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II magazine di chi ama lo sport pulito Fondato nel 1906 - Nuova serie - 2,50 euro Anno 2 - N. 7/8 - Luglio/Agosto 2007 PI. SPA ■ S.A.P. • D.L 353/20Ó3 - L. 27/02/04 N. 46 ■ a.1 c.1 DCB/CN
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•Avon Running: il bilancio •Danone Cup: sempre Roma | •Volkswagen: trionfa Vicenza | •Oratorio Cup: finale a Loreto1
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CSI SONO MENTARI
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1
PAROLA DI PRESIDENTE
Edio Costantini
Presidente CSI
Lo sport che guarda al futuro
ZT
I™ osa farai da grande?" si usava chiede-
Wlfl re
care lo sport, pur con tutti i crismi tecnici, è conce
un tempo ai ragazzini sulla soglia
pito dalla gente piuttosto come un diritto che sta
dello sviluppo, cercando di decifrare le loro inclina
alla pari con altri fondamentali diritti sociali, un
Una domanda del genere
modo per dare risposte a bisogni tutt'altro che
andrebbe posta anche allo sport italiano, che sta
estemporanei e facoltativi, come il bisogno di salu
conoscendo una crescita accelerata e continua, toc
te, di socializzazione, di libertà, di integrazione, di
zioni per il futuro.
cando già ora i quindici milioni di praticanti conti
un rapporto equilibrato e felice con la corporeità e
nuativi e guasi altrettanti "saltuari". Finché era pas
con l'ambiente. Essere tutto questo, "uscire dall'in
satempo di pochi, lo sport poteva essere qualsiasi
fanzia" e diventare "da grande" sport di cittadi
cosa volesse, anche un vuoto a perdere nella vita
nanza è un'operazione che può riuscire, a patto di
delle persone e della collettività. Ma oggi che è, e
rispettare alcune condizioni. La prima è ripensare il
sempre più sarà, un fenomeno rilevante della socie
ruolo della società sportiva, ora abbandonata a se
tà italiana, ha il dovere di chiedersi quale significa
stessa tra le insidie di troppa burocrazia, semplifi
to intende dare alla sua presenza, cosa intende fare,
candole la vita e coinvolgendola in grandi progetti
appunto, da grande. L'impressione è che lo sport
educativi nazionali. Altra cosa importante è liberare
non abbia le idee chiare e che continui a naviga
l'impiantistica dai laccioli delle cattive gestioni, delle
re a vista, subendo derive casuali piuttosto che
esclusive, degli egoismi, pensando a farne centri
determinare la propria vocazione. È per questo
pulsanti della vita dei quartieri. Terza condizione è
motivo che la Conferenza nazionale dei presiden
avere un associazionismo disposto all'innovazione,
ti territoriali di Cianciano Terme, di cui potete
che viva a occhi aperti, aprendosi alla cooperazione
di
con tutti i soggetti disponibili, imparando a fare
Stadium, ha proposto come tema fondante: Lo
grande progettazione sportivo-sociale sul territorio,
leggere
nel
Dibattito
di
questo
numero
sport alla ricerca di se stesso.
generando attività sempre più significative e coin
Lo sport ha una grande responsabilità nelle sue
volgenti, attraverso le quale i cittadini sentano di
mani. Limitarsi a essere fabbrica di tornei e catena
costruire il loro benessere e la loro felicità.
di montaggio di aspiranti campioni non risponde più ai bisogni e alle attese dei cittadini. Oggi prati
Edio Costantini
SlTÌTÌfO
3
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don Claudio Paganini Consulente Ecclesiastico Nazionale CSI
In ritiro l'allenatore deve essere più educatore che manager L'estate è tempo di raduni sportivi e ri presa dell'attività. Perché questa occa sione non si riduca a mera preparazio ne fisica, ma sia il momento in cui gli atleti ritrovano loro stessi e i compagni con cui dovranno dividere molto, è im portante che il mister stia vicino ai suoi ragazzi, non solo sul campo
ritiro, l'obiettivo è necessariamente diverso. Si parte per mettere "in forma" il corpo e la muscolatura, senza aspettative di spiri tualità o trascendenza (sigh!). Dopo i diver timenti mondani, tre settimane di austerità servono a garantire prestazioni atletiche al corpo ed equilibrio psichico alla mente. Ma significano anche rinuncia agli alcolici, un'alimentazione corretta e un riposo not turno (controllato!) ogni sera dalle venti-
! concluso il campionato, i grandi club
due alle otto del mattino. Sempre in ritiro, anche se in questo perio do il calciomercato è ancora aperto e po trebbero cambiare alcuni compagni di gio co, si cerca di creare un clima di conoscen za e amicizia tra i giocatori e lo staff tecni
r
wMcalcistici sono andati prima in va canza e poi in ritiro. Finalmente! I giornali sti sportivi hanno dovuto riempire le pagi ne dei quotidiani appellandosi ai grandi te mi del calciomercato e delle vacanze degli atleti in luoghi esotici, con grande risalto al le veline di turno, all'abbigliamento minimo e alle discoteche alla moda. Qualcosa oc corre pur scrivere! Con la partenza per il ritiro si aprono nuo vi filoni giornalistici per attirare i lettori e creare un clima da pre-campionato. E pensare che il termine "ritiro" attinge tut to il suo fascino ed importanza perché ri preso dai "ritiri spirituali" che organizza vano i sacerdoti per i propri giovani nel tempo estivo. Andiamo con ordine. Fino a qualche de cennio fa, era usanza che il "don" portas se i suoi giovani in un luogo solitario, soli tamente in montagna, per far vivere
un'esperienza di fede significativa che aiu tasse l'incontro con Dio. "Ritiro" equivale va a distacco, a separazione dalla realtà mondana per concentrare l'attenzione sul la preghiera, sull'ascolto della Parola di Dio, sul silenzio e sulla meditazione. Unico sva go, qualche gita in alta montagna, più per sperimentare la fatica e l'incontro con Dio ad alta quota, che non praticare un eserci
zio fisico. Oggi, quando un club calcistico parte per il
co che compone la squadra. Si inizia pro prio con la conoscenza delle persone e dal le relazioni instaurate in questi giorni a "fa
re spogliatoio". Avendo molto tempo a di sposizione tra un allenamento e l'altro, gli atleti sono forzatamente obbligati a cono scere l'altra persona che gli sarà compagna di stanza e di gioco per un intero anno. Si entrerà in sintonia con i suoi gusti, le sue manie, i suoi difetti. Se ne comprenderà il carattere e si conosceranno i suoi sogni di gloria sportiva o mondana. Dunque, appare evidente constatarlo ed è saggio riconoscerlo, il ritiro estivo degli sportivi è un'intensa esperienza educati
va! È campo di lavoro per l'angioletto, a differenza delle cronache giornalistiche sulle vacanze estive maggiormente gradi te al diavoletto. Ed è la vita comune il principio educativo di riferimento per i ritiri estivi. Un principio che sta alla base anche dei ritiri spirituali. Non sorprende che quando un giovane entra in seminano è chiamato a trascorrere un tem
po di vita comune per la formazione. Ed an che chi entra nelle comunità di recupero (da tossicodipendenza o altro) trova nella
vita comune un elemento indispensabile per la guarigione. Peccato che poi, per tutto il restante pe riodo dell'anno, la squadra non andrà più
in ritiro. A meno che, dopo aver perso troppe gare di seguito, il presidente non obblighi tutti ad un ritiro dal sapore deci samente punitivo. Partecipando in questi mesi ai "ritiri" du rante le gare nazionali per sport di squadra promosse del CSI a Lignano ho notato con piacere la differenza di comportamento tra i nostri allenatori e dirigenti e quelli delle Fe
derazioni compresenti. I primi uscivano la sera con i propri ragazzi scherzando e can tando. I secondi uscivano, con passo triste, da soli. Ed è questa la differenza nel vivere un ritiro sportivo da educatori o da mana ger in carriera.
Claudio Paganini
JírTiflO
5
10 DIBATTITO
36 SPLCIALL CT.ÌIÌCA
48 GP TENNISTAVOLO
Presidenti a confronto: nasce il CSI del futuro
L'Italia dell'atletica vuole mettere le ali
Follia e passione gli ingredienti del tennistavolo
Che spettacolo sulle colline della Sabina
di Beatrice Vergari
60 clhììolì
di Andrea De Pascalis
16 POLÌTICHE SOCIALI Rafforziamo la famiglia: il CSI impara negli USA di Andrea De Pascalis
di Riccardo Signori
38 HÌLM.I LKÌI Emilia e Lombardia dominano a Cianciano di Felice Alborghetti
22 L'INTERVISTA
Magri: Federazioni ed Enti possono collaborare di Fabio Pizzul
26 PRIMO PIANO Howe: Salto e musica la vita è tutta mia di Riccardo Signori
42 FRiALI GIOVA?» l Emozioni da scudetto per i 1.000 di Lignano di Felice Alborghetti
46 ìiìiali imhì 9
50 GP ARTI MAR 9 ALI
56 GP MÒUNTAÌN 9®
di Lucia Lilli
Un'occasione d'oro per lo sport in parrocchia
Agonismo e disciplina i segreti per vincere
di Massimo Achini
di Beatrice Vergari
Ulivieri non basta: la Coppa va in Vaticano
52 GP NUOTO Il nuoto del CSI apre ai Master di Lucia Lilli
54 GP OINIIASflCA
Festa polisportiva per 900 ragazzi
L'arte della ginnastica incanta Lignano
di Felice Alborghetti
di Beatrice Vergari
62 c;h:
di Marcello Sala
63 'ÌVA i’L'i'ij LLÀ
A Loreto festa nazionale per lo sport in oratorio di Andrea De Pascalis
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Conclusa a Chianciano la Conferenza dei vertici associativi
Presidenti a confronto: nasce ¡1 CSI del futuro Le prosepttive per lo sport sociale e la dimensione economica dell'associazione alla luce delle trasformazioni in atto nel Terzo Settore: questi i due principali filoni dei lavori del convegno nella città termale di Andrea De Pascalis
ell'ultimo week-end di giugno IChianciano Terme ha accolto la Conferenza nazionale dei presidenti terri toriali CSI. Nella cittadina termale sono arrivati circa duecento rappresentanti del le strutture associative, impegnati a di battere il doppio tema dell'evento: "Lo sport alla ricerca di se stesso. Volontaria to ed opportunità di lavoro nel Centro Sportivo Italiano". Mattinata iniziale, sabato 30, dedicata in particolare allo sviluppo di due questioni
"burocratiche": presentazione del bilan cio consuntivo 2006; iter del riconosci mento della personalità giuridica dell'As-
sociazione. Tra i numerosi dati che hanno concorso a formare il bilancio, ne va ricordato uno in particolare perchè collegato alle tematiche poi sviluppate dalla Conferenza: la diversi ficazione delle entrate CSI 2006 rispetto a quelle del 1994. I contributi Coni, che nel 1994 costituivano il 66,64% delle entrate, nel 2006 costituivano appena il 25%; i proventi da finanziamenti di progetti spe ciali, per lo più di sport sociale, che nel 1994 costituivano appena il 6,24% del to tale, nel 2006 rappresentavano il 24,12%. È il segno di un'associazione impegnata a cercare strade nuove e a muoversi sempre più nella sfera dello sport sociale. Quanto al riconoscimento della personali tà giuridica, in Conferenza sono stati pre sentati i passi sin qui compiuti nei confron ti delle istituzioni e le ulteriori formalità da espletare per condurre in porto la questio ne; formalità che si intrecciano con la ne cessità di modificare alcuni passaggi dello Statuto. La Conferenza, nell'approvare che si proceda nell'iter per il riconosci mento, ha altresì rimandato all'Assemblea nazionale dei soci del prossimo 24-
10
25 maggio 2008 il compito di valutare, di segnare ed approvare le modifiche statu-
tarie necessarie. Si è arrivati così al pomeriggio di sabato, cuore dei lavori della Conferenza, con gli interventi di due ospiti d'eccezione: il sot tosegretario per le politiche giovanili e le attività sportive, on. Giovanni Lolli, che ha parlato de "Lo sport alla ricerca di se stes so"; Vilma Mazzocco, presidente di Federsolidanetà e portavoce del Forum del Ter zo Settore, che ha sviluppato l'altra faccia del tema congressuale: "Volontariato e opportunità di lavoro nel Centro Sportivo Italiano". L'intervento dell'on. Lolli si è giocato tutto sull'illustrazione dei "lavori in corso" nel suo Ministero, ai fini di una riforma dello sport. Tutto ruota intorno al concetto di sport come diritto sociale. L'attività sporti-
In 12 anni i contributi erogati dal Coni si sono ridotti dal 66 al 25%
Idee a confronto Il momento clou dei lavori della Conferenza dei presidenti. Al tavolo dei relatori,
da sinistra: il Consulente ecclesiastico nazionale del CSI, don Claudio Paganini; il presidente di Federsolidarietà e portavoce del Forum Terzo Settore, Vilma Ma zzo eco; il presidente nazionale del CSI, Edio Costantini; il sottosegretario allo sport on. Giovanni Lolli; il viceprediente nazionale del CSI, Santo Gagliano
Sport, Welfare e diritti: nasce lo sport di cittadinanza Se ne è parlato anche a Chianciano Terme: sport di citta dinanza è il termine nuovo verso cui si stanno indirizzan do le attenzioni sia del Ministero per lo sport e le politi che giovanili sia degli stessi Enti di promozione sportiva, in vista di un possibile intervento legislativo di sostegno allo sport di servizio sociale. Ma cosa significa questa nuo va definizione? Quando bisogna definire uno sport alternativo a quello che ricerca la prestazione di qualità, le idee si fanno con fuse. Talvolta si parla, sbagliando, di "sport dilettantisti co", come se non ci fossero dilettanti che fanno della sfi da agonistica l'unico motivo della loro attività. Impreciso
è anche il termine "sport per tutti", che secondo il CIO è qualunque sport tranne quello di eccellenza, per cui oggi tutti pretendono di fare sport per tutti, anche chi fa sele zione e chi guadagna bei soldini per gestire una palestra. Perfino la dizione "sport sociale" ha le sue controindica zioni, visto che c'è chi sostiene che tutto lo sport è socia le, perché costituisce fenomeno sociale anche la partita di calcio giocata davanti a 80.000 spettatori. Ecco che il primo problema, se si vuole riconoscere e so stenere lo sport della gente qualunque, nasce proprio dal la necessità di trovare una formulazione e delimitazione di ciò che si vuole andare a riconoscere e sostenere. Sta
maturando così il nuovo termine "sport di cittadinanza", che in effetti dà luogo a molti meno equivoci.
La premessa è semplice. Alla tradizionale costellazione dei
diritti di cittadinanza (civile, politica, sociale) si sono ve nuti aggiungendo oggi nuove forme di diritti di cittadi nanza, legati a bisogni emergenti, di tipo post-materiali stico e riguardanti anche la sfera dell'individualità, quali la domanda di promozione culturale, di qualità della vita,
di soddisfazione estetica. Lo sviluppo della pratica sporti va rappresenta un aspetto esemplare di tale dinamica. La pratica sportiva esprime oggi, infatti, un nuovo bisogno sociale della modernità. È questo il volto dello sport di cittadinanza, che si espri
me appunto come rivendicazione di un diritto fondamen tale della persona, il quale reclama, attraverso l'esperien za sportiva, che si accolgano taluni bisogni sociali. È un modello di sport che intercetta le politiche sociali, in quanto finalizzato unicamente a perseguire funzioni edu cative, sanitarie, sociali, culturali e ludiche. È un'attività
sportiva accessibile a chiunque, fattore di concreto pro gresso delle persone e della collettività. È fattore di civil tà. È uno sport che promuove la persona, che va incontro ai bisogni profondi dei cittadini, che concorre a realizza
re benessere. Questo sport si colloca come parte integrante di un nuo vo welfare. Ne deriva che, come in ogni dimensione del welfare, spetta alle istituzioni distribuire opportunità e dare regolamentazione in questo campo.
^Fililo
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DIBATTITO
1 Ministero punta a •¿generare lo sport taliano partendo (alla scuola
sono le priorità: rigenerare lo sport nella scuola, partendo dall'educazione motoria nella scuola primaria; incentivare l'attività motoria e sportiva come fattore di salute e di prevenzione sanitaria, per contrastare l'obesità, malattia in crescita, per mezzo di altri stili di vita; usare la leva dell'impianti stica, incoraggiando gli Enti locali a gestire gli impianti come servizi sociali. L'intenzio ne del Ministero è di varare norme per tu telare e finanziare lo sport di attività socia Vilma Mazzocco
va, ha detto il sottosegretario, ha oggi mol to a che fare con il bisogno di benessere, di qualità della vita, di educazione, di salu te. Lo sport così concepito si colloca come un diritto di cittadinanza, e come per tutti
i grandi diritti i cittadini si aspettano che le istituzioni li mettano in condizione di eser citare tale diritto. Oggi non è così e il Mini stero lavora per ovviare a tale lacuna, non per varare uno sport statalista, ma per met
tere coloro che si occupano dello sport di cittadinanza nelle condizioni di lavorare nel migliore dei modi. In questo senso, tre
12
JTkTìEhI
le. Premessa di tale percorso è giungere a individuare, definire e circoscrivere cos'è sport di cittadinanza e cosa non lo è, per poi riconoscere e finanziare tale sport nei progetti nazionali e nelle attività territoria li. Si pensa anche all'istituzione di un albo per le società che fanno sport di cittadi nanza, in cui fare rientrare quelle società che oggi non accedono all'albo delle socie tà dilettantistiche del Coni e che rimango no così in una specie di limbo. Si pensa, in fine, al varo di un Osservatorio dello sport di cittadinanza ricalcato sul modello dell'Osservatorio che la legge 383 prevede per le associazioni di promozione sociale.
Tre i punti chiave del successivo intervento di Vilma Mazzocco: le trasformazioni in at to nel Terzo Settore; la necessità per un'as sociazione come il CSI di aprire una stagio ne di alleanze sul territorio con altre realtà che fanno lo stesso "mestiere"; la necessi tà di attivare una progettualità territoriale rilevante, attivando sinergie delle compe tenze per varare grandi progetti. «Su/ ter ritorio - ha esortato Mazzocco - dovete imparare a incontrarvi, a incrociarvi, a tes
sere alleanze. È necessario attivare siner gie delle competenze, per cogliere altre opportunità, incastrandole in progetti im portanti». Si può lavorare in certi conte sti, come le carceri o altro, facendo edu cazione, ma non lo si fa da soli. Lo si fa
innovando i sistemi organizzativi, che de vono raggiungere dimensioni di maggio re complessità, non avendo paura di in crociarsi con la dimensione economica. La Conferenza si è chiusa, nella seconda e ultima giornata di lavori, con un inter
vento del presidente nazionale, Edio Co stantini, e la presentazione delle attività 2007-2008. ■
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x ■ ।
DIBATI HO
Intervista all'on. Lolli, sottosegretario al Ministero dello Sport
«Subito la legge-quadro per lo sport sociale» Il dicastero per le politiche giovanili e le attività sportive ha appena istituto una Commissione di studio di cui fa parte anche il presidente nazionale del CSI. Cosa c'è da attendersi dal nuovo organismo? Quali prospettive per l'atteso riconoscimento dello sport per tutti e del suo associazionismo? di Andrea De Pascalis
w
| I Ministero ha istituito una Com-
HH missione di studio per le que stioni connesse alla diffusione della pratica sportiva. Quali i motivi e qua li gli obiettivi? «Era evidente da tempo che il quadro le gislativo in Italia in materia di sport risul
tava parziale rispetto alle tendenze, agli sviluppi e alla diffusione che l'attività motoria e sportiva ha rappresentato in questi anni. Il sistema dello sport per tut ti ha dato risposte ai nuovi bisogni di at tività che emergevano svolgendo in for ma sussidiaria un'azione costante anche in assenza di politiche pubbliche. Questo Ministero fin dal suo insediamento ha co sì percepito la necessità di colmare il vuo to normativo esistente. Da qui la scelta di costituire una Commissione ministeriale di studio con il duplice obiettivo di arriva re a una proposta di legge che rappresen ti il riconoscimento dello sport dei citta
dini largamente inteso e insieme il rico noscimento degli attori che operano in tale contesto. L'idea è la definizione di
una legge quadro che demandi alle Re gioni le norme di attuazione in quanto
14
JTHiíffliTí
in questo ambito le politiche pubbliche devono essere oggetto di concertazione istituzionale nel rispetto dei ruoli e delle
funzioni». Lo sport sociale si è affermato larga mente nei fatti e nei numeri, eppure è rimasto marginale nella percezione dell'opinione pubblica e delle istitu zioni, nonché nel peso che ha all'in-
Vice Melandri L'on. Giovanni Lolli, sottosegretario alle politiche
giovanili e alle attività sportive. A fianco, le tribune gremite per le finali del Volkswagen Junior Masters
terno del sistema sportivo. È colmabile questo ritardo? E come? «Distinguerei, se possibile, tra i piani del la percezione quello soggettivo da quel lo collettivo. La percezione del cittadino singolo oggi è quella di vedere aumentate le opportu nità di pratica motoria pur considerando
le differenze che l'ultima indagine multiscopo dell'lstat individua per le diverse aree geografiche del Paese. L'attività motoria, di recente, ha interse
cato, ad esempio, gli istituti penitenziari e le aree protette coniugando sport e so stenibilità. Molte sono le palestre che nei quartieri offrono attività motoria di vario tipo toc cando i "confini" di varie discipline. Tutto questo a fronte di una difficoltà a fare massa critica e a rendersi visibile nel l'opinione pubblica poiché il sistema sportivo e soprattutto quello legato alla comunicazione di massa preferisce inve stire negli sport e nelle attività dove il cittadino è spettatore anziché protago nista. Il ritardo diventa colmabile se le istituzio
ni, il sistema massmediologico scelgono di invertire una tendenza culturale. Si pensi alle esperienze locali in cui gli in serti di alcuni quotidiani che riguardano lo sport amatoriale il giorno in cui esco no in edicola hanno un'impennata delle vendite. Il mercato sarebbe favorevole anche in quel segmento. Il Ministero in questo scorcio di legislatu ra dopo essersi misurato su alcune emergenze si è impegnato a rappresen tare e sostenere attraverso politiche na zionali lo sport sociale in tutte le sue espressioni». Nei mesi scorsi il Ministro Melandri aveva ventilato l'ipotesi di un inseri
mento nella Costituzione del ricono scimento dell'utilità sociale dello sport. È un'ipotesi ancora valida? È plausibile il riconoscimento del dirit to di ogni cittadino alla pratica dello sport?. «Anche in questo caso è utile richiamare i risultati dell'indagine multiscopo del
l'lstat che individua un quadro della pra tica sportiva sostanzialmente ferma, a cui corrisponde un decremento piuttosto ri
levante dell'attività fisica e, di contro, un incremento della popolazione sedenta ria. Riconoscere l'utilità sociale dello sport nella Carta Fondamentale diventa, per tanto, un riconoscimento di dignità del diritto allo sport al pan degli altri diritti di
cittadinanza. E' ampiamente dimostrato e non solo da tesi mediche e sociologiche, che lo stare bene con se stessi e con il proprio corpo migliora le relazioni sociali, ci rende più
aperti al confronto. Un ambiente, e il nostro corpo in un cer to senso lo è, se è salubre crea condizio ni di fluida convivenza, pone il cittadino in modo più sicuro rispetto allo spazio cir costante, rende più favorevole la perce zione e la conoscenza dell'altro. Per queste valutazioni il nostro impegno di inserire nella Costituzione l'utilità so ciale dello sport non solo è confermato ma rappresenta uno degli obiettivi da raggiungere per la sua valenza nel con solidare legami sociali e nel predisporre
percorsi di partecipazione e di cittadinan za attiva». K
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POLITICHE SOCIALI
Lanciato un innovativo programma sull'intero territorio nazionale
Rafforziamo la famiglia: il CSI impara negli Usa Si chiama Strengthening Families Program ed è un metodo nato negli Stati Uniti per sostenere l'istituzione familiare, riducendone i problemi e migliorando i rapporti tra genitori e figli. Si lavorerà in stretta collaborazione con le istituzioni scolastiche di Andrea De Pascalis
I
■ I 17 maggio, a pochi giorni dalla sua IH partecipazione al Family Day, e dando seguito all'impegno di fare del 2007 l'an no del "Quando lo sport mette in gioco la famiglia", il Centro Sportivo Italiano, nella persona del suo presidente nazionale Edio Costantini, ha sottoscritto con il vicediret tore della Direzione Generale per lo Studente del Ministero Pubblica Istruzione, Carlo Della Toffola, l'accordo per il lancio
di un importante e innovativo programma a sostegno dell'istituzione familiare, che troverà sviluppo sull'intero territorio nazio nale. Si tratta di mettere in pista un servizio di progettazione, realizzazione, gestione e adattamento in Italia del metodo, origina rio degli Stati Uniti, denominato Strengthening Families Program, sigla SFP, in italiano Programma Rafforzamento Famiglie. Di autentica novità si deve parlare, perché l'SFP, lanciato con successo negli Stati Uniti 25 anni fa, era finora inedito in Italia.
Fondamentalmente, il suo obiettivo è quello di ottenere cambiamenti positivi nelle famiglie, riducendo problemi com
portamentali e migliorando i rapporti tra i membri di uno stesso nucleo familiare. Il programma, che quindi intende rafforzare
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ni ili
Il ruolo dell'associazione nel progetto SFP ell'ambito del progetto SFP, in do SFP rivolge una notevole impor cui coopera in cordata con il tanza alla dimensione ludica nel Forum degli Oratori Italiani e l'esperienza dell'infanzia, esaltando la Federazione Italiana Comunità la potenzialità del gioco come stru Terapeutiche, il CSI svolge un ruolo mento di sviluppo di apprendimenti di capofila, con responsabilità diret non formali e, quindi, come via per ta nella gestione dei Centri di Ascoli l'assunzione di comportamenti Piceno, Cagliari, Cremona 1, Milano socialmente accettabili funzionali al rafforzamento dei fattori protettivi 1, Napoli, Padova, Pistoia, Reggio
N
Emilia, Roma 1, Teramo, Torino. Il CSI avrà la responsabilità ammini strativa del progetto; curerà, a sostegno, gli aspetti formativi sul versante ludico-motorio; offrirà il sostegno generale alle attività di accoglienza, formazione, accompa gnamento nei confronti dei nuclei familiari; sensibilizzazione ai proget
della famiglia. Sia durante le sessioni formative che tra una sessione formativa e l'altra,
ti di volontariato nello sport; coin volgimento dei bambini in attività di sostegno al progetto. Rilevante, in particolare, l'impegno sul versante ludico-motorio. Il meto
Attraverso un approccio ludico i bambini e i genitori vengono "adde strati" ai Child's Game, Parent's Game e Family's Game su cui eserci tarsi durante la settimana.
si configura una metodologia di "allenamento al gioco" che i com ponenti del nucleo familiare svilup
pano in quanto opportunità di apprendimento di contenuti, com portamenti, modelli relazionali.
Un'immagine della manifestazione di Roma, in piazza San Giovanni, a sostegno del Family Day 2007, svoltosi il 17 maggio
Il progetto è in collaborazione :on il Forum legli Oratori ! la Federazione Comunità rerapeutiche i fattori di protezione della famiglia, parte dell'assunto che, in particolare, se si vogliono ridurre i fattori di rischio nei bambini della fascia 6-12 anni, si devo no migliorare sia il contesto familiare sia le capacità dei genitori nell'allevare e
offrire opportunità educative adeguate ai loro figli. Una proposta, quella di "tradurre" il metodo americano nel contesto del nostro Paese, che il CSI ha lanciato come risposta a un bando di concorso del Dipartimento nazionale per le politiche antidroga, (DNPA), della Presidenza del Consiglio dei
Ministri e della Direzione Generale per lo
Studente del Ministero dell'istruzione. Chiaro l'oggetto del bando di concorso: promuovere un progetto denominato "Programma di prevenzione delle tossicodipendenze: rafforzare i fattori protettivi nella famiglia". La proposta presentata dal CSI, in cooperazione con il Forum degli Oratori Italiani e la Federazione Italiana Comunità Terapeutiche, è risultata quella prescelta. A maggio, come già accennato, la firma ufficiale in calce all'accordo per il
lancio del programma. Sostanzialmente, l'SFP si sviluppa attraver
so l'offerta, in ciascuno dei 47 centri di sostegno alla genitorialità, dislocati nelle 40 province dove il programma è previsto,
di 3 singoli corsi di 14 settimane sviluppa ti su sessioni uniche di 2-3 ore. I 3 corsi saranno incentrati su un programma di formazione per genitori, un programma formativo per bambini, un programma formativo per famiglie, cui genitori e bam bini parteciperanno insieme. In ogni Centro è prevista una serie di attività for mative per genitori, bambini e famiglie, destinate a più nuclei familiari. Tra gli
obiettivi educativi focalizzati: rafforzare i legami familiari intergenerazionali; svilup pare attaccamento ai genitori e senso di
LE SEDI DEI CENTRI SFP I Centri previsti dal progetto sono 47, distribuiti in 40 province: Ancona (Jesi), Ascoli (San Benedetto), Bari (Gioia del Colle), Belluno, Bergamo, Bologna, Brescia (Nave), Cagliari, Caltanissetta, Caserta, Catania (Acireale), Catanzaro 1 (Soverato), Catanzaro 2 (S. Maria di Catanzaro), Cosenza, Cremona 1, Cremona 2 (Pizzighettone), Firenze, Genova, Imperia (Sanremo), La Spezia, Lecce (Gallipoli), Livorno, Messina, Milano 1, Milano 2 (Concorezzo), Modena, Napoli, Novara, Padova, Palermo, Pescara, Pistoia, Prato, Reggio Calabria (Locri), Reggio Emilia, Roma 1, Roma 2, Roma e 3 (Civitavecchia), Taranto (Laterza), Teramo, Torino (Collegno), Varese, Venezia (Mestre), Verona 1 (San Bonifacio) e Verona 2 (Valeggio), Vicenza 1 (Thiene) e Vicenza 2 (Schio).
POLITICHE SOCIALI
UN PROGRAMMA COLLAUDATO NATO NEL 1982 NELL'UNIVERSITÀ DELLO UTAH
Per quanto nuovo in Italia, lo Strengthening Families Program è un programma che negli Stati Uniti ha dietro di sé una già lunga storia. È stato infatti sviluppato nel 1982 dalla dottoressa Karol L. Kumpfer (nella foto) e dal suo gruppo di lavoro presso l'università dello Utah, come mezzo per accrescere la flessibilità e ridurre i fattori di rischio legati ad abuso di sostanze, depressione, violenza e aggressioni, delinquenza e insuccesso scolastico nelle famiglie ad alto rischio e aventi bambini di 6-12 anni. Oggi negli Usa, lo SFP è uno strumento ampiamente testato, tanto da avere il riconoscimento di non poche agenzie federali come strumento principe nelle politiche di sostegno alle famiglie in difficoltà. Adottato da enti ed associazioni ha sempre fornito prove di grande
efficacia nell'accrescere i fattori di protezione della famiglia, migliorando le relazioni familiari, le competenze educative dei genitori, migliorando la vita sociale giovanile. L'SFP ha mostrato nel tempo ampia flessibilità. La proposta originaria è stata via via modificata per adattarla ai contesti di famiglie di particolari etnie: afroamericani, asiatici, ispanici e indiani, famiglie rurali. Versioni delI'SFP sono state testate anche in Canada e in Australia. Sebbene originariamente sviluppato per bambini di genitori che abusano di sostanze, oggi l'SFP è largamente adottato anche in nuclei sociali che non presentano problemi di abuso di droghe e quindi meno difficili, come scuole, parrocchie, centri di salute mentali, rifugi per homeless, centri ricreativi.
■
’resto saranno in unzione 47 centri cializzati, istribuiti in 40 province italiane appartenenza alla famiglia; migliorare le relazioni genitori-figli e le dinamiche all'interno del nucleo familiare; insegnare a comunicare e motivare i valori della fami
glia. Dettaglio non trascurabile, e che ha soddi sfatto il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni: l'SFP è strategicamente
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Record A sinistra, Papa Ratzinger
saluta al termine di un'udienza generale la
famiglia di Roberto Miceli, triestino, 12 figli. Sotto, il ministro della Pubblica Istruzione
Giuseppe Fioroni, favorevole al progetto SFP
legato al mondo della scuola, tendendo a favorire il rafforzamento del concetto di "scuola aperta", con lo stretto raccordo tra gli interventi e gli apprendimenti for mali e informali, prevedendo l'interazione tra l'istituzione scolastica e l'intero nucleo familiare. Nelle zone in cui saranno opera tivi i centri, verrà infatti individuato un isti
tuto scolastico di riferimento per favorire una sorta di gemellaggio tra scuola e cen tri di sperimentazione, garantendo così la messa in rete di tutte le figure, gli enti, le istituzioni e le strutture coinvolte. Il progetto sarà presentato preliminarmen te nelle rete scolastica del territorio e le famiglie target saranno individuate in col laborazione con i docenti coinvolti. Un
progetto così complesso e ambizioso ha richiesto una precisa e paziente opera pre-
Già svolto il primo corso per educatori, presente la dottoressa Kumpfer, ideatrice del metodo liminare di formazione delle vane figure di operatori che devono gestire i Centri e la
preparazione di manuali e di altri materia li necessari per sviluppare il programma per tutti i dodici mesi di durata previsti. Poiché il metodo SFP ha una sua flessibili
tà che lo rende adattabile a contesti diffe renti, la sua applicazione nello specifico
della società italiana e della "vocazione" delle tre organizzazioni promotrici ha sug
gerito la necessità di un adattamento che tenesse conto delle numerose variabili in gioco. CSI-FICT-FOI hanno così già avuto modo di formare educatori al metodo, in una sessione ad hoc, svoltasi a Viterbo, presso l'istituto Progetto Uomo, cui ha partecipato la stessa dottoressa Karol L.
Kumpfer, colei che ha elaborato il metodo, giunta appositamente dagli Stati Uniti. Tale opportunità ha consentito di prevede re e confrontare delle linee di adattamen to del metodo direttamente con i referen ti primari dello stesso. Dato il carattere di sperimentazione, inoltre, gli enti partner
hanno previsto un sistema di validazione
del progetto che consentirà di rilevarne gli ulteriori aspetti di adattamento. US
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POLITICHE SOCIALI
LE STATISTICHE RACCONTANO LA CRISI DELL'ISTITUZIONE FAMIGLIA Calo del tasso di natalità, diminuzione dei matrimoni e aumento dei divorzi: i numeri spiegano come i problemi non siano solo italiani. Per riuscire a rimediare è fondamentale saper dare ai genitori il giusto apporto sul piano educativo a famiglia è stata sempre consi derata come un sistema in grado di costruire, mantenere nel tempo e rigenerare equilibri interni, sviluppando adattamenti flessibili e crescite autonome. Oggi è ancora
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così? Le statistiche in realtà dicono che attualmente l'istituzione famiglia è fortemente in crisi: diminuzione della natalità, con solo 1,2 bambini per
donna; diminuzione dei matrimoni e aumento dei divorzi, (in Europa 5,1
matrimoni per 1.000 abitanti, 1 divor zio ogni 3 matrimoni); diminuzione dell'ampiezza della famiglia (2,61 persone per nucleo); aumento delle famiglie monogenitoriali, passate dal 2,3% del 1997 al 2,8% del 2001; diffi coltà di comunicazione e di relazione aH'interno dei nuclei familiari. La famiglia viene descritta come un sistema affaticato, ipersollecitato da pressioni esterne, alle prese con una responsabilità maggiore che nel pas sato, rispetto alla complessità cre scente del compito educativo, con un'enorme variabilità delle forme che assume (si pensi ai nuclei ricomposti con l'unione di due genitori già divor ziati, aventi ciascuno prole per pro prio conto) e con meno risorse e appoggi esterni a cui riferirsi. Tutto ciò si riflette sul compito educativo. Se appaiono cruciali le attenzioni e le competenze educative e relazionali in ordine alla crescita dei figli, sono però competenze che si apprendono, si affinano e si possono migliorare, non sono una sorta di "dote naturale". Risulta perciò determinante riuscire ad aiutare il sistema famiglia, soste
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nendone le competenze di tipo edu cativo, riassumibili nel riuscire a ren dere più autonomi i bambini, stando in relazione con loro. A seguito di queste esigenze, sempre più pressan ti, da alcuni anni assistiamo in Italia al diffondersi sul territorio di centri, di servizi e di interventi di "sostegno alla genitorialità". Sono ancora rari però gli interventi che perseguono obiettivi di realizza zione di "scuole genitoriali", che non si limitino a istruire i genitori secondo un sapere preconfezionato, basato su
precetti invece che sull'analisi dei problemi contingenti. Sembra neces sario pensare a dei Centri che si pon gano come obiettivo quello di aiuta re i genitori nella funzione genitoriale, nelle abilità parentali, a partire non tanto dalle loro difficoltà e dai loro deficit, quanto dalle loro risorse e competenze. Competenze che ven gono attivate e potenziate mediante strategie di intervento non clinico, ma educativo-promozionale, riferibili anche ad alcune teorie sull'empowerment nella comunità locale.
L’INTERVISTA
Intervista a Carlo Magri, presidente della Fipav
«L'esempio del volley: Federazione ed Enti sono complementari » Spiega il numero 1 della pallavolo italiana: «Nelle realtà come il CSI c'è una snellezza organizzativa che a noi non appartiene, ma anche minori risorse e possibilità». Ottimismo sugli scenari futuri: «Il nostro è uno sport sano, in espansione, come confermano i numeri». Il sogno: «Vincere l'olimpiade di Pechino e il Mondiale di Roma 2010» di Fabio Pizzul
ia Nazionale azzurra che negli ul
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timi anni ha vinto più titoli e tor nei a livello internazionale. L'eliminazione dalla World League non cancella le impre se più o meno recenti: dall'argento del l'olimpiade di Atene all'indimenticabile titolo europeo conquistato a Roma con il et Montali in piedi sul tavolo dei giudici, per ricevere la meritatissima ovazione del pubblico del PalaEur. La pallavolo è capace di regalare emozio ni forti fino all'ultima battuta di gioco: fin ché il pallone non tocca per l'ultima volta il terreno, tutto è possibile. Anche dal punto di vista televisivo il volley garanti sce uno spettacolo che ha rari eguali, ep
pure il suo andamento, a livello di esposi zione mediática, è simile a quello di un fiume carsico. In occasione di Olimpiadi o
Mondiali la pallavolo conquista la ribalta dei media, la quotidianità è fatta invece di tanti appassionati, ma con poche finestre
aperte sul grande pubblico.
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SkÜBhI
Pallavolo
Comitate
Ieri e domani Roma ospiterà i Mondiali di Volley del 2010. Qui accanto, Carlo Magri con Carlo Salvatori (primo
a sinistra), presidente del Comitato organizzatore, Gianni Petrucci, presidente del Coni, e Gilberto Benetton. Nell'altra pagina, Magri e la Nazionale femminile al Quirinale, ricevuti dall'allora presidente della Repubblica Ciampi, dopo il successo nel Mondiale 2002
LA FIPAV IN NUMERI Società
4.891
Squadre
15.414
Arbitri
4.307
Allenatori
14.798
Giocatori
287.285
UOMINI Anni
8
«Cerchiamo di affermarci nelle grandi città, ma le radici del nostro successo sono in provincia» Presidente Magri, come vivete questa situazione? «È un'anomalia che va tolta. Noi viviamo
eventi da oltre 15 milioni di telespettato ri, come l'Europeo, e la nostra Nazionale, anche in fase sperimentale, non raccoglie
mai meno di 6/7 mila persone per parti ta. Bisognerà rivedere un po' il nostro rap porto con i media. Che il nostro prodotto
sia vendibile è ormai fuori discussione. Lo conferma anche il tesseramento: que st'anno siamo aumentati di 80 mila uni tà. Evidentemente c'è qualche problema da parte nostra e qualche mancanza di sensibilità da parte della televisione. In ogni caso, sono stati già acquistati dalla
Rai i diritti del prossimo Mondiale e que sto ci fa ben sperare per una positiva evo luzione del rapporto. Per un evento così importante, sarà necessaria una promo zione non indifferente, ma credo ci siano le condizioni per farlo». Negli ultimi anni, il volley fa fatica a sfondare nelle grandi città, mentre piccoli e medi centri registrano affer
mazioni anche sorprendenti. Quanto sono importanti le grandi metropoli? Come conquistarle? «Credo che quello a cui lei fa riferimento sia un handicap reale, che però si sta ri
ducendo notevolmente, perché Roma ha una squadra in A1, Milano è risalita in A1,
Tesserati
2.489
9-12
16.808
13-14
13.489
15-16
9.964
17-18
6.421
19-25
13.300
26-30
7.466
>30 | Totale
8.852 78.798 I
DONNE Anni
8
Tesserati
9.146
9-12
71.478
13-14
44.191
15-16
28.585
17-18
16.902
19-25
26.243
26-30
8.562
> 30 1 Totale
3.380 208.487
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L'INTERVISTA
Siamo l'unica delle pandi federazioni d avere l'obbligo 1 ei giocatori italiani In campo» Torino ha cercato disperatamente di ave re una squadra. Le cose si stanno muo vendo positivamente. E poi, sia ben chia ro: io non rinnego le mie origini. Sono sta to proprietario della squadra di Parma e di Modena e se il volley italiano in cin-
quant'anni di storia è diventato quello che è diventato, non lo deve alle grandi città, ma alla sua capillare presenza sul territorio e alla tenacia con cui è stato portato avanti nei piccoli centri e in peri
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JTrTifO
feria. Per questo consentitemi di essere
un po' orgoglioso». Dopo la cosiddetta generazione dei fe nomeni, quali sono le prospettive per il nostro volley nell'immediato futuro? «Intanto, indipendentemente dalla gene razione dei fenomeni, siamo un caso uni co, perché siamo rimasti ai vertici per 15 anni, tanto infatti ci separa dal primo eu ropeo che abbiamo vinto. Abbiamo chiu so le ultime Olimpiadi al secondo posto, abbiamo vinto l'ultimo Europeo. Nei Mondiali siamo arrivati quinti e, nono stante i molti infortuni e qualche altra problematica legata alla gestione del gruppo dei giocatori, tecnicamente ab biamo fatto buone cose. Bisogna dare continuità ai risultati e questo vale anche per le donne, che sono arrivate alla semi finale mondiale. Oggi non siamo certa mente i primi, ma è importante essere tra i primi. Il futuro dipenderà molto da co me si sta lavorando: io tento disperata
mente di investire sui giovani, di far gio care i giovani». Ma in campionato non è sempre faci le vedere giovani in campo. «Noi abbiamo sicuramente il campionato più bello del mondo. Il calcio continua a dirlo, ma i grandi campioni ormai gioca no da altre parti. Nella pallavolo possiamo ancora affermare di non avere rivali a li vello di campionato, anche se questo por ta ('handicap di offrire meno possibilità per gli italiani e soprattutto per i giovani». Quali strategie avete per promuove re il volley tra i giovani? «Quest'anno abbiamo realizzato un pro getto che coinvolge 9.000 scuole ele mentari; grazie al sostegno della Kinder è stato un progetto unico nel suo genere.
Si tratta di "Un-due-tre Volley" e prevede una sorta di introduzione al gioco, con palloni e reti particolari. L'aumento di
iscritti pare premiare i nostri sforzi, anche se occorre ammettere che siamo awan-
Esempi per tutti Dai palazzetti del volley sono arrivate testimonianze di solidarietà alla famiglia Raciti, ma soprattutto lezioni per i tifosi del calcio. Nell'altra pagina, gli azzurri Semenzaio, Cisolla e Papi (da sinistra) festeggiano un punto. Per l'Italia di Montali, l'appuntamento più vicino è /'Europeo di settembre in Russia, ma il vero traguardo
è Pechino 2008
«Il progetto "Un-due-tre Volley" ha portato grandi benefici alla nostra base» taggiati perché con le donne abbiamo quasi il monopolio a livello di sport di squadra». Il rapporto con la scuola e l'avviamen to al volley funzionano, ma una volta arrivati all'agonismo... «È vero, qui c'è un tappo che frena il movi mento, dovremo lavorare ancora molto. Ri cordo però che siamo l'unica tra le grandi federazioni che mantiene in vigore l'obbli gatorietà degli italiani in campo. Natural mente esistono poi le regole comunitarie che creano qualche problema equiparando
tutti gli europei agli italiani... Cerchiamo insomma di fare quello che si può». Non dimentichiamo poi che l'Italia è stata capace di formare numerosi ta lenti anche a livello di settore tecnico. «Purtroppo se ne sono accorti anche al l'estero e ci stanno rubando parecchi tec nici, Bagnoli, Caprara in Russia. È un ono
Quali collaborazioni è possibile ipo tizzare con gli enti di promozione sportiva e con il CSI in particolare? «lo credo che quando si fanno cose con crete e si lavora seriamente nello sport non ci siano problemi di collaborazione. Ci sono Comitati provinciali in cui si lavo ra benissimo assieme; evidentemente di pende molto dai singoli personaggi che troviamo nelle varie realtà locali. Non ab biamo mai avuto contrasti di fondo e cre do che i nostri percorsi e il nostro lavoro possano essere complementari». Anche in questo senso lo spazio più promettente è quello dei giovani.
«Certo, realtà come il CSI c'è una snellez za organizzativa che non appartiene alla federazione, che può pero contare su al tre risorse e potenzialità che gli enti non hanno. Ripeto, vedo le due realtà come complementari». Che cosa le manca ancora, presidente? «Intanto potrei fare un sogno personale: da presidente ho vinto quattro campiona
ti europei e due campionati del mondo: il mio sogno personale è Un'Olimpiade. For se dovrò nascere un'altra volta, ma spero
di no. Poi ci sarebbe anche un altro obiet tivo prestigioso per coronare i primi 50 an ni della pallavolo in Italia: conquistare il primo posto ai mondiali di Roma del 2010. Questo sarebbe un sogno e, per me, an
re per il nostro movimento, ma sicura
che un traguardo credo definitivo. Insomma, mi piacerebbe lasciare così: se vinco il
mente è anche un impoverimento».
Mondiale di Roma, tolgo il disturbo».
PRESIDENTE FIPAV DAL '95 GIÀ ELETTO 4 VOLTE Carlo Magri da ormai trentanni è, a vario titolo, parte dei vertici del volley italiano. Classe 1940, laureato in Economia e Commercio, imprenditore, Magri tra il 1977 e il 1990 è stato dirigente della squadra di Parma con la quale ha vinto scudetti e Coppe europee. Abbandonata la carica di presidente è stato eletto Consigliere federale nella XXVI Assemblea Nazionale svoltasi a Riccione il 21 giugno 1993, carica ricoperta sino al marzo 1995. È poi stato eletto presidente federale una prima volta a Roma nel 1995 e poi confermato altre 3 volte, l'ultima nel 2005. Dal gennaio 1999 fa parte della Giunta Esecutiva del Coni.
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«SALTO E MUSICA E TUTTA MIA»
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È il talento più fulgido della nostra atletica, campione europeo di salto in lungo all'aperto e indoor, punta deciso al Mondiale di Osaka e all'olimpiade di Pechino. «Non ci vado per arrivare ¿la batteria e si regala un sogno: «Con l'atletica si chiude a 30 anni, cò ivare a 60: l'anno prossimo con i Craiving faremo un mese di conce di Riccardo Signori
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LAPRESSE/ANSA
ROMA
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il nostro sogno americano. Ma IHMse glielo dici, ti corregge. «Ame ricano? Scherziamo? lo sono reatino. Certo, ho la pelle nera e la gente si chie de: italiano de che? Ma poi, quando mi sente parlare...». Quando lo sente parla re capisce che Andrew Howe è un italia no, molto reatino dentro. Però noi lo immaginiamo come un Cari Lewis in volo o come un Livio Berruti, elegante e disin volto in corsa. Magari ci riuscirà. Howe sarà il nostro sogno americano ai Mondiali di atletica a Osaka e ancora di più all'olimpiade di Pechino: salto in lungo e via con le ali. Andrew: cosa conta oltre alle ali? «Forza, determinazione. Non c'è una cosa sola. Se penso a un credo, dico: perseveranza. È la mia parola chiave, me la farò Rl tatuare addosso».
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È servita nella sua storia di atleta?
«Certo, unita alla passione
«Anche quando non avevamo una lira non mi sono mai sentito povero: tutto merito del carattere di mamma»
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Oro per tutti
A 13 ANNI PIÙ VELOCE DI MAMMA RENÉE Nessuno lo fa correre come lei. La grinta di mamma Renée, ex ostacolista americana, si trasforma in centimetri di pista guadagnati sugli avversari. «Nessuno riesce a darmi la carica come mia madre», ammette Andrew Howe. «Quando in gara non salto bene, generalmente con le sue urla e i suoi rimproveri riesco a sbloccarmi in fretta». Non è facile, del resto, correre e saltare sempre da favorito: «È da quando ho 13 anni che dicono che sono un predestinato, per me è sempre stata una croce». A quell'età aveva già battuto il tempo di mamma nei 100 metri ostacoli.
Il salto di 8,20 con cui Andrew Howe ha vinto gli Europei di Goteborg, nell'agosto 2006. A marzo di guest'anno, con 8,30 Howe ha vinto anche il titolo indoor
a Birmingham, precedendo il greco Tsàtoumas, primatista mondiale stagionale. Nell'altra pagina, accanto a un'esultanza del reatino, un'immagine storica per lo sport italiano: l'arrivo vittorioso
di Livio Berruti nei 200 metri dell'olimpiade di Roma 1960. Il battuto è l'americano Lester Carney
Ho cominciato a correre che avevo 3 anni, cioè da quando sono nato. Poi ci sono state un po' di situazioni partico lari e a 15 anni ho dovuto scegliere: ho puntato sul salto in lungo. È stato il momento in cui mamma è diventata la mia allenatrice: avevo bisogno che qualcuno mi guidasse al salto di quali
tà». Ha fatto anche altro... «Ho provato gli ostacoli ai campionati
regionali, ho vinto ma passando sem pre con la gamba sbagliata. Ho giocato
complesso, i Craiving: dal prossimo an no faremo un mese di concerti in Italia
al calcio, ma avevo più futuro nell'atle
e in
tica». Poi c'è la musica. «È l'altra mia passione, quella che mi porterò dietro fino ai 60 anni. Con
video con la Rai: una cosa bella, forte, cattiva. Abbiamo il sito: www.craiving.it
l'atletica chiudi a 30, poi c'è il resto della vita. Ho coltivato la musica fin da bambino, ora sta diventando un fatto quasi professionale. Suono con il mio
Europa. Abbiamo realizzato un
dove possono scriverci, scaricare musi ca, foto». Altra storia rispetto ai tempi in cui non aveva in tasca duemila lire per mangiare. «Avevo 11 anni, però non mi sono mai
il Fflì I fTTl l'É
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sentito povero. Sempre ricco. Merito di mia mamma, lo pensavo al divertimen to. Arrivai a mangiare spaghetti crudi, in casa c'era solo quello. Ma cammina vo a testa alta, nonostante tutto. Con un'idea sempre positiva, anche se non avevamo niente». E si arrangiava in tutto? «Certo. Per esempio: quando abitavo a Contigliano, vicino a Rieti, non avevo l'orologio, sempre per la solita questio ne... E allora capivo che era l'ora di torna re, quando vedevo accendersi le luci nelle case. In quel periodo la musica è stata la mia for tuna». Cioè? «Ascoltavo i Nirvana, o altri, e prendevo forza, grinta. Vero hard rock. La musica può salvare la vita. Per me è stata la compagna di vita». Invece con Renée, come va? Più mamma o più allenatore? «Dipende dai momenti. Ogni tanto liti ghiamo, perché non può essere tutto
•
30
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«Nel mio caso la testa conta più del fisico: almeno il 90%. Tutto nasce dalla volontà» perfetto. Conosciamo i nostri obbietti
vi, talvolta litighiamo davvero per stupi date. Come capita con tutte le mamme». C'è tanto di mamma e poco di papà nella sua storia. Come immagina un
padre? «Come una persona che ti dà una gros sa mano nella vita. Si può dire che non l'ho mai avuto. La mamma ha fatto per due. La mia immagine di padre è quel la di ogni ragazzo: presenza forte che si fa sentire in ogni situazione». Oggi Howe è forte di suo: atleta da copertina, sul quale tutti contano.
Pesano le responsabilità? «Certo che pesano. Ma ho puntato su questa vita e non posso lamentarmi. È
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«La mia idea di padre è quella di ogni ragazzo, anche se si può dire che io un padre non l'ho mai avuto» una scelta da atleta professionista. Solo così posso provare a diventare campio ne del mondo». Ogni tanto si inciampa... «E poi ti rialzi. So esattamente come comportarmi. Talvolta serve chi ti indi rizza, oppure chi ti dia una mano a camminare sulla via giusta». Conta più la testa o il fisico? «Novanta per cento testa, dieci per cento il corpo. Non trovi il salto, non corri veloce, sbagli qualcosa: tutto dipende dalla testa». Olimpiade o Mondiale: una scelta secca.
«Non ci sto, scelgo tutte e due. Ne ho la possibilità. Non vado ai Mondiali per arrivare secondo. Punto all'oro, anche se c'è tanta concorrenza. Ora sono tutti
Da Los Angeles a Rieti per conquistare il mondo el Dna doveva esserci il calcio, invece Andrew Curtis Howe, italiano di Los Angeles, è diventato molto più bravo nel correre e saltare sui campi d'atletica. Suo padre, Andrew Howe senior, è stato calciatore, fra l'altro d'origine tedesca. La mamma Renée Felton, che oggi disputa l'eptathlon nella categoria Master e da ragazza cominciò con le corse a ostacoli, si divise dal marito quando Andrew aveva 18 mesi. Nel 1990, Renée sposò
N
in seconde nozze Ugo Besozzi, da qui il cognome che Andrew ha portato per diverso tempo. Madre e figlio arrivarono in Italia nel 1992, quando il ragazzino aveva 7 anni, tornarono a Miami nel 1996 e 1997, per poi rituf farsi nella vita italiana. Dopo aver vinto un bronzo nel salto in lungo ai mondiali giovanili di Debrecen nel 2001, Andrew
cominciò a illuminarsi di luce più consistente ai Mondiali Juniqres di Grosseto, nel 2004: vinse l'oro sia nei 200 metri sia nel salto in lungo. Tanto valse per consegnargli un posto ai Giochi di Atene, dove passò il primo turno dei 200 metri, ma si fermò per un dolore al piede. Anche ai Mondiali di Helsinki non ebbe gran fortuna: passò solo due turni. Il cambio di orizzonti nel 2006 quando, dopo uno stage negli Stati Uniti in cui ha cono sciuto anche Cari Lewis, Howe si è dedicato quasi completamente al salto in lungo. E sono state rose: oro agli Europei all'aperto di Goteborg, bissato agli Europei indoor di Birmingham dello scor
Amico di mamma Renée, Cari Lewis ha dispensato preziosi consigli al giovane Andrew sulle piste della California
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so inverno, quando ha migliora to il record italiano al coperto, oggi a 8,30.
Birmingham 2007
L'acqua più leggera d'Europa
conAÌtìLitàfc chi ù vwoL& buw L'acqua Lauretana sgorga da una sorgente naturale ad oltre 1000 m slm; ha un residuo fìsso di soli 14 mg/l, che, associato al suo bassissimo contenuto di sodio, favorisce la diuresi e il ricambio idrico. L'acqua Lauretana con il suo pH leggermente acido di 5.8 (pH neutro = 7) facilita i processi digestivi.
Nelle classifiche delle principali acque minerali
in commercio solo Lauretana
conquista il 1° posto per leggerezza.
tabella comparativa
residuo fisso mg/l
sodio mg/l
PH
LAURETANA
14
1.1
5.8
S. BERNARDO
35.8
0.65
6.9
SANT'ANNA
39.2
0.9
7.4
LEVISSIMA
76.3
1.8
7.8
FIUGGI
123
7.05
7.2
PANNA
144
6.4
8.1
170.4
1.23
7.84
ROCCHETTA
179
4.66
7.8
VITASNELLA
382
3
7.4
di vinadio
SANTACROCE
Evidenziamo il residuo fisso, il sodio e il pH di alcune note acque oligominerali (residuo fisso <500 ml/l) commercializzate nel territorio nazionale come rilevato da Beverfood 2006-2007 servizio clienti Numero Verte--------------------
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:Sono iscritto ili Istituto di Scienze potorie: non amo matematica e Igebra, nel resto a tutto bene»
forti, ma è importante esserlo al momento giusto». A.A.A. ovvero atletica, amore, ambizione. C'è una classifica? «Vanno di pari passo. L'atletica è la mia vita attuale, se hai l'amore
riesci a raggiungere l'ambizione. È un cer chio che si chiude». E come vanno le cose a livello personale? «Se una persona ti ama, ti da una mano». Tra le sue molteplici attività, c'è posto anche per lo studio.
-jtì Ite,.- ■ Nome: Andrew Howe Besozzi Nato a: Los Angeles L': 11 maggio 1985 Altezza: 184 cm Peso: 73 kg cX Specialità: salto in lungo u Tecnico federale: Claudio Mazza ufo Allenatore e manager: Rende Felton, sua madre Società: Aeronautica militare Principali risultati: campione europeo 2006 nel lungo (Goteborg), terzo al mondiale indo or 2006 (Mosca), campione euro
peo indoor 2007 nel lungo (Birmingham), campione mondiale juniores 2004 nel lungo e nei 200 metri (Grosseto) Record personali: Lungo: 8,41 (2006); 100: 10"58 (2004); 200: 20”28 (2004); 400: 46'03 (2006); 110 hs: 14"65 (2003); alto: 2,06 (2000); triplo: 16,27 (2002) Hobby: musica, è il batterista del gruppo Craiving (insaziabili), hard rock Altri sport: tennis e calcio a livello agonistico Squadra del cuore: Lazio
Saladino l'avversario per Osaka Powell primatista mondiale dal 1991 onostante l'ottimismo di Andrew Howe, la sfida che lo attende a Osaka non è di quelle semplici. Anzi. Tra tanti, due sembrano gli avversari più pericolosi per il reatino di Los Angeles: il panamense Irving Saladino e il greco Louis Tsàtoumas. Howe li ha battuti entrambi in più occasioni (il greco agli Europei indoor di Birmingham, per esempio), però in carriera la coppia ha raggiunto misure in carriera che finora l'azzurro non ha mai toccato. Saladino è l'ultimo vincitore del Grand Prix e in questa stagione ha spesso sorvolato gli 8,50. Certo, per tutti resta molto lontano il record mondiale siglato nel 1991 dallo statunitense Mike Powell: un 8,95 attualmente inavvicinabile. Molto lon tano per Howe sembra anche il primato europeo, che resiste ormai da 20 anni: nel 1987 lo sigiò infatti il sovietico Robert Emmiyan con 8,86.
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«Non sono uno studente modello, ma ci provo. Sono iscritto all'isti tuto di Scienze Motorie. Non amo matematica e algebra, nel resto va tutto meglio». Servirà per volare più lonta no?
«È un completamento. La cultu ra è importante, quando diventi vecchio si vede se ne hai. Sei diverso. Sen nò a 40 anni cominci a
mostrare i tuoi limiti». Andrew: il sogno nel cassetto? «Non solo uno. Intanto, di ventare il più grande batterista al mondo. Eppoi ce n'è un altro, molto semplice da capire. Ma se lo dico non si avvera...». S
Irving Saladino, favorito per il Mondiale di Osaka nel lungo
Mike Powell, primatista mondiale con 8,95 saltato nel 1991
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Dal 25 agosto al 2 settembre i Mondiali a Osaka
L'Italia dell'atletica vuole mettere le ali Oltrp p Hnv\/P pnrhn
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Antonietta Di Martino può puntare al podio. Poche chances in pista, qualche speranza in più dai marciatori Schwazer e Brugnetti. Realistico l'obiettivo del presidente federale Arese: «Conquistare il maggior numero di posti in finale»
।
di Riccardo Signori
a idea di Franco Arese, presidente della
un gruppo di saltataci guidate dal Kajsa federazione italiana di atletica, è Bergqvist, la svedese regina dell'alto. molto realistica. «Piazzare nelle finali il Appuntamento dal 25 agosto al 2 set maggior numero di atleti». Non molto di tembre nel Nagai Stadium dove il nostro più. Ma con due eccezioni. I Mondiali di mondo in rosa dovrà condurci all'ottimi fine agosto, ad Osaka (via il 25), non pro smo: Chiara Rosa, nuova mettono gran sventolio del nostro tricolo primatista del peso, e As re nelle cerimonie di premiazione. Gli sunta Legnante, capitana azzurri da medaglia sono proprio contati. azzurra e medagliata agli Persi per strada Stefano Baldini e Giuseppe europei indoor, saranno i Gibilisco (il primo per scelta, il secondoper pesi massimi. doping), dimenticata la squadra dei mara Magdelin Martinez, la cu toneti, non resta che sognare con i ragaz bana del salto triplo, prove zi volanti: Andrew Howe fra gli uomini e rà a soddisfare l'ennesima Antonietta Di Martino fra le donne. La promessa da podio. nuova Sara (intesa come Simeoni) del La pista dello stadio giappo l'atletica azzurra ha ingolosito tutti, non nese sarà particolarmente solo se stessa, continuando a scavalcare veloce per le imprese di misure che sembravano di un'altra storia. Tyson Gay, il nuovo re ame Dopo aver varcato i 2 metri in inverno e ricano dello sprint, e il passo aver scavalcato il mito Simeoni in giugno, da record di Asafa Powell,
L
la nostra farfalla del salto in alto è andata ancora più su. E ora può guardare un po' di mondo dall'alto in basso. Sarà lei la regi na cui chiedere di aggiungere un pizzico di nobiltà al futuro della nostra atletica. La Di Martino, che ormai è prima al mondo per il differenziale tra la propria statura e la
misura saltata, non avrà vita facile contro
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stadium I
ma difficilmente vedrà az zurri (velocità o mezzofondo) al di là delle semifinali. Dalla strada qualche chances in più con i marciatori: Alex Schwazer sarà l'uomo di punta nella 50 chilometri, in cui
è stato bronzo nel 2005. Ivano Brugnetti ci riproverà nella 20 km, di cui è campione olimpico.
Speranze azzurre Antonietta Di Martino punta a un grande Mondiale dopo una primavera ricca di soddisfazioni e di record. Con lei, possono valere il podio di Osaka i marciatori Ivano Brugnetti (sopra) e Alex Schwazer (in alto)
DATAGRAF
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Napoli
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Tra scudetti e polemiche le finali nazionali Open (5-8 luglio)
Emilia e Lombardia conquistano C Mandano Calcio, basket e volley hanno eletto nel centro termale toscano le 8 formazioni campioni nazionali. Non disputata la finale del Calcio a 11, rinviata a data da destinarsi per un ricorso. E non è stata l'unica polemica PROTAGONISTI
di Felice Alborghetti
La finale di Chianciano dal 5 all'8 luglio, ha celebrato tra le vittorie nei cam pionati nazionali del Centro Sportivo Italiano, la prima volta del Villa Poma Carpi, il ritorno al titolo del CSI Versilia Viareggio, il bis tricolore del Peia Bergamo e le riconferme ai vertici nazionali dell'associazione per il Mammuth Modena e per il Precotto Milano. Ha evidenziato, però, anche tante polemiche e discussioni, che hanno por tato al rinvio della finale del Calcio a 11 che vedrà sicuramente in campo il Mastromarco Pistoia. Non se ne conosce ancora l'avversaria in quanto il rin vio è dovuto ad un ricorso in atto. E questo non è stato il solo punto in ombra nella quattro giorni toscana: squadre che abbandonano il torneo, altre abbandonate a sé stesse. Così si scopre una finale per il terzo e quarto posto di Calcio a 5, impoverita e irrisa da poveri ragazzi tristi, e irrispettosi, capaci di giocarsi il bronzo solamente sfoggiando un'inter minabile e polemica "melina".
/ ragazzi dell'Audace Basket di Bologna festeggiano il titolo tricolore
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JnìTilWI
on è affatto a lieto fine la favola di questi campionati nazionali 2007, che pure al loro interno hanno avuto belle pagine. Come quelle che narrano dei giganti dell'Audace basket Bologna campioni nel basket, o delle cinque principesse reggiane della Vigor Ambrosiana Reggio Emilia con le loro scarpette magiche realizzatrici di gol
N
e di sogni. E in ultimo dell'incredibile incantesimo che, nella finale del Calcio a 7, sembra essersi materializzato sui baresi dell'Anastasis: sul 2-2 nella ripresa prima un rigore a favore trasformato dall'arbitro in una punizione fuori area, poi l'incredibile colpo di mano (e di sole?) di un difenso re che a dieci secondi dal termine, su rimessa laterale e con palla in gioco, tocca con le 5 dita in area verso il portie re per favorirne l'inesistente rimessa dal fondo. Rigore ineccepibile, dopo le evita bili proteste. E lì ancora un sortilegio pare aver colpito il portiere barese, che mentre il numero 2 lombardo calciava il penalty scudetto, era ancora lì dritto sulla linea di porta ad attendere il fischio del direttore di gara. In pochi lo hanno udito; chi dice di sì ha festeggiato, chi dice di no se l'è
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presa con arbitro e malasorte. Il triplice fischio finale chiude il capitolo, aprendo altre storie.
UNA PROVINCIA ARANCIOBLU Dieci giorni dopo le finali Allievi, Juniores e Top junior, gli scudetti Open dell'asso ciazione arancioblu sono stati assegnati a Chianciano Terme (SI) e nei centri limitro fi al capoluogo termale. Le gare del volley maschile, femminile e misto si sono disputate tra Chiusi, Cetona e Sarteano; il Calcio a 5 invece ha fatto gol a Sarteano, S. Albino, e Montallese; il Calcio a 11 è andato in rete sui due campi di Abbadia di Montepulciano ed Acquaviva; il Calcio a 7 per entrambi i sessi è invece sceso in campo a Montepulciano. I canestri del basket sono stati realizzati tutti a Torrita di Siena. Sono 74 le squadre che hanno partecipato alla fase conclusiva dei cam pionati, con tre formazioni ritiratesi (due nella pallavolo e una nel Calcio a 5) per diversi motivi nel corso della manifesta zione toscana. Grandi numeri anche per gli scudetti Open-, più di 830 i giocatori (581 uomini e 251 donne) sparsi nel ter
Villa Poma, formata tutta da mantovani, ha giocato e rappresentato il comitato di Carpi, avendo disputato nella vicina terra emiliana la regolar season. L'unico titolo fuori dalla retta padana, è quello del vol ley femminile, di ritorno dopo un anno a
ritorio della Val d'Orcia e Val di Chiana, e considerando allenatori e accompagna tori, il numero sale a 1300; con circa 70
volta Varese e Milano (S. Andrea nel 2006). Il 2007, grazie all'Audace Bk fa di
arbitri impegnati. Quindici le regioni rappresentate: Emilia Romagna (con 12 squadre), Lombardia (10), Piemonte (8), Veneto e Sicilia (7), Toscana (5), Lazio (4), Sardegna, Campania, Liguria e Puglia (3), Abruzzo, Umbria e Friuli Venezia Giulia (2), Marche (1). Risultati alla mano, festeggiano come un anno fa specialmente Emilia Romagna e Lombardia, tre scudetti e mezzo a testa,
considerato che la squadra maschile di
L'ANNO D'ORO DI GIGLIOLA CAMPIONE, BOMBER E SPOSA
Viareggio, grazie alle solite ragazze del CSI Versilia nuovamente campionesse dopo i successi del 2004 e del 2005. In Veneto (Malcontenta Venezia e Case Sport Verona) e Campania (S. Espedito Napoli e Virtus Cava) tornano due Coppe disciplina; il fair play premia anche Bracciano e il Lazio nel basket, l'unica squadra marchigiana (Don Bosco Fermo), il S. Vittore Cesena e le padrone di casa del Malborghetto Siena.
BOLOGNA VINCE NEL BASKET Primo titolo nel nuovo secolo per la pallacanestro emiliana: nel CSI infatti dal 2000 in poi avevano vinto una volta Perugia, due volte a testa Treviso e Mantova e una
Bologna la "basket City" anche nel CSI. Nel volley maschile bella impresa dei mantovani del Villa Poma. Non hanno perso nemmeno un set i virgiliani, che nella finale della domenica hanno trovato un PCG Presso Milano, esausto dopo le
energie e le fatiche spese in semifinale contro il San Dalmazzo Cuneo. I milanesi per il terzo anno consecutivo si confer mano bestia nera per il sestetto piemon
tese, eliminato sempre nello scontro
Lungo l'arco dell'intera stagione Gigliola Riccardi, numero 3 del Peia Bergamo, ha realizzato in 35 gare oltre 75 gol, uno anche nel derby di finale. Ma il gol più bello lo ha siglato a metà giugno, con il suo matrimonio. Fresca sposa, e di ritorno dal viaggio di nozze in Sardegna e Scozia, Gigliola ha aggiunto un altro successo in questa stagione, regalando lo scudetto alle sue compagne e a suo marito (con lei nella foto)
diretto dal Bresso.
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A REGGIO EMILIA IL CALCETTO FEMMINILE Il Calcio a 5 femminile sposta la capitale da Imola a Reggio Emilia, con le rosanero reggiane trascinate alla vittoria da Angela Lusetti. «Due anni fa avevamo perso in semifinale contro la Reai Chieri, poi cam pione, ora ce lo siamo meritato questo scudetto», affermano le atlete della Vigor Ambrosiana. Il titolo a 5 maschile alberga da tre anni nella bacheca del Mammuth Club Modena, vittorioso in finale per 6-4 nel derby "canarino" contro i concittadi ni dell'Acquaria. Protagonista assoluto nella formazione campione il "kicker" Gianluca Venturelli, straordinario realiz zatore sui calci da fermo, più di 10 reti su punizioni, rigori e tiri liberi in queste Final-eight. Il merito della vittoria va a tutta la squadra, e anche al bravissimo portiere del Mammuth, da applausi
anche il torneo giocato dall'estroso Claudio Galli, il post in fase di attacco,
che del suo particolare movimento "a
Le ragazze reggiane della Vigor Ambrosiana, campionesse italiane CSI di Calcio a 5 vite", ha creato un must di queste finali. Molti rimpianti per il Tramatza Oristano. E' durato trenta minuti il sogno sardo. In vantaggio per 2-0 proprio sui campioni del Mammuth Modena nel match decisi vo per qualificare la prima del girone A, hanno poi subito il ritorno degli emiliani, in gol prima su rigore, poi con un'altra rete e tre tiri liberi a segno per il 5-2 fina le che ha escluso gli isolani anche dal podio nazionale. Non è bastata la dop-
IL PEGGIO
La brutta storia del Calcio a 11 Solo 8 gli scudetti assegnati, in attesa che si pronunci la Commissione nazionale per la giustizia sportiva sul ricorso pre sentato in merito alla partita di Calcio a 11 Borea Verbania-ll Giullare Modena, con gli emiliani che, secondo il reclamo piemontese, hanno presentato in campo
un giocatore squalificato al termine della precedente partita. Alla finestra attende anche la Compagnia Portuale Civitavecchia, altra finalista insieme al Mastromarco Pistoia di mister Filippo Marelli, nel caso venga annullata la vitto ria dei modenesi. Brutta storia.
IL MEGLIO
Quei bravi ragazzi del "Dirty Twelve" I più simpatici delle finali di Chianciano sono stati gli atleti del volley misto. Il CSI gioca infatti in molte regioni questa par ticolare formula, dove almeno 3 donne devono essere in campo contemporanea mente insieme agli uomini. In campo e fuori le squadre si sono divertite, tra smettendo simpatia a tutti. D'altronde sottorete c'era poco da fare contro l'in vincibile armata del Precotto Milano, al suo quarto titolo negli ultimi 5 anni. La vera sorpresa è stata però la new entry del sestetto di Verbania, che contraria mente al proprio nome, "Dirty Twelve",
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ÌTETÌfflTTlX
non aveva niente di sporco, anzi: l'esatto contrario. "Il cielo è gialloblu" cantavano inneggiando alla loro maglia, prima e dopo la finale persa., l'odontotecnico Romolo Santagata, insieme all'altro cen trale "Giolzo" (ferie prenotate da 4 mesi per essere a Chianciano) e alle donne in formazione: Silvia, Monia, Jenny, Donatella e Claudia. Dovranno attendere ancora un anno i piemontesi per scoprire il fantomatico Giro-Pirex, il premio scu detto promesso da quest'ultima giocatrice all'intera squadra. Un bel gruppo di amici, in campo mai domi.
DUE CAMPIONI NON BASTANO PER VINCERE LO SCUDETTO
Li avevamo conosciuti sui parquet della massima serie, qualche anno fa. In Toscana non é passato inosservato nelle finali del CSI il talento di Manu Benelli, gloria della nazionale femminile di pallavolo, a palleggiare per le ravennati del Mambo Caffè, e quello di Loris Barbiere, playmaker in A1 a cavallo tra gli Anni '80' e '90 con Imola, Fabriano, Pavia, Messaggero Roma e Venezia. Oggi vice allenatore della Reyer Venezia Femminile, era a portar palla e chiamare schemi per la Favaro Venezia. Non ce l'hanno fatta da soli, con i loro palleggi. Argento per entrambi, nonostante la presenza nel loro sestetto/quintetto di altri due grandi atleti. Come compagna la Benelli aveva infatti Mia Causevich, un bel carattere quello mostrato dalla 22enne italo-croata, ferma quest'anno sui campi dalla massima serie, e di recente premiata dal comune ravennate con la "cittadinanza onoraria" per aver compiuto un gesto di grande valore civico, inseguendo e bloccando l'uomo che alla guida della sua auto aveva investito due ragazzi, uccidendone uno. Molti palloni Barbiere li ha invece passati a Diego Garbin (nella foto, col pallone), più di 100 punti nelle 4 gare giocate a Torrita di Siena, che qualche appassionato di pallacanestro ricorderà vincitore per tre volte, anni fa, delle gare delle schiacciate negli Street ball Adidas.
MILANO CONSERVA IL TITOLO NEL CALCIO A 7 UOMINI Nel Calcio a 7 maschile, dopo le vittorie negli anni scorsi di Siracusa, Gubbio e Milano, resta all'ombra della Madonnina il titolo CSI, grazie al severi del S. Giustino, che succede all'immobiliare De Paola. Si laureano campioni grazie al rigore all'ulti mo respiro siglato contro Bari, in una delle più spettacolari partite viste in Toscana. La formazione milanese, euforica alla fine, ma non troppo per il modo con cui si è arrivati all'assegnazione del titolo (rigo re grottesco concesso in loro favore e realizzato proprio sul triplice fischio finale), è stata tra le più sportive viste a Montepulciano. Fuori dal campo li ricor diamo gemellarsi, con tanto di scambio di maglie, con i ragazzi dell'olimpia Sassari, e poi per l'abbraccio con le dirimpettaie, neoscudettate lombarde di Bergamo. La finale femminile era infatti una stracittadi-
na tutta bergamasca. Il derby orobico ha premiato l'ottima stagione delle ragazze biancorosa del Peia Bergamo che bissano lo scudetto del 2006, dopo aver dilagato 3-0 sulle concittadine dell'Abele Marinelli. Tre traverse nella prima frazione (clamoro se le due colpite dalla bionda Cristina
Santinelli) avevano negato il gol alle ragaz ze allenate da mister Luca Carminati, che a fine gara commenta: «Bella soddisfazio ne per il nostro oratorio vincere per due anni consecutivi. Queste ragazze rappre sentano il meglio della nostra polisportiva, che ha 150 iscritte tra calcio e pallavolo.
Abbiamo vinto tutte le partite da ottobre ad oggi tranne una, per una scelta di vita. Non siamo scese in campo infatti, e dungue abbiamoperso a tavolino, nella semifi nale del campionato regionale lombardo per partecipare al matrimonio di una
FINALI OPEN - TUTTI I VINCITORI
/ milanesi del San Giustino, campioni italiani CSI di Calcio a 7 ¡CALCIO A 5 Maschile 1. MAMMUT CLUB ASD (MODENA)
[CALCIO A 11 Titolo non ancora assegnato Fair play FUN FITNESS ORISTANO
2. POL. ACQUARIA (MODENA) La gara Mass Team Calcio a 5 (Prosinone) Studio 4 (Bologna), valevole per il 3° e 4° non è stata omologata dall'organo competente Fair play PARR. DON BOSCO (FERMO)
BASKET 1. AUDACE BASKET (BOLOGNA) 2. BASKET CENTRALE FAVARO (VENEZIA)
Femminile 1. VIGOR-AMBROSIANA ASD (R. EMILIA)
2. 3. 4. Fair
OLLEY Open Femminile 1. CSI VERSILIA
THEXAC0 PUB (CREMONA) ASD PUTIGNANO C. A 5 (CONVERSANO) OGLIANICESE (TORINO) play MALCONTENTA CALCIO A 5 (VE)
[CALCIO A 7 Femminile 1. PEIA (BERGAMO) 2. ABELE MARINELLI (BERGAMO) 3. ASD LANGHE (CUNEO) 4. MALBORGHETTO (SIENA)
3. A.S.D. VARESE (VARESE) 4. BASKET BUDRIO '65 (BOLOGNA) Fair play BRACCIANO (ROMA)
•
2. MAMBO CAFFÈ' RAVENNA 3. CARPENEDOLO LE VELINE BRESCIA 4. CALAMANDRANA ASTI Fair play VIRTUS CAVA Open Maschile 1. VILLA POMA CARPI 2. PCG BRESSO MILANO 3. ASD S. DALMAZZO CUNEO
Fair play MALBORGHETTO (SIENA)
4. S. ESPEDITO NAPOLI Fair play S. ESPEDITO NAPOLI
Maschile 1.SAN GIUSTINO (MILANO)
Open Misto 1.RGP PRECOTTO MILANO 2. DIRTY TWELVE VERBANIA
2. 3. 4. Fair
A.S. ANASTASIS (BARI) PEPE NERO (TERAMO) D.L.F. DOMODOSSOLA play POL. SAN VITTORE (CESENA) "
3.N. S.-ACI S. ANTONIO CATANIA 4. GIOVOLLEY ASD REGGIO EMILIA Fairplay CASE SPORT VERONA
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pietta dell'ottimo numero 11, Pietro Manca ai nerocerchiati, e nemmeno le parole del mister sardo, bravissimo in un fine gara che ha visto 4 espulsi dei suoi, a dare le responsabilità della sconfitta ai suoi uomini e non alla terna arbitrale.
nostra calciatrice». Alla fine è festa berga masca sul podio, con le rosse dell'oratorio di Camendulo di Albino, tesserate con l'Abele Marinelli, ad applaudire, in primis l'allenatrice Marilena Signori, l'oro e l'ar gento di Bergamo. ■
/ giocatori del Villa Poma Carpi festeggiano il titolo Open vinto nel Volley
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ALI GIOVANILI
■
Le finali giovanili di calcio, basket e volley (20-24 giugno)
Emozioni da scudetto per i 1.000 di Ugnano Atleti dai 14 ai 22 anni si sono impegnati per la conquista di 14 titoli di squadra. In gara rappresentanti di 13 regioni. Dominio lombardo con 5 ori, di cui 3 sono andati a Milano. Due vittorie per Roma e Gubbio di Felice Alborghetti
Chiamiamole emozioni. L'ultima palla a terra di un tie break, un rigore para to in semifinale, due tiri liberi allo scadere sembrano prolungare il celebre testo a firma Mogol-Battisti. A Lignano Sabbiadoro, la musica sullo spartito dei campionati nazionali degli sport di squadra l'hanno composta e suonata ciascuna delle 88 formazioni finaliste. C'è chi ha steccato, chi è andato in cre scendo. D'incanto, palleggi, rimbalzi, schiacciate, palleggi, reti, gol, passaggi sono state le note agrodolci, corali o in assolo, che i 1.000 atleti di calcio, basket e pallavolo hanno saputo offrire nel corso delle fasi finali. Un concer to di emozioni; le lacrime di chi ha perso più dei sorrisi di chi ha vinto.
campionati nazionali degli sport di squadra nelle categorie Allievi, Juniores e Top Junior, atleti dai 14 ai 22 anni, si sono svolti dal 20 al 24 giu gno. Un migliaio i partecipanti alle gare di Calcio a 11, Calcio a 7, Calcio a 5, Pallavolo e Pallacanestro, arrivati a Lignano dopo aver superato prove pro vinciali, regionali e in alcuni casi inter regionali. Rappresentate 13 regioni: Calabria (1 squadra), Campania (8), Emilia Romagna (10), Lazio (9), Liguria (2), Lombardia (17), Marche (2), Pie monte (10), Puglia (4), Sardegna (1), Sicilia (13), Umbria (4) e Veneto (7). Molte le squadre metropolitane con i comitati CSI delle grandi città in bello spolvero: Milano nelle 5 discipline ha schierato 11 formazioni; 9 invece le squadre di Roma, 7 quelle di Catania, 6 per Napoli e Torino. Alla fine dei 14 scudetti in palio, 5 sono andati in Lombardia (3 a Milano, 1 a Lecco, 1 a Lodi) e 2 in Emilia Romagna (Modena e Carpi), Umbria (Gubbio) e Lazio (Roma). Un titolo ciascuno, infine per Campania (Napoli), Sicilia (Noto) e Sardegna (Sassari).
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LA MESSA E LA PROMESSA
La Messa non manca mai in ogni finale nazionale e a Lignano la sera del saba-
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to è stata celebrata da don Claudio Paganini, consulente ecclesiastico del CSI. Diversi i modi utilizzati dal sacerdo te bresciano per "fare gol" nei giova nissimi fedeli, come il segno di pace "gridato" in coro e poi consumato abbracciando amici e avversari più vici
ni. E tra i gesti che hanno animato l'eu caristia, la consegna all'offertorio da parte dei capitani delle loro maglie. Un'immagine che ben sottolineava nel Palazzetto la vittoria dello stare insie me, del fare gruppo, dell'essere squa dra. «.Alla vostra età - ha detto don Claudio - Gesù vi accompagna in pan china. Sarete voi da adulti a dargli un ruolo da titolare nella vostra vita». Dalla Messa alla promessa, letta nel corso della cerimonia di apertura da due atleti, la pallavolista di Alba, Marta Soria, e il cestista torinese, Andrea Bosio: «C/ impegniamo come atleti a saper vincere senza stravincere, a pen sare alla sguadra e non a noi stessi, ad accettare le decisioni dell'arbitro e a
apprezzare l'avversario, se più forte». Oltre al l'agonismo, insomma, questi appuntamenti associativi del CSI met tono sempre in campo dei valori e sono occasioni di incontro e di amicizia. DUE TIE-BREAK IN 3 GIORNI Le pallavoliste carpigiane della
San
Marinese scuciono lo scudetto dalle maglie delle top junior dell'Astrea Catania, campionesse uscenti. È suc cesso nell'incontro più elettrizzante e spettacolare della quattro giorni pallavolistica friulana, dopo che le due for mazioni avevano chiuso sempre al tiebreak (15-13) anche l'incontro che le aveva messe di fronte nel gironcino eli minatorio. Lo scudetto si è deciso anco ra al quinto set, terminato con il mede simo 15-13 in favore delle emiliane. Curioso come, contando I punti, Catania ne abbia 10 in più delle rivali (101- 91), segno della mancanza di fred dezza e lucidità nei momenti chiave. Più concentrate e decise sono apparse le Allieve dell'Amendola, che hanno bissato la vittoria del 2006, vincendo in finale sulle ottime pallavoliste di Caltagirone, guidate in panchina dal l'esperto coach Francesco Sabatico. Nel
Sassari si conferma nel Calcio a 11 Allievi Il Latte Dolce Sassari si conferma campione nazionale nel Calcio a 11 Allievi. Merito dei singoli e del gioco di squadra. Per tutti, parla il dirigente accompa gnatore Vincenzo Barone, 53enne sassa rese: «Siamo felicissimi per aver rappresentato al meglio la Sardegna e per aver ripor tato nella nostra isola per il secondo anno consecutivo lo scudetto e la Coppa. Il nostro merito? Giochiamo palla a terra, di squadra, con triangola zioni e sponde. Insegniamo ai ragazzi come si gioca al calcio». Un seguito di 28 persone ha accompagnato la cavalca
ta scudetto dei biancazzurri sardi. Una vit toria speciale anche per le tante mamme, Anna, Maria Pia, Fioria, Giovanna, che assieme ai propri figli hanno speso un giorno di viaggio per essere in Friuli. Un'esperienza indimenticabile per il più piccolino del gruppo, il grintoso Salvatore Fiore, che ha 14 anni, gioca da esterno sinistro, ama Del Piero e se gli si domanda perché ti piace il calcio?, risponde deciso: «È la mia passione da quando ho 7 anni. È divertente e mi ha insegnato molto, specialmente ad avere rispetto delle regole».
5ÌTÌIWI
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FINALI GIOVANILI
Codogno: 2 anni dopo la favola continua Lo avevano già vinto da Allieve nel 2005. Le ragazze, oggi Juniores, del Volley Codogno 2002 Lodi centra no un altro scu detto CSI dopo un'annata fanta stica. Le diciassettenni biancazzurre hanno espresso un ottimo gioco al PalaGetur di Lignano, mettendo in mostra l'ottima schiacciatrice, Alessandra Grossi, capace di mettere a terra una miriade di palloni. Un solo set perso dalle ragazze allenate da Antonio Bonvini, quel lo d'apertura in semifinale contro le bian coverdi faentine del Reda Volley, dopo il doppio successo (3-0) nelle prime giornate ottenuto sulla San Paolo Macerata e sulla Pallavolo Nettuno Avellino. Ad alzare la coppa, anche lei ottima "mano" in banda , la capitano Luisa Nicolini, leader indiscussa della compagine lodigiana. Per tutte le ragazze, vale la sod disfazione del granitico coach Bonvini: «Sono soddisfatto per queste splendide giocatrici e per la società. Abbiamo 160 tesserate, tutte di buon livello. Loro sono tra le migliori. Insieme, ce lo siamo davve ro meritato questo scudetto, dopo un anno di sacrifici, impegno e costanza negli allenamenti. Brave davvero, soprattutto nella semifinale contro le emiliane che avevano eliminato nella loro fase regiona le le campionesse in carica dell'Amendola Modena, da tre anni scudetta te». Bello il siparietto, proprio dopo la semifinale, gio cato stavolta nell'atrio del PalaGetur. Scambio di opinioni e complimenti tra vin citrici e vinte. Elisa Liverani, palleggiatrice faentina ci scherza su: «Dietro avevamo un giro che stavolta non ha... girato, ma loro sono troppo brave per noi. Avremmo potuto trovarci in finale se ci fossero state semifinali incrociate e invece torneremo con un bronzo anziché un argento, ma ci siamo comunque divertite un mondo».
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Elimini
maschile Top Junior il Soliera Carpi abdica in favore dell'Ares Roma (bravi i ragazzi di Prima Porta, diretti da Geranio Catello: Luca Genna e Fabio Baudo, Federico "Fefè" Colasanti, Andrea Meffi), mentre gli Allievi dell'Olimpo Napoli mantengono, gio cando un ottimo volley, lo scudetto alle falde del Vesuvio. LA RIVINCITA DI ROMA Il basket ha regalato nella categoria Top Junior le sfide più intense ed equilibra te. Nel girone da 4 formato da Labor Tonno, Pavullese Modena, Campagnola Milano e San Paolo Rho Milanese, l'in certezza è stata sovrana. Dopo i primi due incontri incrociati le 4 squadre
finaliste avevano tutte una vinta e una persa in classifica. Gli scontri diretti del sabato lanciavano così in finale le due milanesi con la Campagnola che vanta va prima della contesa domenicale un + 5 (virtuale) ottenuto nel confronto eli minatorio. Altra storia quella del derby scudetto, con Rho sempre avanti, fino al 56-46 finale di un match combattu to e ben giocato. Negli Allievi trionfa il Pass Roma, la squadra di Claudio Grisanti, felice al termine del torneo per aver battuto (+ 20) in finale Bologna (S. Mamolo) e in semifinale (+26) la Poi. San Carlo Milano che, proprio un anno fa sempre a Lignano, aveva negato per un solo punto il sogno scudetto ai ragazzi del quartiere Appio. L'altra Roma, il Primavalle, ha invece ceduto di 30 in finale contro l'ottimo quintetto Juniores della
Forze Vive Inzago, che ha dovuto sudarsi lo scudetto molto più in semifi nale nella bella vittoria ottenuta per 8880 contro il S. Ilario Bk Reggio Emilia.
GUBBIO CAPITALE DEL CALCETTO La Volantes Milano é campione nel Calcio a 11, dopo i rigori su Catania: mette in mostra un bel prospetto, il
COPPA FAIR PLAY CALCIO A 5
BASKET Allievi Juniores Top Junior
Pro Cangiarli Alter '82 Poi. Pavullese
Napoli Torino Modena
VOLLEY_____________________________________ | Roma Allievi Vivivillalba
Top Junior Ascor 94 S. Feliciano Allieve Odyssea V.C. Villorba Juniores F Top Junior F. Palombara Pallavolo
Roma Perugia Treviso Roma
Allievi Juniores
Sport e Vita Cus Macerata
CALCIO A 7 Allievi CTS San Benedetto Juniores Premia
Catania Macerata
Torino Verbania
CALCIO A 11 Allievi Juniores
Real Affari Spezzanese
Milano Modena
FINALI GIOVANILI - TUTTI I VINCITORI [calcio a 11 Allievi 1. LATTE DOLCE SASSARI 2. AVE GRATIA PLENA FAICCHIO (BN) 3. TERME LUIGIANE TIRRENICO (CS)
Juniores 1 .VOLANTES MILANO
2 3
. PGS SALES CATANIA .ACCADEMY SOCCER SCHOOL BRINDISI
[CALCIO A 7 Allievi 1.S. MARTINO GUBBIO (PG) 2. VEZZA D'OGLIO VALCAMONICA (BS) 3. SPINASANTA AGRIGENTO
Juniores 1. OR. S. GIUSEPPE OLGIATE LECCO 2. 3.
PADULE GUBBIO (PG) CARMINE NAPOLI
VOLLEY
Donne Top Junior 1. POL. SAN MARINESE CARPI 2. ASTREA PEDARA CATANIA 3. AS JOLLY PALAZZOLO MILANESE
Juniores 1. VOLLEY CODOGNO 2002 LODI 2. MONTATESE ALBA 3. REDA VOLLEY FAENZA Allieve 1. GS AMENDOLA MODENA
2. ATLETICA CALTAGIRONE 3. AC BRENNA COMO
Uomini Allievi 1. OLIMPO NAPOLI 2. VOLLEY VALLEY CATANIA
3. VIVA VILLA VOLLEY MODENA [CALCIO a 5 numero 11 Andrea Mandelli, e spezza, vincendo il titolo Jumores, il predominio meridionale nel calcio. Negli Allievi le prime tre squadre sono infatti sassaresi, beneventane (Faicchio) e cosentine.
Negli Juniores, dietro Milano sul podio finiscono Catania e Brindisi. Nel Calcio a 7 e nel Calcio a 5 Allievi, Gubbio piazza tre squadre in finale, cia scuna contro una lombarda. Sarebbe tris se non fosse per il "severi" dell'oratorio
S. Giuseppe Lecco, che a pochi minuti dal termine stende gli umbri del Padule. Fa festa così il gigante Andrea Arcuri, leader in mezzo al campo della squadra lecchese, insieme al compagno Fabio Galbusera e a tutta la squadra, beffata un anno fa. Le altre due eugubine, San Martino e Madonna del Ponte, vincono invece rispettivamente gli Allievi a 7,
Allievi 1. MADONNA DEL PONTE GUBBIO (PG)
2. 3.
OSC GIOVI MILANO GS SPADAFORA MILAZZO PATTI
Top Junior 1.ARES ROMA 2. SOLIERA CARPI 3.ASCOR94 ROMA
Juniores 1. NOTO EXCELSIOR "CASALINO' 2. SPINEA VENEZIA 3. POL DON ORIONE LECCE
[BASKET
Allievi 1.PASS ROMA 2. SAN MAM0L0 BOLOGNA 3. SAN CARLO MILANO
Juniores 1. FORZE VIVE INZAGO (MI) 2. PRIMAVALLE (RM) 3. CSI S. ILARIO BK REGGIO EMILIA
contro i camuni del Vezza d'Oglio, e negli Allievi a 5, contro il Giovi Milano. Il Calcio a 5 sorride alla Sicilia che grazie
Top Junior 1. SAN PAOLO RHO MILANESE
alla vittoria del Noto Excelsior "Casilino" porta l'unico scudetto nella Trinacria. K
3. LABOR TORINO
2. CAMPAGNOLA MILANO Gli allievi del Pass Roma
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Dal 31 maggio al 3 giugno le finali dei campionati Under 13
Per 900 ragazzi del CSI la festa è polisportiva
PROTAGONISTI
Ugnano Sabbiadoro ha ospitato le combattute gare che hanno assegnato gli scudetti giovanili. Record di partecipanti e successi per gli atleti siciliani, ma la vera soddisfazione dell'associazione è quella di avere offerto a tutti la possibilità di vivere intense esperienze in più di una disciplina di Felice Alborghetti
io padre voleva che io gio cassi a basket», oppure: «// sogno di mia mamma era vedermi gareggiare sulle corsie rosse dell'atletica». Quante frasi simili a queste abbiamo sentito da tanti ragazzini in scarpe da ginnastica, piuttosto che da campioni affermati dello sport di vertice,
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che così spiegano il motivo della scelta per il loro sport. È però vero anche il con trario, cioè di bambini che "a pelle" si appassionano a una particolare disciplina, in barba alle attese dei genitori. Il Centro Sportivo Italiano ai tanti preadolescenti che praticano sport offre un mix di attivi tà polidisciplinari per sviluppare, specie nei più piccolini, la coordinazione motoria e le singole abilità corporee e fare prova re varie attività, tra gioco e sport, prima che essi intraprendano una scelta defini
tiva. A Ugnano Sabbiadoro dal 31 maggio al 3 giugno, gli oltre 900 finalisti dei campio nati Under 13, venuti da 13 regioni diver
se (123 dalla lontana Sicilia, 119 dalla Lombardia, 109 dal Veneto e 100 dall'Emilia) è come se avessero ricevuto un carta di credito polisportiva, attraverso la quale, poter accedere ai servizi del menu: giochi di sguadra, giochi in spiag-
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Pillili
Alcuni momenti dei campionati Under 13 svoltisi a tignano Sabbiadoro
già, giochi su pista, con diverse pas sword: calcio, salto in lungo, basket, staf fetta, minivolley, vortex, dama, ecc. Insomma un bel "jolly" per il futuro. L'immagine più emblematica dei campio nati 2007 è stata quella dei tre palloni di gara avvicinati dalle decine di maglie colorate, ognuna di uno sport diverso (portate da ciascun capitano all'offertorio
della Messa celebrata all'interno del PalaGetur) e abbracciati insieme alla ban diera arancio-blu del CSI. La tre giorni di sport lignanese ha visto alternarsi, così come il mix tra pioggia e sereno, le categorie Under 10 e Ragazzi (dagli 11 ai 13 anni) su vari terreni di gioco, tra squadre iscritte secondo il loro sport principale e squadre di formazione, ottenute mescolando eterogeneamente gli atleti Under 13, e chiamate a cimen tarsi in giochi semplificati, di gruppo, gra zie al grande lavoro degli animatori, degli arbitri e dello staff, presenti nel Villaggio Getur. Un divertimento coinvolgente e incessante per i ragazzi che hanno testi moniato come amicizia e agonismo siano stati i fondamentali di queste finali, che nel 2008 diverranno Under 14, aperte a 4 categorie (Under 8, Under 10, Under 12 e Under 14). ■
Tutti i campioni: 5 titoli in Sicilia I campionati Under 13 hanno parlato meridionale. Su 11 titoli in palio (4 negli Under 10 e 7 nei Ragazzi) ben 8 sono
finiti al Centro-Sud. Gli atleti siciliani non sono sembrati stanchi per il lungo viag gio, una trasferta di un giorno in pul lman, e sono tornati sull'isola con 5 ori, 3 ad Agrigento (Gold Phoenix, Giunone e Sporting Club Favara) e 2 ad Acireale (Liberamente Acicatena e Pozzillo Stars). Un lungo viaggio sembrato "leggero"
anche per i calciatori rossoblu dell'Acquappesa Cosenza del Comitato di Tirrenico, vincitori negli Under 13. Bella vittoria, nel basket e non solo, dei ragaz zi Pro Cangiani Napoli, la squadra dove è cresciuta l'azzurra Chiara Pastore (cfr Stadium 5-6). En plein sempre tra le
Under 13 per le fortissime calciatrici del Città di Pescara e per il Volley Imperia tra i ragazzi, con 1000 punti totali, il massi mo possibile. Gli altri due scudetti Under
10 sono andati nel Minibasket alla Polisportiva La Torre di Reggio Emilia e nel Calcio a 5 al Morin di Venezia.
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GP TENNISTAVOLO
Il 7° GP Nazionale si è svolto a Ugnano dal 23 al 25 aprile
Follia e passione gli ingredienti del tennistavolo Oltre 1.200 partite hanno deciso i campioni 2007 dell'associazione. Grande successo ed entusiasmo in una manifestazione che ha riservato continui colpi di scena e risultati a sorpresa di Beatrice Vergari
dalla malinconia di Marija Bendra, l ping pong è un gioco, uno sport, nazionalità croata ma nata in Bosnia, che racchiude il fascino immortale arrivata a Lignano con la maglia della dell'oratorio. È una tradizione autentica e profonda, patrimonio dapolisportiva Matise di Padova. La giova ne campionessa 2006, non è riuscita a sempre del CSI, una magia che si ripe fare il bis di uno scudetto che per lei ha te e che da 7 anni ripresenta guesta il sapore dell'integrazione e dell'amici atmosfera nel Gran Premio Nazionale zia. Tra le tante belle storie di Lignano, di Tennistavolo. «Ci vuole un pizzico di c'è anche il sogno di Andrea Lama, 17 pazzia per questo sport», ha affermato scherzosamente il presidente della commissione tecnica nazionale Pietro Guarino, del CSI Cava de' Tirreni. Un po' di follia e tanta passione è quella che ha animato a Lignano Sabbiadoro, dal 23 al 25 aprile, più di 1.200 sfide all'ultima pallina, con 490 instancabili pongisti, in un clima vivace e competi tivo, che non ha risparmiato momenti da vivere col fiato sospeso e capovolgi menti imprevisti, croce e delizia delle
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tifoserie più accanite. Lignano Sabbiadoro ha avuto tante sfu mature per gli atleti del tennistavolo. La tristezza negli occhi di chi ama questo sport e non ha vinto, la gioia scoppiet tante dei campioni più giovani e passio nali. Tra questi, c'è lo sguardo velato
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anni, del TT di Parma. «Ho ripreso a giocare da poco, avevo smesso 4 anni fa - racconta - ora mi alleno per ripren dere il ritmo e per realizzare un obietti vo: battere mio padre, Stefano Lama, che in passato ha giocato anche in Nazionale: lo sfiderò non appena mi sentirò pronto». Ci faccia sapere se e quando lo batterà. K
QUASI 500 PARTECIPANTI DA 12 REGIONI E 40 COMITATI Tre giorni di intensissime gare hanno stabilito i nomi dei campioni nazionali CSI, vincitori nelle diverse categorie maschili e femminili. I 490 pongisti partecipanti, divisi in 19 categorie, sono arrivati da 12 regioni italiane, 86 le società iscritte, appartenenti a 40 Comitati.
QUESTI 1 CAMPIONI 2007 CATEGORIA
ATLETA
SOCIETÀ
GIOVANISSIMI RAGAZZE RAGAZZI ALLIEVE ALLIEVI JUNIORES F JUNIORES M UNDER 21 UNDER 21 SENIORES F SENIORES M VETERANE B VETERANI B VETERANE A VETERANI A FITETBF FITETBM FITET A F FITETAM
Paolo Spinelli
GS San Michele Ripalta Cremasca
Giuliana Wolf
Us Castelnuovo Trento
Mattia Galdieri
Polisportiva Frassati Napoli
Rosa Uliassi
TT Senigallia Ancona
Lorenzo Zonta
TT Vicenza
Laura Filippazzi
GS San Michele Ripalta Cremasca
Marco Prisco
Nuceria Cava de' Tirreni
Pietro Romele
Poi. Gratacasolo Valcamonica
Sara Pasini
TT Benaco Brescia
Francesca Marchetti
Dlf Viareggio Lucca
Francesco Bergamini
Città dei Ragazzi Modena
Enrica Rondena
TT Benaco Brescia
Massimo Galli
TT Abbadia Lariana Lecco
Elke Freudl
Polisportiva Pulcini di Cascina (PI)
Ruben Gaybak
Audax Poviglio Reggio Emilia
Delia Sanna
Saturnia Cagliari
Giandomenico Mittica Circolo Rosd San Paolo di Parma Serenella Alippi
TT Abbadia Lariana Lecco
Davide Gusmini
GS San Michele Ripalta Cremasca
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6P ARTI MARZIALI
Il 12 e 13 maggio si è svolto il 5° GP Nazionale di Arti Marziali
Agonismo e disciplina il segreto per vincere Ottimo livello delle gare che a tignano hanno assegnato i tricolori del Centro Sportivo Italiano. Oltre 600 gli atleti sul tatami, dove come sempre al controllo del corpo si è associato quello della mente e delle emozioni di Beatrice Vergari
are sport, imparando a controllare le emozioni. Fare attività fisica nel
r
kata, categoria Silver, Lucia racconta come
4 anni fa, avvicinandosi al Tai chi a spada, segno del rispetto. Colpire e muo abbia "scoperto la spiritualità", trasforma versi, seguendo una ritualità di gesti ta ed poi nella grande passione per il karaté. emozioni. Sono tutto questo le arti mar «Lavoro in fabbrica - racconta - e il saba ziali. Così come nell'aneddoto giapponese to pomeriggio non vedo l'ora di fare que che racconta di un pescatore che disse al st'attività, dove disciplina e controllo delle samurai "non colpire quando sei pieno di emozioni sono alla base di una salute fisi rabbia, non attaccare quando sei infuria ca e mentale. Sono arrivata a Ugnano, per to". Una filosofia dello sport che ha nel proprio DNA la regola del lavorare sul corpo, sul carattere, sul controllo e la concentrazio In totale sono stati più di ne, imparando a trarre dallo sport un be 500 i finalisti ciessini delle neficio mentale. due arti marziali. Sul podio Tutto questo è stato evidente a Ugnano una pioggia di medaglie Sabbiadoro, nel 5° Gran Premio nazionale per le cinture della CSI di judo e karaté, quest'anno accompa Lombardia e del Veneto. gnato dal 1° raduno di wu shu, che ha as Nei kata individuali la Lombardia torna a casa segnato i titoli delle arti marziali sabato con un bottino di 46 meda 12 e domenica 13 maggio all'interno del glie (18 ori, 16 argenti e 12 bronzi). Villaggio friulano Getur. Più di 600 gli atle Quelle venete, con la sola Verona, ne rac ti ad alternarsi sui tatami con grande ago colgono 20 (9 ori, 7 argenti e 4 bronzi). nismo e correttezza. Bottino più cospicuo quello del comitato «¿a spiritualità è una componente fonda di Bergamo che, con un bronzo in più del mentale di questa disciplina emozio comitato scaligero porta a casa, nei kata nante». Ne è convinta la karateka Lucia individuali, la bellezza di 21 medaglie. Maccarone, 62 anni, di Veleggio sul Min Trionfa Verona nel Jiyu Ippon Kumite con cio, palestra "In Movimento", comitato 28 medaglie complessive. Nel medagliere totale dei kumite (Jiyu Ippon + Jiyu) il CSI di Verona, che con il karaté ha scoper comitato di Verona ne ottiene complessi to una seconda giovinezza. Con la sua
capire se sono capace a controllare le mie emozioni». E così è stato, dopo una bella esibizione, la Maccarone è orgogliosamen te campionessa nazionale del CSI. Una passione matura e consapevole, che ha trasmesso anche all'amica inseparabile, Adriana Sterza, argento alle finali friulane, nella stessa categoria. Una passione trasversale, senza età e
LOMBARDI E VENETI DOMINATORI
prima medaglia d'oro al collo, vinta nel
so
TiriTìrnTiTK
vamente 46, ripartite tra Bergamo (8 ori, 8 argenti e 5 bronzi), Mantova (5 ori, 1 argento, 5 bronzi), Milano (5 ori, 4 argenti e 2 bronzi), Cremona (1 argento e 1 bronzo) e Lecco (1 oro). Benissimo Roma con 16 medaglie (8 d'oro, 4 d'ar gento e 4 di bronzo) e La Spezia, che porta in Liguria 3 ori, 1 argento e 4 bron zi. Una medaglia d'argento va, infine, a Imola. Nel judo, a esultare sono invece le pale stre della Polisportiva San Mamolo Bologna, vittoriosa nella classifica finale per società, con 126 punti, quattro in più della Sport Team Judo Udine. Sul terzo gradino del podio è salita, con 114 punti all'attivo, la Sport Form Bergamo.
luogo. L'arte marziale è stata capace di tra sformare anche una classe della "Giar dinetti" di Roma in una scolaresca di judo ka provetti, capitanati dalla giovanissima Alice Cipriani, medaglia d'oro Esordienti. «// judo mi piace molto e nella nostra clas se siamo molti a praticarlo» racconta Alice. Una simpatica "epidemia" che ha colpito
la scuola capitolina. Judo e karaté rappresentano anche una «una buona pratica sportiva da trasmette re ai figli», parola di chi della difesa perso nale ha fatto una professione. Barbara Di Mario, mamma, del comitato CSI di Ber gamo, lavora nella Polizia di Stato e ha scoperto queste discipline nell'addestra mento: «Mi ha appassionato cosi tanto da volerle trasmettere ai miei figli», ha detto. Spettacolare anche il wu shu, arte marzia le nata in Cina, che per la prima volta entra tra le attività del Centro Sportivo Italiano. K
KATA - LE SOCIETÀ CAMPIONI
JUDO - CLASSIFICA SOCIETÀ N°
SOCIETÀ
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
Polisportiva S. Mamolo Bologna A.D. Sport Team Judo Udine Sport Form Judo Bq Judo Teiko Nuoro Gire. Parr. Res. N.S.G.C. Rm A.S.D. Equipe Emilia Judo Poi. CSI Casalecchio A.S.D. Judo Club Lovere-Sulzano Bu-Sen Valcuvia Judo Albatros 1 Rm Judo Us Calcinato Gso Monterotondo A.S. CEA Polisportiva Grandola S.C. Alarbar Club Jiqoro Kano Trento Judo Bu-Sen Tradate Judodinamica Poi. Ardesio Ass. Sportiva D. Bu-Sen
AGONISTI
16 20 23 13 12 12 12 8 9 7 7 5 7 5 5 3 3 5 3 2
PUNTI
126 122 114 100 82 80 72 64 56 44 42 40 40 38 38 28 26 24 22 18
KATA SQUADRE Ragazzi gi/ar/ve/blu M/F KARGENTIAKA1 KARGENTIA________________________MILANO KATA SQUADRE Ragazzi ma/nera M/F TZUNAMI F.B.A_________ TZUNAMI EB._______________________VERONA KATA SQUADRE CA/JU/SE/MA gi/ar/ve/blu M/F ZETA 10 B________________ ZETA 10_____________________________ VERONA KATA SQUADRE Giovani 1989/1994 ma/nera M/F TZUNAMI EB. F__________ TZUNAMI EB._______________________ VERONA KATA SQUADRE JU/SE/MA ma/nera M/F DOJO YAMATO A DOJO YAMATO________________________ LECCO ATHLETIKARATE2000 e sup. bi/gi M/F PIGOLI SIMONE_________ KAR. MANTOVA___________________MANTOVA ATHLETIKARATE 1998-1999 bi/gi M/F TONAPAN NICHOLAS KAR. MANTOVA___________________ MANTOVA ATHLETIKARATE 1998 e sup. ar/ve/blu/ma/nera M/F NAPOLITANO EMANUELE KAR. MANTOVA____________ MANTOVA ATHLETIKARATE 1996-1997 bi/gi M/F BOTTURA GIANMARCO KAR. MANTOVA_________________ MANTOVA ATHLETIKARATE 1996-1997 ar/ve/blu/ma/nera M/F CREMONA K ATMOSPHERE CARBONI NICOLA
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Dal 15 al 18 giugno a Ugnano il 5° GP Nazionale
PROTAGONISTI
Il nuoto del CSI apre ai Master Quasi 400 atleti si sono esibiti con grande successo nella piscina olimpionica del palazzo GeTur. Grandi risultati per Lombardia e Lazio, ma adesso l'obiettivo ambizioso è aprire le gare 2008 ai nuotatori meno giovani di Lucia Lilli
utto esaurito al 5° Gran Premio Nazionale di Nuoto di Lignano Sabbiadoro (15-18 giugno) con 387 atleti in vasca, in rappresentanza di 29 società e 9 regioni. Protagoniste assolute Lombardia, Lazio, Emilia e Campania. La piscina olimpionica del palazzo GeTur ha ospitato squadre stori che del movimento natatorio blu-aran cio e new entry. La Due Ponti Roma, gui data dall'atleta e allenatore Marco Rom poni, è stata la matricola dell'edizione 2007. «È l'amicizia che ci lega ai ragazzi
T
del circuito di Roma ad averci portato fino a tignano per partecipare ai cam pionati nazionali, una festa dello sport». E alla fine la Due Ponti, in Friuli con 4 partecipanti, ha portato a casa 4 meda glie d'oro. Dopo il successo dell'appuntamento di giugno, ora il nuoto CSI guarda alla categoria Master: l'associazione sta infatti pensando di potenziare il movi mento, organizzando anche le finali nazionali master. «Master è una catego ria della Fin - spiega Fiorella Cortesi, vice
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JkTÌBÌiT
Avanti tutti Il nuoto del CSI non si ferma e per la prossima stagione conta di allargarsi agonisticamente anche alle categorie dei meno giovani
presidente del CSI Prato e nuotatrice M40 Molti sono ex nuotatori con ancora voglia di misurarsi in competizio ni agonistiche. Altri, invece, sono nuota tori che hanno incontrato il nuoto, poi diventato passione, in età tarda per le competizioni da agonisti in carriera». I
Master nel CSI sono un movimento dai numeri davvero interessanti. «Per la Fin,
di media, contiamo circa 400 Master in attività per regione, quindi potremmo essere W mila in Italia. Abbiamo pensa to con la Direzione tecnica nazionale di fare, in giro per l'Italia, delle tappe di avvicinamento al prossimo appunta mento nazionale con il nuoto che sarà probabilmente a Ugnano nel 2008». Master d'Italia, preparatevi dunque. ■
ALLA GIS MILANO 18 ORI, PER ANIENE E TIBERNUOTO 17 Pioggia di scudetti in Lombardia: in totale
50, distribuiti tra Milano, Bergamo e Como. Medagliere pieno e record assoluto di vittorie per gli atleti della Gis Milano, che hanno portato a casa 18 ori, seguiti dai 13 dell'Aqua Play Como e dai berga maschi dell'Onda Blu, 10 volte campioni.
Sugli scudi anche Andreana Sacra Famiglia, Valle Seriana, Acqua Vitae Erba
e Gps Stezzano. I risultati sorridono anche al Lazio con 49 medaglie d'oro, tutte capitoline. La parte
del leone la recitano il Circolo Canottieri Aniene e la Tibernuoto, 17 primi posti cia scuno. Seguono gli 11 ori del CSI Roma Est e i 4 della matricola Due Ponti. Ferrara si aggiudica ben 14 titoli con l'Estense Nuoto CSI e 6 con l'Acqua Time. I nuotato ri campani non sono stati da meno. L'Albatros Salerno incassa 16 scudetti, uno invece è del CSI Pozzuoli. Nel meda gliere toscano, tutto pistoiese, finiscono 13 titoli tricolori: 10 successi per la Cogis
Nuoto, 3 per il Pescia Nuoto.
Militili
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Dal 14 al 17 giugno il GP Nazionale di artistica e ritmica
L'arte della ginnastica incanta Ugnano Grande soddisfazione per il livello tecnico e per la crescita esponenziale del movimento all'interno dell'associazione: per la prima volta sono state necessarie le selezioni regionali per assegnare gli oltre 400 posti delle finali PROTAGONISTI
di Beatrice Vergari
ono giovani, delicate e con un'ele ganza innata. Le ginnaste del Centro Sportivo (aliano si dilettano in vol teggi, salti e corpo libero. Salgono sulla trave con la sicurezza di una maturità non ancora raggiunta, ma già ben abbozzata, e ricordano le trapeziste di un circo, luogo di spettacoli strabilianti. L'immaginario cir cense fatto di numeri sensazionali stupi sce i bambini e solletica, a distanza di tanti anni, la fantasia degli adulti. La ginnastica è uno sport popolare, eppu re conserva quel fascino e quella grazia che lo rendono diverso. Uno sport magnetico per lo spettatore, anche per il più disinteressato, che non può resistere alla vista di bimbe di 8 anni trepidanti, in attesa della propria esibizione. Esercizi accolti dagli applausi di genitori orgoglio si. Il Gran Premio Nazionale (14-17 giu gno), alla quinta edizione nell'artistica e alla seconda nella ritmica, ha fatto da ribalta a circa 400 atlete di questa discipli na. «.Negli ultimi anni il movimento ginna
S
stica CSI ha fatto notevoli progressi - ha detto il presidente della Commissione nazionale Mauro Simonetti - crescendo nei numeri e nella gualità. Lo testimonia il fatto che abbiamo dovuto applicare il fil tro nelle fasi regionali, per fare una sele zione nelle ammissioni alle finali 2007».
Gli fa eco Lorena Leoni, coordinatrice dei
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giudici della ginnastica ritmica: «// livello tecnico delle bambine è cresciuto, si stan no impegnando tantissimo dalle più pic cole alle senior. Per quanto riguarda la rit mica, come secondo anno è andato deci samente bene, abbiamo raddoppiato la
partecipazione».
Record Alcune spettacolari immagini della kermesse di Ugnano in cui sono esibite oltre 400 atleti dessini
BRILLANO LAZIO E LIGURIA Nella ginnastica artistica, sorridono Lazio, Campania, Liguria, Emilia
romagnolo con la reggiana Danza e Movimento, prima davanti alla concit
Romagna e Sicilia. Sommando programmi Medium e Large (meno e più abili agonisticamen
tadina Gymnova e al CSI Ravenna. Nella fascia delle "grandi" è Varese a
te) è Roma a portare a casa più allori: 13 le medaglie individuali. Sei meda glie a testa, per Napoli e Bologna. Cinque ginnaste della Tigullio Chiavari sul podio. Cinque anche le medaglie siciliane (Ginnastica Trapani). Anche Ravenna tiene in
alto i colori dell'Emilia Romagna,
prendersi oro e bronzo, con le 14 ragazze del Centro Didattico Sportivo CSI, lasciando l'argento a Chiavari. Anche la ginnastica ritmica premia la Liguria, il Lazio e l'Emilia Romagna. Due spezzine (Audax San Terenzo) vin cono nel programma Large: Flavia Tornabuoni e Xhejni Sulejmani. Nel
corpo libero a squadre, categoria Large, trionfa il terzetto ravennate Guizzardi-Bambardi-Mura. Nelle graduatorie individuali delle
con 4 podi. Chiudono il meda gliere un argento
Allieve vince le due medaglie più pesanti la Gymnasium Monte Mario, oro con Martina Cesa, argento con
per Reggio Emilia e
Carolina Gonzalez. Irene Tazzini (Audax San Terenzo) è la campionessa Allieve Large. Nelle Juniores vincono le due spezzine (Audax San Terenzo) Rossella Vitali e Elisabeth Azzarini,
un bronzo per Livorno. Nella ginna stica a squadre, nella prima fascia vince la Liguria con Chiavari,
nelle "piccole" suc cesso emiliano
mentre nelle Seniores la campionessa
è la labronica Lavinia D'Armento
(Oasis Club).
SkTiRO
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Il 1° luglio a Castelnuovo di Farfa il GP di Mountain Bike
Tomi campione solitario sulle colline della Sabina Lo Junior del CSI Viterbo ha staccato tutti di oltre 6', dominando una gara molto spettacolare e selettiva. Grande successo di partecipazione, con 160 corridori al via. La cremonese Vistarini prima donna al traguardo PROTAGONISTI
di Lucia Lilli
edalano, cadono e saltano di nuovo in sella i 160 concorrenti del 2° Gran Premio Nazionale di Mountain Bike del CSI, svoltosi il luglio a Castelnuovo di Farfa, nel Reatino. L'importante è esserci e arrivare alla meta nella consapevolezza di aver dato tutto, avendo cercato il proprio limite con con centrazione e fatica. I 160 bikers hanno sfidato se stessi in uno straordinario per corso immerso nella natura della Sabina. Discese ripide prima di entrare nel boschetto, ponti di legno per attraversare il fiume, un percorso in ombra molto vario e poi il paesaggio dei campi di
P
grano tagliati da poco, con l'odore forte della campagna e il caldo torrido di luglio. Sentieri tortuosi lungo le colline reatine, corte discese da brivido con un panorama spettacolare. La Sabina è una terra generosa per gli amanti della mountain bike, che sono arrivati sulle colline di Castelnuovo di Farfa, soprattutto da Lazio e Umbria. Piacevoli eccezioni dal Nord, come i 4 componenti dell'associazione Kula Mula di Cremona. «Siamo una delle poche squadre CSI di mountain bike, tesserate al Nord - spiegano -. Organizziamo la 24 ore di Cremona. Abbiamo letto su Stadium che ci sarebbe stato questo GP e abbiamo deciso di non mancare all'ap-
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Villini
1°
II podio del tricolore Juniores: accanto al campione Tomi, Sinesi (3°) e Di Giorgio (2°)
MOUNTAIN BIKE TUTTI I CAMPIONI PRIMAVERA 1 Arata Samuel___________ A.S.D. SPEEDY SPORT 2 Fabiani Marco________________ MTB CLUB SPOLETO 3 Campoli Leonardo____________ MTB CLUB VITERBO DEBUTTANTI 1 Colasanti Davide_______ A.S.D. PEDALA PIANO 2 Abruzzetti Manuel______ TEAM BIKE VITERBO 2000 3 Ugolini Gianluca______________ MTB CLUB VITERBO
CADETTI 1 Maule Mario______________________ S.C. APRILIA 2 Toppi Pietro______________A.S.D. CICLI NEW LIMITS 3 Fracassi Domenico___________ A.S.D. SPEEDY SPORT
JUNIORES 1 Tomi Giulio___________ COMITATO CSI VITERBO 2 Di Giorgio Giordano_______ A.S.D. SPORTIVAMENTE 3 Sinesi Sergio__________ A.S.D. EMPORIO DEL CICLO puntamento. Il percorso è molto bello e siamo contenti di essere venuti». Entusiasta della manifestazione è stato il sindaco di Castelnuovo di Farfa, Reno Ricci. «È stata una giornata spettacolare per il nostro piccolo borgo, nel guale sono arrivati atleti da varie regioni d'Italia. Un'occasione anche di promozione di un
territorio bello e spesso poco conosciuto. Un grazie all'associazione Pedala Piano, che ha organizzato l'evento e al Centro
Sportivo Italiano». È stato lo Junior Giulio Tomi (CSI Viterbo) il più veloce di tutti. Per percorrere i tre gin del circuito di circa 12 km, il 29enne atle ta della Tuscia ha impiegato poco meno di
1h40'. Dietro di lui, il Veterano Luca Parchetti (GS Ciclo Tech Frascati), che ha fermato il cronometro a 1 h46'18"; 27" dopo di lui è giunto al traguardo il 35enne Gianluca Serangeli (Team Bike Viterbo 2002), che ha conquistato la maglia di campione nazionale nei Seniores. Tra gli atleti delle categorie che avevano solo due giri da compiere miglior tempo CSI per l'atleta di casa David Colasanti, della Pedalapiano Rieti. Prima donna al traguar do, è stata la 36enne Ausilia Vistarmi della Kula Mula Cremona, mentre l'umbra Ortensia Velia (MTB Club Spoleto), classe '55, ha conquistato la maglia di campio nessa tra la categoria Donne B. K
Sul podio Una fase della gara sull'impegnativo percorso di Castelnuovo di Farfa. Sopra, le premiazioni di Debuttanti (a sinistra)
e Gentlemen. In alto, i trofei consegnati a tutti i premiati
SENIORES 1 Serangeli Gianluca TEAM BIKE VITERBO 2002 2 lacobini Gianfranco__________ A.S D. SPEEDY SPORT 3 Polidoro Francesco TEAM BIKE ROCCA DI PAPA
VETERANI 1 Parchetti Luca G.S. CICLO TECH FRASCATI 2 Biroccini Sandro A.S.D.U. CICLISTICA PETRIGNANO 3 Fratticci Maurizio_____________ A.S.D. CICLI GENIUS
GENTLEMEN 1 Mantua Antonio_________ A.S.D. PAMPINO 2R 2 Greggi Umberto_______ G.S. CICLO TECH FRASCATI 3 Santini Tiziano_______________ MTB CLUB BAGNAIA SUPERGENTLEMEN A 1 Procaccini Osvaldo A.S.D. CICLI NEW LIMITS 2 Rufoloni Claudio______________ MTB CLUB VITERBO 3 Umbertini Marcello TEAM BIKE VITERBO 2002 SUPERGENTLEMEN B 1 Caucci Luciano
A.S.D. CICLI NEW LIMITS
DONNE A 1 Vistarini Ausilia_______ KULA MULA CREMONA 2 Somacal Luisa_________ G.S. CICLO TECH FRASCATI 3 Galloppa Alice A.S.D. CICLI NEW LIMITS
DONNE B 1 Velia Ortensia Maria MTB CLUB SPOLETO 2 Franceschelli Caterina A.S.D. EMPORIO DEL CICLO
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CLERICUS CUP, OCCASIONE D'ORO In attesa di bissare nel 2008 il successo della manifestazione, resta alta l'attenzione verso lo sport in parrocchia: valorizzare l'attività oratoriale è una delle grandi sfide di oggi e di domani e il Centro Sportivo Italiano è in prima fila per cercare di vincerla di Massimo Achini
g SFIDE TRA SPORT E SOLIDARIETÀ w
S §2
Avon Running Tour, Danone Nations Cup e Volkswagen Junior Masters: regia e organizzazione del Centro Sportivo Italiano hanno contribuito al grande successo di manifestazioni in cui si sposano l'agonismo e le finalità educative e benefiche di Danilo Vico
LA CATHOLICUS CUP VA IN VATICANO La rappresentativa pontifi cia ha battuto in finale la Nazionale Religiosi,allena ta da Renzo Ulivieri. Grande successo per una manifestazione cui hanno partecipato anche i laici di Marcello Sala
A MANTOVA LO SCUDETTO DEL RUGBY Il primo campio nato nazionale del CSI è stato dominato dai Senatori Virgiliani, che nell'incontro decisivo hanno piegato la resi stenza dei verone si del Rugby Valeggio di Lucia Lilli
e ancora:
PROGETTI A SCUOLA DI VALORI IN PARROCCHIA:
232 VOLONTARI PER IL CSI
APPUNTAMENTI IL FRIULI DOMINA IL PRIMO RADUNO NAZIONALE DEL WUSHU TAI-CHI
LA FESTA PER LO SPORT IN ORATORIO Il 2 settembre a Loreto, finale nazionale dell'oratorio Cup in con comitanza con l'inter vento del Santo Padre all'Agorà dei Giovani Italiani di Andrea De Pascalis
FUMETTO
neutrino
NEUTRINO PER UN CALCIO AL CUORE DEL RAZZISMO
SPECIALE L'ATTIVITÀ AGONISTICA DEL CSI IL SABATO SU SAT 2000
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ATTUALITÀ’
Bilancio non solo sportivo dopo i grandi risultati della prima edizione
La Clericus occasione d'oro per lo sport in parrocchia In attesa di bissare nel 2008 il successo della manifestazione, resta alta l'attenzione verso l'attività sportiva oratonale: valorizzarla è una delle grandi sfide di oggi e di domani e il Centro Sportivo Italiano è in prima fila per cercare di vincerla. La strada intrapresa è quella giusta di Massimo Achini - Foto Catholic Press Photo o sport è di casa nella Chie sa». Può sembrare un'affer mazione banale, quasi scon tata. Non è così. Alle migliaia di dirigenti e allenatori che, in tutta Italia, operano all'interno delle società sportive d'orato rio sentire ribadire questa semplice affer mazione ha fatto un gran piacere e ha regalato grande entusiasmo per il presen te e per il futuro. Il perché lo si capisce subito. A ribadire il principio sono state Je
massime autorità ecclesiastiche. Di più, quella frase così significativa è diventata il titolo di un importante convegno, pro mosso dal CSI, che si è tenuto in Vaticano al termine della prima edizione della Cle ricus Cup. Quello che, ormai da tutti, è stato sopran nomi nato "il Mondiale o la Champlons League dei preti" ha lasciato il segno. Su questo non c'è dubbio. Tanta curiosità, tanta attenzione da parte dei giornali e delle tv, un livello tecnico più che dignito so, ma, soprattutto, la convinzione che la Clericus sia servita (e tanto...) per riaccen dere i riflettori sullo "sport in oratorio" e sulla necessità di una pastorale dello sport
vincente e concreta. I tanti interventi al convegno svoltosi a Roma, in particolare il saluto ufficiale fatto pervenire dal Segretario di Stato Sua Eccellenza Cardinale Tarcisio Bertone, hanno ribadito questi concetti con chiarezza e incisività. Ora viene il bello. Se nei seminari romani c'è già grande attesa per la seconda edizione della Clericus e se tra i seminaristi ripren deranno a breve gli allenamenti per arri vare preparati al loro "Mondiale" nel 2008, la vera sfida è quella di mettere a frutto nei prossimi mesi l'attenzione che
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rra i segreti del successo, lzattenzione ^i media e il buon ivello tecnico Ielle partite la Clericus ha portato con sé. Ci sono, sostanzialmente, due piani su cui è possibile operare: nazionale e terri toriale. Partiamo dal primo livello, quello nazio nale. È importante evitare di restare immobili in attesa della prossima Clericus: e infatti, a settembre, prenderà il via la prima edizione deW Oratorio Cup. Una manifestazione nata nel Comitato di Milano (dove attualmente coinvolge 164 squadre), realizzata in numerosi altri
Comitati e oggi, per la prima volta "tra sformata" in manifestazione nazionale. A Loreto, in occasione dell'incontro con il Papa, giungeranno squadre da tantissime Diocesi italiane per partecipare al primo Torneo Nazionale "Oratorio Cup".
/ vincitori del Redemptoris Mater ricordano Daniele Colarieti, il fotografo ufficiale della Clericus Cup, morto 2 giorni prima della finale Abbiamo detto mille volte che lo sport in oratorio oggi non è in crisi, anzi. Abbiamo detto che deve essere valorizzato e soste nuto. Bene, [Oratorio Cup è un'occasione concreta per accendere i riflettori su tutto
questo. Ovviamente queste grandi iniziative nazionali da sole non bastano. La vera sfida si gioca sul territorio, secondo livello più sopra accennato. Nei 137 Comitati provinciali del CSI. Meglio ancora nelle migliaia di società sportive d'oratorio sparse su tutto il territorio nazionale. Le fatiche sono ancora tante. Qualche volta lo sport , all'interno dell'oratorio, è sopportato, emarginato, esasperato. A volte capita, ma sono casi sempre più rari. Nella stragrande maggioranza dei casi, lo sport è inserito pienamente nel progetto educativo dell'oratorio e della parrocchia e costituisce una gamba solida e significa
tiva della vita di quella comunità. Valorizzare lo sport in oratorio è una delle grandi sfide di oggi e di domani. Una sfida che riguarda da vicino il bene dei giovani e il bene del sistema sportivo italiano. Sapere che la Chiesa oggi è attenta e ha fiducia nello sport come strumento educati
vo aiuta a camminare con passo deciso e sostenuto. Su questo non c'è dubbio. K
LA PRIMA COPPA VA
COSÌ NEI GIRONI
AL REDEMPTORIS MATER
DI QUALIFICAZIONE GRUPPO A 1, MATER ECCLESIAE_________________________ 21 2. PONTIFICIO COLLEGIO URBANO______________ 16 3. CROATI 14 4. THE NORTH AMERICAN 12 5. O.M.I.TEAM L 6. GREGORIANA_________________________________ 6_ 7. TIBERINO 6 8. P.S.G. PONTIFICIO SEMINARIO GALLICO 0
I neocatecumenali del Redemptoris Mater hanno vinto la Clericus Cup, torneo pontificio riservato a sacerdo ti e seminaristi, organizzato dal CSI. Nella finale giocata il 26 maggio sul campo della Petriana, all’oratorio di S. Pietro a Roma, hanno battuto 1-0 l'Università Lateranense. Decisivo un gol su rigore, al 15' st, di Piermarini. Nella finale per il terzo posto, succes so del Mater Ecdesiae sulla Sedes Sapientiaie 3-1. Da notare come 3 delle 4 semifinaliste siano uscite dal Gruppo B. Unica eccezione, la Mater Ecdesiae, eliminata al penultimo ostacolo dall'università Lateranense, ai calci di rigore.
GRUPPO B 1. REDEMPTORIS MATER_____________________ 21 2. PONTIFICIA UNIVERSITÀ LATERANENSE 18 3. SEDES SAPIENTIAE 14 4. PONTIFICIO SEMINARIO ROMANO MAGGIORE 10 5. VICARIATO DI ROMA 9 6. ORDINE DI S. AGOSTINO 8 7. ALMO COLLEGIO CAPRANICA 3 8. DIVINO AMORE 0
CLASSIFICA FINALE 1. 2. 3. 4.
REDEMPTORIS MATER_____________ PONTIFICIA UNIVERSITÀ LATERANENSE C.l. MARIA MATER ECCLESIAE SEDES SAPIENTIAE
JíhTiíWl
si
INTAMEN
Successo per un altro torneo del CSI
Ulivieri non basta: la Catholicus Cup va in Vaticano Spente le luci sulla "Champions League", stavolta anche i laici in campo all'ombra del Cupolone. Il presidente degli allenatori italiani, sulla panchina della Nazionale Religiosi, battuto in finale dalla rappresentativa pontificia di Marcello Sala Italiana Religiosi ha sconfitto la Pontifica on è bastato Renzo Ulivieri, ex alle Università Lateranense (12-11, ai rigori). natore del Bologna e presidente La finale, sabato 16 giugno, è stata domi dell'Associazione Italiana Allenato nata in lungo e in largo dalla rappresenta ri, per vincere la Catholicus Cup. "Renzaccio" era sulla panchina della Nazionale Ita tiva del Vaticano, apparsa molto più squa dra e meglio organizzata sotto il liana Religiosi, ma è stato sconfitto in fina profilo tecnico e tattico. le dalla rappresentativa del Vaticano. La Renzaccio, stretto tra i due baffi Catholicus Cup si è svolta a giugno, una e gli occhiali da sole, lo aveva volta conclusa la Clericus, sempre con la Al capito sin dal fischio iniziale, regia del CSI. commentando con i sacerdoti e Stavolta in campo sono scesi non solo fraticelli panchinari. «Mi sa che seminaristi e sacerdoti, ma anche laici, non bastano le preghiere - ai come alcuni studenti della Lateranense primi tocchi degli avversari vicecampione della Clericus (subentrata in questi giocano palla a terra e sono bravi i». questo torneo alla Redemptoris Mater). Le speranze degli azzurri religiosi, durava Nelle semifinali la rappresentativa Vaticana no meno di 5 minuti. Al 4' l'arbitro del CSI ha battuto la rappresentativa dell'Azione decretava il rigore trasformato da Rossi, il Cattolica (3-1), mentre la Nazionale
N
numero 11 vaticano, che all'ombra del Cupolone presta servizio all'APSA, presso l'istituto di volontariato SS. Pietro e Paolo. Al 20' era sempre Rossi a raddoppiare con un bel gol di testa, per la gioia di mister Saverio Di Pofi, tipografo presso la Santa Sede. Il 3-0 arrivava a 3' dal termine del primo tempo, storia. firmato dal gendarme Badalocco, subentrato all'idrau lico Perugini. I secondi 30' sono stati giocati per... onore della firma e alla fine, tra gli abbracci e la festa nel sollevare la Catholicus Cup davanti al Cupolone, Ulivieri tornava invece sul senso dell'iniziativa, in linea con gli auspici del CSI: «C/ siamo divertiti molto in queste due partite. E al di là del risultato, va applaudito chi organizza guesti eventi, perché è bello vedere i sacerdoti giocare a calcio. E credo anche giusto perché, per stare in mezzo ai giovani nelle parrocchie e negli oratori, occorre saper fare anche
Finale senza 3° posto l'Azione Cattolica
Vincitori e Vinti Il presidente del CSI Roma, Franco Mazzalupi, premia Renzo Ulivieri. In alto, la rappresentativa del Vaticano, vincitrice della Catholicus Cup
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ShTìffO
questo». Per la cronaca sul podio, al terzo posto, è salita l'Azione Cattolica, che ai rigori si è imposta per 4-3, grazie a due belle parate del portiere, sulla Università Lateranense, finita quarta, sconfitta, sempre e solamen te, dal dischetto. ■
APPUNTAMENTI
Anche ¡1 CSI protagonista all'Agorà dei Giovani Italiani
A Loreto festa nazionale per lo sport in oratorio Dopo le fasi diocesane, l'appuntamento finale del progetto CSI per rilanciare lo sport nelle parrocchie sarà uno degli eventi collaterali all'incontro con Benedetto XVI in programma nella Piana di Montorso il 2 settembre di Andrea De Pascalis ancora in pieno svolgimento l'ora torio Cup, l'ultima "invenzione" del CSI per riportare la pratica spor tiva nelle parrocchie e negli oratori. Dopo tante iniziative di sensibilizzazione e di for mazione degli operatori, dopo la campa gna per la nascita di circoli culturali e spor tivi in parrocchia, dopo la stessa Clericus Cup, finalizzata a promuovere l'attenzione allo sport nei seminari e negli istituti pon tifici, con l'Oratono Cup (che a Milano da due anni è già una splendida e vincente realtà nel calcio) si è passati a un'azione incisiva e diretta nei luoghi finali in cui i ragazzi si ritrovano e si aggregano: le par rocchie e gli oratori, appunto. La formula della nuova iniziativa è sempli ce: si tratta di lanciare in un ampio circuito di parrocchie e oratori alcune attività a
E
carattere continuativo per alcuni mesi: cal cio a 11, calcio a 5, calcio a 7, pallavolo, tennistavolo e calcio balilla. Destinatari i ragazzi e i giovani Under 21. La proposta è studiata in modo da esprimere un alto pro filo educativo, valorizzando al massimo le potenzialità dello sport nell'aggregare i ragazzi, nel generare esperienze di vita significative, nell'educare alla dimensione del gioco e della festa. Alla finalità edu cativa si accoppia quella sociale, di lunga prospettiva: un nuovo radicamento dell'at tività sportiva giovanile nelle parrocchie e negli oratori viene ricercato anche come "medicina sociale", fattore di prevenzione
per situazioni di disagio giovanile nonché collante per ripristinare la cooperazione tra
famiglie ed educatori parrocchiali. La formula della manifestazione, avviata ai primi di maggio, prevede fino al 30 luglio lo svolgimento di fasi diocesane, da con cludere con "Feste dello sport", in calen dario tra luglio e agosto. L'approdo, il ter minale del circuito, è una Festa nazionale
prevista dal 29 agosto al 2 settembre, aperta però ai soli ragazzi nati negli anni 1989-90-91-92, in unica categoria, e per sole cinque discipline: quelle delle fasi dio cesane, con l'esclusione di calcio a 7 e ten nistavolo. Nel programma della Festa è previsto anche un convegno sul tema: "Lo sport è
di casa nella Chiesa"
ALLA FESTA NAZIONALE CON IL SANTO PADRE La fase finale dell'oratorio Cup si svolgerà nell'ambito dell'Agorà dei Giovani Italiani, in programma a Loreto, in provincia di Ancona, dal 29 agosto al 2 settembre. Teatro dell'intera manifestazione sarà la piana di Montorso, dove il 2 settembre è previsto l'incontro dei giovani con il Santo Padre, Benedetto XVL II programma della Festa prevede per il 30 e il 31 agosto le partite eliminatorie, quindi eventi culturali e turistici, fino al trasferimento, da sabato 1° settembre, alla Piana di Montorso.
^kTÌBÌTS
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Concluse con successo tre grandi manifestazioni
Avon, Danone e Volkswagen: sfide tra sport e solidarietà L'organizzazione del Centro Sportivo Italiano ha contribuito alla riuscita di competizioni che sono ormai diventate dei classici e nelle quali si sposano l'agonismo degli atleti e le finalità educative e benefiche degli sponsor di Danilo Vico Tra l'altro, un piccolo referendum voluto da Danone e dal Centro Sportivo Italiano ha rivelato come i partecipanti alla Danone Nations solidarietà e il fair play hanno Cup abbiano le idee chiare sulle accumunato tre grandi manife motivazioni che li hanno avvicina stazioni organizzate dal CSI: ti allo sport più amato. La prima e Danone Nations Cup, Avon la più importante è sicuramente Running Tour, Volkswagen Junior la famiglia (26%), cioè avere World Master. Tra la primavera e papà, fratelli e cugini che pratica l'inizio estate i tre eventi hanno no lo stesso sport. E se vincere regalato sudore e sorrisi ai circa rimane un pensiero preminente 15.000 iscritti delle tre manife (per il 20%), è emerso che per i stazioni. Accanto ai numeri ele bambini il primo valore è la sana vati, si sono registrati una quali competizione (per il 21 %), segui tà tecnica e umana straordinaria, to dal divertimento (per il 20%) e in linea con i valori con cui il CSI dall'amicizia (per il 17%). K interpreta lo sport. n successo di partecipazio ne, di entusiasmo e di valori, come l'altruismo, la
U
Danone Nations Cup
TOR TRE TESTE: VINCE SEMPRE ROMA Abdica la Cisco Roma. Dopo 5 anni di vittorie della terza squadra capitolina, la Coppa Danone resta a Roma, ma a sollevarla nell'edizione 2007 sono i ragazzi del Tor Tre Teste, qualificatisi così per la finale inter nazionale di Lione. La fase italiana si è disputata sui campi del Centro Getur di Ugnano Sabbiadoro e vi hanno partecipato 8 squadre, le 4 vincitrici dei concentramenti di Reggio Emilia, Bergamo, Roma e Bari, ovvero Langhiranese, Valserina, Tor
Tre Teste, Wonderful Bari e con loro le 4 vincitrici della speciale classifica del fair play: Daino Gavassa, Limena Padova, Apulia Molfetta e Cisco Roma. Sono approdate in semifinale l'Apulia Molfetta e la Valserina, la Cisco e la Tor Tre Teste Roma. Sia nel derby capitolino sia nel confronto che opponeva i piccoli ber gamaschi con i pugliesi, la qualificazione per la finale è stata decisa ai rigori: 4-2 dal dischetto in entrambi i match. Finale emozionante con il vantaggio orobico nel primo tempo, su rigore. Ripresa tutta romana, con la Tor Tre Teste che prima pareggiava e "conquistava" così il dirit
to dei rigori finali, vinti grazie soprattutto al portiere.
AVON
Avon Running Tour
RUNNING
LE METROPOLI VESTITE DI ROSA Dopo Bari (11 marzo), Napoli (25 marzo) e Catania (1° aprile), la corsa delle donne ha vissuto a Roma e Milano gli ultimi 2 appuntamenti dell'edizione 2007. Riscuotendo ovunque grande successo di partecipanti Il 22 aprile la sontuosa terrazza del Pincio ha ospitato il penultimo appunta mento. La tappa capitolina, intitolata Trofeo Provincia di Roma ha visto circa un migliaio di iscritte lanciarsi verso Piazza del Popolo e sudare nel cuore di Villa Borghese. Vincitrici ex aequo della corsa agonistica sono state Paola Giacomozzi (Gruppo Sportivo Gran Sasso) e Catia Bertone (Esercito), che hanno tagliato il traguardo tenendosi per mano con il tempo di 18'11 ". Al terzo posto Loredana Vento con 18'54". A fine gara alla presidente di Telefono Rosa, Maria Grazia Carnieri Moscatelli, è stato consegnato da Edio Costantini e Franco Mazzalupi (presidente provinciale del CSI) l'assegno di 8.215 euro che finanzierà un progetto per la lotta
all'anoressia e la bulimia. Il 6 maggio il gran finale del Tour a Milano: oltre 4500 le iscritte, di tutte le età e con grande entusiasmo. Il Trofeo Regione Lombardia riservato
alle agoniste è stato vinto da Vincenza Sicari (Esercito), che ha chiuso con il tempo di 16'45", davanti a Vittoria Salvini (Atletica Valle Brembana), con 17'09", seguita dalla compagna di squadra Elisa Desco, con 17'29". La non competitiva ha visto la partecipa zione di tanti nomi importanti: da Miss Italia 2006 Claudia Andreatti a Maura Viceconte, attuale detentrice del record italiano di maratona femminile e Maria
Guida, atleta in forza al Gruppo Sportivo del Corpo Forestale, unica italiana ad aver vinto l'oro nella maratona agli Europei (Monaco 2002). L'ente beneficiario della tappa milanese è stato lo IEO, l'istituto Europeo di Oncologia, diretto dal professor Umberto Veronesi.
Volkswagen Junior Masters
MONTECCHIO CAMPIONE ALL'ULTIMO RIGORE Una finale all'ultimo rigore, quella vinta dai vicentini del Montecchio sui bresciani dei Montichiari, che ha tenuto con il fiato sospeso il pubblico di Volkswagen Junior Masters 2007, il torneo di calcio a 11, per ragazzi dagli 11 ai 13 anni. Al Centro Tecnico Federale di Coverciano si è disputata domenica 15 aprile la finalis sima di uno dei più grandi tornei di cal cio giovanile, che ha visto coinvolte 156 squadre per un totale di 2500 ragazzi e che ha toccato 12 città italiane. Le 12 squadre finaliste, ognuna abbinata a un Concessionario della zona di riferimento, sono giunte nel quartier generale della Nazionale, giocando le qualificazioni. A sorpresa, dopo qualche minuto dal fischio di inizio delle prime due partite, sono giunti per una visita e per un in bocca
al lupo speciale il tecnico della Fiorentina Cesare Prandelli e l'attaccante Adrian Mutu. Dopo 36 partite di qualificazione sono state elette le 4 semifinaliste, le prime tre di ogni girone e la migliore seconda: Montichiari (abbinata a Saottini Auto), Montecchio (Concessionaria Autovega), Damiano Promotion (Concessionario
Palombo), PG Frassati (Concessionario Rinaldi). La squadra di Montichiari ha sin dall'ini-
zio mostrato una buona qualità di gioco e nella semi finale ha battuto la squadra napoletana Damiano Promotion per 5 a 4 ai calci di rigore. I vicentini del Montecchio, la squadra vincitrice della tappa di Verona, hanno battuto in semifinale con un
netto 3 a 0 la squadra torinese PG Frassati. Nella finale per il 3° e 4° posto si sono imposti i ragazzi napoletani della Damiano Promotion: 2-0 contro un avversario molto stanco. Equilibrata la finale tra Montichiari e Montecchio: decisione ai rigori. La squa
dra di Montecchio, abbinata al Concessionario Autove ga, ha vinto per 4-3. Al ter mine della finale sono state
premiate tutte le squadre partecipanti con la medaglia
del torneo e la mascotte "Tifo Positivo'.
ALMANACCO
ROMA - Stella Coni al merito sportivo al presidente del CSI Edio Costantini Il 26 giugno, a Roma, nel salone d'onore del CONI, in occasione della riunione del Consiglio Nazionale dell'ente olimpico, il presi dente nazionale del centro Sportivo Italiano Edio Co stantini è stato insignito della Stella d'argento al merito sportivo, la presti giosa onorificenza che premia gli atleti, i dirigenti e le società sportive che abbiano dato lustro allo sport italiano. La Stella al merito sportivo (d'oro, d'argento o di bronzo) viene attribuita: a) alla bandiera di enti sportivi che, con continuata e meritoria azione in campo propagandistico e agonistico, abbiano contri buito a diffondere e migliorare lo sport nel Paese; b) ai cittadini che, con opere volontarie di segnalato impegno e in purità d'intenti, abbiano lungamente servito lo sport; c) a personalità sportive straniere che abbiano bene meritato nello sport italiano.
PROGETTI - A scuola di valori in parrocchia: 232 volontari per il Centro Sportivo Italiano
disi 6, Campobasso 6, Caserta 6, Cuneo 4, Lecce 4, Napoli 22, Novara 4, Perugia 6, Pesaro Urbino 6, Pisa 8, Prato 6, Roma 6, Conversano 6, Ancona 4, Asti 4, Genova 4, Foggia 4, Teramo 5, Bari 6, Palermo 6, L'Aquila 4, Sessa Aurunca 6, Milazzo Patti 4, Trapani 4, Ostuni 6, Pordenone 4, Messina 5, Prosinone 6, Ca tania 6, Macerata 6, Carpi 6, Cerignola 6.
RAZZISMO - Neutrino, il fumetto che suggerisce stili di vita positivi Neutrino è il protagonista di un fumetto antirazzismo rea lizzato dal CSI in collaborazio ne con Vita Consultino. Il fu metto è figlio del progetto Stand Up, Speak Up, teso a sensibilizzare e favorire tra i giovani stili di vita positivi e ad aumentare la consapevolezza sul problema razzismo nel mondo del calcio, sia all'inter no dell'associazione CSI e sia all'esterno. «È una delle azioni - ha spiegato Michele Marchet ti, direttore nazionale della formazione CSI - di sensibilizzazio ne sul tema del razzismo nel calcio per promuovere tra i giova ni la tolleranza e II rispetto. Il CSI ritiene infatti che la discrimina zione razziale sla un atteggiamento individuale o un comporta mento sociale evitabile grazie a contesti educativi volti ad affer mare la ricchezza della diversità ». Il fumetto, che in occasione di Lazio-Livorno è stato distribuito nelle due curve dello stadio Olimpico, è poi stato distribuito in alcune scuole romane.
STADIUM@TV - Il sabato su Sat2000 gli eventi sportivi dell'associazione Dalla scorsa primave ra il CSI è anche tele visione, grazie a Stadium@tv, la nuova trasmissione televisiva di Sat 2000 dedicata interamente agli eventi nazionali del Cen tro Sportivo Italiano. Un programma di mezz'ora che, per due volte al mese, propone sport, risultati, approfondimento, inter viste, convegni e gare. Il programma è curato da Daniele Morini e Felice Alborghetti, con la collaborazione di Beatrice Vergari; immagini e post-produzione curate da Federico Borghesi e Jo sé Arroyo. Giò fissati gli appuntamenti per la nuova stagione: 1'8 settembre, alle ore 20, Stadium@TV si occuperà del CSI al Meeting dell'Amicizia fra i popoli di Rimini e delle finali dell'Oratorio Cup all'Agorà dei giovani con il Papa a Loreto; il 22 settembre, stessa ora, la puntata verrà dedicata al Gran Pre mio Nazionale di atletica leggera.
Stadium@tv-1
Sono 232 i volontari del servizio civile assegnati al CSI nell'am bito del progetto A scuola di valori in parrocchia, finalizzato al lancio e alla costituzione di una rete territoriale che permetta lo sviluppo dei centri giovanili per ragazzi e giovani all'interno de gli oratori. Al progetto partecipano circa 40 comitati territoriali di tutta Italia, ciascuno dei quali si è visto assegnare una quota di volontari secondo il dettaglio che segue: Presidenza Naziona le 4 volontari, Comitato di Altoplatam 18, Ascoli Piceno 6, Brin
66
5ÎTÎTOI
RUGBY-Ai Senatori Virgiliani Mantova battesimo-scudetto col rugby dell'associazione
WUSHU TAI-CHI - Il Friuli domina il primo raduno nazionale del CSI Dall'11 al 13 maggio un centinaio di atleti ha partecipato al pri mo raduno nazionale di wushu tai-chi del CSI, tenutosi a Ugna no Sabbiadoro, nella stessa sede e sullo stesso tappeto dove si sono svolti ¡campiona ti europei. Un risultato straordinario se si pen sa che il settore è stato istituito soltanto ad ot tobre 2006. L'evento,
coordinato da Sergio Casavecchia, presidente della Commissione tecnica nazionale del CSI deve il suo successo oltre che agli atleti in gara ai maestri e agli istruttor, intervenuti a sostegno della mani festazione. A Ugnano, gli atleti friulani padroni di casa hanno con quistato ben 91 della 128 medaglie in palio. Tra le squadre, prima Pordenone davanti a Piccolo Drago Rosso Udine e a Battista San Pao (Pordenone). Quindi, di seguito: Budokwai Bergamo, EWA Roma, Areté Milano, Comitato di Perugia, Qwing Feng Trieste, Xue Xiao Trieste e Comitato di Venezia.
I Senatori Virgiliani Old Rugby Mantova hanno vinto il primo tito lo nazionale CSI di rugby, sconfiggendo anche nell'ultima giorna ta i veronesi del Rugby Valeggio. Le due partite che hanno stabili to la classifica finale si sono svolte sul campo del Migliaretto di Mantova e prima della sfida clou, i Caimani di Bondanello di Moglia hanno sconfitto 2-0 i Pirati del Chiese, conquistando il terzo posto conclusivo. Nella partita che valeva il titolo, i Senatori hanno contenuto la voglia di rivincita del Valeggio, riuscendo a vincere un incontro a tratti anche parecchio spigoloso, nel vero senso sporti vo di una disciplina che sta riscoprendo antichi fasti e che ha nel Mantovano il suo epicentro in seno al CSI. Da citare l'ottima prestazio ne di Braglia, man of thè match, che schierato da flanker ha puntual mente interrotto gli attacchi avver sari con ottimi placcaggi e una gran de difesa. Questa la rosa dei primi campioni d'Italia CSI: Selmini, Scemma, Fanti, Santoro, Barbieri, Tedeschi, Giarratana, Scaglione, Braglia, Berti, Gal vani, Pignatti, Cani, Gobbi, Evoldi, Battaini, Zaccagni, Sereni, Moretti, Cullahj, Zanetti, Prandi.
Ogni giorno con il Papa per difendere i valori fondamentali della vita e della famiglia Un’offerta esclusiva: sconto del 15%* per un abbonamento annuale all’edizione quotidiana de L'Osservatore Romano e in omaggio il "Quaderno”: / La verità sulla famiglia / /€ i68,oo\ /
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SPORTIVO
IL CSI PROTAGONISTA
AL MEETING DI RIMINI Il Centro Sportivo Italiano partecipa per il quinto anno consecutivo al Meeting di Rimini. Nella megapale stra multisport del padiglione Auchan, dalle 11 del mattino fino a mezzanotte, sarà possibile parteci pare ai diversi tornei lungo il corso della giornata. Due i campi da Cal cio a 5, affiancati dalla cosiddetta "gabbia" multisportiva; immancabi le il calcio-balilla umano. E ancora campi da volley e da basket, dove gratuitamente sarà possibile sfidarsi con gli amici.
non agonistico
AGENDA CSI DI AGOSTO E SETTEMBRE 6-12 agosto
31 agosto-2 settembre
16 settembre
Pizzo (VV)
Loreto (AN) z Il Santo Padre incontra i giovani italiani Finali Oratorio Cup
Peltre (BL) Pedala Feltre
Beach Volley Torneo della Pace
17-19 agosto
6-9 settembre
Lignano Sabbiadoro (UD) Stadium
elusone (BG) 10° Gran Premio Nazionale di Atletica Leggera
3 giorni di sport salute divertimento
8 settembre
20-26 agosto
Fano (PU) 12a Corrifano
Rimini
Meeting per l'Amicizia tra i Popoli
25-31 agosto Bagni di Nocera Umbra (PG) Corsi nazionali formativi 2007
15 settembre
16 settembre Cava de' Tirreni (SA) 46a Podistica Internazionale San Lorenzo
22 settembre Reggio Emilia Stadium Lo sport incontra la piazza
22-23 settembre
Bevera di Sirtori (LC) Convention Arbitri Sport di Squadra
Repubblica San Marino Sport in fiera
15-16 settembre
29 settembre
Parma Palio di Parma
Napoli Insieme per lo Sport
GLI ULTIMI SCUDETTI ARRIVANO DALL'ATLETICA DAL 6 SETTEMBRE IN PISTA A FIORINE La lunga stagione dei campionati nazionali CSI terminerà sulla pista di Fiorine, a elusone (BG), quando dal 6 al 9 settembre, si correrà il 10° GP Nazionale di Atletica. La reginetta degli sport vedrà in pista con il CSI sedici categorie. Saranno assegnate le maglie scudettate in varie specialità: dalle corse (sprint, velocità, mezzofondo e marce) ai lanci (giavellotto, peso, disco, vortex), dai salti (alto e lungo) alle staffette (4x100 giovanile e assoluta, svedese giovanile e assoluta). In Lombardia saranno quindi ancora tre intense giornate di gare e di festa per centinaia di giovani provenienti da tutta Italia.
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ST PAULS INTERNATIONAL S.r.l. ST PAULS INTERNATIONAL
BILANCIO D’ESERCIZIO al 31 dicembre 2006
Sede in Alba (CN) - P.zza San Paolo, 12 - Capitale sociale sottoscritto € 3.600.000 = i.v. Ufficio del Regi stro Imprese di Cuneo - Numero iscrizione e cod. fise. 02860520150
STATO PATRIMONIALE A) Crediti v/ soci per versamenti dovuti
31/12/2005
A) Valore della produzione 1 Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2 Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e riniti 3 Variazioni dei lavori in corso su ordinazione 4 Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5 Alto ricavi e proventi Totale
—
B) Immobilizzazioni I - Immobilizzazioni immateriali: 1 Costi d’impianto e di ampliamento 2 Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 3 Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno 4 Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5 Avviamento 6 Immobilizzazioni in corso e acconti 7 Altre Totale
Il - Immobilizzazioni materiali: 1 Terreni e fabbneati 2 Impianti e macchinario 3 Attrezzature industriali e commerciali 4 Altri beni 5 Immobilizzazioni in corso e acconti Totale III - Immobilizzazioni finanziarie: 1 Partecipazioni in a) imprese controllate bj imprese collegate c) imprese controllanti d) altre imprese
CONTO ECONOMICO 31/12/2006
ATTIVO
41.708
52.135
53.288
79.932
36 018 ________ 131.014
53.743 185 810
1.171.293
1.172.767
3.849 66.385 14 909 1.256.436
4.720 67.111 2.110 1 246 708
945.751 945.751
10 Ammortamenti e svalutazioni: a) ammortamento immobilizzazioni immateriali b) ammortamento immobilizzazioni materiali c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide
975 478 975.478
945.751 ______ 2.333.201
975.478 2.407.996
119.112
113.970
69 672
136.760
________ 188.784
250.730
693.634
585 480
534 577 90.643 2.490
267 752 177 011 4 917
684.380 ______ 2.005.724
1.211 444 4 473 1 215.917 2 251.077
680.054 4.326
Totale III - Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni: 1 Partecipazioni in imprese controllate 2 Partecipazioni in imprese collegate 3 Partecipazioni in imprese controllanti 4 Altre partecipazioni 5 Azioni proprie 6 Altri titoli Totale IV - Disponibilità liquide: 1 Depositi bancari e postali 2 Assegni 3 Denaro e valori in cassa Totale Totale attivo circolante (C) D) Ratei e risconti Totale attivo
CONTI D'ORDINE 1 Fidejussioni ricevute da terzi Totale conti d'ordine
4 444.674
(67 088)
70 689
130 618 4 860.355
159.513 4.674.876
772 071 3.628.538 147 476
691.719 3.078.655 198.773
942 270 282 006 72.544
1.424.721
50 402 40.910
______ 9 337
98.889
8.076 99.388
(5.141)
(15.073)
55.060 35.638 6157.252 (1.296.897)
17.324 5.442.984 (768.108)
60.822
12.795 12.795
60.822
______ 1.802 1.802
59.020
D) Rettifiche di valore di attività finanziarle 18 Rivalutazioni: a) di partecipazioni b) di immobilizzazioni finanziane c) di titoli iscritti nell'attivo circolante
75.378 1.372.198
34.756
17-bis Utili e perdite su cambi Totale (15+ 16-17)
_______ 1.170 1.170 119 11.744
—
19 Svalutazioni: a) di partecipazioni b) di immobilizzazioni finanziarie c) di titoli iscritti nell’attivo circolante
2.527
_______ 2.527 (2.527)
Totale delle rettifiche (18-19) E) Proventi e oneri straordinari
96.664
134.006
14.112 110.776 2.305.284 25 362 4 663.847
8.764 142.770 2.644.577 20.406 5.072.979
20 Proventi: - plusvalenze da alienazioni - altri proventi - proventi straordinari da arrotondamento
3.600.000
(1.264 236)
1.058 13.114 __________ 2
21 Oneri: - minusvalenze da alienazioni - imposte esercizi precedenti - altri onen - oneri straordinari da arrotondamento
PASSIVO A) Patrimonio netto I - Capitale Il - Riserva da sovrapprezzo delle azioni III - Riserve di rivalutazione IV - Riserva legale V - Riserve statutane VI - Riserva per azioni proprie in portafoglio VII - Altre riserve - riserva da arrotondamento Vili - Utili (perdite) portati a nuovo IX - Utile (perdita) dell esercizio Copertura perdita parziale Perdita residua Totale B) Fondi per rischi e oneri 1 Per trattamento di quiescenza e obblighi simili 2 Per imposte, anche differite 3 Altri Totale C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato D) Debiti 1 Obbligazioni 2 Obbligazioni convertibili 3 Debiti verso soci per finanziamenti 4 Debiti verso banche 5 Debiti verso altri finanziatori 6 Acconti 7 Debiti verso fornitori 8 Debiti rappresentati da titoli di credito 9 Debiti verso imprese controllate 10 Debiti verso imprese collegate 11 Debiti verso controllanti 12 Debiti tributari 13 Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 14 Altri debiti Totale E) Ratei e risconti Totale passivo
4 796.825
64 411
C) Proventi e oneri finanziari 15 Proventi da partecipazioni in soc. controllate 16 Altn proventi finanziari: a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni cj da titoli iscritti nell'attivo circolante d) proventi diversi dai precedenti - da imprese controllate - da imprese collegate - da controllanti - altri
17 Interessi e altri oneri finanziari: - verso imprese controllate - verso imprese collegate - verso controllanti - altri
31/12/2005
1 019.125 270 054 71.131
11 Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12 Accantonamenti per rischi 13 Altri accantonamenti 14 Oneri diversi di gestione Totale Differenza tra valore e costi della produzione (A - B)
2 Crediti: a) verso imprese controllate b) verso imprese collegate cj verso controllanti d) verso altri 3 Altri Titoli 4 Azioni proprie Totale Totale Immobilizzazioni (B) C) Attivo circolante I - Rimanenze: 1 Materie prime, sussidiarie e di consumo 2 Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 3 Lavori in corso su ordinazione 4 Prodotti finiti e merci 5 Acconti Totale Il - Crediti: 1 Verso clienti 2 Verso imprese controllate 3 Verso imprese collegate 4 Verso controllanti 4-bis Crediti tributari 4-ter imposte anticipate 5 Verso altri: - entro 12 mesi - oltre 12 mesi
—
B) Costi della produzione 6 Per materie prime, sussid . di consumo e merci 7 Per servizi 8 Per godimento di beni di terzi 9 Per il personale a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto d) trattamento di quiescenza e simili e) altri costi
31/12/2006
23.267
27.957 (13.783)
27.393 __________ 1 27.394 _____ Í112Z1
(1.264.236)
(763.018)
12.576 (1.264.236)
32 640 (795.658)
27.957
Totale delle partite straordinarie (20 - 21) Risultato prima delle Imposte (A-B+-C+-D + -E) 22 Imposte sul reddito detl esercizio, correnti, differite, anticipate 23 Utile (perdita) dell’esercizio
2.700.000
3.964 19 303
14.174
2 (227.672)
(795.658) 567.986 (1.264.236) 2.108.094
L'Amministratore Unico (Vito Fracchiolla)
2.472.328
4.964
1 768
64.202 _________69.166
9.142 10.910
________396.577
371 921
PROSPETTO DI DETTAGLIO DELLE VOCI DEL BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2006 (dati in Euro)
610.362
848.666
325.391 79.390
277.735 72.639
-
RICAVI DELLE VENDITE DI COPIE di cui per abbonamenti
2.368.481 2.011.773
73.595 990.426 2.079.164 10.846 4 663.847
79.512 929.215 2.207 767 10.053 5072.979
-
RICAVI DELLA VENDITA DI SPAZI PUBBLICITARI di cui per la vendita tramite concessionarie di pubblicità
1.702.292 494.400
72.100 72.100
73.099 73.099
-
LAVORAZIONI PRESSO TERZI
-
AGENZIE D INFORMAZIONE
RICAVI DELLE VENDITE:
COSTI PER SERVIZI:
1.277.120
Pubblicazione in adempimento e secondo le modalità previste dalla Legge 5-8-1981 n. 416 e dalla Legge 23-12-1996 n. 650.
34.430
ISTRUZIONI PER L'USO LA SCELTA DEL SISTEMA DI GIOCO
UJ
A quale età è giusto cominciare a par lare di posizione in campo e moduli? Analizziamo uno degli argomenti più spinosi per gli allenatori che si dedicano ai calciatori più giovani, cominciando dal chiarire proprio le caratteristiche dei diversi aspetti della tattica. E inoltre: le regole per un corretto smarcamento
CLUSONE: ARTE E CULTURA
co
Circondato dalle Prealpi Orobiche, il centro bergamasco è il capoluogo di un comprensorio naturale di straordinaria bel lezza, ma quello che più colpisce è la ricchezza di contenuti artistici della città, sapientemente incastonati in uno scenario tutto da scoprire. Dal 6 al 9 settembre, ospiterà le finali
nazionali di atletica leggera del CSI di Massimo Carboni
di Filippo Galli
SI COMINCIA A VINCERE IN ESTATE È proprio in questo periodo del l'anno, normalmente dedicato agli ozi vacanzieri, che si deve
avviare il lavoro atletico, spesso da soli e senza il supporto del l'allenatore. L'attività deve riprendere in modo graduale e programmata per farsi trovare preparati ai primi veri allena menti della nuova stagione di Marco Manzotti
TRATTAMENTO DELLE LOMBALGIE Il dolore alla colonna lom bare è una delle patologie più frequenti in chi prati ca sport. Colpisce spesso i più giovani, soprattutto
e ancora:
maschi. Alcune discipline possono favorirne l'insor
ARBITRO LA MOVIOLA AIUTA MA NON IN CAMPO
genza più di altre di Piero Volpi
di Massimo Chiesa
IL VALORE DEL MARCHIO g co
È risaputo che il brand di
PSICHE & SPORT L'ALLENATORE DEVE ESSERE UN LEADER
un'azienda, anche sportiva, abbia un valore. Vediamo come la legge permette di proteggere ciò che può rap presentare un patrimonio,
di Giovanni Pasculli
non solo di immagine: obiet tivo non sempre facile da
STORIE DI RUGBY SPORT "BESTIALE"
perseguire di Barbara Ricci
di Massimiliano Castellani
LIBRI
JìTTiBìiI
71
L'ALLENATORE-CALCIO
Come dispc
LA SCELTA DEL SISTEMA DI GIOCO PER I RAGAZZI
di Filippo Galli Allenatore
ISTRUZIONI PER L'USO
A quale età è giusto cominciare a parlare di posizione in campo e moduli? Analizziamo uno degli argomenti più spinosi per gli allenatori che si dedicano ai più piccoli cominciando dal chiarire proprio le caratteristiche dei diversi aspetti della tattica istema di gioco e mo dei giocatori, per permettere dulo di gioco. Origina a questi di rendere al meglio riamente due aspetti e, quindi, alla squadra nel distinti della tattica calcisti complesso, di esprimere suo ca, oggi utilizzati indifferen un buon gioco; temente per indicare la di - elasticità: perché deve sa sposizione dei giocatori di persi adattare a tutte le situa una squadra in campo. In ge zioni che si possono determi nere, comunque, il sistema di nare una partita. gioco rappresenta e A scanso di equivoci, spiega la dislocazio precisiamo che i nu Quando ne di base attraver meri che definiscono so i compiti e le fun un sistema di gioco zioni assegnate ai cominciare indicano quanti gio giocatori in campo. catori costituiscono È un concetto dina la linea difensiva, di mico, eccone alcuni centrocampo e d'at esempi:1-4-4-2, 1tacco. Pertanto, indi 4-3-3,1-3-4-3, 1-3-5-2, ecc. cando anche il portiere, i nu Viceversa, per modulo di gio meri che indicano un sistema co s'intende la scelta tattica, di gioco dovrebbero essere in fase di non possesso palla quattro. In realtà, spesso so e può essere di tre tipi: mar no cinque; e questo, in gene catura a uomo, controllo a re, per specificare la presen zona e zona mista. za del o dei trequartista/i. Tre sono i requisiti fondamen Nella figura seguente, un tali che un sistema di gioco esempio di sistema di gioco, deve avere e sono: ¡'equili che può essere indicato, con i brio, la razionalità e l'elastici numeri, in modo diverso. Tale tà. Analizziamoli meglio: distinzione credo sia dettata - equilibrio: perché nelle due solo dalle caratteristiche dei fasi di gioco la squadra deve giocatori e, soprattutto, dal l'atteggiamento e dai compi mantenere distanze e posi zioni costanti muovendosi in ti tattici richiesti dall'allenato re ai propri calciatori. modo opportuno;
S
bisogna
a spiegare la tattica
- razionalità: perché deve es sere scelto dall'allenatore, in relazione alle caratteristiche
In queste righe affronteremo il problema della disposizione in campo dei giocatori nelle
diverse categorie e, di conse guenza, con un numero dif ferente di calciatori. Ma a quale età è giusto iniziare un giovane calciatore alla tatti ca? Spesso nei confronti e nei dibattiti fra allenatori, so prattutto di settore giovanile, uno degli interrogativi più comuni è proprio questo. Per quanto detto finora, la mia risposta è: da sempre! Nella categoria Under 8 (per la Fe derazione Piccoli Amici), ad esempio, si gioca in cinque;
un portiere e quattro gioca tori di movimento. Va da sé che, dovendo disporre i gio catori in campo e, quindi, de terminare un sistema di gio co, si sta affrontando una questione tattica e, perciò, sin dalla prima esperienza calcistica si devono educare i piccoli calciatori alla tattica. Le vere questioni da porsi, se
condo me, sono le seguenti: come deve essere affrontato il tema tattico della sistema zione in campo dei giocatori
Confronto Questi due schemi dimostrano come una stessa disposizione in campo dei giocatori possa essere indicata di volta in volta come 1-4-4-2, considerando un centrocampista il vertice superiore del rombo (sopra), oppure 1-4-3-1-2, considerandolo tra le 2 linee, o addirittura 1-4-3-3 (sotto),
considerandolo tra gli attaccanti. Molto dipende dalle caratteristiche del calciatore
nelle diverse fasce d'età? E, soprattutto, è opportuno che a 6-8 anni i bambini si con frontino settimanalmente in partite? Alla prima domanda rispon do che l'allenatore, conscio degli elementi tattici che un giocatore deve conoscere e della progressione didattica che è necessario seguire, rife rendosi a concetti e teorie di apprendimento e comunica zione, non può prescindere
dall'età dei calciatori, con ca
pacità e qualità proprie e in
un principio tattico. Quindi, è
dividuali e, in funzione di es sa, programmare le proprie unità di lavoro, che hanno come obiettivo la sistemazio
utile e opportuno affrontare la questione tattica sin dalla
ne in campo dei giocatori. Ad esempio, far sì che il giocato re comprenda la divisione del campo in destra e sinistra e metà campo d'attacco e di
difesa potrebbe essere più che sufficiente; e così facen do si educherebbe il bambino alla conoscenza dello spazio di gioco, che non è altro che
prima esperienza di un cal ciatore, ma l'importante è sa pere, da parte dell'allenato re, quali sono gli aspetti tat tici da insegnare e in quale modo farlo. Alla seconda domanda, sul l'opportunità delle partite, ri
verse in periodi dell'anno prestabiliti (novembre e mag
gio, ad esempio, con la di sputa di mini tornei) e lascia re il resto della stagione de stinata ai soli allenamenti e, quindi, all'educazione dei fondamentali di tecnica calci stica e dei principi individuali
spondo che, forse, sarebbe più opportuno ed educativo ridurre, o meglio concentra
di tattica, da verificare, poi, durante le partite di cui so pra. Questo sistema permet te un'educazione del piccolo calciatore priva dei condizio
re, le partite tra squadre di
namenti dettati dalle partite,
ShTlEll
73
come ¡I risultato o l'essere ti Under 10 (Pulcini) a 7, gli Un tolare o riserva, ecc. der 12 (Esordienti) a 9 e a 11 Naturalmente, ritengo op e tutte le altre categorie a 11 portuno questo sistema nelle giocatori. categorie Under 8 e Under Personalmente, ritengo che 10 (Piccoli Amici e Pulcini, in parlando di sistema di gioco i Federazione). concetti principali a cui edu Come detto, il si care i giocatori sia stema di gioco de no: la conoscenza finisce la posizione dello spazio, la di concentrare visione dello stes in campo dei gio le catori. so, il movimento al
Più giusto
partite in periodi
Da qualche anno, l'interno degli spa le partite vengono zi, i tempi dei mo ristretti disputate con un vimenti e la relazio numero di giocato ne dei propri movi ri e con le dimensioni dei menti con i compagni di campi differenti, a seconda squadra e con gli avversari. dell'età dei giocatori. Detto ciò, con le illustrazioni Indicativamente e con tutte e i brevi commenti pubblicati
le eccezioni del caso, in ge nere, gli Under 8 (Piccoli Ami ci) giocano a 5 giocatori, gli
74
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qui a fianco, cerchiamo di ra zionalizzare ancora di più i nostri concetti teorici. ■
L’ALLENATORE-CALCIO
ri e raggiungere il giocatore au tore dello smarcamento nello spazio libero oltre gli avversari. Come si esegue uno smarca mento: con movimento o cor sa laterale, diagonale, verticale o a mezza luna, cercando di in gannare l'avversario, guada gnando lo spazio necessario
tatto visivo (cenno d'intesa) tra i due giocatori, trasmittente-ri
per ricevere la palla. Perché si esegue lo marca mento per permettere ad un compagno in possesso di palla di eseguire un passaggio e, quindi, mantenere il possesso palla della squadra, per ricevere palla e concludere l'azione con il tiro in porta e, infine, per libe
nalizziamo lo smarca mento rispondendo a cinque domande: Chi,
A
cevente. Dove si esegue lo smarca Quando, Dove, Come e Perché mento. in zona luce o nello si esegue? spazio vuoto alle spal Chi esegue lo smar le di uno o più avver camento. il giocato Movimento sari. Il primo è uno re non in possesso di smarcamento che, in palla che gioca nella genere, prelude ad un squadra in possesso passaggio rasoterra, di palla. grazie ad uno spazio Quando esegue lo libero tra il giocatore smarcamento in possesso di palla e il quando vede il com ricevente del passag pagno in possesso
continuo e vario per tutta la partita
della palla in condizioni di ese guire un passaggio libero da marcature o, comunque, in condizioni di poter eseguire il passaggio. È importante il con
gio; il secondo è uno smarca mento che, in genere, permet te di ricevere palla con traietto ria aerea in seguito ad un lancio fatto per scavalcare gli awersa-
rare un altro compa gno e metterlo in con dizione di ricevere pal la in situazione otti male e, cioè, con lo spazio e il tempo per organizzare la giocata
in funzione di quanto prepara to in allenamento, credo sia un'immagine importante della squadra stessa, perché fa emer gere capacità di comunicazio ne, intesa e lavoro di tutto il
gruppo verso I' obiettivo. L'educazione allo smarcamento
completa la sua evoluzione quando, dalla tattica individua le, è inserito nella programma zione della tattica di reparto o nelle situazioni di gioco com plesse e, quindi, oltre a quelli vi sti sopra, deve rispettare un al tro parametro fondamentale: il tempo. Il tempo dello smarca mento permette di rendere lo stesso più o meno utile ed efficace. Tale tempo aspetto, però, va di rende concerto con il pas saggio del giocatore che deve eseguire la trasmissione del pal
È il che l'azione più o meno efficace
successiva. Lo smarcamento, che deve essere continuo, costante e vano, durante tutta la partita,
lone. Si capisce, quin di, che l'aspetto co municativo, verbale e non ver bale, tra i giocatori di una stes sa squadra è fondamentale. Ne consegue che educare allo smarcamento e al tempo dello smarcamento è difficile. È, per tanto, necessario che le capaci tà cognitive del calciatore, oltre
a quelle tecniche, lo consenta no. Ecco perché è opportuno seguire una programmazione che consideri i principi noti del l'apprendimento, per evitare
che un giocatore si riduca a se guire i suggerimenti dell'allena tore, senza essere in grado di valutare e decidere le situazioni
di gioco e, quindi, comportarsi di conseguenza. K
Ha collaborato Angelo Castellazzi
ISTRUZIONI PER L'USO
È possibile trasmettere questa qualità anche ai più giovani. I segreti deirinsegnamento sono racchiusi in pochi quesiti ai quali si devono dare risposte precise per agevolare i ragazzi
Il dibattito è sempre aperto
■
.A MOVIOLA AIUTA 4A NON IN CAMPO
È un tema che fa molto discutere, ma gli stessi promotori non sono in grado di chiarire come rinnovazione tecnologica dovrebbe essere applicata alle partite. Più utile pensarla come strumento per fare didattica lla vigilia della stagione osanna e chi la dissacra. Re che deve necessaria centemente anche il Gran Mo gol del calcio Mondiale, cioè il mente essere del rilan cio e dopo un'annata intensa rieletto Joseph Blatter si è di e difficile, probabilmente una chiarato assolutamente con tra le più complicate dell'inte trario all'introduzione di que sto tipo di tecnologia in cam ra storia arbitrale, vale la pena po, Platini invece ha ancora un fare un ulteriore approfondi atteggiamento abbastanza mento su un tema molto di battuto, e non da poco tem criptico al riguardo. Chi impropriamente pontifica po: l'uso della moviola. Da anni stuzzica l'immagina sull'efficacia della moviola in campo come strumento per rio collettivo, c'è chi la vuole in evitare errori macroscopici e campo, chi ne ha abbastanza per far trionfare la giustizia, di quella in televisione, chi la
A
di Massimo Chiesa Ex arbitro Serie A
dovrebbe peraltro rendere no frame, credo che un utilizzo ti i suoi parametri di utilizzo: più didattico e meno specula chi deve decidere il momento tivo gioverebbe sicuramente di utilizzo, chi deve essere pre alla classe arbitrale. In altre pa posto all'analisi tecnica e infi role, facciamo vedere gli erro ri e spieghiamo da cosa nasco ne chi deve essere giudice ul timo dell'interpretazione del no: da difetto di posiziona mento, da fretta, da visuale l'immagine. Come si può ve coperta o da un semplice di dere indicare un'alternativa fetto di interpretazione e sug non sempre partorisce un me geriamo le contro todo, ma sembra che per questi solomisure. Ogni errore A questo livello mi ni non è ciò che sono impegnato conta. A volte, ba dovrebbe anche in passato in sta parlare a voce essere alta per credere di prima persona. A ogni errore dovreb avere ragione... nel dettaglio be corrispondere Personalmente, trovo che sia un anche una spiega grande strumento utilizzato zione. Troppo facile dire: era ri non sempre al meglio delle gore e stop, quello che dovreb be maggiormente interessare proprie potenzialità, fermo re stando che qualcosa, per non è il perché un arbitro sbaglia. dire molto, cambia tra la diret Utilizziamo la moviola anche ta e la vivisezione frame per per enfatizzare le cose buone fatte dagli arbitri, ad esempio un vantaggio che si concre tizza con la realizzazione di una rete, un'ammonizione comminata dopo aver atteso la fine dell'azione per non pe nalizzare la squadra che ha subito il fallo e che magari può segnare e così via. Un giovane arbitro guarda i propri colleghi che operano nel campionato di Serie A, ne assorbe mentalmente le ca ratteristiche, ne segue lo spo stamento in campo, cerca successivamente di imitarne
spiegato
anche la gestualità e, pur avendo meno esperienza ne capisce gli errori, insomma
tutto quello che avviene non si discosta in termini arbitrali da quanto accade per i cal ciatori, cercando di trarne degli spunti positivi per mi-
Emergente
RIZZOLI LEADER DELLA NUOVA GENERAZIONE
Luis Figo discute con l'arbitro Rizzoli, per molti critici il più bravo fischietto nella scorsa stagione: una speranza per una categoria che non smette di rimpiangere Pierluigi Collina, in basso, nuovo designatore. Nell'altra pagina, un intervento di Paolo Cannavaro su Leon, durante l'ultimo Genoa-Napoli che è valso la Serie A a entrambe le squadre
gliorare le proprie prestazioni.
Potrebbe essere quindi un buon punto di partenza ma non solo, i giovani guardando le prestazioni dei propri colleghi più La famosi possono an che apprendere me glio i comporta menti che un arbi le tro deve adottare per ottenere credi bilità e fiducia da parte di giocatori ed allenato ri, soprattutto possono ren
Come già accennato, quella scorsa è stata una stagione davvero incredibile per la clas se arbitrale, dopo i veleni tut tavia sono apparse alcune no te indiscutibilmente positive, il tanto temuto livellamento dei valori verso il basso è sta to contenuto dall'affermazio-
ne di alcuni giovani, che in prospettiva rappresentano
non debbono comportarsi eccedendo in atteggiamenti
rigidi, mancando di dialogo oppure imponendo le proprie scelte in maniera coercitiva scher
moviola può esaltare anche azioni positive
dersi conto anche di come
mandosi con l'ap plicazione pedisse qua del regola mento. È vero che i giova nissimi sperano di divenire grandi cal
ciatori e anche vero che ci so no decine di migliaia di arbitri che aspirano a migliorarsi e
che attraverso la visione dei lo ro colleghi "arrivati" possono integrare il loro bagaglio tec nico, perlomeno in chiave teo rica, per poi trasferirlo nelle competizioni in cui sono impe gnati. Un'altra cosa. Da sem pre ho una mia tesi. Un arbitro deve conoscere la tattica delle squadre che dirige, perché ciò l'aiuta a prevedere le azioni e a sbagliare di meno. Ultima mente, ho sentito che anche Collina la pensa come me. I giovani ne tengano conto. Ovviamente, tra la teoria e
pratica esiste ancora una di stanza siderale, tuttavia dopo la falcidia comportamentale e le sospensioni (che speria mo portino alla radiazione)
scattate verso coloro che si sono resi responsabili di at teggiamenti totalmente con trari all'etica ed alla morale che debbono contraddistin guere un vero arbitro di cal
l'elite arbitrale del futuro. Credo sinceramente che per il campionato che inizierà tra breve ci siano delle ottime in dividualità emerse nel corso della scorsa stagione, il primo della lista è sicuramente Nico la Rizzoli di Bologna, giovane, bravo, non plateale assolutamente sereno anche nelle di rezioni più complicate come stracittadine o sfide salvezza (il decisivo Catania-Chievo
dell'ultima giornata, per esempio). Non si fatica a indi carlo come il migliore della ge nerazione di ricambio. Altro nome assolutamente de gno di menzione è quello di Massimiliano Saccani di Man tova, ottimo tecnicamente e fisicamente, finalmente chia mato a direzioni di livello, che ne hanno esaltato la credibili
tà e la preparazione. Purtrop po non potrà ottenere il "pas saporto" di Internazionale a causa dell'insensato scarso im piego delle gestioni preceden
cio, credo fermamente che le componenti "sane" del mon do del calcio abbiano adesso
ti che lo hanno reso "troppo vecchio" per i parametri Uefa.
anche la voglia ed il tempo per aspettare la nuova gene
Dei giovanissimi vanno segna lati Gervasoni (Mantova) e Ce
razione arbitrale. Per concludere, sì all'utilizzo di immagini e non alla movio la in campo. K
li (Campobasso), che hanno dimostrato nella stagione di
esordio di essere affidabili e pronti per impegni più gravosi.
stailiiim
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IL PREPARATORE
Non si può trascurare il lavoro nemmeno ad agosto
IN ESTATE SI PREPARA LA STAGIONE VINCENTE
di Marco Manzotti Docente Coni e CSI
ISTRUZIONI PER L'USO
In questo periodo, normalmente dedicato agli ozi vacanzieri, si deve cominciare a impegnarsi intensamente, spesso da soli e senza il supporto dell'allenatore. L'attività va ripresa in modo graduale e programmato
L
/estate è per lo sportivo il momento fondamen
tale per la pianificazio ne dell'imminente, nuova gione. Alla fine del periodo agonistico, quando quasi tutte le società degli sport di squadra (calcio, volley, basket) danno l'arrivederci ai propri giocatori, diventa importante la gestione del corpo da parte dell'atleta stesso che deve riuscire a impo stare correttamente le varie fa si del periodo di transizione, anello di congiunzione tra la stagione passata e quella che verrà. Questo periodo, quindi, deve essere basato sull'alter nanza di momenti di lavoro e non lavoro, che porterà ad ac quisire le migliori condizioni fi sico-mentali per poter affronta
mento da svolgere. In questa complessa struttura va tenuto conto delle possibili fasi di ac sta quisizione della forma fisica: a) fase di sviluppo che porterà al raggiungimento della forma vera e propria; b) fase di man tenimento dove l'alternanza dei carichi di allenamento de terminerà il livello dello stato di forma entro un gap che per metta comunque la possibilità di prestazione elevata; c) fase di perdita temporanea che risulta necessario al fine di permettere un calo transitorio. L'aspetto temporale delle tre fasi è condi zionato dall'età dell'atleta, dal le caratteristiche individuali e
dalla condizione fisica generale. Nella definizione del Prof. Car lo Vittori, l'allenamento è "un processo pedagogico educati re il grande impegno della fase vo continuo che si di preparazione pre concretizza nell'orga campionato. lavoro nizzazione dell'eserci Nella periodizzazione zio fisico ripetuto in dell'allenamento gualità, quantità ed sportivo si distinguo all'atleta intensità tali da pro no due fasi: la pianifi periodo durre carichi progres cazione, come aspet siva mente crescenti to generale della for
II va adattato e al dell'anno
mulazione delle stra tegie delle grandi variazioni di struttura dell'allenamento in ri ferimento alle variabili degli obiettivi e al tempo; la pro
grammazione, come aspetto particolareggiato in cui si detta gliano i programmi d'allena
"kTÎÎIÏÏhS
che stimolano i pro cessi fisiologici di supercompensazione dell'organismo e favoriscono l'aumento delle ca pacità fisiche, psichiche, tecni che e tattiche dell'atleta, al fine di esaltarne e consolidarne II rendimento in gara". Da que-
Durante le vacanze bisogna sapersi allenare da soli
sta definizione è evidente come la preparazione vada adattata sia all'atleta, sia al periodo del la stagione; in ogni caso dovrà mantenere costante i principi generali della continuità, varia bilità, sistematicità, ciclicità ed individualizzazione. Il periodo transitorio è quello che riguarda il riposo attivo ov vero il lavoro viene ridotto ri spetto al periodo precedente e differenziato in due momenti. Il primo è formato da una parte in cui il riposo è assoluto e che
ha lo scopo di rigenerare il si stema locomotore (muscoli, ossa e tendini), la seconda par te ha lo scopo di recuperare l'efficienza attraverso una cor retta riabilitazione. Il secondo
momento è invece finalizzato alla ricerca di una condizione per poter ricominciare un lavo
ro impegnativo, periodo pre paratorio, per la prossima sta gione. Il riposo assoluto non deve avere una scansione tem poranea molto lunga (al massi mo due settimane), perché po-
irebbe portare conseguenze come un'eccessiva perdita del la performance acquisita e di conseguenza un eccessivo al lungamento dei tempi di ripre sa. Nella seconda parte del pe riodo transitorio è importante che l'atleta inizi a svolgere atti vità diverse dal proprio sport per permettere un avvicina mento all'attività fisica gradua le e che coinvolga la totalità dell'organismo attraverso atti vità di tipo aerobico. In questa fase sono molto indicati sport come il nuoto, la bicicletta, il tennis e la corsa in abbinamen to con una seduta di stretching. Proseguendo nell'attivi tà fisico-sportiva del periodo, l'atleta tenderà sempre di più ad avvicinarsi alle caratteristi che fisiche del proprio sport di
squadra e quindi verranno in trodotti lavori leggeri di poten ziamento generalizzato e spe cifico per gli arti inferiori e su periori attraverso l'utilizzo di circuit-training, power-training e metodi delle serie e ripetute. La durata del periodo transito rio oscilla tra le quattro e le sei settimane per una periodizzazione annuale; si riduce in mo do proporzionale se la pro grammazione è di tipo seme strale come potrebbe verificar
si nell'atletica leggera con i pe riodi di gara indoor (inverno) e outdoor (estate). Questo perio do è importante come quello preparatorio e di gara; si può paragonare al tempo di recu
pero che separa le sene di lavo ro o il riposo tra una seduta e l'altra d'allenamento.
ESEMPLIFICAZIONE DEL MODELLO DI LAVORO TRA DUE PERIODI AGONISTICI PERIODO PREPARATORIO
PERIODO DI TRANSIZIONE 1*PARTE
2A PARTE
RIPOSO ASSOLUTO
RIPOSO AITIMI
____________________
MACROCICLO
SPECIALE
FONDAMENTALE 1A carico
2A carico
FINALE
INTERMEDIO
INIZIALE
lA scarico
1A carico
2A carico
Ia
scarico
iA carico
2A carico
Ia
scarico
MICROCICLI
rrT i"F T rr-r-n -n "rT T T T ìT T
% di carico
INDICE DELLA QUANTITÀ DI LAMIRO INDICE DELLA INTENSITÀ DI LAVORO
ÌÌkTiBÌiI
79
IL PREPARATORE
Contenuti e metodi
GLI STEP PER UNA CORRETTA RIPRESA
ISTRUZIONI PER L'USO
Un'attenta preparazione in vista della nuova stagione deve essere pianificata secondo un programma preciso, a tappe. I cicli di lavoro devono riguardare la forma generale e specifica, la tecnica e la tattica trascureranno gli aspetti qua el periodo più caldo del litativi, come l'inserimento di l'anno, mentre gli italiani di velocità e rapi si apprestano ad andare in vaesercitazioni dità fin dal primo giorno, al fi canza, le squadre iniziano il ne di non perdere queste ca periodo preparatorio della ratteristiche a causa di lavori nuova stagione. Tale periodo particolareggiati sulla resi viene anche definito di svilup stenza e sulla forza. po ed è formato da due parti: Nella seconda tappa, detta spe quella iniziale, più finalizzata ciale, il lavoro viene alla ricerca di un'ef indirizzato alla speci ficienza funzionale ficità dello sport. In generale dell'orga questa fase la quan nismo, e quella tità del lavoro ten successiva, dedica derà lentamente a ta allo sviluppo di diminuire, mentre tutti gli elementi fi quella dell'intensità sici, tecnici e tattici aumenterà propor della prestazione
N
L'obiettivo è quantitativo ma non trascuriamo gli aspetti qualitativi
sportiva. Nella tappa iniziale, detta fon damentale, il lavoro sarà im postato per allargare la base generale delle qualità fisiche,
ossia prenderà in considera zione la forza, la resistenza, la rapidità e velocità, la mobilità articolare e la coordinazione. All'interno di questo periodo il lavoro dovrà essere genera lizzato al fine di elevare le sin gole abilità in modo equo e si interverrà in modo particola reggiato solo se l'atleta pre senterà evidenti carenze. L'obiettivo è quindi di tipo quantitativo anche se non si
zionalmente per ar rivare all'inizio della stagione agonistica ad aver superato la prima. Numericamente è for mata da più sedute rispetto al periodo iniziale e solitamente suddivisa in periodo interme dio e finale. All'interno della tappa speciale possono esse re inserite competizioni di
controllo, che dovranno tener conto della successione, del numero, del livello e della for ma del momento, senza però alterare il programma di alle namento. Nel periodo prepa ratorio sono presenti tre mesocicli ben definiti e con al lo-
ro interno dei microcicli, orga nizzati in singole unità di alle namento, che molto spesso coincidono con la scansione settimanale. La fase prepara toria dovrebbe comprendere al suo interno un andamento di circa 35-45 sedute allenan ti più eventuali giornate di ri poso e gare di controllo. È evi dente che negli sport di squa dra non si ha a disposizione questa enorme quantità di giornate d'allenamento, quindi per ottenere un discreto successo della preparazione,
si dovrà continuare anche in presenza delle prime giornate di campionato.
Lo sviluppo del lavoro inizierà dagli obiettivi quantitativi di tutte le capacità motorie dan do così continuità al program ma svolto dagli atleti nell'ulti ma parte del periodo transito rio e si svilupperà per arrivare alla specificità motorie dello sport. Notevole importanza ricoprono in questo periodo i lavori sull'espressione di rapi dità, accelerazione, forza esplosiva, oltre al manteni mento di elevate espressioni
Corrette condizioni di lavoro e riposo bilanciano l'attività
All'interno dei singo li mesocicli dovreb bero essere presenti due microcicli di carico, ossia basati sulla quantità del lavo ro, ed uno di scarico, ossia ri duzione della quantità e in nalzamento dell'intensità del carico d'allenamento.
di flessibilità e coordi nazione e della capaci tà di esprimerle sia nel le forme massimali che di resistenza. Al fine di ottimizzare questo pe riodo di attività inten sa è necessario che, ol tre alle condizioni otti
mali di lavoro (come, per es., la ricerca delle ore più fresche), si seguano indicazio ni sull'alimentazione e sull'in tegrazione dei liquidi, ma so prattutto si dia modo di effet tuare un adeguato riposo. K
ESEMPIO DI PROGRAMMA DI PREPARAZIONE PRE-RADUNO 1a seduta:
10' corsa lenta continua e stretching, 20' corsa con piccole variazioni di velocità, 10' potenziamento generale (affondi frontali e laterali, piegamenti sulle braccia, addominali, dorsali), 10' defaticamento
2a seduta:
10' corsa lenta continua e stretching, 7x70 mt. in allungo, 20' corsa con piccole variazioni di velocità, 10' potenziamento parte superiore (piegamenti sulle braccia, addominali, dorsali), 10' defaticamento
RIPOSO
3a seduta:
4a seduta:
10' corsa continua e stretching, 10' esercizi di skip, calciate, balzelli, ecc., 3x20 mt. corsa balzata in linea, 3x15 mt. corsa balzata obliqua, 8x50 mt. in allungo, 10' potenziamento parte superiore (piegamenti sulle braccia, addominali, dorsali), 10' defaticamento
5a seduta:
10' corsa lenta continua e stretching, 8x70 mt. in allungo, 15' Fartlek ogni 30" corsa alta intensità 1' corsa
a bassa intensità, 10' potenziamento parte superiore (piegamenti sulle braccia, addominali, dorsali), 6a seduta:
10' defaticamento 10' corsa continua e stretching, 10' esercizi di skip, calciate, balzelli, ecc., 6x10 balzi 1/2 squat + 10 mt.
di scatto, 15' potenziamento parte superiore (piegamenti sulle braccia, addominali, dorsali), 10' defaticamento 7a seduta:
10' corsa lenta continua e stretching, 8x70 mt. in allungo, 15' Fartlek ogni 30" corsa alta intensità 45" corsa a bassa intensità, 15' potenziamento parte superiore (piegamenti sulle braccia, addominali, dorsali),
10' defaticamento RIPOSO
8a seduta: 9a seduta:
10' corsa continua e stretching, 10' esercizi di skip, calciate, balzelli, ecc., 4x20 mt. corsa balzata in linea, 4x15 mt. corsa balzata obliqua, 12x50 mt. in allungo, 15' potenziamento parte superiore (piegamenti sulle braccia, addominali, dorsali), 10' defaticamento
10a seduta:
10' corsa lenta continua e stretching, 8x70 mt. in allungo, 15' Fartlek ogni 45" corsa alta intensità 1' corsa
a bassa intensità, 15' potenziamento parte superiore (piegamenti sulle braccia, addominali, dorsali), 11a seduta:
10' defaticamento 10' corsa continua e stretching, 15' esercizi di skip, calciate, balzelli, ecc., 2x6x10 balzi 1/2 squat + 15 mt. di scatto, 15' potenziamento parte superiore (piegamenti sulle braccia, addominali, dorsali), 10' defaticamento
12a seduta:
10' corsa lenta continua e stretching, 6x100 mt. in allungo, 15' Fartlek ogni 45" corsa alta intensità 1' corsa a bassa intensità, 15' potenziamento parte superiore (piegamenti sulle braccia, addominali, dorsali),
10' defaticamento RIPOSO
13a seduta: 14a seduta:
10' corsa continua e stretching, 15' esercizi di skip, calciate, balzelli, ecc., 2x4x20 mt. corsa balzata
in linea, 2x4x15 mt. corsa balzata obliqua, 8x50 mt. in allungo, 15' potenziamento parte superiore (piegamenti sulle braccia, addominali, dorsali), 10' defaticamento
15a seduta:
10' corsa lenta continua e stretching, 8x70 mt. in allungo, 15' Fartlek ogni 45" corsa alta intensità 45" corsa a bassa intensità, 15' potenziamento parte superiore (piegamenti sulle braccia, addominali, dorsali),
10' defaticamento
16a seduta:
10' corsa continua e stretching, 15' esercizi di skip, calciate, balzelli, ecc., 2x4x20 mt. corsa balzata in linea, 2x4x15 mt. corsa balzata obliqua, 8x50 mt. in allungo, 15' potenziamento parte superiore
(piegamenti sulle braccia, addominali, dorsali), 10' defaticamento 17a seduta:
10' corsa lenta continua e stretching, 8x70 mt. in allungo, 15' Fartlek ogni 45" corsa alta intensità 45" corsa
a bassa intensità, 15' potenziamento parte superiore (piegamenti sulle braccia, addominali, dorsali), 10' defaticamento
18a seduta:
10' corsa continua e stretching, 15' esercizi di skip, calciate, balzelli, ecc., 2x4x20 mt. corsa balzata
in linea, 2x4x15 mt. corsa balzata obliqua, 8x50 mt. in allungo, 15' potenziamento parte superiore
(piegamenti sulle braccia, addominali, dorsali), 10' defaticamento
19a seduta:
20a seduta:
RIPOSO INIZIO PERIODO PREPARATORIO
81
Ne soffre quasi ______ il 10% della popolazione ___ ______ __ _ _ ______ TRATTAMENTI E CURE PER LE LOMBALGIE
Il dolore alla colonna lombare è una delle patologie più frequenti in chi pratica sport. Colpisce spesso i più giovani, soprattutto maschi. Alcune discipline come la lotta e la pesistica possono favorirne l'insorgenza olte e svariate sono le prevalentemente maschi fra i 30 e i 40 anni; gli sportivi so possibili cause di do lore lombare nello no meno coinvolti rispetto ai sedentari. Infatti lo sviluppo e sport. La colonna lombare il mantenimento di un effi consente movimenti ampi nel ciente tonotrofismo della mu le gestualità sportive e peral scolatura paravertebrale e ad tro sopporta sollecitazioni dominale rappresenta una va continue che cerca di attutire lida difesa e un'importante attraverso la muscolatura e i forma di protezio dischi intervertebra ne. Negli adole li. Alcuni sport più di Il scenti il quadro è altri espongono a ri aumenta opposto: frequen schi traumatici o mi i temente ci si imbat crotraumatici conti te in un giovane nuativi: il canottag che pratica sport gio, l'equitazione, la calcio che accusa dolore pesitica, le arti mar lombare, in questi ziali e la lotta; ma casi occorre esclu anche sport di corsa dere una spondilolisi vertebra e di salto, come il calcio, il ba le, cioè la mancata saldatura sket e la pallavolo, offrono il dell'istmo vertebrale con pos loro contributo. Il dolore lom sibilità di scivolamento della bare rappresenta una delle af fezioni più frequentemente ri vertebra (spondilolistesi). Tale
M
rischio
con pesi ma anche il è pericoloso
scontrate da parte dello spe cialista ortopedico in soggetti
Problema maschile IL DORSO CURVO NEI PIÙ GIOVANI
SÌTÌÌÌO
rilievo patologico, presente in forme di differente entità, è
di Piero Volpi Medico sportivo Consulente A.I.C.
che si accentua con il lavoro, l'attività sportiva e l'uso del l'automobile, mentre si affievo lisce con il riposo. Inoltre il do lore si presenta in seguito allo sforzo da un sollevamento di un peso o a una rotazione im dard, oblique e dinamiche). provvisa del tronco. Persiste Un successivo approfondi una contrattura muscolare pa mento fa ricorso alla scintigra ravertebrale che impedisce la li fia e alla RM. Una spondilolisi bertà dei movimenti dell'intera con listesi accertata può, in re colonna vertebrale. La postura lazione all'età, alla gravità e al può apparire asimmetrica ver lo sport praticato, rappresen so un lato per difesa tare causa di non antalgica. Va invece idoneità sportiva. indagata ogni soffe Per esempio nella spesso renza radicolare che ginnastica artistica può nascondere una le enormi forze di si risolve patologia discale. taglio e di torsione rapidamente Qualora la sintoma possono sollecitare tologia deponga per la colonna lombare una lombosciataldegli adolescenti in gia, cioè il dolore modo massimale che si irradia dalla zona lomba favorendo la non saldatura dell'arco vertebrale. Nelle for re lungo il gluteo coinvolgendo me più gravi e instabili è con l'una o l'altra gamba, oltre al le radiografie del tratto lom sigliabile ricorrere alla stabiliz zazione chirurgica, mentre bosacrale occorre eseguire una TAC o una RM per esclu nelle forme minori e stabili è dere o confermare la presenza sufficiente un corretto tratta di un'erma discale. mento rieducativo sottopo nendosi a controlli periodici. Il trattamento è basato sul ri Il quadro clinico di una lombalposo sportivo, sulla terapia gia è riconducibile al dolore farmacologica (miorilassanti, lombare irradiato alla cintola antidolorifici), sulla terapia
presente in circa il 7-10% del la popolazione sportiva giova ne e può essere diagnosticato dopo sospetto clinico con un esame radiologico del rachide lombare (radiografie stan
Un problema che
ma non va sottovalutato
i tratta di una condizione di solito eredita ria, ma può essere anche acquisita duran
S
te la crescita, che produce un aumento della normale curvatura della colonna dorsale. Viene anche chiamata malattia di Scheuermann. L'attività sportiva e in particolare alcu ne discipline come lo stile farfalla del nuoto possono accentuare la patologia per conti nue e ripetitive flessioni della colonna, altri sport interessati sono la ginnastica artistica, il pattinaggio, i tuffi. I maschi adolescenti rap presentano la popolazione più colpita, le verLo stile farfalla può provocare danni alla schiena
Scrivetegli a:
medico@stadiumcsi.it Egregio dottore, lo scorso anno, sciando, mi so no stirato il legamento crociato del ginocchio destro. Dolore acuto, un po' di edema, riposo. Poi una graduale ripresa delle normali attività, anche sportive a livello dilettantistico (biciclet
ta, corsa e un po' di palestra). Quest'anno sono tornato a scia re e il ginocchio si è fatto senti re: un dolore pungente, nel la to interno della rotula. Devo preoccuparmi e fare esami? Bruno, Viareggio (Lu)
STADIUM RISPONDE
In questo spazio, ogni me se il dottor Volpi risponde alle vostre domande sulla medicina sportiva.
La lotta è una delle discipline sportive che più possono provocare patologie alla schiena
contentiva (fascia lombare) che va indossata alcune ore al giorno proprio per scaricare il distretto lombare. Il riposo a letto per qualche ora durante la giornata, con un cuscino sotto le gambe per detenere l'ileo-psoas, allevia molto la sintomatologia dolorosa. La fi sioterapia è molto efficace e in particolare l'elettroterapia an talgica (TENS) così come la te rapia riabilitativa (idroterapia e ginnastica posturale). I mas saggi leggeri e decontrattu ranti favoriscono la remissione
delle contratture della musco latura paravertebrale lombare. Molte altre pratiche terapeuti che possono essere impiega te, anche se non sempre a pro posito (agopuntura, osteopatia, chiropratica, mesoterapia, ecc.) In presenza di un'ernia discale e qualora la sintoma tologia non migliori nel tem po, è consigliabile un appro fondimento specialistico e
timane. Se però il dolore lom bare non recede o si npresen-
Occorre eseguire una visita or topedica e una risonanza ma gnetica per definire l'entità del la lesione del legamento crocia to anteriore ed eventuali pato
logie associate. Se il legamento è solo stirato si opta per un trattamento rieducativo, vice
non va esclusa la possibilità di
ta a intervalli ravvicinati va in dubbiamente valutata e trat tata in modo corretto, soprat tutto in età giovanile e in am bito sportivo. Altresì, una vol ta risolto il quadro clinico, oc corre instaurare per il paziente lombalgico un protocollo pre ventivo (nuoto leggero, ginna
una terapia chirurgica. La lombalgia è una patologia benigna e a volte banale che
stica posturale, diminuire di peso ecc.) che possa esclude re ulteriori recidive.
CSI. Quest'anno ha voluto a tut ti i costi iniziare a giocare anche a tennis, lo sono sempre stato contrario al tennis per ragazzini
tebre dorsali interessate sono da tre a cinque. Di solito è presente un leggero affaticamen to nella regione toracica durante l'attività fi sica e dopo che il giovane sportivo è stato per esempio seduto a scuola per alcune ore. L'esame radiografico mostra una deformità a cuneo anteriore di qualche corpo vertebrale e l'aumento della curvatura cifotica dorsale. Lo scopo del trattamento è la prevenzione della deformità permanente. Se la cifosi su pera i 30° è necessario prescrivere un corset
to correttivo.
molto spesso si risolve anche spontaneamente in 1 o 2 set
La terapia riabilitativa prevede esercizi di stretchmg e di rinforzo muscolare in estensio ne, da effettuare prima con l'ausilio di un fi
sioterapista e poi da soli. L'attenzione allo specialista viene portata dai genitori o dall'allenatore che vedono altera zioni della conformazione della colonna del giovane paziente. Al termine dell'accresci mento scheletrico di solito si arresta l'evolutività della malattia, ma non si deve sospen dere l'attività di prevenzione della colonna con esercizi di stretching.
versa in caso di lesione il tratta mento sarà chirurgico. Egregio dottor Volpi, mio figlio ha 8 anni e da due gioca a calcio in una società del
così piccoli: credo che possa ac centuare cattive posture o non permettere uno sviluppo sim
metrico. Cosa ne pensa? Luigi, Mestre (Ve)
// tennis è uno sport completo anche a livello giovanile purché integrato con attività di prepa razione fisico-atletica di base.
Solo a livello di alto agonismo si
evidenziano importanti diffe renze fra i due arti superiori.
staffilimi
83
Le caratteristiche individuali sono fondamentali
L'ALLENATORE DEVE ESSERE UN LEADER In uno sport sempre più orientato alla ricerca del risultato, il tecnico nel bene o nel male è considerato il responsabile della situazione. Ma quali sono le doti che si devono possedere per guidare un gruppo? Sono doti naturali o possono essere acquisite? oprattutto nel mondo dra. Sovente questi dibattiti ri del calcio, ma più in ge sultano sterili perché c'è trop nerale in tutti gli sport di pa "semplificazione" nel ri squadra, la domanda "quanto cercare una risposta che non conta un allenatore nel succes potrà mai essere assoluta e so o insuccesso di una squa univoca. dra?" si ripropone spessissi Probabilmente, in uno sport mo, aprendo dibattiti intermi che mira sempre più alla ricer nabili finalizzati a stabilire l'in ca del risultato, a farne le spe cisività di un allenatore nel sucse è sempre più spesso l'alle cesso/insuccesso di una squa natore che, nel bene o nel ma
S
di Giovanni Pasculli Mediatore dei conflitti seti. giov. F.C. Internazionale
le, è considerato responsabile della situazione. Egli assume più importanza e centralità nella gestione di un gruppo-squadra, con conse guenti oneri e onori, ma an che con un maggior carico nel l'esercitare un ruolo già di per sé complesso. Per capire meglio l'evoluzione di questa figura è necessario analizzare i cambiamenti che lo sport ha subito in questi anni.
un esercizio estremamente complicato. Uno degli aspetti più delicati è la questione del ruolo. L'allena tore è un leader? lo direi pro prio di sì. Tuttavia, trattandosi di un leader "istituzionale", nel senso che è stato scelto e imposto da un vertice, non ha avuto la possibilità di essere scelto dal gruppo (la base). Allora la prima abilità di un al lenatore è quella di farsi accet tare, per poi sapersi imporre. Per agevolare questo meccani smo, che non è affatto sconta to, sono utili alme no due condizioni di
Prendendo come riferimento ed esempio il calcio professio nistico nazionale, si può osservare co me sia aumentata è un partenza: la richiesta di com - partire dal presup petenze diversifica posto che ogni perché te nei confronti gruppo è differente proprio della figura dall' altro e che se imposto dell'allenatore. Dal una certa modalità dal la capacità di tratta ha funzionato in al tre situazioni non è re con i media, sempre più interessati a quello detto che funzioni universal mente. Sarà quindi strategico che succede non solo sul cam capire subito con che tipo di po da gioco, alla capacità di gestione dei giocatori che, ri gruppo si ha a che fare e qua spetto al passato, sono più li elementi lo caratterizzano; "personaggi" ed hanno mag - in base all'analisi iniziale del le caratteristiche del gruppo, giore potenzialità "ricattato
L'allenatore capo istituzionale
vertice
ria" nei confronti dei club. Anche estendendo l'analisi a li vello del settore giovanile, per non soffermarci esclusivamen te nel dorato mondo profes sionistico, potremo osservare che le cose non sono differen ti: i giovani sembrano essere molto più esigenti, sono spes so distratti da mille stimoli, a volte si portano dietro situa zioni familiari difficili che com
plicano l'aspetto caratteriale, sociale e relazionale. Insomma, in questo quadro, condurre "bene" un gruppo è
decidere una strategia di ap proccio e di conduzione. Fon damentale quindi la capacità di un allenatore di sapersi pla smare alle caratteristiche che il gruppo presenta per renderle funzionali al lavoro senza sna turare la propria individualità. Detto questo, per un qualsiasi conduttore di gruppo, lo stru mento principale di lavoro è certamente la relazione: è at traverso il rapporto con i gio catori che un mister può tenta re di migliorare ed influire sul le dinamiche e sulle caratteri-
Panchine bollenti Roberto Donadoni guida un allenamento della Nazionale: l'eredità di Lippi è molto pesante, ma il giovane et se la sta cavando bene, pur tra mille difficoltà. Nell'altra pagina, il coach Jasmin Repesa si sgola con i cestisti della Lottomatica Roma
stiche della sua squadra, nel tentativo di innescare un pro cesso "fondamentale" di cre scita, anticamera di un possibi le successo. Allora cerchiamo di sintetizza re quali sono gli ingredienti ne cessari per costruire un buon rapporto allenatore-squadra:
La capacità di analisi: fonda mentale nel capire prima pos sibile chi si ha davanti, permet te di mettere in campo strate gie corrette di intervento. In questo senso è utile ritagliarsi
o trovare spazi e momenti di pura osservazione delle situa zioni, dalle macroscopiche alle più minuziose e impercettibili. La leadership del gruppo riconoscerla e individuare co me agisce, se è "potenziale" o "riconosciuta" dagli altri elementi. I I leader sono impor
tanti nella vita di un gruppo perché, nel
obiettivi cercando di essere sempre coerenti con ciò che si è detto; evitare di promettere se non si è sicuri di poter man tenere; adeguare il proprio metodo di conduzione alle ca
ratteristiche del gruppo. Sono molteplici gli stili di conduzio ne adottabili da un allenatore,
essi sono frutto di mediazione tra le caratteristiche persona li, che non devono
leader influenzano le scelte e gli equilibri del gruppo
bene o nel male, so no quelli che in fluenzano le scelte e i comportamenti: non considerarli potrebbe ri sultare disfunzionale al lavoro dell'allenatore. L'equilibrio e la coerenza
sono presupposti importanti perii riconoscimento e la legit timità del ruolo: dichiarare gli
essere snaturate pe na il rischiodi non es sere "sentito" au
tentico, e le esigenze che il tipo di gruppo richiede. Per inten derci tra una condu zione intransigente,
tranquilla, accomodante, deci sa, dura, puntigliosa, coinvol gente. Non esiste quella mi
gliore, ma esiste quella che più si addatta e che, talvolta, può anche essere un mix di tante. La disponibilità essere di
sponibile anche a mettere in discussione se stessi, perché non è detto che i problemi na scano sempre dal comporta mento degli altri e perché il
proprio cambia mento alimenta la crescita professio nale e umana delle
persone. La determinazio
gruppo o alla situazione). Capacità di coivolgimento
saper coinvolgere e utilizzare le altre figure dello staff per riu scire a capire/conoscere me glio il gruppo, attra verso visuali anche aumentato diverse dalla pro di pria. È talvolta fun
È il bisogno competenze professionali diversificate
ne non aver timore di arrivare a confliggere se la situazione lo richiede. Meglio agire che aspettare immobile che qual cosa cambi da sé, o che qual cun altro ci pensi. Può risultare strategico utilizzare il conflitto per modificare una situazione,
zionale avvalersi di questo strumento anche per comuni care con la squadra. Formazione: avere
voglia di conoscere e formarsi su temi che non riguardano espressamente l'aspetto tecnico/tattico, riconoscendo un giusto valore di incidenza di queste tematiche sulla qualità
rendendolo così funzionale. Rapportarsi con gli altri cer
del lavoro che verrà prodotto. Ma in conclusione, la qualità
care sempre, nel limite del pos sibile, un rapporto "vero" e "sincero" con i propri giocato
determinante che racchiude in
ri (passi qualche rara bugia se è a fin di bene e funzionale al
sé un po' tutti gli elementi qui sopra ricordati deve essere la capacità di "trasmettere" più che di "comandare".
TiKTifTTTrri ss
Merchandising e tutele giuridiche
IL VALORE DEL MARCHIO E LA SUA PROTEZIONE Che il marchio di un'azienda, anche sportiva, abbia un valore ormai è cosa risaputa. Come difendere quello che può rappresentare un vero e proprio patrimonio, non solo d'immagine, della squadra è cosa meno nota e, soprattutto, meno facile da realizzare
COLLEZIONE
PRIMAVERA
terminati prodotti. Possono co stituire oggetto di merchandi sing le parole, i nomi, i titoli, le immagini di personalità, i di segni e le combinazioni di tut ti questi elementi, i quali pro ducono l'effetto di creare do manda da parte dei consuma tori di quegli articoli ai quali
IÎkTÎIWI
verso la fine degli anni '70, quindi, era stato compreso l'enorme potenziale economico
e di comunicazione derivante dallo sfrutta mento del marchio identificativo e dai simboli delle società. È proprio in questo pe riodo che i club italiani iniziano a dotarsi di una mascotte: il bi scione per l'Inter, il diavolo per il Milan, la zebra per la Juven tus, e le altre a seguire. Anche se la primogenitura in questo campo va alla Roma, che, per prima, creò il famoso lupetto, registrandolo subito come mar
2007
MERCHANDISE SPRING
SUMMER
COLLECTIO Esclusivo! (Con la linea Stadium indossi i energia della tua squadra!]
AsRoma Fashion (Il punto di incontro tra moda e sport.]
I
ia Roma è stata la prima squadra a creare la propria mascotte
ESTATE
AS ROMA OFFICIAL
l merchandising è una delle vengono collegati. nuove fonti di guadagno Lo sfruttamento economico di delle organizzazioni sporti una notorietà sportiva non è un ve, in particolare delle squadrefenomeno nuovo, neanche in di calcio. Alle fonti più tipiche di Italia. Quasi 30 anni fa, la Lega ricavo (vendita di biglietti e ab Nazionale Professionisti invita bonamenti, conseguimento di va le società (circolare del premi nazionali e internaziona 31/7/1979) a provvedere alla li legati ai risultati sportivi, revisione del proprio marchio, sponsorizzazioni, cessione di emblema e logotipo, oltre al spazi pubblicitari eco), si sono deposito e alla registrazione de aggiunte negli anni altre voci gli stessi, per garantirsi (diritti televisivi, gestione dello un'eventuale esclusiva nei con stadio, di un canale televisivo fronti delle aziende che, nei di dedicato alla squadra, di pro versi settori merceologici, aves prie agenzie di viaggio ecc.); tra sero voluto approfittarne e per queste, appunto, anche il mer tutelarsi contro eventuali usi chandising. Con que impropri o fraudolenti sto termine, general da parte di terzi. Già mente si indicano le tecniche di acquisto dei diritti di sfrutta mento di una partico lare notorietà apparte nente a diversi ambiti (sport ma anche mo da, cinema, musica, ecc.), per avvalersene nel commercio di de
di Barbara Ricci
■ Dinastia Romana I [Dedicala ai grandi 'campioni del passato i e del presente.]
Mare [In spiaggia porta it tuo cuore gialle rosso.]
Corporate [interpreta ta tua passione con uno stile lineare e ricercato.]
chic in 12 classi merceologiche. Nonostante da allora siano pas sati molti anni, e moltissimo sia cambiato il modo di intendere e gestire una società sportiva, per quanto riguarda il mer chandising, però, i risultati non sono molto soddisfacenti: da recenti studi risulta infatti che il 50% del mercato italiano del merchandising sportivo è salda mente nelle mani dei falsari e
ogni anno vengono spesi circa 35 milioni di euro per prodotti contraffatti. Una cifra enorme, ma comprensibile se si pensa che l'acquisto del materiale su cui viene apposto il logo e il no me della società è uno dei mo
di con cui il tifoso manifesta la propria fede e l'attaccamento alla squadra.
Le cause di questa parziale sconfitta delle organizzazioni sportive in un campo così ferti le sono molteplici. In primo luo go la legislazione in materia in Italia non è sufficiente a garan tire le squadre. La natura giuridica da attribuire al marchio delle società sporti ve non è ancora del tutto chia ra. Parlare di marchio in senso tecnico sarebbe scorretto: que st'ultimo designa i prodotti rea lizzati e commercializzati da un'azienda; ma i club calcistici non producono quasi mai diret
tamente alcun bene materiale. La classificazione dei club spor
tivi è, da un punto di vista giu ridico, abbastanza chiara: una sentenza della Cassazione del 1971 li ha definiti "imprese di spettacolo sportivo". Resta, pe rò, il problema del collegamen to fra azienda e marchio, che deve essere sempre dato dal prodotto; nello sport, però, quest'ultimo non è quasi mai messo in commercio dal club. Normalmente lo sfruttamento del marchio avviene at traverso contratti di licensing stipulati tra
presenza materiale dei marchio apposto sul prodotto. Con que sto "trovata" giuridica, il club riuscirebbe ad estendere i dirit ti attribuiti dalla legge alla fun zione di advertising, ovvero di pubblicità, che gli viene ricono sciuta come propria. Purtroppo, però, il marchio di servizio non tutela tutte le attività aziendali, ma soltanto la specifica attività pubblicitaria dei ser
Un tentativo per tutelare il marchio è il riferimento al diritto d'autore
le società e aziende di produzione. An che provando a considerare il marchio delle società come un marchio di servizio, così come previsto dalla legge n. 1178/1959, non si arriva ad una giusta tutela. La categoria in oggetto non contraddistin gue un'attività di produzione o commercializzazione di un pro dotto, ma un semplice servizio, superando la necessità della
vizi offerti dalla so cietà, ovvero l'even to sportivo. Sul pun to è intervenuta an che la Cassazione (seni. n. 5334/1977), stabi lendo che la tutela apprestata deve rite
nersi limitata alla sola promo zione dei servizi, senza esten dersi ai prodotti raccomandati. Ma c'è un ulteriore limite che
impedisce di qualificare come marchio l'emblema dei club. L'art. 2573, cod. civ., stabilisce che la cessione del marchio può avvenire solo purché, conte stualmente, venga trasferita l'azienda o un suo ramo parti colare; obiettivo del legislatore, ovvia mente, quello di sal vaguardare la capaci
tà distintiva del brand dell'impresa. Ecco spiegato il motivo per cui, negli ultimi anni, diverse organizzazio ni sportive hanno creato società ad hoc o hanno ceduto al l'esterno i diritti di sfruttamento del
marchio. Il Torino, la Roma, l'Inter, la Ju ventus a partire dai primi di questa deca de, hanno scelto que
sta strada per riuscire a tutelare al meglio i loro diritti di sfrutta mento del marchio e
Online Non solo nel calcio, anche negli altri sport è molto diffusa la vendita ai tifosi di prodotti ufficiali: qui accanto lo shop online della Montepaschi Siena, tricolore 2007 di basket
massimizzarne i ricavi.
mento ben diverso da quello
Un altro tentativo di trovare una tutela più efficace e completa è stato quello di riferirsi alle nor me sul diritto d'autore, conside rando il logo sociale alla stregua di una qualsiasi opera di "arte pura applicata", ovvero preesi
nostrano. Nel sistema anglosas sone, i diritti d'immagine tecni camente non esistono. Il volu me degli affari del settore ha però indotto le istituzioni a rico noscere l'esistenza dei diritti d'immagine, se dall'utilizzo dei
medesimi ne derivano introiti economici, per mezzo del co siddetto istituto del passing off un grosso passo avanti, perchè che protegge la in questo modo buona reputazione l'emblema sarebbe Dagli inglesi commerciale di protetto in quanto quelle attività eco tale, indipendente nomiche che non mente dal criterio semplice possiedono le carat della classificazione teristiche necessarie merceologica dei
stente al prodotto materiale e su di esso applicata. Si tratta di
una lezione ma molto efficace
prodotti e la relativa registrazione, pro pria del marchio. In questo ca so si parla di tutela incondizio nata, in quanto non esposta ad alcuna decadenza per non uso. Infine, dottrina e giurispruden
za (Cass. Sent. n. 810/1978) ri conoscono ampiamente la pos sibilità di stipulare contratti di li
per ottenere la piena protezione del dirit
to di proprietà intellettuale (co me brevetti, marchi, copyright). I diritti in questione acquisisco
no, così, lo status di "quasi di ritti" di proprietà intellettuale, in virtù di una rilevanza econo
mica e giuridica. Sostanzialmente, quindi, le ga
cenza d'uso aventi ad oggetto
ranzie inglesi risultano più am
opere dell'ingegno. Quando si parla di merchandi sing sportivo il parametro di ri ferimento sono quasi sempre le squadre inglesi. In Inghilterra, il merchandising, ma più in gene
pie di quelle italiane in quanto non subordinano la tutela a dif ficili classificazioni giuridiche,
rale i diritti patrimoniali derivan
ti dallo sfruttamento di una no torietà, subiscono un tratta-
bensì all'intrinseco valore finan ziario della notorietà utilizzata.
Un escamotage semplice ma efficace, visto che l'attività di merchandising dei club inglesi prospera. K
írTiíO
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Cresce l'interesse per una disciplina di grande tradizione
STORIE DI RUGBY SPORT "BESTIALE"
di Massimiliano Castellani
Dalle origini all'attualità del 6 Nazioni: tutto ciò che c'è da sapere su una disciplina dura che affonda le sue radici neH'America precolombiana e nel rinascimento fiorentino, ma che ha avuto veri e più moderni natali grazie a uno studente irlandese a inizio 800 // V/ rugby è uno sport beH stiate giocato da genti-
mille anni prima della nascita di Cristo. Prime nozioni essen UBIuomini. Il calcio è uno ziali per saperne di più sull'af sport da gentiluomini giocato fascinante mondo della palla da bestie. Il football è uno ovale carpite dalla enciclopedi sport bestiale giocato da be ca opera di Luciano Ravagnani stie" . La dura e cruda filosofia e Pierluigi Padda, Rugby. Storia del rugby è tutta qui in que del rugby mondiale dalle origi sto celebre aforisma di Henry ni a oggi. Se dobbiamo partire Blaha. Uno sport dalle origini, allora si per "uomini duri" deve sapere che un La lealtà certo, ma prima di lontano antenato del tutto "leali". Per rugby è stato sicura ché la lealtà è alla di questa mente il Calcio fioren base di questa anti antica tino, ovvero quelle sfi ca disciplina che af de che si disputavano disciplina fonda le sue radici sull'Arno "ghiaccia nel "gioco della pal to", tra due squadre, composte da 27 giocatori, già la" che seguendo dei rituali re a partire dal 10 gennaio del ligiosi, gli indios di Messico e 1490. Ma siccome per rugby si Guatemala praticavano ben
Luciano Ravagnani
e Pierluigi Padda "Storia del rugby mondiale dalle origini ad oggi" Sep Editrice Pagg. 392, euro 35,00 www.sepeditrice.com
Marco Pastonesi e Enrico Pessina "Il 6 Nazioni"
Zelig Pagg. 324, euro 16,50 www.bcdeditore.com
è
SULLO SCAFFALE
alla base
Gennaro Ivan Gattuso "Se uno nasce quadrato non muore tondo" Rizzoli - Pagg. 168, euro 15,00 www.rizzoli.eu Per la tenacia, per la forza di volontà e soprat tutto per la simpatia innata del ragazzino nato e cresciuto nel profondo Sud italiano, Gennaro Ivan Gattu so era già un campione del mondo molto prima della vittoria in finale a Germania 2006. In questa biografia viene fuori l'anima bella e pulita del ragazzo di Calabria, il "Raino" che ha fatto innamorare i tifosi dei Rangers Glasgow, il Rino grin toso di Salerno e poi il Ringhio nazionale, bandiera del Milan di Ancelotti e uomo-spot tra i più graditi dal pubblico, non solo da quello degli stadi.
intende il gioco sì della palla, ma quella ovale, allora la prima storica sfida di pallaovale si di sputò sempre in Italia, a Pado va, nella primavera del 1555. Il gioco della pallaovale nell'ac cezione moderna, così come il calcio, ha radici anglosassoni. La storia e la leggenda ancora
si intrecciano e non sempre gli esperti sono d'accordo, ma la versione più accreditata è che a dare vita a questo sport fu William Webb Ellis, un giovane studente irlandese, nato esat tamente duecento anni fa, nel 1807, che poi sarebbe diventa to un pastore nella chiesa an
Francesco Facchini "Il calcio a test" Alpha Test - Pagg. 184, euro 11,50 www.alphatest.it Tutto quello che volevate sapere sul calcio e non riuscivate nemmeno chiedere lo troverete in questo simpatico manuale che vi aiuterà a scoprire i piccoli e grandi misteri del pallone mediante dei test. Francesco Facchini, marzullianamente si è fatto decine di do mande sfiziose e si è dato le risposte che scandagliano in ma niera molto divertente tutti gli anfratti più remoti e originali del la storia del pallone. Un esempio per tutte: chi è stato il gioca tore simbolo dell'Olimpique Marsiglia? Zidane, Weah, Ben Bel la o Tapie? La risposta la troverete a pagina 98. Intanto, medi tate gente.
glicana di Saint Clement. Ellis a 16 anni sovvertì le regole del football e afferrando la palla con le mani corse a segnare la prima meta di cui si ha memo-
Jonah Lomu e Warren Adler "Jonah Lomu.
La mia storia" Libreria dello Sport Pagg. 349, euro 18,50 www.libreriadellosport.it
A SETTEMBRE IL MONDIALE ITALIA CONTRO GLI ALL BLACKS Il prossimo 7 settembre comincia a Pa
straordinaria rivoluzione com piuta da Ellis. Tutto guesto ac cadeva nel 1823, quasi due se coli prima che la nostra Nazio nale riuscisse a compiere l'im presa di vincere una gara al l'edizione 2007 del 6 Nazioni. Le vittorie degli azzurri allenati dal francese Berbizier alla fine sono state due (storico succes so in Scozia e poi al Flaminio contro il Galles), un record. Ma per comprendere appieno il grande fascino di questo stra ordinario torneo occorre leg gersi un altro testo fondamen tale come II 6 Nazioni raccon tato dalle penne esperte di Marco Pastonesi ed Enrico Pessina. Pagine di storia dello sport che prendono i tratti del l'epica partendo da quella che viene definita la "Betlemme del rugby'' ovvero l'originaria sfida sul prato verde dell'Accademia di Edimburgo, Scozia-
ria. Quel gesto avvenne sul manto erboso della Public School della cittadina di Rug by. E lì nel piccolo centro del Warwichshire, ad appena 150 chilometri da Londra, oggi me ta degli appassionati di tutto il mondo, c'è ancora una lapide in marmo rosa che ricorda la
Inghilterra. Qualcosa di più che un sempli ce match tra i padri fondatori della disciplina, così come i ri svolti si fanno sociali e politica mente corretti, almeno in cam po, quando nel 1883 la rasse gna diventa un quadrangolare che comprende le ostiche na
zionali di Galles e Irlanda. La Francia, entra come quinta nel 1911 e infine solo sette anni
rigi il Mondiale 2007, con il match tra la Francia e l'Argentina. L'Italia è inse rita nel Gruppo C insieme con i mitici
All Blacks (la Nuova Zelanda) e la Sco zia, la Romania e il Portogallo. Sono 16 le squadre ammesse alla fase finale, le prime 2 di ciascuno girone accedono ai quarti di finale, a eliminazione diretta. Finalissima allo Stade de France di Saint-Denis, il 20 ottobre
fa, ecco comparire la giovine Italia che cresce sempre più ed è pronta a far riscrivere la sto ria di questa splendida kermes se europea che ammalia il mondo intero. Sì perché al di là
dell'Oceano un oc chio lo buttano an che dal Sudafrica, dall'Australia e dalla Nuova Zelanda di Jo-
cina di talenti del rugby in Nuova Zelanda. Un sogno il suo approdo nelle fila degli All Blacks culminato con i Mon diali in Sudafrica dove Jonah compie l'incontro più impor tante, quello con Nelson Mandela,
L'Italia è entrata fra le grandi d'Europa nel 2000
nah Lomu, icona de gli All Blacks, il Pelò del rugby neozelan dese che si racconta in "La mia storia" scritto a quattro mani con William
Adler. Un'infanzia difficile quella di Lomu, riscattata dal trasferi mento allo Wesley college, l'antica scuola della chiesa me todista che è stata grande fu
amante del rugby e primo tifoso della nazionale sudafrica na. Gli altrettanto mitici Springboks che dallo scorso an
no (3 dicembre del 2006) per la prima volta nella
loro storia hanno un capitano di colore, il ventenne Chilliboi Ralepelle. Potere del rug by, del resto Mandela lo ha sempre detto: «io sport ha il potere di cambiare il mon do». K
Lea Pericoli "C'era una volta il tennis. Dolce vita, vittorie e sconfitte di Nicola Pietrangeli" Rizzoli - Pagg. 235, euro 18 www.rizzoli.eu Ci sono delle biografie, come questa che Lea Pericoli rimanda alle stampe sulla vita del suo amico Nicola Pie trangeli, che si leggono come un magnifico romanzo sullo sport, sui lussi e gli incontri con i personaggi che hanno marchiato il se colo scorso. Un'esistenza brillante quella del "pigro" Pietrange li, pietra miliare del tennis italiano (specie oggi che vive tempi di magre) e magnifico esempio di gentiluomo che manda ai poste ri un insegnamento basilare che sa tanto di dandysmo inconsa pevole: "non conta essere ricchi, ma saper vivere da ricchi".
suo debutto da scrittore. Da amante indefesso del genere noir e lettore onnivoro della giallistica, specie francese, ha messo in piedi un plot gustosissimo in questo "Giallo su Giallo" in cui si trovano grandi pagine dedicate all'enogastronomia transalpi na, sperimentata direttamente a tavola nei tanti Tour de Fran ce vissuti da prima firma dello sport del quotidiano La Repub blica. Un bell'esordio non c'è che dire, ma adesso è lecito at tendersi un degno seguito.
^rTiMI
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Un volume ripercorre un secolo di scandali
IL MARCIO DEL CALCIO ARRIVA DA LONTANO Due grandi giornalisti non sportivi, Mario Celi ed Enzo Catania, hanno aperto l'armadio di oltre un secolo di cronache, scoprendo che quello della scorsa estate non è che l'ultimo degli scheletri che custodisce uanti uomini e quante storie sono finite nel
ratura, i romanzi del pallone e il fascino radiofonico del fango o se volete nella calcio di ieri ascoltato alla ra rete del dio pallone? Tanti, dio in Tutto il calcio minuto troppe. Dopo l'estate dello per minuto, i due autori han tsunami di Calciopoli, due no tirato fuori Tutto il marcio giornalisti di lungo corso, En minuto per minuto. Ovvero zo Catania e Mario Celi, si la cronaca, dettagliata e fu sono sentiti smarriti, come nesta, di uno sport naziona molti di noi, e hanno comin le e di un Paese che è spesso ciato a fare la conta dei di lì lì, sull'orlo del baratro, ma spersi e delle numerose pagi poi per magia riesce sempre ne nere del calcio nazionale. a rialzarsi in piedi a leccarsi in Così, messa da parte la lettefretta le ferite, a riporre in un armadio segreto i suoi sche letri, a insabbiare i misteri e a riproporsi persino con la fac cia vincente di chi alza al cie lo la Coppa del Mondo. È sempre stato così, ci fanno notare una volta di più i due attenti cronisti che nella lista dei sospetti non possono che includere un secolo e più di scandali, corruzioni, doping farmaceutici e amministrati vi, morti sospette in campo e sugli spalti. Dagli spicchi del pallone di cuoio così affiora un incredibile volto mostruo so che viene poi sistematicamente mascherato dalla bel la faccia sorridente degli eroi Enzo Catania e Mario Celi della domenica. E il dibattito "Tutto il marcio minuto serrato che, se fatto in pro per minuto"
Q
Piemme Pagg. 368, euro 17,90 www.edizpiemme.it
ÌkTÌÌWiS
fondità assumerebbe i con torni del Processo, alla fine mette in piedi solo le sceno grafie di quello del teatrino
Franco Carraro
Sepp Blatter
Raffaele Guariniello
Luciano Moggi
biscardiano. Fa male, però, tutto quello che viene taciu to e omesso dal più spettaco lare, ma anche il più omertoso dei mondi, quello del cal cio. E fa ancora più male chiudere questo libro-verità annotando una città, Cata nia, una data, 2 febbraio
2007 e un nome, ispettore Fi
lippo Raciti. L'ennesima vitti ma di quello che dovrebbe essere solo un gioco e che in vece troppe volte si è fatto tragedia, ricettacolo di tutto ciò che lo scrittore siciliano Vittorio Consolo definisce "degrado culturale''. K
BILANCIO AL 31.12.2006 Il Sole 24 ORE S.p.A. Società unipersonale Sede legale e Amministrazione: Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano Tel. 023022.1 - www.ilsole24ore.com Capitale Sociale Euro 26.000.000,00 i.v. - n. 00777910159 di Cod. Fise, Part. IVA e di iscrizione nel Registro delle Imprese di Milano - R.E.A. n. 694938
W l[J II Sole
pubblicato ai sensi dell'articolo 1, comma 33, del D.L 23 ottobre 1996 n. 545, convertito in Legge 23 dicembre 1996 n. 650
STATO PATRIMONIALE (valori tn migrata dt euro)
oescrizioni
DESCRIZIONI
01/01/2006
31/12/2006
31/12/2006
01/01/2006
23.400 20.561 312 28 932 55 545 22 780
23.400 20.561 27.432 58.145 6.400
151.531
135.938
18 845 40.519 -
18.830 34
23.036 40.853 527 21.028 34
78.228
85.478
381 976 395 815 275
4.577 5.990 167.015 3.079 29.897
218.842
210.558
297.070
296.036
448.601
431.974
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
ATTIVITÀ
Attività non correnti
A) Patrimonio netto
Immobili, impianti e macchinari
96 604
88.176
513
513
4.804
3.428
Avviamento Attività immateriali
Partecipazioni in soc.colL e joint vent
22.055
0
Attività fin disponibili per la vendita
4.432
1.143
Altre attività finanziarie non correnti
16.712
16.225
Altre attività non correnti
53.461
47.616
2.841
12.510
201.422
169.611
Attività per imposte anticipate
Totale
Patrimonio netto Capitale sociale Riserve di rivalutazione Riserve di copertura Riserve - Altre Utili portati a nuovo Utile dell'esercizio
Totale
B) Passività non correnti Passività finanziarie non correnti Fondi relativi al personale Passività per imposte differite Fondi rischi e oneri Altre passività non correnti
Attività correnti 9.256
11.079
137.929
125.011
3.331
14.277
Rimanenze Crediti commerciali Altri crediti
Altre attività finanziarie correnti
7.783
8.277
Altre attività correnti
6.026
6.609
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
82.854
Totale
247.179
4 6 170 2 34
Scoperti e fin. bancari-scad. entro anno Altre passività finanziarie correnti Debiti commerciali Altre passività correnti Altri debiti
97.110
262.363
—
431.974
448.601
TOTALE ATTIVITÀ
Totale
C) Passività correnti
Totale Totale passività (B+C)
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
|||||| - f Sili
H
CONTO ECONOMICO_________
:
(valori m nvghàta di euro)_________________________
DESCRIZIONI
Ricavi quotidiani, libri e periodici Ricavi pubblicitari Altri ricavi
Totale ricavi Altri proventi operativi Costi del personale Variazione delle rimanenze Acquisti di materie le, mat. di consumo Costi per servizi Costi per godimento di beni di terzi Oneri diversi di gestione Accantonamenti Svalutazione crediti
Totale Margine Operativo Lordo (EBITDA)
Ammortamenti attività materiali
215.519 185.313 96.035
196.990 182.305 92.377
496.867
471.672
8.874 (126.996) (1.823) (33.959) (249.166) (29.742) (9.331) (4.919) (3.278)
14.457 (125.960) 378 (33.229) (234.926) (25.986) (7.974) (9.314) (3.159)
(450.340)
(425.713)
46.527
45.959
PROSPETTO DI DETTAGLIO DELLE VOCI DI BILANCIO Pubblicato ai sensi dell’articolo 1, comma 33, del D.L. 23 ottobre 1996 n. 545, convertito in Leqqe 23 dicembre 1996 n. 650
01 02 03 04 05 06 07 08 09 10
Vendita di copie Pubblicità Diretta Tramite concessionaria Ricavi da editoria online Abbonamenti Pubblicità Ricavi da vendita e di informazioni Ricavi da altra attività editoriale Totale voci 01+02+05+08+09
(2.237)
(2.989)
(11.637)
(8.745)
Ammortamenti attività immateriali
1) ATTIVITÀ IN FUNZIONAMENTO A) Ricavi delle vendite
2005
2006
(XS'Cfi/SJCMiJ
2005
2006
(800)
Perd.val/rip attività immateriali e materiali 12.580
(27)
45.233
33.398
Minus jPlusval da cess.att.non correnti'
Risultato operativo Proventi (Oneri) finanziari
2.777
2.040
226
(10.312)
Altri proventi e oneri da attlv. e passiv
Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito
Risultato delle attività in funzionamento
48.236
25.126
(25.456)
(18.726)
22.780
6.400
22.780
6.400
2) Attività cessate
Utile dell'esercizio
ELENCO DELLE TESTATE IN ESCLUSIVA PUBBLICITARIA PER L'ANNO 2006
201 137 199,87
S.I.P.I. S.r.l.
L'Imprenditore
151.883.139,77
S.I.P.I. S.r.l.
Quale Impresa
147 010 265,28
24 ORE Editoria Specializzata S.r.l.
Giardinaggio
4 872 874,49
Periodici San Paolo S.r.l.
Famiglia Cristiana
0,00
Periodici San Paolo S.r.l.
Famiglia Casa
Periodici San Paolo S.r.l.
Stadium
St. Pauls International S.r.l.
Club 3
Publiteam S.r.l.
Xtreme Stufi
Smìleditoriale S.r.l.
Sports
Rizzoli Publishing Italia S.r.l.
I Viaggi del Sole
40 404 374,00
393.424.713,64
TURISMO
Dal 6 al 9 settembre ospiterà il 10° GP di atletica
A ELUSONE L'ARTE SI FONDE CON LA NATURA
ISTRUZIONI PER L'USO
Circondata dalle Prealpi Orobiche, questa località è al centro di un comprensorio di straordinaria bellezza, ma quello che più colpisce sono i suoi contenuti artistici, incastonati in uno scenario da scoprire irca ottomila abitanti. 1300 A.C., rappresenta un Un'altitudine di 648 avamposto di reperti artistici metri sopra il livello del unici che sono la viva testimo mare e, tutt'intorno, le Prealnianza del suo passato. pi Orobiche e la pineta della Testimoniane artistiche che Selva. È questa la conforma sono state conservate fino ai zione socio/geografica di giorni nostri e sono tuttora vi elusone, comune in provin sibili nel loro splendore, inca cia di Bergamo considerato stonate come gemme in uno parte della Val Seriana, seb scenario in cui si possono an bene da un punto di vista cora cogliere atmosfere dei orografico l'altopiano di elu tempi che furono. sone, di origine glaciale, ap Proprio per questo l'anima ar partenga al bacino deltistica di elusone, i suoi re l'Oglio. perti, soprattutto dipinti e af Logico pensare che con que freschi, rappresentato il pun ste credenziali la zona sia es to di partenza imprescindibile senzialmente un contesto per ogni visitatore. Un'occa naturalistico di pnm'ordine. sione per comprendere a fon Ed è proprio così anche se, do r'humus" storico che si è scavando nella storia di elu sedimentato in questa valle e sone, si scopre che questa che ha dato vita all'odierna antica comunità, risalente al comunità.
C
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di Massimo Carboni
Cartoline Nell'altra pagina, una panoramica aerea di elusone. A fianco, la Basilica
di Santa Maria Assunta. Sotto, ¡'Oratorio dei Disciplini e la navata centrale della Basilica. In basso, la Danza
Macabra
Itinerario artistico/culturale
L
e strade della città sono di sposte prevalentemente di
costa rispetto al declivio su cui sorge. Nella strada più alta è posta la monumentale basilica di Santa Maria Assunta, di for me settecentesche, il cui alto campanile è visibile da tutta la vallata. Di fronte alla facciata della basilica sorge l'Oratorio dei Disciplini, che presenta in facciata un affresco del XV se colo con in alto il Trionfo della morte e nel registro inferiore processione che si snoda da la famosa "Danza Macabra" la più famosa e celebrata pit vanti allo spettatore dove scheletri e persone sono inter tura murale di elusone.
sono state oggetto di studio nel convegno internazionale
vallati in quella che secondo alcuni sembra addirittura una
sulle Danze Macabre in Euro pa, tenuto a elusone nell'ago
danza. Il tema della Danza dei vivi e dei morti, che affonda le sue origini nel substrato culturale
sto 1987. La basilica di Santa Maria Assunta sorge in posizione dominan te sull'abitato, e il lato
Sulla fascia divisoria si legge "0 ti che serve a Dio del bon core Non avire pagura a que sto ballo venire. Ma alegre mente vene e non temire. Poi chi nase elli convene morire". Vi è raffigurata una specie di
popolare medievale, ha avuto
numerose raffigurazioni che
sud verso la città è do tato di un portico con archi e colonne che si affaccia su una sceno grafica scalinata, de corata da balaustre e
Proprio ('Orologio planetario Fanzago introduce ad un'altra dimensione che caratterizza la
città di elusone: quella del tempo. Da questo punto di vi sta, da non perdere è la visita al palazzo Marinoni
La più celebrata pittura murale di elusone è la Danza Macabra
Barca che ospita la sede del Museo Arte e Tempo il quale, per l'importante colle zione di meccanismi di orologi da torre, databili dal XIV al XX sec., rappresenta un
punto di riferimento di livello europeo nel
da quattro grandi sta tue degli evangelisti. Nella strada al livello immedia tamente sottostante sorgono
suo genere; da non trascurare anche l'esposizione di notevo li opere di pittori e scultori di
gli edifici civili più importanti, fra cui il palazzo comunale,
origine clusonese, poi divenu ti celebri, come Carpinom, Ci-
con la facciata ricoperta da af freschi tardo gotici e con la
frondi,
torre dell'orologio.
Nazzari,
Querena,
Trussardi Volpi. La strada più bassa è invece a
mTiIWÌ
93
TURISMO
Lucio dove, da una quota di circa 1.000 metri, si può gode re di una vista impareggiabile dell'intera alta valle Seriana e del massiccio dolomitico della Presolana, visuale che viene nizèt". ulteriormente amplificata sa lendo fino al Pizzo Formico a quota 1.650 m. Eppure, dovendo consigliare un'escursione di sicuro impat to visivo non si possono igno lusone significa anche na rare le cascate del Serio, in tura alpina incontamina ta: infatti, attraverso sentierilocalità Valbondione, a soli 29 chilometri da elusone. attrezzati, è possibile immer Le prime descrizioni di que gersi tra boschi, pinete e pa ste cascate risalgono alle cro scoli, praticando escursioni nache dei viaggiatori del XVI smo, equitazione o mountain
soncelli alla bergamasca e fo lade tra i primi; polenta con codeghi e porcini con spezza tini tra i secondi. Infine, tra i dolci, spicca la "iurta del Do-
Itinerario naturalistico
ISTRUZIONI PER L'USO
C
bike. I percorsi sono moltepli ci: da elusone si può salire a S.
destinazione prevalentemen te commerciale, mentre quel la inferiore, a fianco del luogo in cui sorgevano le mura, è co stituita da edifici con la tipica struttura a ballatoio a destinazione origi nariamente agrico
cini caratterizzati da sapori
amabili e ricercati. I piatti tipici che si possono de gustare presso trattorie e ri storanti sono la polenta con la gallina ripiena, con coniglio e funghi, con lepre e capriolo speciali in salmi, così come la. Fra gli edifici più piatti a base di erbe interessanti abbia gli spontanee. mo la chiesa e la Molto ricercata è la Corte di Sant'Anna. "bosèca", trippa Altra chiesa impor che si cucina soprat tante è la chiesa del tutto a giugno, in occasione Paradiso, che sorge nei pressi della festa per ¡'Apparizione di Piazza Uccelli. della Madonna di Ardesie. Nel XIX e XX secolo il paese ha Oltre ai pregiati salumi, il po visto anche la costruzione di sto d'onore tra i piatti tipici un certo numero di edifici ispi dell'alta Valle spetta agli rati alle forme dell'architettu "scarpinòcc" di Parre, che ra liberty. hanno avuto il marchio doc della Camera di Commercio di Bergamo. Simili a grossi casoncelli, hanno un ripieno a base di formaggio grana, pa ne grattuggiato, uova, latte, a Val Seriana è un ricco cro burro, aglio, prezzemolo, spe giolo di sapori ed esperien
Sapori
per amanti della buona tavola
itinerario enogastronomico
L
ze uniche per il palato. Nelle baite alpine e nei cascinali del fondovalle i contadini produ cono "formagelle", stracchi ni, formaggio di monte, latti
94
zie vane. Si degustano condi ti con burro versato. A elusone, nello specifico, dominano i piatti della tradi zione bergamasca, quindi: ca-
sec., come nel caso di Gio vanni Maironi da Ponte, il
CENNI STORICI La città è di origine antica, risale ai primi insediamenti degli Orobi che vi si installarono nel 1300 A.C..II nome della città deriva dalla parola latina Clausus, che indica un luogo chiuso circonda to da montagne. Nel 774 il nu cleo della Rocca venne conse gnato da Carlo Magno ai mona ci di S. Martino di Tours. In età moderna'appartenne ai territori della Repubblica di Venezia che rappresentò il periodo di maggior sviluppo sia artistico, sia cultura le e commerciale, raggiungendo un elevato grado di ricchezza. Con la Repubblica di Venezia condivise le sorti fino al trattato
di Campoformio, quando venne aggregata alla Lombardia, e in seguito al Regno d'Italia, mante nendo intatto il suo ruolo di Ca pitale dell'alta Val Seriana. Il 12 novembre 1801 venne proclama ta "Città", titolo riconosciutole per la ricchezza di edifici che ri cordano il suo fastoso passato. Questo titolo venne riconfermato il 15 maggio del 1957 dalla Re pubblica Italiana. La città fino al XIX secolo era cin ta da mura, e vi sono testimo nianze documentali che in epoca più lontana fosse anche dotata di una rocca di cui non rimane alcu na traccia.
quale le rappresentò come "il luogo dove rifarsi dalle tante amarezze della vita". Le cascate del Serio sono le più alte d'Italia con 31 5 m. di
altezza e le seconde d'Euro pa. Sono formate da un tri plice salto (105, 74 e 75 m) La diga dalla quale viene libe rata la massa d'acqua fu completata nel 1931; prima di questo intervento dell'uo mo, l'acqua scendeva natu
ralmente dal lato sud del so vrastante piano del Barbelli no. Gli itinerari per rag giungerle sono due. Il primo da Valbondione conduce fino alla frazione di Gru-
frazione di Valbondione, a 1.168 m., da non perdere se vi trovate nei paraggi). Una volta superato que sto caratteristico
Le cascate del Serio sono le più alte d'Italia
metti; da qui si la scia la strada carra bile fino alla mulattiera che porta in circa 30 minuti a Maslana (un'antica e graziosa
centro si attraversa il ponte medioevale della Piccinella sot to il quale scorre il Serio. Seguendo in direzione nord il sentiero a si nistra si arriva in quindici mi nuti nella zona dei grandi
macigni dove si può assistere allo spettacolare salto del
l'acqua. Il secondo punto di accesso prevede l'imbocco del sentie ro n° 305 che da Valbondio ne porta al Rifugio Curò. In ogni caso, si tratta di es cursioni molto facili, che pre vedono un tempo di percor renza a piedi di 45 minuti per il primo itinerario e di 90 per i
il secondo.
COSA VEDERE
22 luglio
DOVE DORMIRE
DOVE MANGIARE
Museo Faunistico
26 agosto
Albergo Antica Locanda €
Rifugio S. Lucio €
Si trova a Viiminore di Scalve a 27 chi
23 settembre
Si trova all'interno del centro stori
Specialità locali: Casonsei (tipici ra
co fra strade caratteristiche, palazzi
violi fatti in casa), pizzoccheri, foiade
lometri da elusone. Nel museo sono
dalle 11.00 alle 11.30
d'epoca
raccolti e presentati tutti gli animali che vivono sulle Alpi e Prealpi Orobi
INFORMAZIONI Ufficio Turistico Alta Val Seriana e Valle di Scalve
e numerosi negozi e bou
e risotto con porcini sono tra i primi
tique.
piatti abituali.
Tra i secondi, mantenendo costante
animali: nel primo, seguendo il percor
24028 Ponte Nossa (Bg)
so di visita, è presente la fauna tipica
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ammirare gli anatridi europei.
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bra si trova nel cuore di elusone.
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che nelle quattro stagioni.
Il museo occupa tre locali che riprodu cono ('habitat naturale in cui vivono gli
fauna alpina migratoria e nel terzo, a
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l'accompagnamento con polenta e
funghi trifolati, si possono gustare il celebre coniglio con bacche di gine
pro, capriolo alla cacciatora, capretto
piatti legati alla tradizione.
conclusione della visita, si possono
gustare i piatti della cucina tipica
Raggiungibile da elusone per correndo una strada sterrata di 5 chilometri aperta alle auto. Dispone di ampio parcheggio esterno. Tel. 0346 21580
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JirTiÌWI
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Feste e ricorrenze quando lo sport celebra se stesso
i attende una serie di celebrazioni sportive molto C'è da fare subito una precisazione. Sovente si dice, di impegnative, e ne segnaliamo alcune, che sono una ricorrenza, che essa viene festeggiata, anche se si anche probabilmente le più importanti. Ma prima, tratta di una ricorrenza luttuosa. L'anno scorso il Torino qualche riga su queste ricorrenze, quando gli anni trafesteggiò, a fine 2006, i suoi cent'anni, e va bene, fu scorsi da un certo evento, soprattutto una nascita o proprio una festa. Ma nel non lontano 1999 certuni una morte (ma ci sono anche riferimenti sofisticati, per avevano - a voce e per iscritto - parlato di festeggia esempio il conseguimento di un primato, appunto sto menti a proposito del mezzo secolo dalla tragedia gra rico), fanno cifra tonda: dieci, cinquanta, cento... Talo nata di Superga. Sarebbe bene precisare: si festeggia ra anche venticinque come cifra va bene, a patto che casomai la ricorrenza di una vittoria, o anche di una na si abbia l'accortezza di dire: un quarto di secolo fa. scita, si commemora, casomai si celebra (celebrare va Nei 2008 compie cent'anni l'Inter, squadra di calcio bene per tutto, allegria e tristezza) la ricorrenza di una benemerita ed anche beneamata o maleodiata, co cosa dolente. Si può anche dire che si commemora una munque l'unica squadra che per sue performances vittoria, ma subito è come se la si impolverasse un po' specialmente europee ha avuto diritto alla denomina di passato e di retorica. zione di Grande Inter (quella di Facchetti) sulla scia Sarebbe insomma opportuno, in vista specialmente
VISTO DA ORMEZZANO
C
della denominazione di Grande Torino, data alla squa dra finita nello schianto aereo del 1949. Nel 2009 compie cent'anni il Giro d'Italia, che però non potrà festeggiare le cento edizioni, visto che le due Grandi Guerre hanno significato dieci salti di organizzazione. Nel 2010 faranno cinquantanni dalla morte di Fausto Coppi e dieci dalla morte di Gino Bartali. La morte di Coppi però verrà ricordata con manifestazioni varie già anche nel 2009, perché è avvenuta il 2 gennaio del 1960 e se si aspetta la data ufficiale nell'anno pre ciso vigilia e giorno ics si riducono a quarantotto ore.
delle quattro ricorrenze grandi che ci attendono, essere precisi almeno nell'uso dei verbi opportuni. Ma que sto è tutto sommato un problema normale. Un pro blema speciale è quello della vera valenza di questa date. Sono eccitanti o ammoscianti? Sono una luccicanza o una patina? Contano qualcosa per i giovani? E non rischiano di contare troppo per i vecchi? E anco ra: sono vincolo morale a ricordare e a essere degni della memoria evocata, o sono artificiosità magari per nascondere un presente non all'altezza del passato? E infine: ma se lo sport è continuo divenire, che senso
50 ANNIVERSARIO SCOMPARSA SQUADRA CALCIO "GRANDE TORINO"
CASIGLIANO BONGIORNI i BALLARIN I J MAZZOLA » MARTELLI K SCHUBERT ■ RIGAMONTI " BALLARIN II BAC1GALUPO
OSSOLA kGREZAR \ GRAVA I FADINI d LOIK / MENTI /OPERTO MAROSO GABETTO
SUPERGA
ITALIA
900
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Glorie italiane Danilo Di Luca, vincitore dell'ultimo Giro d’Italia: nel 2009 la corsa rosa festeggerà il Centenario. Coppi e Bartali campioni immortali dello sport italiano. Nell'altra pagina, i giocatori dell'lnter
mentre festeggiano lo scudetto 2007 e il francobollo commemorativo per il 50° anniversario della tragedia di Superga del 4 maggio 1949 ha ancorarlo in qualche modo al passato, per illustre
che questo passato sia? Sembrano domande accademiche, ma per noi sono so stanziali, specialmente in tempi di cosiddetto decadi mento dei valori. E di dispersione dei ricordi. Discorso che vale anche per un po' tutte le ricorrenze della vita, ma che nello sport assume una valenza particolare per via della produzione continua di prestazioni sempre più spinte, dello show che "must go on", dell'abbatti mento costante di primati tecnici e statistici. Di Hamil ton, salutato come il primo pilota di nero della Formula
1, si è scoperto invece che potrebbe essere il primo esordiente campione del mondo. Si va verso la sofisti cazione dell'alpinismo, che ha visto la scalata di tutte le vette del pianeta e presto inventerà la performance della prima cioccolata calda preparata in vetta al mon te più alto che c'è, con lancio del marchio CioccEverest. La ridda di prestazioni sempre diverse e sempre uniche, esclusive, mai-viste-prima dello sport ottunde in effetti il senso ed anche il valore di celebrazioni, commemora zioni, festeggiamenti. Bisogna dire che il Comitato In ternazionale Olimpico, il famoso e talora famigerato Ciò, ha dato una mano scegliendo come sede dei Gio chi olimpici del centenario di Atene 1896 la città di Atlanta, cioè Coca Cola e Cnn, la scelta all'insegna del progresso mercantile e casomai giornalistico contro
mi, suggerendo ipotesi e considerazioni. Per esempio quando si celebrano i cent'anni si tratta di addirittura cent'anni o di soltanto cent'anni? E i cinquanta? I dieci anni invece dovrebbero essere soltanto dieci anni, ma sicuramente apprendendo della scadenza c'è chi dice:
toh, sono già dieci anni. Il relativismo è dovunque, in somma. Ed impazza quando si celebrano le ricorrenze
di primati storici per lo sport. Sarebbe anche cosa buona e giusta precisare, nel senso di definire la portata di un primato, o l'importanza di una nascita rispetto ai tempi. Per esempio se dico che dal 1940 in tre anni Warmerdam ha portato il primato mondiale di alto con l'asta da 4,60 e 4,77 usando una canna di bambù, aiuto a capire l'importanza della fac cenda, e colloco l'exploit nella luce più opportuna ed interessante. Questo vale per sport misurabili in secon di o in centimetri, ma anche per sport diciamo di fanta sia: una prima alpinistica di tanti anni fa è facile da ap prezzare se si pensa a come lo scalatore era aiutato an zi no da indumenti, attrezzature, alimentazione, infor
mazioni. E adesso auguri e congratulazioni all'lnter, che arriva per prima sul palcoscenico massimo delle celebrazioni. Anche se i tifosi nerazzurri preferiranno festeggiare, nel 2008, il secondo anno dalla storica ancorché fugace
relegazione della Juventus in serie B.
quella all'insegna della riconoscenza e della memoria che avrebbe assolutamente dovuto privilegiare la cittàculla dello sport olimpico (prescelta poi per il 2004, con otto anni di ritardo, e prescelta contro Roma, il che ci
fece male). Andiamo avanti ancora un po' cercando e affidando te
^TÌRITÌll
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Scrivete a redazione@stadiumcsi.it per esprimere le vostre opinioni sui temi dibattuti nella rivista. In questo numero, pubblichiamo le riflessioni scatenate dall’intervista a Franco Falcinelli, presidente della Federazione Pugilistica Italiana: La boxe può essere educativa? Il dibattito è aperto: sul prossimo numero gli altri commenti giunti in redazione.
Uno sport violento che non farei mai praticare a mio figlio A me il pugilato non pia ce. Lo ritengo uno sport violento e pericoloso e sinceramente non ci vedo granché di educativo in due persone che fanno a cazzotti. È vero, lo sport è regolamentato da regole che la strada non ha, ma
la sostanza è simile: lo scopo della noble art (ma quale noble?) è quello di schiantare l'avversario, mandarlo a terra, fargli male, vincerlo. Non ho fi gli e forse è tardi (ho 45 anni) per averne, ma mio figlio non lo manderei mai in una palestra. Vittorio, Brescia
tìKlllllllli
APRIRSI ALLA BOXE È UN'IDEA MODERNA
Penso che l'idea di Edio Costan tini sia attuale, moderna, per ché aprirsi al pugilato significa non avere preconcetti. Ritengo la boxe uno sport come un al tro, in grado cioè di insegnare il senso di sacrificio e di compor tamento leale. Certo, ci si può fare male, ma penso che le sta tistiche (avreste dovuto pubbli carle) sugli incidenti veramente gravi possano dimostrare come
percentualmente si sia a livello di altri sport "pericolosi", se non addirittura a un livello infe riore. Condivido poi ciò che ha detto don Claudio, che ho an che conosciuto personalmente
e stimo molto: in palestra si possono educare i caratteri più difficili e rissosi, incanalando le energie in un solco positivo, re golamentato. Vittorio, Roma LA BOXE MI FA PAURA PERÒ CAPISCO CHE POSSA SERVIRE A REDIMERE Ho letto con grande interesse quello che don Claudio Paganini ha scritto sull'ultimo nu mero di Stadium e sono rima sto impressionato dalla sua lu cidità. A me la boxe fa paura, non è mai piaciuta, però alcu ne sue parole mi hanno fatto riflettere. Dice "il pugilato di palestra si è rivelato prezioso strumento per il recupero di giovani irrequieti": ecco questa mi pare una lezione da ricorda re bene. Pugilato come educa zione più che come sport da combattimento: una lezione da condividere. Marcella, Prato
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SE IL PUGILATO È VIOLENTO PERCHÈ NON LO SI DICE ANCHE PER IL RUGBY Sono figlio di un ex pugile dilet tante e quindi per me la boxe è sempre stata famigliare. Ho a mia volte due ragazzi, adole scenti. Fortunamente, non mi hanno chiesto né penso me lo chiederanno mai, di andare in palestra. E nemmeno io li spin gerò anda andarci. Però, sono un po' sorpreso di fronte a chi si scandalizza per la violenza del pugilato, mi sembra che ci sia molto pressapochismo in certe analisi. Forse che l'hockey su ghiaccio non è uno sport violen to. 0 il rugby e il football ameri cano? E invece, tutti a lodare la sportività del rugby e dei rugbi sti. Perché i pugili sono forse dei serial killer? Homolto apprezza to, per restare a Stadium, il pen siero di don Paganini, che ha il coraggio di dire una cosa spesso contraria al comune pensiero.
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