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Connettività e infrastruttura digitale d’edificio: una tecnologia abilitante per la scuola 4.0

Aluglio del 2020 Esri Italia, in collaborazione con l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), aveva pubblicato la mappa “Scuole Connesse” con l’intento di fotografare lo stato dell’arte della connettività delle scuole italiane in un momento particolarmente delicato, quale quello immediatamente successivo alla fase più acuta della Pandemia. Ovvero quando tutti avevano dovuto fare i conti con l’insegnamento a distanza e i ritardi tecnologici delle scuole erano emersi in tutta la loro drammaticità.

I dati raccolti riguardavano oltre 73.000 istituti di ogni ordine e grado ubicati in modo omogeneo sul territorio nazionale e organizzati in una dashboard di semplice consultazione che consentiva di visualizzare lo stato dell’arte con distinzione per aree geografiche e dimensioni degli istituti, evidenziando notevoli divari da regione a regione e in relazione alla tipologia. Fatte salve queste differenze, ciò che colpiva era tuttavia il dato nazionale che registrava uno sconfortante 17% di Istituti che utilizzavano una connessione FTTH (fiber to the home, ovvero con la fibra che arriva direttamente all’Istituto), con un 42% che utilizzava viceversa la meno performante tecnologia FTTC (fiber to the cabinet, ovvero con la fibra che arriva al cabinet più vicino e di lì la distribuzione del segnale avviene ancora in rame).

Il tutto per un totale inferiore al 60%, il che lasciava intendere che oltre il 40% di Istituti scolastici italiani utilizzava ancora solo ed esclusivamente obsolete connessioni ADSL in rame , mentre un 3%, ubicato prevalentemente nel sud del Paese, risultava ancora incredibilmente privo di qualsiasi connessione. Quanto questo dato sia migliorato in questi ultimi due anni non è dato sapere, anche se è probabile che grazie ai fondi del PNRR qualche progresso ci sia stato. Certamente possiamo affermare, senza il rischio di essere smentiti, che la dotazione di connettività e di impianti performanti per le telecomunicazioni all’interno degli istituti scolastici italiani sia ancora ben lontano dalla sufficienza.

Eppure, è chiaro a tutti che la connettività a banda ultra-larga non costituisce più un lusso per le scuole, ma una necessità, dal momento che un numero crescente di nuovi servizi hanno assoluto bisogno di connettività di qualità, anche in termini di distribuzione interna diffusa e wifi, dal momento che sarà sempre più frequente lavorare in aule interattive con numerosi device collegati contemporaneamente. Chi gestisce gli istituti scolastici deve pertanto guardare all’infrastruttura digitale dell’edificio scolastico come ad un servizio primario, al pari della luce e dell’acqua, una autentica infrastruttura abilitante per una nuova didattica, e per questo motivo fondamentale.

• Un’attività di manutenzione e di aggiornamento per monitorare l’effetto dell’invecchiamento tecnologico e garantire soprattutto la cybersecurity.

Al fine di creare uno sviluppo di una scuola digitale andranno perciò considerate almeno tre questioni principali:

• L’esistenza di una connessione a internet a banda ultra-larga

• La creazione di una rete telematica d’istituto efficiente e proprietaria con un adeguato sistema di distribuzione interna dei segnali, anche in modalità wifi (considerando tra le opzioni la tecnologia DAS, per assicurare un segnale robusto a tutti i potenziali utenti)

Per quanto riguarda la dotazione di impianti proprietari in fibra ottica, il riferimento a cui si può utilmente guardare è la guida CEI 306-2, che affronta con chiarezza il tema della realizzazione di un impianto cosiddetto “multiservizio” in un edificio tipo e che si adatta perfettamente anche alla realizzazione di un impianto ad uso scolastico. Si tratta di impianti non particolarmente onerosi e di semplice realizzazione, ma che vanno affidati sia per la progettazione che per la realizzazione a tecnici specializzati con competenza specifica nella posa di impianti in fibra ottica, la cui principale caratteristica è quella di garantire una grande capacità di trasmissione dati e una altrettanto spinta flessibilità nell’utilizzo.

Il consiglio, quindi, è che nel metter mano ad una riqualificazione di un edificio scolastico, non si dimentichi assolutamente interventi di questa natura, evitando di affidarsi semplicemente ad un operatore di telecomunicazioni, ma affidandosi a tecnici qualificati, in grado di progettare l’impianto basandosi sulle esigenze reali dell’Istituto scolastico trovando le soluzioni tecnologiche più idonee e consentendo di avere, finalmente, scuole a prova di futuro. ■