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Sostituzione edilizia della scuola di Grugliasco. Le caratteristiche innovative del progetto
Marco Ventimiglia
Diciannove milioni di euro per trasformare una delle tantissime scuole italiane obsolete in un autentico punto di riferimento in quanto a tecnologia e sostenibilità. È il biglietto da visita, naturalmente color green, dell’intervento di sostituzione edilizia nella “Scuola Media Statale 66 Martiri” situata a Grugliasco, comune del torinese. La proposta progettuale di intervento prevede una ricollocazione del corpo di fabbrica principale all’interno del lotto esistente con una disposizione e un orientamento del fabbricato diversi da quelli esistenti.
Una volta ultimati i lavori per la realizzazione del progetto dell’architetto Luca Moretto (non oltre il 2026, con l’istituto che rimarrà comunque operativo), i 450 studenti prenderanno posto in 18 aule didattiche - dimensionate per rispettare gli standard di capienza in vigore - ed avranno a dispo- sizione laboratori, palestra, auditorium e altri spazi. La superficie lorda complessiva sarà di circa 6.725 mq, mentre le superfici relative alle aree esterne avranno un’estensione complessiva di circa 9.250 mq
I miglioramenti dell’efficienza energetica
A caratterizzare il progetto c’è l’attenzione estrema a tutto ciò che riguarda l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale
In particolare, l’intervento di sostituzione edilizia consente di raggiungere migliori prestazioni in termini di efficienza energetica, grazie anche alla possibilità di adottare tecnologie maggiormente compatibili con sistemi di involucro e impianti di tipo innovativo quali ad esempio: strategie di climatizzazione passiva, pompe di calore geotermiche per la produzione di fluidi caldi e freddi, sistemi fotovoltaici integrati (facciata, coperture, ecc.).
La riduzione stimata dell’emissione di gas a effetto serra (imputabile ai servizi quali: riscaldamento, raffrescamento, illuminazione, ventilazione del fabbricato e delle aree esterne) è intorno all’80-90%
Grande riciclabilità ed elevata durabilità
Nell’introduzione al progetto viene sottolineato come “l’intervento di sostituzione edilizia consente di impiegare per tutte le parti che compongono l’edificio elementi ad alto potenziale di riciclabilità ed elevata durabilità. Inoltre, la realizzazione ex-novo del fabbricato permette l’esecuzione di impianti tecnologici di servizio caratterizzati da una maggiore facilità di dismissione. Nel complesso, l’intervento di sostituzione edilizia anticipa “il costo ambientale” di demolizione a fronte di un minore impatto ambientale in termini di produzione di gas ad effetto serra durante la fase futura di dismissione dell’opera”.
Nella prospettiva della massima sostenibilità, vengono elencati ed illustrati cinque componenti di particolare rilevanza del progetto:
1. Adattamento ai cambiamenti climatici “L’intervento di sostituzione edilizia produce una maggiore attenuazione degli effetti negativi del clima attuale e del clima futuro, soprattutto in fase di utilizzo e gestione dell’edificio; il minore consumo energetico del nuovo fabbricato rispetto ad un fabbricato ristrutturato, permette di ridurre drasticamente l’impatto sull’ambiente e sul clima. Le tecnologie di recupero e riuso delle acque meteoriche e grigie, introdotte nel nuovo fabbricato consentono di ridurre in modo consistente il consumo della risorsa idrica”.

2. Uso sostenibile e protezione delle acque
“L’intervento è localizzato in un’area totalmente urbanizzata, e non comporta una ripercussione rilevante sulla protezione delle acque e risorse marine. L’intervento di sostituzione edilizia è caratterizzato dalla presenza di una maggiore superficie a verde permeabile rispetto alla situazione esistente, quantificabile in un incremento pari a 2.500/3.000 mq rispetto alla superficie totale del lotto di circa 14.000 mq; ciò è reso possibile sfruttando il riposizionamento del corpo di fabbrica principale insieme all’impiego di tecnologie quali le “coperture verdi”. Inoltre, sarà possibile introdurre le tecnologie di recupero e riuso delle acque meteoriche e soprattutto delle acque grigie, quest’ultime difficilmente integrabili nella soluzione di ristrutturazione del fabbricato esistente”.
3. Economia circolare, compresi la prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti “Lo stimolo del mercato di prodotti da C&D (costruzione e demolizione) e la propulsione dell’economia circolare sono nettamente maggiori nella soluzione di intervento di sostituzione edilizia, poiché nel progetto del nuovo fabbricato, per ogni tipologia specifica di materiali, è prescritto il contenuto minimo di riciclato che gli stessi devono possedere ed è stato valutato il potenziale di riciclabilità confrontando più soluzioni di materiali/componenti”.
4. Prevenzione e riduzione dell’inquinamento
“L’obiettivo di evitare un aumento significativo delle emissioni di sostanze inquinanti, per l’intervento di sostituzione edilizia, si declina attraverso gli stessi principi e peculiarità che permettono alla proposta di intervento di essere conforme all’obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici”.
5. Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi
“L’intervento è localizzato in un’area totalmente urbanizzata, e non comporta una ripercussione rilevante sulla biodiversità, gli habitat e le specie locali; inoltre vi è un consistente incremento delle superfici a verde, della dotazione di alberature e arbusti di specie locali, ad impollinazione entomofila. Queste peculiarità del progetto di sostituzione edilizia portano un miglioramento all’ecosistema locale rispetto allo stato di fatto”. ■