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4 aprile 2017
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a cura della redazione
La nuova frontiera dei network I numeri dei network sembrano crescere a velocità supersonica. Geo Travel Network con più di mille agenzie, Gattinoni che punta a raggiungere questo numero, Uvet che fa, in qualche modo, l’asso pigliatutto, Welcome che si rafforza, e via seguitando. E’ così che stanno le cose. Il progetto iniziale del network, inteso nel suo senso strategico è quello di occupare il mercato. A guardare i numeri e la forza commerciale di questi agglomerati possiamo dire, a ragion veduta, che ci sono riusciti. Il mercato, quello della distribuzione intendo – ma ormai neanche solo quello della distribuzione – è in poche parole quasi integralmente in mano loro. Probabilmente questo è un bene, perché indirizza, dà un segno di logica, in un sistema che fino a qualche anno fa era del tutto irrazionale. Ma c’è un punto in cui i network devono ancora lavorare, e molto. La rappresentanza. In un momento storico come l’attuale in cui le associazioni di categoria stanno, per loro incuria sostanzialmente, facendo marcia indietro, c’è un ampio spazio affinché queste corazzate possano finalmente assumere una forza politica di rappresentanza della categoria. Ma una rappresentanza vera, non solo nominale, come viene fuori dalle siglette che si cambiano il testimone ad ogni soffio di vento. Un gruppo solido, che procede compatto nella difesa dei diritti e del lavoro degli agenti di viaggio, che, ultimamente, almeno a questo livello, sono del tutto abbandonati all’iniziativa personale. Niente divisioni, si metta la forza acquisita sul mercato a disposizione di tutti, in special modo ora che sta per essere recepita la nuova direttiva europea che su molti – moltissimi – aspetti non è chiara per niente. G.A.