travel-quotidiano-24-febbraio-1-3-marzo-2017

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ANNO XXIX - N.12-13-14 24 FEBBRAIO - 1-3 MARZO 2017

GIORNALE DI INTERESSE PROFESSIONALE PER IL TURISMO - POSTE ITALIANE SPA - SPED.

LA VELOCE CORSA DEL SUDAFRICA

IL GRANDE NORD DEL DIAMANTE

IN

ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV.

La programmazione del Diamante punta al cuore del grande Nord e si affianca agli itinerari africani.

IN

L. 27.02.2004, N° 46), ART. 1,

PREZZO PER COPIA EURO 0,10

COMMA

1, DCB FIRENZE

TEAMAMERICA: ECCO L’ELITE IN UN CATALOGO

L’Italia attira le catene alberghiere

Cresce nel 2016 la quantità di camere “con marchio” salite di 6.550 unità in 12 mesi A PAGINA 9

A PAGINA 4

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La penetrazione nel nostro mercato è del 4,2% in termini di hotel BILANCIO ATTIVO PER VERATOUR

ROMA – Quello 2016 è il 27° bilancio consecutivo in attivo per Veratour e le prospettive per il 2017 continuano a essere positive. «Ci prepariamo ad archiviare un’annata durante la quale il mol è cresciuto del 58,48% - conferma l’amministratore delegato, Carlo Pompili – e l’utile netto è stato di 6 milioni 300 mila euro (+49,62%). Quest’anno punteremo anche a una crescita del fatturato totale, assestatosi lo scorso anno sui 177 milioni di euro, che vorremmo portare a 200 milioni». A PAGINA 6

MILANO - Lo scenario del ricettivo in Italia è in costante divenire; così lo dipinge l’annuale rapporto Horwath Htl sulle catene italiane. Le cifre per la verità raccontano che le strutture dotate di brand presenti nella Penisola non sono aumentate moltissimo (erano 1.360 nel 2015, sono arrivate a quota 1.401 alla fine dell’anno scorso). A crescere sensibilmente è stata però la quantità di camere “con marchio”, salite di ben 6.500 unità in dodici mesi fino a un totale di 155 mila stanze. La penetrazione delle catene alberghiere nel mercato italiano è quindi oggi del 4,2%, in termini di alberghi, ma del 14,2% se si considerano le camere. A PAGINA 2

UVET ACQUISISCE SETTEMARI

SU

QUESTO NUMERO LO S PECIALE ISOLE DEL M EDITERRANEO DA PAG. 10 A PAG. 12

Ultimamente il ministro Franceschini non sta facendo parlare molto di sè. E’ chiaro che sta pensando qualcosa per risollevare il nostro turismo. Ed è proprio ora che dobbiamo preoccuparci.

MSC CROCIERE LA “TECNOLOGICA”

NAPOLI – Msc Crociere investe in tecnologia e presenta il primo catalogo in “mixed reality”, che grazie a un’apposita app consente di entrare fisicamente nelle pagine e vivere esperienze a 360 gradi. «La tecnologia - ha spiegato il country manager Italia, Leonardo Massa - rappresenta uno dei temi sui quali si concentrano gli investimenti parte del piano industriale di 9 miliardi di euro. Un altro tema forte è il rapporto con le agenzie, alle quali dedichiamo sempre nuovi strumenti per ottimizzare le vendite». Nel 2016 Msc ha trasportato un milione 700 mila passeggeri, pari a 12 milioni di presenze. A PAGINA 4

ALBASTAR RINNOVA LA FLOTTA E LE ROTTE

Per la prima volta un’azienda di distribuzione acquisisce un tour operator. Ci tiene a rimarcarlo Luca Patanè, patron del gruppo Uvet, durante la presentazione dell’accordo di acquisizione di Settemari. «Adesso posso dire che facciamo anche il to – afferma Patané -. Abbiamo costruito questa operazione per completare una “visione” ed è un’operazione che cambierà la pelle del gruppo» A PAGINA 3

La reattività di Best Western Italia MILANO – Un gruppo in fase di trasformazione che è «sicuramente più omogeneo e reattivo»: Giovanna Manzi, ceo di Best Western Italia, definisce così il 2017 della società, che conta oggi 160 strutture affiliate, una ventina in meno rispetto al 2016, ma che si presenta a inizio anno con «un trend di crescita del revenue del 10,5% e un andamento delle prenotazioni che registra il +8,7%». Sotto i riflettori il rinnovo del brand, l’attenta segmentazione dell’offerta, il rapporto con le ota «realtà con cui cooperare e trarne benefici reciproci», le iniziative dedicate al Mice e ai membri Best Western Rewards. A PAGINA 8

Pensieri

Pass Interrail si rivolge alle adv

MILANO – Pass Interrail e adv: un binomio da scoprire. Al lavoro su una nuova brand awareness di questo prodotto adatto a target di mercato traversali che si abbina alle adv: «Un lavoro di “re-istruzione” spiega Silvia Festa, marketing manager Southern Europe di Eurail Group, società che commercializza il Pass -, affinché venga percepito come occasione alternativa di reddito grazie ad una formula diversa di viaggio da proporre al cliente». A PAGINA 7

MILANO – Nuovi aerei, nuove rotte, nuovi progetti. Albastar, dopo essersi ritagliata un ruolo da protagonista nel mercato charter, religioso in primis ma anche leisure, amplia i propri orizzonti grazie all’arrivo in flotta dei primi due B737-800 da

189 posti: «Il primo sarà basato a Malpensa – dice Giancarlo Celani -, terzo velivolo sullo scalo che ne conferma la strategicità per il vettore». In arrivo ulteriori investimenti sui voli di linea e nuove destinazioni, «Egitto incluso». A PAGINA 7

Giancarlo Celani

Fto, l’associazione senza Fiavet è zoppa. Ma Fiavet vuole entrare?

di GIUSEPPE ALOE

Dovremmo essere alla stretta finale per la definizione di Fto, la maxi associazione del turismo, con casa madre in Confindustria. Essanedo il mio mestiere quello di scrivere non ho usato il condizionale senza motivo. Dovremmo esserci, ma non ci siamo. A sentire i protagonisti si viaggia in un universo dove regna, almeno secondo me, una certa confusione. Da una parte alcuni esponenti di spicco di Fto sostengono che la cosa è praticamente fatta, dall’altro, sempre in Fto, la confluenza della storica associazione delle agenzie di viaggio viene vista

Luca Patanè

come quasi impossibile. La stessa cosa accade nelle file della Fiavet. Se un dirigente di spicco la vede già dietro l’angolo, altri invece non vogliono accettare la dismissione del marchio, l’ingresso in Fto e

Jacopo De Ria

quindi la perdita di una storia importante per il turismo italiano. Passiamo ai rapporti fra le dirigenze. A quanto ne sappiamo non sono idilliaci. Ma questo non dovrebbe contare quando il bene comune è supe-

riore alle ruvidità di carattere e di espressione. Ma siamo sicuri che si tratti di un bene comune? Siamo sicuri che Fiavet senza l’appoggio di Fto ce la potrebbe fare? Non lo so. Di certo so due cose: la prima è che Fto senza Fiavet è un’associazione che nasce zoppa, e che quindi continuerà ad essere zoppa per tutta la sua esistenza. La seconda è che i massimi vertici di Confcommercio spingono affinché l’accordo si faccia. Probabilmente ritengono improduttiva l’eccessivo numero di sigle per rappresentare un settore. Gli attori sono Luca Patanè e Jacopo De Ria. Il film, per ora, non ha una regia.


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