Speciale East Africa 21/11/2012

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East Africa

a cura della redazione

SPECIALE

21 novembre 2012

I safari di International Travel «L’interesse per i safari è sempre maggiore, anche con l’abbinamento del soggiorno mare a Mauritius e qualche volta in Mozambico»: Rossella Marzeddu, general manager di International Travel, segnala un aumento di richieste per il Sudafrica. «Nel nostro nuovo catalogo abbiamo introdotto dei tour “malaria free”con una scelta di lodge 4 e 5 stelle per soddisfare le diverse esigenze. Accanto a questi, si conferma il tour classico di gruppo, adatto a chi ha mai visitato prima il Sudafrica e non vuole “avventurarsi” in un fly and drive, ma preferisce essere guidato ed avere la possibilità, in poco tempo, di assaporare ciò che questa bellissima destinazione ha da offrire». Tra i punti di forza del to «l’attenzione ad ogni singolo cliente e una grande attenzione ai corrispondenti che danno molta importanza alla buona riuscita della vacanza».

Il Kenya, una delle destinazioni di maggior successo degli anni ‘80 e ’90, ha attraversato periodi di crisi dai quali è regolarmente uscita. Il 2011 è stato il secondo anno di record consecutivo: un milione 265 mila 136 arrivi internazionali da gennaio a dicembre, per una crescita del 15,4% sul 2010. Jacinta Nzioka, regional marketing manager del Kenya Tourism Board, ha dichiarato che «le statistiche del primo semestre 2012 sul 2011 hanno segnato un -12%, con una stagione estiva “lenta”; di contro abbiamo registrato un fortissimo interesse di nuovi to, per la maggior parte specializzati sull’Africa, ma al “primo ingresso” sul Kenya. Ci ha piacevolmente stupito questo interessamento da parte di operatori di alto profilo che contribuisce a mantenere alto l’income italiano, terzo per arrivi in Kenya dopo Regno Unito e Usa, quindi secondo in Europa avendo superato anche Germania e Francia». Il Ktb (rappresentato in Italia da Aviareps), ha di recente presentato strategie e novità di un paese che ha fatto del turismo una priorità nazionale, promuovendo la realizzazione di nuove infrastrutture e aprendo nuove aree turistiche e di privilegiare di più il turismo culturale, puntando sulla diversità del paese, grande mosaico di 42 gruppi etnici differenti. L’intento è quello di promuovere tutte le etnie, non solo la Masai, ma anche Kikuyu, Meru, Borana, Luhya, Luo, Kisii, Kamba, Samburu, Turkana...solo per nominarne alcune, grazie ai contatti attraverso un “adventure & heritage travel”. La forza del Kenya sta nell’offerta di qualità e differenziata: il mare della zona fra Malindi, Watamu, Kilifi, Mombasa, i parchi come lo Tsavo, solo per citarne uno. Safari ed ecoturismo nelle zone meno conosciute ma di grande fascino come parchi del nord: Samburu, Shaba e Meru, mare di qualità a Watamu mentre Diani e Lamu rappresentano le novità sulla costa. Poi i segmenti in crescita come viaggi di nozze, Mice e golf (41 campi). L’East Africa si completa con due mete importanti quali Tanzania e Mozambico. La prima, oltre che per i parchi, forte della presenza dell’arcipelago di Zanzibar (Unguja la più frequentata e Pemba, oltre ad altre isole minori) è già meta presidiata da molti “villaggisti”, soprattutto nelle zone nord est di Kiwengwa e a nord, a Nungwi. Poi il Mozambico, che offre al turismo 2 mila 500 chilometri di costa, spiagge deserte di sabbia bianca, mare cristallino, riserve naturali inesplorate. Per molto tempo ignorato per i problemi socio-politici, si va ora affermando recentemente sulla scena del turismo internazionale come una delle destinazioni più intriganti ed attraenti della nouvelle vague d’Africa. Vi sono anche destinazioni di nicchia come Rwanda e Uganda, principalmente noti per il loro confine dove si possono osservare i gorilla allo stato brado nella foresta.

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