Colpo d'occhio su...India

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12 novembre 2010

Colpo d’occhio su... a cura di: ALBERTO CASPANI

India Dal lusso al turismo rurale

Mercato italiano in ripresa

Le strategie dell’ente del turismo: focus su prodotto, infrastrutture e collegamenti aerei potenziati. ALLE PAGINE 12 E 13

Torna a crescere la domanda del mercato italiano. Gli itinerari vanno oltre le proposte più tradizionali e affermate. ALLE PAGINE 14 E 15

Dall’ayurveda ai villaggi rurali passando dall’offerta Mice

Un prodotto per ogni target di viaggiatori

Un Paese moderno ed efficiente. Suona ancora un po’ strano parlare in questi termini dell’India, che conta alle spalle millenni di tradizione e oltre un miliardo di concittadini a carico, ma il miracolo economico di questi ultimi anni ha davvero qualcosa d’incredible. Ottimi aeroporti anche sui centri minori, treni rapidi, nuove vie di collegamento da nord a sud, un’offerta alberghiera in grado di competere con le destinazioni di più alto profilo. Persino un Gran Premio automobilistico nuovo di zecca, già in calendario per il 2011: ecco la “nuova” tigre, quella uscita dall’export irresistibile e dai colpi di genio nella Silicon Valley di Bangalore. «Grazie a questi indubbi vantaggi materiali – spiega Gobind C. Bhuyan, direttore dell’ente del turismo indiano in Italia – raggiungere le parti più remote del Paese è oggi molto più semplice, ragion per cui ci stiamo impegnando ad allargare i circuiti tradizionali verso il sud e l’est dell’India. Abbiamo in mente di spingere di più su Sikkim, Arunachal Pradesh e West Bengala, ma anche Orissa, Tamil Nadu e Karnataka, investendo però in una

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“Allarghiamo i circuiti tradizionali verso il sud e l’est del Paese

strategia che si basi più sul prodotto che sulle singole destinazioni: vogliamo cioè avvicinare i nuovi visitatori partendo da esperienze legate al wellness nei centri ayurvedici od olistici, invitandoli a sperimentare le eccellenti ed economiche risorse mediche a disposizione, oppure tentando un approccio più vicino allo stile di vita indiano. «Il nostro progetto di turismo rurale, terzo cardine di questa strategia, prevede infatti l’inserimento del turista in villaggi tradizionali di campagna, ove possa interagire direttamente con la popolazione locale, svolgere le sue stesse attività, albergare nelle medesime abitazioni, affinché la ricchezza generata dal loro indotto benefici realmente chi ne ha più bisogno. «Orcha in Rajasthan, Kutch in Gujarat e Raghunajpen in Orissa sono tre delle principali località ove si è deciso di avviare l’iniziativa, ma in totale sono ben 128 i villaggi selezionati. Indubbiamente rappresentano la soluzione ideale per tutti quanti siano interessati alle diversità etniche dell’India». CONTINUA A PAGINA 14

80.000

Turisti italiani in India

100.000 Obiettivo arrivi prossimo anno

Mete alla ribalta Sikkim, Arunachal Pradesh, West Bengala, Orissa, Tamil Nadu e Karnataka


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