Stadium n. 40-41/1958

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C. S. I PRESIDENZA NAZIONALE

ARCHIVIO Sfqftwd 2*

Il Centro Sportivo è una di queste associazioni, che proponen­ dosi all'interno la pratica cristiana dello sport, vuole esserne modello all’esterno, fn un terreno ove è facile trascurare 1 sommi valori dello spirito, esaltare più del giu­ sto quelli del corpo e dimenticare 1 doveri essenziali verso Dio e la famiglia. Lievito di cristianesimo voi dun­ que sarete negli stadi, sulle strade, sui monti, al mare, ovunque si innalza con onore 11 vostro vessillo.

Comunicati delle Commissioni

9n 3* pagina I Campi Scuola Vittorio

Eman.

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SETTIMANALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA

appena II Commissario della Federazione Italiana Giuoco Calcio dott. Bruno Zauli ha iniziato l’opera di rinnovaménto per le disci­ pline che interessano il calcio si è creata una certa perplessità presso gli organi federali e le società calcistiche. I « conservatori » non hanno mancato di sguainare la spada della loro sapienza per ten­ tare, sia pure inutilmente, di ostacolare le innova­ zioni che in effetti sono veri e propri atti di mora­ lizzazione dello sport calcistico nazionale. Un prov­ vedimento riguarda mol­ to da vicino il Centro Sportivo Italiano, non abbia­ Sportivo Italiano perchè mo mancato di far rilevare è inerente alla attività tale sperequazione e quindi che nel settore calcistico le modifiche apportate dal svolge la nostra Organizza­ Commissario della FIGC ci zione. Nella categoria «ra­ trovano pienamente consen­ ’ gazzi > il consentire che giuo- zienti. Esaminando il profilo mo­ cassero giovani dai 14 ai 18 o 19 anni rappresentava ef­ rale della nostra Organizza­ fettivamente un non senso. zione che è soprattutto un Perchè il fisico di un giovane complesso di operosità atta a dai 14 ai 15 anni doveva ri­ tutelare i giovani atleti nel sentire inevitabile nocumen­ settore agonistico-sportivo non to a contatto con avversari si poteva non accogliere con aventi un'età variante dai 17 particolare soddisfazione la ai 19 anni. Anche su questo umana quanto morale modi­ giornale, che consideriamo il fica all’attività calcistica dei portabandiera del Centro nostri giovani calciatori. ON

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nestro e l’atletica leggera con particolare riferimento ai con­ corsi. Possiamo ben dire di aver trascurato, nell'incita­ mento. il gioco del calcio pre­ ferendo altre discipline spor­ tive perchè costituivano e co­ stituiscono un beneficio fìsico per la nostra gioventù. Ciò nonostante non potevamo ri­ manere né possiamo rimanere indifferenti di fronte alla mas­ sa calcistica giovanile che spontaneamente è venuta ad arricchire le nostre file. Il nostro non era semplicemente un dovere tecnico-organizza­ tivo ad accoglierla nella no­ stra Organizzazione, ma un comandamento da osservare con piena scrupolosità perchè avevamo ed abbiamo la pos­ sibilità di indirizzare un im­ ponente numero di ragazzi sulle vie tracciate dai nostri maestri ed aventi per base una formazione altamente spirituale. Con ciò non vogliamo af­ fermare di essere i nemici £ioco calcio anche se $ è motivo serio e preoccupan5 te il nostro interessamento af$ finché sui campi di gioco, co$ me del resto in qualsiasi di$ sciolina sportiva, ci vadano ; giovani fisicamente .preparati ; a sostenere Io sforzo che l'ago$ nismo comporta.

Nel quadro delle nostre at­ tività abbiamo cercato sem­ pre di propagandare tutte le discipline sportive, ma ci sia­ mo soffermati particolarmente su quelle che possono consi­ derarsi un beneficio fisico per la nostra gioventù. Noi dobbiamo vedere lo sport come un mezzo idoneo per la formazione dei giovani, una formazione essenzialmen­ te formativa e spirituale ma nello stesso tempo abbiamo il dovere di tutelare questi nostri ragazzi sotto l’aspetto umano. Il gioco del calcio rappre­ senta una mèta ambita per la maggior parte della nostra gioventù in quanto costituisce un effettivo divertimento, mentre gli altri sport richie­ dono sacrificio e una partico-lare dedizione. Sono noti i nostri appelli ai’giovani atleti cattolici per­ chè praticassero la ginnastica, il nuoto, pallavolo, pallaca-

PRIMA DI ARCHIVIARE I NOSTRI CAMPIONATI DI ATLETICA

QUALCHE POSTILLA ALLE GARE DI MODENA Gli 800 metri e la « paura » - Campionismo: malattia di moda Un fenomeno strano: la « gioventù bruciata » dell’atletica - Faci­

litare la propaganda del salto con l'asta - Esperienze sempre nuove HI è andato a leg­ gere l’ordine di arrivo della finale de­ gli 800 metri di Mode­ na, è rimasto sorpre­ so e sconcertato. Co­ me mai da una gara che vedeva schierati tanti elementi in gra­ do di scendere sotto i due minuti, sono scaturi­ ti tempi tanto modesti? Qualche altro ha credu­ to bene rispondere che erano in gara appunto troppi atleti potenzial­ mente forti e che l’equilibrio creatosi è sfociato in una corsa guardinga e quindi lenta, troppo guardinga e troppo lenta per terminare con una serie di prestazioni pre­ gevoli e fors’anche con un ordine d’arrivo del tutto sincero. Già, perché pare discu­ tibile che una gara im­ postata su un altro ritmo e su un’altra tattica sa­ rebbe terminata con l’or­ dine d’arrivo gemello di quello che s’è avuto a Modena. Se il neo-cam­ pione Piccinini ha dato infatti prova di essere do­ tato d’uno « sprint » ve­ ramente eccelente, proba­ bilmente il giudizio nei suoi riguardi non sareb­ be altrettanto positivo, se la gara che l’ha veduto vincere avesse avuto ca­ ratteristiche diverse. I' che significa che, se si può fare affidamento sul­ la prontezza, sul temo’ smo, sulla intelligenza, sullo scatto di Piccinini, § non altrettanto può forse dirsi circa le sue doti di § fondo, di tenuta, di ve­ locità, di iniziativa. Per­ ché alle-sue spalle sono terminati elementi della portata di un Pravettoni, di un D’Incà, di uno Junca e via dicendo, per non parlare perfino di quelli che sono stati relegati nella finale dei secondi: un bel gruppo di atleti, tutti senz’altro in grado di arrivare al titolo e non meno meritatamente di Piccinini. Tanto per chiudere il discorso su questa gara, è certo che sarebbe inte­ ressante ripeterla non una volta sola, ma alme­ no un paio: è pressoché certo che l’ordine d’ar­ rivo sarebbe sistematicamente diverso, a riprova d’un equilibrio più unico § che raro Senza togliere naturalmente nulla al bravissimo Piccinini, ma soltanto per mettere i

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Spedizione

Benefiche riforme nel calcio italiano per l’assetto delle schiere giovanili

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blicità.

Costo

PIU’ RAZIONALE L’IMPOSTAZIONE DELLE NUOVE LEVE

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esclusiva

Concessionarla

Dal discorso di S. S. Pio XII nel decennio del Centro Spor­ tivo Italiano (1955).

Direzione Redazione Amministrazione - Roma Via della Conciliazione 1 - t. 655561 - 650113

pagina

C

Le emanazioni delle nuove norme da parte della FIGC sono state rese note quando il nostro settore organizzativo già era in pieno svolgimento della sua attività. Moltissimi Comitati avevano già iniziato i campionati con relativo tes­ seramento e tutti gli altri ave­ vano predisposto la conse­ guente organizzazione. Inoltre è da tenere presente che la maggior parte delle nostre As­ sociazioni si basano sulle par­ rocchie e l’improvvisa modifi­ ca non poteva consentire loro di formare facilmente una squadra o due scegliendo gli elementi su tre classi anziché su cinque. La situazione è stata atten­ tamente esaminata c si è rav­ visata la materiale impossibi­ lità di poter dar corso a delle modifiche, che del resto non ci sono state richieste dalla FIGC, per l’attuale stagione calcistica perchè avrebbe si­ gnificato lo sfaldamento di tutta la nostra attività con la conseguente perdita di mi­ gliaia di giovani. Da rilevare che il numero dei calciatori tesserati al CSI è supcriore a quollo della Le­ ga Giovanile e se ciò può essere un motivo di orgoglio per noi e per la periferia, rappresenta una seria respon­ sabilità che non può essere

puntini sulle « i » e dare anche a tutti gli altri fi­ nalisti degli 800 metri quel che spetta loro di diritto. E ci auguriamo francamente che l’attivi­ tà federale che tutti que­ sti atleti svolgeranno lo anno prossimo ci dia ragione Se gli 800 metri sono caratterizzati dal stati ritmo lento che sappiamo a causa (diciamolo pu­ re...) della paura di. per­ dere che ha invaso tutti i concorrenti, i 110 ad ostacoli hanno pratica­ mente avuto la stessa caratteristica esattamente per una ragione contraria: vale a dire l’estrerha si­ curezza di un atleta di uscire vincitore. Anche qui il protagonista nume­ ro uno è un lucchese, quel Berteli che è già no­ tissimo in campo federa­ le, rappresentando una delle più belle realtà tra gli ostacolisti giovani e non del momento. Ed an­ che qui c’è da registrare un caso di malattia un po’ grave: si tratta di

quel campionismo che evidentemente ha con­ tagiato già il pur giova­ ne Bertoli. Perchè «campionismo» significa purtroppo, oggi, non generosità e dedizio­ ne, ma piuttosto rispar­ mio, economia, addirittu­ ra avarizia... E questo perfino in atletica, dove si dovrebbe correre, sal­ tare e lanciare sempre alla ricerca del risultato migliore, indipendente­ mente dagli avversari che, il più delle volte, dovrebbero essere consi­ derati soltanto delle ot­ time occasioni e degli ot­ timi aiuti per raggiun­ gere le prestazioni più rilevanti. E così, come negli 800 s’è corso per vincere (e possiamo anche essere d’accordo con i concorrenti-..), così anche Ber­ toli ha corso esclusiva mente per vincere, al punto che, avendo mal fatto i propri ^alcoli, si è visto costretto ?d uno SERGIO GATTI (Continua in 2. pagina)

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da provvedimenti turbata emanati con eccessivo ritardo, tenendo presente le nostre esigenze.

Naturalmente fin da questo momento stiamo studiando di attuare e di mettere in prati­ ca totalmente le nuove norme disposte dal dott. Zauli per il prossimo anno. Chiediamo ai nostri Comi­ tati le più fattiva collabora­ zione perchè dispongano pres­ so i dirigenti delle nostre Unioni sportive di indirizzar­ si a svolgere l’attività calci­ stica per la prossima stagio­ ne con ]e note modifiche. Pur comprendendo le gravi diffi­ coltà che si dovranno supe­ rare siamo certi che il CSI riuscirà ugualmente a tenere alta la sua bandiera in piena armonia con dei regolamenti che rappresentano una veste di elevata moralità sportiva, umana e sociale. GENEROSO DATTILO

Il Santo Padre Pio XII in occasione della inaugurazione dello Stadio Olimpico, dopo aver pronunciato uno dei Suoi elevati Discorsi unendo con mirabile accostamento la Cupola di S. Pietro allo Stadio di Roma, volle appuntare sul bianco vessillo del CONI la medaglia del Suo Pontificato, quale riconoscimento ed auspicio per i Giochi del 1960

RACCOLTO COA ITIIAIK OBTOZ1OAE IL SCO IASEGAAMEVTO

L’incomparabile figura di Papa Pacelli nella rievocazione della stampa sportiva A morte del Sommo Pon­ tefice ha avuto una eco dolorosa anche nella stam­ pa sportiva italiana e straniera che ha rievocato l’incompara­ bile figura di Papa Pacelii raccogliendo con filiale devo­ zione il Suo alto insegnamento, m un lungo articolo apparso su

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La Gazzetta dello Sport

gnalò i pericoli, ne indièò i rimedi, con tale profondità di indagine e lucidità di ve­ dute da essere invidiate da ogni esperto in materia. In tempi di superficialismo critico c di speculazione egoistica, l’illuminata e se­ rena parola di Pio XII è stata per gli sportivi, di qualunque fede che l'ascol­ tavano con ossequio e com­ mozione, di insegnamento direttivo e di elevazione spirituale ».

tra l’altro è stato scritto: « E non si limitò, come era nel Suo alto Magistero, a mettere in luce la preva­ Oltre al giornale bolognese lenza dello spirito sulla ma­ Stadio che pure ricorda con teria, a consigliare e ad commosse parole l'azione del esaltare la prevalenza dello Papa per gli sportivi, i’à mag­ spirito sulla materia, a con­ gior parte dei quotidiani ita­ sigliare e ad esaltare la liani, nella pagina riservata cura e a condannare il culto a]i0 sport, ha dedicato articoli del corpo, a insegnare come ; illustrativi sull’alto insegna­ ogni esplicazione dell’idea mento di Pio XII in materia sportiva debba essere rispet- sportiva tosa della dignità umana, lontana dalle follie di orgoII glio che sono ad ogni costo nel risultato, anche se non è espressione di rettitudine! morale, e da ogni *forma che è stato il primo giornale sporrisvegli gli istinti della vio-ltivo aj aprire con la luttuosa lenza, ma volle indagare ----- - ---- । notjzia e con un articolo ricco profondamente, e seppe ... ve-' .. di elevate considerazioni su der chiaramente tutti gli , _. .... . quanto Pio XII ha fatto per lo aspetti, i buoni e i cattivi,) gli utili e i dannosi dello sport e per gli sportivi. Il sport; ne rivelò e deplorò gli giornale romano dopo una bio­ errori e gli eccessi; ne se- grafia, infatti, ricorda la figura

Corriere dello Sport

La vittoria di Nino Defilippis compieta il successo di Reims A SECONDA parte della stagione ciclistica si è chiusa senza dubbio con un soddisfacente attivo per gli italiani. La vittoria di Baldini a Reims in una edizione brillantissima del campiònato mondiale assoluto su strada, ha rialzato notevolmente le quota­ zioni di casa nostra nei confronti dei maggiori avver­ sari intemazionali, ma successivamente le prove opa­ che dello stesso campione del mondo, che si è sottopo­ sto ad un pesantissimo peregrinare per piste e circuiti, accettando inoltre confronti durissimi con avversari della levatura di Anque­ spadroneggiato nella « Parigitil e di Rivière, hanno of­ Tours », per cui pochi erano scorso a Milano i di­ fuscato un tantino lo sabato sposti a scommettere qualche splendore della maglia lira su un successo italiano nella - corsa delle foghe iridata. Il « Giro della morte v. Lombardia » era, anche per questo complesso di ragioni, atteso con curiosità e con po­ che speranze. Gli siranieri, in particolare i franco-belgi (ra­ pida come è stata la stagione per Charly Gaul vincitore per altro di un magnifico Tour e comprimario al „Giro d’Ita­ lia A hanno dominato in lun­ go e in largo nelle classiche di primavera, dalla ^Sanre­ mo- alla - Parigi - Roubaix dalla » Liegi - Bastogne - Liegi » alla „ Freccia Vallone » e an­ cora alla „ Parigi - Bruxelles » lasciando agli italiani, delle farnese prove della Desgrange_ Colombo soltanto il «Giro di Italia », vinto da Baldini e quello della Svizzera toccato a Pasqualino Fornara Egual­ mente i franco-belgi hanno

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LI MED1GLIÀ DI PIO XII SII VESSILLO OLIMPICO

CONFORTANTE CHIUSURA DELLA STAGIONE CICLISTICA

Rotta di Milano conduce a Modena la finale dei 5000 metri davanti a Rispoli di Genova e Pieri dì Lucca

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Il buon Dio ci è stato in­ vece favorevole, regalando anzitutto ai corridori, ed agli organizzatori, quindi al pub­ blico, una giornata di sole incantevole come difficilmen­ te è dato vedere ed avere in Lombardia. L'ambiente clima­ tico favorevole è stato il pri­ mo fattore positivo per i gio­ vani corridori italiani e per­ ché no anche per Defilippis, Conterno e Fornara, i tre migliori del nostro lotto. An­ ziché subire l’offensiva stra­ niera. sono stati gli italiani a scatenare l’attacco prendendo di contropiede gli avversari che pur avevano nome De Bruyne e Van Looy, Bobet e Anquetil, Darrigade e Forestier, Van Aerde e Schills,

Adriaenssens e Poblet, tanto per citare qualcuno dei mol­ tissimi presenti alla classica italiana di chiusura. Da qualche anno in qua nell’elenco degli iscritti delle nostre maggiori prove, fran­ cesi. belgi, svizzeri, lussem­ burghesi, olandesi e spagnoli eguagliano e spesso superano per numero i nostri. Il * Giro di Lombardia » di domenica scorsa era considerato per molti tecnici una vera e pro­ pria prova di rivincita del Campionato del Mondo di Reims, per cui la vittoria di Defilippis. intelligentemente manovrata nella prima parte del percorso, sostenuta, in sa­ lita. sul Ghisallo, e difesa ne­ gli ultimi chilometri con astu­ zia e scaltrezza dallo stesso simpaticissimo « cit-, ben spal­ leggiato dallo squadrone della Carpano, ha messo d'accordo più d’uno. Ridando anzitutto fiducia all'estroso corridore piemontese che gareggia dal «Giro d’Italia - in poi, anzi­ tutto con lo scopo preciso di battere Baldini. Sta nascendo una rivalità Baldini-Defilippis che ha tutta l'aria di ripetere i grandi confronti del passato, anche se (non se l’abbiano a male) su scala ridotta. Bal­ dini-Defilippis non valgono, a detta dei più. Coppi e Bar­ tali c neppure i Binda e i Guerra di ieri, ma è già qualNaber (Continua in seconda pagina)

la storia, che già scrive Suo ultimo viaggio lo stuolo delio Scomparso affermando tra dinanzi alle Sue spoglie una di coloro i quali, nel corso l’altro: giornata ha avuto fine. Il testimonianza immortale ». del Suo .Apostolato l’ascol­ > Papa « — che Ciò più checapìè gli appunto spor­ tarono come un Padre ». e che gli nel sportivi sen­ < tivi, straordinario, significato L’eco del cordoglio suscitato tirono vicino loro, chenella più S letterale del atermine, Altre considerazioni sul Ma­ sulla stampa sportiva straniera parlò al loro cuore, riposa z vita di Pio XII è l’alta co- gistero del « Papa degli Spor­ è attestato in particolare da un tra i grandi, grandissimo. S scienza che sempre L'accompagna commossoL'ha nel tivi » sono state riportate su editoriale apparso sul massimo sportivo francese Z ispirato nel capire, conside- periodici italiani ed esteri tra quotidiano > rare, giudicare il fenomeno i quali ricordiamo « La Meta », L’Equipe urei quale sono ri­ portati alcuni passi salienti dei z dello sport, additando in es- « La Settimana del Sordomuto », « Sturm und Steuer » — organo discorsi del S. Padre e ricor­ s so la palestra del ” voler della Deutschen Jugendkraft —, dato un significativo episodio. Z vivere ” dalla quale, se viSui periodici specializzati ed in particolare S gilata e protetta, escono a delle Federazioni Sportive Na­ z frotte i cittadini migliori: i zionali del CONI è stata ugual­ mente tratteggiata la grande < cittadini che, addestrandosi > con pulizia nelle arti spor- che ha dedicato la seconda figura di Pio XII. Il settimanale di politica e di y tive, educano le membra alla pagina di copertina al ricordo > consapevolezza della forza, di Pio XII citando alcuni brani critica sportiva romano < l’animo alla morale. Io spi- dei Suoi discorsi agli sportivi e affermando: > rito alla bellezza, l’azione al « Tutti Lo hanno ricorda- unendosi al coro di voce che si < senzo della solidarietà ci- i < I / to; ed anche il silenzio degli sono levate commosse e rive­ > vile. oppositori ha testimoniato renti per ricordare Pio XII < Gli sportivi hanno avuto per la Sua grande figura di ha infine scritto: > in Pio XII il Precettore che difensore intrepido della di­ « ... Oggi come mai prima ? ha lasciato ad essi, perchè' gnità umana e della libertà;sentiamo di esserGli grati y sia meditata, la lezione reli-1 segno e misura dell’immane come sportivi e come roma­ Z giosa della profonda verità dramma in cui si dibattono ni. Come sportivi per il i popoli e che un giorno, y umana che s’irradia dallo conforto che la Sua parola ed il Suo incoraggiamento non prevedibile ma fatale, Z sport ». ci arrecarono, riconoscendo troverà soluzione accoglien­ la validità della nostra pas­ Da parte sua do le parole eterne d’amore sione e del nostro lavoro. e di giustizia che Egli in Come romani, perchè certo ogni ora trepida e gloriosa Egli amò e predilesse que­ ha detto del Suo Pontificato, sta nostra Città come noi la pubblicando una fotografia del incessantemente agli uomini, amiamo; e la protesse quan­ S. Padre tra i giocatori della impegnandoli nella respon­ do noi non lo potemmo ». Juventus, ha scritto: sabilità delle coscienze e dei« Lo sport, in questo senso, era una delle manifestazioni di vita che più Lo colpiva e, nel senso più nobile. Lo appassionava. Sportivo Egli stesso in gioventù, aveva sempre mostrato una specie di predilezione per coloro che lo sport praticavano e in certo modo ne diventa­ vano il simbolo presso le folle: accondiscendeva volen­ In. risposta alle toccanti parole rivolte in occatieri a riceverli, e parlava loro con accenti ispirati e sione della morte del Santo Padre Pio XII dal sovente addirittura attinti ad Presidente del CONI avv. Giulio Onesti, a nome una specifica competenza dei dirigenti e dello sport italiano, il nostro Presi­ per quella rara, quasi mira­ dente Nazionale ha indirizzato la seguente lettera: colosa assiduità ai problemi Roma 13 ottobre 1958 più vasti e difformi della moderna età. Ad essi ricor­ Illustre Avvocato, dava soprattutto con insi­ stenza cordiale e paterna 1 ! la Provvidenza ha voluto che Pio XII morisse nel giouno motivi che dovevano presie­ anniversario della celebrazione del decennio del C.S.I. quando, dere il loro umano compito, in un trionfo di sole dopo diversi giorni di pioggia, il « Papa richiamandosi al testo della degli sportivi » ci ricevette in piazza S. Pietro e Si degnò epistola paolina degli atleti di parlarci e di assistere ad alcune manifestazioni nortive. che corrono nello stadio; in­ Di quel giorno abbiamo il ricordo di un Papa particolar­ tendeva lo sport come scuola di virtù, come l’esaltazione mente felice e la coincidenza di data ci rende ancora più della lealtà e del coraggio tristi oggi per la perdila di un Padre amatissimo rimpianto rivendicandogli nel Suo al­ da tutto il mondo e da noi che più volte avemmo i segni tissimo Magistero caratteri­ stiche peculiari oggi purtrop­ della Sua predilezione. Ella, illustre Avvocato, ha avuto la bontà di scrivermi a po deprezzate o spente ». nome degli sportivi italiani ricordando queli’iucontro e tanti li' periodico sportivo italiano altri che entrarono nella storia dello sport moderno che ha la fortuna di avere, come pochi altri, il testamento di molti discorsi di Pio XII. La Sua lettera esprime il conforto fraterno ha inoltre commemorato la fi- di figli legati dal dolore per la perdita del Padre comune e gura di Pio XII scrivendo: Le sono assai grato come nel passato quando la Sua sensi­ 1« Avevamo uri Pontefice bilità । ermise a vasti settori dello sport di accostarsi alla che amava lo sport e gli parola del Grande Scomparso. sportivi e l'abbiamo perdu­ Ora che non è più con noi sono sicuro che gli sportivi to. Non per un atto formale, in questi giorni di lutto per italiani, fedeli e sinceri come la scuola educativa dello sport l'int-era umanità, le compe­ li ha formati, continueranno ad amarlo e a ricordarne gli tizioni sportive sono state insegnamenti. precedute o interrotte da un Nel rinnovarLe la mia gratitudine e le espressioni della minuto di reverente racco­ glimento e di estremo sa­ mia stima voglia gradire i miei sìnceri saluti. luto .................Ora la Sua f.to: LUIGI GEDDA

Sport Illustrato

Il Tifone

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Tuttosport

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La risposta di Gedda

al Presidente del CONI

Il Campione

Ill.mo Signore Aw. GIULIO ONESTI Presidente del C.O.N.I.

ROMA


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