposti ma accolti nella dimora di famiglia ad Anacapri. Villa Orlandi diventò uno spazio dove lavorare e fu al suo ingresso che Beuys realizzò “La rivoluzione siamo Noi”. Perdoni se la prima domanda riguarda Pulcinella, ma l’attualità è una dea prepotente.
Quello che s’inaugurò con la “Montagna di Sale” di Mimmo Paladino in piazza Plebiscito è stato un filone di successo, ma piazza Municipio è uno spazio immenso e più complicato ed è sbagliato non contestualizzare un’opera: il luogo in cui viene collocata è determinante e il criterio andrebbe ristudiato. Il dibattito testimonia comunque l’attenzione per l’arte pubblica in una città dove sono passati i maggiori esponenti contemporanei. La longevità di Artecinema è un esempio di quest’interesse. La prima edizione fu all’Istituto Francese, che disponeva di trecento sedie. Dopo tre anni non bastarono e ci spostammo in teatri più grandi finché siamo arrivati al San Carlo per la giornata inaugurale e per le successive all’Augusteo, da 1.400 posti, dove l’entrata è sempre gratuita. Quale film inaugurerà la rassegna?
“Tehachapi”, dedicato al progetto realizzato dall’artista francese JR in una prigione di massima sicurezza californiana: ritratti e storie che hanno accomunato detenuti e personale carcerario in una collaborazione artistica. Nei giorni seguenti sarà proiettato in anteprima europea un documentario su Rothko e in anteprima italiana “The Warhol Effect” di Lloyd Stanton e Paul Toogood, rivelando l’artista in una nuova prospettiva, quella delle opere tarde.
Quanto si sta occupando l’arte dei temi politici?
Proietteremo “Soviet Barbara, The Story of Ragnar Kjartansson in Moscow” dell’islandese Gaukur Ulfarsson. È il racconto di un artista che ha rimesso in scena, in un centro d’arte moscovita poco prima dell’invasione dell’Ucraina, la soap opera americana “Santa Barbara”. Fu con quella che il popolo dell’Urss appena dissolta aveva scoperto con stupore, su larga scala, i modelli di vita occidentali. Poi c’è il film “Pussy Riot. Rage Against Putin”, sulle artiste dissidenti finite in carcere per le loro performance. L’arte come strumento della politica è raccontata anche nel documentario di Amei Wallach dedicato a Rauschenberg, che rievoca come il governo americano se ne servì durante la Guerra fredda in funzione anticomunista con l’attribuzione del Gran Premio alla Biennale di Venezia del 1964. Che sancì la Pop art in Europa.
Volgendo lo sguardo in avanti, cosa paventa o spera un gallerista?
Rifletto sull’Intelligenza artificiale. Il collettivo francese Obvious con gli algoritmi realizza quadri battuti dalle case d’asta internazionali a cifre consistenti.
Dove andremo a finire?
Il responso spetterà al mercato. Potrà far crescere ancora le opere prodotte con l’Intelligenza artificiale o sgonfiarne le quotazioni, con le stesse dinamiche speculative riguardanti gli artisti in carne e ossa. È ovvio che propendo per il fattore umano: dietro ogni opera
https://www.ilfoglio.it/cultura/2024/10/13/news/laura-trisorio-l-arte-al-cinema-tra-politica-e-intelligenza-artificiale-7042160/
ci sono relazioni ed emozioni insostituibili.
Chi si occupa di arte contemporanea vive assieme ai nomi che sostiene. È un percorso più tracciato dal valore o dai riscontri commerciali?
Ho rincontrato pochi giorni fa a Parigi, ormai vecchi, grandi rappresentanti dell’Arte povera che avevo conosciuto da bambina. Le loro quotazioni aumentano perché è arrivata la consacrazione presso i collezionisti. Ci hanno impiegato una vita, ma il tempo premia il valore. Si può aiutare un artista con le relazioni giuste nei musei, con i critici e intercettando il gusto dei collezionisti, però a patto che sia bravo. E anche questa è condizione necessaria e non sufficiente, perché c’è chi vale ma per varie circostanze incontra minore fortuna. È come per i libri: ce ne sono di meravigliosi ma pubblicati male, perciò non diventeranno bestseller.
Consigli a un gallerista?
Lavorare con gli artisti che gli piacciono davvero senza fissarsi sul guadagno immediato. Si soffre e si gioisce con loro, ma non ci si sente mai arrivati. Neanche il successo addormenta la tensione inappagata che spinge sempre avanti. Gli artisti anticipano i tempi, vedono ciò che ancora non vediamo noi.
Non ha mai esitato a seguire le tracce dei suoi genitori?
Conservo la fotografia di una tavolata. Avevo quattro anni. Io e Beuys ci tendiamo una mano, Lucio Amelio mi carezza la testa, mia madre mi tocca un braccio. È la scena di una iniziazione senza alternative.
https://www.ilgiornaledellarte.com/NotizieInBreve/giorno-per-giorno-nellarte-05-settembre-2024
GIOVEDÌ 5 SETTEMBRE 2024
5 set Notizie in breve 11 Notizie
Dall’alto a sinistra e in senso orario: una veduta dell’interno del Musée du quai Branly (foto: Jean-Pierre Dalbéra, via Flickr); la sede centrale del Gruppo Hanwha a Seul (© Hanwha); l’ingresso del Modern Art Oxford; un particolare dell’«Adorazione dei Magi», di Sandro Botticelli. Firenze, Gallerie degli Uffizi
NOTIZIE IN BREVE | 11 NOTIZIE
• 01 Le istituzioni culturali francesi cedono alla «sinizzazione»?
• 02 L’intervista del direttore del Tg1 al ministro Sangiuliano
• 03 I legami del partner del Centre Pompidou Seul con il produttore di armi israeliano suscitano critiche
• 04 Accogliendo l’istanza delle associazioni ambientaliste, il Tar della Sicilia sospende i lavori per un osservatorio astronomico nel Parco (protetto) delle Madonie
• 05 In Niger le forti piogge fanno 273 vittime e causano il crollo di una moschea del XIX secolo
• 06 Parzialmente distrutta da un incendio la Chiesa dell’Immacolata Concezione a Saint-Omer, nel Nord della Francia: c'è un sospettato
• 07 Riapre il 2 novembre al pubblico Modern Art Oxford
• 08 Il sedicesimo «capolavoro per Milano» è l’«Adorazione dei Magi» di Sandro Botticelli
• 09 La nuova edizione dell’«Ouverture» delle Tag Galleries a Torino
• 10 La 29ma edizione di Artecinema a Napoli
• 11 Artissima e Juventus a Venezia presentano Artissima Junior
01
Le istituzioni culturali francesi cedono alla «sinizzazione»?
Un gruppo di ricercatori e scienziati perlopiù francesi ha pubblicato sul quotidiano francese «Le Monde» una lettera aperta in cui esprime la preoccupazione che le istituzioni culturali francesi permettano la «sinizzazione», ovvero l’assimilazione di gruppi non cinesi alla cultura cinese. Essi sostengono che il Musée du quai Branly e il Musée Guimet abbiano acconsentito all’uso di un linguaggio che «si uniforma ai desideri di Pechino per quanto riguarda la riscrittura della storia e la cancellazione pianificata dei popoli “non Han”». Secondo gli autori della lettera aperta, il Musée du quai Branly, la cui collezione è costituita principalmente dai cosiddetti «oggetti etnografici» e dall’arte indigena extraeuropea, ha riclassificato gli oggetti tibetani come provenienti dalla «regione autonoma dello Xizang». Questo cambiamento, dicono, «mostra chiaramente il desiderio che il Tibet, occupato e colonizzato dal 1950, debba essere cancellato dalle mappe e dalle coscienze, nel presente come nel passato». Nel frattempo, il Musée Guimet, una delle più grandi collezioni di arte asiatica al di fuori dell’Asia, ha apparentemente sostituito nelle didascalie la denominazione «Tibet» con «mondo himalayano».
Leggi anche: Quanto è difficile fare mostre con la Cina, di Luana De Micco
Redazione
L’intervista del direttore del Tg1 al ministro Sangiuliano
https://www.ilgiornaledellarte.com/NotizieInBreve/giorno-per-giorno-nellarte-05-settembre-2024
Il ministro Gennaro Sangiuliano, intervistato ieri sera da Gian Marco Chiocci, direttore del Tg1, ha raccontato del «rapporto personale e affettivo» con Maria Rosaria Boccia. Ha confermato che con la 41enne aveva «una relazione sentimentale» e «anche per questo le ho revocato l’incarico», cioè la nomina a consigliera per i grandi eventi. Il ministro ha anche detto di aver presentato le sue dimissioni alla premier, «che le ha respinte», e di essere «disponibile a dimettermi un minuto dopo che Meloni me lo chiede». La premier «mi ha detto di andare avanti e di chiarire bene e di dire sempre la verità», dice ancora il ministro, ribadendo che «mai un euro del Ministero è stato speso per la dottoressa Boccia». «Io non sono ricattabile, ha ancora detto Sangiuliano, lo sei se hai usato impropriamente il denaro pubblico». Boccia «non ha avuto accesso a documenti riservati e classificati», ma è stata coinvolta solo su «aspetti marginali» dell’organizzazione della serata del G7 a Pompei, come «la cena o i gadget».
Redazione
03
I legami del partner del Centre Pompidou Seul con il produttore di armi israeliano suscitano critiche Hanwha, il principale partner della prossima apertura del Centre Pompidou a Seul nel 2025, è stato messo sotto accusa per i suoi legami con le Forze di Difesa Israeliane (Idf) attraverso il produttore di armi israeliano Elbit Systems. La Hanwha Foundation for Culture, che vi avrà sede, ha firmato l’anno scorso un accordo con l’istituzione francese che le consentirà di gestire il museo fino al 2029. Il Gruppo Hanwha, che fattura 56,7 miliardi di dollari, è uno dei «chaebol» della Corea del Sud: grandi conglomerati a conduzione familiare con interessi commerciali diversificati. Tra i vari settori in cui investe vi sono la produzione di armi e sistemi di difesa, attraverso la sua controllata Hanwha Aerospace. In questi mesi, decine di artisti le cui opere sono conservate nel Centre Pompidou, tra cui Nan Goldin e Ali Cherri, hanno firmato lettere aperte per chiedere il cessate il fuoco e il boicottaggio di Israele.
Kabir Jhala
04
Accogliendo l’istanza delle associazioni ambientaliste, il Tar della Sicilia sospende i lavori per un osservatorio astronomico nel Parco (protetto) delle Madonie
Cai-Club alpino italiano, Legambiente Sicilia, Lipu e Wwf Sicilia rendono noto che il 4 settembre il Tar Sicilia Palermo-Sez. I, con decreto 441/2024 del Presidente, ha accolto l’istanza di misure cautelari urgenti presentata dalle quattro associazioni di protezione ambientale e disposto la sospensione dei lavori in corso per la costruzione dell’osservatorio astronomico sulla cima di Monte Mufara, in piena zona A di tutela integrale del Parco regionale delle Madonie. L’istanza urgente era stata presentata dopo che il 27 agosto scorso erano iniziati, in assenza di alcuni pareri e autorizzazioni, i lavori per la realizzazione di imponenti opere: sbancamenti del sito protetto, 3.540 mc di volume edilizio, un edificio di oltre 13 metri di altezza fuori terra, una superficie interessata di 800 mq, la realizzazione di una nuova strada carrozzabile per l’accesso sulla cima integra della montagna e un parcheggio a servizio dell’osservatorio. Il Tar ha accolto anche la richiesta istruttoria presentata dalle associazioni di acquisire una serie di documenti presso tutti gli enti interessati, in quanto la procedura sinora seguita è stata caratterizzata da forzature procedurali e mancato rispetto di alcune norme. Domani 6 settembre si sarebbe dovuta svolgere la cerimonia di posa della prima pietra organizzata dall’Agenzia Spaziale Europea e dall’Agenzia Spaziale Italiana.
Redazione 05
In Niger le forti piogge fanno 273 vittime e causano il crollo di una moschea del XIX secolo
Circa 273 persone sono morte in Niger e più di 700mila sono state colpite dalle forti piogge che hanno colpito il Paese africano per tutta l’estate. Secondo il Ministero dell'Interno del Niger, al 4 settembre «le inondazioni hanno causato la morte di 273 persone, di cui 121 annegate e 152 morte per il crollo delle loro case». Il Ministero ha inoltre contato 710.767 persone colpite e 278 ferite dal maltempo, che ha colpito le comunità di tutto il Paese, compresa la capitale Niamey. «Stiamo attraversando un periodo estremamente difficile a causa delle piogge torrenziali e delle gravi inondazioni», ha dichiarato il ministro per l’Azione umanitaria e la gestione dei disastri, Aissa Laouan Wandarama, deplorando le «significative perdite umane e materiali». Il 3 settembre, un’importante moschea di Zinder è crollata in seguito alle piogge torrenziali che si sono abbattute su questa grande città del centro-
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est del Paese. «È la moschea più antica di Zinder ed è stata completamente distrutta dopo una pioggia torrenziale», ha dichiarato all'Afr Ali Mamane, un residente di Zinder. Ne parla un articolo pubblicato sul sito del quotidiano francese «Le Figaro».
Redazione
06
Parzialmente distrutta da un incendio la Chiesa dell’Immacolata Concezione a Saint-Omer, nel Nord della Francia: c'è un sospettato
Già condannato per aver preso di mira delle chiese, è stato incriminato e incarcerato ieri, 4 settembre, il sospettato dell'incendio che il 2 settembre ha parzialmente distrutto la Chiesa dell’Immacolata Concezione a Saint-Omer (Pas-de-Calais), un edificio neogotico eretto nel 1859 e recentemente (2014-18) restaurato. L'uomo, nato nel 1985, non ha una professione né un indirizzo fisso ed era appena uscito di prigione, secondo il procuratore di Boulogne-Sur-Mer, Guirec Le Bras. Ieri è stato accusato di «distruzione di proprietà con mezzi pericolosi per le persone, commessa per motivi di razza, etnia, nazione o religione in un reato reiterato e di tentato furto con scasso in un reato reiterato». Si tratta di un reato che prevede una pena detentiva di quindici anni, o trenta in caso di recidiva, secondo il pubblico ministero.
Redazione
07 Riapre il 2 novembre al pubblico Modern Art Oxford Modern Art Oxford, il museo di arte moderna della cittadina universitaria britannica, riaprirà al pubblico sabato 2 novembre, dopo la riprogettazione per 2 milioni di sterline degli spazi al piano terra e al piano inferiore da parte dello studio David Kohn Architects (vincitore del premio Riba), insieme a un nuovo caffè chiamato Club Together, progettato dall’emergente artista britannica Emma Hart. L'edificio riapre con la prima mostra istituzionale nel Regno Unito dell'artista cubana Belkis Ayón (1967-99). La nuova data di apertura è dovuta a un ritardo imprevisto nei lavori di costruzione. La presentazione alla stampa, inizialmente prevista per lunedì 30 settembre, avrà luogo venerdì 25 ottobre, dalle 11 alle 15.
Redazione
08
Il sedicesimo «capolavoro per Milano» è l’«Adorazione dei Magi» di Sandro Botticelli
«Un Capolavoro per Milano» giunge alla sua sedicesima edizione e porta al Museo Diocesano una delle più celebri opere di Sandro Botticelli, proveniente dalle Gallerie degli Uffizi: l’«Adorazione dei Magi», in esposizione al Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano dal 29 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025. Nella tavola spiccano l’abilità ritrattistica del pittore, l’uso di una gamma cromatica squillante e la resa minuziosa dei particolari. L’opera sarà presentata in un percorso espositivo che consente un approfondimento sia storico artistico sia spirituale, con l’ausilio di apparati didattici, immagini, video e musiche, che permettono una riflessione sull’opera e sul suo significato. A cura di Daniela Parenti, curatrice della Pittura del Quattrocento delle Gallerie degli Uffizi, e di Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano.
Redazione
La nuova edizione dell’«Ouverture» delle Tag Galleries a Torino
L’Associazione Tag-Torino Art Galleries ha annunciato la nuova edizione di «Ouverture», che si terrà presso le gallerie associate di Tag a Torino giovedì 19 settembre, dalle ore 16 alle ore 23. La manifestazione Ouverture di Tag è realizzata grazie al sostegno della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea Crt, unico ente sostenitore sin dalla prima edizione, avvenuta 24 anni fa, nel 2000. Dalla sua prima edizione «Ouverture» di Tag ha portato nei decenni decine di migliaia di visitatori nei luoghi storicamente preposti alla promozione dell’arte nuova: gallerie d’arte che dedicano ogni risorsa e competenza all’esposizione ed alla crescita professionale di artiste ed artisti che con la loro ricerca cambiano ed evolvono i linguaggi dell’arte.
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Redazione 10
La 29ma edizione di Artecinema a Napoli
A Napoli Artecinema, l’appuntamento autunnale, curato da Laura Trisorio, che attira un vasto e trasversale pubblico, composto da addetti ai lavori e da tanti giovani, propone in occasione della sua 29ma edizione un ricco programma che, come di consueto, sarà dedicato all’arte, alla fotografia e all’architettura contemporanee. Una selezione di documentari di nuova produzione (sottotitolati in italiano), molti dei quali in anteprima mondiale, europea o nazionale, introducono alle poetiche, al lavoro e alle biografie degli artisti. Dopo la serata inaugurale (il 16 ottobre) al Teatro San Carlo con la proiezione del film «Tehachapi» di Thasha Van Zandt sul progetto di JR realizzato nel carcere di massima sicurezza californiano, dal 17 al 20 ottobre al Teatro Augusteo sono in programmazione, tra gli altri, film sull’Arte povera, su Emilio Isgrò, Emilio Ambasz, Jeff Koons, Mark Rothko, Nam June Paik, Pussy Riot, Ragnar Kjartansson, Robert Rauschenberg, Jan Fabre, Serena Scapagnini, Andy Warhol, i fratelli Campana.
Olga Scotto di Vettimo 11
Artissima e Juventus a Venezia presentano Artissima Junior
Artissima e Juventus insieme a Venezia per presentare un’edizione speciale di Artissima Junior, iniziativa della fiera dedicata ai bambini tra i 6 e gli 11 anni, nata nel 2018 per coinvolgere le giovani generazioni in una riflessione sui valori importanti del processo di crescita nella collettività attraverso l’arte contemporanea. Propongono una nuova produzione video di Yuri Ancarani, artista e regista (Ravenna, 1972), intitolata «Il tappeto verde» e dedicata ai sogni dell’infanzia, in risposta al tema della 31ma edizione di quest’anno di Artissima, «The Era of Daydreaming». Il tappeto verde è protagonista di un tour in tre tappe, che ha preso avvio al Giffoni Film Festival nel mese di luglio e che prosegue al Festival del Cinema di Venezia per poi concludersi ad Artissima.
Redazione
Redazione, 05 settembre 2024 | © Riproduzione riservata
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Notizie in breve - Il Giornale dell'Arte
Paolo Fizzotti
MERCOLEDÌ 16 OTTOBRE 2024
NOTIZIE IN BREVE | 12 NOTIZIE
• 01 Uffizi: aperte tre nuove sale, per Andrea del Sarto e il primo Cinquecento
• 02 A New York arrestati alcuni artisti e registi ebrei partecipanti a un sit-in contro la guerra in Medioriente
• 03 Scoperta a Petra una tomba sotto il «Tesoro del Faraone»
• 04 A Napoli il restauro ai dipinti della chiesa dei santi Severino e Sossio...
• 05 ... e ai giardini storici dello stesso complesso
• 06 A Firenze scoperta l’identità dell’autore di furti d’arte negli ultimi 5 anni: è un artigiano specializzato
• 07 Nel Salernitano stanno affiorando le vestigia di una città etrusco-sannitica
• 08 A Napoli cinque giorni di filmografia dedicata ad arte, fotografia e architettura
• 09 A Casarsa la proiezione di un documentario su (e di un filmato di) Giuseppe Zigaina
• 10 A Pisa la 13ma edizione del Convegno delle Cattedrali europee
• 11 Un convegno archeologico italo-tedesco a Vizzini per i recenti ritrovamenti nell’area
• 12 Addii | François Duret-Robert
01
Uffizi: aperte tre nuove sale, per Andrea del Sarto e il primo Cinquecento
Ieri 15 ottobre sono state inaugurate nelle Gallerie degli Uffizi tre nuove sale con 25 opere per raccontare l’arte di Andrea del Sarto, Fra Bartolomeo e la cerchia di pittori attivi nel capoluogo toscano nel primo ventennio del Cinquecento. «Questi tre nuovi spazi permettono di contestualizzare le sale Leonardo, Michelangelo e Raffaello al secondo piano della Galleria, ricostruendo la ricchezza e la vivacità della pittura fiorentina del primo ventennio del Cinquecento, per mostrare plasticamente quanto l’eccelso esempio di da Vinci, Buonarroti e Sanzio abbia ispirato e guidato nel loro esercizio creativo e stilistico gli artisti toscani agli albori del XVI secolo. Quelli esposti negli spazi inaugurati oggi sono tutti veri e propri maestri, capaci di esprimere, ciascuno secondo la propria personalità, un ingegno pittorico notevolissimo, oltre che di fondamentale importanza per la storia dell’arte», ha dichiarato nella circostanza il direttore degli Uffizi Simone Verde.
Redazione
A New York arrestati alcuni artisti e registi ebrei partecipanti a un sit-in contro la guerra in Medioriente
Lunedì 14 ottobre le artiste Nan Goldin e Molly Crabapple e la regista Laura Poitras sono state tra gli oltre 200 attivisti del movimento «Jewish Voice for Peace» (Jvp) arrestati durante un sit-in contro la guerra in Medioriente davanti alla Borsa di New York. Circa 500 attivisti, tra cui alcuni discendenti di sopravvissuti all’Olocausto, sono arrivati all’apertura della Borsa di Wall Street indossando magliette rosse con la scritta «Not In Our Name» («Non a nostro nome»). Sulle sculture «Charging Bull» (1989) e «Fearless Girl» (2017), le più amate dai turisti, sono stati applicati indumenti rossi con le scritte «Stop Arming Israel» e «Fund Fema Not Genocide». Circa 10 attivisti si sono incatenati ai cancelli di Wall Street, il più anziano dei quali, secondo l’organizzazione «Democracy Now!», è Ros Petchesky, 82 anni, borsista MacArthur e professore emerito della Hunter. Foto e video condivisi da Jvp mostrano gli attivisti ammanettati, compresi gli anziani, trascinati e portati via dalla sede dagli agenti di polizia di New York.
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Redazione 03
Scoperta a Petra una tomba sotto il «Tesoro del Faraone»
In una recente puntata del programma di Discovery Channel «Expedition Unknown», l’esploratore e presentatore Josh Gates ha annunciato una scoperta archeologica a Petra, sito giordano visitato ogni anno da milioni di turisti. Il ritrovamento è di un gruppo di ricercatori guidati da Pearce Paul Creasman, archeologo dell’American Center of Research. All’inizio del 2024 il team decise di usare la tecnica del georadar, che utilizza impulsi radar per rilevare oggetti sotterranei, per sondare il terreno sotto il lato destro del cosiddetto «Tesoro del Faraone», uno dei più celebri monumenti del sito giordano. Le rilevazioni mostrarono che il terreno da quel lato somigliava moltissimo a quello del lato sinistro dove erano state trovate le camere funerarie. A quel punto il governo giordano decise di concedere loro il permesso di scavare per confermare o smentire la presenza di ulteriori tombe. È stata rinvenuta lo scorso agosto una tomba perfettamente conservata, che contiene almeno 12 scheletri umani e corredi funerari in bronzo, ferro e ceramica. Si stima che i resti e i manufatti abbiano almeno 2mila anni, e quindi risalgano al periodo di maggiore benessere e ricchezza della città.
Redazione
A Napoli il restauro ai dipinti della chiesa dei santi Severino e Sossio...
Ieri 15 ottobre sono stati presentati due interventi di restauro, realizzati grazie all’associazione Friends of Naples ed eseguiti sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Abap per il Comune di Napoli. In seguito a una recente apertura di collegamento tra la chiesa dei Santi Severino e Sossio e il convento annesso, oggi Archivio di Stato, è emersa una piccola cappella, decorata a tempera e raffigurante la Pietà di Cristo e due santi laterali (metà XV-inizio XVI secolo). Con il sostegno dei mecenati Idir e Fish’s King, la ditta Dafne Restauri ha provveduto a consolidare la pellicola pittorica, alla ricostruzione strutturale e al reintegro pittorico. Nella sacrestia della chiesa dei Santi Filippo e Giacomo dell’Arte della Seta, invece, il restauro, curato da Francesco Esposito e Diego Ferrara (L’Officina Restauro), è stato realizzato con la raccolta fondi promossa da Allegra Hicks (artista e designer), Alberto Sifola (presidente Friends of Naples) e Massimo Faella (presidente Respiriamo Arte), presso il club londinese Loulou's & 5 Hertford Street con i cuochi napoletani del ristorante Mattozzi. I lavori sulla cinquecentesca «Dormitio Virginis», affiancata da santi, hanno previsto un urgente intervento a causa di un grave distacco dal supporto murario. Si è provveduto, inoltre, alla pulitura della superficie, conservando i restauri seicenteschi, e a realizzare integrazioni pittoriche ad acquarello.
Olga Scotto di Vettimo
05
... e ai giardini storici dello stesso complesso
Nel cuore del centro storico di Napoli, i giardini storici del complesso dei SS. Severino e Sossio sono stati restaurati grazie a un progetto di recupero finanziato dai fondi del Pnrr. I giardini, veri polmoni verdi della città, sono stati ripristinati seguendo i canoni della tradizione benedettina. È stato reintrodotto l’Orto dei semplici, dove i monaci coltivavano le piante officinali che usavano per i medicamenti, l’agrumeto, già presente in una planimetria di metà Ottocento e i giardini naturali. Questo intervento sarà presentato il 21 ottobre alle 10.30 nella Sala Filangieri dell’Archivio di Stato di Napoli.
Redazione
06
A Firenze scoperta l’identità dell’autore di furti d’arte negli ultimi 5 anni: è un artigiano specializzato
Un artigiano specializzato, conosciuto nelle case dell’alta società fiorentina per la sua abilità in piccoli lavori di falegnameria e manutenzione, è risultato responsabile di uno dei più grandi furti d’arte degli ultimi anni. Le sue competenze gli assicuravano l’accesso a importanti dimore nobiliari, e durante i suoi interventi è riuscito a trafugare opere d’arte di inestimabile valore. In totale, si stima che l’artigiano abbia rubato 695 pezzi nel corso degli ultimi 5 anni, per un valore stimato di oltre 3 milioni di euro. Il caso è stato
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risolto grazie a una complessa indagine avviata dal Nucleo Tpc dei Carabinieri di Firenze, in collaborazione con l’Fbi americana e il Ris dell’Arma. L’inchiesta, durata tre anni, ha coinvolto dodici indagati e ha portato al recupero di opere d’arte, libri rari, ceramiche e dipinti.
Redazione
07
Nel Salernitano stanno affiorando le vestigia di una città etrusco-sannitica
A Fratte, quartiere periferico di Salerno, nell’area dove un tempo si trovavano i resti dei prefabbricati che ospitavano i terremotati del sisma del 1980, stanno riaffiorando tracce di una città etrusca. Sono emerse antiche mura, probabilmente appartenenti al primo insediamento della città, situato lungo le rive del fiume Irno e abitato tra il VI e il III secolo a.C. Potrebbero essere i primi segni della città etrusco-sannitica collegata alla necropoli etrusca, situata a poche decine di metri di distanza? La vasta area funeraria, di circa 4.500 metri quadrati, contiene tombe a camera e una cisterna. L’area attualmente interessata dagli scavi era inizialmente destinata a ospitare un Centro culturale progettato dall’architetto Mario Cucinella, grazie ai fondi del Bando Periferie. Dopo la rimozione dei container e la bonifica dell’amianto, nel luglio scorso, furono rinvenuti tre pugnali in selce risalenti al Neolitico. I primi interventi degli archeologi avevano già suggerito la presenza di importanti reperti, e gli scavi stanno confermando queste ipotesi.
Redazione
08
A Napoli cinque giorni di filmografia dedicata ad arte, fotografia e architettura
Torna a Napoli la 29ma edizione di «Artecinema 2024», a cura di Laura Trisorio: cinque giorni, da oggi 16 al 20 ottobre, all’insegna della filmografia internazionale dedicata all’arte, alla fotografia e all’architettura contemporanea presentata nei teatri storici con proiezioni non stop e gratuite. La serata inaugurale, con una selezione di documentari internazionali di nuova produzione introdotti dagli stessi registi, artisti e produttori, si terrà al Teatro San Carlo per proseguire, dal 17 ottobre, al Teatro Augusteo, dalle 16.30 alle 23.30. Molte delle opere sono in anteprima mondiale europea, divise nelle sezioni «Arte e Dintorni», «Architettura», «Fotografia». La serata al San Carlo si aprirà con il film «Tehachapi», realizzato dall’artista JR nel carcere di massima sicurezza californiano; narra le storie di 50 uomini, tra detenuti e guardie carcerarie, che realizzano il progetto fotografico collettivo lavorando fianco a fianco per settimane. Tra i film in programma, «Emilio Isgrò: Autocurriculum sotto il sole», di Davide Bassanesi; «Jeff Koons. Un ritratto privato», di Pappi Corsicato; «Mark Rothko, la peinture vous regarde», di Pascale Bouhénic (anteprima europea); «The Warhol Effect», di Lloyd Stanton e Paul Toogood (anteprima italiana). Il Festival conferma il suo impegno sociale con tappe in diverse scuole, università e istituti penitenziari.
Tina Lepri
09
A Casarsa la proiezione di un documentario su (e di un filmato di) Giuseppe Zigaina
Domani 17 ottobre, alle 18, nel Centro studi Pasolini di Casarsa (Pn), nell’ambito delle celebrazioni per il centenario di Giuseppe Zigaina, il pittore friulano scomparso nel 2015, è prevista una serata speciale con una doppia proiezione. Verranno proiettati il documentario «Zigaina. La mia idea del dipingere», per la regia di Francesco Bortolini, e l’anteprima assoluta di «1953: Primo Maggio a Cervignano», breve filmato realizzato da Zigaina negli anni in cui il suo impegno civile e politico fu più intenso, restaurato recentemente da Cinemazero e dalla Cineteca del Friuli. Il documentario «Zigaina. La mia idea del dipingere» è un ritratto inedito del pittore che ha per scenario la sua casa di Cervignano del Friuli (Ud), lo studio dove dipinse e scrisse, e l’annesso parco. Il film è rimasto incompiuto dal 2001 (quando furono effettuate le riprese), e solo dopo varie vicissitudini ha visto finalmente la luce quest’anno. Ne dà notizia il sito dell’agenzia Ansa.
Redazione
10
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A Pisa la 13ma edizione del Convegno delle Cattedrali europee
Il 17 e il 18 ottobre si terrà la 13ma edizione del Convegno delle Cattedrali europee, appuntamento ideato e organizzato dall’Opera della Primaziale Pisana e dedicato al patrimonio artistico, architettonico e culturale raccolto intorno alle più prestigiose cattedrali europee. Gli interventi intendono indagare quella particolare essenza che rende le grandi cattedrali veri e propri organismi viventi, soggetti a una protezione permanente, frutto di una riflessione ponderata, guidata non solo da un giudizio estetico. Il tema di questa edizione, «Patrimonio Universale: i beni religiosi di interesse culturale», vuole infatti creare un’occasione per aprire un confronto a tutto tondo sul tema della protezione cui sono soggetti questi edifici nei quali si intrecciano molteplici valori, in quanto luoghi di culto, fede e di accoglienza, e spesso portatori di un eccezionale valore universale. È la sfida quotidiana in cui sono impegnati i conservatori delle cattedrali e dei luoghi sacri, chiamati ad occuparsi della gestione degli aspetti culturali e artistici, nel rispetto dell'integrità e dell'autenticità del patrimonio vivo dei luoghi di culto e dei sentimenti religiosi e devozionali delle comunità che ruotano intorno ad essi. Il convegno ha visto la collaborazione con il Capitolo della Cattedrale di Córdoba, istituzione responsabile della gestione della Moschea-Cattedrale, che celebra il 40° anniversario dell’iscrizione alla lista Unesco. Un secondo appuntamento, con lo stesso titolo, si svolgerà a Córdoba il 27 e 28 novembre.
Redazione 11
Un convegno archeologico italo-tedesco a Vizzini per i recenti ritrovamenti nell’area «Vizzini e l’Archeologia, recenti scavi e rinvenimenti inaspettati», è il tema del convegno che si tiene oggi 16 ottobre alle ore 17.30, nell’aula consiliare del Comune di Vizzini (Ct), organizzato dall’Associazione SiciliAntica, in collaborazione con il Comune di Vizzini, la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania e l’Università Georg-August di Gottinga. Durante l’evento, Johannes Bergemann, insieme a Rebecca Klug, entrambi dell’Università Georg-August di Gottinga, illustreranno le scoperte emerse dagli scavi archeologici condotti nel territorio di Vizzini. I due studiosi, insieme a un team di studenti universitari, hanno recentemente completato nell’area una serie di lavori di monitoraggio e scavo.
Redazione 12
Addii | François Duret-Robert
È scomparso a Parigi il 13 ottobre, all’età di 92 anni, il giornalista, editore, insegnante e consulente legale François Duret-Robert. È stato una figura innovativa nel mercato dell’arte francese. Dopo aver studiato matematica e scienze politiche presso l’Institut d’Etudes Politiques, Duret-Robert è diventato redattore e vicedirettore della rivista d’arte «Connaissance des Arts» fino al 1996, dove si è specializzato nel settore economico-artistico. Ha lavorato anche per i quotidiani francesi «Le Figaro», «Le Monde» e «Objet d’Art». Duret-Robert è stato inoltre docente in cinque università, in particolare all’École du Louvre, alla Sorbona e a Lione, insegnando aspetti legali e fiscali legati al mondo dell’arte. Ha scritto cinque libri, tutti incentrati su aspetti del mercato dell’arte tranne uno, ed è particolarmente noto per Droit du Marché de l’Art (Diritto del mercato dell’arte) (2002). È stato insignito di due premi francesi, Chevalier des Palmes académiques e Chevalier dans l’Ordre national du Mérite. Nel 2017 la Cedea, Confederazione europea degli esperti d’arte, lo ha nominato «personalità dell’anno del mercato dell’arte».
Georgina Adam
https://www.ilmattino.it/cultura/arte/emilio_isgro_documentario_artecinema-8396828.html
Emilio Isgrò si racconta in un documentario: «Vorrei cancellare le mafie dal mondo»
Il maestro delle cancellature in concorso all’Augusteo al festival «Artecinema»
di Giovanni Chianelli
Domenica 6 Ottobre 2024, 09:00
Sta per compiere 87 anni ma dice di essere ancora sulla via della maturità. Ironia affilata, toni giocosi, grande saggezza dell’uomo delle cancellature: Emilio Isgrò. Gli hanno dedicato un docufilm, «Autocurriculum sotto il sole», in onda su Sky arte alle 21.15 e poi in concorso a Napoli, al festival «Artecinema», dove viene presentato il 17 all’Augusteo.
Diretto da Davide Bassanesi, viene definito un «pedinamento» dell’artista, poeta e drammaturgo siciliano su e giù per la penisola, seguendo le tappe di un lavoro continuo, un impegno a cancellare l’arte e la parola, «ma per permettere la nascita di altro». Oltre a festeggiare il protagonista si celebrano anche i 60 anni di nascita di quella intuizione, la cancellatura appunto, che è il nucleo della sua produzione. E così Isgrò nel filmato, mentre scorrono le immagini delle sue opere principali tra arte e teatro, racconta il misurarsi coi giganti, quando cancella Caravaggio, e con l’immane, quando lo fa con le leggi razziali.
Il docufilm parte con due concetti: il desiderio e l’attesa.
«Sono la nascita del mio sentire l’arte. Quando ero un ragazzino mi innamorai di una compagna di classe. Distratto da lei persi un anno e non ottenni niente, ma il desiderio inappagato fu il più bel regalo. Ho perso ogni treno, tranne uno».
Quello dell’arte?
«No, quello non potevo perderlo, mi sento artista da sempre. L’unico treno che sono riuscito a non perdere è quello della libertà. Mi sento libero da tutti, anche dal mercato, e so che i miei amici galleristi mi scuseranno, a partire da Laura Trisorio il cui spazio organizzò la mia prima mostra napoletana».
C’è molto Sud nel docufilm.
«Certo. La Sicilia è la patria della cancellatura, la stratificazione che la interessa non è che mettere via una cultura per fare spazio all’altra. Mi sento meridionale a tutto tondo, anche un po’ napoletano, con le dovute differenze: i partenopei sono solari e aperti, di un ottimismo non di maniera, noi siamo “scurnusi”, più chiusi».
Nel filmato dice una cosa forte: che la gente sorride ai siciliani solo quando uccidono.
«Volevo dire che li riconosce e li rispetta solo quando usano le maniere forti. Ma questo vale anche per altri luoghi del Sud, laddove imperversa la criminalità organizzata. Un male che vorrei tanto cancellare per sempre».
Nel suo racconto dice molte cose forti e provocatorie.
«Dico ad esempio che Dante crea il volgare, e quindi l’italiano, cancellando le lingue precedenti. Ogni scelta è cancellazione, ogni cancellazione è facoltà di decidere. Oggi c’è un grande bisogno di cancellare, gli uomini non decidono, non scelgono, subiscono. Invece ci dovrebbe essere la necessità di sottrarre per riflettere su ciò che manca alla nostra società, ovvero la fiducia e la speranza».
Come andò con la cancellatura di Caravaggio?
«Pochi anni fa fu trafugato dalla mafia un quadro del genio per eccellenza. Uscì solo una foto del dipinto, i colori furono aggiunti in virtù di tecniche digitali, così, come segnale civile, pensai di osare».
E con le leggi razziali?
«Fu una volontà del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, tramite la direttrice dell’Accademia nazionale di arte moderna Renata Cristina Mazzantini, mi fece pervenire la volontà di fare un lavoro su quel tema. Era un argomento delicato, non volevo sbavare: levai tutto il testo, lasciando solo la frase “l’ebreo è colui che è”. L’ebreo, come qualsiasi uomo, è creato a immagine e somiglianza di Dio».
E poi ha sfidato addirittura i Dieci comandamenti.
https://www.ilmattino.it/cultura/arte/emilio_isgro_documentario_artecinema-8396828.html
«Ho tolto tutto, tranne il non uccidere. Faccio un esempio: che senso ha oggi dire onora il padre e la madre? E così con gli altri. Ma il rispettare la vita umana doveva restare, un artista in questo momento non può non sentire la responsabilità del proprio ruolo. Bisogna pacificare gli animi, ora che le armi hanno preso il posto delle arti; è necessario ripristinare la ragione umana. L’intelligenza umana viene dall’amore e lo contiene».
https://www.ilmattino.it/napolismart/cultura/festival_artecinema_teatro_san_carlo_29esima_edizione-8411147.html?refresh_ce
Festival Artecinema, al via la 29esima edizione: l'inaugurazione al Teatro San Carlo
Da mercoledì 16 fino a domenica 20 ottobre
Festival Artecinema, al via la 29esima edizione: l'inaugurazione al Teatro San Carlo
Sabato 12 Ottobre 2024, 15:27
Arte, fotografia, architettura contemporanea sono gli ingredienti della 29ª edizione del Festival Artecinema che sarà inaugurata mercoledì 16 ottobre 2024 alle 19.30 nel Teatro San Carlo di Napoli.
In 5 giorni la rassegna ideata e diretta da Laura Trisorio mostrerà 26 pellicole, molte delle quali in anteprima mondiale, europea o nazionale, divise nelle sezioni Arte e Dintorni, Architettura e Design, Fotografia. Ma è la selezione di documentari di nuova produzione che permetterà agli spettatori di calarsi nel mondo dei maggiori artisti della scena internazionale, seguendoli nei loro studi, durante la realizzazione di progetti site specific e anche nella preparazione di grandi mostre internazionali.
Artecinema al Teatro Augusteo: il programma
Artecinema proseguirà nei giorni 17,18, 19, 20 ottobre presso il Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30 a ingresso gratuito, a differenza della serata inaugurale il cui biglietto d'ingresso costa 14 euro. Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano.
La serata inaugurale si aprirà mercoledì 16 ottobre con la proiezione del film Tehachapi, dedicato al progetto realizzato dall’artista JR nel carcere di massima sicurezza californiano. Tra gli appuntamenti più attesi della rassegna spicca anche l’anteprima europea di Mark Rothko, la peinture vous regarde di Pascale Bouhénic. Leggenda del XX secolo, Mark Rothko si è posto il compito di creare una rappresentazione pittorica e astratta del dramma umano con l’obiettivo di “guarire il mondo”. Anteprima italiana è quella di The Warhol Effect di Lloyd Stanton e Paul Toogood: un documentario sul lavoro e sull'eredità di Andy Warhol.
https://www.ilmattino.it/cultura/arte/artecinema_napoli_2024-8415034.html?refresh_ce
L'arte si fa cinema da Vermeer all'Intelligenza Artficiale
Torna, domani al San Carlo e poi all'Augusteo, la rassegna ideata e curata da Laura Trisorio: tra Mark Rothko e il Jeff Koons di Pappi Corsicato, JR racconta il suo progetto in un carcere californiano di massima sicurezza
L’edizione 2023 della kermesse
di Pasqaule Esposito
Martedì 15 Ottobre 2024, 17:26
«L' arte pone sempre delle domande anticipando i tempi e “Artecinema” vuole essere uno spazio di condivisione in cui riflettere sul nostro presente e immaginare il mondo che verrà»: Laura Trisorio presenta con queste parole la ventinovesima edizione del festival cinematografico dedicato agli artisti e all'arte, da lei ideato e curato, che si inaugura domani sera al San Carlo per poi proseguire fino a domenica, come di consueto, all'Augusteo, forte di un «programma ricco e variegato che attraversa tutti i linguaggi artistici, abbracciando un arco cronologico di tre secoli, da Vermeer all'intelligenza artificiale utilizzata dal collettivo Obvius, mostrandoci quanto l'arte continua a essere uno strumento indispensabile e potente per capire meglio il mondo che ci circonda».
La serata inaugurale al San Carlo coincide, peraltro, con il cinquantesimo anniversario dello Studio Trisorio, che fu aperto giusto il 16 ottobre 1974, dall'indimenticato Pasquale Trisorio con la preziosa collaborazione della moglie Lucia. Si comincia con un pezzo forte, il film di JR, street artist parigino (1983), autore di ricerche sui diseredati del mondo, i migranti, i poveri, riproposti a volte in maniera urticante. Ad «Artecinema» propone l'ultima sua ricerca, «Tehachapi», dedicata al progetto realizzato nel carcere di massima sicurezza californiano che dà il nome al titolo. Diretto dall'artista e da Tasha Van Zandt, racconta le storie di circa 50 uomini, tra detenuti e guardie carcerarie, che attraverso il progetto fotografico collettivo si ritrovano a lavorare insieme. «Sono felice», dichiara JR, «di presentare questo film a Napoli, mi spiace non poter essere presente in questa occasione, ma mi auguro di venire quanto prima ...magari con una mia mostra».
«Artecinema 2024», sottolinea la curatrice-ideatrice, «ci proietta nel tempo e nello spazio alla scoperta dei tanti linguaggi che caratterizzano il lavoro degli artisti di ieri e di oggi. Progetti, installazioni, correnti, artistiche, collezioni, ritratti, scandali, proteste, matrimoni, storie di vita affascinanti e uniche, tutte accomunate dalla necessità dell'arte. Un'urgenza che dimostra quanto l'arte possa essere uno strumento potente di trasformazione, di unificazione e di speranza, come nel progetto di JR che apre questa edizione della rassegna. Ma la dedizione all'arte e la ricerca della libertà possono anche essere pagate a caro prezzo, come nel caso delle Pussy Riot, artiste dissidenti russe che sono state imprigionate per le loro performance contro l'ordine repressivo di Putin». Nelle tre sezioni della kermesse occhio a The Warhol effect» di Lloyd Stanton e Paul Toogood (anteprima italiana), al lavoro su Emilio Isgrò, a «Koons. Un ritratto privato» di Pappi Corsicato, a «Mark Rothko, la peinture vous awaree» di Pascale Bouhénic (anteprima europea), a «Nam June Paik - Moon is the old tv» di Amanda Kim, a «The space between» di Serena Scapagnini.

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Artecinema: al teatro Augusteo di Napoli proiezioni gratuite di Rothko, Koons, Rauschenberg, June Paik
Si conclude domenica 20 ottobre con proiezioni dalle ore 16 alle ore 23.30
Artecinema, proiezioni gratuite al teatro Augusteo
Venerdì 18 Ottobre 2024, 16:12 - Ultimo agg. : 16:20 Rothko, Koons, Rauschenberg, June Paik: non è la formazione all star di una squadra di calcio, ma il Dream Team della quarta giornata di Artecinema, sabato 19 ottobre
Il teatro Augusteo di Napoli ospita, ad ingresso gratuito, 5 proiezioni quasi totalmente dedicate all’arte contemporanea. Un festival di stelle, nel festival diretto da Laura Trisorio, suddiviso nelle sezioni Arte e Dintorni, Architettura, Fotografia.
Il programma di sabato 19 avrà inizio alle ore 16.00: per la sezione arte e dintorni sarà proiettato in prima mondiale The Soul of Art –
The Merzbacher Collection di Yves Kugelmann. Per cinquant'anni Werner e Gaby Merzbacher hanno avuto in casa una delle collezioni d'arte più importanti del mondo, circondati da opere di Matisse, Kandinsky, Picasso e molti altri, fino al giorno in cui l'intera raccolta è stata trasportata alla Kunsthaus Zürich. Il film parte da questo momento, intrecciando il racconto della storia della collezione e del suo collezionista.
Uno dei piatti forti dell’intera manifestazione, alle 17.05 è la prima europea di Mark Rothko, la peinture vous regarde di Pascale Bouhénic del 2023. Il documentario indaga la vita e l’opera di Mark Rothko, leggenda dell’arte del XX secolo. Rothko sfidava la pittura astratta con un approccio esigente, voleva che trasmettesse idee, che lo spettatore davanti ai suoi quadri si emozionasse e perciò considerava fondamentale il disvelarsi graduale dei colori e la loro matericità
Altro campione tra il ‘900 e il nuovo millennio è Jeff Koons, di cui alle 18.15 si proietta Jeff Koons. Un ritratto privato di Pappi Corsicato. Figura artistica tra le più influenti e controverse del nostro tempo, l'artista ha superato i limiti tra arte e cultura di massa e alimentato il rapporto degli artisti con il culto della celebrità e il mercato globale, combinando creatività artigianale e visione industriale.
Alle ore 20.00 tocca a Robert Rauschenberg, protagonista di Taking Venice di Amei Wallach. Il film svela la storia che si cela dietro le controversie della Biennale di Venezia del 1964. In piena Guerra Fredda il governo americano, determinato a combattere il comunismo anche con la cultura, fa della mostra d'arte più influente del mondo un terreno di prova. Alice Denney, amica dei Kennedy, raccomanda il curatore Alan Solomon per organizzare la partecipazione degli Stati Uniti alla Biennale. Insieme a Leo Castelli i due intraprendono un piano per far vincere il Gran Premio all’artista americano Robert Rauschenberg.
Alle ore 22 l’intensa giornata si conclude con Nam June Paik: Moon is the Oldest Tv di Amanda Kim. Il documentario racconta l’evoluzione artistica di Nam June Paik ripercorrendo la sua formazione a Monaco di Baviera e l’incontro determinante con il musicista d’avanguardia John Cage, passando per l’emigrazione a New York e la collaborazione con il movimento sperimentale Fluxus. Il film presenta il lavoro rivoluzionario di questo pioniere della videoarte, la sua fulminea ascesa sulla scena artistica newyorkese e le sue visioni profetiche di un futuro in cui ognuno avrebbe avuto il proprio «canale televisivo».
Artecinema si conclude domenica 20 ottobre presso il Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30 a ingresso gratuito.
https://www.ilmondodisuk.com/festival-artecinema-napoli-incontra-il-mondo-con-i-documentari-dedicati-alla-creativita-tra-i-filmanche-il-ritratto-privato-di-jeff-koons-firmato-da-pappi-corsicato/
Festival Artecinema/ Napoli incontra il mondo con i documentari dedicati alla creatività. Tra i film anche il ritratto privato di Jeff Koons firmato da Pappi Corsicato
By il Mondo di Suk - 9 Ottobre 2024 118 0
Torna il Festival Artecinema. La 29esima edizione della rassegna curata da Laura Trisorio sarà inaugurata mercoledì 16 ottobre, alle 19,30, al Teatro San Carlo di Napoli e proseguirà nei giorni 17 – 18 – 19 – 20 ottobre al Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30.
Cinque giorni all’insegna della filmografia dedicata all’arte, alla fotografia, e all’architettura contemporanea nei teatri storici della città. Attraverso una selezione di documentari di nuova produzione, il pubblico potrà approfondire le biografie e le poetiche dei maggiori artisti della scena internazionale, seguirli nei loro studi, vederli in azione durante la realizzazione di progetti site specific e anche nella preparazione di grandi mostre internazionali.
Registi, artisti e produttori provenienti da diversi paesi del mondo intervengono personalmente per presentare i film, molti in anteprima mondiale, europea o nazionale, divisi nelle sezioni: Arte e Dintorni, Architettura e Design, Fotografia.
La serata inaugurale al Teatro San Carlo si aprirà con la proiezione del film Tehachapi, dedicato al progetto realizzato dall’artista JR nel carcere di massima sicurezza californiano. Il film, diretto dall’artista stesso, racconta le storie di circa cinquanta uomini,detenuti e guardie carcerarie, che attraverso il progetto fotografico collettivo si ritrovano a lavorare insieme.
Il film dura 92 minuti e documenta la realizzazione, assieme alle testimonianze del gruppo coinvolto, di una fotografia gigante posta al centro del cortile con detenuti, ex detenuti, personale carcerario che posano fianco a fianco. Molte persone coinvolte nell’opera sono tuttora rinchiuse a Tehachapi e trascorreranno lì il resto della loro vita. Un’opera nello stile di Jr, l’“Infiltrating Art”.
Dopo aver realizzato progetti come “Inside Out”, il corto “Ellis”, il balletto e cortometraggio “The Groves” e aver fatto ‘sparire’ la Piramide del Louvre, il 41enne artista francese 5 anni fa ha ricevuto il permesso di lavorare nella prigione di Tehachapi. Inizialmente, JR si è recato lì per incontrare ventotto residenti e presentare un’idea per un progetto artistico collaborativo nel cortile centrale. A Tehachapi, la maggior parte dei detenuti è stata imprigionata per quasi un decennio e molti sono i condannati all’ergastolo senza possibilità di libertà vigilata.
JR e il suo team hanno fotografato gli uomini, uno alla volta, dall’alto, e hanno avuto la possibilità di raccontare la loro storia davanti a una telecamera senza dover rispondere a domande specifiche ma esprimendosi liberamente. JR ha anche fotografato ex detenuti e personale carcerario, raccogliendo un totale di quarantotto ritratti e creando una particolarissima installazione composta di 338 strisce di carta. L’esperienza si è trasformata in opera filmica grazie alla collaborazione con Tasha Van Zandt, direttrice della fotografia. Inoltre, Artecinema 2024 ha in programma una ricca selezione di documentari che esplorano il mondo dell’arte contemporanea tra cui Arte povera. Appunti per la storia di Andrea Bettinetti; Beyond the White Cubedi Giulia Magno (anteprima europea); Brancusi, les métamorphoses de la sculpture di Alain Fleischer (anteprima italiana); Emilio Isgrò. Autocurriculum sotto il sole di Davide Bassanesi; Jeff Koons. Un ritratto privato di Pappi Corsicato; Pussy Riot: Rage Against Putin di Denis Sneguirev (anteprima italiana). Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano.
Per saperne di più https://artecinema.com/
Inaugurazione al San Carlo Ingresso: 14 euro. Acquisto biglietti teatrosancarlo.it o direttamente al botteghino.
Qui sopra, Pussy Riot Rage Against Putin. In copertina, l’arte di Jeff Koons
Festival Artecinema/Naples meets the world through documentaries dedicated to creativity. Among the films is a private portrait of Jeff Koon, directed by Pappi Corsicato
The Artecinema Festival is back. The 29th edition of the festival, curated by Laura Trisorio, will be inaugurated on Wednesday, October 16 at 7:30 pm at the Teatro San Carlo in Naples and will continue on October 17th – 18th – 19th – 20th at the Teatro Augusteo with screenings from 4 to 11:30 pm.
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Five days of films dedicated to art, photography and contemporary architecture in the city’s historic theaters. Through a selection of newly produced documentaries, the audience will be able to delve into the biographies and poetics of the most important artists on the international scene, following them in their studios, seeing them in action during the creation of site-specific projects and also during the preparation of major international exhibitions.
Directors, artists and producers from various countries around the world personally intervene to present films divided into sections: Art and Environment, Architecture and Design, and Photography.
The opening evening at the San Carlo Theater will begin with the screening of the film Tehachapi, which is dedicated to the project carried out by the artist JR in the maximum security prison of California. The film, directed by the artist himself, tells the stories of about fifty men, inmates and guards, who find themselves working together through the collective photography project.
The film is 92 minutes long and documents, along with testimonies from the group, the making of a giant photograph placed in the center of the courtyard with inmates, former inmates, and prison staff posing side by side. Many of the people involved in the work are still incarcerated at Tehachapi and will spend the rest of their lives there. A work in Jr’s style of “infiltrating art.
After projects such as “Inside Out,” the short film “Ellis,” the ballet and short film “The Groves,” and making the Louvre Pyramid “disappear,” the 41-year-old French artist was granted permission to work at Tehachapi Prison five years ago. First, JR went there to meet with twenty-eight inmates and present an idea for a collaborative art project in the central courtyard. Most of the inmates at Tehachapi have been incarcerated for nearly a decade, and many are serving life sentences without the possibility of parole.
JR and his team photographed the men, one by one, from above, and gave them the opportunity to tell their story on camera, without having to answer specific questions, but to express themselves freely. JR also photographed former inmates and prison staff, collecting a total of forty-eight portraits and creating a very special installation consisting of 338 strips of paper. The experience was transformed into a film in collaboration with Tasha Van Zandt, director of photography.
In addition, Artecinema 2024 offers a rich selection of documentaries that explore the world of contemporary art, including Arte Povera. Notes for History by Andrea Bettinetti; Beyond the White Cube by Giulia Magno (European premiere); Brancusi, les métamorphoses de la sculpture by Alain Fleischer (Italian premiere); Emilio Isgrò. Self-Curriculum Under the Sun by Davide Bassanesi; Jeff Koons. A Private Portrait by Pappi Corsicato; Pussy Riot: Rage Against Putin by Denis Sneguirev (Italian premiere). All films are in original language with Italian subtitles.
Learn more at
https://artecinema.com/
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Napoli contemporanea/ La città merita una strategia con un bando d’arte internazionale. Fate votare ai cittadini i progetti da installare nelle piazze
By Valentina Guerra - 14 Ottobre 2024 0 238
L’installazione appena inaugurata in Piazza Municipio, “Tu si ‘na cosa grande” del defunto celebre scultore, designer e architetto Gaetano Pesce induce a una serie di riflessioni sull’arte pubblica e contemporanea a Napoli. Spingendo a una critica costruttiva, tenendo conto del contesto storico e politico, non per nostalgia ma per proiettare il vero nodo della questione nel futuro.
La città ha accolto i più svariati movimenti artistici dal secondo dopoguerra: dal Mac Napoli (Movimento arte concreta con Baisani, De Fusco, Tatafiore e Venditti)) e dal Gruppo 58 (con Luca Castellano, Biasi, Del Pezzo, Di Bello, Fergola e Persico) alla pop-art, al minimalismo fino all’arte concettuale.
Nell’immagine di Valentina Guerra, l’installazione di Gaetano Pesce in Piazza Municipio. Nelle altre foto, l’estemporanea di creatività in Piazza del Plebiscito, in occasione di Neapolis Marathon
Diversi sono stati i visionari che hanno contribuito alla diffusione di nuove idee anche in tempi più recenti: lo Studio Morra nel 1974 che porta a Napoli l’opera orgiastica e scandalosa di Hermann Nitsch (papà dell’azionismo viennese) , Lia Rumma con la propria galleria, Lucio Amelio prima con Pasquale Trisorio e poi ciascuno per la sua strada, Alfonso Artiaco che inaugura la sua a Pozzuoli nel 1986, appena ventenne.
Artisti internazionali cominciano fisicamente a circolare in città, come quando Warhol e Beuys si trovarono in Piazza dei Martiri nel 1980 proprio da Amelio ma anche il fermento strettamente locale viene fuori con Tony Stefanucci, Rosa Panaro, Gerardo Di Fiore, Domenico Spinosa, Mimmo Jodice e Mimmo Paladino solo per citarne alcuni dei tantissimi.
Qui sopra, il Museo Madre (foto di Amedeo Benestante)
L’oltreoceano arriva a Napoli ma non per imporsi. Per contribuire, per ampliare gli orizzonti, per ispirare e per creare un connubio, grazie a “mediatori” di un certo calibro. E Napoli può così parlare al mondo. Bene, i semi vengono gettati, trovando radici e in piena fioritura. Arriviamo agli anni ‘90.
E proprio nel 1990, la Fondazione Morra installa 8 opere di Bruno Munari in alcuni punti della città a ridosso del mare, dal Maschio Angioino fino a Piazza Vittoria, seguendo il lungomare Caracciolo. E’ un anno fondamentale perché inizia a diffondersi l’idea dell’arte “pubblica”, che esce dalle gallerie e dai musei. Non senza polemiche.
Nel 1994 inaugura la prima edizione del “Maggio dei monumenti” che diventerà un appuntamento fisso, fino ai giorni nostri. Ma un vero spartiacque nella memoria collettiva locale per l’arte contemporanea è il 1995, quando Piazza del Plebiscito non è più un parcheggio a cielo aperto e a dicembre appare la Montagna di sale di Mimmo Paladino.
L’arte contemporanea si espone a tutti, a chi ha occhio e chi no, a chi è del mestiere e chi no, a chi l’apprezza e chi no. Inizia, se vogliamo, la sperimentazione dell’educare al bello, dove per bello si intende la creazione artistica. L’intento è far conoscere questo anche al cittadino che non ne ha mai sentito parlare. La stessa piazza accoglierà anche i primi concerti importanti.
La città è amministrata per la prima volta dal sindaco Bassolino e il coordinamento del contemporaneo è affidato ad Achille Bonito Oliva (con Eduardo Cicelyn). E anche le fermate della metropolitana in via di costruzione verranno pensate come stazioni dell’arte che oggi conoscono tutti. (Le critiche agli anni della gestione bassoliniana le lasciamo ad altri contesti e continuiamo il nostro viaggio). Nel 1996 nasce “Artecinema” una rassegna gratuita di corti cinematografici dedicati esclusivamente alle storie degli artisti contemporanei di tutto il mondo.
L’ idea vincente è dello Studio Trisorio L’obiettivo è anche questa volta arrivare al grande pubblico. Chiunque può entrare e uscire dal Teatro Augusteo per vedere cose nuove, inusuali e originali.
Nel 2004 si avvia la collezione del Museo Madre, con Presidente della Fondazione sempre Bassolino e curatore sempre Bonito Oliva
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(attualmente ancora in carica come consigliere nel cda).
Nel 2005 inaugura il Museo Pan, Palazzo delle arti di Napoli. La città dentro e fuori si anima, dalle mostre intese nel senso più classico, alle performance più di impatto, dalla musica alla fotografia. Ci sono ricerche, domande, risposte e proposte.
Le opere in Piazza del Plebiscito si succederanno di anno in anno fino al 2010. Ma i nomi che si sono avvicendati erano sempre personalità note e radicate nell’ambito artistico, nessun “emergente” e niente spazio ai maestri napoletani e campani (eccetto Palladino). Ma per ognuna delle opere esisterà un filo rosso che le riconduce alla cultura napoletana o comunque che le lega al territorio, creando sintesi originali. Molto dibattito, si storce il naso o si condivide, malgrado atti di vandalismo e manomissioni. E dopo? Si succederanno la sindaca Iervolino, carica di problemi in bilancio per le questioni artistiche e che verrà più che altro ricordata come la Sindaca della crisi nera dei rifiuti, e de Magistris che libererà il lungomare dalle auto e aprirà i portoni pubblici dell’arte finalmente agli artisti del territorio in particolare con l’assessore Nino Daniele (nel rimpasto del secondo mandato lo sostituirà De Majo).
Si riesce a dare rilievo anche al substrato artistico della città, quel vivo fermento culturale che parte dal “basso” e che viaggia non soltanto a Napoli ma anche nella provincia e nei luoghi periferici, anche se non c’è una strategia precisa. Non sono tutti concordi, ma di fatto si restituiscono molti luoghi alla comunità artistica.
Non è più il tempo delle grandi installazioni in piazza ma degli “artisti di strada e per le strade”, oltre che dell’impegno culturale. Non è tutto rose e fiori naturalmente, non ci dimentichiamo per esempio di “N’albero”, il mega addobbo natalizio di 40 metri, tutto illuminato e super contestato
La fase calante dell’ultimo mandato di de Magistris, vede l’ascesa dell’attuale sindaco Manfredi. Il post-pandemia lascia non pochi tragici strascichi a tutti i livelli culturali e la sua visione sembra voler tornare indietro a guardare i fasti delle vecchie installazioni d’arte.
Non c’è assessore alla cultura, ma un coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli Sergio Locoratolo mentre lo storico dell’arte Vincenzo Trione cura Napoli Contemporanea, il progetto d’arte diffuso promosso dall’amministrazione comunale per riqualificare la città con interventi di artisti internazionali, con lo sguardo anche al recupero di spazi come il Pan e gli ipogei di Piazza del Plebiscito.
E in questa prospettiva la città accoglie la Venere degli stracci in formato gigante di Pistoletto; l’installazione “Io contengo moltitudini” di Marinella Senatore attualmente presente alla Rotonda Diaz; la recente e discussa opera di Pesce in Piazza Municipio “Tu si ‘na cosa grande”
Riflettendoci, il progetto è diffuso sicuramente… ma slegato dalla città. Sono singoli episodi (come quando Jago lasciò per terra il suo bambino) un po’ autocelebrativi, che poco si preoccupano di guardarsi intorno. Si percepisce, e nemmeno tanto tra le righe, che non c’è un filo rosso e che manca una progettualità di contenuti. Di fatto, manca anche un comitato scientifico.
Non si tratta della scelta degli artisti in sé ma di avere una visione più ampia, cosa che il suo lungo e importante curriculum potrebbe permettere ma forse accentrare tutto in una sola persona non è una buona idea.
Napoli non è una piazza semplice perché il suo passato artistico visionario ce l’ha. Ha precedenti che vanno rispettati. Non si tratta di bello o brutto, si tratta di spunti e di lungimiranza perché la nostra eredità urla che dobbiamo saper lasciare un segno anche oggi.
Il “purché se ne parli” equivale alla resa, al vuoto. Si parla della Venere perché è stata incendiata e del Pulcinella perché è fallico e fa scalpore, perché destano reazioni. Ma il ragionamento non sta in piedi. Tutte le opere destano reazioni, quelle che non le destano è perché non esistono ancora.
Si potrebbe dare il via a bandi internazionali e non dalle scelte mirate e già decise e magari far votare al pubblico i progetti arrivati per definire quale realizzare. Basta con il privatizzare qualsiasi metro quadro per un’esposizione. Restituite gli spazi alla comunità, perché soprattutto dopo il Covid le piazze sono completamente snaturate.
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Eppure, anche quando la visione di un’amministrazione è chiusa e ferma, il fermento dal “basso” non muore Può succedere che si possa sfruttare un pretesto apparentemente lontano come lo sport per fare arte. E’ successo alla Neapolis Marathon 2024 tenutasi il 12 e 13 ottobre. L’evento sportivo più importante della città che attira atleti (e non) da tutto il mondo, ha aperto gli stand del villaggio della maratona anche all’ arte, permettendo a pittori, ritrattisti e street-artist di dipingere in Piazza Plebiscito in estemporanea. La stessa piazza che ha accolto partenze e traguardi, ci ricorda dell’animo creativo che c’è stato e del senso sociale di un luogo di aggregazione.
L’intento è far riflettere sul coinvolgimento delle persone, perché non è vero che l’arte pubblica riguarda solo un curatore e i prescelti artisti. L’arte è proiezione e apertura, comprensione, sono i nostri ricordi legati a un posto. Napoli merita molto di più.
https://www.ilroma.net/evento/eventi/842203/artecinema-apre-con-jr.html
Artecinema apre con JR
L’artista francese mercoledì al San Carlo per la 29esima edizione che prosegue all’Augusteo fino a domenica
Armida Parisi
14 Ottobre 2024 - 11:01
Tipologia Altro
Link https://artecinema.com/
Un frame di “Tehachapi”, il film di JR
DETTAGLI EVENTO
Data di inizio 16.10.2024 - 00:00
Data di fine 20.10.2024 - 00:00
Località Napoli
È con un film di JR, l’artista francese che si definisce “photograffeur” perché unisce fotografia e graffiti, che prende il via Artecinema. La 29esima edizione del Festival inaugura mercoledì alle 20 al San Carlo e prosegue all’Augusteo fino a domenica.
Cinque giorni dedicati alla filmografia sull’arte, la fotografia e l’architettura contemporanea. “Tehachapi” è il nome di un carcere californiano di massima sicuressa ed è anche il titolo del film che apre il festival. Raccoglie le storie di circa cinquanta uomini, tra detenuti e guardie carcerarie, coinvolti in un progetto fotografico collettivo. Attraverso l’ esperienza condivisa si mettono così in luce i legami creati attraverso l’arte, dimostrando come quest'ultima possa fungere da potente strumento di speranza e cambiamento. Il festival presenta una selezione di documentari in anteprima mondiale, europea o nazionale, suddivisi in sezioni tematiche come Arte e Dintorni, Architettura, e Fotografia. Tra gli appuntamenti più attesi del Festival spicca l’anteprima europea, sabato alle 17, di “Mark Rothko, la peinture vous regarde”, diretto da Pascale Bouhénic. Questo film esplora la vita e l’opera di Mark Rothko, figura leggendaria del XX secolo, noto per la sua capacità di creare rappresentazioni pittoriche astratte del dramma umano, con l'intento di “guarire il mondo”.
Utilizzando una pasta colorata che realizza segretamente, Rothko si propone di assorbire lo spettatore in spazi emotivi attraverso i suoi dipinti. Il film, dopo la prima retrospettiva dedicata all'artista alla Fondazione Louis Vuitton di Parigi nel 2024, offre un ritratto ricco di colore e sensualità, suddiviso in capitoli antinomici come “Figura/non figura” e “Astratto/non astratto”.
Giovedì alle 21,15 c’è l’anteprima italiana di “The Warhol Effect”, un documentario di Lloyd Stanton e Paul Toogood che indaga l’eredità di Andy Warhol. Attraverso interviste a colleghi e amici, il film offre una nuova prospettiva sul lavoro dell'artista, esplorando il suo impatto duraturo e le opere meno conosciute degli anni ’70 e ‘80. Molto vario il panorama degli artisti cui sono dedicati i film della rassegna, fra questi spiccano Andrea Bettinetti, Giulia Magno, Emilio Isgrò, Emilio Ambasz Jeff Koons, Mark Rothko, Nam June Paik, le Pussy Riot, Ragnar Kjartansson, Robert Rauschenberg, Jan Fabre, Serena Scapagnini, i Fratelli Campana. Quali documentari sono dedicati all’arte contemporanea. Le proiezioni sono tutte gratuite, ad eccezione della serata inaugurale.
https://www.lalineadellocchio.it/2024/10/16/arte-cinema-festival-sullarte-a-napoli/
“Arte
cinema” Festival sull’arte a Napoli”
Posted by admin on Ottobre 16th, 2024
DAL 16 AL 20 OTTOBRE “ARTECINEMA”, FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI FILM SULL’ARTE CONTEMPORANEA A NAPOLI.
di Mimmo Mastrangelo
Tra le proiezioni-evento della ventinovesima edizione di Artecinema-Napoli ci sarà anche “Jeff Koons: un ritratto privato ” (2023) l’ultimo lavoro di Pappi Corsicato il quale si accosta con una certa familiarità alla creatività e alla vita del grande artista statunitense la cui fama mondiale è andata legandosi al suo gusto per kitsch.
Il regista napoletano – che negli ultimi anni ha affinato il suo sguardo verso il “docu-film sull’arte”, realizza un’opera eccellente, in piena sintonia col fantasmagorico e provocatorio universo creativo di Koons. In programma dal 16 al 20 ottobre (Teatro Augusteo e Teatro San Carlo), il noto Festival internazionale dei film sull’ arte contemporanea non propone solo un allettante programma (30 le proiezioni), ma avrà anche momenti di confronto e discussione su un nuovo modo di concepire ed interpretare la realtà attraverso l’arte contemporanea e sulla necessità di raggiungere un’identità anche per mezzo dell’azione delle forme e dei segni.
Ideato dalla gallerista Laura Trisorio e diviso in tre sezioni ( fotografia, arte e dintorni, architettura e design), “Artecinema” viene inaugurato al Teatro San Carlo con “Tehachapi” (2023) dell’artista JR che ha portato la macchina da presa in un carcere di massima sicurezza della California per riprendere le fasi di lavorazione di un’installazione realizzata dai detenuti insieme ad un gruppo di guardie del penitenziario. <<Questo film – ha detto il regista francese – è un modo per condividere la resilienza dei detenuti e il loro viaggio verso la redenzione. È un manifesto del potere dell’arte come forza unificante di speranza>>.
Tra i film di maggior richiamo selezionati dalla Trisorio ci sono di certo: “Arte povera: appunti per la storia” (2023) di Andrea Bettinetti, un “viaggio-ricognizione” sui protagonisti del movimento che influenzò il panorama mondiale dell’arte contemporanea e prese piede in Italia nel 1967 grazie al compianto critico Germano Celant; “Nam June Paik: Moon is the Oldest Tv (2023) di Amanda Kim che designa il tragitto rivoluzionario compiuto nel campo della video-arte dall’artista statunitense (ma dalle origini sudcoreane); “Hopper X Vermeer” (2023) è un lavoro della francese Annie Dautane che “modella” un ritratto incrociato di due maestri in assoluto dell’arte i quali, nonostante siano separati da tre secoli di distanza, “entrambi offrono uno sguardo unico sull’umanità”. L’altro regista d’oltralpe Pascale Bouhénic con il documentario a capitoli “Mark Rotko: la peiture vous regarde” (2023) ripercorre la parabola di uno dei maggiori interpreti dell’espressionismo astratto ed informale che contribuì nell’immediato secondo dopoguerra a trasferire da Parigi a New York la capitale dell’arte. Invece in “The Warhol Effect” (2024) Lloyd Stanton e Paul Toogood “esplorano, attraverso interviste, l’evoluzione artistica di Andy Warhol e il suo impatto duraturo sulla cultura contemporanea”. Tra le altre proiezioni da segnalare l’anteprima europea di “Beyond the White Cube” (2024) di Giulia Magno e le due anteprime italiane: “Brancusi, les métamorphoses de la sculpture “ (2024) di Alain Fleischer e “Georgia O’Keeffe -Painter of the Faraway” (2024) di Evelyn Schels.

https://www.latestatamagazine.it/2024/10/artecinema-2024-al-via-la-29-edizione-il-programma-e-gli-artisti/
Artecinema 2024, al via la 29° edizione: il programma e gli artisti
Sveva Di Palma Ottobre 16, 2024 52
Artecinema 2024, alla sua 29ª edizione, rappresenta uno degli appuntamenti più significativi dell’anno per gli amanti dell’arte contemporanea e del documentario artistico.
Dal 16 al 20 ottobre, Napoli si trasforma in un epicentro culturale, con proiezioni che raccontano storie di arte, architettura, e fotografia, unendo il pubblico con il cuore pulsante della creazione artistica. Il festival – come in ogni sua edizione – inizia con la splendida serata d’inaugurazione, prevista per il 16 ottobre al Teatro San Carlo, dove verrà proiettato Tehachapi di JR. Il documentario che dà il “via” alla rassegna è un viaggio tra le mura di un carcere di massima sicurezza californiano, dove JR, con il suo stile inconfondibile, trasforma il cortile del penitenziario in un’opera d’arte collettiva, corale e assoluta. Il film mette in luce la resilienza e la speranza dei detenuti, creando una connessione potente tra arte e redenzione. La proiezione d’apertura rappresenta un momento cruciale del festival, non solo per la qualità del film, ma anche per il messaggio sociale che porta con sé: l’arte come strumento di liberazione, anche nei luoghi più inaccessibili e dimenticati.
Dal 17 al 20 ottobre, le proiezioni si spostano al Teatro Augusteo, con un programma che copre l’intera giornata, dalle 16:00 alle 23:30, e l’ingresso gratuito per il pubblico. L’accessibilità estesa ad un’ampia platea di appassionati d’arte è elemento caratteristico e cruciale di Artecinema. La programmazione di quest’anno è straordinaria, con un’ampia selezione di film in anteprima europea, italiana e mondiale. La cultura e l’arte, l’eccellenza e la vicinanza al sapere, sono di tutti: un messaggio gridato e amplificato dallo Studio Trisorio, da sempre dietro la rassegna. I documentari presentati nell’edizione 2024 non si limitano a raccontare la vita degli artisti, ma scavano nel loro processo creativo, nelle loro ispirazioni, e nelle sfide personali che hanno affrontato. Le opere e le esperienze si fondono in modo perfetto e indissolubile nel creare un racconto umano e creativo, le due facce della nascita artistica. Tra i titoli di punta c’è Mark Rothko, la peinture vous regarde di Pascale Bouhénic, che ci porta nel mondo emotivo e vibrante dell’artista simbolo dell’astrattismo. Rothko cercava di creare attraverso i suoi dipinti una connessione profonda con il pubblico, una rappresentazione del dramma umano in chiave pittorica. L’arte, per Rothko, non è solo un mezzo espressivo, ma un processo di guarigione. Di grande rilievo è anche l’anteprima italiana di The Warhol Effect di Lloyd Stanton e Paul Toogood, un documentario che esplora l’eredità di Andy Warhol e la sua capacità di anticipare il nostro mondo mediatico e iper-connesso.
Artecinema 2024 ha un programma fitto con un’ampia gamma di documentari che raccontano figure iconiche dell’arte contemporanea. Jeff Koons. Un ritratto privato di Pappi Corsicato offre uno sguardo esclusivo all’uomo dietro le opere, esplorando la ricerca di Koons, un dialogo continuo tra alto e basso che lascia spazio e voce sia al pop che al posh. Altre proiezioni rilevanti includono Lucio Fontana di Barbara Pozzoni, che racconta la straordinaria carriera dell’artista noto per i suoi celebri tagli sulla tela, e Brancusi, les métamorphoses de la sculpture di Alain Fleischer, che esplora l’evoluzione della scultura moderna.
Tra i temi più attuali, il festival affronta anche la relazione tra arte e spazio espositivo con documentari come Beyond the White Cube di Giulia Magno. Il film sfida le convenzioni sull’esposizione dell’arte, una ricerca di armonia e valore che riflette sul rapporto tra contesto e opera. Si tratta di un’indagine su come l’arte riesca a trovare nuove forme di espressione, sia all’interno che al di fuori dei musei e delle gallerie.
Il festival non dimentica l’impatto dell’arte nella società contemporanea, portando sullo schermo opere che trattano temi di forte impatto sociale. Tehachapi è solo uno degli esempi, ma troviamo anche documentari come Nam June Paik: Moon is the Oldest Tv di Amanda Kim, che esplora la vita del pioniere della video arte, un artista che ha radicalmente trasformato il modo in cui percepiamo i media e l’arte. Il festival si distingue per la sua capacità di unire l’arte visiva a una profonda riflessione sui temi sociali, trasformando ogni proiezione in un momento di confronto e crescita culturale. Artecinema, nelle sue intenzioni dichiarate e dimostrare, si conferma una vera e propria celebrazione dell’arte in tutte le sue forme. È un evento che offre al pubblico un’occasione unica per immergersi nel mondo della creazione artistica, scoprendo nuove prospettive e riflettendo sul ruolo dell’arte nella società. Una manifestazione che, partendo dal cuore di Napoli, riesce a parlare a un pubblico internazionale, con un programma ricco di emozioni, ispirazioni e storie da raccontare.
Sveva Di Palma
https://www.linkazzato.it/artecinema-al-via-la-29edizione/
Artecinema: al via la 29°edizione
Redazione lunedì 14 Ottobre 2024
Arte, fotografia, architettura contemporanea sono gli ingredienti della 29ª edizione del Festival Artecinema che sarà inaugurata mercoledì 16 ottobre 2024 alle 19,30 nel Teatro San Carlo di Napoli.
In 5 giorni la rassegna idesta e diretta da Laura Trisorio mostrerà 26 pellicole, molte delle quali in anteprima mondiale, europea o nazionale, divise nelle sezioni Arte e Dintorni, Architettura e Design, Fotografia.
Ma è la selezione di documentari di nuova produzione che permetterà agli spettatori di calarsi nel mondo dei maggiori artisti della scena internazionale, seguendoli nei loro studi, durante la realizzazione di progetti site specific e anche nella preparazione di grandi mostre internazionali.
Artecinema proseguirà nei giorni 17 – 18 – 19 – 20 ottobre presso il Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30 a ingresso gratuito, a differenza della serata inaugurale il cui biglietto d’ingresso costa 14 euro.
La serata inaugurale si aprirà mercoledì 16 ottobre con la proiezione del film Tehachapi, dedicato al progetto realizzato dall’artista JR nel carcere di massima sicurezza californiano. Diretto dall’artista stesso, il film racconta le storie di circa cinquanta uomini, detenuti e guardie carcerarie, che attraverso il progetto fotografico collettivo si ritrovano a lavorare insieme.
Girato nello stile di Jr, l’“Infiltrating Art”, il lungometraggio dura 92 minuti e documenta la realizzazione, assieme alle testimonianze del gruppo coinvolto, di una fotografia gigante posta al centro del cortile con detenuti, ex detenuti, personale carcerario che posano fianco a fianco. Molte persone coinvolte nell’opera sono tuttora rinchiuse a Tehachapi e trascorreranno lì il resto della loro vita. Dopo aver realizzato progetti come “Inside Out”, il corto “Ellis”, il balletto e cortometraggio “The Groves” e aver fatto ‘sparire’ la Piramide del Louvre, il 41enne artista francese 5 anni fa ha ricevuto il permesso di lavorare nella prigione di Tehachapi. Inizialmente, JR si è recato lì per incontrare ventotto residenti e presentare un’idea per un progetto artistico collaborativo nel cortile centrale.
A Tehachapi, la maggior parte dei detenuti è stata imprigionata per quasi un decennio e molti sono i condannati all’ergastolo senza possibilità di libertà vigilata.
JR e il suo team hanno fotografato gli uomini, uno alla volta, dall’alto, dando la possibilità di raccontare liberamente la loro storia davanti a una telecamera senza dover rispondere a domande specifiche, ma esprimendosi senza paletti. JR ha anche fotografato ex detenuti e personale carcerario, raccogliendo un totale di quarantotto ritratti e creando una particolarissima installazione composta di 338 strisce di carta.
L’esperienza si è trasformata in opera filmica grazie alla collaborazione con Tasha Van Zandt, direttrice della fotografia. L’opera è anche un monito per ricordare al mondo l’esistenza di questi uomini dimenticati in uno dei luoghi più inaccessibili e isolati: il loro progetto ha trasformato il cortile della prigione in una potente, ma temporanea, opera d’arte.
“Questo film – ha commentato JR – è un modo per condividere la loro resilienza e il viaggio verso la redenzione. È un manifesto del potere dell’arte come forza unificante di speranza”.
Tra gli appuntamenti più attesi della rassegna spicca anche l’anteprima europea di Mark Rothko, la peinture vous regarde di Pascale Bouhénic. Leggenda del XX secolo, Mark Rothko si è posto il compito di creare una rappresentazione pittorica e astratta del dramma umano con l’obiettivo di “guarire il mondo”.
Anteprima italiana è quella di The Warhol Effect di Lloyd Stanton e Paul Toogood: un documentario sul lavoro e sull’eredità di Andy Warhol.
Gli altri film in programma ad Artecinema 2024 sono:
• Arte povera. Appunti per la storia di Andrea Bettinetti;
https://www.linkazzato.it/artecinema-al-via-la-29edizione/
• Beyond the White Cube di Giulia Magno (anteprima europea);
• Brancusi, les métamorphoses de la sculpture di Alain Fleischer (anteprima italiana);
• Emilio Isgrò. Autocurriculum sotto il sole di Davide Bassanesi;
• Georgia O’Keeffe – Painter of the Faraway di Evelyn Schels (anteprima italiana);
• Green Over Gray. Emilio Ambasz di Francesca Molteni e Mattia Colombo;
• Hopper X Vermeer di Annie Dautane (anteprima italiana);
• Jeff Koons. Un ritratto privato di Pappi Corsicato;
• Le Fotografe 2: Chiara Fossati – Come te, di Francesco G. Raganato;
• Lucio Fontana di Barbara Pozzoni;
• Meet the Artist – Philippe Parreno di Matteo Lonardi;
• Miranda July in “Friends & Strangers” di Chiemi Karasawa (anteprima italiana);
• Nam June Paik: Moon is the Oldest Tv di Amanda Kim;
• Obvious, hackers de l’art di Thibaut Sève (anteprima italiana);
• Politics of Listening: Lawrence Abu Hamdan di Ian Forster (anteprima italiana);
• Pussy Riot: Rage Against Putin di Denis Sneguirev (anteprima italiana);
• Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow di Gaukur Úlfarsson;
• Taking Venice (Robert Rauschenberg) di Amei Wallach;
• The Crown of Love – The Ultimate Perfomance (Jan Fabre) di Giovanni Troilo;
• The Pilgrimage of Gilbert & George di Mike Christie (anteprima mondiale);
• The Soul of Art – The Merzbacher Collection, di Yves Kugelmann (anteprima mondiale);
• Serena Scapagnini – Lo spazio oltre di Nicola Campiotti (anteprima mondiale);
• We the Others di Francesca Molteni.
Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano. Il Festival conferma il suo impegno nel sociale e si sposta anche fuori dai teatri facendo tappa nelle scuole, nelle università, negli istituti penitenziari con proiezioni dedicate agli studenti e ai detenuti, organizzando dibattiti e incontri seminariali tematici in collaborazione con i docenti e i registi dei film.
ARTECINEMA
Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea | 29ª Edizione a cura di Laura Trisorio
Serata inaugurale: mercoledì 16 ottobre 2024, ore 19.30 | Teatro San Carlo, via San Carlo 98, Napoli
Ingresso: 14 euro. Acquisto biglietti teatrosancarlo.it o direttamente al botteghino.
Proiezioni in presenza:
17 – 18 – 19 – 20 ottobre | Teatro Augusteo, Piazzetta Duca D’Aosta, 263, Napoli
Ingresso gratuito
Ulteriori informazioni: https://artecinema.com/2024-programme
https://magazine-italia.it/the-warhol-effect-in-prima-nazionale-ad-artecinema/
“The Warhol Effect” in prima nazionale ad Artecinema
Autoprodotti“The Warhol Effect” in prima nazionale ad Artecinema
Pubblicato da:
16/10/2024
Il festival diretto da Laura Trisorio si sposta al teatro Augusteo
Giovedì 17 in programma 4 film tra cui un focus sul divo della pop art
Pensate di conoscere tutto di Andy Warhol? Nonostante la fama mondiale che ammanta la sua figura da 60 anni, c’è ancora qualcosa da scoprire. Lo racconta “The Warhol Effect”, il documentario di Lloyd Stanton e Paul Toogood che sarà proiettato in prima nazionale in chiusura della seconda giornata di Artecinema, giovedì 17 ottobre alle 21.15 nel Teatro Augusteo.
Dopo l’inaugurazione nel teatro San Carlo con “Tehachapi” di JR, il festival diretto da Laura Trisorio si sposta nella storica sala di Piazzetta Duca D’Aosta. Il lungometraggio clou della giornata è un focus sulla produzione di Warhol degli anni ’70 e ’80 che fino a oggi ha ricevuto poca attenzione. Il documentario esplora la sua evoluzione come artista, dall’essere sopravvissuto a un attentato al suo ritorno alla pittura. Attraverso interviste ai suoi amici e ad artisti come Damien Hirst, KAWS, Jeff Koons, Marilyn Minter, Tom Sachs, Julian Schnabel, Larry Gagosian, Debbie Harry, Tama Janowitz, Kim Kardashian e Chris Stein, il filmato offre una nuova prospettiva sull’enigmatica figura che continua ad influenzare il mondo dell’arte di oggi.
Il programma della giornata invece comincerà alle ore 16 con la proiezione di “Arte povera. Appunti per la storia” di Andrea Bettinetti, pellicola italiana dell’anno scorso. il documentario narra la nascita e l’evoluzione dell’Arte Povera attraverso studi d’artista, fondazioni, gallerie e musei, raccontando i protagonisti di un movimento radicale e innovativo dal 1967 a oggi. Tra le testimonianze di artisti, galleristi, fotografi, familiari c’è anche una conversazione con Germano Celant realizzata nel 2019.
Alle ore 17.55 si proseguirà con “Emilio Isgrò. Autocurriculum sotto il sole” di Davide Bassanesi. Il film racconta l’universo creativo di Isgrò, artista della cancellatura, poeta visivo, scrittore e drammaturgo. Confrontandosi con i testi ‘sacri’ della letteratura italiana e le dichiarazioni dei diritti umani e ridisegnando mappe geografiche, sagome di volti, ritratti, l’artista cancella per ricostruire nuovi sensi. Emilio Isgrò – Autocurriculum sotto il sole

Nel dicembre 2021 l’artista islandese Ragnar Kjartansson inaugura una mostra monumentale in un nuovo centro artistico chiamato GES-2 nel cuore di Mosca. È il tema di Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow di Gaukur Úlfarsson, che sarà proiettato alle 19.25. L’elemento principale della mostra è una ‘scultura vivente’ chiamata Santa Barbara. L’arrivo e la popolarità della soap opera Santa Barbara nella vita russa dopo la caduta dell’Unione Sovietica possono essere visti come una metafora delle speranze di apertura culturale tra Est e Ovest dopo la fine della Guerra Fredda.
Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow
Artecinema proseguirà nei giorni 18 – 19 – 20 ottobre presso il Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30 a ingresso gratuito.
https://www.napoli-turistica.com/artecinema-2024-a-napoli-film-gratis-sullarte-contemporanea/
ArteCinema 2024 a Napoli: film gratis sull’arte contemporanea
Inserito da Lucio | 16 Ott, 2024 | Senza categoria
La 29ª edizione di ArteCinema offre 4 giorni di proiezioni gratuite al Teatro Augusteo con un ricco programma all’insegna della filmografia dedicata all’arte, alla fotografia e all’architettura contemporanea.
Il Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea, a cura di Laura Trisorio, inizia mercoledì 16 ottobre 2024 al Teatro San Carlo di Napoli e prosegue poi nei giorni 17 – 18 – 19 –20 ottobre 2024 presso il Teatro Augusteo. Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano.
ArteCinema 2024 ci porta alla scoperta dell’arte contemporanea attraverso 26 film, molti dei quali in anteprima mondiale, e incontri con gli autori. Le sezioni dedicate all’arte, all’architettura, al design e alla fotografia ti offrirono un panorama completo del mondo artistico internazionale.
Programma di ArteCinema 2024
TheCrownOfLove, ArteCinema 2024
La proiezione inaugurale si tiene alle 19,30 di mercoledì 16 ottobre 2024 al Teatro San Carlo di Napoli, è l’unica serata a pagamento (ingresso 14 euro). Prevede la proiezione del film Tehachapi, un racconto di rinascita ambientato nel carcere di massima sicurezza californiano. Nel progetto dell’artista JR vengono raccontate le storie di circa cinquanta uomini, detenuti e guardie carcerarie, che attraverso il progetto fotografico collettivo si ritrovano a lavorare insieme.
Il Festival prosegue poi, nei giorni 17 – 18 – 19 – 20 ottobre 2024 al Teatro Augusteo, con proiezioni, dalle 16 alle 23.30 ad Ingresso gratuito
Tra i film più attesi della rassegna ci sarà l’anteprima europea di Mark Rothko, la peinture vous regarde di Pascale Bouhénic. Da non perdere The Ultimate Performance. The Crown of Love, il docufilm che ci fa entrare nella vita e nell’arte di Jan Fabre. E’ stato girato nella Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, nel Pio Monte della Misericordia e nella Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco
Informazioni utili
• 29ª edizione di ArteCinema, festival internazionale di film sull’arte contemporanea a Napoli.
• Quando: 16 ottobre (serata inaugurale alle19:30), 17-20 ottobre 2024 (proiezioni gratuite) dalle 16:00 alle 23:30.
• Dove: Teatro San Carlo (16 ottobre ) e Teatro Augusteo (dal 17 al 20 ottobre), Napoli.
• Biglietti: 14€ per la serata inaugurale al Teatro San Carlo. Proiezioni gratuite al Teatro Augusteo.
• Consulta il programma completo su Arte Cinema
https://napoli.repubblica.it/cronaca/2024/10/13/news/ pappi_corsicato_la_mia_serie_a_napoli_tra_le_pu_viste_al_mondo-423552199/
Pappi Corsicato: "La mia serie a Napoli tra le più viste al mondo" di Ilaria Urbani
Gli episodi esaltano scenari partenopei, Flegrei, della costiera amalfitana e sorrentina 13 Ottobre 2024 alle 08:11 «’Inganno’ è molto amata in America Latina, anche negli Stati Uniti è nella Top Ten, in Francia e in Turchia. È un successo inaspettato, sono sorpreso e contento » . Pappi Corsicato sta avendo riscontri in tutto il mondo con la sua nuova serie tv "Inganno", su Netflix, uscita mercoledì e già molto amata. Dalla Colombia e Brasile al Messico, Usa, Canada e Regno Unito e, naturalmente, l’Italia. È la storia di Gabriella, una donna matura interpretata da Monica Guerritore, 60enne proprietaria di un elegante albergo in Costiera amalfitana, divorziata e madre di tre figli, che si innamora di un ragazzo che ha la metà dei suoi anni. È un giovane affascinante, coetaneo del suo primogenito, con l’aria da truffatore e un passato pericoloso. Dal melodramma al noir, con lo sfondo di panorami mozzafiato, la Costiera, Positano, Sorrento e Napoli (dalla Riviera di Chiaia a piazza dei Martiri), fino a Bacoli e Miseno. Nel ruolo dell’uomo che le fa perdere la testa, mettendo a rischio gli equilibri familiari, l’attore Giacomo Gianniotti. Nel cast, tra gli altri, Denise Capezza, Geppy Gleijeses e Fabrizia Sacchi. Colonna sonora che va da Nina Simone ai London Grammar e Liberato. Il cineasta napoletano Pappi Corsicato, 64 anni, regista di "Libera", del film corale " I vesuviani" fino a " Il seme della discordia" e "Perfetta illusione", nei sei episodi di " Inganno", prodotti da Cattleya, si muove in un thriller sentimentale, tra segreti e ombre, contro le convenzioni e i tabù, in un’atmosfera di suspense e interrogativi sulla complessità dell’amore.


Pappi Corsicato, la serie "Inganno" è uscita in 190 Paesi, mette al centro la storia di una donna matura che non teme la sua femminilità senza nascondere lefragilità e il disagio.
«È un racconto popolare sulle relazioni emotive, il sesso in età matura e la gelosia: è un genere preciso che tocca corde universali, tante persone nel mondo vivono questi momenti. I miei coetanei spesso si negano sentimenti ed emozioni, ma è come rinunciare ad una parte della vita. Non c’è età per l’amore».
Monica Guerritore sta conducendo una campagna mediatica per dimostrare che il sesso over 60 non deve essere un tabù. Lei come si è avvicinato a questo tema nella serie?
«La protagonista sembra più coraggiosa dei suoi figli più giovani. E, in effetti, i figli si sentono meno liberi della madre: hanno un atteggiamento più moralista e censorio, credo che anche nella realtà sia così».
Libertà e rifiuto del fotoritocco: anche le scene intime sono autentiche.
«Monica Guerritore si è messa in gioco con il suo grande fascino e una bellezza invariati nel tempo, senza alcun ritocco, crede nel progetto. Abbiamo valorizzato la sensualità, più che il lato erotico, e il piacere oltre alla forza di una donna che rischia tutto per un giovane ragazzo, che sembra ambiguo».
Con "Inganno", adattamento della miniserie inglese "Gold Digger", lei esalta scenari della Costiera amalfitana. La Campania ormai è un set perenne. Cosa è cambiato da quando ha iniziato a fare cinema oltre 30 anni fa?
«Quando abbiamo iniziato, Martone, Capuano ed io, eravamo quattro gatti e un paio di macchinisti. Senza presunzione, si è creata una scuola napoletana: dalle poche maestranze di allora si sono formati tanti professionisti del settore, bravissimi, oltre ai grandi attori e artisti».
A proposito: lei ha iniziato come assistente di Pedro Almodovar, oggi un altro Premio Oscar come il suo conterraneo Paolo Sorrentino confida che gli è venuta voglia di fare il regista vedendo il suo film "Libera". Che effetto le fa?
«Paolo è molto affettuoso, lo diceva anche prima di fare il suo primo film: è bello sapere di questo suo apprezzamento. Forse per lui sarò stato come per me fu Almodovar. Io, che desideravo di fare cinema sin da bambino, ci volevo rinunciare perché lo vedevo un mestiere troppo complicato. Poi ho visto i film di Pedro, ho sentito un’affinità, una visione comune e ho trovato la forza di fare cinema».
https://napoli.repubblica.it/cronaca/2024/10/13/news/ pappi_corsicato_la_mia_serie_a_napoli_tra_le_pu_viste_al_mondo-423552199/
Accanto ai film di finzione, ha diretto documentari su artisti, da Mimmo Paladino a Julian Schnabel, e "Jeff Koons. Un ritratto privato", che presenta sabato 19 ad Artecinema al Teatro Augusteo. L’arte che parla di arte.
«Giro documentari sull’arte dal ‘93 e mi piace tanto. Il docufilm su Koons è uscito in sala in tutto il mondo l’anno scorso, sono molto contento di portarlo al festival di Laura Trisorio e di proiettarlo a Napoli, la mia città».
https://napoli.zon.it/artecinema-a-napoli-tante-proiezioni-gratuite-al-teatro-augusteo/
17 Ottobre 2024
ArteCinema a Napoli: tante proiezioni gratuite al Teatro Augusteo
Il Festival di Film sull'arte contemporanea arriva a Napoli!
Fonte: immagine di repertorio
Artecinema a Napoli: tante proiezioni gratuite al Teatro Augusteo per la 29sima edizione del Festival.
Nella giornata di ieri, 16 ottobre, l’inaugurazione al Teatro San Carlo: fino al 20 ottobre 26 film proposti, tra cui anche anteprime mondiali.
ArteCinema 2024 a Napoli: tutti i dettagli
Tanto entusiasmo per la 29sima edizione di ArteCinema a Napoli: il Festival internazionale di Film sull’Arte contemporanea. A cura di Laura Trisorio, la rassegna prevede una serie di proiezioni totalmente gratuite al Teatro Augusteo
Dopo, infatti, la serata inaugurale di ieri al Teatro San Carlo (l’unica a pagamento, dal costo di 14 euro), si procederà con i tre giorni di film: da oggi 17 ottobre fino al 20. I tanti film proposti sono divisi nelle aree tematiche: Arte e Dintorni, Architettura e Design, Fotografia. Grazie ai film e ai documentari in programma, il grande pubblico avrà anche modo di conoscere i nomi della scena artistica internazionale.
Ad esempio, presente in programma anche l’atteso The Ultimate Performance, il film sulla vita di Jan Fabre ambientato a Napoli e girato in tante memorabili location partenopee. Una delle sue più celebri opere, si ricorda, è L’uomo che misura le nuvole, che è stata a lungo esposta al Museo Madre di Napoli. O, ancora, l’attesa anteprima europea di Mark Rothko, leggenda del XX secolo.
Per conoscere tutti i dettagli sulle proiezioni proposte e sugli orari, si rimanda al sito ufficiale di ArteCinema!
https://www.napolidavivere.it/2024/10/15/artecinema-napoli-2024/
ArteCinema 2024 a Napoli: film gratis sull’arte contemporanea dal 16 al 20 ottobre
Published: 15 Ottobre 2024 18:14
Author Staff
4 giorni di proiezioni gratuite al Teatro Augusteo di Napoli per la 29ª Edizione di ArteCinema, il Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea, a cura di Laura Trisorio. Si paga 14 euro solo per la serata inaugurale al San Carlo. Tra i tanti film da non perdere anche The Crown of Love. The Ultimate Performance, girato a Napoli sulla vita di Jan Fabre
Si terrà a Napoli dal 16 al 20 ottobre 2024 la 29ª Edizione di ArteCinema, il Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea, a cura di Laura Trisorio. Il Festival sarà inaugurato, come di consueto, al Teatro San Carlo di Napoli mercoledì 16 ottobre 2024 alle 19,30 con l’unica serata a pagamento (ingresso 14 euro) e proseguirà poi nei giorni 17 – 18 – 19 – 20 ottobre 2024 presso il Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30 a ingresso gratuito
Artecinema 2024 proporrà 26 pellicole, molte delle quali in anteprima mondiale, europea o nazionale, divise nelle sezioni Arte e Dintorni, Architettura e Design, Fotografia. Non mancherà una ricca selezione di documentari di nuova produzione che farà conoscere agli spettatori il mondo dei maggiori artisti della scena internazionale.
La serata inaugurale al Teatro San Carlo e poi 4 giorni gratis al Teatro Augusteo
La serata inaugurale si terrà al Teatro San Carlo di Napoli mercoledì 16 ottobre 2024 alle 19,30 con l’unica serata a pagamento (ingresso 14 euro) e prevede la proiezione del film Tehachapi, dedicato al progetto realizzato dall’artista JR nel carcere di massima sicurezza californiano, che racconta le storie di circa cinquanta uomini, detenuti e guardie carcerarie, che attraverso il progetto fotografico collettivo si ritrovano a lavorare insieme. Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano.
Ph TheCrownOfLove_Jan Fabre
Il Festival prosegue nei giorni 17 – 18 – 19 – 20 ottobre 2024 al Teatro Augusteo, Piazzetta Duca D’Aosta, 263, Napoli con proiezioni dalle 16 alle 23 ad Ingresso gratuito.
Ph Facebook Artecinema
Tra i film più attesi della rassegna ci sarà anche l’anteprima europea di Mark Rothko, la peinture vous regarde di Pascale Bouhénic. Leggenda del XX secolo, Mark Rothko si è posto il compito di creare una rappresentazione pittorica e astratta del dramma umano con l’obiettivo di “guarire il mondo”. Da non perdere Jan Fabre – The Crown of Love. The Ultimate Perfomance sabato 20, girato a Napoli, sulla vita dell’artista Jan Fabre le cui opere sono in città nella Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, nel Pio Monte della Misericordia e nella Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, belle installazioni permanenti di Fabre in dialogo con grandi capolavori dell’arte
Per la serata inaugurale di mercoledì 16 ottobre 2024, ore 19.30 biglietti direttamente al botteghino del Teatro San Carlo. ArteCinema 2024: Film sull’Arte Contemporanea a Napoli
Scopri la 29ª edizione di ArteCinema, il festival internazionale di film sull’arte contemporanea a Napoli. Partecipa alle proiezioni gratuite al Teatro Augusteo dal 17 al 20 ottobre e non perdere la serata inaugurale a pagamento al Teatro San Carlo.
• Quando: 16 ottobre (serata inaugurale), 17-20 ottobre 2024 (proiezioni gratuite)
• Dove: Teatro San Carlo (16 ottobre) e Teatro Augusteo (dal 17 al 20 ottobre), Napoli
• Biglietti: 14€ per la serata inaugurale al Teatro San Carlo; proiezioni gratuite al Teatro Augusteo
https://www.napolidavivere.it/2024/10/15/artecinema-napoli-2024/
• Come partecipare: Prenota i tuoi biglietti direttamente presso il botteghino del Teatro San Carlo oppure consulta il programma completo su Arte Cinema
• FAQ:
• Quanto costa la serata inaugurale? → La serata inaugurale costa 14€.
• Dove si tengono le proiezioni gratuite? → Le proiezioni gratuite si tengono al Teatro Augusteo, dalle 16:00 alle 23:30.
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IL
FESTIVAL - "Artecinema 2024", dal 16 al 20 ottobre al Teatro San Carlo
08.10.2024 08:12 di Napoli Magazine
La 29ª edizione del Festival Artecinema sarà inaugurata mercoledì 16 ottobre 2024 al Teatro San Carlo di Napoli e proseguirà nei giorni 17 – 18 – 19 – 20 ottobre presso il Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30.
Cinque giorni all’insegna della filmografia dedicata all’arte, alla fotografia, e all’architettura contemporanea nei teatri storici della città.
Attraverso una selezione di documentari di nuova produzione gli spettatori potranno approfondire le biografie e le poetiche dei maggiori artisti della scena internazionale, seguirli nei loro studi, vederli in azione durante la realizzazione di progetti site specific e anche nella preparazione di grandi mostre internazionali.
Registi, artisti e produttori provenienti da diversi paesi del mondo intervengono personalmente per presentare i film, molti dei quali in anteprima mondiale, europea o nazionale, divisi nelle sezioni: Arte e Dintorni, Architettura e Design, Fotografia.
La serata inaugurale al Teatro San Carlo si aprirà con la proiezione del film Tehachapi, dedicato al progetto realizzato dall’artista JR nel carcere di massima sicurezza californiano. Il film, diretto dall’artista stesso, racconta le storie di circa cinquanta uomini, detenuti e guardie carcerarie, che attraverso il progetto fotografico collettivo si ritrovano a lavorare insieme.
Il film dura 92 minuti e documenta la realizzazione, assieme alle testimonianze del gruppo coinvolto, di una fotografia gigante posta al centro del cortile con detenuti, ex detenuti, personale carcerario che posano fianco a fianco. Molte persone coinvolte nell’opera sono tuttora rinchiuse a Tehachapi e trascorreranno lì il resto della loro vita. Un’opera nello stile di Jr, l’“Infiltrating Art”.
Dopo aver realizzato progetti come “Inside Out”, il corto “Ellis”, il balletto e cortometraggio “The Groves” e aver fatto ‘sparire’ la Piramide del Louvre, il 41enne artista francese 5 anni fa ha ricevuto il permesso di lavorare nella prigione di Tehachapi. Inizialmente, JR si è recato lì per incontrare ventotto residenti e presentare un'idea per un progetto artistico collaborativo nel cortile centrale. A Tehachapi, la maggior parte dei detenuti è stata imprigionata per quasi un decennio e molti sono i condannati all'ergastolo senza possibilità di libertà vigilata.
JR e il suo team hanno fotografato gli uomini, uno alla volta, dall'alto, e hanno avuto la possibilità di raccontare la loro storia davanti a una telecamera senza dover rispondere a domande specifiche ma esprimendosi liberamente. JR ha anche fotografato ex detenuti e personale carcerario, raccogliendo un totale di quarantotto ritratti e creando una particolarissima installazione composta di 338 strisce di carta. L’esperienza si è trasformata in opera filmica grazie alla collaborazione con Tasha Van Zandt, direttrice della fotografia. Un’opera che è anche un monito per ricordare al mondo l’esistenza di questi uomini dimenticati in uno dei luoghi più inaccessibili e isolati: il loro progetto ha trasformato il cortile della prigione in una potente, ma temporanea, opera d'arte. “Questo film – ha commentato JR - è un modo per condividere la loro resilienza e il viaggio verso la redenzione. È un manifesto del potere dell’arte come forza unificante di speranza”.
Tra gli appuntamenti più attesi della rassegna spicca anche l’anteprima europea di Mark Rothko, la peinture vous regarde di Pascale Bouhénic. Leggenda del XX secolo, Mark Rothko si è posto il compito di creare una rappresentazione pittorica e astratta del dramma umano con l’obiettivo di “guarire il mondo”. Il suo mezzo: una pasta colorata che realizza segretamente per coprire dipinti sempre più grandi e creare uno spazio in cui assorbire lo spettatore. Dopo la Fondazione Louis Vuitton di Parigi che ha presentato nel 2024 la prima retrospettiva dedicata al pittore americano, questo film ripercorre la traiettoria sfuggente dell’artista. Piena di colore e sensualità, dramma ed emozione, la pittura di Rothko si rivela brillantemente in un sottile ritratto del maestro americano dell'espressionismo astratto. Il film è suddiviso in capitoli antinomici (“Figura/non figura”, “American/non americano”, “Astratto/non astratto”), che mettono in risalto le numerose contraddizioni dell’uomo e dell’opera e, dall’altro, contiene le testimonianze di restauratori, scienziati e perfino mercanti di colori che analizzano la particolarissima tecnica di Rothko.
Anteprima italiana è quella di The Warhol Effect di Lloyd Stanton e Paul Toogood: un documentario sul lavoro e sull'eredità di Andy Warhol. Intervistando artisti contemporanei, assieme ad amici e colleghi, il film rivela una nuova prospettiva sull'artista e sul perché sia ancora oggi ??così rilevante. Il suo lavoro degli anni '70 e '80 è raramente mostrato o discusso rispetto alla sua più famosa Pop Art
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degli anni '60. Ne parlano, tra gli altri, i musicisti dei Blondie Debbie Harry e Chris Stein, suoi colleghi come Damien Hirst e Jeff Koons e la scrittrice Tama Janowitz.
Artecinema 2024 ha in programma una ricca selezione di documentari che esplorano il mondo dell’arte contemporanea: Arte povera Appunti per la storia di Andrea Bettinetti; Beyond the White Cube di Giulia Magno (anteprima europea); Brancusi, les métamorphoses de la sculpture di Alain Fleischer (anteprima italiana); Emilio Isgrò. Autocurriculum sotto il sole di Davide Bassanesi; Georgia O'Keeffe – Painter of the Faraway di Evelyn Schels (anteprima italiana); Green Over Gray. Emilio Ambasz di Francesca Molteni e Mattia Colombo; Hopper X Vermeer di Annie Dautane (anteprima italiana); Jeff Koons. Un ritratto privato di Pappi Corsicato; Le Fotografe 2: Chiara Fossati – Come te, di Francesco G. Raganato; Lucio Fontana di Barbara Pozzoni; Meet the Artist –Philippe Parreno di Matteo Lonardi; Miranda July in "Friends & Strangers" di Chiemi Karasawa (anteprima italiana); Nam June Paik: Moon is the Oldest Tv di Amanda Kim; Obvious, hackers de l’art di Thibaut Sève (anteprima italiana); Politics of Listening: Lawrence Abu Hamdan di Ian Forster (anteprima italiana); Pussy Riot: Rage Against Putin di Denis Sneguirev (anteprima italiana); Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow di Gaukur Úlfarsson; Taking Venice (Robert Rauschenberg) di Amei Wallach; The Crown of Love – The Ultimate Perfomance (Jan Fabre) di Giovanni Troilo; The Pilgrimage of Gilbert & George di Mike Christie (anteprima mondiale); The Soul of Art – The Merzbacher Collection, di Yves Kugelmann (anteprima mondiale); Serena Scapagnini –Lo spazio oltre di Nicola Campiotti (anteprima mondiale); We the Others di Francesca Molteni.
Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano.
Come di consueto il Festival conferma il suo impegno nel sociale e si sposta anche fuori dai teatri facendo tappa nelle scuole, nelle università, negli istituti penitenziari con proiezioni dedicate agli studenti e ai detenuti, organizzando dibattiti e incontri seminariali tematici in collaborazione con i docenti e i registi dei film.
INFORMAZIONI
ARTECINEMA
Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea
29ª Edizione
a cura di Laura Trisorio
Serata inaugurale: mercoledì 16 ottobre 2024, ore 19.30 | Teatro San Carlo, via San Carlo 98, Napoli
Ingresso: 14 euro. Acquisto biglietti teatrosancarlo.it o direttamente al botteghino.
Proiezioni in presenza:
17 – 18 – 19 – 20 ottobre | Teatro Augusteo, Piazzetta Duca D'Aosta, 263, Napoli
Ingresso gratuito
https://napolimagazine.com/cultura-gossip/articolo/a-napoli-artecinema-2024-inaugurazione-mercoled-16-ottobre-al-teatro-sancarlo-12-10-2024
A NAPOLI - "Artecinema 2024", inaugurazione mercoledì 16 ottobre al Teatro San Carlo 12.10.2024 13:55 di Napoli Magazine
Arte, fotografia, architettura contemporanea sono gli ingredienti della 29ª edizione del Festival Artecinema che sarà inaugurata mercoledì 16 ottobre 2024 alle 19,30 nel Teatro San Carlo di Napoli.
In 5 giorni la rassegna idesta e diretta da Laura Trisorio mostrerà 26 pellicole, molte delle quali in anteprima mondiale, europea o nazionale, divise nelle sezioni Arte e Dintorni, Architettura e Design, Fotografia. Ma è la selezione di documentari di nuova produzione che permetterà agli spettatori di calarsi nel mondo dei maggiori artisti della scena internazionale, seguendoli nei loro studi, durante la realizzazione di progetti site specific e anche nella preparazione di grandi mostre internazionali.
Artecinema proseguirà nei giorni 17 – 18 – 19 – 20 ottobre presso il Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30 a ingresso gratuito, a differenza della serata inaugurale il cui biglietto d'ingresso costa 14 euro.
La serata inaugurale si aprirà mercoledì 16 ottobre con la proiezione del film Tehachapi, dedicato al progetto realizzato dall’artista JR nel carcere di massima sicurezza californiano. Diretto dall’artista stesso, il film racconta le storie di circa cinquanta uomini, detenuti e guardie carcerarie, che attraverso il progetto fotografico collettivo si ritrovano a lavorare insieme.
Girato nello stile di Jr, l’“Infiltrating Art”, il lungometraggio dura 92 minuti e documenta la realizzazione, assieme alle testimonianze del gruppo coinvolto, di una fotografia gigante posta al centro del cortile con detenuti, ex detenuti, personale carcerario che posano fianco a fianco. Molte persone coinvolte nell’opera sono tuttora rinchiuse a Tehachapi e trascorreranno lì il resto della loro vita.
Dopo aver realizzato progetti come “Inside Out”, il corto “Ellis”, il balletto e cortometraggio “The Groves” e aver fatto ‘sparire’ la Piramide del Louvre, il 41enne artista francese 5 anni fa ha ricevuto il permesso di lavorare nella prigione di Tehachapi. Inizialmente, JR si è recato lì per incontrare ventotto residenti e presentare un'idea per un progetto artistico collaborativo nel cortile centrale. A Tehachapi, la maggior parte dei detenuti è stata imprigionata per quasi un decennio e molti sono i condannati all'ergastolo senza possibilità di libertà vigilata.
JR e il suo team hanno fotografato gli uomini, uno alla volta, dall'alto, dando la possibilità di raccontare liberamente la loro storia davanti a una telecamera senza dover rispondere a domande specifiche, ma esprimendosi senza paletti. JR ha anche fotografato ex detenuti e personale carcerario, raccogliendo un totale di quarantotto ritratti e creando una particolarissima installazione composta di 338 strisce di carta. L’esperienza si è trasformata in opera filmica grazie alla collaborazione con Tasha Van Zandt, direttrice della fotografia. L’opera è anche un monito per ricordare al mondo l’esistenza di questi uomini dimenticati in uno dei luoghi più inaccessibili e isolati: il loro progetto ha trasformato il cortile della prigione in una potente, ma temporanea, opera d'arte. “Questo film – ha commentato JR - è un modo per condividere la loro resilienza e il viaggio verso la redenzione. È un manifesto del potere dell’arte come forza unificante di speranza”.
Tra gli appuntamenti più attesi della rassegna spicca anche l’anteprima europea di Mark Rothko, la peinture vous regarde di Pascale Bouhénic. Leggenda del XX secolo, Mark Rothko si è posto il compito di creare una rappresentazione pittorica e astratta del dramma umano con l’obiettivo di “guarire il mondo”. Anteprima italiana è quella di The Warhol Effect di Lloyd Stanton e Paul Toogood: un documentario sul lavoro e sull'eredità di Andy Warhol.
Gli altri film in programma ad Artecinema 2024 sono: Arte povera Appunti per la storia di Andrea Bettinetti; Beyond the White Cube di Giulia Magno (anteprima europea); Brancusi, les métamorphoses de la sculpture di Alain Fleischer (anteprima italiana); Emilio Isgrò. Autocurriculum sotto il sole di Davide Bassanesi; Georgia O'Keeffe – Painter of the Faraway di Evelyn Schels (anteprima italiana); Green Over Gray. Emilio Ambasz di Francesca Molteni e Mattia Colombo; Hopper X Vermeer di Annie Dautane (anteprima italiana); Jeff Koons. Un ritratto privato di Pappi Corsicato; Le Fotografe 2: Chiara Fossati – Come te, di Francesco G. Raganato; Lucio Fontana di Barbara Pozzoni; Meet the Artist – Philippe Parreno di Matteo Lonardi; Miranda July in "Friends & Strangers" di Chiemi Karasawa (anteprima italiana); Nam June Paik: Moon is the Oldest Tv di Amanda Kim; Obvious, hackers de l’art di Thibaut Sève (anteprima italiana); Politics of Listening: Lawrence Abu Hamdan di Ian Forster (anteprima italiana); Pussy Riot: Rage Against Putin di Denis Sneguirev (anteprima italiana); Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow di Gaukur Úlfarsson; Taking
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Venice (Robert Rauschenberg) di Amei Wallach; The Crown of Love – The Ultimate Perfomance (Jan Fabre) di Giovanni Troilo; The Pilgrimage of Gilbert & George di Mike Christie (anteprima mondiale); The Soul of Art – The Merzbacher Collection, di Yves Kugelmann (anteprima mondiale); Serena Scapagnini – Lo spazio oltre di Nicola Campiotti (anteprima mondiale); We the Others di Francesca Molteni.
Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano
Il Festival conferma il suo impegno nel sociale e si sposta anche fuori dai teatri facendo tappa nelle scuole, nelle università, negli istituti penitenziari con proiezioni dedicate agli studenti e ai detenuti, organizzando dibattiti e incontri seminariali tematici in collaborazione con i docenti e i registi dei film.
ARTECINEMA
Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea
29ª Edizione
a cura di Laura Trisorio
Serata inaugurale: mercoledì 16 ottobre 2024, ore 19.30 | Teatro San Carlo, via San Carlo 98, Napoli
Ingresso: 14 euro. Acquisto biglietti teatrosancarlo.it o direttamente al botteghino.
Proiezioni in presenza:
17 – 18 – 19 – 20 ottobre | Teatro Augusteo, Piazzetta Duca D'Aosta, 263, Napoli Ingresso gratuito
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IL FESTIVAL
- "ArteCinema", fino al 20 ottobre film gratis sull’arte contemporanea
18.10.2024 12:50 di Napoli Magazine
È in corso al Teatro Augusteo di Napoli Artecinema, festival internazionale di film sull'arte contemporanea. Da non perdere sabato 20 ottobre, ore 20.50, Jan Fabre – The Crown of Love. The Ultimate Perfomance, film sulla vita dell’artista Jan Fabre - girato a Napoli - le cui opere sono custodite in alcuni luoghi storico-culturali della città.
https://napolimagazine.com/cultura-gossip/articolo/il-festival-artecinema-si-conclude-il-20-ottobre-con-un-focus-sull-intelligenzaartificiale-al-teat-19-10-2024
IL FESTIVAL - "Artecinema" si conclude il 20 ottobre con un focus sull'Intelligenza Artificiale al Teatro Augusteo
19.10.2024 12:23 di Napoli Magazine
La 29esima edizione del festival Artecinema si conclude domenica 20 ottobre, dopo 5 giorni di proiezioni, nel segno dell’arte a 360 gradi: dai maestri del passato fino all’Intelligenza artificiale. Il festival diretto da Laura Trisorio conclude nel teatro Augusteo (l’ingresso è gratuito) l’edizione 2024 con otto proiezioni, tra cui anteprime europee e italiane e una forte tendenza a esplorare più linguaggi espressivi.
Il programma della giornata finale prende il via alle 16 con la prima europea di Beyond the White Cube di Giulia Magno. Il film racconta il progetto di espansione del Buffalo AKG Art Museum: una squadra di curatori, artisti e architetti visionari, tra cui Janne Sire´n, Olafur Eliasson, Sebastian Behmann e Shohei Shigematsu, che ha unito le forze per immaginare il museo del futuro.
A seguire, alle ore 16.20, Meet the Artist: Philippe Parreno di Matteo Lonardi. Attraverso film, performance, sculture e installazioni, l’artista francese orchestra il tempo e lo spazio per creare ambienti magici in cui la mostra stessa diventa opera d’arte. Da oltre un decennio, Parreno ha integrato l’intelligenza artificiale nel suo processo creativo e negli ultimi anni lo utilizza per monitorare parametri ambientali.
Alle ore 16,25 sarà proiettato in prima nazionale Politics of Listening: Lawrence Abu Hamdan – Art21 di Ian Forster. Lawrence Abu Hamdan e` un artista del suono e del video, il cui lavoro e` incentrato sulla politica dell’ascolto. Realizza le sue opere utilizzando tecniche simili all'analisi forense che indagano le violazioni dei diritti umani, la geopolitica e la violenza statale, collaborando a procedimenti legali e con organizzazioni come Amnesty International.
Un’altra prima italiana alle 16.50 con Brancusi, les métamorphoses de la sculpture di Alain Fleischer. Il film racconta la storia di Constantin Brancusi, dagli studi nel suo villaggio in Romania fino alla sua morte a Parigi: e` un'esplorazione poetica del suo lavoro e mette in luce come il suo linguaggio abbia avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della scultura contemporanea.
Per la sezione Arte e dintorni alle 18 c’è Lucio Fontana di Barbara Pozzoni: uno degli artisti piu` dirompenti del Novecento, e` raccontato in un documentario che esplora la varieta` delle sue sperimentazioni. Nella sua produzione artistica, infatti, non ci sono stati materiali che non abbia utilizzato: la ceramica, il bronzo, il mosaico, le vernici e persino la luce.
Alle 19,20 la prima italiana di Obvious, hackers de l’art di Thibaut Sève. Il film affronta il tema dell’arte digitale seguendo le vicende di Obvious, un collettivo composto da tre giovani artisti francesi che creano arte servendosi dell’intelligenza artificiale. Nel 2018, Christie’s ha battuto all’asta la loro prima opera realizzata con l’IA, raggiungendo una cifra che ha suscitato polemiche e fatto notizia in tutto il mondo.
C’è Napoli al centro di Jan Fabre – The Crown of Love. The Ultimate Perfomance di Giovanni Troilo che sarà proiettato alle 20.50. Il film e` un ritratto inedito di Jan Fabre, la celebrazione del suo matrimonio e del battesimo di suo figlio, Django Gennaro, nel Duomo di Napoli. La narrazione si snoda attorno a tre luoghi di culto della citta`: la Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, il Pio Monte della Misericordia e la Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco.
La conclusione del festival è affidata, alle 21,45, a Hopper X Vermeer di Annie Dautane, proposto in prima italiana. Il film offre un ritratto incrociato che evidenzia il dialogo anacronistico tra Edward Hopper e Johannes Vermeer. Il primo, associato al movimento della pittura realista, e` una delle figure artistiche piu` influenti del XX secolo. Vermeer e` riconosciuto come il grande maestro del Secolo d'Oro. Entrambi gli artisti offrono uno sguardo unico sull’umanita`, ritraendo la solitudine di individui confinati nei loro spazi privati.
https://www.napolipost.com/artecinema-arte-architettura-e-foto-in-un-festival/
Artecinema, arte, architettura e foto in un festival
Artecinema, arte, architettura e foto in un festival
by Redazionale 8 Ottobre 2024
Al via la 29ª edizione Festival Artecinema da mercoledì 16 ottobre 2024 al Teatro San Carlo di Napoli. Mentre nei giorni 17 18 19 20 ottobre si sposta presso il Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30.
Cinque giorni all’insegna della filmografia dedicata all’arte, alla fotografia, e all’architettura contemporanea nei teatri storici della città.
Attraverso una selezione di documentari di nuova produzione gli spettatori potranno approfondire le biografie e le poetiche dei maggiori artisti della scena internazionale, seguirli nei loro studi, vederli in azione durante la realizzazione di progetti site specific e anche nella preparazione di grandi mostre internazionali.
Registi, artisti e produttori provenienti da diversi paesi del mondo intervengono personalmente per presentare i film, molti dei quali in anteprima mondiale, europea o nazionale, divisi nelle sezioni: Arte e Dintorni, Architettura e Design, Fotografia.
La serata inaugurale al Teatro San Carlo si aprirà con la proiezione del film Tehachapi, dedicato al progetto realizzato dall’artista JR nel carcere di massima sicurezza californiano. Il film, diretto dall’artista stesso, racconta le storie di circa cinquanta uomini, detenuti e guardie carcerarie, che attraverso il progetto fotografico collettivo si ritrovano a lavorare insieme.
Il film dura 92 minuti e documenta la realizzazione, assieme alle testimonianze del gruppo coinvolto, di una fotografia gigante posta al centro del cortile con detenuti, ex detenuti, personale carcerario che posano fianco a fianco. Molte persone coinvolte nell’opera sono tuttora rinchiuse a Tehachapi e trascorreranno lì il resto della loro vita. Un’opera nello stile di Jr, l“Infiltrating Art”.
Tra gli appuntamenti più attesi della rassegna spicca anche l’anteprima europea di Mark Rothko, la peinture vous regarde di Pascale Bouhénic. Leggenda del XX secolo, Mark Rothko si è posto il compito di creare una rappresentazione pittorica e astratta del dramma umano con l’obiettivo di guarire il mondo. Il suo mezzo: una pasta colorata che realizza segretamente per coprire dipinti sempre più grandi e creare uno spazio in cui assorbire lo spettatore. Dopo la Fondazione Louis Vuitton di Parigi che ha presentato nel 2024 la prima retrospettiva dedicata al pittore americano, questo film ripercorre la traiettoria sfuggente dell’artista. Piena di colore e sensualità, dramma ed emozione, la pittura di Rothko si rivela brillantemente in un sottile ritratto del maestro americano dell’espressionismo astratto. Il film è suddiviso in capitoli antinomici (Figura/non figura, American/non americano, Astratto/non astratto), che mettono in risalto le numerose contraddizioni dell’uomo e dell’opera e, dall’altro, contiene le testimonianze di restauratori, scienziati e perfino mercanti di colori che analizzano la particolarissima tecnica di Rothko.
Anteprima italiana è quella di The Warhol Effect di Lloyd Stanton e Paul Toogood: un documentario sul lavoro e sull’eredità di Andy Warhol. Intervistando artisti contemporanei, assieme ad amici e colleghi, il film rivela una nuova prospettiva sull’artista e sul perché sia ancora oggi così rilevante. Il suo lavoro degli anni ’70 e ’80 è raramente mostrato o discusso rispetto alla sua più famosa Pop Art degli anni ’60. Ne parlano, tra gli altri, i musicisti dei Blondie Debbie Harry e Chris Stein, suoi colleghi come Damien Hirst e Jeff Koons e la scrittrice Tama Janowitz.
Artecinema 2024 ha in programma una ricca selezione di documentari che esplorano il mondo dell’arte contemporanea: Arte povera. Appunti per la storia di Andrea Bettinetti; Beyond the White Cube di Giulia Magno (anteprima europea); Brancusi, les métamorphoses de la sculpture di Alain Fleischer (anteprima italiana); Emilio Isgrò. Autocurriculum sotto il sole di Davide Bassanesi; Georgia O’Keeffe Painter of the Faraway di Evelyn Schels (anteprima italiana); Green Over Gray. Emilio Ambasz di Francesca Molteni e Mattia Colombo; Hopper X Vermeer di Annie Dautane (anteprima italiana); Jeff Koons. Un ritratto privato di Pappi Corsicato; Le Fotografe 2: Chiara Fossati Come te, di Francesco G. Raganato; Lucio Fontana di Barbara Pozzoni; Meet the Artist – Philippe Parreno di Matteo Lonardi; Miranda July in “Friends & Strangers” di Chiemi Karasawa (anteprima italiana); Nam June Paik: Moon is the Oldest Tv di Amanda Kim; Obvious, hackers de lart di Thibaut Sève (anteprima italiana); Politics of Listening: Lawrence Abu Hamdan di Ian Forster (anteprima italiana); Pussy Riot: Rage Against Putin di Denis Sneguirev (anteprima italiana); Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow di Gaukur Úlfarsson; Taking Venice (Robert Rauschenberg) di Amei Wallach; The Crown of Love The Ultimate Perfomance (Jan Fabre) di Giovanni Troilo; The Pilgrimage of Gilbert & George di Mike Christie (anteprima mondiale); The

https://www.napolipost.com/artecinema-arte-architettura-e-foto-in-un-festival/
Soul of Art The Merzbacher Collection, di Yves Kugelmann (anteprima mondiale); Serena Scapagnini Lo spazio oltre di Nicola Campiotti (anteprima mondiale); We the Others di Francesca Molteni. Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano.
Come di consueto il Festival conferma il suo impegno nel sociale e si sposta anche fuori dai teatri facendo tappa nelle scuole, nelle università, negli istituti penitenziari con proiezioni dedicate agli studenti e ai detenuti, organizzando dibattiti e incontri seminariali tematici in collaborazione con i docenti e i registi dei film.
INFORMAZIONI
ARTECINEMA
Festival Internazionale di Film sullArte Contemporanea
29ª Edizione a cura di Laura Trisorio
Serata inaugurale: mercoledì 16 ottobre 2024, ore 19.30 | Teatro San Carlo, via San Carlo 98, Napoli
Ingresso: 14 euro. Acquisto biglietti teatrosancarlo.it o direttamente al botteghino.
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