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JAVIER CHEVANTON

Man Of The Match

Eletto “Man of the Match” dell’anno, l’ex calciatore dell’AS Monaco Javier Chevanton ha ricevuto il trofeo della Fight Aids Cup 2023 dal Principe Alberto II. Appassionato di calcio fin dall’infanzia, Javier Chevanton ha iniziato la sua fulminea ascesa nel mondo del calcio professionistico all’età di 16 anni. Nel 2004 è passato alla Ligue 1 e all’AS Monaco, dove ha giocato 73 partite e segnato 27 gol in due stagioni. In questa intervista rilasciata per Monaco Imprese, Javier Chevanton racconta i suoi momenti migliori all’AS Monaco.

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Che ricordi hai in mente dell’AS Monaco?

Di Monaco ho un ricordo bellissimo, un’esperienza che ha segnato la mia carriera in maniera positiva e che mi ha permesso di giocare nel campionato francese ad altissimi livelli; inoltre la gente, i suoi tifosi e la società mi hanno fatto sentire a casa, persone umanamente meravigliose, ancora oggi non perdo occasione per tornare a trovare tutti i mie amici.

Quali giocatori ti hanno impressionato di più durante la tua carriera?

Ho avuto la fortuna di giocare con grandi campioni sia come compagni di squadra che come avversari, il campionato francese è molto competitivo e ricco di grandissimi campioni, sceglierne uno è molto difficile perché di ognuno di loro ho avuto modo di apprezzarne le qualità. Mi sono sempre imposto di studiarne qualità e caratteristiche per migliore sempre più le mie. Tutti hanno inconsapevolmente contribuito alla mia crescita personale e professionale.

Perché ti chiamano “L’animale”?

Ho sempre avuto una forte personalità in campo, lottavo su ogni palla e puntavo sempre al goal senza dimenticare mai il rispetto dell’avversario, questa è stata la forza che mi ha permesso di crescere come uomo e calciatore, raggiungendo così obiettivi importanti, credo che per questa mia caratteristica mi abbiano soprannominato “l’animale”.

Oggi la tua carriera da calciatore è terminata, vivi in Italia e trasmetti la passione per il calcio ai più piccoli. Che progetti hai per il futuro?

Ho portato a termine il corso per allenatori che si tiene a Coverciano, oggi in Italia mi dedico ai giovani calciatori a cui cerco di trasmettere la mia esperienza cercando di insegnare loro la mentalità vincente, la lealtà e l’umiltà attraverso cui credo fortemente che si possa raggiungere ogni traguardo. Mi piace vederli crescere anche grazie al mio contributo: provengo da una famiglia molto umile, so cosa vuol dire affrontare delle difficoltà e vivere nel sacrificio ma credo anche che con la giusta mentalità si possano superare le difficoltà, e la mia storia ne è la dimostrazione.