travel-quotidiano-19-maggio-2017

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ANNO XXIX - N. 33 19 MAGGIO 2017

GIORNALE DI INTERESSE PROFESSIONALE PER IL TURISMO - POSTE ITALIANE SPA - SPED.

AIR CHINA SI RAFFORZA IN EUROPA

PRIMAVERA POSITIVA PER SETTEMARI

IN

ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV.

Il gruppo Settemari registra una primavera positiva, con numeri in crescita per le prenotazioni.

IN

L. 27.02.2004, N° 46), ART. 1,

PREZZO PER COPIA EURO 0,10

COMMA

1, DCB FIRENZE

MALDIVE IN FORTE CRESCITA

Capitali stranieri sui nostri alberghi E’ chiaro che la politica deve rispondere in modo dinamico, altrimenti l’opportunità sfugge A PAGINA 5

A PAGINA 4

A PAGINA 7

Il Piano strategico del turismo: una bella scatola ma desolatamente senza fondi MILANO - Tutto in movimento nell’industria dell’hotellerie italiana. Atahotels pensa a un nuovo modello di ospitalità, Confindustria Alberghi vuole portare l’Italia al centro del prossimo International hotel investment forum di Berlino, Meliá parla di piani ambiziosi per la Penisola. C’è anche il Piano strategico del turismo, una bella scatola, costruita con la collaborazione di tutti, ma desolatamente vuota di fondi. Con l’uscita del Regno Unito dall’euro, quello che è stato per anni di gran lunga il più importante mercato real estate del Vecchio Continente ha cominciato a perdere smalto. I capitali sono quindi a caccia di nuovi sbocchi e non ci sono grandi alternative alla Penisola italiana. A PAGINA 2

SABRE E GFK, OVVERO SUCCESSO DELLA SPAGNA A MILANO LA SUPERTECNOLOGIA

MILANO - «Siamo chiaramente e totalmente dentro la quarta rivoluzione industriale – afferma il director Italy Sabre, Marco Benincasa, nel corso del Travel Technology Exchange -, i tre principi di cui tenere conto per le aziende che vogliono governare il cambiamento e non subirlo devono essere: semplificazione, integrazione e presenza mobile». «La cosa fondamentale è essere sempre raggiungibili», aggiunge Daniela Mastropasqua, industry lead Ce&Cc Travel & Hospitality di Gfk. A PAGINA 3

SU

QUESTO NUMERO DI T RAVEL LO SPECIALE

V ILLAGGI /S ARDEGNA DA PAG. 11 A PAG. 16

Soldi veri

Il segreto di Pulcinella è venuto fuori: Il Piano strategico del turismo sarà senz’altro bellissimo, ma non ha fondi. Ma dico io, non lo potevano fare un po’ più brutto e riempirlo di soldi?

LA PROGRAMMAZIONE DI KARISMA TRAVELNET ROMA – Karisma TravelNet entra nel vivo della stagione lanciando tre cataloghi dedicati a Europa, Stati Uniti e Cina & Giappone, che vanno ad aggiungersi al resto della programmazione ancora in corso di validità. «Quest’anno - spiega il titolare, Luca Manchi vorrei realizzare una crescita di fatturato del 5% grazie anche all’incremento del valore medio pratica. Fra i prodotti più richiesti, i tour di gruppo in Europa e i viaggi in Oriente e Australia». Fra le novità, il canale Facebook Egitto Karisma TravelNet, che propone video live realizzati sul posto dalle guide e dai clienti. A PAGINA 4

AIR MALTA CONCENTRATA SULLE ROTTE REDDITIZIE

Maite de la Torre Campo con il console Antonio Cosano Pérez

Bilancio molto positivo dalla tre giorni di eventi realizzata dall’ente spagnolo del turismo in collaborazione con il Gruppo Travel per incontrare agenti e operatori italiani. Le tappe: Bologna, Padova e Milano. A PAGINA 7

ROMA – Air Malta fa rotta sull’estate e si concentra sulle rotte più redditizie da una parte e sull’apertura di due nuove destinazioni internazionali dall’altra, Tel Aviv e Tunisi. L’obiettivo è quello di offrire un prodotto più attraente per i viaggiatori e competitivo anche

Stephen Gauci

nei confronti dell’avanzata dei vettori low cost. Quest’estate Air Malta effettuerà oltre 150 voli a settimana verso 32 destinazioni: «Nei prossimi sette mesi – dice Stephen Gauci – prevediamo di trasportare oltre 1,2 milioni di passeggeri». A PAGINA 5

LA “ROAD MAP” (sic) DI ALITALIA : siamo sicuri che i tempi siano giusti?

di GIUSEPPE ALOE

ROMA - Dicono: una cosa è certa, entro ottobre ci sarà la presentazione delle offere vincolanti di Alitalia. A parte che quando si parla di Alitalia, niente è certo, ma, in buona sostanza, come si può pensare di far convergere il periodo di commissariamento con la risoluzione di questo gigantesco problema? In altre parole, non è che l’Alitalia si riesce a vendere perché il periodo di commissariamento finisce ad ottobre. Ci sembrano procedimenti leggermente burocratici, costituiti dalle solite miopie economico-finanziarie-

politiche-culturali (per non aggiungere altro) del nostro Paese. I commissari hanno redatto una road map (anche questo: per definirsi all’interno di un percorso virtuoso le persone devono continuare ad usare slang di una qualità espressiva pessima, tendenzialmente di derivazione tecnico-militaresca), che, a dare loro un merito, ha fissato paletti stringenti. Presentazione della manifestazione d’interesse. Valutazione dei possibili partner, apetura del data room, elaborazione del piano industriale, e quindi le offerte vincolanti. A parte le polemiche dei gior-

ni scorsi su uno dei commissari, Enrico Laghi, sollevate dalla trasmissione Rai, Report, mi sembra, che al di là delle buone intenzioni (sulle quali non abbiamo alcun dubbio), i tempi così serrati non predispongano per fare un buon lavoro. In altre parole se ci vogliono sul serio due mesi per fare un buon piano industriale, per quale motivo, la dirigenza del passato non lo ha mai stilato, in anni di lavoro? Il vero problema, che è in buona sostanza un identikit del nostro Paese, è un altro: si chiama ingerenza, pressione, spinta eterodiretta. Insomma cose del genere.

Laghi, Gubitosi e Paleari, al primo incontro con la stampa

Intendiamoci, noi tutti saremmo ben lieti che il ruolino di marcia (road map) non subisca rallentamenti o scossoni, e che in effetti ad ottobre ci possiamo trovare con una

situazione più chiara e meno allarmante. Molti sono fiduciosi su questo punto, io li rispetto ma non sono dei loro. E non per una forma di pessimismo, ma per una pura

osservazione dei fatti. Le cose complesse realizzate secondo calendari semplificati e serrati, producono, di solito, dei risultati approssimativi, dei mezzi successi, che sono, appunto, dei mezzi fallimenti, nei quali, i problemi reali o rimangono irrisolti, o vengono rimandati per risoluzioni future. Intanto, è notizia di questi giorni: molte compagnie aeree orientali stanno iniziando a fare la corte ai piloti Alitalia, a suon di soldi. Queste compagnie sarebbero disposte a ricoprire d’oro i piloti Alitalia (che a ragione vengono considerati nell’ambiente, fra i più preparati del mondo). Vedremo cosa ne

verrà fuori. Questo è insomma il quadro. E non è un quadro luminoso. Siamo arrivati, come è accaduto anche altre volte, all’ultima chance, all’ultima possibilità di salvare il salvabile. E i tempi si restringono sempre di più. Forse un po’ di umiltà fra coloro che hanno guidato il vettore in questo periodo ci potrebbe stare. Mi piacerebbe che Montezemolo andasse in qualche trasmissione ed elencasse tutti i suoi errori. Montezemolo e gli ali altri, s’intende. Lo share s’impennerebbe, e anche la poca stima verso di lui.


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