Speciale Sardegna 18/05/2011

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a cura di: ALBERTO CASPANI

SPECIALE

18 maggio 2011

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Il segmento lusso tiene bene

La fascia alta del mercato continua a scegliere l’Isola. Qualche difficoltà in più sul fronte del target medio. DA PAGINA 10 a 13

Diversificazione dell’offerta per crescere

Parola d’ordine dei t.o. diversificazione dell’offerta e destagionalizzazione delle proposte. A PAGINA 12

Sardegna 2,15 mln

Arrivi in Sardegna nel 2010

11,5 mln

Presenze in Sardegna nel 2010

2 mln €

Stanziamento per il “Bonus vacanza”

78 mln €

Finanziamento europeo

A galla, nonostante tutto. La crisi geopolitica del Mediterraneo, unita al rincaro dei prezzi sui collegamenti marittimi, stanno indubbiamente pesando sulla stagione turistica della Sardegna, ma la bellezza dei suoi tesori e l’intraprendenza dei suoi abitanti la proiettano una volta ancora fra le destinazioni estive più desiderate. La conferma viene direttamente da Luigi Crisponi, assessore al turismo della Regione Sardegna. Qual è stato l'andamento degli arrivi turistici nel corso dell'ultima stagione e che prospettive di crescita lascia intravedere l'estate? «I dati del 2010 hanno registrato 2 milioni 150 mila arrivi, per un totale di quasi 11 milioni e mezzo di presenze, dunque 300 mila in meno rispetto al 2009 (200 mila italiane e 100 mila straniere) e pari a una flessione del 2,5%. In sostanza il mercato turistico in Sardegna tiene bene. Nel 2011 contiamo di riprenderci quelle quote di mercato lasciate per strada ed espanderci ancor più in nuovi mercati. Esistono infatti tante aree in Europa, così come nel mondo, che possono incrementare il loro flusso turistico verso la Sardegna. «L’anno scorso sono ad esempio cresciuti alcuni Paesi del Centro-nord, quali Austria (+18% sul 2009), Olanda e Scandinavia, grazie alla nostra costante presenza presso le rispettive fiere turistiche nazionali. Se da un lato calano mercati dove la crisi economica ha inciso in maniera particolare, dall’altro è esploso un nuovo fronte turistico dalle notevoli risorse, quello dell’Europa orientale, Russia in primis, da dove si registra un incremento di arrivi del 15%.

Crescono pure i flussi dalle Americhe (+14%) e dall’Asia (+7%), specie dalla Cina. Analizzando invece il flusso interno, tengono le “roccaforti” classiche: Lombardia (259 mila arrivi nel 2009, 253 mila nel 2010), Toscana e Lazio. Non tralasciamo nessuna porzione di mercato, compreso quello regionale. I sardi stessi sono i frequentatori più numerosi delle nostre strutture ricettive: 322 mila arrivi per oltre 900 mila presenze». Quali sono le formule di soggiorno preferite o i prodotti più richiesti? «La Sardegna offre un ampio ventaglio di proposte per tutte le categorie di turisti: dall’acquisto di pacchetti all inclusive al turismo individuale, con prevalenza di soggiorni in strutture di target medio-alto. Il turista che visita la nostra Isola appartiene infatti a questa fascia, è di buona preparazione culturale, curioso e appassionato. Conseguentemente, la permanenza media si aggira sui cinque giorni ed è ripartita per due terzi sugli italiani e per un terzo sugli stranieri». Avete in programma o sono state avviate nuove partnership promozionali? Quali sono i prodotti o le risorse più innovativi? «Un’iniziativa su tutte. In attesa che sia operativo il servizio della nuova flotta sarda (attivata dalla giunta per garantire il trasporto marittimo da e per la Sardegna a costi contenuti), su mia proposta l’esecutivo regionale ha deciso di rimborsare le spese di viaggio navale ai turisti e visitatori sardi, sino a un massimo di 90 euro e per tutto il periodo compreso fra il 2 maggio e il 3 luglio».


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