Il Cromo e il suo utilizzo come rivestimento

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Durezza e resistenza all’usura Il cromo è un materiale estremamente duro (850-1150 HV) e la sua durezza dipende molto dalle condizioni di deposizione. La resistenza ad usura è molto buona e dipende, oltre che dalla struttura del cromo, anche dalle condizioni del substrato.

Coefficiente di attrito Il cromo ha un coefficiente di attrito molto basso: il suo coefficiente di attrito statico è il più basso fra tutti i metalli. Purtroppo la bassa bagnabilità del cromo impedisce la formazione di un film coerente di lubrificante (nel caso venga applicato) durante i fenomeni di strisciamento. Confrontiamo i valori di coefficienti di attrito statico (forza necessaria per iniziare il movimento tra due materiali accoppiati) e di attrito dinamico (forza necessaria a mantenere in movimento due materiali accoppiati). Materiali accoppiati Cromo depositato su acciaio contro sé stesso Cromo depositato su acciaio contro acciaio Acciaio su acciaio

Attrito statico

Attrito dinamico

0,14 0,15 0,30

0,12 0,13 0,20

Tabella 3 – Coefficienti di attrito statico e dinamico

In questo caso il rivestimento di cromo è più efficace di un rivestimento ceramico: infatti i ceramici possono arrivare fino a 2000 HV, ma hanno un coefficiente di attrito contro acciaio maggiore (circa 0,30) e possono abradere l’acciaio che è più tenero (circa 700-800 HV).

Resistenza alla corrosione E’ risaputo che il cromo resiste molto bene alla corrosione atmosferica, grazie alla formazione di un sottile strato di ossido protettivo. Questo strato di ossido è un efficace barriera anche contro altre influenze chimiche e ciò rende il cromo un metallo estremamente inerte. L’acido che più facilmente riesce ad aggredire il cromo è quello cloridrico (HCl), seguito da quello solforico (H2SO4) e da quello nitrico (HNO3). Il cromo però protegge solo per effetto barriera: è quindi importante notare che la maggior parte degli attacchi chimici si originano nelle cricche presenti nella struttura, quindi bisogna controllare i difetti presenti nei depositi oppure inserire un substrato protettivo di nichel (come visto in precedenza). La bassa bagnabilità del cromo aiuta la resistenza alla corrosione perché impedisce all’elettrolita di penetrare nelle cricche più piccole.


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Il Cromo e il suo utilizzo come rivestimento by Ing. Stefano Zanol - Issuu