Stadium n. 6/2006

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itanium

Il magazine di chi ama lo sport pulito Fondato nel 1906 -Nuova serie Anno 1 - N. 6 • Giugno 2006 - 2,00 euro RI. SPA ■ S.A.P. ■ D.L. 353/2003 -1.27/02/04 N. 46 - a.1 c.1 DCB/CN

•Maratona della Pace •Assemblea dei presidenti •GP di Orienteering •Jetix Kids Cup 2006

SPECIALE GERMANIA 200 I MAGNIFICI 23

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PAROLA DI PRESIDENTE

Edio Costantini Presidente CSI

Il degrado era annunciato

p I_ M

i vorrà tempo per capire quali responsabilità sportive e penali potranno esse­ re definite in conseguenza delle indagini sul cal­ cio aperte dalle Procure di mezza Italia, ma quanto è emerso finora è già sufficiente per un giudizio di valore. Troppi i personaggi e le socie­ tà tirati in ballo, troppo estesi gli ipotizzati intrecci dell'intrallazzo per non pensare che a collassare eticamente sia stato l'intero sistema del calcio professionistico. Di chi è la responsabilità? Davvero non sarebbe giusto lasciare sul banco degli imputati il solo calcio, e non tanto perché altri rami dello sport professionistico e dilettantistico negli ultimi anni hanno mostrato il peggio di sé. Il problema è altrove: se la...chiazza d'ombra si è potuta estendere così tanto, sembra chiaro, e duole riconoscerlo, che lo sport italiano non è più in grado di vigilare su se stesso, o almeno non è in grado di controllare la sua parte più ricca e potente. Forse le sue regole sono diventate così vecchie da non bastare più, forse le regole che c'erano potevano bastare e non sono state fatte osservare. Il dovere di vigilanza non è stato esercitato dalle istituzioni: ricordiamo, per aver­ vi partecipato parlando inutilmente proprio del­ l'etica sparita, una recente indagine conoscitiva parlamentare che si è occupata puntualmente solo dell'aria fritta. Una barca abbandonata a se stessa, prima o poi finisce contro gli scogli.

Già si sente sventolare l'alibi del "chi poteva immaginarlo?". Prima ancora che negli atti delle Questure, il degrado del sistema era stato annunciato e denunciato da più di un libro inchiesta ben documentato, senza che nulla fosse fatto per evitare la brutta china intrapre­ sa. Ora non resta che raccogliere i cocci e cerca­ re di riparare alle malefatte. Non siamo tra quanti pensano che lo sport professionistico può anche andare alla malora, basta che lo sport di base abbia la sua autonomia. Concordiamo invece sull'idea che lo sport di vertice abbia un ruolo sociale importante, per­ ché contribuisce ad appassionare i giovani alla pratica sportiva, perché è fabbrica di un grande spettacolo nazionalpopolare, perché è industria che dà occupazione, perché aiuta a costruire integrazione e coesione sociale. Limitarsi a condannare qualche società e qual­ che maneggione sarebbe sprecare un'occasio­ ne formidabile. Senza regole nuove a impedir­ lo, domani riaffiorerebbero gli stessi mali per altre mani. Ed anche questa prospettiva raffor­ za ciò che il CSI sostiene ormai da tempo: che sia giunta l'ora, e anzi sia urgente, di varare una legge-quadro che dia connotati di modernità, di efficienza, di trasparenza e di responsabilizza­ zione a ogni particella del mondo sportivo.

Edio Costantini

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EDITORIALE

Gianni Visnadi Direttore di Stadium

Lippi, cavaliere senza paura (ma con qualche macchia)

N

on sarà facile per Marcello Lippi,

ciato veterani importanti. La buona sorte

e l'esperienza di In­

cavaliere senza paura ma non

sembra anche avergli dato una mano, to­

zaghi e Del Piero.

più senza macchia, portare i suoi azzurri al

gliendogli l'amatissimo Vieri per infortunio

Qualche dubbio le­

titolo mondiale. In Germania, la partita sa­

(non è un paradosso: avrebbe rischiato il

cito può ispirarlo la

rà contro gli avversari (Brasile, ma non so­

posto Inzaghi) e regalandogli invece lotti,

nostra difesa (scom­

lo), i fantasmi (Corea 2002 e Portogallo

autore di un prodigioso recupero. Peccato

2004 sono ricordi tanto freschi quanto

per Marchionni: per quel che ha fatto col

messe a parte, Buf­ fon non è certo reduce dalla miglior stagio­

brutti), ma soprattutto contro gli schizzi

Parma, anche lui meritava il Mondiale.

ne, Cannavaro è spesso a rischio espulsio­

dello scandalo che ha sconquassato il cal­

Chissà quanto gli è costato, in un clima di

ne, Nesta sembra stanco, Materazzi è la

cio italiano e che certo non ci attirerà sim­

giustizialismo dilagante, essere rappresen­

prima riserva e questo dice molto), ma il

patia internazionale.

tato dalla Gea e avere firmato il nuovo con­

problema più grande sembrano il girone

La storiacela delle intercettazioni ha mac­

che ci è toccato in sorte e il calendario.

chiato almeno un po' anche la figura del

tratto con la Juventus. Tecnicamente, l'attacco è il settore nel qua­

et: un figlio (Davide) che lavora per uno dei

le l'Italia sembra più forte e temibile: Luca

ca sono forti e diventano ancora più peri­

tentacoli della piovra (la Gea) è fagotto in­

Toni ha vinto la Scarpa d'Oro di miglior can­

colosi se affrontati nell'ordine: perché gli

gombrante in uno scenario di telefonate

noniere d'Europa, come in passato non

africani sono tradizionalmente temibili al

già da sole imbarazzanti. Ciò non toglie

avevano fatto Van Basten, Ronaldo e tan­

debutto, perché la terza partita contro i ce­

che in due anni, 20 partite, Marcello Lippi

te altre stelle della Serie A. Può ripetersi in

chi può valere da spareggio per il primo po­

abbia fatto bene il suo lavoro: qualificato

Germania. Accanto a lui, il et può sceglie­

sto. E chi arriva secondo, si sa, affronta il

per tempo e senza affanni la squadra, rico­

re tra la freschezza di Gilardino (un po' ap­

Brasile negli ottavi...

struito il gruppo, lanciato volti nuovi, rilan­

pannato nel finale di campionato in verità)

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Perché Ghana, Stati Uniti e Repubblica Ce­

ka Marani, Nicolò Monaldi, Gian Paolo Ormezzano, Federico Pistone, Fabio Pizzul, Marcello Sala, Riccardo Signori, Luca Tommasini, UgoTrani, Guido Vaciago, Danilo Vico, Piero Volpi, Studio Woquini

Gianni Visnadi

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1972

ShTlllO

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■SMS-

& I

12 i hìcfeuII 44 Pippi: 8 Indagine Coni-lstat: I numeri dello sport: crescono i praticanti, calano i giovani

di Andrea De Pascalis e Fabio Pizzul

Trulli: Il bimbo che faceva pit-stop sul triciclo

diventa

sindacalista

Attualità: Il ritratto dell'associazione

di Luigi Garlando

di Federico Pistone

di Andrea De Pascalis

36 Claretti:

1 6 Totti: Ha vinto la mia volontà ora voglio vincere il Mondiale

61

Il campione

«Il martello per sport, il fischietto per passione»

di Riccardo Signori

Terra Santa:

62

64 Progetti:

La corsa più difficile

Lotta all'emarginazione dei giovani

dribbla la diffidenza

di Tito Dalla Torre

di Danilo Vico e Felice Alberghetti

71

di Ugo Trani

22 Germania 2006:

40 Maddaloni:

57

GP Tennis Tavolo:

La Lombardia

Brasile favorito, Italia da amare

Una famiglia sul tatami

trionfa a Ischia

yb Moggi è caduto attenti ai possibili eredi

di Omar Bonino

di Sandro Bocchio

di Felice Alberghetti

di Gian Paolo Ormezzano


DIBATTITO

Luci e ombre nell'indagine Istat per il Coni

I numeri dello sport: in aumento I praticanti, in calo i più giovani Presentato un ritratto aggiornato al 2005 della pratica motoria e sportiva in Italia dal quale emergono dati contrastanti: la domanda ha ripreso a crescere tra adulti e anziani ma non tra i ragazzi

20,9%

di Andrea De Pascalis Interviste di Fabio Pizzul

40,6%

L

Italia è diventata davvero un

paese di sportivi praticanti?

Nel caso, che dimensione e quali conno­

tazioni ha il fenomeno? Vista in prospet­

tiva, qual è la condizione complessiva della pratica motoria e sportiva dalle no­

Pratica sportiva continuativa: circa 11 milioni e 800mila (20,9%) in aumento rispetto al 1997 (3% in più) e rispetto al 2003 (0,1% in più)

Attività sportive discontinue o qualche attività fisica: circa 21 milioni e 700mila (38,5%)

stre parti? A queste domande il Coni ha

cercato di rispondere presentando un rapporto su "I numeri dello sport italia­

no" che coniuga i dati in possesso del Fo­ ro Italico con quelli forniti da Istat e Nomisma. Ne è derivato un ritratto in chia­

roscuro.

Crescere ancora la domanda sportiva:

■ Sedentarietà, nessuna attività fisica nel tempo libero o nessun risposta: circa 23 milioni (40,6%) in aumento rispetto al 1997 (4,8% in più) ma in diminuzione rispetto al 2003 (1% in meno)

nel 2005 i praticanti continuativi erano circa 12 milioni, il 20,9% della popola­ zione, contro il 17,9% del 1997. Pur-

8

SkÌÌIO

Fonte: Indagini Multiscopo annuali Istat. Percentuali sulla popolazione di 3 anni e più (56,4 milioni nel 2005).


troppo è aumentata anche la quota di

persone sedentarie, passate dal 35,8% al

3.400.000, diventati circa 3.210.000 nel

denza, stante il problema delle doppie af­

2001 e circa 3.670.000 nel 2005. Stia­

filiazioni e della suddivisione delle Poli­

41,6%, mentre è diminuita quella dei sal­

mo parlando dunque di un aumento di

sportive in sezioni con affiliazioni separa­

tuari, degli sportivi "mordi e fuggi", che

te. Il Coni valuta che tenendo conto di

oggi rappresentano il 38,5%

circa 270.000 unità (l'8%) in otto anni. Con un ritmo ben diverso mar­

della popolazione rispetto al

cia lo sport degli Enti di promo­

2005 si possa stimare intorno alle 80.000

46,3% del 1997. Guardando ai numeri da un altro punto di

vista, i cittadini che restano sotto la soglia di attività fisico­ sportiva considerata indispen­ sabile

dalla

Organizzazione

Mondiale della Sanità sono 34

milioni. E se questa valutazione è esatta, il sistema sportivo ita­

Evitare che la mancanza di attività motoria si trasformi in emergenza sanitaria

zione, che nel solo biennio

ciò, il totale delle Società sportive nel unità. Ma solo quando il Registro delle so­

del

cietà sportive sarà pronto si potrà capirne

16,5%, arrivando lo scorso an­ circa

di più. Curioso è un altro elemento: FSN e DA

6.480.000 iscritti. Sarebbe interessante, percepir­

tre a circa 100.000 ufficiali di gara. Gli En­

ne di più, valutare se l'aumento

ti di promozione, pur avendo più tessera­

registrato in seno alle FSN e al­

ti del sistema federale, hanno meno della

le DA tocca le discipline più tra­

metà quanto a dirigenti e tecnici, essen­

2003-2005 no

ad

è

cresciuto

assommare

hanno 850.000 tra dirigenti e tecnici, ol­

liano tutto può fare meno che cantar vittoria trincerandosi, come al soli­

dizionali o si verifica per lo spo­

do questi "appena" 356.000. Segno,

stamento della domanda verso discipline

questo, che negli Enti il mestiere di diri­

to, dietro le medaglie e i record di pochi

nuove. Negli ultimi anni, infatti, alcuni in­

gente e tecnico è molto più impegnativo

atleti selezionati: c'è invece da rimboccar­

dicatori avevano fatto parlare di stasi o ca­

che in seno alle federazioni.

si le maniche per evitare che la mancanza

lo per i modelli sportivi tradizionali e cre­

Veniamo infine al dato più rilevante in

o l'insufficienza di attività motoria si tra­

scita per gli sport meno faticosi

sformi in una autentica emergenza sani­

e impegnativi, segno di una do­

taria, anche in rapporto al trend di invec­

manda sportiva che chiedeva

chiamento della popolazione.

meno ripetitività, meno sacrifi­

I numeri del Coni hanno detto anche che

cio, minore assiduità e più di­

lo sport di modello federale ha ripreso a

vertimento. Insomma: un mo­

crescere, dopo la flessione registrata nel

dello più vicino allo sport per

2001. Ma se andiamo a frugare tra le ci­

tutti e meno incline allo sport di

fre, scopriamo che il sistema olimpico

prestazione.

prospettiva futura, sul quale si

Serve un modello più vicino allo sport per tutti

sono soffermati molto il presi­ dente del Coni, Gianni Pe-

trucci, e il segretario generale

del Censis, Giuseppe de Rita: tra i giovani sportivi della fa­

scia 6-17 anni la pratica con­ tinuativa non cresce, e addi­

rittura si presenta in calo nel

può esaltarsi fino a un certo

Qualche riflessione la meritano anche i

comparto 11-14 anni, dove spesso an­

punto. I tesserati delle Federazioni (FSN) e delle Disci­

numeri sulle Società sportive. Nel 2005

che la pratica saltuaria lascia il posto al­

(dati provvisori) quelle delle FSN e delle

la sedentarietà.

Asso­

DA erano 68.622. Il totale dichiarato da­

Il presidente del Coni ha annunciato di vo­

ciate (DA) nel

gli Enti di promozione sportiva era di

ler contrastare il fenomeno con un rilan­

erano

83.155 nuclei, escludendo quelli del Cu-

pressappoco

si. Sono numeri da accogliere con pru­

cio dei Giochi della Gioventù, in attesa che la Scuola faccia la sua parte. K

italiano

pline 1997

De Rita, segretario del Censis:

Quanto alla sedentarietà, essa è ormai una malattia so­

«Ai giovani serve lo sport sociale»

ciale, anche se nessuna istituzione sembra preoccuparse­ ne. I giovani ne sono colpiti sempre più. Sulla situazione incide infine la territorialità, nel senso che nelle zone del

Paese dove c'è un ritardo sociale ed economico anche lo Non è stato un intervento di routine quello del segretario

sport langue. Anche i figli dell'immigrazione, più nume­

generale del Censis, Giuseppe De Rita, alla presentazione

rosi al Nord rispetto al Centro e al Sud, influenzano que­

de "I numeri dello sport italiano". Se i nostri ragazzi di

sto dato. Per questi motivi, nell'interpretazione di De Rita

11-14 anni restano "freddi" di fronte alla proposta di

il rilancio di una manifestazione promozionale come i

sport - ha detto - dipende soprattutto da tre fattori: con­

Giochi della Gioventù alla fine rischia di incidere poco.

sumismo, sedentarietà, territorialità. A 14 anni la vita dei

Occorrerebbe, ha detto testualmente, «qualcosa di più

ragazzi cambia: si pensa allo scooter, al cellulare, alla piz­

corposo», il lancio di una proposta sportiva leggera, poli­

za con gli amici, insomma a diventare...consumatori. Si

valente, ludica e a buon mercato. Uno sport così concepi­

diventa consumatori anche di sport, andando a comprar­

to sarebbe socialmente utilissimo per contrastare il con­

lo nelle palestre ricche di attrezzi sofisticati e alla moda. Il

sumismo giovanile e la sedentarietà, diventando fattore

rapporto con il corpo viene vissuto in termini di fitness.

di educazione, nonché di emancipazione, uguaglianza e

Senza contare che verso i 14 anni scatta il passaggio dal­

inclusione sociale per i giovani immigrati. Tutte cose di

lo sport praticato a quello visto da spettatore e tifoso.

cui c'è un enorme bisogno.

ÌkTiUO 9


DIBATTITO

MAURO FERRARESI, DOCENTE DI SOCIOLOGIA DEI CONSUMI ALLO IULM

Sport come occasione ludica e di relazione «È importante ridare all'attività sportiva una dimensione di divertimento più che di competizione e salute. I telefonini e i videogiochi sono terribili concorrenti» rofessore, in quanto sociologo lei ha molta dimestichezza con i numeri, che idea si è fatto di quelli proposti dall'ISTAT sullo sport?

P

«Mi sembrano dati molto interessanti e corretti, tra l'altro in linea con alcune ri­ flessioni che mi era capitato di fare in al­ tri ambiti. C'è una polarizzazione chia­ ra: da un lato chi fa sport continua a far­ lo e c'è dunque una crescita negli spor­ tivi dedicati, dall'altro c'è un aumento dei sedentari. L'area di mezzo, quella di chi fa sport in maniera saltuaria, che è l'area di maggiore interesse per chi a vari livelli si cura dello sport di base, è in fase di restringimento perché lo sport ormai ha una concorrenza molto parti­ colare. Può sembrare strano, ma credo che il primo concorrente dello sport, nell'area dei praticanti saltuari, sia l'elettronica di consumo. Queste perso­ ne vivono lo sport come uso del tempo libero e non tanto come una volontà di migliorarsi, di crescere nelle proprie prestazioni, di avere un fisico in ordine. Ma per divertirsi e per impegnare il

tempo libero, negli ultimi dieci anni, l'elettronica di consumo è diventata molto attraente. Faccio riferimento ai giochi, come la Playstation, ma anche a tutto ciò che ha a che fare con il cellu­ lare e con quell'area che i sociologi d'oltre Oceano chiamano "arttecnology"».

si giocano alla Playstation. Non devo faticare a costruire un corpo che sia in grado di fare accelerazioni o finte alla Ronaldinho, ma posso creare una mia rappresentazione virtuale ed essere immediatamente il Ronaldinho del mio torneo virtuale».

Questo vale in particolare per i più giovani.

Come si può invertire questa ten­ denza?

«Certo. La percentuale di ludicità delle art tecnologies è talmente alta che è in grado di attirare persone che altrimen­ ti occuperebbero il tempo libero facen­ do sport. Le ragioni sociologiche di questi comportamenti sono tante e non facili da individuare, probabilmen­ te tutto rientra in un discorso di "pre­ sente in contemporanea". Il che signi­ fica volere a tutti i costi che nel presen­ te si abbia, qui, subito e ora, una piena soddisfazione dei propri desideri. Fac­ cio un esempio che mi è caro, data la mia fede calcistica: non devo aspettare vittorie future dell'lnter, che tanto non arrivano, ma me le posso gustare e go­ dere direttamente nei campionati che

«Trovo molto corretta l'osservazione di De Rita che propone di lavorare sul­ l'aspetto ludico dello sport; lavorare meno sullo sport come elemento di sa­ lute, ma lavorare più sullo sport come occasione ludica e di relazione. Mi ren­ do conto che questo significa ripensa­ re lo sport di base, intendendolo come luogo di ritrovo con i coetanei piutto­ sto che luogo di confronto o scontro con loro».

1997

1999

2001

2003

Nord

21,1

21,4

21,9

24,5

23,8 |

Centro

19,3

19,3

20,7

21,3

22,6 |

Sud/lsole

13,2

13,5

14,9

15,9

16,3 |

Italia

17,9

18,1

19,2

20,8

20,9 |

Differenze geografiche nell'attività sportiva continuativa (percentuale sulla popolazione di 3 anni e più)

10

^¡TìfflliiI

2005

Professore, pare di capire che lo sport debba sfidare avversari te­ mibili e oggi quasi imbattibili. «Non sono così pessimista, credo che sia una battaglia dura e lunga, perché richiede di lavorare su due piani. Un primo cambiamento di mentalità ri­ guarda il reclutamento dei giovani e bisogna lavorare per questo sul­ l'aspetto ludico. Un secondo interven­ to è quello sulle strutture: lo sport de­ ve essere più comodo, più vicino fisi­ camente alle persone. Gli spostamen­ ti nel traffico, che spesso portano via ore di tempo per andare al luogo do­ ve fisicamente svolgere l'attività spor­ tiva, devono ridursi. Lo sport deve es­ sere più a portata di mano di quanto non lo sia oggi». K


BRUNO CARÙ, CARDIOLOGO E RICERCATORE DEL CNR

L'attività sportiva è simile a una medicina «L'OMS e molte pubblicazioni hanno riconosciuto allo sport un'efficacia che può essere paragonata a quella dei farmaci, soprattutto a livello cardio-vascolare» li apparentemente aridi dati dell'ISTAT suscitano riflessioni anche in chi si occupa da una vita di medici­ na, come il professor Bruno Carù, car­ diologo e ricercatore del CNR. «Rifles­ sioni poco favorevoli, purtroppo. Or­ mai l'attività fisica è riconosciuta come un farmaco, lo ha ribadito anche una recente dichiarazione dell'organizza­ zione Mondiale della Sanità. Un far­ maco che costa poco e non ha bisogno di ticket, ha però bisogno di prescrizio­ ne, come tutti i farmaci. E spesso noi medici la trascuriamo. L'attività fisica è un farmaco molto importante, perché si è dimostrata efficace nel correggere molti dei fattori di rischio per le malat­ tie cardio-vascolari. C'è una quantità enorme di pubblicazioni che testimo­ nia l'efficacia dell'attività fisica nel cor­ reggere gli stili di vita scorretti, dal fu­ mo alla cattiva alimentazione, dalla se­ dentarietà all'eccesso di colesterolo. I dati cui lei fa riferimento dunque mi

G

sorprendono, speravo che l'attività fi­ sica fosse un po' più diffusa. Quel mi­ nimo incremento registrato negli ulti­ mi anni a livello di praticanti assidui mi fa ben sperare, anche se i dati sull'ab­ bandono dello sport dopo i 14 anni mi lasciano molto inquieto».

tura ai giovani. Ribadisco: è solo una questione di cultura, con essa si ottie­ ne tantissimo. Se una persona è davve­ ro convinta del beneficio che può trar­ re da una certa attività, nella maggior parte dei casi risponde in modo favo­ revole».

Come spiega quest'ultimo dato?

Non sembra eccessivamente otti­ mista...

«È triste e non me lo spiego. Quella è un'età in cui ci dovrebbe essere una grande propensione all'attività fisica, eppure secondo la ricerca sono più at­ tive le persone appartenenti alla sesta o alla settima decade».

Da dove comincerebbe per inverti­ re la tendenza che abbiamo evi­ denziato? «Come in tante cose, è una questione di cultura: bisogna insegnare al giova­ ne che cosa vuol dire fare attività fisi­ ca. Penso che gli insegnanti e la scuola e tutti coloro che possono collaborare con queste istituzioni siano ancora in grado di lanciare questi segnali di cul­

1997

1999

2001

2003

2005

Sportivi continuativi

9.917

10.079

10.691

11.628

11.796

Parzialmente attivi

25.707

25.999

22.262

21.001

21.729

Sedentari

19.873

19.555

22.855

23.263

22.915

Totale della popolazione di 3 anni e più

55.497

55.633

55.808

55.892

56.440

Fonte. Indagini Multiscopo annuali Istat (percentuali su popolazione di 3 anni e più). Elaborazione DSPSA.

Partecipanti ad attività sportive e fisiche in Italia: evoluzione dal 1997 al 2005 (valori assoluti in migliaia)

«Oggi, purtroppo, lo sport non è più, come lo definiva l'Oxford Dictionary, un'attività di divertimento nel tempo libero, ma è diventato un vero busi­ ness. Sembra quasi che chi non arriva all'eccellenza non conti nulla e che sia meglio che lasci perdere. Questo con­ cetto ci porta a dire che nello sport l'importante è solo vincere, visto che chi arriva secondo (lo diceva Enzo Fer­ rari già nel 1961) è il primo degli ulti­ mi. Quello che a me dispiace, allora, è che sembra che non conti nulla fare sport se non si vince e questo mi pare piuttosto triste e non aiuta a promuo­ vere la pratica sportiva di base».

Ha qualcosa da rimproverare alla sua categoria? «C'è mancanza di cultura anche tra i medici che sono sempre prontissimi a prescrivere farmaci. Piuttosto che consigliare una pastiglia per abbassa­ re il colesterolo, sarebbe più oppor­ tuno dire che è importante mangiare in maniera corretta e fare attività fi­ sica. Molto spesso il colesterolo in ec­ cesso si abbassa senza prendere me­ dicine. Purtroppo anche in questo ca­ so bisogna parlare di carenza di cul­ tura nei medici».


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ei giovani e delio sp< tante, le iniziative ( i del territorio. Spon; a allo sport ed al s iti sempre più esaltar

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loco diWIUacSr


GIANNI RIVERA, EX CAMPIONE E POLITICO

Il rilancio dello sport deve iniziare dalla scuola «L'abbandono della pratica da parte dei più giovani ha radici lontane. Più investimenti in ambito scolastico e sostegno ai volontari» ianni Rivera, indimenticabile cam­ pione del nostro calcio e bandiera del Milan della stella, oggi è consulen­ te del Comune di Roma per le politi­ che dello sport, nonché deputato eu­ ropeo. Anche a lui sottoponiamo i ri­ sultati della ricerca.

G

La scarsa propensione all'attività fisica evidentemente non la sor­ prende più di tanto. «Non è un dato che mi stupisce e il pro­

blema è relativo al fatto che la scuola non dà abbastanza spazio alla pratica e alla cultura dello sport. Nel nostro paese, tolte lodevoli eccezioni che si devono a professori particolarmente sensibili, la scuola non promuove lo sport e questo provoca una scarsa sen­ sibilità alla pratica sportiva. Se non co­ mincia la scuola, poi è difficile recupe­ rare. Anche la recente riforma scolasti­ ca non mi sembra che vada nella dire­ zione di aumentare e promuovere l'atten­ zione allo sport».

Un dato molto evi­ dente è l'abbando­ no della pratica sportiva da parte degli adolescenti.

1997

2003

2005

Fonte: Indagini Multiscopo annuali Istat.

Andamento della pratica sportiva continuativa di bambini e giovani (percentuali per fasce d'età)

«Purtroppo l'abban­ dono dei giovanissimi è un dato costante e non solo da oggi. Quando un ragazzino scopre di non avere la stoffa del campione inizia a rendere meno costante la sua pratica sportiva, riduce gli al­ lenamenti e, dopo qualche tempo, smet­ te. Oggi i giovani han­ no moltissimi stimoli e alternative che porta­ no a mettere in secondo piano lo sport».

Che cosa può fare la politica per lo sport?

«Le amministrazioni locali possono fa­ re sicuramente qualcosa, a partire da un significativo investimento sulle strutture che possono garantire la pra­ tica dello sport di base. In molte real­ tà del nostro paese la carenza di im­ pianti adatti alla pratica dello sport di base è un dato molto preoccupante. Ci deve essere anche una maggiore at­ tenzione alle realtà che promuovono lo sport per i giovani puntando sul vo­ lontariato. Un tempo, quando giocavo io, anche le federazioni sportive erano piene di volontari, oggi i tempi sono cambiati, ma la dimensione del volon­ tariato va sostenuta e promossa, altri­ menti rischiamo di perdere un grande patrimonio per il nostro sport».

Gianni Rivera è ottimista sul futu­ ro dello sport e, in particolare, del­ lo sport di base? «Mi ripeto, ma voglio davvero sottolineare questo concetto: se la scuola non investe sullo sport è difficile po­ ter essere ottimisti e prevedere un fu­ turo roseo per lo sport. Si dice spesso che al nostro paese manca una cultu­ ra della pratica sportiva ed è fonda­ mentalmente vero che noi italiani siamo tifosi più che sportivi, ma se non iniziamo a promuovere nei gio­ vani questa cultura, non andremo molto lontano. Le federazioni fanno quello che possono, visto che negli ultimi anni possono contare su finan­ ziamenti molto ridotti. Se non rico­ minciamo dalla base, quindi dalla scuola, non vedo grandi prospettive per il futuro». ®

JnTitWìI 13


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OfìA VOGLIO GLICOLE 71 Gl JD1A Il 19 febbraio in pochi credevano che Francesco Totti potesse farcela a recuperare in tempo, «lo invece ho sempre saputo che ce l'avrei fatta: chiedete a Lippi». Germania 2006 come occasione per tante rivincite: Moreno, l'invidia, le cattiverie di Ugo Trani


T fll

otti, dica la verità: è sorpreso di poter partecipare a questo

Mondiale? Lo sa che dopo l'infortunio di metà febbraio, con la gamba sinistra spezzata, non ci credeva proprio nes­ suno?

ne ha vinto la mia forza di volontà: chiede­

mi diverto ancora esattamente come

te a Lippi se ho mai temuto di non farcela.

quando ho cominciato, sennò avrei già

Gli ho subito garantito la mia presenza in

smesso. Per il futuro sono ottimista: il no­

Germania. Anche perché ho ancora da­

stro sport è nato come gioco, forse la so­

vanti la faccia di Moreno in Corea...».

luzione sta nel ricordarselo più spesso».

Totti lei è invidioso?

«lo sempre. E ci sono arrivato proprio per

Tutta questa voglia anche perchè sarà il suo ultimo mondiale?

la mia voglia di esserci, la mia rabbia e il

«Penso di sì, anche se potrei, considerati i

appartiene».

mio impegno. Ho perso tanti chili in quel

miei 30 anni, giocare ancora un Europeo e

Nota invidia nei suoi confronti?

periodo per recuperare alla svelta. Alla fi-

un altro campionato del mondo. Nel 2010

«Spesso, ma non mi arrabbio e cerco di

avrò 34 anni. Ma al novantanove per cen­

non farci caso. È successo e accadrà anco­

to questo è l'ultimo».

ra. Ma non mi stupisco, ormai conosco be­ ne il mondo».

Bambino, Francesco con la mamma

Pensa che quando lei ha cominciato il calcio fosse più bello di oggi?

in udienza da Papa Giovanni Paolo II.

«Il nostro sport ricalca i valori attuali della

Momenti da ricordare

«No, l'invidia è un sentimento che non mi

Se non avesse fatto il calciatore, che cosa le sarebbe piaciuto fare?

Già campione, Totti con Diego

vita. Le intercettazioni hanno dimostrato

«Il benzinaio».

Mara dona. Nell'altra pagina, Luciano

che il sistema era sbagliato, credo che sia

Sgalletti, tecnico della Roma, e il

tutto da cambiare. E mi pare che si sia sul­

giorno delle nozze con llary

la strada giusta per farlo. Personalmente

Quando legge qualcosa che non le pia­ ce, le piacerebbe avere tra le mani chi l'ha scritta?

Le tappe del recupero

Una rincorsa lunga 3 mesi Tre calcioni in 6 minuti. Roma-Empoli, 19 febbraio. L'ulti­ mo è fatale: Totti si rompe. Richard Vanigli si presenta in lacrime a fine partita. Il terzo calcio, quello del crack, pie­ ga la caviglia del capitano giallorosso come fosse la pagi­ na di un quaderno. «Mi sono rotto tutto», dice subito Fran­ cesco, mentre l'ambulanza risale la collina di Monte Mario alla volta della clinica. Con lui c'è mamma Fiorella, che gli

tiene la mano. Più tardi lo raggiungono la moglie llary e il piccolo Cristian, tre mesi e mezzo il giorno dell'incidente. Frattura del perone e grave lesione dei legamenti della ca­ viglia. In serata, immediato, l'intervento chirurgico. Il pro­ fessor Mariani gli applica otto viti più due di stabilizzazio­ ne e una placca di metallo per rinsaldare il perone, più un'undicesima vite alla caviglia. Francesco, però, non si arrende. Assiste a bordo campo, a 8 giorni dall'operazione, alla vittoria nel derby, che è quel­ la dello storico primato delle undici vittorie consecutive e


«Il matrimonio con llary ha cambiato la mia vita, la nascita di Cristian l'ha completata: sono un uomo felice» ■ : ! I

ri. E mi sento più maturo e più felice».

DALLA FORTITUDO ALLA ROMA PASSANDO PER LA LODIGIANI Non solo la "Maggica". La prima squadra di Francesco fu la Fortitudo, piccola società del quartie­ re San Giovanni, dove viveva la famiglia lotti. In seguito passò alla Smit Trastevere dove i suoi allenatori Pegolucci e Paolati ne scelsero il ruolo: centrocampista. Nel 1986 si trasferì alla Lodigiani. Nel 1989, a 13 anni, Francesco mise per la prima volta piede a Trigoria per indossare una maglia che non si è - '"i

E da padre?

ancora tolto.

«A me non darà mai fastidio una critica di carattere tecnico. Non sopporto invece

quando i giudizi si spostano troppo sul pia­ no personale, sulla vita privata, sulla fami­

glia e sulla mia estrazione sociale».

Qual è la cosa più cattiva detta o scrit­ ta su di lei? «Tante, troppe. Ricordo quasi tutto, ma la­ sciamo perdere, darei troppa soddisfazio­ ne a chi mi ha offeso, tra l'altro nella mag­

gior parte dei casi senza conoscermi».

Com'è cambiata la sua vita dopo il ma­ trimonio con llary Siasi? «Sono cambiati soprattutto i ritmi e gli ora­

«Uno se ne rende conto solo quando ha in braccio il piccolino. È la cosa più bella del

mondo, frase scontata, ma vera. Lo capisci

festeggia sulla "Tottimobile", nonostante le stampelle, sbandierando un vessillo giallorosso sotto la Curva Sud. Il rientro agonistico avviene nella finale di ritorno a San Siro contro l'Inter, in Coppa Italia, 81 giorni dopo l'in­ cidente, perché un febbrone fuori stagione gli ha ne­ gato il ritorno nella penultima di campionato e con questo l'abbraccio ai tifosi dell'olimpico. I Il 1° marzo gli erano stati tolti i 33 punti, il 18 le viti J alla caviglia. A metà aprile, i primi scatti in campo, le "ripetute". E subito anche la prima partitella, il 18 1 aprile, con due reti, anche un cucchiaino, e qualche assist. Un'amichevole, al Flaminio, il 27 aprile, contro la Cisco, fatta proprio per lui. E mezz'ora, da libero, il suo ruolo da bambino, nel Memoria! Sordi il 5 maggio, sempre al Flaminio, circondato da attori e amici. Prima di San Siro, in attesa del Mondiale che per lui potrebbe essere l'ultimo. E anche per que­ sto non lo ha mai tolto dall'agenda. Nemmeno il pomeriggio del crack.


solo quando diventi papà, non prima».

Da ragazzino anche lei era un calciato­ re da oratorio?

Ha qualche articolo di giornale con qualcosa di particolarmente interes­ sante che la riguarda?

«Spesso. Al Don Orione. E ho frequentato

«Diversi. Uno lo hanno anche attaccato i

quelli di via Gallia e di via Latina, nel mio

miei compagni nello spogliatoio a Trigoria.

quartiere: erano anche le due mie parroc­

Un'intervista a Pelè che mi definisce miglior

chie di riferimento».

giocatore al mondo. Che soddisfazione!».

A casa le capita di cucinare?

Ha qualche rimpianto sportivo?

«A Cristian preparo da mangiare, almeno

«La finale dell'Europeo del 2000, persa in

adesso che non ha troppe pretese».

quel modo, al Golden gol».

Magari gli cambia anche il pannolino? «Se non è abbastanza chiaro, dico che fac­

Spalletti eliminerebbe i ritiri. Lei è d'ac­ cordo?

cio tutto quello che un padre deve fare con

«Certo, perché non servono a niente e ri-

il proprio bimbo. E lo faccio con piacere: lo

cullo, lo cambio, ci gioco. Mi diverto a pas­

sare molto tempo con lui».

Si proccupa anche di organizzare l'al­ bum fotografico del vostro erede? «Sicuro. La mia vita è normale anche in

questo».

Conferma di volere cinque figli? «Certo. Un obiettivo che non ho mai na­ scosto...»

C'è chi ha già annunciato l'arrivo del secondo. «Stupidaggini, al momento».

E di Francesco Totti colleziona le foto­ grafie dei gol e delle vittorie? «Ho una raccolta di foto e videocassette le­

gate alla mia carriera, sin dagli inizi. Ogni tanto con gli amici ci guardiamo qualcosa e ridiamo. In più, da quattro anni, ho una

rassegna stampa quotidiana personalizza­ ta. Devo tenermi informato su me stesso.

LE MOTO DELLA TOTTI TOP SPORT PARTECIPANO AL MONDIALE 125 Non solo calcio. Nella vita sportiva di Totti c'è spazio anche per il mo­ tociclismo. La sua scuderia, Totti Top Sport, corre nella classe 125 con i piloti Stefano Bianco e Angel Rodríguez (nella foto). "Derby" spe­ ciale con il collega milanista Clarence Seedorf, avversario nel mo­ tomondiale 2006 con la scuderia Valsir Seedorf.

E mi piace».

T? §

2

Nome: Francesco Cognome: Totti

Nato a: Roma il: 27 settembre 1976

Altezza: 180 cm rt

Peso: 80 Kg

Esordio in A: il 28 marzo 1993 (Brescia-Roma 0-2)

Esordio in nazionale: il 10 ottobre 1998 (Italia-Svizzera 2-0)

Successi: 1 scudetto (2001), 1 Supercoppa Italiana (2001)

Scadenza contratto: 30 giugno 2010 Stipendio: 10,4 min di euro a stagione

Titolo di studio: diploma di Ragioneria

Sito internet: www.francescototti.com

20

SkÜMJ


Questo sarà il mio Itimo Mondiale, ono deciso riasciare un segno [ella storia ella Nazionale»

LE NuoVE

i

wToTTl

1

„Accolte MCOHA h *6

manere un po' di più in famiglia può solo

fare bene. Non credo che un professioni­

sta, la sera prima di una partita, importan­

"Moje faccio er cucchiaio".

te o no, esca per andare a ballare o a fare

Nel cd. Torti canta al microfono con il popolo della sua curva. In vendita dai primi di maggio, il

lo scemo».

ricavato del disco servirà a migliorare l'area gio­

Che cosa legge, che cosa guarda in te­ levisione e che cosa le piace mangiare? «Non leggo molto, giusto quotidiani e rivi­ ste, in tv guardo lo sport. Il Barcellona, il basket, il tennista Federer. Il mio piatto pre­

ferito restano le lasagne».

Quali sono i luoghi che vorebbe vede­ re e visitare con tranquillità?

chi dei bambini residenti con le mamme detenu­ te nel carcere di Rebibbia. Il libro, in 20 capitoli,

Libri, cd, spot. Per beneficenza

Campione di solidarietà

racconta invece il Torti giocatore, con gli inter­

venti di chi lo ha avuto come compagno e allie­ vo. Come le due precedenti pubblicazioni, l'inte­

ro ricavato andrà in beneficenza a sostegno del­ le iniziative del Comune di Roma. Nessuno può dimenticare che l'avvocato Gio­

«Tanti... Comunque mi rilasso più al mare

che in montagna».»

C'è sempre la fila, e non sono solo tifosi, fuori

vanni Agnelli, prima del Mondiale 2002, lo pre­

Meglio Mosca o Parigi?

dal cancello del Centro sportivo Fulvio Bernardi­

ferì a Del Piero come testimonial per il lancio

«Parigi».

ni, su via di Trigona che taglia la Laurentina sino

nazionale e internazionale della Fiat Stilo. Metà

New York o Barcellona?

alla Pontina. Una foto con Torti, un autografo

di quel compenso, circa 250 mila euro,Torti lo

«Barcellona».

del capitano della Roma a volte sono anche una

destinò all'ospedale Bambin Gesù della capitale.

L'ultimo film che ha visto?

scusa. Il campione, si sa da un pezzo, ha un cuo­

Il capitano giallorosso è campione di solidarietà

«A me piacciono i film comici e quelli

re grande così. C'è chi gli chiede 100 euro per­

a 360 gradi. Nel progetto di assistenza agli an­

d'azione. Il più bello, tra quelli più recenti,

chè deve pagare l'affitto o una bolletta. C'è ad­

ziani del Comune di Roma e dell'Ambulanza ci­

è "Il mio miglior nemico", con Verdone e

dirittura un ex calciatore, un dilettante, che gli

nefila, nelle donazioni per l'acquisto di attrezza­

chiede una somma più consistente, cinquemila

ture per l'ospedale pedia­

euro: gli servono per un trapianto del rene.

trico di Pescara, nell'orga-

Torti fa donazioni da sempre. Ufficiali, con le va­

nizzazione della festa del

rie organizzazioni anche mondiali (come l'Uni-

papà al carcere Regina

cef, della quale è ambasciatore) e non. Un quo­

Coeli. Resta ambasciato-

tidiano pubblicò la notizia che un anonimo ro­ di un ospedale fatiscente della capitale. Anoni­

re dell'Unicef e dei Sos Children Village della Fi­ fa. Da poco è anche te-

mo sino a un certo punto, perchè quel perso­

stimonial della Pringle e

naggio, come qualcuno rivelò anni dopo, era

proprio Francesco.

della Vodafone: spot che fanno felici i pubblicitari

Le ultime due iniziative prima del mondiale sono

e chi da lui riceve aiuto

un cd realizzato con alcuni rappresentanti della

quotidianamente.

Muccino».

K

mano si sarebbe occupato della ristrutturazione

Curva Sud, dal titolo tanto giallorosso "lo che porto nel cuore..." (è un coro dei tifosi romani­

I I| -

I

H

W FIFA WWw.J,.?

sti, legato ai colori della squadra) e un terzo li­

bro, dopo i due sulle barzellette, con il titolo

’ìMìlllliìl 21


PRIMO PIANO

BRASILE IN PRIMA FILA

6 Andrea BARZAGLI

ITALIA DA AMARE

Difensore Fiesole (FI)

di Omar Bonino

08/05/81

l Brasile è la squadra delle stelle: la più forte e

I

Debutto: 17/11/04 Italia-Finlandia 1-0

la più amata. Come i suoi campioni: Ronal-

Presenze e gol: 7-0

dinho, gregario in Corea e Giappone, stavolta è il

capitano. Non di fascia, ma di blasone. Sbarca in

Germania forte di tutti i titoli: di Spagna e d'Europa, Pallone d'Oro e Fifa World Player. Il

Numero 1 assoluto dell'anno e chissà per quanti ta che il clima del Mondiale e la possibilità di

5 Fabio CANNAVARO

diventare il capocannoniere assoluto della Coppa

Difensore

gli regali sensazioni e giocate che nel Madrid sem­

Napoli

anni ancora. C'è sempre Ronaldo e nessuno dubi­

bravano smarrite. E poi Kakà e Roberto Carlos, Robinho e Adriano: ce n'è abbastanza per pensa­ re con ragionevole certezza che Parreira, già cam­

pione nel '94, possa centrare una storica doppiet­

13/09/73 Debutto: 18/08/04 ìslanda-ltalia 2-0

Debutto: 22/01/97 Italia-lrlanda del Nord 2-0

Partite: 20

Presenze e gol: 91-1 (8-0 ai Mondiali)

1 Gianluigi BUFFON “

3 Fabio GROSSO

ta, 12 anni dopo Pasadena e il rigore di Baggio.

L'Italia deve dribblare il secondo posto in un giro­ ne molto difficile: finire dietro a una sola tra Repubblica Ceca, Stati Uniti e Ghana significhe­ rebbe sfidare il Brasile negli ottavi di finale. Finire

dietro a due di queste squadre, vorrebbe dire tor­

nare a casa subito, come solo nel '74 (in Ger­

Portiere

Difensore

mania...), negli ultimi trent'anni.

Carrara (MS)

Chieti

Lippi, esordiente lui stesso, ha ringiovanito la

28/01/78

28/11/77

squadra: solo 9 giocatori su 23 hanno già cono­

Debutto: 29/10/87 Russia-ltalia 1-1

Debutto: 30/04/03 Svizzera-Italia 1-2

Presenze: 58 (4 ai Mondiali)

Presenze e gol: 15-1

12 Angelo PERUZZI

23 Marco MATERAZZI

l'Argentina perché ha già saputo battere il Brasile,

Portiere

Difensore

la Germania perché gioca in casa e l'Italia perché

Viterbo

Lecce

ci piace pensarlo e sperarlo. Terza fila per la

16/02/70

19/08/73

Spagna e l'Inghilterra, che tutti aspettano da

Debutto: 25/03/95 Italia-Estonia 4-1

Debutto: 25/04/01 Italia-Sudafrica 1-0

tempo, e la Francia che entra nei pronostici come

Presenze: 31

Presenze e gol: 26-0 (1-0 ai Mondiali)

tagonisti almeno fino a inizio luglio (quarti di

14 Marco AMELIA

13 Alessandro NESTA

finale). Lippi viaggia nel suo primo Mondiale

Portiere

Difensore

senza parafulmini: la Federcalcio azzerata non è

Frascati (ROMA)

Roma

certo un vantaggio e apparenti alibi tecnici non

02/04/82

19/03/76

ce ne sono.

Debutto: 16/11/05 Italia-Costa d'Avorio 1-1

Debutto: 05/10/96 Moldavia-Italia 1-3

Presenze: 1

Presenze e gol: 73-0 (6-0 ai Mondiali)

sciuto l'ebbrezza (e la tensione) di un Mondiale e di questi appena 4 (capitan Cannavaro, Nesta, Del Piero e Inzaghi) cerano anche a Francia '98.

Difficile pensare che possa essere un vantaggio, più facile supporre che possa diventare un'insidia.

La griglia di partenza di Germania 2006 non pre­ vede alcuna squadra accanto ai brasiliani, nella

prima fila del pronostico. Dietro, staccatissimi,

C

WHb

penultimo campione. Poi, la sorpresa che al Mondiale non manca mai (Bulgaria nel '94, Croazia nel '98, Turchia nel 2002). Che stavolta

possa essere l'ucraina di Shevchenko?

Tiferanno per l'Italia gli emigranti e gli organiz­ zatori, che certo apprezzerebbero gli azzurri pro­

Statistiche aggiornate al 22 maggio 2006

22

staffilimi


25 Massimo ODDO

4 Daniele DE ROSSI

7 Alessandro DEL PIERO

Difensore Città S.Angelo (PE) 14/06/76 Debutto: 21/08/02 Italia-Slovenia 0-1

Centrocampista

Presenze e gol: 18-0

Presenze e gol: 15-3

Attaccante Conegliano (TV) 09/11/74 Debutto: 25/03/95 Italia-Estonia 4-1 Presenze e gol: 72-26 (7-1 ai Mondiali)

2 Cristian ZACCARDO

8 Rino GATTUSO

11 Alberto GUARDINO

Difensore Formigine (MO) 21/12/81 Debutto: 17/11/04 Italia-Finlandia 1-0

Centrocampista

Attaccante Biella 05/07/82 Debutto: 04/09/04 Italia-Norvegia 2-1

Roma 24/07/83 Debutto: 04/09/04 Italia-Norvegia 2-1

Presenze e gol: 11-1

Corigliano (CS) 09/01/78 Debutto: 23/02/00 Italia-Svezia 1-0 Presenze e gol: 40-1 (2-0 ai Mondiali)

19 Gianluca ZAMB ROTTA

21 Andrea PIRLO

15 Vincenzo IAQUINTA

Difensore

Centrocampista

Como 19/02/77 Debutto: 10/02/99 Italia-Norvegia 0-0 Presenze e gol: 52-1 (4-0 ai Mondiali)

Brescia 19/05/79 Debutto: 07/09/02 Azerbaidjan-ltalia 0-2

Presenze e gol: 22-4

Attaccante Crotone 21/11/79 Debutto: 30/03/05 Italia-lslanda 0-0 Presenze e gol: 11-0

17 Simone BARONE

20 Simone PERROTTA

18 Filippo INZAGHI

Centrocampista Nocera Inferiore (SA) 30/04/78 Debutto: 18/02/04 Italia-Repubblica Ceca 2-2

Centrocampista Ashon (Inghilterra)

Presenze e gol: 12-1

Presenze e gol: 22-1

Attaccante Piacenza 09/08/73 Debutto: 08/06/97 Italia-Brasile 3-3 Presenze e gol: 48-21 (4-0 ai Mondiali)

16German idr CAMORANESI

10 Francesco TOTTI

9 Luca TONI

Centrocampista Roma 27/09/76 Debutto: 10/10/98 Italia Svizzera 2-0 Presenze e gol: 49-8 (4-0 ai Mondiali)

Attaccante Pavullo nel Frignano (MO)

Centrocampista

Tandil (Argentina) 04/10/76 m Debutto: 12/02/03 Italia-Portogallo 1-0

W RI

Presenze e gol: 19-2

17/09/77 Debutto: 20/1 1/02 Italia-Turchia 1-1

Presenze e gol: 13-6

26/05/77 Debutto: 18/08/04 Islanda-ltalia 2-0

Presenze e gol: 16-7

sladiiimi

23


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DATA

CITTA’

NR. MATCH

2 3 4 — 5 6 Domenica 11/6 / -- ------------------------------------------------------8 12 Lunedì 12/6 10 — 9 14 Martedì 13/6 — 13 - -...................... 11 15 Mercoledì 14/6 — 16 17 18 Giovedì 15/6 19 20 21 Venerdì 16/6 -----------------------------— 22 23 24 Sabato 17/6 26 25 28 Domenica 18/6 27 29 30 Lunedìi 9/6 32 31 33 Martedì 20/6 34 -------------------------- 36 35 40 Mercoledì 21/6 il 39 37 38 Giovedì 22/6 41 42 43 44 48 Venerdì 23/6 47 45 46

Monaco Gelsenkirchen Francoforte Dortmund Amburgo Lipsia Norimberga Colonia Kaiserslautern Gelsenkirchen Hannover Francoforte Stoccarda Berlino Lipsia Monaco Dortmund Amburgo Norimberga Berlino Gelsenkirchen Stoccarda Hannover Francoforte Colonia Kaiserslautern Norimberga Monaco Lipsia Dortmund Amburgo Stoccarda Berlino Hannover Kaiserslautern Colonia Lipsia Gelsenkirchen Francoforte Monaco Amburgo Norimberga Dortmund Stoccarda Berlino Kaiserslautern Colonia Hannover

49 50 51 52 53 54 55 56

Monaco Lipsia Stoccarda Norimberga Kaiserslautern Colonia Dortmund Hannover

57 58 59 60

Berlino Amburgo Gelsenkirchen Francoforte

Martedì 4/7 Mercoledì 5/7

61 62

Dortmund Monaco

Sabato 8/7

63

Stoccarda

Venerdì 9/6

1

Sabato 10/6

ORA

18,00 21,00 15,00 18,00 21,00 15,00 00 21,00 15,00 18,00 21,00 15,00 18,00 21,00 15,00 18,00 21,00 15,00 18,00 21,00 15,00 18,00 21,00 15,00 18,00 21,00 15,00 18,00 21,00 15,00 18,00 21,00 16,00 16,00 21,00 21,00 16,00 16,00 21,00 21,00 16,00_ _ _ _ 16,00 21,00 21,00 16,00 16,00 21,00 21,00

PARTITA

Germania-Costa Rica Polonia-Ecuador Inghilterra-Paraguay Trinidad & T.-Svezia Argentina-Costa d Avorio Serbia & Montenegro-Olanda

Angola-Portogallo Australia-Giappone Stati Uniti-Repubblica Ceca ITALIA-Ghana ______ ■ Corea-Togo Francia-Svizzera Brasile-Croazia Spagna-Ucraina Tunisia-Arabia Saudita Germania-Polonia Ecuador-Costa Rica Inghilterra-Trinidad & Tobago Svezia-Paraguay Argentina-Serbia & Montenegro Olanda-Costa d'Avorio Messico-Angola Portogallo-lran Repubblica Ceca-Ghana ITALIA-Stati Uniti_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ■ Giappone-Croazia Brasile-Australia Francia-Corea Togo-Svizzera Arabia Saudita-Ucraina Spagna-Tunisia Ecuador-Germania Costa Rica-Polonia Paraguay-Trinidad & Tobago Svezia-Inghilterra Iran-Angola Portogallo-Messico Olanda-Argentina Costa d'Avorio-Serbia & Montenegro Repubblica Ceca-ITALIA J Ghana-Stati Uniti Giappone-Brasile Croazia-Australia Ucraina-Tunisia Arabia Saudita-Spagna Togo-Francia Svizzera-Corea

OTTAVI DI FINALE Sabato 24/6 Domenica 25/6 Lunedi 26/6

Martedì 27/6

17,00 21,00 17,00 21,00 17,00 21,00 17,00 21,00

1A-2B 1C-2D IB - 2A 1D-2C 1E-2F 1G-2H 1F-2E 1H - 2G

Sabato 1/7

17,00 21,00 17,00 21,00

W49 - W50 W53 -W54 W51 -W52 W55 -W56

Domenica 9/7

64

Berlino

21,00

Argentina | LU z Costa d'Avorio 0 rr Serbia & Montenegro 1

LJ

Olanda

1

..a

Q Messico

I

LU

Z Iran O CÇ Angola 0 Portogallo LU

J

ITALIA

1

LU

z Repubblica Ceca 0 ÛÇ Usa O

Ghana

J

Brasile z Croazia 0 C£. Australia O Giappone

j

' LL.

LU

J

Francia Z Svizzera i O Corea del Sud CJ Toao

1

Spagna 2 Ucraina O ce Tunisia 1 Arabia Saudita

1

1

LU

L61 - L62

W61-W62

Tobago

Svezia

1 "E

W57 -W58 W59 - W60

FINALE 1° POSTO ,

||

111 z Paraguay 0 oc Trinidad e

LU

FINALE 3° POSTO

21,00

Inghilterra

00

Li/

SEMIFINALE

21,00 21,00

J|

41

QUARTI DI FINALE Venerdì 30/6

< Germania LU z Costa Rica 0 oc Polonia 0 Ecuador

,

J

stadium I

25


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Volkswagen Junior World Master 2006

Vincono i greci Cisco quarta e contenta

I RISULTATI DELLA CISCO ROMA ITALIA-GRECIA ECUADOR-ITALIA

0-1 0-1

(Moritesi) RUSSIA-ITALIA

0-1

(Sartini) ITALIA-COLOMBIA

A Wolfsburg si sono svolte le finali internazionali del torneo riservato ai ragazzi dagli 11 ai 13 anni. Romani sconfitti in semifinale dalla Germania di Erika Marani

9-0

(Sartini 4, De Franco 2, Proietti, Colatori, Farina)

3-0 4-0

Finale 3°/4° posto VENEZUELA-ITALIA

1-0

Finale 1°/2° posto GRECIA-GERMANIA

3-2

PROTAGONISTI

Semifinali GRECIA-VENEZUELA GERMANIA- ITALIA

ince la Grecia, la corsa dell'Italia

mani vuote. Il premio come miglior gio­

(rappresentata dalla Cisco Roma)

catore del torneo è andato infatti a Leo­

si ferma in semifinale: gli azzurrini

nardo Pandolfi, autore del gol nella fina­

V

le italiana di Coverciano, che ha regala­ terminano al quarto posto del Volkswa ­ to di alla sua squadra la grande esperienza gen Junior World Master 2006, torneo

calcio per ragazzi dagli 11 ai 13 anni. I ro­

di Wolfsburg.

K

mani, brillanti nella prima fase, sono stati

battuti dai tedeschi in semifinale e poi dal

Venezuela nella finalina di consolazione. Superata l'emozione del debutto contro la

Grecia, la Cisco guidata dal promettente trentenne Mirko Manfré, ha prima scon­

fitto di misura Russia ed Ecuador e poi tra­

volto con un incredibile 9-0 (tempi da 10') la Colombia.

Risultato a parte, Manfré è molto soddi­ sfatto: «É andato tutto benissimo; abbia­

mo vissuto momenti difficili da dimentica­ Pandolfi miglior giocatore del torneo

re». La Cisco non torna dalla Germania a

LA CURIOSITÀ È stata un'esperienza ricca di emo­ zioni non solo sportive. La visita al museo della scienza "Phaeno" e quella alla Volkswagen Autostadt, la fabbrica della prestigiosa Casa automobilistica, ha regalato ai ra­ gazzi della Cisco Roma momenti di grande divertimento. C'è chi ha ad­ dirittura ottenuto una speciale pa­ tente, guidando apposite vetture, e giocato con i simulatori di viaggio.

27


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123

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Jetix Kids Cup 2006

Agrigento e Foggia al "Mondiale dei piccoli" Verona ha ospitato le finali italiane del trofeo internazionale organizzato da Sky in collaborazione con il CSI. Dal 2 al 6 luglio a Monaco di Baviera l'appuntamento iridato di Nicolò Monaldi

PROTAGONISTI

maschile, invece, staccano il biglietto per

Vincitori

Cup, l'evento organizzato da Sky per

Monaco i Gold Phoenix di Agrigento, do­

Il momento più atteso per i

il canale satellitare dedicati ai bambi­

minatori incontrastati del girone finale.

ran finale a Verona per la Jetix Kids

G

vincitori: tra i ragazzi,

A ecompletare il quadro dei vincitori (per ni, con il Centro Sportivo Italiano attivo loro, la Coppa nazionale), nella classe attento partner organizzativo. Al Centro

Gold Phoenix Agrigento,

1995 trionfano Quelli di Salerno, mentre

San Marco Foggia

Avanzi, sede storica del Comitato scalige­

tra i 1996 primeggia la Guar­

ro, erano oltre 400 i ragazzi pro­

venienti da tutta Italia per con­

tendersi il titolo nazionale che consentiva l'accesso al "Mondia­

le dei piccoli", in programma a Monaco di Baviera dal 2 al 6 lu­ glio, pochi giorni prima della fi­ nale di Germania 2006.

A giocarsi il titolo sui campi in er­ ba veronesi c'erano le 4 forma­

e tra le ragazze,

Gold Phoenix primo tra i ragazzi, S. Marco tra le ragazze

zioni vincitrici nelle 4 tappe elimi­

dia di Finanza di Roma.

RISULTATI

A questo punto, non resta che

tifare per il San Marco e il Gol­

den Phoenix, portabandiera azzurri in Germania, dove sa­

ranno presenti 32 squadre provenienti da 16 Paesi di Eu­

ropa, Stati Uniti, Sud America

1994 MASCHILE

Gold Phoenix Magis Totti Red Devils Smile Formigine

9 6 3 0

e Giappone. Importante e da non dimenti­

natorie. Nella classe 1994, quella che con­

care: chi ha aderito alla Jetix Kids Cup

correva per il viaggio in Germania, succes­

2006 ha sostenuto l'Unicef e il proget­

so in campo femminile delle ragazze del

to "Scuole per l'Africa", per riconosce­

San Marco Foggia, dopo la vittoria di misu­

re a 2 milioni di bambini il diritto di an­

ra sulle corregionali del Pink Bari. In campo

dare a scuola.

1994 FEMMINILE

San Marco Foggia Pink Bari Atletico Milano

9 6 3

Icaro 1

0

29


JARNO TRULLI

PROTAGONISTI

Il bimbo che faceva pit-stop sul triciclo

LMC 'Ì

DENSO

Il pilota della Toyota da piccolo mangiava poco. «Mamma s'inventava i rifornimenti ogni due o tre giri che facevo intorno al tavolo: mi fermavo e accettavo di ingoiare qualche cucchiaiata». Ha praticato nuoto, calcio, atletica e basket. «La mia passione però era la velocità: i miei genitori hanno fatto grandi sacrifici per permettermi di correre sui kart» di Luigi Cariando 30

Sfili fO


l campioni si riconoscono quando

I

vanno forte, gli uomini anche quan­

do rallentano. Jarno Trulli, per esempio. Il

24 maggio 2004, il pilota di Pescara rea­

lizzò un capolavoro: vinse il suo primo e finora unico Gran Premio di Formula 1,

dopo aver dominato anche le prove sul mitico circuito di Montecarlo. E lo realiz­ zò in un periodo in cui le Ferrari sembra­

vano imbattibili. Quel giorno, prima di sfrecciare sul tra­

guardo alla guida della sua Renault, salu­ tato dalla bandiera a scacchi, Jarno ral­

lentò leggermente davanti al box della

Minardi. Era una frenata di classe, una

frenata di riconoscenza. L'euforia del trionfo non gli aveva fatto dimenticare

che quella piccola scuderia italiana, nel '97 gli aveva messo a disposizione la pri­ ma monoposto di F1. Gian Carlo Minar­

di commentò: «Oggi tutti scoprono che

Jarno Trulli è un grandissimo pilota, io ho

avuto la conferma che è anche un gran­

de uomo». In un circo come quello della Formula 1, che vive di esasperazioni, di eroi inavvici­

nabili, di caschi impenetrabili, di senti­ menti schermati, ben venga Jarno Trulli,

con la sua serena normalità, la sua dispo­ nibilità e il suo sorriso visibile, anche in

una stagione come questa iniziata male

per la sua Toyota. Dimenticate lo stereotipo del divo da paddock, circondato dalle top-model di turno. Jarno ha sposato la ragazza della

porta accanto, Barbara, architetto di Pe­

scara. Da Pescara è iniziata la sua storia,

fatta di predestinazione, a cominciare dal

24 maggio 2004: Jarno Trulli trionfa del GP di Montecarlo, finora il suo unico successo in F1

nome: Jarno è l'omaggio di papà Enzo, appassionato di motori, al centauro fin­

«Da ragazzo ho provato un po' di tutto.

landese Jarno Saarinen, morto a Monza.

Lo sport aiuta a socializzare e ti fa stare

Trulli, era già tutto scritto?

all'aria aperta. Ho fatto nuoto, che però

«Nel sangue avevo il destino della veloci­

mi annoiava, poi atletica, calcio e palla-

tà. Mio padre, che era commerciante,

canestro. Tutti sport che, tra l'altro, non

amava i go-kart. Da piccolissimo mangia­

costavano molto e che quindi i miei ge­

vo poco. Prendevo il triciclo e giravo at­

nitori preferivano rispetto al kart... Ma

torno alla tavola. Allora mia madre ebbe

alla fine si sono arresi alla mia passione e

l'idea giusta. Ogni due o tre giri, diceva:

hanno fatto molti sacrifici per permetter­

"Pit stop! ". lo mi fermavo e accettavo di

mi di gareggiare».

ingoiare qualche cucchiaiata. Facevo ri­

Andava all'oratorio?

fornimento...».

«Per il catechismo. Ma non ho un buon

Non è mai stato distratto da altre pas­ sioni sportive?

ricordo del mio parroco, perché era mol­

to severo e non riusciva a comunicare con

IL PRIMO FAN CLUB: DA CHIETI ALL'AUSTRALIA Il primo fan club dedicato a Jarno Trulli ha quasi 10 anni ed è nato pri­ ma che il pilota debuttasse in F1. Costituito a Tollo, in provincia di Chieti, il 21 dicembre 1996, vanta oltre 400 iscritti in ogni parte del mondo, dagli Stati Uniti fino all'Australia. Sul sito Internet del club i ti­ fosi di Trulli possono scambiarsi opinioni, visionare filmati, ammira­ re le foto del loro campione preferi­ to che spesso incontrano per diver­ se iniziative.

<TkTiIW8

31


1

FORMULA

T3

Cognome: Trulli Nato a: Pescara II: 13 luglio 1974 •£ I Residenza attuale: St. Moritz, g I Svizzera

Altezza: 173 cm Peso: 60 kg Team: Toyota Debutto: 1997, Gp d'Australia GP disputati: 155 Podi: 7 Vittorie: 1 (Monaco 2004) Hobby: ciclismo, tennis, kart Piatto preferito: pizza Sito ufficiale: www.iarnotrulli.com

zione e pensare ai dettagli del tuo lavoro.

A Dio posso aver pensato la sera prima o

«Abbiamo fatto qualche partita insieme,

prete riesca ad accorciare le distanze, a

in altri momenti della giornata. Qualche

ma lui gioca molto più spesso. È un gran­

usare le stesse parole dei ragazzi per ca­

volta però mi è capitato di pregare anche

de appassionato. A me piace praticare

pire le loro emozioni e i loro problemi».

sulla griglia di partenza, ma mai per cose

sport diversi. Cambiare molto».

Si vedono calciatori che pregano in campo, prima di una partita, mentre i piloti, che pure mettono in gioco la lo­ ro vita, non lo fanno.

che hanno a che fare con la Formula 1 ».

Durante la qualifica ad Imola, Schumi le creò qualche problema...

1995: l'anno della svolta. Due vittorie in sei gare di Formula 3 tedesca.

«Ha sbagliato, è stato scorretto. Lo ripa­

«La mia famiglia non aveva molti mezzi

gherò con la stessa moneta».

Nel '97 lei diceva: «Se non vinco, di­ vento matto». Dopo i tanti problemi che ha trovato a inizio stagione con la sua Toyota, il rischio c'è...

«Rispondo per me. Considero la religiosi­

economici per aiutarmi a correre. Sape­

tà una cosa intima, non un rito da esibire

vo perciò che non avrei avuto molte oc­

sulla griglia di partenza, dove c'è solo il

casioni per emergere e non potevo per­

tempo per mettere a punto la concentra-

mettermi di sprecarle. Ho avuto la fortu­

Alla Renault ero più reloce di Alonso, uirtroppo hanno rovaio la macchina [insta quando ho ambiato scuderia» 32

lone tra lei e Michael Schumacher?

noi, lo sentivamo lontano. Parlava un'al­

tra lingua. Invece è importante che un

na di riuscirci».

«Sono cresciuto e mi controllo molto di

Formula 3 tedesca, i primi punti in F1 a Hockenheim ('97), il primo podio al Nurburgring ('99): la Germania è la sua terra fortunata.

più. Ho imparato che per arrivare al risul­

tato serve la coincidenza di parecchi fat­ tori. E tra questi c'è anche la fortuna. Quella che non ho ora, l'ho avuta prima

«L'Italia mi ha portato fortuna all'inizio

e mi ha permesso di avere tutto quello

nelle gare di kart; Svizzera e Germania mi

che ho. Non posso lamentarmi».

hanno fatto vincere in Formula 3; la Fran­

Quanto è difficile difendere la propria normalità nel circo della F1?

cia mi ha regalato il primo trionfo in F1 ; il

Giappone mi ha dato la macchina che sto

«Per me non è una fatica, lo sono come

guidando. Direi che mi sono trovato be­

mi vedete. Come mi vedono i miei amici.

ne un po' dappertutto».

Per me la Formula 1 è come andare a la­

Germania quest'anno significa Mon­ diale di calcio: chi è più forte col pal­

vorare. lo salgo in macchina, altri vanno in ufficio. Poi torniamo tutti a casa, ma re-


Quanta paura al primo giro in F1! E pensare che all'inizio la Formula 1 gli faceva paura... Nel 1996 il giovane Jar­ no Trulli vince il campionato tedesco di

Formula 3 e Flavio Briatore, che ha ac­ quistato il suo "cartellino" di pilota, per

premio gli fa provare la Benetton di Formula 1 a Jerez. A un certo punto i meccanici ai box si guardano e sorrido­ no: dal rumore del motore hanno capi­ to che il ragazzo, in pieno rettilineo, ha

tolto il piede dall'acceleratore. Infatti, appena smontato dalla monoposto, Jarno confessa al padre Enzo: «Appena

ho inserito la settima, ho sentito un bu­

co allo stomaco... Papà, credo proprio che non diventerò mai un pilota di For­

mula 1». Invece quel ragazzo, otto anni stiamo le stesse persone. È stupido pre­

mia famiglia, per mio figlio e per il secon­

tendere che il prestigio del pilota cambi in

do in arrivo...».

più tardi avrebbe trionfato nel mitico

Gran Premio di Montecarlo.

qualche modo la persona. Un giorno per­

Anche sua moglie Barbara è pescarese.

Jarno Trulli è nato il 13 luglio 1974 a Pe­

fino Schumi smetterà di correre, io pure.

«Moglie e buoi dei paesi tuoi».

scara. È alto 1,73 m e pesa 60 kg. Dopo

Resteremo solo delle persone. Noi siamo

La prima immagine che le viene in mente se ripensa al trionfo di Mon­

aver corso per 11 anni nei kart (campio­

tecarlo?

125), nel ' 96 ha vinto la F.3 tedesca con

ciò che siamo, non ciò che vinciamo».

Come viveva un abruzzese a Oxford?

ne del mondo '91 nella 100, '94 nella

«Un po' in difficoltà per il cielo: troppo

«Le facce dei miei amici e della gente del

lo junior team Benetton. Nel 1997 ha

poco sole. Così ci siamo trasferiti in Sviz­

mio team: quel giorno ho fatto felice tan­

debuttato in Formula 1. In quello stesso

zera, a Saint Moritz. 0, meglio, vicino a

ta gente. Una consapevolezza che vale

anno ha conquistato i primi punti in F1

Saint Moritz perché lì c'è troppa monda­

più del podio».

alla guida di una Prosi, arrivando 4° ad

nità. Il nostro paesino è tranquillo: sole

Come si immagina su una Ferrari?

d'estate, neve d'inverno. L'ideale per la

«Mi emoziono solo a sentire pronuncia-

EBnasmuc ‘OYOTA

Hockenheim. Sempre in Germania, ma al Nurburgring, è salito per la prima vol­

ta su un podio di F1 : secondo. Il suo ca­ polavoro resta il Gran Premio di Monte­

carlo vinto alla guida di una Renault, il

Sogno Rosso

24 maggio 2004.

Da 10 anni in Formula 1, Jarno Trulli

Dopo le esperienze alla Minardi ('97), al­

non ha smesso di sognare la Ferrari,

la Prost ('97-99), alla Jordan (2000-01) e

oggi saldamente tra le mani

alla Renault (2002-04), Trulli è passato

di Michael Schumacher

alla Toyota che ha portato per la prima

volta sul podio al Gran Premio della Ma­ lesia nel marzo 2005. La stagione in cor­

so è iniziata per la Toyota con un'infinità

I

ARRIVA IN ANTICIPO NON AMA IL CALCIO Jarno ama definirsi un italiano atipico: a parte il nome, di origine finlandese, il pilota di Pe­ scara non ama particolarmente il calcio, non si appassiona neppure quando gioca la Nazionale. Arriva in anticipo agli appuntamenti, è

molto schivo e riservato. Il suo motto è: «Non voglio essere famoso, voglio solo essere un pilota vincente».

di problemi, legati soprattutto alla scelta delle gomme.

Sposato con Barbara, Jarno vive in Sviz­ zera, vicino a Saint Moritz. Firma una li­

nea di kart prodotta dalla Tony Kart ed è proprietario di un'azienda vinicola spe­

cializzata in Montepulciano. Tra gli hobby dichiarati sul suo sito

(www.jarnotrulli.com): musica,

nuoto, tennis, bici, fitness.

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re quel nome...È un mito nel mondo. E

Un giorno ¡metteremo tutti, ¡resteremo Ielle persone: siamo io che siamo, non io che vinciamo»

abbinare il nome di un italiano, il mio, a

quello della Ferrari resta il più grande

«Non sono stato stritolato io, è uscito ri­

dei sogni. Ma per ora è solo quello: un

dimensionato lui, perché io ero più velo­

sogno».

ce. Purtroppo, quando ho lasciato la Re­

Flavio Briatore ha detto: «Jarno è un amico. Se sono stato duro con lui qualche volta è perché non sempre ammetteva i suoi errori». «lo I miei li ho sempre ammessi, anche

Alonso».

Fa ancora il produttore di Montepul­

ciano? «Sì».

lo abbia fatto. Eppure sbagliava anche

Il vino invecchiando migliora. Quan­ to deve stagionare Jarno Trulli per diventare campione del mondo.

Nel 2003 alla Renault aveva per com­ pagno Fernando Alonso, oggi cam­ pione iridato e leader del mondiale

«Sono già pronto. Datemi solo una buo­ na macchina e un po' di fortuna». K

I PILOTI ITALIANI CHE HANNO VINTO IN F1

Fisichella sul podio del GP di Malesia 2006

IN FORMULA 1

PILOTA

Michele Alboreto

nault, hanno trovato la macchina giu­ sta... Fossi rimasto, avrei vinto come

in televisione. Non ricordo che Briatore

lui».

Michele ALBORETO Alberto ASCARI Giancarlo BAGHETTI Lorenzo BANDINI Vittorio BRAMBILLA Elio DEANGELIS Luigi FAGIOLI Giuseppe FARINA Giancarlo FISICHELLA Luigi MUSSO Alessandro NANNINI Riccardo PATRESE Ludovico SCARFIOTTI Piero TARUFFI Jarno TRULLI

in corso. C'era il rischio di essere stri­ tolati dal suo talento?

GP DISPUTATI

PODI

5

2 Tyrrell, 3 Ferrari

194

23 17

VITTORIE

SCUDERIE

1956

2001

1981-94

1918

1955

1950-55

13

Ferrari

32

1934

1995

1961-67

1

Ferrari

21

1

42

8

1935

1967

1961-67

1

Ferrari

1937

2001

1974-80

1

March Ford

74

1

1958

1986

1979-86

2

Lotus

109

9

1898

1952

1950-51

1

Alfa Romeo

7

6

1966

1950-55

5

4 Alfa Romeo, 1 Ferrari

34

20

1996-

3

1 Jordan, 2 Renault

166

14

1953-58

1

Ferrari

24

6

1959

1986-90

1

Benetton

77

9

1954

1977-93

6

2 Brabham, 4 Williams

256

37

1906

1973 1924

1958

1933

1981

1963-68

1

Ferrari

10

1

1906

1988

1950-56

1

Ferrari

18

5

1997-

1

Renault

155

7

1974

Lorenzo Bandini

Alberto Ascari è il pilota italiano che ha vinto più gare, 13

"ZifiTTTÌS 35


SXl

CLARISSA CLARETTI Aw

PROTAGONISTI

«Il martello per sport, il fischietto per passione»

ss

à

wiiìi.

.à^ssS

Dall'inizio quasi casuale, al sogno di una medaglia ai prossimi Europei. «Sono un'agonista e mi piace combattere da sola». La domenica fa l'arbitro di calcio nella Promozione marchigiana: «Vorrei la Serie A, ma so che è irraggiungibile» di Riccardo Signori

n corpo, due divise. Due modi di

U

Ventisei anni da compiere a ottobre, na­

«Guardi, a 15-16 anni non mi piaceva pro­

ta a Fermo, ma ormai di stanza a Roma,

prio. Ma l'ho fatto per dare una mano nel­

Clarissa rissa e un giorno lancia il martello, un al­ se la canta come Rita Pavone ai tempi suoi, con quel ritornello che fece

che senza allenamento e allora ci ho pen­

gareggia con la canottiera azzurra della

epoca: "Datemi un martello...lo voglio

sato. Mi sembrava una specialità da ma­

Nazionale, un altro sgambetta in nero sui

dare in testa a chi non mi va...". Lei si li­

schiaccio, c'è il rischio di diventare grossa.

campi della Promozione marchigiana, fi­

mita a lanciare l'attrezzo fuori da una

L'ho fatto soprattutto per la voglia di

schiando punizioni. E, se non bastasse,

gabbia e la cosa le riesce bene: si è asse­

sport. E per sfruttare un'altra passione:

ogni tanto passa il tempo in caserma: dal

stata fra le top girl della specialità (8° agli

viaggiare, conoscere gente e posti nuovi.

luglio 2004 è la prima donna atleta arruo­

Europei 2002, 9° ai Mondiali 2005) e con­

Ho guardato l'altra faccia della medaglia».

lata nell'Aeronautica. Clarissa Claretti rias­

divide una sfida tutta nazionale con Ester

sume così quel corpo dentro due divise:

Balassini.

Fra l'altro, è una specialità tecnicamente difficile.

intendere lo sport. Si chiama Cla-

tro ha il fischietto fra le labbra. Un giorno

le gare di società. Poi sono migliorata an­

«Lanciare il martello è un lavoro, fare l'ar­

Clarissa, è divertente lanciare un mar­

«Certo, correre è più facile. Qui devi fare

bitro un hobby divertente». Il resto è vita.

tello?

quattro giri in velocità dentro una gabbia

36 JffìTiffiI

*


e ¡1 martello deve uscire da una porta. Dif­

nista e mi piace combattere da sola, ma

ficile, ma spettacolare. Peccato che in Ita­

vedo che i ragazzi preferiscono gli sport di

lia talvolta non sappiano neppure cos'è. In

squadra, senza fare troppi sacrifici».

tv ci vedono una volta all'anno e magari

Ma anche lei ha messo il naso nel cal­ cio: oggi arbitra nella Promozione marchigiana. Tutta un'altra storia...

ad agosto, quando la gente è al mare».

Vi sentite un po' snobbate? «Snobbata è l'atletica. D'accordo, il calcio

«Al calcio sono arrivata perché coinvolta

è lo sport nazionale. Ma se ci fosse un po­

da Giancarlo Teodori, bidello al mio liceo

co di attenzione in più... Invece si ricorda­

classico. Ho cominciato dal settore giova­

no di noi ogni quattro anni, quando c'è

nile e sono salita di categoria. Mi piace,

l'olimpiade. Nell'atletica fatichi in solitudi­

cambio ambiente. È una valvola di sfogo

ne, sperando che arrivi qualche risultato.

e una bella sfida: in campo da sola per ge­

Dove c'è la palla, dico calcio, basket, pal­

stire giocatori, allenatori e anche i diri­

lavolo, c'è più divertimento, lo sono ago-

genti, tutti agonisticamente presi. Non è

<Nellzatletica fatichi in solitudine. Dove kè la palla, dico calcio, basket, pallavolo, c'è più livertimento»

37


ATLETICA

■(Come lanciatrice, sono piccola: 1,70 per 75 chili. Da ragazzina avevo qualche ■omplesso, poi mi Bono accettata»

fare. Purtroppo il cal­ cio non è educativo».

E ¡1 calcio come ve­ de la donna arbi­ tro? «È

ancora maschili­

sta, parte sempre dal concetto che la don­

na non capisce nien­ te di pallone. Se un

uomo parte da dieci punti, la donna parte da zero. Eppure più

dizi. Ma io non so nemmeno la classifica.

si sale, più giocatori e allenatori sanno

E quelli che stanno nelle posizioni di testa

facile. A quel punto il regolamento va

tutto di te: come arbitri, cosa hai fatto,

pretendono un occhio di riguardo in più».

adattato a ogni situazione».

dove hai sbagliato».

Magari un giorno arriverà in serie A?

Lei, atleta, capirà gli atleti.

Vi catalogano come quelli dei profes­ sionisti?

questioni d'età e altro, sarà difficile. Sa­

non vado d'accordo con le reazioni estre­

«Danno per scontato che io segua il cal­

rebbe una bellissima esperienza. Per ora i

me. Ho visto ragazzini di 10-11 anni emu­

cio marchigiano da vicino. Non è così:

miei obbiettivi sono nel lancio del martel­

lare giocatori di serie A nelle cose peggio­

stando spesso a Roma devo fare altro.

lo: vorrei vincere una medaglia, magari

ri: se uno sputa, lo fa perché lo ha visto

Qualcuno in campo ti accusa: hai pregiu­

agli Europei di quest'anno».

«Appunto. Capisco il loro agonismo, ma

«Non mi pongo limiti. Ma credo che, per

Finora, nel martello, è entrata nelle fi­ nali. «Sono maturata tecnicamente in modo quando le competizioni sono vicine. In quei

costante, senza il botto: non ho mai fat­

momenti l'amicizia resta nell'angolo. Noi

to qualcosa di inaspettato. Nel futuro cer­

donne siamo un po' vipere, un po' arriviste,

co un risultato inatteso».

ci fissiamo obbiettivi e facciamo di tutto per

Tra atletica e fischietto c'è tempo per la vita?

raggiungerli. E siamo più spregiudicate de­ gli uomini».

«Mi alleno molto:

Nel resto è vita in comune: viaggi, ritiri,

9 volte alla setti­

esperienze all'estero. La Balassini, dopo

mana per il mar-

aver provato diversi sport (pattinaggio arti­

38

In casa la grande rivale: Balassini, amica da battere

stico a rotelle, tennis e pallavolo) a 18 anni

è approdata al lancio del martello che, in quegli anni, stava nascendo come specialità

«I martelli passano (possibilmente sopra la

femminile da inserire anche nelle competi­

testa, ndr.) e gli amici restano». Clarissa

zioni più importanti (nel 1998 per la prima

Claretti chiude così il discorso fra il "diavo­

volta agli Europei, a Budapest, quindi ai

lo", lei, e l'acqua santa, ovvero Ester Balas­

Mondiali di Siviglia nel 1999 e infine ai Gio­

sini, l'altra signora del martello della nostra

chi di Sidney).

atletica. Rivalità azzurra e casereccia fra

La Claretti ha cominciato con la velocità e

una marchigiana tutto pepe e una bologne­

con gli ostacoli, prima di dedicarsi al lancio

se molto mistica nella sua interpretazione

dove può sfruttare ancora la velocità, che

della vita. Balassini è la regina degli appun­

resta la sua miglior qualità. L'esordio (26

tamenti falliti (tre nulli all'olimpiade di Sid­

febbraio) come arbitro nel campionato pro­

ney 2000 e altrettanti ai Mondiali di Ed­

mozione maschile (Ostra-Vadese 3-2) deve

monton 2001), Claretti la rampante che non

averla così gasata al punto che, una setti­

ha ancora trovato l'acuto d'autore. La Ba­

mana dopo, ha migliorato il personale nel

lassini sta per toccare i 29 anni, la Claretti è

martello arrivando a 71,98. Poteva essere

alle soglie dei 26. Stazza più o meno simile.

record italiano se, nella stessa gara, Ester

Lo scorso anno furono prima (Balassini,

Balassini non l’avesse scavalcata con 72,11 :

71,17) e seconda (Claretti, 69,24) ai Giochi

13 centimetri di differenza che le sono ri­

del Mediterraneo di Almeria. Avversarie ma

masti sullo stomaco. «Le ho detto: brava!

amiche, spiega la Claretti. «Siamo rivali

Ma mi sono sentita rodere dentro».

JkTÌIWI

IL PARERE DI VIZZONI «CLARISSA DI FORZA ESTER IN VELOCITÀ» Claretti e Balas­ sini eterne rivali. Ma quale delle due azzurre è la più forte? Per Nicola Vizzoni, 33 anni e da sei stagioni consecutive campione italiano, «sono due atlete sullo stesso livello, ma molto diverse tra loro. Cla­ rissa ha un lancio che si basa princi­ palmente sulla forza, Ester sulla velo­ cità». La maturità dimostrata dalla Claretti in certe occasioni ha però la­ sciato a bocca aperta anche Vizzoni: «Mi ha stupito soprattutto quando nel 2002 ha affrontato senza alcun timore il suo esordio ai campionati europei».


tello, 2 per l'arbi­

Doppia Clarissa

traggio. Alla do­

Clarissa Claretti si allena al

spesso

Centro Sportivo della Guardia di

sono su un cam­

Finanza di Castel Porziano, ma

| carta d'identità

menica

po di calcio. Resta

gareggia per /'Aeronautica.

poco tempo. Ma

A sinistra, è con l'allenatore

cerco di rispettare

della Nazionale, Gino Brichese.

Nome: Clarissa Claretti Nata a: Fermo II: 7 ottobre 1980 Altezza: 170 cm Peso: 75 kg Sport: atletica Disciplina: lancio del

anche la mia fem­

Nell'altra pagina è impegnata in

nono­

una partita di calcio

martello

lanciatrice, sono

minilità:

stante un fisico

del campionato

proprio da

di Promozione marchigiana

non

modella.

Con

muscolatura svi­

luppata.

Come

piccola: un metro

Società: Aeronautica militare

e 70 per 75 chili. Da ragazzina avevo

Grado: Aviere VFB Professione: atleta professionista

ta. In fondo c'è modo e modo di portare

qualche complesso, poi mi sono accetta­

e studentessa

le scarpe da tennis. Bisogna averlo den­

Università: è iscritta alla facoltà

tro».

di Scienze Motorie presso ('Ate­

E giusto per un tocco in più, è diven­ tata aviere. Come si sta in caserma?

neo di Urbino Allenatori: Roberto Recchioni,

«Bella esperienza. All'inizio io e la Schutz-

Gino Brichese

mann, la quattrocentista entrata con me

Presenze in nazionale: 10 Progressione: 1997 (17 anni)

eravamo le prime. Non esisteva una stan­

39.36; 1998(18) 48.96; 1999

za attrezzata per le donne. L'ambiente è

(19) 55.83; 2000 (20) 60.83;

ancora molto maschilista. Per esempio, è

2001 (21)63.54; 2002 (22)

difficile accettare un ordine da una don­

68.23; 2003 (23) 67.43; 2004

na di grado superiore. Però ho visto an-

(24) 69.40; 2005 (25) 70.59.

che attenzioni: davanti a una ragazza

Primati: detiene il record italiano

qualcuno evita le parolacce da caserma o,

under 23, stabilito a Macerata nel

almeno, chiede scusa. Insomma la strada è aperta. Bisogna accettarla». K

Luglio 2002 con la misura di

nell'Aeronautica, siamo state coccolate:

Olga Kuzenkova

Ad agosto a Goteborg per il derby europeo

68.23

Miglior risultato in carriera: Medaglia d'argento ai Giochi

Clarissa Claretti ed Ester Salassimi ci prove­ ranno insieme agli Europei di Goteborg (713 agosto). Serve una medaglia all'Italia

del Mediterraneo 2005, otta-

va agli Europei 2002, nona ai Mondiali 2005.

\ feU

femminile che lancia quella palla da 4 chili. Non sarà impresa facile, ma l'assenza di ci­

Hobby: arbitro di calcio

nesi e cubane permette qualche sogno in

\ della Figc, Promozione < marchigiana

più. La concorrenza è sostanziosa, soprattut­

to nell'est dell'Europa: le russe Tatyana Lysenko (23 anni), primatista del mondo, e l'inossidabile (36 anni) superwoman Olga

Kuzenkova, ultima vincitrice olimpica (2004), mondiale (2005) ed europea (2002), la po­ lacca Kamila Skolimowska (24 anni) campio­

nessa nelle prime Olimpiadi (Sidney 2000)

in cui è stato inserito il lancio del mar■L

■L

tello femminile. Outsider la francese

Manuela Montebrun che propone risultati altalenanti.

SrTifO 39


GIUSEPPE MADDALONI

PROTAGONISTI

Una famiglia sul tatami Pino Maddaloni ha vinto l'olimpiade del 2000 e punta a quella del 2008. Suo fratello Marco e sua sorella Laura sono da tempo in Nazionale. Tutto merito di papà Giovanni che li ha fatti crescere in pa estra, dribblando le difficoltà di Napoli di Sandro Bocchio

|

ui ci scherza sopra («ho smesso di

aggiornarlo») ma impressiona fa­

re un salto su Internet e visitare il sito di Pi­ no Maddaloni, cliccando alla voce palma-

«Innanzitutto molte lacri­

res. Uno sguardo ai successi di una carriera

me... una gioia grandissima

e, dal 1996 a oggi, ogni anno c'è sempre

che mi esplodeva dentro.

una medaglia o un titolo da festeggiare nel­

Poi la consapevolezza che là non ho vinto

scuola insegnano lo sport ai ragazzini: im­

la sua splendida avventura di judoka. Con

ma abbiamo vinto. Su quel podio c'ero io

parano a nuotare, a correre. Qui no, sem­

un solo buco: quello del 2004, l'anno in cui

con il mio quartiere, Scampia, con la mia

pre e solo calcio perché il genitore spera che

avrebbe dovuto difendere il titolo olimpico

città, Napoli, con la mia famiglia e i miei

il figlio diventi bravo e porti soldi. Se vado

conquistato quattro anni prima a Sydney

amici. Ho fatto suonare l'inno italiano, la

in giro per strada e chiedo a un ragazzino

nella categoria fino a 73 chili.

cosa di cui vado più orgoglioso. E c'era la

chi sono stati Mennea, Antibo, Coppi mi

«Mi sono fatto male nelle qualificazioni,

vittoria di uno sport troppo spesso in se­

prendono per matto. Non conoscono gen­

non mi hanno neppure dato una wild card

condo piano».

te che ha fatto sacrifici per arrivare in alto.

per andare ad Atene. Come l'ho vissuta? re il meglio anche dal peggio, tenti di tra­ sformarla in un'esperienza positiva. È stata

Per l'appunto. Anche per l'olimpiade di Torino il ritornello era lo stesso: "Vi ricordate che noi esistiamo solo ogni quattro anni...".

la mia prima vera sconfitta, non l'avevo mai

«In Italia manca una cultura dello sport che,

conosciuta prima. Ho toccato con mano

invece, vedo in altre parti del mondo. Sono

«Guardo la mia città con occhio triste: la

cosa voglia dire mirare a un obiettivo e non

stato in Giappone dodici volte: lì ti insegna­

gente pensa che lo sport sia business quan­

poterlo raggiungere: mi ha completato co­

no il valore del sacrificio e il rispetto dell'av­

do invece è cultura, lo mi ritengo un fortu­

me uomo. E ora il pensiero è rivolto a Pe­

versario. Vado a combattere in Francia e ve­

nato perché ho una famiglia che mi ha da­

chino, al 2008».

do palazzetti sempre pieni, grande tifo. A

to del tempo, impedendomi di perdermi

Come deve viverla un judoka: cerchi di trar­

40

Restiamo in campo olim­ pico: che cosa ha significa­ to l'oro di Sydney?

dRtl innt

E ci manca lo spirito nazionalistico: in Fran­ cia, se vincono una gara di bocce, la noti­

zia va in prima pagina. I nostri giornali pen­ sano solo a calciatori e modelle».

A Napoli il mito è ancora Maradona.


kPer noi il judo è il riconoscimento valori che si sono arriti: serietà, lealtà, sacrificio, rispetto del prossimo» per strada, e mi ha tracciato una via, quel­ la del judo. Mio padre mi ha sempre detto:

guarda che qui nessuno ti darà mai una pacca sulla spalla e ha

avuto

ragione.

Mi

spiace, ma io riman-

go orgoglioso di Napoli e dell'Italia».

La famiglia si è sempre rivelata importante nelle sua vita.

•-**

'U,W|

«Siamo una famiglia vera: io, papà Gianni, mamma Caterina e i

miei fratelli Laura e Marco. Ancora poco tempo fa ero a Pesaro, ai cam­ pionati assoluti, a fare il tifo per Mar­

co. Mi alleno a Napoli con mio padre, quando non sono in caserma a Ro­ ma Spinaceto (Maddaloni è

atleta delle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato, ndr)

oppure

nel

centro

nazionale di Ostia. Preferisco stare con

lui perché rimane importante

nella

mia vita, al di là dei consigli tecnici».

Quando ha capito che il judo sarebbe diventato una co­ sa seria nella sua vita? Ippon d'oro L'urlo di gioia di Pino

Maddaloni dopo il

colpo vincente sul brasiliano Tiago

Camillo, che gli è valso

il titolo olimpico

W


Nome: Giuseppe Maddaloni Per gli amici: Pino Nato a: Napoli II: 10 luglio 1976 Altezza: 172 cm Peso: 80 kg Stato civile: celibe Titolo di Studio: Diploma di Geometra Professione: Agente di Polizia Società di origine: Star Judo Club Napoli

Società di appartenenza: G.S. Fiamme Oro Roma

Primo allenatore: il padre, Giovanni Maddaloni

Età prima gara ufficiale: 12 anni Attuale allenatore: Dario Romano Tecnico Nazionale: Felice Mariani Palmares: 13 volte Campione d'Italia, Titolo

(1999), Medaglia d'oro alle Olimpiadi di Syd­

Hobby: bowling, viaggiare Atleta preferito nel judo: Koga (Giappone) Atleta preferito nello sport: Mike Tyson Altri sport praticati: corsa Personaggio da incontrare: Diego Arman­

ney (2000), Campione d'Europa a squadre

do Maradona

(2001), Medaglia d'oro Coppa del Mondo

Opera d'Arte preferita: il Cenacolo Animali: il suo cane "Quagliò Maddaloni", di

Campione Assoluto (1997), Campione d'Eu­ ropa Senior (1998), Campione d'Europa

(2002), Medaglia d'Oro ai Giochi del Mediter­

raneo (2005), Campione del Mondo Militare

razza Corso

(2005)

Sito Internet: www.pinomaddaloni.it

LA DETERMINAZIONE È LA SUA VERA FORZA Tecnicamente, Pino non è considerato il miglior judoca della Nazionale, ma sicuramente è tra i più determinati. Lui stesso indica proprio nella sua forza di volontà il segreto dei suoi tanti successi. «Mio fratello Marco è qualitativamente più bravo di me. Peccato che è meno portato a sacrificarsi».

«Ma ancora oggi non è per me una cosa

gare fanno sempre storia a sé. Puoi cono­

seria. A novembre, dopo una vittoria, un

scere tutto del tuo avversario ma basta che

giornalista mi ha detto: sei tornato alla

questo trovi il colpo della giornata, impre­

grande dopo Atene. Ma che tornato? lo ho

visto, per farti fuori. Il nostro è uno sport di

sempre vinto, nonostante Atene, perché

situazione, estremo».

ho sempre potuto fare quello che mi piace.

Pechino sarà il punto di arrivo?

Il judo è il mio sorriso, non una cosa seria.

«Al momento penso di sì, ma il futuro re­

Un sorriso fatto di passione, voglia, sacrifi­

sta nelle mani di Dio. Ancora oggi mi emo­

cio. Ancora oggi non mi sento un campio­

ziono quando debbo fare una gara. E se

ne ma uno che prova a dare il meglio di sé

non sarò più io sulla materassina, mi emo­

in quello che gli piace. Con la libertà di chi

zionerò per gli amici. Una loro vittoria sarà

non deve sottostare a certi giochi, come

anche la mia».

quando ti dicono: fai così, fai questa gara

che è meglio per te. Non me ne frega nien­ te, ho un modo diverso di vedere lo sport».

Che cos'è allora per lei il judo? «È il riconoscimento di valori che si sono persi nella vita di tuti i giorni: serie­ tà, lealtà, sacrificio. Il rispetto del

prossimo quando vinci e quando perdi. Il mio avversario lo metto

sempre sopra di me, perché ha scel­ to uno sport di valori. Se mi batte ri­

conosco che in quel momento è sta­ to più bravo di me e lo vedo come un

punto dove arrivare a mia volta, anche se le

Ancora oggi non mi ionio un campione, ■a uno che prova rdare il meglio li sé in quello che più [li piace»


Papà Giovanni «Il nostro è un vero clan»

che, con lo sport, mi ha fatto uscire dai ghet­ ti napoletani. Per Pino è stato semplice se­ guirmi, veniva in palestra quando aveva 2 an­

La parola clan de­

ni per giocare sulla materassina, gli piaceva

v'essere maneggia­

da matti: quando uscivo e lo lasciavo a casa

ta con cautela in

per andare ad allenarmi lui prendeva a calci

una città come Na­

la porta...». Ma poi c'è anche il senso am­

poli. Ma Giovanni

pio, perché il Clan dei Maddaloni è diventa­

Maddaloni ne va

to anche il nome che identifica i ragazzi che

orgoglioso «perché

si ritrovano nella palestra aperta nel quartie­

è il nostro è il clan

re Scampia lo scorso ottobre: «Voglio che il

dei

Maddaloni»,

termine clan abbia un'accezione positiva in

con una duplice ac­

questa città: il nostro ha 10 regole come la

cezione in senso fa­

fedeltà, come non rubare. Devono essere ac­

Una palestra per tutti tra le Vele di Scampia

miliare: stretto e ampio. Stretto, innanzitutto.

cettate da chi aderisce alla proposta. Ed è più

Perché se Pino è salito sul tetto del mondo

facile perché loro sono scugnizzi, vogliono

Giovanni Maddaloni è il motore del

del judo e Laura e Marco collezionano eccel­

appartenere a un clan». Qui i ragazzi posso­

"Progetto Maddaloni". Ha preso forma

lenti risultati il merito va fatto risalire a papà

no incontrare Pino che si allena seguendo i

quando, lo scorso ottobre, ha potuto

aprire la palestra comunale di Scampia:

Giovanni, un maestro riconosciuto in questo

consigli del padre: «Lui è il judo fatto perso­

sport: «Sono nato pugile, mio papà Giusep­

na, il più esigente dei miei figli: lavora 5 ore

«L'idea è nata dopo Sydney - racconta

pe è stato un professionista nei pesi medi. Lui

al giorno con amore e passione, per lui il ju­

papà Maddaloni - anche se da sempre

è morto giovane, a 52 anni, quando io ne

do è la vita. Quando ha vinto a Sydney mi ha

avevo 16. A 18 ho conosciuto Enrico Bubani,

fatto piangere per la seconda volta nella mia

coltivavo il sogno di togliere i ragazzi dalla strada attraverso lo sport. È stato

la persona che mi ha avvicinato al judo: un

vita, non mera più capitato dalla morte di

maestro vero, in cui ho ritrovato mio padre e

mio padre».

decisivo un convegno a Pozzuoli, dove

Pino ha Incontrato Gilberto Benetton: il gruppo Autogrill e altri sponsor ci han­ no dato il contributo che serviva».

I fratelli Laura e Marco Giovani campioni crescono Il traguardo dei 2 anni è stato un momento

tre generazioni di gio­

vani».

Se Pino, che oggi com­

In palestra oggi vengono ospitati 260

bambini delle elementari e 50 delle medie che praticano gratuitamente il

batte per le Fiamme

judo mentre gli 80 agonisti (della so­

Oro nella categoria fi­

cietà Star Judo di Maddaloni senior, la terza d'Italia dopo Carabinieri e Polizia

di svolta per i fratelli Maddaloni: a quell'età,

no a 81 chili, ha rag­

tutti hanno avuto il primo contatto con la

giunto il tetto del mon­

penitenziaria e la prima tra i privati)

materassina nella palestra dove papà Gio­

do con la medaglia

pagano 25 euro al mese: «Cerchiamo

vanni insegnava judo. Un campo-giochi de­

d'oro olimpica, anche i

ragazzi in situazioni difficili: figli di ra­

stinato a trasformarsi, nel tempo, in un luo­

suoi fratelli si sanno far valere. Laura rappre­

gazze madri oppure con il papà in car­

go di lavoro. Il primo è stato Giuseppe, nato

senta le Fiamme Gialle nei 57 chili e, oltre a

cere. Qui stanno tranquilli, ricevono

il 10 luglio 1976. A seguire Laura, nata 1'11

una lunga teoria di titoli italiani, ha portato

amore e affetto, imparano anche una

aprile 1980 (timido approccio con la danza

nel medagliere di famiglia un bronzo agli Eu­

disciplina. Sono provati da esperienze

moderna, poi tanto

ropei Junior e un quinto posto in quelli se­

familiari negative che trasformiamo in

judo), e, infine, Mar­

nior. Lo scorso anno ha vinto il bronzo ai Gio­

positive. Occore tirarli via dalle strade e

co, l'ultimo nato, il 7

chi del Mediterraneo. Anche Marco (pure lui

dar loro una speranza». Non solo scu­

gnizzi: la palestra ospita anche il "Pro­

dell'84.

delle Fiamme Oro) ha raccolto una ricca se­

«Un inizio per gioco

rie di titoli italiani, l'ultimo dei quali in apri­

getto Sole", riservato ai portatori di

-racconta papà Gio­

le, a Pesaro. L'ha fatto nella categoria fino a

handicap: «Ragazzi eccezionali, che

dicembre

non facciamo sentire diversi dagli altri.

vanni Maddaloni -

73 chili, quella che aveva portato Pino sul

che ha finito per di­

gradino più alto del podio all'olimpiade di

Qui tutti portano i lo­

vera

Sydney. Il più piccolo dei Maddaloni ha sapu­

ro figli, dalla famiglia

passione: uno ha ti­

to farsi valere anche a livello internazionale.

semplice al malfatto­

rato l'altro dentro al

Per lui due titoli europei under 23, il primo

re che non vuole che

judo. Ho visto passa­

conquistato in Slovenia e il secondo in Ucrai­

Il suo ragazzo segua

re sotto i miei occhi

na, lo scorso novembre.

ventare

una

la stessa strada».

MÌllllllii 43


DAMIANO PIPPI

Il campione diventa PROTAGONISTI

sindacalista

A 35 anni e dopo mille suo Pippi non pensa di smetteJ futuro. Suo e del suo spor quando smettono^a volley abbiano il futi Nel frattempo s'impegna per aiu l'ospedale della sua città di Federico Pistone

stadium >


U

a due braccia così ma il cuore

lio una Fiat Grande

■ ■ancora più grande. Damiano

Punto, andrà sem­

Pippi, 35 anni, ha contribuito a scrivere

pre all'ospedale pe­

la storia del volley italiano ma vuole an­

rugino.

dare oltre. Ha messo all'asta tutti i ricor­

Lì, a Castiglione, ci

di di vent'anni da protagonista della pal­

sono ancora i geni­

lavolo italiana e internazionale per aiu­

tori di Damiano, en­

tare l'ospedale della sua città, Castiglio­

trambi pensionati:

ne del Lago, in provincia di Perugia. La

lei era maestra e lui

maglietta indossata durante la finale

imprenditore

olimpica di Atene 2004 è stata battuta a

campo edile. Sì per­

700 euro, con base d'asta 50. Cinque­

ché il giocatore Pip­

nel

cento euro per la divisa con cui ha vinto

pi, nonostante ven­

il campionato del mondo 1994, quattro-

t'anni da protago­

cento per quella del trionfo agli Europei

nista

2003. E poi ancora le casacche degli scu­

più prestigiosi, non

sui

parquet

detti vinti con Treviso e Modena, le tute

ha fretta di abban­

d'allenamento della Nazionale, borse,

donare la carriera

ginocchiere e altri dettagli aggiudicati al

agonistica: «.Qual­

miglior offerente: alla fine, Pippi ha rica­

che stagione me la

vato 7.500 euro, girati immediatamente

posso ancora per­

in­

all'ospedale, in questa iniziativa che ha

mettere».

battezzato " Azzurro per la vita ". Ma Da­

tanto, oltre alle ini­

miano non si è accontentato. Prima ha

ziative umanitarie,

aperto l'associazione noprofit

"Azzur­

Ma

Damiano ha deciso

ro per l'ospedale" (che ha anche un sito

anche di dare voce agli atleti aprendo la

www.azzurroperlospedale.com) con cui

strada all'Aipav, l'Associazione dei gio­

già raccolto altri 20.000 euro. Poi ha or­

catori di pallavolo. Dove avevano fallito

ganizzato, il 2 giugno al campo sporti­

altri mostri sacri (come Lucchetta alla fi­

vo di Castiglione, una partita di calcio a

ne degli anni Ottanta e più recentemen­

scopo benefico fra protagonisti della

te Gravina e Gardini) Damiano Pippi ha

pallavolo

come

Sartoretti,

Gravina,

fatto centro: il sindacato del

volley og­

Gardini, Cantagalli, Meoni mescolati a

gi è una realtà. «In molte squadre di A1

vecchie glorie del pallone come Rava­

e soprattutto A2, spesso i giocatori non

nelli, Minotti, Apolloni con l'innesto del

ricevono gli stipendi, o vengono pagati

giovanissimo talento romanista Okaka,

in ritardo. Oppure subiscono sanzioni se

non ancora 17 anni, origini nigeriane

non arrivano i risultati. L'associazione

ma un'infanzia trascorsa proprio nel

cercherà di restituire dignità agli atleti».

paese umbro. Il ricavato della partita,

Gli obiettivi dell'Aipav sono precisi: ga­

insieme a quello della lotteria con in pa-

rantire ai giocatori l'assicurazione obbli­

gatoria, offrire a fine carriera un tratta­ mento di fine rapporto e creare un fon­

IcAzzurro per la vita è lui progetto che vuole

do pensioni. Per dirla in una parola: il professionismo. Oggi la pallavolo italia­

na, ai vertici della gerarchia mondiale sia come organizzazione sia come risultati,

contribuire ad dnieviare le sofferenze di chi e costretto in ospedale»

naviga nel più puro dilettantismo anche se gli stipendi medi sono intorno ai cen­

tomila euro all'anno. «Il professionismo è l'obiettivo finale ma ci si deve arrivare

per gradi: intanto l'importante è assicu­ rare i diritti minimi al giocatori».

L'iniziativa di Pippi ha avuto successo

PIPPI COME L'AVVOCATO CAMPANA Grazie al calcio e a Damiano Pippi, adesso anche i pal­ lavolisti hanno una loro Associazione. L'estate scorsa i calciatori del Bologna di Renzo Ulivieri e quelli del Volley Modena di Ju­ lio Velasco si sono incontrati sull'appennino tosco-emiliano per le rispet­ tive fasi di preparazione agonistica. «Perché non fate nascere un'associa­ zione simile a quella dei calciatori per tutelare i vostri interessi?», ha consi­ gliato il centrocampista rossoblu Fa­ bio Pecchia. Detto, fatto. Pippi insie­ me al compagno di squadra Massimo Gelli, si è preso cura dell'iniziativa e il 20 febbraio è nata l'Aipav, l'Associazione Italiana Pallavolisti, di cui Da­ miano è vicepresidente. Resisterà al vertice come l'avvocato Sergio Cam­ pana (nella foto), ex calciatore e dal primo giorno presidente dell'Aic, il sindacato del pallone?

JikIÌMI

45


VOLLEY

:Lzunico rimpianto Iella carriera rimane a finale persa ad Itene: il Brasile ira forte, ma noi lotevamo batterlo»

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Nome: Damiano Pippi Nato a: Castiglione del Lago (PG) II: 23 agosto 1971 Altezza: 194 cm Peso: 84 kg Squadra: Cimone Volley Modena Ruolo: libero Numero di maglia: 12 Trofei vinti (club): 2 Coppe Campioni (1999, 2000), 2 scudet­

ti (1999, 2002), 3 Coppe Italia (1993, 1994, 2000), 1 Supercoppa Europea (2000), 1 Supercoppa Italiana (1999)

Trofei vinti (Nazionale): Mon­ diale (1994), Coppa del Mondo

(1995), Europei (1993, 2003),

World League (1994, 1995 e 1997), World Super Challenge

(1996), World Cup (1995), World Super tour (1994), Grand Cham-

pions Cup (1993)

Cariche ricoperte: dal febbraio 2006 è vicepresidente dell'AIPAV,

Associazione Italiana Pallavolisti

Piatto preferito: carne alla brace Letture: libri gialli Film: comici Musica: pop Altri sport praticati: nuoto

perché è riuscita a coinvolgere tutti: Fe­

m ShtillTÌÌ't

E mi ha trascinato».

derazione, Lega, opinione pubblica e so­

Ma se l'Aipav farà strada il merito è so­

prattutto loro, i giocatori. «Peravvicinar­

prattutto della credibilità che Pippi si è

li abbiamo tenuto molto basse le quote

conquistato nella sua lunga, straordina­

associative cercando una grande visibili­

ria e ancora vigorosa carriera: 227 parti­

tà su giornali, tv e Internet grazie anche

te in Nazionale, due scudetti (uno con

al sito www.aipav.it che permette uno

Treviso e l'altro con Modena), una Cop­

scambio di opinioni e in formazioni in Re­

pa Campioni e in azzurro un titolo mon­

te». Punto forte dell’associazione creata

diale nel ‘94, due europei (l'ultimo nel

da Pippi è anche il presidente, Ezio Lon­

2003), tre World League e uno stermina­

go, avvocato, ex pallavolista e quindi

to assortimento di altri titoli. Compresa

competente e appassionato. L'altro se­

la medaglia d'argento all'olimpiade di

greto è tutto al femminile: «Siamo riu­

Atene. «Tutti mi facevano i complimen­

Storie di et

sciti a trascinare nel progetto anche le

ti, ma per me è stata una grande ama­

Qui sopra, Giampaolo Montali,

pallavoliste, che erano più scettiche. In-

rezza: una medaglia d'oro persa, non

il et che ha riportato Pippi

somma stiamo convincendo tutti». Ma

una d'argento conquistata. Certo, il Bra­

in maglia azzurra dopo I litigi

sile è la squadra più forte del mondo, ma

con Anastasi. Nell'altra pagina,

chi ha convinto Damiano Pippi? Non ci crederete ma è stato un calciatore. «È

una fase della finale di Atene

successo l'estate scorsa. Con Modena

l'ultima presenza di Damiano in azzurro:

2004, persa contro il Brasile,

eravamo in ritiro insieme al Bologna cal­

il suo esordio risaliva addirittura al 17

e ancora Pippi

cio e lì ho conosciuto Fabio Pecchia, uno

agosto 1988 (Italia-Jugoslavia), quando

con i compagni di Modena

che di diritti dei giocatori se ne intende.

doveva ancora compiere 17 anni. «Ai/e-

noi potevamo batterli». È stata quella


dente al ginocchio nella finale scudetto del '99.

Ricordo di aver festeg­

giato in barella la vitto­ ria del Treviso, proprio

contro Modena». Da­

miano è diventato, an­ che se a malincuore,

uno dei più forti difen­ sori nel circuito interna­ zionale, grazie alla velo­

L'India rivince il Memorial Cornacchia

cità impressionante e a

una conformazione na­

La Nazionale indiana ha rivinto a Pordenone il

turale che gli permette,

Memorial Ferruccio Cornacchia, giunto alla

avvicinando le braccia

24esima edizione. In finale, i pallavolisti india­

nel classico gesto del

ni hanno battuto gli ungheresi del Gyor 3-0.

come al solito, molto alto il livello tecnico del­

vo appena vinto l'argento al campiona­

bagher, di creare una superficie perfet­

to mondiale Juniores e come premio mi

tamente omogenea che respinge con

la manifestazione, cui hanno partecipato 16 squadre, compresa la Nazionale italiana Ca­

avevano fatto debuttare con la prima

efficacia e precisione ogni attacco av­

squadra».

versano. Nelle ultime sei stagioni ha in­

detti, che ha chiuso al quinto posto. In campo

Arrivò anche a dire no alla maglia azzur­

dossato la casacca numero 12 di Mo­

femminile, successo delle ragazze dell' Asystel

Novara, che in finale hanno superato il Do-

ra. «Il coach era Anastasi e voleva tra­

dena, ma solo nel 2002 ha potuto brin­

sformarmi da attaccante a difensore, e

dare al titolo: «Eravamo arrivati quarti

movip Porcia. In campo 2 Nazionali, Svizzera

a me sembrava una follia». Poi però Pip-

nella regular season e non partivamo

e Inghilterra, la selezione dell'lstria e un colle­

pi è diventato il primo giocatore al mon­

certo da favoriti. Quella vittoria mi ri­

ge statunitense (Northern Lights Minneapo­

do a passare dal ruolo di schiacciatore a

lanciò anche in chiave azzurra: Monta­

lis). Nel corso degli anni hanno calcato i par­

quello di libero, senza compromettere la

li mi volle in Nazionale dopo due anni

quet friulani giovani speranze poi trasforma­

sua decisiva presenza in campo. «Ho

di assenza. Vincemmo /'Europeo». E la

tesi in campioni affermati (Manuela Leggeri,

dovuto rassegnarmi a indossare la ma­

favola di Damiano Pippi non è ancora

Sara Anzanello, Serena Ortolani, Ingrid Sisco-

glietta di libero, soprattutto dopo l'inci-

finita.

vich, Danail Milushev, solo per citarne alcuni che ancora oggi militano nel massimo cam­

pionato italiano) e altri atleti come Kim Ho

Chul, Keba Phipps e Ljubo Ganev che hanno onorato la competizione come ospiti d'onore.

CLASSIFICHE UOMINI 1. India 2. Gyor (Ungheria) 3. Baden-Württemberg (Germania) 4. Svizzera 5. Italia 6. Mortsel (Belgio) 7. Algeria 8. Varna (Bulgaria)

DONNE 1. Asystel Novara 2. Domovip Porcia 3. Levski Sofia (Bulgaria) 4. Svizzera 5. Northern Lights (USA) 6. Belo Horizonte (Brasile) 7. Novi Sad (Serbia Montenegro) 8. Argentario Trento

STETlÌffllìl 47


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IL CALENDARIO

BASKET FINALE Primo atto della finale-scudetto ■

di Basket. L'anno scorso sono bastate

E

anche per l'Italia di Marcello Lippi:

quattro gare ai bolognesi della Fortitudo

azzurri attesi da un debutto insidioso ad Hannover contro il Ghana

di Jasmin Repesa per imporsi sull'Armani

Esordio al Mondiale di Germania 2006

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CICLISMO CAMPIONATI ITALIANI Si chiude a Gorizia la Settimana Tricolore

ai Ciclismo, con la gara su strada per professionisti. Il campione uscente e il velocista Enrico Gasparotto

TENNIS WIMBLEDON Al via il più antico e prestigioso torneo della storia del tennis: sul prato

i di Wimbledon 1 l'uomo da battere

I è lo svizzero I Roger Federer, 1I vincitore delle ultime tre I edizioni 'Ü/GA


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CARD Alberto Gilardino nato a Biella il 5 luglio 1982 Sport: calcio Squadra: Milan Ruolo: attaccante Albo d'oro: 1 Europeo Under 21 (2004), 1 bronzo all'olimpiade (Atene, 2004) Debutto in Nazionale: 4-9-2004 Italia-Norvegia 2-1 Alberto Gilardino cresce nella Cossatese, squadra del paese vicino a Biella in cui cre­ sce. Scoperto dal Piacenza, esordisce in serie A a 17 anni e mezzo contro il Milan (6 gen­ naio 2000, 0-1). Nel settembre 2000 passa al Verona, dove rimane per due stagioni nelle quali lascia intravedere le proprie doti senza tuttavia convincere appieno. L'esplosione avviene nel Parma, che lo preleva nel 2002 e gli dà totale fiducia a partire dal campiona­ to successivo: tra il torneo 2003-2004 e il 2004-2005 realizza 46 reti in A, sfiorando per due volte il titolo dei cannonieri e trascinan­ do l'Under 21 al titolo europeo e al bronzo olimpico. Dopo un lungo corteggiamento, il Milan lo acquista nell'estate del 2005 per 24 milioni di euro.

Gennaro Ivan Gattuso nato a Corigliano Calabro (Cs) il 9 gennaio 1978 Sport: calcio Squadra: Milan Ruolo: centrocampista Albo d'oro: 1 scudetto (2004), 1 Champions League (2003), 1 Supercoppa Europea (2003), 1 Coppa Italia (2003), 1 Supercoppe di Lega (2004), 1 Europeo Under 21 (2000) Debutto in Nazionale: 23-2-2000 Italia-Svezia 1-0 Sito: http://gennarogattuso:sport.tiscali.it

CARD Massimo Oddo nato a Città Sant'Angelo (PE) il 14 giugno 1976 Sport: calcio Squadra: Lazio Ruolo: difensore Albo d'oro: 1 Coppa Italia (2004) Debutto in Nazionale: 21-8-2002 Italia-Slovenia 0-1 Sito: www.massimooddo.com

Figlio di Francesco, allenatore di discreto suc­ cesso, Massimo Oddo ha debuttato in C1 col Fiorenzuola dopo due stagioni nelle giovanili col Milan. Quindi, ha cominciato una sorta di giro d'Italia che l'ha portato a giocare a Monza, Prato, Lecco, Napoli e Verona: con i gialloblù ha esordito in serie A il 30 settem­ bre 2000 (a Bari, 1-1). Nell'estate del 2002 è stato acquistato dalla Lazio (e, nello stesso periodo, ha debuttato in Nazionale), di cui è divenuto uno degli elementi fondamentali, confermandosi uno dei più convincenti terzi­ ni del nostro calcio e guadagnandosi l'atten­ zione dei club più importanti.

Gianluigi Buffon nato a Carrara il 28 gennaio 1978 Sport: calcio Squadra: Juventus Ruolo: portiere Albo d oro: 4 scudetti (2002, 2003, 2005, 2006), 1 Coppa Uefa (1999), 1 Coppa Italia (1999), 3 Supercoppe di Lega (1999, 2002, 2003), 1 Europeo Under 21 (1996) Debutto in Nazionale: 29-10-1997 Russia-Italia 1-1 Sito: www.gianluigibuffon.it

Figlio di una famiglia di sportivi (madre campionessa di peso e disco, padre valido pesista, sorelle pai lavoi iste), arriva al Parma a 13 anni e a neppure 18 esordisce in serie A (19 movembre 1995, Parma-Milan 0-0). Dalla stagione 1996-97 diviene titolare. Rimane in gialloblù fino al 2001. Debutta con la maglia azzurra quando non è ancora ventenne. Per la cifra record di circa 100 miliardi di lire passa poi alla Juventus, confermandosi uno dei migliori portieri della sua generazione.


vezzali

Valentina Vezzali Nata a Jesi (AN) il 14 febbraio 1974 Sport: scherma Specialità: fioretto Albo d'oro: 4 ori all'olimpiade (individuale, 2000 e 2004, a squadre, 1996 e 2000), 1 argento all'olimpiade (individuale, 1996),

8 ori nel Mondiale (individuale, 1999, 2001, 2003 e 2005,* a squadre, 1995, 1997,1998 e 2001), 8 Coppe del Mondo, 3 titoli europei, 11 titoli italiani sito: www.valentinavezzali.com

Marco Melandri Nato a Ravenna il 7 agosto 1982 Sport: motociclismo Scuderia: Honda Fortuna Albo d'oro: 1 Mondiale (2002, classe 250) sito: www.marcomelandri.it

Valentina Vezzali è una delle più grandi atlete nella storia dello sport italiano. Il suo palmares straordinario vale più di qualsiasi aggetti­ vo. Comincia a dedicarsi alla scherma nel 1980 e già a 15 anni raccoglie i primi successi vincendo il Mondiale cadette. Alla prima Olimpiade (Atlanta, 1996) vince oro a squadre e argento individuale. Quattro anni più tardi, a Sydney, riesce a fare l'en-plein. Trionfa anche ad Atene nel 2004 (la gara a squadre non è stata disputata) e stupisce il mondo l'estate seguente, trionfando nel Mondiale di Lipsia a quattro mesi dalla nascita del figlio.

Talento precosissimo, comincia a gareggiare a 5 anni con la Bmx, per poi passare alle mini-moto, di cui nel 1992 e nel 1994 è cam­ pione italiano. L'anno dopo diventa collauda­ tore della Honda e nel 1997 vince il titolo tri­ colore nella 125, diventando il più giovane motociclista a riuscire in questa impresa. Dopo un "assaggio" in quella stessa stagio­ ne, nel 1998 partecipa al suo primo Mondiale, concluso al terzo posto. Secondo nel 1999 per un punto, passa alla 250 e all'Aprilia nel 2000: al terzo tentativo, è cam­ pione del mondo. Nel 2003 debutta nella MotoGp con la Yamaha: i modesti risultati lo inducono a tornare alla Honda nel 2005, quando è vicecampione alle spalle di Valentino Rossi, con due successi parziali.

Gianluca Basile Nato a Ruvo di Puglia (BA) il 24 gennaio 1975 Sport: pallacanestro Squadra: Barcellona Ruolo: playmaker-guardia Albo d'oro: 2 scudetti (2000 e 2005), 1 oro nell'Europeo (1999), 1 argento all'olimpiade (2004), 1 bronzo nell'Europeo (1999)

Banilo Bi Luca Nato a Spoltore (PE il 2 gennaio 1976 Sport: ciclismo Squadra: Liquigas Bianchi Albo d'oro: Giro di Lombardia (2001), Amstel Gold Race (2005), Freccia Vallona (2005), 4 tappe del Giro d'Italia (2000, 2001 e 2 nel 2005) Sito: www.danilodiluca.com

Gianluca Basile è uno dei migliori giocatori nella storia della pallacanestro italiana. La sua carriera si sviluppa quasi interamente nella Fortitudo Bologna, dove arriva nel 1999 proveniente da Reggio Emilia. Playmaker-guardia, alto 1 metro e 95, in sette stagioni conquista due scudetti e diviene uno dei punti di forza della Nazionale, con la quale conquista l'oro all'Europeo di Praga nel 1999 e l'argento all'olimpiade di Atene nel 2004, anno in cui riceve il premio riservato al miglior cestista del campionato. Nell'estate del 2005 accetta di vivere una nuova avventura e si trasferi­ sce al Barcellona.

Danilo Di Luca rivela subito il suo talento per il ciclismo, vincendo la prima gara a cui partecipa, a 8 anni. Dopo aver ottenuto diversi successi nelle categorie giovanili, nel 1998 è terzo al Mondiale Under 23 di Valkenburg e passa al professionismo con la Cantina Tolto. Nel 1999 vince una tappa del Giro d'Abruzzo ed è secondo al Giro di Lombardia, competizione nella quale trionfa nel 2001. Passa poi alla Saeco e, dal 2005, alla Liquigas-Bianchi: proprio il 2005 è il suo anno migliore. Si impone nel'Amstel Gold Race, nella Freccia Vallona (nel 2004 era stato secondo) e nel Giro dei Paesi Baschi, conclude al quarto posto il Giro d'Italia e balza al comando della classifica Uci.




ATLETICA GOLDEN LEAGUE

MOTO GP D'ITALIA Il Motomondiale

Primo

fa tappa in Italia,

appuntamento stagionale della

sul circuito del Mugello. Marco Melandri

Golden League

con il meeting di Oslo. Continua la sfida fra

cerca di recuperare il

Asafa Powell

terreno perso nei primi

e Justin Gatlin

appuntament

della stagione

NUOTO SETTE COLLI Continua la marcia di avvicinamento agli Europei di Budapest:

Luca Marin e gli altri azzurri partecipano al trofeo

Sette Colli di Roma

dfl dtf FORMULA 1 | | SILVERSTONE Ottava gara del Mondiale

di Formula 1 sulla mitica pista inglese di Silverstone,

la tana delle McLaren di Kimi Raikkonen

e Juan Pablo Montoya


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Clima pesante per la Gerusalemme-Betlemme

La corsa più difficile dribbla la diffidenza Tra difficoltà ambientali e semi di speranza si è svolta la terza edizione della maratonapellegrinaggio dedicata a Giovanni Paolo II e promossa dal CSI in Terra Santa. La visita ad Ain Arik, dove il Comitato di Modena ha costruito un centro sportivo di Danilo Vico

p

porti israelo-palestinesi. Ad aggiungere

diera della pace, con i colori dell'arcobale­

er il terzo anno consecutivo il CSI, l'Opera Romana Pellegrinaggi e

tensione a tensione, anche la tragica noti­

no.

Ufficio CEI per la pastorale di turismo,

zia dei tre militari italiani morti a Nassirya il

Tutto questo però non deve dissuadere dal

sport e tempo libero hanno organizzato in

27 aprile (un quarto sarebbe poi deceduto

progetto, anzi. Al termine della corsa lo ha

nome della pace la maratona-pellegrinag­

nei giorni successivi), proprio il giorno del­

sottolineato anche Rafi Ben Hur, funziona­

gio Gerusalemme-Betlemme. Non è stata

la corsa non competitiva. Insomma: un cli­

rio del Ministero del Turismo di Tel Aviv: «//

un'impresa facile quella degli sportivi ita­

ma pesante. Con ferree misure di sicurez­

prossimo anno tutti, anche gli israeliani,

liani, sbarcati in Terra Santa il 24 aprile, in

za che imponevano limitazioni e ostacoli,

potranno andare dall'altra parte del check-

un momento più che mai critico per i rap­

quali per esempio il divieto a issare la ban­

point senza problemi, magari anche con il

fli

Papa, se vorrà partecipare alla prossima edizione».

Un obiettivo condiviso da

mons. Liberio Andreatta, deH'ORP: «// prossimo anno passeremo il check-point

tutti insieme: israeliani, italiani e palestine­

si correremo da Betlemme a Gerusalem­ me. Questo è l'impegno che ci proponia­

mo». La speranza di tutti è che avvenga

davvero così, visto che anche quest'anno il

momento più delicato della maratona è

Entusiasmo Monsignor Carlo Mazza,

direttore dell'ufficio CEI

per la pastorale dello sport, e Beppe Cadetti, storico leader dei Nomadi, in un momento

del pellegrinaggio

tritìi IO


stato appunto il passaggio dalla zona israeliana a quella palestinese, lì dove cor­

re quel muro di cemento lungo chilometri.

Al check-point gli atleti israeliani si sono dovuti fermare, bloccati con loro grande

rammarico dagli stessi militari loro conna­

zionali, togliendo così un po' di forza al­ l'ideale che sorregge la corsa.

Al via si sono presentati una sessantina di atleti italiani, 20 palestinesi e 30 israeliani.

Dieci i km del percorso, metà da una par­

te del muro e metà dall'altro lato. All'arri­ vo a Betlemme, mons. Carlo Mazza, diret­

tore dell'ufficio CEI per la pastorale dello sport, ha celebrato la Messa degli sportivi nella chiesa di Santa Caterina, a lato della

Basilica della Natività. Un altro significativo momento di sport nella spedizione promossa dal CSI è stata la partita di pallavolo tra italiani (tra cui

molti giocatori ex nazionali azzurri) e una rappresentativa di atleti arabi ed israeliani. Piccole cose, forse, al cospetto del dram­ ma che da decenni attanaglia una vasta area geografica e tiene tutto il mondo col fiato sospeso. Ma se è vero che un evento

sportivo non può bastare a sigillare la pa­

ce dove c'è guerra, è anche vero, come so­

ga qualche individuo in più, nei due popo­

steneva il Mahatma Gandhi, che quando

li in lotta, a riflettere. «Per me - confessa­

l'idea di pace progredisce anche in un sin­

va con un po' di amarezza uno dei mara­

Dal Club dei Genitori un segnale di speranza

golo individuo, l'intera umanità se ne gio­

toneti israeliani fermati al check-point - il

va. L'impressione è che ogni anno la mara­

sogno è che qui non ci sia più alcun muro

tona-pellegrinaggio in Terra Santa costrin-

e che non ci sia alcuna attività terroristica».

Si chiama "Parent's Circle", Club dei Geni­

E un suo connazionale: «Non possiamo co­

tori, ed è un'associazione che in Terra San­

struire la pace da soli, ma possiamo dare

ta raccoglie i familiari delle vittime di guer­

un segnale». Faceva loro eco a Betlemme

ra. Israeliani e palestinesi accomunati dal

un giovane palestinese: «Vogliamo porta­

desiderio che l'odio finisca.

re la pace in tutto il mondo. Forse non ci

Ecco due testimonianze. Adel J. Misk, pa­

riusciremo, ma almeno vogliamo prova­

lestinese: «Nel 1995 ho perso mio padre

re». Per la cronaca, ed è un dato importan­

in un attentato. All'inizio ho provato desi­

te, quest'anno i partecipanti sono stati il

derio di vendetta, una reazione umana,

triplo della prima edizione.

poi ho scelto una strada diversa: quella

C'è bisogno anche di questo: di segni, di

ANCHE I NOMADI CANTANO LA PACE Tra gli altri ha preso parte alla spe­ dizione anche Beppe Cadetti, lea­ der storico dei Nomadi. «È la seconda volta che vengo in Terra Santa, ma è la prima volta che faccio questa corsa. È un'espe­ rienza unica e bellissima: sono con­ tento di esserci stato e spero di aver dato il mio piccolo contributo alla ricerca della pace».

del dialogo e della riconciliazione

testimonianze, di gesti che aprano piccole

con l'altra parte».

crepe nel muro della diffidenza. Come av­

Elik Elhanan, israeliano: «Nel 1997, mia

viene nel villaggio palestinese di Ain Arik,

sorella è morta in un attentato nel centro

1.300 anime in tutto, un terzo delle quali

di Gerusalemme. Lo scopo della Parent's

costituita da arabi di religione cristiana, do­

Circle è quello di considerare israeliani e

ve il CSI di Modena sviluppa il progetto di

palestinesi esseri umani e non nemici. Stia­

un centro sportivo polifunzionale per la

mo portando avanti il progetto per trovare

gioventù locale. Prima di ripartire per l'Ita­

un punto d'incontro, pensiamo costante-

lia, la comitiva del CSI è andata a visitare

mente a nuove idee per divulgare questo

quel piccolo spazio sportivo, che cresce an­

messaggio al mondo intero. Non ci sono

no per anno per dimostrare come l'inte­

altre soluzioni oltre al dialogo: se possiamo

grazione tra gente di etnie e religioni dif­ ferenti sia davvero possibile. ■

farlo noi che abbiamo pagato questo caro

prezzo, possono farlo tutti».

55


PEACEVOLLEY

Peacevolley 2006 a Gerusalemme

Zorro torna a schiacciare Andrea Zorzi è tornato in campo dopo 8 anni per un'amichevole specialissima: italiani contro arabi ed ebrei. A sorpresa, azzurri sconfitti. «Ma è stata la vittoria di tutti», commenta il capitano di Felice Alborghetti

N

solo il grigio muro del check ^Hpomt. Il CSI ha portato in Terra

passa la rete per stringersi la mano. Il mu­

Santa i "muri" difensivi della pallavolo. So­

de dividere e ridurre relazioni. Un muro a

no quelli del Peacevolley, la novità sportiva

rete può far male ma è gioco, l'altro inve­

della spedizione 2006 a Gerusalemme:

ce fa malissimo perché impedisce ogni ti­

ro di Gerusalemme è un'altra cosa: inten­

po di rapporto e comunicazio­

una partita internazionale di

pallavolo, giocata nella Città santa, tra una rappresentativa

italiana e una formazione mista di giocatori locali, arabi ed ebrei.

«Sono muri evidentemente di­ versi - commenta Andrea Zorzi

capitano della selezione italia­

na, ancora una volta presente

Lo sport può aiutare ad appiattire le differenze e a risolvere i conflitti

alla spedizione -. Nel volley il

ne». Zorro Zorzi, nel 1991 eletto mi­

glior pallavolista al mondo, no­

nostante la sconfitta di misura al tie break (3-2 per i locali il ri­

sultato finale del Peacevolley

2006) sottolinea come la parti­

ta «sia stata una vittoria per tut­

punto a punto, dopo tanti anni è stata per

ti». Per lui, poi, un'occasione in

me una forte emozione in campo».

muro è un fondamentale di gioco. La rete

più: «Sono felice di essere tornato a gioca­

Sul significato dell'evento Zorro "schiac­

e la divisione di campo sono imposti dal re­

re una partita vera dopo 8 anni, un'espe­

cia" ancora: «Lo scorso anno ho parteci­

golamento, ma nel rettangolo di gioco, co­

rienza sincera, condivisa con tutti i miei

pato alla maratona, è da lì è nata con na­

me in tutti gli sport, non si è mai nemici

compagni che hanno subito aderito alla

turalezza l'idea di una seconda partecipa­

ma semplici avversari. Poi, a fine gara si

mia convocazione. Giocare un tie break,

zione. Nello sport, guando si è in campo esiste un solo linguaggio: cercare di fare

del proprio meglio, sfruttando tutte le pro­

A RETE ANCHE GALLI MASCIARELLI E MARGOTTI Al Palaviz di Gerusalemme oltre al capitano Zorro Zorzi hanno gioca­ to altre vecchie glorie azzurre quali Roberto Masciarelli, Stefano Margutti e Claudio Galli, assieme ad altri pallavolisti ancora in atti­ vità come Luca Sirri (Tonno CallipoVibo Valentia), Andrea Masini (Icom Latina) e Francesco Pieri (Codeyco Santa Croce). Dall'altra parte della rete, nazionali israelia­ ni e giordani in grado di battere l'Italia 3-2 ai tie break.

56

prie possibilità, sempre nel rispetto di se stessi e degli avversari, credo che questa regola sia particolarmente significativa in questo contesto. Lo sport da solo non può

risolvere problemi di natura così comples­ sa, ma sono convinto che correre per que­

sto fine sia un bel gesto e un bel messag­ gio, soprattutto perché non c'è competi­

zione e conflitto, ma la testa pensa ad aspetti semplici. Questo tipo di sport può essere sicuramente utile, una spinta in più

per raggiungere, in questo caso, un tra­ guardo difficile e lontano».


TENNIS TAVOLO

Quasi 500 partecipanti al GP Nazionale di tennis tavolo

La Lombardia trionfa a Ischia Ripalta Cremasca tra gli uomini e Bonola Milano tra le donne danno il primo posto ai lombardi nella classifica riservata ai Comitati. Il reggiano Nardini vince nella massima categoria battendo il modenese Bisi di Felice Alborghetti - Fotoservizio di Franco frani

Alessando Bisi, secondo classificato nella categoria Fitet A

p

Il vincitore Samuele Nardini, campione al quarto set

■ rande successo per il sesto Gran

ai primi 350 del ranking federale) preva­

luogo e quello della Valcamonica. Se­

Premio Nazionale di tennis tavo­

lendo in un'accesa finale sul modenese

guono, sempre per numero di parteci­

lo, svoltosi a Ischia nel mese di aprile.

Alessandro Bisi (13-11 al quarto set).

panti, Napoli (48) e Cava de' Tirreni (35).

Successo per il gran numero di parteci­

Grande interesse ed emozione per il fol­

Oltre ai due del torneo per Comitati,

pati (quasi 500, in rappresentanza di 11

to pubblico presente, oltre 300

regioni e 83 società) e per il livello tec­

spettatori al palazzetto Taglia­

nico della manifestazione.

rtela, nel quale erano stati in­

La Lombardia, che tra l'altro aveva il

stallati 24 tavoli Butterfly.

maggior numero di atleti in gara (161)

Dodici le categorie in gara per

alla fine ha portato a casa il maggior nu­

entrambi i sessi. Dai Giovanissi­

la Lombardia ne ha poi som­

In gara 83 società provenienti da undici regioni

mati 4 individuali (2 di Bre­

scia, 1 ciascuno di Mantova e Crema).

Nelle prove individuali, tre titoli alla Campania padro­

na di casa (un oro a Napoli,

mero di titoli, vincendo il tricolore a

mi (8-10 anni) fino ai Veterani

squadre sia in campo maschile (Ripalta

(compreso un arzillo 78enne)

Cremasca) sia in quello femminile (Bo­

hanno incrociato le racchette

nola Milano). Samuele Nardini, reggia­

483 atleti (di cui 83 donne).

no, ha invece vinto la finale individuale

Brescia la provincia più rappresentata

sa e Lucca), Sardegna (doppietta di

nella categoria Fitet A (quella riservata

con 61 tesserati tra il Comitato del capo­

Cagliari) e Trentino.

2 a Cava de' Tirreni). Due ti­ toli a testa per Veneto (Pa­

dova e Treviso), Toscana (Pi­

R

JirTiWt

57


co z

La parola ai protagonisti Noè Borimi (TT Reggio

partita della finale a squa­

Emilia): «È la quinta meda­

dre è sicuramente la partita

glia d'oro che vinco ai nazio­

in cui ho giocato meglio. Poi

nali CSI. Una bella abitudine.

ho sprecato molti punti...».

Nella mia categoria sono il

Marija Benda (Mortise

numero 16 in Italia, cerco di

2000 Padova): «L'anno scor­

migliorarmi sempre, grazie soprattutto al mio grande al­

so a Ponte di Legno, secon­

lenatore Samuel Nardini (an­

gliorato e ho salvato...

che lui oro nella cat. Fitet A,

l'onore del Veneto!».

ndr), che non fa che predica­

Roberto Braguti (GGS Ri-

da, stavolta prima. Ho mi­

La favola di Ripalta Cremasca

re di allenare la testa».

palta Cremasca): «Ho vinto

Federica Demonte (Us Ca-

due ori, sono felicissimo. La

stelnuovoTrento): «Nono­

mia gara migliore? Di sicuro

Una delle più belle pagine del GP Nazionale

stante i bagni in piscina, so­

l'unico set vinto contro Bisi

di Ischia l'hanno scritta gli atleti granata del

no riuscita a non stancarmi e

nella gara a squadre. Ho

TT Ripalta Cremasca. Opposti in finale alla

a giocare bene. Mi sono mol­

perso la mia partita, ma

squadra del CSI Modena dei temuti fratelli Bi­

si (una miglior classifica in federazione e un

to divertita e sono felice per

quel set è stata una bella

Sonia Tei (Cava de' Tirreni,

la medaglia conquistata».

soddisfazione».

nella foto): «Ho 34 anni, da

Lorenzo Brassoli (TT Be-

Vittorio Pappaianni ( Poi

grossa. Dopo essere andati sotto nel primo singolo (Alessandro Bisi aveva superato Ro­

20 gioco a tennis tavolo. So­

naco Brescia): «Mi sono

Frassati Napoli): «Ho 9 an­

no felice per il successo finale

molto divertito. Ho perso in

ni, gioco all'oratorio da due

di Vincenzo Rispoli e Marco

semifinale una gara molto

anni e mezzo. Vado bene

palmares di tutto rispetto), l'hanno fatta

berto Braguti) ed essere sul parziale di 0-2

nel doppio, hanno compiuto la grande impre­

Palummo. Poteva andare me­

tirata, ma sono comunque

col dritto, tengo col rove­

sa. «Sapevamo che erano le ultime possibilità

glio la mia finale, ma va bene

molto contento. Complimen­

scio. Il mio allenatore, di cui

- racconta il giovane cremasco Andrea Toma-

anche l'argento. Siamo una

ti a chi mi ha battuto, che

seguo sempre i consigli, di­

grande squadra, un bel grup­

poi ha anche vinto l'oro».

ce che ho una testa da

po. Ora torneremo a Cava,

Valentina Ros (US San

adulto. Speriamo nel futuro.

nella nostra palestra a mon­

Giovanni Pordenone): «Mi

Avrei voluto vincere già da

derico Guerrini, in questa partita, anziché nel

tare e smontare i tavoli prima

ha dato molto fastidio la

quest'anno ma l'argento ai

singolo. Ci è andata bene!». Il doppio finisce

e dopo ogni allenamento...

gomma cinese dell'avversa­

campionati nazionali va be­

Una piacevole fatica"

ria nel rovescio. La prima

ne lo stesso».

soni - e punto su punto abbiamo impattato 2-2. Avevamo puntato tutto sul doppio, spen­

dendo il nostro Fitet A, il mio compagno Fe­

infatti 13-11 peri cremaschi al quinto set.

Sulle ali dell'entusiasmo l'ottimo Andrea Tomasoni conquista poi il punto decisivo del­

l'ultimo appassionante singolare: 14-12; 118; 13-11, per un rotondo 3-0 con due set al­ talenanti vinti ai vantaggi su Guido Bisi, ne­ gli anni '70 uno dei migliori giocatori italiani.

Andrea Goldaniga è il responsabile del GGS San Michele di Ripalta Cremasca ed è rag­

giante per il successo conseguito: «Abbiamo 62 tesserati, in tutte le categorie. Ci allenia­

mo 5-6 ore al giorno: preparazione atletica,

le basi del dritto e rovescio, poi schemi sul tavolo. Utilizziamo anche il robot per far im­

parare la coordinazione e il sincronismo nei

colpi. Abbiamo con noi anche bambini della prima elementare: a quell'età bisogna abbi­

nare allenamento e divertimento. Insegnia­ mo la coordinazione nei movimenti, poi si inizia coi dettagli tecnici. Fondamenta­

li le gambe, il principio di azione-reazione,

e poi come concentrarsi».

58


I CAMPIONI INDIVIDUALI SENIORES Femminile

GIOVANISSIME Federica Demonte

Us Castelnuovo

Trento

Marija Benda

TT Lavis

Trento

Vincenzo Rispoli

A.C. S. Espedito

Napoli

TT Asola

Mantova

CSI Gialloblu

Modena

Poi. Centro Giov.TTA

Brescia

Asd Reggio Emilia

Reggio Emilia

Dlf Viareggio

Lucca

S. Michele Ripalta Cr.

Crema

Asd Reggio Emilia

Reggio Emilia

Cagliari

Marco Palummo

CSI Tirrena Cava

Cava de' Tirreni

Giambattista Bianchin

GS Dinamis

Treviso

Maria Teresa Pastore

CSI Modena

Modena

Delia Sanna

Saturnia A.S.D. Onlus

Cagliari

Samuel Nardini

Asd Reggio Emilia

Reggio Emilia

Poi. Centro Giov. TTA

Brescia

FITET B Maschile

UNDER 21 Maschile Daniele Prampolini

Saturnia A.S.D. Onlus

FITET A Maschile

JUNIORES Maschile Roberto Braguti

Silvana Santagati

FITET B Femminile

UNDER 21 Femminile Francesca Marchetti

Pisa

FITET A Femminile

ALLIEVI Noè Bonini

Poi. Pulcini Cascina

VETERANI B

RAGAZZI Luca Bellandi

Elke Freudl

VETERANI A

GIOVANISSIMI Matteo Maria Fiumi

Cava de' Tirreni

VETERANE B

JUNIORES Laura Filippazzi

CSI Tirrena Cava

VETERANE A

ALLIEVE Maria Iscaro

Padova

SENIORES Maschile

RAGAZZE Susanna Valer

Mortise 2000

Nicola Mor

CAMPIONATO NAZIONALE PER COMITATO

^Elimini 59


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S FBI FTTIÌIB LOTTA ALL'EMARGINAZIONE GIOVANILE Il Centro Sportivo Italiano è in prima linea nel progetto

"2 You", programma trien­

TUTTO NOTIZIE DAI COMITATI

g IL BEL RITRATTO DELL'ASSOCIAZIONE g

A Oropa celebrato il centenario della Fasci e di Stadium e presentato il "Rapporto" che fotografa e analizza numeri,

b—

caratteristiche e modelli gestionali del Centro Sportivo Italiano sul territorio: risultati più che confortanti

nale favorito dal Ministero dell'istruzione per combatte­ re il disagio dei ragazzi dai 13 ai 18 anni

SI ASSEGNA LA DANONE NATIONS CUP Appuntamento il 3 e

4 giugno a Ugnano Sabbiadoro, in pro­ vincia di Udine, per le 8 finaliste che

hanno vinto i rag­

gruppamenti elimi­ natori di maggio. A settembre la finale

29

internazionale di

28

Lione

CHIANOANO OSPITA LE FINALI DEL NUOTO

27

49,6

26

Dopo quello di judo e

karaté, nel centro ter­

46,9 o

male senese va in scena dal 15 al 18

25

24

giugno un altro Gran

23

Premio Nazionale.

Media età

Previste anche le finali

Anzianità di tesseramento

del Criterium di Wheelchair Hockey

e ancora:

A BRESCIA I TITOLI DEL CICLISMO Nell'ultimo fine setti­ mana di giugno, lo stesso in cui a Gorizia si assegna il tricolore

dei professionisti, il Comitato bresciano

organizza la kermesse che decide i campioni

2006 del CSI

CALCIO MOLFETTA SI CONFERMA TRICOLORE DEI SEMINARISTI CALCIO WEB & MOUSE PALERMO VINCE LA SKY FOOTBAR LEAGUE 2006 ORIENTEERING DI CORSA CON LA BUSSOLA I CAMPIONI DEL CSI

61


VITA CSI

A Oropa l'assemblea nazionale 2006

Il bel ritratto dell'associazione Celebrato il centenario della FASCI e di Stadium e presentato il "Rapporto" che fotografa e analizza numeri, caratteristiche e modelli gestionali del CSI sul territorio. Risultati più che confortanti all'interno di un sistema sportivo in crisi d'identità di Andrea De Pascalis abato 6 maggio, mentre a Oropa

fessor Stefano Pivato, che rievocava i tem­

ranno fatti sul momento: ha ancora senso,

l'assemblea nazionale del CSI cele­

pi eroici del primo Novecento, quando si

in un mondo sportivo che tende a diventa­

brava il centenario della FASCI e del

pensava che lo sport sarebbe

S

stato segno di modernità e se­ nostro Stadium, i guotidiani di tutta Italia

me­ di futura civiltà; dall'altro, pubblicavano i contenuti delle intercetta

Una ricerca durata alcuni mesi

re di "impastare" ogni giorno

sport e valori umani e sociali

fondanti? È ancora plausibile

zioni telefoniche nel mondo del calcio:

sfogliando i giornali, si constata­

squarci di cronaca che suggerivano storie

va fino a che punto, un secolo

di complicità inammissibili, di regolamenti

dopo, la parte più visibile dello

infranti, di etica personale e collettiva ine­

sport avesse tradito quella spin­

sistente.

ta iniziale, ammalandosi di protagonismo,

Oropa ha vissuto in questa contraddizione:

di affarismo, di mancanza di scrupoli. Di

In un certo senso, e senza volerlo, i lavori

da un lato si ascoltavano le parole del pro­

qui la domanda che chissà in quanti si sa­

di Oropa hanno risposto a questi quesiti

Appuntamenti Monsignor Gabriele Mana,

vescovo di Biella ha celebrato la

Messa nel santuario di Oropa.

Qui accanto Massimo Achini,

presidente del CSI Milano durante l'intervento all'assemblea nazionale

62

re così cinico e volgare, propor­

setìiwi

voler coniugare attività sporti­ va, volontariato e princìpi etici o

è un compito ormai fuori dalla storia?


sogna però riconoscere che la forbice CSI

tra Nord e Centro Sud - quanto a tesse­ rati e società - è più ampia di quella na­

I praticanti tesserati delle FSN/DSA e del CSI

zionale, e su questo bisognerebbe riflet­

(variazione sul totale delle categorie

tere. Il presidente tipo di un comitato CSI ha

seguite dal Monitoraggio CONI, 1997-2005)

poco meno di 50 anni e ha alle spalle una

permanenza in associazione di circa 30 anni, ovvero ha trascorso nel CSI più del­ la metà della propria esistenza. Quasi tut­

ti vengono dalla gavetta, passando dai

ruoli di atleta a quelli dirigenziali e rico­ prendo vari incarichi prima di assumere la

guida del Comitato. Il 50% ha un diplo­ ma di media superiore, il 18% è laureato.

Il 21% di loro svolge l'incarico a puro ti­ tolo di volontariato, il 40% dedica a que­ sto compito oltre 20 ore settimanali (il 33% vi dedica da 10 a 20 ore).

Come funzionano i 165 comitati territo­

riali CSI? A mandarli avanti sono global­

mente 2.900 persone, il 53% delle quali fa

dell'ultima ora, per mezzo di quel "Rap­

nelle giusta direzione, se si pensa che se­

volontariato totale. L'attività sportiva è co­

porto sullo stato dell'associazione", frutto

condo l'Istat in Italia risultano praticati ol­

perta al 49% dal circuito delle competizio­

di una ricerca sui Comitati territoriali dura­

tre 280 sport diversi e che sempre più i cit­

ni ufficiali CSI, al 23% da tornei aziendali

ta alcuni mesi. Per la prima volta il CSI ha

tadini scelgono di mettersi alla prova in dif­

e ricreativi, al 17% da sport a scuola, al

analizzato se stesso andando oltre i dati del

ferenti discipline. Le società CSI riescono

16% da sport in parrocchia. Il legame con

ancora a essere a misura di per­

la comunità ecclesiale è essenziale, tant'è

sona, visto che ogni società ha

che il 57% dei comitati ha sede in locali

in media 60 tesserati, tra atleti

della diocesi o di una parrocchia. Impres­

e operatori a vario titolo: una

sionante, infine, l'indice di ricchezza pro­

società federale, per fare un

dotta: se le ore globali di volontariato for­

tesseramento, scavando in pro­

fondità tra identità, aspirazioni,

modelli di comportamento. In attesa che il materiale raccolto

confluisca in un "bilancio socia­ le" dettagliato, all'assemblea nazionale è stato proposto un

Identità, aspirazioni, modelli di vita

esempio, ha una media di tes­

nite dagli operatori associativi fossero pre­

serati circa doppia. La loro di­

stazioni remunerate con una tariffa di

stribuzione sul territorio eviden­

14,50€ l'ora, il valore della "ricchezza" re­

La proposta associativa si innerva nel terri­

zia un forte gap tra Nord ed altre zone

galata al Paese sarebbe di oltre 346 milio­

torio attraverso 4.343 società monosporti­

d'Italia: al Nord le società CSI sono 9.747,

ni di euro l'anno. Da questo punto di vista

ve e 8.401 polisportive, cui si devono ag­

contro le 1.359 del Centro e le 1.638 del

lo sport CSI è davvero l'erede di quello del­

giungere 774 circoli parrocchiali e 251 cir­

Sud. Anche se bisogna tenere conto che

la FASCI, fatto a sua immagine e somi­

coli studenteschi: la scelta della polisporti-

tale situazione rispecchia almeno in parte

glianza quanto a dedizione, disinteresse e

vità e la differenziazione dell'offerta vanno

la diversa densità di cittadini residenti, bi­

volontà di servizio.

primo identikit.

<ÌkTÌÌO

63


PROGETTI

L'aggregazione come forma di crescita e corretto sviluppo

Lotta all'emarginazione giovanile Il Centro Sportivo Italiano al fianco di altre associazioni nel progetto "2 You", programma triennale per combattere il disagio dei ragazzi dai 13 ai 18 anni di Tito Dalla Torre

D

opo una lunga e necessaria fase di

A Bergamo e Catania, dove il progetto

studio, proposta e messa a punto,

è partito già a febbraio, il CSI registra i

da mesi è operativo il progetto "2

primi dati: rispettivamente 70 e 40 utenti partecipanti. Numeri

You", lanciato da un pool di

Bergamo e Catania operative Prossime aperture a Prato e Ancona

enti e associazioni per svilup­

pare forme nuove di preven­ zione e di lotta alla marginalità

giovanile. L'iniziativa, che vede impegnato il CSI al fianco del­

la Comunità di San Patrignano,

dell'Enaip e dell'associazione Consorzio Scuole Lavoro (CSL),

è finanziata dal Ministero Istru­ zione Università e Ricerca, inte­

destinati a cresce, anche in vi­ sta delle due prossime aper­

Enaip e CSL l'ambito dell'istruzione e del­

ture, previste in ottobre, ad

la formazione.

Ancona e Prato.

Destinatari delle iniziative sono i giovani

I 20 centri avranno caratteri­

dai 13 ai 18 anni. Fra tre anni si tireran­

stiche, strumenti e finalità dif­

no le somme di quanto fatto, cercando

le

di valutare se i mezzi impiegati sono sta­

"specializzazioni" delle asso­

ti utili al raggiungimento degli obiettivi

ferenti,

assecondando

ciazioni che li propongono. Le

prefissati: contrastare il disagio e la de­

strutture, curate dal CSI, pro­

vianza giovanile, frenare la dispersione scolastica, facilitare l'inserimento nel

ressato allo sviluppo di opportunità che

porranno aggregazione attraverso l'atti­

contrastino quella particolare forma di

vità sportiva, ludica e culturale. San Patri­

mondo del lavoro, stimolare la parteci­

disagio giovanile costituita dall'abban­

gnano svilupperà l'ascolto e il sostegno

pazione giovanile alla vita della comuni­

dono scolastico.

alla persona giovane e alla famiglia.

tà sociale.

Il progetto prende le mosse dall'idea che

accanto all'indebolirsi del ruolo delle agenzie educative, famiglia in testa, i

giovani paghino spesso la mancanza di

centri di aggregazione loro dedicati, in

cui poter sviluppare percorsi formativi, di crescita equilibrata della personalità.

Pertanto il CSI e gli altri promotori si so­

no impegnati per i prossimi 36 mesi nel­ la gestione, a titolo sperimentale, di 20

centri di aggregazione. A Bergamo, Ca­

tania, Ancona e Prato il progetto sarà gestito dal CSL A Catanzaro, Salerno, Ri­

mini, Verona, Trento e Roma 1 la gestio­

ne spetterà alla Comunità di San Patri­

gnano. A Foggia, Bologna, Cagliari, Ro­ ma 2 e Milano 2, all'Enaip. A Padova, Genova, Torino, Napoli, Milano 1 se ne

occuperà la CSL.

64 ShTiÌO


ALMANACCO

Sky Footbar League PALERMO BATTE TORINO IL TITOLO 2006 VA IN SICILIA La squadra del Web & Mouse Palermo si è ag­ giudicata la prima edi­ zione della Footbar Lea-

gue 2006, campionato nazionale di calcio a cinque riservato ai bar,

organizzato da Sky in

collaborazione con Cen­ tro Sportivo Italiano, Uisp e Sport Europa, con il patrocinio dei Monopoli di Stato e l'as­ sistenza tecnica di AGLA. I siciliani si sono imposti 7-4 contro i forti avversari dell'Ambrosia­

MODENA - Danza: 100 ballerini per "Anime in Movimento"

na Torino, in un match teso e combattuto, contraddistinto da un ot­

timo livello tecnico e agonistico. I palermitani da subito hanno pre­ so il controllo della partita, sfruttando maggiormente gli inserimenti

Si è svolto in aprile il primo concorso di danza "Anime in Mo­

laterali in attacco e dimostrando maggiore perizia nelle geometrie

vimento", organizzato dal CSI di Modena in collaborazione

con il Consiglio Regionale dell'Emilia Romagna. Il concorso,

di gioco. Solo nel finale di partita la squadra di Pippo Cedro, vero ispiratore

patrocinato dall'Assessorato alla Cultura della Provincia e del

del calcio a cinque torinese, è riuscita a rientrare in partita, recupe­

Comune di Modena, era rivolto a tutte le scuole di danza d'Ita­

rando almeno in parte il passivo. Il match è stato trasmesso in di­

lia e ha visto la partecipazione di un centinaio di atleti. Per la

retta da Sky Sport 3, con il commento di Josè Altafini e Davide

categoria Classica erano in concorso: Accademia Danza Stu­ dio (Modena), Rimini Ballet Studio e Officina delle Arti (Cese­

Fonte. «È stata una vittoria sudata - ha spiegato Antonio Ventura, titolare

natico). Per la categoria Modem contemporaneo gruppi: Il La­

dell'Internet Point Web & Mouse di Palermo - perché abbiamo in­

boratorio (Bologna), Compagnia Oxygen (Modena), Ordinary

contrato squadre molto forti. Forse la nostra marcia in più è stata

Out Dance Project (Verona), Polisportiva Corassori (Modena), La Trottola (Modena), Il Cigno (Ferrara). Per la categoria Mo­

dem contemporaneo singolo: Il Laboratorio (Bologna). Per la

categoria Hip Hop, fuori concorso: Xtreme Streetstyle (Mode­ na) e La Capriola (Modena). Presenti in giuria il Maitre de Bal­ let, Victor Litvinov, per lo stile Classico e Daniela Borghini per

lo stile Modem contemporaneo. I primi classificati hanno ot­

tenuto una borsa di studio di 300 euro da utilizzare per la for­ mazione tecnica dei ballerini.

l'essere più legati agli schemi propri del calcio a cinque, in grado di

mettere in difficoltà chi proviene, come molti dei nostri avversari, dal calcio tradizionale». E infatti sono stati proprio gli schemi e le

geometrie dei palermitani una delle chiavi del successo. «Il mondo

del calcetto - concludono i ragazzi subito dopo la cerimonia di pre­

miazione - ha solo da guadagnare da iniziative come questa, in grado di unire molti giovani come noi, di tutte le regioni italiane». Poi un pensiero all'Ambrosiana Torino. «È stato come giocare con­ tro i nostri fratelli, visto che molti di loro sono figli di emigrati,

quindi siamo molto contenti anche di questo, al di là del risultato».

PARMA - Trekking per anziani sulle colline di Sala Baganza Martedì 2 maggio, accompagnati dall'assessore ai Servizi So­

ciali, Maria Teresa Guarnieri, e dall'assessore allo Sport, Ar­

turo Balestrieri,

300 partecipanti all'attività motoria per la

popolazione anziana, accreditati al Centro Sortivo Italiano dal Comune di Parma, hanno effettuato un'escursione di

Trekking al Parco regionale dei Boschi di Carrega. La manife­

stazione sosteneva il progetto che il CSI ha prodotto per l'ac­ creditamento della ginnastica e del nuoto rivolte alle perso­

ne over 55 anni residenti nel Comune di Parma. Il percorso

ad anello ha condotto gli escursionisti a conoscere il paesag­ gio collinare che circonda il paese di Sala Baganza nel Parco

Naturale.

STlìiWll

65


ALMANACCO

FERRARA - Il salto triplo di Martina dal Cigno al Balletto di Rotterdam

la Mezzamaratona di Morbegno, in Valtellina, organizzata dal­

Da un centro di danza iscritto al CSI di Ferrara al prestigioso Balletto di Rotterdam. È questo il... salto triplo compiuto da

scorso anno da Emanuele Zenucchi, portandolo a 1h08'26".

Martina Bruni, 18 anni, allieva dell'Associazione culturale per

tà gara: dopo aver percorso i primi 10 km con il compagno di

l'omonimo CSI. Una prestazione da primato perché Zugnoni ha abbassato di 16" il record della manifestazione, stabilito lo

Quella di Zugnoni è stata una cavalcata solitaria iniziata a me­

la diffusione della danza "Il Cigno", società da dieci anni iscrit­

squadra Antonio Luongo, il capitano dell'ADM Melavi Ponte

ta al comitato estense. Il 17 aprile, Martina ha partecipato, in­

ha cambiato passo ed ha percorso il restante giro e mezzo in

sieme con altre 109 ragazze di tutta Italia, all'audizione orga­

piena solitudine, tagliando il traguardo a braccia alzate, 1'32"

nizzata a CastigIioncello (Livorno) per selezionare le cinque più

prima di Luongo (1 h09'58"). Per la terza piazza è stata lotta

brave danzatrici per il Bal­

tra Fikre Tekle dell'A.S. Lanzada e il morbegnese Alain Bonesi,

letto olandese. Ed è stata

scelta! Grande la soddisfa­

finiti nell'ordine. La gara femminile è stata vinta, per la seconda volta, da Mery

zione della sua insegnante

Ellen Herman del Mera Athletic Club con l'ottimo tempo di

di danza, Melania Durca,

1h23'17". Per metà gara insidiata da Tatiana Biancotti del-

anima

l'Atletica Lecco, la giovane stella del Mera ha poi lasciato la

de

"Il

Cigno".

«Quando Martina, la mia

lecchese a più di 3'.

piccolina, come la chiamo, mi ha telefonato per darmi

la notizia, non riusciva a parlarmi per i singhiozzi. Ha

cominciato con me a 9 anni e si capiva subito che aveva le doti giuste, anche se fre­

nate inizialmente da un ec­ cesso di timidezza. Ma la

forza di volontà e la perseveranza hanno fatto sì che la supe­ rasse». L'insegnante esprime la propria riconoscenza al CSI: «Dieci anni fa l'associazione ha creduto in me, dandomi l'op­

portunità di iniziare i corsi, concedendo così ai giovani la pos­ sibilità di allenarsi in un ambiente no profit dove è possibile fa­

re danza seriamente e raggiungere obiettivi come guello cen­ trato da Martina».

AVON RUNNING-A Milano il gran finale della corsa rosa Con le tappe di Roma (30 aprile), Verona (7 maggio, nella fo­ to la partenza) e Milano (28 maggio) si è concluso l'Avon

Running Tour, che ha toccato 5 piazze italiane (Napoli e Ca­ tania le altre due), raccogliendo ovunque meritati consensi,

anche grazie alla perfetta organizzazione tecnica curata dal Centro Sportivo Italiano. Alla tappa di Roma, curiosamente ha preso parte anche il neo premier Romano Prodi, che ha in­ crociato la sua sessione di jogging domenicale con la prova

delle atlete, impegnate nella non competitiva di 5 km, parti­

ta da Trinità dei Monti e conclusasi al Pmcio. A fine manife­

MORBEGNO - Zugnoni poker e record nella Mezzamaratona in Valtellina

stazione, grande soddisfazione da parte di tutti, in particola­

Partito con i favori del pronostico e in grande stato di forma,

l'Avon Running Tour, consapevole che solo uno sport basato

Graziano Zugnoni dell'ADM Melavi Ponte non ha tradito le at­

su valori di pulizia e non competitività può produrre risultati

tese e per la quarta volta ha tagliato per primo il traguardo del­

importanti come quelli ottenuti quest'anno».

66 HO

re del CSI il cui Direttore Tecnico Renato Picciolo ha sottoli­ neato come l'associazione «ha sposato con entusiasmo


Città dello Sport", tutto sotto l'organizzazione dal comitato me-

PISA-Vespa Club e CSI 60 anni da festeggiare insieme

telliano del CSI. Hanno partecipato gruppi sportivi, amatori, sem­

Un mito senza tempo: la Vespa ha 60 anni e come lei anche il CSI

un'84enne capace di terminare il circuito. Dopo l'arrivo in Piazza Lentim è seguita l'apertura ufficiale del Vil­

Pisa. Per questo, alcune delle celebrazioni del Comitato saranno coincidenti con quelle del locale Vespa Club Pisa 1949, associazio­

plici appassionati e interi nuclei familiari che hanno invaso la città con gioia ed allegria. Perfino carrozzine e passeggini con bebé e

laggio dello Sport con varie attività: pallavolo, pallacanestro, gin­

ne fortemente radicata sul territorio toscano, con 380 iscritti. Il 23

nastica, percorsi polivalenti per bambini, mountain bike e la dan­

aprile, per esempio, si è svolta a Calci, la prima prova del "1° Tro­ feo Granducato di Toscana di Vespa-Gimkana'' organizzato con i

za sportiva con l'esibizione di 11 scuole tra cui la Juppiter di Giovi

(Salerno), con il più alto numero di partecipanti, ben 66.

Vespa Club di Massa ed Empoli: 150 i partecipanti venuti da ogni parte della regione. Al giro turistico cittadino su veicoli storici, ha fatto seguito la prova a cronometro disputata sul circuito allestito

nella piazza adiacente alla Pieve Romana della Vallegraziosa. Ai pri­

mi tre posti sono finiti Alessio Baldini su GTR, Nicola Campobasso in sella a una PX150 e Luca Della Bianca su ET3. Il prossimo 2 luglio, Pisa ospiterà poi la quarta prova di campiona­ to Vespa-Moto Raid "Memorial Mario Izzo", valevole per il cam­

pionato Italiano ed Europeo. Un importante appuntamento per le

squadre sportive dei Club partecipanti, che si troveranno ad affron­ tare numerose prove di abilità allestite tra la provincia di Pisa e quel­

la di Lucca. Partenza ed arrivo saranno allestiti presso gli impianti

sportivi del CSI di Pisa.

LOMBARDIA - Mille giovani atleti al Meeting Polisportivo sul Garda lisportivo Giovanile "Sport in Festa 2006", del Comitato Lombar­

MANTOVA - Con " GiocainCittà" anche le maestre scendono in campo

do del CSI. Più di mille gli atleti, bambini e preadolescenti, che han­

Nel mese scorso, a Mantova, 450 alunni delle scuole elementari

no partecipato a tre intense giornate, da sabato 29 aprile a lunedì

hanno riempito il Palasport, in occasione del 4° appuntamento di

Nella bellissima cornice del Lago di Garda si è svolto il Meeting Po­

1 maggio, all'insegna di sport, gioco e movimento. Una vera festa

"GiocainCittà" 2006, una manifestazione ludico-sportiva promos­

dello sport con un nobile obiettivo: educare e formare i giovani,

sa da Comune di Mantova, Scuola e CSI, che ha visto globalmen­

orientandoli verso uno sport sano. I campi di Desenzano, Calcina­

te coinvolti ben 2.400 bambini delle scuole primarie cittadine.

to, Lonato, Pozzolengo, Peschiera, San Benedetto, Centenaro, S.

Pallamano, rugby, volley e calcetto le principali proposte offerte al­

Martino della Battaglia, Colombare, Padenghe e Rivoltella, hanno

le 24 classi presenti nel Palasport. Alle gare hanno partecipato non

ospitato le gare dei tornei di calcio a 7, volley, minivolley e giochi

solo i bambini con la loro carica di entusiasmo, ma anche tutte le

polivalenti. All'Interno della festa si sono svolte anche attività poli­

insegnanti, che hanno collaborato con grande disponibilità alla ge­

valenti fondamentali non solo per il punteggio totale della classifi­

stione delle varie fasi di gioco. Presenti l'assessore alle Politiche Edu­

ca polisportiva, ma soprattutto per fornire ai giovani schemi mo­

cative, Fabio Aldini, accompagnato dalla dirigente di settore Irma

tori di base e capacità coordinative quali lo sviluppo e il controllo

Pagliari e dai tre dirigenti scolastici Annamaria Prudenziati, Marcel­

dell'equilibrio statico-dinamico. Nella mattinata di sabato circa 450

lo Paini e Roberto Archi, che hanno voluto sottolineare come que­

atleti delle categorie Under 10 e Ragazzi si sono cimentati nel-

sta iniziativa ormai consolidata all'interno di un più articolato pro­

l'orienteering fotografico, un'attività che vuole portare i parteci­

getto didattico denominato "GiocoSport", dovrà essere anche in

panti alla conoscenza del luogo, dei personaggi, degli usi e costu­

futuro un vero esempio di "sport giocato".

mi, della città in cui si svolge la festa. Nel pomeriggio più di 300

Al termine delle attività, a tutti i partecipanti è stato donato un sim­

atleti sono stati impegnati nell"'Okey su prato", in "Palla Tambu­

patico gadget mentre alle insegnanti il CSI di Mantova ha offerto

rello" e "Cinque passaggi", oltre che nel tradizionale "tiro alla fu­

una significativa guida didattica per le attività motorie.

ne". Non sono mancati i giochi di precisione come le freccette e il

memory, e le gimkane con il monopattino e la bicicletta.

CAVA DE' TIRRENI - In 1.000 alla Scetajorde Poi la grande festa al Villaggio dello Sport

LORETO - Molletta si conferma campione dei Seminari regionali Nei giorni 21-22-23 aprile, si è svolto il secondo torneo di calcio

a 5 dei Seminari regionali. Il torneo è stato ospitato dalla città di

Il primo maggio, poco meno di mille atleti hanno preso parte a Ca­

Loreto, con il centro "Giovanni Paolo II" scelto come quartier ge­

va de' Tirreni alla classica corsa non competitiva di 4 km Scetajor­

nerale, dove i seminaristi hanno alloggiato. Presenti 7 Seminari

de, giunta alla 36esima edizione, e alle attività collaterali di "Cava:

regionali: Anagni, Ancona, Assisi, Cagliari, Chieti, Molfetta e Na-


ALMANACCO

poli Posillipo. Dopo il sorteggio dei gironi,

tutte le compagini si

sono campo

ritrovate per

in

darsi

GP Nazionale di Orienteering DI CORSA CON LA BUSSOLA I CAMPIONI DEL CSI 2006

"battaglia" con una buona vena agonisti­

Bussole CSI orientate

ca, dando vita a degli

verso il Trentino, esat­

incontri equilibrati e

tamente in Val di So­

di buon livello tecni­

le, dove per il secon­

co. Al fischio finale,

do anno consecutivo

appuntamento

si è svolto il Gran

alla

Basilica di Loreto per una breve visita e per la messa celebrata dal

Premio Nazionale di

Vescovo S.E. Mons. Gianni Danzi. Prima fase a gironi, poi le se­

corsa d'orientamento. Sono un migliaio gli

mifinali: Napoli Posillipo-Molfetta 3-6 con il pugliese Filoni (capo­ cannoniere finale del torneo con ben 21 reti all'attivo) autore di

atleti che praticano questa specifica disciplina nell'associazione, ed è

4 gol, e Ancona-Assisi 2-1.

proprio il Trentino Alto Adige la capofila delle regioni in cui si pratica,

Domenica le finali: per il terzo posto, Assisi batte Napoli Posillipo

seguito da Sardegna, Lazio, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.

5-2 in una partita piena di ottimi spunti tecnici. Quindi, la finalissi­

Nella prova sprint disputata ad Ossana il 24 aprile erano presenti

ma tra la squadra di casa, l'Ancona, e il Molfetta, campione in ca­

250 finalisti. Nelle categorie maggiori hanno prevalso Antonella Valer

rica. Il doppio vantaggio iniziale dell'Ancona fa presumere un pas­

(U.S. San Giorgio) e Piero Turra (G.S. Pavione). È stata una giornata

saggio di consegne. Ma la caparbietà dei giocatori del Molfetta ri­

caratterizzata da un clima estivo, che si è conclusa con la spettacola­

porta tutto in parità prima del fischio finale. Decisione dal dischet­

re "night race" nel centro storico di Malé.

to, ai calci di rigore nei quali il Molfetta si dimostra molto più pre­

Martedì 25 invece, c'è stata la prova middle aTerzolas. I titoli italiani

ciso. Per il secondo anno consecutivo, lo scudetto CSI dei semina­

sono stati vinti da Rosella Agnolo (U.S. La Rocchetta) e Stefano Cri-

risti è suo.

stellon (G.S. Castello di Fiemme).Tra le società, vittoria per l'Unione

Dopo la gioia della vittoria, tutti hanno partecipato alla Messa ce­

Sportiva Villazzano, che si è portata a casa il Trofeo "2° Memorial

lebrata da Mons. Carlo Mazza, che aveva anche dato il calcio d'ini­

Vladimir Paci".

zio alla finale.

Ottima l'organizzazione curata dal G.S. Caleppiovini Monte Giner, so­

cietà padrona di casa guidata da Giancarlo Dell'Èva e dall'instancabi­

MONTICHIARI - Nel "Paese di Seridò" c'era anche il Centro Sportivo Italiano Al Centro Fiera di Montichiari (Brescia) si è svolta dal 22 aprile al 1° maggio la festa per i bambini "Il Paese di Seridò". L' edi­

zione 2006 è stata visitata da oltre 150.000 persone, record per

le Marco Bezzi.

Tennis tavolo a Cinto Caomaggiore SPETTACOLO PER 200 ATLETI NEL TORNEO DELL'AMICIZIA

la manifestazione. Anche il Comitato bresciano del CSI, come avviene da alcuni anni, ha dato il proprio contributo organizza­

Domenica 30 aprile a Cinto Caomaggiore, in provincia di Venezia, si è

tivo a questa "festa da vivere insieme". L'iniziativa è stata promossa dall'Adasm-Fism, (Associazione de­

svolto il 6° Torneo dell'Amicizia, gara internazionale di tennis tavolo,

gli Asili e delle Scuole Materne - Federazione Italiana Scuole

alla memoria dell'atleta Michele Mucignat.

promosso dal CSI Friuli Venezia Giulia, per il secondo anno dedicato

Materne), che associa e rappresenta le scuole materne autono­

Bellissima giornata di sport e amicizia con la presenza di circa 200

me di ispirazione cristiana della città e della provincia di Brescia,

atleti dai 6 ai 60 anni,venuti anche da Croazia, Slovenia e da altre re­

istituzioni educative che svolgono un servizio pubblico senza fi­

gioni italiane. Le gare hanno avuto vincitori di grande spessore: nella

nalità di lucro, aperto a tutti i bambini. Sono le scuole (268 isti­

categoria Eccellenza maschile ha trionfato Davide Infantolino (gioca­

tuti con circa 20.000 bambini iscritti) più vicine alle comunità

tore del Conad Chantillon Valle D'Aosta, società militante in serie A1)

locali, perché nate per volere delle stesse, espressione di cultu­

sull'atleta di casa Dario Mucignat. Nell'Eccellenza femminile vittoria

ra e valori profondamente radicati.

per Ana Jakascha del Club Stk Sdroci sull'atleta friulana Valentina

Per comprendere l'impegno a cui il CSI è stato chiamato, basta

Ros. Nelle altre categorie, successi di Corinne Papais (Cinto) nella

citare alcune cifre: 9 giorni di apertura, 100 spazi gioco, 37.000

Giovanile femminile, di Simone Zorzut nei Giovanissimi, di Andrea

metri quadrati di stand coperti, teatri, presenza di 300 anima­

D'Inca (Loretana Feltre) tra i Ragazzi, di Samuele Bianchin (Dinamis)

tori al giorno, aree sportive, proposte di animazione e molto al­

negli Allievi, di Filippo Borolotto (TT Vicenza) tra gli Juniores, di Fede­

tro. Nell'area sportiva la nostra associazione è stata presente

rico Urizio (Azzurra Go) tra gli Under 21, di Davide Scazzieri (TT Vi­

per l'intero periodo di apertura con ben quaranta operatori.

cenza) tra i Senior, di Zvonko Basic (Stk Sdroci) tra gli Adulti e Miro

Per l'Adasm-Fism di Brescia, in collaborazione con l'Ufficio Mis­

Jakascha (Club Sdroci) tra i Veterani.

sionario di Brescia e l'associazione.

68 GEtìilHiiC


Ik

A UGNANO SABBIADORO LE FINALI DEI CAMPIONATI GIOVANILI UNDER 13 Calcio, calcetto, basket e volley. Ma anche nuoto, atletica e penthathlon. A

Ugnano Sabbiadoro (UD) dall' 1 al 4 giugno, il CSI mette in pista la formula "multisport", premiando le sue squadre più complete. Si tratta di una ker­

messe (fino ad un anno fa Trofeo Polisportivo) in cui i giovani atleti delle scuole elementari e medie - in gara nelle categorie Esordienti (dagli 8 ai 10 anni) e Ragazzi (dagli 11 ai 13) - avranno la possibilità di gareggiare in più sport e di comprendere meglio le attitudini individuali. Le discipline pratica­

te all'interno del Villaggio Olimpico Sportivo di Ugnano Sabbiadoro saran­ no il calcio, il calcio a 7 e a 5, il basket e il volley, tra gli sport di squadra; la

staffetta, il salto in alto, il salto in lungo, la corsa ad ostacoli e il lancio del

Vortex (il Penthathlon CSI), oltre a una serie di giochi acquatici e terrestri.

AGENDA CSI DI GIUGNO 1-4 giugno Ugnano Sabbiadoro (UD) Finali Camnionati Giovanili Under 13

le squadre che hanno ottenuto la

qualificazione: La Reggio Calcio (RE, nella foto a pagina 6 /), Messina,

Viadana (MN), Nativitas (PD), Won-

2 giugno Lucrino, Pozzuoli (Napoli) Corriamo nel mito 2006 Manifestazione podistica su strada

3 giugno Chieti Festa dello Sport CSI

3-4 giugno tignano Sabbiadoro (UD) Danone Nations Cup Finale Nazionale

derful Bari, Pertusa Biglieri (TO), Ber­

16-18 giugno Chianciano Terme (SI) 4° Gran Premio Nazionale

di Ginnastica Artistica e Ritmica

gamo Cenate (nella foto), Cisco Roma.

Chi vincerà, volerà a Lione a settem­

Cupra Marittima (AP)

bre per giocare nello stadio dei cam­

Villaggio dello Sport

pioni di Francia dell'Olimpique Lyon-

nais la finale internazionale contro altre 31 formazioni provenienti da

tutto il mondo.

18 giugno Chiuro (SO)

21° Trofeo di Atletica Leggera

4 giugno

3a Prova regionale

Mantova Festa Polisportiva, finale

22-25 giugno Rimini

Rosignano Solvay (LI)

3° Tappa Circuito Interregionale di Ginnastica

Lavoro in Festa Evento in preparazione al convegno

ecclesiale di Verona 12-16/19-23/26-30 giugno

IdroPark Fila - Milano

24-25 giugno

Idrocamp "Sport & Fun"

Brescia

15-18 giugno Il Centro GE.TUR di tignano Sabbia­

Chianciano Terme (SI)

doro ospiterà la finale italiana della Danone Nations Cup, torneo di calcio

4° Gran Premio Nazionale di Nuoto

a 9 per ragazzi di 11 e 12 anni. Otto

Gran Premio Nazionale di Ciclismo

Pontesanto a Imola (BO)

e Finali Criterium Nazionale

4° Edizione

Wheelchair Hockey

Pontesanto Green Volley


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IL KEROUAC DEL BASKET E L'NBA

42-3-1: NOViTA' TATTICA DEL CAMPIONATO

Con "Sulle strade del basketball", Aldo Oberto regala sogni ed

È un sistema di gioco che

emozioni a chi è cresciuto nel mito di Erving e Abdul Jabbar.

richiede dinamismo ed

Roberto Gotta offre invece un ritratto dei cam­

equilibrio e che si modifica

pioni fuori dagli schemi che hanno fatto gran­

continuamente, a seconda

de Chicago. Tra i classici, il piacere di riscoprire

della situazione in campo

la lucidità e le premonizioni di Antonio Ghirelli

e delle posizioni dei calcia­

di Massimiliano Castellani

tori: così, può diventare 44-1-1 o 4-4-2

Sulle

strade

di Andrea Mandorli™

del

L’ALLENATORE VOLLEY

I

L’ALLENATORE CALCIO

mk il imi

ISTRUZIONI PER L'USO

Biskitlull

IFONDAMENTALI DELLA FASE DI RICEZIONE Aspetti tattici, tecnici e psicologici dietro a uno

dei momenti di gioco

più importanti. È neces­ sario saper sviluppare

l'abilità di anticipare l'azione degli avversari:

non bisogna mai scorda­ re che con la battuta il

gioco parte da fermo

WEBSPORT

I

di Mauro Berruto

MONDIALE, REGNO DEGLI INTERNAUTI Germania 2006 sarà un’au-

----------------------------------

tentica rivoluzione. Del

Piero e Totti aggiorneranno in diretta i loro siti. Buffon

per l’occasione inaugura un blog personale. Tutti i

segreti delle nostre avversa­ rie sono on line

e ancora:

BORGHI E CASTELLI DEL MEDIOEVO

IL PREPARATORE ANALISI DELLA FORZA E DEL SUO SVILUPPO

TURISMO

I

di Guido Vaciago

Le province di Verona e Padova conservano in

di Marco Manzotti

nante e misteriosa.

IL MEDICO LESIONI DEL LEGAMENTO COLLATERALE MEDIALE

Una proposta alternati­

di Piero Volpi

va: nel cuore della

L’ARBITRO BARRIERA E DISTANZA: SI' AL PUGNO DI FERRO

parte ancora intatti i

resti di un'epoca affasci­

Ciociaria si possono visi­ tare le grotte di Pastena

di Massimo Carboni

di Massimo Chiesa

TirTiiO 71


L'ALLENATORE CALCIO

La novità tattica del campionato: il 4-2-3-1

UOMINI TKA LE LINEE EQUILIBRIO, DINAMISMO

di Andrea Mandorlini Allenatore

È un sistema di gioco che si modifica continuamente, a seconda della situazione in campo e delle posizioni dei calciatori: così, può diventare 4A1-1 o 4A2. Fondamentale il lavoro dei trequartisti e dei mediani

ISTRUZIONI PER L'USO

premessa

fonda­

centrocampisti. Dipende, an­

mentale. Quando si par­

che, dalle caratteristiche più o

la di sistemi di gioco, i

meno offensive degli uomini

na

U

numeri hanno sempre una che va­ si hanno a disposizione.

lenza relativa, perché natural E tuttavia, ­ l'etichetta di 4-2-3-

mente la disposizione dei cal­

1 aiuta a definire un certo tipo

ciatori cambia a seconda delle

di

tattico,

giocatori tra le linee di centro­

te di mantenere la linea difen­

situazioni. Così, il cosiddetto

esemplificato in questo cam­

campo e di attacco può creare

siva a quattro: i movimenti, di

4-2-3-1 spesso si trasforma in

pionato dalla Roma e dal Par­

non poche difficoltà alla difesa

conseguenza, sono gli stessi

un 4-4-1-1, con i due esterni

ma ma anche dall'Empoli. Di

avversaria, costretta ad abbas­

del 4-4-2 o del 4-3-3. Ovvia­

che arretrano sulla linea dei

per sé, la presenza di uno o più

sare un mediano o a confidare

mente, quando invece si è in

atteggiamento

nella tempestività in uscita dei centrali difensivi. Nella re­ altà, raramente ca­

pita che ci siano co­ stantemente

tre

uomini tra le linee,

perché, come ho

possesso palla, a

Molto dipende dalle caratteristiche degli uomini a disposizione

detto, il sistema si può trasformare in un 4-4-1-1

Alla Roma UNA SCELTA DETTATA DALLA NECESSITA1

72

turno uno dei terzi­ ni deve salire per

consentire la supe­ riorità sulle fasce. Davanti ai difenso­

ri, ci sono i due me­ diani, che possono

essere semplici in-

terditori o, ed è il caso preferi­

oppure, quando uno degli

bile, una coppia omogenea

esterni tende a salire, in un 4-

composta da un interditore e

4-2 classico.

un costruttore di gioco, bravo

In ogni caso, il 4-2-3-1 permet­

a dettare i tempi della mano-

er molti aspetti la Roma è stata la squadra

perfettamente al ruolo di prima punta e il 4-

rivelazione di questo campionato. Non

2-3-1 ha rappresentato la soluzione ideale,

P

che il valore dei giallorossi fosse in dubbio, sia grazie alla velocità sulle fasce di Mancini e

chiaro, tuttavia è stata una stagione nella

Taddei e alla capacità d'inserimento di Perrot­

quale parecchie sono state le difficoltà, in

ta, uno dei giocatori più completi del campio­

particolare per i tanti infortuni: ultimo, il più

nato italiano.

grave, quello capitato a Francesco Totti. In

A tal punto ha funzionato questa situazione

precedenza, però, proprio Totti ha rappresen­

che, anche dopo l'infortunio di Totti, Spallet­

tato l'emblema della soluzione tattica escogi­

ti ha proseguito su questa strada, alternando

tata da Luciano Sgalletti per ovviare al proble­

nel ruolo di punta centrale Mancini e Taddei,

ma della mancanza di attaccanti.

che certamente attaccanti non sono. I risulta­

Il capitano della Roma ha saputo adattarsi

ti sono stati più che lusinghieri e hanno rap-


stringendo la difesa ad allun­ garsi. Se devo citare calciatori con caratteristiche simili con

cui ho lavorato, penso a Pazzi-

In questo spazio, ogni mese Andrea Mandorlini risponde alle vostre domande di tec­ nica e tattica calcistica.

ni e Budan, che ho avuto nel-

l'Atalanta.

Scrivetegli a

Come ci si oppone a un 4-2-3-

allenatorecalcio@stadiumcsi.it

1 ? Per me, come dimostrano le squadre che ho allenato, la di­ fesa a quattro è la soluzione

più adatta a contrastare la pe­

ricolosità di chi attacca. Ovvia­ mente sarà fondamentale la collaborazione dei centrocam­ pisti e, più in generale, di tutta la squadra, per andare a chiu­ vra. Le tre mezzepunte - defi­

la duplice possibilità di allarga­

dere gli spazi e ripartire con la

niamo così i "tre" del 4-2-3-1

re il gioco sulla fasce oppure

massima rapidità. Se si adotta

- hanno il compito di attaccare

provare con gli inserimenti

il 4-3-3 si avrà già un mediano

gli spazi, sia sulle corsie latera­

centrali. La punta, con un siste­

basso che potrà arretrare sul

li sia al centro. È fondamenta­

ma di gioco simile, deve esse­

trequartista e far ripartire im­

le il dinamismo, il continuo

re brava a intervenire di testa

mediatamente l'azione una

movimento, perché solo in

sui rilanci lunghi, deve saper

volta conquistata la palla. Altri­

questo modo si possono sor­

venire incontro ai portatori di

menti, col 4-4-2, dovrà essere

prendere gli avversari, avendo

palla all'occorrenza ma anche

uno dei due mediani ad abbas­

sarsi per marcare l’uomo. L'im­ portante è mantenere un at­

teggiamento equilibrato ed elastico, concetto che per altro

va applicato a qualsiasi sistema di gioco e a qualsiasi fase del­ la partita.

K Metamorfosi

Il Parma di Mario Beretta

ha applicato spesso

con successo il 4-2-3-1. Negli schemi di questa pagina

la trasformazione del modulo base in 4-4-2 e in 4-4-1-1

presentato la vera novità tattica in un pano­

ti (in primis il brasiliano Fabio Simplicio) han­

rama senza particolari innovazioni.

no permesso a Mario Beretta di utilizzare di­

Altre due squadre hanno portato avanti que­

versi sistemi di gioco e di modificarli a parti­

sto discorso, seppure con differenti interpre­

ta in corso senza che ne derivasse una man­

tazioni: l'Empoli e il Parma. Per quanto ri­

canza di equilibrio.

guarda l'Empoli, è un atteggiamento che la

Non si può ridurre il discorso a una questio­

società segue dai tempi di Silvio Baldini e al

ne di sistemi di gioco, ma è un fatto che le

quale i tecnici che sono venuti dopo hanno

squadre che hanno adottato il 4-2-3-1 (pur ri­

dato seguito, quasi sempre con buoni risulta­

badendo che i numeri rappresentano una ne­

ti, dimostrando in questo senso umiltà e in­

cessaria semplificazione) hanno disputato un

telligenza.

campionato per molti versi al di là delle aspet­

Al Parma la duttilità tattica di alcuni elemen­

tative generali.

Caro Andrea, quanto è importante lavorare sulle palle inattive? Luca Moreschi, Piacenza È fondamentale, perché le sta­ tistiche dimostrano quanto sia elevata la percentuale di reti realizzate su calcio di punizio­ ne o calcio d'angolo. Di conse­ guenza, sono situazioni che vanno provate sia nella fase difensiva, sia nella fase offen­ siva, e sulle quali occorre lavo­ rare in maniera profonda e co­

STADIUM RISPONDE

dare profondità al gioco, co­

stante.

Caro Andrea, sono il papà di un bambino di 6 anni. In gio­ ventù ho giocato anch'io, tra i dilettanti. Piuttosto che man­ dare mio figlio alle scuole cal­ cio, dove bisogna anche paga­ re, gli sto insegnando nelmio tempo libero. Due o tre volte a settimana, per un'ora. Che ne pensa? Giorgio Valenti, Torino È una buona idea, però non bisogna esagerare. L'idea è buona perché a 6 anni giocare a calcio significa solo divertirsi e se un papà gioca con suo fi­ glio, certamente si divertono tutti e due. Gli insegni il valore dello sport, la bellezza di que­ sto gioco. Non sto a dirle che non deve pressarlo troppo, non deve preoccuparsi dei suoi progressi immediati. Penso pe­ rò che sia anche giusto e im­ portante che suo figlio giochi con altri bambini perché l'inte­ grazione in un gruppo è molto formativa

Stadium ! «


L’ALLENATORE-VOLLEY

Il rally point system ha cambiato la pallavolo

IAMENTALI . RICEZIONE

Allenatore

Aspetti tattici, tecnici e psicologici dietro una delle fasi di gioco più importanti. E necessario saper sviluppare l'abilità di anticipare Fazione degli avversari: non bisogna mai scordare che con la battuta il gioco parte da fermo

ISTRUZIONI PER L’USO

di Mauro Berruto

D

la competenza delle zone di

da "leadership" esercitata in

campo (destra, sinistra, zona

questa fase del gioco sarà na­

di conflitto, palla corta) e le ca­

turalmente quella del palleg­

ratteristiche del servizio avver­

giatore a cui sarà affidato il

sario (tipo e direzione princi­

compito delle scelte di attacco

pale del servizio di ogni singo­

della squadra. Compito che

lo avversario). La ricezione è

dovrà essere svolto in autono­

un fondamentale di risposta a

mia, anche se sempre succede

un gesto tecnico che si verifi­

che allenatore e palleggiatore

ca da una condizione di par­

concordino (nel pre-partita e

opo aver approfondito

fondirli uno per uno, identifi­

tenza ben precisa: il gioco è

nel corso della partita stessa) i

nel numero scorso al­

cando per ciascuno di esso al­

fermo! Per cui si dovranno svi­

temi e gli obiettivi generali del­

cune

cuni spunti "tattici", "tecni­

luppare abilità "anticipatone"

lo sviluppo del gioco. Si può

della fase battuta ci occupe ci" ­ ed altri "psicologici" di ri­

che permettano di essere in

comunque

remo della seconda fase flessione. del

una minima situazione di van­

sempre la fonte del gioco sarà

caratteristiche

affermare

che

gioco: la fase ricezione, quel­

La ricezione. Spesso si consi­

taggio legata alla capacità di

l'utilizzo del primo tempo. In

la che nella vecchia pallavolo

dera l'aspetto tecnico come

prevedere ciò che succederà. È

relazione al tipo di scelta adot-

si chiamava cambio-palla. È

decisivo. Certo avere dei ricet­

decisivo, proprio per poter

quasi banale ricordare che il

tori dotati di una

avere un alto li­

rally point System ha regalato

ottima tecnica è un

vello di chiarezza

a questa fase una dignità

vantaggio enorme:

nuova, poiché oggi con i fon­

Corsano, Papi, Pip-

damentali di questa fase non

pi sono esempi as­

solo si realizzano punti, ma

soluti di perfezione

addirittura fra il 65 e 1'80%

tecnica. Ma troppo

del totale dei punti realizzati

spesso

viene

di­

Decisive comunicazione e chiarezza nelle competenze

nelle competen­ za, affidare al li­

bero dei compiti di "regista" della

ricezione. Il libero dovrà con le sue

qualità tecniche

da una squadra, come sotto­

menticata l'impor­

lineato nel precedente artico­

tanza decisiva legata all'aspet­

(e con un pizzico di personali­

lo. Quali sono dunque i fon­

to di comunicazione e chiarez­

tà) essere leader in questo fon­

damentali in questione? Nel­

za nelle competenze. A pre­

damentale, prendendosi re­

l'ordine: ricezione, palleggio

scindere dal modulo scelto

sponsabilità e ricordando ai

d'alzata, attacco da ricezione

con un livello più o meno alto

suoi compagni le proprie com­

e la copertura dell'attaccante

di specializzazione (ricezione a

petenze in ogni singola azione

(che esaminiamo nel riquadro

2, a 3 o a più giocatori) do­

di gioco.

sotto). Proviamo ad appro­

vranno essere chiare due cose:

Il palleggio d'alzata. La secon-

La copertura SERVONO GRANDI ENERGIE MENTALI

ShTìfO

a copertura: eccolo qui il fondamentale

questo caso, possibile chiedere ai propri at­

che tutti si dimenticano e che spesso fa

taccanti di giocare volontariamente contro le

L

vincere le partite! Anche in questo caso oc­ mani del muro avversario nelle situazioni di difficoltà per permettere l'intervento dei pro­

corre specificare chi avrà responsabilità mag­

giori: sicuramente, nell'ordine, il libero in

pri giocatori in copertura e quindi una rico­

quanto unico atleta non impegnato in attac­

struzione migliore.

co, e poi (anche se troppo spesso non succe­

L'obiettivo di sviluppare un sistema di coper­

de) il palleggiatore in quanto unico atleta a

tura efficace è molto ambizioso e richiede

sapere in anticipo a chi andrà la palla da at­

grandi energie mentali: l'atleta dovrà ricor­

taccare.

darsi di andare mille volte a eseguire un mo­

Un sistema efficace di copertura regala gran­

vimento che magari gli permetterà di recupe­

de forza e sicurezza alla squadra. Sarà, in

rare solo un pallone, il coach dovrà essere


ricezione sono

molto importanti

gli aspetti legati

allenatore@stadiumcsi.it

alla comunicazione tra compagni

Gentile Berruto, quanto è difficile gestire l'aspetto atletico di una squadra im­ pegnata in campionato e nelle Coppe? Luca Boldrini, Roma

di squadra

tata dal muro avversario un buon palleggiatore dovrà es­

sere in grado di utilizzare più o

meno tatticamente il primo

tempo. Lo sviluppo principale della pallavolo degli ultimi an­

ni è passato attraverso l'evolu­

zione della parabola del pal­

co ne è un ottimo esempio.

l'efficienza di attacco con rice­

leggio di alzata. Oggi si diffe­

L'attacco da ricezione. La pal­

zione positiva è spesso minima

renziano dalla palla alta alme­

lavolo moderna prevede che

anche fra squadra di livello

no altri due tipi di attacco: la

ciascun giocatore (palleggia­

tecnico molto diverso. La vera

palla "super" e la "quick",

tore compreso se in prima li­

differenza tra le squadre "nor­

contraddistinte dalla velocità

nea) sia mentalmente predi­

mali" e quelle fatte da cam­

con cui la palla stessa arriva al­

sposto ad attaccare. Così il

pioni è spesso nell'efficienza

palleggiatore

sviluppata in situazioni di rice­

avrà (oltre al suo

zione non perfetta. Un altro

pallonetto) sem­

tema da sviluppare da un pun­

pre quattro altre

to di vista tattico e psicologico

soluzioni di attac­

sarà la risposta a due doman­

co. Occorre però

de storiche che ciascun palleg­

avere l'attenzio­

giatore si pone: è meglio rida­

la schiacciatore: ve­ loce o velocissima. È

evidente che questo

tipo di gioco di at­

tacco si fonda su equilibri

talmente

delicati e fragili che richiedono moltissi­

Tutti devono essere mentalmente preparati all’attacco

mo tempo di allena­

allenare

re la palla a chi ha appena sba­

molto non solo le

gliato oppure no? A chi dare la

ne

di

mento e una fiducia reciproca­

situazioni di attacco con rice­

palla nei momenti decisivi?

mente sconfinata tra attac­

zione perfetta (che avranno di

Ovviamente non c'è una rispo­ sta univoca. Saranno le dina­

cante e palleggiatore. I risulta­

per sè una percentuale di effi­

ti possono però essere entu­

cienza molto alta) ma anche le

miche di squadra e il feeling

siasmanti, sia negli aspetti

situzioni più complicate come

tra palleggiatore, allenatore

"estetici" e spettacolari del

l'attacco con ricezione brutta

ed attaccanti a fornire la rispo­

gioco sia nei risultati. Il Brasile

contro muro scontato e difesa

sta giusta per ogni singola

campione mondiale ed olimpi-

schierata. La differenza nel­

squadra.

K

molto attento a questo aspetto del gioco e dovrà richiamare i propri atleti ogni volta che

il sistema di copertura scelto non sarà rispet­ tato.

Infatti più che di sviluppare le qualità tecni­

che, il coach dovrà preoccuparsi di allenare con frequenza e attenzione \'attitude verso

questa fondamentale fase di gioco, dovrà cioè fare in modo che l'atteggiamento della

Le difficoltà nella prepara­ zione atletica di una squa­ dra impegnata su più "fronti" sono simili in tutti gli sport. Il problema princi­ pale non è legato tanto alla stanchezza dovuta alle ore di gioco quanto al fatto che diventa molto difficile alle­ narsi. I viaggi, la necessità di avere comunque delle ore di riposo per "ricarica­ re" le batterie anche da un punto di vista mentale do­ po importanti impegni di Coppa, fanno sì che il tem­ po a disposizione in pale­ stra sia ridotto al lumicino. Così spesso succede che i veri problemi vengono fuo­ ri... dopo la conclusione delle manifestazioni euro­ pee, quando la squadra si scopre con poca "benzina" nel motore. È abbastanza evidente che tutte le grandi squadre sono costrette a preparazioni mirate che mettono a rischio qualche partita di campionato. In Italia poi c'è anche un altro tipo di problema: le compe­ tizioni internazionali si gio­ cano con un pallone molto diverso da quello utilizzato nel campionato ed è neces­ sario dunque un tempo di adattamento all'attrezzo abbastanza lungo.

STADIUM RISPONDE

Per le vostre domande su basket, volley e altri sport, scrivete ai nostri consulenti all'indirizzo:

Capirsi Nella fase di

squadra sia sempre orientato verso un livello di autoesigenza e di controllo reciproco mol­ to forte.

stadiiim '

75


IL PREPARATORE

Analisi della forza e del suo sviluppo

L'ELEMENTO PRINCIPE DI OGNI MOVIMENTO

di Marco Manzotti Docente Coni e CSI

Puo essere pura, veloce oppure resistente. La crescita della forza esplosiva avviene attraverso il metodo pliometrico: ecco come applicarlo in maniera corretta e tale da evitare rischi d'infortunio

può escludere la forza dal mo­

za pura o massimale, espressio­

vimento, perché ne è il suo pro­

ne più elevata che il sistema

restando la

neuro-muscolare è in grado di

complessità della forza nella

esprimere con una contrazione

sua espressione, cioè la combi­

volontaria (Harre). In questa

pulsore.

Fermo

to locomotore e il si­

stema nervoso (siste­

ISTRUZIONI PER L'USO

ma neuro-muscola­

l gesto sportivo è il risultato

centuazione di quella che mag­

re), la si può definire

dell'effetto armonico di tut­

giormente influenza e caratte­

come la capacità che

te le qualità fisiche e menta­

rizza il movimento tecnico spe­

i muscoli hanno di

li dell'atleta, con particolare ac-cifico. In particolar modo non si

sviluppare delle ten­

I

espressione prevale

nazione tra l'appara­

Carico e velocità mantengono un'intensità costante

sioni tali da vincere o

ESEMPIO DI CIRCUITO UTILIZZANDO SOLO ESERCIZI A CARICO NATURALE

la componente del

carico

(resistenza

esterna) a discapito

dell'accelerazione. B) la forza veloce, capacità del sistema neuro-muscolare di

superare delle resi-

opporsi a resistenze esterne.

stenze con elevata rapidità di

Sotto l'aspetto della fisica, la

contrazione (Harre). Nel suo svi­

Forza si definisce come il pro­

luppo prevale l'accelerazione

dotto tra la massa e l'accelera­

con diminuzione del carico. C)

zione o velocità di spostamento

la forza resistente, capacità del­

(F = m x a). In base alla pratica

l'organismo di opporsi alla fati­

sportiva e all'effetto esterno

ca di lunga durata (Harre). Nel­

prodotto, si può avere: A) la for-

la sua espressione il carico e la

velocità mantengono un'inten­

sità costante in un tempo rela­ 1 Flessioni in avanti del tronco

tivamente lungo. In riferimento all'attività sporti­

a gambe raccolte 2 Traslocazione in massima piegata

va dilettantistica e prevalente­

3 Serie di balzi in avanzamento

mente a quello di squadra (vol­

con completa estensione

ley, basket, calcio, ecc.), si può

degli arti inferiori

considerare fondamentale lo

4 Trazioni alla sbarra

sviluppo della forza esplosiva

5 Iperestensioni simultanee

attraverso la pliometria, ossia

degli arti inferiori e del tronco 6 Piegamenti sulle braccia

l'espressione combinata della contrazione eccentrica (o ce­

dente, fase di ammortamento)

Preparazione UN LAVORO PROGRESSIVO E CHE DURA NEL TEMPO

76

»KllllHiìK

na programmazione annuale deve prevede­

possibilità di operare a carico naturale o al mas­

re, tra gli obiettivi principali, lo sviluppo del­

simo con l'uso di piccoli attrezzi, che siano eco­

U

la qualità fisica della forza attraverso un lavoronomici o di fortuna. Tra le tipologie più usate, sicuramente l'utilizzo

progressivo e duraturo nel tempo. C dovrà esse­ re, cioè, la costruzione di una base nel periodo

della forma in circuito, ossia la successione di più

pre-campionato (o di preparazione) e lo svilup­

esercizi, è quella che può sviluppare il potenzia­

po della specificità nel periodo agonistico. In am­

mento muscolare nel modo più semplice possi­

bito dilettantistico, dove non sempre si è suppor­

bile. La tipologia del circuito, a seconda se le

tati da attrezzature che permettono condizioni

esercitazioni sono a carico naturale o con l'uti­

facilitanti, il lavoro dovrà essere concepito in mo­

lizzo di piccoli attrezzi, prende il nome di Circuit

do che sia possibile l'adattamento in qualsiasi

training o power training. La prima comprende

struttura sportiva. Il lavoro dovrà prevedere la

da sei a dodici esercizi (stazioni), scelti in base al-


per i principianti a un massimo

direzioni (in alto, in basso, late­

rante, il carico viene vinto e

di 6/10 serie per gli atleti di al­

rali). Il loro sviluppo potrà esse­

quindi spostato). Questa tipolo­

tissimo livello in parallelo alla

re effettuato in forma naturale,

gia viene spesso definita come

suddivisione delle sedute setti­

se eseguiti senza sovraccarico e

allenamento dell'elasticità mu­

manali d'allenamento (da un

attrezzi supplementari (ostaco­

scolare (Zanon, 1975) o allena­

minimo di 2 più la gara); pause

li, barriere, plinti, ecc); in forma

Scrivetegli a:

mento della reattività (Schoder,

tra le serie di circa due minuti

media con l'utilizzo di questi in

preparatore@stadiumcsi.it

combinazioni di piccole altezze;

1975) o allenamento eccentri­

(recupero incompleto); eserci­

co o "metodo d'urto", che è la

tazioni effettuate in condizioni

in forma intensa o grande se le

definizione originaria data negli

di freschezza e dopo un riscal­

altezze sono diventate signifi­

anni Sessanta dal suo ideatore

damento mirato.

cative e importanti. Il metodo

Verchoshansky,

metodologo

In questa tipologia di allena­

pliometrico permette di ottene­

dell'allenamento russo. Nel-

mento rivestono notevole im­

re dei vantaggi, quali: 1) un ra­

l'utilizzo del metodo pliometri-

portanza tutto lo sviluppo dei

pido sviluppo della forza, senza

co, le indicazioni generali per la

gesti "salti" dalle forme più

che si produca un incremento

sua applicazione pratica sono:

semplici (singoli, in successione,

della massa muscolare e del pe­

esecuzione in forma esplosiva

a una e/o a due gambe) a quel­

so corporeo; 2) possibile utiliz­

del gesto; ripetizioni impostate

le combinate (sali e scendi da li­

zo in moltissimi sport e soprat­

progressivamente da 2/3 serie

velli variati) e sviluppate in varie

tutto inserimento sia nel lavoro di pre-campionato, sia nel pe-

riodo agonistico; 3) utilizzo nel­

le varie attività sportiva, avendo vari livelli di graduazione e di

applicazione. 1

K

Flessioni e torsioni su un piano

inclinato a gambe raccolte

ESEMPIO DI CIRCUITO UTILIZZANDO SOVRACCARICHI (BILANCIERE)

2

Estensioni dei piedi con appoggio

della punta su di uno spessore* 4 5

Rematore a 90 gradi* Distensione su panca

orizzonatale, impugnatura media 6

Estensione del tronco dal piegamento in avanti

(good morning) con carico*

* Schiena sempre ¡perestesa e testa sollevata leggermente

l'utenza e quindi in riferimento all'età, al sesso,

Visto il tuo livello di categoria dilettantistica medio alto e la conseguente impostazione del microciclo settimanale, reputo importante solo lo sviluppo di alcuni aspetti della forza musco­ lare come quella rapida, esplosi­ va e reattivo balistica, ossia tutte quelle che mi permettano di mantenere elevata la rapidità e l'efficacia dell'esecuzione tecni­ co-gestuale.

Piegamenti gambe

in accosciata completa* 3

Gentile professore, gioco a calcio in Promozione. Quant'è importante l'utilizzo degli esercizi di pesistica nella preparazione di un calciatore? Giovanni Foppiani, Bologna

STADIUM RISPONDE

In questo spazio ogni mese il professor Manzotti rispon­ de alle vostre domande sul­ la preparazione atletica.

e di quella concentrica (o supe­

locità di esecuzione sarà lenta; 2) carico del 50-

alle caratteristiche morfo-funzionali, alle capaci­

60%: si eseguono per 10-15 ripetizioni in velo­

tà fisiche da migliorare. La modalità di esecuzio­

cità e si utilizza per l'incremento della forza ve­

ne prevede una sola serie per ogni esercizio con

loce; 3) carico del 40-50%: si eseguono per 20-

un breve tempo di recupero (15/45") e la ripeti­

30 ripetizioni a ritmo medio e incrementa la for­

zione del circuito può essere eseguita, di solito,

za resistente.

per tre volte che dipendono dalle caratteristiche

Il circuito, se impostato su un particolare grup­

e dalla condizione di allenamento dell'atleta.

po muscolare, permette di ottenere un sensibile

Anche i carichi vengono scelti in base al sogget­

miglioramento; inoltre, con appositi esercizi e

to e alla qualità fisica: 1) carico del 70-80% del

giocando sulla riduzione dei recuperi tra le serie

massimale: si eseguono per 6-8 ripetizioni, è fi­

e le ripetizioni, può essere uno strumento per il

nalizzato all'incremento della forza pura e la ve­

miglioramento organico e muscolare generale.

Caro professore, ho 14 anni e da poco ho scoperto il judo. Quale deve essere l'approccio a questa disciplina dal punto di vista della preparazione atletica? Luca Gaudenzi, Novara Ipotizzo che il tuo approccio sia stato graduale e basato sull'ac­ quisizione della tecnica e, quin­ di, sullo sviluppo delle capacità coordinative. La preparazione fi­ sica dovrà essere basata sulle abilità fisiche specifiche come l'equilibrio, perché la tecnica di gara prevede lo sbilanciamento dell'avversario per farlo cadere al suolo, la rapidità d'azione e soprattutto, visto che è uno sport individuale in situazione di confronto e contatto, la capacità di reazione e di trasformazione. Sicuramente per completare la preparazione fisica non deve es­ sere dimenticata la resistenza specifica e la forza di tipo veloce.

Stadium I

77


IL MEDICO

Analisi di un tipico infortunio al ginocchio

LESIONI DEL LEGA COLLATERALE ME Vengono classificate in tre gradi e provocano dolore vivo nella faccia interna del ginocchio. 11 trattamento è quasi sempre conservativo: l'astensione dall'attività va da due a otto settimane a seconda della gravità

ISTRUZIONI PER L'USO

di Piero Volpi Medico sportivo

l'apertura abnorme dello sci

l'atleta riferisce un dolore vi­

verso l'esterno obbliga il gi­

vo nella faccia interna del gi­

nocchio a uno stress eccessi­

nocchio, la palpazione è do­

vo sulla parte interna del gi­

lente lungo il decorso del lem

nocchio che può compromet­

più spesso in corrispondenza

tere l'integrità del lem. Il lem

dell'inserzione prossimale al

è una robusta struttura lega-

femore e meno frequente­

mentosa tesa medialmente

mente all'inserzione distale; il

fra l'epicondilo femorale me­

dolore può risvegliarsi alla

traumi distorsivi del gi­

accade nel caso di un contra­

diale e la superficie interna ti­

massima flessione e alla mas­

nocchio che interessano il

sto fra giocatori, oppure indi­

biale al di sotto dell'inserzio­

sima estensione. Il ginocchio

I

collaterale

retta per un movimento tor-

ne dei tendini della zampa

appare comunque asciutto,

mediale (lem) sono la lesione

sionale del ginocchio con pie­

d'oca. Consta di un fascio su­

non tumefatto, trattabile. Il

capsulolegamentosa periferi­

de fissato al suolo durante un

perficiale, di un fa­

ca più frequente che si riscon­

cambio di direzione. Nel cal­

scio profondo con

tra nei traumi sportivi. Si veri­

cio, per esempio, il contrasto

espansioni al meni­

fica per l'azione di una forza

a piede aperto con l'avversa­

sco mediale e di un

esterna che sollecita il ginoc­

rio per contendere il pallone

contingente poste­

legamento

chio con meccanismo in val­

può determinare una lesione

ro mediale. La sua

go e può essere diretta, come

del lem, sulla neve viceversa

funzione è quella di garantire la stabilità sul piano frontale

opponendosi

paziente di solito

La sua funzione è garantire stabilità sul piano frontale

allo

stress in valgo. Le lesioni del

CROCIATO POSTERIORE

CROCIATO ANTERIORE COLLATERALE LATERALE

COLLATERALE MEDIALE

Bandelletta UNA SINDROME CHE COLPISCE CICLISTI E FONDISTI 78

J T

ululili!

riesce a camminare

anche se non con un appoggio com­

pleto. Le manovre di stress in valgo

estensione e in val­ go flessione sono evocative del gra­

do

della

lesione

(nel III netta apertura in late-

lem si differenziano per gravi­

ralità rispetto al ginocchio

tà: distrazioni o lesioni di I

controlaterale).

grado, rotture parziali o lesio­

La diagnosi è essenzialmente

ni di II grado, rotture totali o

clinica anche se è doveroso

lesioni di III grado. In tutti i ca­

eseguire una radiografia stan­

si, bisogna escludere lesioni

dard del ginocchio e nei gradi

associate in particolare del

più severi una tc o una rmn per

menisco mediale e nei casi

documentare la lesione del

più gravi del legamento cro­

lem e escludere un interessa­

ciato anteriore.

mento meniscale mediale e di

Dal punto di vista clinico,

altre lesioni intrarticolari.

i tratta di una entesopatia della fascia lata

salienza ossea e diventa un flessore del ginoc­

nel suo tratto distale a livello della regio­

chio al compimento della flessione. Il contat­

S

ne laterale del ginocchio. Si presenta spesso to inizia a 30 gradi di flessione. Il dolore com­ pare al compartimento esterno del ginocchio nei ciclisti e nei corridori di fondo e negli atle­

ti di triathlon. Può essere presente una borsi­

progressivamente durante l'attività fisica e in

te reattiva. Durante l'attività ritmica di flesso-

una fase successiva anche nel salire e scende­

estensione del ginocchio la bandelletta ileo­ tibiale si comporta a ginocchio esteso come

re le scale. Il ginocchio varo rappresenta una costituzio­

un estensore trovandosi davanti alla tubero­

nalità predisponente. L'esame clinico rivela

sità del condilo femorale laterale, durante il

un dolore palpatorio in sede laterale e la po­

movimento di flessione la bandelletta scivola

sitività dei test specifici. L'esame radiologico

posteriormente entrando in frizione con la

è negativo, mentre l'ecografia può mostrare


L'infortunio a Parma

di Andriy Shevchenko,

che ha rischiato di compromettere

Scrivetegli a:

la partecipazione

medico@stadiumcsi.it

a Germania 2006

Il trattamento è quasi sempre

ginocchio che può accompa­

fortuna rari, si ricorre alla ripa­

conservativo: nelle forme lie­

gnare l'atleta per qualche

razione chirurgica isolata me­

vi è sufficiente l'astensione

tempo al momento della ri­

diante sutura delle strutture

sportiva per due-tre settima­

presa sportiva, soprattutto

capsulo-legamentose mediali.

ne, il controllo del dolore (ap­

nelle sollecitazioni interne,

Infatti è più frequente che a

plicazioni di ghiaccio e fans a

come avviene per

lesioni gravi siano

uso topico) e la confezione di

esempio nel calcio

associate altre le­

un

bendaggio

funzionale.

durante i cambi di

Nelle forme più gravi, è ne­

direzione o nel col­

cessario ricorrere a una gi­

pire il pallone di in­

nocchiera articolata e evitare

terno piede. In tali

il carico per tre-quattro setti­

casi, se la stabilità è

Soltanto in casi molto gravi si ricorre alla chirurgia

sioni legamentose

come quelle del pivot centrale. In

tali casi, che vice­

versa

sono

pur­

troppo frequenti

mane.

buona si ricorre a

In tutti i casi occorre eseguire

sedute di fisiotera­

un programma di recupero

pia antalgica (esempio ultra­

sportiva, la lesione legamen-

funzionale impostato essen­

suoni, laserterapia, tecartera-

tosa centrale determina il tipo

zialmente sull'attività musco­

pia, ecc.) allo scopo di fare

di trattamento che è quasi sempre chirurgico.

in traumatologia

lare e propriocettiva. La ripre­

scemare progressivamente il

sa sportiva avviene non prima

dolore residuo. Un presuppo­

Le lesioni del legamento cro­

delle quattro settimane nei

sto molto importante per una

ciato

casi lievi, mentre necessitano

ripresa sicura è costituito dal

quasi sempre benigne che pe­

non meno di otto settimane

recupero progressivo e com­

rò necessitano di diagnosi e

nei casi più complessi.

pleto del tono muscolare so­

tempi di recupero certi e non

Spesso può residuare un fasti­

prattutto del quadricipite, ga­

vanno sottovalutate per non

dioso dolore sull'inserzione

ranzia di controllo articolare.

tibiale o femorale interna del

Solo in casi molto gravi, per

incorrere in pericolose ricadu­ te o instabilità permanenti. ■

mediale sono

lesioni

segni di alterazione. Il trattamento prevede il riposo sportivo per 3-4 settimane, la criotera­ pia locale, l'uso di farmaci antinfiammatori, il ricorso a presidi fisioterapici come gli ultra­

suoni, l'elettroterapia, la tecarterapia. Lo stretching della fascia lata e l'utilizzo di plan­

tari morbidi personalizzati per migliorare gli appoggi durante la corsa sono ugualmente ausili importanti come la scelta delle calzatu­

re e dei terreni da corsa. In rari casi ribelli al­ la terapia consevativa si può ricorrere alla chi­

rurgia che consiste nella sezione della fascia.

Caro dottore, ho 48 anni e sono un appassionato di podismo e da qualche tempo, in allena­ mento o in gara, mi capita di sentire dolore al fegato, che cessa appena interrompo l'atti­ vità. Qual è la causa? Vincenzo Saporiti, Torino Si tratta solitamente di un feno­ meno ricorrente in chi non mol­ to allenato si dedica ad attività di corsa, marcia, calcio, ecc. Consiste in un accumulo di san­ gue al fegato che provoca dolo­ re momentaneo cessando con l'interruzione dell'attività fisica.

STADIUM RISPONDE

In questo spazio, ogni mese il dottor Volpi risponde alle vostre domande sulla medi­ cina sportiva.

Paura

Quali sono i suggerimenti per li­ mitare l'effetto del caldo duran­ te un'attività sportiva? Enrica Bertolini, Venezia / consigli dipendono innanzitut­ to da che tipo di attività sporti­ va si intraprende e con quale in­ tensità. Comunque è buona re­ gola non fare sport nelle ore molto calde (mezzogiorno) e subito dopo i pasti, idratarsi e scegliere con cura il tipo di ab­ bigliamento da indossare (at­ tenzione agli indumenti che producono un effetto sauna).

Gentile dottore, ho 43 anni e pratico il nuoto 2 volte a setti­ mana, regolarmente. Ogni tan­ to avverto dolori alla schiena, soprattutto al mattino. Carlo Giulietti, Venezia Il nuoto, se praticato in modo corretto, non può provocare dolori alla schiena. Se questi fa­ stidi persistono è meglio che si faccia visitare da un medico, che può ritenere utile farle ef­ fettuare indagini strumentali.

starimi

79


L'ARBITRO

Sui calci di punizione serve la massima severità

। J।B IERA E DI SI1 AL PUGNO DI FERRO

I*

8 li ।

di Massimo Chiesa Ex arbitro Serie A

Troppo spesso chi difende si avvicina al pallone, infrangendo una delle regole fondamentali del calcio: i 9,15 metri vanno sempre rispettati. È in casi come questi che si giudicano

ISTRUZIONI PER L'USO

personalità e autorevolezza dell'arbitro

U

na delle regole fonda­

calciare senza il preventivo as­

mentali del calcio pre­

senso dell'arbitro, irrita che

vede che in caso di un

molto spesso gli arbitri per

mancanza di personalità e au­ calcio di punizione, in qualun ­ torevolezza consentano l'ese­ que zona del terreno di gioco,

i difendenti si posizionino im­

cuzione del calcio di punizione

mediatamente alla distanza re­

con distanza non conforme e

golamentare di 9,15 metri al fi­

magari con il "guastatore" che

ne di agevolare la regolare ese­

esce dalla barriera accorciando

questo non sempre avviene a

obbligando - l'attaccante a cal­

cuzione della punizione stessa

ulteriormente la distanza stes­

discapito della regolarità del

ciare. La beffa poi si materializ­

da parte di chi ne beneficia.

sa. Già, il "guastatore". Ogni

gioco, ma soprattutto a disca­

za se l'attaccante si rifiuta di

Recentemente abbiamo assisti­

squadra,

dietro disposizioni

pito dei diritti di chi deve calcia­

calciare e, spesso, viene ammo­

to a interpretazioni regolamen­

precise degli allenatori, designa

re la punizione. Se l'attaccante

nito "gratuitamente" per per­

tari che ci hanno lasciati per­

un

giocatore (evi­

non calcia sta sem­

dita di tempo. Abbiamo disqui­

plessi, sia dal punto di vista tec­

dentemente senza

plicemente eserci­

sito spesso sulla personalità de­

nico, sia da quello disciplinare.

ammonizioni

tando un suo sacro­

gli arbitri e sull'approccio alla

Troppe

volte,

specialmente

che

deve

Il guastatore va sempre punito con il giallo

ne

gara: questi comportamenti

consegue che l'arbi­

autorizzano implicitamente i

tro dovrebbe

calciatori a fare i comodi loro,

santo

diritto:

quest'anno ma in generale, ab­

uscire un momento

biamo assistito a farse con bar­

prima del fischio del­

riere posizionate al massimo a

l'arbitro per ostaco­

7 metri e con tempistiche per

lare la battuta: trat­

l'esecuzione della stessa che

tasi di un artificio tattico che

dogli al massimo i suoi diritti.

dovrebbe garantire il regolare

rasentano il ridicolo.

può avere la sua valenza ma

Cosa invece accade sempre più

svolgimento di un'azione.

Ricordando che dal momento

che dovrebbe essere sempre

spesso? L'arbitro si esenta dal

Chi poi viene ammonito ingiu­

in cui richiede la verifica della

punito dal direttore di gara con

compiere questo tipo di azione

stamente si porta dietro anche

distanza l'attaccante non può

il cartellino giallo. Purtroppo

invitando - o meglio: spesso

una sorta di rancore nei con-

Altro errore SUI RIGORI TUTTI DENTRO L’AREA

80

gresse)

pre­

STrTHWil

met­

terlo in condizione

in quanto evidentemente non

di calciare garanten­

si sentono tutelati da colui che

a scarsa propensione degli arbitri italiani a far

o no e, anche, controllare chi entra in area. Que­

rispettare tutte le condizioni necessarie a una

sto tipo di posizione consente all'arbitro di poter

L

corretta esecuzione del calcio di rigore è acciara­ valutare se chi calcia effettua delle finte - ricordo che non è consentito interrompere la rincorsa, ta. Per affrontare questo argomento mi sembra giusto partire dalla posizione che l'arbitro deve

nè calciare all'indietro (paradossalmente, l'incari­

assumere, posizione che deve essere laterale ri­

cato della battuta potrebbe calciare in avanti la­

spetto a colui che calcia, tra il vertice dell'area di

teralmente a un ipotetico compagno) - ma so­

porta e il dischetto del rigore, ovviamente tenen­

prattutto verificare se compagni di squadra di chi

do presente che l'assistente, quando è previsto,

calcia o avversari entrano in area prima dell'ese­

si deve posizionare all'intersezione tra la linea di

cuzione del tiro.

porta e la verticale dell'area di rigore, allo scopo

A qualsiasi livello I rigori non eseguiti corretta-

di valutare se la palla è completamente entrata

mente debbono essere ripetuti: in particolare,


Ancora un'annotazione che

operato nella regolarità delle

la distanza regolamentare in

può essere utile ai giovani arbi­

norme. Il regolamento è chia­

occasione dell'esecuzione di

tri che operano nelle categorie

ro: nessuno può sostare in

calci di punizione rappresenta

inferiori: dopo aver fissato il

prossimità del pallone per im­

una delle chiavi di volta nella

punto dal quale deve essere

pedire la ripresa immediata che

valutazione degli Osservatori

calciata la punizione, cercate

è un diritto dell'attaccante.

(coloro che valutano

sempre di non dare

In passato, gli arbitri durante il

l'operato dei diret­

le spalle a chi deve

veloce briefing di saluto prima

tori di gara): il fi­

dell'inizio della gara tendevano

schietto autorevole

a dire ai giocatori che il fischio

e non autoritario de­

è unico, ovvero interrompe e

ve essere in grado,

autorizza immediatamente la

portandosi alla di­

Non bisogna mai voltare le spalle a chi sta per calciare

calciare.

Molto

spesso i giocatori

spostano il pallone

costringendovi a ri­ tornare indietro e a

rettificare la posizio­

ripresa del gioco, per cui non

stanza di 9,15 metri,

esiste nessun diritto di sostare

di far posizionare i

davanti al pallone e chi lo fa de­

componenti della barriera in li­

vente dietro sollecito di chi di­

ve essere ammonito in quanto

nea con lui nel più breve tem­

fende. La motivazione è evi­

rallenta la ripresa del gioco.

po possibile. Questo vale so­

dente: tollerare che qualcuno

ne del pallone, so­

prattutto nelle ca­

sposti sistematicamente la po­

tegorie minori, in

sizione del pallone non depone

quanto i giocatori

certamente a favore della per­

hanno l'abitudine

sonalità di un buon arbitro, an­

di "pesare" l'arbi­

zi può essere un viatico per per­

tro

dai

dere progressivamente il con­

comporta­

trollo della gara, oltre a perde­

proprio

suoi

menti in queste

re del tempo prezioso.

occasioni: i gioca­

Credo sia assolutamente ne­

tori non eccedono

cessario non abusare della pla-

mai a livello com­

tealità nel contare i passi per

portamentale se

posizionare la barriera: sì, lo si

capiscono di ave­

vede in serie A, ma si tratta di

re in campo uno

una scelta a beneficio del pub­

non

blico e delle televisioni, perso­

tosto

che

consente licenze

nalmente non amo questo tipo

regolamentari.

di gestualità.

K

Fischio Quando si richiede la verifica

della distanza, per calciare bisogna sempre aspettare

il fischio dell'arbitro

quello che irrita veramente è vedere frotte di gio­

so, in quanto tutti possono beneficiare di una ri­

catori entrare in area di rigore, evidentemente gli

battuta del portiere. Inoltre, deve essere ripetuto

arbitri non prestano particolare attenzione, e pe­

se il portiere si muove in avanti dalla linea di por­

nalty non ripetuti. Cerchiamo di essere chiari: il

ta: è consentito ai portieri muoversi orizzontal­

rigore deve essere ripetuto se entrano difenden­

mente ma non di avanzare.

ti e chi calcia non segna, mentre in caso di segna­

In sostanza, non appare particolarmente compli­

tura si può convalidare. Deve essere ripetuto se

cato essere uniformi e applicare il regolamento.

entrano dei compagni di chi calcia quando que­

Facciamo dunque un ulteriore sforzo per miglio­

st'ultimo segna: in caso di rigore non segnato e

rare la credibilità della categoria e facciamolo so­

di ingresso dei soli compagni di chi calcia si può

prattutto nelle categorie inferiori, nelle quali

proseguire. Se entrano sia difendenti sia compa­

l'uniformità occorre indubbiamente molto di più

gni di chi calcia deve essere ripetuto in ogni ca­

a salvaguardia di chi opera correttamente.

In questo spazio, ogni mese Massimo Chiesa risponde al­ le vostre domande sui temi arbitrali. Scrivetegli a

arbitro@stadiumcsi.it Gentile Chiesa, non crede che si dovrebbe passa­ re una volta per tutte all'arbitro professionista? Sandro Botticella Verona

STADIUM RISPONDE

L'essere capaci di far rispettare

fronti dell'arbitro che non ha

Caro Sandro, devo sinceramente dirle che non sono particolar­ mente d'accordo sullo status di professionista. Le ragioni sono di ordine pratico, in quanto un ar­ bitro lo diverrebbe salendo alla Can A-B ovvero nel migliore dei casi attorno a 30 anni di età e per la durata della sua perma­ nenza nel ruolo. Questo compor­ terebbe abbandonare totalmen­ te l'attività professionale svolta sino a quel momento e per un periodo temporaneo, conside­ rando che quando vieni "dismes­ so " non esiste alcuna tutela pro­ fessionale. Rimango dell'idea che lo status di "semiprofessionista " rimanga il migliore al fine di evi­ tare casi difficili da un punto di vista sociale.

Caro Massimo, in poche righe mi dica quali sono le doti principali di un arbitro Anna Del Monte, Bologna Cara Anna, un buon arbitro deve avere un bagaglio tecnico di qualità, essere autorevole, dialo­ gare con i giocatori serenamen­ te, avere una presenza fisica e uno stile di corsa adeguati alla categoria, ma soprattutto avere lucidità e immediatezza dal pun­ to di vista decisionale. Preferisco un errore in più a una decisione non presa. Il tutto, ovviamente, unito alla capacità di confronto con le altre componenti del cal­ cio: tecnici, dirigenti, presidenti e giornalisti.

stariinm I si


Germania 2006 sarà un'autentica rivoluzione

IL MONDIALE DIVENTA REGNO PER INTERNAUTI

di Guido Vaciago

Del Piero e Tatti aggiorneranno in diretta i loro siti, Buffon per roccasione inaugura un blog personale. Sul sito ufficiale e su quello della Federcalcio le guide complete per sapere tutto arà più facile trovare un

S

mini di Lippi, ma anche qual­ pc portatile che un maz­

che maniaco come Alessan­

dro zo di carte nel ritiro degli azzur ­ Del Piero, che senza un non ci sa stare e ri in Germania: dodici anni e collegamento tre

Mondiali dopo Usa 94, la rivo­

durante la trasferta tedesca

luzione telematica è stata com­

aggiornerà via email il suo si­

piuta e la Coppa 2006 consa­

to personale. Anche France­

crerà Internet come mezzo di

sco Totti terrà vivo il suo sito,

la

comunicazione universale. Sa­

ma il romanista è un po' me­

controllare le ma­

ranno circa 650 milioni i com­

no tecnologico dello juventi­

nopole è un po'

puter che ogni giorno si colle­

no, che avrà in Ciro Ferrara

difficile,

gheranno ai siti dedicati ai

(accompagnatore della spedi­

azzurri sono qua­

secondo

zione) un degno

si tutti videogio-

una stima degli os­

compagno di ta­

chisti di grande

mondiali,

servatori Internet di

Ginevra. Le partite si continueranno a ve­

dere in tv, ma la Re­ te sarà imprescindi­

Un modo per comunicare ma anche per sfogarsi

bile compagna di chi

tastiera

ma

per

gli

stiera. Gigi Buffon,

esperienza.

per l'occasione, ha

Al biliardino vir-

tuale,

addirittura inaugu­

quindi,

rato un blog perso­

email e messaggi, ma in fondo

possono giocare anche i tifosi

nale, dove ha già

anche "per sfogarsi e provare a

che il Mondiale lo vivranno dal

iniziato a postare le

elaborare

la

salotto di casa, alternando il te­ lecomando al mouse. Punto di

razionalmente

vorrà vivere i Mondiali in modo

sue riflessioni, ma che divente­

grande emotività di quei gior­

totale. E anche di chi, i Mondia­

rà il suo confessionale durante

ni", spiegano gli psicologici, fa­

riferimento sarà la pagina uffi­

li, li vivrà da protagonista, co­

la Coppa del Mondo.

vorevoli ai computer in ritiro.

ciale di Germania 2006: c'è an­

me per esempio i giocatori del­

È un modo per comunicare più

Anche se la socializzazione fra

che la versione italiana e la

la Nazionale.

direttamente con i tifosi, che

i compagni finisce per perdersi,

quantità di informazioni sul

Tanti gli appassionati fra gli uo­

potranno inviare ai loro idoli

come non mancano mai di sottolineare i grandi "ex", memo­

ri delle maratone di scopa o scala qua­

ranta nelle hall degli

alberghi di mezzo

mondo. Ma nel caso

torneo è tale da va­

Il catalogo di quasi cent'anni di storia azzurra

si può sempre orga­

lere lo sforzo di tra­

duzione. C'è tutto, dal calendario delle

partite al tabellone degli scontri diretti che caratterizzeran­ no la seconda fase;

dalla

sezione

dei

nizzare una sfida a biliardino.

giovani da tenere sotto control­

Naturalmente virtuale e offerto

lo (lo spagnolo Cesc Fabregas,

dallo sponsor dei Mondiali sul

il coreano Park Chu-Young's,

sito ufficiale della manifesta­

l'argentino Pablo Zabaleta, il

zione: prendere manualità con

giapponese Hiramaya Sota, il


Argentina www.afa.org.ar Brasile www.cbfnews.com.br Corea www.kfa.or.kr Croazia www.hns-cff.hr Francia www.fff.fr Germania www.dfb.de Ghana www.ghanafa.org

SCREENSAVER

VENTI NAZIONALI IN UN CLIC

portoghese Manuel Fernan­

des fra gli altri) alle schede de­ FRANCESCO

gli arbitri che dirigeranno le

partite. E, no, questa volta non ci sono ecuadoregni...

La Federazione italiana, inve­

Biografia Torn STORE tutti i prodotti ufficiali

ce, preparerà uno speciale,

come è già accaduto in passa­ to, dove sarà possibile leggere

notizie e aggiornamenti sugli

CONTATTI

azzurri giorno per giorno e

trovare

qualsiasi

tipo di dato stati-

Giappone www.ifa.or.jp/e/index.html Inghilterra www.TheFA.com Iran www.iriff.ir Messico www.femexfut.org.mx Olanda www.knvb.nl Polonia www.pzpn.pl Portogallo www.fpf.pt

giii^

stico. Le presenze, le convocazioni, il

numero ogni

di

gol:

giocatore

catalogato ed è piuttosto sem­

che ha vestito al­

plice raggiungere la sua scheda

meno una volta la

("la nazionale in numeri" è il

azzurra

nome della sezione), ma è an­

nella quasi cente­

che possibile spulciare il tabelli-

naria storia della

no di una qualsiasi delle 646

maglia

Nazionale è stato

J

partite disputate dal 1910 a oggi, tutte archiviate e consul-

I PRINCIPALI SITI

tabili on line. Ben costruita la parte storica dedicata ai trionfi,

II blog di Buffon: http://spaces.msn.com/worldcup-it

dove molti over 30 potranno ri­

Il sito di Totti: www.francescototti.com

vivere le emozioni del 1982. E

Il sito di Del Piero: www.alessandrodelpiero.com

chissà che gli uomini di Lippi in

Il sito di Cannavaro: www.fabiocannavaro.it

Germania, nelle loro navigazio­

Il sito ufficiale dei Mondiali: www.fifaworldcup.com

ni da ritiro non visitino proprio

Il sito della Figc: www.figc.com Il sito della Nazionale: www.figc.it/club italia/html/index.htm

quelle pagine per ispirarsi, al­

Il calciobalilla digitale: www.gillette.com/fifaworldcup

Repubblica Ceca www.fotbal.cz Serbia e Montenegro www.fsj.co.yu Spagna www.rfef.es Svezia www.svenskfotboll.se Svizzera www.football.ch Usa www.ussoccer.com

meno virtualmente, agli ultimi

grandi eroi azzurri? A volte ba­

sta un clic.

stadium 1

83


WEBSPORT

Scopriamo i siti delle nostre rivali al Mondiale

USA NEL FUTURO, CECHI NO E IL GHANA NARRA LA STORIA

ISTRUZIONI PER L'USO

M

ostrami il tuo sito e ti di­

le. Comunque due anni pri­

rò chi sei. Gli avversari

ma rispetto alla nascita della

Repubblica ghanese, avvenu­ del Mondiale si scoprono an ­

che così, esplorando Internet

ta il primo luglio 1960. Il cal­

a caccia di curiosità e storie

cio, a volte, corre più veloce

per comprendere meglio il

della storia. E adesso? Ades­

calcio visto da loro. E in parti­

so fa impressione vedere sul

colare da Stati Uniti, Repub­

sito del Ghana il risalto dato

blica Ceca e Ghana, le prime

alla notizia di un nuovo spon­

nazionali che affronteranno

sor, la Bivac International, che

gli azzurri di Marcello Lippi in

ha staccato un assegno di cir­

Germania. Tre continenti, tre

ca diciassettemila euro per fi­

modi di vivere il pallone com­

nanziare l'avventura ai mon­

pletamente diversi.

diali. Al di

La pagina del Gha­

qualsiasi facile re­

na accoglie il visita­ tore con una coper­

tina grafica, piena

d'abbracci ed esul­ tanze

delle

Black

Star, come sono de­ finiti

i

Ad Accra è nato prima il campionato della Repubblica

giocatori

là di

torica, vale ricorda­ re che con quella

cifra non si riesce un portale di notizie, in cui in­

rizzare le stringhe

formazioni di servizio e curio­

byte quei luoghi comuni lega­

delle divise azzur­

sità si cliccano con grande fa­

ti alla burocrazia del vecchio

cilità: suoni, filmati, fotogra­

mondo comunista. Superata

re...

ghanesi. Entrando nel sito

Una donna che calcia acco­

fie e perfino "podcasting", la

la copertina grafica con gli

l'impostazione si fa più sem­

glie il visitatore sulla pagina

nuova mania della Rete, ov­

eroi della qualificazione mon­

plice, ma ricca di informazio­

degli Stati Uniti. Ed è in qual­

vero la possibilità di scaricare

diale, la prima pagina si apre

ni. Almeno apparentemente,

che modo simbolico, visto

notiziari in formato mp3 da

subito su uno sconfinato or­

perché molte sezioni sono

che il "soccer" negli Usa è

ascoltare (o vedere) sul pro­

ganigramma della Federazio­

ancora in costruzione o mi­

praticato più dalle ragazze

prio lettore portatile. Decisa­

ne, che non è granché entu­

steriosamente bianche. Non

che dai ragazzi. Pagina molto

mente avanti...

siasmante. Maniacale la parte

quella della storia, nella qua­

moderna, organizzata come

Il sito della Repubblica Ceca

statistica.

le si ricostruiscono i fatti principali del football in

LE RIVALI DELL'ITALIA AL MONDIALE

Ghana e indirettamente

si legge una parte di sto­ ria del Ghana stesso. Il

www.ghanafa.org www.ussoccer.com

calcio viene portato dai

www.fotbal.cz

marinai e dai mercanti

inglesi ai primi del Nove­ cento, giocano fra di loro e

"occasionalmente con sele­

zioni di indigeni", si legge nel

sito. Poi la passione del calcio

si "diffuse come un fuoco sel­ vaggio", ma solo nel 1957 venne fondata una Federa­

zione indipendente e in gra­ do di affiliarsi alla Caf e alla Fifa, nel 1958, organizzando

il primo campionato naziona-

84

sembra invece confermare in

neppure a sponso­

iTTiWìl


MemorabiiiaCalcio . com

Tutto il Materiale del

Il sito del mese: www.memorabiliacalcio.com

Nel museo virtuale del calcio a caccia di maglie e autografi n autografo di Caniggia

"Hurrà" (la rivista ufficiale

vale due euro, ma sul fo­

bianconera)

U

senza essere, per forza, dei

a

collezionisti. Perché in verità il

glietto c'è anche la firma diun'altra galleria - minima ma godibilissima - di fotografie Troglio e quindi si sale a tre. I dell'lnter anni Trenta. È un due argentini, dal passato mi­

principio della paginetta è punto di riferimento per i

richiesta, effettua perizie su

nore nel campionato italiano

museo virtuale, forse un po'

sempre più numerosi collezio­

maglie, biglietti, medaglie,

ma giustizieri degli azzurri ai

disordinato, tuttavia non per

nisti di "cose di calcio". Tan-

pubblicazioni e qualsiasi altro

Mondiali del '90, hanno quo­

questo meno affascinante,

t'è che c'è pure la rubrica

materiale (magari avete un te­

tazioni basse. Però la foto del

nel quale girovagare anche

"L'esperto risponde" che, a

soro in soffitta e non lo sape­

d'epoca

o

proprio quello di essere un

Barcellona del 1974 con l'au­

te). La navigazione è piacevo­

tografo di Cruyff si batte

le anche per il semplice ap­

a125 euro, quella del Brasile

passionato,

che

rivedendo

1982 con venti firme, com­

anche solo un biglietto può

prese quelle di Zico e del et

farsi venire un po' di nostalgia

Santana arriva a 100. Si chia­

di un calcio che non c'è più. Oppure curarla... K

ma Memorabilia del Calcio ed

è un sito dove non si trova so­ lo il fixing delle firme dei cam­

pioni, ma tutto quello che ri­ guarda la storia del calcio. Da

una piccola galleria di ma­ gliette d'epoca, alla foto dei

biglietti storici, fino a una sto­

ria della Juventus ricostruita attraverso

le

copertine

di

Internet story/6 COME IL WWW SEMPLIFICA LA RETE

uando iniziano gli Anni 90, la Rete è ormai

Q

la quale si può interagire con il mouse.

una realtà ampiamente diffusa nella comu­

Torna quindi utile l'invenzione di Douglas En-

il rivoluzionario mezzo di comunicazione che co­

re di "ipertesto" e a costruire (in legno!) il pri­

gelbart, che nel 1968 era stato il primo a parla­ nità scientifica e universitaria, ma non è ancora

nosciamo adesso. La ragione? Internet non è fa­

mo mouse. La sua visione diventa realtà venti­

cile da usare. L'interfaccia è solo alfanumerica,

cinque anni dopo, quando nel 1993 nasce il

ovvero caratteri e numeri, niente grafica e una

WWW, la più grande rete mondiale di ipertesti.

certa qual difficoltà nel reperire le informazioni.

A favorire lo sviluppo, c'è anche l'introduzione

Serve un'innovazione radicale che cambi l'ap­

di un protocollo universale il celebre "http" (Hy­

proccio e un ricercatore inglese del Cern di Gi­

pertext Transfer Protocol) e il linguaggio Html

nevra (il più importante laboratorio di Fisica in

(Hypertext Markup Language) che diventa la

Europa), Tim Berners-Lee (nella foto) la porta

koinè del Web.

con l'ideazione del World Wide Web, un mec­

Nasce a quel punto il problema di trovare un

canismo di semplificazione estrema di accesso

programma per leggere gli ipertesti, che viene

e archiviazione delle informazioni. I documenti

definito "browser", letteralmente: sfogliatore.

(testi, immagini fisse o in movimento, suoni, fil­

Il primo browser della storia si chiama "Mo-

mati) vengono organizzati in modo "ipertestua­

saic" e diventa il papà e poi il nonno dei soft­

le", ovvero uno collegato all'altro attraverso dei

ware che si utilizzano adesso dal celebre Net­

"link". Ulteriore passo che facilita la vita al­

scape Navigator fino all'onnipresente Internet

l'utente è l'utilizzo di un'interfaccia grafica con

Explorer.

(6 continua)

TÍkTiÍO

85


La letteratura sportiva affascinata dal mondo dell'Nba

IL KEROUAC DEL BASKET E UN’AMERICA DA SOGNO

ISTRUZIONI PER L’USO

Con "Sulle strade del basketball" Aldo Oberto regala sogni ed emozioni a chi è cresciuto nel mito di Erving e Abdul Jabbar. Roberto Gotta offre invece un ritratto dei campioni fuori dagli schemi che hanno fatto grande Chicago

lista che, dal 1979 ad oggi, non

di Massimiliano Castellani

anni fa, quando atterrò per la

ha fatto altro che masticare ba­

prima volta a New York. Era an­

sket americano e non solo, rac­

dato per un campus a seguire

contandolo attraverso i gesti

le lezioni di Lou Carnesecca, il

tecnici, i personaggi e le parti­

coach italo-americano di origi­

te memorabili sulle pagine del­

ni pontremolesi, della Saint

le riviste

specializzate (come

John's University: «Un mito -

Dream Team). Poi un giorno si

scrive Oberto -, è l'uomo al

è accorto di aver messo nel cas­

quale l'Italia dei canestri deve

setto quelli che lui chiama "fo­

una delle sue più grandi svolte

tutti quei ragazzi cre­

Nba. Un viaggio di sola andata,

gli di viaggio" e racco­

tecniche facendole

sciuti nel mito di The

almeno con la fantasia, finen­

gliendoli uno alla volta

compiere il salto

doctor Julius Erving o

do a canestro, ma attraversan­

ne è uscito un testo on

del cinematografico Kareem do prima tutto il parquet idea­

thè road nel quale, co­

Abdul Jabbar, insomma le per di un grande paese come gli

me un Jack Kerouac

A

tutti i patiti della fantastica le­

Stati Uniti. La guida o, se vole­

del terzo tempo, ha

ga americana di basket, ecco

te, il playmaker di questo av­

tracciato lo stradario

l'opportunità di un viaggio in­

venturoso tour negli Usa è Al­

del suo "Sulle strade

torno alla galassia onirica della

do Oberto, ex cestista e giorna­

del Basketball". Atten­

Fogli di viaggio tra stelle e partite memorabili

del confine fra pal­

lacanestro

e

sket».

vuoto

Un

ba­

colmato dall'espe­ rienza diretta sul

campo

da

tutti

quelli che seguiro­

zione, primo cenno culturale a

no Oberto nel suo primo stra­

stelle e strisce, la precisazione

ordinario viaggio con approdo

di Oberto: qui parliamo di ba­

finale alla Fairfield University.

sketball. Noi in Italia diciamo il

Un viaggio frizzante, pieno di

basket indicando semplice-

bollicine, come una lattina di

mente il canestro, in America

Coca-Cola agitata, un percorso

questo sport è solo e soltanto il

trentennale che odora di ham­

basketball. Quello che Oberto

burger, hot dog e french fries

ha visto giocare e insegnare dal

alla scoperta dei segreti dei

vivo nell'agosto di trentasette

grandi maestri come Fred Barakat, il napoletano del Connec­

ticut, il coach santone della

Leggende

Storia del calcio in Italia di Antonio Ghirelli 1954 - Einaudi Pagg. 407

Julius Erving a sinistra

Fairfield University. Perché il ba­

e Kareem Abdul Jabbar,

sketball è fatto di clinics, di pa­

due miti ormai nella storia

lestre universitarie dove si for­

del basket NBA

giano da sempre i talenti in er-

Anionie Ghirelli SitMia del calcio Iti Hata

chi anni dopo la sua monumentale "Storia del cal­

cio in Italia". Un libro che ha già superato il mezzo

secolo di pubblicazione, la prima edizione Einaudi è del 1954, e che Ghirelli è stato costretto ad ag­

giornare, perché il mondo del calcio è andato via ggi, al di là delle apparenze, il calcio si

via degradando insieme con le istituzioni, la politi­

regge su un'economia da soubrette. E i

ca e le tradizioni di un'Italia alla quale lo storico na­

risultati si vedono, lo spettacolo è fallimentare. Se

poletano rimprovera la «perdita della memoria».

O

non si rispettano certe regole, il crack è dietro

Ghirelli in tutti questi anni ha continuato a descri­

l'angolo...». È il grido d'allarme che Antonio Ghi­

vere con piglio antropologico le evoluzioni della

relli, il maggior storico del costume calcistico na­

nostra cultura che non può prescindere dalla pas­

zionale, per primo ha cominciato a lanciare, po-

sione per il calcio. Una passione "civile", quella a

<TrTírnm


Ul

ba, oltre alla futura classe diri­

che qui vengono definiti nella

Vecchi in "Playground in New

Francesco Parigi Anni Mondiali 1930-2006. Da Montevideo a Berlino

gente americana. Lì nelle uni­

loro specifica dimensione di

York". Il playground, ovvero il

versità i giovani allievi appren­

precursori assoluti e quindi de­

basketball di strada, dove un

dono i rudimenti della più mo­

gni di essere conosciuti.

canestro,

derna filosofia cestistica mon­

Dieci anni dopo il viaggio a

schiacciata diventano una me­

diale. E i maestri, i grandi ceri­

una

magia,

una

daglia alla dignità, desiderosa

shington. Passando

di riscatto. La dignità di giova­

formato le genera­

poi per

New Orle­

ni magari macchiati da una fe­

ans e valicando tutte

dina penale sporca: ragazzi

le montagne e le

spesso senza futuro, costretti a

praterie possibili, ha

sopravvivere in quell'ombelico

concluso poco tem­

del mondo che è la Grande

zioni degli

attuali

giganti del basket-

ball, sono quelli che con enfasi ed ammi­

razione

infinita

Oberto

rintraccia

Daniele Vecchi racconta i playground di New York

nelle figure di Dig-

po fa il suo pellegri­

Mela. Il sudore e la rabbia, la

naggio nella terra

voglia di emergere e la dispera­

del basketball, a Ma­

zione dei ghetti poveri di New

ger Phelps della University of

rina del Rey, in California.

York, fanno a pugni e sgomita­

Notre Dame, Dean Smith della

Oberto sfiora soltanto la Chica­

no sotto canestro contro una

North Carolina University, Pete

go osannata da Roberto Gotta

realtà drammatica, desolante,

Garrii della Princeton Universi­

come la grande capitale del ba­

in cui lo sport, il basketball ap­

ty, lo stesso Barakat della Fair-

sketball. In "Chicago Basket-

punto,

field e l'allora giovane ed emer­

ball Stories" anche Gotta, do­

gente Mike Krzyzewski, alias

po aver fatto tappa a New

d'uscita, il sogno di un futuro davvero migliore. K

"K" head coach di Army, la

York, offre uno spaccato leg­

squadra dell'accademia milita­

gendario attraverso i ritratti dei

re di West Point, «e futuro

giganti fuori dagli schemi come

grandissimo allenatore di Duke

Michael Jordan, Wiit Cham-

University». Nomi che al gran­

berlain, Ron Harper.

de pubblico dei giovani di og­

Ragazzi nati e cresciuti sul­

gi, digiuni di storia del basket-

l'asfalto caldo dei campetti di

ball, diranno poco o niente, ma

periferia come scrive Daniele

diventa

l'unica

via

Aldo Oberto

Sulle strade del Basketball Albalibri Pagg. 210 Euro 12,00

www.albalibri.com Roberto Gotta

Chicago Basketball stories Giunti - collana Libri di Sport Pagg. 132 Euro 19,00

www.giunti.it

Daniele Vecchi

Playground in New York Libri di Sport

Aspettando magari di rivi­ vere un'altra finale trion­ fante degli azzurri come quella di Madrid nel 1982, vale la pena ripercorrere le diciassette tappe della storia della massima competizione calcistica (l'ex Coppa Rimet, diventata dopo il 1970 Coppa del Mondo) in "Anni Mondiali 1930-2006. Da Montevideo a Berlino".

FFALE

New York, Oberto sarà a Wa­

monieri che hanno

Edizioni Curcu&Genovese Pagg. 416, euro 20,00 www.libritrentini.it

Claudio Arrigoni Paralimpici

Hoepli Pagg. 208, euro 15,00 www.hoepli.it

Le luci dell'ultima Paralimpiade di Torino 2006 si so­ no appena spente, ma vo­ gliamo riaccenderle con i "Paralimpici": un libro che nasce dal giornalismo sen­ sibile e attento di Claudio Arrigoni, che ci introduce nel mondo degli sportivi disabi­ li e ci fa conoscere le storie, le discipline e i suoi campioni davvero speciali. Come speciali sono le informazioni e gli indirizzi per praticare o assistere al movimento paralimpico, in un testo affascinante che ha anche la funzione pratica di vademe­ cum essenziale.

Pagg. 148 Euro 13,00

www.libridisport.it

Gino Bacci Principe Azzurro

cui anela il pensiero di Ghirelli, che mediante

ra da cronista e direttore di giornali sportivi (Tut­

una galleria di eroi del pallone che vanno dagli

tosport e Corriere dello Sport, oltre che diretto­

azzurri di Pozzo nell'ltalietta fascista alle ultime

re del Tg2), ha lavorato in qualità di capo uffi­

grandi icone del nostro campionato - Platini e

cio stampa del Presidente della Repubblica, San­

Maradona - riesce a farci comprendere l'evolu­

dro Pertini. E forse le pagine emotivamente più

zione di un paese complesso, frastagliato da co­

intense di questo libro che non può mancare

ste e contraddizioni infinite che si riflettono an­

negli scaffali di una biblioteca prettamente

che sul più bel gioco del mondo.

sportiva o tra i saggi storici sul nostro paese, so­

Una passione contagiosa, quella per il calcio,

no proprio quelle dedicate al calcio azzurro, du­

che non esenta nessuna classe sociale e che da

rante il settennale di Pertini che coincise con l'ul­

sempre sta a cuore allo stesso Palazzo della po­

timo trionfo della Nazionale di Bearzot al Mun­

litica, dove Ghirelli, dopo una splendida carrie-

dial di Spagna '82.

Armenia Pagg. 190, euro 13,00 www.armenia.it

Marcello Lippi è il principe azzurro cui l'Italia del calcio affida le sue speranze di ri­ vincere il Mondiale, a 24 anni di distanza dall'ultima volta. Gino Bacci, gionalista di lungo corso, toscano e amico di vec­ chia data del et ne tratteggia l'anima e la carriera. PRINCIPE q AZZURRO

stadium I s?


TURISMO

Itinerario in moto e auto

RIVIVERE IL MEDIOEVO TRA BORGHI E CASTELLI

di Massimo Carboni

Le province di Verona e Padova conservano molti resti di un'epoca affascinante e misteriosa. Si parte da Soave e attraverso un percorso di settanta chilometri e suggestivi paesaggi si arriva a Monselice

ISTRUZIONI PER L'USO

mmaginate di trovarvi in

gnati da una storia antica, i nu­

I

una delle torri del castello dioggetto di invasioni e di scontri

San Pietro e di San Felice a Caz­

Soave, osservate la campagna

tra i veronesi Scaligeri, i pado­

zano di Tramigna, a Villa Parlot­

Nella Chiesa di San Bortolamio

circostante. Improvvisamente

vani Carraresi e, come già ac­

ti a lllasi e al suggestivo castello

è conservata un'opera di pittu­

pieno medioevo, diciamo

merosi borghi e castelli presen­

intorno al 1400. Da un

ti "tradiscono", infatti, le origi­

punto di vista privilegiato, suni medievali del territorio che fu

secrette" di epoca veneziana.

la distesa verde viene punteg­

cennato, i lombardi Visconti,

del X secolo a Monteforte d'Al-

ra gotica: la straordinaria Pietà.

giata in lontananza da una se­

che a lungo si contesero l'ege­

pone. Bolca inoltre ospita un ri­

A Bevilacqua non può mancare

rie di figure che piano piano si

monia.

nomato e importante museo

una visita al Castello la cui co­

delineano come un bellicoso e

La prima tappa del percorso è la

dei fossili.

struzione iniziò nel lontano

imponente esercito, con i raggi

città di Soave: orlata da un'an­

La seconda tappa obbligata è

1136 da Guglielmo Bevilacqua

del sole che si rifrangono sul

tica cinta muraria con ben 24

Cotogna Veneta, che annovera

e venne portata a termine dal fi­

tra i suoi principali monumenti

glio Francesco. Situato in una

il Duomo, edificato

zona strategica per contenere

metallo di armature e alabarde:

torri, è dominata dall'imponen­

è l'armata dei Visconti e il ca­

te castello che so­

stello rappresenta la vostra uni­

vrasta le colline cir­

ca via di salvezza... Proprio per

costanti.

riassaporare le atmosfere di

anche città del vino,

un'epoca avvincente ma anche

che festeggia que­

Soave è

tradizione

Un territorio oggetto di battaglie e invasioni

sopra l'antica Rocca

le mire espansionistiche dei pa­

Scaligera del 1827,

dovani Carraresi e degli Estensi,

e, nella piazza adia­

l'opera fu completamente so­

cente, il palazzo del­

stenuta dai Signori di Verona.

l'ex Monte di Pietà,

Attualmente il Castello è sede

che ospita il Museo

di numerose manifestazioni ed

oscura e costellata di battaglie

sta

cruente, non c'è niente di me­

straordinarie mani­

glio che percorrere un itinerario

festazioni, come la Festa del-

Archeologico. In piazza Mazzi­

eventi medievali.

che si snoda per 70 chilometri

l'Uva, la prima in Italia, risalen­

ni, dove spicca la Loggia delle

Si prosegue per Montagnana,

da Soave e dalle colline dell'Est

te al 1929. Nell'Est veronese è

Biade, si erge la Torre Civica,

che rappresenta uno tra i più in­

veronese, passando per Coto­

immancabile una visita alla

con la Porta Romana che indi­

teressanti e longevi esempi di

gna Veneta, Bevilacqua, Mon-

Chiesa di San Michele ad Arco-

rizza alla curiosa casa Getrevi

fortificazione. Praticamente in­

tagnana ed Este, fino a giunge­

le, alle antichissime Chiese di

con la bocca per le "denunzie

tatta dalla fine del XIV secolo, la

in

re a Monselice, collegando la

possente cinta muraria circon­

provincia di Verona a quella di

da ed abbraccia la città per qua­

Padova.

si due chilometri ed è comple­

Si tratta di un itinerario consi­

tata da 24 torri e due importan-

gliato agli amanti della cultura, dell'enogastronomia, dell'artigianato, della natura e delle

Cartoline

manifestazioni, ideale per au­

In alto, Villa Duodo

to, moto e camper. I luoghi di

a Monselice. Qui accanto,

questa verde parte di Veneto,

il castello di Bevilacqua.

costellata da monasteri, ville e

Nell'altra pagina,

castelli, sono fortemente se­

le mura di Este


ti porte fortificate: Castel San

na e a Carceri, dove si può am­

Zeno e la Rocca degli Alberi. Al­

mirare la monumentale mole

l'interno delle mura si può am­

dell'Abbazia di Santa Maria.

Este in Fiore, 21,22,23 aprile, Este,

mirare un bellissimo borgo me­

Si arriva infine a Monselice, ul­

telefono 0429617529;

dievale i cui monumenti princi­

tima tappa del percorso. Citta­

Mostra

pali sono la Chiesa di S. France­

dina longobarda, Monselice si

aprile,

sco del XIV secolo e il Duomo.

distende dalla sommità del col­

Montagnana, 042981320;

Terra degli antichi Veneti prima

le della Rocca fino alla pianura

Cologna in Fiore, I domenica di

e città feudo degli Estensi poi,

circostante all'estremità dei

maggio,

Este conserva la pos­

sente cinta muraria e l'area del castello. I

nobili palazzi ador­ nano le vie della città

e

conducono

alla

piazza di Santa Tecla,

A Este si ammira una preziosa pala del Tiepolo

dell'Antiquariato, fine

telefono

Colli Euganei. Alla

Cologna Veneta, telefono 0442411122;

fine dell'XIII secolo

Rocca in Fiore, Il domenica di

risalgono le costru­

maggio,

zioni del Mastio, il

Monselice, telefono 04272380;

Duomo, in cui risie­

Festa Medievale del Vino Bianco,

dette in qualità di

III weekend di maggio, Soave, telefono 0456190773;

Canonico

sco

dove si erge il Duo­

APPUNTAMENTI

France­

Petrarca,

del

Festa del Prosciutto Dolce D.O.P.,

Agriturismo San Bartolomeo €

immancabile, quindi, una visita

le Sette Chiesette e la bellis­

III weekend di maggio, Montagnana, telefono. 042981320; Alla Corte degli Estensi, III wee­ kend di giugno, Este, telefono 0429600462; Settembre Colognese, I settimana di settembre, Cologna Veneta, telefo­ no 0442411122; Giostra della Rocca, l/lll domenica di settembre, Monselice, telefono 0429783026;

ad Arquà Petrarca, a Sant'Ele-

sima Villa Duodo.

Palio dei 10 Comuni del

Hostaria San Benedetto €€

I domenica di set­ tembre, Montagnana, telefono 042981320; Festa dell'Uva, III domenica di set­ tembre, Soave, telefono 0456190773; Fiera dei Santi, 1 - 2 novembre, Monselice, telefono 0429783026; I Tesori della Terra di Guà, I dome­ nica di novembre, Cologna Veneta, telefono 0442411122; Festa del Mandorlato, Il weekend di dicembre, Cologna Veneta, telefono 0442411122.

via Andronalecca, Montagnana telefono 0429800999 info@hostariasanbenedetto.it

DOVE DORMIRE

info@borghiecastelli.org

mo in cui è conservata la pre­

Castello e della Torre.

ziosissima pala dedicata alla

Risalgono invece al XV seco­

Santa eponima, opera di Giam­

lo la preziosa salita alla Roc­

battista Tiepolo. Il Museo Ar­

ca, risultato di un armonioso

cheologico Nazionale conserva

accostamento di edifici reli­

uno straordinario numero di

giosi e profani tra cui merita­

reperti a testimonianza del ric­

no una citazione l'antico Ca­

co passato della città. Le terre

stello Carrarese, la rinasci­

tra Este e Monselice sono ric­

mentale Villa Nani, la carat­

che di luoghi colmi di fascino:

teristica e consacrata Via del­

Montagnanese,

via Chiesetta 33, Monselice telefono 0429783676 agrilucia@virgilio.it DOVE MANGIARE Locanda deH'Arcimboldo €€€

via Gennari 5, Albaredo d'Adige telefono 0457025300 info@locandadellarcimboldo.it

Ristorante II Gambero €

via d'Azeglio 6, Este telefono 04293157 Ristorante Enoteca Sapio €€€

via Marionetta 2, Este telefono 0429602565 sapio.este@tiscali.it

INFORMAZIONI Rovigo

Hotel Roxy Plaza €€€

COME ARRIVARE

la tratta Torino-Milano-Venezia. Si fermano Regionali, Interregio­

via San Matteo 4, Soave telefono 0456190660 roxyplaza@tin.it

Soave si trova lungo l'autostrada

nali e Intercity. Non si fermano gli Eurostar. Per maggiori infor­

A4 Milano-Venezia. L'uscita è

mazioni sugli orari, consultare il

Hotel Bareta €€€

Soave-San Bonifacio.

sito www.trenitalia.it.

IN TRENO

IN AEREO

La stazione più vicina a Soave,

Aeroporto Valerio Catullo di Ve­

via Strà 89, Caldiero Terme Hotel con rete Wi-fi per collegarsi ad internet senza fili, da qualsiasi camera, telefono 0456150722 inf.Q@.hQtel.b.aj.etaJ.t

IN AUTO

punto di partenza dell'itinerario,

rona Villafranca, a 12 chilometri

è quella di San Bonifacio, lungo

da Verona.

LEGENDA

Hotel (camera singola con pernotta­ mento e prima colazione) € a buon mercato, 30/50 euro €€ fascia media, 50/80 €€€ fascia alta, oltre 80

Ristoranti (menu singolo/medio) € a buon mercato, 15/30 euro €€ fascia media, 30/50 €€€ fascia alta, oltre 50

<ÌhTllWTI 89


TURISMO

Itinerario a piedi

LE EMOZIONI DI UN VIAGGIO AL CENTRO DELLA TERRA

ISTRUZIONI PER L'USO

Una proposta decisamente alternativa per fuggire dalla mete più frequentate. Nel cuore della Ciociaria si possono visitare le Grotte di Pastena, scoperte nel 1926 dal barone Franchetti. Le loro rocce risalgono all'era Mesozoica iaggio al centro della

1926 dal barone Carlo Fran­

Terra è il noto roman­

chetti. Sono annoverate tra i

zo che Jules Verne ha

maggiori complessi speleolo­

V

l'avventura nel sottosuolo alla

ta una delle più pittoresche

scoperta di meraviglie nasco­

della Ciociaria, dove l'incle­

scritto nel 1864 e che rappre gici ­ della

nostra

penisola.

senta un po' l'archetipo L'area del­ in cui sono situate risul­

ste. Certo, il roman­

menza degli eventi

zo propone incontri

geologici ha deter­

Due percorsi per i turisti: in superficie e sotterraneo

minato la forma­

fossile superiore, ricco di con­

mondiale, alloggiava nell'an­

zione di un paesag­

crezioni calcistiche, mostra

drone d'ingresso della porta il

gio tipico, parago­

ambienti di particolare inte­

quartier generale tedesco che

nabile

resse, unici per maestosità e

dirigeva il fronte di Cassino,

Friuliano, bizzarre

mistero.

sotto il comando del generale

forme di erosione e

Le rocce che costituiscono la

Kesselring.

zioni del libro basta davvero

pianure legate ad antichi laghi

grotta risalgono all'era Meso­

Lungo il percorso, che si dipa­

poco: è sufficiente recarsi vici­

carsici. Il percorso turistico,

zoica, periodo Cretacico su­

na attraverso sette "stanze

no a Prosinone, in piena Cio­

che si articola tra un ramo at­

periore, piano Turoniano, e

naturali", si può ammirare in

ciaria, dove si trovano le Grot­

tivo inferiore, dove scorre un

hanno un'età compresa tra gli

particolare modo la "sala dei

te di Pastena, scoperte nel

fiume sotterraneo, e un ramo

ottanta e cinquanta milioni di

pipistrelli". E' la parte più alta

con creature fanta­

stiche e ambienta­ zioni inusuali, ep­

pure per rivivere an­ che solo una picco­ la parte delle emo­

al

Carso

anni. Sono

ricche di fossili: Rudiste, Foraminiferi,

Gasteropodi. parte

più

della grotta che du­

molto

La

ampia

dell'intero comples­

so è rappresentata

Ambienti unici per maestosità e mistero

dall'androne di in­

Cifrili

rante il periodo in­

vernale viene po­ polata da colonie di

pipistrelli. Un altro

passaggio

molto

suggestivo è quello che porta alla "Sa­

gresso lungo 80 metri, largo

la del Lago Blu", dove si può

25 e altro circa 20. Questa sa­

ammirare una piccola cascata

la è caratterizzata dalla quasi

di circa 10 metri, che si getta

totale mancanza di stalattiti e

in un laghetto sottostante dai

stalagmiti, dovuta sia a feno­

profondi riflessi cobalto, pro­

meni di crollo della volta, sia al

prio per il suo coloro intenso i

fatto che in questa zona non

primi esploratori hanno dato

hanno fatto in tempo a for­

a questo luogo il nome di La­

marsi a causa della forte velo­

go Blu.

cità di scorrimento dell'acqua.

Oltre all'itinerario turistico è

Durante il secondo conflitto

presente un itinerario speleo-


logico più impegnativo ma

probabilmente

ancora

più

suggestivo. Si articola lungo il

ramo attivo delle grotte di Pastena ed è lungo 2200 metri. Segue il percorso sotterraneo

del torrente che si "ingrotta"

nel territorio di Pastena con il nome di Fosso Mastro e risor­

ge nel territorio di Falvaterra con il nome di Rio Obaco, do­ po aver ricevuto i contribuiti

di numerose sorgenti sotter­

ranee perenni.

Il ramo è stato esplorato per la prima volta nel 1966 grazie al­

l'opera di uno tra i primi spe-

leosub italiani, il geologo Lam­ berto Ferri Ricchi, il quale, gio­ vanissimo, riuscì a violare i set­ te sifoni del sistema svelando­

li, un tempo uniche vie di ac­

ne la sua complessa struttura.

cesso al borgo. Il centro stori­

La visita alle grotte di Pastena

co manifesta in modo inalte­

per

rato la sua naturale origine

esplorare anche la zona circo­

medievale contrassegnata dal­

può essere

lo spunto

stante e, in particolare, l'omo­

le delicate bifore e dagli ampi

nimo centro abitato racchiuso

atri all'interno di magnifici

all'interno di una solida cinta

portali.

K

muraria, intervallata da quin­

dici torri a pianta quadrata e

Emozioni

circolare, delle venticinque

Alcune suggestive

originarie ed è interrotta in

immagini delle Grotte

corrispondenza delle due por­

di Pastena, visitabili

te, Porta Roma e Porta Napo­

tutto l'anno

COSA VEDERE VISITA ALLE GROTTE Orario periodo estivo

1 marzo-30 settembre: 8.00-19.00 Orario periodo invernale

1 ottobre-28 febbraio: 8.00-17.00 Info Grotte di Pastena

telefono 0776546322 Adulti: 7,50 euro 4 euro (ingresso gratuito fino a 6 anni) Comitive (gruppi organizzati composti da più di 20 persone): 5,50 euro Scolaresche: 3,50 euro info@grottepastena.it Bambini da 6 a 12 anni:

l'ulivo è ubicato nei locali sottostanti la Casa Comunale, un palazzo risalente al 1879 di proprietà dei frani, una delle famiglie benestanti di Pastena. Il museo si articolo su 13 sale in cui so­ no esposte testimonianze e oggetti ri­ salenti all'inizio del secolo.

e dell'ulivo

Il Museo della Civiltà Contadina e del­

COME ARRIVARE IN AUTO Da Roma: A1 (Milano-Napoli)

Mattarocci €€

piazza Municipio telefono 0776645737

uscita Frosinone. Direzione Ceccano-Castro dei Volsci-Pastena. Da Napoli: A1 (Napoli-Milano)

uscita Pontecorvo. S.S. 628

DOVE DORMIRE

LEGENDA

B&B La Voce del Vento €

Hotel (camera singola con pernotta­ mento e prima colazione) € a buon mercato, 30/50 euro €€ fascia media, 50/80 €€€ fascia alta, oltre 80

contrada Casali 2a, Pastena telefono 0776546103 - 0620560913393620330 DOVE MANGIARE Alberata €

Il Museo della Civiltà Contadina

Al Boschetto €

via Colambrici telefono 0776546333

via Vallecchie 3/A telefono 0776546265

Ristoranti (menu singolo/medio) € a buon mercato, 15/30 euro €€ fascia media, 30/50 €€€ fascia alta, oltre 50

"Leuciana" direzione Pontecor­

vo- Pico Pastena.

IN TRENO Linea Roma-Napoli via Cassino, fermata Coprano. Da qui si prende il pullman per Pastena.

IN AEREO Aereoporti di Roma (Fiumicino

e Ciampino) e di Napoli.

<ThTlfW8 91


TEMPI SUPPLEMENTARI

CRUCISPORT

ORIZZONTALI 1 Una categoria di pesi del pugilato - 10 La Canalis ex velina - 18 Relativa al comportamento morale - 19 Semi delle carte - 21 L'auto di... David Beckham - 22 Un sindacato (sigla) - 23 Finale di partita - 25 Latina - 26 Se le danno i vanitosi - 29 E' stata la bandiera del Napoli dello scudetto - 32 E' pericolosa quella data da un coccodrillo - 34 Banca Nazionale del Lavoro - 35 La metà di otto - 36 Tu... al plurale 37 La capitale della Bosnia-Erzegovina - 40 Ricordino turistico - 43 Iniziali del cantante Ramazzotti - 44 Una giovane campionessa italiana di nuoto (nome e cognome) - 47 Non hanno bisogno del medico - 49 Ha vinto la maratona olimpica ad Atene (nome e cognome) - 50 E1 stato con Vialli una bandiera della Samp - 52 Un giovane pilota di Formula 1, figlio d'arte (nome e cognome) - 53 Daniele, centrocampista giallorosso - 55 La Nannini cantante (iniziali) - 57 La erutta l'Etna - 58 Armatura dei tessuti - 59 Sono l'anima delle matite - 60 Prefisso per pesci - 62 Cittadina britannica del Somerset - 64 II nome di Teocoli - 66 Inserto pubblicitario - 68 Un tempo si chiamava Persia - 69 La città della Juventus (sigla) - 70 Persona importante in... tre lettere - 71 Uccello dei passeriformi molto comune - 72 II prefisso caro a Bacco.

Tutte le soluzioni ai giochi a pagina 95

92

di Lucio Bigi Studio Woquini

VERTICALI 1 II gol nel rugby - 2 II Beta di Walt Disney - 3 II giorno più breve - 4 II ghiaccio per i londinesi - 5 I confini... dell'olanda - 6 II nome di Pacino - 7 Tunnel con sopra la ferrovia - 8 L'iridio per il chimico - 9 Né tua né sua - 11 Nota e articolo - 12 Suscitare un istinto incontrollabile -13 Un fiume della Svizzera - 14 I... guardaspalle di Don Rodrigo - 15 Posseduti da te - 16 Telecom Italia Network - 17 Attivi, solleciti - 20 Una radice... ricostituente - 24 Valeri, attaccante della Fiorentina - 25 Piccola vasca di ceramica - 27 Iniziali di Benigni - 28 Si fanno a chi è meritevole - 29 Animazione di folla - 30 Nuotatori... specializzati - 31 Città termale austriaca - 32 La capitale del Venezuela - 33 Ornati finemente - 37 Partita a tennis - 38 II serbatoio di ricambio delle penne a sfera - 39 Composto organico prodotto per ossidazione - 41 La patria di Abramo 42 II compianto Manfredi del cinema - 43 Un ente petrolifero italiano (sigla) - 44 Iniziali di Schubert - 45 L'isola con la località turistica di Marciana Marina - 46 Strumento musicale simile alla cetra - 48 Uccelli acquatici dai piedi palmati e dalle carni pregiate - 51 Centro Sportivo Italiano - 53 Grande sarto parigino - 54 Quello muscolare si mantiene con l'esercizio fisico - 55 Prima e sesta di Greenwich - 56 II fallo del ten­ nista che sfiora la rete con la pallina - 59 Ministero della Pubblica Istruzione - 61 II nome del giallista Fleming - 63 Coda... di pappagallo - 65 Ente Provinciale - 66 II centro... di Bastia - 67 In casa...


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u

4

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14

M

9

16

2

10

Completate lo schema di parole incrociate aiutandovi con la paro­

la già Inserita (a numero uguale, lettera uguale). A soluzione ulti­ mata nelle caselle evidenziate leggerete il cognome del pilota ita­

liano ritratto nella fotografia.

ShTlfflìlt

93


LE DIFFERENZE

SUDOKU

TEMPI SUPPLEMENTARI

Osserva attentamente: le due vignette apparentemente

9 7 2 4 5 9 7 5 6 1 2 5 4 8 7 2 1 6 1 9

4 8

uguali si differenziano in realtà per sette particolari... colo­

rati. Riesci a individuarli?

4 8 9 6 5 2 6 3 7 2 5 9 7 6 4

Completate lo schema in modo che ciascuna riga, colonna e riquadro di 3 x 3 caselle (con I bordi ingrossati) contenga una volta sola i numeri dall'1 al 9 (zero escluso). Armatevi di matita, gomma e... un po' di pazienza!

CHI È? Inserite nello schema, seguendo il percorso e la numerazione, le sette parole definite, utilizzando le sillabe elencate sotto. A soluzione ultimata, le lette­

re delle caselle evidenziate daranno il nome e il cognome del vincitore dell'ultima Milano-Sanremo (nella fotografia).

L'ANAGRAMMA L'ottimismo del nostro amico tifoso si deve al fatto che sta par­

lando del suo beniamino, uno dei più grandi calciatori italiani. A chi si riferisce? Anagrammate le parole evidenziate

(CERTO - SCONFITTA) per scoprirlo.

1. Discorsi aspri e polemici - 2. Lavorano assieme al tito­ lare alla riuscita di un obiettivo - 3. Lo è il mercato in cui si acquistano peperoni e angurie - 4. Cura a base di onde elettromagnetiche - 5. Cavalcano destrieri con grande abi­ lità - 6. Colorati con tinte variegate e vivaci - 7. Le...

domande di Mike Bongiorno.

94 ShTllO

Quando c’è lui in campo di CERTO la sua squadra non subisce nessuna SCONFITTA


grandi: Juventus, Inter e Milan nel­ la prima volta sono stati coinvolti

anche club stranieri, a partire dai Metrostars di New York in cui gio­

cava Roberto Donadoni quando si

I |

In Italia non è molto diffuso, ma nei paesi con maggiore tradizione il rugby

I

piace anche al femminile. Nel 2001 si

| |

è disputata la prima edizione del Sei Nazioni, a cui partecipano Inghilterra,

!

Scozia, Galles, Irlanda, Francia e

|

Spagna. Finora le francesi e le inglesi

| I |

si sono divise i successi finali. Le origini del torneo risalgono al 1987, quando Inghilterra e Galles decisero di

I I

affrontarsi ogni anno. Via via si sono aggiunte le altre squadre: per ultima

I

la Spagna, ammessa nel 2000 (quan-

I

do l'Italia entrò nella competizione

disputò l'Europeo del 1996. Le

Ultimamente il Totocalcio è in

altre squadre non italiane sono

declino, sommerso da altri giochi

Atletico Madrid, Barcellona,

e dalla legalizzazione delle scom­

Chelsea, Crystal Palace, Middlesbrough, Monaco,

messe. Il fascino della schedina

Olympique Marsiglia, Reai Madrid

rimane comunque intatto e nel 2006 se ne celebrano i sessantan­

e Valencia.

ni. La prima volta del concorso a

UN PAESE DI 32 MILIONI DI SPORTIVI

gio 1946: ogni colonna costava

pronostici risale infatti al 5 mag­ 30 lire, le giocate furono 34.000,

il montepremi di 463.846 lire. L'unico ad azzeccare il 13 fu il milanese Emilio Biasetti.

Secondo le più recenti indagini

milioni le persone che praticano un'attività sportiva. La disciplina

UNA NAZIONALE FORMATA DA 75 SQUADRE

più diffusa è il calcio (che, col cal­

cetto, ha più di 4 milioni di affezio­ nati), seguito dagli sport dell'acqua (tre milioni e mezzo), da ginnastica

e sci (oltre due) e da ciclismo e tennis (sopra il milione). Nella top

calciatori alla Nazionale italiana. La

ten trovano spazio anche atletica

classifica è guidata ovviamente dalle tre

leggera, pallavolo, pallacanestro e

culturismo.

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TEMPI SUPPLEMENTARI

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QUANDO L'ITALIA SOGNAVA IL TREDICI

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LE SOLUZIONI

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...si', e' ESATTAMENTE QUELLA...

EHM, REMI... NON TROVO PIU' L'ARAGOSTA PER LA NOSTRA CENA SOCIALE...

TEMPI SUPPLEMENTARI

QUANTE VOLTE T! DEVO DIRE CHE ! FORMICHIERI DEVONO MANGIARE LE FORMICHE, NON PRANZETTI DA GOURMET!

BENE, PER FARTI SMALTIRE IL PRANZETTO, SARAI TU IL NOSTRO CAMPIONE NELLA GARA ESTREMA" DI DAMA GIGANTE...

NELLA SEDE DE! DISONE­ STI

EH, EH, IL BANZAI TEAM NON SA...

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CHIAMATE

UN CARRO

...CON PEDINE DI GRANITO...

ARRIVA IL GIORNO DELLA GARA...

BENE, ECCO IL NOSTRO "CAMPO DI GIOCO"...

C! VORREBBE L'INCREDIBILE HULK PER SPOSTARE QUESTE PEDINE!

TTREZZL../ ..OHE ABBIAMO IN SERBO PER LORO UNA "SORPRESINA

INFATTI... RAGAZZI, V! PRESENTO IL GRANDE GIGI ETTO ANCHE HULK: 220 CHILOGRAMMI DI MUSCOLI!

..CHE VE NE PARE? IL GRANDE GIGI SI TROVA A SUO AGIO...

FANTASTICO: E MEZZ'ORA CHE SPINGI...

UH... COME SONO LEGGERE, E UN GIOCO DA RAGAZZI

...E L'HA! SPOSTATA DI BEN 3 MLUMETRH

96

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... MENTRE NON SI PUÒ' DIRE LA STESSA COSA DI REMI...


ACC... REMI E' PROPRIO FUORI r___ USO...

Æ GRANDE GIGI IMPERVERSA SULLA SCACCHIERA...

GRANDE RAGAZZI, SONO RIUSCITO A FARE UNA DAMA*! E ORA MANGIO QUESTA} QUESTA h

^PUR­ TROPPO'

QUESTA! NON TI PREOC­ CUPARE, > VADO T SUBI­ TO!

PRESTO MARCONE: DEVI SOSTITUIRLO... SULLA SCACCHIERA C'È' UNA DAMA "DA MANGIARE!’"” 'FERMI TUTTI: HO L LA SOLUZIONE!

... MA ORA HO UN LEGGERO MAL DI STOMACO! 4*

J BILLO...

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IO LA DAMA L'HO

Mangiata

CIELO! LA CERA "LUSTRA E AMMIRA"

BASTA STROFINARLA SULLA SCACCHIERA... £0S!’

. E LE PEDINE SCIVOLANO

COSI' IL BANZA! TEAM RIESCE FINALMENTE A MUOVERE LE PROPRIE PEDINE...

EHI.

NON VALE!

...E VINCE L'ENNESIMO TROFEO!

HURRA!

QUALCHE GIORNO DOPO. DAL MEDICO... GIOVANOTTO, 1 DOVREBBE 1 CERCARE DI DIVERSIFICARE LA DIETA, MAGARI ' MANGI ANCHE UN PO' DI SCACCHI CHE SONO RICCHI D! MINERALI...

' LA "DAMA" E' COMPOSTA DA DUE PEDINE SOVRAPPOSTE NEL GERGO DELLA DAMA, "MANGIARE" SIGNIFICA ELIMINARE UNA PEDINA AVVERSARIA

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97


Moggi è caduto ora attenti a chi sogna il suo regno n questi giorni si sta rifinendo un ritratto globale (tutto quello che si sa di lui) e incompleto (non si sa tutto di lui, anzi) di Luciano Moggi, per dodici anni direttore gene­ rale della Juventus e componente della pagatissima Triade, nome applicato sin troppo tranquillamente (chissà se pen­ sando alla mafia cinese) alla dirigenza bianconera che non ci risulta lo abbia respinto: lui, Giraudo amministratore de­ legato e Bettega vicepresidente esecutivo. Possiamo portare alcuni elementi: conosciamo Moggi da tempo, lo abbiamo frequentato poco e comunque più quando stava al Torino e al Napoli che alla Juventus, non abbiamo mai scritto elogi di lui, non abbiamo mai ricevuto da lui un regalo o anche un caffè, non siamo mai andati con lui o a parlare di lui in qualche trasmissione televisiva, an­ che perché siamo usciti sdegnati e in diretta più di ventan­ ni fa dal processo biscardiano e non ci siamo più tornati. Moggi ha diretto la Juventus, il che vuol dire che con la fa­ miglia Agnelli ha avuto dei rapporti presumibilmente buo­ ni, o comunque non cattivi, per tutto il tempo del suo pro­ ficuo lavoro bianconero. Moggi poche settimane prima dell'inizio della sua fine, se pure lui finirà, è stato cordial­ mente ricevuto da Berlusconi a Palazzo Chigi e si è parlato di lui al Milán. Moggi, fra appoggi veri e polemiche finte, è stato personaggio amico per anni dei Processo di Biscardi (è probabilmente finito, ma vedrete che l'Italia andrà avanti lo stesso) e di tantissime seguitissime trasmissioni televisive. Durante i Giochi olimpici di Torino abbiamo per­ sonalmente parlato di Moggi con Carraro, all'epoca presi­ dente della Federcalcio, e con Petrucci, presidente del Co­ ni, e non siamo riusciti del tutto a sottrarci alle parole dei due alti dirigenti i quali apprezzavano il modo che aveva Moggi di "slalomare" fra i sospetti, schivando i paletti e in­ tanto prendendo sempre più velocità: da slalomista, però, senza i pericoli tremendi che corre un discesista. Lo sport è molto utile per lo shampoo collettivo delle co­ scienze, Moggi ha pur sempre portato il Torino alla finale di Coppa Uefa, il Napoli allo scudetto, la Juventus a una se­ quenza di scudetti. Moggi è anche padre affettuoso di Alessandro, per il quale ha messo insieme la Gea. Moggi ha humour, lo certifichiamo sulla base di constatazioni perso­ nali. Moggi è composito, è multiplo: è un senese che ha fat­ to il ferroviere nel Lazio, è cresciuto managerialmente so­ prattutto in Piemonte e in Campania, ha voltato su Roma e ad un certo punto sulla Roma, faceva le vacanze in Ke­ nya, dove fra l'altro ha incrementato l'amicizia con Lucia­

VISTO DA ORMEZZANO

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no Nizzola, amministratore delegato nel primo passaggio di Moggi al Torino e poi presidente della Federcalcio, quan­ do Moggi era un gran capo della Juventus. Diciamolo chiaro: Moggi ha tutto per incantare il novanta­ nove per cento degli italiani. Ha il profondo senso della mi­ naccia di Wanna Marchi, la filosofia disinvolta di Franco Ca­ lcano, l'immortalità politica di Cirino Pomicino, il reperto­ rio di barzellette di Enrico Montesano (mescoliamo il sacro e il profano, ma anche qui sta l'appeal del personaggio). Si­ curamente è devoto a un grande santo, sicuramente è su­ perstizioso. Fra poco qualche radicale lo scoprirà innovato­ re trasgressivo e però perseguitato e comincerà a propor­ lo in qualche lista elettorale. Se Moggi verrà ridimensiona­ to, se Moggi sparirà (lo deciderà lui, che può far sparire molti con sé), per la stampa sportiva italiana, quella mag­ gioritaria che stava con lui e quella minoritaria che lo so­ spettava briccone o almeno mariuolo, saranno giorni tristi di privazioni. Moggi è l'esemplare quasi perfetto di quello che molti di noi vorrebbero essere e non riescono a essere per debolez­ za, paura, scarsa applicazione alla costruzione di se stessi. Qualcuno anche per ragioni etiche, massi: vogliamo essere generosi e intanto abbiamo una certa autoconsiderazione personale. Se non sorgerà presto un comitato per la riabi­ litazione di Moggi (già sono all'opera tifosi bianconeri i quali, pur di non ammettere di essere stati da lui fregati an­ che nei sentimenti, gridano alla congiura), ci penserà il WWF: parlando di esemplare da conservare assolutamen­ te, e non pensando a quanti semi di Moggi non attendono altro per germogliare. P.S.: come si dice, dopo ogni elezione di presidente Usa, che ci sono almeno duecento persone che pensano a come ucciderlo, si deve dire adesso che ci sono in Italia almeno cento persone che sognano di sostituirsi a Moggi. Bisogna stare in guardia. Il calcio ha tutto per rifarsi la ver­ ginità e riprendere le trame. Tutto, anche i nostri sentimen­ ti buoni. Lo ha detto Brecht: attenzione, il ventre che ha ge­ nerato la bestia immonda è ancora fecondo (da "La non re­ sistibile ascesa di Arturo Ui": e potrebbe essere il nome d'arte di tanti).


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(•) Bilancio consolidato 2005 di api-anonima petroli italiana

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