Relazione "Expo Milano 2015 - Padiglione Italia"

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CRONOLOGIA DELLE ESPOSIZIONI Fra estetica e funzionalità, tradizione e innovazione, divertimento e impegno sociale, utopia e realtà, le Esposizioni Universali sono un fenomeno impareggiabile e indistinguibile. Microcosmi effimeri che, per un periodo di tre o sei mesi, offrono al grande pubblico esperienze tanto diverse quanto lo sono le attività e la creatività umana che emergono dalla diversità dei settori e delle culture. Sigilli di un retaggio permanente che trasforma il tessuto urbano, integra nuove architetture, stimola nuovi interessi culturali e impregna il tessuto sociale. Forme uniche di cooperazione internazionale che per anni impegnano le nazioni nella costruzione comune di esperienze, contenuti e forme che fanno dell’Expo un evento memorabile per il pubblico e un marchio indelebile di un’epoca. Queste sono le Esposizioni Universali, che dal 1851, con la prima grande esposizione di Londra, regolarmente accompagnano e comunicano al grande pubblico innovazioni, cultura e architettura. Sebbene sia l’Inghilterra a ospitare il primo di questi grandi eventi, alla Francia va il merito della concezione delle prime esposizioni ed è la rivoluzione che le consacra; infatti, superate le difficoltà politiche e ideologiche, si riafferma la preoccupazione della prosperità economica. Già nel 1798, Parigi organizza l’”Exposition publique des produits de l’industrie Française”, con la quale lo Stato francese si dota di un nuovo strumento per 2 | Cronologia delle Esposizioni

promuovere l’identità nazionale, per iniettare nella società e nell’economia nuove idee e nuovi valori di progresso e per creare consenso coinvolgendo il pubblico in grandi e cerimonie. Da allora si susseguono numerose esposizioni, fra cui quelle “Napoleoniche” del 1801, 1802 e 1806 che affiancano i criteri di concorrenza a obiettivi didattici: da un lato si paragonano le numerose invenzioni industriali nazionali, dall’altro si presentano, in modo enciclopedico, i nuovi luoghi e settori dell’industria e dell’economia. Con lo scopo di valorizzare l’eccellenza e dare un vantaggio economico ai migliori imprenditori, viene introdotto un sistema di premi che resterà uno dei marchi delle esposizioni moderne. Anche se ogni esposizione si costruisce sull’eredità dell’altra, ogni volta ci si trova davanti ad un fenomeno nuovo, che si esprime in un progetto globale, riflesso dell’aria dei tempi e degli obiettivi di politica nazionale e del paese organizzatore. La prosperità dell’età vittoriana, la recente affermazione in Inghilterra della concezione economica del libero scambio favorirono, nel XIX secolo, la riuscita di una grande manifestazione. Nel 1851, l’esposizione di Londra, “The Great Exhibition of the Works of Industry of all Nations”, conferisce al modello francese di esposizione una portata mondiale. Vi partecipano venticinque paesi e, fra l’aprile e l’ottobre di quell’anno, più di sei milioni di persone vivono la scoperta di nuovi


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