Maura Livoli
Maura Livoli
-FRAMMENTI DI RICORDI ISLANDESI-
“La mia Islanda”
9,2/$ (',75,&(
Presentato il libro “Frammenti di ricordi islandesi” presso la sala Conferenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri di Lucia Cirillo
Distributore Italia-Estero LIBRO.CO www.violaeditrice.it
T
utto: le parole, la voce serena, la sicurezza, il pensiero fluido ed affascinante, ma anche imperscrutabile, dicono di lei: è una studiosa della mente. La dottoressa Maura Livoli, psicologa, psicoterapeuta, sessuologa, ha presentato il suo ultimo libro "Frammenti di ricordi islandesi" presso la sala Conferenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri lo scorso 20 marzo. Com’ è nato il suo nuovo libro “Frammenti di ricordi islandesi”? “Un libro ci appartiene da sempre, è una finestra aperta su noi stessi, sulla vita e sul cuore, basta il viaggio giusto o un momento di riflessione e di silenzio per saltare improvvisamente fuori l’ispirazione. Di sicuro il mio viaggio in Islanda è stato l’input che cercavo”. I protagonisti Davide e Manuela si conoscono per caso, poi il loro rapporto si interrompe per iniziare una ricca corrispondenza epistolare. Dallo scambio continuo di e-mail, nasce un amore idilliaco, al punto che appena Davide cade in difficoltà, Manuela lascia tutto e va a cercarlo per salvarlo. Come può crearsi il legame affettivo tra due persone che si sono visti fisicamente solo una volta, pur continuando a sentirsi a distanza?
“Più aumenta la comunicazione, più aumenta fatalmente il legame: l’amore nasce dalla conoscenza. Oggi in una generazione dove tutto è mediatico, il continuo scambio di messaggi, e-mail, costruisce e rafforza ogni giorno il rapporto, ma quel che voglio suggerire ai giovani è che c’è sempre bisogno di conoscere dal vero l’altra persona, e conviene sempre prima, al di là del computer. Davide e Manuela si conoscono per davvero, poi costretti a non potersi vedere si scrivono continuamente parlando di tutto e di niente. In questo caso, la comunicazione nasce da un fatto reale che soltanto dopo finisce nel virtuale, nello spazio dove si rifugiano quasi tutti oggi...”. Questo libro nasce dopo una ricerca da lei condotta nel 2008 su un campione di 400 individui, in cui ha dimostrato effettuando interviste, la necessità, il bisogno di ciascuno di noi di comunicare. Perché c’è continuamente in noi, dai media ai diversi ambiti della vita, l’esigenza il bisogno ed il desiderio di esprimersi? “L’uomo non nasce già sociale, ma lo diventa con il tempo e gradualmente, si modifica nei suoi stati di bisogno e di necessità. L’esigenza di esprimersi, di
comunicare è indice del desiderio di vivere, della voglia di credere in qualche cosa. I miei protagonisti con la loro storia diranno proprio questo: bisogna ancora credere nell’amore, vive chi comunica. E’ lo scambio che crea la relazione e che la fa crescere persino trasformandola”. Quali sono i frammenti di ricordi di Maura Livoli sulla scrittura? “Scrivo da bambina, da quando me lo ha insegnato la mia professoressa di italiano, e questo tipo di espressione è diventata nel tempo non più un semplice desiderio, ma quasi un bisogno”. Qual è stata la cosa più bella del suo viaggio in Islanda? “Scoprire la luce 24 ore al giorno e non stancarsi mai. Il fascino di quella terra rimane dentro, anche quando si va via via e si ritorna nel proprio paese, a me ha lasciato un dolce ricordo, da condurmi, quasi per magia, verso un nuovo libro che, in alcuni tratti, è un po’ una nuova vita: ho creato dei personaggi, che in modo meraviglioso hanno ricreato me”. Lei è già alle prese con un nuovo libro: ci concede qualche anticipazione? “Sì, il nuovo libro sarà ampiamente dedicato ai bambini, una favola con delle sorprese, ma non anticipo altro”.