Colpo d'occhio su...Vacanze neve

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3 novembre 2010

Colpo d’occhio su...

Vacanze neve Offerta globale per essere più competitivi

Soggiorni fra sport e benessere

I plus vanno dal noleggio delle attrezzature sportive alle offerte per i bimbi fino alle attività alternative alle piste da sci. A PAGINA 7

a cura di: ALBERTO CASPANI

Oltre le piste da sci: cresce l’importanza del segmento wellness nell’offerta ricettiva montana. A PAGINA 7

Le scelte prediligono le proposte di breve durata. Spazio alle discipline alternative

Stagione nel segno degli short-break Un inverno da brividi. Realizzato che la crisi economica non è ancora passata, dopo aver trascorso vacanze estive con la mano stretta al portafoglio, 3 milioni 480 mila sciatori italiani sono pronti a sforbiciare su quella che, per tradizione, resta purtroppo e soltanto la “seconda” opzione. Le settimane bianche in Italia sono cioè a rischio di sostituibilità: se il mare si conferma sempre il luogo di relax per eccellenza, è infatti possibile che la montagna venga sacrificata a favore di località balneari a buon mercato, nel caso in cui il turista tricolore non abbia ancora avuto modo di recarvisi per via delle difficoltà economiche degli scorsi mesi. D’altra parte chi era fidelizzato ad una specifica stazione sciistica, potrebbe ora rinunciarvi in cerca di altre destinazioni dai prezzi più attraenti. «Le vacanze al risparmio portano con sé anche un elemento di destrutturazione del gusto – rende noto Skipass, l’Osservatorio italiano del turismo montano – meglio noto col termine di “miscellanea”: predilezione per luoghi che offrono contaminazioni e pluralità di manifestazioni, maggior scelta sulle soluzioni di soggiorno e sulle location dedicate al divertimento, allo shopping e, in generale, non esclusivamente agli sport sulla neve. Poiché il tempo a disposizione per la vacanza è sempre più limitato e costoso rispetto ai propri equilibri di bilancio, si pretende che tutto sia perfetto, a portata di mano, e soprattutto che nei giorni ad essa dedicati si possa vivere esperienze cool, fuori dal comune, magari a contatto con qualche vip del cinema o della televisione». Paradossalmente l’incertezza che vive il vacanziero invernale non è concessa o perdonata al circuito turistico in cui si muove: a fronte del moltiplicarsi delle offerte, cresce l’esigenza di non “steccare” la scelta di soggiorno e servizi offerti. La montagna di oggi è soprattutto un “cult”, un luogo dove non mancare. Non a caso sono circa 320 mila i vacanzieri che vivono la montagna d’inverno senza alcun legame con la neve, nonostante un italiano su tre abbia un’età compresa fra i 18 ed i 30 anni. Emerge infatti un’esigenza di adrenalina almeno tanto forte quanto quella per il relax, salvo poi non usufruire davvero di queste risorse. «Occorrerà aspettarsi aumenti sul fronte degli short-break fra il 4 ed il 12% anziché sulle settimane bianche – viene ancora evidenziato nello studio di Skipass – dal momento che il cliente tipo di queste ultime stagioni è ormai diventato l’internauta, sempre a caccia di offerte a tempo ridotto e budget contenuto (il risparmio medio di quest’anno rispetto al 2009 può arrivare sino al 15%). E se le settimane restano comunque invendute, visto che una buona offerta costa comunque troppo oggi, l’unico modo per recuperare fatturato appaiono appunto gli short-break. Quasi l’opposto del comportamento dei turisti stranieri, in netta crescita soprattutto dall’est e dal nord Europa, confortati dalla maggior debolezza dell’euro e da prezzi sostanzialmente invariati rispetto alla passata stagione (+2,5% circa, uno o due euro in più di media per gli skipass)». Nel frattempo si registra pure un’emorragia di sciatori italiani verso l’estero. Gli specialisti sembrano infatti più attratti dalle destinazioni straniere, con Canada e Colorado in testa, ma anche Finlandia e Russia: conseguenza dovuta forse all’aumento degli sciatori amatoriali sulle piste italiane, che spesso impediscono il lancio o l’affermarsi di nuove

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“Faticano a tenere le quote di mercato le località più votate allo sci da discesa

attività come lo sci fuoripista, l’eliski o lo skisafari. Analagomente saranno un po’ sconvolti gli equilibri di presenze sulle tradizionali località italiane: scendono Gressoney, San Martino di Castrozza e Alleghe, mentre risultano molto più apprezzate la Val Gardena e l’Alta Badia, insieme a Livigno e Brunico. L’ego-sciatore, ovvero lo sciatore che frequenta la montagna più per le opportunità di conoscenza che di sport o benessere, contribuisce invece a mantenere in attivo i “fashion-must” della montagna italiana, cioè Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Madonna di Campiglio e il Sestriere. «A causa di questa maggior segmentazione del clientemontagna – conclude lo studio di Skipass – faticano a mantenere le proprie quote di mercato le località maggiormente votate allo sci da discesa, dovendo gestire, nei periodi di punta, un affollamento poco funzionale alla disciplina sportiva, mentre torna prepotentemente lo sci da fondo (adatto anche agli amatori), così come lo snowboard (unica opzione innovativa per chi vuole praticare sport diversi dal solito). Vero è che molte località hanno fiutato la tendenza e stanno dando sempre più spazio a vacanze sulle ciaspole, al freestyle e al night-ski, ma si tratta ancora di forme sportive nei binari della tradizione, dunque non di forte appeal per gli ultraspecialisti». Ecco perché gli impianti di maggior nomea in Italia stanno correndo ai ripari, investendo grandi cifre nel potenziamento delle proprie strutture: Brunico, ad esempio, si è dotato di una nuova pista di sci alpino dedicata solo agli iscritti allo sci club, mentre Madonna di Campiglio ha lanciato la pista Nube d’Oro e Pradalago, allargando il suo snowpark da 50 a 70 mila metri quadrati. Cortina intende dotarsi di un percorso da fondo all’interno di un ex campo da golf, mentre Cervinia ha previsto di dotarsi di due nuove piste nere ed una di ice kart.

15%

Risparmio costi vacanza 2010/2009

+4-12%

Aumento stimato degli short-break

3,48 mln

Sciatori italiani

Val Gardena, Alta Badia Livigno e Brunico Gressoney, San Martino di Castrozza e Alleghe

Fashion Must Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Madonna di Campiglio e Sestriere


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