RIFLETTORI SU... 5

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Riflettori su...

MAGAZINE DI CULTURA E SPETTACOLO DIRETTO DA SILVIA AROSIO

Anno II - N. 05 Febbraio 2020 Seguici sui social Riflettori su...

LE CIRQUE WORLD'S TOP PERFORMERS Il mondo va in... Tilt!

ALICE IN WONDERLAND Lewis Carroll incontra le geometrie del sogno

DRAMATRAM MILANO Una visita teatralizzata a bordo di tram Storici

ed d a o l e R o Pinocchi UN BURATTINO IN VIAGGIO VERSO UN MONDO DOVE L'AMORE RENDE LIBERI

INTERVISTE●ANTICIPAZIONI●CASTING●PERSONAGGI●TOURNÉE●LIBRI



SOMMARIO CIRQUE WORLD'S TOP PERFORMER

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PINOCCHIO RELOADED

DON CHISCIOTTE

ALICE IN WONDERLAND

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DRAMATRAM

Riflettori su...

MAGAZINE DI CULTURA E SPETTACOLO Anno 2 - Numero 5 - Febbraio 2020 • Supplemento alla testata www.silviaarosio.com (Reg. al Tribunale di Milano n°249 del 21/11/2019) • Direttore Responsabile: Silvia Arosio • Art Director, Grafica & Impaginazione: Daniele Colzani • Contatti: silvia.arosio@gmail.com • Hanno collaborato: Emanuela Cattaneo - Mimmo Chianese - Accademia Ucraina di Balletto - Assessorato alla Cultura/Comune di Pesaro - Associazione Compagnia Goliardica Mario Baistrocchi - Barbara Valla / Uffici Stampa e comunicazione - Dimensione Eventi Srl - Dramatrà Associazione Culturale Milano - Le Cirque WTP Srl - Monferr’Autore - Music Acadmey Milano - Parole & Dintorni - Showbees Srl - Studiobcomunicazione - Vaia Srl

Edizione Digitale: www.issuu.com/riflettorisu

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Il magazine Riflettori su... è stampato su prodotti certificati FSC e PEFC

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UNA, NESSUNA CENTOMILA

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LA COMPAGNIA BAISTROCCHI

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MOMIX 3


SOMMARIO

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CAVEMAN

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ACCADEMIA UCRAINA DI BALLETTO

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MUSIC ACADEMY

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SONOSFERA

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SLAVA'S SNOW SHOW

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PROGETTO VAIA

26 - RECENSIONI

58 - DISCHI

32 - ARTONAUTI

60 - DOPPIATTORE

42 - CARONNO DANZA

62 - SCENOGRAFO

44 - CENE FELLINIANE

68 - INIZIATIVE

54 - LOCATION 56 - LA LIBRERIA MODE NEL MONDO 4

66 - CONCERTI

70 - MUSEI Buona lettura!


LA VOCE DEL DIRETTORE

Gli "Spettattori": ed il pubblico e i cast stanno a guardare

È ALL’ORDINE DEL GIORNO CHE ALCUNI SPETTACOLI, GRANDI E PICCOLI, VENGANO SOSPESI...

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e i “clienti” dei medici possono essere definiti “pazienti” (da patiens -entis, p. pres. di pati ‘sopportare), il mondo del teatro, in platea, sul palco e dietro le quinte, spesso non sono da meno: semplicemente, sono costretti a stare a guardare, diventando spettATTORi e patiscono le decisioni di altri. Questo, quando qualche spettacolo, per motivi vari, chiude. Mary Poppins, di cui abbiamo parlato in uno dei precedenti magazine, è uno degli ultimi ma più eclatanti esempi: un sogno disneyano che ha lasciato a bocca asciutta tutti i milanesi e non, che avrebbero voluto rivederlo al teatro Nazionale CheBanca!, fino al 15 marzo, e che è stato sostituito in corsa per due settimane dall’al-

trettanto pregevole Cantando sotto la pioggia. Ma tant’è, la Tata è volata via. Tra l’altro, all’uscita del giornale chi ha comprato il biglietto ancora non è stato rimborsato e stanno nascendo dei gruppi su Facebook per ottenere il rimborso, anche tramite realtà televisive o tutela dei consumatori. Ma questo è solo la punta di un iceberg. Pinocchio reloaded, Il musical di un burattino senza fili a cui dedichiamo la copertina ed un editoriale in questo numero, non andrà in scena a Napoli, Teatro Augusteo il 3 marzo 2020, Montecatini, Teatro Verdi il 20 marzo 2020, Bologna, Teatro EuropAuditorium i giorni 21 e 22 marzo 2020. Allo stesso modo, Kinky Boots, al Nuovo di Milano, dal 6 al 15 marzo, è stato annullato. E ne citiamo solo tre. Ormai è all’ordine del giorno che alcuni spettacoli, grandi e piccoli, per motivi che non è possibile indagare qui, vengano sospesi. E qui arrivano i problemi. Ovviamente, per gli spettatori, che spesso, non solo hanno già comprato i biglietti (che comunque sono rimborsabili, secondo le istruzioni), ma a volte hanno organizzato viaggi, soggiorni, chiesto ferie, pagato treni ed hotel. Dall’altra parte, le crew ed i cast, che a volte firmano contratti per mesi in chi poi non

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andranno in scena, rinunciando ad altri ingaggi per portare a termine una tournée. Purtroppo, la crisi del teatro è anche questa. In Francia, gli attori che non lavorano hanno comunque un sussidio di disoccupazione: in Italia, ripiegano a fare masterclass e spendono soldi e tempo in nuovi provini su provini. A chi si può attribuire tutto questo? Alle Produzioni? Ai Teatri? Ai business plan errati? Indagare le cause può davvero essere complicato: certo, fondamentale il lavoro a monte, ma spesso le famose variabili x rendono impossibile prevedere certi disastri. Sarebbero forse auspicabili forme di assicurazioni, Unione di consumatori o aiuti governativi per venire incontro ad un sistema vivissimo da un punto di vista creativo, ma spesso carente in risorse. Sarebbero da tutelare tutti quegli spettATTORI che non possono altro che stare a guardare il loro lavoro svanire o lo spettacolo tanto agognato non messo in scena. Pensiamoci. Non lasciamo morire il sistema Teatro. Non abbiamo ancora voglia di sederci in platea e gli attori di stare su un palco. L’Italia è e deve essere anche questo. Da parte nostra, continuerà, ovviamente, tutto il sostegno e la solidarietà.. • RS

Silvia Arosio


MUSICAL

Pinocchio Reloaded: il musical della Generazione " Z " 6

© Attilio Marasco

IL VIAGGIO DEL BURATTINO PIÙ FAMOSO DEL MONDO ALLA RICERCA DI SE STESSO


a cura di Silvia Arosio Lucignolo (Silvia Scartozzoni), Pinocchio (Jordan Carletti) e Gianfranco Phino (Mangiafuoco)

© Attilio Marasco (2)

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ai creatori di Peter Pan - Il Musical, produzione originale italiana firmata Show Bees, campione d’incassi, con più di un milione di biglietti venduti in 12 anni (dal 2006 al 2018), arrivato in tournée fino al Royal Opera House in Oman e vincitore del Premio Gassman e Biglietto d’Oro Agis 2016/2017 e 2017/2018, nasce Pinocchio Reloaded - Musical di un burattino senza fili produzione di Show Bees e FATTORE K. La regia intuitiva e avveniristica porta il nome di Maurizio Colombi, già autore di grandi successi come We will rock you, Rapunzel - Il Musical e La Regina di Ghiaccio - il Musical e ideatore di Peter Pan Il Musical. Pinocchio Reloaded - Musical di un burattino senza fili è la rivisitazione surreale e pinteriana del racconto di Collodi, un esperimento d’avanguardia artistica. Attraverso la narrazione dei protagonisti avremo l’opportunità di riflettere sulla possibilità che scelte diverse da quelle imposte dalla società, possano far vivere una realtà slegata dai fili che la società per prima, ci impone. Burattini o burattinai? Siamo davvero liberi o pensiamo solo di esserlo? Riusciremmo a vivere senza i fili che inevitabilmente regolano i nostri rapporti interpersonali, oppure abbiamo bisogno dei fili per sentirci a nostro agio nella società? La musica di Pinocchio Reloaded evoca libertà, ribellione dalle convenzioni, una favola d’amore ricca di sfumature contemporanee, composta da sonorità musicali Rock, House e Rap. Il viaggio di Pinocchio verso la maturità, la

felicità e la sincerità verso se stesso dà vita a scene postmoderne, capaci di esprimere la sofferenza, la rabbia, l’amore di ciascun personaggio in veri e propri quadri di grande forza e suggestione. Colonna portante del musical è l’amore: quello tra Pinocchio burattino e Lucignolo, ragazza indomita e libera. Sarà l’amore a tagliare tutti i fili, che farà volare i personaggi di questo spettacolo tra acrobazie vocali e coreografiche che sono una metafora dei sentimenti di ognuno di noi. Un musical rivoluzionario carico di ribel-

lione, evasione adolescenziale, con la forza dirompente del primo amore. LE VOCI DEI PROTAGONISTI Abbiamo intervistato Jordan Carletti e Silvia Scartozzoni, i protagonisti di Pinocchio Reloaded - Musical di un burattino senza fili

L'INTERVISTA A JORDAN CARLETTI (PINOCCHIO) Jordan, cosa ti aspettavi ai provini e cosa invece ti è stato chiesto? Conoscendo la storia di Pinocchio pensavo mi venisse chiesta un’interpretazione più classica della storia, mentre ho scoperto successivamente l’idea di Maurizio Colombi di portare un musical fresco e innovativo. La cosa che mi ha lasciato Giancarlo più sorpreso è stata la Capito richiesta, al provino, (Geppetto) di rappare. Un mondo abbastanza nuovo per me. Due parole su di te: che percorso hai seguito e che studi hai fatto? Il mondo artistico non mi è nuovo, fortunatamen-

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Giada D'Auria (il Gatto)

te vengo da una famiglia circense da generazioni e quindi sono riuscito a vivere già da piccolo la meravigliosa arte dello spettacolo. Iniziai a ballare grazie a mia madre che osservandomi capì che il calcio non faceva per me. Durante le scuole elementari iniziai a prendere lezioni di danza (hip-hop e break-dance). Data la mia passione per la moda e per il cinema, nei momenti liberi mia madre mi portava a svariati provini come modello e attore, iniziai a lavorare in svariate produzioni televisive. All’inizio delle scuole medie capii che tutto questo era più che una passione e dovevo fare la differenza per raggiungere i risultati che mi ero fissato, mi iscrissi ad un’accademia di danza (M.A.S. Music, Arts and Show) dove iniziai a studiare la danza a 360 gradi. Di giorno andavo a scuola, nel pomeriggio studiavo danza e nel fine settimana partecipavo ad una scuola di circo dove appresi le basi dell’acrobatica. Finite le scuole medie vinsi una borsa di studio della durata di un anno alla Milano City Ballet e iniziai a studiare danza e canto per completarmi sempre di più, finito quell’anno avevo ormai coltivato una certa passione per la musi-

ca, feci le audizioni al M.A.S. di Milano e mi presero in Music Academy, da quel giorno passai tre i anni successivi a studiare musica. Finiti i tre anni mi diplomai e iniziai il mio percorso lavorativo. La mia speranza è quella di continuare a lavorare in ambito musicale e di continuare a fare quello che amo. Chi è il tuo Pinocchio? E, soprattutto, cosa sono “i fili”? Il mio Pinocchio è un personaggio che principalmente ricerca se stesso all’interno di una realtà totalmente cambiata da come l’aveva lasciata. Un Pinocchio un po’ ingenuo e un po’ sognatore che a mio parere si rispecchia nei ragazzi dei giorni nostri, con la loro storia da vivere. I fili sono tutte quel-

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IL VIDEO

Inquadra il QRcode e guarda il teaser di Pinocchio reloaded musical di un burattino senza fili le cose che al giorno d’oggi, in modo involontario, modificano le nostre scelte, che siano persone o il mondo digitale. Che indicazioni vi ha dato Colombi per la messa in scena? Il lavoro su Pinocchio fatto con Maurizio Colombi si incentrava principalmente sull’aspetto caratteriale di Pinocchio


I PROTAGONISTI • JORDAN CARLETTI - Pinocchio • SILVIA SCARTOZZONI Lucignolo

• GIANFRANCO PHINO Mangiafuoco • GIANCARLO CAPITO Geppetto • GIADA D’AURIA - Il Gatto • JESSICA FRANCESCA LORUSSO La Volpe • GIOSUÈ TORTORELLI Grillo Parlante • Ensemble: ELENA BARANI, JESUS BUCARANO DOUSAT, GIORGIA CINO, VALERIA CITI, MARTINA CREMASCHI, CHIARA DI LORETO, FRANCESCO LAPPANO, GIACOMO MARCHESCHI, LUCA SPADARO

© Attilio Marasco (4)

e di come si può sentire un ragazzo che si ritrova in un mondo a lui ormai sconosciuto. A partire dallo stupore, dalla paura, dalla voglia di conoscere e di continuare e, ultimo ma non da meno, il primo approccio con questo sentimento chiamato amore. Le coreografie sono davvero particolari: che genere di danza vediamo in scena? Il lavoro coreografico è stato assemblato da tre importanti coreografi (Betty Style, Filippo Grande e Sonia Lynn Jamieson), avendo lavorato con più di un coreografo il musical è stato contaminato con generi differenti dando un’impronta alternativa e moderna a quella che è la linea classica. In scena possiamo vedere coreografie che spaziano dall’hip-hop, al musical classico con la forte presenza di numeri aerei. Il musical parte in un’epoca che successivamente cambia quindi anche le coreografie sono state a favore della storia moderna tenendo sempre conto della storia originale. Un invito a venire a vedervi? Vedere Pinocchio Reloaded è un’esperienza unica, cambia

i canoni classici del musical e fa si che le persone si rispecchino in quella che è la storia. Permette ai più grandi di fare un viaggio introspettivo e nei ricordi, mentre ai più giovani di iniziare ad assaporare quello che può essere il loro viaggio nella vita in un mondo un po’ pazzo e pieno di sorprese. L'INTERVISTA A SILVIA SCARTOZZONI (LUCIGNOLO) Due parole su di te: che percorso hai seguito e che studi hai fatto? Sin da piccola ho studiato musica, recitazione e danza. Ho cominciato a seguire corsi di musical a Verona e ho frequentato il Conservatorio dall’Abaco di Verona conseguendo il diploma in canto lirico. Che indicazioni vi ha

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dato Colombi per la messa in scena? Il regista ha delineato da subito un carattere molto forte e poliedrico per il mio personaggio, che mostrerà nel corso della storia e della relazione con Pinocchio, anche tratti di dolcezza ed emotività. Le coreografie sono davvero particolari: che genere

Jessica Francesca Lorusso (la Volpe)


di danza vediamo in scena? Le coreografie sono state affidate a tre coreografi con stili differenti. Utilizzando i fili a cui sono legati i performer, hanno creato numeri di grande impatto visivo mantenendo ognuno il proprio stile. Perché si tratta di uno spettacolo più adatto agli adolescenti, che ai bambini? Si sapeva già all’audizione che Lucignolo sarebbe stato interpretato da una donna. E l’ho trovata da subito una scelta accattivante e stimolante. In questo testo rivisitato, Lucignolo è una donna: Silvia Scartozzoni, come ti è stato comunicato che saresti stato Lucignolo? Lucignolo donna comporta uno stravolgimento anche della relazione con il personaggio di Pinocchio. In questa storia lo trascina non più sulla via della perdizione, ma sulla via dell’amore. Accompagna Pinocchio alla ricerca dei suoi fili e quindi di se stesso e sarà talmente forte, come spesso le donne

© Gabriele Giannini (2)

Edoardo Bennato

sanno essere, da sacrificarsi per lui. Grazie a lei Pinocchio conoscerà e sceglierà l’amore, unico legame che ci rende liberi da ogni vincolo. Dal punto di vista interpretativo è molto stimolante perché mi permette di avere un range molto ampio di sfumature, ricordando in alcuni momenti il discolo maschiaccio che conosciamo della storia originale, e allo stesso tempo giocando con gli aspetti della femminilità dalla seduzione, alla dolcezza, toccando note più profonde date dall’e-

ATTENZIONE: DATE ANNULLATE LA SHOW BEES SRL, A CAUSA DI MOTIVI ORGANIZZATIVI, COMUNICA LA SOSPENSIONE ANTICIPATA DEL TOUR DI PINOCCHIO RELOADED IL MUSICAL CHE PERTANTO, PURTROPPO, NON ANDRÀ IN SCENA AL #TEATROEUROPAUDITORIUM IL 21 E 22 MARZO 2020 COME PREVISTO. È POSSIBILE RICHIEDERE IL RIMBORSO DEI BIGLIETTI ACQUISTATI RIVOLGENDOSI AL CANALE ATTRAVERSO CUI SI È EFFETTUATO L'ACQUISTO DA MARTEDÌ 11 FEBBRAIO A MERCOLEDÌ 25 MARZO 2020.

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motività di una donna che ama con tutta se stessa. Un invito a venire a vedervi? È un musical originale e totalmente nuovo quindi rappresenta una sfida. Il mio consiglio è di lasciarsi stupire dal grande impatto scenico, dalle canzoni, e non aspettarsi il classico Pinocchio. Le musiche di Bennato sono state riarrangiate e per la prima volta in un musical italiano troviamo sonorità house inserti rap, trap, qualcosa di estremamente attuale. La storia ci fa sì divertire ma anche riflettere sulla società in cui viviamo, sui vincoli e sugli schemi che essa ci impone e porta ognuno a poter dare un’interpretazione personale.. a cominciare da questa domanda “che cosa sono i fili per voi?” • RS


Spettacolo degli allievi della

Accademia ucraina di Balletto direttore Artistico: egor Scepaciov Diretta da Caterina CALVINO PRINA

presenta

www.toomuchgroup.com

LA FILLE MAL GARDÉE

Con la partecipazione straordinaria di

NADEJDA SCEPACIOVA NICHOLAI NAZARCHEIVICI Primi ballerini del Teatro dell’Opera della Moldavia Musica di Peter Ludwig HerteL

STAGIONE 2019-2020

28 MARZO ore 16 • 29 MARZO ore 16 www.teatroarcimboldi.it - Teatro degli Arcimboldi11 Viale dell’Innovazione, 20 Milano - Numero biglietteria: 02 641142 212


SPETTACOLI

Con il Cirque World s' Top

Performer

va tutto in Tilt! I MIGLIORI ARTISTI AL MONDO DEL CIRCO CONTEMPORANEO PER UNA ESIBIZIONE INDIMENTICABILE

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© Servizio fotografico ©Sargentini_LeCirqueWTP (7)

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revendite aperte per Tilt, l’attesissimo spettacolo di circo contemporaneo considerato lo spettacolo dell’anno, in programma nella primavera 2020 dal 20 marzo al 13 aprile a Torino al Teatro Alfieri, Brescia al Pala Dis_ Play, Grosseto al Teatro Moderno, Ferrara al Teatro Comunale. È presentato da Le Cirque World’s Top Performers, la compagnia nata nel 2015 dalla passione e dall’intraprendenza del suo fondatore e guida, Gianpiero Garelli, insieme al figlio Alessandro, e che riunisce i migliori artisti del mondo provenienti dal Cirque du Soleil e dal Nouveau Cirque. TILT è uno show senza precedenti, il debutto in Italia a fine 2019 è stato strepitoso con oltre 20.000 spettatori entusiasti e descritto dalla critica come “show senza precedenti, indescrivibile” .


di Daniele Colzani

Una grande soddisfazione e un’ulteriore spinta per raggiungere obbiettivi ambiziosi. C’è chi parla di nuovo corso del circo contemporaneo, chi azzarda paragoni con “i cugini più grandi”, il Cirque du Soleil. Le Cirque World’s Top Performers è sicuramente la nuova realtà europea, ma va per la sua strada e resta con i piedi per terra, a parte i suoi artisti quando sono in scena! La vera sfida è stata trovare la strada per innovare e diventare unici, portando in scena spettacoli emozionanti di altissima qualità e lo ha fatto senza voler stupire ad ogni costo, con effetti speciali e scenografie imponenti ed ingombranti, riempiendo il palco con troppe persone e contenuti, ma riportando al centro dell’attenzione l’artista e il talento individuale, il suo numero e il gesto atletico.

Le Cirque World’s Top Performers ha riavvicinato lo spettatore agli artisti in scena, lo ha reso partecipe, invitandolo a reimparare a meravigliarsi per fargli provare nuove e forse inaspettate emozioni. Se ne sono resi conto anche gli artisti stessi ed è accaduto qualcosa di unico. Le stelle mondiali del circo contem-

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poraneo che hanno girato il mondo con il Cirque du Soleil e con altre produzioni, hanno compreso che con Le Cirque World’s Top Performers possono esprimersi in tutta loro personalità, possono anche sperimentare se vogliono, evolvere e migliorare ancora, anche se non hanno nulla da dimostrare essendo già delle star. Il risultato è che ora sono gli artisti a voler far parte di Le Cirque World’s Top Performers, in soli 4 anni sono diventati 85 da tutto il mondo. Le Cirque World’s Top Performers rappresenta una svolta del nuovo circo contemporaneo. Una scommessa vinta con la prima produzione Alis, che ha debuttato nel 2016, inanellando numeri sorprendenti e oltre le aspettative. Più di 200.000


spettatori di ogni età lo hanno applaudito sino ad oggi, 149 repliche in 39 settimane di programmazione in Italia e in Europa, registrando innumerevoli sold-out. A questo si aggiunge il consenso unanime della critica e ora ALIS si prepara a tornare in scena con uno show ancora una volta rinnovato e a celebrare il 10º Tour del suo straordinario percorso. LO SPETTACOLO E LE TRE CHIAVI MESSAGGIO Tilt è uno show completamente diverso e offre al pubblico un’esperienza al tempo stesso spettacolare, impreve-

dibile e anche romantica. E’ il secondo spettacolo ideato e prodotto da Le Cirque World’s Top Performers. Dal debutto, avvenuto il 22 novembre scorso, nelle 6 città dove è andato in scena ha conquistato il pubblico in ogni teatro e la critica lo ha promosso a pieni voti. In scena 24 formidabili artisti per sorprendere e meravigliare

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adulti e bambini. Lo show ha un ritmo incalzante, con numeri aerei e a terra che tendono ai limiti delle possibilità umane, con musiche coinvolgenti, luci e scenografie suggestive. C’è proprio tutto, anche danza, musica e teatro, perché quella circense è un’arte quasi omnicomprensiva. 90 minuti da vivere tutti d’un fiato, senza interruzioni e senza usare animali. Tilt cattura sin dai primi istanti l’attenzione dello spettatore, che si ritrova di fronte a due mondi, quello reale che ci appartiene e quello virtuale in cui tutto è perfetto, ma lontano dalla realtà. Gli autori si sono liberamente ispirati dal film Ready Player One, capolavoro del 2018 di Steven Spielberg, creando per lo show la contrapposizione di questi due mondi. La cosa certa è che tutto ciò che gli artisti fanno sul palcoscenico è reale. Come nel film, 3 chiavi con il messaggio: Tilt è la chiave per


vivere vere emozioni con magnifici artisti, in scena con performance soliste e corali che interpretano l’amicizia, l’alleanza e soprattutto la verità e l’amore. Tiltè la chiave per continuare a credere in se stessi e nelle proprie capacità, nella vita e nei valori perché, citando il film Ready Player One, “La realtà per quanto dolorosa e terribile ci possa a volte sembrare è l’unico posto dove si può trovare un pasto decente” e dove le sensazioni sono più tangibili. Tilt è la chiave d’accesso al mondo reale che ci appartiene, perché alla fine conta la realtà e ciò che siamo veramente. I PROTAGONISTI La Direzione Artistica è firmata da Anatoliy Zalevskyy, mentre la Supervisione Artistica è di Onofrio Colucci, due star di fama mondiale del Cirque du Soleil e del Nouveau Cirque. Anatoliy Zalevskyy: sarà anche in scena con il suo celebre “White Act“, per il quale è stato premiato con il prestigioso Clown d’Oro al Festival Internazionale del Circo di Monte

IL VIDEO

Inquadra il QRcode e guarda il promo di Tilt! Carlo. Maestro senza equali nella disciplina acrobatica a corpo libero è stato applaudito in tutto il mondo. Il suo Paese d’origine lo ha insignito del più alto riconoscimento: Artista Onorario dell’Ucraina. Ha fondato un centro di formazione per l’educazione e l’insegnamento delle arti circensi e ha creato una sua compagnia, Rizoma, dalla quale è stato selezionato un gruppo di artisti per TILT. Le Cirque World’s Top Performers ha sempre voluto valorizzare anche il talento italiano, quello che ha saputo affermar-

si all’estero e che è poco o per niente conosciuto in Italia. Giulia Piolanti: strepitosa nel suo numero Acrobatic Pole. Ha partecipato a quattro show del Cirque du Soleil, l’ultimo “Luzia” e ha conquistato il 2° posto al Campionato Mondiale di Pole Dance a Tokyo nel 2010. Skating Jasters: la coppia Susan e Jimmy, lei italiana e lui trapezista di origini brasiliane, provengono da Totem del Cirque du Soleil e presentano una performance acrobatica sui pattini a rotelle tra le più spettacolari al mondo. Hanno incantato milioni di spettatori e tengono con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. Riccardo Forte: Maestro di Cerimonia di TILT, interpreta l’Onnisciente, colui che contrappone i due mondi, quello reale e quello virtuale. Attore affermato e anche musicista, è cresciuto a La Bottega Teatrale diretta da Vittorio Gassman e vanta una carriera di primo piano in teatro, al cinema e in televisione. Grande popolarità per 13 anni con il programma TV “La Melevisione”. • RS

WWW.LECIRQUEWTP.IT 15


CLASSICI

Alessio

Boni sul palco nei

panni di

Don Chisciotte

L'ATTORE INTERPRETA L'ADATTAMENTO DI NICCOLINI LIBERAMENTE ISPIRATO AL ROMANZO DI CERVANTES

C

hisciotti e cavalieri erranti, sparpagliati per il mondo o chiusi dentro le mura, sono sempre gli stessi, quelli di un tempo, quelli di oggi e quelli di domani, savi e pazzi, eroi e insensati. Non sono venuti al mondo per vivere meglio o peggio. Quando l’universo nella solitudine si abbandona alle proprie miserie, loro pronunciano parole di giustizia, d’amore, di bellezza e di scienza. Chi si rende volontariamente schiavo non maledice l’esistenza. Fernando Arrabal, Uno schiavo chiamato Cervantes

© Lucia De Luise

CHI È PAZZO? CHI È NORMALE? Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Di più: forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici. La lucida follia è quella che ti permette di sospendere, per un eterno istante, il senso del limite: quel “so che dobbiamo morire” che spoglia di senso il quotidiano umano, ma che solo ci rende umani. L’animale non sa che dovrà morire: in ogni istante è o vita o morte. L’uomo lo sa ed è, in ogni istante, vita e morte insieme. Emblematico in questo è Amleto, coevo di Don Chisciotte, che si chiede: chi vorrebbe faticare, soffrire, lavorare indegnamente, assi-

Alessio Boni è Don Chisciotte

stere all’insolenza dei potenti, alle premiazioni degli indegni sui meritevoli, se tanto la fine è morire? Don Chisciotte va oltre: trascende questa consapevolezza e combatte per un ideale etico, eroico. Un ideale che arricchisce di valore ogni gesto quotidiano. E che, involontariamente, l’ha reso immortale. È forse folle tutto ciò? È meglio vivere a testa

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bassa, inseriti in un contesto che ci precede e ci forma, in una rete di regole pre-determinate che, a loro volta, ci determinano? Gli uomini che, nel corso dei secoli, hanno osato svincolarsi da questa rete avvalendosi del sogno, della fantasia, dell’immaginazione - sono stati spesso considerati “pazzi”. Salvo poi venir riabilitati dalla Storia stessa.


di Silvia Arosio

Dopotutto, sono proprio coloro che sono folli abbastanza da credere nella loro visione del mondo, da andare controcorrente, da ribaltare il tavolo, che meritano di essere ricordati in eterno: tra gli altri, Galileo, Leonardo, Mozart, Che Guevara, Mandela, Madre Teresa, Steve Jobs e, perché no, Don Chisciotte (Alessio Boni) E io dico che Don Chisciotte e Sancho vennero al mondo affinché Cervantes potesse narrare la loro storia e io spiegarla e commentarla, o meglio, affinché Cervantes la raccontasse e la spiegasse e io la commentassi. Può raccontare, spiegare e commentare la tua vita, mio caro Don Chisciotte, soltanto chi è stato contagiato dalla tua stessa follia di non morire. Allora, intercedi in mio favore, o mio signore e padrone, affinché la tua Dulcinea del Toboso, ormai disincantata dalle frustate di Sancho, mi conduca mano nella mano all’immortalità del nome e della fama. E se la vita è sogno, lasciami sognare per sempre!(Miguel de Unamuno, Vita di Don Chisciotte e Sancho).• RS

© Lucia De Luise

© Lucia De Luise

Serra Yilmaz nei panni di Sancho Panza

I PROTAGONISTI • ALESSIO BONI - Don Cisciotte • SERRA YILMAZ - Sancho Panza • MARCELLO PRAYER - Curato,

© Gianmarco Chieregato

Incappucciato, Cavaliere degli specchi • FRANCESCO MEONI - Morte, Re di Spagna, Incappucciato, Teresa Panza, Pastore, Contadina, Duca • PIETRO FAIELLA - Dottore, Incappucciato, Pastore, Maggiordomo • LILIANA MASSARI - Antonia sorella di Don Chisciotte, Incappucciato, Contadina, Guardia del re, Duchessa • ELENA NICO - Governante, Contadina, Guardia del re • NICOLÒ DIANA - Ronzinante, Giovane attore

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AMARCORD

Il

Signori in carrozza!

Dramatram è a Milano

SE IL VOSTRO SOGNO È STATO QUELLO DI VIAGGIARE NEL TEMPO, QUESTA È LA VOSTRA OCCASIONE

Sara Balducci e Roberto Boer a bordo del Dramatram

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al 2015, ogni ultimo Mercoledì del mese, all’ora dell’aperitivo, un tram storico gira per la città con a bordo due attori pronti a svelare tutte le storie e le curiosità di una Milano ormai dimenticata. Tutto questo è il Dramatram, una visita teatralizzata a bordo di tram Storici

una nuova forma di turismo, arte e intrattenimento! Dal Castello alla Darsena, dal Duomo alle Colonne di San Lorenzo, da Santa Maria delle Grazie a Cadorna, i partecipanti diventeranno i protagonisti di un’esperienza innovativa, coinvolgente e divertente, che li riporterà indietro negli anni

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Trenta tra charleston, piume e segreti della città. Ad accompagnarli in questo viaggio ci saranno Bruno, il bigliettaio, e Camilla, una nobildonna smemorata. Proprio come a Lisbona o a San Francisco, a Milano le rotaie e i fili della corrente diventano parte integrante del panorama cittadino, rendendolo unico e irripetibile, perfino romantico. Quello stesso mezzo di trasporto cigolante che noi milanesi tanto odiamo nelle attese d’inverno e nelle ore di punta, è in realtà un simbolo della nostra metropoli e diventa un palco in cui inscenare la storia di Milano, mentre la città scorre veloce fuori dai finestrini.


di Daniele Colzani

IL VIDEO

Inquadra il QRcode e guarda il promo di Dramatram Dramatrà – Città in Scena è un’associazione culturale che si occupa di avvicinare Milano ai suoi cittadini e ai suoi visitatori attraverso una vasta gamma di visite teatralizzate. Oltre ai quartieri e ai musei, abbiamo dato vita anche al tram, un’icona, ma anche un veicolo che non crea traffico e non inquina. Il mezzo del passato, ma anche del futuro. L'ASSOCIAZIONE CULTURALE DRAMATRA' Dramatrà è un’Associazione Culturale che vuole far riscoprire le anime dei luoghi e ridare luce alle storie dimenticate, raccontando la città, le sue vie, i suoi musei, ma anche i parchi, le periferie e le realtà

industriali. Per fare tutto questo usiamo il Teatro, un mezzo potentissimo che permette di creare un forte legame emotivo con gli spazi e le storie raccontate. È stata fondata da Valen-

tina Saracco, Giorgia Lanzani, Matteo Derai, Davide Ianni e Alessia Candido. Da Gennaio 2014, gli oltre 1200 soci si propongono di portare il racconto, la struttura, l’energia e l’emozione teatrale fuori dal teatro, per scoprire e far riscoprire le storie dei luoghi, delle persone, dei territori e degli enti privati. Le iniziative promosse per far conoscere la metropoli meneghina ai suoi abitanti (e perchè no) ai tanti turisti che la visitano sono molteplici e vanno dai Dramatour al Dramagame, passando per il Dramatram fino alle cene teatrali. I DRAMATOUR Immergitevi nelle storie e nella città, lasciandovi sorprendere dai protagonisti del

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Dramatour al museo Leonardo3

Dramatour Le regine di Monza

passato. Viaggiate nel tempo e guardate la tua città con nuovi occhi, o scoprite luoghi di cui ignoravi l’esistenza. Questa è la magia dei DramaTour: la sospensione della realtà, in un’esperienza emozionante e indimenticabile. I DramaTour sono visite teatrali itineranti nei luoghi-chiave della città, raccontati da attori in costume che sanno coinvolgere e ammaliare gli spettatori. Un modo per andare a teatro senza sedersi in poltrona e per imparare divertendosi. I tour possono essere tenuti sia da soli attori che da una guida professionista accompagnata da uno o più attori. Tutte le nostre attività sono personalizzabili! Possono essere ag-

giunte attività extra quali aperitivi, cene, o incontri d’approfondimento. Le visite possono essere effettuate nei giorni previsti dal nostro palinsesto o in date su richiesta. I DRAMAGAME Sono un gioco urbano in cui il patrimonio della Città è l’unico vero protagonista. Oltre ai giocatori, ovviamente. E quale modo migliore per scoprire i segreti di un luogo sconosciuto o acquisire consapevolezza del proprio territorio, se non divertendosi? Il DramaGame unisce digitale e

analogico, enigmi da risolvere e prove da superare, in una sfida a squadre a colpi di astuzia e risate, in cui non vince chi arriva prima ma chi fa più punti. E non parliamo di un semplice intrattenimento: nei DramaGame SI SALVA IL MONDO! Ebbene sì. Perché la posta in palio è reale: la memoria culturale e l’intero patrimonio artistico rischiano di scomparire, a causa di una minaccia lontana e intangibile, che qualcuno ha avuto l’ardire di definire… aliena. Non possiamo rivelare troppo, ma qui il gioco si fa serio. E quando il gioco si fa serio… C’è da divertirsi! I DramaGame sono un modo per rinnovare il turismo classico e celebrarne uno più piacevole, interattivo e soddisfacente. Vogliamo esploratori felici, consapevoli e protagonisti: per questo ci serviamo di modalità ludico-creative per svelare i luoghi che ci circondano, dai più conosciuti ai più nascosti. I DramaGame si adattano alle esigenze più svariate: eventi aziendali (con un occhio di riguardo al team building), incentive, addii al nubilato, compleanni, cene aziendali, eventi speciali costruiti ad hoc… Insomma, qualsiasi necessità, in qualsiasi luogo! • RS

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PRODUZIONI

Alice in Wonderland

e le geometrie del sogno

LA FIABA DI LEWIS CARROLL SI ARRICCHISCE DI SCENE 3D, GINNASTICA ACROBATICA, RECITAZIONE E DANZA

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l 2020 l’Italia accoglierà le prime date del tour europeo del Circus-Theatre Elysium: uno spettacolo unico al mondo dove un cast di trenta atleti acrobati e ballerini professionisti racconterà attraverso la più innovativa delle arti circensi la fiaba di Alice nel mondo delle meraviglie. Diverse tappe per un progetto artistico sofisticato ed elegante capace di raccontare l’onirico intrecciando molteplici discipline: la ginnastica acrobatica, la recitazione, la danza. Spettacolo teatrale basato sulla leggendaria storia di Lewis Carroll. I personaggi - Alice, il Cappellaio Matto, il Coniglio, il Gatto del Cheshire e la Regina Nera - appariranno davanti al pubblico

nella loro interpretazione circense, sullo sfondo di impressionanti scene 3D. La storia di Alice si arricchisce nella linea dell’amore - la ragazza si innamora del Principe Azzurro ed entrambi gli eroi devono

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superare ostacoli inimmaginabili. IL CIRCUS -THEATRE ELYSIUM Il Circus-Theatre ELYSIUM è stato fondato nel 2012. Un circo collettivo che


di Daniele Colzani

IL VIDEO

Inquadra il QRcode e guarda il promo di Alice in Wonderland abbraccia i più esperti produttori, i migliori registi e attori. Tutto è iniziato con pochi numeri, riuniti sotto il titolo "Fairytale Show". Sold-out in Francia, ha preso vita in "Alice in Wonderland", appaludito oggi non solo in Ucraina ma anche in Russia, Bielorussia, Francia e Cina.

Un progetto artistico nato dall’ispirazione di Oleg Apelfed, capace di raccogliere intorno a sé un cast di professionisti di respiro internazionale. Ha dato vita ad un circo moderno mostrandone per primo le mille sfaccettature e le possibilità di rappresentazione scenica.

Progetto portato avanti anche grazie a Maria Remneva, direttrice del Circo Nazionale dell’Ucraina che, con più di vent’anni di esperienza ha vinto molteplici premi tra cui tre medaglie d’oro e vincitrice della competizione internazionale degli artisti circensi a Parigi. • RS

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GRANDI EVENTI UN CONCERTO, UN AIUTO CONCRETO PER I CENTRI ANTIVIOLENZA ITALIANI

Sette voci unite contro la violenza sulle donne 24


della Redazione

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iorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini, Laura Pausini: 7 grandi artiste insieme in concerto per dire basta alla violenza sulle donne, 7 grandi voci sullo stesso palco per raccogliere fondi destinati ai centri antiviolenza. Sabato 19 settembre dalle ore 20.30 alla RCF Arena Reggio Emilia (Campovolo) andrà in scena il più grande evento musicale di sempre contro le violenze di genere: UNA. NESSUNA. CENTOMILA. IL CONCERTO. Centomila è il numero delle voci che potranno unirsi alle 7 protagoniste di questo incredibile spettacolo: 100 mila persone, 100 mila per le donne. Perché la musica può e deve arrivare a tanto. In passato altre esperienze hanno visto queste grandi artiste italiane insieme per supportare delle cause importanti in eventi tutti al femminile. Ma per UNA. NESSUNA. CENTOMILA. IL CONCERTO. le 7 artiste non saranno da sole: ognuna di loro inviterà a cantare un collega, un uomo, perché questa volta per una causa così impellente, il messaggio che partirà dal palco deve essere

Da sinistra: Alessandra Amoroso, Giorgia, Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Gianna Nannini, Elisa ed Emma

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LE TRE PAROLE CHIAVE UNA: perché ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne NESSUNA: perché nessuna donna deve più essere una vittima CENTOMILA: il numero delle voci che si uniranno alle 7 artiste per il più grande evento musicale di sempre contro la violenza sulle donne.

universale, tutti insieme contro le violenze. Un evento straordinario, un momento di festa e condivisione, che nasce per dare un aiuto concreto ai centri e alle organizzazioni che sostengono e supportano le donne vittime di violenza. I proventi del concerto verranno erogati a strutture selezionate sulla base di criteri di trasparenza e tracciabilità, strutture in grado di garantire il proprio empowerment, assicurando la sostenibilità nel tempo delle attività da loro realizzate e fornendo un supporto solido e duraturo alle vittime. Gli utilizzi di tutte le risorse economiche raccolte nell’ambito di UNA. NESSUNA. CENTOMILA. IL CONCERTO. verranno rendicontati e comunicati nella totale trasparenza. • RS


RECENSIONI

Cats, dal palco al grande schermo... IL FILM DI TOM HOOPER DIVIDE LA CRITICA: IL GIUDIZIO DEL MAESTRO SIMON LEE E DI FABRIZIO ROMAGNOLI

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bbiamo chiesto al Maestro Simon Lee (musical supervisor, compositore arrangiatore e collaboratore di Lord Andrew Lloyd Webber per oltre vent’anni nel West End and worldwide.) e a Fabrizio Romagnoli (attore, autore e regista) di esprimere un'opinione sul chiacchieratissimo film Cats. Ecco come ci hanno risposto. SIMON LEE Dopo aver visto la proiezione del film seduto in prima fila accanto alla mia amica Christine Grimandi, ci siamo ritrovati nel parterre e, senza esclusione, tutte le conversa-

zioni avevano la stessa versione e, nello specifico abbiamo tutti amato quanto appena visto! Per alcuni, presumo, le recensioni e le critiche avevano creato un abbassamento generale delle aspettative, quindi credo tutti gli invitati all’anteprima si aspettassero solamente il peggio. Ma la musica la conoscevamo e quindi le cose da considerare erano semplici – ci eravamo divertiti per i 90 minuti della proiezione. Ora riflettendo, penso che alcuni possano genuinamente considerare il mio giudizio di parte, avendo dato il mio piccolo contributo dirigendo le parti principali e più importanti, ma

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sono felice dei crediti per la direzione d’orchestra che mi verranno attribuiti per questo film! Tornerò in Italia per altre Masterclass per cantanti/performer, musicisti, direttori d’orchestra e compositori e vi rivedrò tutti molto presto! FABRIZIO ROMAGNOLI Credo che il musical Cats sia lo spettacolo più bello che abbia avuto l’onore di interpretare (impersonavo Rum tug Tugger). Un’esperienza bellissima, due anni e mez-


di Silvia Arosio

zo, in Germania e in lingua tedesca. Uno spettacolo completo sotto tutti i punti di vista che riesce magistralmente ad equilibrare le tre discipline: Canto, danza e recitazione. Ricordo che le prove sono state durissime e lo scoglio più grande fu quello di immedesimarsi in un gatto, in un felino, senza cadere nel ridicolo, nell’esagerazione. Finché si gattonava era tutto semplice ma poi quando la coreografa e il regista ci chiesero di passare sulle due “zampe”, ossia un misto fra l’essere umano, il performer che si alza in piedi per fare lo spettacolo, e il gatto da interpretare… Ecco, furono dolori… Molto, molto, difficile. Non ho ancora visto il film ma posso immaginare che portare lo spettatore nella magia che regna e si respira in questo spettacolo sia veramente difficile. Gatti con sembianze umane che cantano, danzano e parlano… Se ci si lascia trasportare dalla fantasia è bellissimo, ma se si razionalizza allora tutto crolla e si rischia di sfiorare l’assurdo. Per me è stato lo spettacolo più bello della mia vita e non vedo l’ora di sognare di nuovo guardando i film. Un caro saluto a tutti i tuoi lettori e, fidatevi, lasciatevi trasportare nel magico mondo di Cats!! (www.fabrizioromagnoli.it). • RS

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SPETTACOLI

Sbarca a

Milano lo show

della Compagnia

Baistrocchi

© Servizio fotografico di Luciano La Torre Phography

BACIAMI STUPIDO, LO SPETTACOLO DELLA COMPAGNIA GOLIARDICA GENOVESE FONDATA NEL 1913

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rande pubblico e moltissimi applausi per i 21 baistrocchini in scena nei teatri genovesi. Da anni non si vedeva una platea così affollata. Ottima la critica degli spettatori che sono usciti entusiasti dal teatro. Una bella soddisfazione per chi, da mesi sta provando sketch e balletti, sapendo di andare sul palcoscenico per fare divertire la gente, ma soprattutto aiutare chi soffre. Dal lontanissimo 1913, in 107 anni di storia la Bai ha donato più di 1 milione di euro in beneficenza. Tra i vari enti beneficiari, l’Ospedale Pediatrico Gaslini e l’Associazione Gigi Ghirotti. Da ricordare che la “BAI”, così è abbreviato il nome della compagnia in Liguria è formata da attori e

ballerini non professionisti, diretti dal Regista Edoardo Quistelli. L’unica eccezione è l’attore professionista Adolfo Margiotta. Gli altri componenti della Bai sono studenti universitari, laureati e professionisti in altri settori: dal direttore di Banca all’avvocato, dal giornalista all’ingegnere, dall’agente immobiliare al professore di educazione fisica. Ma la grossa novità di quest’anno è la tournée a Milano, al Teatro San Babila dal 6 all’8 marzo. Come ha sottolineato più volte il Regista Quistelli: “Sei i Legnanesi vengono a Genova a fare i loro spettacoli perché la Baistrocchi non può andare a Milano?” Ed in effetti le due compagnie Baistrocchi

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e Legnanesi, seppur con stili differenti, si assomigliano molto, se non altro per portare in scena uomini vestiti da donna e, soprattutto far divertire, da sempre, il pubblico. Il copione della Baistrocchi, salvo qualche rarissima battuta, è interamente scritto in italiano. La sera della Première meneghina avrà il Bai Carpet dove gli ospiti Vip ed il pubblico potranno farsi fotografare all’ingresso del Teatro assieme ai “ragazzi” della Bai che accoglieranno gli ospiti con sfavillanti costumi in stile hollywoodiano. Da sempre i componenti della prosa e del balletto accolgono il pubblico all’ingresso del teatro o nel foyer, ma a Milano sarà qualcosa di mai visto prima alla Baistrocchi,


di Slivia Arosio

con tanto di passerella, il Bai Carpet appunto su cui sfileranno ospiti Vip e pubblico. Ogni sera si brinderà con Astoria Vini, main sponsor della Bai assieme a MSC Crociere. Gli utili delle rappresentazioni al Teatro San Babila andranno in beneficenza all’Associazione Bianca Garavaglia Onlus che cura il Progetto Giovani dedicato ai pazienti adolescenti in cura presso la Pediatria Oncologica dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano. Altra novità di questo 2020 è la crociera a bordo di MSC Poesia, si salpa con la Bai il 2 ottobre dal porto di Genova destinazione Mediterraneo occidentale. Quote a partire da euro 290 per 4 giorni assieme alla Compagnia Baistrocchi che effettuerà spettacoli a bordo della nave, con momenti di intrattenimento, divertimento e svago riservati a coloro che avranno prenotato il pacchetto “Si Salpa con la Bai” Prenotando la crociera con il codice BS001 presso l’Agenzia Osiris Travel di Genova, 10 euro verranno devoluti in beneficenza all’Associazione Bianca Garavaglia Onlus.

BREVE STORIA DELLA BAISTROCCHI Fondata nel 1913 da Mario Baistrocchi, tenente – studente di Giurisprudenza, caduto sul fronte della Prima Guerra Mondiale, da oltre un secolo la “Bai”, porta in scena studenti universitari ed ex dell’Ateneo Genovese. La Bai è formata esclusivamente da attori e ballerini maschili che, in molti casi, salgono sul palcoscenico “en travestì”. Capita così di vedere in scena giovani studenti in piume e pailettes, ma anche rinomati professionisti, esibirsi in spassosissime imitazioni di star internazionali femminili. Oltre due ore di risate assicurate tra sketch che riguardano l’attualità e numerosi balletti, tra cui due pietre miliari: il balletto classico, in rigoroso tutù e lo scatenatissimo Can-Can, con sfavillanti

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costumi in perfetto stile parigino con tanto di mutandoni e guepière! Da ricordare che, nella sua storia secolare, la Baistrocchi ha visto passare sul suo palcoscenico giovanissime promesse diventate poi celebrità nel mondo dello spettacolo e della musica: Paolo Villaggio, Enzo Tortora, Popi Perani, Umberto Bindi, Fabrizio De Andrè, Maurizio Crozza, Ugo Dighero, Maurizio Lastrico, Enzo Paci. • RS


SPETTACOLI

L' Alice di

Moses Pendelton

nella tana del

Bianconiglio

IL DIRETTORE ARTISTICO DEI MOMIX CREA DEI MONDI SIMILI AI SOGNI POPOLATI DI CREATURE STRANE E STRAVAGANTI

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uno spettacolo che si ispira alla favola di Lewis Caroll “Alice nel paese delle meraviglie”. La celebre fiaba è in realtà un incantevole pretesto, un’occasione per coinvolgere ed emozionare lo spettatore con visioni, magie di forme, colori e suoni che investono i nostri sensi, accompagnando ognuno di noi in un mondo fantastico nel quale poter finalmente dare libero sfogo alla fantasia e all’immaginazione. DI COSA PARLA ALICE? Chiedetelo a Moses Pendleton, Direttore Artistico di MOMIX, la cui opera più recente, ispirata ad Alice nel Paese delle Meraviglie, ha debuttato

© Andrea Chemelli (3)

opo il debutto mondiale lo scorso anno al Teatro Olimpico di Roma e la conseguente trionfale tournée italiana, l’ultima creazione di Moses Pendleton, Alice, arriva quest’anno nel capoluogo lombardo. Appuntamento imperdibile per gli amanti della danza e per gli storici appassionati della compagnia statunitense che manca da Milano dal 2015, in occasione dei 35 anni d’esistenza della compagnia quando portò in scena una raccolta dei suoi momenti più brillanti e memorabili con W Momix Forever. Oggi Momix festeggia i suoi 40 anni ancora sul palco del Teatro Nazionale in

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in Prima Mondiale al Teatro Olimpico di Roma il 20 febbraio 2019. Alice nel Paese delle Meraviglie è nata come una favola raccontata alla bambina di dieci anni Alice e alle sue due sorelle nel corso di un’escursione fluviale da un timido professore di matematica dell’era vittoriana che si faceva chiamare Lewis Carroll. Più tardi, Carroll ha trascritto la storia e l'ha fatta illustrare da John Tenniel . Più di 150 anni dopo, molti dei bambini (e degli adulti) del mondo conoscono Alice e le sue avventure come se le avessero sognate loro stessi. La “vera Alice” ispirò Lewis Carroll a scrivere la sua fan-


di Silvia Arosio

tastica storia di avventure sotterranee per lei quando aveva solo dieci anni. Quella piccola storia, interpretata da Alice stessa come una bambina curiosa in un universo assurdo, è un mondo pieno di fantasia e divertimento. Non c’è da stupirsi quindi che sia l’ispirazione per l'ultima creazione MOMIX di Moses Pendleton. Perché anche lui è il creatore di mondi simili a sogni, popolati spesso da creature strane e stravaganti. CHI È ALICE? Il corpo di Alice cresce, si restringe e cresce di nuovo; quelli dei ballerini mutano per mezzo di oggetti , corde e cor-

IL VIDEO

Inquadra il QRcode e guarda il promo di Alice

pi di altri ballerini. Cosa vede? Il Bianconiglio, il Cappellaio matto, lo Stregatto, la Regina di Cuori e il Bruco che consiglia ad Alice di mordere il fungo su cui è seduto, con effetti mutaforma - il mondo di Alice nel paese delle meraviglie continua a lanciare incantesimi. “Non intendo raccontare l’intera storia di Alice”, dice Moses Pendleton, “ma usarla come punto di partenza per dare libero sfogo all’invenzione. Sono curioso di vedere cosa succederà, e sto diventando sempre più curioso quanto più conosco Lewis Carroll, che ,come me, era un appassionato fotografo. La storia di Alice è piena di immagini e di logica assurda prima dell'avvento del surrealismo, esisteva già Alice. “Ask Alice: Chiedilo ad Alice”, cantava Grace Slick in “White Rabbit” ma diceva anche “feed your head : nutria la tua mente”. "How to Change Your Mind", di Michael Pollan, sulle sostanze psichedeliche, è già un bestseller. Pendleton continua: “è quindi comprensibile il perché penso che Alice sia una scelta naturale per MOMIX e un’opportunità per noi di scoprire fin dove arriva la nostra fantasia.

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Con questo spettacolo voglio raggiungere sentieri ancora inesplorati nella fusione di danza, luci, musica, costumi e proiezioni”. Come con ogni produzione MOMIX, non si sa mai cosa potrà venirne fuori. Il pubblico sarà coinvolto in un viaggio magico, misterioso, divertente, eccentrico e molto altro! Come Alice cade nella tana del coniglio e sperimenta infinite trasformazioni, così farete anche voi! Moses Pendelton dice: “Vedo Alice come un invito a inventare, a fantasticare, a sovvertire la nostra percezione del mondo". • RS


INIZIATIVE

Artonauti: il primo album di figurine dell a ' rte

SCAMBIARE TELE DI MATISSE CON PICASSO E SALVARE L'ARTE DALLA DISTRUZIONE E DAI FURTI DI GUERRA

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rtonauti è un album di figurine ma è anche la storia di due bambini e un cane che compiono un fantastico viaggio nel tempo alla scoperta dei tesori dell’arte tra le grotte di Lescaux, le piramidi egizie, lo studio di Leonardo e la Parigi Impressionista. Le figurine compongono affreschi, dipinti, sculture e ogni tessera svela un particolare di un’opera. Scambiandosi le figurine i bambini memorizzano e riconoscono le opere e gli

rine dedicata alla storia dell'arte i protagonisti Ale, Morgana e Argo, accompagnati dalla nonna Artemisia, si confronteranno con i più grandi Maestri della prima metà del '900. Am-

bientato durante la Seconda Guerra Mondiale, gli Artonauti saranno incaricati dal Presidente Roosevelt in persona per svolgere una difficile e pericolosa missione: salvare l’arte

artisti che le hanno prodotte a partire dai particolari raffigurati. Oltre alle bellissime immagini, le pagine dell’album danno spazio a curiosità, aneddoti ma anche giochi e indovinelli che faranno avvicinare i piccoli lettori agli artisti e alle loro vite. IL NOVECENTO: ALLA RICERCA DEI TESORI RUBATI In questo nuovo episodio della collana di album di figu-

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di Emanuela Cattaneo

dalla distruzione e dai furti di guerra. Durante il loro viaggio nel tempo, gli Artonauti saranno accompagnati da degli eroi davvero speciali: i Monuments Men, direttori di musei, artisti, architetti e insegnanti che hanno rischiato la vita per proteggere i più grandi tesori dell'arte e della civiltà mondiale.

Gli Artonauti avranno l'occasione di incontrare i protagonisti delle Avanguardie storiche della prima metà del '900 come Matisse, Munch, Klee, Kandinsky, Klimt, Miró, Chagall, Picasso, Modigliani, Goncharova, Boccioni e Mondrian, solo per citarne alcuni. NON SOLO FIGURINE... Le figurine dell'album compongono i capolavori degli artisti. Il retro di ogni figurina riporta il titolo dell'opera, l'autore, l'anno di realizzazione e il luogo dove è custodita. Ogni pacchetto di figurine contiene 5 figurine + 1 Twin Card.

Scambiandosi le figurine i le hanno realizzate. Colleziobambini memorizzano le nando le 25 coppie di Twin opere e gli artisti che Cards, spargendole coperte su un tavolo, possono giocare a riconoscere le opere a partire dai dettagli. Scartando i pacchetti di figurine tenete gli occhi bene aperti: potresti trovare uno dei Golden Ticket di Artonauti. I nostri biglietti dorati hanno un solo significato: avete vinto un premio! • RS

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SCUOLE E ACCADEMIE

I grandi interpreti della danza agli

Arcimboldi

APPUNTAMENTO CON DUE RAPPRESENTAZIONI DELL'ACCADEMIA UCRAINA DI BALLETTO

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itorna, come ogni anno, il consueto appuntamento con gli allievi dell’Accademia Ucraina di Balletto al Teatro Arcimboldi. Dopo le riconferme dei sold out di Schiaccianoci e il grande successo di Le Corsaire, ritorna il balletto che meglio di ogni altro rappresenta il fulcro del repertorio classico, Il lago dei cigni Venerdì 27 marzo e sabato 28 marzo alle ore 21.00 gli allievi dell’ormai conosciuta accademia meneghina lo presentano nella sua forma più pura e tradizionale.

IL LAGO DEI CIGNI Ormai doveroso il ritorno di due ballerini che negli ultimi anni hanno tenuto più volte il pubblico con il fiato sospeso: ALINA NANU (prima ballerina del Teatro dell’Opera di Praga) e MICHAL KRCMAR (primo ballerino del Teatro dell’Opera di Helsinki), già meravigliosi interpreti di Don Quixote e di Schiaccianoci, che si caleranno nei ruoli più amati del repertorio classico. Con la straordinaria partecipazione dell’orchestra MUSICA IN SCENA diretta da Paolo Marchese

Per la prima volta lo spettacolo sarà accompagnato dall’orchestra Musica in Scena diretta dal maestro Paolo Marchese. La straordinaria carica interpretativa e la tecnica impeccabile dei primi ballerini, lo straordinario corpo di ballo, i preparatissimi solisti, le magnifiche scenografie, i costumi raffinati ed eleganti, l’emozione e il coinvolgimento delle note suonate dal vivo renderanno lo spettacolo indimenticabile. TRAMA Nel parco del castello, si festeggia il principe Siegfried, che compie 21 anni e che dovrà scegliere, il giorno seguente, tra le fanciulle che si presenteranno al castello, colei che sarà sua sposa. Al tramonto, il principe parte per una battuta di caccia e, sulla riva di un lago, si imbatte in un gruppo di cigni. Tra questi c’è la splendida principessa Odette, tramutata in cigno dal mago Rothbart perché ha rifiutato il suo amore: destinata a tornare fanciulla solo per poche ore durante la notte, potrà ritornare essere umano solo quando un uomo

IL LAGO DEI CIGNI

• Venerdì 27 marzo ore 21:00 • Sabato 28 Marzo ore 21:00

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Pubbliredazionale

le giurerà fedeltà. Sigfried, ascoltata la storia della principessa, decide di salvarla e la invita al castello, per giurarle amore eterno. L’indomani la regina-madre dà una festa nel castello, durante la quale si presenta Rothbart con la figlia Odile che ha assunto l’aspetto di Odette: Siegfried, ingannato e affascinato dalla danza sensuale della giovane, le giura fedeltà e le dona l’anello, condannando a morte Odette per il tradimento subito. Nell’atmosfera festosa della corte il mago e la figlia si dileguano ridendo. Nell’ultimo atto Sigfried capisce di essere stato ingannato e fugge verso il lago, dove Odette sta piangendo il suo destino, e ne implora il perdono. L’amore dei due giovani è talmente forte da spezzare il maleficio di Rothbart: finalmente riuniti, potranno vivere insieme.

di avvicinarlo anche a titoli meno famosi per coinvolgerlo sempre più in altri capolavori dell’arte tersicorea. Sabato 28 marzo e domenica 29 marzo alle ore 16.00 ritorna sul palcoscenico italiano dopo molti

LA FILLE MAL GARDÉE Come di consueto, il secondo appuntamento è con un balletto meno conosciuto e meno rappresentato, a conferma del fatto che l’Accademia Ucraina di Balletto è pronta ad affrontare il pubblico cercando

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anni l’incantevole Fille mal gardée con, oltre agli allievi della scuola, NADEJDA SCEPACIOVA (ex prima ballerina del Teatro dell’Opera della Moldavia) e NICHOLAI NAZARCHEIVICI (primo


ballerino del Teatro dell’Opera della Moldavia). Nadejda Scepaciova torna dopo un anno di assenza sul palcoscenico del famoso teatro meneghino e per l’Accademia è sempre un piacere ospitare una ballerina che rappresenta un ideale per tecnica e per interpretazione e naturalmente è grande motivo di orgoglio, visto che fa anche parte del corpo docenti. La Fille Mal Gardée ha subito nel tempo le più inimmaginabili modifiche nel titolo, nei nomi dei personaggi, nella coreografia e nella musica. Fu rappresentato la prima volta a Bordeaux nel 1789. E’ una commedia che sorride e fa sorridere e questo sarà proprio l’intento di tutti gli allievi dell’Accademia coinvolti nei vari ruoli sulle coreografie di Egor Scepaciov, direttore artistico dell’AUB, in una versione appositamente creata per il Teatro Arcimboldi.

LA FILLE MAL GARDÉE • Sabato 28 marzo ore 16:00 • Domenica 29 Marzo ore 16:00

TRAMA Lise e Colas sono innamorati e vogliono sposarsi, ma Maman Simone vuole che Lise sposi lo stupidotto, ma estremamente ricco, Alain e ha già disposto il contratto matrimoniale con il padre di Alain, Thomas. Nel periodo del raccolto, Simone e Lise vengono invitate per un picnic da Thomas e Alain, durante il quale i contadini si uniscono in varie danze. Arriva un temporale e tutti cercano riparo. La vedova Simone e Lise tornano a casa. I contadini portano il raccolto e la vedova lascia la casa dopo averla

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chiusa per impedire a Lise di incontrarsi con Colas. Lise pensa a Colas, che, nascosto dietro ad un covone, un po’ imbarazzato, esce allo scoperto. All’arrivo di Maman Simone, Lise nasconde Colas nella sua stanza. Quando Simone entra in casa, ordina a Lise di andare nella sua stanza a prendere l’abito da sposa comprato per l’imminente matrimonio con Alain. Lise cerca di restare dove è ma Simone la spinge nella stanza e chiude la porta a chiave. Thomas arriva con un notaio e il figlio e arrivano anche i contadini, amici di Lise e Colas. Maman Simone apre la porta della stanza e Lise appare vestita da sposa con Colas al fianco. Thomas e Alain si offendono e Thomas, infuriato, strappa il contratto matrimoniale. Lui, il figlio e il notaio se ne vanno indignati. Lise e Colas chiedono perdono a Simone. L’amore conquista tutti e tutti fanno festa a Lise e Colas. • RS


S W I S S

VENERDÌ 13 MARZO

TEATRO DI LOCARNO

GRAN GALÀ DELLA LIRICA

DIREZIONE ARTISTICA CARLO PESTA

LA TRAVIATA, CARMEN, RIGOLETTO, TURANDOT… con ORCHESTRA AMADEUS diretta dal MO GIANMARIO CAVALLARO

VICTORIA SHAPRANOVA Mezzosoprano internazionale

PREVENDITA BIGLIETTI TICKET ON LINE

WWW.BIGLIETTERIA.CH

37 +41 (0)788828106 • info@opera.ballet.ch • www.opera-ballet.ch


SPETTACOLI

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Caveman, l i ' nvestigatore del rapporto tra uomo e donna DOPO OLTRE 1000 REPLICHE IN TUTTA ITALIA, TORNA AL TEATRO NUOVO DI MILANO L’8 MARZO

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ontinua il grande successo di CAVEMAN l’uomo delle caverne, ideato da Rob Becker, il più esilarante testo sul rapporto di coppia, nato a New York nel 1995, esportato in più di 30 paesi nel mondo e tradotto in 22 lingue differenti. La versione italiana, interpretata da Maurizio Colombi con la regia Teo Teocoli, vince

nel 2013 il premio di “miglior Caveman nel mondo”, ispirando decine di altre produzioni estere. Dopo oltre 1000 repliche in tutta Italia, torna al Teatro Nuovo di Milano l’8 marzo, per la festa delle donne. Appuntamento alle ore 15.00 con il ricevimento del pubblico in sala che sarà accolto in tavoli davanti al palcoscenico (servizio bar non incluso nel costo del biglietto) o a seguire nelle classiche poltrone di platea per assistere all’intramontabile One Man Show di Maurizio Colombi, il quale, accompagnato da una “CAVE BAND” di talentuosi musicisti, indagherà con sapiente ironia il rapporto di coppia e le differenze “antropologiche” tra uomo e donna nella vita quotidiana, situazioni usuali e familiari in cui il pubblico si

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riconosce e di cui non può non ridere. Una festa delle donne perfetta, da vivere in coppia o con le amiche, per ridere insieme del rapporto tra l’uomo e il gentil sesso. • RS

IL VIDEO

Inquadra il QRcode e guarda il teaser di Caveman - L'uomo delle caverne


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SPETTACOLI

A Torino torna la magia

dello Slava s' Snow Show

IN SCENA DAL 1993, OLTRE 7000 SPETTACOLI NEL MONDO, 400 SPETTACOLI ALL'ANNO E OLTRE 4 MILIONI DI SPETTATORI Yellox in fog

© A. Lopez

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orna in scena, al teatro Colosseo di Torino dall’11 al 15 marzo 2020, uno degli spettacoli teatrali più emozionanti al mondo: lo Slava's Snow Show che, come tutte le opere di Slava dovrebbe essere descritto come un “work in progress” in continua evoluzione di idee, innovazioni ed invenzioni. L’ispirazione creativa di Slava ha uno scopo ben preciso: portare il clown teatrale nel XXI secolo continuando a incantare le famiglie di tutto il mondo. Palloni colorati sul pubblico, una ragnatela che abbraccia tutta la platea, una nevicata che copre tutto il teatro a fine spettacolo, emozioni allo stato puro…Uno spettacolo che non si può spiegare…si deve vedere!

© A. Lopez

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di Silvia Arosio Slava Polunin

• È come un corteo nuziale, in cui cerco di sposare gli uni con gli altri; • È un teatro rituale magico e festoso costruito sulla base delle immagini e dei movimenti, sui giochi e sulle fantasie, che sono le creazioni comuni al pubblico e alla gente di teatro; • È un teatro che nasce inesorabilmente dai sogni e dalle fiabe; • È un teatro ricco di speranze e sogni, di desideri e di nostalgie, di mancanze e disillusioni; • È un teatro in continuo mutamento che si nutre dell’improvvisazione spontanea nel rispetto scrupoloso della tradizione; • È un teatro che si colloca nel filone della sintesi multisfaccettata contemporanea, al confine tra vita e arte; • È un teatro che crea un’unione epica intimistica tra tragedia e commedia, assurdità e spontaneità, crudeltà e tenerezza; • È un teatro che sfugge a qualsiasi definizione, all’interpretazione unica delle sue azioni e da qualsiasi tentativo di limitazione della sua libertà. Slava Polunin

LA STORIA DI SLAVA POLUNIN Slava Polunin nasce in una piccola città russa, lontano dai grandi centri urbani. Trascorre tutta la sua infanzia in mezzo alle foreste, ai campi e ai fiumi. Vive in un mondo incontaminato che ha sviluppato le sua capacità di inventare cose e storie sempre nuove: Slava ama costruire le case sugli alberi, anche di quattro piani e piccole città di neve, organizzando divertenti feste con i suoi amici. Grazie alla televisione e al cinema, conosce e si innamora dei grandi clown e dei grandi mimi. Il suo sogno è quello di poter diventare un

Pushing ball wide

© V. Vial

CHE TIPO DI TEATRO FACCIO?

clown; un desiderio talmente forte che lo spinge a non aspettare il conseguimento del diploma. All’età di 17 anni si trasferisce a San Pietroburgo (all’epoca Leningrado) con l’intenzione di studiare ingegneria. In realtà, si iscrive a una scuola di mimo; inizia così il lungo cammino di Slava verso la riscoperta e la riaffermazione dell’arte del vero clown. Grazie all’influenza di grandi artisti come Chaplin, Marcel Marceau, Engibarov e al suo innato talento, Slava e la sua Compagnia - fondata nel 1979 – danno una nuova valenza al ruolo del clown, estrapolandolo dal mondo circense e portandolo nelle strade prima e nei più grandi teatri del mondo poi. Negli anni ’80 fonda la compagnia teatrale “Licedei”, in questo periodo nasce l’idea del clown giallo. Nel 1993 raccoglie le gag e gli sketch più famosi del suo repertorio in un unico spettacolo SLAVA’S SNOWSHOW (precedentemente intitolato Yellow), che è un vero e proprio trionfo tanto da valergli il Time Out Award. Da allora lo spettacolo ha girato il mondo, ricevendo prestigiosi premi teatrali e riconoscimenti, come: Lawrence Olivier, Drama Desk, Triumph, Golden Nose. • RS

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MANIFESTAZIONI

Tutto pronto per la nuova

edizione di Caronno Danza TRA GLI OSPITI AHMED JOUDEH, BALLERINO SIRIANO CHE SI È ESIBITO CON L'ETOILE ROBERTO BOLLE

L'

edizione del 2019 ha visto 212 coreografie, 11 ore di concorso e nemmeno un minuto di ritardo. Dopo questo vero e proprio record, l’Associazione Culturale Più Valore diretta da Alessio Cattaneo, conferma la sua posizione tra gli eventi leader del settore coreutico. A cos’altro si può puntare per la quinta edizione di Caronno Danza? Quello del 2020 sarà un evento internazionale. Tra gli ospiti della rassegna ci sarà Ahmad Joudeh, ballerino siriano scappato dall’ISIS, scrittore del libro “Danza o muori”. L’avete visto danzare con Roberto Bolle, ospite del suo programma “Danza con me” e ora, ballerino con base in Olanda, si esibisce per sostenere i più importanti eventi umanitari e non solo. Ahmad Joudeh sarà ospite d’eccezione durante la serata di Gala di sabato 14 marzo 2020 alle ore 20.30 nonché giurato del concorso di danza la domenica 15 marzo 2020. In via del tutto esclusiva ter-

rà una sua lezione di Modern domenica 15 marzo 2020. Caronno Danza, anno dopo anno, è diventato l’evento che offre ai giovani talenti della danza tante opportunità di crescita. È un importante momento di condivisione per chi ama e vive quotidianamente la danza. DOVE E QUANDO Quest’anno, per ampliare l’opportunità di partecipare a più persone, la rassegna si svilupperà su due giorni: • Sabato 14 marzo 2020 • Domenica 15 marzo 2020, nel nuovissimo e spazioso Palazzetto dello Sport di Gerenzano (VA). GIURIA E CONCORSO La giuria, qualificata per stili d’appartenenza, sarà differente nei due giorni di concorso. I giurati del saba-

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Ahmad Joudeh

to sono: Johnny Street, Marco D’Avenia, Jessica Sala e Silvia Arosio. La giuria della domenica è composta da: Beatrice Carbone, Brian, Sabatino D’Eustacchio, Ahmad Joudeh e Silvia Arosio. La giornalista Silvia Arosio, presente in entrambe le date, consegnerà in ogni giornata il PREMIO DELLA CRITICA Caronno Danza #OnTour Il tutto sotto la supervisione del Diretto-


Pubbliredazionale

re Artistico Alessio Cattaneo che ne garantisce l’assoluta trasparenza e professionalità. I giurati valuteranno le performance suddivise nelle sezioni: danza classica, modern, danza contemporanea, composizione coreografica, hiphop, mixStyle, Videodance. E nelle categorie: SuperBaby, Baby, Children, Junior e Senior. STAGE Grazie al nuovo spazio, durante il concorso si potrà partecipare agli stage proposti. Sabato 14 marzo 2020: • hip-hop con Marco D’Avenia; • videodance con Jessica Sala; Domenica 15 marzo 2020: • modern con Ahmad Joudeh; • contemporaneo con Sabatino D’Eustacchio; • danza classica con Mattia Favalli. Tra le altre grandi novità di questa edizione c’è la partecipazione gratuita allo stage con il maestro Mattia Favalli per tutte le scuole che concorrono nella sezione danza classica! La rassegna Caronno Danza #ontour non finisce qui.

Ivan Cottini e Bianca Berardi

SERATA DI GALA Sabato 14 marzo 2020 alle ore 20.30 uno speciale Gala vedrà esibirsi in via del tutto esclusiva la SPID DANCE COMPANY di Milano con lo pettacolo Parole (regia e coreografie di Marta Levis). La

serata vedrà ospiti illustri dal calibro di Ahmad Joudeh che ci delizierà con un suo assolo, Marianna Suriano solista del teatro dell’Opera di Roma, Ivan Cottini con Bianca Berardi direttamente da Sanremo 2020 si esibiranno in un emozionante passo a due e ci racconteranno la loro storia dove la danza diventa un vero e proprio inno alla vita. Una serata di Gala con storie differenti che sono la testimonianza di quanto la danza e le passioni possano essere cura per la vita stessa. Presenta la serata Alessio Cattaneo. • RS

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INIZIATIVE

Il genio di Fellini ispira

una sinfonia di arte e gusto NELLA BIBLIOTECA ANGELICA DI ROMA TRE SERATE IN OCCASIONE DEL SUO CENTESIMO COMPLEANNO

N

el mese di febbraio, in occasione della mostra Federico Fellini curata da Simone Casavecchia all’interno del salone monumentale della Biblioteca Angelica di Roma, “Bacaro Eventi”, nota società organizzatrice di eventi enogastronomici, presenta tre occasioni culinarie per omaggiare il “Maestro Cinema”. Tre gli appuntamenti che si articoleranno in tre diverse date, sempre all’interno della storica Biblioteca, e che vedranno protagonisti cinque celebri chef chiamati a lasciarsi ispirare dall'opera e dalle vicende del genio riminese, dando vita a una sinfonia di arte e gusto. IL PROGETTO A Cena con Fellini è un progetto che abbiamo fortemente voluto per celebrare la figura del

IL CALENDARIO

• Martedì 11 febbraio h.20

Maestro e dell’uomo Federico – ha dichiarato Veronica Laurenza, titolare della Bacaro Eventi - “La sua storia, caposaldo del mito del nostro Paese, interpretata da un diverso punto di vista, profondamente italiano: al centro vi saranno il cuore e l’orgoglio della nostra cucina, traccia sempre presente nel suo immaginario e nelle sue giornate, in quanto figlio di un rappresentan-

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FELLINI E LA SUA ROMAGNA Chef Daniele Persegani Cena Placée - Mostra fotografica con visita guidata e Show cooking • Lunedì 17 febbraio h.20 FELLINI E ROMA Chef Anna Dente Cena Placée - Mostra fotografica con visita guidata e Show cooking • Venerdì 28 febbraio h.20 L’EREDITA’ DI FEDERICO FELLINI Contest tra 3 chef ispirati dai capolavori del Maestro Cena in piedi Mostra fotografica con visita guidata e Show cooking

te di parmigiano, cresciuto tra le forme e immerso in quell’odore sin da bambino, come lui stesso ricorda. Fantasie e icone gastro-


di Emanuela Cattaneo

CHEF DANIELE PERSEGANI • Nasce a Cremona nel 1972 da madre emiliana e padre cremonese. 34 anni di esperienza nelle cucine emiliano - romagnole e in giro per il mondo. Ha iniziato a cucinare sin da ragazzo, spostandosi a soli 14 anni sulla Riviera Romagnola per imparare i segreti del mestiere, diventando presto chef e docente di cucina. Dal 2009 comincia il suo percorso professionale nel mondo televisivo su Alice.tv, fino ad approdare nel 2015 al La Prova del Cuoco dove tuttora si possono ammirare le sue ricette. Segni particolari, ha sempre con se il suo mattarello, non si sai...dovessero servire dei tortellini con la coda o i suoi famosi cappelletti!

nomiche abitano ogni suo film e questa rassegna-tributo, a un secolo dalla sua nascita, vuole raccontare e far rivivere proprio tale aspetto in tre cene madeleine felliniane”. IL PROGRAMMA A condurre i tre appuntamenti Ivan Bacchi, attore cinematografico diretto da alcuni dei più importanti registi italiani, conduttore al fianco di Elisa Isoardi ne La prova del cuoco e, non ultimo, conterraneo di Fellini: “In quanto attore, amante del cinema e romagnolo da parte di padre, sono affascinato dal Maestro e dai suoi indiscussi capolavori e dalla sua infanzia, dai suoi sogni, dai suoi luoghi e dalle sue nostalgie. Ci sono alcuni aneddoti che nel corso della serata racconterò, dai quali si intuisce il profondo legame tra Federico e il cibo, in particolare modo quello romagnolo cucinato dalla sorella e da sua moglie Giulietta Masina, che pare l’abbia conquistato anche con il cibo, proponendogli le ricette della sua amata terra.” Le prime due serate saranno articolate secondo due macro-temi importanti nella vita

del regista: la prima, Fellini e la sua Romagna prevista per martedì 11 febbraio alle ore 20.00, ispirata alla tradizione culinaria romagnola. Un percorso degustazione condotto dallo chef Daniele Persegani che omaggerà Rimini, città d’arte simbolo della riviera ma soprattutto città natale di Federico.

La seconda serata, lunedì 17 febbraio 2020, sarà titolata “Fellini a Roma” e guidata dalla chef Anna Dente nell’esaltazione della seconda casa da cui il regista non si è mai allontanato, nonché scenario perfetto per i suoi capolavori. Venerdì 28 febbraio alle ore 20.00, “L’eredità di Federico Fellini” assisterà a un contest tra 3 chef ispirati dalle opere del Maestro: un antipasto, un primo e un secondo che verranno presentati in uno show cooking live creato appositamente per far affiorare nei gusti degli ospiti gli elementi delle magiche atmosfere del cinema felliniano. Una vera e propria sfida gastronomica, dove saranno proprio gli ospiti a votare per decretare il piatto e lo chef vincitore della serata! • RS

CHEF ANNA DENTE

• Classe 1943, icona indiscussa della cucina tra-

dizionale romana.Anna vive per la cucina, quella della tradizione, quella del “quinto quarto”. La sua cucina è fatta di sentimenti e sincerità. Fin da giovanissima lavora nelle attività di famiglia, grazie a nonno Eugenio e al papa Emilio nella storia macelleria di San Cesareo, scopre i segreti delle carni. Apprende come valorizzarne il povero e prezioso quinto quarto, ingrediente caratteristico della sua cucina. Si forma lavorando ettari di terra, coltivando materie prime lavorando alcuni ettari di terra coltivati che le hanno fatto conoscere la natura e le stagioni e il mondo delle erbe. Per lungo tempo collabora con le osterie gestite a Roma dalla zia Ada, dove apprende i segreti della cucina locale. Nel 1995 decide di mettere a frutto la sua straordinaria preparazione e di fondare, con mamma Maria al suo fianco, un ristorante il cui principale obbiettivo fosse la salvaguardia della tradizione culinaria laziale. Nasce così l’osteria di San Cesareo, che nel giro di pochissimi anni si posiziona come importante punto di riferimento del settore. Trovandosi non lontano da Cinecittà, il suo ristorante diventa meta di passaggio dei divi del cinema, Da Cinecittà ai Castelli ci vuole poco la sera a salire. E tutti i grandi del cinema italiano lo hanno fatto. Ed è così che Federico Fellini diventa un habitué e un amante della sua cucina. Nota al grande pubblico per la sua partecipazione a numerosi programmi televisivi, è definita da molti critici ed esperti di food “l’ambasciatrice della cucina romana nel mondo”, inoltre ha ricevuto dallo chef stellato Heinz Beck l’appellativo di “regina della cucina romana”. La grande consacrazione di questo «titolo» è arrivata nel 2006, da San Cesareo a Los Angeles, quando ha rappresentato l’Italia come chef alla 78ª edizione della Notte degli Oscar.

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PROGETTI

Sonosfera , la culla della ®

esplorazione sensoriale

© Alex d'Emilia

INAUGURATA A PESARO UNA STRUTTURA UNICA AL MONDO PER L'ASCOLTO DI ECOSISTEMI E MUSICA

È

stata inaugurata il 6 gennaio alla presenza di David Sassoli presidente del Parlamento europeo: è la Sonosfera®, un teatro per l’ascolto profondo di ecosistemi e musica progettato da David Monacchi, una struttura unica al mondo che ha preso forma a Pesaro Città Creativa Unesco della Musica (riconoscimento ottenuto già dal 2017).

IL PROGETTO Collocata all’interno di Palazzo Mosca sede dei Musei Civici, la Sonosfera® è parte integrante del patrimonio del Museo Nazionale Rossini. Il pubblico è seduto in una doppia cavea simile ad un anfiteatro ma trasparente al suono. Il geode è costruito per

essere acusticamente perfetto, isolato dall'esterno e completamente fono-assorbente all'interno. Il suono proviene da 45 altoparlanti posizionati nell'intera superficie semi-sferica intorno al pubblico e sotto la cavea che si combinano creando al centro un campo sonoro sferico molto prossimo alla realtà. Gli spettrogrammi del suono e i contenuti audiovisivi sono proiettati in una corona video a 360° ad altissima definizione. L'esperienza che se ne ricava è quella di una vera e propria immersione in un panorama sonoro e visivo che conduce all'interno del suono con un'esplorazione sensoriale dello spazio molto potente. L’esperienza prevede alcune sezioni interamente al

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buio, pertanto è sconsigliata per chi soffre di claustrofobia o paura del buio.

IL VIDEO

Inquadra il QRcode e guarda il video di Studio Aperto sulla Sonosfera ®


di Daniele Colzani

Come Teatro Eco-acustico trasportabile per il progetto ‘Fragments of Extinction - Il Patrimonio Sonoro degli Ecosistemi’, nel 2014 la Sonosfera® ha ottenuto il brevetto internazionale ad opera del professor David Monacchi, docente del Conservatorio Rossini, ed è perciò un dispositivo unico al mondo per caratteristiche tecnologiche e funzionali.

Sonosphere®

Brevetto internazionale EP 3052719B1 - US 9,447,592B di David Monacchi

In costruzione (2019) in coll. con Sonus SRL per PESARO Città UNESCO della Musica (disegno 3D G.Marino)

e l’orchestra elettronica della sperimentazione elettroacustica contemporanea, attraverso una ricostruzione dell’intera prospettiva d’ascolto e di visione dello spazio sferico. Il pluripremiato progetto Fragments of Extinction - che studia e propone al grande pubblico i paesaggi sonori delle foreste primarie equatoriali registrati durante spedizioni in tutto il mondo - sarà il primo contenuto culturale pronto per poter essere circuitato su scala internazionale. Visti gli attuali drastici mutamenti del clima e

degli habitat naturali a livello globale, è ora di fondamentale importanza portare all'attenzione la "sesta estinzione di massa". L'esperienza diretta e in tempo reale del suono degli ecosistemi intatti che si vivrà all'interno della Sonosfera®, costituisce uno strumento di consapevolezza verso il cambio di paradigma e la transizione ecologica, ormai richiesti inderogabilmente alla nostra civiltà. Grazie alla coinvolgente esperienza sensoriale proposta, la Sonosfera® rap-

© Alex d'Emilia

I CONTENUTI I contenuti da ascoltare all’interno della Sonosfera® potranno essere molteplici, legati alle sinfonie degli ecosistemi naturali con la loro biodiversità in estinzione, ma anche ad un'esplorazione inedita dell'opera di Gioachino Rossini come pure ad altri programmi musicali e sonori. A proposito del compositore, sono previste applicazioni per raccontare la musica come non la si è mai ascoltata attraverso il suono tridimensionale, proprio a partire dall'opera del genio di Pesaro. L’approccio educativo fornirà un’esperienza inedita sulle tre ‘orchestre’: l’orchestra naturale del paesaggio sonoro degli ecosistemi, l’orchestra strumentale dell’opera rossiniana

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presenta uno straordinario strumento di divulgazione sia scientifica che per un pubblico più ampio, arrivando a coprire una serie di ambiti legati alla ricerca nelle scienze e nell’arte, all’educazione ecologica ed estetica. Sono allo studio anche applicazioni di tipo terapeutico legate alla specificità di uno strumento immersivo così avanzato e per questo capace di sollecitare stati di rilassamento profondo o di interagire con disturbi dello spettro autistico o disturbi sensoriali più in genere. La Sonosfera® sarà fruibile come strumento multifunzionale semistabile a Palazzo Mosca e potrà viaggiare nel mondo durante l’anno portando i contenuti prodotti a Pesaro Città Creativa Unesco della Musica in musei e istituzioni culturali europee e internazionali. LA COSTRUZIONE La Sonosfera® è un progetto di David Monacchi. La versione presentata il 6 gennaio 2020 è stata finanziata nell'ambito del Progetto ITI Pesaro Fano (Investimenti Territoriali Integrati) con fondi FESR Marche (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e si è sviluppata grazie al contributo del Museo Nazionale Rossini e del Comune di Pesaro, con il raccordo

David Monacchi (inventore della Sonosfera®) durante le sue esplorazioni alla ricerca di ecosistemi in estinzione

dei Servizi Comunali: Nuove Opere, Sviluppo e Opportunità, Politiche Culturali e Governance. La costruzione è stata possibile grazie ad un team di circa 20 professionisti tra ingegneri, disegnatori, scenotecnici e aziende costruttrici diretti da Flavio Antoccia/Sonus Audio Services. I contenuti inaugurali sono stati realizzati con tecnologie non standard e software sviluppati per il progetto da un team specifico tra cui ex-studenti del corso di Musica

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Elettronica del Conservatorio Statale di Musica G. Rossini, diretti da David Monacchi ed Eugenio Giordani. • RS

INFO PRATICHE

• Orario: tutti i giorni su

prenotazione (gruppi da 15 a 60 persone) ore 10:30-17.30 venerdì, sabato, domenica e festivi: mattino ore 10.30, 11.30, 12.30, pomeriggio ore 15.30, 16.30, 17.30 (posti limitati, prenotazione consigliata) prenotazione 0721 387541 biglietteria Palazzo Mosca - Musei Civici pesaro@ sistemamuseo.it • Il titolo di ingresso per la Sonosfera® dà diritto al biglietto ridotto per il circuito Pesaro Musei. Il titolo di ingresso è finalizzato a sostenere i costi di gestione, manutenzione e produzione di nuovi contenuti. • Tariffe: intero € 8; ridotto € 6: possessori card Pesaro Cult, possessori di biglietto base o biglietto unico Pesaro Musei, gruppi min. 15 persone, studenti universitari, convenzioni Pesaro Musei (www.pesaromusei.it/ convenzioni), scuole € 4 a studente.


Spettacolo degli allievi della

Accademia ucraina di Balletto direttore Artistico: egor Scepaciov Diretta da Caterina CALVINO PRINA

presenta

IL LAGO DEI CIGNI Musica di Pëtr iL’ič čAjkOvSkij

Con la partecipazione straordinaria di

ALINA NANU MICHAL KRCMAR Prima ballerina del Teatro dell’Opera di Praga

Primo ballerino del Teatro dell’Opera di Helsinki

MUSICA DAL VIVO con l’Orchestra MUSICA IN SCENA diretta da Paolo MArCHeSe

STAGIONE 2019-2020

27 MARZO ore 21 • 28 MARZO ore 21 www.teatroarcimboldi.it - Teatro degli Arcimboldi Viale dell’Innovazione, 20 Milano - Numero biglietteria: 02 641142 212


FORMAZIONE

Music Academy per

i performer del futuro

IN PROGRAMMA AUDIZIONI, OPEN WEEK E MASTERCLASS CON I GRANDI PROFESSIONISTI DEL SETTORE

H

ai tra i 18 e i 25 anni? Vuoi fare del musical la tua professione imparando dai grandi professionisti? Il Teatro Nazionale di Milano riapre le porte ai performer del futuro. Iscriviti! PREPARATI ALLA MUSICAL ACADEMY MILANO Dal 24 al 29 febbraio 2020 MAM offre l’opportunità a 13 aspiranti performer tra i 17 e i 24 anni di vivere e studiare per un’intera settimana all’interno del tempio italiano del Musical. Ogni ragazzo selezionato avrà la possibilità di misurare il proprio talento e le proprie capacità confrontandosi con i docenti e gli studenti della MAM e partecipando a tutte le lezioni di una tipica settimana accademica. A partire dal pomeriggio di Venerdì 28 e per tutta la giornata di sabato 29 febbraio 2020 si terranno una serie si

MASTERCLASS OPEN con i docenti d’eccellenza dell’Accademia e con la partecipazione straordinaria di Christian Ginepro!

LA SCUOLA DEL TEATRO NAZIONALE La formazione degli allievi si basa sulle tre discipline cardine del musical: canto, danza e recitazione. La formazione artistica verrà integrata con un percorso didattico basato sulle famose 'Soft skills', essenziali all'interno di una compagnia teatrale. Particolare spazio verrà dato alla capacità di gestire l'ansia, il lavoro in team e l'esercizio della leadership,

SAVE THE DATES • 24-29 Febbraio: OPEN WEEK

• 28-29 Febbraio: MASTER CLASS

• 29 Febbraio: SECONDA SESSIONE DI AUDIZIONI

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di Emanuela Cattaneo

IL PROGRAMMA DELL'OPEN WEEK 24 - 29 FEBBRAIO LUN 24 FEBBRAIO

• 9:00 - 10:00 Sbarra a terra: Nadia Scherani

• 10:10 - 13:10 Teoria e Coro: Andrea Calandrini

• 14:00 - 15:30 Repertorio Musical: Floriana Monici

• 11:00 - 13:00 Tecnica Vocale: Tiziana Salvador • 13:30 - 16:30 Canto individuale: Tiziana Salvador GIO 27 FEBBRAIO

• 9:00 - 11:00 Danza Classica: Simona Moretti

MAR 25 FEBBRAIO • 9:00 - 10:30 Tecnica Vocale: Antonio Torella • 10:45 - 13:15 Recitar Cantando: Francesca Taverni • 14:15 - 15:45 Training: Nadia Scherani MER 26 FEBBRAIO

• 9:00 - 10:30 Modern: Anna Rita Larghi Canto individuale: Tiziana Salvador

COME ISCRIVERSI

Inquadra il QRcode e visita il sito della Music Academy Milano per scaricare la brochure ufficiale e presentare la candidatura per i bandi di audizione

• 11:00 - 16:30 Canto individuale: Antonio Torella

• 11:30 - 13:00 Tip Tap: Giuseppe Galizia

VEN 28 FEBBRAIO • 9:00 - 10:20 Danza Jazz: Nadia Scherani • 10:30 - 13:30 Regia: Chiara Noschese • 14:00 - 17:00 Masterclass con Christian Ginepro

SAB 29 FEBBRAIO MASTERCLASS • 9:00 - 10:00 Body Percussion: Giuseppe Galizia • 10:15 - 11:45 Modern: Anna Rita Larghi • 12:00 - 13:30 Improvvisazione Jazz: Daniela Panetta • 14:00 - 16:00 Regia: Chiara Noschese • 16:30 AUDIZIONI N.B.: Si richiede quotidianamente abbigliamento nero tinta unita (no logo, scritte)Consigliamo di procurarsi: body nero e collant, leggins/calzamaglia nera e maglia bianca. Scarpe: mezzepunte, capezio, cuccarini (donne), claquettes.

discipline volte alla cura del corpo, fondamentale nella vita di un performer. • Durata: Corso Biennale • Criteri d’ammissione: Età compresa tra i 18 e i 25 anni e Diploma di scuola superiore • Frequenza: obbligatoria da Ottobre a Maggio dal lunedì al venerdì con orari variabili • Esami di sbarramento: due volte all’anno Per informazioni scrivete a produzione@stage-entertainment.com o chiamate il numero 02 006 40 862. • RS

caratteristiche essenziali per affrontare questo percorso professionale. La scuola garantisce l'accesso a tutte le audizioni per i nuovi show targati Stage Entertainment Italia e favorirà gli studenti a una carriera dal respiro internazionale. Particolare attenzione verrà data alle

WWW.TEATRONAZIONALE.IT/MUSICAL-ACADEMY-MILANO 51


PROGETTI ECOSOSTENIBILI

Il progetto Vaia per

le foreste dell A ' lto Adige

DAGLI ALBERI ABBATTUTI DALLA TEMPESTA PRENDONO VITA DEGLI OGGETTI DI DESIGN CHE AIUTANO L'AMBIENTE

T

ra il 26 e il 30 ottobre del 2018, la tempesta Vaia si è abbattuta verificato sul nordest italiano (interessando quasi essenzialmente l'area montana) e più di 42 milioni di alberi sono stati abbattuti dalla forza del vento che soffiava a 200 km/h. L’impatto sul territorio è stato devastante. Oggi, recuperare quel legno caduto diventa fondamentale per sostenere le comunità locali e ripristinare l’equilibrio dell’ecosistema. È così che nasce Vaia: un nuovo modo di creare oggetti senza depauperare materie prime, fornendo una risposta concreta alle conseguenze dei cambiamenti climatici. Ma noi vogliamo fare un passo in più: al fine di tutelare le comunità e i territori esposti al

rischio idrogeologico, Vaia si impegna a piantare un albero per ogni prodotto venduto. LA MISSION La vision di Vaia è di realizzare oggetti utili sia all’uomo che alla natura, implementando un modello di business attento non solo ai bisogni delle persone, ma che metta al centro la natura e il territorio. La sostenibilità economica per Vaia esiste nella misura in cui la sostenibilità ambientale è il risultato diretto della nostra attività d’impresa. Si vogliono recuperare gli alberi sradicati dalla tempesta trasformandoli in prodotti finiti. Tuttavia, a causa di una consistente presenza di tronchi squarciati, non potevamo costruire oggetti complessi e

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di grandi dimensioni. Da qui ha origine il concept di Vaia: un cubo dalla forma regolare, semplice ed elegante. Ma non intendiamo fermarci qui: ciascun prodotto venduto rappresenta un albero che Vaia

L'AUDIO

Inquadra il QRcode e ascolta i suoni della foresta


di Daniele Colzani

pianterà per dare nuova vita a boschi e foreste. L'obiettivo è valorizzare le materie prime provenienti da tutti quei luoghi colpiti da calamità naturali. L’intervento di Vaia in queste zone mira a contenere l’impatto sull’ambiente. Inoltre, una parte dei ricavi sarà sempre destinata a ricostituire l’equilibrio dell’ecosistema esistente prima del disastro ambientale. Oggi usiamo gli alberi del Nordest Italia, domani recupereremo altre risorse naturali, ridando loro dignità. IL VAIA CUBE Vaia è un elemento di autentico design, concepito per il tuo tempo e i tuoi spazi. Non esiste un pezzo uguale all’altro perché ogni colpo d’ascia dato dall’artigiano incide un taglio che segue le naturali venature del legno, rievocando così la ferita della foresta. Vaia è un oggetto essenziale e al tempo stesso ricercato. Ogni pezzo ha le sue singolari nervature, i suoi anelli. Le linee, regolari e leggere, disegnano un prodotto elegante e unico nel suo genere. Il suo segreto? La semplicità.

Vaia è anche una cassa passiva che produce suoni caldi e profondi. La sua spontanea caratteristica di amplificazione viene data dall’abete rosso, famoso perché usato dai liutai per costruire strumenti a corda. Basta poggiare il tuo smartphone sulla cassa e il gioco è fatto. La sua produzione è locale ed esclusivamente artigianale, per esaltare il valore estetico del

prodotto: vengono interpellate solo con falegnamerie che utilizzano gli alberi caduti e che ci garantiscono elevati standard di qualità. Il legno è un materiale durevole e utilizzabile senza nessun consumo di energia elettrica. Il ciclo di vita del prodotto è potenzialmente eterno, perché capace di ritornare in natura a impatto zero oppure di essere riciclato per altri usi futuri. • RS

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LOCATION

di Silvia Arosio

Il Teatro della Luna diventa Teatro Repower

PER ORA, LA RACCOLTA FIRME PER INTITOLARE IL TEATRO A MANUEL FRATTINI NON HA SORTITO EFFETTO

I

l celebre teatro fondato nel 2003 da Forumnet da oggi prende il nome del Gruppo Svizzero, attivo nel settore energy da oltre 100 anni. Teatro Repower si presenta così al pubblico con un nuovo nome e un nuovo concept di comunicazione ispirato alla mobilità elettrica e alla sostenibilità. L’operazione va oltre la pura title sponsorship, caratterizzandosi come vera e propria partnership tra due realtà che, nonostante i settori differenti di riferimento, condividono moltissimi valori: la qualità dei

servizi, l’attenzione per la relazione, senza dimenticare l’innovazione. Repower, da sempre attenta al legame con il territorio milanese e protagonista di molteplici iniziative negli ultimi anni sul fronte della mobilità elettrica e della sostenibilità, personalizzerà gli spazi esterni e interni del Teatro con un nuovo progetto di grande impatto scenografico.

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Il Teatro Repower sarà inoltre servito da un hub per la mobilità elettrica costituito da 10 PALINA, le stazioni per la ricarica innovative e di design firmate da Italo Rota e Alessandro Pedretti, grazie alle quali l’azienda è diventata un player di riferimento in questo settore. Presenti anche altre soluzioni per la mobilità sostenibile firmate Repower, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico del teatro su questo tema e allo stesso tempo di offrire una vera alternativa di mobilità sostenibile per raggiungere la struttura. • RS


DANZANDO SOTTO LE STELLE 2020

XXII EDIZIONE 7 e 8 marzo 2020

ontepremi

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in borse d I noSCIMEnT o IC r ti n a rt impo I SPECIAlI e tanti PrEM

TEATRO FUMAGALLI

Via S. Giuseppe, 9 - Vighizzolo di Cantù (Co) Sabato 7 marzo

ore 16.00: SEzIonE BABY (solisti, passo a due, gruppi) PrEMIAzIonE ore 19.00: SEzIonE SEnIorES (solisti, passo a due, gruppi) PrEMIAzIonE Categorie: DAnzA ClASSICA/nEoClASSICA – DAnzA MoDErnA – ConTEMPorAnEo – HIP HoP – FAnTASY Livelli: AMATorIAlE – SEMI-ProFESSIonAlE

GIURIA INTERNAZIONALE STAY TUnED! A breve sul sito i professionisti internazionali che comporranno la giuria della XXII EDIzIonE! Inoltre riconoscimento speciale alla MIGLIOR COREOGRAFIA ed al MIGLIOR TALENTO.

Domenica 8 marzo

ore 16.00: SEzIonE JUnIorES (solisti, passo a due) PrEMIAzIonE ore 19.00: SEzIonE JUnIorES (gruppi) PrEMIAzIonE Categorie: DAnzA ClASSICA/nEoClASSICA – DAnzA MoDErnA – ConTEMPorAnEo – HIP HoP - FAnTASY

Livelli: AMATorIAlE (partecipanti iscritti in scuole amatoriali con frequenza 2/3 volte la settimana) SEMI-ProFESSIonAlE (partecipanti iscritti con frequenza superiore alle tre volte la settimana o comunque il cui livello non è paragonabile a quello amatoriale per doti e capacità)

CATEGORIA VARIAZIONI FISSE I partecipanti si affronteranno eseguendo variazioni scelte dall’organizzazione (gli insegnanti potranno visionare le variazioni attraverso un link). UN’OCCASIONE UNICA PER METTERSI A CONFRONTO IN MODO GIUSTO ED EQUO.

Per informazioni e iscrizioni:

www.danzandosottolestelle.it Tel: 3292784593 - 02.39467317

Iscrizioni ON LINE oppure scarica il modulo dal sito

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LA LIBRERIA LE NOVITÀ DELLE CASE EDITRICI E I NOSTRI CONSIGLI PER SCEGLIERE IL TITOLO GIUSTO PER VOI Henning Mankell IL CINESE

Anna Premoli MOLTO AMORE PER NULLA Viola Brunello è un avvocato d’affari con uno studio avviato da poco che non vuole perdere tempo a inseguire sogni romantici che in fondo al cuore ritiene irrealizzabili. Vuole concentrarsi sulle sfide lavorative e sulla sua famosa “lista”, quella che ha compilato in una serata dall’elevato tasso alcolico. Sebbene l’idea sia nata per caso, ben presto Viola si lascia entusiasmare dall’idea di eliminare tutti i punti della sua “bucket list”. (Newton Compton - 320 pg - € 9,90)

La polizia di Hudiksvall, scopre un orribile massacro: in un villaggio vicino alla foresta, diciannove persone sono state trucidate. Sembra il gesto di un folle. Quando a Helsingborg il magistrato Roslin legge della strage, si rende conto che tra le vittime ci sono persone a lei molto vicine, e decide di occuparsi del caso. Il ritrovamento di un nastro di seta rossa la porta a Pechino, dove la scoperta di un diario la trascinerà indietro nel tempo, con una storia di schiavitù e soprusi. (Marsilio - 587 pg - € 13,00)

Emily Gunnis LA FIGLIA DEL PECCATO Nel convento di Saint Margaret tutte le luci sono spente e regna il silenzio. Ivy si aggira furtiva per i corridoi. Spera di trovare una via di fuga dalla prigione che le ha tolto il suo unico figlio senza poterlo nemmeno abbracciae. Per lei non c’è possibilità di salvezza, ma può aiutare Elvira, l’unica bambina cresciuta tra quelle mura. La piccola ha scoperto di avere una sorella gemella e vuole raggiungerla a tutti i costi. Ma scappare sembra impossibile. (Garzanti - 348 pg - € 18,60)

IL VOLUME SOTTO I RIFLETTORI... BOWIE - STARDUST, RAYGUNS & MOONAGE DAYDREAMS Un volume da collezione in un "case" in pvc. La biografia a fumetti definitiva per raccontare la vita e la figura dell'icona del pop David Bowie. Un volume illustrato che narra il percorso di David Bowie dall'anonimato a una fama mondiale in parallelo all'ascesa e alla caduta di Ziggy Stardust. Un anticonformista che ha sedotto intere generazioni di fan non solo con la sua musica indimenticabile, ma anche come performer visivo, lasciando un'impronta indelebile nell'immaginario collettivo. Michael Allred realizza un lavoro ispirato dall'unico e solo supereroe, extraterrestre e dio del rock and roll nella storia della musica. Introduzione di Neil Gaiman. (Panini Comics - 160 pg - € 24,00)

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di Daniele Colzani

PER GLI APPASSIONATI DI CINEMA IN CUCINA CON HARRY POTTER. IL RICETTARIO NON UFFICIALE C'è davvero qualcuno che riesce a leggere i libri di Harry Potter senza farsi venire l'acquolina in bocca? Il cibo è un elemento spettacolare della saga creata da J.K. Rowling e si manifesta, sorprendente e squisito, in mille forma e in mille occasioni: colazioni, pranzi, cene, merende o spuntini. Pietanze sontuose realizzate con ingredienti di ogni sorta che hanno però qualcosa in comune: sono tutti piatti fantastici, in qualche caso impossibili da riprodurre (a meno che non possediate una bacchetta magica), in altri possibilissimi e alla portata di tutti. Questo libro è una summa delle delizie culinarie sparse nel meraviglioso universo potteriano, in grado di soddisfare non solo l'appetito prodigioso dei maghi, ma anche quello più ordinario di noi babbani. Tuffiamoci tra pietanze fatate, dolcetti stregati, stufati portentosi e tortini prodigiosi: preparando e gustando gli stessi piatti che imbandiscono la tavola dei nostri personaggi preferiti, potremo davvero entrare nel loro mondo! (Vallardi - 365 pg - € 16,90)

Enrica Mannari IL MANUALE ILLUSTRATO DELLA FELICITÀ

Barbara Taylor Bradford IL MERCANTE DI LONDRA L’Inghilterra della regina Vittoria è un profondamente divisa tra ricchi e poveri, ma James Falconer vuole sottrarsi al destino già scritto della sua famiglia di umili origini. Da quando era bambino, lavora come ambulante al banco del padre in un fiorente mercato londinese e, sebbene abbia solo quattordici anni, sogna davvero in grande: vuolecostruire un impero di negozi come i celebri grandi magazzini Fortnum & Mason e a diventare un famoso mercante. (Sperling&Kupfer - 372 pg - € 19,90)

Quante volte abbiamo provato a definire la parola “felicità”? Eppure continua a sembrarci sfuggente e inafferrabile come un miraggio. E se invece fosse un cammino, o una scalata, da percorrere un passo dopo l’altro? Tra immagini e parole, Enrica Mannari traccia le coordinate di questo percorso, segnato da piccole grandi azioni quotidiane che, per quanto apparentemente impercettibili, possono essere rivoluzionarie, per noi e per gli altri. (De Agostini - 156 pg - €13,90)

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A. Ciaffaroni,S. Paté COCHI E RENATO LA BIOGRAFIA INTELLIGENTE

La vera storia della coppia più folle La vera storia della coppia più folle della comicità italiana dai primi anni di vita, alle prime uscite serali in compagnia di artisti come Manzoni e Fontana, le canzoni in osteria, l'approdo al cabaret, il debutto in televisione e i film girati insieme. Una pausa di 25 anni. E... Taaac! Un ritorno all'insegna di una comicità che con le galline, dei cani molto magri, il mare a Milano e tante belle gioie non riesce a passare mai di moda. (Sagoma - 364 pg - € 22,00)


DISCHI

di Emanuela Cattaneo

Il ritorno del " Nigio" e della sua vita camminata

IL CANTAUTORE LIVORNESE REGALA AI SUOI FAN UN ALBUM INTIMO, COLLOQUIALE CHE PARLA DI VITA VISSUTA

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a pochi giorni è disponibile nei negozi tradizionali e su tutte le piattaforme digitali Nigio (Sony Music Italy), il nuovo album di inediti del cantautore Enrico Nigiotti Prodotto e arrangiato da Paolo Valli e Celso Valli, il disco si compone di 7 brani inediti (più l’ultima hit estiva Notturna) scritti e composti dallo stesso Enrico Nigiotti. Tracce intense che si caratterizzano per un sound forte ricco di assoli di chitarra scandito dal ritmo della batteria. Un album intimo, colloquiale e diretto che parla di “vita camminata”, di momenti vissuti fuori casa, tra la gente, per strada (da qui appunto il titolo dell’album che è il soprannome del cantautore). Oltre al brano presentato al 70° Festival di Sanremo

IL VIDEO

Inquadra il QRcode e guarda il video di Baciami adesso

uomo che beve il suo dolore seduto al bancone di un bar. La sua voce e la sua bravura rendono quelle parole ancora più incisive. Per me è stato un onore collaborare con lui». A partire dal 2 maggio Enrico Nigiotti sarà in tour nei principali teatri italiani con uno spettacolo emozionante in cui presenterà per la prima volta live i brani inediti del suo nuovo album Nigio. • RS “Baciami adesso”, il disco contiene anche l’inedito “L’Ora dei tramonti” impreziosito da alcuni versi scritti dal cantautore toscano e recitati da Giorgio Panariello. «“Nigio” è il mio soprannome, da sempre tutti mi chiamano così a Livorno e non solo. Ho scelto questo titolo per un album molto intimo in cui parlo di me, racconto quello che sta accadendo nella mia vita, un ritratto personale ma attraverso il quale in realtà chiunque può rivedersi – dichiara Enrico Nigiotti - Ringrazio Panariello che ha subito accettato il mio invito. Per il brano L’Ora dei tramonti gli ho chiesto di leggere dei versi molto diretti che ho scritto, un soliloquio di un

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LA TRACKLIST • Baciami Adesso • Pasolini • Highlander • Vito • Corso Garibaldi • Il Provinciale • L’ora dei tramonti” feat. Giorgio Panariello

• Notturna


REGIA I IA Edo Ed doa oard rdo do Qu Q is ist stel ell lli li AIU IUT IU UTO TO REGIA I IA Ado Ad dol olf lfo fo Ma M rg r io iot otta TES TE EST STI TI Edo Ed doa oard rdo do Qu Q is ist stel ell lli li, i, Ado Ad dol olf lfo fo Ma M rg r io iot otta C REOGRA CO R FIE RA Ale Al les ess ssa sandr dra dr ra Za Z nira r tti ra SCENOGRA R FIE RA F rr Fe rru rucc cci cio io Ca C tenel ell el lli li GRA R PHIC DES RA E IGN ES Ale Al les ess ssa sandr dro dr ro Ca Cas ast stel ell lla lano DIRET ETT ET TTO TORE DI CO C MPA PAG PA AGNIA I IA M tteo Ma e De eo Del elf lfi fino OSPIT I I D' IT DO ' NORE 'O B io Bu i Pe Pes est sto, o id ide dea eatori r e re ri rea eali liz izz zzatori r ri del de ell lla la ca c nz n one ‘’ ‘’L ’La La Ba B is ist stro roc occ cch chi’’ ’ ’’ P RT PA R ECIPA PAZ PA AZIONE ST S RA RAO AORDINA N RIA NA I IA E anuel Em ele el le Do Dot otto Si ringraziano per la collaborazione i Baistrocch c ini ch M uri Ma riz ri izio i La Las ast stri ric ico co e En Enz nzo Pa P ci c ADDET ETT ET TTO TO ST STA TAMPA P Pa PA P ol olo lo Co Col olo lombo b bo S RT SA RTA TA E CO C ST STU TUMIS IST IS STA TA S ra r Ca C mp m i, i Sa Mic Mi ico col ol Ga Gas ast stald ldo ld do SERV R ICE AU RV A DIO/L /LU /L LUCI MaDi Se S rvi v ce vi c C ST CO STU TUMI E AT ATT TTREZZERIA I IA F ance Fr c sco Pitt ce t aluga tt TRU R CC RU CCO CO E PA P RRU R CC RU CCO CO V lent n ina Raso, o Va nt o, C rolina Izet Ca ett et tta, Tiziana Murgia

DIRET ETT ET TTIIV V VO O Andr dr re ea aC Chio ss siii,, d r e ios oss Pa Co ol ombo bo P ol olo lo C ollo bo, o, S Ste effa fano Fe Fed edo doro r Ma M n nzini, i i, F Fr rance ra c ce esc es sc co oM Mart r ig i none, e e, E Ed doa do oard rd do o Qu Q iis s sttel elllli li, i, Iv Iva van Ra Ras aso so, o, Os sv va ald do o Ol O s v ld Oli liv iva vari r SOCIA I L WEB Andr IA dre dr rea ea Mu M r rgia ia a,, Giio Gi ova ov vanni Iz I e etta B BAIS IST STROCC C HINO AD HONOREM CC Giiia an nfffr ra anco co Gi us se ep pp ra ance ce es sc co n, G r c Giu iu se ppe pe Fr Fr c es con colonnello e guida d l Co de C mando Militare Esercito Li L guria.

L CO LA C MPA PAG PA AGNIA I IA M uri Ma riz ri izio i Bo B nanno, o Da o, D vi vid ide de Ca Cas asa sali l no, o Pa o, P ol olo lo Co Col olo lombo bo, bo o, Ch C ri ris ist stia i n Da Dag agnino, o En o, E manuel e De el D La L Cr Cru ruz uz, z, Ma M tteo e De eo Del elf lfi fino, o Al o, Ale les ess ssa sandr dro dr ro Do D nà, à Gi à, Gio iov ova vanni Iz I et e ta, a a, S ef St efa fano Fe Fed edo doro r Ma M nz n ini, i Ma i, M tteo e Ma eo M rc rcu cucc cci ci, i, Ad Ado dol olf lfo fo Ma M rg r io iot otta, a Fr a, Fra rance ces ce esc sco co Ma M rt r ig i none, e Ma e, M tteo e Ma eo M rt r ire re, re e, Andr dre dr rea ea Mu M rg r ia ia, a, Os Osv sva vald ldo do Ol Oli liv iva vari ri, i, Fra Fr rance ces ce esc sco co ‘D ‘Da Dadi d no’ Pi Pit ittalu lug lu uga ga, a, Andr dre dr rea ea Pa Pag aga gani, i Andr i, dre dr rea ea Pu Pup upp ppo po, o, Ed Edo doa oard rdo do Qu Q is ist stel ell lli li, i, Iv Iva van Ra Ras aso so, o, En E ri ric ico co Sa S le l rn r o. o

TEATRO SAN BABILA 6 e 7 MARZO 2020 - ore 20:30 8 M A R Z O 2 0592 0 - o r e 1 5 : 3 0 Biglietteria tel. 02798010 - www.teatrosanbabilamilano.it


DOPPIATORI

Tutto ebbe inizio ascoltando

la voce di Alighiero Noschese

H

o cominciato cantando le canzoni di Renato Rascel nel mitico night club Ragno d’oro a Genova a 10 anni Mimmo per i compleanni, Chianese poi ho continuato nei panni di più tardi facenMaurice ne do le imitazioni La Bella e la dei professori Bestia al liceo classico Colombo. Ogni occasione era buona per imitare le voci di attori e cantanti famosi. Se ne accorse il parroco della Chiesa di San Giuseppe nel quartiere Lagaccio, a Genova e mi regalò un LP a 33 giri con le voci del grande Alighiero Noschese La Voce dei padroni un fortunato spettacolo scritto e diretto da su Ettore Petrolini, alimentanGarinei&Giovannini con le do così la mia passione per il voci dei 50 personaggi da lui teatro ed i suoi miti. Iscritto imitati per radio e televisione. alla Facoltà di Giurisprudenza Avevo 14 anni. Per me fu una vengo selezionato per la scuola sorta di Bibbia o baedeker per del Teatro Stabile di Genova. Tre anni dopo sono al Teatro i profani. Lo studiai in maniera scientifica arrivando a per- dei Satiri di Roma a rappresenfezionare le mie imitazioni; tare Brecht e Sofocle in giro quando potevo organizzavo per l’Italia. Ma la vita dell’attore di proscherzi telefonici. Una volta ero idraulico, un’altra un con- sa non mi soddisfa e sento il tadino abruzzese o un presen- bisogno di completare la pretatore che proponeva quiz a parazione artistica lavorando su tecniche diverse: mimo, premi. Giovanni Borghi, medico e clown, acrobazia, jonglage. Mi trasferisco a Parigi alla geniale autore della compagnia goliardica Baistrocchi scuola del Teatre de l’Arbre di (con Bindi, De Andrè,Tortora, Yves Lebreton (metodo EtienVillaggio), mi regalò un libro ne Decroux), seguo poi a Fi-

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renze le lezioni di mimo di Nola Rae (scuola Marcel Marceau), la scuola del circo di Annie Fratellini e Pierre Etaix, i laboratori dei clowns Mario e Romano Colombaioni (i clowns di Fellini) e con Jango Edwards stravagante e bravissimo comico americano. A Bergamo scopro il Roy Hart Theatre e il loro originale training vocale e li invito in Liguria a tenere alcuni laboratori sulla voce e il canto. Negli anni 80 collaboro a molti spot di pubblicità ra-

L'AUDIO

Inquadra il QRcode e ascolta la voce di Mimmo Chianese

© Michael Altieri

MIMMO CHIANESE RACCONTA LA SUA CARRIERA: DAL TEATRO STABILE DI GENOVA ALLE FICTION IN TELEVISIONE


di Mimmo Chianese

doppiare me stesso in alcune fiction, in cui avevo partecipato in qualità di attore. Mi spiace, in fondo, che l’esperienza del doppiaggio sia stata per me limitata rispetto al lavoro svolto nel campo del teatro, del musical e della televisione ma il suo fascino rimane intatto grazie all’emozione che suscita ogni volta che mi capita di dare voce ad uno o più personaggi. Credo che sia fondamentale per chi voglia avvicinarsi al doppiaggio, non avere difetti di pronuncia, una certa capacità di sincronismo labiale e di ritmo, oltre ad la padronanza vocale ed interpretativa. Imparare a modulare la voce attraverso la tecnica vocale e facendo ricorso ad una buona pratica teatrale. Insomma, non ci si può improvvisare. Occorre uno studio profondo

sulla voce, sui colori, sulle intonazioni che devono avvicinarsi nel modo più fedele possibile al personaggio dello schermo. Un valore aggiunto, poi, per un buon doppiatore, sarebbe quello di conoscere più lingue e all’occorrenza, di saper cantare magari sfruttando le esperienze nel settore dei musical. • RS Sul palco del Teatro Superga di Nichelino con Matteo Napoletano ne L'attimo fuggente

© Alessandro Arnone

diofonica ed a sceneggiati e varietà trasmessi per la Rai e mi appassiono al doppiaggio, prestando la voce a personaggi di soap opera in voga in quel periodo. Da quel momento, quando gli impegni teatrali me lo permettono, do voce a centinaia di personaggi e dirigo la sonorizzazione di filmati, cartoni animati, videogiochi ed enciclopedie multimediali quali ad esempio “Scoprire” per Fabbri Editori, “Leonardo - il Segreto della Gioconda”, “Dylan Dog - Horror Luna Park” di Tiziano Sclavi per RCS, “Tip Top - Storia di un Ecotopo” per Rizzoli Editore. Collaboro all’audiolibro “Un altro giro di giostra” di Tiziano Terzani per Salani Editore. Per la televisione sono stato testimonial di importanti spot pubblicitari (una sessantina) con la direzione di registi come Renzo Martinelli, Dario Piana, Massimo Magrì, Luca Lucini, Francesco Nencini, Leone Pompucci e molti altri. A volte mi sono ritrovato a

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LO SCENOGRAFO

Pittore di scena e la

scultura in scenografia

IL PRODUCTION DESIGNER E "ARCHITETTO DELL'EFFIMERO" RACCONTA IL SUO LAVORO

L

a scorsa volta abbiamo visto alcuni aspetti della scenotecnica e del rapporto tra scenografo e scenotecnico, continuiamo ad approfondire questo fantastico mondo che si occupa anche di pittura con la figura importante del pittore di scena. Ricordo nel periodo che facevo l’aiuto ad un pittore di scena, rimasi colpito dalla complessità di realizzare su queste grandi tele che prendono il nome di fondali scenici, degli scenari di qualsiasi tipo. Iniziai proprio la mia esperienza in laboratorio fissando la tela a terra e usando dei particolari chiodi che si chiamano brocchette o chiodi taccone per tutto il perimetro della tela che aveva una misura di 5x10 metri. Questo grande spazio verrà poi suddiviso con maestria da linee verticali e orizzontali che serviranno al nostro pittore di scena per riprodurre il dipinto che lo scenografo gli avrà fornito come bozzetto in scala. Al centro di ogni lavorazione che porterà alla realizzazione della scenografia lo scenotecnico fa sempre riferimento ad elementi importanti che lo scenografo gli mette a disposizione, come il bozzet-

to o un modello in scala e a disegni tecnici in scala. Tornando al pittore di scena, realizza il suo dipinto completamente in piedi con pennelli dai manici lunghissimi e per lui dopo molte ore di lavoro sarà una vera e propria prova fisica oltre che mentale! Anche la scultura è ricorrente nelle scenografie teatrali, ci sono scenografi importanti soprattutto nel teatro lirico che ne fanno ampiamente uso. Nelle scenografie che progetto mi piace inserire l'elemento scolpito perché in teatro e sul palco rispetto ad un elemento pittorico si può illuminare in maniera più efficace e lo stesso elemento scolpito proietterà le sue ombre e questo fornisce alla scena una bella

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tridimensionalità. Purtroppo i costi di elementi scenici scolpiti sono molto alti rispetto ad elementi bidimensionali e pittorici. Anche i processi creati-

TRA I SUOI LAVORI

• Assistente Scenografo: 2000 teatro Buonanotte Mamma regia L. Salveti; 2001 teatro Otello regia G. Del Monaco; 2002 teatro Tancredi regia M. Gasparon; 2003 teatro Proserpine regia M. Gasparon; 2003 teatro Orfeo regia M. Gasparon; 2015 teatro Una coppia in provetta regia G. Corsi; • Scenografo: 2006 Premiere del film animato The Wild (Disney), 2017 Design Area Kids Family Hotels, 2018 teatro Romeo e Giulietta regia M. Iacopini. 2019 teatro La leggenda di Thor regia A. Ronga


di Antonello Risati

vi della scultura con il tempo sono cambiati, fino a qualche anno fa i laboratori scenografici prevedevano una vera e propria sezione dedicata alla scultura, gli elementi scultorei quindi statue colonne rocce etc... venivano create con veri e propri calchi siliconici e poi creata la struttura in vetroresina e aggiunti elementi in polistirolo. E’ interessante capire che in un periodo storico rilevante per la scenografia che fa

riferimento ad alcuni anni fa, la scultura aveva una vera e propria importanza a livello di reparto. Ora con i nuovi macchinari che riescono a scolpire il polistirolo in maniera precisa e nuovi prodotti che lo rendono durissimo nella parte esteriore, di conseguenza vengono sempre meno impiegati gli scultori e difficilmente si riesce a farsi approvare dei costi troppo elevati da parte delle

produzioni per questo tipo di lavorazione. Abbiamo fatto questo viaggio all'interno della scenotecnica che probabilmente non si esaurirà qui. Nella prossima rubrica parleremo di un'altra fondamentale conoscenza dello scenografo: l'illuminotecnica, come si deve illuminare una scena e quali sono le cose che bisogna tenere in considerazione durante la fase di progettazione. Alla prossima...• RS

IL VIDEO

Disegno esplicativo del pittore di scena mentre dipinge una tela 5x10

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Inquadra il QRcode e guarda i suoi lavori


ESPOSIZIONI

A

Parma i vestiti

raccontano la vita dei popoli NELLA CAPITALE DELLA CULTURA 2020 UNA MOSTRA RIPERCORRE UN VIAGGIO NELLE TRADIZIONI DEL MONDO

U

di Parma, la presentazione alla stampa ha visto la partecipazione dell’Assessora Nicoletta Paci che ha affermato: “Intorno al mondo con ciò che indossiamo e che vediamo indossare. È questo il fascino della mostra che propone il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico. Parlare dei popoli altri, magari lontani, ma vicini proprio per un particolare, per un elemento. L’abbigliamento è stato (e lo è ancora) elemento di riconoscibilità sociale e di divisione, ma anche di condivisione: un altalenare tra essere e apparire che deve molto all’abito e a ciò che s’indossa. Quindi si tratta di un viaggio intorno al

© Museo d’Arte Cinese ed Etnografico

na giornata in giro per il mondo senza mai muoversi da Parma. Prima si incontra un mandarino cinese, poi una signora in burqa, poi un gentleman indonesiano. L’inaugurazione della mostra Mode nel mondo: i vestiti raccontano la vita dei popoli al Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020, è stata una passeggiata emozionante nell’atlante del costume mondiale, partita al mattino con la conferenza stampa a cui hanno preso parte numerosi giornalisti arrivati non solo dalla città, per proseguire lungo tutto il pomeriggio, fino alla chiusura del museo. Organizzata con il patrocinio del Comune

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Giappone, parasole in bambù e carta giapponese dipinta

mondo molto affascinante”. L’esposizione temporanea, che prevede riallestimenti nel corso dell’anno espositivo (visitabile fino al 31 dicembre 2020), è un percorso che punta


di Daniele Colzani

ad esprimere, attraverso l’abbigliamento, il proprio concetto di estetica ma enfatizza anche il ruolo dell’individuo all’interno della società. L’abbigliamento è comunicazione, è un vero e proprio linguaggio sociale. Tramite ciò che si indossa e agli ornamenti che accompagnano l’abito, è facile capire l’appartenenza a uno stato sociale o a un’etnia. Tramite visite guidate che si sono avvicendate nel pomeriggio a partire dalle 15 (ogni mezz’ora per poter accontentare il numeroso pubblico intervenuto) si è potuta approfondire la conoscenza sulla moda mondiale degli ultimi due secoli. GLI ABITI PRESENTI NELL'ESPOZIONE I pezzi esposti provengono dai luoghi in cui hanno operato i missionari Saveriani: quindi in primis dalla Cina abiti liturgici della tradizione taoista, il Qipao (l’abito tradizionale femminile) e abiti tradizionali tipici delle grandi rappresentazioni teatrali. Ma anche calzature femminili tipiche del grande impero, le scarpette con tacco a zoccolo, oltre all’ornamento nuziale: collare in tubolare a sezione rettangolare la cui

Cina Qipao, abito tradizionale femminile, realizzato nella fine del 1800

faccia superiore rappresenta due draghi (simbolo di fertilità maschile). Dall’Indonesia, scialli della cultura Batak dell’isola di Sumatra e abiti maschili tradizionali. E ancora, dal Giappone, giacche Haori rigorosamente di seta, con gli stemmi di famiglia “mon”, oltre all’Hakama, indumento tradizionale Portafogli o piccolo beautycase metallico rivestito in tessuto

maschile, le cui pieghe rappresentano la “via dei 5 principi” e il Kimono femminile. Dal Sudan, zucchetti, scarpe e babbucce tribali; dal Ghana, tessuti cerimoniali in seta della tribù Ashant; dal Burkina Faso un abito tradizionale composto di tunica e pantaloni; dal Bangladesh il Burqa azzurro delle donne musulmane bengalesi; dal Camerun le collane Kweyma KJella e le cavigliere di alluminio decorate a testa di uccello. Sorprendente l’angolo dedicato alle popolazioni amazzoniche che si vestono dipingendo il proprio corpo: come il popolo Kayapò, in un meraviglioso profluvio di piume e tessuti vegetali. Il posto d’onore spetta al Longpao, l’abito dei draghi, un elegantissimo abito cinese di corte di epoca Qing. • RS

WWW.MUSEOCINESEPARMA.ORG 65


CONCERTI

di Emanuela Cattaneo

Arriva dal Sahara il

Jimi

Hendrix del deserto

UN'OCCASIONE PER ASCOLTARE IL BLUES DI VIEUX FARKA TOURÈ, IL MIGLIOR CHITARRISTA D'AFRICA

N

a elle serate di mercoledì 18 e giovedì 19 marzo, tra le porcellane e le sete del Museo d'Arte Cinese di Parma, risuoneranno note che profumano di Sahara. In queste due serate, alle 21, si esibirà Vieux Farka Touré, il “Jimi Hendrix del deserto”. Vieux viene dall’Africa, da quella zona tra Mali e Sahara ritenuta la culla originale della musica Blues. È ritenuto il miglior chitarrista del Continente Nero. Cresciuto nel deserto del Sahara, tra Bamako e Niafunké, Vieux fin da ragazzo è stato profondamente influenzato dalla musica del padre, il grandissimo Ali Farka Touré, personaggio importante nell’innovare il chitarrismo africano. Scomparso nel 2006, è stato una vera e propria icona della musica del Mali e, oltre ai numerosi dischi e alla collaborazione con Ry Cooder per lo splendido Talking Timbuktu, ha partecipato attivamente al docu-

mentario sulle origini del blues girato da Martin Scorsese Dal Mali al Mississippi. Seguendo le orme segnate dal padre, Vieux Farka Touré ha studiato musica diplomandosi all’Istituto Nazionale delle Arti di Bamako ed è diventato ben presto un virtuoso della chitarra. L’esperienza sul palco è arrivata come musicista nel gruppo del suonatore di kora Toumani Diabaté, mentre nel 2005 il produttore americano Eric Herman gli ha proposto un contratto discografico per il suo primo album. Da allora Vieux è diventato un artista ecclettico e curioso, cercando con ogni suo nuovo progetto di espandere i propri orizzonti, abbracciando nuove sfide, rafforzando una reputazione che lo

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colloca tra i musicisti più talentuosi e innovativi del mondo. Vieux Touré, non è solo un artista, ma anche un attivista nel campo dell’impegno civile e si batte concretamente per i popoli dell’Africa: “Ho dato vita al progetto umanitario AmahrecSahel alcuni anni fa affinchè si occupasse di educazione, malattie, acqua pulita e altri aspetti per le persone povere, specialmente bambini, della regione del Sahel. Mio padre mi ha insegnato che avere successo significa nulla se non lo utilizzi per il bene della tua comunità e del mondo. Per cui queste sono le mie linee guida riguardo Amahrec-Sahel. Vogliamo utilizzare l’opportunità che ho di raggiungere un ampio pubblico nel mondo per aiutare i bambini del Sahel” • RS


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INIZIATIVE

il

Nastri di partenza per

Premio Andrea Parodi

APERTE LE ISCRIZIONI ALL’UNICO CONTEST EUROPEO RISERVATO AI TANTISSIMI ARTISTI DI WORLD MUSIC

È

perto ad artisti di tutto il mondo il bando del 13° “Premio Andrea Parodi”, l'unico concorso europeo riservato esclusivamente ad artisti di world music, organizzato dall'omonima Fondazione con la direzione artistica di Elena Ledda. Le finali, quest'anno, sono in programma, dall’8 al 10 ottobre, come sempre a Cagliari. Su www.fondazioneandreaparodi.it è disponibile il nuovo bando di concorso. L’iscrizione è gratuita. Per partecipare occorre, fra l’altro, inviare due brani (anche già editi) che siano identificativi di un intero progetto artistico che rientri nei canoni della world music. Fra i premi per il vincitore ci sono una serie di concerti e di partecipazioni ad alcuni dei più importanti festival italiani di musica di qualità nelle edizioni del 2021: dall'“European jazz expo” in Sardegna a Folkest in Friuli, dal Negro Festival di Pertosa (SA) e allo

stesso Premio Parodi, ma anche in altri eventi che saranno man mano annunciati. Oltre a questo, avrà diritto a una borsa di studio di 2.500 euro. Al vincitore del premio della critica andrà invece la realizzazione professionale del videoclip del brano in concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi. Le domande di iscrizione dovranno essere inviate entro e non oltre il 15 maggio 2020, tramite il format presente su www.fondazioneandreaparodi.it (per informazioni: fondazione.andreaparodi@ gmail.com ) e dovranno contenere: 2 brani (2 file mp3, provini o registrazioni live o realizzazioni definitive, anche se già edite; indicare con quale dei due brani si intende gareggiare); testi ed eventuali traduzioni in italiano dei due brani; curri-

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culum artistico del concorrente (singolo o gruppo). Tra tutte le iscrizioni la Commissione artistica istituita dalla Fondazione selezionerà, in maniera anonima, da otto a dodici finalisti; i finalisti si esibiranno a Cagliari in ottobre davanti a una Giuria Tecnica (addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti, scrittori e cantautori) e a una Giuria Critica (giornalisti). Entrambe le giurie, come negli scorsi anni, saranno composte da autorevoli esponenti del settore. La manifestazione è nata per omaggiare un grande artista come Andrea Parodi, passato dal pop d'autore con i Tazenda a un percorso solistico di grande valore e di rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music, collaborando fra l'altro con artisti come Al Di Meola e Noa. • RS


a cura della Redazione

Come costruire la carriera musicale nell 'era digitale

IL PRIMO LIBRO DEL PRODUTTORE DISCOGRAFICO, MANAGER E DIRETTORE ARTISTICO DEL CONCERTO DEL PRIMO MAGGIO

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a pochi giorni è presente in tutte le librerie La musica attuale. Come costruire la tua carriere musicale nell’era digitale” (RoiEdizioni) il primo libro di Massimo Bonelli, produttore discografico, manager e direttore artistico del Concerto del Primo Maggio di Roma. Il libro scatta una fotografia nitida e dettagliata del momento che sta vivendo la musica italiana e dell’evoluzione del mercato musicale rispetto a tutti gli stravolgimenti che l’epoca digitale ha portato, a partire dal boom delle piattaforme di streaming. Massimo Bonelli ha deciso di raccogliere in un libro il frutto delle tante ricerche, delle esperienze dirette e delle conoscenze acquisite nel

corso della sua carriera di oltre vent’anni nel mondo della musica italiana. «Ho deciso di scrivere questo libro perché sono stato anch’io un musicista affamato di informazioni, ma anche e soprattutto perché non ho trovato nessun testo simile scritto in italiano e riferito alla nostra scena nazionale – dice Massimo Bonelli – Niente che affrontasse a tutto tondo l’evoluzione com­plessiva di un settore che, negli ultimi anni, ha vissuto una rivoluzione senza precedenti» Da ex musicista e esponente di spicco del mondo della discografia italiana, MASSIMO BONELLI raccoglie in questo libro tutte le sue competenze e conoscenze acquisite nel corso della sua carriera nel mondo

della musica, confezionando un perfetto manuale d’uso per gli artisti emergenti che desiderano costruire una carriera musicale di successo. CHI È MASSIMO BONELLI È dal 2015 il Direttore Artistico e l’organizzatore del Concerto del Primo Maggio di Roma. Produttore, manager e consulente musicale, ha fondato e dirige iCompany ed è l’ideatore e coordinatore di Casa SIAE al Festival di Sanremo, oltre che l’attuale organizzatore del Premio Fabrizio De André. È stato recentemente incaricato della direzione artistica della Numero 1, la storica etichetta fondata da Mogol e oggi linea editoriale di Sony Music. Nel 2019 ha coordinato Faber Nostrum, il progetto discografico tributo dell’indie italiano a Fabrizio De Andrè. • RS

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ANDAR PER MUSEI

di Daniele Colzani

ECCO LE MOSTRE DEL MOMENTO. LE ABBIAMO VISITATE PER VOI... Stephen King L'ISTITUTO

MONET E GLI IMPRESSIONISTI

GEORGES DE LA TOUR - L'EUROPA DELLA LUCE Considerato unanimemente come uno dei più celebri artisti del Seicento, Georges de La Tour non esisterebbe se non esistesse la storia dell’arte. Sconosciuto per più di due secoli, fu “resuscitato” da Herman Voss, un grande studioso tedesco che, nel 1915, scrisse un articolo per attribuirgli due dipinti. La mostra a Palazzo Reale e gli studi del catalogo riflettono dunque sulle immagini straordinarie, potenti e liriche, di santi e mendicanti, sulle scene di gioco e di rissa, sulla raffigurazione sofisticata della notte, soggetti usuali di La Tour e degli altri “pittori della realtà” con cui la mostra lo confronta. Un’esposizione unica e imperdibile considerato che in Italia non vi è conservata nessuna opera di La Tour e sono solo circa 40 le opere certamente attribuite al Maestro, di cui in mostra ne sono esposte 15 più una attribuita. (MILANO, Palazzo Reale, fino al 7 giugno 2020)

Per la prima volta dalla sua fondazione nel 1934, il Musée Marmottan Monet di Parigi cede in prestito opere uniche, molte mai esposte altrove nel mondo e firmate da alcuni dei maggiori esponenti dell’Impressionismo. Attraverso 57 capolavori, la mostra vuole anche rendere omaggio a tutti quei collezionisti e benefattori – tra i quali molti discendenti e amici degli stessi artisti in mostra – che, a partire dal 1932, hanno contribuito ad arricchire la prestigiosa collezione del museo parigino rendendola una tra le più ricche e più importanti nella conservazione della memoria impressionista. (BOLOGNA, Palazzo Albergati, fino all12 luglio 2020)

CONSIGLIATA DALLA REDAZIONE CAPOLAVORI DELLA JOHANNESBURG ART GALLERY. DAGLI IMPRESSIONISTI A PICASSO - Una selezione di 64 opere dallo straordinario valore artistico, provenienti dalla Johannesburg Art Gallery, il principale museo d’arte del continente africano. La collezione nel suo insieme conta oltre cento opere tra olii, acquerelli e grafiche, che portano la firma di alcuni dei grandi maestri, da Degas a Dante Gabriel Rossetti, da Corot a Boudin e Courbet, da Monet a Van Gogh, da Mancini a Signac, da Picasso a Bacon, Liechtenstein e Warhol. Una serie inaspettata di capolavori che permettono di percorrere un vero e proprio viaggio nella storia dell’arte del XIX e XX secolo, spaziando dall’Europa agli Stati Uniti, fino al Sudafrica. (BARD - AOSTA, Forte di Bard, dal 14 Febbraio al 02 Giugno 2020)

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