Stadium n. 7-8/2006

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' CENTRO SPORTIVO ITALIANO

jfflll III

Il magazine di chi ama lo sport pulito Fondato nel 1906 ■ Nuova serie Anno 1 - N. 7/8 - Luglio/Agosto 2006 ■ 2,00 euro RI. SPA ■ SAP. - DI. 353/2003 ■ L. 27/02/04 N. 46 - a.l c.1 DCB/CN

•GP di Nuoto, Judo, Karaté •Le finali Under 13 •Danone Nations Cup •Nuovi corsi di formazione

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GINNASTICA

ATLETICA

SPORT DI SQUADRA

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I NUMERI DELLO SPORT DATI CSI IN CONTROTENDENZA: IN AUMENTO I RAGAZZI ISCRITTI Società come famiglie, allenatori come maestri tra le ragioni del successo dell'associazione


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Calcio, subito la riforma dei club

n

■ uando questo numero di Stadium arriw^verà ai lettori i processi sportivi di Calciopoli saranno in pieno svolgimento. Confesso che non mi interessa tanto come andrà a finire per gli imputati, quanto stare a vedere cosa succederà dopo, in che modo si cercherà di rimettere in piedi il traballante mondo del pallone. Per ora, nella corsa ad ingrossare le fila di innocentisti e colpevolisti, latita del tutto il dibattito su come ricostruire la più importante delle nostre Federazioni sportive. Certo, a tale faccenda dovrà badare il commissario Guido Rossi, ma non credo fac­ cia bene al calcio e allo sport una riforma tutta gestita e calata dall'esterno, come se nello sport e nel calcio mancassero le persone oneste e capaci. Chiedere un dibattito largo, che produca un progetto di riforma condiviso e sistemico, ha un valore che oltrepassa le vicende dello scan­ dalo. Si dimentica che a passarsela male non c'è soltanto una parte "deviata" e minoritaria del calcio spettacolo. Nelle peste ci sono doz­ zine di società del semiprofessionismo e del dilettantismo, alle prese con crisi finanziarie, organizzative e strutturali che spesso le costringono a chiudere i battenti. A mio avvi­ so la loro è soprattutto crisi di identità. Nate per rappresentare nel calcio un paese o una cittadina, portandone il nome e i colori, si

sono snaturate inseguendo un modello di sport professionistico che, se è fallimentare per i grandi club metropolitani con centinaia di migliaia di "tifosi clienti", lo è ancora di più per chi ha ridotte dimensioni. In altre parole, serve un progetto strategico per restituire verve e prospettive al calcio di paese, anzitutto ricostruendo il suo legame col territorio e la comunità locale. Si potreb­ be cominciare a farlo dando vita a Fondazioni largamente partecipate, alle quali consegna­ re le chiavi della proprietà e della gestione dei club. Sarebbe lo status giuridico più appro­ priato per conferire a quei club scopi di utili­ tà sociale, spingendoli a lavorare anche per promuovere lo sport giovanile, per favorire l'identità del territorio, per accelerare proces­ si di integrazione di minoranze e per tante altre cose di primario interesse. Trasfor­ mandole da SpA in Fondazioni, le piccole società che ora producono - e male - solo calcio, potrebbero diventare organizzazioni socialmente utili, a prova di fallimento etico, economico e sportivo. Se non si tenta qualco­ sa del genere, Calciopoli rischia di essere la foglia di fico dietro alla quale continuare a coprire i fallimenti più veri e diffusi del nostro movimento calcistico.

Edio Costantini

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The ADVENTURE

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EDITORIALE

Gianni Visnadi Direttore di Stadium

Arrivederci a settembre con un calcio più pulito e per tutti oveva essere l'estate del Mondia­

D

se ci riusciranno, se cercheranno di impe­

tica, col diesel Brugnet-

dirglielo e come. C'è voglia di pulizia e di

ti e il nuovo grillo An­

l'olimpiade, è diventata l'estate facce dello nuove, di giustizia, che non signifi­ ca (per lo meno non deve) giustizialismo. Scandalo: una storiacela che ha travolto

drew Howe, atteso dal-

tutto e tanti. Un punto di partenza per

Di certo, i processi sportivi lasceranno

sacrazione. E poi Ivan

l'approdo, si spera, a un calcio più pulito

molti scontenti. E la minaccia di nuove ap­

Basso, che cerca sulle Alpi e i Pirenei fran­

e più umano. In queste settimane, mentre si susseguo­

pendici ai tribunali ordinari nel tentativo

cesi le stesse imprese del suo magico

di ribaltare verdetti che invece dovrebbe­

maggio in rosa. E la cestista Laura Macchi,

no i colpi di scena e ogni sorpresa resta in

ro essere solo sportivi.

la ginnasta Francesca Benolli, giovanissi­

agguato, accusa e difesa stanno produ­

In questo clima surriscaldato, in cui lo

ma e bravissima, capace di rialzarsi da un

cendo il massimo sforzo per dimostrare le

sport in quanto tale è (era) stato confina­

infortunio tremendo.

rispettive tesi, a volte indimostrabili. I nuo­

to ai margini dagl'interessi economici di

Anche stavolta, il nuovo Stadium, un pro­

vi giudici dello sport (su quelli vecchi gra­

pochi, il nuovo Stadium vira al traguardo

getto partito a inizio anno che ha subito

vava il sospetto di non essere proprio im­

delle vacanze presentando ai suoi lettori

raccolto entusiastici consensi anche oltre

parziali) a tappe forzate cercano di arriva­

alcuni dei protagonisti che infiammeran­

i confini dell'associazione (grazie!), è tut­

re alle due sentenze (primo e secondo

no l'estate nelle rispettive arene agonisti­

to da leggere, divorare, commentare. Ar­

grado) in tempo utile perché l'Italia possa

che: i campioni del nuoto, con lo squalo

rivederci a settembre con un calcio ripuli­

essere rappresentata nelle prossime Cop­

Magnini raccontato come sempre faccia­

to, tante medaglie azzurre e nuove storie

pe europee e perché il campionato co­

mo nel privato, alla scoperta dei suoi va­

da raccontare. Buone vacanze a tutti.

minci come previsto a fine agosto. Chissà

lori non solo sportivi; le speranze dell'atle­

le di calcio, una festa come solo

-.lYlIlllllE Mensile del Centro Sportivo Italiano www.stadiumcsi.it

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Pastonesi, Fabio Pizzul, Marcello Sala,

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Roto Alba

Hanno collaborato a questo numero: Felice Alborghetti, Carlo Annese, Mauro

Berruto, Davide Bucco, Massimo Carboni, Massimiliano Castellani,

,

Gianni Visnadi

EDITING SportWide Ag

EDITORE St Pauls International

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Gianni Visnadi

Dalla Torre, Andrea De Pascalis, Andrea

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direttore@stadiumcsi.it

Mandorlini, Marco Manzotti, Erika

L'abbonamento può decorrere da qualsiasi mese dell'an­

Iscrizione al ROC numero 1972

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8 DBATTITO

22 GP Nuoto:

I numeri dello sport: Perché il CSI rimane vincente

Roma capitale anche in piscina

di Andrea De Pascalis e Fabio Pizzul

14 PRIMO PURO Magnini: Vinco tutto ma sogno l'olimpiade di Riccardo Signori

di Beatrice Vergari

24

Basso: Un ragazzo normale che fa cose speciali di Marco Pastonesi

29 Tour de France: L'eredità di Armstrong di Marco Pastonesi

Europei a Budapest: Un'estate da nuotare nell'oro

30 GP Judo e Karaté: Lombardia padrona delle arti marziali

di Riccardo Signori

di Felice Alborghetti

32

Brugnetti: Il tesoro nel cassetto di LucaTommasini

44 Morandotti: L'ultima schiacciata è in libreria di Massimiliano Castellani

37 Europei a Goteborg La sfida di Howe sulla pedana di Fiona

54 Benolli: La reginetta riprende a volare

di Riccardo Signori

di Luca Annese

39

Avon Running: Paola Saluzzi per il Tour in rosa

58 Lignano: Luglio, gli scudetti degli sport di squadra

di Danilo Vico

61 71 91 96 98 ?»

40 Macchi: Chicca ha conquistato l'America di Davide Bucco

di Marcello Sala


DIBATTITO

Approfondiamo l'indagine Istat per il Coni

Giovani e pratica sportiva: dati CSI in controtendenza, in aumento i ragazzi iscritti Nello scorso numero di Stadium abbiamo analizzato a fondo la ricerca statistica elaborata dall'istituto per conto del Coni. Luci e ombre in particolare per i numeri riguardanti bambini e giovani. Dal confronto con i dati reali del CSI si evidenzia invece che l'associazione ha lo zoccolo duro proprio tra gli adolescenti. Il dibattito è aperto

OBATino

Lira e ombre nell'indagine Istat per il Coni

I numeri dello sport, in aumento i praticanti, in calo i più giovani Presentato un ritratto aggiornato al 2005 della pratica motoria e sportiva in Italia dal quale emergono dati contrastanti: la domanda ha ripreso a crescere tra adulti e anziani ma non tra i ragazzi di Andrea De Pascalis Interviste di Fabio Pizzul

di Andrea De Pascalis

" £2*?, sp?niva continuati: circa 11 aironi e soOm.la (20,9%)

circa 2? «ÌK?7^^^^^

«sta

5JV Mn> A ovate dorvànde <! Con. K>

" o'n^':^ur“ mh*“ ««•

«mp» bb.ro

orca 23 milioni (40,6%)

nri ìA.-« uvnwnaa sport. * 2005 , praounu conttntMt« era

W^er ora è un segnale flebile, ma fli nella cabina di regia dello sport

lescenti è addirittura sce­

italiano è stato sufficiente per fare ac-

mata. Per essere più preci-

cendere la spia dello stato d'allerta. A

si: nella fascia 6-10 anni la

preoccupare il Coni, che di

percentuale

praticanti

tare, in tutte le fasce di età, come dimo­

questo stiamo parlando, è un

continuativi è rimasta sostan­

stra nello stesso grafico il parallelo tra i

grafico coloratissimo - "An­

Lìstat dà

dei

zialmente immutata; nella fa­

dati del 1997 e quelli del 2003-2005. Il

damento percentuale della

un quadro

scia 11-14 è diminuita di qual­

timore vero, dunque, è che l'onda lun­

pratica sportiva continuativa

nuovo rispetto

che punto; nella fascia 15-17

ga dell'espansione della pratica sportiva

di bambini e giovani" - che trae origine dalle più recenti

indagini multiscopo dell'lstat.

al passato

Basta un colpo d'occhio per

8

to il passo, e tra i preado­

è di nuovo bloccata, per ri­

abbia raggiunto il punto massimo, e ora

prendere a crescere dopo i 18

si stia assistendo ai primi segni di reflus­

anni. Molto rumore per nulla,

so. Quanto è giusta questa interpreta­

si potrebbe pensare. Ma così

zione?

capire qual è il problema: dal confronto

non è, perché quella fotografata dal-

L'Istat, si sa, lavora sulle rilevazioni sta­

dei dati del 2003 e del 2005 si evince

l'Istat è una situazione del tutto nuova,

tistiche, le quali hanno le approssima­

che nel biennio in questione l'attività

a fronte di decenni in cui il numero dei

zioni che tutti conosciamo, cosicché i

sportiva di bambini e giovani ha segna­

praticanti non ha fatto altro che aumen­

numeri segnalati dall'istituto andrebbe-

rumili


60

50

40

30

20

10

0

à»7

da

Meglio l'associazione Sopra, il raffronto dei tesserati CSI negli ultimi due bienni, divisi per fasce di età (valori assoluti). A fianco, l'andamento della pratica sportiva continuativa di bambini e giovani secondo l'indagine statistica Coni-lstat (percentuali per fasce d'età)

2003

1997

■ 2005

Fonte: Indagini Multiscopo annuali Istat.

sto del sistema sportivo. E sembra esse­

ro confrontati con quelli reali dei tesse­

li del CSI. Vediamo allora cosa dicono se

rati dell'associazionismo sportivo, cioè

li mettiamo in parallelo con quelli del-

re questa fascia lo zoccolo duro dello

delle Federazioni e degli Enti di promo­

l'Istat.

sport giovanile CSI, poiché nel periodo

zione. L'Istat, infatti, fotografa l'univer­

Nella stagione 2002-2003 il quadro del

d'età dei 16-20 anni anche nel CSI, co­

so globale della società italiana, che

tesseramento giovanile atleti del CSI per

me nel resto del sistema sportivo italia­

comprende in sé anche quanti pratica­

fasce

risultato:

no, vi è un sensibile decremento degli

no con continuità lo sport fai da te e lo

140.200 tesserati nella fascia 0-10 anni;

atleti tesserati. Ma qui entra l'altro ele­

di

età

dava

questo

sport fitness. La domanda vera, allora,

153.648 nella fascia 11-15; 92.905 nella

mento rilevante: mentre nella pratica

è: come se la passa lo sport giovanile

fascia 16-20; 190.469 nella fascia 21 -30.

sportiva nazionale dalla fascia 11 -14 an­

dell'associazionismo tradizionale?

Due anni dopo, stagione 2004-2005, il

ni in poi, fino agli ultra ventenni, la per­

I numeri dell'attività giovanile di Federa­

quadro diventava:

centuale di praticanti non fa altro che

zioni ed Enti tra 2003 e 2005 non sono

nella

ancora disponibili, mentre lo sono quel­

155.841

141.547 tesserati

0-10

fascia

92.994 nella fascia 16-20;

186.268

nella fascia 21-30. Ovvero: sostanziale

stabilità nella fascia con meno di 10 an­

ni,

leggero

scendere,

anni;

nella fascia 11-15;

I dati CSI e Istat sono differenti nella fascia 11-15 anni

incre­

nel CSI dopo la

flessione dei 16-20 si segnala un rilevante incremento nella

fascia 21-30 anni, che rag­ giunge quasi i livelli numerici

della fascia 11-15 anni. Ed è un fenomeno davvero macro­ scopico, visto nei dati Istat

dopo i 20 anni si perde per

mento in quella 11-15 anni,

strada quasi il 40% dei ragazzi pratican­

di nuovo stabilità nella fascia

ti di 11-14 anni, mentre nel CSI le due

successiva, dei 16-20 anni.

fasce fanno registrare un sostanziale

I dati del CSI si differenziano

"pareggio". Le ragioni di tali controten­

da quelli dell'lstat proprio per

denze sono da analizzare meglio, sem­

la fascia che preoccupa il Co­

bra comunque possibile affermare, ad

ni, quella degli 11-15 anni,

una prima valutazione, che le proposte

dove la pratica complessiva

del CSI per gli adolescenti risultano più

nella società italiana è in fles­

gradite di altre offerte del "mercato"

sione, mentre nell'associazio­

sportivo, mentre per gli ultraventenni

ne è ancora in crescita, cioè in

molto è dovuto all'attività amatoriale

controtendenza rispetto al re­

dell'associazione.

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DIBATTITO

I SEGRETI DEL SUCCESSO DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO

Società come famiglie allenatori come maestri Quando un ragazzo capisce che non diventerà un campione ha la tentazione di smettere: ciò non accade se intorno a sé ha i compagni di scuola e gli amici del tempo libero. L'importanza degli istruttori su cui l'associazione crede e investe di Fabio Pizzul

no solo quelle che raggiungono grandi

agazzi e giovani vogliono fare sport,

le sconfitte. In un'associazione come il

ma sono molto esigenti e non si ac­

CSI, pur con tutte le difficoltà e le inne­

risultati agonistici, sono piuttosto quelle

contentano dell'eccellenza tecnica.

gabili fatiche, la figura dell'allenatore

che possono contare su un gruppo di al­

R

I numeri ci dicono che il CSI tiene botta

può contare su un tirocinio

lenatori e dirigenti realmente

proprio laddove le Federazioni faticano di

formativo tale da garantire che

capaci di creare il clima giusto

più, nella fascia 11-14 e dopo i 20 anni.

non sia solo il dato tecnico a

Senza scomodare grandi riflessioni di ca­

guidare rapporti con gli atleti.

rattere etico, su cui spenderemo qualche

Quando diventa una sorta di

riga più avanti, i numeri ci dicono come

fratello maggiore, anche se

lo sport abbinato a un contesto familia­

non ha le doti e la visione di un

re, fatto di compagni di scuola, amici con

tecnico da serie A, l'allenatore

Le grandi società sono

quelle che hanno gli

allenatori

migliori

all'interno delle diverse squa­

dre loro affidate. Un altro aspetto che non pos­ siamo sottovalutare è il coin­

volgimento dei genitori che nell'associazionismo sportivo

diventano parte di un cammi­

cui ci si vede anche dopo gli allenamen­

è capace di indurre nei ragazzi

ti e allenatori che accompagnano i ragaz­

la voglia di stare assieme, in­

zi anche oltre il dato agonistico risulta es­

grediente fondamentale per qualunque

sere vincente in età altrimenti critiche.

decisione a favore dello sport. Nel CSI

gno per una sana attività fisica e la pre­

come altrove, le grandi società non so­

occupazione per l'inserimento di tutti gli

Un ragazzino che si accorge di non esse­

no comune che vede (o do­

vrebbe vedere) al centro di tutto l'impe­

re un campione e che ha la tentazione di

appendere le scarpette al chiodo, se ha la certezza di poter giocare in una squa­

dra formata da amici con i quali condivi­ de la scuola o il resto del tempo libero, il più delle volte ci ripensa e continua a

praticare sport. In caso contrario, le pri­

me difficoltà scolastiche, la consapevo­ lezza che gli altri sono più bravi e l'ine­

vitabile selezione sulla base delle abilità

tecniche fanno sì che i piccoli atleti ab­

bandonino anzitempo la loro avventura sportiva. Da non sottovalutare anche il ruolo de­

gli allenatori, che per ragazzini di 11-14

anni possono diventare un punto di rife­ rimento importante, purché abbiano il

coraggio di mettersi in gioco e lavorino

per costruire un rapporto che non si con­ cluda alle strategie di gara o alle urla per

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I


DIBATTITO

atleti in un gruppo in grado di offrire

studiare e guidare i comportamenti, i

aprire il capitolo dello sport di vertice,

positive occasioni di svago e crescita.

mezzi e i fini da raggiungere. Anche

ci basti ricordare come l'etica dello

Se a tutto questo aggiungiamo anche il

l'etica potrebbe avere un ruolo nella

sport si misura nei piccoli comporta­

dato tecnico, che non va mai trascurato

spiegazione del fenomeno dell'abban­

menti quotidiani di chi pratica, organiz­

o sottovalutato, capiamo quali possono

dono della pratica sportiva da parte dei

za e promuove lo sport. A tutto questo

essere le carte in mano al CSI per far sì

giovanissimi. Se un ragazzino

che i preadolescenti non smettano di fa­

si rende conto che il suo im­

re sport. Se il confronto fosse basato

pegno è apprezzato solo se

esclusivamente sulle strutture, sulle ri­

produce risultati brillanti, se

sorse e sui risultati, l'apparato federale

la vittoria giustifica il ricorso a

chi si

cui noi adulti spesso ci na­

dovrebbe marciare spedito e senza in­

pratiche poco leali, se il com­

portamento degli adulti che

comporta bene eticamente

scondiamo.

toppi, così non è, anche secondo il sem­

i più giovani sono particolar­

I giovani

ammirano

mente sensibili non essendo

ancora abituati al pragmati­ smo e alla concretezza dietro

Forse non sono questi i moti­ vi attraverso cui spiegare la

plice dato numerico. Di questo va dato

gli stanno attorno non ri­

atto e merito a tutti coloro che sosten­

sponde ai criteri della lealtà e

gono il cammino del CSI sul territorio.

del rispetto nei confronti de­

Parlavamo prima anche di etica, ovvero

gli altri, è estremamente probabile che

mente sono buone ragioni per ribadire

di tutto ciò che ha a che fare con il com­

il nostro piccolo atleta rivolga altrove il

che il nostro sport ha bisogno dell'asso­

portamento dell'uomo e che tenta di

suo impegno e la sua passione. Senza

ciazionismo sportivo.

tenuta del CSI nel confronto

con i numeri federali, sicura­

R


•-ÄK-

Lo squalo azzurro, campione d'Europa e del mondo, non si pone limiti: «Questa potrebbe essere una stagione di passaggio:

è•r Pechino 2008» ' ' “i. di Riccardo Signori

Fotoservizio di Gianni Buzzi



:Mi fa piacere he all'estero tarlino di me, urne noi parliamo li Thorpe i Phelps» etto in breve è Filo.

D

Da allora "Filo" fila davvero, non si è fer­

Autenticazione

uno

F H

status?

No,

solo

di

mato più e ora eccolo squalo azzurro che

un

più azzurro non si può. Un'estate fa,

profetico.

campione del mondo in vasca lunga, poi

"Filo" è Filippo Magnini, due anni fa era un tipo simpatico, un

campione d'Europa dei 100 e 200 stile

soprannome quasi

libero in vasca corta, infine in aprile, a

calciatore mancato, un nuotato­ re a caccia d'identità, il simbolo

corta sulle due distanze. La vasca corta

|

della solita Italia che fa sport: arri-

sta un po' come il calcetto al calcio,

F

vi a 16 anni e ti chiedi se vale la

l'atletica indoor a quella estiva. Ma per

pena continuare. Conta di più lo

vincere contano sempre talento e bravu­

p li

Shangai,

argento

mondiale

in vasca

sport o lo studio? Lui ha continuato,

ra.

anzi ha ripreso il cammino, e proprio

nieri dicono: «Magnini è il migliore».

due anni fa la piscina di Madrid gli

È proprio vero Magnini?

ha dato la risposta che contava: cam­

pione d'Europa dei 100 stile libero.

▼LO SQUALO E LA FARFALLA

«Ho

E quella c'è: oro puro. I tecnici stra­

letto.

Hanno detto che ho più

talento, anche se a Shangai non ero al

Segat, ventitreenne veneta di stanza a Breda di Piave, 168 centimetri per 51 kg , un bel numero di

titoli italiani nel pedigrée e l'ultima medaglia, l'ar­ gento nel 200 farfalla ai Mondiali di Shangai, che

Magnini e Francesca Segat sono fidanzati da un paio d'anni: coppia d'oro e d'argento in acqua e fuori. Lei ha ritrovato la forma fisica e i risultati, dopo un periodo in cui le cose in vasca non le andavano benissimo. Sempre mantenendo saldo il suo legame con Filippo

torna a far luccicare l'amore per il nuoto.

Lei e Filippo sono insieme da un paio d'anni: a lui

l'amore ha fatto benissimo, lei comincia ora a pro­ varne i benefici effetti in piscina. Agli Europei di

Madrid eppoi all'olimpiade di Atene (12° posto), la Segat stava male. Racconta: «Ero sempre debo­

le». Prima degli Europei, le avevano scoperto una forma di mononudeosi: debilitazione e cattivi risul­ tati sono stati tutt'uno.

Invece con Filippo le cose si sono messe subito

bene. Visto dagli avversari sappiamo com'è. Ma

L

o squalo e la farfalla: accoppiamento inedito,

visto dalla fidanzata? Sempre un campione del

ma nel nuoto funziona. Lui e lei oggi sono una

mondo. «Fantastico», sintetizza Francesca. «Si sta

coppia da scintille, anche in acqua. Filippo Magnini bene insieme, è un ottimo ragazzo, ci aiutiamo a

fa venire mal di testa agli avversari e ha fatto gira­ re la testa anche a Francesca, che di cognome fa

vicenda. Dal punto di vista natatorio, ha una testa che gli permette di andare oltre. È un testardo: un


cento per cento. E mi fa piacere che

di nuoto, si parla di me. Oh! Certo che

all'estero parlino di me, come noi parlia­

è cambiato. Eccome. Per ora in meglio».

mo di Thorpe e Phelps».

Nonostante le difficoltà ad allenarsi. È così difficile nuotare nelle le pisci­

È passato un anno dal Mondiale, siamo alla vigilia degli europei di Budapest: un ciclo si chiude. E, forse, nel giro di due anni qualcosa è cambiato...

ne romane? «Non voglio drammatizzare.

Però c'è

disagio: ti alleni con chi fa tuffi, tra un corso e l'altro per bambini, adulti e

«Certo, prima di Madrid ero uno che poteva fare bene. Adesso sono il nume­

ro 1

Stelle

del nuoto italiano. C'è stato un

salto di qualità e tante responsabilità in più: davanti ai giovani che mi guardano.

Ogni parola ha un altro peso. Poi, d'ac­ cordo, ci sono gli sponsor, gli inviti, un

altro modo di essere famoso. Se si parla

pregio e anche un difetto. Nel nuoto sei un solita­

Sopra, tre campionissimi del nuovo contemporaneo. Da sinistra, l'americano Michael Phels, l'australiano lan Thorpe e l'azzurro Magnini, in trionfo dopo I 100 si di Montreal 2005

quando nuotiamo pensiamo all'allenamento, a

rio e quando sei forte di testa, sei già a metà del

conquistare buoni risultati. Ci troviamo la sera,

lavoro. Ma quando siamo insieme, ogni tanto la

parliamo del nostro lavoro. Poi pensiamo al

testardaggine è eccessiva». Gare e ritiri, allena­

tempo libero», conclude Francesca. E l'uno sof­

menti e trasferte, occhiate sfuggenti e qualche

fre per l'altra.«A Montreal, quando ha vinto il

volta più dolci, la vita di due fidanzati d'acqua, più

mondiale, avevo le lacrime agli occhi. Lui è

o meno, è questa. «Nei momenti difficili, stare

stato felice a Shangai, quando mi ha visto con

insieme aiuta», dice lei. «Prima di tutto pensiamo

l'argento al collo: ha creduto in me, nonostante

a nuotare e alle gare», sottolinea lui. «Certo,

i miei ultimi anni non siano stati facili». Ma Francesca è sempre stata una grintosa, una che non aveva tempo per il rossetto, dovendo nuotare 14 chilometri al giorno. Una

farfalla che spera di volare alto anche agli

Europei. «Vorrei un bel risultato nei 200 delfi­ no». Il nuoto in rosa di questa Italia non se la passa male: lei, la Filippi, la Pellegrini. Tre

punte e una squadra. «Abbiamo tante possibi­ lità di medaglie, siamo una squadra unita e

quando l'ambiente è buono... ». Non vincono

solo i fidanzati.

LA GIORATATIPO DEL CAMPIONE Una gara di 100 metri stile libero dura meno di 50 secondi e si gioca sui centesimi, talvolta sui millesimi. La differenza la fanno la costanza negli allenamenti e la cura dei dettagli. Ecco la giornata tipo di Filippo: sveglia alle 7, alle­ namento in piscina (6-7 km di nuoto) dalle 8.30 alle 11; pranzo alle 13; un'ora di sonno dalle 14 alle 15; allenamento in piscina (67 km di nuoto) dalle 16 alle 18.30; lavoro in palestra dalle 19 alle 20 e cena alle 21.


em patia.com

Corano piccole e grandi speranze

Vogliamo e:

dei giovani e deilo sp< ostante, le iniziative < va del territorio. Spon< ica allo sport ed ai s Itati sempre più ^saltar

giioco di scjuadr

Marche


«Ci penso al record del mondo. Anzi vorrei arrivare ai Giochi di Pechino non il record in tasca» masters. Devi sbrigarti. Non puoi sgarra­

«Campione del mondo che difende il

re di un minuto».

titolo europeo.

È stato un problema per la prepara­ zione agli Europei?

molto di più di un campionato europeo,

«Chi lo sa? Magari vinci quando ti trovi

lificata a cominciare dal croato

nel disagio e perdi quando tutto va per

gala. Però dico sempre: meglio secon­

il meglio».

do dietro i forti che primo fra i signor

Il et Castagnetti dice che Magnini è un cavallo di razza e sa fare la diffe­ renza. Dov'è il segreto?

nessuno».

In realtà questi sono

quasi un mondiale, c'è tanta gente qua­

Dra­

in moto qualcosa nella testa che fa

In vasca corta, Magnini è anche recordman europeo. Per esserlo in vasca lunga, dovrà battere il primato mondiale di Van den Hoogenband, l'unico al mondo ad aver nuotato

aumentare le mie prestazioni. E' il punto

sotto i 48".

«In realtà la differenza la faccio proprio

in gara: mi si accende qualcosa. Si mette

di forza che distingue il buon atleta da

«Ci penso al record del mondo. Anzi

un vincente. Dicono che io abbia qualità

vorrei arrivare ai Giochi di Pechino con il

fisiche, leggerezza in acqua, una battuta

record in tasca. Fosse per me, lo farei

di gambe che al mondo nessuno ha.

subito. Però devo gestire bene il futuro:

Ecco i segreti».

i due anni passati sono stati pesanti. Ma

Agli Europei arriverà da campione d'Europa e del mondo...

i

Nome: Filippo Magnini Nato a: Pesaro II: 2 febbraio 1982 Altezza: 186cm Peso: 75 kg Residenza attuale Roma Titolo di studio: Geometra Specialità: stile libero Gara preferita: 100 mt. stile libero Prima società: Vis Auro Nuoto Società attuale: Larus Nuoto Allenatore: Claudio Rossetto Primati europei: 100 si in 46"52

prossimi

tre

saranno

massacranti:

prima i mondiali in Australia, poi l'Olim-

(2005); 100 misti in 53 "58 (2005);

4x50 mista 1'35"77 (2005)

Palmares: Argento nei 100 si agli Europei 2003 (25 m); Oro nei 100 si,

nella 4x100 si e nella 4x200 si agli

Europei 2004; Bronzo nei 200 si agli Europei 2004; Bronzo nella 4x200 si

alle Olimpiadi 2004; Oro nei 200 si e

argento nei 100 si agli Europei 2004 (25 m); Argento nei 100 si ai Mediterranei 2005; Oro nei 100 si ai Mondiali 2005; Oro nella 100 si e

nella 200 si agli Europei 2005 (25

(2005, 25 m)

m); Oro nella 4x100 e 4x200 si,

Primati italiani (50 m): 100 si in

Argento nei 100 e 200 si Mondiali

48" 12 (2005); 4x100 si in 3'15"66

2006 (25 m)

(2004)

Hobby: cinema, musica, lettura Altri sport praticati: sci, pallavolo Colore preferito: giallo

Primati italiani (25 m): 100 si in 46"52 (2005); 200 si in 1'42"89

Divertimento Come molti sportivi, anche Magnini ama le motociclette e ammira i motociclisti. Valentino Rossi è il suo idolo. «Se ha deciso di restare in MotoGP significa che si diverte ancora»

ShTiinTii?

19


piade di Pechino, infine i mondiali in

per metterla in vendita. Per me è una

Italia. Questa potrebbe essere una

sta­

gioia; significa aver fatto centro non

gione di passaggio: vado agli europei

solo tra i nuotatori, ma tra bambini e

per vincere e non penso ad altro».

praticanti casuali».

E intorno un mondo che gira: tra sponsor e altre trovate. La cuffia d'oro ha funzionato?

Finita qui?

«È piaciuta: ne produrranno mille pezzi

«No, dopo gli Europei ci inventiamo qualcosa. Qualche gioco alla Valentino

Rossi.

Qualcosa

di

stravagante.

Ma

prima aspetto di vincere la medaglia».

Lo squalo nella Rete La popolarità di Filippo Magnini si misura anche on line. Il campione azzurro si sdop­ pia tra clic ufficiali e clic dei fan, ma in que­ sto caso la sfida finisce pari. Come è giusto attendersi, i tifosi sono più colorati (carine le interviste ai genitori e agli amici di Filippo, dove si scopre una pericolosa ten­ denza del campione a bruciare le cucine...) e hanno anche un appendice divertente nel forum su Yahoo, mentre il sito istituzionale è graficamente più accattivante, ben aggiornato sulle attività di Magnini fuori e dentro l'acqua, completo nelle parti tecni­ che e statistiche. A pag. 82 Speciale Nuoto nella rubrica Websport

Valentino è sempre un suo punto di riferimento: cosa pensa della deci­ sione di rimanere in moto e rinuncia­ re alla F1? «Non so, uno che ha vinto sette volte il

mondiale...Se si stava annoiando, pote­ va cambiare. Ma con le moto può fare

andare contro».

meglio. Avrà deciso così perché si diver­

te ancora».

Eppure calcio e calciatori sono sem­ pre in copertina.

Se lei si annoiasse del nuoto, cam­ bierebbe sport?

se non è giusto. Noi più di vincere, cosa

«Quanto avrebbe preso Valentino dalla

possiamo fare?

milioni

euro?

Per andare

in

prima

pagina, ad un giocatore basta un colpo

annetto potrei cambiare sport, eppoi

di testa. Noi dobbiamo vincere un mon­

ricominciare col nuoto...».

diale. Pazienza, io vinco per me stesso».

Lei è un calciatore mancato, cosa pensa dello scandalo del calcio?

E se le proponessero un reality, come è capitato a Montano?

di

«Un bel modo per allontanare. C'erano

«Lo farei. Non so quale, perché sono un

sospetti su certe cose,

nuotatore e devo allenarmi tutto l'anno

ma tra sospetto e cer­

senza pause. Magari l'isola dei famosi,

tezza è un'altra storia.

visto che c'è l'acqua e si può nuotare».

Tutto quel marciume...

Il sogno nel cassetto?

Non è più uno sport.

«L'Olimpiade.

Dovrebbero rendersene

quasi

conto anche i calciatori,

Mondiale vale Un'Olimpiade. Ma l'oro

loro

lavoro.

Devono

esser loro, per primi, ad

^rlilllliiK

«Solita storia. Ormai lo sappiamo, anche

Per un

Ferrari? 40

soprattutto se amano il

20

Se me lo imponessero, farei in reality. Magari /isola dei famosi isto che c è lacqua i si può nuotare»

tutti.

Gli altri

È

vero

li ho realizzati che

vincere

il

dei Giochi ha più fascino. E, una volta

smesso col nuoto, mi piacerebbe entra­

re nello spettacolo».


PRIMO PIANO

A Budapest per tuffarci nell'oro Dopo i trionfi del Mondiale in vasca corta, gli azzurri provano a ripetersi nell'Europeo. Magnini è l'uomo di punta, ma attenzione alle ragazze, alle staffette e a Tania Cagnotto di Riccardo Signori arà un tuffo dove l'acqua è più azzurra? L'Europeo di Budapest (26 luglio-6 agosto) promette una bella risposta. L'Italia del nuoto è diventata una compagnia acchiap­ pa medaglie. Lo ha confermato anche nell'ultimo Mondiale in vasca corta di Shangaì (12 medaglie: Magnini e tre ragazze a tirare il gruppo). C'è la speranza che gli azzurri facciano bottino come a Madrid due anni fa. Si parla di nuoto, ma pensiamo anche ai

S

tuffi di Tania Cagnotto, pronta spolverare il pedigrée, e al nuoto di fondo in cui i nostri atleti non fanno mai mancare squil­ li di tromba e belle sorprese. Saranno Europei ad alto contenuto, certe gare val­ gono un mondiale, soprattutto nel nuoto in vasca. Non ci saranno statunitensi e australiani, ma gli azzurri dovranno sca­ valcare qualche montagna per ottenere risultati. Filippo Magnini è l'uomo di punta della velocità, le staffette (4x100 e 4x200) tenteranno di far storia. L'indomabile Max Rosolino se la vedrà nei Cacciatori di medaglie 200 e nei 400: da una parte troverà gli Alessia Filippi, seconda al Mondiale inglesi Davenport e Burnett oltre a Magnini, in vasca corta di Shanghai. In alto, Tania dall'altra l'inaffondabile russo Prilukov e il romeno Coman. Laszlo Cseh, il fantastico Cagnotto. A fianco, Massimiliano Rosolino ungherese campione dei 400 misti, sarà ancora uno degli uomini copertina, Luca Marin cercherà di strappargli quella medaglia d'oro che insegue con grande determi­ nazione. Peter Van den Hoogenband resta l'astro di tutto un mondo, ma l'Olanda (con o senza l'asso), insieme a Germania, Russia, Italia e Inghilterra riempirà il medagliere. Poi ci saranno Markus Rogan, l'austriaco dei 200 dorso, a rompere gli accerchiamenti fra gli uomini, e Otylia Jedrzejczek, la superwoman polacca che non conosce confini, fra le donne. Fra l'altro, lo scorso inverno, Otylia ha vissuto una tragica esperienza veden­ do mortire suo fratello in un incidente d'auto. Nelle gare brevi il tedesco Ruprath e l'ucraino Lisogor faranno bottino, nella rana Bossini ritroverà il fantastico Daniel Gyurta. Il mondo donna sarà galvanizzato da Laure Manaudou, il siluro francese dello stile libero che, in maggio, ha conquistato il record del mondo dei 400 metri. Ma il grup­ po Italia farà girar la testa non solo per l'estetica delle sue ragazze: la Pellegrini ha tro­ vato concorrenza anche in casa. Alessia Filippi è la nuova tigre nel motore azzurro e nei 400 stile libero promette un futuro da regina. E con lei Francesca Segat e Chiara Boggiatto (che magari ritroverà le tracce di Alessio, campione quasi disperso), la napo­ letana Caterina Giacchetti. Oggi le ragazze fanno numero e fanno medaglie.

Impensabile fino a qualche anno fa.

L'Europeo di Budapest si dispute­

rà dal 31 luglio al 6 agosto. La combattiva pattuglia azzurra avrà la possibilità di regalarci soddisfazoni tutti i giorni. Queste le date delle finali in cui l'Italia potrebbe

avere le maggiori speranze. 31 luglio: 400 si M, 400 misti F; 1 agosto: 200 dorso F; 2 agosto: 200 si M, 100 si F; 3 agosto: 200 misti F, 100 dorso F; 4 agosto: 100 si M; 5 agosto: 200 si F; 6 agosto: 400 si F, 50 si M. Nei tuffi Tania Cagnotto sarà di scena il 3 agosto nella piattaforma e il 5 nel trampolino da tre metri.

stadium


p

s z £L.

CD

A Chianciano Terme il 4° GP di nuoto

PROTAGONISTI

Roma capitale anche in piscina Le società romane hanno conquistato il maggior numero di successi (46) davanti a quelle bergamasche (37). Nuoto Prato e Ferrari Reggio Emilia sono però i club che hanno vinto di più (25 ori ciascuno). Record di partecipanti: oltre 350 gli atleti in gara di Beatrice Vergari

D

■ racciate da giganti per il nuoto

stante la concomitanza con gli esami

del CSI. Il movimento dell'ac­

scolastici. «Il settore scoppia di salute -

partenopeo Luca Fretta del CSI Pozzuoli,

qua bluarancio è in forte crescita e la ri­

spiega Cosma Vespa, presidente della

che ha vinto nei 50 e 100 si e nei 50 e 100

de prestazione individuale del cadetto

prova è arrivata dal 4° Gran Premio na­

commissione nuoto del CSI - ed è cre­

dorso. «Abbiamo investito molto - spie­

zionale di Chianciano Terme, svoltosi dal

sciuto costantemente negli anni. Il CSI è

ga Massimiliano Fabbrucci, allenatore ro­

15 al 18 giugno: partecipazione record

un ente che sa educare allo sport e ogni

mano e componente della Commissione

rispetto alle edizioni precedenti, nono­

tanto riesce a esprimere anche qualche

tecnica nuoto CSI - negli ultimi anni in

piccolo campione».

questo settore: numeri e qualità, sempre

Nella stagione 2004/2005,

crescenti, hanno pagato».

erano 52 mila gli atleti tes­

Insieme agli sportivi più giovani, anche

serati nell'associazione, il

fratelli e genitori, intere famiglie presen­

20% in più rispetto all'an­

ti alle finali nazionali, soprattutto dal

no precedente. I nuotatori

Centro-Nord, con Lazio, Lombardia e To­

delle 32 società arrivate da

scana a recitare il ruolo di protagoniste.

tutta

sìMlllllil

Italia alle finali di

«Abbiamo preso parte alle finali toscane

Chianciano, dopo aver su­

- racconta l'istruttrice Eleonora Chiap­

perato le fasi locali e regio­

pa, della Nuotatori Valseriana, in provin­

nali, sono stati 356, di cui

cia di Bergamo - con 6 atleti, un picco­

200 uomini.

lo gruppo scelto tra 50 tesserati. La scel­

Sommando gli ori individua­

ta del CSI è stata importante, vengo dal­

li per Comitato, 46 sono fi­

la Fin e so quanto è pesante un'attività

niti a Roma, 37 a Bergamo

sportiva invasiva. Con il CSI l'impegno

e 25 a Prato e Reggio Emi­

non è eccessivo e i ragazzi possono se­

lia. Da sottolineare la gran-

guire anche altre passioni».


Record Soddisfazione generale, tra chi ha gareg­

giato e chi ha accompagnato i propri fi­

gli.

«Lealtà e competitività - racconta

Massimiliano Ruio di Roma - sono i valo­

ri che mia figlia ha imparato dal CSI». Per il master Massimiliano Bensì, del CSI Pra­

to, «l'associazione è stata l'occasione per riavvicinarsi al nuoto agonistico». K

Quattro di giorni di gare per i 356 atleti di 32 società, che a Chianciano hanno partecipato al 4° GP di nuoto

MEDAGLIE D'ORO: CLASSIFICA PER SOCIETÀ A.S.D. CSI Nuoto 0. Ferrari

Reggio Emilia

25

CSI Nuoto Prato

Prato

25

Onda Blu

Bergamo

14

Tibernuoto

Roma

13

Co.G.I.S. Soc. Coop. Sport. Dilett.

Pistoia

13

CSI Roma Est

Roma

12

Cir.Canottieri Aniene

Roma

12

Stella Azzurra Modena Asd

Modena

9

Soepa Soc.Dil. A.R.L

Roma

9

Ge.S.Co. Nuoto Alassio

Albenga

9

Gis Milano S.S.D. Acquaplay per Lo Sport S.R.L.

Bergamo

9

Como

8

CSI Centro Zona Pozzuoli

Napoli

4

Albatros S.S.D. a Responsabilità Limitata

Carpi

4

Isola SportingTeam

Bergamo

4

Nuoto CSI Bergamo Alta

Bergamo

4

Estense Nuoto CSI A.S.D.

Ferrara

3

Andreana Sacra Famiglia

Bergamo

3

Nuotatori Valseriana

Bergamo

3

Club Nautico

Massa Carrara

3

Nuoto Club Apuania CSI

Massa Carrara

3

Acqua Time Nuoto Club 91 Parma A.S.D.

Ferrara

2

Parma

1

SÌTlfO

23


CO

IVAN BASSO

Un ragazzo normale che fa cose speciali

PROTAGONISTI

: •f-.-'-.V?

Il vincitore dell'ultimo Giro d'Italia si racconta: marito e papà, figlio, corridore e campione. «Mio padre mi ha insegnato che il lavoro è il modo migliore per dimostrare il proprio valore. Micaela è la mia principessa: dopo 8 mesi che la conoscevo le ho chiesto di sposarci. I figli danno il senso di continuità della vita» di Marco Pastonesi 24 SrSiWit


«La responsabilità è una sana necessità Nello sport, da quando sono professionista, mi sento sotto esame»

van, tre cose per cui vale la pena di

I

vivere? Gliene basta una: «La fami­

glia». A costo di sembrare monotono, più

prevedibile che classico, Ivan Basso è fat­

to così, e si ripete: «Al primo posto c'è la mia famiglia. Tutto quello che faccio è per

la mia famiglia». Convinto, convincente.

Il papà? «Papà Franco è sempre stato un esem­

pio. Ha una macelleria, lavora 15 ore al giorno, si alza alle 5 di mattina, e non ha

mai chiuso, neanche il giorno in cui sta­ vo per vincere il Giro d'Italia. Era la tap­

pa di Tonale, Gavia, Mortirolo e Aprica: ha fatto un'eccezione e ha tirato giù la serranda alla fine della mattinata. È sta­

to lui a insegnarmi che il lavoro è impor­

tante, non solo un modo per campare, ma per dimostrare anche il proprio valo­

re. Come esiste l'arte nel tagliare la car­ ne, così esiste l'arte di scalare una mon­

tagna o affrontare una cronometro. Una sorta di rispetto verso gli altri, ma anche

verso se stessi».

Mamma Nives? «Due anni fa, al Tour de France, nel gior­ no di riposo, mi dissero che le restavano

tre mesi di vita. Aveva un tumore. "Per­

ché?", mi chiedevo, "Perché proprio a lei?". Mai trovato una risposta decente.

Poi accetti e vai avanti. Da quel dolore,

però, ho pensato che la felicità possa esi­ stere soltanto nella famiglia. Per questo,

lavoro a parte, mi dedico ai miei cari il più

possibile».

La moglie Micaela?


CICLISMO

C [ Nome: Ivan Basso

na j Nato a: Gallarate (Va) ìq £ II: 26 novembre 1976

ai | Altezza: 181 cm

Peso:70 kg o । Professionista dal: 1999 Squadra: Team CSC Vittorie nelle cat. giovanili: 54 (14 da esordiente, 13 da allievo 7 da juniores, 20 da dilettante)

Vittorie da professionista: 14 (Giro d'Italia 2006, 5 tappe Giro,

1 tappa Tour, Giro Danimarca 2005, Giro dell'Emilia 2004)

Piazzamenti di prestigio: 2° Tour 2005, 3° Tour 2004

Sito internet: www.ivanbasso.it

LA MAGLIA ROSA IN VENDITA ONLINE Ivan è un campione a tutti gli effetti: come i grandi del pallone e deH'automobilismo ha diversi fan club, svariati siti internet a lui dedicati e da qualche mese un negozio online dove si posso­ no acquistare le sue magliette

«Ci siano conosciuti in un centro estetico. Micaela lavorava lì. È stata mia sorella Eli­ sa a spingermi verso di lei. Aveva ragione:

è stato un colpo di fulmine, all'inizio più da parte mia. Lei ha quattro anni più di me, e io rischiavo di sembrarle troppo gio­

vane, forse immaturo. Invece ce l'ho fat­ ta. Ma questo non significa nulla, se non che nulla è mai scontato. Ogni giorno le voglio dimostrare di essere alla sua altez­

«Quando corro penso a correre e basta: una testa piena di pensieri pesa di più e in salita vai di meno»

za. La chiamo "la mia principessa", oppu­ re "la donna che ha cambiato la mia vi­

ta". Dopo otto mesi che ci frequentava­

Responsabilità: è un peso?

mo, le ho chiesto di sposarci. Sei anni fa».

«Mai. La responsabilità è una sana neces­

Due bambini: Domitilla e Santiago.

sità. Nello sport, da quando sono profes­

«Domitilla ha tre anni, Santiago è nato al­

sionista, mi sento sotto esame. Ma ades­

la fine di questo Giro d'Italia. È una con­

so capisco da solo, senza bisogno delle

tinua emozione vederli crescere, esplora­

pagelle dei giornalisti o dei giudizi dei cri­

re il mondo, attaccarsi alle persone e ai

tici, se ho fatto bene o no. Essere capita­

luoghi, scoprire il loro carattere, gioire di

no di una squadra significa dover rispon­

un sorriso, di una domanda o di un ab­

dere dei risultati, ma per farlo, innanzitut­

braccio. I figli ti danno il senso della con­

to bisogna saper gestire bene se stessi,

tinuità della vita, ti aiutano anche a trova­

poi anche i compagni e i tecnici. Non la­

re quella responsabilità e quel rigore che

sciare nulla al caso. E a maggior ragione

altrimenti sarebbe facile perdere».

questo si verifica anche nella propria fa­ miglia. A volte i due ambiti s'incrociano. Un eventuale insuccesso nello sport viene

Veleno rosa Gibo Simoni, in alto accanto a Basso sul podio di Milano, ha innescato una violenta polemica con la maglia rosa, risolta dagli organi disciplinari della Federciclo in favore del vincitore

comunque compensato dalla felicità fa­

migliare».

Sacrifici? «Non mi piace parlare di sacrifici nello sport. Lo sport è sempre stata una mia

scelta, fin da quando ero un bambino: sui


CON LA FOTO DI SANTIAGO SUL TRAGUARDO DEL TAPPONE Basso abita a Cassano Magnago, in provincia di Varese, è sposato da 6 anni con Micaela: hanno due bam­ bini, Domitilla (3 anni) e Santiago, nato il 26 maggio, durante il Giro d'Italia. Papà Ivan per festeggiarlo ha cominciato la 19a tappa con un cuoricino di stoffa celeste pinzato alla sua maglia rosa e il giorno do­ po, sul traguardo della terribile Trento-Aprica (in cui sono stati sca­ lati il Passo del Gavia e il Mortirolo e al termine della quale è scoppia­ ta la polemica con Simoni) ha vinto baciando e mostrando orgoglioso in mondovisione proprio la foto del neonato.

diari di scuola scrivevo già quanta passio­

avversari con cui corro insieme, o contro,

ne mi incendiasse per il ciclismo. La mia

da 15 anni. Magari in bici faccio cose

prima bicicletta? Azzurra, un regalo di pa­

speciali, ma io sono una persona norma­

pà. Così il ciclismo è entrato nella mia vi­

le, tranquilla, non amo mettermi in mo­

ta. Perché insegna cos'è la fatica, cosa

stra. Credo che la gente mi abbia capito,

vuole dire salire e scendere - non solo

e abbia apprezzato la mia disponibilità».

dalle montagne, ma anche nelle fortune

Il successo cambia le persone?

e nei dispiaceri - insomma, perché inse­

«Le persone cambiano comunque: con i

gna a vivere. Il ciclismo è un lungo viag­

successi, con gli insuccessi, dopo una

gio alla ricerca di se stessi».

gioia o un dolore, dopo una vittoria o

Lei sembra così serio.

una sconfitta. Anch'io sono cambiato.

«Non recito. Quando corro, penso a cor­

Ma la direzione è sempre quella. Il senso

rere e basta. Perché una testa piena di

della vita è guadagnarsi le cose che ottie­

pensieri pesa di più, e in salita vai di me­

ni, accettando la fatica e imparando dal­

no. lo sono sempre stato così. Dovreste

le sconfitte. Per un corridore, alla base di

sentire la mia maestra delle elementari, o

tutto c'è l'allenamento. Ventiquattr'ore

il panettiere che mi preparava la meren­

al giorno. Perché allenarsi è non solo pe­

da, o gli amici d'infanzia, o anche certi

dalare, ma anche mangiare, bere, dormi­

Lo sport non è acrificio ma scelta li vita: faccio quello he sognavo la bambino»

re, pensare o staccare la spi­ na. lo credo di avere il culto dell'allenamento. Cerco di

farlo nel migliore dei modi:

da solo o con i compagni,

dietro un motorino o seguito da una macchina, sulle strade

di casa o su quelle del Giro e

del Tour, in bici ma anche in mountain

bike,

d'inverno,

nei boschi, respirando la na­

tura».

Basso, si vede fra 10 anni?

Ivan Basso sul podio del Tour 2005 con la figlia Domitilla

«Sì. Marito e padre a tempo pieno». E

INDURAIN L'ÌDOLO NEL CALCIO TIFA MILAN Oltre al ciclismo (il suo idolo è sempre stato Miguel Indurain) Ivan ama il basket, l'automobili­ smo e il calcio: è tifosissimo del Milan. Legge sempre i quotidiani, guarda poca tv, è un fan del can­ tante Mango e adora la pizza.

^TìffiTÌTE

27


Fino a fine anno

SUtAt* jW*

tonto Arancio Il pezzo forte dell'estate I NUOVI CLIENTI CHE ATTIVANO CONTO ARANCIO ENTRO IL 31/08/2006 PRENDONO, PER I PRIMI 30.000 EURO, IL 4%, SINO A FINE 2006.

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o C3

Scatta l'operazione Tour Il varesino tra i favoriti per succedere ad Armstrong, primo negli ultimi 7 anni di Marco Pastonesi

Quanto parte: 1° luglio Dove: Strasburgo Come: cronoprologo 7,1 km Quando finisce: 23 luglio Dove: Parigi, Champs Èlisées Quante tappe: 20 Quanti km: 3653 Quanta salita: 22 passi da scalare, Quanta cronometro: 116 km Quanti corridori: 189 Quante squadre: 21 Quanti poliziotti in moto: 45 Quanti gendarmi a terra: 13 mila Quanti giornalisti: 1900 Quante agenzie fotografiche: 45

Nel Tour 2005 solo Basso ha cercato di opporsi allo strapotere di Lance Armstrong

Quante radio: 103 Quante tv: 76 per 184 nazioni

PROTAGONISTI

3 arrivi

omenica 28 maggio, sul podio

D

citarne due. Il Tour non è solo una corsa,

che fanno della regolarità la loro forza.

è anche uno spettacolo, una storia, un godere questa vittoria al Giro d'Italia». popolo che si mobilita per applaudirlo». Ha aggiunto: «Per una settimana». E ha Dopo sette anni di regno, questo sarà il concluso: «Poi comincerò a pensare al

Al Giro del Deìfinato si è distinto Alejan-

Tour de France». Perché Ivan Basso è fat­

primo Tour senza Armstrong. «Può sem­

strato di poter puntare anche alla classi­

to così: programmato. Un cervello in Ex­

brare strano», ammette Basso, «ma le

fica. E si è rivisto Iban Mayo: il basco, in

cel: caselle, schede, file. Puro raziocinio

cose potrebbero complicarsi. Perché pri­

montagna, può volare. Ci sono anche

per soffocare i sentimenti. Perché i sen­

ma era lui a fare la corsa, adesso bisogna

Denis Menchov, che ha vinto la Vuelta

timenti costano energie, e lui le energie

inventarla, o impostarla e poi approfitta­

2005, e Yaroslav Popovych, indicato co­

di Milano, ha detto: «Fatemi

Ullrich o Alexandre Vinokourov, solo per

capie a Levi Leipheimer, a Floyd Landis,

dro Vaiverde: lo spagnolo sembrava uo­

mo da classiche e da tappe, ma ha dimo­

le risparmia e le concentra quando spin­

re delle situazioni. Non sarà facile».

me il capitano della ex squadra di Ar­

ge in bicicletta. «L'operazione-Tour», ricorda Basso, «è

Basso sostiene che dovrà guardarsi da al­

mstrong. Infine gli altri italiani: da Paolo

meno una decina di avversari. «Innanzi­

Savoldelli a Gibo Simoni. E poi bisogna

cominciata nel 2002, quando ho conqui­

tutto da Ullrich: è l'uomo con maggiore

mettere in conto almeno un paio di sor­

stato la maglia bianca di primo in classi­

esperienza, il più forte o quasi nelle cro­

prese». Totale: 13. «E ci siamo tenuti stretti».

fica fra i giovani. Da allora ho sempre

no, dotato di eccezionale resistenza an­

pensato al Tour: in ogni allenamento, in

che nelle tappe con le salite. Ma rispet­

Per fortuna Basso non sarà solo. «Ho

ogni corsa. Poi il terzo posto nel 2004, il

to anche il coraggio di Vinokourov, un

una squadra forte, fortissima. Perché il

secondo nel 2005. L'esempio di un cam­

attaccante nato, generoso fino al punto

ciclismo è lo sport di squadra più indivi­

pione come Lance Armstrong, ma anche

di rischiare di “saltare per aria". C'è un

duale. 0 forse lo sport individuale più di

lo studio di altri corridori forti come Jan

bel gruppo di americani: da George Hin-

squadra».

”Edito

29


Grande successo per il 4° Gran Premio di judo e karate

Lombardia padrona delle arti marziali Ottimi risultati soprattutto per le palestre bergamasche. Positivo il bilancio di Emilia Romagna e Lazio nel judo e del Veneto nel karate. Battuto il record di partecipanti: 400 gli atleti sui tatami di Chianciano e Sarteano di Felice Alberghetti

T

I K) e arti marziali del Centro SporHHffl tivo Italiano sono state prota-

e Bu Sen Valdivia Varese. Cambiando kimono, era-

goniste del 4° Gran Premio nazionale di

no cinque le specialità pre­

judo e karaté, che ha riscosso un gran­

viste nel programma di ka­

de successo, addirittura superiore agli

raté: dall'athletik karate,

appuntamenti di Rieti del 2004 e Vero-

un percorso di avviamento

na del 2005: quattrocento i

partecipanti. I palazzetti del­

alla disciplina proposto per i

lo sport di Sarteano e Chian­

Per il Judo

ciano hanno ospitato rispet-

Club Lovere-

kata

Sulzano 5

duali e a squa­

tivamente i tatami del kara­

te e quelli del Judo.

più piccoli, ai

indivi-

dre, per finire

A Sarteano, nella classifica

cinture nere

con il jiyu ip-

per società, si è imposta la

e 5 successi

pon kumite, e

Polisportiva

San

Mamolo

Bologna, che ha conquistato

il jiyu kumite.

Numerose

le

ventuno medaglie, di cui nove d'oro. Al­

categorie in gara, differen­

le sue spalle, la Sport Form Bergamo (15

ziate per grado di cintura.

medaglie), il Judo Teiko Nuoro e il Judo

In questa arte, la pioggia

Club Camposampiero Padova, entram­

di medaglie ha bagnato

be con 12 medaglie. Bene le palestre

Lombardia e Veneto. Nella

romane, soprattutto l'Athena Campi­

classifica individuale, som­

no, che con Salus, Albatros, Resurre-

mando i primi posti otte-

Le cinture nere del karaté, da sinistra a destra: Andrea Franceschelli, Dario Marin, Marco Ambrosi

zione regalano, assieme alle pontine

nuti nelle diverse categorie, è Verona a

mité e quattro kata (Albatros 1, CSI Ro­

della Bu-Sen Nettuno, ben 30 medaglie

risultare la capitale dei kata e dei kumi-

ma Est, Body Tech Karate Dii.). Bene La

al Lazio. En plein per la palestra berga­

té CSI, grazie alle ottime prove degli

Spezia nei kumite (4 ori per le cinture

masca dello Judo Club Lovere-Sulzano,

atleti di Tzunami Fashion Body, Azato

delle Arti Marziali Don Bosco ) e un bi­

che si è presentata in Toscana con 5 cin­

Ryu Karaté Zevio,

Tregnago, Akv, Zeta

lancio positivo anche per Bergamo (8

ture nere, tutte vincenti. Successi anche

Dieci, capaci di mettersi al collo ben di­

primi posti); Milano (7), Mantova (5),

per la Alarbar Pisa, Judo Club Cesena,

ciotto ori. Roma ha fatto suoi sette ku-

Lecco e Cremona (4).

K


Judo: classifica per società POS./SOCIETÀ

punti

1 2 3 4 5 6

Polisportiva S.Mamolo S.S.D.A.R.L.

155

Sport Form Judo Bergamo

115

Judo Teiko Nuoro

88

Bu-Sen Valcuvia Judo Varese

78

Judo Club Camposampiero Padova

76

A.S.D.Athena Ciampino

72

7 Salus Roma 8 Judo Club Lovere-Sulzano Bergamo 9 Circ.Parr.Resurrezione Roma 10 Judodinamica Bergamo 11 Judo Club Cesena 1964 12 S.C. Alarbar Pisa 13 Albatros 1 Roma 14 Judo Us Calcinato Brescia 15 Ass.Sportiva D. Bu-Sen Nettuno

51 44 42

34 28 25

La parola ai protagonisti

24

22

21

Karaté Sofia Magli (cintura gialla categoria 94-9596): «È andata bene nono­

Marina Arnold! (cintura verde-blu categoria 9192-93): «Sicuramente ho

vero una bella manifesta­

zione».

ottenuto un risultato molto

Andrea Cola (cintura marrone categoria Ca­

buono, un secondo posto

detti): «È il 3° GP a cui

stante l'emozione e l'agita­

tra l'altro inaspettato. La

partecipo, mi sono prepara­

zione per il giudizio degli ar­

cosa più importante per me

to a lungo e il mio impegno

bitri, sono molto soddisfatta

è fare un buon kata e ci so­

è stato ripagato con la vit­

del risultato. Ho lavorato

no riuscita perfettamente,

toria. Una bella esperienza.

molto, ma non immaginavo

ottenendo anche la meda­

Ci sono stati alcuni proble­

di arrivare fin qui, è stata

glia. Ho partecipato al GP

mi con i giudici, ma va bene

una sorpresa stupenda».

anche l'anno scorso: è dav-

lo stesso...».

Judo

Luca Spono (Judo Teiko Nuoro, categoria Cadetti 50 kg cintura marrone):

da non perdere».

Orfeo Ardegni (Sport Form Judo Bergamo, ca­ tegoria 42 kg cintura arancio): «Sono contento

«Ho faticato per ottenere

Sara Paganone (Alarbar Pisa, categoria Esordien­ ti B 50 kg cintura verde):

questo primo posto: la vitto­

«Gara faticosa, molto stress

ria era inaspettata, soprat­

e molta tensione, ma si è

tutto perché sono reduce da un infortunio al braccio. È

conclusa alla grande. Per me

prattutto per il mio maestro: ci teneva tanto e sono con­

stata proprio una bella ma­

secondo posto meritato, vi­

tento di averlo ripagato».

nifestazione, un'esperienza

sta la lunga preparazione».

di questo primo posto so­

si tratta del 1°GP e di un

Le palestre vincitrici nei kata a squadre PALESTRE E SQUADRE

ANNI E CINTURE

M/F

TZUNAMI F.B. 0 (SALGARO-VITALI-AVESANI)

1994/1999 • • • M/F

AZATO RYU B (CHIARAMONT-REANI-CROCE)

1988/1993 •••M/F

TZUNAMI F.B. E (BRIGHENTI-ZORZI-CIAVARELLA)

1987 e prec.

TZUNAMI F.B. C (DUSI-CAPPELLI-GROBBERIO)

1994/1999

M/F

1987 e prec. • • • M/F

DOJO YAMATO A (PERETTO-CAFORIO-ODOBEZ)

ÌkTÌIWI

31


IVANO BRUGNETTI

PROTAGONISTI

WHENS 200f

11 tesoro nel cassetto

l suo giorno è stato il 20 agosto, due

I

anni fa. L'Italia incominciava a scal­ darsi con i buoni risultati degli azzurri nel­

la prima settimana di Olimpiade. Ivano

Brugnetti ad Atene inseguiva l'oro nella 20 chilometri di marcia, 24 anni dopo il successo, a Mosca, di Maurizio Damilano. L'ovazione della gente che lo spingeva ver­

so il traguardo, le irrefrenabili lacrime di gioia, una nazione intera in festa: la trion­

Il campione olimpico dei 20 km di marcia prepara gli Europei di Goteborg e confessa: «Spesso tiro fuori la medaglia d'oro per cercare grinta e serenità. A Pechino sarò ancora protagonista, ma già quest'estate voglio rifarmi delle delusioni del 2005» di Luca Tommasini Fotoservizio di Marco Buzzi

32

fale marcia di Ivano, non è il film di quel

giorno, ma la storia di un'intera vita di sa­ crifici.

Brugnetti: partiamo dal suo passato, quando ha cominciato a marciare? «Ho iniziato a 8 anni, seguendo le orme

di mio fratello, che era un appassionato.

In realtà un giorno sono andato al campo dove si allenava per prenderlo in giro. Gli

dicevo: "Guarda come sculetti!". E il suo allenatore, Antonio La Torre, mi disse: "Perché non ti fai un giro invece di ride­

re?" Ho provato e non ho più smesso».


Speranza azzurra Ivano Brugnetti vive e si allena a Milano. È tra i favoriti per la medaglia d'oro nei 20 km di marcia ai prossimi Europei di Goteborg. Nell'altra pagina, il suo trionfale arrivo ad Atene 2004

Da quel momento sono però comin­

ciati anche i sacrifici... «Basti pensare che nei miei cinque anni

delle scuole superiori, tutti i pomeriggi

almeno due ore le passavo ad allenarmi. Poi tornavo a casa stanco morto e crolla­ vo sui libri. Nonostante tutto non sono mai stato bocciato e non ho mai avuto

una materia insufficiente. Questo grazie

soprattutto ai miei genitori che mi han­ no sempre spinto a tirare fuori tanta for­

za di volontà nel fare le cose».

Ricordi della sua infanzia? «Da ragazzino mi divertivo ad andare al­ l'oratorio, a giocare a calcio, a uscire con gli amici. Poi però col passare del tempo

la passione per la marcia è diventata co­ sì forte che mi ha costretto a trascurare

un po' le amicizie. Per fare l'atleta ad al­

ti livelli bisogna dedicare cinque ore al giorno agli allenamenti: questo significa

rinunciare alla discoteca, agli aperitivi e a molti divertimenti... Certamente, non è un lavoro in cui si stacca la spina il vener­

dì e la si riattacca il lunedì. Il pensiero al­ la marcia c'è sempre, è costante. Poi, è

chiaro, anch'io riesco a ritagliarmi degli spazi di tempo da dedicare ai miei hob­

by e ai miei svaghi...».

Cosa le piace fare nel tempo libero? «Adoro passeggiare nei boschi con i miei

due doberman, mi piace andare al cine­ ma, sono un appassionato di motori e di­ voro le riviste di auto e moto. I miei sport

«Non ho niente contro il calcio e non vo­

preferiti non a caso sono Formula 1, mo-

glio dire che non vi siano giocatori che fac­

tomondiale e ciclismo».

ciano dei sacrifici. Ma la vita da sportivo è

Niente calcio?

un'altra cosa. Lì è tutto l'ambiente che va

«Quello non è uno sport, è un gioco. Non

cambiato, girano troppi soldi. E sentendo

facciamo confusione, lo dice anche il no­

certe interviste mi viene da ridere...vedo

me della federazione: FIGC, sta per Fede­ razione Italiana Giuoco Calcio. È un gio­

troppa gente priva di cultura sportiva».

co, come gli scacchi! Non riesco a capire

darle ragione...

Lo scandalo intercettazioni sembra

come possa essere considerato addirittu­

«Dico solo che sentendo certe cose mi

ra una disciplina olimpica».

vengono i brividi».

Però anche i calciatori corrono e fan­

Ma qual è oggi lo sport più pulito?

no fatica, non crede?

«Bella domanda...Il curling forse! Purtrop-

Ho cominciato a tarciare prendendo । giro mio fratello: vevo 8 anni e ontinuo a farlo desso che ne ho 30»

S

^Tiimiii 33


Nome: Ivano Brugnetti Nato a: Milano e;

*-

II: 1 settembre 1976

Altezza: 175 cm Peso: 62 kg Stato civile: celibe Titolo di studio: tecnico indu­

tanti dei valori sani dello sport. L'obbligo

quell'impresa».

è vincere, per guadagnare, non importa

Quanto è cambiata la sua vita?

come. Ma io mi chiedo che gusto ci sia a

«Molto. Ma sono successe tante cose nel

vincere non con le proprie forze. Per for­

frattempo...Innanzitutto oggi convivo

tuna so qual è il sapore di una vittoria me­

con la mia ragazza Cristina e sono davve­

ritata: dopo anni di fatiche, l'oro all'olim­

ro felice. Poi un sacco di gente ancora mi

piade mi ha fatto toccare il cielo con un dito».

ferma, mi riconosce, mi fa i complimen­

In realtà lei ha vinto anche un mondia­ le, nel 1999 a Siviglia, ma la medaglia d'oro gliela consegnarono in ritardo, quando il russo Germán Skurygin, sa­ lito sul gradino più alto del podio, venne squalificato per doping.

ti...sono le magie di Un'Olimpiade. Ma la cosa più bella è pensare che non è cam­

biata solo la mia vita: mi sembra di avere

contagiato parecchie persone! Al Parco Nord di Milano, dove spesso mi alleno, ma

anche altrove, vedo più gente praticare la

marcia. Sapere che questo è avvenuto gra­ zie anche alla visibilità che la mia medaglia

striale grafico

mi fu riconosciuta tempestivamente. Ave­

ha regalato a questa disciplina è una del­

Specialità: marcia, 20 km Società: Fiamme Gialle Allenatore: Antonio La Torre Palmares: Medaglia d'Oro nel­

vo 23 anni, seguirono stagioni di ritiri, in­

le soddisfazioni più grandi».

la 20 km alle Olimpiadi di Ate­

va: diminuire la distanza, dalla 50 alla 20

ne 2004; medaglia d'Oro nella

km».

50 km ai Mondiali di Siviglia del

E così ebbe modo di rifarsi cinque an­ ni dopo. Cosa ricorda di quella magia olimpica?

Migliori prestazioni:

JikTÌOÌiI

miazioni e cerimonie a cui continuo a par­

tecipare, pure a distanza di due anni da

«Mi arrabbiai molto perché la gloria non

1999

34

po il doping c'è dappertutto. Il guaio è

che i soldi stanno diventando più impor­

fortuni e delusioni che mi hanno fatto cre­

scere e maturare. Soprattutto, insieme al mio allenatore, ho preso una scelta decisi­

1.19'40" nella 20 Km (Atene

«Se rivivo quel 20 agosto provo all'im­

2004); 3.47'54" nella 50 km

provviso una gioia immensa. Spesso nei

(Siviglia 1999)

momenti di difficoltà ripenso a quel gior­

Titoli italiani: 3 Allievi (400hs

no e tutto ad un tratto mi torna il sorriso.

- pentathlon indoor - octa-

Quest'anno ho avuto molto bisogno di

thlon); 4 Juniores (lungo -

questo ricordo: ho passato momenti diffi­

400hs - epthatlon indoor -

cili, in cui mi sentivo proprio stanco a livel­

decathlon), 1 Promesse (400hs) Hobby: cinema e motori

lo mentale. E ripensare a quel traguardo mi faceva recuperare come per magia la

Sport preferiti: Formula 1,

grinta e la serenità per andare avanti. De­

motociclismo, ciclismo

vo essere sincero, la medaglia la lascio po­

Idolo: Michael Schumacher Musica: pop, rock

co nel cassetto. Spesso me la vado a ri­

guardare. E poi la porto con me per pre­

DA MILANO A MOSCA ANDATA E RITORNO Quanti km percorre un marcia­ tore professionista? «Media­ mente dai 4500 ai 5500 km al­ l’anno - racconta Brugnetti infortuni permettendo. Nel 99, l'anno del mondiale di Sivi­ glia, quando mi allenavo sulla distanza dei 50 km, ne ho per­ corsi 6000». In pratica è come se Ivano ogni anno marciasse da Milano a Mosca, andata e ritorno. In una vita di allena­ menti al Parco Nord di Milano si può anche immaginare di percorrere a piedi il giro del mondo.


Amici e nemici Gli azzurri del calcio, terzi ad Atene. A destra, il russo German Skurygin. In basso, Michael Schumacher. Nell'altra pagina, Ivano in allenamento al Parco Nord di Milano e con il suo tecnico Antonio La Torre

«Eccolo, l'obiettivo. Penso al lavoro di

L’importante adesso è non fermarsi. Cosa si aspetta dall'Europeo di Go­

preparazione che mi aspetta e che dovrò

teborg?

fare. Ma non sarà difficile trovare i gran­

«Recentemente, a La Coruna, ho ottenu­

di stimoli: partecipare da campione a

to un buon quindicesimo tempo. La resi­

Un'Olimpiade in Cina è già un idea così af­

stenza non era ancora al top, ma penso di

fascinante che rischia di non farmi dormi­

essere sulla buona strada per tornare ai

re la notte... ».

massimi livelli e per prendermi la rivincita

E quando smette cosa farà?

dopo il ritiro al Mondiale di Helsinki. Sicu­

«A dire il vero non ci sto ancora pensan­

ramente sarò tra i protagonisti: l'Europeo

do. Le confesso che non mi dispiacerebbe

è l'obiettivo della mia stagione, una tappa

affatto allenare qualche giovane atleta».

importante sulla rotta olimpica».

A quale personaggio sportivo dovreb­ be ispirarsi un giovane atleta?

A proposito: cosa le fa venire in mente Pechino 2008?

«Senza dubbio direi a Michael Schuma­ cher. Per serietà, caparbietà e tenacia». ■

Il calcio è un gioco non uno sport. •er me non dovrebbe lemmeno essere onsiderato una lisciplina olimpica»

SHiMt 35


LuMALEEg/EE. AU.7<E\7)/\ QEEATO /E.\E/M COME 7 BAMB7E7. Chi l’ha detto che la luna è così lontana? Basta aprire il freezer per raggiungere le LunAllegre de La Cremeria ed offrire a tuo figlio una merenda nutriente e piena di gusto. Ogni LunAllegra è soffice

pan di Spagna, farcito con gelato fiordilatte o goloso cacao. Un morbido gelato fatto con latte fresco. Da oggi la luna è più vicina, è squisita, è LunAllegra.

MOR&7BA FEUCHÀ, FRASCA A7OEgR£A


Dal 7 agosto gli Europei di atletica

La sfida di Howe riparte sulla pedana che lanciò Fiona Dopo un promettente avvio di stagione, il saltatore azzurro atteso alla conferma a Goteborg. Speranze anche per Baldini nella maratona e Gibilisco nell'asta di Riccardo Signori orse sarà un'altra magia, come

Francia si affida a Pognon) fanno ac­ qua. La Francia per la verità sta meglio

L'Europeo di Goteborg si dispu­

con le donne (Arron), ma di recente ha

terà dal 7 al 13 agosto. Già il

pionato del mondo 1995. Gote­ il bello degli ostacoli. Non borg '95 fu una festa di popolo, il riscoperto po­ capitava dai tempi di Guy Drut: Ladji polo dell'atletica. Tribune sempre pie ­

primo giorno verranno asse­

gnati due titoli, quelli del getto del peso maschile e dei 10.000

ne, di mattina o di sera, per una finale

Doucourè è il nuovo beniamino, l'unico

o una qualificazione. Spettacolo nello

europeo in grado di tener botta anche

metri femminili. Sarà di scena

spettacolo che questa volta sarà festa

nel mondo, dopo l'abbandono di Colin

anche uno degli azzurri più at­

da stadio calcistico se il vippame svede­

tesi, il lunghista Andrew Howe,

se manterrà le promesse. L'Europeo di

Jackson. Infine il made in Italy: stavolta sarà for­

atletica (7-13 agosto) cercherà l'incon­

se più maschile che femminile (a Berli­

la finale si disputerà martedì 8.

fondibile timbro dei biondoni: Carolina

no 2002 le quattro medaglie furono

Bisognerà invece attendere la

impegnato nelle qualificazioni:

Kluft (eptathlon) e Katja Bergvist (alto),

conquistate dalle donne: due bronzi

giornata conclusiva per assiste­

Susanna Kallur (100 ostacoli) e l'uomo

della Levorato nei 100 e 200 metri,

re alle gare di Stefano Baldini

dalle gambe a molla: Stefan Holm, il re

l'oro della Guida nella maratona e l'ar­

nella maratona e di Giuseppe

del salto in alto. Ci sarà Olsson, l'erede

gento della Alfridi nella 20 km di mar­

Gibilisco nel salto con l'asta.

di Jonathan Edwards nel salto triplo,

cia). Quest'anno

guarito in extremis da caviglie troppo

tutti dietro alla

fragili. Mutano i centri di potere, segnale di

fano Baldini che

una certa fatica a reperire talenti anche

avrà nello spa­

per le scuole tradizionalmente solide.

gnolo Rey un di­

Resiste la mastodontica armata russa,

grignante avver­

sostenuta soprattutto dal potere in ro­

sario, tutti in an­

sa: dalla Isimbayeva che cerca avversa­

sia per Giuseppe

maratona di Ste­

rie che la tengano sveglia nell'asta (per

Gibilisco nel suo

esempio la polacca Rogowska) alla gat­

avventuroso sal­

tona Lebedeva che vuol spezzare il

to con l'asta, do­

mondo in tre balzi, con contorno di

ve non manche­

mezzofondiste: Soboleva, Tomashova,

Yegorova. Annaspano i tedeschi, prova­

l'olandese campione mondiale. Ma so­

Lens

Blom,

no a resistere agli inglesi nella velocità,

prattutto occhi aperti sui salti di An­

dove il re è un portoghese trapiantato

drew Howe che, proprio a Goteborg

Profumo di medaglie

dall'Africa: Francis Obikwelu è il domi­

dove nacque la storia di successo di Fio­

natore di una specialità in cui antiche

na May, potrebbe cominciare a raccon­ tarci la sua storia di predestinato. SI

In alto, Andrev Howe attesa alla conferma internazionale. Qui sopra, Stefano Baldini.

scuole (in Italia non c'è nessuno, la

PROTAGONISTI

F

quella che accompagnò il cam­

A sinistra, Giuseppe Gibilisco

37


^¿2

ISTITUTO

MINISTERO

POLIGRAFICO ■ •E

DELL'ECONOMIA

ZECCA

E DELLE FINANZE

DELLO STATO S.p.A.

Punti vendita:

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Avon Running 2006

Paola Saluzzi e il tour in rosa La conduttrice tv è stata una delle testimonial della manifestazione, svoltasi per la prima volta in 5 diverse città italiane. Nell'ultima tappa, raccolti 50 mila euro per l'istituto Europeo di Oncologia di Danilo Vico

D

onne di corsa in una sorta di giro

to soddisfatto: «Avon Running è stata una

d'Italia, partito da Napoli a marzo e

grande sfida accettata con passione dalla

terminato a Milano il 28 maggio,

nostra associazione, che crede nei valori di

uno sport pulito e giovane». con tappe a Catania, Roma e Verona. Dopo otto edizioni nel capoluogo lombardo,Cala in­ il sipario sull'edizione 2006 di Avon

fatti, l'Avon Running Tour 2006 ha supera­

Running Tour, ma il cuore della Corsa delle

to i propri confini, accolto ovunque da gran­

Donne continuerà a battere grazie ai vari

de entusiasmo. L'ente beneficiario per la

progetti di ricerca contro il tumore al seno

manifestazione di Milano è stato lo leo,

finanziati nelle città che hanno accolto con

l'istituto Europeo di Oncologia diretto da

grande slancio l'evento a loro dedicato, di­

Umberto Veronesi. Grazie alle oltre 6000

mostrando che un semplice gesto sportivo

iscritte, sono stati raccolti circa circa 50.000

come la corsa può diventare un fondamen­

euro. L'intera somma sarà destinata al pro­

tale e imprescindibile gesto di solidarietà.

re e rendere guesto evento un momento di

getto Radioterapia Fast, rivolto alle pazienti

Anna Segatti, presidente di Avon Italia, non

operate per la rimozione di un tumore al se­

ha nascosto la propria emozione: «Avon

festa». Al via era presente anche Paola Saluzzi, te­

no. Tutte e cinque le tappe hanno visto il CSI co­

Running Tour è un progetto che ho voluto

stimonial Avon: «Da due anni sono madri­

e nel guale ho creduto con tutte le mie for­

na di questo splendido evento sportivo che

me partner organizzativo. Massimo Achini,

ze. Sono molto soddisfatta del successo che

vuole coinvolgere tutte le donne, sportive

presidente del CSI di Milano, si è detto mol­

tutti insieme abbiamo ottenuto: tutte le cit­

e non, e unirle con un unico obiettivo: la so­

infatti,

lidarietà. Nulla è più bello, più forte e più po­

hanno risposto con

sitivo di un "esercito" di donne che insieme

tà coinvolte,

parteci­

vogliono camminare per "vincere" il tumo­

pando e contribuendo

re al seno. Questa corsa rappresenta un mo­

entusiasmo con

alla

do di essere tifose l'una dell'altra, un modo

fondi.

per esprimere solidarietà, di raccontare at­

generosità

raccolta

dei

Avon Running si rivol­

traverso un gesto atletico che si può guari­

ge a tutte le donne per

re da questa malattia e di far fruttare le te­

parlare di sport, salute,

benessere, amicizia e

stimonianze di tutte quelle donne reduci da questa esperienza. È bellissimo che nel

solidarietà: stiamo già

2006 questo sia andato oltre II "cuore" sto­

pensando al 2007 per

rico di Avon Running, grazie al fatto che Na­

avere una partecipa­

poli, Catania, Roma e Verona sono state

zione ancora maggio­

protagoniste di un meraviglioso tour».

K


PROTAGONISTI

Chicca ha conquistato l'America

È nata a Varese, si è imposta a Como, è diventata stella a Los Angeles: tre città e tre squadre che fanno di Laura Macchi un esempio nella pallacanestro femminile. «Ho avuto la fortuna di giocare sempre vicino a casa e di allontanarmene solo per andare in un paradiso del basket, a giocare con le migliori del mondo» di Davide Succo

40

s'iHHIIIIlK


aura ha la voce squillante di una ra­

«Voglia una laurea: gazza curiosa. Eppure, dello sport allenarmi e studiare o meglio della pallacanestro, ha scoperto quasi tutto. Racconta la sua vita con invidia­ sarà la mia prossima bile entusiasmo, non con l'arroganza di chi si sente soddisfatta e appagata. Laura, o partita da vincere»

L

Chicca come tutti la chiamano, scorre il li­ bro dei ricordi e dai ricordi riparte.

di bellissimi, esperienza straordinaria».

Tipo? «Lo scudetto di 3 anni fa, con il coach Lam­ brusche Una stagione con mille problemi anche societari, gente che arrivava, giocatri-

ci che se ne andavano. Eppure siamo state

unite fino alla insperata conquista del trico­

lore. Al presidente ho subito detto: questo

«Volevo fare la veterinaria, poi le cose sono

è un miracolo, attenzione che non ne acca­

cambiate: il diploma in ragioneria, la carrie­

dono sempre».

ra nel basket ed è rimasto un piccolo rim­

pianto».

Quale? «Mi sto informando per studiare e conse­

guire una mini laurea. Lo sport mi ha da­

to molte soddisfazioni, ma finora non so­ no riuscita a conciliare lo studio con gli al­

lenamenti, vorrei provarci, vorrei riuscirci».

Come ha iniziato? «Fin da bambina ho avuto la passio­

ne per gli sport in generale, quasi tutti: ho giocato a calcio in una

squadretta dell'oratorio, a Vare­

Quasi un avviso ai problemi che la so­ cietà ha avuto in questa stagione, con una grave crisi e un futuro da scrivere: la Comense dovrebbe sal­ varsi, ma lei probabilmente cam­ bierà squadra. In queste setti­ mane è al centro del mercato, seppur senza cifre astronomi­ che, del basket femminile. Ma torniamo alle certezze, ovve­ ro alla Nazionale. «Che emozione! È stata una co­

sa stupenda: la prima volta a Par­

se, poi ho fatto persino il por­

ma contro una selezione All

tiere in una squadra di palla­

Stars del nostro campio-

nuoto, poi il grande amore per il basket, sbocciato a 13 an­

ni».

nato. Venni premiata

come migliore gio-

catrice della gara,

Dove?

15 punti e i compli-

«Naturalmente a Varese, la

menti di tutti. Da

mia città, nella Kelsit dove ho

allora non ne ho

mosso i primi passi e infilato i

saltata una».

primi canestri. Quindi a Rho per quattro stagioni con un bel salto dalla B al­ la A2 d'Eccellenza. E sem­

Ma non finisce qui, perché arri­ va la chiamata dagli Stati Uniti.

pre per la mia città ho ri­

«Altra bella espe­

fiutato la serie A1 per

rienza: venne a

diverse volte tornando

scovarmi in Italia

nel 1996 a Varese dove

l'allenatore

ho ottenuto la promo­

chael

zione nella massima se­

proprio lui, la stel­

rie».

la dei Lakers di

Mi­

Cooper,

Poi un unico, piacevole, tradimento... «Alla Comense, che tifavo e

andavo a vedere con il mio

papà appena finiti gli allena­ menti a Varese. Gli anni più

intensi della mia camera,

una squadra che mi ha ab­ bracciato e che io ho vo­

luto a tutti i costi: ricor-

Lombarda vera Laura Macchi ha vinto due scudetti con la Comense. Ha sempre vissuto tra Varese, dove è nata, e Como, dove ha giocato fino a maggio

SkTiÌO

41


i

Nome: Laura Macchi Soprannome: Chicca Nata a: Varese II: 24 maggio 1979 Altezza: 188 cm Peso forma: 70 kg Ruolo: Ala Società: Pressing Rho, Varese, Pool Comense, Sparks L.A.

Record punti-partita: 45 Titoli: 2 scudetti, 3 Supercoppa, 1 Coppa Italia

In Nazionale: 52 partite, 545 punti realizzati

Titolo di studio: diploma di ragioneria

Passioni: cinema, musica

«Da bimba ho praticato ogni sport, ma a 13 anni mi sono innamorata del basket»

Magic Johnson. Il primo mese negli States è

di coltivare e far crescere nuovi talenti».

stato veramente difficile, sia per i problemi

Dove trova gli stimoli?

d'ambientamento sia per la naturale paura

«Dentro di me, dalla passione infinita che

di sbagliare davanti ad un pubblico nume­

ho per questo sport. Ogni volta che entro in

roso, circa diecimila persone a partita, roba

palestra lo faccio con lo spirito del diverti­

da brividi. Il sito della società mi definì addi­

mento, ma anche con umiltà e sacrificio.

rittura The Italian Phenom».

Parlando con delle compagne più giovani di

Però alla fine è entrata a far parte del quintetto base.

me le sento lamentarsi per le troppe rinun­ ce che bisogna fare».

«Con determinazione e impegno negli alle­

Lei ha mai rinunciato a qualcosa?

namenti. Ad un certo punto guardavo le

«Nell'adolescenza a tante cose come uscire

compagne e dicevo: passa che la sbatto

a mangiare la pizza con i compagni di scuo­

dentro. E via, canestri su canestri. Così ho

la, mai una gita scolastica o un week-end.

conquistato la fiducia di tutti, rispettando

Sempre allenamenti, sempre fatti con la vo­

sempre le società con le quali ero tesserata:

glia di crescere; mi sono detta: se entro in

le Sparks di Los Angeles e la Comense».

palestra e non ho voglia di allenarmi allora

In Italia è diverso?

è meglio che smetto del tutto»

«A livello tecnico non più di tanto, a livello

Tempo libero pochissimo.

fisico sì, loro sono più grosse. Ma è la men­

«Poco, ma lo dedico totalmente alla mia fa­

talità che cambia: in Italia comanda il calcio

miglia, ai miei genitori. Sono sempre stata

e per la pallacanestro, soprattutto femmini­

una professionista privilegiata, avendo gio­

le, non c'è molta attenzione, anche se la fe­

cato a Varese e Como. Ho sempre avuto la

derazione sta facendo diverse iniziative co­

possibilità di tornare a casa, e per me que­

me "Progetto Azzurrine", una selezione re­

sto è una vera fortuna. La famiglia è tutto».

gione per regione trici da far allenare

Curiosità: per diventare come lei, campionesse di basket, bisogna essere alte 188 cm?

insieme con lo scopo

«Ma no, non scherziamo! La mia compa-

delle migliori gioca-

PRIMA DI LEI SOLO ALTRE 2 AZZURRE NELL'NBA DONNE Laura è stata la terza giocatrice italiana ad approdare in WNBA: nel '97 toccò a Catarina Pollini che andò a Houston. Ci fu poi l'espe­ rienza di Susanna Bonfiglio che ve­ stì la maglia delle Phoenix Mercury per 22 gare.

42

JnìTiffO

Pioniere A sinistra, Susanna Bonfiglio e, sopra, Catarina Pollini, le due azzurre che hanno preceduto Laura Macchi negli Stati Uniti. Nell'altra pagina, il coach della Nazionale Gianni Lambruschi e, a fianco, Laura in azione con la maglia delle Sparks di Los Angeles


gna Girone è alta

170 cm, ed è il miglior play del campionato.

Quindi ragazze,

fate attenzione: il basket non è

un

gioco dove

conta solo il fisi­

CHICCA PER COLPA DEL PRIMO COACH Nome di battesimo, Laura. Ma tut­ ti la chiamano Chicca. Perché? La "colpa" fu del suo primo allenato­ re, Beppe Zanforlin, che la ribat­ tezzò Chicca per distinguerla da altre due ragazze che si chiamava­ no Laura e che giocavano nella stessa squadra.

stà. Questo è il va­ lore dello sport,

non

quello che

l'amato calcio sta regalando in que­ sto periodo. Ma

come si fa? E il ve­ ro schifo è che molti sapevano. Il

co. Certo la staz­

basket mi ha inse­

za aiuta, però se non hai l'intelligenza non vai da nessuna

gnato che se per­ di non ti devi abbattere, devi riconoscere

parte, in campo e fuori».

il fallimento e rialzarti, ripartire, con più

La Serie A1, la Nazionale, addirittura gli Stati Uniti e la WNBA. Che cosa ha im­ parato e cosa le ha lasciato dentro la pallacanestro?

grinta di prima. Mi ha lasciato dentro una

«L'onestà. Verso gli altri prima di tutto,

voglia costante di riscatto, ma mai un ve­ leno, un filo di rabbia, ecco, quello no.

Non puoi rovinarti la vita per una sconfit­ ta, in fondo è sempre una partita, una pal­

verso me stessa in secondo luogo. Ho im­

la che rimbalza e va dentro il cesto. In fon­

parato a vincere ma ho anche imparato ad

do è sempre un gioco ed io lo amo per questo». B

accettare le sconfitte, appunto, con one­

«Giocare negli Usa è un'esperienza unica e fantastica: 10 mila persone in tribuna, guai a sbagliare un tiro»

<TkTiÌW8

43


UJ

co

RICKY MORANDOTTI

L'ultima schiacciata PROTAGONISTI

è in libreria Azzurro e campione della pallacanestro italiana negli anni '80 e '90, Morandotti è diventato editore di libri sportivi. «Pubblichiamo anche 2-3 libri al mese, ma in Italia è molto dura, perché manca una vera cultura dello sport». Prossimo obiettivo: la biografia di Michael Jordan di Massimiliano Castellani

N

li 1BL e sono Passatl d' "ciaf" a cane-

K

44

to nel mito del grande Bob Morse, da

metri per 8 dello spogliatoio e per nulla al

stro e di sirene suonate, da

eterno Peter Pan controcorrente (o "Ro­

mondo potrei rinunciarci». La pallacane­

quando Riccardo Morandotti, I' Angelo

bin Hood dei poveri", come lo rimbrotta­

stro è la passione quotidiana dello splen­

Biondo di Rozzano («/7 nome che odiavo

va Ettore Messina nei loro uno contro uno

dido quarantenne che pur avendo vinto

di più», dice ridendo), meglio noto come

dialettici), decise che era meglio restare in

tutto quello che poteva, resta "basketdi­

il "Ricky" nazionale, faceva esplodere i

zona e godersi le atmosfere della pallaca­

pendente". L'unico rimpianto infatti è

palazzetti di Torino, Bologna (sponda Vir-

nestro fatta in casa. Di quegli anni da sca­

aver «lasciato troppo presto»: chiuse con

tus) e Verona. Le squadre della sua vita, i

pigliato del basket Italiano gli sono rima­

il professionismo nel '97 per colpa di un

club del ragazzino prodigio svezzato in

sti il sorriso, che è forte come una schiac­

brutto infortunio al ginocchio. Così l'Ital-

fretta dal coach sapiente, il "professore"

ciata, e l'impareggiabile e incorreggibile

basket ha dovuto rinunciare alla sua ca­

Dido Guerrieri, e già pronto a vent'anni

voglia di divertirsi e di divertire. Non è un

maleontica "ala piccola", ma In compen­

per il grande salto americano: i falchi di

caso che a quarant'anni continui a gioca­

so con uno dei suoi soliti "movimenti a

Atlanta Hawks volevano farlo volare con

re in Promozione, con la squadra bolo­

sorpresa", è nato un nuovo editore: Ric-

loro nella Nba. Ma il giovane Ricky dopo

gnese del Castel San Pietro perché, dice:

ky Morandotti a Castel San Pietro ha fon­

la Summer League, pur essendo cresciu­

«L'unica doccia che conosco è quella 6

dato la casa editrice Libri di Sport.

TihTiRO


Possiamo dire che dedicarsi ai libri e all'editoria è stata forse la sua scelta più coraggiosa? «Assolutamente sì. Anche perché in Italia mancando da sempre una vera e propria

cultura dello sport è ancora più difficile proporre dei libri di genere sportivo».

Colpa anche della monopolizzazione del calcio, sport tutt'altro che lettera­ rio in questo momento? «Colpa di un sistema che parte dai calcia­

tori strapagati e arriva ai presidenti pre­ suntuosi e ignoranti che non sanno met­

tere insieme tre parole in fila. E non sta

parlando mica con un intellettuale...».

Strano, non è il basket lo sport che per tradizione annovera il maggior

numero di laureati? «lo come al solito faccio eccezione: mi so­

In uscita

no fermato alla terza media ed ero la dan­

Sopra, Michael Jordan. Morandotti sogna di pubblicarne la biografia a Natale. A sinistra, Ettore Messina, ex et azzurro. A fianco, alcuni titoli pubblicati dalla Libri di Sport

nazione dei miei professori. Sui temi in classe lavoravo solo di fantasia, finendo sempre per descrivere un mondo tutto

mio che andava sistematicamente a cane­

stro. Penso comunque di aver acquisito

un buon bagaglio culturale grazie a una

vita piena di interessi, con il basket natu­ ralmente al centro di questi».

Quindi nessun libro ha segnato l'ado­ lescenza dell'editore Moran dotti?

la Virtus. Ma quella più che una libreria

mezzo ai quali cerco

«Lo confesso: fino a 35 anni, tranne qual­

venne identificata ben presto come un

sempre di inserire

che romanzo di Wilbur Smith che mi pas­

"covo" di virtussini, dove la spesa non

quel libro che appa­

sava mia madre, che è inglese, ho pensa­

valeva certo l'impresa e in una città pic­

ghi il mio gusto per­

to solo ed esclusivamente alla pallacane­

cola e divisa in due dal tifo per la palla­

sonale. Questo, in ge-

stro e fin da bambino le mie uniche vere

canestro, avevo perso in partenza l'altra

nere si rivela quasi sem-

letture appassionate erano state i numeri

metà della clientela, quella dei tifosi del­

pre il meno commercia­

di Superbasket».

la Fortitude. Poi c'è stato l'infortunio e

le fra tutti quelli che ab­

Come è arrivato allora a fondare la ca­

un momento di riflessione importante in

biamo in catalogo...»

sa editrice?

cui ho smesso con il professionismo e ho

(ride di gusto).

«Il primo approccio con l'editoria è stata

cercato di colmare il vuoto del grande

l'apertura di una libreria in piazza Azzari-

basket con la casa editrice».

ta a Bologna, quando ancora giocavo nel-

Una casa, Libri di Sport, diventata su­ bito punto di riferimento di tutti gli amanti della letteratura sportiva.

Quindi l'aspetto commerciale per lei viene in secon­ do piano?

<Ho studiato poco, ma io un buon bagaglio :ulturale grazie i una vita piena li interessi, con il basket al centro»

«No attenzione,

il

«Il consenso popolare c'è, ma far torna­

mio primo obiettivo

re i conti nell'editoria italiana è più dura

è far quadrare il bi­

che vincere una Coppa dei Campioni.

lancio, visto che l'in­

Senza l'appoggio recente del gruppo

vestimento

Giunti, anche in questa avventura ero

con i soldi guada­

destinato a scrivere in anticipo la parola

gnati con il basket

fine».

c'è stato. L'altro è

E invece l'avventura prosegue e con

consolidare

tanti titoli.

editrice e farla diven­

«Pubblichiamo anche 2-3 libri al mese.

tare anche grazie al­

Almeno 5-6 titoli più commerciali, in

l'apporto fondamen-

fatto

la

casa


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7

7.2

144

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8.1

170

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BASKET

<Sogno di pubblicare a mia biografia: sarebbe la storia li denuncia li un irregolare lei basket»

sportivo».

E chi potrebbe essere il narratore giu­ sto per la Morandotti-story? «Punto alto, come sempre: visti i risultati delle vendite dei suoi libri mi piacerebbe se a scriverla fosse Dan Brown - pausa per

la risata di rito - penso di essere stato l'unico in Italia a non aver ancora com­ prato il Codice Da Vinci. Se ha voglia io

sono qui e chissà che il "Codice di Ricky o del Moranda" non possa diventare un

altro bestseller...».

tale della Giunti, una realtà importante nel panorama nazionale».

"secondo padre", Dido Guerrieri.

Con un occhio sempre attento anche allo sport Usa.

Nelle tre stagioni all'Auxilium il suo stra­

ordinario talento fa scomodare gli Atlanta

«Il prossimo grande libro che vorrei pub­

Hawks che lo provano in Summer League.

blicare, a Natale, è la biografia di Micha­

Un'esperienza che si concluderà con il ri­

el Jordan, con delle foto d'archivio incre­

torno nella Lega italiana, dove si contrad­

dibili e la consulenza della prima voce ra­

distingue come il cestista capace di «di­

diofonica ed ex stella dei Chicago Bulls,

ventare il miglior realizzatore - dice di se

Bill Wennington, che è stato anche mio

compagno di squadra».

Qual è il libro che da sempre sogna di pubblicare? «La mia biografia in cui raccontare la sto­

na di un irregolare del basket italiano che

Il giovane Morandotti con Pessina e Vidili

stesso - e all'occorrenza vestire i panni

A17 anni in Serie A: il ritiro a 32 per un infortunio

lizzare un mostro sacro come Tony Kukoc e

del difensore spietato in grado di neutra­ non lasciargli fare più di 4 punti...». Que­

sto il Morandotti in campo. Nella sua glo­

riosa carriera che nel 1997 si è precoce­ mente interrotta a causa di un infortunio

ce l'ha fatta e ha coronato il sogno di gio­

care contro e insieme a tutti i suoi miti

Riccardo Morandotti, detto Ricky, è nato a

al ginocchio, Ricky ha vinto: 4 scudetti, 1

giovanili. Ma sarebbe anche una storia di

Milano nel 1965. Ruolo naturale "ala pic­

Supercoppa, 1 Coppa Campioni, una Cop­

denuncia, per porre l'accento su tutto

cola" (198 centimetri d'altezza per 120 chi­

pa Italia con la Virtus Bologna e una Cop­

quello che non mi piace: il contorno, che

li di peso) approda nella Juniores della Au-

pa Italia con la Glaxo Verona. Oggi non

come sempre rovina lo sport in genera­

xilium Torino dove si mette in mostra come

può fare a meno degli allenamenti e della

le...Non vorrei scriverla io però, ma tro­

miglior giovane della squadra e a 17 anni è

partitella settimanale: gioca con il Castel

vare un narratore puro che magari si ci­

già nella rosa della prima squadra guidata

San Pietro, campionato di Promozione

menti per la prima volta con il genere

da quello che considera un po' come il suo

emiliana.

ÌFlfUThl 47


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F


FORMULA 1 GP UNGHERIA Prima della pausa estiva, la Formula 1

affronta uno dei tracciati più tortuosi e stancanti del mondiale, l'Hungaroring,

tradizionalmente favorevole alle Ferrari

BASKET MONDIALI In Giappone

cominciano i

Mondiali di Basket. Per l'Italia di Gianluca Basile

esordio contro la

Cina del gigante Yao Ming

VOLLEY FINAL SIX

TENNIS US OPEN

Al via a Mosca le final six

Partono gli Us Open, ultimo torneo

della World League. Lo schiacciatore azzurro Samuele

stagionale dello Slam. Sul cemento

Papi ne ha già 4 in bacheca, ma l'ultima

vittoria italiana

nella competizione è

targata 2000

di Flushing Meadows, a New York, il più atteso è sempre l'americano Andre Agassi


IL POSTER



CARD Manuela Levorato Nata a Arino di Dolo (VE) il 16 marzo 1977 Sport: atletica leggera Specialità: velocità Albo d'oro: 2 bronzi nell'Europeo 2002 (100 e 200 metri), 2 ori nell'Europeo under 23 1999 (100 e 200 metri) Sito: www.manuelalevorato.it

Alessandro Petacchi Nato a La Spezia il 3 gennaio 1974 Sport: ciclismo Squadra: Milram Albo d'oro: 1 Milano-Sanremo (2005), 19 tappe al Giro d'Italia, 4 tappe al Tour de France, 17 tappe alla Vuelta Sito: www.alessandropetacchi.com

Entrata per caso nel mondo dell'atletica, Manuela Levorato conquista il primo titolo tricolore nel 1994, vincendo a Torino i 100 metri allievi. Finalista all'Europeo e al Mondiale juniores, nel 1998 stabilisce il pri­ mato italiano dei 200 metri con 22 "86. L'anno dopo realizza una doppietta d'oro all'Europeo under 23, trionfando nei 100 e nei 200. A livello assoluto, vince due bronzi nell'Europeo del 2002. Una serie di gravi infortuni le impediscono di partecipare al Mondiale 2003 e all'olimpiade di Atene. E* invece presente a Helsinki nel Mondiale 2005 ma le condizioni fisiche imperfette ne frenano i risultati e si deve accontentare dei quarti di finale nei 100 metri.

Dopo aver praticato nuoto e atletica, Petacchi sceglie il ciclismo a 13 anni. Velocista puro, ottiene 60 vittorie nelle cate­ gorie giovanili, diventando professionista nel 1996. Il primo successo arriva solo due anni più tardi in Malesia. La svolta avviene nel 2000 con la Fassa Bortolo, dove il diret­ tore sportivo Giancarlo Ferretti riesce a con- . vincerlo appieno delle proprie possibilità. Nel 2002 debutta in Nazionale (e aiuta Cipollini a vincere il Mondiale), mentre quel­ la seguente è la stagione della consacrazio­ ne: vince 30 gare, confermandosi a ottimi livelli anche nel 2004 (conquista 9 successi di tappa al Giro d'Italia) e nel 2005 (trionfa nella Milano-Sanremo). Nelle tre grandi corse a tappe, solo Merckx e Cipollini hanno vinto più di lui.

CARD

Pasini

CARD Davide Sanguinetti Nato a Viareggio (LU) il 25 agosto 1972 Sport: tennis Albo d'oro: 2 tornei vinti (Milano indoor e Delray Beach, 2002)

Figlio d'arte (il papà, Luca, è stato vicecam­ pione europeo), Mattia Pasini debutta nelle Minimoto nel 1996 e vince subito il titolo. L'anno dopo è secondo nell'Europeo, ma nel 1998 un gravissimo incidente con la moto da cross lo costringe a restare fermo per due stagioni. Deve aspettare il 2003 per essere di nuovo protagonista (3° nell'Europeo 125): l'anno seguente esordisce nel Mondiale 125 con l'Aprilia al G.P. del Sudafrica. Nel 2005 conquista i suoi primi due gran premi, in Cina e in Spagna. Considerato l'astro nascen­ te del motociclismo mondiale, nel 2006 s'im­ pone al Mugello.

Conclusi gli studi liceali, nel 1990 Davide Sanguinetti si trasferisce negli Stati Uniti per laurearsi in economia. Ma negli States comincia a intraprendere la carriera di tenni­ sta, seppure debuttando come professioni­ sta solo nel 1993, a ventuno anni. Dotato di un buon rovescio a due mani e apprezzato doppista, nel 1998 arriva ai quarti di Wimbledon ed è per due volte finalista, a Budapest e Coral Spring. Nel 2002 vince gli indoor di Milano battendo Federer e in quel­ lo stesso anno s'impone a Delray Beach. Raggiunge il miglior piazzamento nella clas­ sifica Atp il 31 maggio 2005 (42°).


CARD

CARD I

Alessandro Calcaterra Nato a Civitavecchia (Roma) il 26 maggio 1975 Sport: pallanuoto Squadra: Pro Recco Ruolo: centroboa Albo d'oro: 4 scudetti (1996,1997, 2002, 2006), 1 Coppa dei Campioni (2002), 1 Coppa delle Coppe (1993), 1 Coppa Len (1996), 1 Europeo (1995), 1 argento al Mondiale (2003), 1 argento all'Europeo (2001), 1 bronzo all'olimpiade (1996), 1 bronzo all'Europeo (1999)

Giacomo Sintini Nato a Lugo di Romagna (RA) il 16 gennaio 1979 Sport: pallavolo Squadra: Macerata Ruolo: palleggiatore Albo d'oro: 1 scudetto (2006), 1 Coppa Cev (2006), 1 Supercoppa italiana (2001), 1 Europeo (2005)

Cresciuto nelle giovanili di Ravenna, Giacomo Sintini debutta in prima squadra nel 1998-99. Nel 2000 viene acquistato da Forlì e l'anno dopo passa a Treviso, con cui vince la Supercoppa italiana. Nel 2001 fa anche l'esordio in Nazonale, nell'amichevo­ le contro il Resto del Mondo. Al termine dell'annata si trasferisce a Perugia, dove rimane per tre campionati. Nell'estate del 2005 il trasferimento a Macerata per la sta­ gione finora più gratificante: vince infatti prima la Coppa Cev e poi lo scudetto, stori­ co perché mai in passato la società marchi­ giana era salita tanto in alto.

Nato a Civitavecchia e cresciuto nella squadra della sua città, Alessandro Calcaterra ottiene i primi successi importanti a Pescara, dove con­ quista due scudetti consecutivi tra il 1996 e il 1997, una Coppa delle Coppe e una Coppa Len. Nel frattempo, è già entrato a far parte della Nazionale, con cui vince ('Europeo nel 1995. Centroboa, della formazione azzurra diviene una delle colonne, tanto da raccoglie­ re oltre 350 presenze. A livello di club, torna a trionfare con la Pro Recco: l'anno magico è il 2002, quando la società ligure realizza la dop­ pietta scudetto-Coppa dei Campioni.

CARD

CARD Paolo Vidoz Nato a Lucinico (G0) il 21 agosto 1970 Sport: pugilato Categoria: massimi e supermassimi Albo d'oro: da dilettante, 1 bronzo all'olimpiade (2000), 2 bronzi al Mondiale (1997,1999), 1 argento all'Europeo (2000), 1 oro ai Giochi del Mediterraneo (1997), 6 titoli italiani (1991,1993,1995,1996, 19971999); da professionista, campione d'Eurnna Ì2DD5 2D06Ì.

ii

Alessandra Sensini Nata a Grosseto il 26 gennaio 1970 Sport: windsurf Albo d'oro: 1 oro all'olimpiade (20001 2 bronzi all'olimpiade (1996, 2004), 2 ori al Mondiale (2002, 2004)

Alessandra Sensini comincia a praticare il nuoto all'età di 6 anni, per poi dedicarsi a pallavolo, corsa campestre e basket. Sale per la prima volta su una tavola da win­ dsurf nel 1982 e da quel momento raccoglie successi prima a livello italiano e poi mon­ diale. Nel 1992 debutta all'olimpiade, dove conclude settima dopo essere stata a lungo in zona podio. Ad Atlanta, nel 1996, vince la medaglia di bronzo e nel 2000, a Sydney, conquista l'oro. Nel 2002 e nel 2004 trionfa al Mondiale: ai Giochi di Atene conclude al terzo posto, piazzamento positivo ma non del tutto soddisfacente perché arriva all'ul­ tima regata in testa alla classifica.

Paolo Vidoz muove i primi passi nel pugilato a Gorizia sotto la guida del maesto Piccotti. Esordisce da novizio nel 1988, cominciando una carriera da dilettante nei supermassimi che dura dieci anni: vince il bronzo all'olimpiade di Sydney, due bronzi al Mondiale, un argento all'Europeo, un oro ai Giochi del Mediterraneo e sei volte il titolo italiano. Il 27 gennaio 2001 disputa e vince il primo match da professionista al Madison Squadre Garden. La carriera prosegue con risultati alterni fino al 2005, quando diventa campione d'Europa dei massimi battendo Michael Sprott. :




LUGLIO CICLISMO TOUR DE FRANCE

CALCIO FINALE MONDIALE

Dopo 7 anni

di dominio Armstrong, il Tour

È la partita più attesa da 4 anni: all'Olympiastadion

riparte senza il suo

Re. Il principale avversario di Ivan

il tedesco Jan Ullrich,

di Berlino si gioca la finalissima di

primo nel '97 e già

Germania 2006,

cinque volte secondo

e si alza al cielo la Coppa del Mondo

Basso sembra essere

14

ATLETICA GOLDEN GALA

per la terza prova della Golden League.

Gli organizzatori

sognano la sfida ad

HELSINKI 2005 ESPj

La MotoGp fa tappa in

Si accendono i riflettori dello stadio Olimpico

USA &tdk 985

44 MOTO J| T| LAGUNA SECA

alta velocità Gatlin-Powell

California, sul circuito di Laguna Seca, h

L'americano Nicky Hayden, su Honda,

cerca di difendere

la leadership nella

classifica

mondiale


•Volkswagen Mxto •Otopa. 100 W dopo .Remora .lai» e Veneto •fl 5 per 1000 al CSI

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|

FRANCESCA BENOLLI

PROTAGONISTI

La reginetta riprende a volare La giovane ginnasta triestina lo scorso anno ha vinto l'Europeo al volteggio. E cinque giorni dopo si è rotta il ginocchio. Adesso è guarita e punta al rientro al Mondiale di ottobre, in Danimarca. «Forse comincio a vedere la luce in fondo al tunnel» di Carlo Annese

a frase può sembrare banale,

L

sfortuna

ma racchiude in sé una grande

che

perseguitata

l'ha da

speranza. «.Forse comincio a vedere quellagiorno, ha de

54 |

luce in fondo al tunnel», dice Francesca

ciso di farlo nello

Benolli. Quella luce si era spenta all'im­

stesso luogo e nella

provviso nemmeno cinque giorni dopo

stessa

essersi accesa all'Europeo di ginnastica

nei quali aveva messo

artistica di Debrecen, in Ungheria. Fran­

a rischio la sua splendida

cesca, 16 anni, gambe esplosive e occhi

carriera appena iniziata: il

luminosi, aveva appena vinto il titolo

saggio conclusivo della società

occasione

continentale al volteggio, il miglior risul­

di cui fa parte, ('Artistica 81 di

tato di sempre per il settore femminile

Trieste. I medici che l'avevano ope­

azzurro nello sport di Franco Menichelli

rata avevano previsto che potesse

e Jury Cnechi, quando si era procurata

tornare ad allenarsi non oltre sei

«Ma a

il distacco dalla tibia del tendine rotuleo

mesi dopo l'intervento.

del ginocchio destro.

gennaio di quest'anno il ginocchio

A un anno esatto dall'infortunio, la Be­

destro mi è stato aperto di nuovo

nolli è tornata in pedana. E, quasi a vo­

- spiega la ginnasta, studentessa

ler esorcizzare la paura e soprattutto la

del terzo anno di Linguistico, che


La festa del trionfo genera il dramma

topo l infortunio, na ricaduta: i tempi i recupero si sono addoppiati. «Ma non [O mai pensato i non farcela»

Prima uno "Yurchenko" teso, poi un salto che 10 anni fa fece

diventare grande l'ucraina Lilya Podkopaeva: flic flac e mezzo

giro nella prima parte, salto avanti carpiato con mezzo giro nella fase di volo. Con questi

due salti-capolavoro, domenica

5 giugno 2005, Francesca Benolli ha conquistato la meda­

glia d'oro al volteggio all'Euro-

peo di Debrecen. Venerdì 10, il saggio di fine stagione dell'Arti-

frequenta regolarmente e con profitto

stica 81 di Trieste, che doveva

Si temeva per un'infezione dell'osso,

essere il suo trionfo, s'è trasfor­

in realtà è stato trovato solo un edema,

mato in un dramma. Un salto

che sembra si stia finalmente riassor­

indietro con doppio avvitamen­

bendo ma che comunque mi ha condi­

to e Francesca si è procurata il

zionato molto. A dicembre avevo qua­

distacco del tendine rotuleo del

si ripreso a fare tutti I miei esercizi, no­

ginocchio destro dalla tibia. Di

nostante un dolore forte al ginocchio,

fatto, il tendine non si è rotto, si

e avevo anche ripreso il salto col dop­

è staccato invece con un pez­

pio avvitamento al volteggio, sia pure

zetto dell'osso che è stato riap-

con l'atterraggio nella buca piena di

intaccato anche i tre buchi dai quali era­

vicato con tre chiodi. Questi sono stati

gomma piuma, con II quale avevo otte­

no stati estratti i chiodi per riattaccare il

tolti alla fine di agosto, ma pochi giorni

nuto il titolo in Ungheria, ma mi sono

tendine alla tibia, mi buttavo giù. Ma mi

più tardi, nella ferita riaperta è esplosa

dovuta fermare per altri quattro mesi.

bastava pensare all'Europeo vinto per ri­

un'infezione da stafilococchi per la quale

Volevo rientrare, tornare in fretta ad al­

sollevarmi: in parte per il ricordo della

la giovane ginnasta si è sottoposta per un

to livello: quello che spero di riuscire a

gioia di quei giorni, ma anche per la spe­

mese a iniezioni sottocutanee di antibioti­ ci. A fine settembre, Francesca ha ripreso

fare adesso».

ranza di poterla rivivere ancora una vol­

Francesca, oggi, si racconta con sereni­

ta».

tà. Nella sua stona trovano il medesimo

Quella speranza, per il suo allenatore,

nuovo stop. Si temeva che l'infezione

posto la sofferenza e la determinazione,

Diego Pecar, è quasi una convinzione.

avesse preso l'osso, ma una biopsia ha scongiurato il peggio, anche se un nuovo

l'attività, ma a dicembre ha subito un

lo sconforto e l'entusiasmo. «Nei mo­

«Francesca è stata molto brava in tutti

menti più difficili, quando il dolore si fa­

questi mesi: ha tenuto duro mental­

intervento ha evidenziato un edema nei

ceva sentire o quando si pensava che la

mente, non è aumentata di peso, ha

buchi lasciati dai chiodi. A metà aprile, la

prima infezione da stafilococchi che

continuato ad allenarsi per rinforzare il

Benolli ha potuto finalmente ricominciare.

aveva preso la ferita superficiale avesse

busto, li dov'era già una forza della na­

Stavolta senza dolori.

DA 12 ANNI STELLINA DELL'ARTISTICA 81

Francesca frequenta il Liceo Linguisti­ co a Trieste, con ottimi risultati. Ha cominciato in palestra, con la società Artistica 81 di Trieste (qui al gran completo) per cui gareggia tutt'ora, quando aveva appena 5 anni e non ha più smesso. Quasi ovvio che le sue mi­ gliori amiche siano le ginnaste con cui da sempre divide la fatica e la bel­ lezza degli allenamenti.

55


g t3 Aa rt

Nome: Francesca Bemolli Nata a: Trieste II: 26 agosto 1989

Altezza: 160 cm Peso: 50 kg Società: Artistica'81 u I Allenatori: Diego Pecar, Teresa Macri

Specialità: volteggio Risultati: Europei Amsterdam 2004: terza a squadre, quarta nel volteggio Europei Debrecen 2005: me­ daglia d'oro nel volteggio

tura. E noi, in palestra, abbiamo fatto in

LA SORELLINA HA SCELTO L'ATLETICA Dopo l'infortunio ha ricevuto mol­ te lettere dai fan e dai ginnasti di tutto il mondo, che hanno fatto il tifo per lei nel corso della lunga e faticosa rieducazione. Ha una so­ rella, più piccola, che per alcuni anni ha fatto parte della sua stes­ sa squadra agonistica prima di passare all'atletica.

«E stato fondamentale il supporto di mia mamma, ex atleta di buon livello»

In Danimarca favorite le italiane

modo che non smettesse mai di sentirsi parte della nostra famiglia e soprattutto

del suo progetto agonistico. Ci ha segui­

to nei collegiali della Nazionale, ha man­ tenuto ottime relazioni con le amiche­

Per una volta, la squadra da battere sarà

avversarie, è stata aiutata dalle compa­

quella italiana. Ad Aarhus, in Danimarca, dal

gne di sguadra a Trieste, e si è sentita

13 al 21 ottobre, le ragazze azzurre che

protetta anche da Federazione e Coni

hanno vinto una straordinaria medaglia

che, avendola inserita tra i probabili

d'oro all'ultimo Europeo di Volos, in Grecia,

olimpici per Pechino, hanno sostenuto

partiranno da favorite e con una grande

le spese per la fisioterapia. Il chirurgo ci

stella: quella di Vanessa Ferrari. Sedici anni

ha detto che la sua gamba destra avreb­

ancora da compiere, la piccola leader della

be perso il 5% della funzionalità, ma

Brixia Brescia (che con Trieste ha costruito

guale atleta di altissimo livello ha tutte

un asse di successo tra le donne) ha chiuso

e due le gambe al 100%? Sono ottimi-

in testa la classifica individuale assoluta, da­

vanti alle sorelle minori dei mostri sacri di Romania e Russia, e ha conquistato poi l'ar­

gento nel corpo libero. Con lei han­ no dimostrato notevoli qualità anche

Federica Macrì e Lia Parolari, oltre alla veterana Monica Bergamelli. Meno profonda, e con pochissimo ri­ cambio, è la squadra maschile azzur­

ra, che a Volos ha rimediato solo un bronzo agli anelli con Andrea Coppolino (campione uscente, dopo l'Europeo

Compagne

di Debrecen) e ha dovuto rinunciare

In alto, Francesca mostra Toro conquistato agli Europei 2005. fianco, l'altra azzurra Vanesssa Ferrari

di nuovo alle speranze di medaglia di Igor Cassina, l'olimpionico alla sbarra, all'asciutto già dai Mondiali

di Melbourne dello scorso anno. Il recupero di Matteo Morandi (fuori

per infortunio in Grecia) e il conso­ lidamento al vertice di Matteo An­ gioletti dovrebbero però garantirci

tra un anno la qualificazione ai

Giochi di Pechino.


sa mai. «A settembre, quattro mesi do­

Dice l allenatore: «Francesca si è dita protetta da i e tornerà grande, non quest'anno, al issimo Mondiale»

È

po l'infortunio, avevo ricominciato a

tempo pieno. Avevo un obiettivo nella testa: gareggiare ai Mondiali di que­

st'anno in Danimarca. Non ci fosse sta­ ta la seconda operazione, ora li sentirei molto più vicini. Lo ammetto: è stata ab­

bastanza dura risollevarsi, ho avuto molti momenti di sconforto, dai quali

sono venuta fuori grazie all'aiuto di mia madre, parlando con lei, oltre che con i miei allenatori e i miei amici. Da giova­ ne, per qualche anno, é stata un'atleta

di buon livello, faceva salto in alto, ma in questa situazione lo sport e l'espe­

sta sulle sue possibilità di recupero, se

rienza personale contano poco. Mia

non per i Mondiali di fine ottobre ad

madre é stata molto importante a pre­

Aarhus di sicuro per quelli dell'anno

scindere. Mi ha protetto e mi ha soste­

prossimo che qualificheranno ai Giochi,

nuto ogni giorno, dicendomi di non

per tanti motivi: perché Francesca è

smettere di lottare, di non mollare. Non

molto forte, non ha perso le sue quali­

è stato facile, anche perché avrei dovu­

tà, anzi ha continuato a stimolarle; per­

to conciliare anche la fisioterapia con la

ché a livello di coordinazione, resta sem­

scuola e la palestra, ma il fatto che ora

pre una ginnasta di alto livello; e poi

non senta più dolore al ginocchio e pos­

perché ha ancora molta voglia di fare

sa ricominciare a preparare i miei eser­

ginnastica».

cizi mi hanno fatto superare qualunque difficoltà». E

Quella, in effetti, la Benolli non l'ha per­

4° GP Nazionale a Chianciano

Liguria, Lazio ed Emilia danno spettacolo abato 17 e domenica 18 giugno, Chianciano Terme ha ospitato anche i 250 ginnasti partecipanti alle finali del Gran Premio Nazionale CSI. Nella ginnastica artistica indivi­ duale, la Liguria ha ottenuto i migliori risulta­ ti, conquistando 5 ori e 3 argenti con la ASD Ginnastica Tigullio di Chiavari, subito seguita dalla ASD Diada Sport di Roma (5 ori e 2 argen­ ti). Bene anche la Happy Life di Napoli (2 ori, 1 argento, 1 bronzo). Nella ginnastica ritmica, bene l'Emilia Romagna (3 ori, 1 argento, 1 bronzo) e la Toscana (1 oro, 2 ar­ genti, 2 bronzi). Infine, nella ginnastica insieme, medaglie d'oro per le società Ginnastica Amatori di Reggio Emilia ed Happy Life di Napoli.

S

Entusiasmo Grande seguito e competenza per i 250 atleti che hanno disputato le finali di Chianciano


SPORT DI SQUADRA

Dal 1° al 9 luglio le finali nazionali degli sport di squadra

Luglio, tempo di scudetti A Tignano Sabbiadoro sono attesi 2500 atleti in rappresentanza delle 150 squadre che hanno conquistato il diritto di partecipare all'ultimo atto della stagione agonistica dell'associazione di Marcello Sala

J^|||lon solo Mondiali e non solo cal-

USI ciò. C'è grande attesa per le

150

squadre del CSI attese in Friuli nella setti­ mana che sancirà il finale di un'intensa sta­ gione agonistica. Saranno 2500 gli atleti impegnati nei sette giorni di gare. Il 9 lu­

glio, in concomitanza con la finalissima di

Germania 2006, conosceremo tutti i nomi delle formazioni neoscudettate del CSI. I campionati nazionali rappresentano il

clou, la vetrina dello sport CSI e hanno la capacità di unire l'Italia, di accomunare

nello sport i giovani del nostro Paese, di ri­ scoprire i valori dell'agonismo, della parte­

cipazione, della crescita solidale. Sono circuiti di attività di diversi sport, che

rappresentano il meglio nell'associazione

I CAMPIONI DEL 2005

TOP JUNIOR

arancio blu sia in fatto di atleti sia di squa­

OPEN MASCHILE

dre, tecnici e arbitri, e fanno conoscere

OPEN FEMMINILE

uno spaccato ampio di come batte il polso

di tutto lo sport CSI. L'associazione vuole esprimere attraverso

i campionati un'attività sportiva unitaria

che si identifichi, dal nord al sud della pe­ nisola, per stile organizzativo e culturale,

tenendo ovviamente in debita considera­ zione la domanda di sport, i bisogni e le

condizioni dell'ambiente in cui si trova ad operare.

CALCIO A 11 ALLIEVI

Junior Ragusa

JUNIORES

Gino Pini Modena

TOP JUNIOR

GS Opera Milano

OPEN

CSI FondotoceVerbania

JUNIORES OPEN

Mammuth Modena Reai Chieri (T0)

VOLLEY Audax Volley Modena

ALLIEVI

Soliera Carpi

JUNIORES

PCG Presso Milano

OPEN MASCHILE

Codogno 2002 Lodi

ALLIEVE

CALCIO A 7 ALLIEVI

ASD Torrazzo Cremona

JUNIORES FEMMINILE CS Enzo Grasso Siracusa

Pol. S. Martino Gubbio (PG) Ponte d'Assi Bar NY Gubbio (PG)

GS Amendola Modena

TOP JUNIOR FEMMINILE Poi. Damaso Modena

OPEN FEMMINILE

CSI Versilia Viareggio (Lu)

OPEN MISTO

Poi. Galileo Giovolley (RE)

Si tratta di coagulare, intorno a regole e

formule certe, una proposta sportiva isti­ tuzionale che duri nel tempo, qualitativa­

mente rilevante, in grado di concretizza­ re elementi interessanti sotto il profilo so­ cioeducativo. K

58

BASKET

CALCIO A 5 ALLIEVI JUNIORES

CSI Stella Ascoli Piceno Oratorio Medaglia Miracolosa Soccavo (NA)

ALLIEVI JUNIORES

TOP JUNIOR OPEN

Carpe Diem Lecco SG Fortitudo Bologna CBK Roma

Veterline Boschetto Mantova


ABRUZZO

0-1

0-1

2-2

BASILICATA

0-1 -

0-1

-

1-0 -

CALABRIA

-

0-1

-

-

-

-

CAMPANIA

1-1

2-1

2-1

-

3-3

EMILIA ROMAGNA

2-1

0-1

1-2

2-3

2-5

FRIULI VENEZIA GIULIA

0-1

0-1

-

0-3

LAZIO

0-1

0-1

2-2

2-3

3-5

LIGURIA

0-1

0-2

0-2

-

1-3

LOMBARDIA

2-1

4-3

2-2

2-2

3-1

MARCHE

0-1

-

2-2

0-1

0-1 -

2-2

MOLISE

1-2

-

-

PIEMONTE

2-1

2-2

2-2

2-4

2-4 1-1

PUGLIA

2-0

0-1

2-2

2-1

SARDEGNA

1-0

0-1

-

-

-

SICILIA

0-1

2-1

2-1

0-1

3-4

TOSCANA

0-1 -

0-1 -

0-2

-

1-2

TRENTINO

-

-

1-0

UMBRIA

0-1

1-1

2-1

0-1

1-4

VENETO

0-1

0-1

2-1

2-1

2-5

Nella tabella sono indicate il numero di squadre che ciascuna regione presenterà a Ugnano, la prima cifra è riferita alle categorie Allievi e Juniores, la seconda alle categorie Top e Open

CALCIO A 11 MASCHILE

CALCIO A 7 MASCHILE

CALCIO A 5 MASCHILE/FEMMINILE/SILENZIOSI

Gli scudetti in palio • Calcio a 11 maschile

• Calcio a 7 maschile • Calcio a 5 maschile e femminile • Calcio a 5 per silenziosi

• Pallavolo maschile, femminile, mista • Pallacanestro maschile e femminile • Wheelchair Hockey

Dove e quando • Ugnano Sabbiadoro (UD) • Allievi e Juniores 1 -5 luglio

pallacanestro MASCHILE/FEMMINILE

PALLAVOLO MASCHILE/FEMMINILE/MISTA

• Top Junior e Open 5-9 luglio

59


ST PAULS INTERNATIONAL S.r.l. ST PAULS INTERNATIONAL

BILANCIO D’ESERCIZIO al 31 dicembre 2005

Sede in Alba (CN) - P.zza San Paolo, 12 - Capitale sociale sottoscritto € 2.700.000 = i.v. Ufficio del Regi­ stro Imprese di Cuneo - Numero iscrizione e cod. fise. 02860520150

STATO PATRIMONIALE

CONTO ECONOMICO 31/12/2005

A) Crediti v/ soci per versamenti dovuti

798.658

B) Immobilizzazioni I - Immobilizzazioni immateriali: 1 Costi d'impianto e di ampliamento 2 Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 3 Diritti di brevetto industriale e dintti di utilizzazione delle opere dell ingegno 4 Concessioni, licenze, marchi e dintti simili 5 Avviamento 6 Immobilizzazioni in corso e acconti 7 Altre Totale Il - Immobilizzazioni materiali: 1 Terreni e fabbricati 2 Impianti e macchinario 3 Attrezzature industriali e commerciali 4 Altri beni 5 Immobilizzazioni in corso e acconti Totale III - Immobilizzazioni finanziarie. 1 Partecipazioni in: a) imprese controllate b) imprese collegate cj imprese controllanti d) altre imprese

52.135

79.932

3.922 620 106.576

53.743 185 810

67.468 178.586

1.172.767

1 147 760

4.720 67.111 2.110 1.246.708

10.113 62.638 2.100 1 222 621

975.478

978.005 978.006

975.478

2 Crediti: a) verso imprese controllate b) verso imprese collegate cj verso controllanti d) verso altri

3 Altri Titoli 4 Azioni propne Totale Totale immobilizzazioni (B) C) Attivo circolante I - Rimanenze: 1 Materie prime, sussidiarie e di consumo 2 Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 3 Lavori in corso su ordinazione 4 Prodotti finiti e merci 5 Acconti Totale Il - Crediti: 1 Verso clienti 2 Verso imprese controllate 3 Verso imprese collegate 4 Verso controllanti 4-bis Crediti tributari 4-ter Imposte anticipate 5 Verso altri: - entro 12 mesi - oltre 12 mesi

975.478 2 407 996

Totale III - Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni: 1 Partecipazioni in imprese controllate 2 Partecipazioni in imprese collegate 3 Partecipazioni in imprese controllanti 4 Altre partecipazioni 5 Azioni propne 6 Altri titoli Totale IV - Disponibilità liquide: 1 Depositi bancari e postali 2 Assegni 3 Denaro e valori in cassa Totale Totale attivo circolante (C) D) Ratei e risconti Totale attivo

978.005 2.379.212

113.970

98 898

136.760

66 071

250 730

164.969

585.480

581.738 3.146

267.752 177.011 4.917

579.320 344 867 9.641

1.215.917 2.251 077

491.208 7.335 498.543 2.014.109

1.211 444 4.473

CONTI D'ORDINE 1 Fidejussioni ricevute da terzi Totale conti d'ordine

A) Valore della produzione 1 Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2 Variazioni delle nmanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 3 Variazioni dei lavon in corso su ordinazione 4 Incrementi di immobilizzazioni per lavon interni 5 Altri ricavi e proventi Totale

4 444.674

B) Costi della produzione 6 Per matene prime, sussid., di consumo e merci 7 Per servizi 8 Per godimento di beni di terzi 9 Per il personale a) salan e stipendi b) oneri sociali cj trattamento di fine rapporto d) trattamento di quiescenza e simili e) altri costi

4.525.325

23.483

159.513 4.674.876

153.657 4 702 465

691.719 3 078.655 198.773

709.752 3.682 396 230.414

943.671 281.221 68.498

75 378 1.372.198

10 Ammortamenti e svalutazioni a) ammortamento immobilizzazioni immatenali b) ammortamento immobilizzazioni matenali cj altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide

31/12/2004

70 689

942.270 282.006 72.544

61 890 1.355.280

50.402 40.910

50.895 44.084

8076

11 Vacazioni delle rimanenze di materie pnme, sussidiarie, di consumo e merci 12 Accantonamenti per rischi 13 Altri accantonamenti 14 Oneri diversi di gestione Totale Differenza tra valore e costi della produzione (A - B) C) Proventi e oneri finanziari 15 Proventi da partecipazioni in soc. controllate 16 Altri proventi finanzian: a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni cj da titoli iscritti nell attivo circolante d) proventi diversi dai precedenti - da imprese controllate - da imprese collegate - da controllanti - altri

99.388

44 749 139 728

(15.073)

90.633

17.324 5.442 984 (768 108)

58.481 6.266.684 1 564.219)

12.795

12.670 12.670

1.170 119 11.744

967 967 275 11.978

12.795

17 Interessi e altri oneri finanziari: - verso imprese controllate - verso imprese collegate - verso controllanti - altri

1.170

17-bis Utili e perdite su cambi Totale (15 +16-17)

D) Rettifiche di valore di attività finanziarie 18 Rivalutazioni: a) di partecipazioni b) di immobilizzazioni finanziarie c) di titoli iscritti nell attivo circolante 19 Svalutazioni a) di partecipazioni b) di immobilizzazioni finanziane c) di titoli iscritti nell'attivo circolante

20.444

2.527

Totale delle rettifiche (18-19)

2.527 (2.527)

20.444 (20.444)

23.267

113.723 1 113.724

E) Proventi e oneri straordinari 134.006

277.839

8 764 142.770 2.644.577 20 406 5.072.979

9.191 287.030 2 466 108 25.059 5 669 037

PASSIVO

A) Patrimonio netto I - Capitale Il - Riserva da sovrapprezzo delle azioni III - Riserve di rivalutazione IV - Riserva legale V - Riserve statutarie VI - Riserva per azioni propne in portafoglio VII - Altre riserve - riserva da arrotondamento Vili - Utili (perdite) portati a nuovo IX - Utile (perdila) dell'esercizio Copertura perdita parziale Perdita residua Totale B) Fondi per rischi e oneri 1 Per trattamento di quiescenza e obblighi simili 2 Per imposte, anche differite 3Altn Totale C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato D) Debiti 1 Obbligazioni 2 Obbligazioni convertibili 3 Debiti verso soci per finanziamenti 4 Debiti verso banche 5 Debiti verso altri finanziatori 6 Acconti 7 Debiti verso fomiton 8 Debiti rappresentati da titoli di credito 9 Debiti verso imprese controllate 10 Debiti verso imprese collegate 11 Debili verso controllanti 12 Debiti tributari 13 Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 14 Altn debiti Totale E) Ratei e risconti Totale passivo

31/12/2005

31/12/2004

ATTIVO

2.700.000

3.600 000

20 Proventi: - plusvalenze da alienazioni - altri proventi - proventi straordinari da arrotondamento

3.964 19.303

21 Oneri: - minusvalenze da alienazioni - imposte esercizi precedenti - altri onen - oneri straordinari da arrotondamento

27 393

Totale delle partite straordinarie (20 - 21 ) Risultato prima delle Imposte (A-B + -C+-D + -E) 22 Imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, diffente, anticipate 23 Utile (perdita) dell’esercizio

29.962

27.394 (4 127)

29 962 83 762

(763.018)

(1.488.423)

32.640 (795.658)

5.005 (1.493 928)

1 (795.658) _______ 567 986

(1.493.928) 636 748

(227.672) 2 472 328

2.742.821

1.768

42 348

9.142 10910

12.835 55.183

371.921

311.876

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione

PROSPETTO DI DETTAGLIO DELLE VOCI DEL BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2005 (dati in Euro) 848.666

863 549

277.735 72.639

519.633 44 062

79.512 929 215 2.207 767 10.053 5.072.979

77.813 1.045.009 2.550.066 9.091 5 669 037

73.099 73.099

187.029 187.029

RICAVI DELLE VENDITE:

- RICAVI DELLE VENDITE DI COPIE di cui per abbonamenti

2.106 016 1.850.014

- RICAVI DELLA VENDITA DI SPAZI PUBBLICITARI di cui per la vendita tramite concessionarie di pubblicità

1.448 044 282.588

COSTI PER SERVIZI: - LAVORAZIONI PRESSO TERZI

885 403

- AGENZIE D'INFORMAZIONE

Pubblicazione in adempimento e secondo le modalità previste dalla Legge 5-8-1981 n. 416 e dalla Legge 23-12-1996 n. 650.

30 722


dHlllllllE FINALI UNDER 13 A UGNANO Oltre 750 partecipanti alla prima edizione della manife­

TUTTO NOTIZIE DAI COMITATI

5 VERONA VINCE LA GRANDE SFIDA ;□

All'insegna del motto "Abilitiamoci" si è svolta 1'11 esima edi-

§

zione della manifestazione nazionale per i diversamente abili.

Convegni, passeggiate a cavallo, grande divertimento per

stazione che ha sostituito il

tutti. Ospite il dj Marco Baldini

classico "Trofeo

Polisportivo": gioco, sport e

festa per un'esperienza che resterà nel cuore di tutti

di Tito Della Torre

CO o

DANONE CUP: ANCORA CISCO! Terzo successo con­ secutivo per i ragaz­ zi romani, che in

finale hanno sconfit­

to gli emiliani del

Reggio Calcio, quali­ ficandosi per la fina­

le internazionale in

programma a set­ tembre a Lione

di Erika Marani

CSI: LA FORMAZIONE GIUSTA A fine agosto, a Paestum

e Domodossola, comincia la stagione formativa 2006-

2007 per animatori e tecnici:

8 i corsi in programma con una mission comune: raffor­ zare il valore educativo degli operatori

di Andrea De Pascalis

e ancora:

MARIOFORPEACE CORRE IN EUROPA L'atleta bolognese Mario

Pisani comincia il 1° ago­ sto un tour attraverso Italia, Francia, Inghilterra,

Belgio, Germania, Polonia, Repubblica Ceca

e Austria: rientrerà a Bologna il 20 ottobre, dopo 81 giorni e 4484 km

PROGETTI TURISTI DI CORSA COL CSI NASCE IL "SIGHTJOGGING"

ALMANACCO CALCETTO E SPORT VILLAGE PER LA FESTA DI CREMONA

AGENDA IL CENTRO SPORTIVO ITALIANO AL MEETING DI RIMINI

SiTiRO 61


VITA CSI

Nome nuovo e nuovi stimoli per le finali nazionali

Spettacolo Under 13 il CSI invade Ugnano La località balneare friulana ha ospitato la prima edizione dei campionati nazionali riservati ai più giovani: oltre 750 i ragazzi in gara e 500 gli accompagnatori di Tito Della Torre

a manifestazione ha un nome nuo­

L

vo di zecca, "Finali dei Campionati nazionali giovanili CSI Under 13"

che potrebbe anche far pensare a gare al­ lo spasimo e agonismo esasperato; nulla

"però sarebbe più sbagliato per inquadra­ re l'evento che ha raccolto al Villaggio Ge.

Tur di Lignano Sabbiadoro, dal 2 al 4 giu­ gno, più di 750 ragazzi e ragazze dai 7 ai 13 anni, provenienti da una quindicina di

regioni, e 500 accompagnatori. Si è trat­

tato in realtà dell'attualizzazione di un'at­

tività ben collaudata nel circuito CSI, che fino allo scorso anno chiamavamo "Tro­ feo Polisportivo", le cui finali nelle ultime due stagioni si erano già svolte a Lignano.

La nuova formula 2006 è ancora più

orientata ad amalgamare diverse espe­ rienze motorie ed aggregative, concretiz­

zando le indicazioni della pedagogia per i preadolescenti, di fornire ai ragazzi un

tenuti culturali e formativi.

corretto modo di muoversi e avvicinarsi

Tomaso Bottichio, presidente della com­

allo sport senza eccessiva pressione, nel

missione tecnica nazionale, commenta

edizione:

questa

dello stare insieme.

« Quest 'anno, insieme agli a fi-

A Lignano, come nelle fasi ter­ ritoriali di questi campionati Under 13, polivalenza e poli-

Le gare affiancate

dienti base di ogni attività, la lu-

da attività culturali

dicità il sale della proposta di

e formative

sportività sono stati gli ingre­

una ricca gamma di giochi

sportivi di squadra e giochi di

62

nuova

segno del gioco, della festa e

cionados del vecchio Polispor­

tivo, hanno debuttato a Li­ gnano nuovi gruppi sportivi. Cosicché le finali, che hanno

consentito di sperimentare le coinvolgenti

proposte

di

un'attivissima eguipe di ani­

matori, arbitri ed operatori

movimento polivalenti, arricchiti da attivi­

sportivi, vanno considerate parte di un

tà collaterali, non specificatamente spor­

percorso di crescita che ci auguriamo

tivo-motorie, in grado di sviluppare con­

possa aiutare dirigenti e allenatori a


Gusto sportivo Linguine prime! Ravioli sul podio, pochi punti sopra ai rigatoni. Penne, fettuccine e cannelloni più giù. Chissà se que­ sta speciale graduatoria ricalchi quella (se esiste) dei tipi di pasta preferiti da­ gli italiani. A Ugnano per dare sapore e più gusto ai numerosi giochi dedicati ai più piccoli (Under 10) si è pensato di assegnare il nome di un "primo" a ogni gruppo di nuove formazioni senza no­ me, poiché composte da atleti di socie­ tà diverse cercando in questo modo di favorire integrazione e spirito di amici­ zia tra i giovanissimi atleti. Ne è così scaturita una classifica appetitosa do­ ve la squadra associata alla pasta lun­ ga tipicamente accompagnata dal pe­ sto, ha fatto meglio di quelle condite al burro e salvia o col ragù. Tavola a parte, le graduatorie erano generate dalla somma dei punteggi delle gare dei giochi polivalenti del sabato e della domenica, dove per tutti il piatto forte è stato il divertimento dal gusto sportivo.

comprendere meglio l'importanza del lo­

campionati nazionali ha stimolato sen­

ro ruolo e a programmare un'attività

z'altro la voglia di partecipazione di bam­

sportiva adeguata ai veri bisogni dei più

bini e genitori. Il rischio poteva essere

giovani».

quello di creare delusione in chi non si è

Due le categorie in gara: Under 10 e Un­

piazzato sul podio, ma così non è stato.

der 13. Nella categoria Under 10 il pro­

Conferma Bottichio: «Hanno vinto tutti!

gramma di Lignano ha proposto mini tor­

Da quelli saliti sul podio a coloro che han­

nei di calcio a 5, calcio a 7, mmivolley a 4,

no giocato e ballato o servito Messa. Tut­

giochi sportivi semplificati, giochi di mo­

ti hanno avuto modo di vivere un'espe­

vimento polivalenti (giochi marini, giochi

rienza fortemente significativa sia per la

terrestri e pentathlon CSI) e

carica emozionale degli eventi

giochi di animazione. Nella ca­

ni) gli sport di squadra sono

Evitato il rischio

sia dal punto di vista "tecnico",

stati: volley maschile e femmi­

di creare

centro la persona. Sono basta­

nile; calcio a 5, calcio a 7; pal­

delusione tra gli sconfitti

giochi per ripagare ogni sforzo

tegoria ragazzi (dai 10 ai 13 an­

lacanestro maschile. Giochi di movimento polivalenti (acqua­

tici, spiaggia, pineta e penta­ thlon CSI) e giochi di animazione hanno

per gli elevati contenuti educa­

tivi di uno sport che rimette al

ti i sorrisi dei ragazzi durante i e isolare qualche piccola ama­

rezza generata dall'incapacità

di alcuni di considerare la vittoria un

completato il quadro anche in questa fa­

obiettivo ideale in un percorso educativo,

scia di età.

anziché un bisogno assoluto da eseguire

Volendo fare un primo bilancio, parlare di

a tutti I costi».

K

^lÌO 63


VITA CSI

Danone Nations Cup 2006

Cisco Roma che tripletta! Tre gol contro il Reggio Calcio danno il via all'esultanza della squadra di Piangerelli, vincitrice del prestigioso trofeo per il terzo anno consecutivo. Il 3 settembre la finale internazionale allo stadio Gerland di Lione

di Erika Marani ontinua a regalare sorrisi la Cisco Ro­

C

(tra cui quello importantissimo che ha

ma, campione per il terzo anno con­

sbloccato il risultato nella sfida decisiva

secutivo della Danone Nations Cup.

contro gli emiliani del Reggio Calcio), e il

A Ugnano Sabbiadoro, gli Under 12 capi­

portiere Marco Fagiani, rimasto imbattuto

tolini hanno mostrato un ottimo gioco di

nel corso dell'intero torneo. Vittoria meri­

sguadra, con alcune significative individua­

tata, ma anche un po' di sfortuna per i reg­

lità, come il mancino e capitano Simone

giani in finale, per un rigore fallito da Davi­

Ceccarelli, 4 gol all'attivo nella final-eight

de Crimaldi: 3-0 il risultato finale.

COSÌ LE FINALI

Finale 3°/4° POSTO Wonderful Bari FC Messina

3 1

Finale 1°/2° POSTO Cisco Calcio Reggio Calcio

3 0

La Cisco è approdata alla finale a punteggio pieno e dopo aver superato nell'ultimo tur­ no di qualificazione il Wonderful Bari, fin lì anch'esso sempre vincitore. Il Reggio Calcio ha invece prevalso sul Messina, poi battuto

dai baresi nella finale per il terzo posto.

«È il terzo anno consecutivo che alziamo questa coppa - spiega il tecnico della squa­

dra di San Basilio, Massimo Piangerelli - e

non possiamo essere che soddisfatti. Ma al

I CAMPIONI DELLA CISCO

Nicolò ALBERTINI Francesco DI BARI Federico BERNASCON Edoardo MOSCONE Alessio DUIELLA Emiliano ILARI Simone CECCARELLI Francesco SIMONETTI Gianrico SOLDANO Francesco DELI Marco FABIANI Fabio DE PIERRO Manuel D'ANGELI Tiziano GERMONI

64

^KTìfflTìTB

nostro campo "Francesca Gianni", oltre al trofeo riporteremo anche II grande diverti­

I RISULTATI

DELLA FINAL-EIGHT

GIRONE A

mento che c'è stato dentro e fuori dal cam­

Cisco Roma - Pertusa Biglieri Torino

po. Anche per questo ringraziamo di cuo­

Wonderful Bari - Bergamo Cenate

re il CSI».

Bergamo Cenate - Cisco Roma

La Danone Nations Cup 2006 non finisce

Pertusa Biglieri Torino - Wonderful Bari

però a Ugnano: gli Esordienti (classe 1994)

Cisco Roma - Wonderful Bari

della Cisco Roma rappresenteranno infatti

Bergamo Cenate - Pertusa Biglieri Torino

2-0 2-0 0-1 0-3 4-0 3-0

l'Italia alla finale internazionale di Lione,

dove incontreranno altre 31 squadre pro­

GIRONE B

venienti da tutto il mondo (finalissima il 3

FC Messina - Nativitas Padova

settembre). Spettatore annunciato in tribu­

Reggio Calcio - Viadana Mantova

na, Zinedine Zidane. Nel 2005 hanno vinto

Viadana Mantova -FC Messina

i campioni di Russia, nel 2004 gli spagnoli.

Nativitas Padova - Reggio Calcio

L'Italia non ha mai trionfata. Che sia la vol­

ta buona? Il sogno continua.

E

FC Messina - Reggio Calcio Viadana Mantova - Nativitas Padova

2-0 1-0 (rig.) 4-3 0-1 0-2 0-1


PROGETTI

I corsi di preparazione 2006-2007

Il CSI sceglie la formazione giusta Debutta a Paestum e Domodossola, a fine agosto, la stagione formativa 2006-2007 per animatori e tecnici. Otto i corsi in programma con una mission comune: rafforzare la valenza educativa degli operatori associativi

di Andrea De Pascalis iù che itinerari formativi, come

P

ti, coordinatore Area formazione, cultu­

amano definirli al CSI, i corsi di

ra, promozione e sviluppo - tiene conto

qualificazione e di specializzazio­

dell'attuale momento storico di crisi eti­

ne che l'associazione ha messo in can ca e­ morale dello sport, che esige uomi­ tiere per il 2006/2007 disegnano auten ni e­ donne capaci di dare indicazioni ai

tiche autostrade per configurarsi in al­

più giovani, di aiutarli a comprendere e

cuni specifici ruoli di operatore sportivo.

vivere le situazioni che maggiormente

Né potrebbe essere altrimenti, poiché il

interpellano la loro esistenza. Le oppor­

progetto culturale e sportivo del Centro

tunità formative sono state studiate per

Sportivo Italiano esige, per essere attua­

far si che nelle parrocchie, nelle società

to, che sul campo animatori e tecnici la­

sportive, negli oratori e nelle palestre ci

vorino con un approccio metodologico

sia chi può restituire credibilità allo sport

che solo la stessa associazione può for­

e aiutare i giovani a ritrovare in se stes­

nire.

si ragioni di speranza».

Le linee guida del piano formativo per la

I corsi messi in cantiere sono otto tutti

prossima stagione tengono conto di

decolleranno nel mese di agosto (sette

una duplice esigenza: rafforzare la mls-

a Paestum, uno a Domodossola) e cia­

sion educativa del CSI e ancorare ogni

scuno avrà poi due replay: a novembre

Paestum 26-31 agosto

attività a criteri etici fondanti, «¿a no­

2006 e a febbraio 2007. Le proposte si

stra proposta - spiega Michele Marchet­

rivolgono ad animatori in attività grafi­

co-espressiva, musico-motoria,

Le tipologie dei corsi

gestuale-teatrale e per la terza

età; a queste si affiancano i nuo­ vi percorsi rivolti alle

• • • •

comitati territoriali e delle socie­ ■

Animatori della formazione, cultura e comunicazione

stegno delle nuove esigenze dei tà sportive.

Qualificazione per preparatore

fisico-atletico multisport

itinerario sperimentale di forma­

zione di figure associative, a so­

Specializzazione per animatore grafico-espressivo

ri della formazione, cultura e del­ la Comunicazione dà il via a un

Specializzazione per animatore

dell'attività gestuale-mimico-teatrale

tore-allenatore sportivo. Infine la proposta del corso per animato­

Qualificazione per orientatore-allenatore sportivo

figure di

preparatore atletico e dionenta-

Specializzazione per animatore dell'attività musico-motoria

Specializzazione per operatori per la terza età

Domodossola 26 agosto-2 settembre •

Istruttori ed animatori in piscina

65


ALMANACCO

Prime esperienze a Roma TURISTI DI CORSA COL CSI NASCE IL "SIGHTJOGGING"

BOLOGNA- SuperMario e la pace

attraverso l'Europa Mario Pisani, il forte Atleta della

LolliAuto

Bologna,

campione

provinciale nel CSI felsineo 2005, non finisce di stupire. Nel 2001 fu

protagonista di un'impresa uma­ nitaria bellissima, finita nel gum-

ness dei primati. Per raccogliere fondi per l'ANT (Associazione Na­

zionale Tumori) SuperMario, co­ me ormai lo chiamano tutti, par­

tì da Palermo e dopo 46 giorni e quasi 1900 km arrivò a Torino, in occasione della Turin Marathon. Oggi, Pisani vuole concedere il

bis, con un progetto ancora più ambizioso: Marioforpeace, la pa­ Fiorisce il "sightjogging" nel CSI. Di cosa si tratta? Il neologismo, che le­

ce attraverso l'Europa. Il 1° ago­

ga in inglese sightseeing e jogging, consiste letteralmente nell'andare

sto, quando molti italiani parti­

in giro per monumenti di corsa. Sta infatti prendendo sempre più piede

ranno per le vacanze, SuperMa­

un modo nuovo di visitare le città. Per chi è stanco dei soliti tour, che co­

rio partirà da Zola Predona (BO),

stringono a stare per ore in piedi davanti ai monumenti che magari

puntando stavolta a Nord, verso

nemmeno interessano, è il momento di provare il sightjogging. Una sa­

la grande Europa. Rivedrà le stra­

na attività fisica che unisce la voglia di sport a quella di visitare mete tu­

de di Torino il 6 agosto, saluterà

ristiche di maggior richiamo: per ora il servizio è attivo nella capitale, ma

Parigi e la Tour Eiffel. Il 20, sarà a

si pensa già di allargare il giro a Firenze, Milano e Venezia.

Londra il 27 ed il 29 agosto sarà

Prossimi appuntamenti ogni fine settimana estivo. Per fare esperienza

sulle bianche scogliere di Dover. Il

del sightjogging, è possibile contattare la Direzione Tecnica Nazionale

Belgio e Bruxelles lo accoglieranno il 3 settembre mentre 5 giorni

allo 06.68404520. L'evento destinato alle persone diversamente abili si

dopo sarà ad Amsterdam per puntare successivamente verso la

terrà, di norma, l'ultimo sabato del mese.

Germania, ed attraversare la mitica porta di Brandeburgo a Berli­ no il 22 settembre. Ma non è finita. Pisani attraverserà anche la Po­

Centri estivi A BOLOGNA E PERUGIA LE VACANZE IN CITTÀ Il CSI Bologna organizza il camp sportivo "Estate Ragazzi 2006" per bambini dai 4 ai 14 anni presso gli impianti sportivi e all'interno del par­

lonia, la Repubblica Ceca e l'Austria prima di rientrare in Italia toc­ cando Udine, Pordenone, Treviso, Padova, Rovigo, Ferrara per ri­ tornare "a casa" il 20 ottobre. In totale 81 giorni e 4485 km.

CAMPANIA - Di Meo s'impone

nella quarta Corriamo nel Mito

co di Villa Pallavicini. Le iscrizioni agli undici turni settimanali (fino all'8

Giuseppe Di Meo (Alba Bacoli) si è

settembre, escluso il periodo 12-20 agosto) sono aperte presso la segre­

aggiudicato il 2 giugno la quarta

teria del CSI di Bologna. Gli orari del camp sono dalle 7.30 alle 12.30

edizione della "Corriamo nel Mi­

(senza pasto), fino alle 14, oppure fino alle 18.30. Per un sereno svolgi­

to", tradizionale appuntamento

mento della giornata sono previsti un massimo di 24 bambini con tre

podistico del CSI campano, svol­

educatori qualificati (tutti gli istruttori e tecnici sono laureati in scienze

tosi intorno ai laghi Lucrino e

motorie). Per informazioni tei. 051.405318 oppure 335.5398559.

Averno. Il vincitore ha impiegato

Anche a Perugia riaprono i centri estivi gestiti dal CSI. Dall'ultima setti­

38'01" precedendo Bartolomeo

mana di agosto fino agli inizi di settembre, tutti i ragazzi dai 4 ai 14 an­

Carannante (Alba Bacoli) e Carmi­ ne Mertino (Il Parco). Tra le donne

ni potranno trascorrere le loro giornate in compagnia degli animatori

specializzati, selezionati dalla "Commissione scuola". Un'equipe nume­

66

si è imposta Rosa Capuano. Tra gli Esordienti maschili la vittoria è

rosa, composta da giovani laureati in scienze motorie e ragazzi formati

andata a pari merito ad Alessandro Giarritiello e Francesco Serino.

nei corsi di specializzazione del CSI, darà vita ad una serie di attività che

Tra gli Esordienti femminili, successo di Marta Serino. Tra i cadetti

spazieranno dai classici giochi motori a discipline mirate come il rugby

si è imposto Diego De Miranda, mentre nella categoria Ragazzi ha

ed il baseball, previste, inoltre, due uscite settimanali in piscina e una se­

vinto Angelo Paone. Un riconoscimento speciale per Valentina Co­

rie di laboratori musicali e grafici. Info: www.csiperugia.org

stantino, mascotte della gara.

JÌTllWÌI


PUGLIA - Nella Merine in Bicicletta

ROMA - Oratorio Cup/2: vincono S. Gaspare,

vincono i ferrovecchi

Virtus Prenestina e S. Maria della Mercede Dopo il successo della

A Roma, all'oratorio San Paolo, sono scese in campo altre 30 for­

"Stramerine", gara podistica per bambini

Cup. Pronostici rispettati negli Under 10, dove i biancorossi della

mazioni di calcio a 5 per disputare le finali capitoline dell'oratorio

con pomeriggio spor­

Parrocchia S.Gaspare del Bufalo B (zona Appio), dominatori dell'in­

tivo in piazza, e di

tera regolar season, si sono imposti in finale sull'istituto della PGS

"Giocasport", il cen­

Flipper. Niente bis, per quanto atteso, del S. Gaspare nella catego­

tro salentino ha ospi­

ria Ragazzi: vittoria della Virtus Prenestina, formazione partita in

tato un altro evento di

autunno senza campo e senza alcuna divisa sociale. Tra gli Junio-

particolare significato:

res, successo ai supplementari della Parrocchia di S.Maria della

la terza edizione della

Mercede, sull'Internazionale dei Protomartiri, formazione multiet-

"Merine in Biciclet­

nica con il solo capitano italiano, affiancato da un tedesco, un rus­

ta", pedalata ecologi­

so, un albanese, un cinese e un filippino. Se non è proprio una

ca aperta a tutti. Oltre 250 i partecipanti, impegnati nella conqui­

Champions League... poco ci manca.

sta dei premi simbolici come la "mascotte della biciclettata" (riser­

vata ai più piccoli), "il nonno e la nonna più sportivi", "la biciclet­ ta più originale" e "la bicicletta più arrugginita". Per quest'ultimo

trofeo, sono spuntati da garage e ripostigli autentici ferrovecchi,

BERGAMO - La festa del calcetto

nel Torneo di Piazza della Libertà

scricchiolanti ma funzionanti. L'evento è stato organizzato dal CSI San Domenico Savio, dalla Parrocchia S. Maria delle Grazie e dalla

PGS Arcobaleno.

CREMONA - 24 ore di calcetto

e Sport Village: maratone per tutti Cremona protagonista dello sport dal 2 al 4 giugno. Mentre sui campi di Cà de' Somenzi e Maristella, si disputava la decima edi­

zione della "24 ore di calcetto", vinta da "I Moschettieri", in un

torneo che ha visto in campo 267 atleti per 66 gare complessive

e 327 gol, un altro grande evento sportivo correva in parallelo: il "CSI Sport Village". Quest'anno la manifestazione di calcio a 5, in occasione del 60esi-

mo anniversario del CSI cremonese, ha visto infatti presso la Pista Ciclabile di Cremona e impianti limitrofi, svolgersi diverse attività:

c'erano il calcio balilla umano, la palestra di roccia, il tennis tavolo, i roller, insieme alle bici e alle bocce. La Bergamo d'estate ha un cuore che pulsa a ritmo di calcetto. Ri­

MILANO - Oratorio Cup: la Stella Azzurra 56

è campione nel regno dellìnter

flettori, tribune e pubblico delle grandi occasioni, trapiantati in cen­ tro città: elementi immancabili anche nel 9° Torneo di Calcetto di

Piazza della Libertà. Dietro le quinte della manifestazione, ('Asses­

Il calcio in oratorio è sempre di

sorato allo Sport del Comune, in collaborazione con Bergamo

grande attualità. Non solo a li­

Sport, CSI di Bergamo e Dinamica Eventi, società che si occupa del­

vello educativo e formativo, ma

la parte organizzativa (www.pubblicitadinamica.it). Addirittura

anche, forse soprattutto a livello

104 le squadre partecipanti, divise in 5 tornei: 64 formazioni tra i

agonistico. Se ne è avuta una

Liberi, 16 tra Under 21 e Over 35, 8 tra Over 45 e Femminile. La

bella dimostrazione nell'Orato-

corsa ai 5 titoli è cominciata lo scorso 1° giugno e si concluderà la

rio Cup, svoltasi a Milano con

sera del 25 luglio, con le ultime finali: in mezzo, 55 giorni di parti­

l'organizzazione del CSI e la col­

te, con un menu di 4 incontri ogni sera, a partire dalle 20 fino al­

laborazione dell'lnter. Le finali si

le 23.30, con i weekend imbottiti di calcio e il lunedì dedicato al ri­

sono svolte sui campi di Appia­

poso. Il torneo più ricco di fascino è senza dubbio quello dei Libe­

no Gentile. Successo della Stella Azzurra 56 di Cinisello Balsamo,

ri, visto il valore dei protagonisti, provenienti da squadre di calcio

che ha battuto 4-3 al termine dei tempi supplementari la Polispor­

e di calcetto di tutta Italia. Addirittura, nella Play Tv Holding milita

tiva Virtus Bovisio. Al terzo posto la Sacer 94 di Cernusco sul Na­

il capocannoniere di serie A1 di calcio a cinque, Amoroso, insieme

viglio, che ha piegato l'Osa di Sesto S. Giovanni 6-3.

al suo compagno di squadra Pinilla.

JTPiÌhThI

67


ALMANACCO

RAVENNA - La Due Giorni Mare

mini-Olimpiade sulla sabbia Si è svolta dal 9 all' 11 giugno a

Marina Romea, sul litorale roma­

gnolo, la

Una domenica speciale per tutti LA GRANDE SFIDA: VERONA VINCE ANCORA

28a Edizione della

"Due Giorni Mare", il più gran­

de evento sportivo targato CSI

Ravenna. Quest'anno, nuovo re­ cord di presenze, con 1800 par­

tecipanti, 130 squadre di palla­

volo su sabbia con la tradizionale formula del 6x6 in controtenden­ za alle squadre "ridotte" del Beach Volley, 28 formazioni di calcio

a 5 e 6 di basket 3x3, per una stima complessiva di oltre 1000 par­

tite in poco più di 24 ore. Sono stati 25 i campi dove si sono alternate le diverse categorie maschili e femminili della pallavolo, 6 quelli del calcio a 5, e 3 quel­

li della pallacanestro open. L'evento cresciuto negli anni, ha richia­

mato in Romagna formazioni da ogni angolo della penisola. Lom­

bardia, Piemonte, Puglia, Calabria, Lazio, Toscana, Umbria Veneto

Campania e Friuli sono state tutte rappresentate dagli atleti pre­

senti sulla riviera adriatica. Due giorni intensi ed impegnativi, una fatica che da 28 anni il CSI Ravenna accetta di buon grado, poiché

capace di mixare sport, relax e vacanza in questo gustoso appun­ tamento che preannuncia l'estate.

Grande successo per 1'11 esima edizione della Grande Sfida, l'appun­ tamento nazionale di Verona per i diversamente abili. Come comuni­

care la gioia di migliaia di occhi pronti ad intraprendere una nuova sfida? Come trasmettere le suggestioni di una giornata non tanto or­

ganizzata per loro, ma piuttosto organizzata da loro? Un successo per l'appunto, grazie al lavoro di tutto il CSI Verona, dei volontari,

ROMA - Gli Argonauti in scena

delle famiglie e, soprattutto, dei ragazzi. Un percorso intrapreso

a favore di Telethon

provinciale, coinvolgendo scuole, amministrazioni e piazze: già, pro­

agl'inizi di maggio, percorrendo in lungo e in largo tutto il territorio

Grande successo a Roma, all'auditorium Parco della Musica, di

prio il luogo proibito di alcuni anni fa, che la manifestazione ciessina

"Ars aedificandi", spettacolo artistico a favore di Telethon, anco­

ha contribuito a mutare in spazio accogliente.

rato ai contenuti di un laboratorio di ricerca sul movimento che

Un trionfo per tutti coloro che quotidianamente combattono la loro

"Gli Argonauti", società del CSI capitolino, hanno elaborato per

Grande Sfida, e spesso non per gioco. È proprio questo il segreto del

proporre un'attività ludico-motoria impostata per valorizzare la

successo dell'iniziativa, trasformare in attività ludica il mondo, solo

componente espressive-educativa della persona, mettendola in ar­

dai sorrisi potrà scaturire la serenità del domani: «È il mio primo an­

monia con l'ambiente e con gli altri. Il clou nelle scene in cui tutto

no qui - ha detto Marco Baldini, spalla di Fiorello e ospite d'eccezio­

ruota intorno a un attrezzo che rielabora in modo innovativo il

ne della giornata - e la prima impressione è che ogni momento rap­

"quadro svedese". Lì, i ragazzi esplorano le possibilità dell'attrez­

presenti un regalo per noi e non viceversa».

zo abbandonandosi alla suggestione del momento in modo sem­

La manifestazione (cui ha partecipato anche Osvaldo Bagnoli, allena­

pre diverso, trovando equilibri personali ed interpersonali nel rap­

tore del Verona che vinse lo scudetto) scorre via tra rituali consolidati

porto tra corpo e materia.

nel tempo, come il convegno d'inizio mattinata, e ultimissime novità come le passeggiate a cavallo, frutto della sinergia intrapresa que­

68

PERUGIA - A Trevi la convention

st'anno tra il CSI di Verona e Fieracavalli.

della Formazione nel CSI

ligero Danilo Furlan-, gli sforzi di un decennio vengono ogni anno ri­

Si è svolto a Trevi (Perugia), dal 9 all' 11 giugno, la convention del­

pagati da un mese, quello di maggio, ad alta intensità emotiva». Sul­

«Sono entusiasta della giornata- commenta il Presidente del CSI sca­

la formazione nel CSI, sul tema della qualità e competenza nella

la stessa lunghezza d'onda anche il responsabile del progetto per

promozione sociale, tra formazione, comunicazione e sviluppo.

conto del CSI, Roberto Nicolis: «Devo ringraziare tutti i collaboratori e

Sport e scuola, Sport e oratorio, Sport e impresa sociale, sono sta­

i volontari che hanno reso possibile un evento di tale portata; senza

ti tre ambiti su cui si è concentrata l'attenzione dei lavori. «Abbia­

di loro tutto questo non sarebbe possibile».

mo riflettuto - ha spiegato Michele Marchetti, direttore dell'Area

Lo slogan impresso sulle maglie e nei cuori dei ragazzi giunti da tutto

formazione, cultura, promozione e sviluppo - sulle sfide del pre­

il continente, era "Abilitiamoci", un concetto ripreso proprio dallo

sente che riguardano prioritariamente la famiglia, l'infanzia e

stesso Nicolis: «Ripensare l'approccio alla disabilità è il vero progres­

l'adolescenza quali soggetti coinvolti nella pratica sportiva, chia­

so. Non più una tensione verso gli altri, ma uno sforzo rivolto al no­

mata ad abitare la scuola, la parrocchia, l'oratorio, la società nel

stro interno, che permetta a tutto il mondo di abilitarsi nella com­

suo complesso».

prensione di una moltitudine di linguaggi».

JÍTÍñO


BEACH VOLLEY: A PIZZO CALABRO LA 2a COPPA DELLA PACE A Pizzo Calabro, alla spiaggia "La Murena", seconda edizione del torneo di Beach volley "Coppa della Pace" organizzato da un gruppo di giovani detti

"Sbarbagianni". All'appuntamento non poteva certo mancare il CSI, che spo­

sa perfettamente il carattere dell'iniziativa che utilizza lo sport come strumen­

to di educazione e aggregazione. La manifestazione nasce dalla volontà di promuovere, proprio attraverso lo sport, I valori della pace e della solidarie­ tà, che ben si conciliano con la città di Pizzo, Città per la Pace e importante

centro di beach volley sin dagli anni Settanta. All'edizione 2006 del torneo partecipano 64 squadre che si confronteranno per aggiudicarsi la Coppa, e

molte importanti associazioni di carattere sociale: AVIS, ADMO, I Ragazzi di Locri, Associazione "Punta e a Capo".

AGENDA CSI DI LUGLIO E AGOSTO 1/5 luglio Lignano Sabbiadoro (UD) Finali Campionati nazionali Allievi e Juniores

Frascati (Roma)

15-16 luglio Carbonara di Nola (NA)

Rimini Meeting per l'amicizia tra i popoli

26-27 agosto 1/19 luglio Tolentino (MC)

2° Torneo città di Tolentino

10-14/17-21/ 24-28 luglio Idroscalo di Milano Idrocamp Sport & Fun

7/13 agosto Pizzo (VV)

2° Coppa della Pace Torneo di Beach Voile1

IL CENTRO SPORTIVO ITALIANO

AL MEETING DELL'AMICIZIA DI RIMINI Il Centro Sportivo Italiano partecipa per il quarto anno consecutivo al Mee­

ting di Rimini. Dal 20 al 26 agosto, nella megapalestra multisport del pa­

diglione Auchan, dalle 11 del mattino fino alla mezzanotte, sarà possibi­

le partecipare ai diversi tornei organizzati. Due i campi da calcio a 5, af­ fiancati dalla cosiddetta "gabbia" multisportiva; immancabile il calcio-ba­ lilla umano. E ancora campi da volley e da basket dove gratuitamente sa­

rà possibile sfidarsi con gli amici.

20/26 agosto

3° Edizione Soap Box Race

7-9 luglio Abbazia di Vallombrosa (FI) "Città e coscienza civile" V° Seminario estivo di RETINOPERA

8 agosto Seren del Grappa (BL) Seren-Pian della Cesa 1° Circuito Feltrino in Bicicletta

Consiglio Nazionale

5/9 luglio Lignano Sabbiadoro (UD) Finali Campionati nazionali Top Junior e Open

13-16 luglio

Fano (PU) 11a edizione CSI on the Beach "Good Bye Summer" Torneo Beach-Volley

26/ I

. sto

Paestum (SA) Campus Formazione Snes Master Associativo


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II

Ml L'ERRORE, MODELLO DI CRESCITA Si può perdere una parti­ ta, ma si può migliorare proprio studiando a

g £2

SARDEGNA E MAREMMA DA AMARE

§

Cala Goloritzé: in provincia di Nuoro una spiaggia da conquistare con 4 km di trekking. 0 più comodamente in

Ir-

barca. Un'altra oasi di pace è il Parco Nazionale della

Maremma, regno delle cicale

fondo cosa si è sbagliato

di Massimo Carboni

e cercando di eliminare gli automatismi negativi

che a volte si insidiano nelle squadre

di Mauro Berruto

I BRIVIDI DEI PLAYOFF Attenzione ai luoghi comuni: non è vero che nelle partite a elimina­

zione diretta prevalgano i contatti fisici e i tiri da

3 punti. Il basket sta

cambiando, anche nelle partite "secche"

di Marco Crespi

IL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE Più che i contrasti, sono i cambi di direzione o le rica­

dute da un salto a generare

una delle lesioni più fre­

quenti per i calciatori.

Diagnosi, intervento e tera­ pie per tornare a giocare

■■

di Piero Volpi

e ancora:

IL PREPARATORE GLI INTRIGHI DEL PALLONE IN NOIR

COME SI MIGLIORA LA RESISTENZA DI BASE

Un comune denominatore

di Marco Manzotti

sembra collegare molte opere

L’ARBITRO

dedicate allo sport più popola­

re. Se Montalban ha inaugura­ to un genere, molti autori ita­

liani lo stanno seguendo

di Massimiliano Castellani

COSÌ HANNO UCCISO LE NOSTRE EMOZIONI

di Massimo Chiesa

WEBSPORT SPECIALE NUOTO LA RETE IN PISCINA di Guido Vaciago

71


L'ALLENATORE-VOLLEY

Un fattore necessario all'apprendimento

Si devono trarre insegnamenti importanti anche dagli sbagli. Combatterli significa tentare di instaurare una mentalità e una metodologia di lavoro utile a eliminare gli automatismi negativi

gesti opportuni, allo stesso

(e anche la tipologia) di erro­

modo si possono instaurare

ri sia notevole. Questo fatto

automatismi negativi che ge­

va sopportato, tollerato e

nerano esattamente il con­

"utilizzato" dall'allenatore.

trario di quello che vogliamo

Con i giovani l'errore è uno

ottenere

dall'allenamento.

strumento essenziale nel pro­

Combattere l'errore significa

cesso di apprendimento. Sa­

di

una

rebbe davvero curioso (anzi

mentalità, una metodologia

eccezionale) avere un gruppo

tentare

instaurare

ISTRUZIONI PER L'USO

di lavoro che ten­ / errore, qualunque ti­

stra per "sezionare" la parti­

de

po di errore e non so­

ta, dividendola in esercizi che

questi automati­

L

a

eliminare

lo nella pallavolo, è

sono poi dei pezzetti di parti­

smi negativi che

un fattore necessario all'ap­

ta più o meno analitici che

talvolta si insidia­

prendimento. Quanto dun­

vogliamo analizzare e ripete­

no

que l'errore è amico o nemi­

re tante volte. Il nostro scopo

squadre

co di un atleta nel suo proces­

è generare automatismi. Ma

senza che noi ce

so di allenamento? Tutti noi

se ci sono automatismi "cor­

ne

allenatori andiamo in pale­

retti" che portano a ripetere

nelle

nostre

quasi

di giovani che sbaglia

Nel lavoro sui giovani

occorre la massima tolleranza

accorgiamo.

Ma occorre fare qualche di­

poco.

La

correzione

dell'errore e la richie­ sta di "sbagliare me­ no" non devono mai

inibire il processo di crescita dei nostri gio­ vani

atleti.

Occorre

semmai puntualizzare e tentare di chiedere ai nostri

stinzione.

giovani atleti di non commet­

Una prima grande distinzione

tere nuovamente gli stessi er­

deve essere necessariamente

rori ma, semmai, di commet­

fatta pensando alla realtà del

terne di diversi,

gruppo sportivo che stiamo

Ogni allenatore di settore

allenando. Nei gruppi giova­

giovanile è tenuto a spingere

nili è normale che la quantità

di nuovi.

i propri atleti a sperimentare

e ad avere coraggio. Ma se ri­

Il suggerimento ESAMINARE ANCHE LE AZIONI VINCENTI

Lavoro quotidiano

chiediamo a un giovane di

Battute e ricezioni, schiacciate e muri sono fasi di gioco che necessitano di grande applicazione in allenamento. Anche partendo dagli errori di esecuzione

avere coraggio e di "prova­

l potere di visualizzazione dell'errore è,

I

purtroppo, tremendamente forte. Pensare

che si potrà sbagliare porta quasi inevitabil­

mente a sbagliare di sicuro. Ma anche rive­

dere troppe volte un errore porta ad "auto­ matizzarlo". Importante quindi usare il vi­ deo per permettere di evidenziare un erro­

re e provare a risolverlo, ma non dobbiamo mai dimenticarci di usare il video per dare

feedback positivi. Allora facciamo rivedere e analizzare anche i gesti tecnici ben riusci­

ti, le azioni vincenti. E nel processo di inse-

JikTiÌO

re", per esempio nel colpo d'attacco a tirare la parallela

o la diagonale stretta, dovre­

mo armarci di pazienza e ac­

cettare un numero di errori anche elevato. Molto spesso


-

allenatore@stadiumcsi.it Caro Berruto, considerata la sua esperienza come et della Finlandia, quanto è arric­ chente per un allenatore la­ vorare all'estero? Lorena Antonini, Vado Ligu­ re (SV)

nel settore giovanile vincono

sbagliare mai, ma che l'erro­

diatamente e la squadra do­

le squadre che sbagliano di

re dovrà essere combattuto

vrà ricominciare dall'inizio.

meno. Ma siamo sicuri che

quotidianamente in ogni sin­

Anche il semplice allenamen­

tutto questo serva a formare

golo allenamento. Come fa­

to della battuta e ricezione si

atleti di livello assoluto?

re? Lo strumento più efficace

presta facilmente ad un con­

Quale deve essere invece l'at­

è senz'altro facilmente utiliz­

trollo dell'errore legato al

teggiamento di un allenatore

zabile nell'allenamento del 6

punteggio e all'obiettivo. Un

di fronte all'errore nei team

contro 6 a punteggio. Ci si

buon esercizio per la ricezio­

formati da atleti

può servire di si­

ne prevede che il singolo ri­

adulti? Crediamo

stemi di punteg­

cettore realizzi dieci (o dodi­

Come applicare

gio che penaliz­

ci) ricezioni positive con un

abbastanza sem­

gli esercizi

zano l'errore. Se

solo errore concesso: al se­

plice. Tanto più il

che aiutano a limitare gli errori

il nostro esercizio

condo errore il punteggio si

per allenare la fa­

azzera e bisogna ripartire.

che la risposta sia

livello del team è

alto,

tanto

più

l'errore dovrà es­

sere considerato

ricezione/at-

Considerato che per chi, vice­

prevede

versa, sta allenando la battu­

che l'obiettivo sia

ta succede spesso che il desi­

se

tacco

un nemico da combattere.

raggiunto realizzando, per

derio di mettere grande pres­

Occorrerà che allenatore, sin­

esempio, 6 attacchi su 10 oc­

sione ai ricettori porta ad un

golo atleta e squadra impari­

casioni, si potrà inserire la re­

numero eccessivo di errori, si

no a "odiare" l'errore, a non

gola che un solo errore è per­

potrà chiedere di non sba­

sopportarlo. Tutto ciò non si­

messo o, addirittura, che al

gliare mai più di una battuta

gnifica,

naturalmente, che

primo errore nella sene il

ogni cinque (percentuale che

nessuno sarà obbligato a non

punteggio si azzererà imme­

rappresenta il 20%).

R

gnamento della tecnica, in particolare con i

liato in caso di non riuscita, bensì dovrà cer­

giovani, mostriamo al video dei modelli tec­

care e trovare stimolo per accrescere il pro­

nici. Come? Scegliendo delle immagini (an­

prio bagaglio pallavolistico. I ragazzi che al­

che quelle televisive vanno benissimo) dove

leniamo devono sapere che al di là del ta­

i gesti tecnici vengono eseguiti dai campio­

lento naturale dei fuoriclasse, la tecnica de­

ni. La ricezione di Corsano o di Pippi, la di­

gli atleti che giocano nelle massime catego­

fesa di Sergio, l'attacco di Papi, il muro di

rie è stata affinata da anni e anni di eserci­

Mastrangelo o di Gustavo: quali modelli mi­

tazioni, ore e ore di allenamento, senza le

gliori di questi possiamo offrire ai nostri

quali le loro doti innate non risalterebbero

atleti?

al cospetto dei giocatori comuni. Solo chi

Chi in palestra dovrà poi cercare di imitare

capisce dove sbaglia può progredire e pro­

i gesti dei campioni, non dovrà sentirsi umi­

gredisce solo chi ha voglia di farlo.

Carissima, la mia formazione "antropologica " (questa è la disciplina in cui sono laurea­ to) non può che farmi ri­ spondere in un solo modo: tutto ciò che è "diverso" è arricchente. Mettersi a con­ fronto con realtà differenti per lingua, tradizione, cultu­ ra, mentalità genera un ba­ gaglio di esperienze irripeti­ bili (e non solo nel volley). E poi, anche se qualche volta noi italiani sembriamo di­ menticarcene, si gioca bene a pallavolo anche in tante altre parti del mondo...

STADIUM RISPONDE

Per le vostre domande su basket, volley e altri sport, scrivete ai nostri consulenti all'indirizzo:

Gentile Berruto, ho letto le sue disamine sul rally point System. Dal punto di vista psicologico, cos'è cambiato col nuovo sistema? Luca Fioretti, Torino Carissimo, la pallavolo del Rally Point System è lo sport che più di tutti mette a dura prova la propria autostima. Ogni 6-7 secondi (la durata media di un'azione) il pun­ teggio cambia, mentre nel calcio, nel basket, nel rugby, nella pallanuoto lo score si muove con molta più lentez­ za. Come attaccare sempre? Seguendo un vecchio ma saggio consiglio degli ameri­ cani: "Next ball!“: la palla più importante sarà sempre la prossima.

stadium

73


Cosa cambia con l'eliminazione diretta

di Marco Crespi Allenatore

Resta l'appuntamento più stimolante. È falso pensare che ci siano più contatti fisici e che contropiede e tiro da tre premino nella regular season. Dopo la prima gara si correggono gli errori: e non lo fa solo chi ha perso

D

vince soprattutto in stagione

Piano partita.

regolare. Luoghi comuni butta­

l'appuntamento e le possibili­

ti lì per abitudine e un po' per

tà per lo staff tecnico. Ma an­

Stimolante

pigrizia senza guardare a quel­

che interessante e coinvolgen­

lo che veramente succede sul

te per chi guarda sul campo,

campo e a come i contenuti

in tv o semplicemente leggen­

tecnici di una partita di basket

do. Si parte da due dati. Pri­

stanno cambiando anno dopo

mo: come la propria squadra

anno

arriva ai playoff. Valutazione

Rotazione Ci sono

di una rotazione che

ici playoff e pensi imme­

alla finale. Domanda: ma il pla­

squadre costruite con

è ormai consolidata

diatamente al basket.

yoff è la ripetizione delle parti­

10 giocatori, altre che

Stagione regolare (l'an­

te di stagione regolare con in

hanno una rotazione

data e ritorno del campionato palio non due punti per la clas­

più corta, magari 8

di calcio per intenderci) chesifica de­ ma una vittoria per cerca­

più 2 specialisti. Stati­

termina partecipanti e ordine

re di eliminare l'avversario? Ve­

sticamente anche in

Cambia il

minutaggio ma c’è spazio per tutti i

e delle opzioni di­

fensive e offensive. Secondo: analisi de­ gli

scontri

diretti

contro lo stesso av­

diamo un po'.

Italia durante i play-

menti (immaginate il tabellone

Abitudine e pigrizia. Nei pla­

off cambia la distri­

di un torneo tennistico). Da

yoff ci sono maggiori contatti

buzione dei minuti.

una classifica, da un record di

fisici, non si "scherza", si gio­

Non come nella Nba dove, an­

vinte e perse, si passa all'elimi­

ca di più a metà campo, chi fa

che in presenza di 48 minuti, le

Informazioni da cui partire per

nazione diretta. Affascinante:

contropiede e tira da 3 punti

squadre giocano al massimo

decidere cosa fare. Indentifi-

tutto si annulla, il campionato

con 8 uomini. Ma, dentro una

care le caratteristiche dell'av­

dà un vantaggio a livello di fat­

serie, spazio a tutti i giocatori.

versario su cui preparare qual­

tore da campo dal primo turno

Unica differenza in ogni partita

cosa di speciale e dove invece

(soprattutto se il punteggio ri­

rimanere "dentro le proprie

Decisivi

mane "stretto" per tutti i 40 mi­

regole".

Shaquille O'Neal, a fianco, ha contribuito al primo titolo NBA di Miami. Nell'altra pagina, il suo rivale in finale Dirk Nowitzki di Dallas e l'americano Lynn Greer, miglior giocatore della regular season italiana

nuti) ci sono giocatori con minu-

possono essere le opzioni che

con

conseguenti

accoppia­

La curiosità CAMBIARE SEGNALI NON SEMPRE AIUTA

giocatori

versario.

Cosa era

successo, quali era­ no state le scelte tat­

tiche da una parte e dall'altra.

Poi

pensare quali

taggio più alto rispetto ad altri.

possono mettere più in diffi­

Come se per ogni singola parti­

coltà l'avversario e come arri­

ta (o seguendo il suo svilluppo)

varci (scelta di un gioco o di

lo staff tecnico di una squadra

una situazione; costringerlo a

puntasse di più su certi uomini e

determinati accoppiamenti;

su certe opzioni offensive e/o

pensare diversi obiettvi per

accoppiamenti difensivi.

gara 1, gara 2, gara 3...). Mol-

layoff vuol dire anche piccole curiosità. Come

panchina in quintetto. Spesso con compiti difen­

quelle che seguono:

P

sivi di stopper. Togliere rifornimenti e palloni gio­

Cambiare segnali a tutti i giochi. Ci sono alle­

catali per la prima punta dell'altra squadra.

natori che in preparazione dei playoff cambiano

Obiettivo non far entrare in partita l'attaccante

i segnali di chiamata dei loro giochi. Quello chia­

più pericoloso. Magari spendendo anche qual­

mato con Uno magari diventa Pugno. Per sor­

che fallo in più. Quando non c'è ancora il bonus

prendere l'avversario e la sua preparazione alla

e ogni fallo non porta in lunetta per i tiri liberi.

partita. A volte qualcuno provocatoriamente do­

Riunione video. Ogni dettaglio è importante.

manda: sorpresa per i giocatori avversari o per i

Nella riunione video di preparazione al prossimo

propri?

incontro, quando si analizzano giocate e scelte,

Apripista. Può capitare che lo staff tecnico di

l'attenzione deve essere massima. Tanti i percor­

una squadra scelga di buttare un uomo della

si per raggiungere l'obiettivo. In qualche staff si


allenatore@stadiumcsi.it Quanto è cambiata la pallaca­ nestro negli ultimi trent'anni? Ezio Parola, Torino

te possibilità di proposte e i

o sinistro): Ancora decidere in­

di diverso chi ha perso. E se a

giocatori alzano il livello d'at­

sieme all'orologio, raddoppio

cambiare fosse chi ha vinto,

tenzione e di contributo in

solo negli ultimi otto secondi

perché per esempio l'analisi vi­

questa fase.

di ogni possesso o nell'ultimo

deo e di dati della partita ha

Palla in mano alla stella av­ versaria. Guardate una parti­

quarto. Non c'è giusto o sba­

portato a vedere che in una de­

gliato. È una scelta che può es­

terminata situazione (esem­

ta di playoff italiano, gioca Na­

sere motivata con statistiche

pio: il pick and roll) l'attacco

poli la palla in mano è a Greer

oppure con l'istinto. Bello an­

avversario ha prodotto punti il

(Mvp del nostro campionato

che per chi guarda sapere,

68% delle volte? E che la vitto­

in questa stagione),

non passare attraver­

ria è stata determinata soprat­

ma se vi piace guar­

so "ma cosa fanno! ",

tutto dal 62% con cui si è tira­

giudicare dopo è ba­

to da 3 punti? Insomma sem­

nale e facile, sbagliato

pre c'è chi vince e chi perde.

cambiano secondo la

legarlo al canestro o

Ma capire il perché per en­

all'errore dell'avversa­

trambi e non pensare che chi

rio. Vince chi va in

ha vinto ha fatto tutto giusto e

situazione

campo con una squa­

chi ha perso ha fatto tutto sba­

dra dove tutti sento­

gliato è un doveroso passo

dare la finale Nba e Dallas ha aperto un lato 1'1 contro 1 per Novitzki

oppure

Miami ha messo la palla in post basso a

Shaq.

Le mosse tattiche

Cosa fare?

Lasciare giocare la stella avver­

no che quella è la scelta mi­

avanti di cultura sportiva per

saria e non far coinvolgere i

gliore, non dell'allenatore o a

chi lavora dentro un club ma

compagni. Oppure raddop­

protezione di X o Y.

anche per chi guarda. Affasci­

piare e costringerlo a passare. Oppure ancora variare a se­

Cambiamenti tra una parti­ ta e l'altra. Gara 1 ha visto

si scherza più, che è vero, ma

conda dei momenti, della po­

vincere una squadra e scatta il

sarebbe più divertente per tut­

sizione della palla (lato destro

quasi luogo comune: cosa farà

ti sapere il perché.

nante ben oltre all'ac/esso non

inseriscono clip di film per sorprendere e non an­ noiare mai. Qualcuno utilizza immagini soprattu­ to in positivo per far crescere la sicurezza nell'av­

vicinamento. Altri vanno a ripescare immagini del passato con vittorie dei giocatori dell'attuale ro­

sa per trasmettere emozioni. Fantasia per accen­ dere l'attenzione.

Scaramanzia. C'è anche il cambio superstizioso dell'albergo in trasferta a seconda del preceden­

te risultato oppure il comunicato a commento

del precedente arbitraggio, ma queste sono altre

storie. Poco da Stadium.

Una fase della finale scudetto vinta da Treviso contro la Fortitudo Bologna

E

I tempi di esecuzione, gli spazi che possono essere coperti so­ no completamente differenti. Uso le parole di Dino Meneghin, parlando del celebre gioco tra lui e Mike D'Antoni. Poco più di quindici anni fa, ogni utilizzo portava ad un ti­ ro sicuro. Per Dino "oggi non sarebbe più così. Differenti ca­ pacità atletiche, maggior co­ noscenza e così via ". Oggi è diverso: si gioca meglio o peggio ? Odio questi paragoni, sforzo inutile confrontare si­ tuazioni e possibilità diverse. Un'altra immagine per spiega­ re come la pallacanestro sia cambiata: oggi il campo sembra più piccolo, tutte le squa­ dre vogliono mettere quattro giocatori sulla linea da tre punti per allargarlo Qualcosa è davvero cambiato.

■ „■ ' '■ ' ■ Caro Crespi, è giusto sostenere che nei playoff vince chi è più forte? Elisa Simoncelli, Cuneo e c.".Y;■ ■ ■ '(■' / queste pagine troverai pen­ sieri e curiosità riguardo la preparazione di una squadra durante i playoff. In una serie a cinque vince sicuramente la squadra che è migliore in quel momento. Difficile che una se­ rie lunga possa essere condi­ zionata solo da episodi. Forse non vince la lista di giocatori migliori, ma la lista che è di­ ventata squadra migliore. E, come mi diceva sempre Tanjevic, vince il club che ha nervi più saldi.

Stadium

STADIUM RISPONDE

Per le vostre domande su basket, volley e altri sport, scrivete ai nostri consulen­ ti airindirizzo:

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75

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IL PREPARATORE

Elemento chiave per incrementare i risultati

COME SI MIGLIORA LA RESISTENZA DI RAS La capacità di sopportare la fatica in tutti gli sport va allenata e consente di accrescere le prestazioni, ridurre errori e traumi, mantenere alta la capacità di reazione e d'azione, elevare la soglia delle difese immunitarie

ISTRUZIONI PER L'USO

Docente Coni e CSI

ci, dovuta ad un migliore ca­

del singolo allenamento e la

pacità di concentrazione per

sua collocazione nella pro­

tutta la durata della competi­

grammazione settimanale al­

zione o dell'allenamento; f)

l'interno del periodo specifi­

infine, elevare la soglia dello

co della stagione agonistica.

stato delle difese immunita­

In sintesi, durante gli allena­

rie, facendo mantenere una

menti la resistenza non deve

salute stabile.

essere mai scissa dalle esi­

Tutti

I concetto di resistenza

di Marco Manzotti

questi

vantaggi

non

genze del singolo sport o del­

lare forma che permette di

possono essere

l'obiettivo

la singola specialità. La classi­

esprime la capacità, sia

"resistere" alla fatica, è uno

principale dell'allenamento

ficazione degli sport di squa­

fisica sia psicologica, a

dei presupposti basilari per

dello sportivo, ma devono es­

I

opporsi il più a lungo possibiincrementare ­ la prestazione

le all'affaticamento, che si in tutti gli sport. Di fatto,

esprime durante la pratica

questa

permette

notevoli

serne

una

conseguenza.

dra prevede che la resistenza venga sviluppata e utilizzata

Quando si opera sulla resi­

in modo specifico, con un

stenza, si devono sempre te­

consumo di energia misto (alternanza di energia aero­

sportiva. A seconda di come

vantaggi come la possibilità

nere in considerazione i fat­

viene considerata, questa as­

di: a) migliorare la capacità di

tori specifici dello sport stes­

bica e anaerobica) e che non

sume forme diverse, quali: r.

prestazione e di recupero psi­

so, dell'utenza, della durata

sia espressa in forma pura,

generale o locale, in

co-fisico;

riferimento ai mu­

durre la possibili­

scoli impegnati; r. di

La resistenza

b)

ri­

tà di traumi, do­

base o specifica, se

aiuta a

vuti

riferita

mantenere la salute

chezza fisica e al­

al

singolo

sport; r. aerobica o

anaerobica,

se

si

considera il concet­

stabile

alla

stan­

la poca concen­ trazione che ne

consegue; c) mi­

to di produzione di

gliorare la capa­

energia; r. di breve, medio,

cità di resistere allo stress e di

lungo tempo se riferita alla

stabilità psichica; d) mante­

durata della prestazione; infi­

nere elevata la capacità di

ne r. alla velocità o r alla for­

reazione e d'azione, grazie

za in riferimento all'intreccio

alla maggior freschezza men­

con le altre capacità condi­

tale; e) diminuire gli errori

zionali. Di certo, la resistenza

durante l'esecuzione della

di base, ossia quella partico­

tecnica e dei movimenti tatti­

Per i bambini DIVERTIRSI E SEMPRE LA PRIMA REGOLA

SÌTÌfO

I

bambini non sono degli adulti in miniatura. Se

dard e pertanto un lavoro specifico non portereb­

per gli adulti si possono ottenere ottimi risultati

be gli effetti desiderati, ma piuttosto potrebbe

attraverso l'utilizzo di lavori specifici, basati su se­

provocare danni al corpo stesso. Inoltre, l'aspet­

rie, ripetute, variazioni di ritmo, il tutto sotto

to motivazionale per il bambino è fondamentale

l'egemonia del cronometro e del metro, nei bam­

al fine di resistere a sforzi prolungati nel tempo.

bini questa tipologia di allenamento non può es­

Esistono studi scientifici che dimostrano questo

sere l'arma vincente.

concetto con risultati strepitosi di durata solo per­

Nel bambino, l'organismo non è ancora pronto

ché i bambini erano altamente stimolati.

ad affrontare il carico di lavoro specifico della re­

La motivazione, quindi, è tutto. Pertanto, gli

sistenza; infatti all'interno del suo corpo molti ap­

istruttori, che operano con i bambini, non posso­

parati (respiratorio, cardiaco, muscolare, ecc.)

no sottovalutare l'aspetto divertente dell'attività

non hanno ancora raggiunto il loro sviluppo stan­

sportiva. Il gioco e soprattutto il giocare lo sport


Suddivisione dei metodi di allenamento della resistenza, l'esempio della corsa (fonte: Weineck)

CONTENUTI

METODI

O METODI DEL CARICO PROLUNGATO o METODI AD INTERVALLI ©METODI DELLA RIPETIZIONE ©METODI BASATI SUL GIOCO

ma intrecciata con la velocità e la forza.

Nel mondo dilettantistico, i

tempi e le risorse sono piut­ tosto ridotti. Pertanto, il lavo­

ro di costruzione di questa specificità deve essere svilup­

pato attraverso caratteristi­ che ben precise e collocato

. • • • • •

Corsa continua (corsa campestre e nei boschi, a minuti) Corsa con cambi di velocita Fartlek Corsa per allenare il senso del tempo Allenamento a stazioni Corsa continua ad intervalli

» • • • • •

Allenamento a stazioni della resistenza Circuit training di resistenza Carichi ad intervalli di breve durata Corsa a balzi Corsa con sovraccarico (giubbotto zavorrato) Corsa contro un'opposizione (elastico, compagno)

O O © O

• Corsa in salita • Corse sul ritmo • Corse di controllo e per i test

. Giochi in piccoli gruppi, • Partite di allenamento e di gara

1 50 metri) con grande atten­

verso il lavoro sulla tecnica e

allo

zione sui recuperi; oppure su

sulla tattica. La seduta speci­

sport agonistico e di fascia

lavori di interval-training o

fica sarà collocata all'inizio

adulta, la sua specificità sarà

fartlek, dove l'alternanza dei

del microciclo, lontano dalla

all'interno di particolari mo­ menti.

In

riferimento

dopo

ritmi lenti e veloci

gara e formerà la base del la­

un breve lavoro di

I vantaggi

con distanze fisse

voro settimanale. Infine, nel

non sono un obiettivo

e/o variate permet­

periodo di transizione, dopo

tono, ad atleti or­

una fase di riposo assoluto,

mai formati, di ri­

l'atleta dovrà avviare un lavo­

notevole

e

carattere generale nel primo periodo di

preparazione,

veloce­

ro a carattere generale che

mente la condizio­

servirà a ritornare all'attività

ne fisica. Durante il

specifica. In questo particola­

periodo

agonisti­

re periodo, l'atleta si avvicine­

sto tipo di lavoro nel periodo

co, sarà invece opportuno

rà a tipologie di attività fisico­

preparatorio potrà essere svi­

concentrare il lavoro sulla

motorie diverse dalla specifi­

luppato basandosi su lavori

specificità del singolo sport e

cità del suo sport, proprio per

di sene e ripetizioni su distan­

modulare l'aspetto condizio­

ze piuttosto brevi (dai 300 ai

nale dell'allenamento attra-

ottenere una condizione ge­ nerale di benessere fisico. R

sarà

indirizzato

verso le caratteri­ stiche dello sport

ma una conseguenza

considerato. Que­

prendere

specifico, per cui i bambini vengono ad allenarsi, è l'arma vincente per conquistare la loro attenzio­

ne e voglia di fare. L'attività della resistenza sarà impostata sulla disputa di giochi tecnici e/o tatti­ ci con l'obiettivo di durare nel tempo.

Di fatto, se per gli adulti si può parlare di resisten­

za generale e specifica, per l'allenamento dei

bambini esiste prioritariamente quella specifica. Vedere ancora bambini che corrono intorno al

campo da gioco senza una specifica di gioco e di­ vertimento è piuttosto squallido e noioso per chi

osserva, figurarsi per i bambini che lo eseguono...

In questo spazio ogni mese il professor Manzotti rispon­ de alle vostre domande sul­ la preparazione atletica. Scrivetegli a:

preparatore@stadiumcsi.it Gentile professore, quanto è uti­ le la pesistica negli allenamenti di un calciatore professionista? Ernesto Morelli, Firenze L'utilizzo della pesistica, intesa come utilizzo dei macchinari specifici per lo sviluppo della forza, solitamente viene collo­ cata nella preparazione pre­ campionato al fine della costru­ zione e nel periodo di campio­ nato per i richiami periodici di mantenimento della forza esplosiva. La pesistica permette di risparmiare tempo di lavoro e di finalizzare il lavoro solo sui gruppi muscolari d'interesse specifico. Attraverso questa pratica si potrà curare la resi­ stenza alla forza generalizzata e, in particolare, la forza esplo­ siva, utilizzata dal calciatore nei salti, lanci, tiri e nei contrasti. Quindi di particolare interesse saranno gli esercizi con il meto­ do degli sforzi dinamici (miglio­ ra rapidamente la forza, ma ri­ chiede sempre una grande con­ centrazione per ricercare la massima velocità d'esecuzione) per gli arti inferiori e la parete addominale e dorsale del tron­ co. Al fine di mantenere, poi, la rapidità d'esecuzione e la for­ ma del muscolo (evitare ipertro­ fia) è necessario abbinare que­ sta tipologia d'allenamento alla rapidità e/o velocità come mo­ mento di trasformazione della forza acquisita. In alternativa e/o in abbinata possono essere usati esercitazioni specifiche a carico naturale come i salti e i balzi, che permettono di man­ tenere elevata sia la forza esplosiva applicata che la rapi­ dità d'esecuzione.

STADIUM RISPONDE

METODI E CONTENUTI DELL'ALLENAMENTO DELLA RESISTENZA

staiiium "


E uno degli infortuni più comuni nell'attività sportiva

IL CROCIATO ANTERIORE DIAGNOSI E INTERVENTO Quasi sempre il trauma non avviene a causa di un contatto o di un contrasto, ma durante una decelerazione, un cambio di direzione o una ricaduta da un salto. Si arriva alla rottura dopo una progressiva destabilizzazione delfarto

la comparsa del versamento

cedimenti più o meno eclatan­

(emartro),

ti determina un comvolgimen-

funzionale e la contrattura an­

to dei menischi, delle cartilagi­

talgica. Una indagine RM con­

ni di rivestimento e delle com­

sente di dirimere i dubbi dia­

1

l'impotenza

gnostici e impostare il tipo di

periferiche. Il LCA è costituito

trattamento.

da due contingenti legamen-

Nelle instabilità croniche i ce­ dimenti continuativi

uno antero-

quente. Nella maggior parte

mediale

chio sono in costante au­

dei casi il trauma avviene, con­

flessione e l'altro

mento nelle varie discipli­

trariamente a quanto si pensi,

postero-laterale te­

implicanosenza contatto o contrasto,

so in estensione,

che

per

ponenti capsulolegamentose

traumi distorsivi del ginoc­

sportive

Medico sportivo

attraverso episodi successivi di

tosi,

ne

di Piero Volpi

teso

in

Bisogna capire se

e l'insicurezza ge­

la lesione è isolata o associata

sportiva indirizzano

stuale

durante

soprattutto l'attività

un'attività in carico del ginoc­durante una decelerazione,

che dalle spine ti­

chio. La lesione del legamento

un cambio di direzione o una

biali si dirigono al­

crociato anteriore (LCA) isola­

ricaduta da un salto.

l'inserzione femo­

ta o associata ad altre struttu­

La storia naturale delle lesioni

rale nella parte po­

re articolari rappresenta se­

del LCA è ben conosciuta e

steriore della faccia mediale

gior facilità si riesce ad esegui­

condo vari studi epidemiologi­

consiste in una progressiva de­

del condilo laterale.

re i test valutativi.

ci una eventualità molto fre­

stabilizzazione articolare che

Nei traumi acuti è indispensa­

Il trattamento delle lesioni del

Lesione del LCA UN PROBLEMA IN AUMENTO TRA GLI ADOLESCENTI

<uTifO

L

dallo specialista; in questi casi la dia­

gnosi può essere più agevole e con mag­

bile bloccare l'articolazione,

LCA è chirurgico, indipenden­

evitare il carico usando due

temente dalle attività sportive

stampelle e orientarsi su una

praticate dal paziente in quan­

diagnosi clinica, cioè capire se

to l'articolazione, come detto,

si tratta di una lesione isolata

va incontro a un progressivo

del LCA o associata ad altre

deterioramento, soprattutto

strutture articolari o periferi­

se il trauma avviene in giova­

che. Di solito già sul campo di

ne età. Viceversa l'età stessa,

gara dopo pochi minuti dal

le motivazioni e le attitudini

trauma si riesce a valutare con

sportive, il peso, il sesso, rap­

sufficiente attendibilità la sta­

presentano fattori di valuta­

bilità del ginocchio attraverso

zione ai fini di una indicazione

i test statici e dinamici tipici

chirurgica.

(Lachman, Jerk), successiva­

L'intervento chirurgico consi­

mente diventa più difficile per

ste nella sostituzione del lega-

e lesioni del legamento crociato anteriore

primo al di sotto dei 12 anni, il secondo fra i 13

(LCA) in adolescenti sono in sostanziale au­

e i 15 anni e il terzo dopo i 15 anni.

mento per diversi motivi: incremento della popo­

La scelta di preferire il trattamento chirurgico do­

lazione sportiva giovanile, con particolare riguar­

po i 12 anni è motivata, oltre che dai migliora­

do alle attività agonistiche, maggiore forza fisica

menti delle recenti tecniche chirurgiche, soprat­

richiesta dagli sport praticati dai nostri giovani,

tutto dai deludenti risultati del trattamento con­

migliore affidabilità diagnostica, sia clinica sia

servativo (astensione sportiva, uso di ginocchiere

strumentale (Risonanza magnetica in particolare).

funzionali, trattamento delle lesioni meniscali e

Convenzionalmente, definiamo adolescente un

cartilaginee associate, attesa dell'intervento chi­

paziente di età inferiore ai 16 anni, anche se l'età

rurgico definitivo).

cronologica differisce dal livello di maturazione

La ricostruzione del LCA in giovani con cartilagi­

scheletrica, e può essere suddiva in tre gruppi: il

ni di accrescimento aperte presenta rischi insiti


Particolari A fianco, visione artroscopica di lesione cronica del Legamento Crociato Anteriore. Nella pagina accanto, visione artroscopica di ricostruzione del LCA con tendine rotuleo

mento leso con un nuovo im­

mento, la fissazione rappre­

punti di sutura si incrementa la

pianto: la scelta del trapianto

sentano tappe decisive per la

mobilità articolare, si inizia

da

innestare

è

uno

degli

buona riuscita chirurgica. In

riesce,

nella

l'attività muscolare a catena

cinetica chiusa, l'attività pro-

aspetti più dibattuti dai chi­

artroscopia

rurghi del ginocchio; abban­

stessa seduta, a trattare le le­

priocettiva, la cyclette e la pi­

donati i legamenti artificiali,

sioni meniscali e cartilaginee.

scina. Le tappe successive pre­

non scevri di problematiche i

In circa il 50% dei nostri trat­

vedono l'intensificazione delle

prelievi tendinei da cadavere

tamenti chirurgici utilizziamo

attività muscolari e proprio-

(allograft), il ricorso a prelievi

il trapianto libero del tendine

cettive e la corsa leggera (fra i

rotuleo e in partico­

due e tre mesi). La ripresa

lare nei maschi che

sportiva, intesa come ripresa

praticano sport ago­

del gesto sportivo e non come

nistico; ricorriamo al

agonismo, viene autonzzatata

tendinei autoioghi (rotuleo, quadricipitale, semitendmoso

e gracile duplicati)

rappresenta oggi la miglior opzione a

Intervento chirurgico

eseguito in artroscopia

si

semitendinoso

gracile

e

duplicati

mediamente intorno ai quat­ tro mesi.

(STGD) nelle femmi­

Sicuramente non tutte le pro­

tervento chirurgico viene ese­

ne, negli adolescenti, nei pa­

blematiche, soprattutto chirur­

guito in artroscopia, tranne

zienti "over 45 anni" e nelle

giche, nel trattamento di una

che il tempo del prelievo ten­

revisioni di precedenti inter­

lesione del legamento crociato

dineo,

venti con il tendine rotuleo. Il

anteriore appaiono risolte, tut­

post-operatorio

tavia è giusto sottolineare co­

disposizione.

L'in­

consentendo

una

maggior finezza chirurgica

protocollo

nella preparazione della sede

prevede un movimento artico­

me oggi l'approccio diagnosti­

neolega­

lare e un'attività muscolare

co e terapeutico sia standardiz­

dell'impianto

del

mento; la preparazione del

isometrica già dal primo gior­

zato e ben codificato, consen­

trapianto, il posizionamento

no, il carico avviene progressi­

tendo di raggiungere buoni ri­

dei tunnel ossei, il tensiona-

vamente. Alla rimozione dei

sultati funzionali.

nella tecnica chirurgica che deve essere giusta­ mente rispettosa delle potenzialità di crescita del paziente. Le difficoltà consistono non tanto nel­ la preparazione dei tunnel ossei o nella scelta del

trapianto, quanto nel fissare il trapianto lonta­

no dalle cartilagini epifisarie. L'obiettivo da rag­

giungere è quello di ricostruire il LCA in modo analogo all'adulto, con simili caratteristiche bio­

meccaniche del prelievo prescelto, della prepa­

razione dei tunnel, della solidità della fissazione, ma rispettando le cartilagini epifisarie femorale

e tibiale.

Scrivetegli a:

medico@stadiumcsi.it Caro dottore, in seguito a una frattura riportata quando ave­ vo 11 anni, i miei arti presenta­ no una dismetria, cosa che mi causa ripetute patologie da so­ vraccarico, con limitazione del­ la funzionalità. Ho fatto fare plantari di ogni genere, ma ogni specialista mi riferisce un parere diverso sullo spessore del plantare, sul materiale, sul fatto che debba essere portato o meno durante lo sport (io vado in bicicletta). Mi può da­ re dei chiarimenti in merito? Franco Pinna, Sassari

STADIUM RISPONDE

In questo spazio, ogni mese il dottor Volpi risponde alle vostre domande sulla medi­ cina sportiva.

Se la dismetria è modesta (me­ no di un centimetro-un centimetro e mezzo) non occorre nessuna correzione. Per gli sport di carico (calcio, basket, volley, ecc.) i plantari debbono essere morbidi per favorire gli appoggi. In bicicletta non sono necessari.

Gentile dottor Volpi, ho 29 an­ ni, gioco a calcio due volte a settimana e da circa due anni accuso periodicamente distra­ zioni a entrambi i bicipiti fe­ morali, più precisamente nella parte interna della gamba, confermati da ecografia. Che consiglio mi può dare? Ettore Vinciguerra, Forlì

Diversi sono i fattori che posso­ no causare patologie ai flesso­ ri, per esempio i terreni, le cal­ zature, le condizioni di base, il tipo di allenamento, preceden­ ti lesioni. Allungare i tempi di corsa durante l'allenamento e migliorare gli esecizi di stretching potrebbero essere due modi per evitare ricadute.

stailhim

79


L’ARBITRO

Riflessioni sul più grande scandalo calcistico

di Massimo Chiesa Ex arbitro Serie A

È stato trasmesso alle nuove generazioni il messaggio aberrante che barando si vince. Tutti a casa, sperando che il calcio e i tifosi reagiscano con fermezza e decisione ai cattivi esempi cui hanno assistito

ISTRUZIONI PER L'USO

a vergogna nella quale i

L

sacrifici immensi, di anni di

combriccola di "lazza­

travagli interiori, di leali batta­

glie sportive contro i propri roni" mi ha gettato, essendo

concorrenti e via di seguito. stato arbitro per oltre ventan ­

ni e avendo dedicato all'attivi­

Avevo deciso in un primo mo­

tà tutte le mie energie insieme

mento di non toccare la que­

con la massima correttezza

stione Calciopoli per rispetto

anche in questa voragine.

arte, con errori non riscontra­

deontologica, mi impone di

dei nostri ragazzi, per rispetto

Ho scritto varie volte che da

ti dagli osservatori non esenti

chiedere spazio alla didattica

di questa rivista che ha una

sempre sono un fautore della

da certi giochi di potere ma

normalmente qui ospitata per

chiara impostazione prodro-

meritocrazia: personalmente

soprattutto - e qua lo sdegno

delle amare riflessioni perso­

mica alla crescita e allo svilup­

e, non sono certo stato l'uni­

supera ogni reale immagina­

nali. È difficile essere proposi­

po di quei valori che dello

co esempio, sono arrivato ad

zione - orchestrate con la di­

tivi con i tempi che corrono: gli

sport debbono rap­

arbitrare in serie A

rezione dei designatoti arbi­

arbitri giovani, le nuove leve

presentare una va­

trali, coloro che anni addietro

che faranno parte un giorno

lenza portante, per

dell'élite che dirigerà in serie A

rispetto di migliaia

L'amarezza amplificata

senza alcuna racco­

stanno assistendo a uno scon­

di lettori e dirigenti

dal mio

quasso senza precedenti che

e arbitri dilettanti.

coinvolge tutti i vertici arbitra­

Tuttavia, credo che

li nelle loro forme istituzionali

far finta di niente

di più elevato spessore: presi­

possa essere equi­

dente, designatori, direttori di

passato di arbitro

so­

non si stupirono di aver rice­

prattutto ignorando

vuto orologi da 25.000 euro.

mandazione

e

i centri di poteri o co­

Conosco Paolo Bergamo da

siddetti tali. Da qual­

oltre trentanni e con inimma­

che anno a questa

ginabile imbarazzo mi trovo a

parte, invece, sem­

scoprirlo accusato di far parte

bra che le carriere di

di una cupola di potere che

vocato da parte di chi ci segue

alcuni siano state costruite a

creava e distruggeva le carrie­

gara che erano candidati a di­

con affetto e interesse, per cui

forza di valutazioni fuorviate

re di arbitri capaci o scarsi, che

rigere un Mondiale, un'occa­

turandomi il naso cercherò di

da amici degli amici, con vo­

si faceva manipolare.

sione che si presenta una vol­

essere minimamente didattico

tazioni alzate o abbassate ad

Su queste colonne cerco di fa-

Il bilancio UNA STAGIONE DELUDENTE PERO* MATTEI VA SALVATO

80

ta nella vita a coronamento di

comportamenti di una

mTiIIÏÏiiÏ

spettando di conoscere a chi la giustizia

dietro. Abbiamo visto falli di mano non san­

sportiva attribuirà l'ultimo scudetto, se

zionati: giova ricordare che il fallo di mano

A

l'unico a cui la discrezionalità dell'ar­ mai ci sarà un vincitore, vorrei fare una ririmane ­ bitro consente la valutazione di volontarietà

flessione su quanto è successo in termini

tecnici per gli arbitri, tralasciando ovvia­

o meno. Abbiamo visto barriere a 7 metri e

mente inchieste, malversazioni ed interpre­

arbitri di scarsa personalità far finta di nien­

tazioni ad hoc a favore dell'una o dell'altra

te, anzi ammonire chi giustamente non vo­

squadra.

leva calciare. Non abbiamo visto grandi ta­

Abbiamo visto che è stato necessario un

lenti emergere verso impegni sempre mag­

grave incidente a un campione affinché si

giori. Abbiamo visto assistenti sbagliare ri­

iniziasse ad applicare una regola che esiste

petutamente e poi purtroppo abbiamo an­

da anni, ovvero il rosso diretto su fallo da

che capito il perché. Non abbiamo visto le


->r J.) li.

Scrivetegli a

arbitro@stadiumcsi.it

re didattica spiegando quali

astuzie un buon arbitro in cre­

scita deve adottare quando

viene spedito ad arbitrare una

gara ad alto coefficiente di ri­

vice commissario Uefa era più

questa loro peculiarità, ci so­

schio, poi mi rendo conto che

vicino alle squadre italiane. Di

no persone capaci sia dal

questi sacrifici possono non

Lanese preferisco non parlare:

punto di vista arbitrale sia

valere assolutamente a niente

quando il mostro ha tre teste

sotto il profilo gestionale e

perché si arriva dopo anni a far

e la centrale si fa mordere dal­

manageriale. Tutti a casa co­

parte di un sistema che maga­

le altre due laterali

loro che hanno infangato il

ri non ti prende neanche in

non essere connivente. Ricor­

mondo arbitrale, il mondo del

sei

do però che gli arbitri sono

calcio, il nostro sport più bel­

onesto e serio, perché sei già

stati privati da anni del diritto

lo e famoso. Questi signori ci

un professionista in altro cam­

di eleggere il loro presidente,

hanno defraudato della cor­

po e di conseguenza

colui che a rigor di lo­

rettezza, della lealtà, della sa­

non sei ricattabile col

gica dovrebbe anche

na competitività, della voglia

nominare il designa­

di credere in valori puri e sani

considerazione

perché

non può

somma, non hai i con­

Chi ha sbagliato

tore che, guarda ca­

ed onesti. E, cosa più grave di

notati per essere rite­

non trovi

so, invece viene nomi­

tutte, hanno trasmesso alle

nuto affidabile o ma­

spazio

cottimo arbitrale:

novrabile.

in­

Evidente­

mente parlo di Caino ma purtroppo in que­

in questo mondo

sta storia il fratello si

nato dal presidente

della

Federcalcio,

nuove generazioni il messag­

il

gio aberrante che barando si

quale ha anche il po­

vince. / have a dream diceva

tere di nominare il

Martin Luther King, che per la

presidente dell'Aia.

sua idea di giustizia venne as­

i due

Tutti a casa credo sia la ricet­

sassinato nel 1968. Il mio so­

facevano parte delle commis­

ta giusta, senza preoccupar­

gno è che gli italiani sappiano

sioni designatrici ma quello

mi di fare i nomi di eventuali

più manovrabile era sicura­

sostituti:

mente Pairetto in quanto da

oneste che hanno pagato per

chiama ancora Caino:

ci

espulsioni che dovevamo vedere e anche a

sono

persone

reagire con fermezza e deci­

sione al marcio a cui hanno dovuto assistere.

K

Quello che non abbiamo mai visto è stata

questo proposito ci siamo fatti un'idea. Tut­

l'applicazione della modifica sulla regola 14

tavia, credo che pur tra mille difficoltà il la­

approvata a Vale of Glamorgan durante la

voro di Maurizio Mattel non sia stato un cat­

119a Assemblea dell'lnternational Board,

tivo lavoro: ha cercato di non apparire, di

che dice: se un compagno di chi tira un cal­

non creare polemiche, di non porsi come

cio di rigore entra in area, l'arbitro permet­

censore di un passato non ancora esploso,

te l'esecuzione del tiro stesso ma in caso di

di utilizzare qualche buon giovane, ha fatto

non segnatura deve far riprendere il gioco

debuttare quasi tutti, ha provato a lanciare

con un calcio di punizione indiretto a favo­

qualche emergente (Rizzoli, Saccani e Mor­

re della squadra avversaria. Ovviamente in

ganti, che giovane non lo è ma bravo sì) tra­

caso di segnatura il tiro deve essere ripetu­

scurato dalla gestione precedente.

to. Che sia stato solo un caso?

STADIUM RISPONDE

In questo spazio, ogni mese Massimo Chiesa risponde al­ le vostre domande sui temi arbitrali.

Poltrone scomode A fianco, Tullio Lanese, ex presidente dell'AlA, ora commissariata da Luigi Agnolin. A destra, l'ex designatore Paolo Bergamo. Nell'altra pagina, Massimo De Santis: doveva andare ai Mondiali, è stato sostituito da Roberto Rosetti

Caro Chiesa, sono un àrbitro per divertimento, nel senso che mi piace dirigere le partite dei ragazzini. Tuttavia, non mi va di faticare dal punto di vista atleti­ co. Quali suggerimenti mi può dare perire allenamenti setti­ manali di un'oretta ciascuno? Augusto Porrini, Bergamo

Caro Augusto, un po' di allena­ mento è sempre necessario. Per la sua ripartizione direi di effet­ tuare 30'-40' di fondo a ritmo non impossibile, ovvero su fre­ quenze da 130/150, cosa fattibi­ lissima se non è un fumatore ac­ canito. E poi defaticare per 10' senza mai fermarsi sino a porta­ re la frequenza alla normalità. Userei i 10' restanti per delle ri­ petute da 100/200 metri con in­ tervalli pari al tempo di percor­ renza di rientro al punto di par­ tenza. In bocca al Lupo.

Gentile Chiesa, finalmente qual­ cuno che sottolinea come la pla­ tealità sia un difetto e non un pregio dell'arbitro. Si può fare qualcosa per ridurla ancora? Simona Tamburini, Cuneo Credo che la platealità debba necessariamente ridursi ulte­ riormente: gli arbitri non sono dei vigili urbani che debbono mettere l'automobilista nelle condizioni di capire la loro ge­ stualità. I giocatori sanno per­ fettamente a cosa l'arbitro si ri­ ferisce. Ribadisco che, a mio modo di vedere, non ho mai amato la platealità e anche la confidenza eccessiva, come del resto quei sorrisi fuori luogo che spesso anziché stemperare gli animi acuiscono le tensioni.

stadium 1 si


WEBSPORT

Nuotiamo on line tra le stelle azzurre delle piscina

SU INTERNET I FAN BATTONO FEDERICA

di Guido Vaciago

I tifosi della Pellegrini hanno creato un sito più frizzante e goloso di quello ufficiale. La galleria fotografica piacerà alle tifose di Brembilla. Rosolino è fermo al 2003 ma dà... i numeri

ISTRUZIONI PER L'USO

'azzurro, questa volta,

L

che è quello dell'acqua e

pecca),

l'entusiasmo

delle pagine amatoriali le

rende molto vivaci: il pano­ gli azzurri sono quelli che rama, msomma, è vivace nuotano, sempre più perso ­

naggi, sempre più conosciu­

anche on Ime. L'Europeo di

ti, riconosciuti, ammirati. Sa­

Budapest sarà quindi un ap­

rà perché, oltre che bravi, so­

puntamento importantissi­

no spesso molto belli, con il

mo e per questo conviene

fisico scolpito dalle ore in pi­

aggiornare la lista dei "pre­

di video, in cui

scina, e simpatici, con quel­

feriti" con i protagonisti ita­

si possono rivi­

golosa sezione

l'atteggiamento

liani della manife­

vere

lontano dai divismi

stazione.

con una con­

di altre discipline. 0

sarà

perché

il

nuoto è uno sport che sta moltiplican­

do

i

praticanti

a

qualsiasi livello, in­

Il nuoto è uno sport in crescita tra gli utenti

del web

(magari

Il primo clic vale la

nessione velo­

pena dedicarlo al­

ce) le gare più

le pagine della re­

emozionanti di

gina

del

nuoto

Federica,

ma

servizi

italiano, Federica

anche

Pellegrini. Ha due

televisivi su di

siti: uno ufficiale,

lei e immagini

sione per chi fa sul serio. In­

uno del suo fan club. E i tifo­

della sua vita

ternet, come spesso accade,

si vincono la sfida: più friz­

privata. Più in­

è fedele fotografia di questa

zante e più vero il loro sito,

gessato il sito ufficiale. E non

varie sezioni, complete an­

tendenza. I siti sono in netto

grazie all'attiva partecipazio­

solo perché si prende più sul

che se un po' scontate. Non

aumento, la professionalità

ne dei membri del club in un

serio, ma anche perché è in­

c'è il guizzo, la curiosità, la

delle pagine ufficiali cresce

movimentato forum, ma an­

chiodato ai blocchi di par­

trovata per rendere il tutto

(anche se non manca qual­

che più completo con una

tenza dal 2005: me­

sieme con la pas­

no male che la Pellegrini reale è più veloce di quella vir­

tuale.

Emiliano Brambilla accoglie il visitatore

più accattivante, il

.

...

sono in aumento, l'offerta è vivace

confezionato, ma

senza cuore. Tan-

t'è che le curiosità si

scoprono

an­

ternet in modo spettacolare,

altri link sul web che lo ri­

con musica, effetti grafici,

guardano, per esempio quel­

un autografo e una prima

li extrasportivi, attraverso i

pagina ben architettata con

quali si scopre che il Brembo

e

è apprezzato non solo per le

un'ottima navigabilità delle

sue doti in vasca. Il sito Girl

le

íhTiíWS

sito-de­

pliant, molto ben

dando a caccia di

della sua casa su In­

82

classico

notizie

in

evidenza


PER CONOSCERE

MEGLIO IL NUOTO Pellegrini Fan Club: www.federicapellegrini.com Sito Ufficiale: www.pelleqrinifederica.com

SCREENSAVER

ECCO GLI INDIRIZZI

Magnini Ufficiale: www.filippomagnini.it Fan Club: www.filippomaqninifanclub.it Forum:http://it.groups.yahoo.com/group /f ilippomaqninifanclub Brambilla Ufficiale: www.emilianobrembilla.it Su Girlpower: http://foto.girlpower.it/foto/Sportivi/Sportivi italiani/Emiliano Bre mbilla

Rosolino Ufficiale: www.rosolino.com Su " Belli " : www.bellionline.com/personaggi/rosolino.html www.fina.org L'associazione mondiale delle Federazio­ ni nazionali, la Fifa del nuoto

Power, l'equivalente di un

rotocalco femminile su Inter­

net, conserva gelosamente una galleria fotografica che

www.swimmingonline.net Notizie in italiano, fotografie e una feno­ menale collezione di link.

lo riguarda e nella quale il

nuotatore fa sfoggio di un fi­

sico statuario che appassio­

www.nuotoimmagine.com Progetto per lanciare dal punto di vista mediático i nuotatori italiani

na le visitatrici.

D'altronde

non

è

l'unico,

l'amico e rivale Rosolino ha

un suo posto nella galleria dei

www.nuotaremag.it Il sito della rivista Nuotare Magazine "Belli on line", sito dedicato

ad attori, cantanti e... nuo­ tatori. Se si cercano fotogra­ fie è il massimo, se si cerca­

no notizie, invece, bisogna fare rotta altrove. Non sul suo sito ufficiale, che ha avu­ to l'ultima rinfrescata nel

2003 (I), anche se alcune se­ zioni restano curiose, come quelle che descrivono nei minimi dettagli i parametri

fisici del campione. Per chi

www.nuotosincronizzato.it Un buon punto di riferimento per il nuoto sincronizzato

www.ishof.org La Hall of Fame del nuoto internazionale www.swimmersworld.com News internazionali in inglese e una ricca collezione di link '■ http://www-rohan.sdsu.edu/dept/coa- , chsci/swimming/ Il giornale della scienza applicata al nuo­ to: dalla fisica aH'idrodinamica, passando

vuole confrontarsi: spalle 52 cm, collo 42, torace 108, ba­

cino 101, vita 90, altezza 192. Non sono i 90-60-90 delle top model, ma con

quei numeri si può essere lo stesso personaggi. E?

www.underwaterrugby.org Il rugby sott'acqua (!), spedalità tutta da scoprire , ■ ; ; . • •• http://swimindex.usswim.net/default.asp Una sconfinata collezione di 15590 link

stadium

83


WEBSPORT

Cè un giornale on line sempre più diffuso nella comunità di appassionati

CUCCA SU NUOTO PUNTO IT E NON CI SARANNO SEGRETI

ISTRUZIONI PER L'USO

E

uropeo di nuoto: dove, co­

to aggiornato e ben curato,

me e quando? Le prime ov­

dove le opportunità telemati­

vie risposte di Internet si cerca­che vengono sfruttate in pie­

no nel sito ufficiale della mani­

no: un'agenda con gli appun­

festazione, che si presenta in

tamenti consultabile con un

due sole lingue, ungherese e

piccolo programmino, grande

inglese, sobrio nella grafica e

interattività per le faccende

un po' noiosetto nella naviga­

burocratiche delle società affi­

zione. Le risposte, tuttavia, le

liate, foto, notizie e informa­

dà tutte: c'è il programma

zioni essenziali per chi pratica

completo, il modo per procu­

o vuole praticare nuoto agoni­

rarsi i biglietti, per trovare un

stico. Ottimo e abbondante,

albergo a Budapest nel caso si

insomma.

vogliano seguire le

Ma peravere un ap­

gare dal vivo, infor­

proccio più diver­

Sul sito ufficiale

mazioni sulle strut­

ture. Ok, l'indirizzo può essere utile per

tente e frizzante si deve uscire dall'uffi­

dell'Europeo programmi

ragioni di servizio, ma il mouse passa

e biglietti

velocemente oltre. E

cialità e andare su

quello che con

il

tempo è diventato un punto di riferi­

mento per il nuoto

va leggermente me­ glio sul sito della Len, l'orga­

italiano. Si chiama semplice-

che quelle sugli Europei sono

ai pesci». 0: «Coach....questa

nizzazione europea delle Fede­

mente "Nuoto punto It" ed è

particolarmente puntuali), e in

vasca è lunghissima, mi ci devi

razioni nuoto: qualche imma­

un giornale on line che racco­

più c'è un contorno di umanità

mettere almeno un autogrill in

gine in più e un'impaginazione

glie intorno a sé un'enorme

e simpatia che non guasta. Co­

mezzo!». Oppure: «Vale, vai a

più spigliata, ma niente di più

comunità di nuotatori e appas­

me la divertente raccolta di fra­

riprenderti le gambe, le hai la­

che informazioni di base. Una

sionati. Le notizie sono aggior­

si e battute sul nuoto, raccolte

sciate sul blocco!». 0 ancora,

virata sulle pagine della Feder-

natissime, in italiano e sempre

a bordo vasca dagli utenti. Ti­

istruttore: «Sapete come nasce

nuoto rinfresca lo schermo: si­

tagliate nel modo giusto (an-

po: «Non si insegna a nuotare

la farfalla?». Allieva: «Dal boz­

zolo». 0: «L'atleta deve imparare che la mente è qualcosa

IL NUOTO ON LINE

che serve per pensare e non so­ lo per preoccuparsi».

www.budapest2006.com

www.lenweb.org

E anche i messaggi sms che

www.federnuoto.it

vengono mandati in diretta

www.nuoto.it

dagli utenti sono un verace spaccato della realtà di chi

aspira a diventare un campio­

ne e fa del nuoto il suo hobby. A volte sono sfoghi («Oggi non ho proprio voglia di alle­ narmi!») altre volte grida di gioia («Riuscirò ad andare ai

Nazionali con la squadra!») e curiosarci in mezzo può essere NOVITÀ’ JOOT.

DAY 11 ’ «b

S,J

'•

tin mania truk pe» bucttvMt £006

un modo per entrare in quella

piscina virtuale che è il nuoto su Internet.


Internet story/7, fine

Bill Gates: dalla toppa al trionfo nella battaglia dei browser Internet Explorer ha vinto la concorrenza di Navigator, ma adesso deve guardarsi dalFespansione di Mozilla Firefox

il browser di Microsoft, sconfig­

ge il concorrente nel 2000, do­ po un quadriennio di "guerra"

combattuta a botte di nuove

versioni, miglioramenti e imple­

già da due anni non riesce a

mentazioni messe on line qua­

reggere il passo del concorren­

ato il World Wide Web,

grammi più diffusi sui compu­

si quotidianamente, con gli

te. Ma dalle ceneri della società

serve un programma per

ter di tutto il mondo. La società

utenti che all'inizio si dividono

californiana, nasce un nuovo

in due veri e propri partiti.

progetto "Mozilla Firefox", un

Microsoft vince sfruttando lo

browser open source, ovvero

N

è la prima a capire la esplorarlo. E così nasce anche americana il portata dell'affare e prende un primo browser, letteralmente

"sfogliatore", visto che effetti­

consistente vantaggio sul co­

strapotere che ha acquisito con

un programma libero, senza

vamente serve per girare le pa­

losso Microsoft. Bill Gates, in­

i sistemi operativi Windows (in­

copyright. Sembra un'utopia,

gine del nuovo grande conteni­

fatti, toppa clamorosamente

serisce Explorer di serie su ogni

ma a distanza di quattro anni è

tore che ha rivoluzionato Inter­

l'intuizione («Questa Internet

versione) e, quindi, non manca­

diventata realtà e Internet Ex­

net. Il primo browser si chiama

sarà un mezzo per pochi intimi,

no le polemiche: una lunga

plorer ha di nuovo un avversa­

"Mosaic", ma è ancora uno strumento per pochi. È con il

inutile investirci»), ma nel corso

battaglia legale lanciata da Net­

rio molto temibile. Una buona

degli anni successivi insegue

scape termina nel 2002 con

notizia per i naviganti: se c'è

"Navigator" di Netscape che il

con successo il primato anche

una blanda condanna a Micro­

concorrenza, alla fine, ci gua­

browser diventa uno dei pro­

sul WWW. "Internet Explorer",

soft. È la fine di Netscape, che

dagnano loro.

Sport&Spot

di Barbara Ricci

IL COCCHIO E LA SCARPETTA

R

prima di tutto la fornitura degli

quello straordinario testimonial

scarpini che i campioni dopo la

che all'improvviso, nel bel mez­

firma del contratto si impegna­

zo del campionato 2005/2006,

no a indossare, in gara e in al­

si era reso disponibile, dal Giap­

lenamento. Quasi mai i grandi

pone ha messo in campo le ri­

campioni indossano le calzatu­

sorse economiche e dall'Italia

re normalmente prodotte dal

quelle professionali. Gli uomini

loro fornitore/sponsor. Non è

di Mizuno Italia hanno lavorato

una questione di capricci da

per e conSheva per approntare

star: gli scarpini sono lo stru­

fuori stagione il prodotto più

mento del calciatore e, in quan­

adatto a lui, su cui impostare la

to tali, devono essere perfetti,

campagna comunicazione e

adatti a lui e alle sue esigenze

quella vendite per la prossima

di

suo nuovo sponsor tecnico, Mi-

fisiche e tecniche, alle sue abi­

stagione. Ma come nella famo­

Shevchenko al Milan tanto

zuno. Solo a marzo di quest'an­

tudini. Dal canto suo, lo Spon­

sa favola, è arrivata mezzanot­

è stato detto e scritto. Tra mo­

no, Andriy aveva deciso di la­

sor ha tutto l'interesse a svilup­

te: il cocchio si è trasformato in

tivazioni finanziarie o più sem­

sciare il suo sponsor storico,

pare insieme al testimonial un

zucca e a terra è rimasta solo la

plicemente di unità famigliare,

Lotto, per passare all'azienda

nuovo prodotto, da lanciare sul

scarpina. Shevhenko si è trasfe­

il campione ucraino ha lasciato

giapponese. Detta così, potreb­

mercato proprio legato alla sua

rito al Chelsea: il contratto con

l'Italia per trasferirsi a Londra. I

be sembrare semplicemente

immagine. Un buon prodotto

Mizuno andrà avanti, dicono

tifosi, affranti, se ne stanno fa­

una questione contrattuale, ma

legato a un grande campione

dal Giappone, ma a gestirlo sa­

el

D

clamoroso

addio

cendo una ragione, i dirigenti

quando nel calcio si parla di

può far vincere la gara, anche

ranno gli inglesi. Che probabil­

del Milan probabilmente se la

sponsor tecnico, non si discute

delle vendite. Si parla di incre­

mente gestiranno anche l'an­

sono già fatta. Chi invece sta

solo di denaro, di vincoli con­

menti di fatturato che da pochi

damento in crescita delle vendi­

ancora lavorando sui cocci rot­

trattuali, di campagne pubblici­

punti percentuali possono arri­

te nel loro Paese. Con buona

ti dall'ex Pallone d'oro sono gli

tarie. In ballo c'è molto di più:

vare anche al 50%. E allora Mi-

pace di chi in Italia aveva tanto

uomini della branch italiana del

la sponsorizzazione riguarda

zuno, per sfruttare al meglio

lavorato.

H

85


Scandalo calcio: gli scrittori avevano immaginato tutto

INTRIGHI DEL PALLONE FILO CONDUTTORE NOIR Un comune denominatore sembra legare molte opere dedicate al calcio. Dal classico di Montalban agli autori italiani, quella del genere nero è la chiave usata per scoprire i giochi di potere di uno sport andato oltre le proprie regole

di Massimiliano Castellani

vittorie e sconfitte dalla co­

moda poltrona di Cesari mino­ ri: il centravanti verrà ucciso all'imbrunire». Un pretesto quello di Montalban, scrittore raro e intellettuale da sempre vicino al mondo del calcio, per

scandagliare quel torbido che

si addensa a margine di uno stadio. E all'occhio del Carval­

ISTRUZIONI PER L'USO

on sapremo mai, o

metamorfosi, in vista delle

ho indagatore che

forse lo conosceremo

Olimpiadi del 1992, la meta­

Montalban, non era

presto, se chi ha ten­

fora della società occidentale

sfuggito un particolare impor­

tato di uccidere il nostroincal caduta ­ libera dietro i "falsi

tante: in fondo i veri colpevo­

N

cio lo ha fatto verso sera.dei" Fra del pallone, è motivo di

vive in certo

li sono "i dirigenti": «Rappre­

chi scrive di sport, negli ultimi

scandalo e un caso sul quale

tempi molti sono stati addita­

deve indagare Pepe Carvalho.

tutto questo mercato simboli­

ti come degli "indovini", dei

Il compito dell'eroico detecti­

co

chiaroveggenti che avevano

ve di Montalban è un po'

Avremmo bisogno di un Max

Claudio Paglieri. Un thriller

visto oltre l'orizzonte tenebro­

quello degli odierni magistra­

Weber capace di rendere con­

che annuncia la grande catar­

si del pallone nazionale, a co­

sentano l'aspetto deteriore di -

disse

Montalban

-.

Luciani, protagonista del pro­

fetico "Domenica nera" di

so che avvolge il

ti delle attivissime

to dell'origine di questi esem­

mondo del pallone

procure italiane im­

plari, del loro grado di perico­

minciare dal sospetto suicidio

pegnate nello scan­

losità, della loro propensione

dell'arbitro Ferretti di Livorno.

aveva già

dalo di "calciopo-

al guadagno facile e del mo­

L'uomo viene trovato impicca­

previsto che il calcio fosse

li" : concludere l'in­

do in cui impiegano la presen­

to in uno stanzino dello sta­

chiesta

in

poco

za sociale che fa da corredo al

dio, dove abbiamo scoperto

tempo,

partendo

calcio non soltanto per pro­

che a volte gli arbitri possono

poco pulito

dalle intercettazio­

sperare nei loro facili guada­

anche essere rinchiusi a chia­

ni telefoniche. Nel

gni, ma anche per ottenere un

ve. Ferretti chiude per sempre

nostrano.

calcio

Che

fosse

il

una

materia poco puli­

ta, tetra, degna di noir,

Manuel

Vasquez

Montal­

un

Montalban

ban lo aveva antici­ patamente previsto alla fine

caso di Carvalho, l'intercetta­

riconoscimento sociale».

È

la sua esistenza di arbitro "più

degli anni '80 nel suo El de­

zione è epistolare, una lettera

passato il tempo di un fischio,

corrotto di tutto il sistema"

lantero centro fue asesinado

minatoria

alla

quello di un arbitro, e dal cen­

nello stanzino di Marassi fra il

al atardecer, "Il centravanti è

squadra più ricca del mondo

travanti marcato a uomo da

primo e il secondo tempo del­

stato assassinato verso sera".

in cui si legge: «Poiché il vo­

Pepe Carvalho, siamo al sotti­

la partita. Il caso è affidato al

In quella Barcellona in piena

stro centravanti vi fa gestire

lissimo commissario Marco

commissario

indirizzata

"Quelli che..." di Beppe Viola Baldini Castoldi Dalai Editore Pag. 169, euro 5,15

Luciani:

deve

umoristica insuperata e alla quale hanno attinto un

po' tutti nel giornalismo sportivo, fino agli ultimi epigoni del "battutismo" televisivo legato al mon­

do del calcio (Fabio Fazio, Giorgio Terruzzi, Gene Gnocchi soprattutto). Beppe Viola in questo libro concentra tutta la sua poetica dell'assurdo. C'è il

e Gianni Brera ci ha insegnato che i racconti di

cabarettismo del mitico Derby, le gag di Cochi e Re­

sport possono diventare letteratura, Beppe

nato, le notti infinite ed insonni di Milano. Magari

Viola aveva capito prima di tutti che per rendere

passate inseguendo la melodia di MyFunny Valen-

S

86

quei racconti degni di un "romanzo popolare",

tine suonata al pianoforte dal maestro Sellani, sol­

dovevano arrivare alla gente e farla sorridere.

tanto per quelli che facevano parte della banda

"Quelli che..." è quindi la summa di una filosofia

Viola, lì riuniti nella fumosa atmosfera del Capoli-

SrìTifO


d:

scandalo di calciopoli, dall'al-

campo e nelle sedi delle socie­

tato di suicidio o omicidio.

ter ego dell'autore,

Joe Ca­

tà come fossero dei burattini,

Tutte le piste convergono at­

vallo, che mette sotto torchio

bissò due anni fa pubblicando

torno a uno sgradevole gene­

tutti gli amici e i nemici di

"Gioco Sporco" e in quelle

rai manager della fortissima

Moggi, svelando diversi retro­

pagine Moggi diventa Piero

squadra ospite, Alfredo Re­

scena della sua ramificata esi­

Sabini, padrone incontrastato

buffo nel quale non è difficile

stenza. Che Moggi fosse un

discusso,

identificare Luciano Moggi.

personaggio

L'ex direttore generale della

gno di un romanzo

Juventus è protagonista an­

a tinte fosche,

che del giallo-inchiesta di Si-

avevamo

mone Stenti "Moggi Bian-

anche dalla prima

co&Noir" nel quale

viene

"pedinato" e intercettato con mesi d'anticipo, prima dello

Manuel Vasquez Montalban

"Il centravanti è stato assassinato verso sera" Feltrinelli

lo

intuito

prova

narrativa

dell'ex

direttore

sportivo Nello Go­

vernato

ma

indiscutibile,

della PIA, l'agenzia

de­

dei procuratori in

La letteratura può arrivare

cui lavorano "figli

prima alla

munati da un'avi­

soluzione dei misteri

volte la letteratura

e figliastri

acco­

dità insaziabile". A sì sa, riesce ad arri­

Per vedere ancora un calcio puro, forse bisogna andare nei campetti di periferia a vedere le partite dei pulcini. Un modo per farli crescere sani questi pulcini, coltivan­ do il loro sogno per il pallone, è anche dar­ gli la possibilità di leggere le storie di Luigi Garlando, illustrate da Stefano Turconi.

vare prima alla so­

"Sporco

misteri,

anche

Amore", pubblicato nel 2002,

luzione

che lo aveva calato nei panni

quelli più intricati, e allora di­

del personaggio maneggione,

spiace che in pochi, e proba­

dei

Giovanni Aliboni: deus ex ma­

bilmente nessuno degli ad­

china del calcio italiano lega­

detti ai lavori del calcio italia­

Pagg. 200, euro 6,50

to al giornalista Liscone, facil­

no, si siano soffermati almeno

www.feltrinelli.it

mente riconducibile al princi­

su questa frase di Governato:

pe del foro del pallone e al suo

«Chi non era della PIA aveva

Aldo

Luigi Garlando "E ora tutti in Brasile" Piemme - Collana: Battello a vapore Pagg. 125, euro 9,90 www.piemme.it

SULLO SCAFFALE

svelare il mistero, se si è trat­

vita difficile, impossibile a vol­

Claudio Paglieri

"Processo",

"Domenica nera"

Governato per svelare ancora

te,

Piemme

meglio cosa si celasse dietro a

squadra da giocarci o da alle­

Pagg. 383, euro 16,90

quella misteriosa "spectra"

nare». Il caso sarebbe stato

www.piemme.it

che muoveva i protagonisti in

già risolto.

Biscardi.

Marco Ventura "Il bandito e il campione' Il Saggiatore Pagg. 303, euro 16 wvwv.saggiatore.it

un sogno

trovare una

K

Nello Governato

"Gioco Sporco" Rizzoli

Pagg. 263, euro 15

www.rizzoli.it

I 11

pn Una storia bellissima, estremamente poetica e strugÀai gente per quanto vera, quella che si legge ne "Il Hanoi re bandito e il campione".

Marco Ventura riesce a ri­ dare dignità storica a quella intensa ami­ cizia che si stabilì tra il campione di cicli­ smo Costante Girardengo e il bandito Sante Pollastro, nati e cresciuti nello stes­ so borgo, Novi Ligure, e scampati alla mi­ seria e alla fame dell'Italia degli anni Ven­ ti. Due percorsi umani che si fondono in un unico "giro" di vite.

Simone Stenti

Marco Cochetti "Lanciati in fuori gioco" Albalibri Pagg. 206, euro 13 www.albalibri.com

"Moggi Bianco&Noir" Limina Pagg. 194, euro 13,5

www.liminaedizioni.it

nea ad aspettare l'alba, prima di andare a fare

sogno di lavorare, basta avere la rabbia e un po­

colazione con i superpanini del Bar Gattullo.

sto sicuro». La sua logica acuta dell'attento os­

Leggere Beppe Viola oggi, significa riguardare

servatore del costume popolare, è stata fedele

una fotografia in bianco e nero degli anni 70,

compagna dell'ironia, e lui amante fino in fon­

comprendere che tutto ciò che c'era di marcio

do del grottesco. Un esempio per tutte le mille

in questo nostro Paese, purtroppo era stato già

trovate della sua geniale e lucida follia: «Ilpugi­

descritto e anticipato anche in quella semplice

le tornò all'angolo, stravolto, insanguinato, sul­

"Lettera al direttore" della Rai in cui lamentava

l'orlo del ko. "Come vado?", chiese al suo ma­

i torti subiti per aver amato la sua azienda "co­

nager. "Se l'ammazzi fai pari", rispose l'altro».

me una madre, anzi una matrigna direi ".Viola

Bastano queste poche righe, per capire che

è stato un poeta-civile prestato allo sport, che

Beppe Viola è di "quelli che", forse non ne na­

denunciava sdrammatizzando: «Non c'è più bi­

scono più.

Tra gli scrittori di sport "irregolari”, va segnalato Marco Cochetti, che in "Lanciati in fuori gioco" mette subito in offside l'in­ sana retorica che attanaglia da sempre la letteratura calcistica nostra­ na. Così nei suoi racconti romantici e do­ tati di un'ironia gustosa quanto sapiente, i Pelè 0 i Maradona, e tutte le stelle fìsse del firmamento pallonaro, diventano sem­ plici spettatori.

sladhinH »?

T:


TURISMO

Itinerario a piedi e in bicicletta

LA CICALA REGINA DELLA MAREMMA

di Massimo Carboni

Il Parco Nazionale toscano, istituito nel 1975, è una vera oasi di pace, con alture rivestite di macchia mediterranea, pianure con oliveti, dune di sabbia e praterie. Tutti i modi per scoprirlo, visitarlo e amarlo, anche in canoa

ISTRUZIONI PER L'USO

uasi tutti certamente co­

Q

co dell'Uccellina perché cir­

cogliere provviste per l'inver­

della Toscana.

no, mentre la seconda la deri­

1975, si estende su 9.800 et­

specie di piccoli mammiferi.

de, spassandosela e suonan­

tari. Comprende la piana alla

Tra gli uccelli sono presenti il

degli allevamenti si possono

do. L'inverno, poi, sorride alla

foce dell'Ombrone, la splen­

falco di palude, il falco pesca­

vedere bovini e cavalli che pa­

formica previdente e condan­

dida

e

tore, il gabbiano reale, l'airone

scolano bradi sugli ampi prati

na la cicala scellerata. Già, ma,

l'aspra dorsale calcarea dei

cenerino, il martin pescatore,

che si stendono ai lati della

metafore a parte, qual è il suo­

Monti dell'Uccellina, che cul­

l'albanella reale e il gruccione.

strada. Giunti ad un incrocio

no della cicala? Così a brucia­

minano nei 417 metri del Pog­

Notevole anche la presenza ii

che dista circa 500 m dal ma­

pelo probabilmente la doman­

gio Lecci. Rivestite da fitta

cavalli e bovini di razza marem­

re, si può girare a destra e, se­

da non trova una risposta. Or­

macchia mediterranea e dis­

mana.

guendo le indicazioni per l'iti­

mai

formica e della cicala. La

condato dagli omonimi mon­

prima, lavoratrice stakanoviti, è una delle aree protette più sta, passa tutta l'estate a rac ­ interessanti e più visitate

Pineta

Istituito nel

Granducale

tragitto che attraversa la zona

costantemente

seminate da torri medievali, le

Un ottimo punto di partenza

nerario A7, percorrere il lungo

"bombardati" dai decibel del­

alture del Parco della Marem­

per esplorare il parco della Ma­

stradone che conduce al fiume

la vita cittadina e anche le lo­

ma ospitano il cinghiale, il dai­

remma è rappresentato dai

Ombrane. Tornati indietro, si

calità turistiche definite "oasi

no, l'istrice e numerose altre

Centri Visite di Alberese, Tela­

prosegue sulla strada principa­

siamo

di pace" sono spesso

mone e Collecchio. Qui si tro­

le per raggiungere in breve

tutt'altro che silenzio­

vano tutte le informazioni ne­

tempo la spiaggia. Chi, invece,

se. Eppure, esiste alme­

cessarie per acce­

desidera

no un luogo dove la co­

dere ai 13 itinerari

un'escursione più

lonna sonora è proprio

del

l'incontrastato frinire

con partenza da

(eccolo, il suono) delle

Alberese, due da

cicale. Un posto dove la

Talamone, uno da

natura è assoluta pro­

Prmcipma,

tagonista: il Parco Na­

percorso equestre,

zionale della Marem­

quello notturno e

ma.

quello in canoa).

Toscana verde In questa pagina, due suggestivi scorci del Parco Nazionale della Maremma, una vera e propria oasi naturalistica

88

Conosciuto anche come Par­

noscono la fiaba della

Parco

(sette

più

il

Sono presenti il falco,

fare

lunga può partire da Alberese e rag­

il gabbiano e l'airone

giungere, percor­

cenerino

steggiano

rendo le strade di

campagna che co­ l'area

protetta, l'estremi­

tà Sud del Parco fi­

Le ultime novità riguardano il

no a Talamone. Chi non ha con

birdwatching e le "escursioni

se la mountain bike può noleg­

astronomiche".

giarla per esempio presso il

Lasciata l'auto ad Alberese, si

maneggio "Il Rialto".

può fare una tranquilla pas­

Una delle possibilità più sugge­

seggiata in mountain bike per­

stive di vivere il parco della Ma-

correndo la strada che porta a

ramma, è rappresentata dagli

Marina di Alberese. Lungo il

itinerari notturni. Avvolti nella


c^trOìUTO

COSA, DOVE, QUANDO

La Cantina

COME ARRIVARE

Nel cuore del borgo medievale di Istia

COSA VEDERE VETULONIA

d'Ombrone, ampia terrazza e caminet­

IN AUTO

to caratteristico.

Per chi proviene da Nord, lascia­

È un'antica città degli Etruschi che

Piazza Castello 2

dette a Roma i simboli littori dei fasci

Istia d'Ombrone

re l'Aurelia a circa 7 km da Grosseto, imboccando l'uscita

e della scure. Vetulonia toccò il massi­

Tel. 0564408176

Rispescia - Alberese - Parco Na­

monte DENTARIO r f’orto

Oas\ VAcMnvàc

Vogo

Ercole

turale della Maremma. Prose­

IN TRENO

sec. a.C. e conserva ancora molte me­

INFORMAZIONI

guire per alcuni chilometri sulla

Stazioni ferroviarie di Grosseto é

morie della sua antica potenza.

Alberese Centro Visite - Prenotazione

S.P. di Alberese fino a raggiun­

Alberese.

Dopo lo splendore del periodo etrusco

Visite

gere l'omonima località. Chi in­

Vetulonia decadde, fu nel 1181 che

Tel. 0564407098

vece proviene da Sud, al km

IN AEREO

sorse il Castello di Colonna, nato dalla

Fax. 0564407278

166 dell'Aurelia trova lo svinco­

Stazioni ferroviarie di Grosseto e Alberese.

mo del suo splendore tra il VII e il VI

necessità di fortificazioni per la difesa

Collecchio

lo per Alberese. Proseguendo

della popolazione.

Centro Visite - Prenotazione visite

per alcuni chilometri sulla stra­

Delle imponenti cinta murarie etrusche

Tel. 0564596056

da che attraversa una suggesti­

sono rimasti alcuni tratti, e nelle im­

Loc. Caprarecce

va campagna si raggiunge in

Per i servizi di collegamento con

mediate vicinanze dell'attuale paese si

Talamone Centro Visite

poco tempo la piccola frazione

autobus da Grosseto (per i soli

trova la necropoli etrusca.Tra le tombe

Tel. 0564/887400

di Alberese, dove si trova il Cen­

giorni feriali) rivolgersi alla Soc.

tro Visite del Parco.

RAMA: Tel. 0564/454169.

che si possono visitare, sono notevoli

IN AUTOBUS

la tomba del Diavolino e la tomba del

Pretera, che si incontrano imboccando

guide esperte, i visitatori, orga­

la strada che porta a Buriane.

nizzati in piccoli gruppi, posso­

DOVE DORMIRE

difficilmente osservabili duran­

Agriturismo Podere Isonzo €€

te il giorno e, forse, provare

Il Podere Isonzo è un antica casa colo­

qualche emozione ancestrale

nica del 1800 della Maremma Tosca­

in un'atmosfera e in una natu­

no scoprire aspetti del Parco

na, recentemente ristrutturata.

ra di altri tempi.

Via Aurelia Antica 91

Se la natura ha eretto monu­

Alberese

menti senza pari, da queste

Tel. 3384562086

parti anche l'uomo tutto som­

E-mail: ¡sonzo@ouverture.it

mato si è dato da fare, tra le

www.Dodereisonzo.it

sue opere senz'altro più inte-

Agriturismo San Gabriele €€

LEGENDA Hotel (camera singola con pernotta­

luce fioca della luna e delle stel­

ressanti c'è ('Abbazia di San

le, tra il profumo acre della ter­

Rabano, fondata dai Benedet­

A 9 chilometri dal mare, immerso nel

mento e prima colazione)

ra e della vegeta­

parco della maremma. Dispone di bi­

€ prezzi economici, 30/50 euro

locali, trilocali e appartamenti.

€€ fascia media, 50/80

zione, oliveti, prate' L ne, pineta, dune e

Via del Barbicato 24 Alberese

€€€ fascia alta, oltre 80

spiaggia aggiungo­

no al fascino di un

Tel. 0564405203 - 3391246581

Fax: 0564405203

Ristoranti (menu singolo/medio) € prezzi economici, 15/30 euro

DOVE MANGIARE

La Dispensa €€

€€ fascia media, 30/50

€€€ fascia alta, oltre 50

paesaggio

ormai

raro, la magia che

nasce dai suoni, dai

tini, fortificata nel

z-:

Ci sono guide esperte per il fascino

delle gite

notturne

fruscii e dal calpe­

1321 in previsione

di scorrerie barbari­

che, e distrutta nel Quattrocento

dai

senesi. A poca di­

stanza da Grosseto

si trova poi la loca­ lità di Roselle, fa­

mosa per gli scavi che hanno

Con specialità di cinghiale e di pesce.

stio della fauna selvatica, impe­

Via Aurelia Antica 11 - Alberese

gnata in un'intensa attività

riportato alla luce resti della ci­

Tel. 0564407321

notturna. Accompagnati da

viltà etrusca. Il tutto incorni­ ciato come sempre dalla mac­

Ristorante pizzeria La Siesta €

chia mediterranea e dalla pi­

Specialità tipiche regionali e pizzeria.

L'Abbazia

neta che lentamente digrada

Via della Costituzione 6

I resti dell'Abbazia di San Rabano fondata dai Benedettini e distrutta dai senesi nel '4OO

verso il mare, in un paradiso

Rispescia Tel. 0564405350

dove chiunque può ritrovare

finalmente un po' di relax... persino una formica. £

89


Itinerario in auto e a piedi

UN ANGOLO DI SARDEGNA TUTTO DA SCOPRIRE Sulla costa orientale, in provincia di Nuoro, c'è Cala Goloritzè, un autentico paradiso naturale. Per conquistarselo, se non si ha una barca, è necessario percorrere 4 km a piedi di un comodo sentiero e si parla di Sardegna,

S

statale 125 sino al paese di

probabilmente la mente

Balnei, all'interno del paese,

va alle spiagge più cono­

quasi di fronte alla chiesa par­

sciute, quelle portate alla ribal ­ rocchiale, c'è un bivio dal qua­ ta dai rotocalchi. Eppure, esi le ­parte la strada per la chieset­

stono altri piccoli paradisi tutti

ta di San Pietro del Golgo.

da scoprire che non godono

Muovendosi

ancora della popolarità delle

"bia majore", con i suoi resti di

varie Stintine o della

lungo

l'antica

lastricato romano,

particolare, difficilmente rin­

corso solo a piedi e che dopo

costa

Altopiano

si arriva alle cosid­

tracciabile altrove. Ne sono un

circa quattro chilometri di di­

Smeralda, luogo di

del Golgo ideale per

dette

"piscinas",

esempio il geotritone sardo,

scesa non sempre agevole,

avvallamenti natu­

un anfibio progressivamente

porta alla Cala Goloritzè, pic­

rali per raccogliere

adattatosi all'ambiente caver­

cola spiaggia inconfondibile

il trekking

l'acqua piovana uti­

nicolo, i crostacei terrestri del

per la presenza dell'omonimo

lizzata sia per il trat­

genere Trichoniscus e il ragno

arco in pietra, e per il suo ma­

re reso cristallino dalle pietri­

pluricitata

Vip

di

mezzo mondo.

Si

ritrovo

di

tratta di baie spesso raggiungibili

via

barca, oppure lungo sentieri

tamento dei metalli sia per i

Porrohomma.

che si snodano attraverso la

culti delle anime degli antichi

Nei pressi del Golgo si trova

ne bianchissime di natura cal­

macchia mediterranea e che

abitanti.

un sentiero abbastanza age­

carea.

consentono passeggiate tra

Nella zona si può ammirare

vole, il cui imbocco è situato

Uno dei particolari che rendo­

panorami mozzafiato.

anche la voragine di Su Sterru,

in prossimità di un parcheggio

no questo lembo di spiaggia

custodito, che può essere per­

facilmente riconoscibile è l'im-

Una delle zone più interessan­

formatasi nel calcare giurese e

ti per escursioni e trekking è

il cui imbocco si trova in un av­

('Altopiano del Golgo, in pro­

vallamento ricoperto in parte

vincia di Nuoro, una vasta

da lava basaltica del periodo

estensione più o meno pia­

plio-pleistocenico, da qui deri­

COME ARRIVARE IN TRENO

va probabilmente il suo nome,

IN AUTO

metri sul livello del mare, deli­

quanto mai azzeccato, di "cra­

Nuoro è raggiungibile da:

ma mettono in comunicazione

mitata da costoni dolomitici

tere vecchio". Con il suo svi­

Porto Torres e Alghero attraverso

Macomer, Cagliari e Sassari.

neggiante, situata a circa 400

Le linee ferroviarie sono limitate

luppo verticale di 270 metri è

la superstrada 131 fino a Ma-

d'acqua e da angusti valichi

la più profonda voragine a sin­ gola campata d'Europa. La se­

comer, la statale 129 fino alla stazione di Oniferi e la super­

IN AEREO

che portano al mare. Da qui

strada 131 bis;

di Oristano (telefono

Cagliari e Oristano attraverso la

078370301)

percorsi da torrenti e corsi

parte un itinerario percorribile

zione orizzontale è più o me­

nella sua parte iniziale in auto,

no ellittica ed ha un diametro

fino ad arrivare al sentiero fi­

di 25 metri nel tratto centrale

nale, da seguire a piedi, che

e di 40 nella sala alla sua base.

conduce ad una delle più bel­

Proprio la voragine di Su Ster­

le baie della Sardegna: Cala

ru, per la sua conformazione,

Goloritzè. L'altopiano è rag­

crea una specie di microco­

giungibile seguendo la strada

smo, popolato da una fauna

L'aeroporto più vicino è quello

131 eia 131 bis; Olbia attraverso la strada 131

IN NAVE

bis, eccetto un breve tratto di

Il porto più vicino è quello di Ol­

strada tra Padru e San Teodoro

bia, situato a poco più di 100

da percorrere sulla strada stata­

km da Nuoro (telefono

le 125.

078921243)


ponente torre Aguglia che si

usata dai pescatori come de­

30

innalza libera proprio sopra

posito straordinario del pe­

mammifero marino non fre­

Cala Goloritzè, un monolite

scato e non era infrequente

quenta più il territorio, distur­

naturale,

di incom­

parabile

bellezza,

ben noto agli appas­ sionati di trekking per

i

suoi

caratteristici

muri in calcare che

che le foche ru­

anni

questo

splendido

bato dai turisti.

I turisti

bassero loro buo­

Gli amanti del cinema non po­

hanno messo in fuga il bue marino

na parte del pe­

tranno infine che apprezzare il

consentono una im­

sce. La grotta più

riferimento a Cala Luna, un'al­

famosa e ora visi­

tra splendida baia raggiungibi­

tabile è la Grotta

le dall*Altopiano di Golgo. Nel

del Bue Marino,

1974 è stata location del film

pareggiabile arrampicata tec­

con due bracci sotterranei

" Travolti da un insolito desti­

nica su placca.

piuttosto profondi e adden­

no nell'azzurro mare di ago­

La foca monaca detta anche

trati di molte centinaia di me­

sto" di Lina Wertmùller con

Bue Marino, era una presenza

tri nell'entroterra o sotto il

Mariangela Melato e Giancar­

abituale in questo territorio.

mare. Purtroppo da almeno

lo Giannini.

Alcuni nomi di luoghi ricorda­ no ancora la sua presenza, co­

me Cala Mariuolu, cioè Cala

Cartoline

del mariuolo, del ladro. Infat­

Cala Goloritzè è un autentico paradiso naturale per chi ama il mare e la solitudine

ti in passato questa spiaggia (o meglio, le grotte che si af­

facciano sulla spiaggia) era

COSA, DOVE, QUANDO

e mezza pensione.

DOVE MANGIARE

Santa Maria Navarrese

Ristorante Pizzeria Pisaneddu €

COSA VEDERE

08040 Baunei (Nu)

Cucina tipica e ottima pizzeria nello

A Nuoro, il Duomo di Santa Maria della

Tel. 0782614039

storico ristorante a Baunei.

Neve. Una cattedrale in stile neoclassi­

www.ostelloinogliastra.com

Via Orientale Sarda

co costruita nel XIX secolo, al suo inter­

Hotel Mediterraneo €€

08040 Baunei (NU)

no è custodita una tela che raffigura il

Situato a 30 metri dal mare, con acces­

Tel. 0782610604

Cristo morto dipinta da Alessandro Tia-

so diretto in spiaggia.

rini. Casa di Grazia Deledda: si tratta

Via Lungomare

Ristorante Tancau €€

LEGENDA

dell'abitazione di Grazia Deledda, la

08040 Santa Maria Navarrese (NU)

Specialità di mare e pesce fresco in

Hotel (camera singola con pernotta­

più grande scrittice sarda a cui venne

Tel. 0782615380

una veranda di fronte al mare.

mento e prima colazione)

conferito nel 1926 il premio Nobel per

E-mail albergomedit@libero.it

Loc. Tancau

€ prezzi economici, 30/50 euro

Santa Maria Navarrese (NU)

€€ fascia media, 50/80

Tel. 0782614041

€€€ fascia alta, oltre 80

la Letteratura. All'interno della casa so­

no conservati gli oggetti personali del­

Albergo Santamaria €€

l'autrice, fotografie e manoscritti.

L'albergo si trova a 150 metri dal mare.

Via Plammas, 30

Informazioni

Ristoranti (menu singolo/medio)

DOVE DORMIRE

08040 Santa Maria Navarrese (NU)

www.turismobaunei.com

€ prezzi economici, 15/30 euro

Ostello Bellavista €

Tel. 0782615315

€€ fascia media, 30/50

Trattamento Bed and Brekfast

info@albergosantamaria.it

€€€ fascia alta, oltre 50

ShllÌW!

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TEMPI SUPPLEMENTARI

CRUCI5P0RT

ORIZZONTALI 1 Sostengono il corpo - 5 II tamburo di Tarzan - 8 Per Esempio -10 Enna - 12 Un frutto vellutato... e uno sport - 16 Cartellino che permette di entrare -18 Son pari in meno -19 Società in Accomandita Semplice - 20 A volte è difficile trovarle il bandolo - 22 Un difensore juventino (nome e cognome) - 27 Viene usato come anestetico - 28 La città della Ghirlandine (sigla) - 30 II nome della Weber - 31 Una campionessa ita­ liana di ciclismo (nome e cognome) - 33 Un popolare cantautore italiano - 34 Corre nelle Moto GP su Ducati (nome e cognome) - 35 Si percepi­ sce con il naso - 37 Un insetticida non più in uso - 40 È abile a fare acro­ batiche controfigure - 41 II capoluogo regionale del Piemonte (sigla) - 42 La vincitrice del Festival di Sanremo 2001 - 43 Signore trasteverino - 44 Logoro, consunto - 45 Sono composte di minuti - 47 II monte delle Muse - 48 Farmaco privo di sostanze attive - 49 Istituto Monetario Europeo 50 Lo è la voce che sta... tra il tenore e il basso - 53 Uncini appesi alle lenze - 54 lo e te - 55 L'addetto all'accoglienza clienti negli alberghi - 57 La monta il campeggiatore - 60 Tengono i discorsi ufficiali - 62 La dea greca dell'Aurora - 63 Delfini di fiume - 64 Siede a Montecitorio - 65 Un lago della Lombardia - 66 Doppio zero.

Tutte le soluzioni ai giochi a pagina 95

92

JkTÌÌO

di Lucio Bigi Studio Woquini

VERTICALI 2 La squadra di calcio di Ferrara - 3 Una biblica regina - 4 Stirpe mitolo­ gica nordica di divinità guerriere - 6 Cartilagine del ginocchio - 7 La indossa il monaco - 8 Coordinato... di gioielli - 9 Celebre favolista greco - 10 Che sta fuori dall'acqua - 11 Lo sono i... borghi che ci hanno visto venire alla luce - 12 Relativo ad un quartiere romano - 13 Est Sud Est 14 Così finisce lo stress - 15 Mauro German, centrocampista juventino 17 Antico tragediografo greco - 19 Andare verso l'alto - 21 Un ufficiale (abbrev.) - 22 Minerale presente nelle rocce eruttive - 23 Ne fanno parte le Antille - 24 Profondità marina - 25 Importante branca della medicina 26 Quello acqueo sale dalla pentola in ebollizione - 29 La metà di two 32 L'oriente sulla bussola - 33 Massimiliano, campione del nuoto azzur­ ro - 36 Paolo, attaccante che è ritornato a vestire la casacca laziale - 38 Monumento litico preistorico - 39 Rimorchio - 42 L'amore di Abelardo 46 Se lo scambiano gli innamorati - 47 Un decimo di chilo - 49 Imbarcazione da competizione - 50 Dissetarsi - 51 Una nota... con la corona - 52 Equivale a super - 54 Dentro il - 55 Raggruppamento Operativo Speciale - 56 II comico Teocoli - 58 In mezzo al quadrato - 59 Nel pane e nel salame - 60 II centro di Verona - 61 A te.


IL MOSTRO DEL CALCIO Chi sono i 4 calciatori di Serie A ritratti in questo fotomontaggio?

CRUCIVERBA A CHIAVE 4

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Completate lo schema di parole incrociate aiutandovi con la parola già Inserita (a numero uguale, lettera ugua­ le). A soluzione ultimata nelle caselle evidenziate leggerete nome e cognome del pilota di Formula 1 nella fotografia.

93


SUDOKU

LABIRINTO Aiutiamo il nostro canguro ad arrivare a canestro.

Completate lo schema in modo che ciascuna riga, colonna e riquadro

di 3 x 3 caselle (con i bordi ingrossati) contenga una volta sola i

numeri dall'1 al 9 (zero escluso). Armatevi di matita, gomma e... un po' di pazienza!

CHI È? Inserite orizzontalmente nello schema, le

cinque parole definite, utilizzando le sillabe

elencate sotto. A soluzione ultimata, leggendo di seguito le lettere delle caselle evidenzia­ te, si otterranno il nome e il cognome del tennista azzurro nella fotografia.

A CA DIA DRIA FI FIN GRIP LA LAN MAN NA NI PI PO PRO TI TO VOL

QUIZ SPORTIVO I cinque termini che leggete nella vignetta (inning, catcher, strike,

1

2 3 4

5

1. Semilavorati metallici a forma di barra rettilinea - 2. La madre di Nerone - 3. Messo... sottosopra, rovesciato - 4. Nazione europea che ha un terzo del suo territorio a nord del Circolo polare artico - 5. Portano al pascolo cavalli e bufali.

^TÌfO

muff, pitcher) sono tutti relativi ad una disciplina sportiva. Quale?


CURIOSITÀ

ta - è il caso di dirlo... - da Andy

GLI STAKANOV DELLO SPORT GIOCANO A BASEBALL Da parecchi anni si parla di troppe par­

tite nel calcio europeo. Ma per quanto I un calciatore possa giocare tra campio­ nato, Coppe e nazionale, i suoi numeri restano largamente inferiori a quelli dei

professionisti del baseball Usa. Tutte le squadre disputano 162 gare, però chi

arriva alla finale dei playoff raggiunge

addirittura quota 181, il tutto nel periodo compreso tra aprile e ottobre.

Al secondo posto nella classifica degli stakanovisti dello sport ci sono i prota­

gonisti della Nba e dell'Nhl, l'hockey ghiaccio a stelle e strisce (da 82 a 110

incontri).

IL SERVIZIO PIÙ VELOCE DEL WEST (E NON SOLO)

Roddick nel torneo londinese di

Queen's 1'11 giugno 2004: 262,2

chilometri orari. Tra le donne, il pri­ mato appartiene a Venus Williams,

che a Zurigo nel 1998 raggiunse i 205 chilometri orari.

QUANDO LA MEDAGLIA STA IN UN CENTESIMO Le corse sui 100 metri si concludo­ no quasi sempre, inevitabilmente,

ALTAFINI E I BOMBER DELLA CHAMPIONS

con distacchi minimi. Ma la finale del Mondiale maschile di Parigi, nel

2003, è rimasta negli annali, per­ ché i primi quattro atleti finirono in un centesimo di secondo.Vinse Kim

Collins (Saint Kitts, nella foto) in

Nella storia della Coppa dei

10"07 e alle sue spalle conclusero

Campioni, dagli inizi degli anni

Brown (Trinidad) e i britannici

Novanta Champions League, sono

Campbell e Chambers, tutti e tre in

nove i giocatori capaci di realizzare

10"08.

cinque reti in una partita. Il primo a

riuscire nell'impresa è stato lo svede­ se Ohlsson, bomber del Goteborg (contro il Linfield nel 1959). Lo hanno eguagliato Lofqvist (Odense)

nel 1961, Altafini (Milan) e Crawford (Ipswich) nel 1962, Kotkov

03

(Lokomotiv Sofia) nel 1964, Albert

(Ferencvaros) nel 1965, Muller (Bayern Monaco) nel 1972, Sulser (Grasshopper) nel 1978 e Lerby (Ajax) nel 1979.

§ Nella storia del tennis, la prima di servi| zio più veloce della stona è stata spara­

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LE SOLUZIONI

95


IL BANZAI TEAM, ! LORO DESTINI STANNO PER INCROCIARSI

UN MAIALE

ECCOCI ’ ARRIVATI RAGAZZI..

PRONTI PER UNA \NUOVA GARA |

VI PRESENTO IL • PROTAGONISTA DELLA NOSTRA SFIDA ESTREMA ERA UN FILM...

/ CASPITA 5 COME IL PROTAGONI­ STA DI JURASSIC < PORK...

TEMPI SUPPLEMI

LU

r ...SU! MAIALI PREISTORICI, DI GROSSA TAGLIA, ALMENO CREDO..

...UN MAIALE TAGLIA EXTRA SECONDO ME, MARGONE, STAI FACENDO UN PO' DI CONFUSIONE: DOVE AVRESTI VISTO (QUESTO FILM? 1

DOPO UNA LUNGA SERIE D! AMENITÀ'...

SMETTETELA, V! DEVO 1 SPIEGARE LA SFIDA: E'IL LANCIO DEL MAIALE, J VINCE CHI GETTA yQUESTO BEL MAIALINO DA DUE QUINTALI PIU' ---- ^LONTANO... J

E' TUTTO MOLTO BELLO, MA CHI DOVREBBE LANCIARE QUEL BESTIONE?

L

IN UN "DRIVE IN"*.. CON "PORCHEGGIO1 V EHM.. TU SISSY. SEI STATA .SELEZIONATA PERCHE' SAPPIAMO CHEÌ SE! UN'AMANTE DELLA NA TURA... [

l

r... UNA SPECIE D LANCIO DEL PESO IN VERSIONE FATTORIA: SEMPLICE VERO? ...QUESTA VOLTA LA SQUADRA SFIDANTE E' QUELLA DEI MEZZADRI SENZA FRONTIERE

UAK, \UAK, .UAK, COME PEN­ SATE

VIN­ CERE?

* CINEMA ALL'APERTO A CU! SI ACCEDE CON LA MACCHINA

96


LA SFIDA HA INIZIO

MA POCO PRIMA CHE SI VERIFICHI L'IMPATTO AL SUOLO___

IL RAPPRESEN­ TANTE DEI MEZZADR SENZA FRONTIERE LANCIA...

LARGO RAGAZZI.

GULP, 1 MENO MALE CHE SONO ASSICURATO

MAIALE IN ARRIVO! NULLA DA FARE...

E' LA VOLTA DI SISSY

EHM, SIGNOR MAIALE..

USERÒ' / MITICI CROCCANTI "SLURP"...

f PER A I FORTUNA HO'

CON ME SEMPRE UN PARACADUTE... COSA SI DEVE. FARE PER / VIVERE! /<

*

SOLLEVE­ RESTI?

EHI, UN MOMENTO, FORSE k HO UN'IDEA!

NESSUNO PUO‘ RESISTERGLI

YUM, YUM, SONO ! MIEI CROCCANTE! . PREFERITI

CON F8 METRI VINCE IL BANZA! ' TEAM!

VIENI 1 BELLO! DAI, I VAIAI

P/JÉA'-I

BERLO.] VOLA!!!

UN ALTRO TRIONFO...

EVVIVA, SIAMO ' IMBATTIBILI:

QUALCHE SETTIMANA DOPO VUOI DARTI UN PO' DA FARE O NO?

f SCHERZI? DOPO ESSERE APPARSO SU "STADIUM", [ORMA! SONO FAMOSO: MI VOGLIONO PER IL NUO-/ VO FILM D! 007.. .(

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'..."MA! DIRE MAIALE'

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Il Mondiale di calcio: recita purificatrice o recupero dei valori? gni quattro anni il gioco, il teatro, l'affare, il bor­ dello del calcio si concede una specie di festa ver­ ginale, di rito lustrale, di finzione però accettata e recitata benissimo. Accade, dal 1930, in occasione Coppa del Mondo, che è arrivata alla diciottesima recita. Nelle sue partite, che siano le 23 della prima edizione in Uruguay o le 64 dell'ultima edizione in Germania, di soli­ to il regolamento viene lucidato e rispettato, l'arbitro prende le sue decisioni in ossequio al regolamento stes­ so e può anche sbagliare senza venire esecrato, i calciato­ ri non lo criticano gesticolando vistosamente e neppure lo deridono applaudendo ironicamente. Le punizioni, quando si rendono necessarie, sono rapide ed esemplari e accettate anche dai puniti, anche dai loro tifosi. Possono esserci arbitri accusati di vessare questa o quel­ la squadra, l'Italia ad esempio ha fortissimamente criti­ cato l'inglese Aston nel 1966 e l'ecuadoriano Moreno nel 2002, ma alla fine la Fifa dice che sono stati tutti bravi e la Fifa ha sempre ragione. Come accade alla con­ clusione dei Giochi olimpici, alla chiusura del Mondiale di calcio c'è sempre un personaggio molto importante e molto ufficiale il quale dice che si tratta della più bella edizione mai organizzata, e ringrazia tutti. Non è chiaro, e non deve esserlo, se si tratti di un recu­ pero ogni quattro anni del calcio vero, anzi del gioco del calcio, o se si tratti di una finzione, una recita, una spe­ cie di ballo dei debuttanti organizzato per scaricatori di porto e a essi imposto. O se si tratti delle due cose insie­ me. Non è detto che il calcio si purifichi nella recita, ma non è neppure detto che qualcosa non resti, qualche buon seme non attecchisca: e che comunque senza di essa le cose non andrebbero peggio di come vanno. L'unica cosa certa è che le partite di Coppa del Mondo non possono permettersi di essere come le partite di campionato e neppure come le partite di coppa conti­ nentale fra club. Devono assolutamente essere una cosa diversa e se per quattro anni il calcio ha sprigionato fu­ rore e violenze, odio e vendetta, corruzione e ingiusti­ zia, per forza di contrasto riesce meglio la recita norma­ le, regolare (e pazienza se moscietta) della Coppa del Mondo. E se la vigilia ha visto l'insorgere di problemi (o ipotesi di problemi) per il comportamento dei tifosi so­ prattutto fuori dagli stadi, meglio: perché parlare prima di cose brutte che possono accadere serve sia a prende­ re precauzioni sia soprattutto a sdemonizzare la situa­

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zione, a disarmare i violenti togliendo loro l'arma im­ portantissima della sorpresa, dell'agguato. Al novero delle cose belle a scadenza fissa appartiene anche il della comportamento di giocatori arricchiti dalla pratica del calcio in Paesi diversissimi e spesso lontanissimi dal loro: costoro approdano alla loro Nazionale, cantano l'inno del loro Paese mettendocela tutta, si impegnano al mas­ simo, come a farsi scusare di essere andati via. E tutto ciò ci pare molto bello. Ogni quattro anni, sì. La prossima recita nel 2010 in Su­ dafrica, Paese inedito per questa manifestazione, sarà eguale alla recita di quest'anno in Germania, che è stata eguale alla recita del 1930 in Uruguay e a tutte quelle in mezzo. Il Mondiale di calcio, ricordiamocelo, si è per­ messo persino di assegnare la coppa a una squadra, l'In­ ghilterra nel 1966 in Inghilterra, che nella finale contro la Germania ha segnato un gol fantasma, nessuno sa ancora se la palla aveva varcato o no la linea di porta. Ha musealizzato come il gol più bello di sempre, nella storia del calcio, una prodezza, datata 1986, compiuta contro gli inglesi da Maradona, argentino, che poco pri­ ma aveva meritato la dannazione eterna segnando, non visto, di mano, e che poco dopo si sarebbe vantato della truffa. La recita infinita ha permesso di minimizzare affari di doping nazionale, come l'epatite collettiva dei tedeschi campioni del mondo nel 1954, e storie individuali di co­ caina, come nel caso del Maradona 1994. Quando ci so­ no stati dei morti, nel 1950 in Brasile dopo che la squa­ dra di casa aveva fallito la presunta facile finale contro l'Uruguay, si è trattato di morbidi suicidi all'insegna del­ l'alta disperazione verdeoro, senza cifre ufficiali a evi­ denziarli troppo. Fra qualche migliaio di anni, quando forse, forse, forse il calcio avrà finito di occupare il mondo perché sarà stato sostituito da qualcosa di peggio, studiosi saggi e pacati affronteranno il tema del "come mai" la Coppa del Mon­ do ha potuto offrire, offrirsi questo lusso. Ci saranno gruppi di studio e si formeranno correnti di pensiero. Non verrà trovata nessuna risposta tranciante, come non la si trova per ogni interrogativo serio.


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