Speciale Medio Oriente

Page 1

Numeri

a cura di: ALBERTO CASPANI

SPECIALE

2 aprile 2010

121.000

Turisti italiani in Israele

2,67 mln Totale visitatori Israele 2009

44.000

Arrivi italiani in Giordania

6

Prodotto sempre più versatile

Ampia la gamma di soluzioni a disposizione degli operatori, dalle abbinate tra due Paesi ai tour di 8 come di 15 giorni. A PAGINA 8

Mete per tutto l’anno

Destinazioni vicine che attraggono flussi 12 mesi l’anno: una risorsa in più per le stagioni di spalla dei t.o. A PAGINA 10

Medio Oriente “target Diversificando i di clientela ci si riprende più facilmente dalle battute di arresto

Tzvi Lotan Più che una regione geografica, uno scacchiere di Risiko. Il Medio Oriente cambia volto di stagione in stagione, aggiungendo o perdendo pezzi a seconda dei venti della politica, ma ancor più in base alle capovolte mediatiche. Israele ed Iran rappresentano forse i due casi maggiormente emblematici, visto che nell’arco di un anno si sono ritrovati improvvisamente ai rispettivi antipodi: danneggiato dai costanti servizi sulla striscia di Gaza, il primo ha saputo sfruttare lo spostamento dei riflettori sulle rivolte antigovernative iraniane, responsabili del rapido declino di uno dei flussi turistici più promettenti dell’intero bacino. Risultato: in meno di dodici mesi Israele ha raddrizzato in positivo i propri indici, puntando a superare quest’anno i 2 milioni e 670 mila visitatori del 2009 e a raddoppiare entro il 2012 gli attuali 121 mila italiani. L’Iran, che al contrario era proiettato al superamento dei 2 milioni di arrivi, è declinato di oltre 500 mila unità, facendo slittare il mercato tricolore dal primo posto al fondo delle classifiche internazionali. L’aspetto positivo è che, considerando la situazione da un punto di vista diverso, il terreno perso per crisi contingenti viene poi facilmente recuperato, a riprova di come il bacino mediorientale possegga leve turistiche di autentico valore, proprio perché molto duttili. Basta scorrere velocemente i segmenti di mercato su cui i vari Paesi stanno puntando, per accorgersi delle pseudodistinzioni dettate dalle mode: ecoturismo, benessere, tour culturali e religiosi riappaiono in forme analoghe nei programmi di promozione non solo d’Israele ed Iran, ma anche in quelli di Libano, Siria e Giordania, via via andando ad inglobare aree che, per tradizione, erano state gradualmente dissociate dal Medio Oriente “classico”: la Penisola Arabica e, come sue pendant, gli stati del Golfo Persico. Perché accanto a tour di maggior impegno e risorse, l’italiano non intende rinunciare al relax sul mare o al life-style di tendenza, settori in cui gli Emirati Arabi sono ad esempio in prima linea e che riescono oggi a combinare attraverso la comoda formula dell’estensione: non più rivolta solo alle isole dell’oceano Indiano, ma riuscendo a proporsi loro stessi come estensioni o integrazioni di tour organizzati in altre destinazioni. «Diversificando i target di clientela – ha osservato Tzvi Lotan, direttore dell’ente del turismo israeliano in Italia – è possibile riprendersi più facilmente dalle battute d’arresto, soprattutto quando si riesce ad agganciare alle risorse territoriali di promozione spunti d’approccio fortemente legati all’attualità. Un discorso che vale tanto per il gusto oggi in voga, in funzione del quale Israele ha scelto ad esempio di riadattare la propria offerta ricettiva allineandosi al concept dei boutique hotel o di grandi


Quotidiano www.travelquotidiano.com

2 aprile 2010

Speciale Medio Oriente LE PECULIARITA’ DI CIASCUN PAESE COMPONGONO UN’OFFERTA STRAORDINARIA. OBIETTIVO COMUNE: CONTINUARE A CRESCERE

Un mosaico di proposte

“ Per quest’anno contiamo di aumentare del 12% il numero degli arrivi italiani in Giordania

Angela Marini

catene internazionali come Fattal, quanto per gli eventi contingenti di richiamo, siano sportivi (maratona “Giovanni Paolo II” in aprile, campionato mondiale di sailing in luglio ad Haifa…), o artistico-culturali (l’opera del Nabucco a Masada in giugno, Tel Aviv capitale del rock)». «Un modo differente per scampare ai danni di una comunicazione troppo spesso superficiale – risponde Mir Kakhraei Abdolreza, responsabile di Aito tour (l’operatore che in Italia rappresenta il Ministero del turismo iraniano) – consiste nel sottrarre la promozione turistica all’obsoleto e monolitico concetto di destinazione: è chiaro che, proponendo un generico viaggio in Iran, un turista medio finirà per evitarlo o accettarlo a seconda dell’immagine che il Paese sta godendo in quel momento nell’opinione pubblica. Diverso è invece rivolgere un invito a fare diving nell’isola di Kish (su cui nei prossimi mesi sarà garantito un collegamento diretto dal Nord Italia, senza bisogno di visti o controlli doganali), a ripercorrere la strada dei Re Magi o a vivere la fioritura del Capodanno persiano (il Now Ruz considerato patrimonio culturale dall’Unesco): le corde dell’immaginario mosse sono totalmente diverse e questo permette di far leva sull’interesse personale, più che su rassicurazioni contro timori esogeni». Chi sembra aver già capito tutto è la Giordania, abile a sfruttare le potenzialità delle nuove tecniche di comunicazione sia per svicolarsi dai condizionamenti dei media classici, sia per valorizzare risorse ancora ignote al grande pubblico. «Il mercato italiano è riuscito a crescere del 4% in un anno di crisi profonda come il 2009 – conferma Angela Marini, managing director Jtb Italy – portando a 44 mila il numero dei suoi visitatori. Gennaio e febbraio hanno messo in luce risultati ancor più eclatanti, con crescite rispettive del 54% e del 38% in mesi tradizionalmente considerati di bassa stagione. «Merito della forte campagna promozionale condotta

attraverso i social network di tendenza (blog, Facebook, Twitter), che ha permesso d’intercettare un pubblico più dinamico e indipendente dai messaggi istituzionali. Non a caso l’età media dei visitatori si sta abbassando verso i 35 e i 50 anni, mentre prodotti come la vacanza in mountainbike, in campi tendati o legata a progetti ecosostenibili come quelli promossi dalla Royal Society for the Petra conservation of nature, si sono imposti secondo tempi impensabili sino a qualche anno fa. Ecco perché siamo fiduciosi di poter crescere anche quest’anno di un buon 12% negli arrivi italiani, facendo leva su gioielli poco sfruttati come la vivace località balneare di Aqaba o formule short-break fuori stagione, attraverso una partership con operatori e Lastminute.com». Non sorprende scoprire allora come la Siria stessa, pur non essendo rappresentata in Italia, abbia guadagnato enormi consensi dalla stabilizzazione dei mercati israeliani o giordani, venendo agganciata ai loro itinerari o essendo richiesta addirittura come destinazione a sé. Analogamente il Libano riesce oggi a sfruttare l’immagine giovane e godereccia di Beirut come porta d’accesso ai suoi antichi tesori, mentre l’Oman, Dubai, Abu Dhabi e i restanti Emirati sono ora intesi come spiagge o oasi del Vicino Oriente, più che come bacini a sé.

7


Quotidiano

2 aprile 2010

www.travelquotidiano.com

Speciale Medio Oriente FLESSIBILITÀ E PERSONALIZZAZIONE SONO LE PAROLE CHIAVE CHE ISPIRANO I T.O. ATTIVI SULL’AREA

Affascinante e vicino La cittadella di Aleppo

Abbiamo introdotto un volo speciale anche sulla Siria, meta che merita un viaggio a sè

Turisanda

Israele ha registrato quest’anno un boom di richieste rispetto al 2009

Turisanda

Il vantaggio di questo bacino è quello di essere fruibile in ogni periodo dell’anno

4Winds

8

Giordania, prima della classe. E’ unanime il riconoscimento che gli operatori italiani stanno tributando all’antica terra dei Nabatei, in quanto esempio di miglior mercato turistico nel bacino mediorientale. Un modello a cui dovrebbero ispirarsi tutti gli altri Stati, al fine di valorizzare le effettive potenzialità dell’area. «Politica stabile e ottime relazioni con l’Occidente - rimarca Maurizio Vergani, product manager Giordania&Siria per Turisanda, del gruppo Hotelplan Italia – sono indubbiamente le due condizioni fondamentali per fidelizzare i flussi turistici e far conoscere il proprio territorio in modo non superficiale. Se a questo aggiungiamo poi il prestigio di una figura come la regina Ranya, capace di veicolare su di sé l’attenzione pubblica al di là dei risvolti prettamente turistici, è chiaro che la conoscenza del Paese si sviluppa in modo tale da consentire il lancio di prodotti atipici per questo tipo di mercato: i nostri charter su Amman e Aleppo hanno inserito di fatto le due città nel circuito delle destinazioni shortbreak, mentre i forti legami storico-culturali della Giordania con la Siria sono riusciti pian piano a veicolare l’interesse della clientela su una meta praticamente sconosciuta». Pur in assenza di un ente turistico di rappresentanza, la Siria è dunque la vera grande novità di questa stagione, grazie soprattutto al volo charter introdotto da Turisanda (a integrazione del network offerto da Syrian Air), corteggiato da numerosi operatori specializzati sul bacino. Anche se il Paese non può vantare la stessa popolarità nei rapporti con l’Italia, la sua stabilità politica ha infatti acceso l’interesse di una fascia di turisti maturi che - dopo aver apprezzato le attrattive di destinazioni più tradizionali - appaiono in cerca di un nuovo stimolo alla conoscenza del Medio Oriente. Non a caso la Siria finisce sempre più spesso per essere integrata negli itinerari giordani, sebbene la ricchezza della destinazione inviti a confezionare pacchetti a sé. «Dal momento che quest’anno i media hanno parlato molto meno di Israele - aggiunge Nadia Terlingo, product manager Israele per Turisanda - il Paese ha ripreso a crescere del 100% rispetto al 2009, tant’è che siamo ora costretti a bloccare le iscrizioni sulle 25/28 unità per gruppo, quando nelle stagioni precedenti faticavamo a raggiungere le 10. Che la sicurezza sia un elemento fondamentale per la valorizzazione di una destinazione è provato poi dalla crescente richiesta di soluzioni di viaggio individuali, tipo fly&drive, week end a Tel Aviv e talvolta soggiorni in kibbutz, ma anche dal numero di repeater, soprattutto su Gerusalemme. Continuano invece a faticare un po’ le aree di Eilat e del Negev, nonostante la similarità di quest’ultimo al popolarissimo Wadi Rum giordano; la richiesta di visitare Petra durante un tour in Israele sta però aiutando a veicolare i flussi verso sud. L’attraversamento della dogana è qui molto più veloce che dal centro del Paese». Israele e Siria risultano in forte richiesta anche a detta di 4Winds, che si occupa di Medio Oriente da oltre dieci anni e, alla luce della curva storica delle prenotazioni, ha assistito nel 2010 al sorpasso di queste ultime su mete tradizionalmente consolidate quali Giordania o Turchia. «Il grande vantaggio di questo bacino - riconosce Andrea Fenili, responsabile Medio Oriente per 4Winds - consiste nel fatto che riesce a intercettare flussi sin dal periodo primaverile e pasquale, prestandosi facilmente a long week end, in virtù degli ottimi collegamenti e delle distanze ridotte. Se a questo aggiungiamo un patrimonio storico-culturale di interesse trasversale (antiche civiltà, itinerari per pellegrini, tendenze della contemporaneità), possiamo trovare tutti i motivi di appeal di una destinazione esotica, abbinati però a un viaggio di indubbia comodità logistica. Nessuna sorpresa, allora, se in assenza di crisi politiche le destinazioni riescano a imporsi all’interesse pubblico senza particolari promo-

Petra

zioni, anche perché il cliente del Medio Oriente risulta quasi sempre ben preparato e capace di scegliere in autonomia cosa vedere o meno». Il livello dei servizi appare un altro elemento di peso nella scelta del cliente, come sottolinea Best Tours, dal momento che i recenti sforzi di riqualificazione degli standard ricettivi hanno contribuito a veicolare sull’area un target legato per tradizione all’Africa maghrebina o all’Europa di stile. «Più che lavorare sul lancio di novità - osserva Luca Buzzi, product manager Medio Oriente per Best Tours - occorre valorizzare al meglio la ricchezza degli itinerari classici, dal momento che sono proprio la classicità e la tradizione gli elementi ricercati dal cliente di questa destinazione. Ecco perché continuiamo a spingere il nostro programma di formazione online “Bestlearning.it”: molto più che per altri mercati, è indispensabile una solida preparazione degli agenti di viaggio alle richieste sempre più specialistiche loro rivolte dal pubblico dei viaggiatori. Anche se riusciamo a vendere bene pacchetti week end nelle maggiori città del bacino, non bisogna dimenticare che questo tipo di soggiorni, in Medio Oriente, presenta un contenuto di valore decisamente più alto rispetto al classico short break». Se il 2009 è stato dunque un anno sostanzialmente positivo per gli operatori italiani, il 2010 sembra stia riservando riscontri ancor migliori. «I fatturati di questa stagione sono i più alti di sempre - conferma Marco Peci, responsabile commerciale di Mistral Tour (Quality Group) - e, se dovessimo trovare degli elementi preferenziali fra le varie destinazioni, potremmo segnalare la Giordania per l’altissimo livello degli hotel, Israele per la qualità delle infrastrutture, mentre la Siria sorprende per l’eccellenza della cucina. Insomma, c’è sempre un valido motivo per scegliere almeno uno dei paesi in catalogo, anche se va riconosciuto che il boom della Siria ha finito per ridisegnare sulla mappa pure il Libano, grazie alla possibilità di condurre comode escursioni archeologiche verso i suoi siti. Aspetto ancor più intrigante, la qualità dei servizi consente di sviluppare formule di viaggio sempre più suggestive, visto che i soggiorni in campi tendati sono in forte crescita anche fra le fila di un pubblico già maturo». Vero è che i repentini cambiamenti della situazione politica o delle relazioni diplomatiche fra i Paesi del bacino hanno funzionato da stimolo ad aprirsi a nuove combinazioni e a nuovi itinerari. «Il prodotto Medio Oriente è forse il primo per richiesta di flessibilità - suggerisce Basem Al Fathary, responsabile Egitto, Nord Africa e Medio Oriente per Viaggi dell’Elefante - ragion per cui le singole destinazioni si sono sviluppate secondo una strategia di reciproca interdipendenza, facilitando le combinate, ma anche la possibilità di offrire prodotti analoghi a seconda del mutato contesto politico». CONTINUA A PAGINA 10

La moschea di Damasco

Il successo della Siria ha trascinato con sè anche le estensioni archeologiche

Mistral Tour Gerusalemme



Quotidiano

2 aprile 2010

www.travelquotidiano.com

Speciale Medio Oriente DESTAGIONALIZZAZIONE E COMPETITIVITÀ I FATTORI CHIAVE DELLO SVILUPPO DELL’AREA Moschea di Aleppo

La crisi economica ha reso alcune mete ancora più accessibili e fruibili

Originaltour

10

SEGUE DA PAGINA 8 «Ora che la situazione geopolitica è migliorata su tutti i fronti, lavoriamo di fatto a pieno regime, poiché ciascun Paese mostra di trovarsi nelle migliori condizioni auspicabili. Non a caso stiamo raggiungendo i record di vendite del 2007, pur uscendo da uno dei peggiori periodi di crisi economica». Essendo considerato destinazione di medioraggio, il “Vicino” Oriente deve però fare i conti con un severo controllo dei piani tariffari, dal momento che il pubblico cerca sì un’alta qualità dei servizi, ma al tempo stesso non pare disposto a spendere oltre i limiti idealmente prefissati. Resta poi una delle zone dove il fascino dell’itinerario vince comunque sulla tipologia del soggiorno alberghiero, tant’è che la Siria raccoglie ampi consensi nonostante risulti non equiparabile, sotto questo aspetto, ai suoi vicini. Considerate poi le difficoltà che hanno investito due Paesi chiave del bacino, come Iran e Yemen, la strategia della differenziazione ha spinto Viaggi dell’Elefante ad “allargare” sempre più i confini dell’area, andando a integrare ai circuiti classici destinazioni centroasiatiche come l’Uzbekistan, il Turkmenistan, l’Azerbaijan o l’Armenia e la Georgia (l’indebolimento dell’ingerenza russo-sovietica è andato di pari passo all’espansione dell’influsso turco-islamico). Discorso analogo vale per tutta l’area del golfo, tenuta rigorosamente separata dal Vicino Oriente negli anni di maggior crisi e oggi velocemente avvicinata all’offerta di zona, in quanto capace di garantire formule di soggiorno “alternative” o “integrative”. «A seguito della crisi economica del 2009 - fa notare Luciano Paparelli, titolare di Originaltour - i pacchetti per Emirati Arabi, Qatar, Bahrein e Oman sono diventati ancora più accessibili, consentendo di sfruttare queste mete per soggiorni mare o shopping, a partire ad esempio da soli 500 euro per 4 notti a Dubai. Sul fronte tour spicca invece la combinata Dubai-Oman (per quest’ultimo sono fra l’altro di-

sponibili quasi 20 tour tematici), con i fiordi del Musandam, la visita di Muscat e del deserto in nove giorni, a testimonianza di come oggi l’idea di un viaggio itinerante e di un’esperienza mare sia facilmente conciliabile anche in destinazioni apparentemente molto diverse. L’importante è riuscire far comprendere le peculiarità territoriali, anche attraverso un meticoloso lavoro di promozione presso le agenzie di viaggio del nostro archivio fotografico, che oggi conta oltre 4 mila foto e video». «Il nostro Medio Oriente guarda a Dubai, Abu Dhabi, Fujhirah ed Ajman - rilancia Andrea Mele, presidente e amministratore delegato di Viaggi del Mappamondo - con possibilità di estensioni alle Maldive e nel Qatar. Dubai, in particolare, rappresenta una vetrina sulle novità e le tendenze che vanno poi a toccare gli altri paesi arabi, fungendo da modello soprattutto nella selezione degli standard alberghieri: si pensi all’interesse suscitato dal nuovo Mövenpick Hotel Jumeirah Beach, dal 5 stelle lusso The Address o dal desert-resort Anantara Qasr Al Sarab, ma anche da aree polifunzionali quali Festival City. Purtroppo il livello di preparazione degli agenti di viaggio non consente ancora di cogliere rapidamente le mille sfaccettature attraverso cui viene declinato il Medio Oriente; per questo motivo, al di là dei buoni risultati stagionali e della raggiunta stabilità politica del bacino, è importante non abbassare la guardia e continuare a lavorare sulla formazione». Parlare di Medio Oriente diventa allora funzionale se, e solo se, si riesce ad accompagnare l’offerta turistica a un meticoloso programma di comunicazione, aiutando il viaggiatore a comprendere differenze e punti di contatto. Un modo per contenere meglio gli effetti delle crisi periodiche, fidelizzare la clientela puntando a una rotazione completa delle destinazioni (anziché alle più superficiali combinate), ma anche e soprattutto per omogeneizzare gli standard di servizio su una base di crescente eccellenza.

Il nostro Medio Oriente si concentra su Dubai, Abu Dhabi, Fujhirah e Ajman

Viaggi del Mappamondo Dubai


Quotidiano www.travelquotidiano.com

2 aprile 2010

Speciale Medio Oriente

ALCUNI DEI PRINCIPALI COLLEGAMENTI DALL’ITALIA DEI VETTORI MEDIORIENTALI OPERATORE EL AL www.elal.co.il OPERATORE EMIRATES AIRLINES www.emirates.com

OPERATORE ETIHAD AIRWAYS www.ethiadairways.com

TRATTE DISPONIBILI Milano Malpensa-Tel Aviv Roma-Tel Aviv TRATTE DISPONIBILI Milano Malpensa-Dubai, Venezia-Dubai, Roma-Dubai TRATTE DISPONIBILI Milano-Abu Dhabi

OPERATORE QATAR AIRWAYS www.qatarairways.com OPERATORE SYRIAN ARAB AIRLINES www.syriaair.com

OPERATORE ROYAL JORDANIAN www.rj.com

TRATTE DISPONIBILI Milano-Doha Roma-Doha TRATTE DISPONIBILI Milano-Damasco Roma-Damasco Milano-Aleppo Roma-Aleppo TRATTE DISPONIBILI Milano-Amman Roma-Amman

Focus sull’offerta dei tour operator BREVIVET www.brevivet.it

Destinazioni: Israele, Giordania, Libano Top: sulle orme dei pellegrini cristiani in Libano, un tour di 7 giorni che tocca alcune delle località più affascinanti e inusuali del piccolo Stato mediorientale. Si comincia con la cittadella crociata di Byblos per passare poi a Nourieh, dove la Madonna apparve nel IV secolo, e al convento di San Charbel. Immancabili le tappe a Valle Santa, dove si trova la tomba del mistico Khalil Gibran, così come agli antichi siti archeologici di Beiteddine, Tiro, Sidone e Baalbek. A partire da 1.420 euro.

DUOMO VIAGGI www.duomoviaggi.it

Destinazioni: Israele, Siria, Giordania Top: fra i pellegrinaggi più suggestivi va senza dubbio incluso quello dedicato alla figura di Elia, 10 giorni attraverso i luoghi santi d’Israele. Si comincia con la traversata del deserto del Negev sino ad Eilat, visitando fra l’altro il kibbutz dove visse Ben Gurion e le miniere di Salomone di Araba. Avanti verso il confine con l’Egitto, per una risalita al monastero di Santa Caterina, quindi alla scoperta delle grotte essene di Qumran, dell’antica Gerico e, attraverso il deserto di Giuda, del luogo di ritiro di Gesù prima del suo rientro a Gerusalemme, ovvero Efraim. Conclusione del pellegrinaggio a Gerusalemme. A partire da 1.450 euro.

FRANCOROSSO www.francorosso.it

Destinazioni: Giordania, Siria, Israele, Emirati Arabi Uniti, Oman Top: Gerusalemme la mistica ed Amman la giovane sono i due estremi del tour “Antiche capitali”, 7 notti fra Israele e Giordania, con suggestive incursioni nel deserto del Wadi Rum, fra le rovine di Petra, sino a raggiungere i luoghi santi di Tiberiade e Betlemme. Quindi un po’ di relax sul mar Morto. A partire da 1.790 euro.

IDEE PER VIAGGIARE www.ideeperviaggiare.it

Destinazioni: Oman, Emirati Arabi Top: sette giorni per svelare i tesori nascosti dell’Oman, movendo dalla moderna capitale Muscat alla volta dell’antica sovrana del Sultanato Nizwa, per poi sfidare le increbili dune di Wahiba in 4x4. Giusto il tempo di apprezzare le tecniche di lavorazione per realizzare le tipiche imbarcazioni dhow a Sur, infine rientro sui forti della zona di Muscat. Prezzi su richiesta.

I VIAGGI DI MAURIZIO LEVI www.deserti-viaggilevi.it

Destinazioni: Oman, Yemen, Siria, Giordania, Arabia Saudita, Iran Top: prima che la Persia si trasformasse in Iran, di qui passarono Ariani, dinastie Achemedini, greche e seleucide, le cui testimonianze risplendono insieme a quelle di Parti, Sassanidi e Califfi nel museo di Teheran. Prima tappa, cui seguono in crescendo il grande deserto di sale di Yazad, la maestosa tomba di Ciro, i poetici mausolei di Shiraz e le rovine di Persepoli. Poi decine di altre meraviglie, in nove giorni indimenticabili. Prezzi ad hoc.

IL TUCANO VIAGGI RICERCA www.tucanoviaggi.com

Destinazione: Libano, Giordania, Iran, Emirati Arabi Top: a 1.765 euro, un tour di 8 giorni nel cuore della Giordania, attraverso la regione dell’antica Decapoli, in risalita sul Monte Nebo, fra le tombe di Petra, via via scendendo verso il mar Morto ed Aqaba, per un po’ di relax finale ad Amman.

KEL12 www.kel12.com

Destinazioni: Arabia Saudita, Giordania, Siria, Israele, Emirati Arabi, Oman Top: sarà il famoso Lawrence d’Arabia ad ispirare l’itinerario di quest’esclusivo tour di 11 giorni, al via dalla città di Jedda (Arabia Saudia) e in chiusura ad Amman (Giordania). Nel mezzo, ogni meraviglia che si possa immaginare: la città santa di Medina, l’arte nabatea di Madai’n Saleh, l’oasi di Taymah e il mare di Aqaba. Dulcis in fundo, le sabbie rosse del Wadi Rum e Petra, prima di un’ultima incursione al castello crociato di Kerak. A partire da 3.880 euro.

LOMBARDGATE www.lombardgate.it

Destinazioni: Giordania, Siria, Iran, Yemen, Oman Top: approfondimento storico-culturale della Siria, in 8 giorni itineranti. Visita di Aleppo e Damasco, puntata nel deserto per la visita della città romana di Palmyra, fra Eufrate e Mediterraneo, infine i siti archeologici dell’area di Damasco. A partire da 1.770 euro.

MALAN VIAGGI www.malanviaggi.it

Destinazioni: Giordania, Siria, Libano, Iran, Oman, Yemen, Israele Top: per i palati ricercati, un tour dedicato alla “Giordania insolita” di 8 giorni, a partire da 1.220 euro. Si comincia dalla stazione carovaniera di Madaba, sull’antica via dei Re, per raggiungere poi il villaggio di Dana, fulcro dell’omonima riserva naturale. Gli splendori nabatei rivivono non solo nella leggendaria Petra, ma anche nel suo piccolo specchio Beida, mentre una volta attraversato il Wadi Rum saranno i resti romani di Gerasa e il castello di Saladino ad Ajulun a togliere il fiato.

METAMONDO www.metamondo.it

Destinazioni: Siria, Libano, Giordania, Yemen, Oman Top: una Siria di stile, vissuta attraverso le sue attrattive più classiche e, al contempo, nei boutique hotel più esclusivi. Oltre alle architetture militari di Aleppo e alle città morte di Ebla, Serjilla, Apamea e Hama, non mancheranno il famoso Krac dei Cavalieri e le leggendarie spoglie del regno ribelle di Palmira. Tracce paleocristiane sono visibili a Maaloula, mentre Bosra rievoca atmosfere arcane, prima di rituffarsi nella vita vivace di Damasco. Otto giorni a partire da 1.500 euro.

11



Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.