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Anzitutto, quanto al lato organiz zativo e tecnico, converrà incre mentare la diffusione del sano sport anche tra La gioventù meno abbien te, come del resto lodevolmente il Centro Sportivo Italiano si è pro posto di fare fin dall’inizio. Se siete persuasi che lo sport tempra e for tifica 1 corpi, educa lo spirito e lo addestra a più alte vittorie, non po trete permettere che numerose schiere di giovani siano privati di questi beni a causa della povertà.
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Corsa campestre 1959: pronto al « via » il campionato 9n 3" pagina
Baldini, Defilippis e Moser di NATALE BERTOCCO Concessionaria blicità; Vittorio
Costo
(Dal discorso di Pio XII del 9 ottobre 1955)
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POBLIACI . Roma . Corso Eman. n, 287 - Tei. 556.0S8
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LA GIOVENTÙ' DEL MONDO LO GUARDA CON AMORE FILIALE E GRANDE FEDE
Giovanni XXIII sulla Cattedra di Pietro Presidenza Nazionale Centro Sportivo Italiano Roma SUA SANTITÀ’ EST GRATA PRESIDEN ZA NAZIONALE CENTRO SPORTIVO ITA LIANO PER DEVOTO OMAGGIO UMILIATO NOME ATLETI CATTOLICI ITALIA ET DI CUORE INVIA AD ESSA ET A CIASCUNO APOSTOLICA BENEDIZIONE. TARDINI Pro - Segretario WS
La Parola del Papa “ Lo sport ausilio all’ opera educatrice della famiglia „ L’elezione a Sommo Pontefice del Patriarca di Venezia, il Cardinale Giuseppe Roncalli, ha richia mato alla nostra mente la Sua fervida e costruttiva opera dei lunghi anni che hanno preceduto la Sua elevazione alla Cattedra di Pietro. Tra l’altro, sia a Parigi, dove fu Nunzio Apostolico dal gennaio del 1945 al gennaio del 1953, come a Venezia, dove fu amato pastore negli anni succes sivi, S. S. Giovanni XXIII ha spesso dimostrato il Suo alto interessamento per lo sport come attestano i numerosi contatti con il Presidente Onorario della Federazione Sportiva Francese, M. François Hébrard, la Sua presenza alla VII Mostra Intemazio nale dell’Aeronautica tenuta a Venezia nello scorso luglio, e principalmente il Suo amore paterno per la gioventù studiosa e sportiva per la quale ha sottolineato in molte occasioni la opportunità di una sana ricreazione. L’archivio di «Stadium» offre al riguardo un prezioso Documento che ci sembra più che mai oggi di attualità: il Discorso di Papa Roncalli in occasione della Inaugurazione del Campo Scuola costruito dal CONI a Mestre. Lieti di tanto privilegio lo pubblichiamo certi di far cosa gradita a dirigenti, sportivi e atleti.
ONO molto grato ai Diri genti del Comitato Olim pico Nazionale Italiano, alle Autorità Comunali ed al Si gnor Provveditore agli Studi dell'invito fattomi, e da me subito accolto volentieri, di benedire e di inaugurare que sto Stadio, che abbiamo visto sorgere in breve tempo, ac canto alla chiesa del Quar tiere San Marco, e su questa antica strada Altinate, oggi Triestina che è una delle ar terie più vivaci di movimen to e di traffico. E sono particolarmente lie to di tornare con una certa frequenza a questa Mestre, per godere di tutto ciò che nell’ordine spirituale, religio so, sociale, ed anche edilizio, la arricchisce e la abbellisce, favorendone T assolvimento dei suoi servizi, che sono quelli di una città in piena effloroscenza. Mestre è associata mente et corde — intelligenza e cuo re — all’antica e nobilissima Regina dei Mari, e le presta il sussidio della sua coopera zione più vasta, per quei compiti che sollevando Vene zia da qualche difficoltà, conferiscono dignità, moder nità e speditezza a tutta la Provincia. La presenza di un Cardi nale della Santa Chiesa ad una celebrazione, di qualsia si natura, richiama la per sona e la parola del Papa, che esprime in modo alto e completo, oggi più che per il passato, il senso più vivo delle sollecitudini pastorali in ordine a tutto ciò che ha riferimento non solo alla ele vazione dell'uomo e delle sue azioni allo stato soprannatu rale: ma anche al vero be nessere, ed alla sicura pro sperità materiale dei singoli, delle famiglie e delle collet tività. Ecco qui una imponente realizzazione, intesa a favo rire i compiti più propri del lo Sport, che sono dì ausilio all’opera educatrice della Chiesa, della famiglia e del la scuola, nel senso di una robustezza dei giovani, che non sia solo fisica, ma anche morale, perché esercitata nel la disciplina, e nel rispetto di quelle virtù civiche, che senz'altro elevano l'uomo a nobiltà e a grandezza. Nell’anno 1955, inauguran dosi a Roma lo Stadio Olim pico. il Santo Padre, in un discorso rivolto ai Dirigenti del CONI, e ad una eletta schiera di atleti, precisava
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Olà
Primo incontro col Santo Finire TAVO uscendo dalla Sala Borgia di cui potrei dirvi solamente che è vasta ed austera quando una guardia svizzera alta due metri, con tono severo ma non sufficientemente deciso mi disse: « Dove va lei? Tra qualche istante passa il Papa! » Non risposi nulla. Non ne ebbi il tempo. Dal fondo del corridoio, a passi piuttosto svelti, veniva un drappello di guardie che nascondevano il Santo Pa dre tra le corazze lucenti, le spade lunghe e pe santi, il rosso dei loro vestiti. Avevo tra le mani un malloppo con le vesti CONI avv. Onesti: « Io apprez da cerimonia del mio Ve zo il Centro Sportivo Italiano scovo. Non sapevo dove perchè non fa politica ma ha metterlo nè come tener fatto dello sport un mezzo di lo. Rimasi così come un educazione della massa giova pezzo di pietra a guardare il nile ». Possiamo veramente dire Papa. Tutto scomparve silenzio- che per noi lo s( ort è solo uno »amenìa dietro una grande por strumento di apostolato e di ta di noce lucidata tra poco. 1° bene. E vogliamo ricordare a ero ancora lì. Con il malloppo tutti che siamo contrari allo in mano e con il viso da ebete. sport sporcato dalle mene po Quegli occhi limpidi, semplici, litiche. Per noi è un mezzo pen penetranti deposti come due svolgere una azione pastorale perle sul volto stanchissimo e incisiva e moderna. Nello sport bonario erano rimasti con me abbiamo scoperto grandi valori come un'immagine cara da cui educativi. Vogliamo utilizzarli resta difficile staccarsi. E la per essere veramente « lievito Sua mano benedicente con il di cristianesimo negli stadi, tipico gesto di un seminator« nelle palestre, nelle strade, nel sembrava passare sulla mia po vera persona come una carezza le periferie abbandonate e in di Dio. Ero contento. Scesi len tossicate dal vizio ». \l Pasto tamente la scala che porta al re Buono saremo vicini e fedeli Cortile di S. Damaso e una vol interpreti della Sua ansia apo ta sulla piazza armoniosa e se stolica. vera mi sembrò imniensamente Il Centro Sportivo Italiano bello il cielo grigio d'autunno. sarà una punta avanzata nello Il Pastore buono che il mon apostolato giovanile della Chie do aspettava è venuto. E’ ve nuto per noi che stiamo lavo sa. Dove il colloquio con i rando nel mondo dello sport. Il giovani sembrerà difficile o ad Suo programma è il nostro । ro- dirittura impossibile, li saremo gnamnia. Non è venuto j er fare noi. Dove al Sacerdote sarà dif il diplomatico, il politico, lo ficile portare la sua presenza scienziato. E’ venuto perche la sacra li sarà presente il CSI per povera gente aveva bisogno di donare almeno una goccia di un Padre. E sarà il Buon Pa Grazia. Con il prossimo Congresso store che donerà la vita per tutti. Donérà la vita con sem che si terrà nei primi giorni plicità ma con dedizione totale di maggio si aprirà un altro ci come sanno fare i figli della clo triennale di attività della nostra Organizzazione. Questo povera gente d'Italia. Mi ritórna adesso in mente ciclo sarà caratterizzato da una una frase del Presidente del aziono pastorale, intelligente,
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incisiva, capillare. Cercheremo di scoprire il giovane di oggi at traverso lo sport e di educarlo al linguaggio umano e cristiano. E la nostra azione avrà tre fasi essenziali: ricerca, scoperta, educazione. Il primo tempo, la ricerca, deve peritarci attraverso una sta tistica ambientale alla cono scenza dei problemi giovanili della parrocchia. Allora ci ac corgeremo come una enorme massa di giovani, specie nelle medie e grandi città, non sentono la presenza del Mes saggio Evangelico. Allora potre mo accorgerci che non ci sono solamente Chiese e sètte separa te dalla Chiesa Cattolica, ma in seno alla stessa Chiesa c’è una massa enorme di giovani ta gliati fuori dall'azione pastora le del Sacerdote e dei colla boratori laici dell’Apostolato Gerarchico. Scopriremo miriadi di Club Giovanili, creati per in teressi esclusivamente laici e materialistici, che rappresenta no centri di rifornimento tos sico per le anime giovanili. Una volta trovato il giovane dovremo «coprirlo nella sua at tuale struttura psico - spirituale onde avere idee chiare per una azione educatrice adeguata. Do vremo vedere quali sono gli in teressi e gli orientamenti spi rituali per poter correggere le sue idee o rifornirlo di sane concezioni qualora ne fosse privo. Lo sport può essere un mezzo per interessarlo e quindi per scoprirlo. Nell'attività fisic il giovane si esprime «pnza pre concetti e quindi si apre con sincerità alla osservazione at tenta dell’Educatore. Una volta scoperta l’anima del giovane di oggi dovremo far
leva su quei motivi tecnici del lo spont che contengono in sè alti valori educativi. E’ quindi necessario conoscere i valori pedagogici delle diverse disci pline sportive onde saj cr do sare l'attività fisica in modo tale da renderla benefica allo spirito oltre che al corpo dei nostri giovani atleti. Questa opera esige apostoli preparati spiritualmente e tecnicamente, richiede intelligenti iniziative pen creare un fondo finanziario che assicuri stabilità e conti nuità e una adeguata attrezza tura sportiva che comprenda una serie di impianti adatti alle di verse esigenze di luogo e di tempo. Questo in sintesi il program ma del prossimo triennio. E’ ar duo, lo so, ma necessario se si vuole che il C. S. I. j ossa assol vere ai suoi compiti pastorali ed educativi. Questi propositi maturavano nella mia mente mentre con il malloppo in mano ero travolto dall’immensa folla di Piazza San Pietro. Tanti volti diversi e un’anima sola. Tanti esseri lontani ridotti all'unità dalla mano Benedicente del Buon Seminatore. Piazza San Pietro non era più di pietra. Era un grande e misterioso campo uma no-divino dove le passioni erano pb cate e regnava serena la pre senza viva del Cristo, Pastore b tono che dà vita perchè l’uono ritorni all'unitù con il Padre. Vicino ad una colonna un povero vecchio piangeva. Non saprò mai il suo nome. Ma ho sentito vivo nel mio essere le sue lacrime, come se fos sero mie, come se fossero di tutti, come se fossero del Cristo. NICOLA PAVONI
come la dottrina cristiana possa dare allo sport un con tenuto neramente universale e così augurava: < In ogni circostanza lo Stadio Olim pico non cessi di cantare, con le voci delle presenti e delle future generazioni, la gloria di Dio >. Miei signori, questo stesso voto augurale vogliate gradire per il nuovo Stadio della Provincia di Venezia ed in sieme le felicitazioni più vi ve ed ammirate. E poiché di qua lo sguardo spazia sul vasto territorio di Mestre e di Marghera, si di rebbe che questa nuova rea lizzazione dà completezza al la fisionomia della città come qualcosa che l'occhio anda va cercando e che ora gode di scorgere. Difatti: < Lo Stadio Olim pico — diceva il Papa nel citato discorso — sembra che compia il volto di una città, poiché gli edifici di una città sono in qualche modo l'e spressione della sua struttura sociale, ossia del corpo vivo della collettività che la po pola. Facilmente si possono indicare in una città bene ordinata, a somiglianza del le membra nel corpo umano, edifici che hanno funzioni particolari e diverse, ma tut ti insieme formano quella ar monia di svariate attività, gerarchicamente disposte, che deve essere propria di ogni comunità sociale. In questo aspetto lo Stadio, espressione della sanità e del vigore fisi co della gioventù, armonizza con gli edifici antichi e mo derni, rispondenti a vari sco pi, e, se cristianamente fre quentato, non sarà in disac cordo con quella sublime fun zione che è prerogativa di ogni città, e di cui è simbo lo, da tutti compreso, la chie sa cattedrale parrocchiale >. Qui mi arresto. J confer ma della simpatia con cui la Chiesa segue le vicende del progresso e di esso si serve per raggiungere le anime, sta il gesto benedicente del Pa pa. che un’ora fa ha inaugu rato e benedetto il nuovo po tentissimo Centro Radiotra smittente Vaticano di Santa Maria di Galeria. Ma sui prodigi della Radio, o sulle attrezzature di un Campo Sportivo, è sempre la luce di Dio che batte viva e vivificante, ad indicazione di un buon cammino per il pre sente ed a sicurezza di un oero successo e progresso per l'avvenire.
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Negli anni di permanenza a Venezia S. S. Giovanni XXIII, allora nella veste di Patriarca della città lagunare, ha gradito in molte occasioni intrattenersi affa bilmente con dirigenti e giovani sportivi ed atleti accogliendo l’invito a presenziare agli avvenimenti incisivi della divulgazione e pratica sportiva. Riportiamo alcuni foto grammi esistenti nella nostra fototeca o fornitici dall’Agenzia Fotografica Internazionale di Venezia (dall’alto in basso): 1) il Cardinal Roncalli inaugura con il rituale taglio del nastro il Campo Scuola di Venezia-Mestre realizzato dal CONI e dal Provveditorato agli Studi di Venezia: 2) prima di pronunciare il discorso che pubblichiamo qui a lato, rÈminentissimo Patriarca ascolta la prolusione del Dott. Bruno Zauli Presidente del Centro Nazionale Didattico per l’Educazione Fisica e Segretario Generale del CONI; 3) l’amato Pastore sorride paternamente ai dirigenti ed ai giocatori del «Venezia» ricevuti in udienza per gli auguri per il Santo Natale. In tale occasione il capitano della squadra Fragni consegnò al Patriarca alcuni palloni da gioco perchè venissero distribuiti alle squadre minori del Patronato della Diocesi; 4) anche ¡ giocatori della squadra di rugby della « Pelv » sono stati ricevuti dal Patriarca ed elogiati per la loro appassionata attività agonistica praticata per offrire un sano spettacolo ricreativo