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L’importanza della luce Tra risparmio energetico e ritmo circadiano

Nella Gazzetta Ufficiale del 6 agosto 2022 sono stati pubblicati i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’affidamento dei servizi di progettazione e dei lavori per gli interventi edilizi. All’interno di questo corposo documento troviamo anche i criteri a cui devono sottostare gli impianti di illuminazione per interni, con un preciso riferimento anche agli edifici scolastici

Un primo elemento da cui partire è il principio generale che progettare una scuola significa progettare un luogo che, più di altri, sia in grado di assicurare il massimo comfort per le persone che lo frequentano per molte ore al giorno (gli studenti) o vi svolgono il loro mestiere di educatori.

Guardare con grande attenzione all’illuminazione di questi spazi non significa, quindi, affrontare un tema secondario, ma assolutamente centrale, anche rispetto alla qualità dell’apprendimento.

Dalla G.U., traiamo anzitutto l’informazione tecnica che tutti gli impianti devono essere conformi alla norma UNI EN 12464-1, ovvero devono essere dotati di sistemi di gestione degli apparecchi illuminanti in grado di effettuare l’accensione, lo spegnimento ma anche la dimerizzazione automatica sulla base degli apporti di luce naturale (particolarmente importante in ambienti che operano prevalentemente di giorno). La regolazione, inoltre, deve tenere conto dello stato di occupazione dei locali, mentre obbligatorio è l’utilizzo di corpi illuminati a LED che devono avere una durata minima di 50.000 ore di funzionamento.

Gli obiettivi che si intendono raggiungere, si diceva, sono di due tipi: il risparmio energetico e il comfort

Per quanto riguarda il risparmio energetico l’uso di apparecchi con protocollo DALI (dimerabili) associati a sensori che rilevino la luminosità naturale e la presenza di persone, rappresentano la soluzione ottimale per una scuola, permettendo di abbatterne sensibilmente i consumi energetici. La tecnologia DALI

(Digital Addressable Lighting Interface ) consente infatti di controllare ogni singolo corpo illuminante, regolandone l’intensità, la temperatura del colore e la durata di accensione, permettendo anche di monitorarne il consumo energetico e di rilevare eventuali inefficienze. I risparmi che si possono ottenere in un’aula scolastica sono molto importanti, nell’ordine del 40-45% di energia risparmiata rispetto a sistemi più obsoleti.

Il fatto che una scuola, inoltre, sia costituita da spazi tra loro molto differenti, come uffici amministrativi, aule e laboratori, palestre e biblioteche, rende necessario adattare la qualità della luce alle loro specifiche caratteristiche, cosa che consiglia ancor più l’utilizzo di un sistema flessibile come il DALI.

Ma non si tratta solo di risparmi, come si diceva. In realtà in ambito scolastico non meno importante è la qualità ambientale che incide in modo molto più rilevante di quanto si creda sulla qualità dell’apprendimento. Luce, temperatura ambientale e rumore, interferiscono infatti in modo importante sulla capacità di concentrazione, sulla produttività e sul benessere degli utenti.

Progettare accuratamente il sistema di illuminazione artificiale di un edificio scolastico è quindi estremamente importante e dovrebbe rispondere al principio dello “Human Centric Lighting” (HLC) che consente di portare negli ambienti la stessa qualità della luce del giorno , facendo conciliare il bioritmo col ciclo naturale della giornata (ciclo circadiano) e migliorando benessere e produttività.

Il concetto di Human Centric Lighting non riguarda solo l’intensità della luce, ma anche il colore, dal momento, come noto, che la luce fredda rende tendenzialmente attivi, mentre quella calda ha un effetto rilassante. In tal senso si parla di luce biodinamica, che si ottiene attraverso l’utilizzo di apposite apparecchiature in grado di regolare dinamicamente tutti i parametri dell’illuminazione di un’aula o di una palestra, adattandoli alle reali esigenze degli utilizzatori, contribuendo in modo importante al miglioramento delle performance. La “luce” di una scuola va quindi considerata molto attentamente in fase di progettazione, ma non di meno in occasione di eventuali interventi migliorativi, potendo incidere in modo determinante sulla qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento. ■

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