Short Theatre 11 - KEEP THE VILLAGE ALIVE

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KEEP THE VILLAGE

ALIVE



Roma

7-18 settembre 2016

SHORT THEATRE

KEEP THE

VILLAGE

ALIVE


KEEP THE VILLAGE

ALIVE

Dandosi ogni anno un titolo diverso Short Theatre cerca di fornire una chiave di lettura dei suoi contenuti, e di nominare un grande e fluido romanzo, articolato in momenti che ne rappresentano i capitoli narrativi. Quest’anno KEEP THE VILLAGE ALIVE è un motto, un’esortazione, un invito, il titolo di un concept album. Qualcosa di semplice, di lettura quasi scontata, ma che lancia un pensiero che pure bisogna tenere presente, una raccomandazione e un invito ad impegnarsi tutti a mantenere vivo il villaggio. Impegnarsi a fare qualcosa che cambi la condizione in cui siamo, qualcosa che ascolti le nostra capacità e desideri non solo di resistere, ma anche di ricostruire. Mantenere vivo il villaggio significa occuparsi del tessuto connettivale, quello che in anatomia tiene insieme i muscoli e le ossa del corpo umano. Significa cercare di intervenire sulla struttura della nostra società, sfiancata e incontinente. Ognuno dovrebbe fare la sua parte. Il dovere e il senso dell’arte dovrebbe essere quello di lavorare affinché si costituiscano valori adeguati alle necessità e ai vuoti dell’epoca in cui viviamo, che sappiano leggere e sappiano dialogare con le complessità della realtà a cui apparteniamo per poter immaginare realtà ulteriori che disegnino nuovi territori di confronto e di analisi. L’artista dovrebbe rispondere con il proprio pensiero e la propria pratica alle urgenze del reale, e non solo alle tensioni e derive formali ed estetiche. Raccogliere nei gesti, nelle parole e nelle forme, la tessitura rizomatica della realtà. Pensare l’impensabile.


MANTENERE VIVO IL VILLAGGIO penso significhi questo: credere davvero che l’unione faccia la forza, che si possa produrre un'energia centrifuga che contamini orbita dopo orbita i villaggi che ci girano intorno, e insieme lasciarsi contaminare, farsi villaggio in orbita. Immaginare un piccolo Stato, dicevamo tempo fa, temporaneo, con delle regole e delle abitudini, delle eccezioni e degli sconfinamenti. Un luogo in cui rintracciare un’identità dispersa, un luogo da cui ripartire, divisi e uniti, singoli e comuni. Un luogo dove la paura e l’incertezza siano esperienze della vita, non motivi di ricatto. Un luogo dove le differenze siano un principio e non una fine, e dove si coltivino forme specifiche di resistenza e di intervento. Un’utopia. Un’utopia possibile. Ecco, un luogo dove tornare ad imparare e a coltivare utopie. Perché solo se si ha chiara la meta il tragitto sembra percorribile. KEEP THE VILLAGE ALIVE: condividiamo una meta e perseguiamola. Fabrizio Arcuri

Ciò che più profondamente “tiene unita” una comunità non è tanto l’identificazione con la legge che regola il quotidiano circuito della vita “normale”, quanto l’identificazione con una specifica forma di trasgressione della legge, di sospensione della legge (in termini psicanalitici, con una forma speciale di godimento). Slavoj Zizeck


SHORT THEATRE

Ci siamo spesso interrogati sui modi e sul senso delle cose che facciamo, come individui, come operatori culturali, come singoli e come collettivo; e ancora più spesso abbiamo riflettuto su quanto decisivo sia il luogo in cui immaginare e praticare quei modi e quel senso. Quest’anno proprio allo spazio, alla sua configurazione possibile e alle sue prospettive ulteriori, dedichiamo l’undicesima edizione di Short Theatre. Al luogo, alla sua natura che sentiamo precisa perché propria e nostra, e insieme sfuggente perché sempre accidentata e controversa, sconfinata e sconfinante. Eppure da qui siamo sempre partiti, ed è questo “qui” che oggi proviamo a nominare, solo per poi dimenticarlo, questo nome, per andare oltre, per farlo esplodere, per prendercene cura e farlo sopravvivere a tutto, anche in fondo ai suoi stessi abitanti e visitatori – KEEP THE VILLAGE ALIVE. Il villaggio che vogliamo tenere vivo è un paesaggio in cui la lingua può essere poesia e la poesia può dire la realtà, ma è anche il luogo, temporaneo e delimitato, che allestiamo ogni anno, dal 2006, e a cui abbiamo dato il nome di Short Theatre: un villaggio di transito, uno spazio di riposo per i nomadi, di racconto per i viaggiatori. Short Theatre, da undici anni è questo: un luogo e un tempo in cui si ricompone una comunità di artisti, pubblico e operatori. Una comunità alla ricerca della giusta distanza tra sguardo e creazione. Short Theatre è una lente con cui osservare il paesaggio dello spettacolo dal vivo italiano e internazionale, ma anche un’occasione di dialogo intorno all’attuale condizione della performance, alle sue forme e ai suoi sensi, alle sue prospettive. Short Theatre è insieme il villaggio, il suo abitante, e lo straniero in visita. Un’occasione, anche questa edizione 2016, che ha i connotati precisi del luogo che la rilancia, un luogo in cui la comunità dello spettacolo dal vivo ritorna a casa per pochi giorni all’anno. Può un villaggio tornare a casa? Può una comunità farsi abitare?


Ecco KEEP THE VILLAGE ALIVE. Una voglia di resistenza e di difesa, ma anche di indagine, di scoperta, di abbandono vitale a quello che non possiamo non fare – prenderci cura dei nostri desideri e delle nostre possibilità. E sono questi desideri e queste possibilità che ospitiamo negli spazi di MACRO LA PELANDA, e non solo, dal 7 al 18 settembre 2016. Spettacoli, incontri e conversazioni, percorsi di formazione e di visione, djset, concerti, installazioni: queste le vie che si possono percorrere in questo villaggio. Impossibile mapparne l’intero territorio, troppo vario, così preziosamente articolato, dislocato, sgrammaticato nella sua urbanistica umana. Ci sono però aree che sono come coagulazioni di senso improvviso: la performance come laboratorio politico di riflessione sulle forme della rappresentanza e della condivisione di pensieri e intenzioni; la ricerca di una lingua, di una scrittura che sappia farsi voce teatrale, restando preziosa nella sua partitura compositiva; le derive che s’incrociano, come le correnti di un fiume nel centro città, e così forme espressive che si mischiano, non perdendo la loro profonda identità; e ancora il continuo perdersi e darsi appuntamento, e rincorrersi, dello spettacolo e dello spettatore, in un gioco di ruolo che invade ogni angolo del villaggio. Short Theatre non ha mura o altezze da cui difendersi, e quest’anno si fa invadere dalla moltitudine di artisti e progetti, affermati ed emergenti, molti per la prima volta in Italia. La relazione con il panorama artistico europeo è sempre più incisiva, grazie al consolidamento e all’inaugurazione di rapporti con strutture, istituzioni artistiche e istituti di cultura di diversi paesi, e grazie alla presenza sempre più definitiva di Short Theatre in numerosi network europei, dedicati al sostegno e alla circuitazione di giovani artisti internazionali. Un posizionamento strategico, ma anche, in qualche modo, ideologico – con un pensiero ad una più vera idea di mobilità, di rischio e insieme di costruzione condivisa, di considerazione dei confini come segni da curare, da rigiocare e non da subire.


Mercoledì 7 settembre 19.30 | S TRASSE HM/House Music progetto musicale partecipato | 1h20' – ingresso libero con prenotazione

obbligatoria a promozione@shorttheatre.org – max 50 spettatori – il luogo verrà comunicato al momento della prenotazione

Palazzo Venezia 21.00 | ERMANNA MONTANARI / LUIGI CECCARELLI / DANIELE ROCCATO Lus. teatro/musica | 50’ | IL GIARDINO RITROVATO

Giovedì 8 settembre TEATRO INDIA 21.00 | ROBERTO SCARPETTI / CÉSAR BRIE Prima della bomba teatro | 50’ | SALA A

La Pelanda 19.00 | ERMANNA MONTANARI / LUIGI CECCARELLI / DANIELE ROCCATO Lus. teatro/musica | 50’ | SALA 1 20.15 | EL CONDE DE TORREFIEL (ES) La posibilidad que desaparece frente al paisaje teatro | 1h15’ | SALA 2 – spettacolo in italiano 21.45 | FROSINI / TIMPANO Carne teatro | 1h | STUDIO 1 22.00 e| M P5 / TEHO TEARDO Phantasmagorica 23.00 performance audio/video | 25’ | STUDIO 2 – prima assoluta 23.30 | STRASSE Exil#12/TIAMO | djset | ZONA ESTERNA – ingresso libero

Venerdì 9 settembre TEATRO INDIA 21.00 | ROBERTO SCARPETTI / CÉSAR BRIE Prima della bomba teatro | 50’ | SALA A

La Pelanda 18.00>20.00 | FERNANDO RUBIO (AR) Everything by my side teatro | una replica per 7 spettatori ogni 15’| SPAZIO ESTERNO performance in italiano – prenotazione obbligatoria

18.30 | I NDUSTRIA INDIPENDENTE Lullaby mise en espace | 1h10’ | STUDIO 2 – prima presentazione italiana del testo 20.00 | M ARCO DA SILVA FERREIRA (PT) Hu(r)mano danza | 50’ | SALA 2 – prima nazionale 21.00 | T G STAN (BE) Trahisons di Harold Pinter teatro | 1h30’ | SALA 1 – in francese con sopratitoli in italiano – prima nazionale


22.30 | In difesa del villaggio | conversazione a cura di Graziano Graziani con Fabrizio Arcuri, Michele Di Stefano, Ivana Müller e tg Stan incontro | 1h | ATELIER – ingresso libero 22.45 | E RWAN KERAVEC (FR) / MICKAËL PHELIPPEAU (FR) Membre Fantôme danza/musica | 25’ | STUDIO 1 – prima nazionale 00.00 | Dopofestival BALSAMO DI SCIMMIA | party | ZONA ESTERNA

Sabato 10 settembre TEATRO INDIA 21.00 | ROBERTO SCARPETTI / CÉSAR BRIE Prima della bomba teatro | 50’ | SALA A

La Pelanda

18.00>20.00 | FERNANDO RUBIO (AR) Everything by my side teatro | una replica per 7 spettatori ogni 15’ | SPAZIO ESTERNO performance in italiano – prenotazione obbligatoria

18.30 | A LESSANDRA DI LERNIA Attraverso un inverno mise en espace | 1h20’ | STUDIO 1 – prima presentazione italiana del testo 20.00 | TG STAN (BE) Trahisons di Harold Pinter teatro | 1h30’ | SALA 1 – in francese con sopratitoli in italiano – prima nazionale 20.30 | Presentazione pubblica del Fondo Speculativo di Provvidenza di Luigi Coppola e Christophe Meierhans 1h | ZONA ESTERNA – ingresso libero 21.45 | IVANA MÜLLER (HR/FR) Edges performance | 1h | SALA 2 – in inglese con sopratitoli in italiano – prima nazionale 23.00 | MARCO D’AGOSTIN Everything is ok danza | 35’ | STUDIO 2 00.00 | Dopofestival SPRING ATTITUDE WAVES special guest YAKAMOTO KOTZUGA | party | ZONA ESTERNA

Domenica 11 settembre TEATRO INDIA 19.00 | ROBERTO SCARPETTI / CÉSAR BRIE Prima della bomba teatro | 50’ | SALA A

La Pelanda 17.30 e| I VANA MÜLLER (HR/FR) Partituur 19.00 performance partecipativa per l’infanzia dai 7 anni in su | 40’ | STUDIO 1 performance in italiano

18.00>20.00 | FERNANDO RUBIO (AR) Everything by my side teatro | una replica per 7 spettatori ogni 15’ | SPAZIO ESTERNO performance in italiano – prenotazione obbligatoria


19.30 | O SCAR DE SUMMA Stasera sono in vena teatro | 1h05’ | SALA 2 21.00 | R ADOUAN MRIZIGA (MA/BE) 3600 danza | 1h | GALLERIA – prima nazionale 22.15 | F ABRIZIO FAVALE Waterfalls danza | 26’ | SALA 1 – prima assoluta 18.00>02.30 | Tropicantesimo spazio di azione sonora | ZONA ESTERNA – ingresso libero

Lunedì 12 settembre Teatro India 19.00 | C HRISTIANE JATAHY (BR) / ÉCOLE DES MAÎTRES Cut, frame and border teatro | 1h30’ | SALA B – ingresso libero con prenotazione obbligatoria a promozione@shorttheatre.org

21.00 | ALEX CECCHETTI (IT/FR) Tamam Shud performance | 2h – prenotazione obbligatoria a promozione@shorttheatre.org prima nazionale – il luogo verrà comunicato al momento della prenotazione

La Pelanda 21.00 | S HU AIELLO / CATHERINE CATELLA (FR) Un paese di Calabria documentario | 1h30’ | ZONA ESTERNA – in lingua originale con sottotitoli in italiano – la proiezione sarà preceduta da un incontro con le registe

Martedì 13 settembre 18.30 | ALEX CECCHETTI (IT/FR) Tamam Shud performance | 2h – prenotazione obbligatoria a promozione@shorttheatre.org prima nazionale – il luogo verrà comunicato al momento della prenotazione

La Pelanda 18.30>23.00 | FIBRE PARALLELE / LICIA LANERA Licia legge le fiabe teatro | 15’ | STUDIO 1 | una replica per 14 spettatori ogni 30’ prenotazione obbligatoria – prima assoluta

19.00 | P AOLA ROTA Lingua madre Mameloschn di Sasha Marianna Salzmann teatro | 1h20’ | STUDIO 2 – prima assoluta 20.45 | V IRGILIO SIENI Pinocchio_leggermente diverso danza | 1h | SALA 2 22.00 | D AVIDE CARNEVALI / FABRIZIO MARTORELLI Peppa™ prende coscienza di essere un suino / Educazione transiberiana #1 mise en espace | 20’ | SALA 1 22.30 | OHT Squares do not (normally) appear in nature installazione performativa | 45' | GALLERIA – max 30 spettatori 22.30 | WOW + special guests Alchemical Wedding |live set | ZONA ESTERNA


Mercoledì 14 settembre La Pelanda 19.00 | A MENDOLA / MALORNI Nessuno può tenere Baby in un angolo teatro | 1h30’ | STUDIO 1 – anteprima 19.30 | I n difesa del villaggio | conversazione a cura di Graziano Graziani con Sonia Chiambretto, Angeliki Darlasi, Alessandra Di Lernia, Lorenzo Garozzo, Stefano Ivanov, Martina Ruggeri, Sasha Marianna Salzmann, Roberto Scarpetti, Erika Z. Galli, Nizar Zuabi incontro | 1h | ATELIER – ingresso libero 20.45 | M UTA IMAGO Polices! di Sonia Chiambretto teatro | 55’ | STUDIO 2 – prima assoluta 21.00 | NIZAR ZUABI (PS) / ANGELIKI DARLASI (GR) ROBERTO SCARPETTI (IT) / STEFANO IVANOV (BG) HARBOUR40 reading | 40’ | STUDIO 1 – prima presentazione italiana del testo – ingresso libero 22.00 | B LUEMOTION Caffettiera Blu di Caryl Churchill teatro | 55’ | SALA 1 23.00 | MOKADELIC T (kinetic art remix) musica/sonorizzazione live | SPAZIO ESTERNO 23.15 | OHT Squares do not (normally) appear in nature installazione performativa | 45' | GALLERIA – max 30 spettatori

Giovedì 15 settembre Villa Medici 16.30 e| I VANA MÜLLER (HR/FR) Partituur 18.00 performance partecipativa per l’infanzia dai 7 anni in su | 40’

performance in italiano – ingresso libero con prenotazione obbligatoria a promozione@shorttheatre.org

19.00 e | M K Venerdì (les autres) 19.45 danza | 25’ – ingresso libero con prenotazione obbligatoria a promozione@shorttheatre.org

La Pelanda 18.30 | M ILO RAU (CH) Five Easy Pieces teatro | 1h40’ | SALA 2 – in fiammingo con sopratitoli in italiano – prima nazionale 20.30 e| L UCA BRINCHI / DANIELE SPANÒ Aminta 23.00 installazione performativa | 25’ | SALA 1 – prima assoluta 21.15 | O HT Autoritratto con due amici teatro | 55’ | STUDIO 1 22.30 | M UTA IMAGO Polices! di Sonia Chiambretto teatro | 55’ | STUDIO 2 – prima assoluta 23.30 | ANDREA PESCE FishEye | concerto | ZONA ESTERNA


Venerdì 16 settembre La Pelanda 18.30 | ANAGOOR L’Italiano è ladro di Pier Paolo Pasolini UNA TRANSIZIONE IMPERFETTA teatro | 1h25’ | STUDIO 2 20.15 | TIAGO RODRIGUES (PT) By Heart teatro | 1h15’ | SALA 2 – in inglese con sopratitoli in italiano – prima nazionale 20.30 | OHT Squares do not (normally) appear in nature installazione performativa | 45' | GALLERIA – max 30 spettatori 21.45 | ACCADEMIA DEGLI ARTEFATTI Io, Fiordipisello di Tim Crouch teatro | 1h10’ | STUDIO 1 23.00 | MK Hey danza | 40’ | SALA 1 23.30 | LA BATTERIA Tossico Amore concerto | ZONA ESTERNA 00.30 | Dopofestival LSWHR | party | ZONA ESTERNA

Sabato 17 settembre La Pelanda 16.30 | TRANSEUROPAEXPRESS seminario | 2h | MEETING ROOM 18.30 | A CCADEMIA DEGLI ARTEFATTI Io, Banquo di Tim Crouch teatro | 1h10’ | STUDIO 1 20.00 | T IAGO RODRIGUES (PT) By Heart teatro | 1h15’ | SALA 2 – in inglese con sopratitoli in italiano – prima nazionale 20.30 | H ABILLÉ D’EAU Euforia danza | 30’ | SALA 1 – prima sezione 21.30 | M ICHELE RIZZO (IT/NL) Higher danza | 45’ | STUDIO 2 22.15 | LUIGI COPPOLA (IT/BE) / CHRISTOPHE MEIERHANS (CH/BE) Fondo speculativo di provvidenza - Assemblea delle Parti #2 assemblea | 2h | SALA 2 – ingresso 1e 00.30 | Dopofestival AMIGDALA | party | ZONA ESTERNA

Domenica 18 settembre Biblioteca Vallicelliana 19.00 | T EATRO VALDOCA / MARIANGELA GUALTIERI Bello mondo teatro | 50’ | SALONE BORROMINIANO


Dall'8 al 17 Settembre LA PELANDA| progetti lunga durata | fruizione libera

WOW

RADIO HOLIDAY – BAD PEACE dalla complicità alla trasmutazione un progetto di Francesca Cuttica e Leonardo Cabiddu in collaborazione con Matteo Angius costumi di Yulia Kachan – con la partecipazione di (((Reb))) La Roma Est Bene, Holiday Inn, Invasioni Balcaniche, Grip Casino, Acchiappashpirt, Raniero Berardinelli, PierGiuseppe Di Tanno, AS Rom – una produzione Short Theatre Proponiamo uno spazio disteso, adagiato, orizzontale. A partire da un letto in cui vivere languidamente l’evolversi del festival: lo sforzo gravitazionale sia minimo. Ogni giorno Bad Peace accoglie morbidamente i corpi che gravitano frenetici il festival. Rallentare, scendere, sdraiare le funzioni produttive e stare. Insieme. Fermarsi. Un po’. E poi? Cosa può accadere? Prendendo le mosse dal sit-in a letto del ‘69 di Yoko e John Lennon, noto come Bed-in for Peace, si intende creare uno spazio inutile, inattivo, all’interno della Pelanda, attorno al quale riposare, chiacchierare, osservare, meditare e sognare le possibilità di una lieve comunità temporanea. Il carattere spazio-tempo diffuso del festival sembra infatti offrire campo alla costruzione di quel cerchio caldo dove si possa reimmaginare la promozione di un'esistenza autonoma e imprevedibile. Un esperimento fatto di intangibile, come persone, idee, emozioni e discorsi. Un laboratorio di possibilità. Un invito. Sei invitato nel letto di Bad Peace.

8-17 settembre | ore 18.00 - 00.00 | ZONA ESTERNA BAD PEACE OFF AIR - radio, chiacchiere, musica, immagini

8-17 settembre | ZONA ESTERNA | 40 minuti al giorno BAD PEACE ON AIR - incontri di coppia e live set

13 settembre | ore 22.30 | ZONA ESTERNA ALCHEMICAL WEDDING - evento unico, concerti e liveset


Fondo Speculativo di Provvidenza un progetto di Luigi Coppola e Christophe Meierhans piattaforma online a cura di Eduardo Cachucho e Babak Fakhamzadeh coordinamento Teresa Gentile logo Marzia Dalfini grazie a Kaaitheater (Bruxelles), Anja Dirks in collaborazione con Santarcangelo Festival Internazionale del teatro in piazza e Terni Festival www.thespeculativefund.org Il progetto artistico Fondo Speculativo di Provvidenza (FSP) genera e realizza una pratica politica collettiva, coinvolgendo direttamente gli spettatori, attraverso la creazione e l’uso di un capitale monetario comune. L’operazione si realizza aumentando di 1€ il prezzo del biglietto d’ingresso al festival. La somma extra pagata non refluisce all’interno dell’economia del festival stesso, ma viene messa da parte per costituire un capitale che appartiene a tutti i visitatori in egual misura. Ogni biglietto acquistato accorda al suo possessore il diritto ad una quota del FSP, che ne diventa così socio ed è invitato a speculare su quale uso destinare il Fondo. Il progetto è tornato a Santarcangelo, dove ha inaugurato lo scorso anno, prima di arrivare a Short Theatre e di andare a Terni Festival, approfondendo lo scopo di trasformare il pubblico in una comunità politica. Si tratta della capacità di ogni individuo di prendersi delle responsabilità, al fine di determinare quello che potrà essere realizzato insieme agli altri. Una “palestra” culturale e politica per praticare i temi fondamentali del nostro vivere in comune: solidarietà, appropriazione individuale, bene collettivo, altruismo, responsabilità sociale.

8-17 settembre | dalle 18.00 alle 23.30 Ufficio del fondo FSP ZONA ESTERNA

10 settembre | 20.30 Presentazione pubblica del FSP ZONA ESTERNA

17 settembre | 22.15 ASSEMBLEA DEI SOCI 2h | SALA 2 | ingresso 1E


COLLETTIVO PESCHERIA DISCOTECA

La musica non basta mai. Ascoltare per ricercare, scoprire, meditare, svegliarsi, confondersi. Pescheria è un collettivo ma anche un luogo che rende accessibile tutto l'anno a Roma settimanalmente la consultazione di dischi a chi vuole perdersi tra vinili di tutte le epoche, dischi improbabili, una collezione imprevedibile. Short Theatre ospiterà tre postazioni d’ascolto della Pescheria all’interno della Pelanda per tutta la durata del festival. Discoteca è una selezione di dischi curata da Hugo Sanchez. DRESSCODE: Silenzio

tutti i giorni dalle 18.00 alle 00.00 | ATELIER

OSSIURI GOD IS A DJ

God is a DJ è un dispositivo musicale partecipativo. God is a DJ ambisce a essere un gioco e niente altro che un gioco. God is a DJ è un jukebox, ma anche un semplice esperimento artistico. È una consolle dj aperta a tutti, grazie alla quale chiunque può passare un disco durante la serata, e vedere l’effetto che fa. God is a DJ è un gioco che trova il suo spazio naturale tra la musica, l’alcool e la socialità. God is a DJ porta la musica “fisicamente” nelle mani delle persone associandola a un nuovo rituale, un nuovo gioco appunto. Ambisce con piacere al ruolo di souvenir, con colonna sonora inclusa. Il supporto è così trasformato in un bene da condividere, scambiare, conservare.

Prendi una cosa da bere e ascolta come suona il sottobicchiere.

tutti i giorni dalle 18.00 alle 00.00 | ZONA ESTERNA


RICCARDO FAZI / MUTA IMAGO ANTOLOGIA DI S.

Nel 1993 Riccardo Fazi trascorre una settimana di vacanza a Rimini con i suoi genitori, dove conosce una ragazza, quattordicenne come lui, che la sera prima della sua partenza lo saluta regalandogli una musicassetta, colonna sonora di quell’estate, con un messaggio a lui dedicato: «Ciao Roma! Ci vediamo a Santarcangelo!». Il ritrovamento, ventidue anni dopo, di questo oggetto e del ricordo che contiene, innesca una ricerca di cui Antologia di S. è il racconto: un archivio di musicassette, l’inventario sonoro di un luogo e di un tempo di ricerca di una donna. Antologia di S. è oggi un radiodramma, rielaborato da Riccardo Fazi nel gennaio 2016 per il programma Tre Soldi di Radio Tre.

tutti i giorni | ore 19.00 | ATELIER | 40’


MERCOLEDÌ 7 SECRET LOCATION | 19.30 | performance site specific | 1h20’ ingresso libero con prenotazione obbligatoria a promozione@shorttheatre.org max 50 spettatori – il luogo verrà comunicato al momento della prenotazione

STRASSE

HM / HOUSE MUSIC idea di Francesca De Isabella creato da Francesca De Isabella, Sara Leghissa in collaborazione con Maddalena Fragnito produzione Strasse 2016 e Short Theatre www.casastrasse.org

House Music è un dj set e un’indagine musicale all’interno di spazi abitativi della città. In una prima fase, Strasse chiede agli abitanti di un condominio di scegliere ognuno la propria canzone. Nella serata di apertura al pubblico le canzoni raccolte andranno a comporre il dj set in uno spazio di uso comune del condominio. House Music vuol dire far suonare una casa, vuol dire scendere nel cortile, montare un impianto e ascoltare insieme come suona il luogo in cui si vive. Strasse, un progetto fondato a Milano nel 2009 da Francesca De Isabella e Sara Leghissa, lavora sul linguaggio performativo in contesto di paesaggio urbano, e sul linguaggio cinematografico come filtro di osservazione della realtà. Il percorso artistico di Strasse si fonda sulla pratica della creazione site-specific, alla ricerca di possibilità per lo spettatore di trasformare il suo punto di vista, permettendogli di vedere diversamente ciò che già esiste. Strasse is a project founded in 2009 by Francesca De Isabella and Sara Leghissa. Strasse’s artistic research is based on the practice of site-specific creation. It enables the audience to change viewpoint acquiring a new perspective on things. What is there finds new meaning and forms. HM is a collective dj set, an open party, a research of a space and its inhabitant.


E

MERCOLEDÌ 7 | Palazzo Venezia | 21.00 | musica/teatro | 50’ GIOVEDÌ 8 | La Pelanda | SALA 2 | 19.00 | musica/teatro | 50’

ERMANNA MONTANARI / LUIGI CECCARELLI DANIELE ROCCATO Lus. – concerto spettacolo

voce Ermanna Montanari – musica Luigi Ceccarelli, Daniele Roccato – testo Nevio Spadoni – regia Marco Martinelli – spazio scenico e costumi Margherita Manzelli, Ermanna Montanari – regia del suono Marco Olivieri – disegno luci Francesco Catacchio – direzione tecnica Fagio – produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione – in collaborazione con Teatro delle Albe/Ravenna Teatro www.emiliaromagnateatro.com – www.teatrodellealbe.com

LUS· (Luce) si inserisce tra le pagine di teatro-in-musica che Montanari e Ceccarelli hanno realizzato per il Teatro delle Albe negli ultimi due decenni. In questo concerto, il poemetto di Spadoni in lingua romagnola su Bêlda veggente e guaritrice di inizio Novecento, si sposa con l’architettura sonora originale di Ceccarelli e Roccato, in un’alchimia che vede in scena tre figure duellare con i loro “strumenti”: la voce caleidoscopica della Montanari, Ceccarelli con il computer per l’elaborazione elettronica in tempo reale, e Roccato con il contrabbasso. Diretto da Martinelli, LUS· racconta, senza raccontare, la magia incantatoria dei suoni, incarnata nel nostro presente, nelle “facce”, malate e abbacinate, nei gorghi di colore, sangue e mercurocromo dipinti ad acquerello dalla Manzelli.

Ermanna Montanari attrice, autrice e scenografa e Marco Martinelli drammaturgo e regista sono fondatori del Teatro delle Albe e ne condividono la direzione artistica; Luigi Ceccarelli compositore di musica elettroacustica e musicista è tra i fondatori di Edison Studio; Daniele Roccato contrabbassista solista e compositore è tra i fondatori di Ludus Gravis. Operano e hanno ricevuto premi in ambito nazionale e internazionale. Ermanna Montanari, actress, author and set designer, and Marco Martinelli, playwright and director, are founders of Teatro delle Albe and share its artistic direction. Luigi Ceccarelli, musician and composer of electroacoustic music, is one of the founders of Edison Studio. Daniele Roccato, solo double bass player and composer, is one of the founders of Ludus Gravis.


GIOVEDÌ 8 LA PELANDA | SALA 2 | 20.15 | teatro | 1h15’ nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe spettacolo in italiano

EL CONDE DE TORREFIEL (ES)

La posibilidad que desaparece frente al paisaje regia e drammaturgia Tanya Beyeler e Pablo Gisbert – testo Pablo Gisbert – con David Mallols, Albert Pérez Hidalgo, Nicolas Carbajal, Tirso Orive – voce Tanya Beyeler – luci Octavio Mas – scenografia Jorge Salcedo – suono Adolfo Garcìa – assistente coreografo Amaranta Valarde – traduzione italiana Ettore Colombo – immagini Ainara Pardal – coprodotto da El lugar sin límites (Centro Dramático Nacional de Madrid/Teatro Pradillo), Festival TNT - Terrassa, Graner - Espai de Creació Barcelona – con il sostegno di Programa iberescena, ICEC - Generalitat de Catalunya, INAEM Ministerio de Cultura, Antic Teatre - Barcelona, La Fundición - Bilbao, Istituto Cervantes - Roma, Reale Academia de España en Roma www.elcondedetorrefiel.com

La posibilidad que desaparece frente al paisaje è una performance da leggere e da guardare. La scena vuota è lo spazio dove immaginare e modellare la realtà, dove le parole possono costruire città e fotografare paesaggi. E poi i corpi dei performer che attraversano territori popolati da feticci e personalità culturali – Michel Houellebecq, Paul B. Preciado, Spencer Tunick o Zygmunt Bauman – e da tutti coloro che condividono lo stesso tempo presente. E l’idea di un pessimismo organizzato, ispirata alla visione di Benjamin che già negli anni ’30 ci avvertiva dell’incontenibile eclissi del reale, dell'incapacità di narrare, dell'impossibilità di una salvezza. El Conde de Torrefiel è una compagnia fondata a Barcellona nel 2010 da Tanya Beyeler e Pablo Gisbert, la cui ricerca artistica si pone l’obiettivo di interrogare il tempo presente e le sue possibilità, attraverso diverse forme artistiche: teatro, coreografia, letteratura, arti plastiche. El Conde de Torrefiel looks into visual and textual aesthetic. An empty space where theatre, choreography, literature and visual arts find a way to coexist. The analysis of present reality, questioning each possibility, is the standpoint of their artistic reflection.


P

GIOVEDÌ 8 | VENERDÌ 9 | SABATO 10 TEATRO INDIA | SALA A | 21.00 | teatro | 50’ DOMENICA 11 TEARTO INDIA |SALA A | 19.00 | teatro | 50’ prima assoluta

Roberto Scarpetti / César Brie Prima della bomba

di Roberto Scarpetti – regia César Brie – con Andrea Bettaglio, Catia Caramia, Massimiliano Donato, Marco Rizzo, Umberto Terruso assistente alla regia Elisabetta Carosio – musiche originali Pablo Brie – scene e costumi Giancarlo Gentilucci – assistente scene e costumi Daniela Vespa – residenza Arti e Spettacolo – produzione Teatro di Roma e Campo Teatrale con il sostegno di Roma Capitale – in collaborazione con Short Theatre www.cesarbrie.com

In un'affollatissima metropolitana di una grande città, Davide, un ragazzo italiano, coperto dal cappuccio della sua felpa, è pronto a farsi esplodere. Prima della bomba indaga i motivi che portano un giovane a convertirsi all’Islam, e a farsi saltare in aria. Un viaggio all’interno di una conversione e di una crisi personale, e dell’ideologia di chi voleva cambiare il mondo credendo che fosse in atto una nuova Shoah, con i musulmani al posto degli ebrei e con l’Occidente a fare la parte dei Nazisti. César Brie è attore, regista, drammaturgo argentino. Dopo aver lasciato la Comune Baires ha girato il mondo fondando gruppi teatrali in Italia, Danimarca e Bolivia. Attualmente vive e lavora in Italia. Roberto Scarpetti, scrittore e regista. Tra i suoi testi: Giochi d’estate (2011), Con un po’ di pazienza (2004) e Hollywood Flies (2005). Ha lavorato come sceneggiatore per alcune serie televisive. César Brie is an actor, theater director and Argentine dramatist. He’s travelled all over the world and founded theater groups in Italy, Denmark and Bolivia. Roberto Scarpetti is a writer and a theatre director who also worked as a screenwriter for tv shows. Prima della bomba investigates the reasons why a young person converts to Islamic fundamentalism, to the extent he blows himself up.


GIOVEDÌ 8 LA PELANDA | STUDIO 1 | 21.45 | teatro | 1h

Frosini / Timpano Carne

testo Fabio Massimo Franceschelli regia e interpretazione Elvira Frosini e Daniele Timpano disegno sonoro e musiche Ivan Talarico – collaborazione artistica Alessandra Di Lernia – assistente alla regia Sonia Fiorentini – progetto grafico Davide Abbati – produzione Frosini/Timpano e Kataklisma www.frosinitimpano.it

Carne, muscoli e tessuto molle dell’uomo e degli animali. Carne, trasformazione terrena del Verbo divino. Carne al sangue, carne ben cotta, i piaceri della carne, carne viva e carne morta. In una tranquilla quotidianità casalinga, Lei e Lui discutono e litigano sulla carne, partendo dalla questione animalista per esplorare territori limitrofi ma meno battuti: la sacralità della carne come forma inalienabile dell’esistenza, i limiti etici della mercificazione della carne, la morte che trasforma la carne in oggetto, lo sfruttamento della carne come base di tutte le forme di sfruttamento apparse nella storia. Carne è anche un incontro tra due autorialità, quella scenica di Timpano/Frosini, e quella drammaturgica di Franceschelli. Elvira Frosini e Daniele Timpano sono autori, registi e attori. I loro lavori sono stati rappresentati in numerosi teatri, festival e contesti performativi in Italia e all’estero. Fabio Massimo Franceschelli è autore che spazia tra diversi ambiti letterari: dalla saggistica alla drammaturgia, dalla critica alla narrativa. Elvira Frosini and Daniele Timpano are two authors, directors and actors whose works perfectly capture flaws and limits of our society and human behavior. F.M. Franceschelli is an author who explored different literary forms, from theatre to essay writing. Carne (meat): an intimate story about limits and behaviors of humanity.


GIOVEDÌ 8 LA PELANDA | STUDIO 2 | 22.00 e 23.00 performance audio/video | 25’ – nell’ambito di Source – prima assoluta

MP5 / TEHO TEARDO Phantasmagorica

disegni e animazioni MP5 – musica Teho Teardo – aiuto regia Jacopo Gonzales montaggio Rizoma film – video staging Simone Palma produzione Short Theatre – nell’ambito del progetto SOURCE www.mpcinque.com – www.tehoteardo.com

La Fantasmagoria è una forma di intrattenimento teatrale che nel diciottesimo e diciannovesimo secolo usava una versione modificata della lanterna magica per proiettare immagini che provocassero stupore attraverso fenomeni illusionistici. L’illusione è per definizione una distorsione ed un’alterazione della realtà percepita. Phantasmagorica è uno spettacolo in cui la combinazione di musica, immagini e buio profondo mette in scena una dimensione fantastica e inquietante, dando vita allo spazio dell’inconscio che si manifesta unicamente durante il tempo del sogno. MP5 artista visiva che usa uno stile in bianco e nero in diversi contesti. Lavora con poster, illustrazioni, disegni, animazioni video e realizzando interventi nello spazio pubblico. Attiva nella scena underground e nella controcultura europea, ha legato il suo lavoro alla scena queer e femminista. Teho Teardo è compositore, musicista e sound designer. Realizza colonne sonore per i più importanti registi italiani. Vince il David di Donatello per Il Divo e il Nastro d’Argento per Lavorare con lentezza e L’amico di famiglia. Teho Teardo is a composer, musician and sound designer. He is a founding member of the rock band Meathead. Teardo composed soundtracks for many Italian films like Paolo Sorrentino’s Il Divo. MP5 is an Italian visual artist. Among her talents, she is a street artist, a cartoonist and an illustrator. Phantasmagorica is a show in which the composition of music and image stages a fantastic and unsettling dimension that goes life to the unconscious space which pertains exclusively to the time of dreams.


GIOVEDÌ 8 LA PELANDA | ZONA ESTERNA | 23.30 | djset – ingresso libero

STRASSE

EXIL#12/TIAMO concept Francesca De Isabella, Sara Leghissa con artisti, pubblico, dj, performer, barman, cassieri e personaggi famosi produzione Strasse 2012/2016 con il sostegno di MACAO, nuovo centro per le Arti, la Cultura e la Ricerca - Milano e Z.A.M., Zona Autonoma Milano www.casastrasse.org

Exil è una serata che nasce in alcuni spazi occupati di Milano come forma di autofinanziamento di altri progetti di Strasse, avvicinando contesti artistici, politici e culturali che altrimenti non si incontrerebbero. Exil fa della precarietà del lavoro artistico una forza, una possibilità di rapidità, cambiamento e relazione costruttiva con il fuori, che ci faccia scoprire simili, desideranti, centrati. Strasse, un progetto fondato a Milano nel 2009 da Francesca De Isabella e Sara Leghissa, lavora sul linguaggio performativo in contesto di paesaggio urbano, e sul linguaggio cinematografico come filtro di osservazione della realtà. Il percorso artistico di Strasse si fonda sulla pratica della creazione site-specific, alla ricerca di possibilità per lo spettatore di trasformare il suo punto di vista, permettendogli di vedere diversamente ciò che già esiste. Strasse is a project founded in 2009. It developed a performative language related to body expression within the urban landscape. Exil is a party played by people and artists invited, an open creation, that approaches artistic, political and cultural contexts that otherwise would never be encountered.


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VENERDÌ 9 | SABATO 10 | DOMENICA 11 LA PELANDA | ZONA ESTERNA | 18.00 > 20.00 performance | 15’ | prenotazione obbligatoria | prima nazionale

performance in italiano – max 7 spettatori alla volta (uno spettatore per ogni performer)

FERNANDO RUBIO (AR) Everything by my side

con Maria Grazia Sughi, Eleonora Giua, Agnese Fois, Cecilia Di Giuli, Caterina Fiocchetti, Elisa Cecilia Langone, Maria Caterina Frani ideazione e regia Fernando Rubio – coproduzione Sardegna Teatro, Teatro Stabile dell’Umbria, Teatro Metastasio di Prato – in collaborazione con il network Finestate Festival www.fernando-rubio.com

Una riflessione intima sui limiti dell’esperienza e sulle possibilità che nascono in quel momento indimenticabile che è l’incontro tra sconosciuti. Un letto, un’attrice, e tutto ciò che ci sta intorno. Lo spettacolo è nato dopo un sogno, che ha riportato alla memoria una storia d’infanzia perduta, rimasta sospesa da qualche parte nella mente e nell’anima per 25 anni. Quel luogo immaginario ma al contempo reale ha dato forma ad un nuovo pensiero estetico legato all’intimità, al movimento sottile, alla nostra presenza nel tempo e al modo strano in cui abitiamo uno spazio insieme a uno sconosciuto. (Fernando Rubio) Fernando Rubio è artista visivo, regista, drammaturgo e attore, sempre alla ricerca di riformulazioni dello spazio e del legame con gli spettatori. Ha portato le sue opere in festival teatrali e cinematografici, teatri, musei, centri d’arte e spazi pubblici, in tutto il mondo. Fernando Rubio is a visual artist, director, playwright and actor, always looking for both a reformulation of space and a connection with the spectators.This performance was inspired by a dream and constructed itself around a reflection about how we inhabit space with a stranger. A bed, an actress and Everything by my side.


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VENERDÌ 9 LA PELANDA | STUDIO 2 | 18.30 | mise en espace | 1h10’ nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe e di Dérive prima presentazione italiana del testo

INDUSTRIA INDIPENDENTE Lullaby

di Erika Z. Galli e Martina Ruggeri – con Francesco Bonomo, Evita Ciri, PierGiuseppe Di Tanno, Margherita Massicci – voice off Alice Torriani organizzazione Giorgia Buttarazzi – produzione Industria Indipendente con il sostegno di Carrozzerie n.o.t – in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Parigi e Face à Face - Paroles d’Italie pour les scènes de France www.industriaindipendent.wix.com/indind

Siamo nel 2056, in un mondo che forse non ha più confini. Siamo nel mese di dicembre, malgrado la temperatura si aggiri intorno ai 28 gradi centigradi. Il clima è esagerato, il tempo sembra perdersi in lente sfumature tra il giorno e la notte. L’aria è pulita, il cielo terso, la natura rigogliosa. A Lullaby, anche oggi, sembra essere un giorno migliore. Un gruppo di ottuagenari si riunisce con l’intento di pianificare una congiura per uccidere il giovanissimo Presidente degli Stati Uniti d’Europa. Vogliono tentare l’impresa che potrebbe riportare equilibrio nella società, o forse più semplicemente nelle loro stesse vite, seppure il mondo irreale nel quale sono costretti a vivere sia un’oasi di benessere, un piccolo paradiso terrestre, dove forse ogni giovane si augurerebbe di vivere da anziano. Erika Z.Galli e Martina Ruggeri sono le drammaturghe e registe di Industria Indipendente, progetto artistico dedito alle arti performative e teatrali. Fanno parte, come registe, de Le ragazze del Porno. Stanno ora lavorando a Lucifer, spettacolo che debutterà nel 2017. Erika Z.Galli and Martina Ruggeri founded Industria Indipendente as playwrights and directors, developing a dramaturgical and theatrical research. In Lullaby a group of old men gather together to plan the young United States of Europe President’s murder.


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VENERDÌ 9 La Pelanda | SALA 2 | 20.00 | danza | 50’ nell’ambito di IYMA - International Young Makers in Action – prima nazionale

MARCO DA SILVA FERREIRA (PT) Hu(r)mano

regia e coreografia Marco da Silva Ferreira assistente alla regia Mara Andrade – con Anaísa Lopes, Duarte Valadares, Marco da Silva Ferreira, Vítor Fontes – direzione tecnica e disegno luci Wilma Moutinho – luci Luís Ribeiro – musica Rui Lima e Sérgio Martins – produzione esecutiva Marco da Silva Ferreira e Célia Machado – produzione Pensamento Avulso - Associação de Artes performativas – coproduzione Teatro Municipal do Porto, Materiais Diversos – partner Jazzy Dance Studio, Feira Viva, O Espaço do Tempo, Teatro Virgínia e Quinta do Rio finanziato da Governo de Portugal / Secretaria de Estado da Cultura / Direção Geral das Artes – con il supporto di Aerowaves Priority Companies 2015 pensamento-avulso.jimdo.com

In Hu(r)mano c'è un’atmosfera parallela a quella reale, ma non così lontana da qui. Il movimento riacquista senso nella collettività, mentre gli uomini, vivendo la città, ritrovano la loro vitalità. Quattro corpi alla ricerca condivisa e inesauribile del senso della danza. Gli umani mossi dall’imminente pressione delle proprie azioni diventano trans-umani. Ma non si esaurisce la tensione nel tenere insieme stati d’animo molteplici, nel rilanciare un discorso attraverso la danza: discorsi e stati d’animo che sono in fondo le caratteristiche dell’umano. Marco Da Silva Ferreira, danzatore e coreografo portoghese, inizia la sua carriera nel 2008. Partecipa a varie edizioni di Palcos Instáveis e maisImaginarius, vincendo quest’ultimo nel 2013 con Replic ... eplic ...eplic.
 Marco Da Silva Ferreira is a portugese dancer and choreographer. HU(r)mano creates a world of ever-shifting relationships between its four dancers. What is human? The four dancers will try to answer to this question through dance.


VENERDÌ 9 La Pelanda |SALA 1 | 21. 00 | teatro |1h30’ SABATO 10 La Pelanda |SALA 1 | 20. 00 | teatro |1h30’ spettacolo in francese con sopratitoli in italiano e inglese – prima nazionale

TG STAN (BE) Trahisons

di e con Robby Cleiren, Jolente De Keersmaeker, Frank Vercruyssen testo Betrayal di Harold Pinter – versione francese Eric Kahane disegno luci Thomas Walgrave – costumi Ann D’Huys – tecnica Tim Wouters produzione tg STAN www.stan.be

Harold Pinter scrive Tradimenti nel 1978. Un classico triangolo amoroso in cui Emma tradisce il marito Robert da sette anni, portando avanti una storia con il suo miglior amico, Jarry. Pinter utilizza una struttura drammatica inusuale – il dramma inizia dalla fine della storia e termina con l’inizio della relazione tra Emma e Jarry – per meglio esplorare le tematiche della lealtà, dell’ipocrisia e dell’autoinganno. Emergono così, come scolpiti nel marmo, l’orgoglio, i desideri, le menzogne e le debolezze di individui alle prese con la mediocrità ineluttabile delle loro vite. La gloria e la miseria ridicola dell’amore. I tg Stan regalano a tutto questo mitologia e spontaneità, con un teatro che attraversa la realtà, riportandola per quella che è, e insieme sublimandola. La compagnia tg STAN, acronimo per Stop Thinking About Names, opera secondo il principio democratico per cui ciascuno partecipa a ogni decisione, artistica e organizzativa. I tg STAN coltivano la convinzione del potere vivente del teatro, per cui lo spettacolo non è una riproduzione, ma una creazione in divenire, che si rigenera nuovamente ogni sera, insieme al pubblico. tg STAN, acronym for Stop Thinking About Names, is a collective that works by the basic precept of democracy for which each individual has the right to participate to every decision’s process. tg STAN performance is therefore not a finished product, but rather an invitation to a dialogue. In Trahisons tg STAN tells the glory and the ridicolous of love within Pinter’s words. .


VENERDÌ 9 LA PELANDA | STUDIO 1 | 22.45 | danza/musica | 25’ nell’ambito di SOURCE

– prima nazionale

ERWAN KERAVEC (FR) MICKAËL PHELIPPEAU (FR) Membre Fantôme

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di e con Erwan Keravec e Mickaël Phelippeau produzione bi-p association e Offshore coproduzione SACD, Festival d’Avignon, L’échangeur - CDC Hauts-de-France www.erwan-keravec.eu – www.bi-portrait.net

A Erwan Keravec e Mickaël Phelippeau piace lavorare ed interagire con le loro identità, per trasformarle. Il punto di partenza potrebbe essere quello della scoperta di un arto fantasma. E poi le cornamuse che diventano uno strumento di ossessione, di suono infinito. Allo stesso modo, il corpo del danzatore, attraverso un vocabolario tradizionale, va alla ricerca di un ricordo lontano. Imparare significa guardare dove uno mette le dita, per memorizzare i movimenti chiave come quando si va a caccia e si seguono le orme di un animale. (Peter Szendy)

Erwan Keravec è un suonatore di cornamusa con un background eclettico. Ha composto, suonato e improvvisato per la danza contemporanea, lavorando con coreografi come Boris Charmatz, Emmanuelle Huynh, Gaëlle Bourges. Erwan Keravec è artista residente al Quartz, il teatro nazionale di Brest. Mickaël Phelippeau dopo aver studiato arti visive e danza, ha lavorato con diversi coreografi (Mathilde Monnier, Daniel Larrieu, Alain Buffard). Si è associato con diverse strutture lavorando come coreografo e performer realizzando il progetto bi-portrait, in cui lavora in collaborazione con un altro artista. Erwan Keravec is a bagpipe player with an eclectic background; Mickaël Phelippeau is a choreographer and dancer. Together they play with their own identities in order to trasform them. In Membre Fantôme the sudden discovery of a phantom limb is the starting point, the sound of bagpipes become an instrument of obsession, a never ending sound.


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SABATO 10 LA PELANDA | STUDIO 1 | 18.30 | mise en espace | 1h20’ nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe – prima presentazione del testo

ALESSANDRA DI LERNIA Attraverso un inverno

di Alessandra Di Lernia con Costanza Cosi, Alessandra Di Lernia, Gabriele Linari, Carlotta Velda Mei, Sofya Yuneeva – riproduzione scultorea Alessia Nardi – realizzazione video Aura Ghezzi – luci Martin Emanuel Palma – foto Marta Renzi grazie a Licia Lanera, Elvira Frosini, Daniele Timpano, Maura Teofili, Francesco Montagna, Rialto S. Ambrogio. www.clinicamammut.it

Attraverso un inverno è un trittico che si compone di tre quadri autonomi ma tra loro collegati: Dicembre, I Fatti di gennaio e marzo, Il privilegio di febbraio. Dicembre. Due sorelle in un interno, la loro casa. Fuori c’è un’epoca. Il nostro tempo attuale, in cui ci è capitato di vivere. In cui non ci è capitato di incidere. Una domanda ricorre: “Perché non lo fai tu per me?”. Gennaio e marzo. Ci sono forse primavere arabe e loro rivolgimenti, primi attentati e ancora guerre, fatti storici che interrogano coscienze. Ci sono infine personali accadimenti che il tempo lo diradano, lo fanno tutto interno, quasi fermo e quel che è Storia resta sullo sfondo. È febbraio. Alessandra Di Lernia è autrice e interprete teatrale, i cui testi (Col tempo, Il retro dei giorni, Del sordo rumore delle dita) sono stati portati in scena dalla compagnia Clinica Mammut di cui è stata cofondatrice e codirettrice dal 2012 al 2015. Di quest’anno sono le collaborazioni artistiche con Licia Lanera e Frosini/Timpano. Alessandra Di Lernia is a theatre actor and author, whose works have been taken on stage by the Clinica Mammut company, which she has co-funded and co-directed between 2012 and 2015. Attraverso un inverno will show you a winter’s inner events.


V SABATO 10 LA PELANDA | SALA 2 | 21.45 | performance | 1h nell'ambito di TransArte

– spettacolo in inglese con sopratitoli in italiano

IVANA MÜLLER (HR/FR) Edges

di Ivana Müller – con Duncan Evennou, Hélène Iratchet, Julien Lacroix, Anne Lenglet, Bahar Temiz, Jean- Baptiste Veyret-Logerias testo di Ivana Müller in collaborazione con Antoine Cegarra, Hélène Iratchet, Julien Lacroix, Anne Lenglet, Emmilou Rössling, Bahar Temiz, JeanBaptiste Veyret-Logerias – consulenza artistica Jonas Rutgeerts – light design Martin Kaffarnik – sound design Nils De Coster – produzione I’M’COMPANY (Matthieu Bajolet & Gerco de Vroeg) – in coproduzione con Musée de la danse - CCN (FR) / La Villette - Résidences d’artistes 2015, Paris (FR) / Ménagerie de Verre, Paris (FR) / HAU Hebbel am Ufer, Berlin (DE) / BUDA Centre culturel, Courtrai (BE) / fabrik Potsdam, Potsdam (DE) / Pôle Sud, CDC, Strasbourg (FR) / SZENE Salzburg con il supporto di apap e Unione Europea – con il supporto di DRAC d’Ile-de-France - Ministère de la Culture et de la Communication / Adami / Fonds Transfabrik, Ménagerie de Verre / Studiolab, Paris www.ivanamuller.com

Edges esplora la linea di confine tra cosa è marginale e cosa è fondamentale, alimentando una riflessione tra prospettive e sguardi. Lasciando che qualcosa sia poco visibile la spingiamo al limite dell’interesse. Una cosa non guardata, resta comunque lì. In Edges questa riflessione si traduce in un gioco in cui un gruppo di comparse compiono movimenti e suggeriscono punti di vista. Edges ci conduce in un paesaggio che attiva lo sguardo degli spettatori, dove immaginare il visibile e ascoltare l’invisibile. Ivana Müller è coreografa, artista e drammaturga. I suoi spettacoli di danza e teatro, le installazioni, i testi, le letture video, i brani audio, i lavori web sono stati presentati in varie rassegne e festival. Al centro del suo lavoro, una ricerca continua sui dispositivi di racconto e rappresentazione, e sulla nozione e posizione di autorialità. Ivana Müller is a choreographer, artist and playwright. Through her theatre work she investigates the concept of authorship. Edges explores the possibility of a new way to experience what’s visible and what’s invisible.


SABATO 10 La Pelanda | STUDIO 2 | 23.00 | danza | 35’ nell’ambito di IYMA - International Young Makers in Action

MARCO D’AGOSTIN Everythings is ok

di e con Marco D’Agostin suono LSKA – disegno luci Rocco Giansante – movement coach Marta Ciappina – consulenza drammaturgica Kristin De Groot – direzione tecnica Paolo Tizianel – foto e video Alice Brazzit – una coproduzione VAN, CSC/ Operaestate Festival Veneto & Dansateliers – con il supporto di inTeatro, Kilowatt Festival, D.ID Dance Identity, C.L.A.P.Spettacolodalvivo, Teatro Fondamenta Nuove – con il supporto di Aerowaves Priority Companies 2016 www.associazioneculturalevan.it

Everything is ok è un esperimento sulla stanchezza del guardare. Da una parte il performer ritrasmette una catena ininterrotta di movimenti, posture e dinamiche provenienti dal vasto territorio dell’intrattenimento. Una danza articolata ed efficiente, mossa da un corpo fragile, delicato. Dall’altra parte il pubblico, bombardato d’immagini, testa il proprio limite di sazietà, il momento della resa in cui lo sguardo si stancherà di guardare. In questa dialettica s’innesta la possibilità di un paesaggio, di un’espansione lenta dello sguardo, pronto ad accogliere ciò che finora è stato invisibile: le genti, gli animali, i pianeti, le storie; fossili che lasciano un ultimo compito a questo gruppo di occhi: cosa ci resta ancora da guardare? Dopo essersi formato con Godder, Charnok, Greco, Marco D’Agostin ha lavorato con Claudia Castellucci/Socìetas Raffaello Sanzio, Sciarroni, Santoro. Dal 2010, partecipa come coreografo a Choreoroam Europe e Act Your Age. Since 2010 Marco D’Agostin participates as a choreographer a Choreoroam Europe and Act Your Age. Everything is ok bombards the audience with an uninterrupted chain of movement. When will our gaze get tired and surrender? For this crowd of tired eyes: what’s left to see?


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DOMENICA 11 LA PELANDA | STUDIO 1 | 17.30 e 19.00 MERCOLEDI 15 VILLA MEDICI | 16.30 e 18.00 performance partecipativa per l’infanzia | 40’

ingresso libero con prenotazione obbligatoria a promozione@shorttheatre.org

nell'ambito di TransArte

IVANA MÜLLER (HR/FR) Partituur

di Ivana Müller – in collaborazione con Jefta van Dinther, Sarah van Lamsweerde e Martin Kaffarnik – direzione tecnica Martin Kaffarnik produzione I’M’COMPANY (Matthieu Bajolet & Gerco de Vroeg) coproduzione Tweetakt Festival – col supporto di Performing Arts Fund NL (BE) www.ivanamuller.com

Partituur è un gioco performativo, una coreografia sociale, a cui si partecipa senza essere né spettatori né interpreti; basta avere minimo 7 anni. I ruoli dei partecipanti cambiano continuamente, i confini dei luoghi in cui la performance inizia e finisce si spostano in base a chi sta guardando e a chi sta agendo. Cosa posso fare allora? Sono un personaggio inventato o una persona reale? Dovrei fare ciò che fanno gli altri o dovrei trovare il mio modo di agire? Domande sull’identità, scelte personali e collettive, rappresentazioni, impegni e desideri sono costantemente proposti ai ragazzi e alle ragazze attraverso il giocoso set di istruzioni/suggerimenti provenienti dalle cuffie che ciascun partecipante riceve entrando nello spazio di Partituur. Ivana Müller coreografa, artista e drammaturga. I suoi spettacoli di danza e teatro, le installazioni, i testi, le letture video, i brani audio, i lavori web sono ospitati in numerose rassegne e festival. Al centro del suo lavoro una ricerca continua di dispositivi di racconto e rappresentazione, e intorno alla nozione di autorialità. Ivana Müller is a choreographer, artist and author of texts. Partituur is her first performance for, and played by, child. Children are constantly facing questions on identity, personal and public choices, duties and desires through a playful set of instructions and hints.


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DOMENICA 11 LA PELANDA | SALA 2 | 19.30 | teatro | 1h05’

OSCAR DE SUMMA Stasera sono in vena

di e con Oscar De Summa progetto luci Matteo Gozzi produzione La Corte Ospitale in collaborazione con Armunia – Festival Inequilibrio www.oscardesumma.it

In Stasera sono in vena c’è il racconto di un’adolescenza pugliese nel pieno degli anni ’80, età amara e ridicola, durante anni amari e ridicoli, gli stessi anni in cui si è formata la Sacra Corona Unita. L'organizzazione leader del mercato della droga, capace di investire su nuovi e ampi settori della società civile, ha intuito che il disagio umano è una delle cose che rende di più, generando introiti maggiori del PIL italiano e un numero di morti pari a quelli di una guerra. Un lungo piano-sequenza che fotografa una terra che decide di cambiare direzione e di appropriarsi del proprio male. Oscar De Summa affianca da sempre alla sua attività di attore, con Claudio Morganti e Massimiliano Civica, quella di autore e regista di spettacoli propri. Ha debuttato nel luglio 2016, ad Armunia/Festival Inequilibrio, con il nuovo spettacolo La sorella di Gesucristo, ultimo capitolo della Trilogia della Provincia. Oscar De Summa has always been working both as an actor, with artists such as Claudio Morganti and Massimiliano Civica, and as an author and director of his own shows. Stasera sono in vena is the tale of his adolescence during the ironic and bitter eighties.


DOMENICA 11 LA PELANDA | GALLERIA | 21.00 | danza | 1h nell'ambito di IYMA - International Young Makers in Action – prima nazionale

RADOUAN MIRIZIGA (MA/BE) 3600

ideazione e coreografia Radouan Mriziga – realizzato e interpretato da Maria Ferreira Silva, Maïté Jeannolin, Radouan Mriziga – produzione Moussem Nomadic Arts Centre – coproduzione Kaaitheater (Brussel), Vooruit (Gent) nell’ambito di DNA (Departures and Arrivals) cofinanziato dal programma Creative Europe Program dell’Unione Europea, C-mine (Genk), Tanzquartier Wien (Vienna), Villa Manin / CSS (Udine) – in collaborazione con Marrakech Biennale 6 (Marrakesh), Alkantara (Lisbona), Short Theatre (Roma), Kunstenwerkplaats Pianofabriek (Bruxelles), WP Zimmer (Anversa), Charleroi Danses, Centre chorégraphique de la Fédération Wallonie-Bruxelles (Charleroi) www.moussem.be/en/radouan-mriziga

In 3600 Radouan Mriziga si approccia alla danza da una prospettiva architettonica, facendo dei corpi lo strumento centrale della performance. 3600 è un’indagine per una coreografia strutturata su linee e geometrie trasparenti. Una costruzione in cui il movimento e il racconto si deducono dall’atto del costruire visivamente un oggetto. 3600 secondi di nessuna separazione tra il corpo, lo spirito e l’intelletto. Uno spazio dove i danzatori e i performer diventano artigiani e architetti. Ispirato all’architettura moderna e all’arte islamica, dove gli oggetti sono un perfetto incontro tra estetica e funzione, piacere estetico e simbolico. Radouan Mriziga, danzatore e coreografo marocchino, ha studiato in Marocco, Tunisia e Francia, e presso P.A.R.T.S. di Bruxelles con Anne Teresa De Keersmaeker. È artista residente al Moussem Nomadic Arts Center. 3600 è il secondo episodio di una trilogia che lavora sulla relazione tra danza e architettura. Radouan Mriziga is a Moroccan dancer and choreographer. He studied at P.A.R.T.S. in Brussels. He has a residency at the Moussem Nomadic Arts Center. 3600 is a second step in Mriziga’s development as a choreographer and focusing on the relation between dance, construction and architecture.


DOMENICA 11 LA PELANDA | SALA 1| 22.15 | danza | 26’ prima assoluta

Fabrizio Favale Waterfalls

ideazione e coreografia Fabrizio Favale danza Daniele Bianco, Vincenzo Cappuccio, Fabrizio Favale, Francesco Leone – produzione Le Supplici / Kinkaleri – con il sostegno di Arcigay Il Cassero Bologna, PerAspera Festival, Angelo Mai Italia Tropici, Spazio K, Atelier Sì – con il contributo di MIBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Regione Emilia-Romagna www.lesupplici.it

Waterfalls è un trittico, le cui parti compongono una tessitura capace di far emergere un unico nuovo spettacolo. Hood, The inconsolable polymath e Un ricamo fatto sul nulla si succedono con una cadenza fulminea e scarna, ripercorrendo la storia artistica di Favale, partendo da una performance del 2010, fino ad un assolo ancora inedito. In Waterfalls sono raccolte danze astratte, vertiginosamente formate sulla dinamica pura dei corpi, dove ogni parte si riconosce con l’altra, si ritrova. Eppure sono anche tre diramazioni e derive, tre esiti artistici che non potrebbero essere più diversi. Tre ramificazioni della cascata di uno stesso fiume. Fabrizio Favale è danzatore e coreografo. Nel 1996 riceve il Premio della critica come miglior danzatore italiano dell’anno. Come coreografo nel 2011, la Medaglia del Presidente della Repubblica al talento coreografico italiano. Nel 1999 fonda la compagnia Le Supplici. Fra il 2005 e il 2007 realizza il progetto Mahabharata. Fabrizio Favale is a dancer and choreographer, and founder of Le supplici theatre company. In 1996 he received the Critics Award as best Italian dancer of the year and the Medal of the President of the Republic as the best Italian choreographer in 2011. In Waterfalls he collects abstract dances formed on the pure dynamics of bodies where each party recognizes the other and represent a branch of the same river.


Domenica 11 LA PELANDA | zona esterna | dalle 18.00 alle 02.30 spazio di azione sonora – ingresso libero

Hugo Sanchez / Lola Kola / Igino Dodde TROPICANTESIMO

tropicantesimofuturo.tumblr.com Tropicantesimo è un progetto multisensuale che mette al centro il suono e il ballo, porta con sé i colori dei fiori e della foresta tropicale, i sapori della frutta e gli umori della terra arsa dal sole. Ma soprattutto incarna i suoni e i ritmi tribali della fascia equatoriale. Tropicantesimo è un cocktail di fianchi sessuali e di maracas agitate in aria. Con i suoi esperimenti sonori, installazioni floreali, visioni oniriche di giardini contro natura, è la costruzione naturale di un paradiso artificiale. Tropicantesimo non ha casa, è situato al di là del mondo conosciuto, tra un mitico El Dorado e un fatiscente locale che vende alcolici di sottobanco durante il Proibizionismo. Tropicantesimo gira su sé stesso, non è successo nulla, era solo un suono di rumori e filastrocche. Tropicantesimo is a multisensual project with sound and dance in the center. It keeps within its core the colors of the flowers and the tropical forest, the fruit flavors and the humours of the earth parched by the Sun. But above all, it embodies the sounds and the tribal rhythms of the equatorial zone. Tropicantesimo is a cocktail of sexual hips and maracas shake in the air.


LUNEDÌ 12 TEATRO INDIA | SALA B | 19.00 | teatro | 1h30’ ingresso libero – prenotazione obbligatoria a promozione@shorttheatre.org

CHRISTIANE JATAHY (BR) / École des maîtres Cut, frame and border

maestro Christiane Jatahy assistenti del maestro Henrique Mariano, Stella Raballo con gli allievi-attori dell’Ecole 2016 Natalie Beder, Karim Belkacem, Clementine Colpin, Teresa Coutinho, Ines Dubuisson, Pauline Desmet, Arianna Di Stefano, Jenna Hasse, Vera Kolodzig , Laura Laboureur, Fortunato Leccese, Astrid Meloni, Maelle Poesy, Matteo Ramundo, Alix Riemer, Ana Vilela da Costa, João Villas-Boas partner di progetto e direzione artistica CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia (Italia), CREPA - Centre de Recherche et d’Expérimentation en Pédagogie Artistique (FWB/Belgio), TAGV Teatro Académico de Gil Vicente, Colectivo 84 (Portogallo), La Comédie de Reims, La Comédie de Caen - Centre Dramatique National (Francia)

Cut, frame and border: la vita a frammenti, l’esperienza quotidiana diffusa, esistenze stipate in angoli di mondo, o nell’appartamento accanto. Alla guida dell’Ecole des Maitres 2016, la regista brasiliana Christiane Jatahy lavora intorno al tema delle relazioni umane in condizione di contemporaneità violenta, al confine di paesaggi sempre sul punto di esplodere, o implodere. Una cronaca frammentata che rivela l’esperienza collettiva della polis. Un puzzle da smontare e rimontare ad ogni prova, grazie all’uso di riprese live che fanno strabordare la scena, e a una struttura drammaturgica decisamente aperta all’improvvisazione. Christiane Jatahy, autrice, regista teatrale e cinematografica brasiliana, esplora i confini tra realtà e finzione, tra teatro e cinema. Gli spettacoli più recenti: Julia, e E se elas fossem para Moscou? tratto dalle Tre sorelle di Cechov. Christiane Jatahy is an author, theatre director and filmmaker. She staged several performance working at the boundaries between reality and fiction, between theatre and cinema. This work for Ecole is a fragmented performance revealing the collective experience of the polis, as a Altman Short Cuts’ theatrical interpretation.


LUNEDÌ 12 SECRET LOCATION | 21.00 | performance | 2h MARTEDÌ 13 SECRET LOCATION | 18.30 | performance | 2h max 30 spettatori – prenotazione obbligatoria a promozione@shorttheatre.org il luogo verrà comunicato al momento della prenotazione nell'ambito di TransArte – prima nazionale

ALEX CECCHETTI (IT/FR) Tamam Shud

di e con Alex Cecchetti contralto Francesca Lisetto – controtenore Adonà Mamo – trucco Giorgia Melillo – musiche di Allegri, Gershwin, Landini, Mozart, Pergolesi, Purcelli, Rossini www.alexcecchetti.com

Un uomo è stato ritrovato morto, la sua identità sconosciuta. Nulla può essere utilizzato per l’identificazione. Le etichette dei vestiti, le impronte digitali, il numero di scarpe sono stati accuratamente scuciti, cancellati, lavati, sbiancati, e consegnati all’oblio. Il suo unico legame con il mondo, un piccolo pezzo di carta nascosto in una tasca segreta cucita nei pantaloni. Su quel fragile supporto le ultime parole di una poesia persiana, Tamam Shud: questa è la fine. E solo ora può iniziare una ricerca dei pezzi mancanti perché nulla è oggi più osceno di un uomo dal quale non si possono ricavare informazioni. La storia del mistero Somerton Beach, la biografia di un’intera generazione assediata dallo scambio di notizie, in cui morire senza lasciare traccia è forse l’atto più alto di resistenza. Alex Cecchetti è artista, poeta, coreografo. Ha sviluppato una pratica performativa che è arte dell’evasione. Coreografie invisibili e narrazioni immaginifiche, ed esperienze per, e con, lo spettatore. Alex Cecchetti develops a sort of art of avoidance, focusing on the construction of specific narratives experienced by the audience both mentally and physically. A man is found dead, impossible to identify him, just one hint: a secret pocket in his pants. This is Tamam Shud, a story touching an entire generation.


LUNEDÌ 12 LA PELANDA | ZONA ESTERNA | 21.00 | film documentario | 1h30' in lingua originale con sottotitoli in italiano – ingresso libero

SHU AIELLO (FR) / CATHERINE CATELLA (FR) Un paese di Calabria

soggetto e regia Shu Aiello e Catherine Catella con il Sindaco Domenico Lucano e gli abitanti di Riace direttore della fotografia Maurizio Tiella, François Pages, Steeve Calvo – montaggio Catherine Catella – suono in presa diretta Jean-François Priester musica Francesca Breschi, Giovanna Marini, Matteo Salvatore, Modena City Ramblers – produzione Tita Productions (Francia), Marmitafilms (Francia), Les Productions JMH (Svizzera), Bo Film (Italia) www.bofilm.it

In un paese calabrese svuotato dall’emigrazione è nata un’utopia. Riace ha deciso di accogliere i migranti che sbarcano sulle coste italiane. Oggi le case abbandonate sono di nuovo abitate e nel paese è tornata la vita. Il progetto Futura, portato avanti dal sindaco Domenico Lucano, insieme ai migranti, è un esempio unico d’accoglienza. Rosa Maria ha lasciato Riace, il suo paese natale, in un giorno d’estate del 1931, in cerca di fortuna in Francia. Un giorno dal mare è arrivato un barcone con duecento profughi curdi. Le case degli emigrati d’inizio novecento sono state date ai migranti che le hanno restaurate. Oggi gli abitanti del paese calabro si chiamano Roberto, Ousmane, Emilia, Mohamed, Leonardo, Taira. Dopo un’alta formazione nell’audiovisivo, Shu Aiello ha iniziato a collaborare con la 13 Productions, alla ricerca di una nuova visione della società, attraverso la produzione di documentari. L’autrice Catherine Catella, di cultura mista italo-francese, ha dedicato molto tempo al tema dell’esilio. È montatrice di documentari televisivi, e anche autrice e regista. La proiezione sarà preceduta da un incontro con le registe. Shu Aiello is a documentary director who works around themes of resistance and conventional culture. Catherine Catella is a video editing and movie author, often dealing with the theme of exil. Un paese di Calabria is the story of a contemporary utopia staged in a tiny town in Italy.


MARTEDÌ 13 LA PELANDA | STUDIO 1 | 18.30 > 23.00 | teatro | 30’ max 14 spettatori

– prenotazione obbligatoria – prima assoluta

FIBRE PARALLELE / LICIA LANERA Licia legge le fiabe

letture tratte dalle fiabe di Grimm e Andersen con Licia Lanera luci Martine Palma sound design Qzerty organizzazione Antonella Dipierro regia e spazio Licia Lanera produzione FIBRE PARALLELE www.fibreparallele.it

Arriva un tempo che è quello della notte. Arriva un tempo che è pericoloso per chi non dorme, perché i pensieri si affastellano e strane creature ti vengono a trovare. Certe volte sono pensieri felici, ambizioni, aspettative, altre volte sono paure e orrori. Per me tutte le notti arriva un tempo magico e inquieto e questo tempo, per una notte, voglio condividerlo con gli spettatori, dentro il letto. Le fiabe sono l’archetipo, il pre-visto, il pre-detto. Sono la letteratura genuina dei più profondi sentimenti umani. Sono la parola che si tramanda, che alcuni signori come Grimm e Andersen hanno trascritto. Sono quello che eri da bambino e quello che sarai da adulto. Arriva un tempo in cui leggi fiabe che conosci da sempre e le leggi a modo tuo. Per me questo tempo è arrivato. (Licia Lanera) Licia Lanera è regista e attrice; nel 2005 fonda la compagnia Fibre Parallele. Nel 2011 vince il Premio Landieri come miglior giovane attrice italiana, e nel 2014 vince i Premi Eleonora Duse, Virginia Reiter, e Premio UBU come migliore attrice italiana under 35. Licia Lanera is a director and an actress, who is Fibre Parallele theatre company founder. In 2014 she won the UBU Award as best under-35 Italian actress. It comes a time when old stories find new meanings. This is the time of Licia.






MARTEDÌ 13 LA PELANDA | STUDIO 2 | 19.00 | teatro | 1h20’ nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe

– prima assoluta

Paola Rota

Lingua Madre Mameloschn di Sasha Marianna Salzmann traduzione di Alessandra Griffoni regia di Paola Rota con Elena Callegari, Francesca Cutolo, Maria Roveran costumi Ursula Patzak scene Sandra Viktoria Müller luci Camilla Piccioni produzione PAV nell'ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe

Solo una madre è capace di ucciderti in ogni momento con una mezza frase. Tre donne, tre generazioni: una madre, una figlia, una nonna si confrontano, si parlano, si svelano segreti, dominate da quel non detto, o detto altrove, che segna e decide un rapporto madre-figlia. Una rappresentazione, insieme quotidiana e virtuale, di una famiglia tutta femminile, come qualcosa che ci si porta dietro, come una tartaruga col suo carapace, che ci segue ovunque, quasi ci perseguita e da cui non si sfugge, nemmeno a migliaia di chilometri di distanza. Un dialogo intimo e politico, una ricerca della verità, delle origini, dell’identità. Paola Rota è attrice di teatro e cinema, curatrice di casting per Mario Martone, Roan Johnson, Dario Argento, Eugenio Cappuccio. Come regista teatrale si dedica soprattutto a testi di autori contemporanei, tra cui Steven Berkoff, Roland Schimmelpfennig, Martin Crimp e Clarice Lispector. Paola Rota is an atress, a cinema casting curator and a theatre director. She uses to work on contemporary dramaturgy. Lingua madre mameloshn is the story of a feminine family, among the trap of secrets and the desire of liberation.


Martedì 13 LA PELANDA | SALA 2 | 20.45 | danza | 1h

Virgilio Sieni

PINOCCHIO_leggermente diverso coreografia, regia, luci Virgilio Sieni – interprete Giuseppe Comuniello assistente al progetto Gaia Germanà – elementi scenici Antonio Gatto produzione Compagnia Virgilio Sieni – in collaborazione con AMAT per Civitanova Danza – la Compagnia Virgilio Sieni è sostenuta da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana, Comune di Firenze www.virgiliosieni.it

Giuseppe è un non vedente che da alcuni anni si prepara alla danza. Con Giuseppe/Pinocchio ci addentriamo nei particolari, tra intimità e inquietudine. Essere legno/dentro al legno. Pinocchio genera il desiderio di dar vita ad un infinito di dettagli, scoperte, aperture, radure. Giuseppe/Pinocchio ci consegna una collezione inedita sulla luce, individuandola nell’ascolto, nel gesto del silenzio. Questo Pinocchio leggermente diverso corre adiacente a certi corpi come si possono vedere nelle albe di Piero della Francesca, che emergono nei colori della luce del Tiepolo, nell’incarnato del Bellini. Giuseppe/Pinocchio ha piantato il suo bosco sacro, donandoci uno spazio che è recinto di resistenza e non luogo di consumo. Dal 2013 al 2016 Virgilio Sieni è stato direttore della Biennale di Venezia Settore Danza. Coreografo e danzatore, è protagonista della danza contemporanea italiana a partire dai primi anni ’80. Nell’83 ha fondato la compagnia Parco Butterfly, poi trasformata nel 1992 nella Compagnia Virgilio Sieni. Virgilio Sieni has been the director of the Dance Sector of “Biennale di Venezia” since 2013. As choreographer and dancer, has been a leading personality in the Italian contemporary dance scene since the early 1980s. Giuseppe is a blind youth who has been training in dance for the past few years. Giuseppe/Pinocchio offers us a new compilation of elements centered on light, sound and gesture in silence.


MARTEDÌ 13 LA PELANDA | SALA 1 | 22.00 | mise en espace | 20’ nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe

DAVIDE CARNEVALI / FABRIZIO MARTORELLI Peppa™ prende coscienza di essere un suino / Educazione transiberiana #1

testo e regia di Davide Carnevali con Fabrizio Martorelli una produzione PianoinBilico in collaborazione con IT Festival, Granara Festival, Short Theatre, Festival Quartieri dell’Arte grazie a Silvia Giulia Mendola, Alberto Onofretti

Prima tappa di un progetto sul rapporto tra pedagogia e spettacolo dal vivo, e in particolare sull’influenza che la televisione esercita sull’immaginario comune, infantile ma non solo. Qual è il ruolo della programmazione di cartoni animati e di altre trasmissioni dedicate, nel campo delle politiche di educazione e anche della produzione artistica degli adulti contemporanei? Tempi di prova mai emergenziali e la maturazione lenta delle idee sono condizioni di questo percorso creativo, e della sua intenzione profonda di condivisione artistica e culturale. Davide Carnevali è un autore teatrale più volte premiato in Italia e all’estero. Le sue opere sono state presentate in diversi festival e stagioni internazionali e sono tradotte in undici lingue. Fabrizio Martorelli si diploma alla Scuola del Piccolo Teatro nel 2008. Ha lavorato con il Piccolo Teatro di Milano, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Astra di Torino. Davide Carnevali is a multi-awarded playwright, both within the country and internationally. Fabrizio Martorelli graduated from the Piccolo Teatro School, he worked with Piccolo Teatro di Milano, Teatro Stabile di Bolzano, Astra Teatro in Turin. Here the first step of their project focusing on the relationship between education and children’s entrainment.


MARTEDÌ 13 | 22.30 MERCOLEDÌ 14 | 23.15 GIOVEDÌ 15 | 20.30 La Pelanda | GALLERIA | installazione performativa | 45’ max 30 spettatori

OHT

Squares do not (normally) appear in nature di OHT | Office for a Human Theatre – con il sostegno di The Josef and Anni Albers Foundation, Bethany (CT), USA – idea e regia Filippo Andreatta – ricerca scientifica Chiara Spangaro – movimenti meccanici e meraviglia Paola Villani – scenografia Filippo Andreatta e Paola Villani – musica di scena Roberto Rettura – direttore palcoscenico Rosario Fontanella – tecnico Giovanni Marocco – organizzazione Laura Marinelli – amministrazione Chiara Fava – brano “ala” di Matteo Nasini – una produzione di OHT e Provincia Autonoma di Trento – in collaborazione con MART di Trento e Rovereto, Regione Trentino Alto-Adige, Comunità di Valle della Vallagarina, PuntoLuce sas – residenza artistica Centrale Fies, Albers Foundation Progetto teatrale e installativo ispirato da: Josef Albers, il concetto d’astrazione e gli unicorni.

Squares do not (normally) appear in nature mette a confronto il pubblico con uno spazio senza attori attraverso 13 esperimenti visivi e sonori. La base del lavoro è la consapevolezza del colore attraverso luce, nebbia, vetro, fonts e immagini che diventano protagonisti della scena. Una metafora letterale di come gli apparenti temi astratti sono gli attori della ricerca di Josef Albers. Un invito ad ascoltare e guardare, a riappropriarsi del proprio tempo. Nella speranza che Google non possa rispondere a tutte le domande, OHT indaga la realtà e la sua rappresentazione senza vincoli formali, disciplinari ed emotivi. Squares do not (normally) appear in nature is an invitation to hear and watch, to take your time. OHT investigates reality and its representation without limits in terms of shape, genre and emotion, wishing that Google can’t answer to all the questions.


E

MARTEDÌ 13 LA PELANDA | ZONA ESTERNA | 22.30 | live set

Alchemical Wedding

a cura di WOW nell’ambito di RADIO HOLIDAY – BAD PEACE

Una festa alchemica, un rito d’unione Alchemical Wedding è un rituale sonoro per evocare la spontanea sincronia che i beat generano tra i corpi. Un grido d’insieme, nel nulla. Una festa allargata. La serata nasce nell’ambito del progetto RADIO HOLIDAY – BAD PEACE, l’accompagnamento radiofonico del festival, durante il quale un letto ospiterà incontri, sguardi, e conversazioni. Uno spazio privato immerso nel pubblico. Il pubblico che si ritrova nel privato. Alchemical Wedding ne è lo sconfinamento. Corpi, parole e suoni scendono dal letto. Alchemical Wedding è la prima tappa di Bad Peace, in collaborazione con (((REB))). Line up (in via di definizione): WOW - concerto - trionfo e disfatta del discorso d’amore.

Holiday Inn - concerto - acid minimal synth punk. Ha le forme e i segni che hanno lasciato gli abusi edilizi di una periferia romana, ormai promessa a grandi sviluppi. Nostalgico e cattivo, non avrà un futuro brillante. Invasioni Balcaniche - live set - dj Mistrece, from Albania, VS Gyna Lymusyna, from Serbia. Una sfida all’ultimo sangue a colpi di hit balcaniche. AS Rom - dj set - disco scoppiata, wave capovolta, punk arrabbiato.

Alchemical Wedding is a musical ritual to evoke the spontaneous syncronicity the beats generate among the bodies.. An enlarged party. The event is part of the project HOLIDAY RADIO - BAD PEACE cured by WOW


MERCOLEDÌ 14 LA PELANDA | STUDIO 1 | 19.00 | teatro | 1h30’ nell’ambito di Dérive – anteprima

AMENDOLA / MALORNI

Nessuno può tenere Baby in un angolo con Valerio Malorni scritto da Simone Amendola collaborazione al testo Sandro Torella scenografia Faisal Dasser, Giulia Giorgi e Fosca Giulia Tempera regia Simone Amendola e Valerio Malorni produzione BLUE DESK residenze produttive TAN Teatri Associati di Napoli e Carrozzerie n.o.t con il sostegno di Attraversamenti Multipli 2016

Gli indizi stringono su uno che poteva fare tante cose e fa il benzinaio. Nessuno può tenere Baby in un angolo è un giallo, un giallo ocra. Un racconto in tre movimenti, un uomo e nessuna riga in cronaca nera. Tre atti per una verità, difficile da raggiungere. Come difficile è il dialogo nei rapporti. Come difficile è non finire a parlare soli. In un monologo. Nessuno può tenere Baby in un angolo è l’ultima possibilità per Luciano Schiamone detto Lucio di essere una persona. Anche con le donne. Che non riesce ad amare come vorrebbe. Simone Amendola e Valerio Malorni, dopo anni di amicizia e stima, iniziano a collaborare nel 2013 realizzando L’uomo nel diluvio (vincitore Premio In-Box, finalista Scenario, segnalato Premio Rete Critica). Simone Amendola and Valerio Malorni started working together back in 2013. Since then they’ve kept mixing their talents, aims and artistic vision. The show thereby presented could be defined as an intimate thriller. Nessuno può tenere Baby in un angolo is a crime novel. A man whose wish is to become a man for the sake of women that he wants to learn how to love.


MERCOLEDÌ 14 LA PELANDA | STUDIO 2 | 20.45 | teatro | 55’ GIOVEDÌ 15 LA PELANDA | STUDIO 2 | 22.30 | teatro | 55’ nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe – prima assoluta

MUTA IMAGO Polices!

di Sonia Chiambretto – traduzione Gioia Costa – regia Claudia Sorace drammaturgia e suono Riccardo Fazi – video Maria Elena Fusacchia luci Gianni Staropoli – con Monica Demuru – produzione Muta Imago e Short Theatre, nell’ambito Fabulamundi. Playwriting Europe – con il sostegno di Mibact

Polices! è a metà strada tra un diario, un archivio e un documentario. Un insieme di materiali di diversa natura e provenienza che parlano della polizia francese (archivi di processi, rapporti delle forze dell'ordine, frammenti video di manifestazioni, scambi di mail, telefonate) raccolti e messi insieme per sollevare alcune questioni oggi fondamentali: cosa vuol dire giustizia, in che relazione sono legge, controllo e libertà individuale. Abbiamo provocato questi materiali, siamo andati alla ricerca delle tracce originali che li avevano prodotti, attratti dalla dimensione poetica e sonora che questo universo offriva; abbiamo provato a ridare voce a una moltitudine di mondi, persone, storie. Cercando il più possibile di rimanere vicini alla realtà, al suo movimento instabile e complesso. (Muta Imago) Muta Imago nasce nel 2006. Vive tra Roma e Bruxelles. È guidata da Claudia Sorace, regista, e Riccardo Fazi, drammaturgo e sound designer. Esiste grazie a tutte le persone che sono state, sono e saranno coinvolte nel lavoro di creazione. È alla continua ricerca di forme e storie che mettano in relazione la sfera dell’immaginazione con quella della realtà presente, umana, politica e sociale. Muta Imago was born in 2006. It exists thanks to all the people that have been, are and will be involved in the procss of creation. Polices! is halfway between a diary, an archive and a documentary that takes place within the French police environment.


G

Mercoledì 14 la pelanda | studio 1 | 21.00 | reading | 40’ ingresso libero – prima presentazione italiana del testo

HARBOUR40

un progetto di Union des Théâtres de l’Europe

testi inediti di Amir Nizar Zuabi (Israele/Palestina) - Angeliki Darlasi (Grecia) Stefan Ivanov (Bulgaria) - Roberto Scarpetti (Italia) traduzione italiana e sottotitoli Sonia Antinori – un evento curato da Union des Théâtres de l’Europe (Conflict Zones - Zones de Conflict) – in collaborazione con Teatro di Roma – con il supporto del programma Creative Europe dell'Unione Europea www.union-theatres-europe.eu

L’evento dell'Union des Théâtres de l’Europe (Conflict Zones) è realizzato in collaborazione con il Teatro di Roma, con il sostegno del programma Europa Creativa dell'Unione Europea. Cinque drammaturghi da Israele/Palestina, Grecia, Bulgaria, Siria e Italia si sono incontrati nei think tanks di UTE a Roma e a Vienna per discutere di importanti temi globali: confini, nazionalismo, tolleranza, guerra, terrorismo, economia, beni comuni, privatizzazione dell’acqua e traffico di esseri umani Da qui è emersa l’idea di lavorare sui porti e sulle storie di chi li abita. I drammaturghi Angeliki Darlasi, Stefan Ivanov, Roberto Scarpetti e Amir Nizar Zuabi leggeranno estratti dai loro testi, permettendo di lanciare uno sguardo sullo sviluppo di questo progetto. Con più di 40 membri in 18 Paesi europei ed extraeuropei, l’Union des Théâtres de l’Europe (et de la Méditerranée), fondata nel 1990 dal Ministro della Cultura francese Jack Lang e Giorgio Strehler è una rete di teatri e artisti teatrali, che realizza un lavoro di cooperazione innovativo transnazionale e uno scambio a livello internazionale, con l’intenzione di diffondere un'osservazione critica della nostra società. Five playwrights from Israel/Palestine, Greece, Bulgaria, Syria and Italy have been meeting in UTE think tanks in Rome and Vienna to discuss burning global issues, and how they relate to their societies. The playwrights Angeliki Darlasi, Stefan Ivanov, Roberto Scarpetti and Amir Nizar Zuabi will read excerpts from their texts, allowing a glimpse into the development of this project.


G

MERCOLEDÌ 14 LA PELANDA | SALA 1 | 22.00 | teatro | 55’

BLUEMOTION Caffettiera blu

di Caryl Churchill – traduzione di Laura Caretti e Margaret Rose – con Sylvia De Fanti, Gian Marco Di Lecce, Mauro Milone, Aglaia Mora, Laura Pizzirani, Alessandra Roca – voce fuori campo Marco Cavalcoli – regia Giorgina Pi – costumi Gianluca Falaschi – dimensione sonora Valerio Vigliar – una produzione BLUEMOTION/ANGELO MAI con il sostegno di Sardegna Teatro – Caffettiera blu fa parte del progetto NON NORMALE, NON RASSICURANTE a cura di Paola Bono www.angelomai.org/bluemotion

L’inganno come nucleo sentimentale della famiglia, come trappola inevitabile: questo è il blu che colora il cuore del testo, fino a che la stessa densità della tinta prende il posto di ogni parola necessaria a spiegarsi. Non c’è modo di sottrarsi all’equivoco, all’incomunicabilità che cresce con, e più, dell’affetto. Caffettiera blu è un insieme di piccole storie, che una consumata manipolazione del linguaggio teatrale trasforma in parabole complesse: sulla futilità dell’esistenza, sulle aporie della comunicazione, sulla natura costruita e fragile di un soggetto non più concepibile come unificato e coerente. Le identità dei personaggi si disintegrano insieme alle convenzioni e alle aspettative spettatoriali, lasciando tutti in balia di una nuova ricerca. BLUEMOTION è una formazione nata a Roma all’interno dell’esperienza artistica e politica dell’Angelo Mai. Performer, registi, musicisti e artisti visivi uniscono i propri sguardi sul presente e sull’arte, condividendo percorsi creativi. BLUEMOTION is a group born in Rome within the artistic and political experience of Angelo Mai, a center for independent art production. Their works are always collective creatures. Caffettiera blu is made up of little stories, transformed into complex parables by an extraordinary abilitity to manipulate language.


T MERCOLEDì 14 LA PELANDA | zona esterna | 23.00 | sonorizzazione live

MOKADELIC

T (kinetic art remix) musica Mokadelic visual Ballardian

www.mokadelic.com www.ballardianvideo.com

A definire l’immaginario e l’ispirazione del concerto è il lavoro del gruppo T, primo collettivo italiano di arte cinetica e interattiva, nato a Milano nel 1959. Le opere cinetiche inseriscono la dimensione del tempo (inteso come movimento e trasformazione) nell’opera d’arte e si caratterizzano per la visionarietà e i ritmi ipnotici. Il live, un concerto-documentario, è l’occasione per giocare con l’interazione tra arti cinetiche, video proiezioni e musica. Il montaggio delle immagini eseguito live da Ballardian, segue il flusso della musica, composta ed eseguita dai Mokadelic, che ospita anche voci registrate degli artisti. L’alternarsi di riprese inedite delle opere e materiale di repertorio, conduce il pubblico in una dimensione didattica e narrativa, emotiva, ipnotica.

La musica dei Mokadelic spazia da atmosfere post-rock e neopsichedeliche a suggestioni ambient malinconiche e rarefatte. I Mokadelic compongono musiche per il cinema e hanno firmato la colonna sonora della serie tv Gomorra. Ballardian dal 2010 produce video commerciali per i maggiori broadcast italiani e realizza documentari, videoclip e visual live set. Ha collaborato nel corso degli anni con Mokadelic, Raffaella Giordano, Gabriele Salvatores, Stefano Sollima, Simone Cristicchi curando diversi progetti di visual live set. Mokadelic are a post-rock/psychedelic Italian band working in the movie industry and they signed the soundtrack of the TV series Gomorra. The theme of the event is the live of Gruppo T, the first Italian group of kinetic art and interactive, born in Milan in 1959.


GIOVEDÌ 15 VILLA MEDICI | 19.00 e 19.45 | danza | 25’ ingresso libero con prenotazione obbligatoria a promozione@shorttheatre.org

MK

Venerdì (les autres) site specific tratto da Robinson con Philippe Barbut, Biagio Caravano, Andrea Dionisi, Laura Scarpini, Loredana Tarnovschi coreografia Michele Di Stefano – musica Lorenzo Bianchi Hoesch – set Luca Trevisani – disegno luci Roberto Cafaggini organizzazione Carlotta Garlanda con Francesca Pingitore – con il contributo di MiBACT – lo spettacolo Robinson è una produzione mk 2014 – in collaborazione con Teatro di Roma e Comune di Montalto di Castro e ATCL www.mkonline.it

Robinson Crusoe è perduto nel paesaggio senza umani fin quando l’incontro con l’altro lo prepara ad una totale reinvenzione di se stesso, così come accade nel romanzo di Michel Tournier, Venerdì o il limbo del Pacifico. Allo stesso modo, la coreografia è un atto di apprendimento rispetto ad un fuori di cui fare incessante esperienza. La danza si definisce tale quando permette ad un’altra danza di esisterle accanto: è dunque semplicemente un linguaggio adottato per mantenere sempre vivo il momento dell’incontro. La coreografia è tutta qui, nell’ansia misuratrice/metrica che fa i conti con lo spazio necessario al corpo dell’altro. Mk si occupa di coreografia e performance. Costruisce lavori fortemente connessi all’ambiente e al paesaggio umano. Idea e realizza progetti trasversali, contenitori performativi, come Piattaforma della Danza Balinese e Angelo Mai Italia Tropici. Il coreografo del gruppo, Michele Di Stefano, riceve nel 2014 il Leone d’Argento per la danza. Mk deals with choreography and performance. Michele Di Stefano has been awarded with the Silver Lion in occasion of 2014th Biennale di Venezia. Venerdì (les autres) is a choreographic act which explores the dialogue between bodies and space.


M

GIOVEDÌ 15 LA PELANDA | SALA 2 | 18.30 | teatro | 1h40’

spettacolo in fiammingo con sopratitoli in italiano – prima nazionale

MILO RAU (CH) Five Easy Pieces

ideazione, testo e regia Milo Rau – testo e performance Rachel Dedain, Maurice Leerman, Pepijn Loobuyck, Willem Loobuyck, Polly Persyn, Peter Seynaeve, Elle Liza Tayou e Winne Vanacker – in video Sara De Bosschere, Pieter-Jan De Wyngaert, Johan Leysen, Peter Seynaeve, Jan Steen, Ans Van den Eede, Hendrik Van Doorn e Annabelle Van Nieuwenhuyse – drammaturgia Stefan Bläske – assistente alla regia e performance coach Peter Seynaeve – assistente di produzione e assistente ai bambini/e Ted Oonk – ricerca Mirjam Knapp, Dries Douibi – set e costumi Anton Lukas – produzione CAMPO & IIPM – coproduzione Kunstenfestivaldesarts Brussels 2016, Münchner Kammerspiele, La Bâtie – Festival de Genève, Kaserne Basel, Gessnerallee Zürich, Singapore International Festival of Arts (SIFA), SICK! Festival UK, Sophiensaele Berlin e Le phénix scène nationale Valenciennes pôle européen de création

Cento anni fa Igor Strawinsky scrisse il suo Five Easy Pieces al fine didattico di insegnare ai suoi bambini a suonare il piano. Con Seven Easy Pieces Marina Abramovic’ rappresentò sette momenti iconici della performance art. Five Easy Pieces di Milo Rau è un esperimento che racconta la storia dell’assassino Marc Dutroux in cinque set, coinvolgendo un gruppo di bambini e ragazzi tra gli 8 e i 13 anni. Cinque scene dove i giovani attori occupano i diversi ruoli della vicenda per un re-enactment della storia. Se su un livello vediamo rappresentato un crudele episodio della storia belga, su un altro lo spettacolo ci costringe a considerare i limiti di ciò che i bambini sanno e possono sapere, quali sono i tabù e le zone d’ombra della vita adulta, privata e politica.

Milo Rau è un regista svizzero di cinema e teatro, giornalista e saggista. Nel 2007 fonda la compagnia teatrale e di produzione cinematografica International Institute of Political Murder (IIPM). Con Five Easy Pieces per la prima volta Milo Rau – in risposta alla richiesta di CAMPO – lavora con i bambini. Milo Rau is a Swiss film director, a journalist, an essayist and a lecturer. For the first time, Milo Rau will work – in response to arts center CAMPO’s request – with children on stage, taking a further step in CAMPO’s series of theatrical works with children.


M

GIOVEDÌ 15 LA PELANDA | SALA 1 | 20.30 e 23.00 installazione performativa | 25’ – prima assoluta

LUCA BRINCHI / DANIELE SPANÒ Aminta

S'ei piace ei lice

regia, scene, video e luci Luca Brinchi e Daniele Spanò dall'Aminta di Torquato Tasso – drammaturgia Erika Z. Galli e Martina Ruggeri (Industria Indipendente) – consulenza artistica Alessandro Taverna – con in video Lorenzo Anzuini, Clelia Scarpellini – in scena Davide Pioggia – voci e coro Francesco Bonomo, Glaminia Cuzzoli, Michele Degirolamo, Michael Schermi, Giorgia Visani – musiche Franz Rosati – abiti e accessori in video Gucci - organizzazione Chiara Caimmi – produzione Spellbound, Sagra musicale Malatestiana, Teatro di Roma – in collaborazione con Short Theatre e Vie Festival – si ringraziano Emilia Verginelli (Fivizzano 27), Kollatino Underground

Il rimpianto dell’Età dell’Oro: un luogo e un tempo mitici, nel quale l’uomo ha vissuto libero da vincoli. Un’epoca ideale in cui l’essere umano è stato in grado di godere a pieno dei frutti della Natura e di Amore, animato solo dalla libertà e dall’istinto in assenza di una legge civile costrittiva. Se piace è lecito. Tra teatro e lirica d’amore, quello di Tasso è un percorso dirompente con personaggi incastonati in un passato mitico. Aminta e Silvia vivono un’eterna adolescenza, momento della vita di ogni individuo in cui emergono le caratteristiche ribelli e libertarie dell’Età dell’Oro. Luca Brinchi è regista teatrale e scenografo multimediale. Nel 2001 ha cofondato il collettivo artistico Santasangre. Nel 2013 ha iniziato a lavorare per il suo progetto artistico individuale, dando vita a nuove collaborazioni artistiche. Daniele Spanò scenografo e artista visivo, spazia nella sua ricerca negli ambiti della video installazione, creazione di scenografie digitali. Dal 2012 al 2015 è stato consulente artistico per la Fondazione Romaeuropa. Luca Brinchi is theatre director and set designer for musical and fashion shows. Daniele Spanò is visual artist and scenographer. Aminta combines different artistic practices from video art to performance and music. The myth of the Golden Age, a time when man were free. The Golden Age as the Ideal age.


GIOVEDÌ 15 LA PELANDA | STUDIO 1 | 21.15 | teatro | 55’ spettacolo e sopratitoli in italiano e in inglese

OHT

Autoritratto con due amici idea, regia e scenografia Filippo Andreatta – di e con Charles Adrian Gillott, Patric Schott – foto Fabio Cella – costruzione scenografia Mattia Lotti – direttore di palcoscenico Rosario Fontanella – organizzazione Laura Marinelli – amministrazione Chiara Fava – produzione OHT, Fondazione Caritro, Provincia Autonoma di Trento – in collaborazione con Regione Trentino Alto-Adige residenze artistiche Istituto Italiano di Cultura di Vienna, Inteatro, Centrale Fies – grazie a Ilaria Mancia, Nadia Simeonkova, Anda Skre ¯je ¯ne, Biljana Srbljanovic dedicato a Bertolt Brecht, John Baldessari, Michel Williams www.officeforahumantheatre.org

Adrian e Patric sono probabilmente lo stesso personaggio a diversi stadi di decadenza, perseverano nella loro avventura catartica, il loro rifiuto a fallire pone la loro vita in bilico fra senso dell’umorismo e disperazione. Il fenomeno del fallimento, i suoi effetti ilari e cinici ma anche la profonda tristezza che ne deriva. Come dice il sociologo Richard Sennet, la riluttanza a farsi carico della condizione di fallimento è un tabù contemporaneo. Una parabola performativa ellittica per dare nuova vita alle proprie possibilità, all’interno di uno spettacolo che non sarà mai un capolavoro ma, tuttavia, qualcosa di sincero: un autoritratto con due amici. Nella speranza che Google non possa rispondere a tutte le domande, OHT indaga la realtà e la sua rappresentazione senza vincoli formali, disciplinari ed emotivi. Un progetto creato da Filippo Andreatta nel 2008, dopo la vittoria di Nuove Sensibilità. Molte le collaborazioni italiane ed internazionali, oltre ai partner più stabili, Centrale Fies e MART Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. OHT, hoping google won’t answer all the questions, investigates the reality and its representation without formal constraints. Autoritratto con due amici investigates the failure through its hilarious and cynics aspects and shows the deep sadness that every failure includes.


GIOVEDÌ 15 LA PELANDA | ZONA ESTERNA | 23.30 | concerto

ANDREA PESCE FishEye

un progetto di Bluemotion musica di Andrea Pesce “Fish” – pianoforte, moog e mellotron Andrea Pesce “Fish” – batteria, drum machine e sintetizzatore Cristiano De Fabritiis “Defa” elettronica Alessio Corasaniti “Lemon Lights” – immagini Giorgina Pi prodotto da Andrea Pesce “Fish” e Cristiano De Fabritiis “Defa”

FishEye è evocazione sonora, musicale, visiva e testuale. Il progetto si è delineato nel corso degli ultimi cinque anni di sperimentazione interdisciplinare di Bluemotion all’Angelo Mai di Roma. Le composizioni di “Fish”, Andrea Pesce, per pianoforte, per sintetizzatori e per ensemble, hanno preso forme diverse prima di essere filtrate da questa lente musicale che ne ha ingrandito i particolari, mettendoli in una luce nuova. FishEye è attraversato dalla presenza di moltissimi musicisti che da sempre animano i panorami di Bluemotion ancora tenuti insieme dalla forza di una rievocazione senza tempo. “Fish” è Andrea Pesce, pianista, compositore e produttore musicale, ha lavorato con Riccardo Sinigallia, Tiromancino, Carmen Consoli, Raf, Pino Marino, Zibba. Cristiano de Fabritiis, batterista e vibrafonista, impegnato anche in progetti di teatro danza e video. Ha suonato e lavorato con: Filippo Gatti, Mike Cooper, Roberto Angelini, Niccolò Fabi, Orchestraccia, Collettivo Angelo Mai, Francesco Forni, Ilaria Graziano, Fanny & Alexander. BLUEMOTION è una formazione nata a Roma all’interno dell’esperienza artistica e politica dell’Angelo Mai. FishEye is a musical, visual, textual, auditory evocation. BLUEMOTION is a group born in Rome within the artistic and political experience of Angelo Mai, a center for independent art production. Fish is Andrea Pesce, pianist, composer and musical producer – he has worked with Riccardo Sinigallia, Tiromancino, Carmen Consoli, Raf, Pino Marino, Zibba.


VENERDÌ 16 LA PELANDA | STUDIO 2 | 18.30 | teatro | 1h25’

ANAGOOR

L’Italiano è ladro di Pier Paolo Pasolini UNA TRANSIZIONE IMPERFETTA voci Luca Altavilla, Marco Menegoni mediazione Lisa Gasparotto – suono Mauro Martinuz – regia Simone Derai produzione Anagoor - Centrale Fies – Anagoor fa parte del progetto Fies Factory www.anagoor.com

Nel 1955 viene pubblicato un frammento de L'Italiano è ladro di Pier Paolo Pasolini. Si tratta dell'unica traccia a stampa di un poema plurilingue dalla marcata connotazione politica e dall'allure sperimentale. Questa presentazione de L’Italiano è ladro curata da Anagoor tenta di restituire il fervore e la complessità di una scrittura in ebollizione e di un pensiero e di una lingua che stavano allora diventando sistema e visione. Una presentazione dunque che di media tale complessità comparando le diverse versioni del testo, prima di lasciare la lingua libera di rompere gli argini, travolgere l’orecchio come un torrente che trascina con sé trasformazioni recenti e dolore antico e capace di scavare con inarrestabile potenza il proprio inaudito Carso nel cuore e nella mente di chi ascolta. La compagnia Anagoor nasce nel 2000 a Castelfranco Veneto, su iniziativa di Simone Derai e Paola Dallan, ai quali si aggiungono successivamente Marco Menegoni, Moreno Callegari, Mauro Martinuz, Giulio Favotto e molti altri, facendo dell’esperienza un progetto di collettività. Quello di Anagoor è un teatro in perenne tensione tra la balbuzie della barbarie e lo splendore cristallino del neoclassico. Anagoor was founded in Castelfranco Veneto, Italy, in 2000, this collective works were selected in some of the most prestigious festivals all over Europe. L’Italiano è ladro will bring you in a journey into Pasolini’s work, his complexity and meanings. The laboratory behind Pasolini’s work as we know it will be displayed and discussed.


Venerdì 16 LA PELANDA | SALA 2 | 20.15 | teatro | 1h15’ Sabato 17 LA PELANDA | SALA 2 | 20.00 | teatro | 1h15’

spettacolo in inglese con sopratitoli in italiano – prima nazionale

Tiago Rodrigues (PT) By Heart

scritto e interpretato da Tiago Rodrigues testi, frammenti e citazioni di William Shakespeare, Ray Bradbury, George Steiner, Joseph Brodsky, e altri ancora – set, oggetti di scena e costumi Magda Bizarro – traduzione inglese Tiago Rodrigues, revisionata da Joana Frazão – produzione esecutiva Magda Bizarro, Rita Mendes produzione Teatro Nacional D. Maria II – creazione originale Mundo Perfeito – coproduzione O Espaço do Tempo, Maria Matos Teatro Municipal – performance creata con il supporto del Governo de Portugal - DGArtes – con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona

In By Heart Tiago Rodrigues insegna una poesia a persone che non ne sanno niente, confondendo la comunicazione con aneddoti sulla vita di sua nonna prematuramente cieca, e con storie e parole di altri. Improbabili connessioni emergono così tra Boris Pasternak, un cuoco del nord del Portogallo e il programma tv Beauty and Consolation. By Heart è una pièce sull’importanza della trasmissione, del passaggio invisibile di parole e idee. Quando dieci persone hanno appreso una poesia a memoria, non c’è niente che il KGB, la CIA o la Gestapo possano fare. Sopravviverà. (George Steiner) Tiago Rodrigues è direttore artistico del Teatro Nacional D. Maria II di Lisbona, attore, drammaturgo e regista. Nel 2003 con Magda Bizarro ha costituito la compagnia Mundo Perfeito. Tiago Rodrigues is the artistic director of Teatro Nacional D. Maria II, in Lisbon. He is an actor, a playwright and a director. He cofounded Mundo Perfeito, producing more than 30 work between 2003 and 2014. In By Heart he teaches a poem to 10 people, who have no idea which text they will be learning.


Venerdì 16 LA PELANDA | STUDIO 1 | 21.45 | teatro | 1h10’

Accademia degli artefatti PROGETTO I, SHAKESPEARE Io, Fiordipisello

testo di Tim Crouch – regia Fabrizio Arcuri – con Matteo Angius e Fabrizio Arcuri traduzione Pieraldo Girotto – produzione Accademia degli artefatti 2013 www.accademiadegliartefatti.org

Fiordipisello è il folletto più invisibile di Sogno di una notte di mezza estate, ma per Crouch è la possibilità di una ribellione silenziosa di chi non ha parole per incidere nella storia. Ecco allora i sogni dell’ultimo dei folletti per raccontare la storia di un sogno. Il tormento e il divertimento di una condizione fantasmagorica, ma anche così confusa, da apparire quotidiana. Questa volta a Fiordipisello non mancano le parole. La sua storia ha bisogno di personaggi, e allora ecco gli spettatori, invitati inconsapevoli al sogno di questa festa… Tutto è quello che era, ma è già qualcos’altro di cui non sappiamo ancora nulla. Quel che resta di una festa – maschere e coriandoli ovunque, cibo, vino e vomito in giro, echi di musiche lontane e amori consumati e inconsumabili – ecco, tutto questo disegna la vertigine in cui cade Fiordipisello, nel tentativo ultimo di essere se stesso. Un tentativo che è quello di tutti, testimoni silenziati di una storia a cui non possiamo non partecipare. Io, Fiordipisello fa parte del progetto I, SHAKESPEARE – cinque testi di Tim Crouch. Accademia degli artefatti opera da sempre su diversi formati e linguaggi scenici, lavorando sulla drammaturgia europea contemporanea, indagando e praticando nuove forme di relazione tra la performance e lo spettatore. Accademia degli artefatti produces performances working on contemporary dramaturgy, investigating different relations among show and audience. PEASEBLOSSOM doesn’t remember what he was supposed to say. The little elf’s dreams as the midsummer night dream. A place where what you see is simultaneously what it was and something else, taking continously new forms. Peaseblossom is part of the project I, SHAKESPEARE – five texts by Tim Crouch.


Venerdì 16 LA PELANDA | SALA 1 | 23.00 | danza | 40’

Mk Hey

di mk e Sigourney Weaver con Philippe Barbut, Biagio Caravano, Daniela Cattivelli, Michele Di Stefano, Laura Scarpini – musica Springbreakers, Wire, Madcon disegno luci Roberto Cafaggini – coreografia Michele Di Stefano organizzazione Carlotta Garlanda con Francesca Pingitore – una produzione mk 2015 in collaborazione con MilanOltreprogetto FRONTERIZO – con il sostegno di Live Arts Week – con il contributo di MiBACT www.mkonline.it

Un paesaggio di pura serenità discorsiva, attraversato dalle posture di corpi messi davanti ad un microfono, corpi nell’attimo della presa di parola, nel momento dell’attacco del movimento. L’accesso all’incontro come discorso. E canto. Tutto ciò che è nello spazio è intersecato e sovrapposto, detto ed esposto. I luoghi sono creati dalla relazione e dall’abbondanza, da un senso di arrotondamento della conversazione che sembra riferirsi stranamente alla curvatura della terra. Abitiamo su un globo, ma non dentro di esso. È necessario spostarsi in continuazione e prendere parola ovunque. Mk si occupa di coreografia e performance. Costruisce lavori fortemente connessi all’ambiente e al paesaggio umano. Idea e realizza progetti trasversali, contenitori performativi, come Piattaforma della Danza Balinese e Angelo Mai Italia Tropici. Il coreografo del gruppo, Michele Di Stefano ha ricevuto nel 2014 il Leone d’Argento per la danza. Mk deals with choreography and performance. Michele Di Stefano has been awarded with the Silver Lion in occasion of Biennale di Venezia’s 9th international festival of contemporary dance. We live on earth, but not in it. A constant moving in order to take the floor is inevitable. Hey is a dance performance, within a space where everything is overlapping.


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Venerdì 16 LA PELANDA | ZONA ESTERNA | 23.30 | concerto

La Batteria Tossico amore

chitarre Emanuele Bultrini batteria David Nerattini basso Paolo Pecorelli tastiere Stefano Vicarelli live video Daniele Spanò www.labatteriaband.it

La Batteria è un complesso musicale romano che ha esordito con l’album omonimo nel 2015, una raccolta di brani originali ispirati al mondo delle colonne sonore e delle sonorizzazioni italiane degli anni ’60 e ’70. I quattro componenti de La Batteria sono veterani della scena musicale romana più trasversale, con esperienze che vanno dal post-rock progressivo (Fonderia), al pop (Otto Ohm e Angela Baraldi), al jazz sperimentale (I.H.C.), al hip hop (La Comitiva, Colle der Fomento), fino alla world music (Orchestra di Piazza Vittorio). A Marzo 2016 La Batteria ha pubblicato in download gratuito Fegatelli, una raccolta di inediti e remix, mentre a maggio è uscito Tossico Amore (Penny Records/Goodfellas), una reinterpretazione da parte della band della colonna sonora del film di Claudio Caligari Amore Tossico, composta dal Maestro Detto Mariano. Tossico Amore è uno show in cui la musica è affiancata dai video appositamente realizzati e “suonati” dal vivo dall’artista romano Daniele Spanò. La Batteria is a musical band born in Rome. They debuted with a selftitled album in 2015, a collection of original songs inspired by ’60s and ’70s soundtracks. Earlier this year they released Tossico Amore, a reinterpretation of the film’s soundtrack Amore Tossico. Live music guides you through this journey thanks to the visuals of the artist Daniele Spanò.


Sabato 17 LA PELANDA | STUDIO 1 | 18.30 | teatro | 1h10’

Accademia degli artefatti PROGETTO I, SHAKESPEARE Io, Banquo

regia Fabrizio Arcuri con Enrico Campanati e con Matteo Selis tecnica Matteo Selis produzione Teatro Della Tosse www.accademiadegliartefatti.org – www.teatrodellatosse.it

Il racconto sanguinario del Macbeth di Shakespeare attraverso gli occhi del suo migliore amico. Grazie a Tim Crouch finalmente è il valoroso generale Banquo a prendere la parola per raccontarci uno dei più noti drammi Shakespeariani. Un one-man show che diventa spettacolo collettivo e condiviso nel dialogo tra interprete e spettatori, senza i quali questo cupo e mitico racconto ora non sarebbe possibile. Il testo di Crouch, mai rappresentato in Italia prima d’ora, fa parte della quadrilogia ideata da Accademia degli Artefatti, I, Shakespeare, che dà voce ai personaggi secondari (o minori) delle opere di Shakespeare. Accademia degli artefatti opera da sempre su diversi formati e linguaggi scenici, lavorando sulla drammaturgia europea contemporanea, indagando e praticando nuove forme di relazione tra la performance e lo spettatore. Accademia degli artefatti produces performances working on contemporary dramaturgy, investigating different relations among show and audience. Through the eyes of Banquo we assist to the cruel story of his best friend Macbeth.


Sabato 17 LA PELANDA | SALA 1 | 20.30 | danza | 30’ prima sezione

Habillé d’eau Euforia

ideazione e regia Silvia Rampelli danza Alessandra Cristiani, Eleonora Chiocchini, Valerio Sirna luce Gianni Staropoli musica Tiago Felicetti, Charlie Pitts produzione Habillé d’eau 2016 con il sostegno di Short Theatre e Angelo Mai

Vorrei allontanare le parole dal fatto. Il fatto è il corpo, costrutto assoluto, asserragliato nella materia, materia, autoevidente, interrogante, in assenza di cognizione, di intenzione, di veglia, manifesto, sembianza, simulacro. Da alcuni anni cerco un passaggio logico ed esistenziale che l’esperienza sollecita e che nella riflessione filosofica incontra una possibilità. Il tema della situatività, dell’essere gettati, della caduta nel tempo, trova un rudimentale parallelo nel dispositivo teatrale, artificio volto a ricreare – attraverso l’ordigno dell’esposizione al Mondo – la condizione di apertura, fondamento di ogni sentire. Il progetto comporta una articolazione progressiva. Prevede la presentazione di una prima sezione unfinished al festival Short Theatre. Successive necessarie sezioni daranno sviluppo alla ricerca sulla luce sull'azione, sul formato. Suono originale. (Silvia Rampelli) Habillé d’eau, compagine fondata da Silvia Rampelli, focalizza la riflessione sulla natura dell’atto, sul dato umano come oggetto esteticoconoscitivo. È stata prodotta dalla Biennale di Venezia e dal Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera. Al progetto aderiscono Alessandra Cristiani, Gianni Staropoli, Eleonora Chiocchini. Silvia Rampelli's works examine in depth the human figure as an aesthetic-cognitive object. In 2002 she refounded Habillé d’eau in Italy. In Euforia the artist tries to distance words from facts. The body represents the fact. The body as substance, obvious, simulacrum, appearance.


Sabato 17 LA PELANDA | STUDIO 2 | 21.30 | danza | 45’ nell’ambito di IYMA – International Young Makers in Action

Michele Rizzo (IT/NL) HIGHER

ideazione e coreografia Michele Rizzo musica Lorenzo Senni danza Juan Pablo Càmara, Max Göran, Michele Rizzo disegno luce Michele Rizzo produzione Frascati Productions Amsterdam, ICKamsterdam operatore luci e tecnica Lukas Heistinger

HIGHER è una performance inspirata all’esperienza del clubbing e del ballo da discoteca. Questa danza, pur non essendo facilmente ascrivibile a nessuna categoria formale, ha piuttosto un ruolo sociale ed è analizzata nel suo essere una forma di preghiera e di catarsi, individuale e collettiva; un linguaggio capace di trascendere l’umano, superarne la crisi identitaria (politica, religiosa, sessuale) e forse, come direbbe la filosofa Julia Kristeva, risvegliare un nuovo Rinascimento. HIGHER vuole evocare la magia del club nel teatro, celebrando la danza come pratica che compensa l’impossibilità di essere altro che noi stessi. Michele Rizzo si diploma in coreografia presso SNDO di Amsterdam, dove ora è docente e artista residente. Nel 2015 consegue un Master in arti visive presso il Sandberg Institute. Dal 2012 è sostenuto dal centro coreografico ICKamsterdam, e dal 2015 dal fondo olandese AHK. Michele Rizzo graduated in 2011 from SNDO in Amsterdam, where he is now a choreography and movement research’s teacher. HIGHER is a performance inspired and based on the club dancing’s experience, felt as prayer and catharsis, individual and collective .


Sabato 17 LA PELANDA | SALA 2 | 22.15 | Assemblea dei soci | 2 h

Fondo Speculativo di Provvidenza Assemblea delle Parti #2 www.thespeculativefund.org L’Assemblea delle Parti del 17 settembre è l’evento conclusivo del Fondo Speculativo di Provvidenza (FSP), dove chiunque, in qualità di socio, potrà speculare sulle finalità del capitale accumulato durante il festival. Come nell'Assemblea delle Parti #1 svoltasi a Santarcangelo lo scorso luglio, in questa performance tutti i soci sono invitati a partecipare per esercitare la propria responsabilità individuale. Strutturata come assemblea dei soci del FSP l’Assemblea delle Parti #2 sarà un momento fatidico che si nutre di tutto quello che i soci avranno proposto, sostenuto e contestato durante la partecipazione al festival. Si tratterà di fare una scelta: fidarsi dell’avvenire e speculare sulla moltiplicazione possibile del potenziale accumulato, lasciando che il capitale continui il suo viaggio verso Terni Festival, oppure al contrario, utilizzare quanto raccolto a Roma per realizzare le proposte emerse durante Short Theatre. Sarà possibile seguire l’andamento delle proposte in tempo reale sulla piattaforma online www.thespeculativefund.org. Luigi Coppola lavora nel campo della performance, dell’arte pubblica e relazionale. Si concentra su azioni politicamente motivate, come il progetto Atti Democratici, On Social Metamorphosis e Build Your Leader. Nel 2011 è co-direttore artistico della Biennale di arte urbana a Bordeaux e ricercatore su Arte e Società all’Università di Tilburg (Olanda). Christophe Meierhans lavora attraverso la performance, lo spazio pubblico, l’installazione, il suono e il video. Il suo lavoro sviluppa strategie di intervento nella vita quotidiana, attraverso la manipolazione di convenzioni accettate, abitudini sociali o semplici usi.

Final event of the Speculative Found is the Assembly of the Parts on September 17. You are all invited to come and speculate about your own idea and how to use the collected money. Go on www.thespeculativefund.org for live streaming of the Assembly.

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DOMENICA 18 Biblioteca Vallicelliana | SALONE BORROMINIANO 19.00 | teatro | 50’

TEATRO VALDOCA / MARIANGELA GUALTIERI Bello mondo

rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri – con la guida di Cesare Ronconi produzione Teatro Valdoca – con il contributo di Regione Emilia Romagna, Provincia di Forlì - Cesena, Comune di Cesena – con il sostegno di Emilia Romagna Fondazione www.teatrovaldoca.org

In Bello Mondo Mariangela Gualtieri cuce versi tratti da Le giovani parole, incrociandoli inserisce con poesie precedenti, al fine di comporre una partitura ritmica che passa dall’allegretto al grave, dall’adagio fino al grande largo finale, col suo lungo e accorato ringraziamento al bello mondo, con la sua ancora percepibile meraviglia. La natura e le potenze arcaiche della natura sono in primo piano, con un io in ascolto delle minime venature di suono, con un tu al quale vengono rivolte parole d’amore. Molte le parole dedicate alla madre, in uno scambio in cui i ruoli sbiadiscono e si invertono, in uno sbigottimento di fronte all’inspiegabile disimparare il mondo, allo scolorire dei connotati,alla feroce e dolce vecchiaia, al suo insegnamento. C’è poi un noi accorato, straziato, rotto o severo, esortativo, secondo lo spirito epico delle più vive opere del Teatro Valdoca. Gualtieri continua così il cammino dentro l’energia orale/aurale della poesia, nella certezza che essa sia un’antica, attuale via alla comprensione e compassione del mondo. Mariangela Gualtieri fonda nel 1983, insieme al regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fin dall’inizio ha curato la consegna orale della poesia, dedicando piena attenzione all’apparato di amplificazione della voce e al sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo. Pubblica numerose raccolte di poesia.

Mariangela Gualtieri is the co-founder of Teatro Valdoca, where she works as playwright. Bello Mondo brings on stage a collection of her poems. A long and earnest thanks to bello mondo where the main focus is on nature and his ancient strenght .


PERCORSI PARALLELI

BIGLIETTO SOSPESO Ispirandoci all’abitudine filantropica del ‘caffè sospeso’ – per la quale si può donare la consumazione di un caffè ad uno sconosciuto – diamo agli spettatori di Short Theatre la possibilità di pagare un secondo biglietto, oltre al proprio, a beneficio di una persona appartenente a una fascia di pubblico svantaggiata. Il progetto si rifà al principio di solidarietà, e responsabilità individuale, per la quale ognuno è unico testimone delle sua possibilità economiche.

IN DIFESA DEL VILLAGGIO a cura di Graziano Graziani

Ogni edizione di Short Theatre è accompagnata da un sottotitolo, uno slogan, una prima battuta di un dialogo condiviso, un input di riflessione. Quest’anno con KEEP THE VILLAGE ALIVE, abbiamo l’occasione di rilanciare e ripensare contenuti sempre centrali al nostro lavoro, come operatori dello spettacolo dal vivo, e come organizzatori di uno spazio temporaneo di condivisione pubblica: l’idea di comunità, la lingua che questa comunità può parlare al suo interno, quale invece deve esplorare per comunicare con il fuori, il ruolo civile, umano, relazionale degli artisti. Graziano Graziani ha deciso di curare questa linea di riflessioni, suggerendo un testo di partenza che fosse ispirazione per un dialogo tra il festival e gli artisti ospitati, un dialogo da aprire e continuare con i visitatori e gli altri operatori presenti. Il testo è IN DIFESA DELLA POESIA di Shelley. La loro lettura ci ha ispirato alcune domande. Lo stesso tema sarà al centro di due incontri, uno di regia e uno di drammaturgia.

Venerdì 9 | ore 22.30 | ATELIER CHE LINGUA PARLA IL VILLAGGIO? incontro con la regia saranno presenti Fabrizio Arcuri, Michele Di Stefano, Ivana Müller, tg Stan.

Mercoledì 14 | ore 20.30 | ATELIER In collaborazione con Fabulamundi. Playwriting Europe

CHE LINGUA PARLA IL VILLAGGIO? incontro con la drammaturgia saranno presenti Sonia Chiambretto, Angeliki Darlasi, Alessandra Di Lernia, Lorenzo Garozzo, Stefano Ivanov, Martina Ruggeri, Sasha Marianna Salzmann, Roberto Scarpetti, Erika Z. Galli, Nizar Zuabi.


COME TOGETHER - un ambiente critico e di racconto a cura di Teatro e Critica

Il villaggio vive delle storie che riesce a raccontare. Come Together è un luogo intimo in cui lo spettatore individua e riconosce una coscienza critica. In un’installazione interattiva, la comunità teatrale è invitata a donarsi per costruire materialmente il proprio villaggio ideale, dando a esso voce e forma attraverso lo scambio di brevi memorie. Teatro e Critica è una testata giornalistica quotidiana online dal 2009 uno spazio di informazione e approfondimento sulle arti sceniche contemporanee. TeC è presente a Short Theatre con l'intento di sperimentare forme innovative di osservazione e osservatorio critico, organiche al concept e ai linguaggi del festival. www.teatroecritica.net

LA CASA DELLO SPETTATORE La Casa dello Spettatore è una comunità organizzata e aperta a tutti. Svolge attività di formazione, ricerca e fruizione di spettacoli dal vivo attraverso la promozione di incontri, percorsi di visione e progetti culturali. Come ogni anno la Casa dello Spettatore, diretta da Giorgio Testa, introduce un gruppo di spettatori alla visione della programmazione del festival.

RRUNA RRUNA è un brand che racconta l'arte attraverso la moda. Per l'undicesima edizione di Short Theatre RRUNA ha realizzato una Limited Edition di t-shirts avvalendosi della collaborazione dell'artista Cristiano Carotti che, ispirandosi alla linea tematica del festival, ha realizzato l'immagine dal titolo «Rifugi»: un villaggio di palafitte in continuo movimento, una carovana di artisti che si muovono con un desiderio: to keep the village alive. RRUNA: ”Crediamo nel potere veggente dell’arte e nell’incontro creativo di più menti”. www.rruna.com


PROGETTI EUROPEI

SOURCE SOURCE è un progetto di cooperazione che vede coinvolti il Théâtre National di Bruxelles (project leader), il Festival di Avignone, Trafo di Budapest e Short Theatre. Il progetto sostiene la produzione di formati che vedono lavorare insieme artisti provenienti da discipline artistiche diverse, invitati a misurarsi con il formato breve (da 5 a 30 minuti). SOURCE ha inaugurato le sue attività al Festival di Avignone 2016 con la produzione Membre Fantôme, del coreografo Mickaël Phelippeau e del musicista Erwan Keravec, produzione presente anche a Short Theatre 11. La seconda produzione di SOURCE è quella proposta da Short Theatre: Phantasmagorica dell’artista visiva MP5 e del compositore e musicista Teho Teardo. Phantasmagorica sarà presentato anche a Bruxelles e a Budapest nella primavera 2017. Il progetto è stato finanziato dalla Commissione Europea per il biennio 2016 > 2018, grazie ai fondi di Creative Europe 2014 – 2020.

8 settembre | LA PELANDA | 22.00 e 23.00 MP5 / TEHO TEARDO Phantasmagorica performance audio/video | 25’ | STUDIO 2 – prima assoluta

9 settembre | LA PELANDA | 22.45 ERWAN KERAVEC (FR) / MICKAËL PHILIPPEAU (FR) Membre Fantôme danza/musica | 25’ | STUDIO 1 – prima nazionale


IYMA – INTERNATIONAL YOUNG MAKERS IN ACTION A partire dal 2010 diversi festival dedicati al teatro e alla danza e con un forte interesse nel supportare gli artisti emergenti della performing art, hanno unito le forze per accrescere la visibilità internazionale di questi artisti. Il progetto IYMA – International Young Makers In Action (2014 – 2016) è una rete che promuove gli artisti provenienti da tutti gli angoli d’Europa in tutti gli angoli d’Europa. Il compito di IYMA è quello di predisporre e organizzare con attenzione programmi e progetti per artisti, operatori e pubblico, ampliando il suo sguardo anche verso lo scambio dei lavoratori dello spettacolo. I festival partecipanti al progetto IYMA sono: ACT festival (Bilbao, ES), BE FESTIVAL (Birmingham, UK), ITs Festival (Amsterdam, NL), ITSelF (Warsaw, PL), MESS festival (Sarajevo, BA), SKENA UP (Pristina, KS) e Short Theatre (Roma, IT). www.iyma.eu

9 settembre | LA PELANDA | 20.00 MARCO DA SILVA FERREIRA (PT) Hu(r)mano danza | 50’ | SALA 2 - prima nazionale

10 settembre | LA PELANDA | 23.00 MARCO D’AGOSTIN Everything is ok danza | 35’ | STUDIO 2

11 settembre | LA PELANDA | 21.00 RADOUAN MRIZIGA (MA/BE) 3600 danza | 1h | GALLERIA - prima nazionale

17 settembre | LA PELANDA | 21.30 MICHELE RIZZO (IT/NL) HIGHER danza | 45’ | STUDIO 2


FABULAMUNDI. PLAYWRITING EUROPE Fabulamundi. Playwriting Europe è un progetto europeo che coinvolge teatri, festival e organizzazioni culturali in Italia, Francia, Germania, Spagna e Romania. L’obiettivo della rete è quello di promuovere e sostenere la drammaturgia contemporanea in Europa, rafforzando le attività di chi opera nel settore e offrendo agli autori teatrali opportunità di networking, incontri internazionali e sviluppo professionale. L’edizione 2015-2016 è organizzata intorno al tema Crossing generations ed è sostenuta dal programma Creative Europe 2014-2020 dell’Unione Europea. Fabulamundi. Playwriting Europe – Crossing Generations è coordinato da PAV (project leader – Italia) in collaborazione con La Mousson d’été e Théâtre Ouvert (Francia), Interkulturelles Theaterzentrum Berlin e Theater an Der Parkaue (Germania), Short Theatre e Teatro I (Italia), Teatrul National Târgu-Mures e Teatrul Odeon (Romania), Sala Beckett/Obrador Internacional de Dramatúrgia (Spagna). www.fabulamundi.eu

8 settembre | LA PELANDA | 20.15 EL CONDE DE TORREFIEL (ES) La posibilidad que desaparece frente al paisaje teatro | 1h15’ | SALA 2

9 settembre | LA PELANDA | 18.30 INDUSTRIA INDIPENDENTE Lullaby mise en espace | 1h10’ | STUDIO 2

10 settembre | LA PELANDA | 18.30 ALESSANDRA DI LERNIA Attraverso un inverno mise en espace | 1h 15’ | STUDIO 1

13 settembre | LA PELANDA | 19.00 PAOLA ROTA Lingua madre Mameloschn di Sasha Marianna Salzamnn (DE) teatro | 1h20' | STUDIO 2

13 settembre | LA PELANDA | 22.00 DAVIDE CARNEVALI / FABRIZIO MARTORELLI Peppa™ prende coscienza di essere un suino / Educazione transiberiana #1 mise en espace | 20’ | SALA 1

14 settembre | 20.45 | 15 settembre | 22.30 | LA PELANDA MUTA IMAGO Polices! di Sonia Chiambretto (FR) teatro | 55’ | STUDIO 1


NETWORK e COLLABORAZIONI

FINESTATE FESTIVAL L’esigenza di trovare forme di collaborazione partendo dalle sensibilità comuni verso le arti contemporanee e le arti performative in genere, porta alla creazione di Finestate Festival. La rete è composta da B.motion/ Operaestate Festival Veneto (Bassano del Grappa), Short Theatre (Roma), Terni Festival (Terni), Contemporanea Festival (Prato) e Approdi - Festa di Arte e Comunità (Cagliari). Il progetto TransARTE è realizzato in collaborazione con il network.

TRANSARTE Ideato dall’Institut français, il programma TransARTE favorisce la circolazione e la promozione di forme artistiche nate dall’ibridazione di processi creativi e discipline artistiche, che oggi ampliano le frontiere del contemporaneo. Concepito come un marchio, questo programma innovativo è stato inaugurato nel 2012 in Italia in collaborazione con il network Finestate, per poi continuare a svilupparsi in Europa e in America Latina grazie a numerose collaborazioni in tutto il mondo. Il programma di TransARTE è sostenuto da Institut français e dal Ministero della cultura e comunicazione francese. Il programma 2016 di TransARTE , in collaborazione con Finestate Festival, fa parte della programmazione di La Francia in Scena. institutfrancais-italia.com

Dérive – basta stare a guardare con attenzione Progetto di collaborazione Carrozzerie n.o.t e Short Theatre Carrozzerie n.o.t e Short Theatre condividono l’attenzione verso le produzioni artistiche emergenti e l’idea di promuovere una pratica di sostegno e cura del percorso creativo. Carrozzerie n.o.t è un luogo di ricerca, creazione e formazione che dal 2013 ha concentrato il proprio sguardo e il proprio sforzo nell’individuazione e nel supporto di una generazione artistica, romana e nazionale, in divenire. Short Theatre ha tra le sue ragioni proprio quella di programmare artisti e performance in condizione di emersione e di crescita. La collaborazione nasce su questi due binari: un’attenzione specifica a percorsi radicalmente contemporanei e la voglia di trovare le strategie


migliori per accompagnarne la crescita e la maturazione, inserendoli in network distributivi virtuosi. Short Theatre quest’anno ha individuato due compagnie tra le Residenze Produttive Professionali di Carrozzerie | n.o.t del 2016/2017: il duo Amendola/Malorni con l’anteprima del progetto Nessuno può tenere Baby in un angolo e la formazione Industria Indipendente che, in attesa della nuova produzione in preparazione per il 2017 Lucifer, presenta la mise en espace del progetto Lullaby. www.carrozzerienot.com

TRANSEUROPAEXPRESS L’EUROPA DEI GIOVANI

Idee e progetti per modelli culturali sostenibili TransEuropaExpress è un seminario europeo in cui operatori ed intellettuali, provenienti da diversi paesi, si interrogano e discutono su temi ogni anno diversi, per cercare di disegnare e promuovere la complessa identità culturale europea. Il tema scelto per l'edizione di quest’anno è la “sostenibilità”: rivendicare e sposare con forza il ruolo della cultura come elemento essenziale, che appare oggi quanto mai urgente per il raggiungimento di un progetto sostenibile. L'VIII edizione di TransEuropaExpress è ideata e promossa da Casa delle Letterature di Roma, con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e con il supporto organizzativo di PAV.

Venerdì 16 | Casa delle Letterature | ore 16.30 Sabato 17 | La Pelanda | Meeting Room | 16.30


DESTINATION ITALIE Quest’anno Short Theatre e Terni Festival ospitano il Reperage Italie dell’Onda - Office national de diffusion artistique, ente francese per la diffusione e circolazione delle performing arts. L’Onda promuove la diffusione e conoscenza in Francia e a livello internazionale di prodotti e processi creativi che contribuiscono alla ridefinizione di codici e linguaggi stimolando scambi e collaborazioni internazionali nel settore delle performing arts. Il raggio d’azione dell’Onda è pluridisciplinare: teatro, danza, circo, fino a installazioni video o sonore, e rivolte sia ad un pubblico di adulti che di bambini. Un’apertura che si rivela coerente con l’azione di supporto ad un fenomeno complesso come la creazione artistica contemporanea internazionale. Il Reperage è un viaggio di operatori internazionali ospitato di anno in anno da nazioni diverse in festival o eventi rappresentativi e di spicco delle nazioni ospitanti: l’obiettivo del Reperage è far conoscere scenari culturali europei, dar visibilità a eccellenze artistiche e favorire lo scambio e la cooperazione tra professionisti e l’internazionalizzazione dei contesti d’azione. www.onda.fr www.ternifestival.it


DOPOFESTIVAL

Venerdì 9 settembre LA PELANDA | ZONA ESTERNA | 00.30

BALSAMO DI SCIMMIA Il balsamo di scimmia è un rimedio thailandese, una suggestione, un’idea, un progetto originale. Frutto della crisi economica, dove la materia si è dimostrata ingannevole, Balsamo di Scimmia lascia spazio alla musica intesa come unica cosa che conta. Il sound di Balsamo di Scimmia ha radici profonde nell’Hip-Hop e si sviluppa attraverso le diverse possibilità dell’elettronica. BDS oggi festeggia l’urgenza di tutti di tornare a sentire. www.balsamodiscimmia.it

SABATO 10 settembre LA PELANDA | ZONA ESTERNA| 00.00

SPRING ATTITUDE WAVES special guest YAKAMOTO KOTZUGA SPRING ATTITUDE – un festival nato e cresciuto a Roma, in un’evoluzione continua, toccando nelle ultime edizioni spazi, cifre, attenzioni che al momento della nascita parevano inimmaginabili: questo è Spring Attitude. Un festival dalla “fioritura” molto particolare: partire sì dall’elettronica e dalla club culture, ma lavorando con convinzione per sfidarne gli stili più prevedibili e i luoghi comuni più inflazionati c­ ercando invece qualcosa di nuovo. Spring Attitude significa, prima di tutto, cercare il lato più solare o irregolare dei dancefloor. YAKAMOTO KOTZUGA – giovane talento capace di mischiare beat avvolgenti, calde frequenze chitarristiche e melodie che si arrampicano in improvvise esplosioni. Il suo album di debutto Usually Nowhere è uscito il 24 Marzo 2015 per La Tempesta International/Sugar. A seguire il set di Kotzuga, Spring Attitude sound system fino a chiusura. www.springattitude.it


Sabato 17 settembre LA PELANDA | ZONA ESTERNA | 00.30

Amigdala Amigdala è un progetto di musica elettronica e culture indipendenti. Nata nel mese di maggio 2006, Amigdala ha prodotto eventi, promosso e partecipato a festival italiani ed internazionali, a Roma, Milano, Parigi, Bologna, Terni ed ha ospitato alcuni tra i maggiori artisti e djs della scena elettronica, house e techno italiana e mondiale. Tra questi, solo per citarne alcuni: Peaches, Etienne de Crecy, Alex Gopher, Rex The Dog, Fred Falke, Wolfgang Flur (ex Kraftwerk), Frenz & Shape, Kap Bambino. www.amigdala.biz

Venerdì 16 settembre LA PELANDA | ZONA ESTERNA| 00.30

LSWHR Altrove, LSWHR, nasce da un progetto audiovisivo di sperimentazione a teatro, dove suoni e immagini confluiscono da un passato e un futuro che probabilmente non sono mai esistiti né mai esisteranno, verso un altrove che impareremo a conoscere. LSWHR è un cammino senza movimento, un tragitto senza distanza, un buco nero senza attrazione gravitazionale. Musica cerebrale in anteprima teatrale che segue un’alogica successione di eventi, legati tra loro da un'effimera quanto necessaria mancanza di movimento. lswhr.tumblr.com

Il Dopofestival è l’appuntamento che Short Theatre dedica al clubbing. Quattro party a cura di quattro diverse crew della scena romana, che nelle serate del venerdì e sabato sorprendono la normale programmazione. Il Dopofestival manifesta l’interesse di Short Theatre di esplorare il clubbing come rituale contemporaneo, evento culturale e occasione di apertura a diversi pubblici e ad immaginari altri. Un’altra lingua che parla il villaggio, il villaggio in festa.


STAFF ideazione / concept | AREA06 direzione artistica / artistic director Fabrizio Arcuri direzione generale e cura dei progetti internazionali executive director and international projects curator Francesca Corona organizzazione e produzione / organization and production Matteo Angius, Monica Maffei, Giulia Messia in collaborazione con / in collaboration with

Marco De Francesca

direzione amministrativa / administrative director Roberta Scaglione con Elena Campanile in collaborazione con / in collaboration with

Marica Mandiroli

accoglienza operatori / guests and professionals Valentina Pastore graphic art direction | Simone Tso foto / photo | Claudia Pajewski video | e-performance web master | Danilo Domenichetti staff tecnico / technical staff

Daria Grispino, Raffaella Vitiello, Riccardo Giubilei Marco Guarrera, Javier Delle Monache, David Ghollasi, Alessandro Valkki, Gianluca Cioccolini, Paride Donatelli, Franco Galato, Amoni Vacca, Katia Titolo, Mattia Germinario, Franco Costa, Amelia Petrucci, Claudio Petrucci, Simone Zapelloni, Riccardo Cola, Emiliano Bonafede, Sara Angioli, Angelo Longo, Tony Corsaro, Guy Volpi, Daniel Guidi, Fulvio Molena, Lorenzo Granata, Marco Mancini, Luca Colella

direzione tecnica / technical direction Diego Labonia, Chiara Martinelli in collaborazione con bar e ristoro / food and beverage Mattia Santilli Gargani Parioli, Roma comunicazione / communication Laura Marano in collaborazione con / in collaboration with Lorenza Accardo, Livia Filippi, Alessia Musca, Valerio Telesca redazione testi catalogo / editing Matteo Angius ufficio stampa / press office Amelia Realino in collaborazione con / in collaboration with

Laura Marano

grazie a tutti gli stagisti e i tirocinanti che offrono il loro lavoro volontario. grazie a Silvia Bottiroli, Linda Di Pietro, Centrale Fies, Roberta Zanardo, Ilaria Mancia, Mirtillo, Lu Fonico, Servizio Giardini del Comune di Roma, Cristiano Carpanini, Tiago Bartolomeu Costa, Milica Ilic, Tanguy Accart, Spin, Studio 54 Torpignattara.


AREA 06 AREA06 è una piattaforma, attiva a livello nazionale ed europeo per la produzione, organizzazione e promozione di diversi formati legati allo spettacolo dal vivo: programmi formativi, festival, sostegno a percorsi artistici. AREA06 è uno strumento progettuale e, insieme, un’idea di politica culturale. Confluiscono nella struttura numerosi soggetti, con diverse modalità e di diversa generazione e provenienza professionale: organizzatori, curatori, artisti, amministratori, giovani tirocinanti, moodboarder, alla ricerca di nuove forme di produzione e comunicazione, di nuove convenzioni che spostino lo sguardo rispetto al mondo dello spettacolo dal vivo, e non solo. AREA06 è membro dell’Associazione Scenario. Dal 2006 AREA06 cura l’ideazione e la produzione di Short Theatre.

ideato e prodotto da

T

con il sostegno di

con il contributo di

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

in collaborazione con

con il supporto di

partner (in o.a.)

sponsor tecnici

LUCI MBRE srl

media partner

FACE MAGA ZI N E . IT


BIGLIETTI Prevendita online: www.vivaticket.it singolo spettacolo: 9e* tessera giornaliera: 20e** CARD 10 spettacoli: 65e*** ALESSANDRA DI LERNIA / DAVIDE CARNEVALI e FABRIZIO MARTORELLI FERNANDO RUBIO / INDUSTRIA INDIPENDENTE / IVANA MÜLLER, Partituur LICIA LANERA / MP5 e TEHO TEARDO / OHT, Squares do not (normally) appear in nature: 5e* STRASSE, HM/HOUSEMUSIC CHRISTIANE JATAHY / ÉCOLE DES MAÎTRES MK, Venerdì (les autres) - site specific a Villa Medici IVANA MÜLLER, Partituur a Villa Medici: INGRESSO LIBERO con prenotazione obbligatoria a promozione@shorttheatre.org ALTRI FORMATI, CONVERSAZIONI e PRESENTAZIONI: FRUIZIONE LIBERA Live e dopofestival: 5e* LA BATTERIA + LSWHR: 5e* STRASSE, Exil#12/TIAMO – TROPICANTESIMO: ingresso libero gli spettatori già in possesso di un biglietto possono ritirare in biglietteria un omaggio per il concerto e/o il dopofestival programmato nella stessa serata

biglietteria presso La Pelanda apertura dall'8 settembre dalle 17.30 alle 22.30 La Pelanda Piazza Orazio Giustiniani 4 Palazzo Venezia Via del Plebiscito,118 Teatro India Lungotevere Vittorio Gassman, 1 Villa Medici Viale della Trinità dei Monti, 1 Biblioteca Vallicelliana Piazza della Chiesa Nuova, 18

info@shorttheatre.org

www.shorttheatre.org tel. 060608 facebook: shorttheatre twitter: SHORTHEATRE instagram: shortheatre

2016 - Gescom spa Strada Teverina km. 7 Viterbo

*1e verrà devoluto al Fondo Speculativo di Provvidenza **2e verranno devoluti al Fondo Speculativo di Provvidenza ***5e verranno devoluti al Fondo Speculativo di Provvidenza



SHORT THEATRE


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