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Polo scolastico “Dino Compagni”

L’impianto generale del complesso si articola secondo un’impostazione a padiglioni. Il loro rapporto reciproco definisce gli spazi esterni come connettivo funzionale, viatico di didattica e apertura verso la comunità locale. È attraverso la ridefinizione del concetto rigido di aula e di lezione frontale che questa configurazione planivolumetrica acquisisce il tipico connotato di ambiente flessibile, adattabile, sviluppato secondo modularità che permettono l’adeguamento dello spazio alla didattica e non viceversa. Ne trae di conseguenza beneficio tutto il panorama di standard qualitativi degli ambienti indoor: massimizzazione dell’uso di luce naturale di ciascun padiglione, incidendo in maniera significativa sul mantenimento del livello di concentrazione, minor affaticamento visivo, riduzione dell’impatto dell’inquinamento acustico dell’area urbana circostante, oltre a tutti gli aspetti che non sono direttamente riconducibili a parametri monitorabili ma che trovano in letteratura ampio risalto. Tra gli altri si possono sicuramente citare i benefici legati alla permeabilità visiva, la smaterializzazione del limite percepibile tra interno ed esterno, la connessione distributiva e visiva tra i padiglioni e gli ambienti con funzioni complementari.

L’architettura riflette molte di queste sensibilità: il dettaglio della tessitura del sistema di schermatura passivo è elemento espressivo plasmato secondo una morfologia che risponde, in primis, a esigenze prettamente funzionali. Sfuma così la distinzione netta tra apparati tecnologici ed elementi ornamentali, con il risultato che l’espressività è parte di una valutazione complessiva che si riflette su efficienza energetica, sulla schermatura della radiazione solare nei momenti di maggior carico termico, sulla qualità dell’uniformità d’illuminazione naturale, sulla riduzione dei fenomeni di glare e tutti i fattori annessi a questi parametri ingegneristici valutabili e monitorabili. Sette padiglioni, che contano in tutto ventiquattro classi, sono l’asse di sviluppo di un progetto di oltre 6700 mq che si pone nel dialogo con il contesto come nuovo Civic Center. Le funzioni complementari e trasversali sia alla didattica che al ruolo di apertura alla cittadinanza sono l’auditorium, la palestra, l’agorà, la sala polivalente e la biblioteca. Le scelte tecnologiche, oltre seguire i protocolli di sostenibilità, si integrano con le direttive MIUR e Scuola Digitale, come lo Spaced learning e la Technology Enhanced Active Learning, secondo il criterio generale che governa tutta la realizzazione, la centralità della didattica e dell’apprendimento in tutte le sue forme. ■