Universo bianco febbraio 2013

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universo bianco

E H C I R STO


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Sommario

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Editoriale

di Massimiliano Ambesi

I Campionati Mondiali di Nove Mesto hanno offerto uno spettacolo di elevato profilo evidenziando per l’ennesima volta l’enorme potenzialità del biathlon, disciplina che in Italia stenta ad attecchire, ma che nel resto del Vecchio Continente ha da tempo relegato in secondo piano lo sci di fondo. I tracciati preparati con cura maniacale, il pubblico in ogni gara degno delle grandi occasioni e una logistica all’altezza delle rinomate località che hanno fatto la storia della disciplina hanno contribuito a suggellare il successo di quella che per alcuni era destinata a rivelarsi un’edizione in sordina della rassegna iridata. Come da copione, è stato determinante il contributo degli atleti, capaci di garantire prestazioni sul campo già entrate a pieno titolo nella leggenda. Il volto copertina non può che essere quello dell’ex brutto anatroccolo Tora Berger, lentamente trasformatasi in un cigno dalla rara imponenza e dall’indiscusso fascino. La fuoriclasse norvegese si è concessa il lusso di conquistare la bellezza di quattro titoli chiudendo nelle prime due posizioni ciascuna delle sei gare disputate. Non è stato da meno il connazionale Emil Hegle Svendsen, in grado, nonostante un malaugurato malanno di stagione, di imporsi in quattro occasioni eguagliando uno dei tanti record del mai domo Ole Einar Bjørndalen, a trentanove anni suonati ancora all’altezza dei migliori e sul podio per la cinquantesima volta in carriera tra Mondiali e Giochi Olimpici. Nel trionfo norvegese, testimoniato dagli otto titoli conquistati sugli undici a disposizione, anche la piccola, ma sempre più ambiziosa Italia ha saputo ritagliarsi uno spazio importante grazie all’emergente squadra femminile, salita sul podio nella staffetta. Il risultato, privo di precedenti e dall’enorme peso specifico, rappresenta il frutto di un connubio perfetto tra atlete di diverse generazioni e intero staff tecnico, entità che quando si muovono in assoluta sintonia garantiscono di norma competitività. Il testimone passa ora ai Mondiali di sci nordico e soprattutto alla Val di Fiemme, che di certo dispone di mezzi, esperienza ed entusiasmo per non fare rimpiangere Nove Mesto.

biathlon La rivincita di Svendsen

Il norvegese conquista quattro titoli mondiali e lancia il guanto di sfida a Martin Fourcade

Tora pigliatutto

E' la stagione perfetta per la norvegese che anche a Nove Mesto fa incetta di medaglie

Sochi, Giochi fatti

Già decisi i contingenti delle varie nazioni ma emergono delle clamorose esclusioni

La Russia lascia il segno

L'Ibu Cup si è conclusa con largo anticipo con l'affermazione di Vasilyev e Zagoruiko

inchiesta

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Voglia di triplete

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Insam vola lontano

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L'azzurra più accreditata vuole confermarsi con un risultato di prestigio nei Mondiali di casa

Lukas Hofer Alessandro Pittin

Italia al bivio

L'appuntamento iridato della Val di Fiemme è l'occasione di riscatto per gli atleti azzurri

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Direttore responsabile Walter Perosino Direttore amministrativo Monica Gini

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I tre paladini d'Abruzzo

D'Eramo, Ruggiero e Belli cercano spazio con la passione e la grinta della loro terra

la prossima uscita di

Redazione Corso Mediterraneo 67 - Torino Fax 011 500008 info@solomagazine.it

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FONDO

Hanno collaborato per i testi Massimiliano Ambesi, Giulia Favero, Lukas Hofer, Francesco Paone, Alessandro Pittin Contributo fotografico Francesco Alessandro Armillotta, Flavio Becchis, Getty Images, Newspower

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Realizzazione grafica Claudia Rubiu / Talia Verlato

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UNIVERSO BIANCO sarà ad aprile

i nostri campioni

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combinata NORDICA

I racconti di chi da 40 anni tiene vivo il mito della gara per eccellenza del fondo italiano

Schlierenzauer nel mirino

La Takanaschi dopo la Coppa del Mondo e l'oro iridato junior ora punta a quello senior

La guida ai criteri di qualificazione olimpica a un anno dall'inizio dei Giochi di Sochi

Marcialonga nel cuore

salto Ipotecata la sfera di cristallo ora l'austriaco vuole ribadire il suo dominio in Val di Fiemme

Corsa a cinque cerchi

solomagazine Universo Bianco è una produzione

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Anno IV, numero 2 FEBBRAIO 2013 Autorizzazione del Tribunale di Torino n.ro 48/10 del 23 settembre 2010

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La rivincita di Svendsen Il norvegese fa meglio di Martin Fourcade e lancia il guanto di sfida al francese nella corsa alla Sfera di cristallo di Francesco Paone / foto Getty Images


val ridanna biathlon maschile Anton Shipulin

Dietro ai due dominatori della stagione è tornato a brillare Tarjei Bø Shipulin salva il bilancio della Russia, poca gloria per la Germania

Ondrej Moravec

I

Mondiali di Nove Mesto na Morave 2013 saranno ricordati come il momento in cui Emil Hegle Svendsen e Martin Fourcade hanno fatto il loro ingresso definitivo nella storia del biathlon completando a distanza ravvicinata il Grande Slam iridato laureandosi campioni del mondo in tutti i quattro format di gara. I due sono diventati rispettivamente il secondo e il terzo atleta a realizzare quest’impresa, in passato riuscita solamente a Ole Einar Bjørndalen e mancata da mostri sacri della disciplina quali Raphael Poirée e Sven Fischer. Il norvegese ha chiuso il cerchio nel primo weekend di competizioni imponendosi nella sprint e nell’inseguimento, il francese ha completato il poker quattro giorni dopo nell’individuale. I due fuoriclasse dell’attuale epoca storica sono pertanto accomunati da questo fatto, ma in realtà è Svendsen l’uomo copertina del Mondiale ceco. In primo luogo per via delle medaglie conquistate poiché il ventisettenne di Trondheim ha ottenuto 2 ori e 1 bronzo (più 2 ori con le staffette), mentre il ventiquattrenne catalano ha raccolto 1 oro e 2 argenti (a cui si sommano 2 argenti nelle prove a squadre). In qualunque medagliere 4 ori e 1 bronzo superano 1 oro e 4 argenti, ma al di là dei titoli va sottolineato come il norvegese abbia dovuto saltare la venti km, poi vinta da Fourcade, a causa di un malanno. Di conseguenza lo scandinavo ha battuto il transalpino in tutti i tre confronti diretti, prendendosi peraltro una bella rivincita sul più giovane avversario che tra la fine del 2011-’12 e l’inizio del 2012-’13 aveva preso il sopravvento sul circuito maschile. Svendsen è tornato a fare la voce grossa proprio in occasione di un grande evento facendo capire di non essere affatto rassegnato al ruolo di numero 2 che alcuni addetti ai lavori gli avevano frettolosamente cucito addosso e si è tolto grandi soddisfazioni per la prima volta da marzo 2011. Peraltro Emil aveva rilasciato una bellicosa

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svedese dove Björn Ferry e Carl Johan Bergman sembrano ormai aver imboccato il viale del tramonto. Il sesto posto complessivo dovrebbe essere assegnato a Ondrej Moravec, diventato il leader del movimento ceco e finalmente in grado di esprimere tutto

Jakov Fak

il suo potenziale troppo a lungo rimasto latente. Il ventottenne tesserato per lo sci club di Jablonec ha dovuto ingoiare due volte, individuale e mass start, l’amarissimo boccone del quarto posto risultando però decisivo per la conquista del bronzo della Repubblica Ceca nella staffetta mista, unica medaglia per il paese organizzatore. Fra i protagonisti di Nove Mesto spiccano anche Tim Burke, il cui argento nell’individuale ha riportato gli Stati Uniti sul podio iridato dopo oltre un quarto di secolo, e lo sloveno Jakov Fak, confermatosi “animale da medaglia” grazie al bronzo nella sprint. La nona e la decima piazza della virtuale classifica overall vanno riservate alle sorprese della manifestazione: Henrik L’AbeeLund e Tomas Kaukenas. Il norvegese ha lottato per il podio nell’individuale, dove se non fosse stato per il malanno di Svendsen non avrebbe gareggiato, ed è stato decisivo per il successo della Norvegia in staffetta. Il lituano invece

Tarjei Bø dopo la vittoria della mass start

dichiarazione dopo le batoste subite a metà gennaio a Ruhpolding: «Lasciate che Fourcade mi batta qui, vedrete chi vincerà ai Mondiali». Detto fatto. Svendsen è stato di parola, ma al tempo stesso Martin non può essere definito sconfitto perché pur raccogliendo un bottino meno ricco del norvegese ha comunque retto il confronto con il più esperto rivale.

Se anche nel biathlon così come nello short track venisse assegnato un titolo Mondiale Overall tenendo conto dei risultati di tutte le gare l’oro andrebbe quindi indiscutibilmente a Svendsen e l’argento senza dubbio a Fourcade. Il bronzo di questa ipotetica classifica dovrebbe essere assegnato a Tarjei Bø, non sempre precisissimo al tiro ma capace di trovare picchi grazie ai quali

ha fatto la differenza nelle due staffette e soprattutto ha conquistato la medaglia d’oro nella mass start. Il ventiquattrenne di Stryn è tornato prepotentemente in auge dopo tredici mesi di un anonimato dovuto esclusivamente a ripetuti malanni dimostrando così di non essere stato una meteora e di poter tornare nel 2013-’14 a lottare ad armi pari con gli onnipresenti Svendsen e Fourcade come avvenuto tra il dicembre 2010 e il dicembre 2011. La quarta piazza di questa ipotetica classifica sarebbe appannaggio di Anton Shipulin capace di salire sul podio iridato sia nell’inseguimento che nella mass start con il merito aggiunto di essere l’unico russo, donne comprese, ad aver raccolto medaglia. Il venticinquenne di Tjumen si conferma per il secondo inverno consecutivo il più affidabile della sua squadra, soprattutto nella capacità di reggere l’enorme pressione mediatica. Quinta posizione nell’immaginaria graduatoria overall per Fredrik Lindström, bronzo nell’individuale e due volte nella top eight tra sprint e inseguimento. Il ventitreenne di Örnsköldsvik ha legittimato il ruolo di numero uno in una squadra

MEDAGLIE IRIDATE INDIVIDUALI
 Con le tre medaglie individuali a testa conquistate a Nove Mesto Emil Hegle Svendsen e Martin Fourcade hanno fatto il loro ingresso nella top ten degli atleti capaci di salire più volte sul podio iridato in competizioni individuali. Il norvegese e il francese hanno entrambi 8 piazzamenti nella top-three e hanno di conseguenza raggiunto Frank Ullrich a Alexander Tikhonov. ATLETA NAZ MEDAGLIE 1. BJØRNDALEN Ole Einar NOR 22 2. POIREE Raphael FRA 14 3. GROSS Ricco GER 10 3. FISCHER Sven GER 10 5. KVALFOSS Eirik NOR 9 6. ULLRICH Frank DDR 8 6. FOURCADE Martin FRA 8 6. TIKHONOV Alexander URS 8 6. SVENDSEN Emil Hegle NOR 8 10. LUCK Frank GER 6

(O-A-B) STATUS (11-4-7) ACT
 (7-2-5) RET
 (4-3-3) RET
 (2-4-4) RET (3-4-2) RET
 (5-3-0) RET
 (5-3-0) ACT
 (5-2-1) RET
 (5-2-1) ACT
 (3-2-1) RET

Solo su www.wintersport-news.it è possible consultare le tabelle complete con le statistiche dedicate alla Coppa del Mondo di biathlon.

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Tora pigliatutto Berger va a medaglia in tutte le 6 gare dei Mondiali e ha giĂ virtualmente chiuso la partita per la Coppa del Mondo di Francesco Paone / foto Getty Images


Sochi Giochi fatti Nel biathlon sono giĂ stati decisi i contingenti delle varie nazioni per le Olimpiadi del 2014, ma il sistema manca di coerenza di Francesco Paone


Schlierenzauer nel mirino

Virtualmente conquistata la seconda sfera di cristallo, il fuoriclasse austriaco proverĂ a confermare la sua superioritĂ anche nei Campionati Mondiali di Massimiliano Ambesi / foto Getty Images


Voglia di triplete Sara Takanashi vince la Coppa del Mondo in anticipo e dopo l’oro iridato junior punta anche al titolo mondiale senior di Francesco Paone / foto Getty Images


Insam vola lontano L'azzurra piĂš accreditata dopo l'argento ai Mondiali junior vuole concedere il bis in Val di Fiemme: ÂŤIo spero anche di cominciare a gareggiare sui trampolini grandiÂť di Consuelo Conte / foto Getty Images


Marcialonga nel cuore

I racconti di chi con passione e entusiasmo da 40 edizioni tiene vivo il mito della gara per eccellenza del fondo italiano di Giulia Favero / foto Newspower EOS


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