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« 1 giovani si persuadano primie ramente che la cura del corpo non è fine a se stessa, ma deve essere indirizzata al perfezionamento in tellettuale e morale dell’anima; che l’esercizio dello sport non deve im pedire i doveri del proprio stato, di studenti, di lavoratori, di pro fessionisti, ma favorire la loro os servanza. almeno indirettamente come rinfranco di energie; che nes sun motivo dispensa Io sportivo dal rispetto della comune legge morale nel suo triplice oggetto: Dio, Ja famiglia e la società, se stessi ».
Poimwo l’owùne di BEPPE BURDISSO
9n 3. pagina Pallavolo!
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(Dal discorso del S. Padre del 9 ottobre 1955).
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LEVAVI OCULOS MEOS IN MONTES
Un numero L. 20
SETTIMANALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA
ta XII -N. 4647 -Roma 12 Draìiil 957
LO HA DETTO COA
antico spirito battagliero Le montagne si sono in cappucciate di neve per tempo quest'anno. Gli scia tori ne sono felici e non hanno atteso le vacanze per tirar fuori <i legni».: Hanno rispolverato gli : scarponi e cavato dalla naftalina il maglione ed i calzettoni. A qualcuno la sorpresa di trovarli bucati come un colabrodo dalle tarme. Ma la passione per la montagna non si arren de e molti si sono già sgranchite le gambe giù dalle piste, vecchie amiche lasciate la scorsa prima vera. Lo sci è lo sport che ha un vastissimo numero di amatori. Ha preso il posto alla bicicletta. La biciclet ta perde terreno anno per anno e fa le spese della motorizzazione. In città si ha fretta, sempre più fret ta, e ci si motorizza per risparmiar tempo. La vecchia e gloriosa bi ci col tempo, poco tempo, diverrà soltanto più uno strumento atletico usato dai corridori. Lo sci invece conquista terreno ed ogni anno i suoi amatori aumentano. ■ L’uomo, prigioniero della • città e soffocato dallo smog delle ciminiere e dei ca mini, attende la domenica per fuggire e va a cercare la libertà sulla montagna. In montagna non strilla ■ il telefono, non ci sono i : semafori, non c’è il capuf ficio o il capofficina. L'uomo moderno schiavo dell’ascensore e della mac china o dello scooter rom pe le catene e la domenica non è più pigro. Nelle stazioni ferroviarie la domenica mattina c'è il gran traffico degli scia tori: i treni della neve par tono prestissimo. Se voi vi portate a Torino sul corso Francia che porta a Se striere, a Bardonecchia, a Sauze d'Oulx il mattino domenicale tra le 7 e le 9. le macchine si dirigono in colonna verso i monti. Macchine pullman. Ci so no anche pullman che han no la targa MI o GE o NO o VA: gente che ha fatto levatacce alle 4: ore da lupi, tornerà a casa at torno alle 25 o alla mez; zanotto. Fa 400 chilometri ; in pullman per andarsi a • stancare tra i pini, ira la : neve. Fascino della montagna! Il mattino sono allegri: è una allegria generale, sembra rivedere i paesani che ITnnominaio scruta dall’aho del suo castellac elo dirigersi festosi all’in contro con Federico. Alla sera l’allegria si è spenta, gli sciatori sonnac chiosi e stanchi si fanno portare a casa: a malin cuore. L'incantesimo è fi nito: domattina, lunedì ri prende la dura realtà della vita. Se chiedete loro perchè lo fanno vi rispondono: fascino della montagna. Se chiedete a Bonetti perchè va a fare il mat to sulle pareti vi rispon derà: fascino della monta gna. E’ un fascino come quel lo del mare che è nato con l’uomo: è il fascino di Dio! Il salmista cantava: < Levavi oculos meos in monte i nde veniet auxilium mihi : Ho alzato i miei occhi verso i monti, da dove verrà la mia sal vezza. Sono passati milenni da quando Re Davide can tava sulla cetra queste pa role ma l'amore per i mon ti non è diminuito: è il richiamo irresistibile di Dio che l’uomo compren de attraverso il linguaggio della natura, creatura anch’essa di Dio. ALDO NOTARILI ******
nella scala dei valori mondiali Il calcio italiano ha forse trovato la strada che dovrebbe portarlo a riguadagnare posizioni Questa la risultanza più interessante dell’arroVentato incontro disputato a Belfast contro l’Irlanda del Nord. Nella foto un salvataggio di Bugatti sugli accorrenti McAdams e McParland alle cui spalle e Ferrano
PER UNA COSTRUTTIVA ATTIVITÀ’ SCIISTICA
Adatto lo sport della neve
Questi rilievi vanno fatti (e cure nella difesa e le ragioni lo spirito di altri tempi, forse I giornali hanno già detto tutto sulla partita Italia-Ir- se non andiamo errati li ha sono di ordine psicologico e più facilmente delle squadre landa del Nord e non ci sem fatti anche il miglior critico pratico. Preoccuparsi più del di società giungerà in porto. bra necessario rifare la storia inglese) perché dobbiamo con la difesa che dell’attacco co E tanto più agevole sarà il degli incidenti che hanno tur vincerci che il primo compito stituisce un segno di inferio conseguimento di questo obiet bato il regolare svolgimento di una vera squadra è quello rità che non può certamente tivo quanto più pronto sarà il di costruire un proprio gioco influire in senso benefico sul riconoscimento che il calcio dell’incontro. Faremo invece soltanto al e non quello di farlo dipen morale della squadra; preoc- azzurro deve ritrovare attra cune considerazioni sulla por dere dal gioco dell’avversario. dell’attacco significa che si verso la tecnica la sua spic Uomini come G r a 11 o n. tende più a distruggere il gio cata personalità. tata degli incidenti stessi e Non dobbiamo guardare a sulle cause che li hanno de Schiaffino e Ghiggia sono sta co avversario che a costruir ne uno proprio; ora il calcio, ti in parte sottratti ai loro ciò che fanno gli altri: dob terminati. Anzitutto dobbiamo denun compiti specifici per dare man come altri sport, esprime le biamo invece ritrovare la no ciare il contegno di qualche forte alla difesa. Ghiggia ha sue più alte forme di pro stra strada; e per ritrovarla giornale inglese che ha fatto fatto da ala tornante; ha as gresso e di evoluzione nel gio dobbiamo consentire che i no del suo meglio per screditare solto egregiamente il suo du co di attacco, nella creazione stri giocatori possano manife il calcio italiano; in primo ro lavoro; ma se potesse fare del gioco. Dal punto di vista stare la loro personalità fatta luogo colla faccenda del su- veramente l’ala, se cioè po pratico chi non si rifugia in di estro, improvvisazione, in percatenaccio al quale i cal tesse essere più ala d'attacco difesa, chi non dà un valore tuizione, temperamento. I no ciatori italiani avrebbero fat che ala tornante, la prima li preponderante alla difesa ma stri non sono delle marionette to appello pur di conseguire nea azzurra potrebbe meglio gioca per imporre il suo gio nelle mani di un burattinaio: un risultato di parità, suffi distendersi nelle fasi offensi co e per vincere, più facil e lasciamoli dunque giocare ciente per l’ammissione alle ve e creare maggiori preoc mente può raggiungere l’obiet come sanno; renderanno di più che facendoli giocare co finali della Coppa del Mondo; cupazioni alla difesa avver tivo. Cosi giocava ai tempi d ’ oro me non sanno. poi con la faccenda degli saria. Gratton e Schiaffino hanno la nazionale ungherese. Ri oriundi e infine con la storiel Sta ora al dott. Foni trarre tenuto il centro campo con cordiamo. a quésto proposito, dalla partita di Belfast le ne la degli stupefacenti. Nell’animo del lettore ir continuità e buon rendimento. una dichiarazione di Puskas: cessarie conclusioni. Gli attri landese si era fatto strada il Talvolta si sono inseriti anche «Noi giochiamo per segnare il buiamo il merito, certamente convincimento che gli italiani all’attacco, ma per lo più il maggior numero di reti; il notevole, di aver ridato una avrebbero fatto ricorso a tut loro lavoro è consistito nel- nostro compito è quello di fa anima alla squadra. Si faccia ti i mezzi (compresi quelli il l’organizzare il gioco, nei ri re più gol dell’avversario ». coraggio e permetta alla squa A questo orientamento logi dra azzurra di esprimere la leciti) per ottenere un risul vinci e nel rompere, nella tato positivo. Mezzi illeciti fase iniziale le azioni degli co anche il dott. Foni e gli propria personalità senza com altri tecnici italiani prima o plessi di paure o di altro. erano l’utilizzazione dei gioca irlandesi. Riteniamo erronea la ten- poi dovranno arrivare. La na tori « uruguayani » Schiaffino FILIPPO ML'ZI porre le maggiori zionale. ora che ha ritrovato e Ghiggia e l’uso delle droghe. denza Insomma il buon irlandese si 1^77777^7777777777777777777777777777777777777777777777/7777777777777777777777777777777/> r777777777/777777//77/7/77777777/ è trovato di fronte a un brut to quadro del calcio italiano. f E’ NECESSARIO UN PO’ D’ORDINE Probabilmente i fischi rivolti all’inno di Mameli e l’aggressione finale non si sareb- 6 NEL VASTO MONDO CICLISTICO bero verificati se l’arbitro un- z gherese designato dalla FIFA fosse giunto in tempo per di- 6
ri soltanto all’ultimo momento sono stati informati che la > partita non sarebbe stata più valevole per la Coppa del 6 Mondo ma avrebbe avuto un carattere amichevole. Questa informazione dell’ultimo mi- 6 nuto deve aver finito di imbestialire il pubblico che si 6 riprometteva di assistere ad 6 cupato di essere anzitutto un questo traguardo: abituare uno spettacolo elettrizzante, Il programma dell’attività do si devono superare 50 me irenostri atleta sciatore, Tolin, invece, ragazzi a sapersela ca agonistica invernale, della tri di dislivello o, peggio, sen vare nei semplici tracciati di forse a causa della sua confor ad una contesa di alto livello. 6 Sdegnato e irritato fin dai 2 bianca fascinosa attività, è or za togliersi gli sci quando ter discesa (e tutte le discese in mazione soltanto un saltatore. mai a conoscenza di tutti. Le minata la discesa si deve com genere possono essere tali se Ora non sempre il «trampoli-l primi minuti, il pubblico non Unioni Sportive vanno assimi piere qualche centinaio di me si affrontano con logica e non no - è in grado di dare alle è più riuscito a ritrovare la 6 calma, e chi ne ha fatto le z landolo. gli organi periferici tri in piano. con spregiudicatezza) come in gambe la resistenza fisica e spese è stato l’undici azzurro. provinciali e zonali sono al muscolare necessaria. I giornali che hanno monlavoro per la realizzazione ‘Si cammina troppo poco sul pianura. L'esempio di Fertile e di To tata La testa degli irlandesi $ impostazione degli delle eliminatorie o meglio per la neve oggi, per cui i musco Nella deve suonare quale monito sono, a nostro avviso, i primi l'avvio all’attività vera e pro li, le gambe, oltre alla respira atleti della neve le nostre lin gli altri. La strada maestra responsabili degli incresciosi pria non senza averla fatta zione. non sono addestrati ed Unioni Sportive di città come per l’attività sciistica, come in incidenti; ad essi va il biasi- 6 precedere da un lavoro in pa allenati sufficientemente. Di di montagna devono preoccu per genere per qualsiasi disciplina mo di quanti considerano lo 2 parsi di avere sciatori comple lestra. qui i capitomboli o qualcosa di atletica è la seguente: prepara sport il mezzo più efficace per ti, non nel rendimento tecnico Lo sci è una di quelle disci peggio... Si crede che basti la zione in palestra con esercizi] avviare i popoli verso forme 6 pline che richiedono immedia tecnica da tavolino per com assoluto, bensì nella pratica adatti, pre-atletica, un po’ di di solidarietà sincere e dura- z ta rispondenza fisica, sciol multiforme delle varie specia corsa, impiego completo degli ture. piere discese vertiginose senza tezza di muscoli, facilità di I fischi che hanno accompaspecifica preparazione lità. Per questo personalmente arti, gambe e braccia ed infi movimenti: altrimenti diventa una ho visto di buon grado l’inse- ne preparazione sulla neve ra gnato l’inno di Mameli hanno 4 atletica. I primi cento-duecen un arrancamento pesante sen rimento nel programma dei zionale. in pianura, in salita e suscitato lo sdegno dell’opiza risultato. Voglio dire che to metri di discesa vanno a campionati nazionali del CSI. in discesa. nione pubblica italiana. E pennon si può sperare di ottenere meraviglia, ma subito dopo ci I mesi invernali sono oltre sare che a Roma nell’incontro della prova di salto. Un saltodalle poche puntate in monta si accorge che se le gambe non tutto adatti per fimpostazioue di andata Italia-Irlanda, gli z gna la preparazione migliore. sono a posto, gli sci comincia scuola, come si addice alla no dell’attività associativa. Voglio spettatori che gremivano lo Semmai questo può verificarsi no a pesare, il fiato si fa gros stra Organizzazione che ha pur dire che allo sci è strettamente Stadio Olimpico accolsero con 6 in coloro che hanno la fortuna so anche in discesa ed al pri dato allo sci azzurro elementi collegato lo sviluppo delle no calorose manifestazioni di di Stilizzare di »allenamenti mo ostacolo si va gambe al di primo piano quali Fertile e stre Unioni Sportive la possi simpatia i « verdi ». ascoltarecollegiali » o che si trovano in Tolin. Il primo è divenuto ad bilità di un loro agganciarne«-1 no in religioso silenzio l'inno 6 l ’ aria. Proprio perchè oggi si inglese e al termine della parlocalità di montagna già inne to con il mondo studentesco e dirittura allenatore degli az vate. Ma per la grande massa è perduta di vista la giusta im zurri proprio per l’eccellente del lavoro. Il discorso interes tita tributarono una ovazione degli sciatori, l’attività vera e postazione. proprio perchè og sa in particolare le Unioni ai giocatori irlandesi. impostazione e per la sua li propria si riduce ad otto o gi si conoscono soltanto sci lar Siamo stati mal ripagati; < Sportive delle città che hanno dieci gite sulla neve con al ghi e laminati da discesa e nea morale; il secondo questo possibilità di organizzare gite, I| comunque, i dirigenti irlande- 2 trettanti allenamenti e con sembra quasi offensivo, una di anno purtroppo nan potrà figu raduni della neve aperti non si hanno presentato le loro qualche competizione. Lo sci è minuzione di se stessi, chiedere rare sulla scena come in pas soltanto ai propri atleti e soci scuse sia per i fischi che per 6 certo tra gli sport più difficili sato. Un incidente serio lo ha ma anche alle famiglie ed ai l’aggressione finale, Incidenti z al negoziante un paio di sci da a praticarsi. L’atleta propria tolto di mezzo. simpatizzanti. Come si vede la del genere non dovrebbero % turismo, adatti a tutti i per mente detto ha il terreno adat Nella impostazione dei due lingua batte dove il dente duo mai verificarsi e speriamo che 6 to per allenarsi dove e quando corsi. Z asiaghesi c'è stato tuttavia un le. Ma non si può fare diffe non accadano più. vuole: palestre, campi, prati, L’iniziativa cui facevamo differente criterio di lavoro e rentemente, non si può dire E veniamo alla partita. La pedane improvvisate; il cicli cenno sopra vuol raggiunge-di tecnica. Fertile si è preoc- cosa diversa in quanto il pro prima considerazione da fare sta può trovare cento occasio blema base della nostra orga riguarda il comportamento $ ni favorevoli, e così via. Lo nizzazione resta pur sempre degli azzurri. I nostri ragazzi sciatore ha bisogno invece del quello della associazione su si sono battuti con coraggio, la materia prima, insostituibile, larga scala, ad ampio respiro. con altissimo spirito agonisti- 6 ma se questa è lontana deve co, con un morale che da mol- Z I collegi ed istituti cattolici preoccuparsi di giungere alla ti anni non si riscontrava nel- $ sono chiamati ancora una volta sua pratica, attraverso un la le compagini azzurre. Si è fiin causa. La neve, la monta nalmente rivista in campo la voro in città, razionale e ben gna invernale offre lo spunto nostra squadra nazionale, pu- $ curato. La tecnica moderna del la preparazione attraverso una adattissimo di giornate in fa gnace, tenace, volitiva, priva ginnastica pre-sciistica o me miglia, in grande famiglia... con finalmente di quei complessi 2 glio una atletica pre-sciistica alunni, parenti, docenti educa di inferiorità che ne avevano decisamente ridotte in passaconsente il raggiungimento di tori, ammiratori o aderenti. to le possibilità agonistiche. una efficienza soddisfacente. L ’ invito alla montagna che Gli irlandesi erano come dei Per i fondisti senz’altro, meno IN SEDE NAZIONALE Aldo Notorio lancia ai nostri diavoli scatenati; il loro gio- Z per i discesisti in quanto la Viene tenuto il terzo corso di Esercizi Spirituali per giovani in altra parte di questo co deciso avrebbe messo in $ palestra non può sostituire le numero di « Stadium » è qui imbarazzo più di una squavertiginose picchiate o t la atleti professionisti birinti, degli slalom. Ma la pa tradotto in fase di sviluppo or dra che non avesse avuto il dei nostri. Sono parlestra può sempre dare una IN SEDE PROVINCIALE O ZONALE ganizzativo. E’ giusto e dove morale titi all’arrembaggio decisi a efficienza sostanziale, costitui roso raccoglierlo perchè coloro sfondare: gli azzurri li hanno Hanno inizio: re l’avvio a qualsiasi pratica i quali hanno la fortuna di contenuti. Hanno tentato di atletica. — Le prove selettive per l’ammissione alla Finale Na avere non lontanissime le mon intimorire Bugatti con violen- Z Non per nulla del resto la zionale della Corsa Campestre. tagne, possano utilizzare que te cariche: ma Bugatti, per FISI si preoccupa di imposta quanto strapazzato, non si — La Fase Locale del Campionato Nazionale del Tennis sto strumento per ricreare e fatto re i propri ragazzi, azzurrabili travolgere. Hanno blocdisintossicare non soltanto i o azzurri, anzitutto con un cor da Tavolo. senza tanti complimenti 6 giovani, ma anche i familiari l cato so pre-sciistico a... terra, o in Bean, che forse è stato il più Z palestra. Recentemente i pro IN SEDE DI SOCIETÀ’ SPORTIVA di questi con una giornata al fragile degli azzurri, ma non fessori Mosconi e Verin. due l’aria pura, prima di riprende dobbiamo dimenticare che il autentici studiosi ed esperti in — Il Consulente Ecclesiastico inizia il Corso quindicinale re il lavoro o lo studio della giovane centravanti del Milan z materia, hanno composto una di catechesi, da svolgersi con stile adatto agli atleti, inte settimana. aveva a che fare con il gioca- 2 interessante progressione gin Le feste natalizie consentono tore più atletico del team irnico pre-sciistica per i ragazzi grandolo magari con proiezioni cinematografiche, ecc. landese, J. Blanchflower. addirittura la possibilità di partecipanti ai «Primi sci-, — In occasione delle Feste Natalizie si lanciano i Tor Ma non vogliamo rifare la 2 piccoli soggiorni in montagna. cronaca interessante leva della neve nei sociali di scacchi, biliardo, scopone. della partita, nota a maschile e femminile lanciata Molta gente all’estero utiliz tutti nei più minuti dettagli: Z — La Presidenza della Società si adopererà per reperire za le ferie annuali, proprio vogliamo invece dire le nostre 2 anche quest’anno dal » Corrie re dello Sport » di Roma. Tali una macchina da proiezione a passo ridotto onde proiettare per questo, nei mesi invernali. impressioni sul gioco degli z esercizi possono essere magni ai Soci documentari sportivi. E’ un’idea che vai la pena di azzurri, sulla tattica adottata 2 ficamente adottati anche dai e sul comportamento degli ; nostri ragazzi dei « campanili — In occasione della fine dell'anno si organizza una se- prendere in considerazione an uomini e dei reparti. • alpini* o dei * campionati as- rata ricreativa, con la partecipazione dei Soci e dei giovani che in Italia. La nazionale italiana, conComunque sarà bene ricor traciamente alle previsioni di > soluti ». simpatizzanti. Nella circostanza si potrà organizzare anche dare che l’attività montana in -'•ornale inglese, non ì I - primi sci » comprendono una lotteria a beneficio della Società. vernale del CSI non si re una originale, seppur discussa, il supercatenaccio 2 prova unica di discesa obbli — Si raccolgono gli abbonamenti a « Stadium » fra i soci stringe ai soli campionati as come fece, invece, con scarso Z gata-fondo: una fattispecie di e simpatizzanti (quota annuale L 200) soluti e quindi alle eventuali successo e senza gloria a Bu[ discesa-fondo che deve inseselezioni provinciali ma vuole dapest. Ha giocato una partita — La Società organizza la festa del « Natale dell’atleta », guardinga non proprio stret] gnare anzitutto ai giovanissimi estendersi almeno per due o ma ____ certa- > I il saper camminare sulla neve. invitando le Organizzazioni sportive con le quali si hanno tre mesi pieni, dal Natale alla tamente difensiva,1. __ mente più rivolta a bloccare £ i Camminare speditamente, ben rapporti. primavera. ► s’intende, senza ricorrere alla ne^no° ¿oprio.Che * C0StrUÌ1> Naber ; sciovia od alla seggiovia quan— Prosegue l’attività agonistica.
Vademecum di dicembre
Facendo perno su due pilastri positivi quali il congresso del calendario interna zionale a Zurigo e la Mostra del Ciclo e Motociclo a Milano, il ciclismo tesse la sua tela della prossima stagione proprio in questi giorni. Nella bella città svizzera si sono incon trati questa volta non soltanto i dirigenti delle Federazioni Nazionali agganciati all'UCI per la stesura del programma: sedi e date delle maggiori competizioni; ma anche per trovare una via di incontro, possibile a percorrersi, tra j dirigenti stes si che sono i tutori dei regolamenti in ternazionali Si cerca una forma che inquadri, di sciplini e per 'certi aspetti moralizzi il settore maggiore, quello del professioni smo rappresentato al vertice da una doz zina e non più di promotori e da una trentina di corridori ai quali, a giusto titolo, può essere attribuita la qualifica di •campioni. Sono questi che fanno, chec ché se ne dica il bello ed il cattivo tempo. Dovrebbe perciò essere cosa fa cile l’accordo trattandosi di poche per sone e di pochi enti e la questione in vece si dibatte ormai da un paio di anni, sbandierata dal maggiore quotidiano sportivo d’Europa, il parigino « l’Equipe », che per essere oltre tutto proprieta rio o quanto meno cointeressato alla vita dei maggiori velodromi francesi, può per mettersi il lusso di taluni velati abbina menti di ingaggi, assolutamente impos sibili in altri paesi. Come siano andate le faccende a Zu rigo è cosa risaputa solo per certa dose. I nostri dirigenti, in concreto Rodoni, Magnani e Binda hanno cercato di pro teggere le nostre manifestazioni mentre in sede di riunione della cosidetta AIOCC (Associazione Intemazionale Organizza tori Corse Ciclistiche) Ambrosini e Tor rioni hanno cercato di far capire il punto di vista italiano per la famosa questione degli abbinamenti extra-sportivi e dei premi di partenza ai corridori. Il terzetto direttivo dell’UVI non ha avuto, come si crede, vita facile per la reazione di più d'uno dei rappresentanti degli altri Paesi e per evitare tutte le concomitanze, sicché ha dovuto per forza di cose accondiscendere Qua e là creando tra l’altro il disappunto degli amici orga nizzatori della settimana sarda o meglio del giro della Sardegna i quali speravano di poter contare effettivamente su otto giorni utili per l’esplicazione del pro gramma ideato per celebrare il decennio di una iniziativa che fa davvero onore alia grande Isola ed ai suoi animatori sportivi. Lo stesso òran Premio Ciclomo toristico delle Nazioni ha dovuto accet tare la riduzione di una giornata di corsa per non rinnovare un urto già sensibile lo scorso anno con i belgi del « wekend » ardennese (Freccia Vallone e LiegiBastogne-Liegi) e della Parigi-Bruxelles e con gli elvetici del giro di Romandm, spianati in tal modo la strada ai nostri dirigenti.- Tocca ora per via diretta all’UVI smussare gli angoli e trovare la possibilità di una soluzione o meglio della suddivisione dei corridori tra la SassariCagliari e la Genova-Nizza: la prima as sai più importante della seconda; così come si va facendo in sede assai più ’ difficile e intricata per l’accavallamento di tante corse tra la « Vuelta » spagnola e il « Ciclomotoristico ». Di ritorno da Zurigo ho potuto sostare
un paio di giorni a Milano e soffermarmi alla « Mostra » di stand in stand, tra i mille gioielli della nostra industria mo toristica e ciclistica: un mondo fanta sioso, davvero di sogno e non solo per i ragazzi e i giovani, un mondo che dimo stra l’eccellenza dell’industria italiana, davvero prima assoluta in questo set tore. C’era della gente interessata a ven dere prodotti ma ce ne era tanta altra alla ricerca di contratti di diversa na tura: i corridori ciclisti per l'appunto. In Italia i cosiddetti professionisti e in dipendenti hanno raggiunto grosso modo la cifra di 200. Non sarebbero molti se il sistema di vita del nostro settore cicli stico maggiore fosse basato su criteri di versi da quello degli ultimi anni, se cioè la categoria indipendenti avesse il tratta mento e la logica di un menage adatto ai principi cui si ispira. Sono troppi in vece per le dieci squadre appena che han no annunciato un proprio programma per il 1958. Pur con le disposizioni che obbligano anche i cosiddetti < abbinati » ad avere nelle proprie file molti elementi italiani, non c’è assolutamente posto per tutti. Lo stesso Coppi è incerto come incerta è la posizione di molti altri corridori tutt altro che disprezzabili quali Defilippis, Barozzi, Fornara, Benedetti, Cainero, Agostino Co letto, Gismondi, Filippi, Tognaccini, Zuc conala, Dall’Agata, Bottecchia e Uliana, tanto per elencarne qualcuno dei molti tuttora a spasso. Le squadre sicure sono quelle della Carpano (Coppi?), deW Atala Asbomo, Bianchi, Chlorodont, Faema Guerra, Girardengo, Ignis, Legnano, S. Pellegrino e Torpado. Tutto qui. Pare siano scomparse definitivamente la Gripo-Bottecchia, la Bif, mentre è ancora incerta la formazio ne della Cora che si varrà comunque di elementi stranieri e di pochi italiani. E’ dunque presto per fare il punto de finitivo sullo schieramento dell'industria sportiva ed extra sportiva che scenderà in campo nel 1958. Il mese di dicembre assesterà le fac cende senza tuttavia risolverle tutte. L’UVI nella riunione di lunedì scorso a Bologna dopo l’Assemblea dell’ANUGC ha affrontato U problema degli indipen denti interessando la Commissione Pro fessionisti il cui funzionamento nel primo anno di vita ha denunciato non poche manchevolezze. In primo luogo proprio per la mancanza di una regolamentazione interna e di una definizione dei poteri. E' apparso illogico ad esempio conoscere a Zurigo, anziché in Italia, la designazio ne delle prove del Campionato italiano assoluto, competenza questa del CD. e non della C P. E’ chiaro come vi sia stridore di inter ferenze e di... insofferenze tra l’organo base ed il ramo professionisti che do vrebbe rimanere pur sempre ramo e mai sostituirsi al tronco. Così come ramo deve rimanere l’Asso ciazione Nazionale degli Ufficiali di gara del ciclismo in quanto è ormai tempo di convincersi che questi, alla pari degli ar bitri, dei giudici, dei professionisti, rap presentano dei « servizi » indissolubil mente legati alla vita ed alle dipendenze delle singole federazioni C’è già tanta confusione nel mondo ci clistico che proprio non se ne sente il bisogno di metterne dell’altra. NATALE BERTOCCO