MENTRE IL CONSIGLIO DIRETTIVO STA PER GETTARE LE BASI PER IL FUTURO
Conclusi i Campionati CSI di atletica nel Campo Scuola Farnese di Piacenza Fallo nuoto il risveglio del Sud Dopo ben cinque anni di po co fortunate partecipazioni alle finali del Campionato di atleti ca, il Comitato di Milano è riu scito finalmente ad uscire me ritatamente vittorioso dall'ac cogliente Campo Scuola di Pia cenza. I milanesi erano scesi nella città emiliana in grandi forze, avendo ottenuto l’ammis sione in finale nazionale in ben dodici gare su tredici, con un margine, cioè, assolutamente impossibile da colmare da par te di tutti gli altri Comitati. L’affermazione dei giovani di Tammaro, Sineri e Parodi è la più meritata che si potesse avere, se è vero che da anni ormai riescono ogni anno a classificarsi ai primissimi po sti della graduatoria per Co mitati. dimostrandosi i più con tinui e redditizi. La vittoria di quest'anno, frutto dell'ampio lavoro di propaganda che il CSI Milano svolge capillarmen te in tutta la provincia, è di una chiarezza indiscutibile, ben 30 punti separando la rappre sentativa milanese da quella di Reggio Emilia, che ha ottenu to il secondo posto. Nell’aspro ed equilibratissi
mo duello per la piazza d’ono re, è stata appunto Reggio Emilia ad avere la meglio, pur non avendo potuto contare sul l’apporto di un rappresentan te nella gara di marcia come Napoli. Il Comitato partenopeo, da parte sua, non ha affatto deluso l’attesa, riportando un terzo posto di grande valore e significato: la Campania, co me ha dimostrato la bella po sizione occupata anche dai sa lernitani, si sta decisamente mettendo al passo con le regio ni più evolute in campo atle tico. Il che potrebbe essere un altro segno di quella riscossa sportiva che il Sud sembra avere iniziato da qualche tem po a questa parte, come si eb be già ad osservare in occa sione delle semifinali interpro vinciali del nostro stesso Cam pionato. Veramente egregio il com portamento della rappresenta tiva trevigiana, la quale è riu scita a tenere testa alle più munite, finendo a lievissima di stanza da Napoli. Molto bene hanno fatto anche Trento, Bel luno, Roma e Lucca, mentre un pochino di più sarebbe stato
CONSIGLIO DIRETTIVO A ROMA
Al lavoro per il 1961 L’ordine del giorno dei lavori del prossimo Con siglio Direttivo Nazionale che si svolgerà sabato 15 (con inizio alle ore 16) e domenica 16, è quanto mai vasto ed impegnativo. Per quanto contenuto schematicamente in tre punti (attività 1959-60: a) formativa, b) organizzativa, c) agonistica; attività federale ed attività futura) esso passa in rassegna l’intero vasto arco formativo, orga nizzativo e tecnico del CSI. Nel quadro del lavoro post-olimpico che attende il Centro Sportivo Italiano, impegnato come sempre al servizio dei giovani sportivi, giunge a proposito la puntualizzazione degli argomenti di fondo della vita dell’organizzazione. Il traguardo dei 100 mila atleti raggiunto e supe rato, la maggiore efficienza dei Comitati Regionali, Provinciali e Zonali, lo svolgersi dell’attività agoni stica, la realizzazione del «Convegno Sport e Comune» (che tanta eco ha suscitato nel mondo sportivo), l’affiancamento del CSI per le Olimpiadi di Roma (Assi stenza Religiosa, Comitato Medico-Scientifico, presen za di atleti in mag'.ia-azzurra, ecc.), la realizzazione di due Campi Scuola, sono i capisaldi di un ampio lavo ro concluso alla scopo di servire i giovani sportivi. Se è legittimo l’orgoglio del Consiglio Direttivo Na zionale per il lavoro compiuto, diventa conseguente — sullo slancio del passato e nel clima post-olimpico — riprendere il cammino sulla base dell’esperienza per guardare al futuro. Molte proposte sono già state formulate per dare un orientamento ed un impulso nuovo all’attività fu tura del Centro Sportivo Italiano; altre scaturiranno dall’appassionata discussione che ancora una volta ca ratterizzerà rincontro dei maggiori responsabili Per quanto riguarda il settore organizzativo il Consiglio Direttivo non mancherà di soffermarsi sulla necessità di una maggiore propaganda e su un ulte riore qualificazione dei quadri dirigenti, allo scopo di rafforzare gli organi periferici Per l'attività agonistica, inoltre, si profila da tem po la opportunità di una revisione generale che tenga presente la possibilità di sviluppo di formule nuove più adeguate agli interessi reali dei giovani e ad una maggiore incisività dell'organizzazione nel mondo sportivo: il lancio (o il potenziamento) di manifesta zioni propagandistiche, l’esame approfondito dei cam pionati nazionali che attualmente si svolgono (allo scopo di rivederne la validità della struttura agli ef fetti delle finalità del CSI), l'incremento dell’attività federale, sono altrettanti punti di particolare interesse. Le cifre che passeranno in rassegna i Consiglieri Nazionali, riguardanti il tesseramento in generale (dei dirigenti e degli atleti) ed in particolare sotto i vari aspetti (sport per sport, regione per regione, ecc.), pur nella loro aridità, costituiranno altri motivi di meditazione per indirizzare, potenziare, e. qualora se ne determini l’opportunità, correggere. Questo dice, nella sostanza, l’ordine del giorno dei lavori e lo sviluppo di essi, che la Presidenza Nazio nale ha trasmesso agli interessati in linea diretta, per un esame preventivo. Il resto, cioè il risultato delle discussioni, degli interventi, con i suggerimenti che verranno ispirati dall'interesse dell Organizzazione, sarà il Consiglio Di rettivo a inquadrarlo e a definirlo con la consueta chiarezza.
lecito pretendere da Verona, Cagliari e Salerno: a queste due si deve comunque conce dere l’attenuante della grande distanza che le separa dalla se de delle finali, oltre che della notevole differenza di tempera tura, di cui in genere tutti i meridionali hanno risentito in misura determinante. Un elogio particolare merita Reggio Calabria, un Comitato che ha compiuto un viaggio di venti ore per conquistare con soli quattro atleti ben due titoli nazionali nel salto in lun go e nel lancio del peso: an che questa affermazione costi tuisce un segno indiscutibile dell'ambizione di ripresa che sta animando i dirigenti e gli atleti del Sud e non se ne pos sono trarre che favorevoli au spici. Al proposito è particolarmen te interessante notare come i Comitati del Nord e del Cen tro-Sud si siano equamente di stribuiti i titoli in palio a Pia cenza. Gli scudetti tricolori so no infatti andati a quattro Co mitati del Nord (Bergamo, Mi lano, Trento e Treviso) ed a quattro Comitati del CentroSud (Lucca, Napoli, Reggio Ca labria e Salerno): un equili brio così evidente forse non s’era mai avuto nel passato, non soltanto nelle manifesta zioni del CSI, ma anche in quelle federali o di altre or ganizzazioni. E’ chiaro che è giunto il mo mento più favorevole per ini ziare un’azione a vasto raggio, da condurre con tenacia e so prattutto con convinzione, af finchè anche il Sud sia messo in condizione di dare all’Italia sportiva quel contributo che fino ad oggi è mancato per motivi di vario ordine che sa rebbe in questa sede inoppor tuno e troppo lungo esamina re. E’ un fatto che il Sud ne gli ultimi anni ha compiuto passi da gigante e sta rapida mente avviandosi verso quella maturazione che tutti auspica no e che non potrà che recare innegabili vantaggi — non sol tanto nel settore dello sport — a tutta l’Italia. Lo sport, che costituisce sem pre un barometro attendibilis simo del grado di civiltà, di sviluppo, di maturazione, di educazione di un popolo, anche in questo caso non può tra dire: se è vero che si vuole in traprendere una •profonda azio ne di propaganda dell’attività sportiva tra i giovani di «tut ta *■ l’Italia, ci sembra che il CSI abbia indicato quale sia la strada da imboccare. Il ghiac cio è rotto: sta ora a chi di dovere perlomeno aiutare il CSI a continuare ed intensifi care quel lavoro che sta dan do i primi evidenti frutti e che sarebbe veramente un pec cato imperdonabile essere co stretti. se non proprio ad ab bandonare. certamente a smor zare.
Milano abbia vinto due soli titoli, come Reggio Calabria e Trento, mentre il maggior nu mero di affermazioni parziali è andato a Treviso, che si è ag giudicato tre scudetti. Un cam pione nazionale ciascuno hanno invece avuto Bergamo, Lucca, Napoli e Salerno. Merita sempre di porre in rilievo come il Triveneto, re gione-guida dello sport italia no, sia stato largamente rap presentato anche a Piacenza ed abbia conquistato ben cinque titoli, vale a dire oltre un ter zo di quelli in palio. Circa la classifica finale per Comitati, è interessante osser vare ancora quante gare hanno dato punteggio a ciascuna squadra. Ecco appunto il nu mero delle specialità in cui si sono piazzati gli atleti dei pri mi 20 Comitati: 1. Milano 12; 2. Reggio Emi lia 8; 3. Napoli 9; 4. Treviso 7; 5. Trento 6: 6 Belluno 6; 7. Ve rona 7; 8. Roma 5; 9. Lucca 5; 10. Reggio Calabria 4; 11. Sa lerno 6; 12. Bergamo 4; 13. Vittorio Veneto 4: 14 Caglia ri 5: 15. Bari 3; 16. Vicenza 4; 17. Molletta 3; 18. Ravenna 3; 19. Forlì 3; 20. Cremona 3.
in questa sede non si può certamente passare sotto silen zio il valido contributo dato alla migliore riuscita della ma nifestazione di quest’anno dal l’industria del Pastificio Gazzola di Mondovì, la quale ha permesso al Centro Sportivo Italiano di avviare un fruttuo so dialogo tra Industria e Sport, da cui entrambi i settori non potranno non trarre il più grande beneficio. La sportivi tà dei dirigenti’ della grande Industria di Mondovì, del resto già nota in campo sportivo per aver costituito da tempo una forte squadra ciclistica, avrà senz'altro un peso determinan te anche nel futuro di questa manifestazione Prima di chiudere, bisogna ricordare anche il generoso la voro organizzativo svolto con perizia ed efficacia non comu ni dall’attivo ed organico Co mitato CSI di Piacenza, magi stralmente condotto dal Presi dente Romelia (la mente) e dal Segretario Pisati (il braccio), nonché da un nutrito gruppo di giovani dirigenti e collabo ratori in gamba. SERGIO GATTI
Gli atleti del CSI Milano, validamente guidati da Sineri, Tammaro e Parodi, hanno vinto la classifica per Comitati
UN GRANDE EQUILIBRIO HA CARATTERIZZATO LA MAGGIOR PARTE DELLE GARE
Dai metri 3,80 dell'astista Carrara alla vittoria del Comitato di Milano
Il preludio alla manifestazione si è svolto nel mistico tempio gotico di S. Francesco, dove H Consulente Ecclesiastico del Comi tato CSI di Piacenza, Don Aldo Concari, ha celebrato la S. Messa, commentata dal Vice Presidente Nazionale, prof. Aldo Notarlo. Il Campo Scuola di Piacenza, un piccolo gioiel lo situato a pochi minuti di cammino dal centro della città, è stato costruito ai piedi dell’antico Palazzo Farnese ed ha tutti i nu meri per accrescere il già spiccatissimo senso sportivo dei piacentini. I campionati del CSI hanno inaugurato agonisticamente lo Sta dio, che era stato ufficialmente aperto la mattina del sabato alla pre senza di S. E. Mons. Menzani le batterie dei 100 i favoritis Vescovo di Piacenza, del Pre simi Jahier milanese e Cava fetto Marchese Sandrelli in lieri trentino si mettono agil rappresentanza del Governo, mente in luce, vincendo con lo del doti. Zauli e del dott. Maz- stesso tempo. Si prepara una zucca del CONI, dei professori finale equilibratissima, quale si Camerali f> Cascino del Mini prevedeva alla vigilia. Sorpresa stero della P.I., dell’ing. Ba delle sorprese, invece: dopo racchi del Servizio Impianti che i due atleti sono rimasti Sportivi e di molte altre au appaiati fin quasi a metà gara, torità militari, civili e sportive. esce con formidabile allungo Il tempo era tutfaltro che Cavalieri, che schizza via in favorevole agli atleti: cielo co credibilmente forte, lasciando perto. temperatura rigida, un « surplace » tutti gli altri, com po’ di vento, qualche spruz preso quello che doveva essere Tornando alla manifestazione zata di pioggia, abbondante il suo avversario più temibile. di Piacenza, è interessante os umidità. Cavalieri ha confermato le servare come il Comitato di Ed eccoci alle gare. Già nel- grandi tradizioni dei velocisti
del CSI trentino, dimostran dosi in grado di continuare e senz’altro migliorare le im prese dei famosi Jacob e Nardelli. Il milanese Jahier, che aveva anch’egli da difendere una « scuola », s’è comunque fatto onore, anche se sul fi nire è stato minacciato seria mente dal ligure Bevilacqua. Nei 400 le batterie hanno lo stesso andamento che nei 100. Sono infatti ancora i favoriti Tavecchio milanese e Apolloni trentino a vincere con lo stesso tempo. Mentre, però, il mila nese ha vita relativamente fa cile, Apolloni deve tener testa
SVOLTO BRILLANTEMENTE A REGG1O EMILIA
MQUtNI.
ad un Sicari che si dà per vinto solo sul traguardo, con due soli decimi di distacco. Al tra sorpresa nella finale. Men tre Tavecchio fila via indistur bato a « vendicare » la sconfitta del compagno di squadra nei 100 metri, Apolloni, forse an che provato dalla tiratissima batteria, deve cedere sulla li nea d'arrivo al catenese Sicari, che riesce stavolta a battere il rivale: il tempo è lo stesso per i due concorrenti, che sono finiti lontanissimi dal vincito re, un atleta di cui si sentirà certamente parlare. Notevole anche la prova del forlivese Romualdi, finito direttamente alle spalle di Sicari e Apolloni. Prima affermazione degli atleti del Sud nella prova dei 1500. Il napoletano Pema ed il cagliaritano Livi balzano immediatamente al comando al colpo di pistola e transitano primi con un lieve vantaggio sul gruppo, dopo i primi 400 metri. Le posizioni non cam biano gran che agli 800 metri, salvo l’aumento del distacco dei battistrada. Alla campana uno dei maggiori favoriti, il reggiano Rossini si stacca pre
potentemente dal gruppetto e va a raggiungere e superare senza troppe difficoltà i pri mi. Dopo altri 100 metri anche l’altro favorito, il salernitano Moscatelli, opera un allungo e non si fa sorprendere dal ri vale emiliano. Soltanto il sar do Livi riesce a tenere testa all'andatura dei due più forti, mentre Pema, nella « bagarre » conclusiva si fa riassorbire da più di un atleta e finirà sol tanto sesto al traguardo. Mo scatelli attacca deciso Rossini e Livi nell’ultima curva: men tre Livi cede abbastanza net tamente, Rossini tenta invano di resistere per un po’. Sul rettilineo Moscatelli forza an cora e va a cogliere una vit toria meritatissima con un di stacco netto ed indiscutibile. Alle spalle di Rossini, tran quillo secondo, si fa luce U vicentino Borgo, che riesce agevolmente a soffiare la terza posizione al provato Livi. Tuttaltra fisionomia hanno i 3.000 metri. Al « via » dello starter, il milanese Rotta pas sa subito a fare l’andatura ed al suo passo reggono inizial mente soltanto Tabacchi c
La dlsputatissima volata del Campionato Dilettanti sul traguardo di Reggio Emilia
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L* ULTIMO CAMPIONATO DI CICLISMO 1960
Grandi e Zandegù ex-aequo nella finale dei “dilettanti.. L’edizione 1960 del campionato nazionale di ciclismo su strada del Centro Sportivo Italiano per corridori della categoria « dilet tanti > non ha deluso l’aspettativa. La gara è stata dura, difficile, combattuta e ricca di colpi di scena, grazie alla preparazione ed alla generosità dei concorrenti. Al termi ne di essa, dopo una volata tirata allo spa simo, la. vittoria è stata assegnata « ex ae quo » al bresciano Marino Grandi ed al pa tavino Di no Zandegù. I protagonisti della corsa sono però stati il trentino Mich ed il bergamasco Tomasini, i quali sono finiti agli ultimi due posti del gruppetto composto di undici unità che è giunto al traguardo per disputare la vo Verso Montecchio (Km. 16) un lata finale. gruppetto di undici corridori si Partita dalla via Magenta, stacca e transita con 300 metri dopo la sfilata per le vie del di vantaggio sul resto dei par Centro cittadino, la corsa ha tecipanti. Essi sono: Franchini, inizio a forte andatura. Il tem Bolis, Grandi. Dalmonte, Vai po mite permette questo avvio secchi, Capelli, Rota, Mich, unitamente alle splendide con Schiavo, Melotto e Lievore. dizioni di forma de' corridori. Superato Montecchio il grup Sino a Cavriago (Km. 10 dalla po si ricompone e passa com partenza) Nulla da segnalare. patto a Pulianello (Km. 38 dal-
MANZO
Coltemi
GERMANO BARIGELLI
Buglioli, rispettivamente di Belluno e di Verona. Il distac co che i tre riescono ad in fliggere fin dall’inizio a tutti gli avversari è di tale portata da non poter essere recuperato più da nessuno. Rotta, netta mente superiore a tutti, di- . spone come vuole dei rivali più diretti ed ottiene una delle più chiare vittorie della giornata. Tabacchi e Buglioli lottano per il secondo posto e tra i due ha la meglio il bellunese, che riesce anzi ad infliggere a sua volta un margine piutto sto severo al veronese. Note voli anche le gare di Tangari di Bari, Valente di Siracusa e Giordano di Salerno. Anche nei HO ad ostacoli, pronostico rispettato, Foscolo trevigiano e Morsigli luccheso non hanno difficoltà ad aggiudicarsi il successo nelle bat terie. V veneto riesce anzi ad umiliare addirittura gli avver sari con un distacco astrono mico. In finale Foscolo bissa facilmente il successo, anche, se il distacco che riesce ad S. G.
la partenza) dopo un’ora esat ta. Nelle prime posizioni figu rano Mich e Melotto. All’uscita di Vezzano (Km. 43), sui primi tornanti della salita di Casina inizia la prima se lezione: cedono Bolis, Loro, Raon ed alcuni altri. Mentre la salita si fa più dura, gli uomini di testa continuano nella loro azione. Sotto lo striscione di
Casina (Km. 56,8) passano nel l’ordine chiavo, Mich, De Fran cesa e Franchini. Gli altri ar rivano frazionati. Il gruppetto di testa si lancia alla garibaldina sulle successive rampe della salita di Marola. Mich figura al comando. 11 trentino ben presto stacca poi i suoi compagni di fuga e si invola verso la vetta. Nelle retrovie, intanto, crol lano Bolis e Capelli. Si mette in luce a questo punto un altro scalatore: il bergamasco Tomasini che raggiunge poco dopo il termine della salita di Maro la Mich. I due, in perfetto accordo, affrontano d’impeto la discesa e riescono ad avvantaggiarsi di 1’30’’ sul gruppo. A Felina (Km. 67,4), mentre il gruppo insegue con un distacco oscillante tra
PIETRO MONTANARI (continua in 3« pagina)