Torino SMART&GREENCITY

Page 1



RIDUCE RIUSA RICICLA

Torino

[Stefania Di Chiara, Isabella Messina, Federica Piazza, Gabriele Giuseppe Tarantino]


TORINO

La città nel dicembre 2011 ha creato la Fondazione Torino Smart City, un organo di coordinamento interamente pubblico in cui sono coinvolti alcuni tra i principali attori locali, dal Politecnico, all’Università, alla Camera di Commercio. Ma la fondazione non vuole essere la celebrazione autoreferenziale di un sistema pubblico che, in un momento di crisi, sta forse tirando fuori il meglio di sé. Tanto che, la città, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti e la Fondazione OAT, ha lanciato una chiamata al mondo imprenditoriale privato, a cui hanno prontamente risposto 30 aziende, da multinazionali, come la Siemens, a PMI locali, per cominciare a ragionare congiuntamente, attraverso un workshop internazionale, sullo Smart Building. L’obiettivo generale è quello di promuovere uno sviluppo socio-economico sostenibile attraverso la realizzazione di interventi che puntino a rendere il tema della sostenibilità energetica e delle fonti energetiche rinnovabili un fattore strategico di crescita di competitività del sistema locale.


RIDUCE RIUSA RICICLA

Torino


inquadramento


INQUADRAMENTO

Torino

SUPERFICIE TERRITORIALE

NOME CITTÀ

Torino

130 kmq 130

kmq


TORINO

A partire dal secondo dopoguerra la popolazione della città conobbe un’improvvisa crescita dovuta alla migrazione interna dal Mezzogiorno, dal Veneto e dal Piemonte, da dove la gente si spostava in cerca di lavoro, specialmente nelle fabbriche cittadine di cui la FIAT occupava un ruolo cardine. Questa improvvisa e smisurata crescita portò a notevoli problemi di natura sociale ed urbanistica, che solo durante l’ultimo ventennio hanno iniziato a trovare una risoluzione. Dal 1973 la popolazione del Comune di Torino è diminuita a causa non solo del ritorno di molti immigrati del Mezzogiorno nelle loro regioni di origine ma anche dagli spostamenti avvenuti da Torino verso l’area metropolitana. Considerando i recenti dati ISTAT, la popolazione della città è di oltre 907.000 abitanti, evidenziando un aumento rispetto al censimento del 2001. Tale crescita è dovuta in maniera rilevante alle migrazioni da altre parti d’Italia e, soprattutto, da Paesi dell’Est, del Maghreb e dell’Africa sub-sahariana.


INQUADRAMENTO

907.563

Dati ISTAT (ultimo aggiornamento 1 Gennaio 2012)

ABITANTI

6972

ab/kmq

Dati ISTAT (ultimo aggiornamento 1 Gennaio 2012)

DENSITÀ

14,1 % Stranieri :

40,7 % Romania 15 % Marocco 6,8 % Perù

85,9 % Italiani

COMPOSIZIONE MULTIETNICA Fonte: www.tuttitalia.it

PIRAMIDE DELLE ETÀ Fonte: www.tuttiitalia.it


TORINO

L’Aeroporto di Torino chiude il 2011 registrando il migliore risultato assoluto in termini di passeggeri nella storia dello scalo, pari a 3.710.485. I dati di traffico passeggeri hanno registrato, nei primi due mesi del 2012, un calo dell’1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I movimenti totali sono diminuiti dell’1,5%. Nell’ambito progetto di ristrutturazione delle aree commerciali Airside iniziati nel settembre del 2010 sono in corso i lavori di allestimento della terza e ultima fase che prevede la ristrutturazione del punto vendita ARC Wine & Food. Le compagnie aeree che hanno operato regolarmente sull’Aeroporto di Torino durante il 2011 sono le seguenti: Air France, Air Italy, Air Nostrum, Air One, Air Vallée, Albanian Airlines, Alitalia, Belle Air, Blu Express, British Airways, Brussels Airlines, Carpatair, Darwin Airline, LOT Polish Airlines, Lufthansa, Luxair, Meridiana fly, Royal Air Maroc, Ryanair, Turkish Airlines, Wind Jet.

Fonte: www.aeroportoditorino.it - 2011


INQUADRAMENTO

Mosca

Londra

Francoforte Parigi Monaco

Madrid

Napoli

Palermo

Bari

Catania


TORINO


INQUADRAMENTO

aeroporto (23,5 km)


TORINO

Il trasporto urbano e suburbano di GTT (Gruppo Torinese Trasporti) viene utilizzato ogni giorno da oltre 640.000 utenti. Serve la città di Torino e i comuni della prima cintura. Attraverso 8 linee tranviarie e oltre 80 linee automobilistiche i mezzi GTT percorrono oltre 56 milioni di km all'anno. Torino dispone, inoltre, della prima metropolitana automatica d’Italia: si tratta di veicoli leggeri, frequenti e senza conducente, studiati per ridurre al minimo i tempi d’attesa e adattare il servizio alle esigenze delle diverse fasce orarie. E’ stato introdotto, inoltre, Formula il sistema di integrazione tariffaria che la Provincia di Torino ha istituito per rendere il servizio di trasporto pubblico di propria competenza più efficace ed efficiente. Il servizio è articolato ad anelli concentrici su un territorio che si estende per oltre 40 km da Torino, con prolungamenti verso direttrici di interesse regionale. L'utente, con un solo abbonamento, può accedere a tutti i servizi di linea, ferroviaria e automobilistica, presenti all'interno dell'area integrata, indipendentemente dal vettore utilizzato. A Torino ci sono circa 175 Km di percorsi ciclabili, di cui 50 km nei parchi ed aree verdi, così suddivisi: piste ciclabili in sede propria (fisicamente separate da quelle veicolari e pedonali): 102; piste ciclabili su corsia riservata (ricavate sulla carreggiata stradale o sul marciapiede): 12; percorsi promiscui pedonali e ciclabili: 61. Inoltre, vi è l’idea di costruire una pista ciclabile tra Torino e Venezia, che prenderà il nome di “Vento”, e sarà la pista ciclabile più lunga d'Italia e una delle più lunghe d'Europa. [To]Bike è il nuovo servizio di bike sharing di Torino e di tutti coloro che frequentano la città per lavoro, svago o turismo. 116 stazioni per il bike sharing in città. 116 opportunità per spostarsi in modo veloce, autonomo e sostenibile. Una rete di collegamenti pensata per chi vuole vivere la città su due ruote, per chi preferisce sentirsi libero dal traffico cittadino. Abbonandosi al servizio è possibile prelevare la bicicletta in una delle 116 stazioni presenti in città e depositarla in una qualsiasi, purché con parcheggi liberi.


INQUADRAMENTO


TORINO

FLUSSI TURISTICI E ATTRATTIVITÀ

1.378.706

VISITATORI ANNUI

ATL Turismo Torino 2011 - Fonte: www.comune.torino.it

I visitatori internazionali raggiungono il 12% contro l’88% dei visitatori nazionali. Si verifica, invece, un incremento maggiore nei mesi di giugno e ottobre: +12% e +11% rispettivamente. Nonostante il quadro internazionale di crisi economica e di eventi che potrebbero giocare a sfavore del turismo, la ripresa della domanda turistica ha continuato a crescere nel 2011. Il numero di pernottamenti nel 2011, infatti, è aumentato del 4%.

Estero 234.771 12%

Italia 1.765.895 88% Fonte: www.comune.torino.it


INQUADRAMENTO

UNIVERSITÀ E CENTRI DI RICERCA

Torino ospita una comunità universitaria di circa 100.000 utenti (studenti, insegnanti, docenti, ricercatori, visiting professors), più del 10% della sua popolazione. Gli studenti fuori sede sono il 20% e di questi il 7% sono stranieri con un trend costantemente in ascesa negli ultimi anni. Con il Progetto “Torino Città Universitaria” la Città di Torino, unitamente agli Atenei Torinesi e all’ EDISU, intende offrire agli studenti universitari maggiori opportunità e servizi per facilitarne lo studio e la permanenza in città. Le aree di intervento riguardano: residenze universitarie, organizzazione dei mezzi pubblici, servizi culturali per gli studenti e percorsi facilitati per l’assistenza sanitaria. Le Facoltà dell'Università degli Studi di Torino sono 13; le facoltà di Architettura, Ingegneria e Disegno Industriale sono invece all’interno del Politecnico. Presso l'Università di Torino sono attivi 4 Centri di Eccellenza nella Ricerca finanziati e riconosciuti dal Ministero della Ricerca. I Centri di Eccellenza sono: NIS (Nanostructured Interfaces and Surfaces - Superfici ed Interfasi Nanostrutturate), CIM (Centro Imaging Molecolare), MBC (Molecular Biotecnology Center - sede della Scuola Universitaria di Biotecnologie), Centro di Eccellenza per la Didattica, l'Assistenza e la Ricerca in Campo Odontostomatologico (presso il Polo Didattico Dental School del Lingotto). È stato inaugurato il 24 settembre 2012 il nuovo Campus Luigi Einaudi. La nuova struttura, in cui confluiranno le facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche, sette edifici per un totale di 45.000 m 2, uniti da un’unica copertura luminosa sospesa, è stata costruita con i più innovativi criteri di sostenibilità ambientale, risparmio energetico, solar design e strategie bioclimatiche. Il progetto, firmato dal noto architetto inglese Norman Foster, ha riqualificato la grande area industriale ex-Italgas, non lontana dalla Mole Antonelliana e da Palazzo Nuovo, la sede delle facoltà umanistiche dove i lavori di ristrutturazione partiranno invece da fine anno. Importo complessivo: 135 milioni di euro, provenienti da contributi del MIUR, Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.


TORINO

Tasso di disoccupazione

Import-Export tra Torino e il Mondo

Nel 2011 il dato ISTAT inerente al tasso di disoccupazione per la città di Torino è pari al 9,2%

PIL pro capite Il PIL relativo alla città di Torino, secondo i dati forniti da Unioncamere (Istituto G. Tagliacarne) riferito all’anno 2010, è pari a 27.404,47€

Forza lavoro divisa per settori Agricoltura: 953 Industria: 19263 Servizi: 69831 Edilizia: 7976 Commercio: 13185 Fonte: Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Città di Torino 2011

Numero di imprese 237.433 imprese registrate nel 2011. Il tasso di crescita si attesta allo 0,36% (era l'1,20% nel 2010): un dato maggiore rispetto a quello regionale (0,18%), ma più basso della media italiana (0,82%). Fonte: Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino

(a) Dati in milioni di euro (b) Dati provvisori (c) Singapore, Corea del Sud, Taiwan, Hong Kong Fonte: Elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati ISTAT, sito internet http://www.coeweb.istat.it (Aggiornamento Maggio 2010)


INQUADRAMENTO

Fondare su creatività e cultura il benessere economico e sociale di un territorio diventa possibile. È quanto risulta dal rapporto Atmosfera creativa, progetto della Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino), a cura del Centro Studi Silvia Santagata e della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Torino. Il rapporto ha avuto come obiettivo quello di analizzare la vitalità e l’importanza delle industrie culturali e creative in Piemonte, considerando i settori della moda, del design, del gusto, dei media e del patrimonio storico e artistico. In aggregato queste industrie rappresentano circa il 9% degli addetti e delle imprese dell’economia Piemontese, una cifra paragonabile al sistema auto e all’edilizia, che hanno un peso rispettivamente del 9,48% e del 12,37 % per numero di addetti. Partendo da questo dato positivo, il rapporto evidenzia quali siano le condizioni per rendere questo macro-settore un attivatore per lo sviluppo locale. Prima di tutto, è necessario individuare il grado di atmosfera creativa esistente, ossia quella dimensione che determina l’intensità della produzione e della circolazione di idee su prodotti, espressioni artistiche, bisogni dei consumatori, innovazioni tecnologiche, modelli di business, design industriale e ricerca della qualità. Ogni settore, ogni distretto, quando respira atmosfera creativa è in grado di avviare un processo virtuoso di crescita e innovazione.

Fonte: www.torinocreativa.com - 2011


TORINO

Patrimonio ed eventi culturali Torino è caratterizzata da un centro storico in stile barocco ed è inoltre la città italiana con il maggior numero di musei (ne conta infatti 63), distinguendoli in diverse categorie: musei archeologici, musei d’arte contemporanea, musei etnografici, musei scientifici, residenze e castelli, musei d’arte antica, musei d’arte sacra, musei religiosi, musei storici e spazi espositivi. La presenza di 15 teatri offre innumerevoli spettacoli come opere liriche, spettacoli di danza e rappresentazione teatrali. La città inoltre è spesso sede di diversi eventi culturali come fiere e manifestazioni soddisfacendo qualsiasi interesse. Torino ospita “Settembre Musica”, la “Fiera Del Libro”, “Artissima”, “Torino Film-Festival”, il “Salone Del Gusto”, la “Biennale Giovani Artisti” e “Terra Madre”.


INQUADRAMENTO

Casaforte degli Acaja

VALENCIA

Palazzo Carignano

Mole Antonelliana

Sacra Sindone

Castello del Valentino

Duomo

Porta Palatina


TORINO

Patrimonio naturale Circondata dalla corona delle Alpi e dalle colline, attraversata da quattro fiumi sulle cui sponde si sviluppano progetti di recupero e salvaguardia grazie al progetto "Torino città d'acque", Torino possiede un patrimonio ambientale ampio e vario, e uno dei piÚ alti standard urbanistici di superficie verde per abitante: oltre 14.000.000 di mq di aree, oltre 60.000 alberi, lungo 300 km di strade alberate, ed altri 100.000 esemplari in boschi collinari; parchi e giardini urbani, fluviali, collinari. Il patrimonio verde di Torino non è solo esteso, ma anche vario. Basti pensare ai giardini storici (Giardini Reali, Parco del Valentino), ai parchi collinari (Parco della Maddalena, Parco Europa, Parco Leopardi, Parco del Nobile), alle due aree protette regionali interne al territorio comunale, entrambe raggiungibili a piedi dal centro cittadino. Di notevole importanza naturalistica sono il parco naturale di Superga (di quasi 750 ettari) e il Parco del Meisino.

Verde pubblico Boschi: 524.903 mq Parchi: 5.541.290 mq Giardini: 2.625.984 mq Sponde fluviali: 245.271 mq Piazzali alberati: 300.730 mq

Banchine alberate: 1.759.141 mq Verde di arredo: 699.104 mq Verde vari : 1.148.147 mq Verde scolastico: 1.914.787 mq Verde Totale: 14.759.357 mq

0,5%

Fonte: www.comune.torino.it - 2011


INQUADRAMENTO

VALENCIA

Giardini Reali

Parco del Valentino

Parco naturale di Superga

Parco Europa Parco della Maddalena

Parco della Tesoriera

Parco della Pellerina

Parco Ruffini


TORINO

Immagine Internazionale di Torino Per il ruolo che ha svolto, prima come capitale dell’Unità d’Italia, poi come capitale economica e industriale, Torino è da sempre città aperta alla dimensione internazionale. Torino è la terza provincia italiana per volume di esportazioni; l’Università degli Studi e il Politecnico intrattengono relazioni di cooperazione con oltre 400 istituzioni universitarie nel mondo; la città ha via via sottoscritto accordi di cooperazione e partnership con più di 50 città di ogni continente; 45 Paesi hanno qui il loro consolato; è sede di primarie agenzie internazionali, quali l’ITC/ILO, l’UNICRI, lo Staff College dell’ONU, la European Training Foundation. Le Olimpiadi invernali del 2006 sono state l’occasione per un salto di qualità nell’apertura della città perché hanno dato la possibilità a Torino di calcare il palcoscenico planetario offrendosi con una veste diversa a chi già la conosceva.


INQUADRAMENTO

Mole Antonelliana

Mercato di Porta Palazzo

Museo Egizio

Arco Olimpico

Basilica di Superga


CreativeCity 3.0


CULTURE

Il progetto “Le città visibili – Cultura e Analisi Strategica” si presenta come “un’azione” della Fondazione Smart City composta da due sotto-azioni integrate e complementari:

Le Città Visibili – Analisi Strategiche Svolge funzione di “centro studi e analisi strategiche”, la cui missione è sviluppare una visione unitaria e integrata sul processo Smart City e istituire momenti di riflessione pubblica (seminari, conferenze, ricerche) con particolare attenzione ai temi dell’ambiente, della sostenibilità, dello sviluppo, della dimensione relazionale e cognitiva, che caratterizza le città Smart . Si tratta di creare una rete di ricerca scientifica applicata, nazionale ed internazionale, impegnandosi ad un sistematico sforzo di traduzione, diffusione e discussione dei risultati, rendendoli pubblicamente accessibili.

Le Città Visibili – Smart City Festival Il festival propose un “contenitore” in cui, per la prima volta, furono riunite in un unico calendario differenti manifestazioni unite dall’intenzione comune di costruire una nuova immagine della Torino del futuro. Il festival fu un momento di riflessione pubblica diffusa in cui ciascuno fu chiamato a dare un suo contributo per la “prossima Torino”; il suo scopo fu quindi di mettere in campo le tante realtà già smart, produttrici di buone pratiche e di raccogliere stimoli, suggestioni, occasioni di networking. Il ricco programma che caratterizzerò Torino per due settimane (23 maggio- 5 giugno 2012) si componeva di arte, cultura, tecnologia, ICT, urbanistica, stili di vita, ambiente, cinema, impresa, economia, industria, green economy. I vari incontri furono organizzati in 6 cornici ‘calviniane’: le città sottili; le città e gli scambi; le città continue; le città e i segni; le città e il desiderio; le città e la memoria + le città e gli occhi.


COMUNICATION

Comunicare Nel 2009 si è tenuto, al fine di divulgare l’informazione e coinvolgere i suoi cittadini e la moltitudine di utenti, un convegno sulla comunicazione pubblica inclusiva, che si è posto l’obiettivo di andare incontro alle esigenze dei disabili, e riuscire a fornire un migliore servizio alla popolazione, agevolando pure gli anziani. Ad esempio al Museo del Cinema è stato creato un sistema di pannelli illustrativi in grado di rivolgersi a chi vede bene così come a chi non vede affatto. Altro sistema comunicativo è lo Urban Center Metropolitano, un'associazione che ha lo scopo di: stimolare l'interesse su tematiche relative alla città e al paesaggio; diventare luogo di confronto fra enti gli economici, sociali e culturali, promuovendo conoscenza, partecipazione e dialogo; offrire alle Amministrazioni pubbliche strumenti di mediazione e prefigurazione del progetto, massimizzando la qualità urbana dal livello architettonico a quello urbanistico.

Le Fondazioni Le Fondazioni rivestono un ruolo primario in termini di cultura, sviluppo, comunicazione, cooperazione. Tra le più attive ritroviamo: la Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino) che aderisce alle reti europee e internazionali della solidarietà e sviluppa partenariati mirati per creare scambi di conoscenze e competenze. L'Associazione Amici della Fondazione Torino Musei si basa sul volontariato e persegue finalità di carattere culturale e sociale, contribuendo alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico ed artistico custodito nei musei civici (Palazzo Madama, Borgo Medievale). La Fondazione Torino Wireless promuove la crescita del Distretto ICT Piemontese e collega imprese, enti di ricerca e politiche di innovazione regionali; pone l'innovazione tecnologica come strumento di sviluppo economico. La Fondazione Torino Smart City rende la città intelligente, creativa, ecosostenibile, aperta alla mobilità sociale, capace di coniugare innovazione, ambiente e qualità della vita.


COOPERATION

Miglioramento della crisi La città di Torino attua azioni mirate al sostegno del sociale. Per i lavoratori che si trovano senza lavoro o in cassa integrazione la Regione ha stanziato 11,7 milioni di euro con un sussidio di 2500€. Per quanto riguarda l’assistenza alle famiglie è stato istituito il Centro per Relazioni e Famiglie e rappresenta un luogo dove cittadini e operatori dei servizi sociali, educativi e sanitari possono incontrarsi e ricevere informazioni e consulenze in merito alle questioni legate alle relazioni interpersonali e familiari. Il Comune di Torino ha, inoltre, indetto un bando rivolto a nuclei familiari numerosi (italiani e stranieri) - con numero di figli minore o pari a quattro - per ottenere un contributo economico per spese sostenute nel 2011. Urbanpromo Social Housing è un evento in cui si analizzano andamenti istituzionali, imprenditoriali, progettuali (urbanistica, architettura) nell’edilizia residenziale sociale e relazioni fra edilizia residenziale sociale e questioni di contesto (sviluppo urbano sostenibile).

Iniziative per gli stranieri Nell’ambito del sostegno agli immigrati è nato nel 1996 il Centro Interculturale della Città di Torino, con l’obiettivo di offrire a tutti i cittadini (nativi e migranti) opportunità di formazione interculturale, occasioni di incontro, dialogo e confronto su temi e questioni di interesse comune. Fra le iniziative del Centro Interculturale viene effettuato un percorso formativo al fine di produrre cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti interpersonali. Con il progetto Start It Up, la Camera di commercio di Torino mette a disposizione dei cittadini stranieri servizi di supporto alla creazione di un'impresa e all'avvio di attività di lavoro autonomo. Il progetto si pone l’obiettivo di favorire l’integrazione economica e sociale degli immigrati attraverso la realizzazione di un percorso di orientamento – formazione – affiancamento per la redazione di un business plan che permetta ai partecipanti di acquisire competenze manageriali di base necessarie per l’avvio e la gestione di un’attività imprenditoriale.


SMART ECONOMY&GOVERNANCE


ECONOMY&GOVERNANCE

Smart Economy Il sistema economico torinese si trova in una posizione di passaggio da una base mono-settoriale a una dove l’industria tradizionale è affiancata a nuovi settori, ponendo attenzione al sostegno dell’imprenditorialità e al bisogno di occupazione. Vi sono settori innovativi e prospettive di sviluppo grazie alla presenza di centri di ricerca pubblici e privati e alle nuove relazioni tra le imprese; inoltre, l’industria mostra una vocazione internazionale che accresce il ruolo della città nel processo di globalizzazione. Gli obiettivi che la Città si pone riguardano lo sviluppo dell’apparato produttivo locale, valorizzando la propria cultura tecnicoindustriale in una prospettiva di riqualificazione e ammodernamento. Cultura, Commercio, Turismo e Sport sono i quattro concetti chiave che la città ha utilizzato per: valorizzare il patrimonio culturale esistente; sviluppare l’industria turistica valorizzando la propria cultura enogastronomica; utilizzando le Olimpiadi Invernali del 2006 come motore per lo sviluppo e la promozione internazionale.

Smart Governance Torino si pone l’obiettivo di realizzare un nuovo modello di azione pubblica, attraverso l’introduzione di meccanismi che rendano effettiva la partecipazione dei cittadini all’azione pubblica in un contesto di trasparenza amministrativa, attribuendo la responsabilità delle decisioni e delle azioni ai vari attori coinvolti, in modo da migliorarne l’efficacia, l’efficienza e la coerenza. In questo quadro Torino si è dotata di alcuni strumenti come il Matching Board, il Cruscotto Urbano, il social network UPTU, e la nascita di Yes4To (Consulta Interassociativa Permanente di imprenditori under 40), proponendo: imprenditorialità, lavoro ed internazionalizzazione, attrattività della Città. Il contest Smart Idea è organizzato per raccogliere idee favorendo la partecipazione dei cittadini alla costruzione della città intelligente. Il Progetto FI-WARE si avvale di componenti tecnologiche per sviluppare applicazioni dell’Internet del futuro, dall’energia, al trasporto e logistica, alle smart city.


TORINO

Sul versante della flessibilità lavorativa, conseguentemente all’introduzione della Legge 92/2012 (Riforma del mercato del lavoro), Unione Industriale Torino e Assolombarda hanno condotto un’indagine al fine di studiare se le diverse tipologie contrattuali, nei settori manifatturieri e dei servizi, ne abbiano risentito. Lo studio ha evidenziato che: il lavoro flessibile può rappresentare una scelta deliberata, e ciò è caratteristica della tipologia del lavoro flessibile quando l’offerta è ampia e articolata, oppure un ripiego dovuto alla difficoltà di trovare un lavoro a tempo pieno; il lavoro flessibile può rappresentare un “trampolino di lancio” utile per acquisire esperienza, per facilitare il job matching, oppure può costituire una situazione di persistente precarietà con effetti negativi sulla formazione del capitale umano, sullo sviluppo di esperienza e di competenze, sugli aspetti retributivi. L’indagine su citata non fa trasparire cambiamenti radicali nelle strategie aziendali (vd. Tab. 1a – 1b), anche se accresceranno la propria importanza l’apprendistato e il ricorso alla somministrazione. Mentre, sul versante di una governance pubblica trasparente, coordinata, efficace, responsabile, condivisa, Torino si è dotata di alcuni strumenti: 1) Servizio FI-WARE (sviluppato dalla Fondazione Torino Wireless). È un elemento centrale dell’iniziativa Future Internet Public Private Partnership (FI-PPP) e sta realizzando le componenti tecnologiche della piattaforma ICT da utilizzare nello sviluppo delle applicazioni dell’Internet del futuro in vari campi applicativi: dall’energia, al trasporto e logistica, alle smart city.

2) Il programma di Matching Board, sviluppato da Torino Wireless. È un piano per il coinvolgimento delle imprese nei progetti smart cities valorizzando le competenze e le capacità di risposta del tessuto economico-produttivo. Il programma prevede una prima fase di mappatura delle imprese piemontesi in base agli ambiti: riduzioni delle emissioni CO2, energia e fonti rinnovabili, trasporti, rifiuti, edilizia. La mappatura consentirà sia di proporre idee generate dalle imprese, sia di individuare le competenze utili a rispondere a precise esigenze. Nella seconda fase, saranno organizzati tavoli di lavoro tra le aziende che presenteranno proposte simili e le idee più innovative saranno supportate con un'attività di ricerca di finanziamenti. 3) Il Cruscotto Urbano è una piattaforma di Business Intelligence che permette, ad esempio, la ricostruzione di una fotografia aggiornata del tessuto urbano, al fine di analizzare e interpretare i dati a supporto delle azioni di governo. Può essere fruibile via web fornendo informazioni tramite trend o mappe. I dati e gli indici di analisi sono interfacciati con la Networking Platform che progetta la città coinvolgendo cittadini, imprese, stakeholder e partner di progetto. I concept sono tre: a) Comunicazione: aumentare la consapevolezza di cosa significa vivere in una città smart; b) Partecipazione: migliorare l’andamento del progetto secondo il modello “sharediscuss-vote” (contest, forum, workshop, sondaggi); c) Gestione: gestire la complessità dovuta a una moltitudine di attori coinvolti e indicatori qualitativi e quantitativi da monitorare.


VALENCIA

ECONOMY&GOVERNANCE

La Fondazione Torino Wireless coordina il servizio di Matching Board di Torino Smart City

INCONTRO E ANALISI delle imprese con soluzioni SMART

CLUSTERIZZAZIONE creazione di imprese su potenziali filiere

Tab. 1a – Risultati Manifatturiero Aziende intervistate: 150

MATCHING ottimizzazione idee e ricerca partner

COSTRUZIONE DI FILIERE E PROGETTI accompagnamento su bandi di finanziamento

Come sono cambiate/cambieranno le strategie di assunzione dell’impresa a seguito delle novità introdotte dalla riforma?

Diffusione delle forme di flessibilità

Utilizzo Aumentano Invariato Diminuiscono Forme alternative Contratti a termine

82%

4,9%

56,1%

23,6%

Somministrazione: 63%

Contratti di inserimento

35,3%

0%

50,9%

3,8%

Somministrazione

59,3%

30,3%

58,4%

11,2%

/

Apprendistato

49,3%

25,7%

66,2%

8,1%

/

Lavoro a progetto

60,7%

2,2%

74,7%

16,5%

20%

0%

96,7%

3,3%

/

Lavoro occasionale

28,7%

0%

95,3%

4,7%

/

Lavoro intermittente

27,3%

0%

75,6%

7,3%

Somministrazione: 90%

Partita IVA

43,3%

3,1%

63,1%

23,1%

Somministrazione: 33%

Associati in partecipazione

Tab. 1b – Risultati Servizi

Apprendistato: 56,3%

Somministrazione: 50%

Composizione dei contratti a termine: Tassi di conversione Manifatturiero

Come sono cambiate/cambieranno le strategie di assunzione dell’impresa a seguito delle novità introdotte dalla riforma?

Aziende intervistate: 150

Utilizzo Aumentano Invariato Diminuiscono Forme alternative Contratti a termine

61,1%

5,5%

54,9%

27,5%

/

6,7%

0%

30%

0%

/

Somministrazione

25,5%

15,8%

55,3%

15,8%

/

Apprendistato

27,5%

26,8%

53,7%

4,9%

/

Lavoro a progetto

42,3%

4,8%

42,9%

34,9%

/

Associati in partecipazione

1,3%

0%

50%

50%

/

Lavoro occasionale

4,7%

0%

85,7%

0%

/

Lavoro intermittente

4,7%

0,1%

14,3%

28,6%

/

Partita IVA

31,5%

1,3%

6,4%

55,3%

/

Contratti di inserimento

Servizi

Fonti dei dati: Indagine annuale Unione Industriale Torino e Assolombarda (Ultimo aggiornamento: settembre 2012)


SMART PEOPLE&LIVING


PEOPLE&LIVING

Smart People La dimensione ‘qualità della vita cittadina’ fa riferimento ad una serie di aspetti soft della città che comportano per gli abitanti la possibilità di vivere e agire in un contesto urbano favorevole dal punto di vista ambientale, sociale e delle relazioni. Le competenze sviluppate a Torino da istituti universitari, ricercatori, professionisti innovativi, saranno chiamate a un grande sforzo per allestire e sperimentare su larga scala nuove soluzioni, sistemi, tecnologie di miglioramento della qualità e vita nella città. È uno sforzo che, in un decennio, contribuirà a formare una nuova classe dirigente molto più innovativa, coraggiosa e talentuosa di quella odierna. Sul versante della vivacità socio-culturale, le maggiori opportunità di miglioramento si profilano sia per Torino che per le altre principali città italiane.

Smart Living Torino potrà diventare una vera e propria piattaforma di sperimentazione: un “living lab” su cui verificare in scala reale le applicazioni, confrontarle, misurarle negli impatti sociali e economici, proporle su ampia scala, per tutta la città, estendendo a livello regionale, ai suoi capoluoghi, gli effetti della sperimentazione. Torino Social Innovation facilita i giovani a partecipare al Bando nazionale Smart Cities and Communities. La città vuole favorire e sostenere i giovani nello sviluppo e la sperimentazione di forme di innovazione tecnologica e sociale in grado di rispondere con creatività alle principali sfide sociali e ambientali del nostro territorio urbano. Per questo la Città di Torino, in partnership con I3P, 2i3T Torino Wireless, Camera di Commercio, Toolbox, MIP e la Fondazione Torino Smart City ha deciso di supportare i giovani torinesi intenzionati a generare progetti e attività imprenditoriali nel campo dell’innovazione sociale e tecnologica.


TORINO

Qualità della vita Gli obiettivi chiave per una migliore qualità della vita si riassumono in: • difesa dell’ecosistema come l’igiene ambientale e l’inquinamento; • tempo (effettivo) a disposizione per sé; • vivacità socio-culturale come creatività, apertura e diversità. I valori assunti dalle sotto-dimensioni della qualità della vita cittadina tratteggiano le seguenti aree di ottimizzazione: La tutela dell’ecosistema rientra a pieno titolo tra le dimensioni a più elevato potenziale di miglioramento per la città. La dimensione del tempo per sé sembra, invece, offrire ben minori potenzialità. Il risultato tendenzialmente controintuitivo, stante la diffusa sensazione di perenne mancanza di tempo, si spiega alla luce della definizione di “tempo libero” insita nel dato statistico impiegato. Torino Social Innovation facilita i giovani a partecipare al Bando nazionale Smart Cities and Communities, lanciato dal Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, con progetti di ricerca in grado di intercettare bisogni territoriali irrisolti, sviluppare soluzioni innovative tramite il ricorso alle tecnologie smart&clean e creare al contempo nuove forme di interazione sociale.

Tale bando prevede il finanziamento di progetti di innovazione sociale presentati da giovani fino al 30esimo anno d’età, finalizzati allo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative nei seguenti ambiti: sicurezza del territorio, invecchiamento della società, tecnologie per il welfare e l'inclusione sociale, domotica, giustizia, scuola, waste management, salute, trasporti e mobilità, logistica last-mile, smart grids, architettura sostenibile e materiali, cultural heritage, gestione risorse idriche, tecnologie del cloud computing per lo smart government.


PEOPLE&LiVING

La smartness nella qualità della vita cittadina Difesa ecosistem a

Tempo per sé

Vivacità socio-culturale

Roma

40,9

72,7

78,2

Milano

34,1

77,4

94,4

Venezia

43,3

75,0

65,7

Torino

32,3

71,5

55,3

Trieste

54,4

73,8

50,6

Genova

53,8

100,0

29,9

Bologna

46,6

79,9

71,2

Napoli

40,7

88,9

27,8

Palermo

39,9

88,9

40,9

Firenze

38,3

81,0

59,4

Bolzano

58,6

72,7

71,4

Verona

42,4

75,0

70,5

Bari

62,5

85,0

22,3

Legenda:

criticità elevata

Leve di azione per “una città con meno inquinamento atmosferico”

Veicoli Euro 5, elettrici e ibridi/1.000 veicoli circolanti. La dimensione delle bolle rispecchia l’indicatore di performance (inquinamento atmosferico).

Leve di azione per “muoversi in modo integrato”

criticità media

Leve di azione per “vivere in una città più verde”

Raccolta differenziata (% su totale rifiuti prodotti, valore medio 2008-2010). La dimensione delle bolle rispecchia l’indicatore di performance (densità di verde urbano).

Piste ciclabili (km/10.000 abitanti). La dimensione delle bolle rispecchia l’indicatore di performance (mobilità seamless). Fonte: elaborazione CERTeT-Bocconi per TEH-Ambrosetti, 2012


SMART MOBILITY


MOBILITY

Mobilità Sostenibile A favore della mobilità sostenibile, Torino, nell'ambito delle proprie competenze territoriali, ha di recente avviato un insieme di progetti sul proprio territorio. Con mobilità sostenibile si intendono quegli interventi aventi lo scopo di ridurre gli effetti negativi che l'esercizio del diritto alla mobilità esercita sul sistema sociale. Il processo di confronto avviato con le Amministrazioni Locali, gli altri Enti coinvolti e le Associazioni Ambientaliste ha portato all'elaborazione di numerosi progetti finalizzati alla riduzione dell'inquinamento acustico ed atmosferico derivante dalla mobilità, alla riduzione delle emissioni di gas serra (CO2), fino alla diminuzione della congestione del traffico e alla sicurezza stradale.

Dati emissione CO2

Fonte: www.comune.torino.it/

Transport and ICT La città è uno dei principali poli dell’ICT (Tecnologia dell’informazione della comunicazione) a livello nazionale con oltre 7.000 imprese che fanno parte del distretto torinese: Motorola; Telecom Italia Lab; Torino Wireless, che conta oltre 400 aziende in contatto con i maggiori centri di ricerca e università piemontesi: un network di laboratori e imprese che sviluppano soluzioni innovative per la sanità, il banking, l’energia, l’enterprise mobility, l’automotive, il monitoraggio ambientale. [TO]Bike è un servizio di bike sharing che ha raggiunto 10.000 abbonati e oltre 1.000 turisti. Il servizio offre di spostarsi in città per i tragitti casa/lavoro, per raggiungere i vari poli universitari, per gli spostamenti notturni a integrazione e parziale sostituzione dei mezzi di trasporto pubblico. Car City Club è un servizio car sharing, i cui vantaggi riguardano: la diminuzione del traffico; un migliore impatto ambientale; aspetti economici (l’utente paga solo i costi di uso, con un risparmio di oltre il 30% rispetto all’utilizzo di un’auto di proprietà se percorre circa 7-8 mila km l’anno).


TORINO

Sotto l'espressione Mobilità Sostenibile sono compresi diversi interventi aventi lo scopo di ridurre i costi esterni che la mobilità esercita sul sistema sociale, e che quindi necessita, per la sua attuazione, di processi coordinati di pianificazione integrata tra: ambiente, trasporti, viabilità e urbanistica. La Provincia di Torino ha avviato una serie di progetti finalizzati alla riduzione dell'inquinamento acustico e atmosferico derivante dalla mobilità, alla riduzione delle emissioni di gas serra (CO2), alla diminuzione della congestione del traffico e alla sicurezza stradale. Questi sfociano nel 2008 con l’attivazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS). Il Piano si compone di: interventi strategici che riguardano la realizzazione di infrastrutture di trasporto strategiche quali il completamento del passante ferroviario e delle linee della metropolitana; interventi diffusi, che mettono in primo piano il miglioramento dell'accessibilità delle persone ai diversi spazi cittadini, la tutela della sicurezza e il rispetto dell'ambiente; interventi gestionali che producono effetti sul miglioramento della fruizione dei servizi di mobilità e di trasporto, e che governano e disciplinano la circolazione stradale. Mobilità sostenibile che ha portato alla creazione di “Torino”, un prototipo di auto elettrica concepito per la mobilità urbana. Ha tre posti, uno avanti e due dietro, con autonomia di 150 Km, batteria a litioioni da 11 kW e consuma 70 Wh/Km alimentata anche da celle solari ad alta efficienza per un’autonomia di 20 Km.

Entrerà in produzione tra il 2013 e il 2015 e costerà intorno ai 15.000 €. Impatto ambientale già iniziato nel 2008 con la nascita dell’azienda ZEROfumo s.r.l. La scelta di fondo era quella di fornire un’ampia gamma di prodotti a trazione elettrica e quindi a Zero Emissioni: auto, scooter, quadricicli, biciclette a pedalata assistita. Da maggio 2009 ZEROfumo è diventata la concessionaria del marchio Vectrix per Torino e Provincia e nel contempo ha proposto a Torino il primo autonoleggio di auto ecologiche ibride (elettriche/benzina) con le nuove Honda Insight, e nel maggio 2011 si è stata aggiunta anche la gamma degli scooter IBRIDI ASPES. Infine, la città si è concentrata su aspetti riguardanti: la sostenibilità economica, utilizzando al meglio le risorse per massimizzare il bilancio benefici/costi; la sostenibilità sociale per garantire, anche ai soggetti più deboli, il pieno diritto ad una buona accessibilità alle funzioni della vita associata; la sostenibilità ambientale per contenere gli impatti negativi della mobilità riducendo le emissioni dei gas serra, le emissioni inquinanti e minimizzando l’incidentalità stradale.


MOBILITY

Indici di ascolto OTTOBRE 2012 Quanto se ne parla

MobilitĂ Cittadina

[To]Bike – Bike sharing 14.000 abbonati a [To]Bike 1.662.667 km percorsi ad oggi con le [To]Bike

Smart city

Car Sharing

Bike Sharing

Teleriscaldamento e Smart Building Fonti: torinosmartcity.csi.it


SMART ENVIRONMENT


ENVIRONMENT

Architettura e Ambiente Per Torino “l’innovazione è il motore dello sviluppo sostenibile”. Lo si riscontra negli eco quartieri dell’Area Industriale Alenia. Gli interventi prevedono l’utilizzo di nuovi materiali e impianti energetici per ricreare un nuovo rapporto tra uomo, natura e ambiente; materiali eco-compatibili; gli stabili saranno in grado di produrre energia sfruttando le risorse naturali disponibili. Tra gli edifici a zero emissioni emergono il campus IED di Mario Cucinella, che si pone l’obiettivo di portare a zero le emissioni di CO2 e utilizzare pannelli fotovoltaici come energia per gli impianti di climatizzazione. Analogamente si muove lo studio di Foster per il campus Einaudi: pavimentazioni esterne fotocataliche che neutralizzano le polveri inquinanti; uso di materiali a basso impatto ambientale privilegiando i prodotti in legno (ayous - il legno certificato da coltivazione - bamboo); copertura ispirata ai criteri del solar design garantendo la compensazione tra soleggiamento e ombreggiamento sulle facciate, con ricorso a grandi vetrate e la sistemazione degli studi con vista sulla natura circostante.

Servizi Intelligenti La città ha attivato una serie di servizi volta a migliorare il benessere del cittadino e di ciò che lo circonda. Tra queste le reti intelligenti: reti elettriche in cui la comunicazione digitale fornitore-consumatore permette agli utenti di controllare e gestire il loro consumo individuale di energia, introducendo un sistema energetico a più basse emissioni di carbonio. Le smart grids permetterebbero di: ottenere una riduzione del consumo annuo di energia primaria dell’UE di quasi il 9% entro il 2020; creare nuovi posti di lavoro; dare ulteriore impulso alla crescita economica. Nella salvaguardia dell’ambiente la città affida il servizio di raccolta differenziata all’azienda Amiat, con il sistema ‘porta a porta’. Il servizio contribuisce, inoltre, a diminuire il ricorso alla discarica, a favore del recupero dei materiali. Infine, ogni anno si svolgono in città iniziative a tema ambientale: le Domeniche Ecologiche; attività di sensibilizzazione ambientale come la “giornata mondiale dell'ambiente” e la giornata europea "In città senza la mia auto". Campus IED, Mario Cucinella Architects


TORINO

I cambiamenti climatici rappresentano una delle maggiori sfide che l'umanità dovrà affrontare nei prossimi anni. L'aumento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacciai, gli episodi di siccità e le alluvioni sono tutti segnali di un cambiamento climatico ormai in atto. Le città sono responsabili, direttamente o indirettamente, attraverso i prodotti e i servizi utilizzati dai cittadini, di oltre il 50% delle emissioni di gas serra derivanti dall’uso dell’energia. Per tale motivo la Commissione Europea, da anni impegnata in una politica volta a contrastare il cambiamento climatico, il 29 gennaio 2008, nell’ambito delle celebrazioni della seconda edizione della Settimana Europea dell’Energia Sostenibile (EUSEW 2008) tenutesi a Bruxelles, ha lanciato l’iniziativa denominata Patto dei Sindaci. Il Patto dei Sindaci impegna le Città che vi aderiscono a predisporre e attuare un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, con l’obiettivo di ridurre di oltre il 20% al 2020 le proprie emissioni di anidride carbonica (CO2), attraverso una maggiore efficienza energetica, un maggior ricorso alle fonti di energia rinnovabile e appropriate azioni di promozione e comunicazione. Con l’adesione al Patto dei Sindaci Torino si è impegnata a elaborare ad attuare un proprio Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (TAPE – Turin Action Plan for Energy). I settori prioritari di attuazione del TAPE sono l'edilizia pubblica e privata, la mobilità e i trasporti, in cui sono stati avviati grandi investimenti strutturali, con effetti a breve e medio termine.

Si assisterà a una progressiva riduzione delle emissioni di CO2, che si stima superi il 40% entro il 2020, rispetto al livello del 1991. Una riduzione di oltre il 40% delle emissioni di CO2 entro il 2020, rispetto ai valori del 1991, è una grande sfida per Torino e la sua connotazione come importante città industriale rende ancora più ambizioso questo obiettivo, dal momento che le politiche sulle emissioni dei grandi impianti industriali non possono essere decise dalla città, che ha giurisdizione limitata. Torino intende accettare questa sfida e intende diventare una città modello di uso razionale dell’energia e qualità dell’ambiente. La città mostra da anni un forte impegno nella direzione dello sviluppo sostenibile. È capitale della Regione Piemonte, polo industriale fra i più importanti in Europa, il cui sviluppo è fortemente legato con quello della città stessa. È una grande area industriale con problemi di (ri)conversione. Come in molte aree metropolitane europee, l'occupazione è problema cruciale, a causa della necessaria riconversione delle attività industriali. Sono e saranno necessarie nuove strategie di sviluppo, nuovi modelli e nuove attività per la dinamica socio-economica a scala regionale. Esprime un forte coinvolgimento nelle politiche ambientali: ha costruito la propria pianificazione energetica e ambientale, mettendo al centro della decisione politica la tutela dell’ambiente e le energie rinnovabili fanno parte di questo obiettivo.


ENVIRONMENT

Il sistema Torino spende in energia € all’anno*

Euro

ANNO 1991

2.410.703.763

ANNO 2005

1.975.491.843

-435.211.920

ANNO 2020

1.623.760.811

-351.731.032 -786.942.952 €

-787 milioni di euro all’anno

Percentuale di raccolta differenziata nella città di Torino

Nota: %calcolata secondo metodo normalizzato Regione Piemonte a partire dal 2003

*In base alle tariffe di energia elettrica, termica e dei combustibili fossili

Fonte: www.comune.torino.it


Spina Centrale



TORINO

CRONOLOGIA La Storia La ferrovia e la stazione di Porta Nuova vengono costruite, negli anni dell’Unità d’Italia con Torino capitale, nella prima tratta fino a Novara e successivamente fino a Milano. Esisteva già allora un tessuto manifatturiero di epoca barocca, a cui si sono poi aggiunte, nell’Ottocento, manifatture tessili e quindi meccaniche. Nel 1900 viene fondata la Fabbrica Italiana Automobili Torino, meglio conosciuta come Fiat, che colloca strategicamente gli stabilimenti a ridosso della ferrovia: tra questi, il Lingotto, costruito negli anni Venti. Lo stesso sviluppo urbano si attesta nel tempo attorno a questo asse ferroviario. A partire dagli anni Settanta chiudono molti stabilimenti, si interrompe il flusso immigratorio, specie dal Sud Italia, e la città è costretta a ripensare il proprio assetto urbanistico. L’asse ferroviario muta il suo ruolo funzionale al comparto industriale, mentre emerge la criticità di questa “ferita”, che divide la città in due, portando attorno a sé aree dismesse e architetture di bassa qualità, e rappresenta un ostacolo funzionale, strutturale e percettivo. Cronologia eventi 1986 La ferrovia viene riconosciuta quale elemento di criticità da studi preliminari al Piano regolatore. 1995 Approvazione del Prg redatto dagli architetti Vittorio Gregotti e Augusto Cagnardi. Il Ministero dei Lavori pubblici bandisce i Programmi di Riqualificazione urbana (Priu), sulla base dei quali Fiat, Michelin e altri gruppi industriali presentano proposte. 1996 Predisposizione preliminare Priu. 1998 Approvazione dei Priu con valenza di Piani particolareggiati; progetti per le opere di bonifica e preurbanizzazione. 2000 Il Comune di Torino istituisce il “Progetto speciale Spina Centrale”, affidandone il coordinamento e l’integrazione all’architetto in organico Angelica Ciocchetti. In seguito a bando pubblico, viene designato l’architetto Giampiero Buffi (già con questo ruolo nel processo rigenerativo di Bercy, a Parigi) quale coordinatore dei progetti avviati dal settore pubblico e privato, con il compito di affinarne e integrarne la qualità.


SPINA CENTRALE

VALENCIA


TORINO

SOGGETTI PROMOTORI Regione Piemonte, Comune di Torino, Politecnico di Torino, RFI SpA (Rete Ferroviaria Italiana SpA), TOROC (TORino Organising Committee). Il Ministero dei Lavori pubblici nel 1995 indige il bando per i Programmi di Riqualificazione urbana (Priu), sulla base dei quali Fiat, Michelin e altri gruppi industriali presentano proposte.

REBAUDENGO

RESPONSABILE PER IL BANDO DEL PRIU Arch. Giampiero Buffi

SPINA 4

PROGETTISTI DEL PRG Arch. Vittorio Gregotti e Augusto Cagnardi.

SPINA 3

DORA

COORDINATORE DEL PRG Arch.Angelica Ciocchetti PROGETTISTI Spina 1 : Studio Stoermer e Franco Costruzioni (Progetto dei due adifici a torre), Jean Nouvel (piste ciclabili e verde). Opere d’arte sul Boulevard: Per Kirkeby (opera per Torino), Mario Merz (fontana), Giuseppe Penone (alberogiardino). Spina 2 :società RFI (grattacielo), società AREP e architetti Jean-Marie Duthilleul, Etienne Tricaud, Silvio d'Ascia e Agostino Magnaghi (nuova stazione Porta Susa). Spina 3 : Emilio Ambasz, Benedetto Camerana e Giovanni Durbiano (per l’Environment Park), Gabetti e Isola associati, M. T. La Ferla, Buffi Associés (area Vitali), Mario Botta (chiesa del Santo Volto), Andreas Kipar e studio Peter Latz e associati (parco Dora), Cooperative Edilizie Di Vittorio e San Pancrazio, impresa Deiro e Immobiliare Pianel (villaggio media).

SPINA 2

PORTA SUSA PORTA NUOVA

SPINA 1

ZAPPATA

STRUMENTI URBANISTICI

LINGOTTO PRG del 1995 redatto da Vittorio Gregotti e Augusto Cagnardi. Priu (Programma di Riqualificazione Urbana) del 1998, per i Piani particolareggiati e per I progetti delle le opere di bonifica e preurbanizzazione.

Legenda Spina centrale Ferrovia Metropolitana St. ferroviarie


SPINA CENTRALE

VALENCIA


TORINO

DESCRIZIONE DEL PROGETTO Nel 1986, in concomitanza con la necessità di riorganizzazione e razionalizzazione delle Ferrovie dello Stato, gli studi preliminari al nuovo Piano regolatore pongono l’attenzione sulle aree degradate o sottoutilizzate limitrofe alla ferrovia, denominandole Spina Centrale, una sorta di spina dorsale potenzialmente in grado di sostenere l’intero assetto urbanistico. Il Prg, approvato nel 1995, pone l’accento sulla riqualificazione del tracciato ferroviario e dei tre milioni di metri quadri di brownfields annessi, in modo da risolvere problematiche non solo legate ai trasporti, ma anche e soprattutto alla riqualificazione e al riassetto urbano. La decisione più onerosa è quella di interrare l’asse ferroviario e di ricucire il tessuto urbano in superficie. Il progetto, articolato in quattro spine, prevede la realizzazione, su tredici chilometri di linea ferroviaria, di un grande boulevard, progettato da Vittorio Gregotti, che dalla periferia est (in direzione Milano) correrà fino al cuore della città. La parte centrale viene destinata al trasporto veicolare e pubblico, a lato sono previsti i parcheggi a raso con sistemazioni a verde, mentre nella parte più esterna, musei, biblioteche, teatri, ma anche residenze, terziario e aree a verde.

Spina 1 L'intervento su questo tratto di Spina è e sarà uno dei più maestosi: grazie all'enorme spazio a disposizione, tra Via Caboto e Corso Peschiera si hanno 3 corsie per senso di marcia, un controviale intervallato da ampi spartitraffico verdi, marciapiedi, e sul lato est è stata realizzata anche una pista ciclabile, su progetto di Jean Nouvel. La fontana di Mario Merz è diventata un nuovo simbolo di Torino, ed una delle opere d'arte più imponenti del boulevard. Il boulevard attraversa le strutture del recente ampliamento del Politecnico di Torino. Queste lo scavalcano "a ponte" in due punti. In corrispondenza di tali strutture, sarà realizzata sul lato ovest la Piazza del Politecnico, che se da un lato sarà costeggiata dal boulevard, sugli altri tre avrà come cornice edifici della struttura universitaria che disporranno anche di diversi locali e di strutture di intrattenimento. Nella stessa area sono stati recuperati diversi edifici delle dismesse Officine Grandi Riparazioni (OGR) che ora ospitano aule, laboratori ed una mensa studenti del Politecnico di Torino. I tre edifici più monumentali del complesso, giacevano in stato di parziale abbandono ed erano talvolta sede di mostre temporanee. È stato attuato un completo recupero per le manifestazioni di Italia 2011 (il centocinquantenario dell'Unità d'Italia).


SPINA CENTRALE

VALENCIA


TORINO

Spina 2 La Spina 2 è uno dei tratti più complicati del progetto della Spina, che coinvolge l'intero Corso Inghilterra, da Corso Vittorio Emanuele II a Piazza Statuto. L’intero tratto è caratterizzato da funzioni prevalentemente culturali, in parte realizzate sulle aree ex Ogr (Officine grandi riparazioni delle FFSS). In particolare: l’ampliamento della Galleria di Arte moderna e del Politecnico (compreso un campus universitario, destinato alla stampa durante le Olimpiadi); la Biblioteca civica, un teatro ottenuto dal recupero parziale degli edifici industriali; l’ampliamento del Palazzo di Giustizia in quelle che erano le carceri “Nuove”. Inoltre, sono rafforzati i collegamenti ciclopedonali con i giardini preesistenti, come il parco Lamarmora e i giardini di Giuseppe Penone. Il boulevard affiancherà la stazione in costruzione di Torino Porta Susa, che avrà gli accessi sul nuovo Corso Inghilterra oltre che su Corso Bolzano. Detta stazione sostituirà il fabbricato attuale situato in Piazza XVIII Dicembre. Successivamente il viale si inabisserà sottopassando Piazza Statuto che verrà parzialmente pedonalizzata e riqualificata. La nuova stazione di Porta Susa sorgerà nell'area ad ovest di corso Inghilterra. Sebbene interrata, avrà un fabbricato fuori terra a forma di semicilindro trasparente, e occuperà la sezione che va da Piazza XVIII Dicembre a Corso Matteotti.

Nella stessa area, il progetto di RFI prevede anche la costruzione di un grattacielo di 100 metri. Tuttavia RFI non ha mai presentato un progetto definitivo per la costruzione del grattacielo, mentre nel frattempo il gruppo assicurativo Fondiaria Sai ha espresso più volte l'intenzione di costruire il proprio centro direzionale sulle aree della Spina che potrebbe sorgere sia in sostituzione di quello previsto da RFI. Spina 4 Con funzioni prevalentemente residenziali, ospiterà la stazione “Rebaudengo” connessa a line metropolitane realizzate su percorsi ferroviari dismessi. In continuità col sistema del verde esistente (Parco Sempione), e superando la Stura, la Spina 4 verrà protratta fino alla “tangenziale verde”, prevista insieme al limitrofo Comune di SettimoTorinese, per riconnettersi al tessuto rurale extra urbano.


SPINA CENTRALE

VALENCIA


TORINO

Spina 3 Delle quattro, la Spina 3, con oltre 1 milione di metri quadrati, occupa la superficie più ampia ed è uno dei più grandi interventi del Piano Regolatore Torino, con investimenti complessivi nell'area di circa 800 milioni di euro. È il tratto in cui la ferrovia passa sotto la Dora, dove sono previste funzioni commerciali, produttive avanzate, residenziali attorno al parco, cuore verde del sistema ambientale dell’intera Spina. L'area è suddivisa in sette macro-zone, create in corrispondenza di altrettanti fabbricati industriali dismessi intorno agli anni Ottanta. Rispettivamente, i tre ex impianti siderurgici della ex Fiat Ferriere divenuta poi Teksid (Valdocco, Vitali, Valdellatorre), più gli ex stabilimenti Michelin, Paracchi, Fiat Nole, Ingest, fino alle Officine Savigliano. Molte delle trasformazioni nell'area di Spina 3 sono già state realizzate: in primo luogo l'Environment Park, uno dei due parchi tecnologici torinesi nati da operazioni di trasformazione urbana. Esso sorge sulle aree ex-Teksid ed è stato realizzato tra il 1997 ed il 2000 su progetto di Emilio Ambasz, Benedetto Camerana e Giovanni Durbiano, attraverso finanziamenti dell'Unione Europea. Di fronte all'Environment Park, è stato inaugurato nel 2003 il Centro Commerciale Dora (sorto sull'area exMichelin). L’insediamento (finanziato dalla società Sviluppo Dora - Novacoop e da un gruppo di imprenditori milanesi) comprende anche nuovi insediamenti residenziali (350 alloggi). Nell'area Michelin-nord, insieme ad altri interventi previsti, è stato realizzato il principale villaggio media per le Olimpiadi costituito da tre torri da circa 70 m che si affacciano su corso Mortara.

Dopo il 2006, il villaggio media è stato riconvertito quasi per intero a residenza popolare. Nell’area Vitali sorgevano le FerriereTeksid. Il recupero, firmato dallo studio di architetti francese Buffi Associés, è stato già in parte realizzato attraverso la realizzazione di un distretto di terziario (il Vitalipark), più un misto di residenziale e terziario che comprende l'ipermercato della catena Bennet, l'Art Hotel Olympic ed una torre di 55 m. Tutte queste strutture si affacciano su una piazza pedonale interna. L'isolato deve essere completato dalla costruzione di un complesso residenziale a sud di via Verolengo, completato da una torre da 70 m ad uso terziario ad ovest della stessa, che si affaccerà quindi in largo Borgaro. Nell'area tra piazza Piero della Francesca, via Valdellatorre e via Nole, è stata costruita la nuova sede della curia di Torino. Il complesso include anche la nuova chiesa del Santo Volto, progettata dall'architetto Mario Botta. Il Programma di riqualificazione urbana di Spina 3 prevede poi la realizzazione del Parco Dora, le cui linee guida sono state definite dall'architetto Andreas Kipar e la progettazione allo studio Peter Latz e associati. Sarà anche in gran parte "stombato" il fiume Dora Riparia che fu interrato all'epoca dell'espansione industriale torinese nel tratto tra via Livorno e corso Principe Oddone. Il fiume tornerà quindi a scorrere in superficie lungo tutto il suo corso.


SPINA CENTRALE

VALENCIA


VALENCIA

TORINO

Una nuova trama verde L’intera operazione della Spina Centrale è ancora work in progress, poiché il processo coinvolge soggetti diversi, internazionalmente definiti stakeholders, e presenta notevoli problemi organizzativi e logistici (quali la deviazione del traffico veicolare e ferroviario). Peraltro, affrontare questo nodo urbanistico, eliminando la frattura funzionale che separava di fatto la città in due parti da quasi 150anni, e innescare il processo, rappresentavano gli sforzi maggiori della Città di Torino a livello strategico e collaborativo. Come già accennato, la razionalizzazione dei trasporti su ferro diventava l’occasione per ripensare ai significati della città, non più “grigia” e industriale, forse nemmeno sede del terziario avanzato come prevedeva il Prg, ma città multifunzionale, multietnica e aperta all’Europa. La riqualificazione del centro storico barocco ha comportato, inoltre, una controtendenza all’esodo dalla città, che, nei decenni passati, aveva ridotto i residenti del 20%. Torino torna ai cittadini che abitano a ridosso della Spina Centrale e viene restituita anche agli abitanti di altri quartieri, che fruiranno di un’offerta vasta e accessibile di spazi aperti di qualità, musei, teatri e università.

Ne emerge un approccio rigoroso, una programmazione degli interventi che ha permesso di ricostruire attorno a Torino una solida maglia ecologica, di ricucire la trama ambientale, sia attraverso la riqualificazione degli ambiti fluviali sia tramite un’attenta gestione del tessuto agroforestale. Oggi la natura può insinuarsi maggiormente nella città, ricollegarsi ai parchi storici, prendere il posto delle fabbriche. Caratteristiche smart • • • • • •

Riqualificazione urbana Recupero di ex aree industriali Riconnessione del tessuto urbano Fruibilità delle aree degradate Incremento del verde urbano Trasformazione della città in Eco-Creative City


SPINA CENTRALE

VALENCIA


TORINO

UN PROGETTO PER RIPENSARE LA CITTA’ Il progetto della Spina Centrale assume un ruolo cardine per lo sviluppo ed il cambiamento di Torino, che da città industriale ha avuto la necessità di trasformarsi per mettersi al passo con le principali capitali europee. In ambito smart city vengono toccati parecchi concetti volti al miglioramento delle diverse aree da un punto di vista urbano. La linea ferroviaria, ad esempio, funge da elemento cardine, ricuce la città permettendo collegamenti non solo al suo interno, ma anche tra essa e le zone limitrofe (ad esempio si connette con il progetto LagunaVerde di Pier Paolo Maggiora a Settimo Torinese) (cooperation). I vari collegamenti sono effettuati non solo per mezzo ferroviario, ma anche automobilistico a ridosso della ferrovia, cui si aggiungono bus e tram che facilitano lungo tutta la sponda flussi pedonali e ciclabili (mobility). Il progetto volge al miglioramento della qualità della vita (people) riprendendo le aree dismesse ed attuando processi di riqualificazione, coinvolgendo i fruitori e l’ambiente circostante. Il tutto contornato da zone verdi che permettono una migliore fruizione da parte degli utenti ed integrandole con l’ambiente urbano (environment). Ruoli peculiari assumo la governance e l’economy grazie all’interazione tra enti pubblici e privati, tra cui l’approvazione del PRG redatto da Gregotti e Cagnardi, e i bandi emessi dal Ministero dei Lavori Pubblici per la Riqualificazione Urbana. L’ambito smart living si propone di verificare in scala urbana, estesa a tutta la città e alle zone limitrofe, tutte le operazioni di cui l’intervento si compone. Sicuramente l’insieme di interventi previsti concorrerà ad una riscoperta culturale di tutte le zone soggette e ad incoraggiare l’utilizzo di tutte le risorse ecologiche e urbane previste. L’ambito culture e comunication, si evidenzia attraverso il recupero di aree industriali ora adibite a teatri e centri culturali che ospitano mostre e opere di artisti contemporanei. Vi è inoltre l’ampliamento del politecnico nelle dismesse Officine Grandi Riparazioni (OGR).


ENVIRONMENT

MOBILITY

LIVING

PEOPLE

GOVERNANCE

ECONOMY

COMUNICATION

COOPERATION

CULTURE

NOME PROGETTO

VALENCIA

PRESENTE

DEBOLMENTE

PRESENTE

ASSENTE


Campus Luigi Einaudi



TORINO

CRONOLOGIA Il Campus nasce grazie al recupero dell’area Nord Orientale di Torino, tra Lungo Dora Siena e Corso Regina Margherita, la così detta zona ex Italgas, utilizzata per lavorazioni industriali ad alto impatto inquinante, in totale dismissione ed in stato di forte abbandono. L’acquisizione della zona ex Italgas (conclusa nel 1998) fa parte di un più ampio progetto di decongestionamento dell’Università, fondato sull’idea di creare diversi poli di specializzazione didattica, diffusi in città e nella cintura. Il primo passo del progetto del nuovo polo universitario sull'area ex Italgas viene fatto con la realizzazione della Palazzina per la didattica, intitolata a Luigi Einaudi e inaugurata nel 2002. L’assegnazione a Torino dei XX Giochi Olimpici invernali del 2006 è l’opportunità che fa da volano per la trasformazione sia della città sia dell’Università che propone e ottiene di costruire nella zona ex Italgas il villaggio media da destinare in futuro a residenza universitaria: vengono realizzate così quattro palazzine per un totale di 280 camere, utilizzate come residenze universitarie dal 2007. La città, nell'ottica di integrare il complesso con il territorio circostante, provvede in seguito alla costruzione della passerella sulla Dora Riparia e alla sistemazione a parco delle sponde fluviali. Parallelamente a questa fase, all'inizio del 2006, inizia la progettazione del nuovo complesso. Quest’ultimo è stato inaugurato il 22 settembre 2012.


CAMPUS LUIGI EINAUDI

VALENCIA

Vista Aerea del comprensorio e dei collegamenti

Nuovo insediamento UniversitĂ degli Studi di Torino Future residenze studenti

Giardini Reali

Rettorato

Palazzo Badini Palazzo degli Stemmi

Palazzo Nuovo


TORINO

SOGGETTI PROMOTORI L’investimento totale per acquisto dei terreni e costruzione del Campus di Lungo Dora Siena è stato di 135 milioni di euro. La cifra è stata finanziata da Università di Torino, MIUR, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Regione Piemonte, Toroc e ATC. Del totale, il nuovo edificio ha assorbito circa 80 milioni. SOGGETTI COINVOLTI Responsabile Unico del Procedimento: Ing. Piero CORNAGLIA Staff Grandi Opere: Ing. Antonio PRESICCE, Ing. Aldo CELANO, Avv. Sabrina GAMBINO Progettisti Maire Engineering (mandataria) Ora T.C.C., Foster and Parteners, I.C.I.S., Giugiaro Design, Arch. B. Camerana, Studio Mellano Ass., Studio Buonomo‐Veglia, Studio Ass. CO.PA.CO., Prof. Ing. G. Garzino, Studio R. Lazzerini, Arch. M.Luciani, Prof. Ing. F. Ossola, Poliedra, Teksystem Direzione Lavori Generale: Arch. Cosimo Turvani Direttore Lavori Strutturali: Ing. Francesco Ossola Direttori Operativi: Arch. B. Camerana, Arch. C. Chierto, Ing. Franco Mellano, Ing. Adolfo Coggiola, Ing. Marco Lazzerini, Ing. Roberto Pomè, Ing. Franceso Popolo, Ing. Roberta Cocchiaro. Realizzazione dell’opera: Associazione Temporanea Imprese CODELFA S.p.A. GOZZO IMPIANTI S.p.A. ARSIS COSTRUZIONI S.r.l.


CAMPUS LUIGI EINAUDI

VALENCIA

Zona Laurea

Lab Lingue

Biblioteca Libreria

Risto-bar

Residenze Studenti

Ingresso Auto

Lab Informatica

Didattica Parcheggio

Segreteria Studenti

Didattica Strada Parco


TORINO

DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il nuovo complesso si compone di sette fabbricati distinti, all’interno dei quali trovano spazio le strutture didattiche e di ricerca relative alle Scienze giuridiche, politiche ed economico‐sociali, la biblioteca Interdipartimentale composta da oltre cinquecentomila volumi, insieme ai laboratori linguistici ai laboratori informatici e ad altri servizi quali strutture di ristorazione, libreria bookshop, sale studio, job placamento, parcheggi e aree verdi a disposizione degli studenti. Il complesso si chiude all’esterno, mantenendo il traffico veicolare al di fuori dell’ambiente a giardino fortemente alberato che ne caratterizza l’interno. Tre elementi architettonici definiscono il cuore del Campus e collegano i diversi edifici: una corte centrale, una serie di gallerie sopraelevate di connessione degli edifici e una copertura sospesa. Il progetto prevede che le strutture universitarie si affaccino su una grande piazza centrale dal diametro di circa 80 metri a cui si arriva percorrendo la passeggiata che attraversa i giardini e conduce all’andamento sinuoso di due blocchi di edifici di quattro piani, collegati da un unico tetto curvilineo: uno accoglierà le aule, l’altro le biblioteche. La passeggiata e le costruzioni culminano in un cuore circolare verde e tutto il percorso è scandito dalla linea d’ombra del tetto, a simulare l’effetto dei portici aperti e ondeggianti affacciati sul giardino. Il complesso avrà uno straordinario tetto lucente e sospeso che diventerà una caratteristica stupefacente non solo dall’interno del Campus, ma anche dai punti panoramici intorno alla Città.

La sua forma, accanto al fiume, renderà riconoscibile il Polo Universitario all’interno del panorama torinese; anche di notte, quando illuminato, brillerà a simboleggiare il contributo dell’Università alla vita di Torino. Il nuovo Campus universitario è stato concepito in un’ottica di comfort visivo, uditivo e ambientale, con una particolare attenzione alla problematica del risparmio energetico, attraverso una combinazione innovativa di elementi testati, evitando tecnologie invasive e non in sintonia con l’architettura di altissimo profilo che propone il progetto. Le soluzioni progettuali adottate per gli impianti tecnologi sono state sviluppate secondo il concetto dell’edificio intelligente con gestione integrata e computerizzata degli impianti tecnologici, delle attrezzature informatiche e delle reti di comunicazione. Nell’ala delle aule, tra il piano terreno e il primo piano si collocherà, oltre alle 27 grandi aule, una grande aula da 350 posti sarà la punta di diamante di uno spicchio di edificio che all’occorrenza, con il grande atrio, potrà essere trasformato in uno spazio espositivo temporaneo collegato con gli eventi didattici o di spettacolo delle aule, fornendo uno sfogo naturale nella grande piazza; un luogo di cultura che si apre alla Città. Circa 600 posti auto in interrato e in superficie, con parcheggi moto e biciclette, competeranno l’offerta del Campus CLE.


CAMPUS LUIGI EINAUDI

VALENCIA


TORINO

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE •Oltre 7.200 mq di pavimentazioni esterne fotocataliche che, grazie all’azione combinata della luce solare, neutralizzano le molecole degli idrocarburi, ovvero le polveri inquinanti che vi si appoggiano. •Vi è una particolare attenzione all’uso di materiali a basso impatto ambientale privilegiando, ad esempio, i prodotti in legno che rispettano i rigorosi standard del Forest Stewardship Council: dal soffitto (carabottino) della biblioteca realizzato in essenza di ajus (il legno certificato da coltivazione è una garanzia contro la deforestazione) alla pavimentazione della sala laurea dove è stato scelto il bamboo, legname a rapida ricrescita che garantisce un minimo impatto ambientale. STRATEGIE BIOCLIMATICHE •La copertura del tetto, oltre ad essere un elemento architettonico di grande impatto visivo, si ispira ai criteri del solar design: i suoi lati sporgenti, studiati e diversificati in base all’irraggiamento solare, garantiscono la compensazione ottimale tra soleggiamento e ombreggiamento sulle facciate. Da qui l’elevato comfort interno dell’edificio e il notevole contenimento dei costi di condizionamento nel periodo estivo. Questa strategia ha permesso il ricorso alle grandi vetrate (garantendo il contenimento del calore) e la sistemazione di postazioni di lavoro-studio in affaccio diretto, con vista sulla natura circostante.

La comunicazione visiva con l’ambiente esterno (la piazza alberata del Campus o il fiume Dora) è garantita da facciate in vetro che si sviluppano linearmente per oltre 1 km ad ogni piano. Le pareti, studiate e realizzate per isolare acusticamente l’edificio, garantiscono un abbattimento del rumore che raggiunge valori di oltre 48 dB: anche in presenza di elevato rumore esterno (dovuto ad esempio al traffico) le attività didattiche o di consultazione si svolgono quindi in un ambiente silenzioso e confortevole.

CONTENIMENTO DEI CONSUMI • L’integrazione fra illuminazione naturale e artificiale garantisce un risparmio energetico pari a circa il 20%. • Ricorso diffuso a corpi illuminanti a basso consumo e regolabili. • Ampio ricorso alle travi fredde, apparati integrati di illuminazione, controllo della temperatura e qualità dell’aria. • Gestione centralizzata degli impianti con una control room centrale e postazioni distribuite al servizio dei due edifici principali. • La fornitura del calore e del freddo dalla centrale di trigenerazione del complesso permette numerosi vantaggi: circa il 15-20% di risparmio rispetto a produzione separate con singole macchine (es. caldaie, gruppi frigo, etc.).


CAMPUS LUIGI EINAUDI

VALENCIA


TORINO

BUILDING AUTOMATION Le soluzioni progettuali adottate per gli impianti tecnologici sono state sviluppate secondo il concetto della Building Automation, ovvero l’edificio intelligente con gestione integrata e computerizzata degli impianti tecnologici, delle attrezzature informatiche e delle reti di comunicazione. Il vantaggio consiste nell’ottimizzare i cicli di vita dei sistemi costitutivi e delle loro attrezzature, ridurre i costi di occupazione e accrescere la produttività organizzativa. In un complesso come il Campus, con tante diverse destinazioni - aule, biblioteche, caffetterie, uffici, parcheggi - poter gestite in modo indipendente le diverse zone permette di regolare i consumi in base all’effettivo utilizzo dell’edificio. IL CAMPUS EINAUDI IN NUMERI •45.000 mq circa la superficie territoriale complessiva dell’area •36.000 mq di edifici •14.000 mq di verde, tra percorsi pedonali interni e esterni •oltre 700 posti studio studio/consultazione collocati lungo le facciate (per un totale di circa 1 km) UTENTI •10.000 persone la popolazione complessiva del Campus, tra studenti e personale •8.000 studenti in aula contemporaneamente

I SERVIZI •70 Aule (in totale, tra la Palazzina Einaudi e i nuovi edifici) tra cui un aula da 320 posti ad alta tecnologia, struttura a sé apribile per eventi esterni POLO BIBLIOTECARIO 5 biblioteche unite in una - 10.000 mq con 26 km di ripiani scaffale - per un totale di oltre 620.000 volumi, di cui 23.000 libri antichi e fondi di pregio. Le biblioteche sono accessibili anche dall’esterno, quindi fruibili dalla città. •laboratori linguistici e informatici •libreria – edicola •caffetteria - ristorante mensa •polo segreterie con 10 sportelli •sale studio per complessivi 240 posti su una superficie di circa 680 mq •900 posti auto in totale, per studenti e personale (tra interrato e superficie, con parcheggi moto e biciclette) - nel pieno rispetto degli standard urbanistici •280 camere, oltre 40 miniappartamenti per un totale di 400 posti letto negli alloggi Edisu I NUMERI DELL’EDIFICIO •1.5 km di facciate in vetro (performance acustica e di calore molto alta) •diametro della piazza circa 80 m (come la vicina Piazza Montebello) •altezza dell’edifico nel punto più altro circa 26m •oltre 270 alberi d’alto fusto e oltre 5.000 arbusti e cespugli


CAMPUS LUIGI EINAUDI

VALENCIA


TORINO

Il Campus Einaudi, oltre che come polo universitario e culturale, è un nodo di attrazione cittadina e internazionale; aperto a studenti, professionisti e ricercatori e ospita una nuova biblioteca. Da quanto analizzato e studiato relativamente ai diversi concetti Smart, possiamo affermare che il progetto in questione, almeno per la maggior parte, li soddisfa, con un notevole spicco dell’environment e della culture. Difatti, come precedentemente detto, il campus è costruito in modo tale da avere un impatto ambientale zero, mediante l’utilizzo di tecniche costruttive e materiale eco-compatibili. In ambito mobility, poiché il traffico veicolare è tenuto all’esterno del Campus, è presente un parcheggio sotterraneo per automobili e biciclette. I collegamenti principali vengono effettuati tra il Campus e il centro della città e tra questo e gli altri poli universitari con la previsione di una pista ciclabile verso Palazzo Nuovo. Ruolo cardine svolge la biblioteca, accessibile anche dall’esterno, quindi fruibili dalla città, con la presenza di laboratori linguistici e informatici, sale studio, polo segreterie, rispettando i criteri smart people and living. È prevista una tessera smart card individuale, ai fini di una migliore comunicazione (comunication) tra Ateneo e utenza, che permetterà agli studenti di restituire i libri oltre l’orario di chiusura della biblioteca imbucando i volumi in un apposito sportello. Sono state realizzate, inoltre, 280 camere, oltre 40 miniappartamenti per un totale di 400 posti letto (cooperation). Negli ambiti economy e governance, il progetto rientra nell’ottica di trasformazione della città in smart city e nell’azione volta al recupero di ex lotti o impianti industriali come era stato fatto precedentemente per il Lingotto e per gli impianti delle Olimpiadi del 2006.


ENVIRONMENT

MOBILITY

LIVING

PEOPLE

GOVERNANCE

ECONOMY

COMUNICATION

COOPERATION

CULTURE

CAMPUS LUIGI EINAUDI

VALENCIA

PRESENTE

DEBOLMENTE

PRESENTE

ASSENTE


BIBLIOGRAFIA-SITOGRAFIA

VALENCIA

BIBLIOGRAFIA (monografia) M. Carta, Creative City, List, Trento-Roma 2007. Centro collaborazione città del mondo, Progetto Torino: sette ricerche per una città, vol. 1, La rilocalizzazione dell’industria nell’area torinese, Franco Angeli, Milano 1982. Centro collaborazione città del mondo, Progetto Torino: sette ricerche per una città, vol. 2, Le frontiere della città, Franco Angeli, Milano 1982. Centro collaborazione città del mondo, Progetto Torino: sette ricerche per una città, vol. 6, Storia e progetto, Franco Angeli, Milano 1982. P. Droege, La città rinnovabile, Edizioni Ambiente, Milano 2008. AA.VV., Corona Verde - Torino città d’acque, Gli Speciali di Folia. Il Verde Editoriale, Milano 2001. A. Ciocchetti, L’intervento nelle aree dismesse a Torino: le aree della Spina Centrale, Atti dei convegni Audis 1999/2000, Edizioni Audis, Venezia 2001. (articolo) UDA Architetti Associati, Green Vision, in <<The Plan>>, (2010), n°. 045. A. Zoppini, Oval, in <<The Plan>>, (2006), n°. 016.

V. Zagone, Smart City: lo sviluppo sostenibile nell'area urbana, Tesi di laurea discussa alla Facoltà di Architettura, Università degli Studi di Palermo, A.A. 2011. (documento on line) M. Annunziato et al., City 2.0. Il futuro delle città, Festival dell’Energia (maggio 2012), http://www.festivaldellenergia.it/ebook/smart_city.pdf


BIBLIOGRAFIA-SITOGRAFIA

VALENCIA

SITOGRAFIA

www.torinosmartcity.it

smartinnovation.forumpa.it/

www.comune.torino.it

www.to.camcom.it/startitup

www.torinocreativa.com

www.assaeroporti.it/

www.provincia.torino.gov.it

www.archiportale.com/

www.unito.it

mapreporter.navteq.com/

www.polito.it

www.energia.provincia.tn.it/

www.aeroportoditorino.it

www.cgilpiemonte.it/

www.istat.it

www.saluggia.enea.it/

www.to-design.org

www.to.archiworld.it/

www.urbanpromo.it

www.pdpiemonte.it/

www.tuttitalia.it

www.regione.piemonte.it/

it.wikipedia.org

www.noae-greencities.eu/

www.sostenibile.com

www.coeweb.istat.it

www.certet.unibocconi.it

www.torinowireless.it

www.lastampa.it

www.lecittavisibili.eu

www.greenews.info

www.edisu.piemonte.it



Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.