SpiritoTrail2008-04

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come angeli custodi, rassicurando non poco chi temeva di smarrirsi. Non conoscevo affatto la zona in cui si è corso, e con le condizioni di visibilità che abbiamo incontrato posso dire di non conoscerla ancora. Eppure, anche adesso che sono passate un po’ di settimane dalla gara, continuo a rimanere meravigliato dall’aver trovato affascinante il percorso. In parte il merito di questa sensazione è stato della nebbia stessa, che ha trasportato come d’incanto questo angolo della provincia di Treviso in piena Irlanda. Silenzi irreali rotti solamente da qualche rumore ovattato. L’impossibilità per lo sguardo di spaziare verso l’orizzonte nascosto da un muro bianco di brume che ti spinge a guardarti dentro. Concorrenti che appaiono dal nulla e nel nulla scompaiono dopo poco, giusto il tempo di una battuta o uno scambio di occhiate per rassicurarsi a vicenda. Di tanto in tanto, per brevi istanti, la visibilità migliorava, lasciando intuire quanto il paesaggio che si apriva ai due lati del sentiero fosse davvero bello. Bastava un po' di vento o un'improvvisa apertura del sole e subito ti si apriva anche il cuore! Laghi alpini, pascoli verdi, boschi di scuro smeraldo, e un sentiero giallo che si perde in lontananza: cosa può volere di più un trailer? Ogni volta che tutto questo appariva per pochi secondi prima di scomparire nuovamente inghiottito dalla nebbia, non potevo fare altro che ripromettermi di tornare il prossimo anno, per una seconda edizione

che già fin d’ora si annuncia come uno degli eventi principali del 2009. La gara Fabio Caverzan si conferma l’atleta da battere su queste distanze. Dopo la vittoria alla prima edizione della Lavaredo Ecomarathon, l’atleta di Monfumo, classe 1968, ha vinto anche questa prima edizione del Grand Raid delle Prealpi Trevigiane. Se il successo alla Lavaredo 2007 non era però mai stato in discussione, questa volta Caverzan ha dovuto lottare sino alla fine per staccare il friulano Andrea Moretton: dopo 6h e 40’ di gara il distacco tra i due è stato di appena 51 secondi!

Combattutissima anche la lotta per il gradino più basso del podio, con Ivan Geronazzo che è riuscito a staccare il nazionale italiano di 24 ore Ivan Cudin di soli 34 secondi. In campo femminile vittoria di Daniela Da Forno in 8h 04’ davanti a Francesca Nardi (8h 43’) e Monica Penzo (8h 55’).

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