Speciale Perù 08/04/2011

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a cura di: ALBERTO CASPANI

SPECIALE

8 aprile 2011

+3% Stima crescita turisti italiani 2010

30.442 Visitatori italiani nel 2009

2 mln Totale visitatori internazionali

95% Viaggi culturali

Novità su investimenti e promozione

Dal lancio del nuovo logo turistico del Paese alle celebrazioni per il centenario di Machu Picchu: gli investimenti si moltiplicano. ALLE PAGINE 11 E 12

Prodotto multiforme e da repeater

Offerta dalle tante sfaccettature che attrae diversi target di viaggiatori, che spesso diventano repeater. ALLE PAGINE 13 E 14

Perù Il boom economico peruviano trascina pure il turismo verso il Paese degli Inca. Se per il 2011 il Ministro dell’economia e della finanza confida in una crescita del Pil attorno al 7,5%, gli arrivi tricolore non saranno da meno: nonostante manchino ancora i dati definitivi, il 2010 dovrebbe aver fatto segnare un incremento degli italiani del 3% (su una base di 30 mila 442 visitatori nel 2009), confermando il quinto posto assoluto fra i mercati internazionali (capaci di generare a loro volta un flusso di 2 milioni di visitatori). Un dato che consolida ulteriormente il ruolo del Perù come motore dell’economia sudamericana, essendo balzato in testa nel 2010 fra i Paesi a più alto tasso performante, sia per quanto riguarda il settore costruzioni, che manifatturiero e commerciale. «Finalmente iniziamo a raccogliere i frutti delle partnership formative avviate lo scorso anno – commenta Rocio Florian, responsabile PromPerù per il mercato italiano – visto che il coinvolgimento diretto dei tour operator risulta oggi il miglior strumento di dialogo e promozione verso le agenzie di viaggio e il cliente finale. Né va trascurato il contributo del nuovo sito in italiano www.peru.travel/it. Abbiamo dunque incrementato i fondi disponibili per questo tipo di operazioni, che si concentreranno a partire dal prossimo maggio per i successivi 12 mesi, facendo perno su due importanti eventi traino: il centenario dalla scoperta di Machu Picchu, ma anche il lancio di un logo turistico per il Paese, mostrato in anteprima durante l’ultima Itb di Berlino». Il fascino archeologico della terra degli Incas resta infatti altissimo, visto che quasi il 95% di chi vi si reca per la prima volta lo fa appunto per finalità culturali, integrando però sia aspetti naturalistici (76%) che outdoor (21%): d’altra parte il cliente medio peruviano, professionista d’elevata cultura fra i 25 ed i 44 anni, appartiene anche ad una fascia economica medio-alta, se non addirittura exclusive, con un budget facilmente adattabile a programmi complessi e di lunga durata. Al di là dell’asse Lima-Cuzco, oggi hanno un peso sempre più rilevante le località di Puno, Arequipa, Ica, ma anche la foresta amazzonica: quest’ultima, in particolare, sta guadagnando ampia visibilità in virtù della scelta d’inserire il Rio delle Amazzoni nel concorso per eleggere le sette meraviglie naturali del mondo. Piano piano il baricentro turistico si sta dunque spostando verso nord, sebbene la ricchezza archeologica dell’area di Cuzco si confermi il nocciolo imprescindibile per qualsiasi tour. CONTINUA A PAGINA 12

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