SIT N ZERO. CITTA' - LO ZERO STAVOLTA

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CARLA TUTINO contrabbasso

La BANDA della RICETTA

LA BANDA DELLA RICETTA

ANTEPRIME NOIR IN VILLA VI EDIZIONE - 2019 Maurizio de Giovanni “Vuoto per i Bastardi di Pizzofalcone”

;l’arca slow food la Pupazza a tre sise di Clara Graziano

e MADE in F00D: Pitchfork la forchetta più grande di Daniela Zannetti

Altre“Il banchetto” geometrie da L’Assommoir di Émile Zola Un anticipo del Natale di Serena Grizi

Corallina Costume in noir di LIVIA FRIGIOTTI

Dall’araldo dei Falconieri Un inedito saggio a puntate nell’Universo dei Simboli e delle Metafore

CITTÁ ETERNA ROMA RIGENERATA OSTIENSE #FrancescoRutelli #UmbertoMaroni #UniversitàRomaTRE PIAZZA ZAMA #FabioCamilli

SIT N zero al Festival

COMICS e COSPLAYER di e con Lucrezia Lanzi

IL SEGNO NERD (dz)

PARIS

di Francesca Colaluca


LA RIGENERAZIONE DEI QUARTIERI INDUSTRIALI

#UmbertoMarroni

Città eterna, ma da riqualificare

#REINVENTING CITIES 5° edizione della Biennale dello Spazio Pubblico Maggio - giugno 2019 Testaccio Roma

Immersi nella rigenerazione urbana, di cui la Facoltà di Architettura di Roma Treall’ex Mattatoio al Testaccio è l’esempio principe, si è discusso l’8 novembre scorso della pubblicazione del giornalista Umberto Marroni. Una corale valutazione della Roma degli ultimi decenni, delle trasformazioni urbane realizzate sui quartieri Ostiense, San Paolo, Marconi e il quadrante Testaccio; di progetti che potrebbero far rivivere Roma, il project financing dell’Arch. Paolo Desideri Campidoglio2 (con il museo ai Fori Imperiali e la dislocazione degli uffici comunali dal Monte Capitolino), la riqualificazione, (disattesa da oltre ventanni), dei Mercati generali nell’VIII Municipio, quartiere madre della terza Università di Roma nell’ottica di un quartiere commerciale innovativo alla francese - Store, On line store e Polo attrattivo culturale. L’altrettanto annoso problema del Gasometro, area estesa, frontaliera al Tevere, abbandonata e mai risanata che potrebbe costituire un unicum con le Mura Aureliane. Roma non riesce a valorizzare l’enorme patrimonio che possiede. Con le sindacature di Veltroni e Rutelli, Roma ha goduto di progetti che hanno rigenerato quartieri storici quanto periferici ( rigenerazione di Villa Borghese, Casa del Cinema, Teatro India, ex capannoni Snia, 100 piazze, per citarne alcuni) lasciando, nel caso Ostiense, la memoria storica dell’archeologia industriale del quartiere, modello imprenditoriale per l’intera città fino agli ani ’70.


Città eterna, ma da riqualificare

#REINVENTING CITIES 5° edizione della Biennale dello Spazio Pubblico Maggio - giugno 2019 Testaccio Roma

Una fibrillazione di idee caratterizzate da una forte impronta pubblica, decisiva nella modernizzazione della città oltre la quale non basta più l’agire politico diretto delle trasformazioni radicali degli anni del ’30 e buoni progettisti, ma categorie socio istituzionali trainanti - una buona regia - , determinazione amministrativa e imprenditorialità, ossia il capitale nella trasformazione. “Attualmente – commenta Francesco Rutelli in apertura del convegno in Aula Magna non esiste un grande progetto, a valenza metropolitana, per far rivivere Roma, contrastarne il degrado (non solo buche stradali), ed è il momento di far ricircolare le idee”. “Ci sono il triplo delle regole a New York, ma è una questione di umani, a Roma - dice Oscar Farinetti (il noto imprenditore di Eataly, la prima catena italiana nel mondo di food artigianale e ricostruttore di luoghi dimenticati) che illustra case history dei suoi successi a target poetico “creare lavoro”, ha creato 8600 posti – si deve finire quello che si è cominciato, il ritardo in un procedimento mette a rischio tutto l’operato.” “Il nocciolo della rigenerazione è trovare edifici grandi e recuperarli piuttosto che costruire immobili nuovi, ecco – conclude – progettare il più bel grande parcheggio del mondo, ad esempio, farebbe parlare tutti i Tg.” Il vero asse della rigenerazione resta l’Università Roma Tre, pionieri anche nel rettorato di Elisabetta Pallottino, 1° rettore donna di un Ateneo; lo spirito collettivo - la stessa presenza in platea di un folto pubblico lo testimonia -, e la manifestazione di interesse a REINVENTING CITIES, il bando internazionale indetto da C40, con proposte che riguardano la pianificazione urbana e la riqualificazione di siti (Ex Italgas, Ex campo Testaccio, Ex Depopsiti Atac, Ex Ospedale San Giacomo, Ex fiera di Roma, eccetera - totale 19 siti- ) con un’impronta di carbonio inferiore – zero emissioni - e per stimolare lo sviluppo sostenibile della città; la 5° edizione della Biennale dello Spazio Pubblico promossa dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e sezione laziale, dal Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, dall’Ordine degli architetti di Roma e dal Dipartimento di Architettura dell’Università Roma TRE, con la collaborazione di UNHabitat e di ANCI. Maggio – giugno 2019. Testaccio, Roma. (DZ)


Altre geometrie

ARCHITETTURA

FERROVIE PER LA CULTURA di Fabio Camilli

FERROVIE PER LA CULTURA -

Nuovi Nodi di Accesso al Parco dell'Appia Antica Il percorso inizia attraverso un Workshop di Progettazione architettonica organizzato dalla Facoltà di Architettura La Sapienza, costituendo anche la prima fase di un Laboratorio di Laurea in Architettura 5UE, con i Prof. Arch, Pepe Barbieri, Alessandra Capuano, Rosario Pavia, Anna Rita Emili. Discussione del workshop è stata quella di dare nuova accessibilità e valorizzazione al Parco dell'Appia, tramite la progettazione di una nuova stazione ferroviaria nell'area dell'Appio-Latino nei pressi di piazza Zama che potesse diventare, oltre che nuovo snodo ferroviario, anche un nuovo accesso al Parco dell'Appia Antica. Nella prima fase si è analizzata l'area di studio, dal punto di vista di tre sistemi Ambientale, Insediativo, e Infrastrutturale - , ognuno dei quali possiede Risorse e Criticità che portano allo sviluppo di alcune strategie progettuali che tendono a migliorare la qualità della vita di quell'area e di tutto il sistema.

L'idea di costeggiare il piano del ferro attraverso un Parco Lineare che segua il percorso ferroviario dalla fermata Roma|Ostiense Roma|Tuscolana, crea un nuovo sistema ciclo-pedonale con punti di accesso al parco in punti di snodo strategici, dati dall'intersezione degli assi trasversali delle porte delle mura Aureliane, con il nuovo percorso. Su questo sistema si incastona il progetto di nuova Fermata Roma|Appia e relativa stazione ferroviaria, infrastruttura che il quartiere Appio-Latino aspetta da circa 60 anni. Il Comitato delle Mura Latine si sta adoperando per sensibilizzare da tempo gli organi amministativi e politici competenti sulla necessità ed esigenza di avere una stazione ferroviaria, al fine di migliorare la viabilità in un quartiere densamente abitato.

Parco Lineare Roma|Ostiense a Roma|Tuscolana

Il progetto presentato il 25 ottobre a Valle Giulia, nello specifico della Tesi personale in Architettura, va a rigenerare i margini ferroviari esistenti del piano ferroviario posto nel vallo (FL 1 Orte Fiumicino FL 3 Viterbo FL 5 Civitavecchia), creando un sistema di percorsi accostati, a differenti quote e nel rispetto dei fronti urbani e delle visuali verso il parco. I Tre livelli : le banchine, il parco lineare, e la quota della città. Ogni percorso lineare segue la ferrovia con un asse orizzontale dal Parco a Piazza Zama, che viene completamente riqualificata come nuova centralità urbana. La piazza torna ad avere il suo ruolo attraverso lo spostamento dei parcheggi in quota sotterranea e la dislocazione del capolinea degli Autobus sul nuovo sistema pedonale.

La Tesi "Una stazione per Zama"


Su questo Asse Principale l'intersezione di assi ortogonali, dati dalle strade esistenti, crea spazi pubblici, aree verdi. La Stazione utilizza lo stesso concept sull'asse ortogonale dell'ex stabilimento chimico Socciarelli rivitalizzato e trasformato in un Polo Culturale con una biblioteca di quartiere, spazi espositivi, e laboratori di archeologia. Lo Scalo al centro di questo sistema presenta, nel progetto in analisi, una grande copertura ellittica che rende l’idea della fluidità di percorsi e di accessi che si orientano verso qualunque luogo, ed è sostenuta da pali in acciaio diramati a richiamare l'idea dell'albero. Come sistemi di un unico organismo, il Ponte pedonale, alla quota della città, collega le due aree originariamente separate, da piazza Galeria fino a via Bitinia (quartiere Appio latino).


La Piazza della Stazione, a una quota inferiore collega i due margini del parco lineare, a questa quota troviamo i sistemi di risalita dalle banchine del treno, e tutti i servizi necessari ad una stazione ferroviaria progettati come elementi puntiformi: sostegno del ponte pedonale sovrastante. Entrambi suturano un tessuto urbano attualmente separato dalla ferrovia, dando cosi continuità al territorio e alle relazioni tra le due parti. La Fermata presenterà anche un parcheggio interrato, spazi pubblici e di ristoro, andando a creare un nuovo Polo Infrastrutturale di aggregazione e di accesso a tutto il sistema del parco dell'Appia. Un intervento necessario per il territorio che sensibilizza sull'utilizzo del treno per spostamenti, a ragione di una migliore qualità di vita in città e per la sostenibilità in genere del nostro paese. (Dott. Arch. Fabio Camilli). "Una stazione per Zama"


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